Segui questo link per vedere altri tipi di pubblicazioni sul tema: Dualismo cartesiano (mente e corpo).

Articoli di riviste sul tema "Dualismo cartesiano (mente e corpo)"

Cita una fonte nei formati APA, MLA, Chicago, Harvard e in molti altri stili

Scegli il tipo di fonte:

Vedi i top-48 articoli di riviste per l'attività di ricerca sul tema "Dualismo cartesiano (mente e corpo)".

Accanto a ogni fonte nell'elenco di riferimenti c'è un pulsante "Aggiungi alla bibliografia". Premilo e genereremo automaticamente la citazione bibliografica dell'opera scelta nello stile citazionale di cui hai bisogno: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver ecc.

Puoi anche scaricare il testo completo della pubblicazione scientifica nel formato .pdf e leggere online l'abstract (il sommario) dell'opera se è presente nei metadati.

Vedi gli articoli di riviste di molte aree scientifiche e compila una bibliografia corretta.

1

Andrade, Érico. "A irredutibilidade das paixões em Descartes". Trans/Form/Ação 41, n. 3 (luglio 2018): 79–104. http://dx.doi.org/10.1590/0101-3173.2018.v41n3.05.p79.

Testo completo
Abstract (sommario):
Resumo: O presente artigo tem como objetivo central apresentar uma visão alternativa para o debate sobre o dualismo cartesiano mente e corpo. Nessa perspectiva, vou sustentar a tese de que o dualismo de substâncias cartesiano está presente apenas na metafísica cartesiana e não serve para explicar a condição humana, marcada, notadamente, pelo composto mente e corpo. Desse modo, vou procurar mostrar que as paixões ou emoções, responsáveis por nossos estados mentais, são decorrentes da interação entre a mente e o corpo e, de modo nenhum, podem ser reduzidas à mente ou ao corpo, tomados separadamente. Elas são propriedades que emergem, no sentido heterodoxo do termo emergência, da relação da mente com o corpo.
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
2

Novaes, Felipe Carvalho. "O dualismo vestigial: os caminhos da mente estendida e engajamento material para a continuidade mente-matéria". Cognitio-Estudos: revista eletrônica de filosofia 17, n. 1 (27 giugno 2020): 92–101. http://dx.doi.org/10.23925/1809-8428.2020v17i1p92-101.

Testo completo
Abstract (sommario):
A teoria computacional da mente (ou representacionismo) é considerada uma alternativa ao dualismo cartesiano. No entanto, embora supere o aspecto ontológico do dualismo, o paradigma computacional mantém a estrutura explicativa do dualismo. Isto é, mantêm a separação entre cognição e corpo, interior e exterior, e o interacionismo entre cognição e matéria (corpo e ambiente). Isso parece nada mais do que uma releitura cognitivista do dualismo cartesiano, que promove a separação entre mente e corpo, e até o interacionismo entre mente e corpo por meio da glândula pineal. O objetivo do presente artigo é delinear esse problema do paradigma computacional e oferecer um antídoto. Para isso, são discutidas mais elaboradamente a tese da mente estendida e a teoria do engajamento material, em que a primeira rompe mais moderadamente e a segunda, mais radicalmente com a estrutura explicativa dualista. Essas abordagens são discutidas no contexto da influência da escrita na cognição, ou da inseparabilidade entre cognição e artefatos como a escrita. No final, ressalta-se a possibilidade de uma ciência cognitiva mais pragmatista como opção ao dualismo.
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
3

De Benedittis, Giuseppe. "La Fisica Quantistica incontra l'ipnosi. Dai fondamenti teorici alla pratica clinica Parte prima". IPNOSI, n. 2 (dicembre 2020): 5–23. http://dx.doi.org/10.3280/ipn2020-002001.

Testo completo
Abstract (sommario):
Il modello dualistico mente-corpo risulta da tempo inadeguato sul piano sia epistemologico che clinico. Per superare la dicotomia tra mente e corpo, viene proposto un nuovo paradigma basato sulla teoria dei sistemi complessi caotici e sulla meccanica quantistica. In questa prospettiva, l'interfaccia mente-corpo rappresenta un sistema caotico, governato dal principio di probabilità, come evidenziato nella fisica subatomica e nella meccanica quantistica, piuttosto che dal principio de-terministico di causalità. Patterns di comportamento caotico possono essere riscontrati nell'attività neuronale e l'applicazione di modelli caotici sembra essere rilevante per la ricerca mente-corpo e il processo di trance. È stata proposta una teoria della coscienza quantistica, in gran parte controversa, poiché la Fisica Quan-tistica si applica al mondo subatomico e non alle macrostrutture, come il cervello. La cognizione quantica è una disciplina emergente che applica il formalismo matematico della teoria quantistica per esplorare e modellare fenomeni cognitivi, come l'elaborazione delle informazioni da parte del cervello umano, supera i limiti e le carenze del dualismo cartesiano e la teoria generale quantistica. Poiché l'ipnosi è uno stato speciale di coscienza, la cognizione quantica si applica al funzionamento cognitivo ipnotico piuttosto che alla struttura ipnotica.
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
4

De Benedittis, Giuseppe. "La Fisica Quantistica incontra l'Ipnosi. Dai fondamenti teorici alla pratica clinica Parte seconda". IPNOSI, n. 1 (luglio 2021): 5–26. http://dx.doi.org/10.3280/ipn2021-001001.

Testo completo
Abstract (sommario):
Il modello dualistico mente-corpo risulta da tempo inadeguato sul piano sia epistemologico che clinico. Per superare la dicotomia tra mente e corpo, viene pro-posto un nuovo paradigma basato sulla teoria dei sistemi complessi caotici e sulla meccanica quantistica. In questa prospettiva, l'interfàcie Mente/Corpo rappresen-ta un sistema caotico, governato dal principio di probabilità, come evidenziato nel-la fisica subatomica e nella meccanica quantistica, piuttosto che dal principio de-terministico di causalità. Patterns di comportamento caotico possono essere ri-scontrati nell'attività neuronale e l'applicazione di modelli caotici sembra essere rilevante per la ricerca mente-corpo e il processo di trance. È stata proposta una teoria della Coscienza Quantistica, in gran parte controversa, poiché la Fisica Quantistica si applica al mondo subatomico e non alle macrostrutture, come il cervello. La cognizione quantica è una disciplina emergente che applica il formali-smo matematico della teoria quantistica per esplorare e modellare fenomeni co-gnitivi, come l'elaborazione delle informazioni da parte del cervello umano, supera i limiti e le carenze del dualismo cartesiano e la teoria generale quantistica. Poiché l'ipnosi è uno stato speciale di coscienza, la cognizione quantica si applica al fun-zionamento cognitivo ipnotico piuttosto che alla struttura ipnotica.
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
5

Carvalho Viana, Wellistony. "O MONISMO INTEGRAL DE HANS JONAS CONTRA O FISICALISMO". Revista de Filosofia Aurora 26, n. 38 (2 maggio 2014): 391. http://dx.doi.org/10.7213/aurora.26.038.ao.11.

Testo completo
Abstract (sommario):
O objetivo do presente artigo é tornar explicíta a tese jonasiana segundo a qual matéria e espírito, mente e corpo expressam duas dimensões irredutíveis do ser como um todo. O artigo se compõe de duas partes: na primeira, mostra-se a argumentação de Jonas contra o fisicalismo no nível do biológico, e na segunda, apresenta-se a argumentação crítica no nível do mental. Desautorizar a tese do monismo materialista é tão importante para a ética da responsabilidade como foi para Jonas criticar o dualismo cartesiano, contra o qual ele elaborou sua biologia filosófica.
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
6

Lyra, Carlos Eduardo de Sousa, Gabriel José Corrêa Mograbi e Charbel Niño El-Hani. "O Naturalismo Biológico de Searle e a Relação Mente-cérebro". Psicologia: Teoria e Pesquisa 32, n. 1 (marzo 2016): 7–15. http://dx.doi.org/10.1590/0102-37722016012465007015.

Testo completo
Abstract (sommario):
RESUMO Apresentamos o 'naturalismo biológico' de John Searle enquanto possível referencial filosófico para um estudo da mente em diálogo com a neurociência contemporânea. O método utilizado baseia-se em uma revisão crítica e sistemática das principais obras de John Searle sobre a consciência e o problema mente-corpo, com eventuais consultas a outros autores. Nosso objetivo principal é demonstrar que a resolução apresentada por Searle ao problema mente-corpo acaba por introduzir um dualismo de propriedades ou de perspectivas que não resolve, de fato, o problema. Apesar disso, reconhecemos a posição apresentada por Searle como um avanço importante na tentativa de enfrentar a tradição cartesiana e alguns de seus caudatários contemporâneos.
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
7

Cofano, Luciano. "Neurobiologia della mente relazionale". RUOLO TERAPEUTICO (IL), n. 121 (ottobre 2012): 21–40. http://dx.doi.org/10.3280/rt2012-121003.

