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Tesi sul tema "Formula uno"
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1
Peli, Filippo. "Analisi di un sistema propulsivo di Formula Uno". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/12308/.
Testo completoAbstract (sommario):
Realizzazione di un modello per l’analisi monodimensionale del motore Mercedes della stagione 2015 di Formula Uno, con successiva analisi delle performance prodotte dal sistema di scarico sul motore, nelle configurazioni Log e Tubolare.
2
Montrone, Marco. "Prevenzione degli infortuni al collo in Formula 1: i benefici dell'HANS". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20028/.
Testo completoAbstract (sommario):
L'evoluzione della Formula Uno ha portato la necessità di sviluppare nuovi sistemi di sicurezza per i piloti. Dalla necessità di proteggerne il collo che, in caso di incidente, deve far fronte ad enormi sollecitazioni che causerebbero nei piloti gravi infortuni o addirittura la morte, nasce l'Head and Neck Support (HANS). Dal debutto di questo dispositivo, creato agli inizi degli anni '80 dal dottor Hubbard della Wayne State University, l'HANS ha subìto varie modifiche per raggiungerne le sue massime efficacia ed efficienza, andando anche incontro alle esigenze di comfort dei piloti. Si passa quindi dall'HANS 1 all'HANS 3.1, attraverso numerosi studi effettuati tramite crash test con l'ausilio di un sistema a slitta, capace di generare incidenti con una decelerazione di circa 45G. Grazie agli esiti di questi test, si comincia la sperimentazione nel campionato CART nelle stagioni 2000 e 2001, fino a che, appurati i benefici dell'HANS nell'evitare infortuni, il dispositivo debutta nel 2003 in Formula Uno.
3
Patteri, Pier Paolo. "Formula di Cauchy". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.
Cerca il testo completoAbstract (sommario):
Nel primo capitolo si richiamano la definizione di funzione olomorfa e se ne enunciano le prime proprietà. I risultati principali sono l'olomorfia del rapporto incrementale di una
funzione olomorfa e il teorema di Liouville. Le dimostrazioni sono state ottenute mediante un utilizzo "intensivo"" dei principi della media e del massimo per funzioni olomorfe.
Nel secondo si introduce la nozione di integrale di Cauchy e si definisce l'indice di una cammino rispetto ad un punto. Si dimostra quindi che tale indice è un numero intero.
Il risultato culmine della tesi si trova quindi nel terzo ed ultimo capitolo dove viene appunto esposta la dimostrazione di Dixon della formula di rappresentazione integrale di Cauchy.
4
Berselli, Michele. "Analisi dell’aerodinamica di un veicolo di categoria Formula con applicazioni per Formula SAE". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.
Cerca il testo completoAbstract (sommario):
In questo elaborato si analizza l’aerodinamica di un veicolo di categoria Formula facendo una revisione delle fonti più aggiornate. Vengono, poi, studiate le tipologie di gallerie del vento, le tecniche e le strumentazioni utilizzate in ambito automotive. Infine, viene proposto uno studio preliminare per realizzare un test in galleria del vento con la UBM19, la vettura di Formula SAE del team UNIBO Motorsport, con lo scopo di avere una validazione del modello CFD e confrontarne i risultati anche con quelli ottenuti nei test su pista. Per diminuire complessità e costi, si suggerisce di eseguire un esperimento con ruote e suolo fermo. Si definisce perciò la tipologia di galleria e la strumentazione necessaria, eseguendo anche una prima stima dell’errore dovuto alla staticità di suolo e ruote utilizzando simulazione CFD.
5
Fulvi, Valeria. "La formula di Eulero: una prospettiva storica". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/1251/.
Testo completo
6
Mavroudakis, Basileios [Verfasser]. "About the Simulations of Formula 1 Racing Cars / Basileios Mavroudakis". Aachen : Shaker, 2011. http://d-nb.info/1074088530/34.
Testo completo
7
Guessab, Allal. "Sur les formules de quadrature numérique à nombre minimal de noeuds dans un domaine de IR(n)". Pau, 1987. http://www.theses.fr/1988PAUU3011.
Testo completoAbstract (sommario):
Ce travail a pour objet la recherche, à partir de la théorie des polynomes orthogonaux, de conditions permettant l'obtention de formules de quadrature numérique sur des domaines de r(n), avec fonction poids, à nombre minimal de noeuds et exactes sur les espaces r(k(1),k(2),. . . ,k(n)) (d) de degré inférieur ou égal à k(i) par rapport à la variabilité x(i).
8
Goes, Janaina da Silva. "Estudo de pr?-formula??o para a obten??o de uma formula??o de captopril para uso pedi?trico". PROGRAMA DE P?S-GRADUA??O EM CI?NCIAS FARMAC?UTICAS, 2013. https://repositorio.ufrn.br/jspui/handle/123456789/21710.
Testo completoAbstract (sommario):
Submitted by Automa??o e Estat?stica (sst@bczm.ufrn.br) on 2017-01-12T15:47:41Z
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JanainaDaSilvaGoes_DISSERT.pdf: 2421802 bytes, checksum: 8409f2ebc5498e05da2a012cbbab5963 (MD5)Approved for entry into archive by Arlan Eloi Leite Silva (eloihistoriador@yahoo.com.br) on 2017-01-20T14:38:17Z (GMT) No. of bitstreams: 1 JanainaDaSilvaGoes_DISSERT.pdf: 2421802 bytes, checksum: 8409f2ebc5498e05da2a012cbbab5963 (MD5)
Made available in DSpace on 2017-01-20T14:38:17Z (GMT). No. of bitstreams: 1 JanainaDaSilvaGoes_DISSERT.pdf: 2421802 bytes, checksum: 8409f2ebc5498e05da2a012cbbab5963 (MD5) Previous issue date: 2013-08-29
Coordena??o de Aperfei?oamento de Pessoal de N?vel Superior (CAPES)
Atualmente, os medicamentos utilizados em crian?as s?o adaptados a partir de formas farmac?uticas s?lidas desenvolvidas para adultos. O captopril ? amplamente adaptado para formula??o l?quida em hospitais. Sua estabilidade em meio aquoso ? reduzida, pois sofre oxida??o gerando o dissulfeto de captopril. Com o intuito de garantir a estabilidade do f?rmaco e dosagem precisa, foi desenvolvido um estudo de pr?-formula??o para a obten??o de uma formula??o de captopril em p? para constitui??o de uma solu??o est?vel de uso pedi?trico. A compatibilidade entre o f?rmaco e os poss?veis excipientes foi avaliada atrav?s das an?lises de calorimetria de varredura diferencial (DSC) e o comportamento t?rmico do captopril atrav?s das an?lises termogravim?tica (TG) e t?rmica diferencial (DTA). Em seguida, foram realizados os ensaios de an?lise granulom?trica e das medidas indiretas de fluxo do captopril e dos excipientes. Para estudo em solu??o, foram obtidas diferentes formula??es a partir de planejamento fatorial, em que se variou a concentra??o de EDTA (0,005 e 0,1%) e pH (2,5; 4,0 e 5,5) em ?gua destilada e ?gua mineral, que foram armazenadas a 60?C e analisadas ao longo de doze dias por CLAE para avalia??o da estabilidade do captopril. Nas curvas DSC das misturas de captotpril com os conservantes, a sucralose e o ?cido c?trico, os eventos t?rmicos de cada subst?ncia isolada n?o foram mantidos. Nas demais curvas das misturas bin?rias os eventos correspondentes a cada componente foram preservados, indicando compatibilidade entre as subst?ncias. Foi observada uma grande diferen?a na distribui??o e di?metro m?dio das part?culas e densidade dos agentes tamponantes em compara??o ?s demais subst?ncias, o que pode ocasionar a segrega??o da mistura de p?s. A partir do estudo da estabilidade das solu??es, foi verificado que as vari?veis interferem significativamente (p = 0,05) no teor do captopril, sendo o pH o fator mais relevante. As intera??es entre as vari?veis foram significativas, com maior estabilidade observada em pH pr?ximo a 4,0, maior concentra??o de EDTA e uso de ?gua mineral. Com base nos resultados, pode-se concluir que o desenvolvimento de uma formula??o de captopril est?vel ? vi?vel desde que sejam adotadas medidas estrat?gicas a fim de se evitar a segrega??o dos p?s constituintes da formula??o.
