Littérature scientifique sur le sujet « Scuole di musica »

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Articles de revues sur le sujet "Scuole di musica"

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Sacco, Marcello. « Insegnare italiano nelle scuole di musica ». Estudos Italianos em Portugal, no 5 (2010) : 78–81. http://dx.doi.org/10.14195/0870-8584_5_8.

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Lavinia Rizzo, Amalia, et Maristella Croppo. « La prova di accesso per le scuole secondarie ad indirizzo musicale (SMIM) : una proposta inclusiva ». EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no 2 (décembre 2021) : 211–21. http://dx.doi.org/10.3280/erp2-special-2021oa12951.

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Résumé :
Le difficoltà di inclusione tipiche della scuola secondaria di I grado sono note da tempo e, secondo le più recenti indagini, non accennano a diminuire. Al fine di favorire il successo formativo di tutti gli allievi è quindi indispensabile individuare modalità sostenibili per ridefinire l'impostazione del curricolo in senso inclusivo, con l'individuazione di linee di impiego più efficace delle risorse già a disposizione del sistema scolastico. Tra queste risorse, la presenza della musica come disciplina curricolare e il suo potenziamento con l'insegnamento dello strumento musicale nelle scuole secondarie di I grado ad indirizzo musicale rappresentano una grande opportunità che non può essere trascurata. In questa prospettiva, il contributo presenta alcuni risultati di una ricerca che ha coinvolto le scuole secondarie di I grado ad indirizzo musicale del territorio nazionale al fine di individuare linee guida utili a migliorare il livello di inclusione dell'insegnamento dello strumento musicale. In particolare, si presentano i risultati relativi all'elaborazione di una prova di accesso a carattere inclusivo che consenta di far emergere l'attitudine musicale degli allievi con bisogni educativi speciali.
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Colombo, Maddalena. « Apprendimenti non formali ed informali in un contesto educativo formale integrato con le arti performative in quattro scuole elementari del Canton Ticino ». Swiss Journal of Educational Research 36, no 3 (20 septembre 2018) : 407–34. http://dx.doi.org/10.24452/sjer.36.3.5105.

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Résumé :
Il saggio riporta alcune considerazioni scaturite nell’ambito del progetto “Teatro e Apprendimento”, svolto dalla Scuola Teatro Dimitri di Verscio in Canton Ticino con il sostegno del FNS. Il progetto ha introdotto delle pratiche di apprendimento “qualitativo”, ovvero informale, secondo un approccio olistico, per il quale è molto rilevante la dimensione socio-culturale. In questa prospettiva il teatro fornisce una chiave d’accesso privilegiata al patrimonio culturale. Il piano di ricerca ha incluso: un percorso formativo con gli insegnanti di 4 scuole elementari ticinesi; dei laboratori di movimento, canto e musica, lavoro sul testo d’autore, recitazione, drammatizzazione e improvvisazione; 4 messe in scena con protagonisti i soli bambini. La raccolta e analisi dei dati qualitativi da parte di un’équipe scientifica, ha seguito alcune ipotesi circa il rapporto tra teatro e apprendimento, messe a punto per meglio descrivere il procedimento riflessivo informale (apprendere dall’esperienza): Ipotesi della motivazione, della differenziazione, dell’affinamento tecnico, dell’integrazione, dell’interezza, dell’efficacia comunicativa o dell’emozione. Il materiale narrativo raccolto (schede personali, diari di bordo, interviste qualitative) mostra come gli apprendimenti più significativi sono riconducibili alla accresciuta capacità dei bambini di portare a termine un apprendistato formale nelle discipline artistiche. L’attività sperimentale ha favorito l’espressione emozionale e la creatività, l’integrazione dei partecipanti nel gruppo, tra originalità e ripetizione, tra razionalità e corporeità.
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Caramori, Alessandra Paola, Carla Nardelli et Iane Inês Poyer. « Produção coletiva de materiais didáticos para o Projeto de Extensão Volare con l’Italiano ». Revista Italiano UERJ 13, no 1 (17 octobre 2022) : 12. http://dx.doi.org/10.12957/italianouerj.2022.70726.

