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Converti, Fabio, and Piera Della Morte. "La qualitŕ della vita nelle aree di margine: il luogo del progetto urbano e sociale." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 97 (February 2011): 35–47. http://dx.doi.org/10.3280/asur2010-097004.
Texte intégralRésumé :
Il contributo tratta la questione relativa alle aree di margine periurbane, evidenziandone la genesi, le cause e le principali caratteristiche, nonché gli effetti negativi di natura collettiva che i processi di diffusione urbana possono arrecare, per poi approfondire il tema della qualitŕ della vita e delle relazioni sociali all'interno di insediamenti periferici, proponendo possibili soluzioni per migliorare la qualitŕ delle reti sociali e relazionali attraverso il progetto urbano.
2
De Marchi, Marta. "Foodspace. Leggere le trasformazioni territoriali attraverso lo spazio del cibo: il caso Veneto." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 128 (August 2020): 80–105. http://dx.doi.org/10.3280/asur2020-128006.
Texte intégralRésumé :
I sistemi agroalimentari al contempo trasformano i territori di riferimento e si adattano ad essi e alle loro configurazioni urbane. Leggere queste interdipendenze risulta cruciale in termini di spazio e occupazione del suolo, soprattutto alla luce della scala globale di molte filiere del cibo. Il Veneto si offre come caso paradigmatico dei territori a diffusione urbana europei, in cui gli spazi della produzione, della distribuzione e del consumo di cibo sono in prossimità fisica tra loro.
3
Galdini, Rossana. "Interpretare la complessità urbana contemporanea: il paradigma della città fluida." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 128 (July 2022): 14–26. http://dx.doi.org/10.3280/sur2022-128002.
Texte intégralRésumé :
La città fluida costituisce una delle recenti concettualizzazioni utilizzate per identificare i processi che attraversano la città contemporanea. La trasposizione del concetto di fluidità nella pianificazione e nella morfologia urbana consente di osservare come il dinamismo, la temporaneità, la flessibilità siano adottate come categorie per la rifunzionalizzazione, la risignificazione degli spazi, la creazione dei luoghi e la diffusione di nuove pratiche. Il contributo propone una riflessione sull'esigenza di individuare un approccio alla pianificazione urbana capace di gestire la fluidità e la complessità urbana contemporanea.
4
Bergamaschi, Maurizio, Luca Daconto, and Maria Grazia Montesano. "Diffusione periferica e concentrazioni. La dinamica insediativa dei residenti stranieri a Bologna e Milano." MONDI MIGRANTI, no. 2 (August 2021): 151–68. http://dx.doi.org/10.3280/mm2021-002009.
Texte intégralRésumé :
L'articolo analizza la dinamica localizzativa di medio-periodo (2001-2018) della popolazione residente straniera a Bologna e Milano. L'obiettivo è comprendere gli elementi in comune, le specificità e le trasformazioni dei modelli residenziali dei cittadini stranieri nei due contesti urbani Sud-europei. L'analisi statistica e spaziale dei più recenti dati amministrativi conferma l'assenza di fenomeni di segregazione urbana ed evidenzia la tendenza alla diffusione territoriale della presenza straniera e la crescente configurazione periferica delle aree con concentrazione. Le specifici-tà dei due casi suggeriscono inoltre la rilevanza dei fattori locali per comprendere i processi di insediamento degli stranieri. Dopo una sintetica rassegna della letteratura, sono presentati i risultati dell'analisi diacronica e, infine, viene messo in eviden-za il contributo che lo studio fornisce al dibattito sui modelli insediativi delle popolazioni straniere nei contesti urbani Sud-europei.
5
Franz, Gianfranco. "Città Circolare / Circolarità in Città. Limiti e potenzialità di un paradigma emergente." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 131 (August 2021): 32–52. http://dx.doi.org/10.3280/asur2021-131002.
Texte intégralRésumé :
Il saggio affronta il tema della circolarita economica e urbana intesa come sottoinsieme del paradigma della sostenibilita, evidenziando potenzialita e limiti di un nuovo modello in via di affermazione e diffusione a scala planetaria. Il ragionamento critico prende le mosse dalla recente produzione di documenti istituzionali e l'ancora ridotta produzione scientifica sull'argomento per proporre un'interpretazione non ortodossa sul rapporto fra circolarita e citta.
6
Pucci, Paola. "I territori dell'auto elettrica: oltre il paradigma urbanocentrico." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 128 (August 2020): 14–37. http://dx.doi.org/10.3280/asur2020-128003.
Texte intégralRésumé :
L'articolo propone quattro scenari per restituire diverse intensità/modalità/velocità di diffusione dei veicoli elettrici nella Regione urbana milanese. Gli scenari, costruiti con un'analisi multicriteri che analizza le relazioni tra mobilità elettrica, pratiche di mobilità, caratteristiche socio-economiche e insediative, offrono elementi per definire politiche di incentivo e di regolazione per una transizione sostenibile ed equa verso una mobilità a basse emissioni di carbonio.
7
Calvo, Angel. "Reti di telecomunicazione: la diffusione urbana del telefono in Spagna, 1877-1930." STORIA URBANA, no. 119 (February 2009): 75–99. http://dx.doi.org/10.3280/su2008-119005.
Texte intégralRésumé :
- Cities were the natural environment for the spread of telephone services in the early phase of the new technology of vocal communication. The expansion of the telephone in the Spanish cities took place with a relative delay with respect to other European countries. The reasons for this relative delay were as much economic (rent and tariffs) as institutional, mainly the unstable government policy and the regime of concessions. The period between 1877-1930 analyzed here is rich in contrasts since it includes the passage from an overwhelming predominance of local networks, private as well as public, to a regime of virtual monopoly towards the creation of a system unified under a private monopoly with very few exceptions.
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Abbamonte, Francesco, Antonia Arena, and Roberta Pacelli. "Le relazioni tra infrastruttura urbana e agentività imprenditoriale dei migranti a Napoli." TERRITORIO, no. 100 (November 2022): 119–25. http://dx.doi.org/10.3280/tr2022-100014.
Texte intégralRésumé :
Le dinamiche territoriali, economiche e sociali delle popolazioni migranti impattano le - e contribuiscono alle - trasformazioni della città. Il contributo presenta una prima indagine, condotta in una porzione di centro città di Napoli, sul fenomeno della grande diffusione delle attività per la vendita di beni di uso quotidiano con titolarità extra-ue. Lo studio è finalizzato a indagare, in termini di opportunità o limitazioni, da un lato le implicazioni che tali attività hanno sulle dinamiche territoriali, dall'altro il ruolo che l'apertura di questi piccoli negozi può avere nei percorsi migratori.
9
Cremaschi, Marco, Carlo Salone, and Angelo Besana. "Densità urbana e Covid-19: la diffusione territoriale del virus nell'area di Bergamo." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 131 (August 2021): 5–31. http://dx.doi.org/10.3280/asur2021-131001.
Texte intégralRésumé :
L'articolo studia l'impatto della prima ondata di Covid-19 su forme urbane e densita topologica nella Valseriana, Bergamo. Dopo un'analisi della letteratura, si affronta il tasso di mortalita in rapporto alla struttura territoriale locale. Ne risulta un'elevata variabilita locale per l'incrocio tra modelli insediativi, aspetti culturali e forme di mobilita; elementi di cui le istituzioni dovrebbero tenere conto per affrontare il necessario processo di adeguamento.
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Lenzi, Francesca Romana. "Confini etnici, segregazioni simboliche. Il caso di Roma tra enclaves e diffusione urbana." SICUREZZA E SCIENZE SOCIALI, no. 1 (September 2019): 171–91. http://dx.doi.org/10.3280/siss2019-001015.
Texte intégral
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Balestrieri, Mara, and Tanja Congiu. "Il processo di diffusione urbana nel contesto sassarese. I conflitti tra città e campagna." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 108 (May 2014): 85–111. http://dx.doi.org/10.3280/asur2013-108005.
Texte intégral
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Baldini, Monica. "Dal passato al presente: recenti trasformazioni di una frazione nel Bolognese." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 92 (February 2011): 70–82. http://dx.doi.org/10.3280/sur2010-092006.
Texte intégralRésumé :
Il presente contributo presenta un particolare aspetto del lavoro di ricerca intrapreso durante la tesi di Dottorato in Sociologia presso la Facoltŕ di Scienze Politiche di Bologna. Il lavoro di ricerca č stato sostenuto dalla collaborazione con il Comune di Argelato: tale volontŕ di cooperare nasce col comune obiettivo di studiare il fenomeno di diffusione urbana che da anni coinvolge la cittŕ di Bologna e i suoi comuni dell'hinterland e che in particolare ha visto nel comune di Argelato e in una delle sue maggiori frazioni, quella di Funo, uno degli attori privilegiati di questo fenomeno.
