Bibliografías temáticas / Disastri naturali

Índice

  1. Artículos de revistas
  2. Tesis
  3. Libros
  4. Capítulos de libros
  5. Actas de conferencias
  6. Informes

Literatura académica sobre el tema "Disastri naturali"

Autor: Grafiati
Publicado: 4 de junio de 2021
Última modificación: 14 de marzo de 2023

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Artículos de revistas sobre el tema "Disastri naturali"

1

Fermani, Alessandra y Angelo Carrieri. "La percezione del rischio dei disastri naturali in adulti emergenti". PRISMA Economia - Società - Lavoro, n.º 3 (noviembre de 2019): 81–96. http://dx.doi.org/10.3280/pri2018-003006.

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2

Forino, Imma. "Yasmeen Lari, traiettorie e contesti". TERRITORIO, n.º 100 (noviembre de 2022): 7–16. http://dx.doi.org/10.3280/tr2022-100001.

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Resumen
Questo saggio introduce il servizio dedicato alla figura professionale dell'architetta pakistana Yasmeen Lari. A partire dalla sua formazione e interpolando fra loro i contesti geografici e socioeconomici nei quali Lari ha operato, l'articolo restituisce sinteticamente la sua traiettoria professionale: dai grandi complessi residenziali e pubblici alle case unifamiliari, dall'attività di studio e recupero del patrimonio architettonico e urbano del suo paese ai contributi ‘sul campo' durante i disastri naturali subiti dalle popolazioni più disagiate. È una maturazione non solo professionale, ma anche umana, che ne ha distinto il pensiero e l'opera.
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3

Andreassi, Fabio. "Il ruolo dei disastri naturali e dell'azione pubblica nella destrutturazione dell'immaginario collettivo della città". ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, n.º 123 (noviembre de 2018): 5–25. http://dx.doi.org/10.3280/asur2018-123001.

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4

Donato, V., A. Noto, A. Lacquaniti, A. Versaci, M. Giardina, D. Bolignano, F. Spinelli, A. David y M. Buemi. "Alluvione di Messina 2009: NGAL in due pazienti con Crush Syndrome". Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 22, n.º 1 (24 de enero de 2018): 1–4. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2010.1188.

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Resumen
Neutrophil Gelatinase-Associated Lipocalin (NGAL) è uno dei più promettenti biomarcatori utilizzati nella diagnosi di “Acute Kidney Injury” (AKI), dal momento che il suo incremento è un buon predittore a breve termine dello sviluppo di insufficienza renale acuta in notevole anticipo rispetto all'incremento dei valori della creatinia sierica. Riportiamo la nostra esperienza di un caso di Crush Syndrome di due pazienti vittime dell'alluvione che ha coinvolto Messina. Lo sviluppo di AKI in seguito a Crush Syndrome è la seconda causa più comune di morte in seguito a terremoti o altri disastri naturali ma allo stesso tempo è una complicanza disastro-correlata che può essere reversibile in particolar modo in caso di diagnosi precoce e di altrettanto precoce trattamento. In questo caso, l'NGAL ci ha permesso di fare una diagnosi precoce di AKI preannunciando le alterazioni dei classici marker come la creatinina, inoltre abbiamo notato la correlazione diretta tra i valori di NGAL, l'evoluzione del danno renale e la prognosi per le due pazienti.
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5

Ungaro, Daniele. "Disastri naturali e vulnerabilità sociale. L'esperienza della perdita nei terremoti del Friuli e de L'Aquila". SICUREZZA E SCIENZE SOCIALI, n.º 3 (enero de 2016): 75–84. http://dx.doi.org/10.3280/siss2015-003007.

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6

DiMartino, Antonio. "Verso un’analisi socio-giuridica delle questioni ambientali in Europa". Società e diritti 7, n.º 14 (9 de diciembre de 2022): 56–65. http://dx.doi.org/10.54103/2531-6710/19313.

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Resumen
L'autore richiama l'attenzione sulle questioni ambientali del diritto europeo e sull'importanza della Sociologia del diritto. Le politiche ambientali della Comunità Europea sono attuate negli Stati membri, ma l'attuazione degli obiettivi ambientali e le corrispondenti misure amministrative implicano difficili questioni sociali. Non c'è dubbio, infatti, che le questioni ambientali siano al centro dell'attuale dibattito pubblico, attorno al quale si organizzano anche le strategie e le pratiche nazionali e sovranazionali. Accanto a una ricostruzione storica e istituzionale, la trattazione analizza specificamente gli aspetti sociologici del "danno ambientale". In questa prospettiva, l'autore ha tenuto conto del fatto che i disastri sono sempre più spesso considerati come parzialmente causati dall'uomo piuttosto che come eventi puramente naturali.
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7

Ercole, Enrico. "Società e natura. Il ruolo delle trasformazioni sociali nella percezione e nella risposta ai disastri naturali". SOCIOLOGIA E RICERCA SOCIALE, n.º 102 (junio de 2014): 105–13. http://dx.doi.org/10.3280/sr2013-102008.

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8

Movchan, Olga, Elisabetta Conte y Marilena Senatore. "Nuove prospettive del lavoro terapeutico in tempo di guerra: il campo traumatizzato". QUADERNI DI GESTALT 35, n.º 2 (diciembre de 2022): 53–63. http://dx.doi.org/10.3280/gest2022-002004.

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Resumen
Quando un paziente entra in uno studio di psicoterapia porta con sé la propria esperienza traumatica, e alcuni aspetti entrano inevitabilmente in risonanza con l'esperienza traumatica del terapeuta. La situazione diventa ancora più difficile per il terapeuta se l'evento traumatico è globale e condiviso da entrambi, come in situazioni di guerra, disastri politici o naturali. In questo caso è molto importante comprendere i limiti del terapeuta. Il tentativo del terapeuta di evitare la ri-traumatizzazione porta alla repressione di una parte della sua personalità e, di con-seguenza, a una diminuzione della sua presenza nel contatto con il paziente, alimentando i campi traumatici e rafforzando la disconnessione. Per poter stare con l'altro, è necessario mantenere il proprio equilibrio e continuare a trova-re risorse per lavorare nel campo traumatico.
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9

Dondi, Lavinia y Michele Morganti. "Per una città compatta più resiliente: il ruolo strategico degli i". TERRITORIO, n.º 97 (febrero de 2022): 85–94. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-097-supplementooa12931.