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Résumé :
RESUMO: O isolamento social decorrente da pandemia provocada pelo coronavírus exigiu a transformação do ensino da modalidade presencial para a modalidade a distância. Não foi diferente com o ensino da língua italiana. Dentre os muitos desafios desse novo momento, encontramos a necessidade de selecionar e adaptar os materiais didáticos, antes pensados para o ensino em presença, e de aprender a utilizar ferramentas tecnológicas. Durante o ano de 2020, professoras e alunas da Universidade Federal da Bahia (UFBA), da Universidade Federal do Ceará (UFC), da Universidade Federal de Santa Catarina (UFSC) e da Associação de Língua e Cultura Italiana do Espírito Santo (ALCIES) reuniram-se semanalmente por videoconferência para buscar caminhos e atividades possíveis para o ‘italiano remoto’. O resultado destes encontros foi a elaboração coletiva de atividades didáticas do Projeto de Extensão Volare con l’Italiano. Este projeto objetivou oferecer para estudantes do ensino médio de escolas públicas, de diferentes estados brasileiros, cursos de sensibilização à língua e à cultura italiana através da música. As aulas do curso foram totalmente gratuitas e realizadas na modalidade remota, com encontros síncronos através do Google Meet e atividades assíncronas, através do Whatsapp. O presente trabalho visa compartilhar a experiência da colaboração coletiva para produção de atividades didáticas e apresentar algumas utilizadas para o Projeto Volare con l’italiano.Palavras chave: Materiais didáticos. Projeto de extensão colaborativo. Compartilhamento de saberes. Italiano com música. ABSTRACT: L'isolamento sociale risultante dalla pandemia causata dal coronavirus ha richiesto la trasformazione dell'insegnamento in presenza a quello a distanza. Non è stato diverso con l'insegnamento della lingua italiana. Tra le tante sfide di questo nuovo momento, troviamo la necessità di selezionare e adattare il materiale didattico, precedentemente pensato per l'insegnamento in presenza, e di imparare come utilizzare gli strumenti tecnologici. Durante il 2020, professori e studenti dell'Università Federale di Bahia (UFBA), dell'Università Federale di Ceará (UFC), dell'Università Federale di Santa Catarina (UFSC) e dell'Associazione Italiana di Lingua e Cultura di Espírito Santo (ALCIES) si sono incontrati settimanalmente in videoconferenza per cercare possibili percorsi e attività per la Dad'. Il risultato di questi incontri è stata l'elaborazione collettiva delle attività didattiche del Progetto di Estensione "Volare con l'Italiano". Questo progetto aveva lo scopo di offrire agli studenti delle scuole superiori pubbliche di diversi stati brasiliani corsi per far conoscere la lingua e la cultura italiana attraverso la musica. Le lezioni del corso sono state totalmente gratuite ed eseguite in modalità remota, con incontri sincroni tramite Google Meet e attività asincrone, tramite Whatsapp. Questo lavoro ha lo scopo di condividere l'esperienza di collaborazione collettiva per produrre attività didattiche e presentarne alcune utilizzate per il Progetto "Volare con italiano".Parole chiave: Materiali didattici. Progetto del terzo settore collaborativo. Condivisione di sapere. Lingua italiana con musica. ABSTRACT: The social isolation resulting from the coronavirus pandemic required the transformation of teaching from classroom to distance learning. It was no different with Italian language teaching. Among the many challenges of this new moment, we found the need to select and adapt teaching materials, previously designed for face-to-face teaching, and to learn how to use technological tools. During the year 2020, professors and students from the Federal University of Bahia (UFBA), Federal University of Ceará (UFC), Federal University of Santa Catarina (UFSC) and the Association of Italian Language and Culture of Espírito Santo (ALCIES) met weekly by videoconference to seek ways and possible activities for 'remote Italian'. The result of these meetings was the collective elaboration of didactic activities of the Extension Project Volare con l'Italiano. This project aimed to offer high school students from public schools in different Brazilian states courses in Italian language and culture awareness through music. The course classes were totally free and held remotely, with synchronous meetings through Google Meet and asynchronous activities through WhatsApp. The present paper aims to share the experience of collective collaboration for the production of didactic activities and to present some of those used for the Volare con l'italiano Project.Keywords: Teaching materials. Collaborative extension project. Sharing of knowledge. Italian language with music.
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Sindoni, Maria Grazia. « TRAIETTORIE DELLA MULTIMODALITÀ : GLI SNODI TEORICI E I MODELLI APPLICATIVI ». Italiano LinguaDue 14, no 2 (17 janvier 2023) : 19–46. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/19647.

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Résumé :
Questo saggio ripercorre le principali linee di sviluppo degli studi della multimodalità intesa come semiosi della comunicazione nell’ambito di derivazione angloamericana. La multimodalità è definita come una disciplina a sé e discussa nella sua epistemologia attraverso un excursus della sua storia ed evoluzione dalla fine degli anni Novanta ad oggi. Si passano in rassegna alcune scuole di pensiero della multimodalità, a partire dagli sviluppi socio-semiotici di matrice linguistica sistemico-funzionale elaborata da Michael A. K. Halliday in Inghilterra negli anni Settanta. Le principali teorie e prassi di analisi multimodale sono illustrate attraverso alcuni principi cardine per delineare l’ambito di applicazione e le aree privilegiate di indagine. Il saggio inoltre illustra le differenze teoriche e pratiche fra multimodalità e multimedialità, termini spesso utilizzati in modo interscambiabile e dunque improprio. Successivamente, si presenta un’analisi multimodale del video TikTok più popolare di un creator italiano, Khaby Lame, che ha raggiunto livelli di viralità tali da guadagnargli fama e successo a livello globale. L’analisi, di natura qualitativa classica, consiste in una trascrizione e annotazione integrale del breve video più visualizzato al momento della scrittura del saggio, per inquadrare i fenomeni della semiosi della comunicazione digitale in un ambito disciplinare più vasto rispetto alla linguistica pura. Questa apertura ad aspetti non verbali include nell’analisi delle risorse semiotiche elementi quali lo sguardo, il montaggio, la distanza fra partecipanti, la musica, i rumori ambientali, la distribuzione degli elementi nel tempo e nello spazio, e così via. Coerentemente con questo presupposto di base, le conclusioni invitano a un ripensamento della definizione stessa di “lingua della rete”, indicando nella multimodalità, sia come teoria sia come metodo, una prospettiva utile alla lettura consapevole, etica e inclusiva della complessa testualità digitale contemporanea. Trajectories of multimodality: theoretical foundations and application model This paper discusses the main theories that map out the development of multimodality as semiosis of communication within the Anglo-American tradition. An overview of the history and evolution of multimodality starting in the late Nineties will motivate the claim that this is a discipline in its own, with its specific epistemology. Some major theories within sociosemiotics approaches are outlined, as resulting from the developments of systemic-functional linguistics as theorized by Michael A. K. Halliday in the Seventies in the UK. Theories and methods will be presented by means of an illustration of some key concepts and principles, with a view to explore some potential applications and preferential objects of studies. The paper also sets out to explain the differences between the concepts of multimodality and multimediality, which are often used interchangeably, thus bringing about theoretical and empirical issues. As a case study, I have selected the most viewed TikTok video produced by an Italian creator, Khaby Lame, who has gained global recognition and immense popularity, to the point of allowing him to obtain Italian citizenship after almost twenty years of Italian residency. The qualitative analysis makes use the typical heuristic tools used by multimodal analysts, namely an integral transcription and annotation of the video, with the aim of showing the full range of the involved digital communicative phenomena that cannot be accounted for only on linguistic grounds. Broadening the domain of analysis beyond the tools provided by linguistics includes the analysis and description of non-verbal semiotic resources, such as gaze, editing, distance between participants, music, ambient sound, compositional strategies in time and space, among others. Consistent with this approach, the concluding remarks encourage further reflections of the very definition of the “language of the net”. It follows that theoretical and empirical research lines mapped out by multimodal studies may ultimately help promote awareness, ethics, and inclusion when engaging with contemporary digital textualities.
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Tinti, Francesca. « la musica e il potenziamento dei prerequisiti di apprendimento ». International Journal of Developmental and Educational Psychology. Revista INFAD de Psicología. 1, no 1 (11 juin 2016) : 315. http://dx.doi.org/10.17060/ijodaep.2015.n1.v1.94.