Testo completo
Abstract (sommario):
Il pensiero dei vari autori e le ricerche in campo psicologico, neurobiologico e filosofico dagli ultimi decenni del Novecento a oggi, hanno consentito, in modo sempre piů determinante, il superamento del secolare dualismo mente-corpo e della cartesiana distinzione tra res cogitans e res extensa, tra scienze dello spirito e scienze della natura, ponendo come fondamento e sviluppo delle funzioni mentali l'interazione uomo-ambiente che, in una prospettiva fenomenologica, risolve anche l'antitesi tra innatismo e ambientalismo. La mente dell'uomo, quale espressione della sua originaria apertura al mondo, attraverso un processo di auto-organizzazione (Edgar Morin) va strutturando le proprie modalitŕ di relazione con l'ambiente esistenziale, mentre l'esperienza vissuta determina lo sviluppo e l'organizzazione dei dispositivi neurobiologici geneticamente predisposti (darwinismo neuronale di Gerald Edelman, embodiment di Francisco Varela). L'autore riporta alcune recenti acquisizioni delle neuroscienze sulla neuroplasticitŕ dei sistemi neuronali che testimoniano la struttura intimamente relazionale della mente umana.
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
8

Santos, Danielly Lima dos, e Ana Maria Portich. "A MATÉRIA E SUAS TRANSFORMAÇÕES: A RELAÇÃO ENTRE CORPO E MENTE, SEGUNDO DIDEROT". Complexitas – Revista de Filosofia Temática 3, n. 1 (13 febbraio 2019): 6. http://dx.doi.org/10.18542/complexitas.v3i1.6645.

Testo completo
Abstract (sommario):
Neste trabalho, será exposto o materialismo defendido por Diderot n’O Sonho de D’Alembert. Nesse texto redigido a partir de 1769, Diderot trata da relação entre corpo e mente por um viés materialista/monista, explicando como duas coisas aparentemente tão diferentes como o pensamento,imaterial e indivisível, e o corpo, material e divisível, estão conectadas. Descarta diretamente o dualismo substancial cartesiano, deixando claro que tudo é matéria (sensível), e a diferença se dáapenas na sucessiva transformação da matéria de sensibilidade inerte para matéria de sensibilidade ativa. Ou seja, do não inteligente deriva o inteligente. Diderot trata ainda da questão do eu sob um viés materialista e até certo ponto determinista. Diderot compara o eu a um feixe de fios, demostrando qual o processo de transformação que esse feixe de fios passou para chegar na forma atual de feixe de fios: ele era algo imperceptível, formado pelas moléculas de seu pai e sua mãe, tornou-se um fio delgado e depois um feixe de fios. Por um processo de nutrição e transformação das moléculas, cada fibra do feixe de fios se transforma em um órgão, extremamente suscetível à sensibilidade. Algumas dassensações percebidas são mais fracas, outras mais marcantes, e para Diderot são essas sensações mais marcantes que darão origem à memória, logo são elas que possibilitam a ideia de um eu. Mas Diderotvisualiza o eu como uma ilusão criada por nós, pois, na sucessiva transformação do todo que é a matéria, cada indivíduo é alterado. Participamos desse todo travestido em várias formas, não tendoassim o conhecimento do que seremos daqui a um ano ou um século, por isso é necessário observar o processo de transformações sucessivas por que a matéria passou para chegar à forma atual. Portanto, só podemos conhecer a natureza do pensamento através do processo de transformação da matéria.
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
9

Santos, Danielly Lima dos. "A MATÉRIA E SUAS TRANSFORMAÇÕES: A RELAÇÃO ENTRE CORPO E MENTE, SEGUNDO DIDEROT". Complexitas – Revista de Filosofia Temática 3, n. 1 (28 maggio 2019): 6. http://dx.doi.org/10.18542/complexitas.v3i1.7100.

Testo completo
Abstract (sommario):
Neste trabalho, será exposto o materialismo defendido por Diderot n’O Sonho de D’Alembert. Nesse texto redigido a partir de 1769, Diderot trata da relação entre corpo e mente por um viés materialista/monista, explicando como duas coisas aparentemente tão diferentes como o pensamento,imaterial e indivisível, e o corpo, material e divisível, estão conectadas. Descarta diretamente o dualismo substancial cartesiano, deixando claro que tudo é matéria (sensível), e a diferença se dáapenas na sucessiva transformação da matéria de sensibilidade inerte para matéria de sensibilidade ativa. Ou seja, do não inteligente deriva o inteligente. Diderot trata ainda da questão do eu sob um viés materialista e até certo ponto determinista. Diderot compara o eu a um feixe de fios, demostrando qual o processo de transformação que esse feixe de fios passou para chegar na forma atual de feixe de fios: ele era algo imperceptível, formado pelas moléculas de seu pai e sua mãe, tornou-se um fio delgado e depois um feixe de fios. Por um processo de nutrição e transformação das moléculas, cada fibra do feixe de fios se transforma em um órgão, extremamente suscetível à sensibilidade. Algumas dassensações percebidas são mais fracas, outras mais marcantes, e para Diderot são essas sensações mais marcantes que darão origem à memória, logo são elas que possibilitam a ideia de um eu. Mas Diderotvisualiza o eu como uma ilusão criada por nós, pois, na sucessiva transformação do todo que é a matéria, cada indivíduo é alterado. Participamos desse todo travestido em várias formas, não tendoassim o conhecimento do que seremos daqui a um ano ou um século, por isso é necessário observar o processo de transformações sucessivas por que a matéria passou para chegar à forma atual. Portanto, só podemos conhecer a natureza do pensamento através do processo de transformação da matéria.
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
10

Fávero, Maria Teresa Martins, Geiva Carolina Calsa e Teresa Kasuko Teruya. "Consideraçôes sobre o desenvolvimento do pensamento educacional acerca da educação do corpo". Revista HISTEDBR On-line 15, n. 61 (21 luglio 2015): 390. http://dx.doi.org/10.20396/rho.v15i61.8640535.

Testo completo
Abstract (sommario):
O trabalho apresenta considerações sobre o desenvolvimento do pensamento educacional acerca da educação do corpo. O objetivo foi analisar as concepções sobre o corpo na cultura ocidental e as formas como estes pensamentos se manifestaram na prática educativa. A concepção de corpo na sociedade grega é um marco do desenvolvimento histórico cultural da humanidade. Pensadores como Locke, Rousseau, Kant, Dewey, entre outros refletiram sobre as questões do corpo em seus escritos sobre a educação. No período de Institucionalização da escola há um pensamento e educação do corpo com ênfase na superioridade da mente, marcado por idéias de disciplina, moral e higiene. A revolução industrial e o capitalismo promoveram mudanças na sociedade que influenciaram a forma de se pensar e de se educar o corpo. Na atualidade o dualismo não mais opõe a alma ao corpo, mais sutilmente opõe o homem ao corpo como se fosse um desdobramento. As reflexões acerca do tema em questão demonstram que até hoje o corpo ocupa um espaço secundário no contexto escolar, resultado da não superação das idéias cartesianas.
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
11

Souza, Felini de. "Dualismo cartesiano". Profanações 7 (19 giugno 2020): 207–20. http://dx.doi.org/10.24302/prof.v7i0.2737.

Testo completo
Abstract (sommario):
Res Cogitans e Res Extensa compõem os principais pilares da filosofia de René Descartes. O dualismo cartesiano e suas implicações de união substancial e ao mesmo tempo distinção entre corpo e alma provocam diferentes problemáticas no que se refere a compreensão desta que seria uma ideia “confusa e obscura” de René Descartes. A proposta deste trabalho é por meio da prova da existência da res cogitans e da res extensa traçar o caminho seguido por René Descartes ao estabelecer uma relação entre as duas substâncias, conferindo a elas diferentes atributos por meio dos quais são concebidas. Elementos fundamentais da filosofia racionalista de Descartes, como a dúvida com relação aos dados proveniente dos órgãos dos sentidos, ganham importância ao concebermos e provarmos a existência da alma e do corpo. Com o exemplo do piloto em seu navio, o filósofo francês, diferencia-se de Platão, não considerando o corpo um mero veículo da alma, mas estabelecendo uma relação estreita, como uma mistura de duas substâncias completas. No mais, conclui-se que a discussão acerca do dualismo cartesiano se trata de relacionar corpo e alma como um amalgama único, substâncias unidas, porém distintas que são tomados como a base de todo um sistema filosófico por constituir os seres humanos.
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
12

Beserra, Abel dos Santos. "O CONCEITO DE HÁBITO A PARTIR D’AS PAIXÕES DA ALMA DE DESCARTES". Kínesis - Revista de Estudos dos Pós-Graduandos em Filosofia 13, n. 34 (8 luglio 2021): 52–80. http://dx.doi.org/10.36311/1984-8900.2021.v13n34.p52-80.