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La pandemia ha messo in luce le fragilità della città compatta - da tempo assunta a modello di riferimento per la qualità dei suoi spazi, la sua efficienza, la vitalità e il benessere degli abitanti - specie nei tessuti edilizi più densi, poiché generalmente sprovvisti di una rete di spazi aperti di prossimità. Ma ci ha anche fatto rivolgere l'attenzione verso uno degli elementi morfologici predominanti: l'isolato e la sua corte. Seppur sottostimato in termini spaziali, sociali e ambientali, l'invaso cortilizio costituisce un potenziale prezioso per il miglioramento della resilienza urbana. Lo studio indaga tale potenziale nelle recenti esperienze europee di rigenerazione, facendo emergere cinque temi di progetto essenziali per valorizzare il tessuto connettivo semiprivato e incrementare la resilienza della città compatta, anche in relazione ai disastri naturali, crisi sanitarie incluse.
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Baubet, Thierry, Elia Biganzoli, Cristina Castelli, Francesca Giordano, Monica Lanzoni, Giuseppe Marano y Annalisa Orenti. "Trauma e discontinuità temporale nei minori vittime di disastri naturali. Il Test de trois dessins: Avant, pendant et avenir". MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, n.º 2 (junio de 2015): 87–116. http://dx.doi.org/10.3280/mal2015-002005.

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Más fuentes

Tesis sobre el tema "Disastri naturali"

1

Gatti, Elena <1986&gt. "Effetti economici dei disastri naturali. Riflessioni sulla storia delle principali catastrofi naturali del Novecento Italiano". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/1553.

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Resumen
La penisola italiana è stata segnata da varie tipologie di disastri naturali. Il rischio sismico e il rischio vulcanico caratterizzano buona parte del territorio: “solo nell’ultimo secolo sono stati venti i terremoti disastrosi (ossia di intensità maggiore del IX grado della scala Mercalli), in media uno ogni quattro anni, ingenti danni economici e circa 120.000 le vittime” . Il dissesto idrogeologico, causa prima in particolare delle più dannose alluvioni, costituisce per il nostro Paese la classe di manifestazioni calamitose più ricorrente e concorre ad esporre almeno 5 milioni di italiani a grande pericolo. A questi rischi si affiancano gli incendi boschivi, che nell’ultimo secolo, in Italia, hanno causato danni per oltre 1.300.000 euro. Interessante è notare come da recenti studi emerga che solo l’1,5 per cento degli incendi ha origine naturale o accidentale. La nostra analisi partirà dalla storia di alcuni tra i più importanti disastri naturali che hanno interessato il territorio italiano.
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2

Au, Chiara <1996&gt. "L’impatto dei disastri naturali sul turismo: il caso del terremoto del Wenchuan nel 2008". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/18203.

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Resumen
Il clima di pace e di rapida crescita economica che ha conosciuto il mondo a partire dalla seconda metà del XX secolo ha permesso all’industria turistica di prosperare, contribuendo in maniera rilevante alla crescita economica nazionale. Tuttavia, il turismo dipende in misura rilevante dalle condizioni dell’ambiente esterno e la crescita economica, attraverso uno sfruttamento eccessivo delle risorse naturali, ha generato un aumento dei disastri naturali, rendendo le destinazioni insicure e minacciando la sopravvivenza del turismo stesso. La Cina, grazie alle sue enormi risorse turistiche di carattere naturale, culturale e storico, sta emergendo come una delle principali destinazioni turistiche mondiali. Tuttavia, trattandosi di uno dei paesi più grandi al mondo, il territorio nazionale presenta caratteristiche morfologiche e climatiche variegate che lo rendono altamente vulnerabile ad un’ampia gamma di disastri naturali. La provincia del Sichuan situata al suo interno riflette pienamente i vantaggi e le contraddizioni del modello di sviluppo economico e turistico nazionale. Il terremoto di magnitudo 8.0 avvenuto nella contea di Wenchuan il 12 maggio 2008 ha obbligato il Sichuan e la Cina a rivedere il loro modello di sviluppo economico. Il turismo è stato duramente colpito dal sisma, ma ha rappresentato anche una delle industrie su cui si è focalizzata la ricostruzione e lo sviluppo a lungo termine delle comunità colpite. Infatti, l’enorme domanda turistica nazionale e mondiale ha reso il turismo un’industria altamente resiliente ai disastri naturali, e grazie alla sua alta remuneratività e capacità di preservare le risorse naturali e culturali da cui trae i suoi profitti, è diventata un’industria non solo in grado di contribuire alla crescita economica regionale, ma anche di salvaguardare il patrimonio naturale e culturale, riducendo così la vulnerabilità ai disastri naturali.
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3

LAZZARONI, SARA. "Economia dei disastri naturali: evidenza macro e micro focalizzata sui paesi in via di sviluppo". Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2014. http://hdl.handle.net/10280/3956.

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Resumen
Nell'ambito dell'economia dei disastri naturali ho elaborato uno studio macroeconomico e due microeconomici. A livello macro ho elaborato una meta-analisi della letteratura empirica sugli effetti dei disastri naturali in termini di costi diretti e indiretti. Ho analizzato gli effetti di caratteristiche del database,tecniche di stima, fattori di resilienza considerati e publication bias. Studi sui costi diretti che includono paesi Africani hanno 65% maggiore probabilità di riportare un risultato negativo e significativo mentre studi sui costi indiretti sembrano soffrire di publication bias. I lavori microeconometrici si focalizzano su due paesi africani. Nel primo analizzo gli effetti di un aumento della variabilità climatica sul consumo di beni alimentari delle famiglie in Uganda nel periodo 2005/06-2009/10. In media un incremento di 1% delle temperature porterebbe a una diminuzione del consumo di alimenti del 3-5% mentre le famiglie sarebbero in grado di contrastare variazioni delle precipitazioni con varie strategie. Nel secondo, con approccio multi-shock analizzo gli effetti di siccità e incremento dei prezzi di acquisto sullo stato nutrizionale di bambini in famiglie residenti in zone rurali del Senegal nel periodo 2009-2011. Singolarmente entrambi gli eventi sembrano avere effetti negativi sul livello nutrizionale. Tuttavia la concomitanza dei due eventi sembra non avere effetto sul peso dei bambini grazie a un positivo effetto reddito.
In this work I deal with the economics of natural disasters conducting one study at the macroeconomic level and two studies at the microeconomic level. In the first I conduct a meta-analysis of the macro literature on the direct and indirect costs of natural disasters. I investigate the effects of empirical design, estimation technique, resilience factors included and publication bias. I find that direct costs studies have 65% probability to report negative and significant results if they include African countries while indirect costs studies show publication bias. Second, I conduct a microeconometric analysis of the effects of weather variability on households food consumption in Uganda in the period 2005/06-2009/10. I show that on average 1% increase in maximum temperatures would reduce food consumption by 4-5% while precipitation amount and distribution would not affect household food consumption thanks to coping strategies. Finally I consider the effects of droughts and increasing purchasing prices on weight-for-age of children in rural households in Senegal using a multishock approach and a unique dataset (2009-2011). Results of drought(increase in prices) econometric analyis show deterioration in child weight-for-age. However, concomitance of drought and increasing prices would leave child weight-for-age unaffected thanks to positive income effects.
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LAZZARONI, SARA. "Economia dei disastri naturali: evidenza macro e micro focalizzata sui paesi in via di sviluppo". Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2014. http://hdl.handle.net/10280/3956.