Nowadays, drugs used in children are adapted from solid dosage forms developed for adults. Captopril in solid dosage form is widely adapted in hospitals into a liquid formulation. Its stability in aqueous solutions is reduced because it undergoes oxidation, forming captopril disulfide. In order to ensure a stable and accurate dosage form, a pre-formulation study was developed for obtaining a stable formulation of a powder for preparation of a captopril solution for pediatric use. The compatibility between drug and possible excipients were evaluated by differential scanning calorimetry (DSC) and the captopril thermic behavior, through thermogravimetric analysis (TG) and differential thermal analysis (DTA). Then, particle size and indirect flow measures of captopril and excipients were analyzed. For solution studies, different formulations were obtained through factorial design, varying the EDTA concentration (0.005 and 0.1%) and pH (2.5, 4.0 e 5.5) in distilled and mineral water, which were stored at 60?C and analyzed over twelve days by HPLC to evaluate the stability of captopril. In the DSC curves of captopril mixtures with preservatives, sucralose and citric acid, the isolated thermal events were not maintained. In the other binary mixtures, the events corresponding to each component were preserved in the curves, indicating compatibility between substances. There was a major difference in the distribution and average particles diameters and density of buffering agents in comparison to other substances, which can cause segregation of the powder mixture. From the study of the solutions stability it was found that the variables interfere significantly (p = 0.05) in the captopril content, the pH being the most important factor. The interactions between variables were significant, with greater stability around pH 4.0, higher EDTA concentrations and use of mineral water. Based on the results, it can be concluded that development of a stable captopril formulation is viable if strategic measures are adopted in order to avoid segregation of the powders constituents of the formulation.
9
Lifschutz, Vladimir. "Les séries télévisées : une lutte sans fin". Thesis, Lyon 2, 2015. http://www.theses.fr/2015LYO20086/document.
Testo completoAbstract (sommario):
Les séries télévisées occupent une place en continuelle expansion dans nos vies. Objet de discussions, de débats, d’investissements, les fictions sérielles sont au cœur de notre société. Longtemps décriées, injustement rejetées du champ de l’art, les séries sont réhabilitées pour leur extraordinaire richesse. Après les avoir laissé de côté, comment les comprendre ? Comment les analyser ? Quelle spécificité caractérise la série ? Nous allons proposer un travail analytique, historique, économique et sociologique autour de ce type de fiction avec une idée simple : les séries sont un art du temps. Bâties sur une longévité audiovisuelle inégalée, les séries se nourrissent du temps autant qu’elles luttent contre celui-ci. C’est de ce paradoxe que nous souhaitons faire ressortir les forces temporelles qui habitent et régissent ce type de fiction à la fois pour les comprendre et les analyser. En nous basant sur un corpus nord-américain de séries contemporaines hétéroclites, nous allons essayer de démontrer que l’étude des fictions sérielles passe par l’étude de leur plus grande spécificité, le temps. Un temps qui influe sur la production, la diffusion, l’écriture, la narration ou encore sur le téléspectateur. Tout est relié par une certaine expérience du temps. C’est dans cette gigantesque singularité que la série peut se dévoiler de la même manière qu’elle s’évertue à nous dévoiler l’intime des personnages qui l’habitentTV shows hold a constantly expanding place in our lives. As a topic of conversation, debate, investment, serial fictions are central in our society. They have long been criticized and unfairly excluded from the artistic field, but now, they are being reinstated for their extraordinary richness. After having cast them aside, how can we understand them? How can we analyze them? Which specificities define the TV shows genre? We shall offer an analytical, historical, economical and sociological work around this type of fiction, built around a simple idea: TV shows are an art of time. Developed on an unmatched audiovisual longevity, TV shows feed on time as much as they fight it. Using this paradox, we shall emphasize the temporal forces which inhabit and rule this type of fiction, in order to understand and analyze them. Basing ourselves on a corpus of diverse Northern-American contemporary TV shows, we shall try to demonstrate that the study of serial fictions must be done through the study of their greatest specificity: time. Time, which affects production, diffusion, writing, narration and even the television viewer. Everything is connected through some experience of time. It’s through this huge singularity that a TV show can unveil itself, as it struggles to unveil the intimacy of the characters which inhabit it
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Brun, Jean-Louis. "Efficience narrative et la transmission des formes de vie : une approche anthroposémiotique de l'autopoièse dans les pratiques ritualisées". Thesis, Limoges, 2017. http://www.theses.fr/2017LIMO0039/document.
Testo completoAbstract (sommario):
Comment l’interprétation d’un texte canonique, lors de sa conversion en cours d’action gestuel, permet-elle de faire persister diachroniquement la forme de vie d’un collectif et de la faire adopter par ses membres ? Cette recherche se fonde sur l’observation participante de deux pratiques ritualisées : le Karatedo et la Franc-maçonnerie, et sur leur « description dense » selon Clifford Geertz. A partir des données ainsi constituées, l’élaboration théorique fait appel à la formule canonique des mythes de Claude Lévi-Strauss, à un modèle de construction des certitudes par les institutions proposé par Mary Douglas et à la notion d’ « instauration » chez Etienne Souriau. Il en résulte un modèle descriptif : un dispositif d’espaces-temps successifs articulant texte et pratique, une syntagmatique modale persuasive et un processus selon lequel le cours d’action, à partir d’un proto-monde sémiotique proposé par la pratique, permet l’instauration d’un monde sémiotique. Cette instauration, englobant la substance et réalisant une prise de forme cohérente du signifiant en même temps qu’une prise de forme congruente du signifié, résulte de fait en transmission efficiente de la forme de vie. Ce processus a les caractéristiques d’un système autopoiétique, selon la notion théorique ainsi désignée par Maturana et VarelaHow does the interpretation of a canonical text by its conversion into a gestural practice allow the diachronic persistence of a community’s pattern of life and the adoption of this pattern of life by the members of this community? This research is grounded in the participant observation of two ritualised practices: Karatedo and Free-masonry, more precisely on their « thick description » according to Clifford Geertz. From the data provided by these descriptions, the construction of a model makes use of the canonical formula of myth by Claude Lévi-Strauss, of the institution of certainty according to Mary Douglas and of the concept of « instauration » by Etienne Souriau. The resulting model describes a process based on the succession of space-times articulating text and practice, a persuasive syntagm of modalities and the instauration of a semiotic world on the basis of a proto-semiotic world provided by the ritualised practice. This process converts the substance of the signifier according to a consistency and that of the signified according to a congruency, thus resulting in the transmission of the pattern of life. This process has the properties of an autopoietic system, according to the theoretical concept named as such by Maturana and Varela
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Gagliardi, Andrea. "Studio CFD dell'aerodinamica esterna di una vettura di formula student". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.