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Résumé :
Riassunto: Premessa: La musica viene utilizzata come canale elettivo nella prevenzione dei disturbi di apprendimento. Il DSA è una disabilità specifica dell'apprendimento, di origine neurobiologica, che interessa uno specifico dominio di abilità (lettura, scrittura, calcolo). Il corso di propedeutica musicale è stato rivolto a bambini dai 4 ai 6 anni, fascia di età in cui la diagnosi di DSA non può ancora essere effettuata ma si possono individuare i bambini a rischio attraverso la valutazione dei prerequisiti di apprendimento. Obiettivo: intervenire in maniera preventiva sulle difficoltà di apprendimento, attraverso il potenziamento dei prerequisiti necessari, con attività propedeutica musicale nella scuola d'infanzia. Metodo: il campione esaminato è composto da 50 bambini appartenenti ad una popolazione d'età compresa dai 4 ai 6 anni. Al campione è stato somministrato il test per la valutazione dei prerequisiti di apprendimento, il Prcr-2 di Cornoldi (2009), prima e dopo il trattamento, riguardante uno specifico metodo di propedeutica musicale con attività di pre-scrittura e pre-lettura delle 7 note (nel pentagramma) durato per 4 mesi. Conclusioni: i dati ottenuti evidenziano come l' attività musicale correli positivamente col miglioramento dei prerequisiti di apprendimento.PAROLE CHIAVE: Musica, DSA, Prerequisiti di apprendimento, Prevenzione. Abstract: The music is used as an elective channel in the prevention of learning disorder.SLD (Specific Learning Disorder) is a specific learning disability of neurobiological origin, characterized by a lack in a specific learning ability (reading , writing, computing). The preparatory music course was intended for children aged 4 to 6 years, that is the age in which the diagnosis of DSA cannot yet be done but we can still identify children at risk through the evaluation of the prerequisites for learning. Objective: preventative intervention on learning difficulties through the enhancement of prerequisites for reading and writing using preparatory music, during preschool years. Method: The examined sample consists of 50 preschooler aged 4 to 6. The Prcr2 Cornoldi test (2010) had been administered to the sample, before and after the treatment, which consisted in a 4 months project of preparatory musical activities based on pre-writing and pre-reading the 7 notes (on the staff). Conclusions: The data obtained show that the musical activities correlates positively with the positive evolution of the pre-requisites of learning. Keywords: Music, LSD, learning prerequisites, Prevention
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Muscarà, Corrado. « Classic music in support of learning ». HUMAN REVIEW. International Humanities Review / Revista Internacional de Humanidades 11, Monográfico (14 décembre 2022) : 1–10. http://dx.doi.org/10.37467/revhuman.v11.4008.

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Résumé :
Questo articolo descrive una investigazione condotta su un campione non probabilistico di alunni di scuola primaria della provincia di Siracusa (Italia), durante la quale è stato sperimentato un metodo didattico elaborato sulla scorta di alcuni modelli di musicoterapia e dalle riflessioni su alcune esperienze realizzate a scuola. L’analisi testuale comparativa ha consentito di rilevare che il metodo didattico proposto, se adottato con criteri ben definiti (procedure e musiche classiche selezionate), potrebbe aiutare gli insegnanti a strutturare ambienti didattici inclusivi e funzionali per potenziare lo sviluppo delle competenze della comprensione del testo degli alunni.
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VIVARELLI, CARLA. « ““Di una pretesa scuola napoletana”” : Sowing the Seeds of the Ars nova at the Court of Robert of Anjou ». Journal of Musicology 24, no 2 (2007) : 272–96. http://dx.doi.org/10.1525/jm.2007.24.2.272.

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The presence of two famous exponents of the French and Italian ars nova in Naples in 1318––respectively Petrus de Sancto Dionysio and Marchetto da Padova––substantiates Nino Pirrotta's hypothesis that the Angevin capital was an important center of musical culture in the early Trecento and a setting for avant-garde debates. It also aids in reconstructing the elusive biography of the Paduan musician and clarifies the much debated dating of his Pomerium. Pirrotta ultimately abandoned his Neapolitan hypothesis for lack of evidence, a difficulty caused and aggravated by the thorough destruction of Angevin chancery documents during the Second World War. Evidence has been found, however, in indirect sources, such as literary texts, works of local history, and documentary transcriptions and summaries that predate the archival losses. In addition to placing the two prominent musicians at the Angevin court in Naples, these sources confirm the presence there of minstrels (evidence for secular music within the court's recreational sphere), vouch for the continuity of the institution of the royal chapel (evidence for sacred music at court, clearly connected to the liturgy), and testify to Robert of Anjou's catalytic patronage of the arts and his passion for music in general. Thus Naples regains its status as a capital on the map of 14th-century music.
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Canale, Margherita. « Fonti per una ricostruzione della didattica di Tartini nella "Scuola delle Nazioni" ». Musicological Annual 28, no 1 (1 décembre 1992) : 15–24. http://dx.doi.org/10.4312/mz.28.1.15-24.