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Nell'ambito dell'economia dei disastri naturali ho elaborato uno studio macroeconomico e due microeconomici. A livello macro ho elaborato una meta-analisi della letteratura empirica sugli effetti dei disastri naturali in termini di costi diretti e indiretti. Ho analizzato gli effetti di caratteristiche del database,tecniche di stima, fattori di resilienza considerati e publication bias. Studi sui costi diretti che includono paesi Africani hanno 65% maggiore probabilità di riportare un risultato negativo e significativo mentre studi sui costi indiretti sembrano soffrire di publication bias. I lavori microeconometrici si focalizzano su due paesi africani. Nel primo analizzo gli effetti di un aumento della variabilità climatica sul consumo di beni alimentari delle famiglie in Uganda nel periodo 2005/06-2009/10. In media un incremento di 1% delle temperature porterebbe a una diminuzione del consumo di alimenti del 3-5% mentre le famiglie sarebbero in grado di contrastare variazioni delle precipitazioni con varie strategie. Nel secondo, con approccio multi-shock analizzo gli effetti di siccità e incremento dei prezzi di acquisto sullo stato nutrizionale di bambini in famiglie residenti in zone rurali del Senegal nel periodo 2009-2011. Singolarmente entrambi gli eventi sembrano avere effetti negativi sul livello nutrizionale. Tuttavia la concomitanza dei due eventi sembra non avere effetto sul peso dei bambini grazie a un positivo effetto reddito.
In this work I deal with the economics of natural disasters conducting one study at the macroeconomic level and two studies at the microeconomic level. In the first I conduct a meta-analysis of the macro literature on the direct and indirect costs of natural disasters. I investigate the effects of empirical design, estimation technique, resilience factors included and publication bias. I find that direct costs studies have 65% probability to report negative and significant results if they include African countries while indirect costs studies show publication bias. Second, I conduct a microeconometric analysis of the effects of weather variability on households food consumption in Uganda in the period 2005/06-2009/10. I show that on average 1% increase in maximum temperatures would reduce food consumption by 4-5% while precipitation amount and distribution would not affect household food consumption thanks to coping strategies. Finally I consider the effects of droughts and increasing purchasing prices on weight-for-age of children in rural households in Senegal using a multishock approach and a unique dataset (2009-2011). Results of drought(increase in prices) econometric analyis show deterioration in child weight-for-age. However, concomitance of drought and increasing prices would leave child weight-for-age unaffected thanks to positive income effects.
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Bagalini, Ilaria. "Integrating resilience and sustainable development: prevention of the Cascadia aftermath in Portland". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13469/.

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Resumen
Negli ultimi anni, un numero crescente di città sta enunciando piani e obiettivi per migliorare la resilienza urbana, intesa come la capacità del sistema di resistere e prosperare anche in caso di shock o gravi sollecitazioni. La tesi indaga il tema della resilienza al fine di creare un sistema di valutazione della stessa, proponendosi di integrare la resilienza con la sostenibilità La soglia per un livello adeguato è determinata dal tipo di disastri naturali che potrebbero verificarsi nell’area esaminata. L'oggetto di analisi è un edificio a destinazione mista, situato nella città di Portland (Oregon, Stati Uniti). Secondo la storia geologica dell’Oregon, Portland è particolarmente esposta al “Big One”, un terremoto di magnitudo 9/9.2 che creerebbe lo scenario più grave: sette giorni senza servizi di nessun tipo e remote possibilità di evacuazione. Si pone quindi l'obbiettivo di rendere autosufficiente l’edificio per una settimana. In tal caso gli indicatori della resilienza più pertinenti sono: l’apporto idrico e l’apporto energetico. Le analisi dello stato di fatto, rivelano che, attualmente l’edificio non supera lo “stress test”. Il periodo di autosufficienza si incrementa, tramite l’introduzione di volta in volta di strategie sostenibili. Lo studio si conclude quando l’apporto idrico ed energetico assicurano l'autonomia per sette giorni, soddisfacendo così lo “stress test”. Emerge pertanto che la resilienza ha bisogno di essere integrata con la sostenibilità, per creare un potenziale metodo progettuale che può effettivamente condurci verso i futuri sistemi sostenibili desiderati. Non è possibile prevedere il futuro, ma è concepibile quindi prepararsi adeguatamente a superare tali condizioni di sollecitazione, al fine di vivere con sicurezza nonostante queste avverse eventualità.
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Zannoni, Diego. "Il telerilevamento via satellite ai fini della gestione dei disastri naturali. La disciplina giuridica internazionale ed europea". Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2012. http://hdl.handle.net/11577/3421740.