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Questo elaborato ha lo scopo di studiare un pacchetto aerodinamico progettato per una vettura di formula student.
È stata fatta una breve introduzione sulla Formula SAE, con una descrizione sintetica delle regole delle varie prove dinamiche e statiche, dopodichè sono stati richiamati i concetti di aerodinamica più importanti per il mondo dell’automotive: strato limite, differenza tra un flusso laminare e un flusso turbolento, distribuzione di velocità attorno ad un corpo in movimento immerso in un fluido.
E' stata, poi, fatta una breve analisi degli aspetti più importanti della dinamica di un veicolo, come l’interazione tra forze aerodinamiche e forze di contatto tra ruote e strada ed il comportamento dinamico di uno pneumatico da competizione.
Il seguito dell’elaborato è incentrato sulla valutazione delle performance aerodinamiche della UBM 18, ultima concezione di UniBo Motorsport, partendo dagli obiettivi progettuali, basati sul miglioramento delle performance del pacchetto aerodinamico della vettura dell’anno precedente, per poi passare alle analisi CFD effettuate durante tutta la fase di progettazione per indirizzare i progettisti nello sviluppo dei vari componenti del pacchetto. Terminata la descrizione della metodologia di preparazione del modello, di discretizzazione, simulazione della vettura e analisi dei risultati, si passa alla vera e propria valutazione delle performance della vettura in una prova di skidpad e di endurance, quest’ultima utilizzando un modello vettura con il software Optimumlap, anche in termini di economia, quindi di aumento dei consumi dovuti all’aumento della resistenza aerodinamica e di aumento del peso finale della vettura.
Il capitolo finale è dedicato all’analisi della telemetria registrata on board durante i test sulla pista di Rioveggio (BO) nei quali si è cercato di validare i risultati CFD.
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Pisano, Andrea. "Riprogettazione di mozzi ruota per una vettura di Formula SAE". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.
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Con questa tesi si vuole illustrare e riordinare il lavoro da me svolto sulla progettazione di mozzi ruota e di altri componenti ad esso associati, relativi alla vettura del team di Formula SAE dell’Università di Bologna.
Dopo una prima fase di studio del particolare componente tesa a definire quali caratteristiche fossero richieste al fine di raggiungere gli obbiettivi, si è passati allo sviluppo del progetto con lo svolgimento di primi calcoli a mano, per definire in linea di massima le sollecitazioni, per poi affinare il dimensionamento con le simulazioni FEM. Il componente è stato infine realizzato in lega d'alluminio ad elevate prestazioni.
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Mancini, Giorgio. "Realizzazione del sistema di controllo motore di una vettura Formula SAE". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/871/.
Testo completo
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Stella, Simone. "Formula integrale di Poisson per le funzioni armoniche in una palla". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6873/.
Testo completoAbstract (sommario):
La tesi consiste nella ricerca di un candidato ideale per la soluzione del problema di Dirichlet. Vengono affrontati gli argomenti in maniera graduale, partendo dalle funzioni armoniche e le loro relative proprietà, passando per le identità e le formule di rappresentazione di Green, per finire nell'analisi del problema sopra citato, mediante i risultati precedentemente ottenuti, per concludere trovando la formula integrale di Poisson come soluzione ma anche come formula generale per sviluppi in vari ambiti.
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Patassa, Stefano. "Progettazione del sistema di controllo di una vettura di formula sae". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7363/.
Testo completoAbstract (sommario):
Il seguente lavoro di tesi è finalizzato alla realizzazione dell’elettronica di controllo per una vettura prototipo,
Nel Capitolo 1 della tesi viene descritto più nel dettaglio il progetto Formula SAE, introducendo gli aspetti peculiari della competizione; successivamente segue una breve descrizione del team UniBo Motorsport.
Il Capitolo 2 descrive l’elettronica implementata nella stagione 2013 evidenziandone i punti di forza e le debolezze al fine di poter trarre delle conclusioni per comprendere la direzione intrapresa con questo lavoro di tesi.
Nel Capitolo 3 viene presentata la soluzione proposta,motivandone le scelte e la necessità di suddividere il lavoro in più unità distinte, mantenendo le peculiarità tecniche del già eccellente lavoro effettuato nel corso degli anni da chi mi ha preceduto ed aggiungendo quelle funzionalità che permettono di mantenere la soluzione in una posizione dominante nel panorama della Formula Student.
La progettazione dell’hardware che compone la soluzione proposta è descritta nel Capitolo 4, introducendo dapprima la metodologia adottata per la progettazione partendo dalle specifiche fino ad arrivare al prodotto finito ed in seguito ne viene descritta l’applicazione ad ogni unità oggetto del lavoro. Sono state progettate da zero tre unità: una centralina di controllo motore (ECU), una di controllo veicolo (VCU) ed un controller lambda per la gestione di sonde UEGO. Un aiuto fondamentale nella progettazione di queste tre unità è stato dato da Alma Automotive, azienda che fin dal principio ha supportato, anche economicamente, le varie evoluzioni dell’hardware e del software della vettura.
Infine viene descritto nel capitolo 5 il software che verrà eseguito sulle unità di controllo, ponendo particolare risalto al lavoro di adattamento che si è reso necessario per riutilizzare il software in uso negli anni precedenti.
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Fabrizi, Steven. "Progettazione aerodinamica delle pance laterali di una vettura di Formula SAE". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.
Cerca il testo completoAbstract (sommario):
L’obiettivo di questo elaborato di tesi è illustrare quali siano stati i metodi di studio e le soluzioni adottate nello sviluppo delle pance impiegate sulla monoposto da Formula SAE® UBM Audace LC, appartenente al team Unibo Motorsport, in preparazione alla stagione di gare 2018.
Dopo una breve introduzione sul campionato di Formula SAE e sul team Unibo Motorsport, sono analizzate le problematiche riscontrate con le pance e l'impianto di raffreddamento utilizzati nella stagione precedente ed è esposto il percorso di studio che ha portato alla produzione delle nuove carenature. Infine, per verificare l’effettivo successo delle operazioni svolte a bordo vettura, sono mostrati i risultati ottenuti tramite simulazioni CFD (Computational Fluid Dynamics) e successive acquisizioni telemetriche relative all’esercizio dell’autovettura in pista, e come questi siano stati la base per lo sviluppo delle stagioni a seguire.
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Álvarez, Falcón César. "¿Cómo formular y escribir una tesis doctoral? II". Universidad Peruana de Ciencias Aplicadas (UPC), 2014. http://hdl.handle.net/10757/333469.
Testo completo
18
Álvarez, Falcón César. "¿Cómo formular y escribir una tesis doctoral? I". Universidad Peruana de Ciencias Aplicadas (UPC), 2014. http://hdl.handle.net/10757/333468.
