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Tesi sul tema "Modulazioni"

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1

Graziani, Filippo. "Modulazioni "Time-reversal" con codifiche a bassa profondità per comunicazioni ultrasoniche". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/22625/.

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Abstract (sommario):
Nel presente elaborato viene affrontata la tematica relativa alla comunicazione mediante onde ultrasoniche guidate. Nel dettaglio, l'attenzione viene rivolta alla propagazione delle onde di Lamb, le quali sono in grado di propagarsi su strutture molto sottili con bassa attenuazione, dando luogo alla possibilità di realizzare questo schema di comunicazione. La tecnica "time-reversal" sfrutta le proprietà di queste onde, ovvero la focalizzazione spaziale e temporale, per portare dei picchi accentuati al ricevitore in corrispondenza dell'informazione utile. Questa tecnica, accoppiata con la Pulse Position Modulation, consente la realizzazione di sistemi di comunicazione con più nodi sensori contemporaneamente attivi in trasmissione e uno o più nodi sensori in ricezione. Viene inoltre considerata la possibilità di sfruttare algoritmi di quantizzazione, intesa come capacità di generazione del segnale in uscita su un numero limitato di livelli, al fine di rendere il sistema di comunicazione semplice ed economico. Le prestazioni del sistema sono verificate mediante simulazioni, realizzate in ambiente di sviluppo Matlab.
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2

Gradari, Paolo <1976&gt. "Coni stampati per gelato artigianale: caratterizzazione fisico-meccanica e modulazioni di processo nell'ottica del miglioramento della gestione della qualità". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/906/.

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3

Bisulli, Lorenzo. "Progetto e analisi di tecniche di modulazione pwm per inverter trifase". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21387/.

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Abstract (sommario):
Lo scopo della tesi era quello di analizzare vari parametri delle principali modulazioni PWM per inverter trifase in modo da distinguere quali fossero le più efficienti o le più affidabili. A tale scopo, è stata dapprima effettuata una panoramica dell’inverter trifase e delle relative modulazioni. Sono stati quindi scritti vari codici in Matlab per simulare le diverse tecniche di modulazione. Le modulazioni presentate in questo testo (con i rispettivi codici) sono: Sinusoidal PWM, THIPWM, SVPWM, DSVPWM (0,1,2,3,+,-), ASDSVPWM, Six-step (implementata solo per effettuare un confronto). Al termine della creazione dei vari codici, le modulazioni sono state studiate attraverso uno schema di inverter trifase implementato su Simulink. Il circuito, oltre a permettere la visualizzazione delle varie tensioni e correnti in uscita, ha consentito di studiare varie figure di merito utili per l’obbiettivo. Le figure di merito studiate sono state: THD, ripple di corrente, tensione di modo comune, numero di switching e rendimento di conversione. I risultati ottenuti hanno permesso di capire che le modulazioni meno efficienti sono la six-step (basso rendimento di conversione e THD troppo elevato) e la ASDSVPWM (distorsione troppo elevata nonostante i buoni parametri in potenza e ripple). Al contrario le modulazioni più efficienti sono la DSVPWM0 e la DSVPWM2 grazie alla loro bassa distorsione armonica e ai buoni parametri ottenuti nelle altre figure di merito. Tutte le altre modulazioni in termini di efficienza sono inferiori alle ultime due.
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4

Fato, Andrea. "Modulazione “Spread Spectrum” per comunicazioni ad ultrasuoni". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/22435/.

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Abstract (sommario):
Da sempre, sono tanti i campi dell’ingegneria che si occupano di trovare soluzioni per automatizzare il monitoraggio di strutture quali ponti, edifici, monumenti. Si parla di Structural Health Monitoring (SHM) in riferimento ad un insieme di metodi atti a monitorare lo stato di salute di una struttura ingegneristica in modo automatico. Fra le varie tecniche applicabili in ambito SHM una delle più promettenti è quella basata sulle onde ultrasoniche guidate (onde di Lamb). Questo tipo di diagnostica permette infatti di raccogliere dati sfruttando i meccanismi di propagazione delle onde meccaniche del mezzo. I nodi sensori impiegati nelle analisi SHM comunicano fra di loro sfruttando un mezzo di propagazione condiviso. Tale cosa porta a delle interferenze legate all'accesso multiplo al canale (MAI). Pertanto, lo scopo del progetto consiste nel realizzare tecniche basate sulla divisione di codice per l'accesso multiplo al canale (CDMA) di tipo Spread Spectrum (SS) per garantire una migliore comunicazione per mezzo delle onde di Lamb fra i dispositivi impiegati nel monitoraggio. Per la generazione dei codici utilizzati nella codifica CDMA sono stati implementati degli appositi algoritmi. Essi producono un numero di sequenze utilizzabili per identificare in maniera univoca i trasmettitori nella rete. Inoltre, ogni algoritmo genera dei codici con delle specifiche proprietà di cross-correlazione, pertanto è stato realizzato il codice MATLAB per analizzare i risultati ottenuti dai vari algoritmi di codifica considerati. Sono stati fatti, dunque, dei test per mezzo di un simulatore che sfrutta un algoritmo di raytracing appositamente sviluppato per simulare la propagazione sul mezzo. Infine, è stato scelto l'algoritmo di Kasami ed è stato realizzato il codice in C per l'implementazione su un microcontrollore della famiglia STM32. A tale scopo il codice è stato realizzato in maniera ottimizzata per essere compatibile con le limitate risorse a bordo del sistema embedded.
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5

Santandrea, Federico. "Implementazione in Python della modulazione digitale Olivia". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract (sommario):
Questo lavoro di tesi si propone di ricostruire ed illustrare in modo completo la struttura del sistema di trasmissione Olivia a partire dai documenti disponibili, arrivando allo sviluppo di un'implementazione pratica e chiara in linguaggio Python della quale verranno misurate le prestazioni in scenari simulati e nel mondo reale.
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6

Renzi, Laura. "Modulazione in gas della conducibilità di cristalli organici". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7846/.