Testo completo
Abstract (sommario):
O dualismo cartesiano é alvo de crítica desde sua formulação e, conforme MerleauPonty, pode parecer contraditório sem a ideia de infinito positivo operante no grande racionalismo do século XVII. Nesse cenário, o dualismo cartesiano surge como: ou uma flagrante antinomia; ou dependente do conceito de infinito positivo. Cumpre então questionar se Descartes já não teria estabelecido argumentos capazes de aclarar o que muitos críticos consideram impasses de seu sistema. Nesse sentido, o Tratado das paixões emerge como central, pois apresenta como o corpo, algo determinado, se une à alma, que é livre, sem que isso os anule em sua especificidade. Descartes detalha os termos de seu dualismo ao desenvolver a ideia de união da alma e do corpo, isto é, a condição humana de ser uma alma unida a um corpo. Nessas circunstâncias, nos parece fundamental o aprofundamento desta união por meio da adequada consideração do conceito de hábito; apesar de pouco estudado, o hábito é aquilo que permite à alma reorganizar as próprias paixões, dirigir o corpo e agir virtuosamente. Assim, este artigo considera as indicações de Merleau-Ponty sobre o dualismo cartesiano e vale-se do conceito de hábito no Tratado das paixões para investigar se Descartes aponta possíveis soluções, ou inovações, para as questões engendradas pelo dualismo de sua filosofia.
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
13

Ramos, Silvana De Souza. "Descartes e a "reflexão espessa": uma leitura Merleau-Pontiana do dualismo cartesiano". Cadernos Espinosanos, n. 15 (15 dicembre 2006): 139. http://dx.doi.org/10.11606/issn.2447-9012.espinosa.2006.88984.

Testo completo
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
14

Bächler Silva, Rodolfo. "El cognitivismo y la negación de la mente: influencia del dualismo cartesiano". Panorama 8, n. 14 (5 settembre 2014): 48–58. http://dx.doi.org/10.15765/pnrm.v8i14.504.

Testo completo
Abstract (sommario):
El cognitivismo, enfoque predominante en psicología y ciencias cognitivas en general, constituye un paradigma de comprensión de la mente que, en apariencia, resulta compatible con los postulados materialistas de la ciencia. De esta forma, pareciera que este enfoque fuese el primer intento plenamente científico, concebido para investigar y desarrollar explicaciones acerca de la mente. Sin embargo, examinados algunos elementos centrales del cognitivismo, puede apreciarse que, en su interior, esta perspectiva contiene una maniobra reduccionista que deja fuera algunos componentes centrales de la psique, continuando, de alguna forma, la histórica tradición cartesiana de negación de la mente como fenómeno físico y natural. En este trabajo, se revisan los postulados centrales del cognitivismo, los cuales son analizados a la luz del dualismo de sustancias de René Descartes, para develar cuánto de esta perspectiva filosófica sigue presente en las nuevas ciencias de la mente, restringiendo nuestra comprensión de los procesos cognitivos.
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
15

Catrini, Melissa, Francisca Lier-DeVitto e Lúcia Maria Guimarães Arantes. "Apraxias: considerações sobre o corpo e suas manifestações motoras inesperadas." Cadernos de Estudos Lingüísticos 57, n. 2 (16 dicembre 2015): 119. http://dx.doi.org/10.20396/cel.v57i2.8642396.

Testo completo
Abstract (sommario):
O termo apraxia faz referência a uma perturbação do gesto, que envolve a dificuldade, ou até mesmo a impossibilidade, de realizar movimentos de maneira voluntária sem a presença de prejuízos musculares que justificassem o sintoma apresentado. Quando o gesto em questão é o articulatório, diz-se de uma Apraxia de Fala. O caráter eminentemente funcional do problema leva ao questionamento, então, do que causaria tais sintomas. Apraxias têm manifestação no corpo e “corpo” é, por tradição e direito, objeto (exclusivo) do campo da Fisiologia e da Patologia – justifica-se, sem dúvida, a força da discursividade desses estudos sobre o tema que também opera no domínio da divisão filosófica mente/corpo - melhor entendido, da relação entre razão/cognição e corpo/organismo. É na esfera do dualismo corpo-mente que se inscreve (a)praxia. No entanto, quando o dualismo psicofísico (Jackson,1866/1932) é dissolvido por Freud (1891), outra concepção de corpo deve vir a figurar nos estudos sobre as apraxias. Trata-se do corpo que é Um, aquele que nasce com o ser de linguagem, o falasser, o corpolinguagem (LACAN, 1985, 1998). O fenômeno apráxico coloca em relevo a relação entre corpo e linguagem. Este trabalho apresenta uma discussão teórica que parte da definição psicoanalítica de corpo.
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
16

Cozzaglio, Paolo. "Livelli di coscienza e psicopatologia: oltre il dualismo corpo-mente". RICERCA PSICOANALITICA, n. 1 (aprile 2017): 67–85. http://dx.doi.org/10.3280/rpr2017-001006.

Testo completo
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
17

Cardona Suárez, Carlos Alberto. "Algunas consecuencias filosóficas del trabajo de Kurt Gödel". Diánoia. Revista de Filosofía 47, n. 49 (1 settembre 2016): 23. http://dx.doi.org/10.21898/dia.v47i49.433.

Testo completo
Abstract (sommario):
<p class='p1'>El artículo presenta los argumentos que le permiten a Gödel defender el realismo platónico a partir de sus resultados de incompletitud. Se sostiene que hay un estrecho paralelismo con lo que podríamos denominar el fracaso del programa cartesiano. El programa cartesiano fracasó al querer mostrar la autonomía plena de la razón y tuvo que reconocer en la intuición sensorial otra fuente del conocimiento objetivo de los objetos externos. De la misma manera, el programa de Hilbert, como se deduce de los teoremas de incompletitud de Gödel, fracasó al querer mostrar la plena autonomía de la razón formalizada. En ese sentido, el único recurso que le queda al matemático para salvar el carácter descriptivo de sus proposiciones, a juicio de Gödel, es apoyarse en la intuición de los conceptos abstractos. El argumento de Gödel exige que la mente humana no se pueda reducir a un mecanismo. Esta segunda exigencia es también paralela a la defensa del dualismo cartesiano.</p>
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
18

Goia, Jorge. "Memórias de um corpo esquecido". Revista do Departamento de Psicologia. UFF 19, n. 1 (2007): 101–9. http://dx.doi.org/10.1590/s0104-80232007000100008.

Testo completo
Abstract (sommario):
Este artigo procura investigar os variados papéis ocupados pelo corpo humano enquanto objeto de estudo da psicologia. Utilizando recortes da história das ciências bio-médicas e da psicologia no Brasil, o autor propõe três períodos para sua análise: uma fase de determinismo biológico; depois, o abandono do corpo durante a hegemonia da psicanálise; e por fim a proliferação das terapias corporais impondo padrões de saúde. Apesar de apontarem pesos diferentes para o dualismo corpo/mente, estes modelos de psicologia continuam ativos. Uma nova abordagem para o corpo e a psicologia precisaria então discutir os aspectos políticos dentro do projeto das ciências modernas.
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
19

Leiva, Rodolfo. "Dualismo ontológico y monismo gnoseológico en las Regulae ad directionem ingenii de R. Descartes". ENDOXA, n. 43 (29 giugno 2019): 91. http://dx.doi.org/10.5944/endoxa.43.2019.21942.

Testo completo
Abstract (sommario):
En el presente artículo analizaremos cómo se produce un primer momento del giro subjetivo cartesiano a partir de la necesidad de dar una respuesta unitaria (es decir, monista) en el plano del conocimiento a una realidad ontológica irreductiblemente dualista, es decir, cómo se concibe un monismo gnoseológico a partir de un dualismo ontológico. A tal fin analizaremos cómo su mathesis universalis expresa el proyecto originario de las Regulae y establece las condiciones generales para su interpretación.nLuego, cómo esta mathesis, comprendida como exigencia epistémica, tiene como correlato gnoseológico una psicología en la que la percepción y la facultad cognitiva conforman un mecanismo integral distinguible, ontológicamente, en cuerpo/mente. Finalmente analizaremos cómo este dualismo ontológico encubre un verdadero monismo gnoseológico en el que toda la realidad es reducida a una dimensión cognoscente en el que la corporalidad asume el papel de «corporalidad ideal».
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
20

Rajobac, Raimundo, e Fernando Ferminio Garcia. "Música como problema de formação (Bildung)". Educação 43, n. 2 (26 novembre 2020): e35973. http://dx.doi.org/10.15448/1981-2582.2020.2.35973.