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Resumen
The study aims to offer a clarification and a recognition of the general international and European regulation of remote sensing and, meanwhile, to point out the special regime applicable to remote sensing programs carried out for the prevention, mitigation and management of natural disasters, and to the sensed images relevant in the same field. This hermeneutic method guides the analysis, which aims to propose a fair balance between two opposite demands: on the one hand the promotion of the development of the remote sensing sector through private investment, and on the other hand the proper protection of the public interest in the field of disaster management lato sensu, with the corollary of the prevalence of the logic of solidarity with the one of profit. After introducing fundamental concepts such as remote sensing, natural disaster, outer space, taking into account the relevant regulation, the legal questions arising from the launch of the satellite to the diffusion and use of sensed images are identified and analysed in depth, using the general principles of international space law and international environmental law and examining the praxis shaped by space operators and humanitarian organizations. The research focuses on the unique international instrument specifically dedicated to remote sensing, the General Assembly Resolution 41/65 of 1986. Therefore its correspondence to general international law is scrutinized principle by principle. Next the research explores the international cooperation that has developed in the field of natural disaster management through remote sensing and in particular the system created by the International Charter on Space and Major Disasters on the global level and by the European Union on the regional level. Furthermore, concerning the rules applicable to the access of sensed data, the study analyses how the restrictions to access and diffusion foreseen by national space legislations, even the recently adopted ones, can be conciliated with the unconditioned duty of early warning and of the assistance that international law provides for natural disasters. The conclusion is in a sense that, whenever sensed data are relevant in the sector of natural disasters, all the imposed exceptions and restrictions fall down. Finally, with regard to the legal instruments of protection of remote sensing satellites and of sensed data, during the downlink phase and on fixed support, their gaps and the need of clarification are stressed. Even if it is necessary to guarantee an adequate degree of protection of intellectual property for sensed data, whatever their level of elaboration is, the study supports the thesis that protection should be ignored if data are relevant for natural disaster management, in order to increase their diffusion. In short in the study the access to data relevant for natural disaster management is treated as a public service (servizio pubblico, offentiche Aufgaben, service public) of the international community and as an essential element of a gradually evolving system founded in solidarity among all States participating in the remote sensing chain and on the principle of common benefit for which the exploration and use of outer space shall be carried out according to art. I of the Outer Space Treaty.
Il presente lavoro mira ad offrire una chiarificazione e ricognizione della disciplina generale internazionale ed europea del remote sensing e nel contempo ad individuare il regime speciale applicabile ai programmi di remote sensing condotti per la prevenzione, la mitigazione e la gestione dei disastri naturali e alle immagini telerilevate rilevanti nello stesso ambito. Tale opera ermeneutica, che ne costituisce il filo conduttore ed unificante le varie parti, è animata dall’obiettivo di proporre un equo bilanciamento fra due esigenze contrapposte: quella di promuovere lo sviluppo del settore del remote sensing stimolando l’investimento privato e quella di tutelare adeguatamente l’interesse pubblico in materia di gestione, in senso lato, dei disastri naturali con il corollario della prevalenza, in tale ambito, della logica della solidarietà su quella del profitto. Dopo una parte introduttiva dedicata alla definizione, alla stregua della normativa rilevante, di alcuni concetti fondamentali come telerilevamento, disastro naturale, spazio extra-atmosferico, vengono enucleate e sviscerate le questioni giuridiche che il remote sensing pone durante tutto il suo svolgimento, dal lancio del satellite da telerilevamento fino al momento della diffusione e dell’utilizzo delle immagini telerilevate, facendo ampio appello ai principi generali di diritto internazionale spaziale e dell’ambiente ed esaminando la prassi che si sta sviluppando ad opera degli operatori spaziali e delle organizzazioni di carattere umanitario. In questa parte viene dedicata particolare attenzione all’unico strumento internazionale dedicato in modo specifico al remote sensing, la risoluzione dell’Assemblea Generale 41/65 del 1986, la cui corrispondenza al diritto internazionale generale viene pertanto vagliata principio per principio. L’indagine si concentra poi sulla cooperazione internazionale che si è sviluppata nel settore della gestione tramite remote sensing dei disastri naturali, prendendo in esame più da vicino il sistema messo a punto a livello globale dall’International Charter on Space and Major Disasters e, a livello regionale, dall’Unione Europea. E’apparso poi necessario analizzare la disciplina applicabile all’accesso ai dati telerilevati in particolare per verificare come le restrizioni all’accesso e alla diffusione previste da tutte le legislazioni spaziali nazionali, anche di recente adozione, interagiscono e possono essere conciliate con l’incondizionato obbligo di avviso (early warning) e di soccorso che il diritto internazionale pone in caso di disastri naturali concludendo nel senso che, quando i dati telerilevati sono rilevanti nel settore dei disastri naturali, cadono tutte le eccezioni e le restrizioni eventualmente imposte. Passando infine a considerare gli strumenti utilizzabili a protezione dei satelliti da telerilevamento e degli stessi dati telerilevati, nella fase di downlink o su supporto fisso, ne vengono messe in evidenza le lacune e viene sottolineata l’esigenza di chiarificazione che permea la materia. Ferma la necessità di garantire una adeguata protezione della proprietà intellettuale ai dati telerilevati, quale sia il loro livello di elaborazione, si ritene che tale protezione dovrebbe venir meno se i dati sono rilevanti nella gestione dei disastri naturali, a tutto vantaggio della loro più ampia condivisione. In sintesi nel presente lavoro l’accesso ai dati telerilevati rilevanti nella gestione dei disastri naturali viene configurato come un servizio pubblico (public service, offentiche Aufgaben, service public) della comunità internazionale e si pone come elemento essenziale di un sistema in corso di progressiva definizione fondato sulla solidarietà fra tutti gli Stati partecipanti alla catena della attività telerilevanti e sul principio del beneficio comune cui debbono essere finalizzate, ai sensi dell’art. I del Trattato sullo spazio, l’esplorazione e l’utilizzazione dello spazio extra-atmosferico.
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Bertin, Camilla <1996&gt. "I Disastri Naturali nella Destinazione: Analisi e Implementazione dei Modelli di Disaster Management in uno Studio Empirico Il Caso dei Terremoti del 2016-2017 nelle Località Turistiche dell'Umbria". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17748.

