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  1. Tesis

Literatura académica sobre el tema "Relazioni cinema e fotografia"

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Tesis sobre el tema "Relazioni cinema e fotografia"

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Goffi, Ester Maria Rosa <1996&gt. "Gente moderna in relazioni imperfette. Coppia, matrimonio e ruoli di genere nella commedia all’italiana." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21685.

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Resumen
Tra gli anni Sessanta e Settanta il filone cinematografico della commedia all’italiana si è spesso concentrato sulla satira di costume, prendendo di mira i rapporti tra donne e uomini, l’istituto del matrimonio e i problemi all’interno della coppia tradizionale. Il cinema di quegli anni riflette le evoluzioni morali, storiche e sociali che avvennero in Italia. Dall’abolizione dell’articolo 587 del codice penale che legittimava il delitto d’onore all’introduzione del divorzio, dalle rivendicazioni femministe all’ingresso sempre maggiore delle donne nel mondo del lavoro, tali avvenimenti influenzarono profondamente la gestione del rapporto di coppia e le relazioni tra i generi. Partendo da "Divorzio all’italiana" di Pietro Germi (1961) per arrivare a "La Terrazza" di Ettore Scola (1980), la tesi presenta una selezione di film ritenuti rilevanti per la trattazione delle questioni sopracitate, analizzandone le tematiche principali e contestualizzandole storicamente, al fine di tracciare un’evoluzione dei costumi sentimentali italiani sia nella società reale che nel cinema.
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Abachi, Mohammadfoad <1980&gt. "La relazione cinematografica tra Italia e Iran." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amsdottorato.unibo.it/9269/1/La%20tesi%20Mohammadfoad%20Abachi.pdf.

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Resumen
Questa tesi illustra la presenza del cinema italiano in Iran e analizza come gli spettatori abbiano accettato il cinema straniero in concomitanza con le trasformazioni della società iraniana. L’indagine parte dagli aspetti economici derivati dal petrolio come motore di crescita e cambiamento della società iraniana. Elemento imprescindibile dai rapporti diplomatici con i paesi occidentali, la tesi ripercorre le tappe della nazionalizzazione petrolifera, analizza il ruolo giocato dall’Italia in questo contesto e la nascita del rapporto commerciale tra Italia e Iran. Lo studio prende poi in esame più nel dettaglio le relazioni italo-iraniane dal punto di vista cinematografico, e il successo dei film italiani in Iran. Pertanto, la tesi illustra le motivazioni della presenza cinematografica italiana in Iran e prende in esame l’influenza prodottasi attraverso le relazioni bilaterali. L’analisi attraversa le tappe del doppiaggio cinematografico in lingua persiana effettuato in Italia, il cinema popolare iraniano e il cinema intellettuale. Fermo restando una componente italiana nello studio, maggiore attenzione è dedicata al Paese d’arrivo, l’Iran, usando dati tratti da documenti storici, testi, giornali, risorse disponibili e interviste con persone informate in materia. Lo studio è concentrato su testi che approfondiscono la situazione economica e cinematografica iraniana all’epoca della monarchia di Mohammad Reza Pahlavi, coincidente con il secondo dopoguerra, durante il quale l’influenza cinematografica italiana si è fatta maggiormente sentire sul cinema iraniano. Obiettivo della tesi è definire le ragioni che hanno favorito lo sviluppo del rapporto cinematografico tra i due paesi, come il cinema italiano si sia manifestato nel cinema iraniano, e i presupposti che hanno comportato la crescita di quest’ultimo.<br>This thesis illustrates the presence of Italian cinema in Iran and analyses how the Iranian public accepted foreign cinema, in parallel with the changes that were happening to their society. This inquiry begins with the economic aspects derived from oil acting as a growth and change driver for the Iranian society. The thesis retraces the stages of the nationalization of oil - a vital element in the relations with western countries -, and analyses the role Italy played in that context and the birth of trade relationships between Italy and Iran. Then, the project examines in more detail the relations between Italy and Iran from the cinematographic point of view, and the success of Italian movies in Iran. Consequently, the thesis illustrates the reasons behind the presence of Italian cinema in Iran, and examines the influences produced by their bilateral relationships. The analysis goes through the various stages of the recording in Italy of dubbings in Persian, and the Iranian popular and intellectual cinemas. Notwithstanding an Italian side to this project, the majority of the attention is dedicated to the recipient state, Iran, by using data taken from historical documents, texts, newspapers, available resources and interviews with people competent in the subject matter. The work focuses on texts that delve into the economic and cinematographic situation of Iran at the time of the monarchy of Mohammad Reza Pahlavi, coinciding with the post-World War II years, during which Italian cinema held the most influence over Iranian cinema. Purpose of the thesis is to define the reasons behind the development in the cinematographic relationships between the two countries, how Italian cinema transpired through Iranian cinema, and the premises that led to development of the latter.
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Casoli, Sara <1990&gt. "Le forme del personaggio. Tipologie, morfologie e sistemi di relazione degli individui finzionali nelle narrazioni seriali televisive contemporanee." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amsdottorato.unibo.it/8910/1/Casoli_Sara_tesi.pdf.