Testo completo
Abstract (sommario):
O ensaio discute sobre música como problema de formação (Bildung) desde Espinosa. O recurso interpretativo toma como ponto de partida a Ética (1677). Se relacionam ética, estética e epistemologia na retomada da relação entre sensível e inteligível no contexto da filosofia monista. Retoma-se a posição de Espinosa no âmbito da crítica ao dualismo platônico-cartesiano; seguido da reconstrução interpretativa de três partes do texto da Ética: parte um (Deus), dois (A natureza e a Origem da Mente) e três (A Origem e a Natureza dos Afetos); e, por fim, a interpretação de dimensões formativo-musicais a partir do filósofo em estudo.
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
21

Silva, Regina Coeli Machado e. "A teoria da pessoa de Tim Ingold: mudança ou continuidade nas representações ocidentais e nos conceitos antropológicos?" Horizontes Antropológicos 17, n. 35 (giugno 2011): 357–89. http://dx.doi.org/10.1590/s0104-71832011000100012.

Testo completo
Abstract (sommario):
O objetivo deste artigo é discutir a proposta analítica de Tim Ingold para compreender a noção de pessoa, que pretende superar a dualidade mente/corpo. Essa dualidade é "repensada" através da objeção ao conceito de "representação coletiva", em favor de uma abordagem que incorpora elementos biológicos na explicação, concebendo a noção de pessoa como um aspecto da vida orgânica. O argumento aqui desenvolvido é que a incorporação desses princípios como uma tentativa de superar o dualismo mente/corpo nos obriga a enfrentar de modo renovado as questões aí colocadas, mas questiona se o resultado não seria reiterar explicações das propostas analíticas que quer refutar. Isto é, a base epistemológica da escola sociológica francesa que postula o fundamento social da cognição. Para isso, este artigo está organizado em três partes. A primeira, introdutória, apresenta o contexto social recente e o desenvolvimento das ciências cognitivas como condições propiciadoras da retomada do tema em questão. A segunda apresenta a perspectiva analítica de Ingold para compreender a noção de pessoa que, ao mesmo tempo, pretende ultrapassar dualismos como natureza e cultura, mente e corpo. Finalmente, na terceira parte, discute as implicações teóricas e ideológicas do argumento analítico proposto por Ingold
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
22

Martins, Bruno Sena. "O "corpo-sujeito" nas representações culturais da cegueira". Fractal : Revista de Psicologia 21, n. 1 (aprile 2009): 5–21. http://dx.doi.org/10.1590/s1984-02922009000100002.

Testo completo
Abstract (sommario):
Quando falamos em subjectividade corpórea estamos a ser complacentes com uma óbvia redundância, afinal toda a subjectividade se imbrica numa vivência corpórea que é condição da existência. Não há, portanto, subjectividade não corpórea, não há subjectividade fora da experiência incorporada. No entanto, apesar disso, permanece importante falarmos em subjectividade corpórea, seja para confrontar determinado dualismo cartesiano que desincorpora o sujeito de conhecimento, seja para denunciar a insustentabilidade de determinado construtivismo que, ao procurar elidir o peso moderno de ideologias essencialistas de biologia-como-destino, negligenciou, muitas vezes ao limite, dimensões de existência em que o corpo vivido recolhe insolúvel centralidade. A partir de um longo trabalho etnográfico realizado junto de pessoas cegas no contexto português, procurarei explorar como a experiência incorporada da cegueira surge representada, enquanto vivência e enquanto projecção. Dessa forma, intento uma perspectiva em que as representações culturais hegemónicas sobre a cegueira são pensadas desde o "corpo-sujeito" ("corps-sujet") formulado por Maurice Merleau-Ponty.
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
23

Rozo, Jairo A., e Andrés M. Perez-Acosta. "Editorial: la evolución y el desarrollo de la cognición animal en la comprensión de la mente humana". Tesis Psicológica 13, n. 2 (15 ottobre 2019): 1–7. http://dx.doi.org/10.37511/tesis.v13n2a1.

Testo completo
Abstract (sommario):
Los seres humanos tenemos comportamiento, cognición y emociones, gracias a que somos animales. Sin embargo, durante milenios, la psicología filosófica occidental se vio atrapada en un miope solipsismo. Por ejemplo, en el dualismo cartesiano, los seres humanos se distinguieron de los animales justamente por su capacidad de pensamiento consciente (res cogitans), mientras que los animales se restringieron a ser concebidos como máquinas fisiológicas (res extensa) que funcionan por reflejo. Esta visión jerárquica hace parte de las metáforas pre-darwinianas de la evolución -scala naturae- que seguían la tradición Aristotélica y Tomasina (Rozo, Carrillo & Pérez-Acosta, 2018), que concebía a los humanos por encima de los animales, las plantas y los objetos inanimados; en segundo lugar después de Dios. Este orden, condujo a teólogos y filósofos empiristas o racionalistas a compartir el narcisismo antropocéntrico.
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
24

Souza, Rafael Silva. "O DUALISMO MENTE-CORPO COMPATÍVEL COM A CONCEPÇÃO CIENTÍFICA DO MUNDO NO PENSAMENTO DE CHALMERS". Revista Ideação 1, n. 36 (30 aprile 2018): 235. http://dx.doi.org/10.13102/ideac.v1i36.3157.

Testo completo
Abstract (sommario):
Através do pensamento de um dos mais influentes pensadores da filosofia da mente de nosso tempo, o filósofo australiano David John Chalmers, esse trabalho apresentará uma visão dualista da consciência que possibilita o desenvolvimento de teorias não reducionistas da consciência. Para esse propósito, faremos inicialmente uma distinção entre os problemas pertencentes ao desempenho de funções cognitivas com aqueles que envolvem os estados qualitativos da experiência, qualias. Segundo Chalmers, esses problemas estãoinseridos, respectivamente, no chamado problema fácil e problema difícil da consciência. Por fim, após contrastar os problemas apresentados e com objetivo de demonstrar que a ciência empírica ainda não deu conta dos mistérios que envolvem o aspecto fenomênico da consciência, três princípios de Chalmers serão apontados como aspirantes a uma teoria da consciência que engloba tanto os processos físicos do cérebro como também os aspectos fenomênicos da consciência.
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
25

Lima, Deyseane, Zulmira Bomfim e Jesus Pascual. "EMOÇÃO NAS VEREDAS DA PSICOLOGIA SOCIAL: Reminiscências na filosofia e psicologia histórico-cultural". Psicologia Argumento 27, n. 58 (10 novembre 2017): 231. http://dx.doi.org/10.7213/psicolargum.v27i58.20051.

Testo completo
Abstract (sommario):
As emoções são uma temática bastante suscitada atualmente em pesquisas e estudos científicos na área de psicologia e outros saberes. Para tanto, a presente investigação teve por objetivo problematizar deforma diferenciada e aprofundada o estudo das emoções a partir dos pressupostos e conceitos teóricos na psicologia histórico-cultural, na psicologia social crítica e na filosofia. Ao longo do texto, apresentaremos a concepção de Espinosa e Descartes sobre o monismo e o dualismo na relação entre mente e corpo. Destacam-se também alguns críticos posteriores que estudaram esta temática como Vygotsky, na psicologia histórico cultural; Teixeira, na filosofia da mente e o Damásio, na neurociência. Desta forma, elaboramos uma discussão no cenário interdisciplinar contemporâneo entre a Filosofia e a Psicologia Social Crítica, na tentativa de superar as dicotomias entre o intelectivo e o afetivo, mente e corpo, subjetivo e objetivo, entre outros. Por meio de estudos teóricos, foi interessante analisar e aprofundar o estudo sobre as emoções nestas concepções investigadas e também foi possível relacionálas. Desta forma, percebemos na literatura referências que indicam as emoções como mobilizadoras do compromisso social e do engajamento em práxis de transformação positiva da realidade, ou seja, foi observado que as ações transformadoras são embasadas por fortes manifestações emocionais.
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
26

Lima, Deyseane, Zulmira Bomfim e Jesus Pascual. "EMOÇÃO NAS VEREDAS DA PSICOLOGIA SOCIAL: Reminiscências na filosofia e psicologia histórico-cultural". Psicologia Argumento 27, n. 58 (10 novembre 2017): 231. http://dx.doi.org/10.7213/rpa.v27i58.20051.