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Iacobone, Damiano, and Ruben Baiocco. "Green and Sustainable Communities of Yester-day." TERRITORIO, no. 95 (May 2021): 17–18. http://dx.doi.org/10.3280/tr2020-095002.
Texte intégralRésumé :
In occasione del centenario dalla fondazione di Welwyn Garden City (1920-2020), questo servizio è dedicato alla citta` giardino, da considerare forse la più radicale e rilevante eredita` del ‘town planning and design' britannico e della tradizione utopistica. I saggi che costituiscono la sezione partono tutti da una riconsiderazione dei principi iniziali di Ebenezer Howard, mettendone in luce aspetti differenti, per analizzare la diffusione coeva del modello in ambito europeo e statunitense, o aspetti non scontati come la relazione tra pianificazione urbana e questione alimentare. L'obiettivo e` una valutazione sul lascito delle citta` giardino, come una vicenda, fra teoria e prassi, della pianificazione e del disegno della citta` all'origine di molte questioni della citta` contemporanea.
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Salvati, Luca. "Struttura produttiva, dinamiche di diffusione urbana e distribuzione spaziale dell'impermeabilizzazione del suolo: un'analisi esplorativa a scala locale." RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no. 2 (September 2013): 22–36. http://dx.doi.org/10.3280/rest2013-002002.
Texte intégral
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Schilleci, Filippo. "Le sfide della formazione urbanistica nell'era post-pandemia." TERRITORIO, no. 98 (March 2022): 71–74. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-098012.
Texte intégralRésumé :
La diffusione dell'infezione da Sars-CoV2 e la crisi di sistema, che ne è conseguita, hanno generato una serie di impatti che vanno ben oltre il campo dell'epidemiologia investendo anche l'ambito della formazione accademica dei futuri pianificatori sotto il profilo sia dei contenuti che delle metodologie didattiche. L'articolo restituisce una riflessione critica sull'impatto della pandemia da Covid-19 sull'insegnamento del planning a partire dalle esperienze didattiche condotte dall'autore presso il Corso di laurea magistrale in Pianificazione territoriale urbanistica e ambientale dell'Università degli Studi di Palermo. Un'occasione per avviare un ragionamento più ampio non solo sulle competenze richieste ai pianificatori all'indomani della crisi pandemica ma più in generale su come i corsi di laurea in Pianificazione urbana e territoriale si stanno attrezzando nel fornire agli studenti le competenze necessarie per affrontare le sfide poste dal post-pandemia.
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Leone, Ludovica, Anna Chiara Scapolan, Fabrizio Montanari, Matteo Rinaldini, and Damiano Razzoli. "Gli spazi collaborativi in emilia-romagna: caratteristiche e ripresa post covid." ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no. 1 (June 2021): 85–97. http://dx.doi.org/10.3280/es2021-001007.
Texte intégralRésumé :
La diffusione degli spazi collaborativi è un fenomeno che si è accentuato notevolmente nell'ultimo decennio sia come risposta alle trasformazioni in atto nel mondo del lavoro (au-mento dei freelance e knowledge workers, digitalizzazione e remote working), sia come con-seguenza della forte spinta alla creatività e all'innovazione a livello individuale, aziendale e territoriale. Inoltre, gli spazi collaborativi sono il risultato di processi di rigenerazione urbana di edifici abbandonati e in disuso, che rappresentano l'eredità di un'economia industriale sop-piantata dall'economia della conoscenza e delle relazioni. Lo studio propone una panoramica degli spazi collaborativi in Emilia-Romagna, identificandone le caratteristiche principali e il ruolo che svolgono per le persone che li frequentano. Infine, lo studio si propone di illustrare gli impatti della pandemia sugli spazi collaborativi e le modalità con cui i gestori degli spazi stanno rispondendo alle sfide emergenti.
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Morgante, Michela. "Italian piazza e planning culture. Esportazione di un prototipo, individuazione di un nodo disciplinare." STORIA URBANA, no. 176 (November 2024): 117–42. https://doi.org/10.3280/su2023-176006.
Texte intégralRésumé :
Il prototipo della piazza italiana ha esercitato una forte suggestione sulla cultura urbanistica nel contesto angloamericano e indirettamente ha portato l'avanguardia disciplinare a interrogarsi sull'essenza ultima della pianificazione. Le alchimie spontanee architettura-società insite in alcuni luoghi mettevano a nudo i limiti del progetto tecnico nella metropoli contemporanea. Camillo Sitte ha codificato e diffuso internazionalmente la grande lezione della "stanza a cielo aperto" all'italiana, alla fine dell'800. La piazza ha ispirato Civic Centres, soluzioni monumentali e progetti di rinnovo urbanistico basati sui bisogni delle comunità. Autori come Unwin, Hegemann, Gropius, Mumford, Lynch e Venturi ne hanno ripreso e sviluppato la linea, con riflessioni fondamentali sull'uso dei luoghi collettivi cittadini. In tutto questo la tradizione urbana italiana è stata puntualmente presa a riferimento e parallelamente contestata. È andata progressivamente in crisi l'idea di una sua esportabilità letterale come modello, ma mai del tutto quella di studiarne i principi organizzativi, né l'apprezzamento per le sue tipiche componenti di disegno spaziale, da ultimo banalizzate dalla diffusione dei centri commerciali.
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Annese, Mariella, Antonio Labalestra, and Marco Pietrosante. "Landscape transformation and territorial marketing. The Noi Techpark restoration project in Bolzano: a remarkable case of territorial branding." Valori e Valutazioni 30 (August 2022): 135–48. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20223009.
Texte intégralRésumé :
The Noi Techpark project in Bolzano has substantially transformed a portion of the Bolzano surroundings, localizing university and management functions in an area characterized by the presence of a dismissed industrial settlement built between the two World Wars by the Montecatini group. The project was pursued through the creation of a technology park, renovating the structures of the old factory which was in a state of abandon and then acquired by the Autonomous Province of Bolzano. This allowed the establishment of a pole of new public- private structures for technology transfer. The present paper intends to retrace the history of this intervention, describing its main characteristics in terms of urban form, functions and presence of public spaces in relation to the achievement of the objective of re- evaluating an entire urban area. including the relevant residential zone. But at the same time the ambition of the essay lies in the attempt to represent how, in the assessment of the complexity of local policies of territorial development, a significant role is played by the ability to contribute to economic growth in terms of birth of new businesses, improvement of competitiveness of existing ones, enhancement of financial resources, human and material present in the area and, finally, the ability to attract new productive factors in the area. In this sense, the Noi Techpark project is emblematic. Il Progetto Noi Techpark a Bolzano ha trasformato in maniera sostanziale una porzione consistente della periferia di Bolzano, localizzando funzioni universitarie e direzionali in un’area caratterizzata dalla presenza di un insediamento industriale dismesso realizzato, negli anni tra le due guerre mondiali, dal gruppo Montecatini. L’intervento è stato perseguito mediante la realizzazione di un parco tecnologico che, attraverso il risanamento delle strutture del vecchio opificio – acquisito al patrimonio della Provincia autonoma di Bolzano dopo il suo abbandono – ha permesso l’istituzione di un polo di nuove strutture pubblico-private destinate al trasferimento tecnologico. Il presente contributo intende ripercorrere la storia di questo intervento, soffermandosi nel descriverne le principali caratteristiche in termini di forma urbana, funzioni e presenza di spazi pubblici in relazione al raggiungimento dell’obiettivo di rivalutare un’intera area urbana. Ivi compreso quella occupata dal tessuto residenziale di pertinenza. Ma allo stesso tempo l’ambizione del saggio risiede nel tentativo di rappresentare come, nella valutazione della complessità delle politi- che di sviluppo locale di un territorio, un ruolo rilevante sia ricoperto dalla capacità di contribuire alla crescita economica nei termini di nascita di nuove imprese, di miglioramento della competitività di quelle esistenti, di valorizzazione delle risorse finanziarie, umane e materiali presenti in loco e, infine, dalla capacità di attrarre nuovi fattori produttivi sul territorio. Proprio in questo senso Il progetto del parco tecnologico Noi Techpark sembra emblematico. Nell’aver perseguito, oltre al risanamento di un’area industriale di smessa, l’obiettivo della creazione e della diffusione dell’innovazione per mezzo di un brand territoriale. In questo modo, al vantaggio di arginare la perdita di valore del contesto edilizio dell’intera area, si aggiunge il risultato prestigioso di aver messo in contatto i laboratori di ricerca, da un lato, e il tessuto imprenditoriale, dell’altro. L’intera operazione restituisce, dunque, un contesto entro cui è stato possibile sviluppare la capacità di trasferire know-how, di diffondere informazioni tecnologiche sul territorio, di creare un network di relazioni che stanno alla base della diffusione e della creazione della conoscenza e dello sviluppo di un ambito territoriale. Tutti elementi, non immediatamente quantificabili in termini economici nel breve periodo, ma che ci sembra debbano essere presi in considerazione nelle valutazioni complessive del vantaggio dell’opportunità di portare a termine questo tipo di iniziative.