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De Mutiis, Emiliano, et Gianluca Amatori. « Life skills and inclusive processes : the playful-musical laboratory between teacher training and teaching practice ». Form@re - Open Journal per la formazione in rete 22, no 3 (31 décembre 2022) : 144–59. http://dx.doi.org/10.36253/form-13760.

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Life skills are increasingly essential to effectively face the human and digital transitions that our time imposes on us. Among all areas, school certainly represents an ideal environment for learning them, having always played a central role in the development of socialization and collaboration processes. The present study aims to offer a theoretical framework and a possible application example based on the convergence of four components capable of stimulating these transversal skills in different ways: music, digital technologies, playful approach, laboratory teaching. Thanks to the use of digital technologies and Ableton Live software, we will analyze how pupils can learn the basic principles of musical composition through improvisation, within a playful and cooperative context. By offering a convergence of all these components in a single format, the specialization course for educational support activities for pupils with disabilities is the ideal starting point for the teacher to equip himself with this multi-perspective view. Life skills e processi inclusivi: il laboratorio ludico-musicale tra formazione docenti e pratica didattica. Le life skills sono sempre più indispensabili per affrontare efficacemente le transizioni umane e digitali che il nostro tempo ci impone. Tra tutti gli ambiti, la scuola rappresenta sicuramente un ambiente ideale per il loro apprendimento, avendo da sempre un ruolo centrale nello sviluppo dei processi di socializzazione e collaborazione. Il presente studio vuole offrire una cornice teorica e un possibile esempio applicativo basati sulla convergenza di quattro componenti in grado di sollecitare in modi diversi tali competenze trasversali: musica, tecnologie digitali, approccio ludico, didattica laboratoriale. Grazie all’utilizzo di tecnologie digitali e del software Ableton Live, si analizzerà come gli alunni possano apprendere i principi base della composizione musicale attraverso l’improvvisazione, all’interno di un contesto ludico e cooperativo. Offrendo una convergenza di tutte queste componenti in un unico format, il corso di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità si pone come luogo di partenza ideale per il docente per dotarsi di tale sguardo multi prospettico.
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Thèses sur le sujet "Scuole di musica"

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Criscimanna, Pietro <1991&gt. « Indagine sull'ascolto di musica tra gli studenti delle scuole medie superiori di Venezia ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13173.

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Résumé :
La seguente ricerca è mossa dalla curiosità di scoprire e analizzare il modo in cui si ascolta la musica oggi. Da anni a questa parte le opportunità e le innovazioni tecnologiche offerte dal web influenzano sempre più la società con caratteri che trascendono ormai meri fenomeni di costume ma che diventano sempre più portanti e centrali in molti aspetti dell’esistenza. Nondimeno l’evoluzione tecnologica ha permesso sempre nuove forme di ascolto e di consumo di musica che, a partire dalla nascita della fonografia ha sempre cambiato forma e supporti. La digitalizzazione ha portato alla scomparsa del supporto fisico (come ad esempio il vinile, il cd, la musicassetta) con cui si ascoltava musica ed alla dematerializzazione stessa del prodotto, riproducibile tramite diversi dispositivi ma in sostanza composto da dati e numeri. Dopo una breve analisi, utile a delineare l’oggetto della discussione si procederà col descrivere brevemente i processi che portano dalla creazione al consumo di musica, soffermandosi sulla natura tecnica (riproducibilità) ed economica (valore) del prodotto. In particolare si vuole focalizzare l’attenzione sui nuovi soggetti che operano nell’ambito della distribuzione tramite il web. Si tratta di società (di servizi) che permetto l’ascolto in streaming di canzoni. La natura stessa del servizio determina un nuovo tipo di consumo del prodotto culturale in cui non è presente un rapporto di proprietà con l’oggetto stesso. Si procederà poi con valutazioni di carattere economico e sociologico: la svalutazione economica del prodotto culturale nel primo caso, la privatizzazione dell’esperienza nel secondo. Alla luce delle novità e dei cambiamenti sopra citati, si analizzerà l’attuale mercato musicale da un punto di vista sia quantitativo che qualitativo. Oltre alla consultazione di indagini statistiche di respiro nazionale ed internazionale sono stati raccolti dei dati tramite un questionario. Il questionario è volto a scoprire la natura delle relazioni tra il medium e l’ascolto: il grado di attenzione durante la fruizione, la presenza di approcci critici, la funzione sociale della musica.
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BIANCHI, KORNER ALESSANDRA. « L'INSEGNAMENTO DELL'ITALIANO A CANTANTI D'OPERA INTERNAZIONALI ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2015. http://hdl.handle.net/10280/6167.

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Résumé :
L’elaborato indaga le modalità di insegnamento della lingua e della dizione italiana ai cantanti d’opera internazionali. Dopo una breve cronistoria dell’opera lirica, si analizza la figura del librettista e in particolare di Lorenzo Da Ponte, insegnante ante litteram della lingua e della cultura italiana. Segue una disamina dei corsi di canto degli albori, dalla quale emerge quanto il problema di una corretta pronuncia fosse cruciale nell’educazione dei cantanti già nel Settecento. Si indagano le metodologie di insegnamento della fonetica e della prosodia nella storia della glottodidattica, i fattori biologici e psico-sociali determinanti nell’apprendimento di una L2/LS e le principali difficoltà linguistiche incontrate dai discenti stranieri che si accingono ad apprendere la lingua italiana. Si presentano i dati di una ricerca condotta su dieci istituzioni musicali tra i quali il Conservatorio di Milano, la Juilliard School of Music di New York e la Washington State University di Seattle. Si analizzano le metodologie di insegnamento e i manuali adottati e si espongono i dati emersi da un questionario rivolto ai docenti e ai discenti delle suddette scuole. Si procede esponendo un sillabo ideato per i cantanti che permetta uno studio più proficuo della lingua e della dizione italiana.
The research investigates the teaching procedures of Italian language and diction to international opera singers. After a brief digression on the lyric opera, we analyze the figure of librettista and in particular of Lorenzo Da Ponte, a forerunner of the Italian language and culture teaching. An examination of the first singing courses shows how teaching a impeccable pronunciation was already crucial in the XVIII century. The phonetics and prosody teaching procedures in the history of glottodidactics are then examined, as well as the biological and psycho-social factors critical while learning a foreign language and the main linguistic difficulties faced by foreign students approaching the Italian language. We present the data of a survey conducted on ten musical institutions like the Milan Conservatory, the Julliard School of Music of New York and the Washington State University of Seattle. We analyze the teaching procedures and the textbooks adopted and the results of a questionnaire addressed to the teachers and students of these schools. Finally we display a syllabus for international opera singers to profitably approach the Italian language.
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BIANCHI, KORNER ALESSANDRA. « L'INSEGNAMENTO DELL'ITALIANO A CANTANTI D'OPERA INTERNAZIONALI ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2015. http://hdl.handle.net/10280/6167.