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Resumen
A discapito della propria rilevanza economica, culturale e sociale, il turismo rappresenta un fenomeno particolarmente esposto e fragile rispetto alle questioni della sicurezza: gli shock esterni costituiscono un deterrente all'attrazione dei turisti e un ostacolo per lo sviluppo sostenibile della destinazione. In particolare, di fronte alla crescente intensità e frequenza con cui i disastri naturali colpiscono le destinazioni in tutto il mondo, esacerbati da processi quali l'urbanizzazione, i cambiamenti climatici e lo sviluppo economico, il crisis e disaster management emerge come un'assoluta necessità nel contesto della gestione turistica. La presente trattazione si propone quindi di indagare la natura complessa di tali fenomeni e di fornire un quadro dei modelli e delle strategie di prevenzione e mitigazione emersi in letteratura. Con l'obiettivo di verificare l'applicabilità dei frameworks presentati, si adotterà una prospettiva empirica rispetto al caso-studio dei terremoti avvenuti nel Centro Italia nel 2016-2017. Focalizzandosi sulla regione Umbria, si studieranno gli impatti del sisma e le misure adottate in tutte le fasi del disastro, osservando se, e in quale misura, queste abbiano interessato il settore turistico. Tramite un approccio comparativo sarà quindi possibile implementare i modelli teorici, da un lato, e testare la validità delle strategie effettivamente applicate, dall'altro, proponendo eventuali modifiche o misure di innovazione.
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Torcolacci, Laura. "Utilizzo di immagini satellitari radar per il monitoraggio di un evento alluvionale". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Resumen
Negli ultimi anni è stato registrato un forte incremento del numero di catastrofi naturali: tra le varie tipologie, le inondazioni sono considerate il fenomeno più devastante e ricorrente, con il maggior numero di vittime. Per poter far fronte a questa calamità occorrono piani di gestione del rischio efficaci, che partano dal monitoraggio del territorio e da interventi con funzione di prevenzione fino alla fase di ricostruzione dopo l’evento stesso. In ognuna di queste fasi il Telerilevamento può ricoprire un ruolo di grande importanza. In questo contesto si inserisce il presente lavoro di tesi: a partire da immagini satellitari radar, acquisite dal satellite Sentinel-1 del programma spaziale europeo Copernicus, è stato mostrato come esse siano particolarmente efficaci nel riconoscimento di corpi d’acqua e, in particolare, nel monitoraggio di un evento alluvionale, in quanto non influenzate dalla presenza di copertura nuvolosa, tipica per questa calamità naturale. La sperimentazione è stata effettuata considerando come caso di studio l’alluvione avvenuta nella regione indiana Tamil Nadu tra Novembre e Dicembre 2015. Sono state generate mappe di allagamento a partire da quattro immagini di periodi temporali differenti, ottenendo risultati più che soddisfacenti in fase di validazione. I risultati ottenuti sono stati quindi incrociati con dati di land cover, al fine di ottenere statistiche sulle tipologie di copertura del suolo più colpite. I buoni risultati ottenuti hanno evidenziato come il dato radar possa essere impiegato in maniera efficace sia per la mappatura e il monitoraggio di questo tipo di evento sia per la stima dei danni causati.
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CARAGLIANO, SIMONA. "Societa e disastri naturali : la vulnerabilita culturale ed organizzativa nelle politiche di prevenzione dei rischi : meccanismi di attivazione e costruzione dell'azione preventiva". Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2005. http://hdl.handle.net/11578/278203.

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Conte, Eleonora <1992&gt. "POLITICHE DI PREVENZIONE E DI SOCCORSO IN CASO DI DISASTRI NATURALI IN GIAPPONE. Il caso della Prefettura di Iwate nel terremoto e maremoto nel Tōhoku del 2011". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12340.

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Resumen
L’argomento principale di questa tesi è l’analisi delle politiche di prevenzione dei disastri ambientali e di soccorso fornito alle popolazioni colpite da questi ultimi in Giappone, prendendo come esempio la prefettura di Iwate dopo il disastro di Sendai e del Tōhoku del 2011. Dopo una breve introduzione generale in merito ai disastri ambientali, ci si occuperà dei disastri a cui il Giappone è stato da sempre soggetto a causa della sua posizione geografica, quindi nello specifico i terremoti e i maremoti, attraverso un breve riepilogo dei più devastanti terremoti e maremoti avvenuti. In seguito si analizzeranno le politiche di prevenzione messe in atto dal governo giapponese e le politiche di soccorso in caso di disastro ambientale. Nello specifico ci si occuperà delle precauzioni messe in atto nella prefettura di Iwate e la città di Otsuchi in riferimento al disastro di Sendai e del Tōhoku del 2011. Per fare ciò ci si focalizzerà sul come sono stati avvisati i cittadini dell’imminente terremoto e tsunami, quali sono stati i danni subiti dalla città e quali sono state le politiche di ricostruzione messe in atto dal nuovo sindaco. Concludendo verrà riportata l’esperienza di Paola Ghirotti, fotografa italiana che a pochi mesi dall'accaduto si è recata a Fukushima per documentare le vicende ed è tornata molteplici volte a distanza di alcuni anni per continuare i suoi reportage fotografici.
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Libros sobre el tema "Disastri naturali"

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L'Italia dei disastri: Dati e riflessioni sull'impatto degli eventi naturali, 1861-2013. Bologna: Bononia University Press, 2013.

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2

Farinosi, Manuela y Alessandra Micalizzi. NetQuake: Media digitali e disastri naturali : dieci ricerche empiriche sul ruolo della rete nel terremoto dell'Aquila. Milano, Italy: FrancoAngeli, 2013.

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3

Haerens, Margaret y Lynn M. Zott. Natural disasters. Detroit: Greenhaven Press, 2013.

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4

H, Sutlive Vinson, Oliver-Smith Anthony y College of William and Mary. Dept. of Anthropology., eds. Natural disasters and cultural responses. Williamsburg, VA: Dept. of Anthropology, College of William and Mary, 1986.

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5

Mahendra, Singh. Natural calamities in India. New Delhi: Satyam Pub. House, 2008.

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6

Disaster risk: Critical concepts in the environment. London: Routledge, Taylor & Francis Group, 2015.

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7

Medical consequences of natural disasters. Berlin: Springer-Verlag, 1985.

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8

Kumar, Jha Madan, ed. Natural and anthropogenic disasters: Vulnerability, preparedness, and mitigation. New Delhi: Capital Pub. Co., 2010.

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9

Should disaster strike--: Health in the international decade for natural disaster reduction. [Geneva]: World Health Organization, 1991.

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10

Green, Jen. Stories about surviving natural disasters. London: Franklin Watts, 2010.

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Más fuentes

Capítulos de libros sobre el tema "Disastri naturali"

1

Roberts, Albert R. y Kenneth R. Yeager. "Intervento sulla crisi dopo disastri naturali (uragani, terremoti, inondazioni)". En Gli interventi sulla crisi, 137–46. Milano: Springer Milan, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2029-0_25.

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2

Pisarenko, V. F. y M. V. Rodkin. "The Disaster Statistics for Various Natural Disasters". En Statistical Analysis of Natural Disasters and Related Losses, 25–76. Cham: Springer International Publishing, 2013. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-319-01454-8_3.

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3

Kar, Nilamadhab. "Natural Disasters". En Encyclopedia of Adolescence, 1862–69. New York, NY: Springer New York, 2011. http://dx.doi.org/10.1007/978-1-4419-1695-2_363.