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Viviana Tagliaferri, Filomena. "Useful Tips (or is London Always a Good Idea?): impressioni della città di Londra, dei suoi abitanti e consigli pratici per la sopravvivenza nei testi dei viaggiatori prima e dopo il Grande incendio (1666)." STORIA URBANA, no. 176 (November 2024): 27–50. https://doi.org/10.3280/su2023-176002.
Texte intégralRésumé :
L'articolo intende analizzare come il viaggio acquisisca il suo valore esemplare di esperienza replicabile durante l'età moderna attraverso lo studio del caso londinese del XVII secolo, secolo di trasformazioni per Londra sia dal punto politico che urbanistico. Lo studio intende indagare i modi in cui queste trasformazioni si riflettano nelle relazioni di viaggio dell'epoca e su come la società dei viaggiatori si sia scambiata osservazioni utili per "sopravvivere" nella città. I viaggiatori nella capitale inglese che producono relazioni di viaggio aumentano in numero e in varietà soprattutto nella seconda metà del Seicento e la moltiplicazione delle esperienze attraverso narrazioni che non solo "raccontano" ma "suggeriscono" cosa fare nella stessa situazione ai lettori, rendono quell'esperienza come replicabile, grazie anche dalla diffusione della stampa. L'articolo si compone di due parti. La parte iniziale analizza, attraverso una serie di mappe, la trasformazione urbana di Londra, in seguito alla completa ricostruzione all'indomani del Great Fire (1666). La seconda si concentra sulle impressioni dei viaggiatori stranieri su Londra come spazio costruito e vissuto – compresi consigli e indicazioni per i lettori/possibili futuri viaggiatori. In questa sezione, l'articolo approfondisce il discorso delle indicazioni utili ai viaggiatori anche attraverso quelle incluse nella prima vera e propria guida turistica in lingua francese di Londra: la Guide de Londres pour les étrangers (1693).
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Curto, Rocco, Alice Barreca, Giorgia Malavasi, and Diana Rolando. "Fiscal inequality and social (in)justice: evidence from the real estate market in Turin." Valori e Valutazioni 34 (November 2023): 17–34. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20233403.
Texte intégralRésumé :
The Italian government cyclically debates the critical issues related to property taxation, which for many years needs to be reformed due to the high fiscal inequality level that currently generates. This paper aims to analyze Italian fiscal inequality by exploring its spread within different urban zones of a city. A three-step methodological approach is proposed and applied to the city of Turin in the northern part of Italy. An extensive data sampling from 2021 real estate advertisements provides the basis for calculating cadastral values and four innovative fiscal inequality indicators. Descriptive statistics and spatial analyses are performed to study the relations between property prices and cadastral values, as well as to highlight the fiscal inequality level in relation to the real estate market. Findings show that current cadastral values are not related to property prices and that the fiscal inequality level is significant in most of the analyzed urban zones. These criticalities are due to a series of issues that confirm the urgency of the Italian Cadastre reform for its important consequences on property taxation. Particular attention is paid to the attribution, often incorrect, of the cadastral categories, and the possibility of redefining the property tax rates for calculating the IMU tax. Results, in fact, highlight that a random relationship between property tax rates and property prices exists and confirm that redistributive policies are necessary in the Italian context. The results of this research can be shared and discussed with the Agenzia delle Entrate and local authorities to be used to debate the territorial polarization between weak, degraded urban zones with limited services, and prestigious ones. The proposed methodological approach can be further developed and tested in other urban or rural contexts to really support local authorities to reduce the currently high fiscal inequality levels, the territorial and socio-economic injustices and to invest in new urban redevelopment strategies and thus foster territorial welfare. Il governo italiano affronta ciclicamente criticità legate alla tassazione immobiliare, che da tempo necessita di essere riformata a causa dell’elevato livello di iniquità fiscale che genera. Questo articolo ha l’obiettivo di analizzare l’iniquità fiscale italiana esplorando la sua diffusione all’interno delle diverse zone urbane della città di Torino, nel Nord Italia, assunta quale caso studio. Un approccio metodologico strutturato in tre fasi viene illustrato e applicato su un campione di dati di annunci immobiliari del 2021, costituito per l’analisi dei valori catastali e per il calcolo di quattro indicatori di iniquità fiscale innovativi. Sono proposte statistiche descrittive e analisi spaziali al fine di studiare le relazioni tra i prezzi immobiliari e i valori catastali, nonché per evidenziare il livello di iniquità fiscale in relazione al mercato immobiliare. I risultati mostrano che i valori catastali attuali non sono correlati ai prezzi degli immobili e che il livello di iniquità fiscale è significativo nella maggior parte delle zone urbane analizzate. Queste criticità sono dovute a una serie di questioni che confermano l’urgenza della riforma del Catasto italiano per le sue importanti conseguenze sulla tassazione immobiliare. In particolare, si evidenzia l’attribuzione, spesso scorretta, delle categorie catastali e la necessità di ridefinire le aliquote fiscali per il calcolo dell’IMU. I risultati, infatti, evidenziano l’esistenza di una relazione casuale tra le aliquote fiscali e i prezzi degli immobili e confermano la necessità di attuare politiche redistributive nel contesto italiano. I risultati di questa ricerca possono essere condivisi e discussi con l’Agenzia delle Entrate e le autorità locali per essere utilizzati nel dibattito sulla polarizzazione territoriale tra zone urbane deboli, degradate, con servizi limitati, e zone prestigiose, accessibili e attrattive. L’approccio metodologico proposto potrà essere ulteriormente sviluppato e testato in altri contesti urbani o rurali per sostenere davvero le autorità locali nella riduzione degli attuali elevati livelli di iniquità fiscale, delle ingiustizie territoriali e socio-economiche e per investire in nuove strategie di riqualificazione urbana e promuovere un maggiore welfare territoriale.
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Moreno Gaytán, Silvia Iveth. "Entre lo comunitario y la escasez: La práctica de la agricultura urbana en la zona oriente del Valle de México / Between the community and scarcity: The practice of urban agriculture in the eastern zone of the Valley of Mexico." Revista Trace, no. 81 (January 31, 2022): 24. http://dx.doi.org/10.22134/trace.81.2022.807.
Texte intégralRésumé :
El objetivo central del presente artículo es abordar la función de la agricultura urbana como práctica de apropiación del espacio urbano y la construcción comunitaria encaminada a generar sistemas alimentarios locales. El texto analiza un triple caso de estudio en el que se aplicaron técnicas cualitativas en áreas periféricas populares al oriente de la zona metropolitana de la Ciudad de México, con lo cual se evidencian las innovaciones y estrategias alimentarias a microescala, que son poco valorizadas fuera del ámbito local, debido al bajo capital tecnológico y digital para la difusión de sus alcances. Los resultados presentan rasgos particulares sobre la revalorización de los espacios ecológicos y ociosos en áreas urbanas, así como sobre la construcción de formas diferenciadas de habitar los contextos urbanos y sobre el modo en el que se teje el sentido de pertenencia de una comunidad que recupera los recursos territoriales a través de reconocer momentos críticos que influyen en la reinvención de prácticas y en la generación de estrategias de apoyo mutuo.Abstract: The main objective of the present paper is to address the function of urban agriculture as a practice of appropriation of urban space and community construction aimed at generating local food. The text analyzes a triple case study in which qualitative techniques were applied in popular peripheral areas to the east of the metropolitan area of Mexico City, which shows the innovations and food practices on a micro scale that are little valued outside of the local sphere due to the low technological and digital capital for the spreading of their scope. The results present particular features on the revaluation of idle spaces and ecological reserves within urban areas, as well as the construction of differentiated ways of inhabiting urban contexts and the way in which the sense of belonging of a community that recovers territorial resources is woven through the recognition of critical moments that influence the reinvention of practices and the generation of mutual support strategies.Keywords: agriculture; local; urban; popular neighborhoods; territory.Résumé : Cet article o pour objectif l’analyse des pratiques de l’agriculture urbaine, entendues comme une forme d’appropriation de l’espace urbain et de la construction communautaire visant à établir des réseaux d’alimentation. Le texte offre une triple étude de cas à partir de quartiers populaires de l’orient de la zone métropolitaine de Mexico. Sur la base de techniques quantitatives, l’article met en évidence les innovations sociales et les pratiques pour la souveineté alimentaire à échelle micro, lesquelles tendent à être peu valorisées en raison du bas capital technologique et digital nécessaire pour la diffusion de leur couverture. Les résultats présentent de quelle façon les savoirs d’origine rurale se revalorisent et comment se construisent les formes diférenciées d’habiter les contextes urbains. Ils démontrent la présence d’un sentiment d’appartenance à la communauté, capable de récupérer les ressources territoriales à travers la reconnaissance des moments critiques, de réinventar des pratiques et de générer des stratégies d’appui mutuel.Mots-clés : agriculture ; local ; urbain ; quartiers populaires ; territoire.