Testo completo
19
Ribeiro, La?s Sibaldo. "Uso de ?gua produzida na formula??o de fluidos de perfura??o". Universidade Federal do Rio Grande do Norte, 2015. http://repositorio.ufrn.br/handle/123456789/19778.
Testo completoAbstract (sommario):
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LaisSibaldoRibeiro_DISSERT.pdf: 1705871 bytes, checksum: 948e4beb72da1823f2fb24c8464e7377 (MD5)Approved for entry into archive by Arlan Eloi Leite Silva (eloihistoriador@yahoo.com.br) on 2016-02-16T19:20:45Z (GMT) No. of bitstreams: 1 LaisSibaldoRibeiro_DISSERT.pdf: 1705871 bytes, checksum: 948e4beb72da1823f2fb24c8464e7377 (MD5)
Made available in DSpace on 2016-02-16T19:20:45Z (GMT). No. of bitstreams: 1 LaisSibaldoRibeiro_DISSERT.pdf: 1705871 bytes, checksum: 948e4beb72da1823f2fb24c8464e7377 (MD5) Previous issue date: 2015-02-03
Ag?ncia Nacional do Petr?leo - ANP
Os fluidos de perfura??o t?m import?ncia fundamental nas atividades petrol?feras, uma vez que, s?o respons?veis por permitir a retirada dos cascalhos provenientes da perfura??o, a manuten??o da press?o e a estabilidade do po?o, evitando desmoronamentos e influxo de fluido na forma??o rochosa, al?m da lubrifica??o e resfriamento da broca. Existem basicamente tr?s tipos de fluidos de perfura??o, s?o eles: de base aquosa, de base n?o aquosa e aerado. O fluido de perfura??o de base aquosa ? amplamente usado por ser menos agressivo ao meio ambiente e apresentar excelente estabilidade e inibi??o (em fluidos aquosos inibidos), entre outras qualidades. A ?gua produzida ? gerada simultaneamente com o petr?leo durante a produ??o e possui grandes concentra??es de metais e contaminantes, sendo necess?rio trat?-la para descart?-la. A ?gua produzida dos campos de Urucu-AM e do Riacho da Forquilha-RN possuem elevadas concentra??es de contaminantes, metais e sais, como de c?lcio e magn?sio, dificultando o seu tratamento e descarte. Com isso, o objetivo desse trabalho foi analisar o uso da ?gua produzida sint?tica com caracter?sticas semelhantes ?s ?guas produzidas de UrucuAM e de Riacho da Forquilha-RN na formula??o de um fluido de perfura??o aquoso, observando nas ?guas sint?ticas de Urucu-AM e de Riacho da forquilha-RN a influ?ncia da varia??o da concentra??o de c?lcio e de magn?sio nos testes de reologia e filtrado. Realizouse um planejamento experimental fatorial simples 32 para modelagem estat?stica dos dados. Os resultados mostraram que a varia??o das concentra??es de c?lcio e magn?sio n?o influencia na reologia do fluido, onde a viscosidade pl?stica, viscosidade aparente e os g?is inicial e final n?o oscilaram significativamente. Para o filtrado, a concentra??o de c?lcio influenciou de forma linear na concentra??o de cloreto, onde quanto maior a concentra??o de c?lcio, maior a concentra??o de cloreto no filtrado. Para o volume de filtrado foi observado nos fluidos formulados com ?gua sint?tica de Urucu-AM que a concentra??o de c?lcio influencia de forma quadr?tica, isso significa que elevadas concentra??es de c?lcio interferem no poder de reten??o dos inibidores de filtrado utilizados na formula??o do fluido, j? nos fluidos formulados a partir de ?gua produzida sint?tica de Riacho da Forquilha-RN, a concentra??o de c?lcio influencia de forma linear. A concentra??o de magn?sio influenciou apenas na concentra??o de cloreto de forma quadr?tica nos fluidos formulados a partir da ?gua sint?tica de Urucu-AM. O fluido com concentra??o m?xima de magn?sio (9,411g/L), e concentra??o m?nima de c?lcio (0,733g/L) apresentou bons resultados. Portanto, uma ?gua produzida com concentra??o m?xima de magn?sio de 9,411g/L e m?xima de c?lcio de 0,733g/L pode ser utilizada para formula??o de fluidos de perfura??o de base aquosa, conferindo propriedades adequadas a esse tipo de fluido.
Drilling fluids have fundamental importance in the petroleum activities, since they are responsible for remove the cuttings, maintain pressure and well stability, preventing collapse and inflow of fluid into the rock formation and maintain lubrication and cooling the drill. There are basically three types of drilling fluids: water-based, non-aqueous and aerated based. The water-based drilling fluid is widely used because it is less aggressive to the environment and provide excellent stability and inhibition (when the water based drilling fluid is a inhibition fluid), among other qualities. Produced water is generated simultaneously with oil during production and has high concentrations of metals and contaminants, so it?s necessary to treat for disposal this water. The produced water from the fields of Urucu-AM and Riacho da forquilha-RN have high concentrations of contaminants, metals and salts such as calcium and magnesium, complicating their treatment and disposal. Thus, the objective was to analyze the use of synthetic produced water with similar characteristics of produced water from Urucu-AM and Riacho da Forquilha-RN for formulate a water-based drilling mud, noting the influence of varying the concentration of calcium and magnesium into filtered and rheology tests. We conducted a simple 32 factorial experimental design for statistical modeling of data. The results showed that the varying concentrations of calcium and magnesium did not influence the rheology of the fluid, where in the plastic viscosity, apparent viscosity and the initial and final gels does not varied significantly. For the filtrate tests, calcium concentration in a linear fashion influenced chloride concentration, where when we have a higher concentration of calcium we have a higher the concentration of chloride in the filtrate. For the Urucu?s produced water based fluids, volume of filtrate was observed that the calcium concentration influences quadratically, this means that high calcium concentrations interfere with the power of the inhibitors used in the formulation of the filtered fluid. For Riacho?s produced water based fluid, Calcium?s influences is linear for volume of filtrate. The magnesium concentration was significant only for chloride concentration in a quadratic way just for Urucu?s produced water based fluids. The mud with maximum concentration of magnesium (9,411g/L), but minimal concentration of calcium (0,733g/L) showed good results. Therefore, a maximum water produced by magnesium concentration of 9,411g/L and the maximum calcium concentration of 0,733g/L can be used for formulating water-based drilling fluids, providing appropriate properties for this kind of fluid.
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Wijaya, Dudy D. [Verfasser]. "Atmospheric correction formulae for space geodetic techniques / Dudy D Wijaya". Aachen : Shaker, 2010. http://d-nb.info/1122546718/34.
Testo completo
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Fuchs, Thomas. "Formale Widerspenstigkeit : Nachlässe und Autographensammlungen". Das Buch in Antike, Mittelalter und Neuzeit : Sonderbestände der Universitätsbibliothek Leipzig / hrsg. von Thomas Fuchs ... Wiesbaden : Harrassowitz, 2012. S. 163-175. ISBN 978-3-447-06689-1, 2012. https://ul.qucosa.de/id/qucosa%3A14635.