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4

Sim, Timothy y Joydeb Garai. "Natural Disaster". En Mental Health and Social Work, 375–93. Singapore: Springer Singapore, 2020. http://dx.doi.org/10.1007/978-981-13-6975-9_14.

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5

Sim, Timothy y Joydeb Garai. "Natural Disaster". En Mental Health and Social Work, 1–19. Singapore: Springer Singapore, 2019. http://dx.doi.org/10.1007/978-981-13-0440-8_14-1.

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6

Done, Adrian. "Natural Disasters". En Global Trends, 227–46. London: Palgrave Macmillan UK, 2012. http://dx.doi.org/10.1057/9780230358973_13.

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7

Brataas, Kjell. "Natural Disasters". En Crisis Communication, 13–43. 1 Edition. | New York : Routledge, 2018.: Routledge, 2018. http://dx.doi.org/10.4324/9781315368245-2.

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8

Kilmer, Ryan P., Virginia Gil-Rivas, Jacqueline M. Tynan y Jacqueline C. Larson. "Natural disasters." En APA handbook of contemporary family psychology: Applications and broad impact of family psychology (Vol. 2)., 555–70. Washington: American Psychological Association, 2019. http://dx.doi.org/10.1037/0000100-034.

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9

Wang, Jing’ai, Shunlin Liang y Peijun Shi. "Natural Disasters". En World Regional Geography Book Series, 231–61. Cham: Springer International Publishing, 2022. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-031-04158-7_10.

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10

Pelton, Joseph N. "Natural Disasters". En Space Systems and Sustainability, 193–207. Cham: Springer International Publishing, 2021. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-030-75735-9_12.

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Actas de conferencias sobre el tema "Disastri naturali"

1

Martins Razera, Tatiele, Matheus Dos Santos y Ademir Camillo Junior. "Rain Alert - Mapeamento de Desastres Naturais". En Computer on the Beach. Itajaí: Universidade do Vale do Itajaí, 2022. http://dx.doi.org/10.14210/cotb.v13.p302-303.

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Resumen
Natural disasters, such as floods, floods and inundations, arefrequent in Brazil, and it is important to know the placesthat experience these disasters. In this context, this work ispresented, which proposes an application, with which it willbe possible to make disaster markings and visualize on themap the disasters according to the region of interest of theuser, thus making it possible to avoid risk areas and promotepreventive planning of occurrence control.
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Yuta, Nagae, Takeo Kondo, Kazukiyo Yamamoto y Hasikawa Takasi. "Study of the Measures Manual for Natural Disasters in a Marina". En ASME 2008 27th International Conference on Offshore Mechanics and Arctic Engineering. ASMEDC, 2008. http://dx.doi.org/10.1115/omae2008-57297.

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Resumen
Currently, natural disaster management at marinas depends on the experience of the marina managers. To improve the safety of marinas, it is necessary to prepare a manual for natural disaster management according to the local conditions at each marina. In this study, we focused on the basic information required for preparing effective manuals to deal with typhoons and tidal waves. We investigated the damage caused by typhoons and tidal waves, and the measures taken by marinas against natural disasters. The damage caused by natural disasters strongly depends on the storage system and shape of the marina.
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Mohammed, Amir, Craig Ramlal, Arvind Singh, Sean Rocke y Daniel Goitia. "A SIMULATION FRAMEWORK FOR CONTROLLED CRITICAL INFRASTRUCTURES SUBJECT TO NATURAL DISASTERS". En International Conference on Emerging Trends in Engineering & Technology (IConETech-2020). Faculty of Engineering, The University of the West Indies, St. Augustine, 2020. http://dx.doi.org/10.47412/fzep7016.

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Resumen
Natural disasters are inherently unpredictable and can cause major damage to critical infrastructures in cities and loss of life. In this study, a simulation and control framework was developed for evaluating response decisions for natural disaster scenarios with the objective of minimizing the casualties generated from within the simulation. The package was developed in MATLAB Simulink using the infrastructure interdependencies simulator (I2Sim) with a test system of six small residences, one large residence, two health centres, one large hospital, three water pumps of varying capacities and one energy production cell. The research focused on the development of heuristic controllers to evaluate the best possible outcome given the disaster scenario simulated to affect critical infrastructure. Response decisions were generated for 625 unique scenarios, this information once grouped, can be used to inform response policies after natural disasters.
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Tsuge, Haruki y Yu Ito. "Scenario-based Study of using Civilian Cargo eVTOL Aerial System for Counter Catastrophic-Disaster Mission". En Vertical Flight Society 78th Annual Forum & Technology Display. The Vertical Flight Society, 2022. http://dx.doi.org/10.4050/f-0078-2022-17594.

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Resumen
In recent years, the use of Unmanned Aerial Vehicles (UAVs) in natural disaster situations such as earthquakes or heavy rain has attracted a great deal of attention. The flight and safety performance of UAVs continues to evolve over the years. Because UAVs are more maneuverable than helicopters and other manned aircraft, they are being used to quickly assess damage at the scene after an actual natural disaster has happened. UAVs are also expected to be used for transporting relief supplies in the event of a disaster. Therefore, test flights and demonstration tests are being conducted across Japan to transport relief supplies in the event of a disaster. However, there have not been many studies on UAV logistics during large-scale disasters. This paper analyzes the effectiveness of eVTOL aircraft that is expected to perform a role as a next-generation parcel delivery service in normal operations for relief supplies transportation in a large-scale natural disaster, which is likely to occur within a few decades. Based on the results of the analysis, this paper proposes an operational model for eVTOL aircraft for logistics in large-scale natural disasters
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Radaković, Jelena Andreja, Dragana Makajić-Nikolić, Nataša Petrović, Marko Ćirović y Nemanja Milenković. "Challenges Of Disaster Risk Reduction Knowledge: The Case Study of Floods". En Society’s Challenges for Organizational Opportunities: Conference Proceedings. University of Maribor Press, 2022. http://dx.doi.org/10.18690/um.fov.3.2022.60.