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Conti, Alfio, Florencia Sosa, and Amanda Oliveira Andrade. "A difusão urbana no espaço periurbano entre as cidades de Ouro Preto e Itabirito / Urban spread in the periurban space between the cities of Ouro Preto and Itabirito." Caderno de Geografia 26, no. 47 (2016): 817. http://dx.doi.org/10.5752/p.2318-2962.2016v26n47p817.
Texte intégralRésumé :
<p class="CAEResumoAbstract">O presente trabalho tem como objetivo investigar o processo de difusão urbana em curso no espaço regional entre as cidades brasileiras de Itabirito e Ouro Preto. Este espaço geográfico foi escolhido por ser um espaço dinâmico, com a presença de novas urbanizações que são o resultado do processo de difusão urbana norteado pelo processo de crescimento de Ouro Preto e Itabirito. Para possibilitar esta investigação, após a contextualização do espaço em estudo dentro do espaço perimetropolitano de Belo Horizonte e dentro do aglomerado urbano de Ouro Preto, Mariana e Itabirito, é feita a análise das suas características ambientais, morfológicas e funcionais, e são investigados as novas urbanizações com a análise dos aspectos morfológicos funcionais, detalhando a tipologia e o papel que cada uma tem dentro do espaço regional em estudo. Para finalizar são estudados os processos em curso na escala regional e, destacando o papel estratégico que este espaço possui para as cidades de Ouro Preto e Itabirito, é apontado como seja importante, para garantir um crescimento equilibrado para as duas cidades, estruturar um sistema de planejamento conjunto em âmbito inter-municipal.</p><p><strong>Palavra-chave</strong>: cidades médias, espaço periurbano, difusão urbana.</p><p class="CAEResumoAbstract"><strong>Abstract</strong></p><p>This study aims to investigate the ongoing urban diffusion process at a regional space between the Brazilian cities of Ouro Preto and Itabirito. This geographical area was chosen because it is a dynamic space with the presence of new urban centers that are the result of urban diffusion process guided by the growth process of Ouro Preto and Itabirito. To enable this investigation, after the contextualization of the space under study within the perimetropolitan area of Belo Horizonte and within the urban area of Ouro Preto, Mariana and Itabirito, is made the analysis of its environmental characteristics, morphological and functional, and are investigated new urban centers with the analysis of the functional morphology, detailing the type and the role that each has within the regional area under study. Finally it is studied the ongoing processes in the regional scale, highlighting the strategic role that this space has for the cities of Ouro Preto and Itabirito, is named as it is important to ensure balanced growth for the two cities to structure a system joint planning in inter-municipal level.</p><p><strong>Keywords: </strong>medium size cities, peri-urban space, urban diffusion.</p>
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Wang, Renyang, Weishan He, Dang Wu, Lu Zhang, and Yujia Li. "Urban Land Expansion Simulation Considering the Diffusional and Aggregated Growth Simultaneously: A Case Study of Luoyang City." Sustainability 13, no. 17 (2021): 9781. http://dx.doi.org/10.3390/su13179781.
Texte intégralRésumé :
Restricted by urban development stages, natural conditions, urban form and structure, diffusional growth occupies a large proportion of area in many cities. Traditional cellular automata (CA) has been widely applied in urban growth studies because it can simulate complex system evolution with simple rules. However, due to the limitation of neighborhood conditions, it is insufficient for simulating urban diffusional growth process. A maximum entropy mode was used to estimate three layers of probability spaces: the probability layer of cell transformation from non-urban status to urban status (PLCT), the probability layer for aggregated growth (PLAP), and the probability layer for diffusional growth (PLOP). At the same time, a maxent category selected CA model (MaxEnt-CSCA) was designed to simulate aggregated and diffusional urban expansion processes simultaneously. Luoyang City, with a large proportion of diffusional urban expansion (65.29% in 2009–2018), was used to test the effectiveness of MaxEnt-CSCA. The results showed that: (1) MaxEnt-CSCA accurately simulated aggregated growth of 47.40% and diffusional growth of 37.13% in Luoyang from 2009 to 2018, and the overall Kappa coefficient was 0.78; (2) The prediction results for 2035 showed that future urban expansion will mainly take place in Luolong District and the counties around the main urban area, and the distribution pattern of Luolong District will change from the relative diffusion state to the aggregation stage. This paper also discusses the applicable areas of MaxEnt-CSCA and illustrates the importance of selecting an appropriate urban expansion model in a region with a large amount of diffusional growth.
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Redah, Ghadeer A., Monim H. Al-Jiboori, and Osama T. Al-Taai. "Turbulent Diffusion Effect on PM2.5 Concentration above an Urban Canopy." IOP Conference Series: Earth and Environmental Science 1223, no. 1 (2023): 012005. http://dx.doi.org/10.1088/1755-1315/1223/1/012005.
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Abstract Turbulent diffusion played a role in mixing the pollutants that caused instability in the atmospheric boundary layer by analyzing the features of turbulent transfer, diffusion coefficients of momentum (km) and heat (kh), and the shape of universal functions of PM2.5. Observation of turbulence measured by 3D ultrasonic anemometer for one week in both January and July 2016, in Baghdad, Iraq. K and PM2.5 concentrations had a strong inverse relationship under three atmospheric stabilities: unstable, neutral, and stable conditions, this indicated that turbulent diffusion’s impact was significant during the observed period. According to the comparisons between Km and Kh, the strength of the turbulent exchange of PM2.5 concentration at stations may be weaker or stronger than the strength of the turbulent momentum and heat exchange. Finally, the result shows the turbulent diffusion coefficient by heat Kh was larger than the turbulent diffusion coefficient by momentum Km.
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Schirripa, Pino. "Postfazione: uno sguardo dalle città africane." Anuac 5, no. 1 (2016): 225–43. http://dx.doi.org/10.7340/anuac2239-625x-2401.
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La diffusione del pentecostalismo e la crescita degli aderenti ha assunto negli ultimi decenni dimensioni considerevoli che ne hanno fatto il movimento cristiano a più altro tasso di crescita a livello mondiale. Sebbene conosca una sua diffusione anche nelle aree rurali, è in quelle urbani che conosce uno sviluppo maggiore. Tra i fattori che ne hanno favorito la diffusione vi è certamente la flessibilità dell'idioma pentecostale che permette di adattarsi ai vari contesti locali. Diversi studiosi hanno evidenziato come versioni oggi più in crescita del pentecostalismo presentino nella dottrina, nelle predicazioni e nelle pratiche elementi coerenti con la prospettiva neoliberista oggi egemonica in larga parte del pianeta. Partendo dagli articoli presenti in questa sezione, il contributo intende riflettere su queste questioni, concentrandosi principalmente sul fenomeno per come si presenta nelle aree urbane.
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Deriu, Marco. "Gated communities, gated life." SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), no. 40 (April 2011): 7–18. http://dx.doi.org/10.3280/las2011-001001.
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L'articolo esplora l'evoluzione delle forme del vivere urbano, attraverso l'espansione delle tecnologie di sicurezza privata e la diffusione dellein Brasile, negli Stati Uniti e in Italia. Nell'analisi si procede mettendo in luce dimensioni diverse dei processi di separazione e reclusione su una base spaziale (orizzontale e verticale) e temporale (velocitÀ). Sullo sfondo permane il tema della paura del diverso e della difficoltÀ di confrontarsi con le differenze nei nuovi contesti urbani.
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França, Iara Soares de, and Juliana Soares de França. "ANÁLISE DA COVID-19 NA MACRORREGIÃO DE SAÚDE NORTE DE MINAS, BRASIL: dinâmica espacial e redes urbanas." InterEspaço: Revista de Geografia e Interdisciplinaridade 7, no. 20 (2021): 202133. http://dx.doi.org/10.18764/2446-6549.e202133.