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Abstract (sommario):
Nel presente lavoro verrà analizzata la sensibilità di cristalli organici semiconduttori alle sostenze chimiche presenti nell'ambiente. Verranno studiati gli effetti prodotti dall'umidità dell'aria su campioni che si differenziano per caratteristiche chimiche e morfologia di contatto, analizzando la differenza nei valori di conducibilità in tre diverse condizioni ambientali: in aria, in azoto e in vapore acqueo. Saranno presentate le misure I-V effettuate e discusse le differenze tra i risultati ottenuti in relazione alle diverse caratteristiche dei campioni. Verrà infine proposta una possibile interpretazione degli effetti osservati.
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MAURI, PIERCARLO. "MODULAZIONE DELL'AROUSAL MEDIANTE LA STIMOLAZIONE ELETTRICA TRANSCRANICA A FREQUENZE RANDOM". Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2016. http://hdl.handle.net/10280/10724.

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Abstract (sommario):
Il lavoro di tesi si è focalizzato sullo studio dell’arousal come indice psicofisiologico di attivazione e sull’applicazione della metodica di stimolazione elettrica transcranica (tES) non invasiva con lo scopo di modulare tale indice. L’obiettivo è stato quello di indagare se, applicando la tES, fosse possibile migliorare la performance di soggetti giovani sani in compiti di tipo cognitivo. Il progetto di ricerca si è sviluppato in 2 studi principali per un totale di 4 esperimenti. Tali studi hanno previsto l’acquisizione e la successiva analisi sia di dati comportamentali (tempi di reazione, accuratezza), che di indici psicofisiologici (conduttanza cutanea, diametro pupillare). I risultati hanno evidenziato che è possibile modulare l’arousal con dei “bursts” di stimolazione elettrica transcranica, somministrati in concomitanza di stimoli salienti per il soggetto. Tale modulazione si è manifestata con una riduzione dei tempi di reazione ed un contemporaneo aumento della risposta di conduttanza cutanea. Questi dati supportano la possibilità di utilizzare questo protocollo in pazienti con difficoltà di attenzione o altri problemi cognitivi per aumentare l’efficacia di interventi di riabilitazione.
The thesis analyzed the role of the arousal as a psychophysiological index of activation, and the application of non-invasive transcranial electrical stimulation (tES) technique with the aim to modulate this index. In this work we investigated if the application of tES could increase the performance of healthy young subjects during cognitive tasks. The thesis is based on 2 main studies for a total of 4 experiments with the recording of behavioural (reaction times, accuracy) and psychophysiological (skin conductance, pupil diameter) indeces. The results showed that it is possible to modulate arousal with bursts of tES, administered during the presentation of salient stimuli for the subject. This modulation resulted in a reduction of reaction times and an increase of the skin conductance response. These data support the possibility to use this protocol of stimulation with patients with attentional and other cognitive deficits in a rehabilitative context.
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Ravaglia, Lucrezia. "La fibra ottica in optogenetica: modulazione neuronale e applicazioni diagnostico-terapeutiche". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract (sommario):
L'optogenetica è ad oggi innovazione rivoluzionaria nelle neuroscienze in quanto fornisce una precisione spazio-temporale senza precedenti per il controllo delle cellule cerebrali attraverso la luce. La tecnica nasce dall’idea di voler utilizzare la fotostimolazione geneticamente mirata per il controllo della rete neurale. Sfruttando tecniche di manipolazione genetica, si può quindi introdurre, in una popolazione selezionata di neuroni, un gene modificato che codifica un canale ionico sensibile alla luce, erogata da dispositivi quali la fibra ottica. Nel presente elaborato si illustra la fibra ottica come dispositivo in grado di erogare segnali luminosi al fine di stimolare o silenziare l’attività neuronale in maniera selettiva e dinamica di diverse regioni e aree profonde del cervello. Si pone in particolare attenzione al confronto tra le fibre FFs (flat-faced optical fibers) e TFs (tapered optical fibers): a differenza delle tradizionali FFs affusolate sulla punta e di forma cilindrica, grazie allo studio condotto dall’équipe coordinata da F.Pisanello e M. De Vittorio in collaborazione con la Harvard Medical School di Boston, le nuove fibre TFs assumono forma conica con terminazione a punta di dimensioni di circa 500 nanometri, 20 volte più piccola di una cellula neuronale. Il principale risultato è la possibilità di aumentare il volume di illuminazione e allo stesso tempo quello di esplorare zone profonde del cervello con maggiore precisione e senza ricorrere a elevate potenze che genererebbero artefatti. Si pone infine in analisi l’obiettivo della tecnica, ovvero il tentativo di comprendere il funzionamento dei circuiti implicati nello sviluppo di alcune patologie neurologiche e psichiatriche.
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Gnoli, Luca. "Progetto di un sistema a microcontrollore per modulazione back-scattering uwb". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7022/.

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Abstract (sommario):
La tesi tratta il progetto di una piattaforma di simulazione per modulazioni back-scatter UWB su un sistema a microcontrollore PIC. Il sistema utilizza uno switch a UWB per eseguire la modulazione, modificando le condizioni di carico d'antenna; il software implementa la modulazione attraverso la variazione del segnale di controllo dello switch e si interfaccia con l'utente attraverso l'uso di una periferica USB, permettendo la modifica runtime della configurazione. Si interfaccia inoltre con strumenti esterni attraverso segnali di sincronizzazione.
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Borghesi, Mauro. "Misure di caratterizzazione su un prototipo di LiDAR basato su modulazione pseudocasuale". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7436/.

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Abstract (sommario):
Un LiDAR è uno strumento di misura che sta vedendo uno sviluppo enorme negli ultimi decenni e sta dando risultati di grande utilità pratica. Abbiamo svolto alcune misure di distanza utilizzando uno strumento realizzato con materiale di recupero e un semplice software scritto da noi. In una prima parte del lavoro, più teorica, si illustrerà il funzionamento dello strumen- to, basato sull’invio di fasci laser su bersagli opachi e sulla ricezione della loro riflessione. Si presterà particolare attenzione ai metodi sviluppati per poter sfruttare laser continui piuttosto che impulsati, che risulterebbero più costosi: le sequenze pseudocasuali di bit. Nella parte sperimentale invece si mostrerà l’analisi dei dati effettuata e si commen- teranno i risultati ottenuti osservando le misure, con lo scopo di verificare alcune ipotesi, fra cui si darà particolare attenzione al confronto delle diverse sequenze. Lo scopo di questo lavoro è caratterizzare lo strumento tramite l’analisi delle misure e verificare l’asserzione dell’articolo [1] in bibliografia secondo cui particolari sequenze di bit (A1 e A2) darebbero risultati migliori se utilizzate al posto della sequenza pseudocasuale di lunghezza massima, M-sequence.
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Foli, Giacomo. "Modulazione reversibile dell'attivita catalitica di sistemi tioureidici chirali mediante interazioni con anioni". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8608/.