Testo completo
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Fuchs, Thomas. "Formale Widerspenstigkeit : Nachlässe und Autographensammlungen". Universitätsbibliothek Leipzig, 2016. http://nbn-resolving.de/urn:nbn:de:bsz:15-qucosa-201238.
Testo completo
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Maier, Markus. "Formel 1-Sponsoring : ökonomische und juristische Probleme /". Hamburg : Kovac, 2010. http://bvbr.bib-bvb.de:8991/F?func=service&doc_library=BVB01&doc_number=018987313&line_number=0001&func_code=DB_RECORDS&service_type=MEDIA.
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Borne, Niels. "Une formule de Riemann-Roch équivariante pour les courbes". Phd thesis, Université Sciences et Technologies - Bordeaux I, 2000. http://tel.archives-ouvertes.fr/tel-00001272.
Testo completoAbstract (sommario):
Le cadre du travail présenté dans cette thèse est celui de la théorie équivariante des courbes, c'est-à-dire l'étude des courbes munies d'une action d'un groupe G, qu'on considère toujours fini. Le résultat essentiel est un théorème de Riemann-Roch à valeurs dans l'anneau des caractères du groupe considéré, et qui relève le théorème classique. Il est obtenu pour des G-faisceaux de rang quelconque grâce à l'introduction d'un groupe de diviseurs à coefficients équivariants qui permet en particulier de définir le déterminant et le degré d'un tel faisceau. On applique ce théorème au calcul de structures galoisiennes d'origine géométrique.
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Le, roux Linda. "De la fabrication à la digestion in vitro de formules infantiles innovantes en partie composées de protéines végétales : une approche multi-échelle". Thesis, Rennes, Agrocampus Ouest, 2019. http://www.theses.fr/2019NSARB327.
Testo completoAbstract (sommario):
Les formules infantiles (FI) sont la seule source nutritionnelle pour les nourrissons lorsque l’allaitement est impossible. Les FI en poudre sont obtenues par séchage par atomisation et sont composées de protéines de lait de vache, majoritairement des protéines du lactosérum. A l’avenir, les protéines végétales pourraient constituer une alternative nutritionnelle, fonctionnelle et durable à l’utilisation de protéines animales. L’objectif de ce travail était d’étudier l’influence de la substitution partielle des protéines laitières par des protéines végétales sur les propriétés fonctionnelles et la digestibilité de FI innovantes. A cet effet, des protéines de pois, féverole, riz et pomme de terre ont remplacé la moitié des protéines dans des FI végétalisées et ont été comparées à une FI de référence composée de protéines du lactosérum.La digestibilité de ces FI, fabriquées à échelle pilote puis semi-industrielle, a été étudiée en digestions in vitro statique puis dynamique simulant les conditions physiologiques du nourrisson. La source de protéine influence les propriétés des FI, qui étaient cependant toutes nutritionnellement adaptées aux besoins du nourrisson. Les limites de solubilité et de viscosité observées pour les FI à base de riz et de pomme de terre affectent leur fabrication et leur digestibilité. A l’inverse, les FI à base de pois et de féverole présentent des propriétés physicochimiques et nutritionnelles très proches de la référence. Ces résultats prometteurs éclairent les possibilités d’innovation en nutrition infantile. Ils devront toutefois être confirmésInfant formulas (IF) are the only source of nutrition for infants when breastfeeding is not possible. Usually, IF are spray-dried to a powder form and include cow milk proteins as well as whey protein concentrate. In the future, plant proteins could be an interesting alternative to the use of animal proteins for nutritional, functional and sustainable concerns. The objective of this work was to study the influence of the partial substitution of whey protein concentrate by plant proteins on the functional properties and the digestibility of IF. For this purpose, proteins from pea, faba bean, rice and potato replaced half of the proteins in plant-based IF and where compared to a reference IF based on whey proteins. The digestibility of these IF, manufactured at pilot scale then at semi-industrialscale, was assessed through in vitro digestion simulating infant physiological conditions using static and dynamic models. Although all IF showed a balanced nutritional profile compared to the infant needs, it was demonstrated that the protein source had a great impact on IF properties. Indeed, solubility and viscosity limits observed for rice and potato IF affected their manufacturing as well as their digestibility. On the contrary, pea and faba bean IF showed physicochemical properties and protein nutritional quality very close to the reference. These promising results highlight future innovation possibilities in infant nutrition field. However, they need to be validated at the real industrial scale and extended through in vivo studies
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HUYNH, ANH-TUYET. "L'enseignement modulaire, une etude experimentale. Une formule pour un enseignement adapte a l'ecole et au monde d'aujourd'hui". Caen, 1993. http://www.theses.fr/1993CAEN1121.
Testo completoAbstract (sommario):
Une presentation des enseignements individualises et notamment l'enseignement modulaire, appliques en amerique du nord dans l'enseignement superieur, professionnel et secondaire, est effectuee. La revue des ecrits revele le role important de la technologie educative dans le systeme d'enseignement modulaire. Il est interessant d'envisager l'education dans une optique systemique c. A. D dans sa globalite et ses differents elements. La problematique de cette recherche porte sur l'adaptation et l'implantation de la strategie modulaire dans un contexte donne. Une methode de recherche bibliographique sur l'enseignement modulaire est exposee et illustree par des annexes. Une experience d'enseignement modulaire a ete tentee au cameroun dans un etablissement de formation de formateurs de meme une organisation d'enseignement modulaire fut envisagee dans ce contexteIndividualized instructions and specially modular instruction applied in north america at universities, vocational and high schools were described. The review of works shows the importance of the role of educational technology in modular system. It is interesting to consider instruction in a systematic view, it means, on the whole and the interaction of its various elements. The goal of this research is the adaptability and the implementation of modular method in given context. A method of bibliography research on modular instruction was presented and illustrated by annexes. An experiment of applying modular instruction was attempted in a teacher training institute in cameroon as an organization of this teaching was planned there
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Greifeneder, Jürgen [Verfasser]. "Formale Analyse des Zeitverhaltens Netzbasierter Automatisierungssysteme / Jürgen Greifeneder". Aachen : Shaker, 2008. http://d-nb.info/1164341553/34.
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Güttler, Karsten. "Formale Organisationsstrukturen in wachstumsorientierten kleinen und mittleren Unternehmen". Wiesbaden Gabler, 2009. http://d-nb.info/991748387/04.
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Nalon, Filippo. "Analisi sperimentale sull'utilizzo di etanolo (E85) in un motore per Formula SAE". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13146/.
Testo completoAbstract (sommario):
Questo lavoro di tesi tratta della conversione di un motore a combustione interna ad accensione comandata PFI dall’utilizzo di benzina RON95 all’utilizzo di etanolo E85. L’applicazione dello studio riguarda il propulsore della vettura Formula SAE dell’Università di Bologna. In una fase iniziale dello studio si valutano dal punto di vista teorico gli aspetti inerenti il cambiamento di combustibile: confronto proprietà fisico-chimiche (calore latente di vaporizzazione, tonalità termica, numero di ottano), calcolo delle emissioni di CO2, rapporto di compressione, confronto strozzature da regolamento, stima della capacità del serbatoio. Nella parte centrale si approfondiscono le modalità con cui sono stati effettuati gli interventi in vettura e sul propulsore: incremento del rapporto di compressione, simulazione e progettazione venturi e valvola a farfalla, scelta degli iniettori, strategia di controllo pompa carburante, compatibilità dei materiali. Nella parte conclusiva vengono descritte le modalità di calibrazione del sistema di controllo in sala prova motori: calibrazione base dei rendimenti volumetrici e dell’anticipo di accensione, calibrazione avanzata e generazione curve ad ombrello. Le conclusioni riassumono pro e contro dello studio.