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Résumé :
L’elaborato indaga le modalità di insegnamento della lingua e della dizione italiana ai cantanti d’opera internazionali. Dopo una breve cronistoria dell’opera lirica, si analizza la figura del librettista e in particolare di Lorenzo Da Ponte, insegnante ante litteram della lingua e della cultura italiana. Segue una disamina dei corsi di canto degli albori, dalla quale emerge quanto il problema di una corretta pronuncia fosse cruciale nell’educazione dei cantanti già nel Settecento. Si indagano le metodologie di insegnamento della fonetica e della prosodia nella storia della glottodidattica, i fattori biologici e psico-sociali determinanti nell’apprendimento di una L2/LS e le principali difficoltà linguistiche incontrate dai discenti stranieri che si accingono ad apprendere la lingua italiana. Si presentano i dati di una ricerca condotta su dieci istituzioni musicali tra i quali il Conservatorio di Milano, la Juilliard School of Music di New York e la Washington State University di Seattle. Si analizzano le metodologie di insegnamento e i manuali adottati e si espongono i dati emersi da un questionario rivolto ai docenti e ai discenti delle suddette scuole. Si procede esponendo un sillabo ideato per i cantanti che permetta uno studio più proficuo della lingua e della dizione italiana.
The research investigates the teaching procedures of Italian language and diction to international opera singers. After a brief digression on the lyric opera, we analyze the figure of librettista and in particular of Lorenzo Da Ponte, a forerunner of the Italian language and culture teaching. An examination of the first singing courses shows how teaching a impeccable pronunciation was already crucial in the XVIII century. The phonetics and prosody teaching procedures in the history of glottodidactics are then examined, as well as the biological and psycho-social factors critical while learning a foreign language and the main linguistic difficulties faced by foreign students approaching the Italian language. We present the data of a survey conducted on ten musical institutions like the Milan Conservatory, the Julliard School of Music of New York and the Washington State University of Seattle. We analyze the teaching procedures and the textbooks adopted and the results of a questionnaire addressed to the teachers and students of these schools. Finally we display a syllabus for international opera singers to profitably approach the Italian language.
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Brancaleoni, Daniele <1965&gt. « Formazione musicale e management : dalla Scuola di musica di Fiesole all'evento culturale ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/6511.

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NOVELLA, FRANCESCA. « “Crescere con la musica” Migliorare le abilità di lettura a scuola : un laboratorio ritmico musicale ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2022. http://hdl.handle.net/11577/3449421.