Testo completo
Abstract (sommario):
As emoções são uma temática bastante suscitada atualmente em pesquisas e estudos científicos na área de psicologia e outros saberes. Para tanto, a presente investigação teve por objetivo problematizar deforma diferenciada e aprofundada o estudo das emoções a partir dos pressupostos e conceitos teóricos na psicologia histórico-cultural, na psicologia social crítica e na filosofia. Ao longo do texto, apresentaremos a concepção de Espinosa e Descartes sobre o monismo e o dualismo na relação entre mente e corpo. Destacam-se também alguns críticos posteriores que estudaram esta temática como Vygotsky, na psicologia histórico cultural; Teixeira, na filosofia da mente e o Damásio, na neurociência. Desta forma, elaboramos uma discussão no cenário interdisciplinar contemporâneo entre a Filosofia e a Psicologia Social Crítica, na tentativa de superar as dicotomias entre o intelectivo e o afetivo, mente e corpo, subjetivo e objetivo, entre outros. Por meio de estudos teóricos, foi interessante analisar e aprofundar o estudo sobre as emoções nestas concepções investigadas e também foi possível relacionálas. Desta forma, percebemos na literatura referências que indicam as emoções como mobilizadoras do compromisso social e do engajamento em práxis de transformação positiva da realidade, ou seja, foi observado que as ações transformadoras são embasadas por fortes manifestações emocionais.
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
27

Pons Rabasa, Alba. "Desafíos epistemológicos en la investigación feminista: hacia una teoría encarnada del afecto". Debate Feminista 57 (1 aprile 2019): 134–55. http://dx.doi.org/10.22201/cieg.2594066xe.2019.57.08.

Testo completo
Abstract (sommario):
El presente artículo propone una reflexión en torno al desafío epistemológico feminista de desbinarizar el pensamiento occidental, cuestionando el dualismo cartesiano en que se sustenta. Relaciono diferentes abordajes del sujeto y del poder desde la teoría feminista y la teoría social contemporáneas para repensar los procesos de materialización de los sujetos en el marco de las relaciones de poder que configuran el mundo y, por ende, nuestros modos de existencia. Recupero algunas propuestas de autoras clave en el pensamiento feminista que aportan elementos para explorar procesos materiales, subjetivos y afectivos situados, con la finalidad de construir una teoría encarnada del sujeto y del afecto que aborde la cuestión de la materia y del cuerpo, del lenguaje y del afecto, del discurso y de la significación en el marco de la desestabilización de los dualismos cuerpo/mente y naturaleza/ cultura, inevitablemente articulados con las oposiciones constitutivas entre sexo/género y materialidad/significación.
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
28

Gonçalves-Silva, Luiza Lana, Maria Celeste Reis Fernandes de Souza, Regina Simões e Wagner Wey Moreira. "REFLEXÕES SOBRE CORPOREIDADE NO CONTEXTO DA EDUCAÇÃO INTEGRAL". Educação em Revista 32, n. 1 (marzo 2016): 185–209. http://dx.doi.org/10.1590/0102-4698144794.

Testo completo
Abstract (sommario):
RESUMO: Ao se problematizar o paradigma cartesiano, o corpo tem sido objeto de atenção no campo educacional; e, no cenário atual que acena para a ampliação da jornada escolar, esta é uma questão pertinente. Este artigo, de cunho bibliográfico, tem como propósito contribuir com esse debate ao buscar, na proposição de corporeidade proposta por Merleau-Ponty, elementos para analisar a concepção de corpo presente nos movimentos de educação integral no país e no Programa Mais Educação. As conclusões da análise propiciam refletir que a cisão corpo/mente permanece nesses movimentos; e, nas proposições do Mais Educação, vislumbram-se avanços em direção à corporeidade. Entretanto, a educação integral não pode se estruturar na junção de atividades curriculares nas propostas de ampliação do tempo escolar, mas deve propiciar uma visão integral dos discentes, razão de elencarmos argumentos em favor da corporeidade apreendente como possível fundamento para experiências educacionais de tempo integral.
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
29

Caldeira, Rui Gabriel Da Silva. "Filosofia, Psicologia e Psiquiatria". Revista Filosófica de Coimbra 26, n. 52 (13 ottobre 2017): 339–84. http://dx.doi.org/10.14195/0872-0851_52_6.

Testo completo
Abstract (sommario):
Partindo de definições de Filosofia, Psicologia e Psiquiatria procura-‑se mostrar que na Antropologia de Hegel há a) a resolução do dualismo clássico corpo/mente, b) uma resposta ao problema dos universais, c) uma filosofia da corporalidade que compreende um inconsciente pulsional que – sui generis do pensamento de Hegel – através do trabalho dialético da razão é integrado na estrutura da psique. Finalmente, d) partindo da liberdade dialético-‑especulativa imanente ao Espírito e das investigações contemporâneas comprova-‑se a irredutibilidade da vida da consciência, e a Loucura, ao modelo mecanicista bio-‑psicofarmacológico que caracteriza o essencial da Psicanálise e da Psiquiatria.
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
30

Corrêa, Éder. "A realização de uma verdade: a literatura na filosofia de Merleau-Ponty". Non Plus 7, n. 13 (30 giugno 2018): 79–92. http://dx.doi.org/10.11606/issn.2316-3976.v7i13p79-92.

Testo completo
Abstract (sommario):
A fenomenologia merleau-pontyana não é tão célebre como a de seus conterrâneos, tais como Jean-Paul Sartre e Emanuel Levinas. Contudo, foi um dos primeiros que refletiu o corpo não apenas como uma ruptura do dualismo cartesiano, mas como uma posição do sujeito no mundo. O filósofo falou sobre a experiência humana em um mundo fenomenal, de conceitos que são adquiridos por meio da experiência em relação aos objetos que se dispõem no entorno dos sujeitos. Entre essas relações, a filosofia merleau-pontyana dedicou especial apreço à arte, que para o filósofo é semelhante à própria filosofia ao desenvolver questões que são caras ao pensamento e aos seres humanos. Embora nunca tenha escrito um grande texto dedicado exclusivamente ao tema, suas proposições encontram-se espalhadas em suas obras, de maneira que é possível esboçar um entendimento da arte por meio da leitura das obras de Merleau-Ponty. Este artigo, portanto, propõe debater as posições do filósofo sobre a arte e a literatura.
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
31

Abreu, Isa Paula Hamouche. "O vitalismo das práticas integrativas e complementares e o conceito de campo da ciência moderna". VITTALLE - Revista de Ciências da Saúde 30, n. 1 (17 luglio 2018): 115–29. http://dx.doi.org/10.14295/vittalle.v30i1.7843.

Testo completo
Abstract (sommario):
As Práticas Integrativas e Complementares (PICs) abrangem procedimentos de sistemas médicos complexos (que possuem sua própria racionalidade médica) e recursos terapêuticos, integrativos e vitalistas. São indicadas como terapêutica complementar ou principal em diversas condições clínicas e nosológicas. Entretanto, estas práticas terapêuticas permanecem marginalizadas perante a racionalidade científica vigente, por estarem fundamentadas em paradigmas pouco ortodoxos, que desafiam o pensamento cartesiano-mecanicista ainda predominante. As PICs, de um modo geral, estão embasadas em uma concepção holística e vitalista, compreendendo o ser humano como uma unidade físico-energética/psicofísica, mental e espiritual, apresentando, portanto, uma dimensão material (corpo) e uma dimensão imaterial, sutil, que não pode ser apreendida pelos cinco sentidos. Por sua vez, a influência do pensamento cartesiano-mecanicista no campo das ciências da saúde resultou no chamado modelo biomédico, que se caracteriza pela dicotomia corpo-mente, pelo enfoque na doença e não na pessoa doente, pelo emprego exclusivo do método analítico, ou seja, da parte sem consideração da totalidade e do contexto, em síntese, pelo reducionismo e fragmentação em detrimento de uma visão sistêmica e integral. Todavia, os avanços da ciência moderna, particularmente nos campos da física e da psicologia, provocaram um rompimento com as ideias tradicionais a respeito do universo, da matéria e do ser humano. Este artigo tem por objetivo demonstrar que muitos dos avanços e teorias científicas da modernidade podem auxiliar na compreensão das PICs, enfocando particularmente as conexões da teoria vitalista com o eletromagnetismo e a teoria de campo.
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
32

Junior, Austrogildo Hardmam, Cleonice Terezinha Fernandes, Fabrício Bruno Cardoso, Héliton Jânio Gomes Rosa e Cilene Maria Lima Antunes Maciel. "A influência entre os domínios cognitivo e motor em estudantes de 07 a 09 anos". Research, Society and Development 9, n. 4 (20 marzo 2020): e177942424. http://dx.doi.org/10.33448/rsd-v9i4.2424.