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Resumen
Il lavoro si prefigge di indagare la nozione di personaggio nelle narrazioni seriali televisive contemporanee di genere drammatico, individuando le sue caratteristiche e funzioni specifiche, le modalità con cui è costruito e proponendo una tipologizzazione delle conformazioni con cui si manifesta nei mondi narrativi che la serialità televisiva ci propone oggi. Al fine di rendere conto della complessità del concetto di personaggio seriale televisivo si adotterà una metodologia che combini Television Studies e narratologia, in particolare nella sua accezione neo-formalista. La tesi che si sosterrà vede il personaggio seriale televisivo come un terreno di collisione tra forme estetiche e forme socio-culturali, entrambe responsabili della conformazione della sua identità. Per farlo si prenderanno in considerazione due fattori considerati “generativi” della caratterizzazione e dell’identità del personaggio seriale televisivo: la morfologia, ovvero quegli elementi che compongono “internamente” il personaggio dal punto di vista estetico e da quello della sua funzione culturale, e il sistema di relazioni, ovvero il collocamento del personaggio in un mondo narrativo con caratteristiche specifiche (tipo di serialità, transmedialità, intertestualità, transtestualità, ecc.) e la sua posizione in un network di personaggi. Incrociando questi fattori, alla luce del loro essere semplici o complessi, si otterranno quattro tipologie di personaggio seriale televisivo: il personaggio stereotipato (morfologia e sistema relazionale entrambi semplici), il personaggio individualizzato (morfologia complessa e sistema relazionale semplice), il personaggio popolare (morfologia semplice e sistema relazionale complesso) e il personaggio replicante (morfologia e sistema relazionale entrambi complessi).<br>The aim of this work is to investigate characters in the contemporary drama TV series made in USA, with the purpose to unearth their features and specificities as well as propose a typology of their manifestations. In order to achieve this goal, we will rely on a methodology that merge TV and Media Studies with Narratology and, in particular, considering its neo-formalist turn. With this approach, we will analyse two distinct but interconnected generative factors of serial characters’ identity and characterization: on one side morphology, which implies those elements that affect "internally" characters’ construction, from the aesthetic point of view and from that cultural function; on the other side the relationship system, which involves the placement of the character in a narrative world with specific characteristics (kind of seriality, transmediality, intertextuality, transtextuality, etc.) and the network it creates with other fictional beings. Crossing these factors, in the light of their being simple or complex, we will get four types of serial television character: the stereotypical character (morphology and relational system both simple), the individualized character (complex morphology and simple relational system), the popular character (simple morphology and complex relational system) and the replicating character (morphology and relational system both complex).
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Elias, Érico Monteiro 1981. "Fotofilmes = da fotografia ao cinema." [s.n.], 2009. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/283958.