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Malagoli, Lorenzo. "Ingegnerizzazione di un alettone automobilistico da Formula SAE: dalla progettazione alla produzione". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.
Cerca il testo completoAbstract (sommario):
La tesi si concentra su di una parte di un’attività extra curriculare in UniBo Motorsport – Formula SAE Team, una squadra corse studentesca il cui scopo è quello di progettare e costruire una autovettura monoposto da corsa dell’ordine di grandezza di un kart che andrà a gareggiare con altri team studenteschi nella competizione internazionale Formula SAE.
Lo studio verte sull'alettone anteriore del veicolo: post-design aerodinamico, progettazione CAD, validazione FEM, produzione componenti in fibra di carbonio ed assemblaggio.
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Benisi, Andrea. "Sviluppo di un sistema di telemetria per applicazioni su vettura formula SAE". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2096/.
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Li, Wen-Wei. "Vers une formule des traces stable pour le groupe métaplectique". Phd thesis, Université Paris-Diderot - Paris VII, 2011. http://tel.archives-ouvertes.fr/tel-00606273.
Testo completoAbstract (sommario):
Cette thèse se compose de deux parties, quatre chapitres. Dans le Chapitre I, on établit un formalisme d'endoscopie du groupe métaplectique Mp(2n). On prouve le transfert d'intégrales orbitales et le lemme fondamental. Dans le Chapitre II on énonce et prouve le lemme fondamental pondéré à la Arthur pour le groupe métaplectique sous l'hypothèse du lemme fondamental pondéré non standard. Dans le Chapitre III, on se propose d'étudier la formule des traces d'Arthur-Selberg pour une classe assez générale de revêtements des groupes réductifs connexes, y compris Mp(2n). On établit la formule des traces grossière et le développement fin géométrique pour ces revêtements. Dans le Chapitre IV, on aborde le côté spectral de la formule des traces en étudiant des résultats de l'analyse harmonique locale. En particulier, on établit la formule des traces locale invariante pour les revêtements.
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Pacheco, Fernanda Grendene. "Estudo de pr?-formula??o e formula??o farmac?utica de uso t?pico contendo Immucillin-DI4G como alternativa terap?utica para o tratamento da Leishmaniose Cut?nea". Pontif?cia Universidade Cat?lica do Rio Grande do Sul, 2016. http://tede2.pucrs.br/tede2/handle/tede/6655.
Testo completoAbstract (sommario):
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Introduction: Cutaneous leishmaniasis is caused by Leishmania protozoan and transmitted through the female of Lutzomyia sandflies. The disease can manifest itself in different clinical forms: localized cutaneous leishmaniasis, disseminated cutaneous leishmaniasis, recidivans and diffuse cutaneous leishmaniasis. The North and Northeast (Brazil) are the most affected area by the disease. Pentavalent antimonials and amphotericin B have been the most used drugs for the treatment of this disease but may cause many side effects, which leads the patients to discontinue treatment. Control or progression of the disease has been related to the immune response triggered by the individual. PNP (purine nucleoside phosphorylase) is the key enzyme in the purine salvage route catalyzing the reversible phosphorolysis of purine nucleosides such as deoxyinosine or deoxyguanosine producing their respective bases and deoxyrribose-1-phosphate. The PNP inhibitors can be used for treating diseases caused by disorder mediated by T cells. Immucillin - DI4G (4th generation Immucillin ; 7-((bis(2-hydroxyiethyl)amine)methyl)-1,5-dihydro-4H-pyrrolo[3,2-d]pyrimidin-4-one) is considered as a potent inhibitor of PNP. Objective: development of pre-formulation and formulation studies of a pharmaceutical form for topical use containing Immucillin-DI4G as drug candidate for Cutaneous Leishmaniasis treatment. Material and Methods: Characterization of the compound was performed by NMR, FTIR-ATR and HRMS. The stability of the amorphous powder was evaluated over 90 days using a HPLC method for quantification. Formulations have been developed for stability, rheological and spreadability studies over 30 and 90 days. A method for the quantification of Immucillin-DI4G in the formulation was developed and validated using the HPLC. Results and discussion: The Immucillin - DI4G (amorphous powder) was stable up to 30 days when stored at 4 ?C and 25 ?C. Formulation 1 (Immucillin - DI4G 1.1% Carboxyvinylpolymer gel 2%) was stable only when stored at 4 ?C for a period of 60 days. Formulation 1 was considered as a non-Newtonian fluid with pseudoplastic behavior and no alterations in viscosity was observed over 90 days. On the other hand, significant changes in spreadability was observed when topical formulation was stored at 45 ?C. The formulation containing additives (formulation 2) showed an improvement in stability when stored at 45 ?C for a period of 30 days, but there was a significant decrease in drug content when stored at 4 ?C and 25 ?C. Formulations 3 (Immucillin-DI4G a 1,1% Gel-Cream) and 4 (Immucillin-DI4G 1.1% in Hydroxypropylcellulose polymer at 2%) presented significant loss in the drug content in 30 days when stored at 45 ?C. The results shows that further studies should be conducted in order to analyze the possible degradation products looking for design of novel formulations.