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La ricerca qui presentata approfondisce il rapporto tra musica e movimento corporeo e come, insieme, possano essere un elemento fondamentale per i processi di apprendimento. Numerosi sono gli studi che hanno evidenziato la relazione esistente tra competenze linguistiche e musicali; in particolare, è possibile potenziare le competenze legate alla letto-scrittura dei bambini con attività centrate sul ritmo, sull’integrazione di schemi canzoni-ritmo-corpo e sul coordinamento delle capacità motorie. A partire dalla letteratura didattica di riferimento e al “metodo attivo”, viene presentata l’attività di ricerca in merito all’approccio all’educazione musicale che ha dato forma al laboratorio “Crescere con la musica”: al centro dell’esperienza sono il corpo, il ritmo e il suono quali veicoli di apprendimento, con particolare riferimento alle abilità coinvolte nella lettura. Il bambino, attraverso il corpo e il movimento, diventa protagonista dell’esperienza musicale: il suono ne orienta il movimento e sviluppa le capacità ritmiche che vengono apprese grazie al corpo. Quest’ultimo è inteso come un vero e proprio strumento musicale in grado di produrre un’infinità di suoni e, al tempo stesso, un luogo in cui nascono e si depositano esperienze, linguaggi, emozioni e sentimenti che permettono alla persona di relazionarsi con gli altri. Dall’analisi delle evidenze empiriche e dalla lettura non si è inteso solamente rilevare i miglioramenti, effettivamente osservati, delle abilità ritmiche e funzionali alla lettura dei bambini, ma si è voluto andare a consolidare una tipologia di lavoro inserita in una prospettiva preventiva al fine sia di ridurre l’aumento di difficoltà di apprendimento dei bambini, sia di rendere più facile la scolarizzazione di tutti, rispondendo alle esigenze di una scuola che lavora per una buona integrazione e che è attenta sia ad andare incontro ai bisogni specifici, sia alla qualità educativa accompagnando, con la musica, la crescita dei suoi alunni.
This study reflects on the relationship between music and body movement, and on the ways they can act jointly in order to facilitate pupils' learning. Numerous studies have explored the relations among language and music competences; it is possible to strengthen children's reading and writing competences by involving them in activities centred on rhythm, on integrated song-rhythm-body patterns, and on coordinating motor skills. We offer a literature review focusing on “active methods”, and we present the results of studying music education through the workshop "Growing up with music", centred on the body experience, rhythm, and sound as learning vehicles, paying specific attention to reading abilities. By moving and by making use of his/her body the child plays a key role in experiencing music: the sound guides the movements, and it contributes to enhancing rhythm skills that are learned through the body movement and experience. The body becomes a music instrument, able to produce countless sounds and at the same time a place where experiences are born and stored, eliciting language as well as feelings and emotions that allow the child to connect with the other children. Based on the analysis of the empirical evidence and on the literature review, the core idea that emerges goes beyond detecting the actual improvements in children's rhythmic and functional reading skills, in order to contribute to strengthen such interventions within a preventive frame finalized to reducing children learning difficulties as well as making schooling more accessible to everybody, responding to the needs of a school that works for good integration and is attentive both to meeting specific needs and to educational quality by accompanying, the growth of its pupils with music.
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De, Maria Giovanna. « La musica come strumento di apprendimento della matematica (nella scuola secondaria di primo grado) ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Résumé :
Lo scopo di questa tesi è quello di trattare il problema di generale interesse dovuto alle note difficoltà che gli studenti delle scuole secondarie di primo grado incontrano nell’apprendimento della matematica. Diverse rilevazioni nazionali e internazionali confermano che, a differenza di quanto accade per la musica, da tutti sempre bene accetta e senza pregiudizi fin dalla più tenera età, la matematica risulta di solito piuttosto ostica, e diciamo pure spesse volte quasi istintivamente “antipatica” alla maggior parte degli studenti, salvo pochi eletti che hanno il dono naturale di capirla e apprezzarla. Questo problema riveste grande importanza per gli studenti e per gli insegnanti della materia, i quali devono ricercare le più efficaci metodologie di approccio alla matematica, allo scopo di riuscire a catturare l’interesse dei loro allievi sfatando i tanti pregiudizi che molti purtroppo hanno verso questa disciplina fondamentale. Un mestiere indubbiamente difficile quello dell’insegnante, che Sigmund Freud, nel suo libro Analisi terminabile ed interminabile del 1937, definì provocatoriamente come “una professione impossibile”. Le metodologie di insegnamento-apprendimento della matematica sono molteplici. In questa tesi si cercherà di analizzare una metodologia poco conosciuta ma sorprendentemente interessante ed efficace per migliorare l’approccio e la comprensione da parte degli studenti riguardo a questa difficile materia che ha non poche affinità con la musica: queste affinità trovano la loro conferma e la loro sintesi in Albert Einstein. Questo studio si propone quindi di mostrare come la musica, con la quale in genere abbiamo tutti un rapporto immediato e confidenziale, possa non solo servire per godere di momenti di svago e di felicità, ma addirittura rivelarsi un piacevole e valido strumento per facilitare l’apprendimento della matematica da parte dei giovani allievi, i quali saranno così stimolati a familiarizzare con essa, e di ciò si avvantaggeranno.
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Sacco, Michela. « Stili d'insegnamento e Self-Efficacy nella scuola primaria. Un approfondimento sugli insegnanti di musica ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2012. http://hdl.handle.net/11577/3422556.