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Abstract (sommario):
In questo lavoro di tesi viene proposto un approccio semplice e innovativo allo sviluppo di un sistema catalitico modulabile in maniera reversibile, basato su catalizzatori tioureidici chirali. La modulazione dell’attività catalitica avviene attraverso interazioni tra un determinato anione e i due protoni tioureidici di questi catalizzatori. A seconda del carattere coordinante di un anione, l’interazione che si viene a creare con le tiouree può essere forte, nel caso di anioni coordinanti come gli alogenuri, o debole, nel caso di anioni debolmente coordinanti quali borati. Una forte interazione da parte dell’anione con il catalizzatore si traduce in una inibizione dell’attività catalitica, dal momento che il sito tioureidico non è più disponibile per promuovere eventuali reazioni. Al contrario, un anione debolmente coordinante lascia l’attività catalitica fondamentalmente inalterata, anche in termini di stereoselezione. La reversibilità di questa modulazione è ottenuta sfruttando reazioni di metatesi tra due sali che, risultando nella precipitazione di un sale insolubile, riescono a rimuovere un determinato anione dall’ambiente di reazione per sostituirlo con un altro.
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Paltrinieri, Federico. "Estrazione adiabatica di un fascio di particelle mediante modulazione di un kicker". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/12055/.

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Abstract (sommario):
Il lavoro qui proposto si sviluppa nelle seguenti parti: una breve analisi dei fenomeni coinvolti, quali la risonanza e l'invarianza adiabatica, quindi sarà studiato il problema dell'estrazione adiabatica di un fascio mediante un modello hamiltoniano semplificato che simula l'effetto di un kick dipolare.
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Pinna, Carlo <1985&gt. "Strategie nutrizionali finalizzate alla modulazione del microbiota intestinale del cane e del gatto". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amsdottorato.unibo.it/7084/.

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Abstract (sommario):
Il microbiota intestinale riveste un ruolo importantissimo nell’influenzare la salute dell’ospite. È stato dimostrato come la composizione della dieta possa condizionare lo stato di benessere dell’animale, inducendo importanti cambiamenti tra le popolazioni batteriche che coabitano l’intestino; l’uso di prebiotici rappresenta una delle strategie maggiormente impiegate per modulare positivamente la composizione ed il metabolismo dell’ecosistema gastroenterico. Il presente progetto di dottorato si è proposto di indagare gli effetti sul microbiota intestinale del cane e del gatto di diete a diverso tenore proteico e contenenti proteine di diversa digeribilità in presenza o meno di sostanze prebiotiche. Inoltre, sono stati valutati gli effetti della presenza di un estratto di Yucca schidigera e di tannini sulla microflora intestinale del gatto. In ultima istanza, sono state valutate le conseguenze di dosi crescenti di lattosio sul benessere intestinale del cane. I risultati del presente studio hanno rilevato come le sostanze prebiotiche influiscono sulla composizione e sul metabolismo della microflora del cane e del gatto, e come l’impiego di diete ricche di proteine possa avere conseguenze negative sull’ambiente intestinale. Tuttavia, la presenza di oligosaccaridi non sembra contrastare gli effetti negativi che diete ad alto tenore proteico potrebbero avere sull’ecosistema intestinale dell’animale. Nella successiva prova è stato evidenziato come l’inclusione nella dieta di estratti di Yucca e tannini possa contribuire a mitigare l’emanazione di sostanze maleodoranti dalle deiezioni degli animali da compagnia. Nel corso dell’ultima prova, nonostante non siano state osservate differenze tra le popolazioni microbiche intestinali, la somministrazione di dosi crescenti di lattosio ha indotto una certa riduzione delle fermentazioni proteolitiche microbiche. Ulteriori studi sono necessari per stabilire in che misura la dieta e gli alimenti “funzionali” possano influire sul microbiota intestinale del cane e del gatto e come queste informazioni possono essere utilizzate per migliorare miratamente l’alimentazione e lo stato di salute degli animali da compagnia.
The microbiota of the large intestine plays a fundamental role in maintaining the state of health of the gastrointestinal tract and the host. Considerable evidence suggests that dietary macronutrients and prebiotic substances may affect microbial composition and activity. Knowledge about the modulation of canine and feline intestinal microbiota in response to macronutrients and prebiotic supplementation is limited. However, such information is necessary to investigate further the complex interplay between host and intestinal microbiota in response to changes of diet. The research for this PhD thesis focused upon the changes of the intestinal microbiota and bacterial metabolites of dogs and cats, in response to feeding diets differing in their protein content and digestibility, and containing or not a source of prebiotics. Additionally, the effects of tannins and Yucca schidigera extract on feline intestinal microbiota were evaluated. Furthermore, aim of the last trial was to evaluate the effect of increasing level of lactose on composition and metabolism of dog intestinal microbiota. The results from the present thesis show that different prebiotics exert different effects on the composition and activity of canine and feline intestinal microbiota and that high dietary protein levels can have negative effects on the animal intestinal environment. However, administration of oligosaccharides doesn’t seem to counteract the negative effects that can be observed when companion animals are fed high-protein diets. In the other study, Yucca extract and tannins does not affect feline fecal microbiota. Despite this, a reduction of odour components was observed due to fermentation of substrates. Finally, results from the final study showed no difference between treatments on canine microbial population. However, proteolytic compounds were decreased by lactose. Future studies must determine how diet composition and prebiotic supplementation affect the gut microbiota and how this information may be used to improve diets and the host’s health.
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Fiorentini, Elisa <1981&gt. "Modulazione del differenziamento osteogenico di precursori mesenchimali umani per applicazioni di ingegneria tissutale". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4582/.