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ANALYSIS OF COVID-19 IN THE NORTHERN MINAS HEALTH MACROREGION, BRAZIL: spatial dynamics and urban networksANÁLISIS DE COVID-19 EN LA MACROREGIÓN DE SALUD DEL NORTE DE MINAS, BRASIL: dinámica espacial y redes urbanasRESUMOEste texto analisa o processo de difusão espacial da COVID-19 na Macrorregião de Saúde Norte de Minas. Para isso, contextualiza-se a Rede Urbana de Minas Gerais, focalizando o setor de saúde e os deslocamentos referentes a esse serviço na Macro Norte. Apresenta um diagnóstico e mapeamento dos casos e óbitos de COVID-19 no período de Abril de 2020 a Março de 2021, ápice da crise epidemiológica no Brasil e também nessa região. Utilizou-se uma abordagem qualitativa, levantamento, organização e sistematização de dados de COVID-19 em Minas Gerais, além de produtos cartográficos analíticos e gráficos. No que tange às análises sobre a disseminação do vírus, o conceito de redes urbanas com a ampliação das interações espaciais é importante para a compreensão da dinâmica da pandemia. A análise aponta que com a pandemia os deslocamentos para Montes Claros e demais sedes microrregionais ratificam o desigual acesso da população às estruturas de saúde de alta complexidade e, ainda, reflete o processo rápido de difusão do vírus no território norte mineiro a partir da rede urbana.Palavras-chave: Rede Urbana; COVID-19; Macro Norte.ABSTRACTThis text analyzes the spatial diffusion process of COVID-19 in the Northern Minas Health Macroregion. To this end, the Urban Network of Minas Gerais is contextualized, focusing on the health sector and the displacements related to this service in Macro Norte. It presents a diagnosis and mapping of COVID-19 cases and deaths from April 2020 to March 2021, apex of the epidemiological crisis in Brazil and also in this region. A qualitative approach, survey, organization and systematization of data from COVID-19 in Minas Gerais was used, in addition to analytical and graphical cartographic products. Regarding the analysis of the spread of the virus, the concept of urban networks with the expansion of spatial interactions is important for understanding the dynamics of the pandemic. The analysis points out that with the pandemic, displacements to Montes Claros and other micro-regional headquarters ratify the population's unequal access to highly complex health structures, and also reflects the rapid process of spreading the virus in northern Minas Gerais from the urban network.Keywords: Urban Network; COVID-19; North Macroregion.RESUMENEste texto analiza el proceso de difusión espacial de COVID-19 en la Macrorregión de Salud Norte de Minas. Para ello, se contextualiza la Red Urbana de Minas Gerais, enfocando se en el sector salud y los desplazamientos relacionados con este servicio en Macro Norte. Presenta un diagnóstico y mapeo de casos y muertes de COVID-19 desde abril de 2020 hasta marzo de 2021, ápice de la crisis epidemiológica en Brasil y también en esta región. Se utilizó un enfoque cualitativo, relevamiento, organización y sistematización de los datos del COVID-19 en Minas Gerais, además de productos cartográficos analíticos y gráficos. En cuanto al análisis de la propagación del virus, el concepto de redes urbanas con expansión de interacciones espaciales es importante para comprender la dinámica de la pandemia. El análisis señala que con la pandemia, los desplazamientos a Montes Claros y otras sedes microrregionales ratifican el acceso desigual de la población a estructuras de salud de alta complejidad, y también refleja el rápido proceso de propagación del virus en el territorio norte de Minas Gerais desde el ámbito de la red urbana.Palabras clave: Red Urbana; COVID-19; Macro Norte.
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Soares, Giovanni G., and Ernesto Estrada. "Navigational bottlenecks in nonconservative diffusion dynamics on networks." AIMS Mathematics 9, no. 9 (2024): 24297–325. http://dx.doi.org/10.3934/math.20241182.
Texte intégralRésumé :
<p>Diffusion is a ubiquitous process in real-world syetems. In many complex systems, ranging from neuronal networks to traffic in cities, diffusion is nonconservative (NC) in the sense that diffusive particles can be created/annihilated at the entities of the system. Here, we consider the important problem of identifying potential navigational bottlenecks in NC diffusion occurring in the networks representing skeletons of complex systems. We develop a first-principles approach based on an NC diffusion using the Lerman-Ghosh Laplacian on graphs. By solving analytically this NC diffusion equation at two different times, we get an index which characterizes the capacity of every vertex in a network to spread the diffusive particles across the network in a short time. Vertices having such capacity diminished are potential navigational bottlenecks in this kind of dynamics. We solve analytically the situations in which the vertices with the highest degree (hubs) are at different distances in the network, allowing us to understand the structural significance of the index. Using algebraic methods, we derive a Euclidean distance between vertices in the context of NC diffusion with potential navigational bottlenecks. We then apply these indices to study several real-world networks. First, we confronted our theoretical results with experimental data about traffic congestion in a city. Then, we illustrated the application of the new methodologies to the study of a neuronal system, an air transportation network and two urban street networks.</p>
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Soares, Giovanni G., and Ernesto Estrada. "Navigational bottlenecks in nonconservative diffusion dynamics on networks." AIMS Mathematics 9, no. 9 (2024): 24297–325. http://dx.doi.org/10.3934/math.20221182.
Texte intégralRésumé :
<p>Diffusion is a ubiquitous process in real-world syetems. In many complex systems, ranging from neuronal networks to traffic in cities, diffusion is nonconservative (NC) in the sense that diffusive particles can be created/annihilated at the entities of the system. Here, we consider the important problem of identifying potential navigational bottlenecks in NC diffusion occurring in the networks representing skeletons of complex systems. We develop a first-principles approach based on an NC diffusion using the Lerman-Ghosh Laplacian on graphs. By solving analytically this NC diffusion equation at two different times, we get an index which characterizes the capacity of every vertex in a network to spread the diffusive particles across the network in a short time. Vertices having such capacity diminished are potential navigational bottlenecks in this kind of dynamics. We solve analytically the situations in which the vertices with the highest degree (hubs) are at different distances in the network, allowing us to understand the structural significance of the index. Using algebraic methods, we derive a Euclidean distance between vertices in the context of NC diffusion with potential navigational bottlenecks. We then apply these indices to study several real-world networks. First, we confronted our theoretical results with experimental data about traffic congestion in a city. Then, we illustrated the application of the new methodologies to the study of a neuronal system, an air transportation network and two urban street networks.</p>
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Silva, Luís Octávio da. "História Urbana: a constituição de uma área de conhecimento." Revista Brasileira de Estudos Urbanos e Regionais 4, no. 1/2 (2002): 75. http://dx.doi.org/10.22296/2317-1529.2002v4n1-2p75.
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Este artigo aponta e analisa os principais eventos, marcos e discussões que pautaram a emergência da história urbana como uma área de conhecimento específica. Ele tem como base principalmente as literaturas britânica e americana. Isso se deve ao papel de vanguarda que Grã-Bretanha e EUA desempenharam no desenvolvimento das análises históricas sobre a cidade, mas também ao potencial de difusão internacional dado pela própria língua em que essas contribuições foram feitas. O interesse, no âmbito desse trabalho, está muito mais nos marcos e referências ligados à constituição desse campo de conhecimento do que na produção historiográfica propriamente dita.Palavras-chave: História Urbana; cidade-história; urbanismo-história; epistemologia da História Urbana. Abstract: The aim of this article is to highlight and analyze the main events, markers and cases in point and discussions concerning the emergence of urban history as specific field of knowledge. Our focus will be on the events of international impact. This article is mainly based on British and American literature due to the innovative role played by UK and USA in the development of historical analysis concerning the city, as well as the diffusion potential given by the language on which these contributions were made. In this work our interest will be more on the marks and references concerning the constitution of this knowledge field rather than the historigraphic production itself. Keywords: Urban History; city history; urbanism history; epistemology of Urban History.
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Ross, Eric. "Globalising Touba." Urban Studies 48, no. 14 (2011): 2929–52. http://dx.doi.org/10.1177/0042098010391300.
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The Muslim holy city of Touba, self-defined ‘capital’ of the Murid Sufi order in Senegal, is increasingly thriving on its global connectedness. This article situates the phenomenon of Touba’s globalisation within current literature on the global city and world city networks. It assesses four of the processes through which the holy city’s values and structures are diffusing across the global North. First, the universality of Touba in Murid historiography is considered. Secondly, the diffusion of the toponym ‘Touba’, through the naming of expatriate associations and institutions, is analysed. Thirdly, the types and distribution of businesses set up in the US by Murids is assessed. Fourthly, the diffusion of typical Murid images is discussed as they too contribute to Touba’s international renown.
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Miguel, Ángel Novillo Verdugo, and Carlos Astudillo Sarmiento Juan. "Diálogos entre la arqueología y el ensayo fotográfico: una estrategia de difusión del patrimonio arqueológico en Cuenca (Ecuador)." Arqueologia Iberoamericana 34 (May 17, 2017): 50–55. https://doi.org/10.5281/zenodo.1319173.