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Résumé :
Abstract in lingua inglese The world of education in Italy has undergone several legislative changes particularly over the last twenty years, changes leading to a reconstruction both of school organizational system and of teachers training patterns. Among several implemented reforms some have specifically involved primary school teachers. The primary school teacher should possess a wide, complete cultural background about all school subjects, must be able to range from geography to mathematics, from sciences to Italian, bearing in mind that his/her role as an educator for the students training involves a great responsibility, especially in the psychological and intellectual, ticklish 6-10 years range of age. Teachers are often anxious to acquire a variety of teaching methods and master the tools and knowledge, so that they can feel effective in their work and always ready to face any educational challenge. That’s why this research aimed at investigating from one side, what kind of teaching style is used by teachers and, on the other, what is the perception of their self-efficacy as to their personal and professional efficacy. After an digression on the various university reforms (particularly regarding the training of primary school teachers) which followed from 1990 until now, this work reports a comparative perspective on the Italian school system with the European education system. The last part of Chapter 1, outlines a framework of the training of music teachers also the legislative reforms endorsed in this sector. Finally, some space is dedicated to music teaching for two reasons: at first, because it always considered the bottom of the barrel within the primary school in comparison with relation Italian, Mathematics or History subjects, and secondly, because academic research reports that music opens students’ mind to a variety of intellectual skills that may directly or indirectly involve other cognitive skills (related to creativity, math, reading). Furthermore, Chapter 2 and Chapter 3, respectively, report methods of this research project: what constitutes a “style of teaching” and the concept of Self-Efficacy according to he principal leading psycho-pedagogical authors and the state of the art in the field of scientific research. The research involved teachers in primary schools in provinces of the Veneto region (around 302), who were asked to complete an anonymous, structured questionnaire divided into three sections: 1) general data, 2) the Music Teacher of Beliefs Questionnaire, 3) the Teacher Efficacy Scale. The objective of the research was to assess the presence of a particular teaching style (between Learner-Centred Approach and Teacher-Centred Approach) used in the classroom and the self-efficacy perceived by teachers as into personal and professional efficacy. The Style adopted by the individual teacher becomes a point of considerable interest also in relation to the type of relationship created within the class, including the teacher him/herself and his/her students. The style of teaching affects the learning process and depends on students’ educational background and on personal experiences that each teacher has gathered over the years of training. In the final part of the research, the data are interpreted in the light of the scientific literature on the two major theoretical criteria previously identified, also considering other domains connected with two major theoretical criteria previously identified, also considering other domains connected with them (Motivation, Personal Systems Beliefs, Burnout and Stress Working). The results let emerge further research questions on what are the dynamics create within the classroom between teacher and pupils. It would be interesting to deepen research on the relation between student and the teacher perspective: two sides of same coin, different but closely related features which together could create a new perspective. The value of research and its elaborations would compensate for lack legislative reforms of the educational system which are in themselves insufficient in terms of efficiency. It is not enough, then, a mere reform at the institutional level, but an interest should be put in what happens every day in class, assuming that this possible to thanks to collaboration between university research and the whole world of school, in a climate of respect, collaboration and mutual exchange between the different professionals.
Abstract in lingua italiana Il mondo della scuola in Italia ha subito numerosi cambiamenti legislativi soprattutto nel corso degli ultimi vent’anni circa; cambiamenti che hanno comportato una ristrutturazione non solo del sistema organizzativo della scuola ma di conseguenza anche nell’iter formativo degli insegnanti. Tra le tante riforme messe in atto, alcune hanno coinvolto anche gli insegnanti della scuola primaria. L’insegnante della scuola primaria deve possedere un bagaglio di conoscenze a 360° su tutte le materie scolastiche, deve saper spaziare dalla geografia alla matematica, dalle scienze all’italiano, tenendo ben presente che il suo ruolo come educatore per la formazione degli alunni comporta una grande responsabilità, soprattutto per una fascia d’età così delicata come quella compresa tra i 6 e i 10 anni, in termini di crescita psichica e intellettiva del bambino. Gli insegnanti sono spesso preoccupati di acquisire tutta una serie di metodologie d’insegnamento, padroneggiare strumenti e conoscenze in modo da potersi sentire efficaci nel proprio lavoro ed essere sempre pronti a fronteggiare qualsiasi sfida educativa si presenterà in classe. Alla luce di quanto fin qui esposto,la suddetta ricerca mira a indagare da un lato quale tipologia di stile d’insegnamento viene utilizzata dagli insegnanti e dall’altro, la percezione del loro senso di efficacia sia in termini di sfera personale sia rispetto alla loro professione. Dopo un excursus delle varie riforme universitarie (riguardanti soprattutto la formazione degli insegnanti della scuola primaria) che si sono susseguite dal 1990 fino ad oggi, si passa ad una rassegna anche in ottica comparativa con il sistema scolastico europeo. Nell’ultima parte del capitolo 1, viene delineato un quadro dell’iter formativo degli insegnanti di musica con un accenno alle riforme legislative messe in atto in questo settore disciplinare. Un piccolo spazio è dedicato all’insegnamento della Musica per due motivi: è da sempre considerata all’interno della scuola primaria un insegnamento “fanalino di coda” rispetto a materie come l’Italiano, la Matematica o la Storia e in secondo luogo, perché le ricerche di settore dimostrano invece come la musica apra la mente a una serie di abilità intellettive che possono direttamente o indirettamente coinvolgere anche altre abilità cognitive. Successivamente vengono esposti (rispettivamente nel Cap. 2 e nel Cap. 3) i costrutti teorici che hanno guidato tutto il progetto di ricerca: cosa s’intende per Stile d’Insegnamento e il concetto di Self-Efficacy secondo i maggiori esponenti in ambito psico-pedagogico e lo stato dell’arte nel settore della ricerca scientifica. La ricerca ha coinvolto gli insegnanti delle scuole primarie di tutte le province del Veneto (in tutto 302), a cui è stato chiesto di compilare un questionario in forma anonima suddiviso in tre sezioni: la prima riguardante i dati generali, la seconda contenente il Questionario sulle Credenze dell’Insegnamento della Musica e la terza sezione, dedicata alla Teacher Efficacy Scale. L’obiettivo del progetto di ricerca è quello di verificare la presenza di un particolare stile d’ insegnamento (tra il Learner-centred Approach e il Teacher-centred Approach) adottato in classe e il senso di efficacia percepito dai docenti sia relativo alla dimensione personale sia a quella professionale. Lo stile adottato dal singolo insegnante diventa un punto di forte interesse anche in merito al tipo di relazione che si crea all’interno della classe. Lo stile d’insegnamento incide sul processo di apprendimento dell’alunno e dipende dal background di studi e di esperienze personali che ogni insegnante acquisisce durante gli anni di formazione professionale. Nella parte conclusiva della ricerca, i dati vengono interpretati anche alla luce della letteratura scientifica precedentemente individuata sui due costrutti teorici principali, allargando lo sguardo verso altre dimensioni in relazione con essi (Motivazione, Sistemi di Credenze Personali, Burnout e Stress Lavorativo). I risultati emersi ci pongono nuovi interrogativi su quelle che sono le dinamiche che si creano all’interno della classe tra insegnante e alunni, sulle ulteriori variabili che potrebbero condizionare la messa in atto un particolare stile d’insegnamento, quanto il senso di efficacia dell’insegnante può incidere sul suo benessere e stato di soddisfazione lavorativa. La valenza della ricerca - e degli ulteriori approfondimenti sui quali si affaccia - potrebbe sopperire alle carenze di riforme legislative del sistema organizzativo scolastico che risultano di per sé insufficienti in termini di operatività. Non basta quindi la pura riforma a livello istituzionale, ma bisogna interessarsi a ciò che accade tutti i giorni in classe, presupposto che risulta possibile grazie alla collaborazione tra il mondo della ricerca universitaria e il mondo della scuola, in un clima di relazione, collaborazione e scambio reciproco tra professionalità diverse.
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Raccampo, Serena <1992&gt. « IMPARARE LA FONETICA E FONOLOGIA ITALIANA TRAMITE LA MUSICA. STUDIO DI CASO DELLA SCUOLA PRIMARIA E.VENDRAMINI DI PORDENONE ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12766.