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Abstract (sommario):
Lo scheletro è un tessuto dinamico, capace di adattarsi alle richieste funzionali grazie a fenomeni di rimodellamento ed alla peculiare proprietà rigenerativa. Tali processi avvengono attraverso l’azione coordinata di osteoclasti ed osteoblasti. Queste popolazioni cellulari cooperano allo scopo di mantenere l’ equilibrio indispensabile per garantire l’omeostasi dello scheletro. La perdita di tale equilibrio può portare ad una diminuzione della massa ossea e, ad una maggiore suscettibilità alle fratture, come avviene nel caso dell’osteoporosi. E’ noto che, nella fisiopatologia dell’osso, un ruolo cruciale è svolto da fattori endocrini e paracrini. Dati recenti suggeriscono che il rimodellamento osseo potrebbe essere influenzato dal sistema nervoso. L’ipotesi è supportata dalla presenza, nelle vicinanze dell’osso, di fibre nervose sensoriali responsabili del rilascio di alcuni neuro peptidi, tra i quali ricordiamo la sostanza P. Inoltre in modelli animali è stato dimostrato il diretto coinvolgimento del sistema nervoso nel mantenimento dell’omeostasi ossea, infatti ratti sottoposti a denervazione hanno mostrato una perdita dell’equilibrio esistente tra osteoblasti ed osteoclasti. Per tali ragioni negli ultimi anni si è andata intensificando la ricerca in questo campo cercando di comprendere il ruolo dei neuropeptidi nel processo di differenziamento dei precursori mesenchimali in senso osteogenico. Le cellule stromali mesenchimali adulte sono indifferenziate multipotenti che risiedono in maniera predominante nel midollo osseo, ma che possono anche essere isolate da tessuto adiposo, cordone ombelicale e polpa dentale. In questi distretti le MSC sono in uno stato non proliferativo fino a quando non sono richieste per processi locali di riparo e rigenerazione tessutale. MSC, opportunamente stimolate, possono differenziare in diversi tipi di tessuto connettivo quali, tessuto osseo, cartilagineo ed adiposo. L’attività di ricerca è stata finalizzata all’ottimizzazione di un protocollo di espansione ex vivo ed alla valutazione dell’influenza della sostanza P, neuropeptide presente a livello delle terminazioni sensoriali nelle vicinanze dell’osso, nel processo di commissionamento osteogenico.
Bone is a dynamic tissue, with the ability to adapt to its functional demands and repair itself by bone remodelling. The major effector cells of bone remodelling are osteoclast and osteoblast, they cooperate in order to maintain the balance between bone formation and bone resorption, essential for bone homeostasis. Disruption of this balance can diminish bone mass and micro-architectural integrity of the bone resulting in an increase in bone fragility and susceptibility to fractures, as evident in osteoporosis. It is known that, in the pathophysiology of the bone, a crucial role is played by endocrine and paracrine factors. Recent data suggest that bone remodeling may be influenced by the nervous system. The hypothesis is supported by the presence, in proximity of the bone, of sensory nerve fibers responsible for the release of some neuro peptides, like substance P. Iin capsaicin-treated animal has been shown the direct involvement of the nervous system in the maintenance of bone, this animal showed bone loss and increased bone fragility. For these reasons in recent years has intensified research in this field trying to understand the role of neuropeptides in the process of differentiation of mesenchymal precursors into osteogenic lineage. The mesenchymal stromal cells are undifferentiated multipotent cells present in the bone marrow, adipose tissue, umbilical cord and dental pulp. In these districts, MSC are in a quiescent state until they are required to local repair or tissue regeneration. MSC, suitably stimulated, can differentiate into different types of connective tissue such as, bone, cartilage and adipose. The research was designed to optimize a protocol for ex vivo expansion and to evaluate the effect of substance P, neuropeptide in the sensory endings in the vicinity of the bone, in the process of picking osteogenic.
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Femia, Antonio. "Tecnica di modulazione PWM per inverter multifase con minima distorsione della corrente in uscita". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract (sommario):
L’obbiettivo della tesi è lo studio di una tecnica di modulazione che riduca la distorsione (ripple) della corrente in uscita da un inverter multifase. A tal fine, è stata determinata la tecnica di modulazione ottima, che rende teoricamente minimo il valore efficace del ripple di corrente. La tecnica proposta agisce sulla componente di modo comune delle tensioni dell’ inverter, per la quale viene determinata un’espressione esplicita in forma chiusa. Simulazioni e prove sperimentali confermano le previsioni teoriche.
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Storci, Gianluca <1973&gt. "Ruolo dell'infiammzione nella modulazione dell'aggressività delle cellule staminali del cancro nel carcinoma della mammella". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/2144/.

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Galli, Fabio. "Studio di tecniche di modulazione per inverter a tensione impressa in azionamenti con macchina asincrona esafase asimmetrica". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5967/.

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Abstract (sommario):
Modellizzazione della macchina asincrona esafase asimmetrica mediante i vettori di spazio trifase. Determinazione delle trasformazioni esafase dallo studio del campo magnetico rotante. Modellizzazione della macchina asincrona esafase asimmetrica mediante i vettori di spazio esafase. Studio dell’inverter esafase e delle relative tecniche di modulazione. Definizione del modello Simulink dell’azionamento. Studio del ripple della corrente di carico.
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Massa, Annamaria <1988&gt. "Il ruolo del microambiente extracellulare nella modulazione della staminalità e del differenziamento di cellule staminali mesenchimali (MSC)". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7400/.