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El presente artículo representa un avance de un proyecto de difusión del patrimonio arqueológico en la ciudad de Cuenca (Ecuador), pues actualmente el crecimiento urbano así como las actividades agrícolas y de construcción están alterando áreas arqueológicas. De este modo, para la difusión se propone el ensayo fotográfico como un medio alternativo a la transmisión de conocimiento, herramienta con la cual se pueden captar diferentes públicos. En tal sentido, la metodología combina aspectos técnicos y artísticos para el registro y puesta en valor del patrimonio. Es decir, se partió de la búsqueda y análisis de documentos históricos que matizan una trayectoria de ocupación de la ciudad y sus áreas circundantes de por lo menos 3500 años, elementos que fueron registrados mediante prospección sistemática de áreas culturales para finalmente ser «retratados» mediante la fotografía. ENGLISH: Dialogues between Archaeology and Photographic Essay: A Strategy for the Dissemination of Archaeological Heritage in Cuenca, Ecuador. This article is a research preview of a project of diffusion of archaeological heritage in the city of Cuenca (Ecuador), where currently urban growth and agricultural and construction activities are altering and destroying archaeological areas. Thus, for the diffusion of heritage information, the photographic essay is proposed as an alternative medium for the transmission of knowledge, through wich different audiences can be captured. In this respect, the methodology combined technical and artistic aspects for the registration and enhancement of this cultural heritage. In other words, it began with the search and analysis of historical documents that explain a trajectory of occupation of the city and its surrounding areas of at least 3,500 years. These elements were registered through systematic research of the cultural areas to finally be “sketched” through photography.
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Pacheco, Patricio, Eduardo Mera, Gustavo Navarro, and Carolina Parodi. "Urban Meteorology, Pollutants, Geomorphology, Fractality, and Anomalous Diffusion." Fractal and Fractional 8, no. 4 (2024): 204. http://dx.doi.org/10.3390/fractalfract8040204.
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The measurements, recorded as time series (TS), of urban meteorology, including temperature (T), relative humidity (RH), wind speed (WS), and pollutants (PM10, PM2.5, and CO), in three different geographical morphologies (basin, mountain range, and coast) are analyzed through chaos theory. The parameters calculated at TS, including the Lyapunov exponent (λ > 0), the correlation dimension (DC < 5), Kolmogorov entropy (SK > 0), the Hurst exponent (0.5 < H < 1), Lempel–Ziv complexity (LZ > 0), the loss of information (<ΔI> < 0), and the fractal dimension (D), show that they are chaotic. For the different locations of data recording, CK is constructed, which is a proportion between the sum of the Kolmogorov entropies of urban meteorology and the sum of the Kolmogorov entropies of the pollutants. It is shown that, for the three morphologies studied, the numerical value of the CK quotient is compatible with the values of the exponent α of time t in the expression of anomalous diffusion applied to the diffusive behavior of atmospheric pollutants in basins, mountain ranges, and coasts. Through the Fréchet heavy tail study, it is possible to define, in each morphology, whether urban meteorology or pollutants exert the greatest influence on the diffusion processes.
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Buendía, Pedro. "Urban art, public space, and political subversion: The Egyptian revolution through graffiti Arte urbano, espacio público y subversión política la revolución egipcia a través del graffiti Art urbain, espace public et subversion politique : La révolution égyptienne à travers du graffiti." Regions and Cohesion 2, no. 3 (2012): 84–117. http://dx.doi.org/10.3167/reco.2012.020306.
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The emergence of graffiti's urban subculture as a means of political expression has become a singular issue of the so-called Arab Spring. Graffiti and urban art, which had little to no relevance in the Arab world until now, emerged with unusual force in many countries, notably in the Palestinian territories, Lebanon, and Egypt. This blossoming takes shape in tangent with the strengthening of a civil society and its rise as a decisive actor in the new political arena. In Egypt's case, graffiti achieved a leading role that reflected the milestones of civil disturbance, marking the walls with virtual snapshots of the popular sentiment. The proliferation of graffiti also had considerable resonance in international media because of the strategy of spreading rebellious and subversive slogans by means of the symbolic occupation of a public space, which, until now, was monopolized by authoritarian powers.Spanish Un fenómeno singular de la denominada “Primavera Árabe“ ha sido la eclosión de la subcultura urbana del graffiti como medio de expresión política. De escasa o nula relevancia hasta ahora, el arte urbano de las pintadas ha surgido con una fuerza inusitada en varias zonas del mundo árabe, notoriamente en los Territorios Palestinos, el Líbano y Egipto. Dicho florecimiento cuaja en paralelo con la rearticulación de la sociedad civil y su irrupción irreversible como actor de los nuevos escenarios políticos. En el caso de Egipto, los graffitis han tenido un señalado protagonismo como reflejo de los sucesivos hitos de las revueltas, marcando los muros y paredes con verdaderas instantáneas del sentir popular. La proliferación del graffiti ha tenido asimismo una considerable resonancia en los medios internacionales, debido a la estrategia de ocupar simbólicamente el espacio público, -que hasta ahora estaba reservado al monopolio de los poderes autoritarios- para la difusión de consignas contestatarias y subversivas.French Un phénomène singulier de la “printemps arabe“ a été l'émergence de la culture urbaine du graffiti comme un moyen d'expression politique. Avec peu ou pas d'importance jusqu'à ce jour, l'art urbain et le graffiti ont émergé avec une force inhabituelle dans diverses régions du monde arabe, notamment dans les Territoires Palestiniens, le Liban et l'Égypte. Ce e éclosion doit être mise en parallèle avec le renforcement de la société civile et son émergence comme acteur décisif dans le nouveau scénario politique. Dans le cas de l'Égypte, le graffiti a joué un rôle clé comme reflet des jalons successifs des révoltes, en marquant les murs avec des instantanés virtuelles du sentiment populaire. La prolifération des graffitis a rencontré aussi un écho remarquable dans les médias internationaux en raison de la stratégie d'occupation symbolique de l'espace public pour la diffusion des slogans rebelles et subversifs; un espace public qui était réservé jusqu'à aujourd'hui aux pouvoirs autoritaires.
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Ferraioli, Ferdinando. "Culti rurali e culti urbani nella Bitinia ellenistica e romana." ARYS. Antigüedad: Religiones y Sociedades, no. 19 (November 12, 2021): 97–129. http://dx.doi.org/10.20318/arys.2021.5927.
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 Scopo di questo intervento è esaminare le principali testimonianze sulla diffusione dei culti in ambito rurale ed urbano nella Bitinia ellenistica e romana. Il dossier epigrafico appare più limitato per il periodo ellenistico, mentre è più ampio per quello romano. Nelle aree urbane e nelle aree rurali appaiono diffuse le principali divinità del pantheon cultuale greco come Zeus, Apollo, Artemide, Atena, Asclepio ed altre; è significativo come tali divinità nelle aree rurali appaiano con epiteti locali di origine indigena. Particolarmente interessante il caso di Zeus a cui sono associati epiteti come Baleos e Okkonenos, che appaiono di origine tracia, e come Sabazios, che è probabilmente di origine frigia. Altri culti probabilmente basati sulla commistione tra elemento greco e elementi non-greci erano quello della Grande Madre Cibele, che aveva un tempio dedicato a Nicomedia, e alcuni culti tipicamente locali come Priettos, Tataula, Proustene e i Theoi Nerolenoi. In ambito urbano possono ritrovarsi invece culti maggiormente legati alle influenze esterne come quelle egiziane. Ciò appare soprattutto nelle città costiere come Kios, Apamea e Nicomedia, che già in età ellenistica sono aperte ai culti di Iside e Serapide. Più limitato e in epoca più tarda appare l’influsso della religione romana, testimoniato dalle rare dediche bilingui e dall’attestazione dei riti funerari dei Rosalia. Il rapporto tra culti rurali e culti urbani appare contraddistinto quindi da alcune differenze, con le aree rurali che appaiono almeno in un primo tempo meno disponibili ad accogliere i culti stranieri e maggiormente legate ai culti indigeni, che vengono uniti a quelli per le principali divinità del pantheon ellenico. Alla fine tuttavia anche in Bitinia quindi, come è stato notato per altre zone dell’Asia Minore, si assiste, con il passaggio tra l’età ellenistica e quella romana, ad un processo di progressiva integrazione tra culti urbani e rurali, che si attua probabilmente in maniera prevalentemente armonica e senza grosse tensioni tra le varie componenti etniche e territoriali.