Introdu??o: A Leishmaniose Cut?nea ? causada por protozo?rios do g?nero Leishmania e transmitidas atrav?s das f?meas dos mosquitos do g?nero Lutzomyia. A Leishmaniose cut?nea pode se manifestar de diferentes formas cl?nicas: cut?nea localizada, cut?nea disseminada, recidiva c?tis e cut?nea difusa. A regi?o Norte e Nordeste s?o as mais acometidas pela doen?a. Os antimoniais pentavalentes e a anfotericina B s?o os medicamentos mais utilizados para o tratamento desta doen?a, por?m podem causar v?rios efeitos adversos fazendo com que muitos pacientes abandonem o tratamento. O controle ou a progress?o da doen?a est?o diretamente relacionados com a resposta imunol?gica desencadeada pelo indiv?duo. A PNP ? a enzima chave na rota de salvamento de purinas, catalisa a fosfor?lise revers?vel de nucleos?deos pur?nicos como deoxinosina e deoxiguanosina formando suas respectivas bases e deoxirribose-1-fosfato. Os inibidores da PNP podem ser utilizados para tratamento de doen?as causadas por desordem mediada pelas c?lulas T, atrav?s da inibi??o segura e seletiva da prolifera??o da c?lula T. O Immucillin-DI4G (Immucillin de 4? gera??o; 7-((bis(2-hidroxietil)amino)metil)-1,5-diidro-4H-pirrolo[3,2-d]pirimidin-4-ona) ? considerado como um potente inibidor da PNP. Objetivo: desenvolver estudos de pr?-formula??o e formula??o de uma forma farmac?utica de uso t?pico contendo o Immucillin-DI4G como candidato a f?rmaco para tratamento da Leishmaniose Cut?nea. Materiais e M?todos: Foi realizada a caracteriza??o do composto atrav?s do RMN, EMS e FTIR-ATR. A estabilidade do p? amorfo foi avaliada durante 90 dias, o doseamento foi realizado atrav?s do CLAE. Formula??es foram desenvolvidas para o estudo de estabilidade, estudos reol?gicos e espalhabilidade durante 30 e 90 dias. Um m?todo para o doseamento do f?rmaco nas formula??es foi desenvolvido e validado empregando o m?todo de CLAE. Resultados e discuss?o: O Immucillin-DI4G (p? amorfo) mostrou-se est?vel at? 30 dias quando armazenado a 4 ?C e 25 ?C. A formula??o 1(Immucillin-DI4G a 1,1% em Gel pol?mero Carboxivin?lico a 2% ) mostrou-se est?vel apenas quando armazenada a 4 ?C por um per?odo de 60 dias; ? considerada como um Flu?do N?o-Newtoniano de comportamento pseudopl?stico, sem altera??es na viscosidade durante 90 dias, por?m com altera??es significativas na espalhabilidade quando armazenada a 45 ?C. A formula??o que continha aditivos (formula??o 2) apresentou uma melhora na estabilidade quando armazenada a 45 ?C num per?odo de 30 dias, por?m apresentou queda significativa no teor do f?rmaco quando armazenada a 4 ?C e 25 ?C. As formula??es 3 (Immucillin-DI4G a 1,1% em Creme-Gel) e 4 (Immucillin-DI4G a 1,1% em Gel Pol?mero Hidroxipropilcelulose a 2%) apresentaram perdas significativas no teor do f?rmaco em 30 dias quando armazenadas a 45 ?C. Os resultados demonstram que novos estudos devem ser realizados para a an?lise de poss?veis produtos de degrada??o, para poss?veis ajustes nas formula??es.
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Bauer, Nanette [Verfasser]. "Formale Analyse von Sequential Function Charts / Nanette Bauer". Aachen : Shaker, 2003. http://d-nb.info/117054620X/34.
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Benkaza, Nouredine. "Formule de Weyl dans un domaine plan avec coupure". Grenoble 2 : ANRT, 1987. http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb37602849d.
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Amorim, Filho Oswaldo Bueno. "Un cuarto de siglo de una ciudad media en Minas Gerais : Formiga". Pontificia Universidad Católica del Perú. Centro de Investigación en Geografía Aplicada, 2014. http://repositorio.pucp.edu.pe/index/handle/123456789/119737.
Testo completoAbstract (sommario):
En 1971 se empezó la primera investigación académica sobre la CIUDADES INTERMEDIAS en Brasil. El estudio contempló el Suroeste del Estado de Minas Gerais y, en especial, el Municipio de FORMIGA, que en aquel entonces tenía cerca de 50.000 habitantes, de los cuales 3.000 pertenecían a la ciudad misma. Este estudio se ha transformado en una tesis doctoral, presentada y aprobada en la Universidad de Burdeos (Francia), en 1973. La ciudad de Formiga, en el comienzo de los años 1970, tenía una importancia primordial en la región gracias a su posición geográfica privilegiada no solamente de un punto de vista físico (punto de contacto entre cuencas hidrográficas, conjuntos geológicos, tipos de suelos y de vegetación diferentes) sino, también, por sus funciones de centro de relaciones económicas y culturales. Su posición geográfica, su papel regional y su tamaño demográfico, así como su posición en la jerarquía urbana de la región y del Estado de Minas Gerais se reflejaban en su estructura, morfología y paisaje intraurbanos. Formiga era, entonces, una ciudad con un centro funcional ya bien consolidado, y presentando algunos centros secundarios en fase de estructuración. Presentaba también una zona "pericentral", predominantemente residencial, de buena extensión territorial y una periferia que se desarrollaba rápidamente. Pasados 25 años, volvemos a la región y la ciudad de Formiga para evaluar cuáles habían sido las principales direcciones de su evolución. Tal es el objeto de nuestro trabajo.
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Neupert, Sascha. "Lineare Algebra und Erfüllbarkeitsalgorithmen für zufällige Formeln". Master's thesis, Universitätsbibliothek Chemnitz, 2005. http://nbn-resolving.de/urn:nbn:de:swb:ch1-200500927.
Testo completoAbstract (sommario):
Es werden effiziente Algorithmen vorgestellt, die
auf algebraischen Methoden beruhen um die
Unerfüllbarkeit aussagenlogischer 4-SAT Formeln zu
zertifizieren. Die Algorithmen werden implementiert
und auf praktische Weise hinsichtlich der Laufzeit
mit Backtracking-Algorithmen verglichen.
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Neupert, Sascha. "Lineare Algebra und Erfüllbarkeitsalgorithmen für zufällige Formeln". [S.l. : s.n.], 2005. http://www.bsz-bw.de/cgi-bin/xvms.cgi?SWB12103507.
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Staab, Joachim Friedrich. "Nachrichtenwert-Theorie : formale Struktur und empirischer Gehalt /". Freiburg : K. Alber, 1990. http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb35558119k.
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SPIELBERG, HOLGER. "Une formule pour les invariants de gromov-witten des varietes toriques". Université Louis Pasteur (Strasbourg) (1971-2008), 1999. http://www.theses.fr/1999STR13028.
Testo completoAbstract (sommario):
Dans cette these, on demontre une formule explicite pour les invariants de gromov-witten de genre 0 des varietes toriques projectives lisses. Dans le cas d'une variete de type fano, la connaissance de ces invariants permet notamment de calculer l'anneau de la cohomologie quantique de la variete. Les premiers chapitres rappellent d'abord les definitions et quelques proprietes des courbes et des applications stables, de leurs espaces de modules, des invariants de gromov-witten a la maniere de behrend et fantechi a l'aide des classes fondamentales virtuelles, ainsi que la formule de localisation de cette classe virtuelle, demontree par graber et pandharipande. Puis, apres avoir evoque les varietes toriques et l'action du grand tore sur celles-ci, on analyse l'action induite sur les espaces de modules des applications stables afin de decrire leurs composantes des points fixes. Enfin, en etudiant la theorie d'obstruction equivariante employee pour la construction de la classe fondamentale virtuelle dans la definition des invariants de gromov-witten, on determine les fibres normaux virtuels de ces composantes des points fixes. Cela nous permet, en appliquant la formule de localisation pour les classes fondamentales virtuelles, d'elaborer notre formule pour les invariants de gromov-witten. Comme exemple d'application, on montre comment en deduire les invariants de gromov-witten et la cohomologie quantique d'un fibre projectif sur l'espace projectif complexe de dimension 2, variete la plus facile qui n'etait pas accessible auparavant (eg. Par les methodes de qin et ruan).
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Mertke, Thomas [Verfasser]. "Formale Spezifikation reaktiver Systeme mit einer Sicherheitsfachsprache / Thomas Mertke". Aachen : Shaker, 2004. http://d-nb.info/1181603714/34.
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Gamard, Guilhem. "Couverture d'un mot bidimensionnel par un motif chevauchant". Thesis, Montpellier, 2017. http://www.theses.fr/2017MONTS027/document.