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Abstract (sommario):
Le cellule staminali mesenchimali (MSC) impiegate nelle strategie di medicina rigenerativa sono state isolate da vari tessuti, quali midollo osseo, tessuto adiposo e polpa dentale. Le MSC sono elementi peculiari che contribuiscono al processo di guarigione ossea, sia direttamente poichè precurcosi degli osteoblasti o indirettamente, producendo citochine, fattori di crescita e modulando la vascolarizzazione e l’infiammazione. Pertanto, l’infusione di MSC rappresenta un potenziale approccio terapeutico per favorire la guarigione ossea. Tuttavia, il successo delle strategie rigenerative può essere influenzato da un microambiente sfavorevole. Lo scopo di questo studio è stato studiare come le caratteristiche fisico-chimiche del microambiente extracellulare, in particolare la tensione di ossigeno e l’acidosi extracellulare, possono modulare la staminalità e il potenziale osteogenico delle MSC. Abbiamo esaminato se l’ipossia prolungata influenzava il differenziamento osteogencio delle cellule staminali mesenchimali derivate dal tessuto adiposo (ASC). L’effetto della tensione di ossigeno è stato valutato sulla proliferazione cellulare, sugli antigeni di superficie, sull’espressione dei geni di staminalità e dell’osteogenesi, sulla deposizione di matrice minerale e sul rilascio dei fattori di crescita. Abbiamo dimostrato che l’ipossia aveva un duplice ruolo, promuoveva la proliferazione delle ASC in assenza di stimoli osteogenici, ma favoriva il differenziamento in presenza di fattori pro-osteogenici. Successivamente abbiamo valutato l’effetto di differenti livelli di pH extracellulare (6.5, 6.6, 7.1 e 7.4) sulla staminalità e il differenziamento osteogenico delle cellule staminali derivate dalla polpa dentale (DPSC). Abbiamo evidenziato che il microambiente acido promuoveva il fenotipo staminale delle DPSC. Inoltre, l’acidosi extracellulare riduceva significativamente la crescita cellulare favorendo lo stato quiescente G0 del ciclo cellulare. Infine, abbiamo dimostrato l’effetto inibitorio del pH acido sul potenziale osteogenico delle DPSC. Pertanto la modulazione delle variazioni della tensione di ossigeno e del pH extracellulare devono essere considerate quando le MSC rappresentano uno strumento terapeutico in campo ortopedico.
Mesenchymal stem cells (MSC) have been isolated from various tissues, including bone marrow, adipose tissue, and dental pulp for regenerative strategies in orthopaedics and dentistry. MSC are critical elements that may contribute to bone healing, either directly as osteoblast precursors or indirectly by producing cytokines and growth factors, and by modulating vascularization and inflammation. The infusion of MSC therefore represents a valuable therapeutic approach to enhance bone healing. However, the success of regenerative strategy may be hampered by an unfavourable microenvironment. The aim of this study was to investigate how physicochemical characteristics of extracellular microenvironment, including oxygen tension and extracellular acidity, can modulate the stemness and the osteogenic potential of MSC. We first examined whether a prolonged exposure to hypoxia affects the osteogenic differentiation of adipose derived mesenchymal stem cells (ASC). The effect of oxygen tension was evaluated on cell proliferation, surface antigens, stemness gene and bone-related genes expression, alkaline phosphatase activity, mineral matrix deposition, and growth factor release. We demonstrated that hypoxia acts dually, promoting ASC proliferation and stemness in the absence of osteogenic stimuli, but also inducing their differentiation in a bone-like milieu. We subsequently investigated the effect of different levels of extracellular pH (6.5, 6.8, 7.1 and 7.4) on stemness and osteogenic differentiation of mesenchymal stem cells from dental pulp (DPSC). We were able to provide consistent evidence that an acidic microenvironment promotes the stemness state of DPSC. Moreover, extracellular acidosis significantly reduces cells growth, and push cells to reside in the quiescent G0 phase of the cell cycle. Finally, we demonstrated the inhibitory effect of acidic pH on the osteogenic potential of DPSC. Modulation of oxygen tension and extracellular pH variations must be considered when MSC are included as a therapeutic tool in bone-related applications.
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Nipoti, Simone. "Studio e realizzazione di un inverter trifase a tre livelli". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6817/.

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Abstract (sommario):
Lo scopo di questa tesi è lo studio e la realizzazione di una specifica tipologia di inverter, l’inverter trifase a tre livelli di tipo Cascaded. Il primo capitolo descrive l’inverter a due livelli e quello multilivello, evidenziandone gli aspetti peculiari e le possibili applicazioni. Il secondo capitolo affronta nello specifico l’inverter a trifase a tre livelli, per il quale, nel terzo capitolo, ne è descritta una realizzazione pratica, costruita presso i laboratori del Dipartimento di Ingegneria Elettrica dell’Università di Bologna. Nel quarto capitolo vengono presentate alcune prove sperimentali effettuate sul sistema reale.
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Restivo, Leonardo. "Dissociazione neurogenetica degli effetti dell'attivazione del recettore 5-HT4 : modulazione dei processi di memoria e della plasticità morfologica ippocampale". Aix-Marseille 1, 2005. http://www.theses.fr/2005AIX11079.

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Frascari, Irene <1982&gt. "Sistemi endorfinergici e modulazione di segnali molecolari e profili trascrizionali coinvolti in processi di protezione e autoriparazione del miocardio danneggiato". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5818/.

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Abstract (sommario):
Con il termine IPC (precondizionamento ischemico) si indica un fenomeno per il quale, esponendo il cuore a brevi cicli di ischemie subletali prima di un danno ischemico prolungato, si conferisce una profonda resistenza all’infarto, una delle principali cause di invalidità e mortalità a livello mondiale. Studi recenti hanno suggerito che l’IPC sia in grado di migliorare la sopravvivenza, la mobilizzazione e l’integrazione di cellule staminali in aree ischemiche e che possa fornire una nuova strategia per potenziare l’efficacia della terapia cellulare cardiaca, un’area della ricerca in continuo sviluppo. L’IPC è difficilmente trasferibile nella pratica clinica ma, da anni, è ben documentato che gli oppioidi e i loro recettori hanno un ruolo cardioprotettivo e che attivano le vie di segnale coinvolte nell’IPC: sono quindi candidati ideali per una possibile terapia farmacologica alternativa all’IPC. Il trattamento di cardiomiociti con gli agonisti dei recettori oppioidi Dinorfina B, DADLE e Met-Encefalina potrebbe proteggere, quindi, le cellule dall’apoptosi causata da un ambiente ischemico ma potrebbe anche indurle a produrre fattori che richiamino elementi staminali. Per testare quest’ipotesi è stato messo a punto un modello di “microambiente ischemico” in vitro sui cardiomioblasti di ratto H9c2 ed è stato dimostrato che precondizionando le cellule in modo “continuativo” (ventiquattro ore di precondizionamento con oppioidi e successivamente ventiquattro ore di induzione del danno, continuando a somministrare i peptidi oppioidi) con Dinorfina B e DADLE si verifica una protezione diretta dall’apoptosi. Successivamente, saggi di migrazione e adesione hanno mostrato che DADLE agisce sulle H9c2 “ischemiche” spronandole a creare un microambiente capace di attirare cellule staminali mesenchimali umane (FMhMSC) e di potenziare le capacità adesive delle FMhMSC. I dati ottenuti suggeriscono, inoltre, che la capacità del microambiente ischemico trattato con DADLE di attirare le cellule staminali possa essere imputabile alla maggiore espressione di chemochine da parte delle H9c2.
Ischemic preconditioning (IPC), the exposure of the heart to short cycles of sublethal ischemia before a prolonged ischemic damage, is a phenomenon able to provide a considerable resistance to myocardial infarct, one of the most prominent cause of disability and death in the world. Recent studies suggest that IPC can improve survival, homing, and engrafment of stem cells in ischemic areas and that it can constitute a new therapeutic strategy to enhance stem cell cardioprotective therapy, a developing research area. IPC is difficult to apply in clinical practice, but is well known that opioids and their receptors are cardioprotective and that they activate signaling pathways involved in IPC; for this reasons opioids are suitable candidate for a possible pharmacological therapy alternative to IPC. Given these assumptions, the purpose of the present study was to investigate whether conditioning cardiomyocytes with opioid receptor agonists Dynorphin B, DADLE e Met-Enkephalin could protect cells from apoptosis caused by an ischemic environment and whether it could induce the damaged cells to produce factors capable to attract stem cells. To tests this hypothesis we developed an in vitro model of “ischemic microenvironment” applied to H9c2 rat cardiomyoblasts. Preconditiong the cells in a “sustained” way (24 hours of opioids preconditioning followed by 24 hours of induction of damage, keeping on administering the opioid peptides) with Dynorphin B and DADLE leads to a direct protection from apoptosis. Thereafter, migration and adhesion assays showed that DADLE drives “ischemic” H9c2 to create a microenvironment capable to attract human Mesenchymal stem cells (FMhMSCs) and to improve FMhMSC grafting abilities. Moreover, the results obtained until now suggest that the ability of the ischaemic microenvironment conditioned with DADLE to attract FMhMSC could be ascribed to chemokines upregulation in H9c2.
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Toffano, Matteo. "Analisi e simulazione di un convertitore a tre livelli per applicazioni di potenza". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amslaurea.unibo.it/460/.