Testo completo
Abstract (sommario):
Atualmente há um crescente aumento evidenciado pelos órgãos avaliadores acerca do desempenho escolar insatisfatório, ou baixa proficiência escolar. O desenvolvimento dos aspectos da memória, da aprendizagem e da indissociável relação corpo-mente para a aprendizagem do sujeito, traz à luz o conceito da cognição incorporada, ou da mente corporalizada – embodied cognition, para os quais o sistema motor influencia a cognição, ou desenvolvimento cognitivo, composto basicamente pelas funções executivas - conjunto de habilidades cognitivas necessárias para aprender coisas novas, raciocinar ou concentrar-se diante de um ambiente distrator - flexibilidade cognitiva, controle inibitório, memória de trabalho, resolução de problemas, raciocínio e planejamento. O objetivo do presente estudo é comparar o desenvolvimento motor e o funcionamento executivo em estudantes de 07 a 09 anos, com desempenho escolar insatisfatório (I) e satisfatório (S). Foi utilizada como metodologia quantitativa um estudo comparativo transversal com os seguintes instrumentos: i) TGMD2 (teste motor); ii) Teste de Trilhas (funções executivas); iii) IMC (relação peso\altura); iv) questionário sociodemográfico; v) avaliação do desempenho escolar dos estudantes (segundo critério da escola para conceitos de proficiência geral não construída - I e em construção - S). Os resultados apontam que não houve significância na comparação entre desempenho motor nos grupos de desempenho escolar I e S para esta amostra; porém, encontrou-se significância entre Funções Executivas (Teste de Trilhas) e Desempenho Escolar I e S. Conclui-se que tanto o desenvolvimento motor quanto o funcionamento executivo, podem influenciar no desempenho escolar, quando estes não forem devidamente desenvolvidos e se encontrando a baixo das recomendações da literatura, como evidenciado. Estudos desta natureza ainda são em pequeno número, sobretudo os estudos empíricos no contexto do cotidiano escolar dos estudantes; também se considera a relevância do trabalho mediante pesquisas similares internacionais e nacionais que demonstram a preocupação com o ainda presente dualismo corpo-mente na escola. Espera-se que esta pesquisa possa contribuir para a emergente interface entre as áreas pedagógicas e da saúde, colaborando para que os profissionais do ensino discutam com maior propriedade os conceitos de sistemas bioecológicos, seus affordances, e àqueles afetos ao novo paradigma do embodied cognition, ou seja, da mente corporalizada, e desenvolvam oportunidades e estimulações de qualidade para o corpo/movimento das crianças na escola.
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
33

Abramovay, Ricardo. "A heurística do medo, muito além da precaução". Estudos Avançados 30, n. 86 (aprile 2016): 167–79. http://dx.doi.org/10.1590/s0103-40142016.00100011.

Testo completo
Abstract (sommario):
Por mais que o avanço da ciência e da tecnologia esteja na raiz de vitórias decisivas na luta por melhores condições sociais, é impossível não reconhecer a ameaça crescente que o conhecimento e suas aplicações práticas representam não só para as sociedades humanas, mas para a vida em seu conjunto. A capacidade humana de intervir sobre a natureza é hoje muito maior que a possibilidade de prever com um mínimo de segurança os resultados dessa intervenção. Para Hans Jonas esse contraste só pode ser abordado com base numa exigência ética que ele sintetiza no Princípio Responsabilidade, e que se apoia na heurística do medo. Baseado numa abordagem crítica do dualismo que marca a cultura ocidental e separa matéria e espírito, corpo e mente, natureza e sociedade, Hans Jonas rejeita a ideia de que uma organização social voltada explicitamente à satisfação das necessidades humanas (e não ao lucro) suprima a exigência de uma reflexão específica sobre as ameaças vindas da expansão autônoma da ciência e da tecnologia. Este trabalho, além de expor as bases do dualismo estudado por Jonas, procura mostrar que suas preocupações não são contempladas pela eventual adoção do princípio da precaução e mostra, ao final, duas áreas (biologia e geoengenharia) em que a aplicação de sua filosofia da tecnologia pode ser especialmente relevante.
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
34

Carvalho Filho, Aldir Araújo. "SHUSTERMAN, Richard. O que o pragmatismo significa para mim: Dez princípios." Pensando - Revista de Filosofia 10, n. 20 (28 dicembre 2019): 106. http://dx.doi.org/10.26694/pensando.v10i20.8703.

Testo completo
Abstract (sommario):
O pragmatismo é uma tradição complexa, no interior da qual se trava um debate e cujos representantes defendem posições filosóficas das mais variadas, muitas vezes incompatíveis entre si. Este artigo expõe dez temas-chave que desempenham um papel essencial no pragmatismo, assim como o concebo, e, principalmente, tal como atraem a atenção das figuras principais do movimento pragmatista. Estes temas não estão listados pela ordem de sua importância, mas segundo a maneira que me pareceu ser a melhor para mostrar seu sentido e alcance, ao longo de uma apresentação breve, mas coerente. Aqui está a lista: 1) a natureza mutável, aberta e contingente da realidade; 2) o primado da ação, da prática e das intenções do ser humano até mesmo no domínio da reflexão teórica; 3) um naturalismo não redutor, que respeita o lugar do corpo; 4) uma abordagem anticartesiana, oposta à busca da certeza e ao dualismo cartesiano; 5) a necessidade da comunidade, considerada uma condição necessária para a busca do conhecimento e para o acesso aos significados; 6) uma orientação empirista que reconhece o papel da experiência e da experimentação, tanto no campo da cognição, quanto em todos os outros campos da atividade humana; 7) uma orientação que privilegia o futuro; 8) uma atitude melhorista para com a teoria e a prática; 9) um abordagem holística que enfatiza a continuidade, em vez do dualismo, e que aborda o significado e a crença em relação com as totalidades apreendidas em seu contexto; 10) um pluralismo que valoriza a diversidade das práticas, dos valores e dos significados.
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
35

Ferreira, Jonatas, e Cynthia Hamlin. "Mulheres, negros e outros monstros: um ensaio sobre corpos não civilizados". Revista Estudos Feministas 18, n. 3 (dicembre 2010): 811–36. http://dx.doi.org/10.1590/s0104-026x2010000300010.

Testo completo
Abstract (sommario):
A dinâmica ocidental de civilização implica uma relação tensa entre corpo e mente, cultura e natureza, civilização e barbarismo. No ensaio que se segue, exploramos a construção deste último dualismo ao investigarmos os espaços nos quais certos corpos são definidos como monstruosos. Em particular, estamos interessados na constituição de uma visão científica de diferenças raciais, sua especificidade em relação à percepção medieval do lugar da alteridade, seu papel em legitimar a circulação de corpos 'monstruosos' como mercadorias e sua reivindicação de desvendar uma hierarquia objetiva de raças e gênero. De Lavater a Curvier, a classificação das espécies oferece um modelo hierárquico que será apropriado pelos discursos de raça e gênero na biologia. Nesse contexto, um caso pode ser considerado paradigmático: a 'Vênus Hotentote'. Argumentamos que a negociação política do status ontológico de Sara Baartman, durante os séculos XIX e XX, representa precisamente tal esforço para estabelecer as fronteiras de civilidade mediante a circulação e a exclusão de corpos incivilizados.
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
36

Pozzana de Barros, Laura. "Um estudo teórico sobre a noção de corpo: articulações com Merleau-Ponty e Francisco Varela". Informática na educação: teoria & prática 12, n. 2 (5 marzo 2010). http://dx.doi.org/10.22456/1982-1654.9336.

Testo completo
Abstract (sommario):
Este artigo é um estudo teórico sobre a noção de corpo no âmbito da filosofia e das ciências da cognição, com Maurice Merleau-Ponty e Francisco Varela. Trata-se de uma perspectiva que busca fortalecer pesquisas e práticas que lidam com o corpo numa tomada não dualista mente-corpo, eu-mundo. Com Merleau-Ponty começamos explicitando que é pela via da experiência que o autor procura fugir do dualismo mente-corpo tão instituído em nossa cultura ocidental. Depois, apresentamos o seu conceito de corpo próprio, entendido como o corpo vivido, o que o diferencia dos objetos da ciência. Na segunda parte, o problema mente-corpo será retomado a partir da perspectiva do biólogo chileno Francisco Varela, ressaltando que é a tomada de posição cartesiana que exclui o corpo do estudo da cognição. Desenvolvemos o conceito de corpo presente, que implica a concepção da mente corporificada, e não considerada abstratamente.
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
37

Freitas, Patrícia Oliveira de. "O PAPEL DO CORPO EM DUAS CONCEPÇÕES DE SUJEITO: O COGITO CARTESIANO E O EXPERIENCIALISMO / The role of the body in two conceptions of subject: the cartesian cogito and the experientialism". Pensares em Revista, n. 19 (1 settembre 2020). http://dx.doi.org/10.12957/pr.2020.52216.