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Resumen
In the last 50 years of human development, waterrelated hazards have been dominating among the disasters, that have caused both human casualties and economic damage. Floods are among the top ten worst types of natural disasters, positioning on an unenviable third place, when taking in account, above all, the number of human lives that have been lost. Unfortunately, forecasts show that the negative trend of flood impact will continue to grow, mainly as a result of climate change, population growth and economic development. For these reasons, the need for implementing Disaster Risk Reduction has been recognized globally as a way to reduce the risk and impact of all natural disasters, including floods. On top of this, the need to include education in this area is also recognized, especially in the field of knowledge-based decision-making process. When it comes to Disaster Risk Reduction knowledge, it should be noted that despite the efforts related to the wider implementation of this type of education, practice shows that it is still been poorly represented at all necessary levels of formal and non-formal education, although in the Sendai Framework for Disaster Risk Reduction 2015–2030 precisely emphasizes the critical role of knowledge in Disaster Risk Reduction.
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Koizumi, Yusuke, Takeo Kondo, Kazukiyo Yamamoto y Takashi Hashikawa. "Research on System Management Corresponding to Natural Damage in Marina". En ASME 2007 26th International Conference on Offshore Mechanics and Arctic Engineering. ASMEDC, 2007. http://dx.doi.org/10.1115/omae2007-29673.

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Resumen
There are about 500 places marinas in Japan. In late years it is got close to many people as marine recreation space. However, there are problems in our country with many disasters because there is much damage such as a typhoon and high tide, a tsunami. This study is aimed at grasping the natural disaster damage, the regime situation. Therefore I performed a questionnaire and listening comprehension investigation for a marina. As a result, it is the present conditions that there is the anti-disaster measures manual which original, few marinas make. In addition, at the time of a disaster, a support system system on a fund side for the damage of a marina is not made clear. I will think that rebuilding of a system to manage, substantiality of a support system are necessary in future to make a marina good air space.
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Arghius, Viorel, Horatiu Stefanie, Octavian Liviu Muntean, Nicolae Baciu y Corina Arghius. "ANALYSIS OF HYDRO-METEOROLOGICAL DISASTERS IN EUROPEAN UNION COUNTRIES IN THE PERIOD 2000-2021". En 22nd SGEM International Multidisciplinary Scientific GeoConference 2022. STEF92 Technology, 2022. http://dx.doi.org/10.5593/sgem2022/4.1/s19.33.

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Resumen
Over time, hydro-meteorological disasters, also called weather and/or climate-related disasters have recorded the highest occurrence of natural disasters, not only in European Union (EU) countries, but also worldwide, causing a total of most damage and life losses. Using available updated EM-DAT international disaster database, this study aim to provide the results derived from the analysis of the weather and climate-related disaster at EU countries level. Countries and disaster type disparities in terms of frequency, distribution, mortality and economic losses are highlighted. Since the reported losses have a certain amount of uncertainty, or are missing for some events, only the relevant disasters that resulted in at least ten people death and/or 10 million US$ have been assessed in this study. The EU countries population and GDP/capita time-series data were collected from the statistical database of European Environmental Agency (EEA). Between 2000 and 2021, EM-DAT reported 225 relevant natural disasters in EU countries, causing 86,390 deaths and total estimated direct damages of 186 billion US$. Among all these disasters those triggered by floods prove to be the most prevalent (40 %), followed by storms (28 %). In terms of mortality, most of the killed people were caused by heat waves, with a total of 81,673 registered deaths. Focusing on direct economic losses, floods provide more than half of the damages recorded so far, accounting 59.2 % of losses. Average annual economic losses in EU countries were around 8.5 billion US$, while the average losses per capita were almost 400 US$, which means an average annual loss of about 18 US$ per capita. During this period, no relevant trend was found for the variables analysed.
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Батаева, Патимат Султановна y Ахмед Магомедович Гачаев. "INFLUENCE OF NATURAL AND MAN-GENERAL DISASTERS ON THE EFFICIENCY OF INDUSTRIAL PRODUCTION". En Научные исследования в современном мире. Теория и практика: сборник избранных статей Всероссийской (национальной) научно-практической конференции (Санкт-Петербург, Декабрь 2020). Crossref, 2020. http://dx.doi.org/10.37539/nitp312.2020.88.34.018.

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Resumen
Данная статья направлена на понимание того, как бедствие связано с производственной эффективностью стран. Рассмотрено влияние количества антропогенных катастроф и стихийных бедствий на технологические изменения в и технологическое отставание. This article aims to understand how a disaster relates to a country's productive performance. The influence of the number of anthropogenic catastrophes and natural disasters on technological changes in and technological lag is considered.
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Pasquini, Rafael, Rodrigo S. Miani, Paulo R. Coelho, Augusto V. Neto, Nicolás Hidalgo, Martín Gutiérrez, Erika Rosas, Javier Baliosian y Eduardo Grampín. "ADMITS: Architecting Distributed Monitoring and Analytics in IoT-based Disaster Scenarios". En Simpósio Brasileiro de Computação Ubíqua e Pervasiva. Sociedade Brasileira de Computação - SBC, 2020. http://dx.doi.org/10.5753/sbcup.2020.11207.

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Resumen
The ADMITS project aims to develop algorithms, protocols and architectures to enable a distributed computing environment to provide support for monitoring, failure detection, and analytics in IoT disaster scenarios. We face a context where, every year, millions of people are affected by natural and man-made disasters, whereby governments all around the world spend huge amounts of resources on preparation, immediate response, and reconstruction. Recently, the Internet of Things (IoT) paradigm has been extensively used for efficiently managing disaster scenarios, such as volcanic disasters, floods, forest fire, land- slides, earthquakes, urban disasters, industrial and terrorists attacks, and so on. However, in a disaster scenario the communication/processing infrastructure and the devices themselves may fail, producing either temporary or permanent network partitions and loss of information. Moreover, it is expected that in the years to come, IoT will generate large amounts of data, making processing and analysis challenging in time-critical applications. Considering such challenges, ADMITS targets the development of a architecture in which IoT, Fog, and Cloud computing technologies participate to provide required capabilities for IoT data analytics, real-time stream processing, and failure monitoring for environments potentially subject to disasters. In this positional paper, we discuss the motivation, objectives, architecture, research challenges (and how to overcome them) and initial efforts for the ADMITS project.
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Asaba, Wataru, Kimi Ueda, Hirotake Ishii y Hiroshi Shimoda. "Evaluation of the Effect of VR Disaster Experience in Familiar Environment". En Intelligent Human Systems Integration (IHSI 2023) Integrating People and Intelligent Systems. AHFE International, 2023. http://dx.doi.org/10.54941/ahfe1002889.