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Abstract (sommario):
La tesi presenta l'analisi del funzionamento di un inverter a tre livelli di tipo diode-clamped, confrontando tra loro varie tecniche di modulazione e valutandone l'efficienza (per ulteriori informazioni contattare matteo.toffano@gmail.com).
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Malicoutis, Flavia. "Studio del ruolo dei differenti metaboliti degli ellagitannini nella modulazione del processo infiammatorio: analisi trascrittomica delle diverse tipologie di attivazione macrofagica". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15598/.

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Abstract (sommario):
Agli ellagitannini (ET), tannini condensati tipici di molti tipi di frutta, tra cui frutti rossi e melograno, sono attribuite svariate attività biologiche positive per la salute umana ancora poco sostanziate da chiare evidenze scientifiche. La chiave per comprendere questa variabilità potrebbe risiedere nella biotrasformazione che gli ET subiscono dopo l’ingestione: nell’intestino vengono trasformati nei metaboliti derivati, le urolitine. In relazione alla tipologia di urolitine prodotte dall’uomo sono stati individuati tre fenotipi metabolici: metabotipo A, tipico di soggetti che producono in prevalenza urolitina A; metabotipo B, di soggetti che producono anche isourolitina A ed urolitina B; metabotipo 0, di coloro che non producono urolitine. Nel presente elaborato, che si inserisce nel più ampio progetto di ricerca NIKE, sono stati testati gli effetti putativi dei metabotipi in colture primarie di macrofagi, una tipologia cellulare plastica e ubiquitaria che riveste un ruolo centrale nella risposta immunitaria. I macrofagi sono stati attivati in senso classico (M1) o alternativo (M2) e supplementati per sei giorni con due diverse combinazioni di urolitine, per ricalcare i metabotipi A e B, in concentrazioni coerenti con quelle plasmatiche date dal consumo di alimenti ricchi in ET. Parallelamente sono stati coltivati anche macrofagi non attivati come controllo. Al termine del trattamento, si è proceduto all’analisi del profilo di espressione genica con tecnologia microarray a genoma intero per indagare le basi molecolari del supposto effetto antinfiammatorio dei metaboliti testati. Il trascrittoma dei macrofagi è risultato essere influenzato in maniera differente dai due metabotipi: il trascrittoma degli M1 è stato minimamente influenzato dalla supplementazione, mentre negli M2 il metabotipo A ha indotto cambiamenti significativi in un considerevole numero di trascritti, mostrando un miglioramento delle proprietà antinfiammatorie macrofagiche.
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Certelli, Lorenzo. "Implementazione di un modulatore sigma-delta digitale per la sintesi di segnali pwm ad alta fedelta". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6024/.

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Abstract (sommario):
La modulazione a durata d'impulso (PWM) è utilizzata soprattutto perchè permette di ottenere alta efficenza energetica. In ambito accademico è stato proposto un modulatore PWM che sfrutta la tecnica di noise shaping, Sigma Delta, per avere elevata fedeltà. Il lavoro di questa tesi è stato l'implementazione su FPGA del modulatore Sigma DeltaDigitale utilizzato: quarto ordine, con quantizzatore a 4 bit e SNR in banda di 60 dB. Il dimensionamento è stato fatto determinando l'effetto che la lunghezza delle parole dei segnali ha sul rumore prodotto dal sistema. Questo studio è stato svolto con analisi euristiche ed algoritmi di ricerca implementati in ambiente MATLAB. Lo studio fatto è di carattere generale ed estendibile a generiche architetture Sigma Delta.
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CONDORELLI, MARTINA. "I principi di certezza del diritto et di sécurité juridique e le garanzie offerte al cittadino in Italia e in Francia". Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2019. http://hdl.handle.net/10280/62075.