Testo completo
Abstract (sommario):
Este artigo de natureza qualitativa tem como objetivo delinear a concepção de sujeito proposta pela Linguística Cognitiva, tendo em vista que a noção de subjetividade, para o constructo teórico em questão, nem sempre é explícita. Para levar a cabo tal empreitada, este estudo fundamenta-se no pressuposto de que, para se estudar a mente humana, não se deve excluir o corpo do processo analítico (LAKOFF; JOHNSON, 1980; LAKOFF, 1987; JOHNSON, 1987). Assim sendo, acredita-se que a inserção da encarnação física humana no quadro teórico da razão, isto é, a teorização da promoção do corpo ao mesmo patamar ocupado pela mente, sem a possibilidade de dissociação entre eles, seja o fator crucial para se alcançar uma definição possível do que se trata o sujeito para a Linguística Cognitiva. Com o intuito de suscitar tal discussão, resgatam-se, inicialmente, as questões relacionadas ao sujeito engendrado no século XVII, influenciado por René Descartes com a intuição intelectual do cogito, no advento da Filosofia Moderna: o sujeito gerido pela substancialidade, universalidade e consciência. Como contraponto ao sujeito cartesiano, discute-se o paradigma filosófico da Hipótese da Corporificação, tornando possível o debate sobre o inconsciente cognitivo, a mente corporificada e o pensamento metafórico. Desse modo, pretende-se lançar mão do conceito de consciência, bem como os dualismos sobre mente/corpo, interioridade/exterioridade, racionalismo/empirismo e universalismo/relativismo.
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
38

Fischer, Gerson Joni. "Pessoa, um mistério não decifrado e em permanente desvelar: crítica aos dualismos cartesiano e estrutural tangenciando a ética e a pastoral cristã". Revista Pistis Praxis 10, n. 2 (17 agosto 2018). http://dx.doi.org/10.7213/2175-1838.10.002.ao01.

Testo completo
Abstract (sommario):
Há um Eu que controla a sua própria casa, o corpo? É possível, com base nos conhecimentos acerca do cérebro, assumir o ser humano como uma máquina biomolecular que funciona de modo determinado? Há um consenso de que é por meio do cérebro que ocorrem os processos mentais e não na alma, como no dualismo clássico. Pode-se, entretanto, reduzir ao pequeno órgão cinzento a explicação pela emergência da vida consciente? Reduzir o entendimento do evento contribui para a defesa do valor do humano, para uma compreensão deste como responsável por suas decisões e atos? A pessoa é um mistério não decifrado. Critica-se o conceito de pessoa que imperou na modernidade, mas também o uso totalizante do princípio de causa e efeito. A presente abordagem recebe o humano como uno e dual. O cérebro e a mente surgem como fatos distintos, porém, indivisíveis. Pessoas não possuem, são almas viventes. O atual estágio dos debates sugere que o dualismo cartesiano e o monismo reducionista não se apresentam como alternativas. É a pessoa toda quem percebe, pensa, recorda, emociona-se, motiva-se, é atenta e produz impulsos. A vida diária revela que se é tudo isto que se apresenta de modo inseparável. O diálogo proposto é posto a serviço das refinadas descobertas acerca da anatomia e da fisiologia do cérebro e do uso ético destas, bem como da afirmação do ser humano, que as transcende. Sob o ponto de vista da tradição bíblica, o testemunho de Deus jamais é dualista, fazendo-se perceptível sempre de modo encarnado.
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
39

Marques, Olavo Ramalho. "Corpo e espaço como categorias para se conhecer uma cidade: um estudo sobre diversidade cultural, formas de sociabilidade e identidade no 3º FSM em Porto Alegre/RS". ILUMINURAS 6, n. 14 (2 dicembre 2005). http://dx.doi.org/10.22456/1984-1191.9221.

Testo completo
Abstract (sommario):
Os versos de Rilke, citados por Bachelard em sua obra intitulada “A poética do espaço” (2000: 189; 200), nos mostram, nos termos de uma abordagem fenomenológica, que o espaço, enquanto mera exterioridade, não possui sentido. O espaço que tem significado para nós é aquele revestido de uma carga simbólica adquirida através da experiência. Creio que Rilke nos traz uma imagem de mundo que, se não é “grande” em termos da extensão de nosso conhecimento sobre ele, é profundo como o mar no que diz respeito à dimensão afetiva que carregamos dele - dimensão esta construída a partir das vivências que experimentamos no decorrer de nossas vidas. A imagem que carregamos dos ambientes nos quais vivemos está fortemente embebida de recordações e significados, já que “o espaço percebido pela imaginação não pode ser o espaço indiferente entregue à mensuração do geômetra. É um espaço vivido. E vivido não em sua positividade, mas com todas as parcialidades da imaginação” (BACHELARD, 1993: 19). E é através do corpo que experimentamos todas as nossas vivências. Ele constitui-se enquanto elo fundamental que liga homem e mundo; é unidade a partir da qual o homem é e está no mundo. É isso o que preconiza a abordagem fenomenológica a respeito do corpo, que o sustenta enquanto medida de tudo para o homem. Esta abordagem tem em Merleau-Ponty o seu principal pensador. O autor realiza uma crítica contundente à divisão cartesiana da realidade em res cogitans e res extensa, em outras palavras, em fenômenos físicos e em fenômenos mentais. Sonia Maria Maciel traz a luz esta discussão (1977), alegando que Merleau-Ponty esforça-se por superar o famoso dualismo cartesiano, que separa e opõe corpo e mente ou corpo e alma, estabelecendo o corpo enquanto categoria transcendental que fundamenta todo o nosso conhecimento. O corpo consiste em nossa abertura primeira para o mundo.
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
40

HERMANN, NADJA. "O enlace entre corpo, ética e estética". Revista Brasileira de Educação 23 (3 settembre 2018). http://dx.doi.org/10.1590/s1413-24782018230051.

Testo completo
Abstract (sommario):
RESUMO O ensaio investiga a relação entre o corpóreo e os afetos na ética, situando, num primeiro momento, o abandono do corpo e a desconsideração das emoções e dos sentimentos decorrentes do dualismo substancial (corpo-alma) presente na tradição platônica e cartesiana. Num segundo momento, apresenta a posição de Spinoza, que provoca uma reviravolta ao interpretar corpo e alma (ou mente) como uma unidade, projetando uma ética da afetividade, que leva em consideração as afecções do corpo. Por fim, a estética é introduzida numa relação de complementaridade à ética, enquanto uma dimensão capaz de atender às demandas geradas pela valorização do corpóreo e dos afetos no processo formativo. O estético tem condições de acionar os sentidos e a imaginação, de modo a promover um autoconhecimento, capaz de sensibilizar para novos princípios éticos.
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
41

Mendonça, André Luis de Oliveira, e Kenneth Rochel de Camargo Jr. "Os acertos de Descartes: implicações para a ciência, biomedicina e saúde coletiva". Cadernos de Saúde Pública 32, n. 5 (2016). http://dx.doi.org/10.1590/0102-311x00158215.

Testo completo
Abstract (sommario):
Resumo: A "visão recebida" acerca das ideias de Descartes contribuiu com a sedimentação da imagem de um pensador dualista que teria separado radicalmente mente e corpo, tendo sido responsável, consequentemente, por ter fornecido os alicerces da "modernidade cindida". Não faltam epítetos, que atualmente soam de modo depreciativo, para se referir ao pensamento cartesiano: mecanicismo, determinismo, reducionismo, entre outros. Neste artigo nós desenvolvemos o argumento de acordo com o qual Descartes não foi um dualista do tipo como normalmente se supõe. Com base em uma releitura de duas das suas principais obras (Discurso do Método e Meditações Metafísicas) e de uma discussão com a nova literatura sobre o tema, sustenta-se a tese de que a superação da referida "visão recebida" pode produzir uma nova luz - nas discussões no/do campo da saúde coletiva - que pode dar relevo ao chamado paradigma ampliado da saúde (a valorização de outros aspectos que não apenas o biológico ou fisiológico, tais como o psicológico, social, econômico, cultural, político).
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
42

Recorder, Maria Laura. "Apuntes sobre o corpo: Do dualismo cartesiano ao corpo vivido". Revista TOMO, 10 ottobre 2003. http://dx.doi.org/10.21669/tomo.v0i0.5241.

Testo completo
Abstract (sommario):
Neste artigo se faz um percurso pelas diferentes concepções do corpo, encontradas em três grandes expoentes da Escola Sociológica Francesa: Emile Durkheim, Marcel Mauss e Pierre Bourdieu, reconhecendo nos aportes destes autores uma grande contribuição ao desenvolvimento da investigação antropol6gica. O trabalho pretende mostrar o duplo corpo/alma de Durkheim: a ideia de "homem total" e de corpo como ferramenta de Mauss; e a noção de "habitus" e de "compreensão pratica" de Bourdieu, as quais se fundamentam em diferenças filos6ficas sobre o caráter ontológico do ser humano: a dualidade cartesiana e " o "ser-no" mundo" fenomenológico
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
43

Mendonça, Sara Sousa. "Substâncias que agem: uma análise dos discursos sobre os hormônios e o movimento pela humanização do parto". Antropolitica - Revista Contemporanea de Antropologia, n. 45 (31 maggio 2019). http://dx.doi.org/10.22409/antropolitica2018.0i45.a532.