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Resumen
The number of natural disasters has been increasing in recent decades, and the amount of damage becomes enormous. To reduce the damage, it is crucial that people become more aware of disaster prevention and takes action for disaster prevention and mitigation. As disaster education to raise awareness, a method using virtual reality (VR) has been attractive because the VR disaster experience is more realistic than a video showing the scene of a disaster and requires less equipment than a simulated experience using a quake simulator. It can also reproduce disasters that are difficult to experience in reality, such as fire. However, in conventional VR disaster experience systems, it is possible to experience only a specific environment that the designer has selected and created in advance. The environment is often different from that in which users spend their everyday lives. Therefore, it was difficult to feel a sense of reality and fear that a disaster might actually occur. In addition, from the viewpoint of reviewing disaster countermeasures, there were few points that could be used as references. In order to solve this problem, the authors have developed a system that automatically creates a VR space that enables users to experience a disaster based on images captured by cameras. This system makes it very easy to experience disasters in the environment, which they spend everyday lives in, constructed from pictures taken by them. Moreover, it may raise awareness of disaster prevention. It is not clear, however, to what extent the experience of a disaster in a familiar environment is effective, or how the psychology of the experiencers changes when they experience a disaster in a familiar environment.The purpose of this study is therefore to evaluate whether the users’ awareness of disaster prevention improve when they experience the VR disaster experience in a familiar environment like their own room. In this study, earthquake and fire are treated as disasters to be experienced.In the experiment, participants were asked to take pictures of the room in which the participant spend their most of everyday lives, and to experience virtual earthquake and fire in the room created from the pictures and in the non-familiar environment. After experiencing each disaster experience environment, they were asked to answer a questionnaire about their awareness of disaster prevention, which included a sense of reality, a sense of fear, a sense of familiar environment, communication intention, disaster risk perception, anxiety and disaster prevention behavioral intention. The results were used to compare the effects of each disaster experience environment on the awareness of disaster prevention.The results of the evaluation experiment showed the possibility that the familiar environment can trigger participants to imagine that a disaster will actually happen to them, and can increase their awareness of disaster prevention. On the other hand, the results also suggested the possibility that participants are more likely to notice unnatural places in the experience such as objects’ movement in earthquake and the origin of fire because it was very familiar environment for them.
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Informes sobre el tema "Disastri naturali"

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Funderburk, Brianna y Lucas J. Misera. The Impact of Natural Disasters on Small Businesses. Federal Reserve Bank of Cleveland, noviembre de 2022. http://dx.doi.org/10.55350/sbcs-20221115.

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Resumen
The 2021 Small Business Credit Survey (SBCS) found that 1 in 10 small employer businesses suffered losses from a natural disaster during the prior 12 months. According to the National Centers for Environmental Information, the United States experienced 20 billion-dollar natural disasters in 2021, making it one of the costliest years in recent history. Major events included Hurricane Ida, the historic cold wave in Texas and other southern states, and the destructive wildfire season in the West. To more deeply explore the impact of these and other natural disasters on small businesses, the SBCS includes a module of natural disaster-related questions for affected firms. This fact sheet outlines some of the major findings from the 2021 SBCS for employer firms with respect to natural disaster impact.
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Doo, Johnny. Unsettled Issues Regarding the Use of eVTOL Aircraft during Natural Disasters. SAE International, enero de 2022. http://dx.doi.org/10.4271/epr2022001.

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Resumen
Recent advancements of electric vertical takeoff and landing (eVTOL) aircraft have generated significant interest within and beyond the traditional aviation industry, and many new and novel applications have been identified and are under development. One promising application is rapid response during natural disasters, which can complement current capabilities to help save lives and enhance post-disaster recoveries. The Use of eVTOL Aircraft During Natural Disasters presents issues that need to be addressed before eVTOL aircraft are integrated into natural disaster response operations: eVTOL vehicle development Detect-and-avoid capabilities in complex and challenging operating environments Autonomous and remote operations Charging system compatibility and availability Operator and controller training Dynamic air space management Vehicle/fleet logistics and support Acceptance from stakeholders and the public
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Auh, Jun Kyung, Jaewon Choi, Tatyana Deryugina y Tim Park. Natural Disasters and Municipal Bonds. Cambridge, MA: National Bureau of Economic Research, julio de 2022. http://dx.doi.org/10.3386/w30280.

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Kelman, Ilan. There are no ‘natural disasters’. Editado por Sara Phillips. Monash University, octubre de 2022. http://dx.doi.org/10.54377/5336-ebfa.

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Ottoni-Wilhelm, Mark, Kimberley Scharf y Sarah Smith. The donation response to natural disasters. The IFS, octubre de 2017. http://dx.doi.org/10.1920/wp.ifs.2017.w1719.

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Engi, D. Historical and projected costs of natural disasters. Office of Scientific and Technical Information (OSTI), abril de 1995. http://dx.doi.org/10.2172/73028.

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Cavallo, Alberto, Eduardo Cavallo y Roberto Rigobon. Prices and Supply Disruptions during Natural Disasters. Cambridge, MA: National Bureau of Economic Research, septiembre de 2013. http://dx.doi.org/10.3386/w19474.

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Cavallo, Eduardo, Oscar Becerra y Laura Acevedo. The Impact of Natural Disasters on Economic Growth. Inter-American Development Bank, octubre de 2021. http://dx.doi.org/10.18235/0003683.

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Resumen
This paper estimates the impact of catastrophic natural disasters on economic growth using an event study methodology on a country panel dataset from 1970 to 2019. The severity of the events is determined by the associated mortality. We find that affected economies which, given the way natural disasters are ranked, comprise mainly developing countries, suffer an average loss between 2.1 and 3.7 percentage points (p.p.). The estimated loss is not offset by above-average growth rates in the disasters aftermath. In contrast, when the severity of the events is determined by physical intensity rather than by mortality, which implies a more balanced estimating sample of developed and developing economies, the estimated effects on growth are negligible. Thus, the negative impacts of natural disasters on economic growth are larger for poorer countries, suggesting that the impact of natural disasters on growth is an economic development issue.
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Li, Huiping, Steven J. Fernandez y Auroop Ganguly. Racial Geography, Economic Growth and Natural Disaster Resilience. Office of Scientific and Technical Information (OSTI), marzo de 2014. http://dx.doi.org/10.2172/1146986.

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Ramos, Homero y Michael Pereira. Natural Disasters - A Military Option For Increased Responsiveness. Fort Belvoir, VA: Defense Technical Information Center, junio de 2006. http://dx.doi.org/10.21236/ada451472.

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