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L’elaborato in questione, intitolato “IMPARARE LA FONETICA ITALIANA TRAMITE LA MUSICA. STUDIO DI CASO DELLA SCUOLA PRIMARIA E.VENDRAMINI DI PORDENONE”, ha come focus principale l’apprendimento della fonetica dell'Italiano L2 attraverso l’insegnamento della musica e le parti fondamentali che la compongono. La tesi si svilupperà sulla base di tre capitoli: il primo avrà lo scopo di introdurre dettagliatamente e in chiave neuroscientifica la struttura del cervello e le sue funzioni, ponendo particolare attenzione alla memorizzazione e all’apprendimento della lingua; nel secondo capitolo ci si concentrerà sulla fonetica e fonologia italiana e competenza comunicativa,e analizzando, tramite interviste e osservazioni dirette, le tecniche didattiche utilizzate per insegnare la fonetica italiana, i materiali a disposizione degli studenti e dei docenti e l'approccio musicale di cui gli insegnanti si avvalgono per trasmettere i contenuti fondamentali della fonetica italiana; il terzo e ultimo capitolo consisterà infine nel fornire e descrivere le proposte didattiche più coerenti con le necessità degli studenti e dei docenti volte a facilitare l’apprendimento della fonetica Italiana ma anche la chiara trasmissione dei contenuti musicali. La bibliografia di riferimento sarà sia nazionale che internazionale in modo tale da abbracciare l’argomento nella sua totalità e le interviste a studenti stranieri e docenti verranno personalmente effettuate dal tesista con lo scopo di interagire e osservare direttamente il contesto preso in analisi e proporre, poi, una didattica di facilitazione linguistica.
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Corcelli, Luca, et Andrea Zanzini. « Architettura e Restauro. Proposta di riuso e valorizzazione per la vecchia fornace di Bellaria ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3791/.

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Résumé :
Nel momento in cui si pone il problema del recupero di un qualsivoglia edificio, si dichiarano il riconoscimento e l’accettazione di valori ad esso attribuiti oltre che dalle memorie individuali, anche da istanze culturali attente alle categorie della monumentalità (valore artistico/storico) o della semplice oggettualità del documento materiale (valore storico/documentale) ed infine da quelle economiche, orientate allo sfruttamento del valore utilitaristico del bene. Il progetto di recupero dell'ex fornace Verni - Vannoni si inserisce in una più vasta proposta di riassetto dell’area circostante, con l’obiettivo di recuperare l’identità che il complesso produttivo rivestiva all’interno del contesto urbano bellariese. La rifunzionalizzazione integrata della fabbrica si concretizza a conclusione della ricerca condotta sulle reali esigenze della città e sull’oggetto architettonico: il tentativo è quello di ricercare il “codice genetico” dell’edificio, analizzando la sua natura a partire dalla sua storia, per poi giungere fino alla comprensione delle sue qualità, sia tipologico-compositive, sia materiche che costruttive.
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Belli, Annachiara <1988&gt. « TEACHING MUSIC IN ENGLISH a CLIL experiment and a curriculum review for the scuola secondaria di primo grado ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14941.

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In this work I want to explore the potential of the music class in the scuola media as a tool for the improvement of the use of English (L2) as vehicular language. Music and language are strongly related systems of communication, that can be trained simultaneously. They both have sounds, they use symbols and they share cultural and emotional implications. Music is recognized as a pre-verbal code, that prepares the ear of the infant for the perception of sounds that will later become language sounds. Moreover music is part of teenagers' life and for this reason it is percieved less strict then the others school subjects. It is therefore important to take advantage of the two hours of Music, that are compulsory in the scuola media, to develop not only musical skills, but also language skills. In this sense music class becomes a ductile subject with a manifold potential and the syllabus should be organized from this perspective. Not only L2 can be improved, but also L3, in my case German. In the first part of this thesis I will analize the correlation between music and language from a theoretical point of view. Than I will explane the meaning og CLIL and its possible application in the scuola media. It will follow an experiment held in a local school: a CLIL project made of 8 music lessons in English and part of one lesson in German
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Livres sur le sujet "Scuole di musica"

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Nuti, Gianni. Musica pratica : Scuole di ieri e di domani. Milano, Italy : FrancoAngeli, 2011.

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2

Radole, Giuseppe. Le scuole musicali a Trieste e il Conservatorio "G. Tartini". Trieste : Edizioni Italo Svevo, 1988.

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3

Gilardino, Angelo. Manuale di storia dela chitarra : Ad uso dei conservatori e delle scuole di musica. Ancona : Bèrben, 1988.

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4

Filarmonici in marcia : Bande, scuole di musica e associazionismo musicale in Calabria nell'Ottocento. Roma : IBIMUS, 2008.

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5

Dell'Ara, Mario. Manuale de storia della chitarra : Ad uso dei conservatori e delle scuole di musica. Ancona : Bèrben, 1988.

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6

Mioli, Piero. Dizionario di musica classica : Dalle origini a oggi : gli autori, le scuole, gli esecutori, le musiche. Milano : BUR, 2006.

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7

Geronimi, Marco. Come insegnare la musica "senza saperla" : Un curriculum sonoro e musicale realizzato e verificato con le insegnanti delle scuole materne del Comune di Scandicci. Milano : Ricordi, 1989.

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8

Predolin, Paola. La Civica Scuola di Musica di Gorizia, 1825-1965. Mariano del Fruili : Edizioni della Laguna, 2012.

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9

Gasponi, Alfredo. Il suono dell'utopia : Piero Farulli dal Quartetto italiano alla Scuola di musica di Fiesole. Firenze-Antella : Passigli, 1999.

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10

Storie di Piero : Musica, cultura e società nelle imprese di Piero Farulli. Roma : Squilibri, 2022.

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Chapitres de livres sur le sujet "Scuole di musica"

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« Scuola di Musica di João Carrilho da Graça ». Dans Recinti, 64–65. Quodlibet, 2021. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv2gz3xdd.28.

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2

Rebaudengo, Annibale. « Lo studio dello strumento nella scuola di base ». Dans La musica nella formazione della persona, 95–100. Editore XY.IT, 2010. http://dx.doi.org/10.4000/books.xy.399.

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