 
 
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Zhao, Ke, Hang Fu, Yinze Zhu, Yue Wang, Shuwei Wang, and Fengxiang Li. "Environmental Impacts of Nitrogen and Phosphorus Nutrient Diffusion Fluxes at a Sediment-Water Interface: The Case of the Yitong River, China." Sustainability 15, no. 2 (2023): 1210. http://dx.doi.org/10.3390/su15021210.
Texte intégralRésumé :
Under the premise of controlling the external input of nitrogen and phosphorus, endogenous release is the main cause of eutrophication in lakes. To investigate the characteristics of endogenous nitrogen and phosphorus release from urban rivers, the Yitong River, an urban river in northern China, was used as an experimental object. Eight sampling sites were set up in the upstream, urban, and downstream regions of an urban section. The nitrogen and phosphorus nutrient exchange fluxes at the sediment-water interface of the Yitong River were assessed by analyzing the sediment and overlying water, and the effects of environmental factors on nitrogen and phosphorus release were investigated using static release experiments. The results showed that the diffusive fluxes of endogenous total nitrogen (TN), ammonia nitrogen (NH4+-N), and total phosphorus (TP) in the urban section of the Yitong River ranged from −1.571 to 19.365 mg·(m2·d)−1, −0.171 to 9.227 mg·(m2·d)−1, and −0.052 to 0.595 mg·(m2·d)−1, respectively. The diffusive fluxes of nitrogen and phosphorus nutrients were all greater under anaerobic conditions than under aerobic conditions. The diffusive fluxes of nitrogen and phosphorus were influenced by changes in pH, DO, and temperature of the overlying water, and the release of phosphorus from the sediment was accelerated by high temperatures in the range of 5–25 °C. Acidic conditions favored the release of TN, whereas alkaline conditions favored the release of TP from the sediment. Furthermore, during the control of nitrogen and phosphorus pollution, it should be noted that fluxes are higher in spring and autumn. Thus, when appropriate techniques should be implemented to achieve better control. These findings are intended to provide a reference for the study of nitrogen and phosphorus diffusion fluxes at the sediment-water interface in urban rivers and other surface waters around the world.
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Stojanovski, Todor, Nes van, Jenni Partanen, Strandbygaard Kirt, and Abdellah Abarkan. "The Nordic Network of Urban Morphology (NNUM): Urban form research in Scandinavia." SAJ - Serbian Architectural Journal 15, no. 3 (2023): 42–57. http://dx.doi.org/10.5937/saj2301042s.
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Urban morphology is defined as research program propounding methods and tools for the analysis and design of cities. The Nordic Network of Urban Morphology (NNUM) was established in 2006 to help promotion and diffusion of urban morphology both nationally in Sweden and across the Scandinavian countries. The morphological research in Scandinavia follows three research traditions: spatial analyses, typo-morphology and Space Syntax. There is a century long research tradition associated with geographical analyses of cities and regional science in Sweden, Finland and Denmark, typo-morphology in Sweden and vibrant Space Syntax groups in Sweden and Norway linking to individual researchers spread across Scandinavia. This paper maps scholars and groups at universities that follow and mix these traditions. It reviews the latest morphological research in Scandinavia and it also reflects on the future of morphological research in Scandinavia viewed in relation to the way in which Scandinavian cities fits into the worldwide pattern of urban development and dominating planning paradigms. In Scandinavian countries tradition collides with modernism and functionalism, but history have never been totally set aside. They tend to perpetually mix.
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Cui, Jingyu, Fengyin Liu, Ruidi Chen, Shuangshuang Wang, Cheng Pu, and Xu Zhao. "Effects of Internal Pressure on Urban Water Supply Pipeline Leakage-Induced Soil Subsidence Mechanisms." Geofluids 2024 (April 15, 2024): 1–16. http://dx.doi.org/10.1155/2024/9577375.
Texte intégralRésumé :
After the rupture of pressurized water supply pipes in urban underground areas, seepage-induced ground subsidence becomes a severe geological hazard. Understanding the permeation and diffusion patterns of water in soil is crucial for deciphering the mechanisms underlying soil settlement and damage. Notably, the pressure within water supply pipes significantly influences the settlement and damage of the soil. Therefore, this study simulated experiments on soil settlement and damage caused by water seepage from a preexisting damaged pipeline under various internal pipe pressure conditions using an indoor model apparatus. The results indicate that the internal pressure of the pipe significantly influences the settlement of the soil. High-pressure seepage causes noticeable erosion in the soil, forming cavities within it. In contrast, low-pressure seepage results in water diffusing in an ellipsoidal pattern, leading to the formation of circular surface cracks. The degree of surface settlement increases with higher pipe pressure. The onset of subsidence at a specific point on the ground is not directly related to whether the moistening front within the soil has reached that point horizontally. Instead, it is associated with the moisture content below the subsidence point within the soil. The research results further illustrate the water diffusion and moisture content increase processes after water seepage from pipes with different pressures, revealing the influence of pipe pressure on the degree and form of soil settlement damage and clarifying the relationship between water diffusion and settlement in the soil.
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Li, Li, Christian Binz, Yonglong Lu, Bernhard Truffer, and Yajuan Shi. "Institutional trajectory for diffusing on-site wastewater treatment in urban China." Water Science and Technology 68, no. 5 (2013): 1180–87. http://dx.doi.org/10.2166/wst.2013.328.
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Urban water scarcity has been an issue for a long time in China while water pollution has attracted more and more attention over the last two decades. Recently, on-site wastewater treatment (OST) has been proposed as a meaningful alternative to deal with both water pollution and water scarcity in cities in a more sustainable way. However, the diffusion of such an OST system is still slow and often hindered by mismatched regulation, city planning and policy interventions. This paper is intended to explore potential solutions from institutional and governance perspectives. Based on expert interviews and in-depth analysis of an OST system in Kunming, an improved trajectory for diffusing OST in urban China is developed, which includes reformed decision-making and operational procedures, role transition of relevant stakeholders, and improved financing mechanisms. The results might give some suggestions for the transition of urban water management in other newly industrializing countries.
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Whitehand, J. W. R. "Diffusion of urban morphological ideas." Urban Morphology 25, no. 2 (2021): 194–96. http://dx.doi.org/10.51347/jum.v25i2.4686.
Texte intégral
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Whitehand, J. W. R. "Diffusion of urban morphological ideas." Urban Morphology 25, no. 2 (2021): 194–96. http://dx.doi.org/10.51347/um25.0015.
Texte intégral
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Picard, Michelle, and Yves Alavo. "La biodiversitŕ nella cittŕ di Montreal." TERRITORIO, no. 58 (September 2011): 49–53. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-058007.
Texte intégralRésumé :
La cittŕ di Montreal continua a giocare un ruolo preponderante in materia di sviluppo e di pianificazione della biodiversitŕ, sia alla scala locale che internazionale. Il Settore di Coordinamento della Biodiversitŕ della Cittŕ di Montreal, promuove azioni di diffusione e di integrazione tra le politiche settoriali, della natura in cittŕ, dell'ambiente e dello sviluppo sostenibile. La cittŕ porta avanti modelli di pianificazione della biodiversitŕ e della loro interessante trasversalitŕ nei diversi livelli operativi e amministrativi, presi come esempi da altre realtŕ urbane canadesi e internazionali. Gli strumenti urbanistici municipali mirano alla prevenzione, educazione, conservazione e concertazione, grazie alla ricerca scientifica, alla gestione ecologica dei grandi parchi, alla preservazione degli ecosistemi urbani e alla salvaguardia delle specie rare.
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Fautrero, Valérie, Gilles Puel, and Florence Orillard. "Les Urban Living Labs : de l’expérimentation urbaine à la déterritorialisation de l’innovation locale." Management & Avenir N° 138, no. 6 (2024): 131–52. http://dx.doi.org/10.3917/mav.138.0131.
Texte intégralRésumé :
Notre recherche centrée sur les enjeux territoriaux des Urban Living Labs (ULLs) tente d’éclairer la dynamique des mouvements de territorialisation et déterritorialisation des innovations et des changements d’échelle. En ce sens, elle vise à compléter un manque dans une littérature académique qui tend à se focaliser sur les processus et la performance de l’innovation, plus que sur ses liens avec les lieux et les territoires. Basée sur la méthode de l’étude de cas, notre recherche met en évidence que l’écosystème de l’ULL favorise le changement d’échelle de l’innovation et sa déterritorialisation et s’accompagne par l’évolution de l’identité de lieux de l’ULL, qui s’estompe au profit des territoires de projets d’innovation et de leur diffusion.
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De Santis, Franco, Tuncay Dogeroglu, Sabrina Menichelli, Caterina Vazzana, and Ivo Allegrini. "The Use of a New Passive Sampler for Ozone and Nitrogen Oxides Monitoring in Ecological Effects Research." Scientific World JOURNAL 1 (2001): 475–82. http://dx.doi.org/10.1100/tsw.2001.81.