Testo completoAbstract (sommario):
Nous étudions dans cette thèse la notion de quasipériodicité,introduite par Apostolico et Ehrenfeucht au début des années 1990,puis étendue aux mots infinis par Solomon Marcus au début des années2000. Un mot (fini ou infini) w est quasipériodique s'il peut êtrecouvert par des occurrences, éventuellement chevauchantes, d'un autremot, fini, appelé sa quasipériode. En 2006, Monteil etMarcus ont introduit la notion plus forte de quasipériodicitémulti-échelles : le fait d'avoir une infinité de quasipériodes.Dans un premier temps, nous étudions la quasipériodicité des motsinfinis bidimensionnels. Nous montrons que, contrairement au casunidimensionnel où la quasipériodicité ne force aucune propriété fortedes mots infinis, il existe des quasipériodes q qui forcent les mots2D q-quasipériodiques à être d'entropie nulle. Nous montrons égalementque la quasipériodicité multi-échelles en deux dimensions forcel'existence de fréquences uniformes pour les facteurs.Dans un deuxième temps, nous donnons des résultats sur les motsinfinis en une dimension. Nous donnons notament une approchepermettant de déterminer les quasipériodes d'un mot infini à partir deses facteurs carrés et de ses facteurs spéciaux. Nous montrons ensuiteque la famille des mots périodiques, ainsi que celle des mots standardsturmiens, peuvent être caractérisées en termes de quasipériodicitémulti-échellesWe study the notion of quasiperiodicity, introduced by Apostolico and Ehrenfeucht at the beginning of the 1990's, then extended to infinite words by Solomon Marcus at the beginning of the 2000's. A (finite or infinite) word w is quasiperiodic if it can be covered by occurrences, possibly overlapping, of another finite word, call its quasiperiod. In 2006, Monteil and Marcus introduced a stronger notion: multi-scale quasiperiodicity, the property of having infinitely many quasiperiods.First we study quasiperiodicity of two-dimensional infinite words. We show that, by contrast with the one-dimensional case where quasiperiodicity do not force any property on infinite words, there exist quasiperiods q which force 2D q-quasiperiodic words to have zero entropy. We also show that multi-scale quasiperiodicity in two dimension force the existence of uniform frequencies for factors.Then we give results on infinite words in one dimension. Most notably we give a method to determine the quasiperiods of an infinite words from its square and special factors. We show that the family of periodic words and standard Sturmian words are characterizable in terms of multi-scale quasiperiodicity
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Hachami, Saïd. "Périodes hermitiennes des courbes et application à une formule de Chowla-Selberg". Grenoble 2 : ANRT, 1988. http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb376140894.
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Hachami, Saïd. "Périodes hermitiennes des courbes et application à une formule de chowla-selberg". Nancy 1, 1988. http://www.theses.fr/1988NAN10142.
Testo completoAbstract (sommario):
La nouvelle démonstration de la formule de chowla-selberg dans le cas P = 7 consiste à exhiber une application méromorphe entre la courbe de fermat X**(7) + Y**(7) + Z**(7) = 0 de P::(2)(C) et une courbe elliptique. Un calcul direct que D. Barlet a effectué précédemment en liaison avec le calcul de la forme hermitienne cannonique des singularités isolées des surfaces de fermat X**(A) + Y**(B) + Z**(C) dans C**(3) montraient qu'une période hermitienne convenable sur la courbe X**(7) + Y**(7) + Z**(7) coincidait avec le membre de droite de la formule de chowla-selberg pour P = 7 (à des constantes triviales près). La construction élaborée permet de relier directement cette période hermitienne à l'aide du parallélogramme d'une courbe elliptique
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Stiebe, Ralf. "Untersuchungen zu Kantengrammatiken und Valenzgrammatiken". [S.l. : s.n.], 2000. http://deposit.ddb.de/cgi-bin/dokserv?idn=961200499.
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Heinkel, Ulrich. "Formale Spezifikation und Validierung digitaler Schaltungsbeschreibungen mit Zeitdiagrammen /". Düsseldorf : VDI-Verl, 1999. http://www.gbv.de/dms/bs/toc/271368470.pdf.
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Maysenhölder, Christa. "Ausdruck und Bedeutung, zwei formale Aspekte der Architekturzeichnung". Stuttgart : Institut für Grundlagen der Modernen Architektur und Entwerfen (IGMA), Universität Stuttgart : In Kommission, K. Krämer, 1988. http://books.google.com/books?id=J_9PAAAAMAAJ.
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LOPEZ, MEDINA MARCO ANTONIO 787172, e MEDINA MARCO ANTONIO LOPEZ. "Diseño de un algoritmo para el conteo de modelos de formulas booleanas en dos forma normal conjuntiva". Tesis de maestría, Universidad Autónoma del Estado de México, 2018. http://hdl.handle.net/20.500.11799/98902.
Testo completoAbstract (sommario):
Tesis de Maestría para obtención de gradoEl conteo de modelos sobre fórmulas booleanas es el problema conocido como #SAT, el cual forma parte de los problemas catalogados como #P-Completos. #2SAT es una restricción a #SAT, donde las cláusulas que componen una fórmula contienen a lo m as dos variables, uno de los métodos usados para resolver este problema es la descomposición de la fórmula, la cual puede realizarse por la asignación de valores de verdad a una variable o a una cláusula. La descomposición de una fórmula por variable requiere un procedimiento de selección para la variable o cláusula a eliminar, el método m as utilizado es seleccionar la variable que tiene una mayor aparición en la fórmula, de esta forma se puede reducir el número de cláusulas dado el número de apariciones de la variable seleccionada. Por otro lado, la descomposición de una fórmula por cláusula requiere un método para seleccionar la cláusula m as viable a eliminar, este segundo método permite reducir la cantidad de procesos de descomposición de la fórmula con respecto a la descomposición por variable. Si se quieren eliminar dos variables por el primer procedimiento es necesario generar cuatro subfórmulas, sin embargo, con el segundo procedimiento es posible generar tres subfórmulas aprovechando la relación existente entre las dos variables que se encuentran dentro de la cláusula. El objetivo de la descomposición de la fórmula es aplicar el método de forma iterativa hasta encontrar subfórmulas que puedan ser resueltas en tiempo polinomial. Una clase de fórmulas en las cuales existe un procedimiento polinomial para calcular #2SAT es aquella en la cual sus variables aparecen a lo m as cuatro veces en la fórmula. En esta tesis se estudian clases de fórmulas cuyo conteo de modelos puede realizarse en tiempo polinomial, además se desarrollan métodos para resolverlas basados en la topología inducida por su gr a ca signada. Las topologías para las cuales se presentan algoritmos polinomiales se conocen como cactus y outerplanar. As mismo, demostramos experimentalmente que los algoritmos obtenidos son competitivos respecto a la herramienta más reciente reportada en la literatura que es sharpSAT tanto en fórmulas cactus y outerplanar como en instancias generales.
Conacyt
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Lokombo, Nkaka Léon. "Est-ce que la formule coopérative a un avenir au Zaïre?" Thesis, National Library of Canada = Bibliothèque nationale du Canada, 1997. http://www.collectionscanada.ca/obj/s4/f2/dsk3/ftp04/mq21795.pdf.
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Lokombo, Nkaka Léon. "Est-ce que la formule coopérative a un avenir au Zaïre?" Sherbrooke : Université de Sherbrooke, 1997.
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