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Abstract (sommario):
Da ormai diversi anni, i giudici amministrativi, italiani come francesi, dimostrano una crescente preoccupazione per la tutela della certezza del diritto, che li ha portati ad arrogarsi il potere di modulare gli effetti dell’annullamento, seguendo il modello della Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Questa preoccupazione non è tuttavia nuova: in Francia come in Italia, diversi orientamenti giurisprudenziali, anche molto risalenti, avevano lo scopo di preservare alcuni degli effetti prodotti dall’atto illegittimo dall’effetto eliminatorio e ripristinatorio dell’annullamento. Le nuove tecniche di protezione della certezza del diritto, e in particolare la modulazione, hanno ricevuto un’accoglienza molto diversa nei due Paesi: se in Francia hanno – almeno inizialmente – trovato un terreno fertile, in Italia, l’arretramento del principio di legalità da esse sotteso è stato fortemente criticato, poiché ritenuto contrario alle garanzie di tutela giurisdizionale sancite dall’art. 113 Cost. Da una parte, la tesi descrive e analizza le tecniche di protezione della stabilità degli effetti dell’atto illegittimo, allo scopo di comprendere ciò che, concretamente, i giudici intendono tutelare quando fanno prevalere il principio di certezza del diritto su quello di legalità. D’altra parte, la ricerca ha lo scopo di verificare quale sia l’impatto delle tendenze giurisprudenziali descritte sulle garanzie di tutela offerte ai cittadini in Italia e in Francia, al fine di trovare una spiegazione alla diversa accoglienza riservata alle tecniche giurisprudenziali di tutela della certezza del diritto nei due Paesi.
Since the beginning of the XXI century, Italian and French administrative courts have shown an increasing interest in the protection of legal certainty, which eventually culminated in the adoption of the power to modulate the temporal effects of judicial annulments, along the lines of the powers granted to the European Court of Justice by art. 264, sect. 2 T.F.E.U. An in-depth analysis of Italian and French case law revealed that several legal doctrines aimed at the preservation of unlawful administrative acts from the effects of an annulment had already been developed by domestic Courts prior to the introduction of the power to modulate their decisions, thus demonstrating a long-lasting commitment to legal certainty by the Courts. The new techniques generated different responses in the two sides of the Alps. While in France, they received general approval by legal scholars – at least initially – and their use is now widespread, in Italy they have been almost unanimously deemed in contravention of the guarantees enshrined in article 113 of the Italian Constitution. The dissertation describes and analyses the old and new techniques by which the stability of an unlawful act or of its effects are protected by Italian and French Courts, with the aim of further defining the concept of legal certainty by illustrating what is actually protected by the Court when the principle of legal certainty is acknowledged to prevail on the principle of legality. Furthermore, the dissertation focuses on the impact of these techniques on the justiciability of citizens’ rights, in France and in Italy, as a means to explain the different reception the power of modulation has had in the two Countries.
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Orsini, Luca. "Valutazione della qualità delle immagini e della dose in multi-slice computed tomography per l'ottimizzazione dei protocolli clinici che impiegano sistemi di modulazione automatica". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6712/.

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Abstract (sommario):
In questo studio ci siamo proposti di investigare i sistemi di modulazione automatica della dose sui sistemi TC Multislice (Automatic Exposure Control – AEC) da tre diversi produttori, aventi differenti indicatori di qualità delle immagini. Il presente lavoro è stato svolto presso il Servizio di Fisica Sanitaria dell’Azienda Ospedaliera Universitaria - Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna e consiste in un’analisi quantitativa della dose impiegata durante esami di Tomografia Computerizzata Multi-Slice (TCMS) e delle rispettive immagini radiologiche. Le immagini sono state acquisite con : GE LightSpeed VCT 64 e GE LightSpeed 16 (AEC AutomA 3D longitudinale e angolare), Siemens Sensation 16 (AEC CARE Dose 4D combinato), Philips Brilliance 16 e iCT 64 (separati in AEC ZDOM longitudinale e AEC DDOM angolare). Le acquisizioni TCMS sono state effettuate a differenti kV e mA di riferimento, al fine di investigarne gli effetti sulla modulazione, impiegando algoritmi di ricostruzione standard presenti su ogni macchina. Due fantocci antropomorfi simulanti la zona del torace e dell’addome sono stati utilizzati per simulare un paziente standard posizionato come in un esame clinico di routine ; a questo proposito, sono stati impiegati protocolli elicoidali standard con e senza modulazione. Sono inoltre stati testati differenti valori di indice di qualità delle immagini. Il profilo dei mA lungo la lunghezza è stato ottenuto utilizzando ImageJ, un programma open source comunemente utilizzato per l’elaborazione di immagini; i mAs sono stati normalizzati ad un fattore che tiene conto delle differenti geometrie e delle filtrazioni dei diversi scanner tomografici analizzati nell’esperienza. Il rumore è stato valutato tramite la scelta di determinate ROI (Region Of Interest) localizzate in aree il più possibili uniformi disponibili lungo i fantocci. Abbiamo registrato che una variazione del Noise Index o dei mAs di riferimento a seconda della tipologia di macchina analizzata risulta in uno shift dei profili di dose; lo stesso si è verificato quando sono stati cambiato kV o mA nella scout di acquisizione. Sistemi AEC longitudinali e combinati hanno mostrato profili di mAs normalizzati simili tra loro, con valori elevati evidenziati nella zona delle spalle e zona pelvi; sono state osservate differenze del 30-40% tra i differenti scanner tomografici. Solo in un caso di macchina analizzata si è verificato un comportamento opposto rispetto alle altre due tipologie di macchina in esame. A dispetto della differente natura dei sistemi AEC, i risultati ottenuti dai protocolli combinati e longitudinali sono simili tra loro. Il rumore presente nelle immagini è aumentato ad un livello accettabile e la sua uniformità lungo la direzione di scan è migliorata.
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Vancini, Luca. "Progetto e realizzazione del sistema di controllo di un inverter multifase a tre livelli per applicazioni industriali ed eoliche". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15222/.

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Abstract (sommario):
In questo elaborato viene descritto il metodo utilizzato per determinare una nuova tecnica di modulazione che garantisca l'equilibratura della tensione dei condensatori del Bus-DC. L'inverter in studio appartiene alla categoria NPC a tre livelli in configurazione T-type. Nell'elaborato si è analizzato, sia il caso di inverter NPC T-type in configurazione trifase, che in configurazione pentafase. Si riportano i risultati delle simulazioni e delle prove sperimentali, effettuate al fine di validare la tecnica di modulazione proposta.
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Mastromauro, Michela Pia. "La Bioelettronica Organica: approcci tecnologici per la registrazione, stimolazione e la modulazione di segnali elettrofisiologici di cellule neuronali per finalità terapeutiche nell'ambito della medicina neuro-rigenerativa". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract (sommario):
La Bioelettronica organica è una disciplina sviluppatosi a partire dal XVII secolo con l’esperimento di Luigi Galvani che, applicando uno stimolo elettrico ai muscoli di una rana dissezionata, ne osservò il movimento. La Bioelettronica organica è un’evoluzione della suddetta disciplina nel quale elementi di natura biologica vengono combinati con dispositivi elettronici avanzati, basati sull’utilizzo di materiali organici, con lo scopo di realizzare dispositivi in grado di interagire con la materia vivente per sviluppare nuove metodologie diagnostiche, di analisi e terapeutiche. L’accoppiamento tra dispositivi elettronici organici e il mondo biologico si sviluppa in due direzioni: da un lato una reazione o un processo biologico può trasferire un segnale ad un dispositivo elettronico organico, dall’altro un dispositivo elettronico organico può avviare un processo biologico. In particolare, il mio studio di tesi riguarda l’interazione tra dispositivi elettronici e cellule neuronali in grado sia di riconoscere e analizzare l’attività cerebrale, sia di intervenire sul funzionamento tramite micro-stimoli elettrici localizzati. I materiali elettronici organici, quali polimeri conduttivi e piccole molecole, hanno mostrato di poter consentire la fabbricazione di strumenti elettronici che offrono numerosi vantaggi rispetto a quelli tradizionali a base di silicio, in virtù delle loro proprietà elettroniche e meccaniche, della loro biocompatibilità, dei bassi costi di produzione, così da permettere di minimizzare l’invasività e sviluppare applicazioni sempre più innovative.
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Sanvito, Rossella Van Dorsselaer Alain Galli Kienle Marzia. "Modulazione nutrizionale del proteoma di Saccharomyces cerevisiae nel ceppo selvatico e nei mutanti nel gene FAR1 codificante per un regolatore negativo della transizione de G1 a S". Strasbourg : Université Louis Pasteur, 2006. http://eprints-scd-ulp.u-strasbg.fr:8080/491/01/ThesisRossellaSanvito.pdf.