Texte intégralRésumé :
A simple, cost-effective diffusive sampler is described that is suitable for measuring parts per billion (ppb) levels of ozone and nitrogen oxides. The diffusive sampler makes use of nitrite for ozone determination whereas for nitrogen oxides and nitrogen dioxide an active carbon tissue impregnated with sodium carbonate is used. Nitrate and nitrite, the formation of which is proportional to the pollutant concentration and sampling duration, are the two species analysed, respectively. Diffusion tubes have the advantage of being a low- cost, convenient way of mapping spatial distributions and investigating long-term trends of ozone and nitrogen oxides. The method is extremely useful for assessing long-term concentrations such as the annual mean for nitrogen oxides, as required by the Daughter Directive 1999/30/EC. Field tests to validate the method have been carried out at an urban background location with co-located passive samplers and continuous measurements of O3and NOx. An application in ecological effects monitoring for ozone is also presented.
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Jin, Min, Lizhe Wang, Fudong Ge, and Bing Xie. "Understanding the Dynamic Mechanism of Urban Land Use and Population Distribution Evolution from a Microscopic Perspective." ISPRS International Journal of Geo-Information 11, no. 11 (2022): 536. http://dx.doi.org/10.3390/ijgi11110536.
Texte intégralRésumé :
With the advancement of urbanization, the contradiction in the man–land relationship becomes more and more difficult to ignore. Investigation of the change in urban land use, population distribution and its mechanism can provide powerful assistance for urban planning. Since the changes in urban land use and population distribution is a complex process with spatial heterogeneity, the current methods for describing them are still lacking in both interpretability and spatial differences. In this paper, we combine the expansion phenomena of urban land use and population distribution with the heat equation to understand the mechanism. The particle swarm optimization (PSO) algorithm is used to identify the diffusion coefficient to obtain the diffusion law in the city’s development. In this way, the diffusion coefficient identified from the data is directly associated with urban changes. The mechanism of changes in urban land use and population distribution can be explained with the diffusion equation and the diffusion coefficient. Our model is first validated on land use and land cover data, followed by further refinement of the spatial differences in the artificial impervious surface data. The experiment’s results imply that by applying the model to the population data, the model’s generalization ability has been significantly improved.
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d'Ovidio, Marianna, and Giampaolo Nuvolati. "Mobilitŕ, classe creativa, popolazioni urbane." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 94 (April 2011): 43–61. http://dx.doi.org/10.3280/sur2011-094005.
Texte intégralRésumé :
Il presente contributo propone una riflessione teorico-metodologica sulla mobilitŕ di gruppi sociali emergenti a partire dalla lettura di alcuni dati concernenti l'aumento generalizzato degli spostamenti nel nostro paese. La mobilitŕ come esito e fonte di pratiche specifiche di vita riguarda, infatti, un numero crescente di persone e rappresenta un aspetto rilevante nella vita quotidiana di ciascuno. Ciň rende sempre piů necessario delineare, anche attraverso l'analisi sociologica, modelli interpretativi precisi, costruiti in base alle caratteristiche socio-economiche e culturali degli individui oltre che alle loro motivazioni agli spostamenti. La diffusione degli spostamenti quotidiani effettuati per ragioni diverse che per viaggi di lavoro o vacanza interessa vari tipi di popolazioni contribuendo peraltro a trasformare la mobilitŕ da esperienza eccezionale a momento di routine. Questa larga diffusione del fenomeno chiama in causa a maggior ragione proprio quei segmenti sociali che hanno fatto della mobilitŕ e della transitorietŕ residenziale i loro punti di forza nelle societŕ contemporanee. Tra questi troviamo sicuramente la cosiddettacostituita da soggetti altamente mobili e per i quali nell'articolo si cercherŕ di individuare le traiettorie possibili di mobilitŕ alla luce della concentrazione territoriale di forza lavoro e utenti riconducibili a determinati settori e servizi culturali.
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Jin, Min, Ruyi Feng, Lizhe Wang, and Jining Yan. "A Study of Diffusion Equation-Based Land-Use/Land-Cover Change Simulation." ISPRS International Journal of Geo-Information 10, no. 6 (2021): 383. http://dx.doi.org/10.3390/ijgi10060383.
Texte intégralRésumé :
Simulating and predicting the development and changes in urban land change can provide valuable references for the sustainable development of cities. However, the change process of urban land-use/land-cover is a complex process involving multiple factors and multiple relationships. This dilemma makes it very challenging to accurately simulate the results and to make predictions. In response to this problem, we started with the physical characteristics of the land-use/land-cover change process and constructed a diffusion equation to simulate and predict urban land-use/land-cover changes. The diffusion equation is used to describe the diffusion characteristics of the land-use/land-cover change process, which helps to understand the urban land-use/land-cover change process. The experimental results show that (1) the diffusion equation we constructed can simulate urban land-use/land-cover changes, (2) the simulation process of the model is not limited by the time interval of the time series data itself, and (3) the model only requires one parameter without other constraints.
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Béal, Vincent, Renaud Epstein, and Gilles Pinson. "Networked cities and steering states: Urban policy circulations and the reshaping of State–cities relationships in France." Environment and Planning C: Politics and Space 36, no. 5 (2018): 796–815. http://dx.doi.org/10.1177/2399654417750623.
Texte intégralRésumé :
This article focuses on the circulation of urban policy “models” and its influence on the reshaping of relationships between State and cities in France. It suggests that the increasing mobility of practices and knowledge between cities cannot be explained solely by the intensification of horizontal exchanges involving city halls throughout Europe. It also relies on the restructuring of the State and the transformation of its intervention in urban policymaking processes. By considering the Programme National de Rénovation Urbaine and the Plan Ville Durable, the article highlights the emergence of a new model of State–cities relationships characterized by the tracking of local “exemplary” initiatives, and by their certification and diffusion by the central State itself. This new model of relationships allows the State to strengthen its capacity to steer urban policies at a distance, without actually challenging the rise in power of French cities.
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Yi, Yuan, Fang He, and Yuxuan Si. "Spatial Effects of Railway Network Construction on Urban Sprawl and Its Mechanisms: Evidence from Yangtze River Delta Urban Agglomeration, China." Land 13, no. 1 (2023): 25. http://dx.doi.org/10.3390/land13010025.
Texte intégralRésumé :
Urban sprawl has become a notable feature in China. Previous studies have found that railway development has a significant effect on urban sprawl. However, the detailed mechanisms of how railways affect urban sprawl have not been studied in depth. Furthermore, China’s railway system has already formed a network. The network status of cities within the railway network may affect urban sprawl, but few studies have examined this factor. In this context, to explore the effects of railway networks on urban sprawl and the mechanisms of these effects, this study applied the social network analysis (SNA) method to measure the indicators of railway network characteristics and conducted panel model regression with the above indicators using the data from 26 cities from 2011 to 2019 in the Yangtze River Delta (YRD) in China. The main conclusions are as follows: (1) Railway network construction has a significantly positive impact on urban sprawl through the network agglomeration and diffusion mechanisms. (2) The network agglomeration mechanism improves the location condition of the central cities on the railway network, which encourages urban sprawl as an agglomeration pattern. (3) The network diffusion mechanism enhances the integration of the peripheral cities with the central city on the railway network, which encourages urban sprawl as a diffusion pattern. The network diffusion mechanism is heterogeneous in metropolitan areas (MAs) for the different levels of central city agglomeration. The findings provide a reference for railway construction and urban planning.
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Werland, Stefan. "Diffusing Sustainable Urban Mobility Planning in the EU." Sustainability 12, no. 20 (2020): 8436. http://dx.doi.org/10.3390/su12208436.
Texte intégralRésumé :
This paper explores how the European Commission promotes the concept of Sustainable Urban Mobility Planning (SUMP) among European cities. Despite the strong uptake of the SUMP concept, mobility-related problems persist in European municipalities. Linking theoretical approaches to understand the diffusion of policies with empirical findings from working with cities in the SUMP context, this article explores channels of policy diffusion and investigates shortcomings related to the respective approaches. Studies on the diffusion, the transfer and the convergence of policies identify formal hierarchy, coercion, competition, learning and networking, and the diffusion of international norms as channels for policy transfer. The findings which are presented in this paper are twofold: First, the paper finds evidence that the Commission takes different roles and uses all mechanisms in parallel, albeit with different intensity. It concludes that the approaches to explain policy diffusion are not competing or mutually exclusive but are applied by the same actor to address different aspects of a policy field, or to reach out to different actors. Second, the article provides first evidence of factors that limit the mechanisms’ abilities to directly influence urban mobility systems and mobility behaviour.