Testo completo
Abstract (sommario):
Este artigo tem a proposta de construir uma interpretação a respeito da representação dos hormônios no discurso biomédico incorporado no cotidiano, em relação ao dualismo cartesiano e à forma peculiar de representação deles dentro do discurso das ativistas pelo parto humanizado. O dualismo cartesiano é entranhado nas representações sobre o corpo tanto no senso comum quanto no discurso biomédico, se constituindo como um dos maiores desafios a serem transpostos para a realização de uma antropologia do corpo. Assim, minha proposta aqui é justamente tomá-lo como objeto, a partir de suas representações e desdobramentos em determinados contextos, não o tratando de forma estática, mas buscando dar conta de seu movimento e alterações e como estes podem encaminhar tanto para a sua permanência, quanto constituírem linhas de fuga.
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
44

De Paula da Silva, Rosimeire. "O DUALISMO CARTESIANO E SUAS PROBLEMÁTICAS CONCEITUAIS PARA O DESENVOLVIMENTO DE UMA NEUROCIÊNCIA NA CONTEMPORANEIDADE." Anais dos Seminários de Iniciação Científica, n. 23 (1 aprile 2021). http://dx.doi.org/10.13102/semic.v0i23.6301.

Testo completo
Abstract (sommario):
O presente escrito traz aspectos da teoria dualista, desenvolvida pelo francêsRene Descartes, no século XVII, abordando as concepções desse autor para amanutenção de sua tese; e também a crítica a essa teoria, tecida pelo britânico GilbertRyle, em sua obra The Concept Of Mind (O conceito de mente, na tradução para oPortuguês), que considerou que nela há um erro conceitual tão estridente quesimplesmente anularia qualquer possibilidade de haver uma teoria do mental.
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
45

Camelier, Joana Lopes D'Almeida, Monah Winograd e Mauricio Rocha. "Polindo Lentes: Ressonâncias entre a Potência Spinozana e a Pulsão Freudiana". Interação em Psicologia 18, n. 1 (30 aprile 2014). http://dx.doi.org/10.5380/psi.v18i1.30718.

Testo completo
Abstract (sommario):
Nosso objetivo é apontar ressonâncias entre o conceito freudiano de pulsão e o conceito spinozano de potência para que este último amplifique a leitura do primeiro. Assim, começamos pela apresentação do conceito de Deus-natureza na filosofia de Spinoza para circunscrever o conceito de potência. Após demonstrar que o ser humano é expressão modal singular da substância infinita, verificamos em que pontos se poderia aproximar potência de pulsão. Para tanto, relacionamos a definição de pulsão como exigência de trabalho que o corpo faz ao psiquismo à ideia spinozana da mente ser a ideia do corpo. Após apresentarmos o aspecto relacional e a dimensão de alteridade em ambos os conceitos, finalizamos discutindo as problemáticas do dualismo pulsional e da pulsão de morte.
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
46

Fonte, Rodrigo L. "Fluxo e contrafluxo juvenil. Garotos malditos, de Santiago Nazarian". Fórum de Literatura Brasileira Contemporânea 5, n. 10 (30 dicembre 2013). http://dx.doi.org/10.35520/flbc.2013.v5n10a17425.

Testo completo
Abstract (sommario):
Este romance não quer convencer nem justificar-se: parte, isso sim, num contrafluxo estético de que resulta a quebra de determinadas represas matriciais do gênero a que pertence, como o excesso de personagens, de ações e reações mimetizando o universo dos games eletrônicos e do RPG. É o que faz sobretudo ao brincar (arriscadamente) com o dualismo entre bem e mal. As criaturas sobrenaturais criadas por Nazarian não são dotadas de bons sentimentos, não são exemplos de boa conduta. Nem mesmo o protagonista, aparentemente imune às zonas sombrias projetadas pelo corpo social asséptico, que se deseja positivo, do qual faz parte. Garotos malditos vale a leitura não como ficção à espera de interpretações profundas: sua proposta é contra o tédio, se possível, perturbando as convicções que procuram assentar normalizações; seu objetivo é divertir gente de corpo e/ou mente jovens; é pôr em coexistência todos os paralelos possíveis a fim de contribuir para alguma mudança no modo como se compreende a literatura (adulta ou juvenil) -- o que decerto agrada tanto aos apreciadores de histórias irrealistas quanto aos mais apegados à verossimilhança.
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
47

Strapasson, Bruno Angelo, e Kester Carrara. "John B. Watson: Behaviorista Metodológico?" Interação em Psicologia 12, n. 1 (30 giugno 2008). http://dx.doi.org/10.5380/psi.v12i1.9120.

Testo completo
Abstract (sommario):
A atribuição de rótulos ou adjetivos a propostas teóricas é sempre uma tarefa difícil e, infelizmente, poucas vezes empreendida com o devido cuidado. Este artigo pretende avaliar a caracterização da obra de John B. Watson como o exemplar emblemático do movimento conhecido como behaviorismo metodológico. São expostas no texto quatro concepções de behaviorismo metodológico (a de Lashley, 1923, de Skinner, 1945, de Day, 1983 e a implícita em Lopes Jr., 1993) e é avaliado, a partir de trechos dos textos do próprio Watson, o compromisso deste com as caracterizações expostas. Defende-se aqui que na maioria das acepções, a expressão behaviorismo metodológico não pode ser aplicada à obra de Watson e, quando pode, é adequada apenas aos seus primeiros escritos e não implica problemas filosóficos tradicionalmente atribuídos a essa caracterização, a saber: problemas inerentes ao dualismo mente-corpo. Por fim, são indicadas algumas conseqüências dessa caracterização apressada. Palavras-chave: behaviorismo metodológico; ontologia; epistemologia.
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
48

Ribeiro, Carolina Campos, Érica Zerbone Santanna, Esther De Souza Beiral, Beatriz Rangel Rufino, Camila Gomes Marques, Shaytner Campos Duarte e Leonardo Muniz Soares Dias Duarte. "Repercussões Clínicas Associadas à Esquizofrenia Infantil: Relato de Caso". Revista Científica da Faculdade de Medicina de Campos 12, n. 3 (15 dicembre 2017). http://dx.doi.org/10.29184/1980-7813.rcfmc.183.vol.12.n3.2017.

Testo completo
Abstract (sommario):
Introdução: A esquizofrenia infantil é um fenômeno raro e grave, tendo como principal característica sintomas psicóticos pré-puberais1-3. Manifesta-se em menos de 1/40.000 crianças1-2 de forma insidiosa e progressiva. Entretanto, cenários pré-mórbidos são observados, como: isolamento social; atraso motor e verbal; déficit de atenção, agressividade e recusa alimentar1-4. Considerando as alterações clínicas que podem associar-se a psicopatologias e/ou ao uso de psicotrópicos, em alguns casos, faz-se necessária a internação hospitalar com o objetivo de tratar tais sintomas. Os leitos psiquiátricos propostos para os Hospitais Gerais tendem a romper com o manicômio, diminuindo o estigma da doença mental; cessar a dicotomia mente/corpo proposta pelo modelo cartesiano e efetivar a Política Pública de Saúde Mental no Brasil. Objetivos: Relatar um caso de esquizofrenia infantil associado às repercussões clínicas desencadeadas pela psicopatologia de base. Expor a importância do processo de trabalho em rede e a atenção à saúde de forma integral dentro do Hospital Geral, tendo como base a Política Nacional de Saúde Mental. Descrição: Adolescente, 17 anos, pré-diagnosticada com esquizofrenia, em tratamento irregular. Apresentou há 10 dias: recusa alimentar e hídrica, isolamento social, agressividade e alterações no sono. Deu entrada no CAPSI onde foi administrado Haldol Decanoato e encaminhada para internação hospitalar, objetivando correção de distúrbios hidroeletrolíticos. Conclusão: Espera-se determinar uma variável que compreenda a condição de base de pacientes psiquiátricos e, elucide a coexistência de processos fisiopatológicos orgânicos. Desse modo, ressaltar a importância de integrar os objetivos da Reforma Psiquiátrica no que tange o acompanhamento terapêutico de pacientes implicados nesse contexto evoluti
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
Offriamo sconti su tutti i piani premium per gli autori le cui opere sono incluse in raccolte letterarie tematiche. Contattaci per ottenere un codice promozionale unico!

Vai alla bibliografia