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Sanvito, Rossella. "Modulazione nutrizionale del proteoma di Saccharomyces cerevisiae nel ceppo selvatico e nei mutanti nel gene FAR1 codificante per un regolatore negativo della transizione de G1 a S". Université Louis Pasteur (Strasbourg) (1971-2008), 2006. https://publication-theses.unistra.fr/public/theses_doctorat/2006/SANVITO_Rossella_2006.pdf.

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Abstract (sommario):
Ce travail a eu pour but d’approfondir la compréhension des mécanismes de contrôle de la transition G1/S de Saccharomyces cerevisiae, en étudiant par une approche protéomique la croissance exponentielle des mutants du FAR1 (impliqué dans le contrôle du point Start du cycle cellulaire) et la variation nutritionnelle d’une source pauvre en carbone à une source riche dans la souche sauvage. En observant la corrélation entre les phénotypes des mutants et les valeurs du mARN et d’expression protéique, nous avons recherché possibles nouveaux acteurs du contrôle entre la croissance et la progression cellulaire par les nutriments. Nos données suggèrent l'existence d'une interaction entre FAR1 et le contrôle de la synthèse protéique, d’une part, et de la machinerie métabolique d'autre part. En autre, on a identifié une protéine ayant rôle inconnu, Gvp36, qui pourrait être impliquée dans le contrôle de la transition G1/S, en faisant partie d’une voie qui associe Far1 au bourgeonnement
The aim of this study was to better understand G1 to S transition control in Saccharomyces cerevisiae, studying by a proteomic approach the exponential growth of mutants in FAR1 (involved in cell size control of Start) and nutritional shift-up from poor to rich carbon source of wild type strain. Observing correlation between cell cycle mutant phenotypes and mRNA and protein expression, we looked for possible new actors of the control of growth and cell cycle progression by nutrients in budding yeast. We found that FAR1 gene dosage affects ribosome biosynthesis and the main pathway of carbohydrate metabolism, suggesting a possible feedback control of cell size threshold on these two pathways. Moreover, we identified an unknown function protein, Gvp36, that may be involved in G1 to S transition control, taking part in a pathway which link Far1 to budding
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Baroni, Mattia. "Studio sul convertitore elettronico per il pilotaggio di motori asincroni trifase". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7353/.

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Abstract (sommario):
La semplicità, affidabilità, robustezza ed economicità del motore asincrono trifase ne fanno un motore largamente utilizzato sia in ambiente industriale che civile (pompe, ascensori, montacarichi, nastri trasportatori, ventilatori, locomotive ferroviarie, …). È ipotizzabile che in futuro vi sarà sempre più largo impiego di motori elettrici e i recenti sviluppi nella tecnologia dei convertitori elettronici per il controllo dei motori asincroni ne consentiranno l’uso in sempre più estesi ambiti applicativi. La messa sotto tensione di motori a media/alta potenza presenta però, in fase di avviamento, correnti di spunto e coppie elevate che devono essere controllate. In questa tesi saranno pertanto studiate le tecniche di protezione, avviamento e controllo dei motori asincroni trifase Nel primo capitolo esamineremo le funzioni di sezionamento, comando e protezione da cortocircuiti e sovraccarichi e i dispositivi adatti a svolgere tale compito in modo coordinato. Nel secondo capitolo esamineremo le principali tecnologie usate per l’avviamento dei motori, da quelle più semplici a quelle che impiegano dispositivi elettronici allo stato solido: Soft-Starters a tiristori (solo regolazione AC), Inverters a transistori (controllo sia in frequenza che ampiezza della forma d’onda AC generata). Fra tutti i possibili convertitori DC/AC analizzeremo dettagliatamente esclusivamente quelli a controllo PWM analogico che costituiranno l’oggetto della trattazione dei capitoli seguenti.
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Fiumi, Federico. "Implementazione di un sistema di comunicazione digitale wireless mediante software-defined radio". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract (sommario):
Studio e implementazione di un sistema di comunicazione digitale a modulazione numerica QPSK. Il sistema è stato implementato tramite interfacciamento Simulink di due dispositivi software defined radio: URSP2 e NooElec RTL-SDR.
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Cavicchioli, Niccolò. "Verifica preliminare di ricezione di dati di telemetria da satelliti radioamatoriali mediante l'Alma Mater Ground Station". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15854/.

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Abstract (sommario):
L'elaborato tratta della verifica preliminare della catena ricettiva dell'Alma Mater Ground Station. La catena ricettiva comprende tutti gli elementi, hardware e software, necessari per permettere la ricezione e la decodifica di segnali radio provenienti da piccoli satelliti in orbita bassa. La tesi contiene descrizioni in dettaglio dei differenti elementi hardware e software, della loro interazione e del loro utilizzo. La stazione di terra costituirà un importante riferimento per il controllo e l'analisi dei dati provenienti dai satelliti nell'ambito delle operazioni internazionali ESEO e microHETsat. La natura manualistica dell'elaborato è finalizzata alla stesura di un manuale d'uso della stazione di terra. La tesi presenta in dettaglio le differenti configurazioni che hanno permesso di ricevere con successo i dati telemetrici inviati dal piccolo satellite UNISAT-6, oltre a contenere informazioni relative a passate configurazioni della stazione di terra e accenni riguardanti le modifiche che ne renderanno maggiormente efficiente l'operatività.
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