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Resumen
Orientador: Fernando Cury de Tacca<br>Dissertação (mestrado) - Universidade Estadual de Campinas, Instituto de Artes<br>Made available in DSpace on 2018-08-16T04:18:55Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Elias_EricoMonteiro_M.pdf: 66325486 bytes, checksum: 32314d7b1eb0f2af202d228f99d24ec3 (MD5) Previous issue date: 2009<br>Resumo: A presente dissertação de mestrado tem como objetivo discutir as relações entre fotografia e cinema por meio do levantamento e da análise de obras artísticas feitas a partir da mescla de elementos das duas linguagens. O objetivo específico da pesquisa é circunscrever a técnica de animação de fotografias, que consiste em verter um material fotográfico para o formato fílmico. Chamamos os filmes feitos exclusivamente com essa técnica de "fotofilmes", já que eles compartilham aspectos da imagem fotográfica e da imagem cinematográfica. A partir do mapeamento de fotofilmes brasileiros, a dissertação propõe a análise de obras com maior potencial expressivo, que podem fornecer a oportunidade de descrever em detalhes os recursos oferecidos pela técnica<br>Abstract: The purpose of this Master's dissertation is to discuss the relationship between photography and cinema by way of an assessment and analysis of artworks made out of the blend of elements arising from both media. This research was specifically carried out in order to circumscribe the animation of photography, which consists of translating photographic material into film format. Films made entirely from this technique are called "fotofilmes" (photo-movies). Through the mapping of Brazilian photo-movies, this dissertation aims to assess works that are endowed with a greater expressive potential, thus providing an opportunity to describe in detail the resources offered by the technique<br>Mestrado<br>Mestre em Artes
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De, Rossi Elisa <1985&gt. "Tra fotografia e cinema: la fotografia di scena,una storia mai raccontata." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/8392.

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Cinema e Fotografia. Tutti hanno l’innata sensazione, quando non proprio la convinzione, che questi due ambiti artistici sono indiscutibilmente legati da un vincolo di parentela, non fosse che alla base dello sviluppo del cinematografo dei celeberrimi fratelli Lumière è ovvio ci sia il processo fotografico, ma c’è di più, qualcosa di non altrettanto palese, anzi, è qualcosa che resta sul fondo e non si ha modo di conoscere facilmente; qualcosa da cercare, scavando la superficie del cinema, perché anche se troppo spesso misconosciuto, come una vergogna da relegare in un angolo in ombra, è alla base della fortuna avuta dalla settima arte. Era questo che cercavo e stentavo a vedere, ed ecco la risposta: la fotografia di scena! È da questa convinzione che è scaturita la curiosità di chi scrive e mi ha portato a scoprire ed appassionarmi a questo, prima sconosciuto ed ora ritrovato, magnifico “cinema di carta”, prendendo a prestito il termine coniato dal critico Dario Reteuna. Con questo elaborato quindi si vuole indagare il più diretto, ma anche ignorato, nesso tra cinema e fotografia, costituito dalla fotografia di scena in ambito cinematografico, aiutandoci ripercorrendone i punti salienti all’interno del panorama italiano. Compito questo non facile, vista la scarsità di materiali specificatamente afferenti a questo ambito, a causa, come vedremo, della purtroppo scarsissima considerazione di questi lavori e ancor meno dei loro artefici, al meglio non considerati, al peggio ritenuti meri copiatori di lavori altrui, e quindi di inutile intralcio e perditempo, da sopportare a fatica. Eppure come verrà palesato, la loro importanza era a dir poco fondamentale, per una buona riuscita del film prodotto, essendo, con tutte le sue declinazioni che presto andremo ad esaminare, il primo e principale strumento di promozione del film ed in generale dell’immagine del cinema e dei suoi protagonisti.
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6

Ciotola, Francesca <1992&gt. "La fotografia notturna." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12171.

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La mia tesi nasce dalla decisione di parlare di un tema affascinante e poco affrontato nell'ambiente fotografico, la fotografia notturna. Ne parlo sia dal punto di vista storico, guardando ai maggiori fotografi internazionali che hanno scattato fotografie notturne nel corso degli anni, che dal punto di vista della tecnica, affrontando quindi le modalità e gli strumenti necessari. Capitolo conclusivo della mia tesi riguarda le fotografie notturne di Venezia all'interno dell'importante Circolo Fotografico La Gondola.
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Goetjen, Betina [UNESP]. "O tempo através das mídias: fotografia, cinema, televisão." Universidade Estadual Paulista (UNESP), 2010. http://hdl.handle.net/11449/86957.

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Made available in DSpace on 2014-06-11T19:22:29Z (GMT). No. of bitstreams: 0 Previous issue date: 2010-11-19Bitstream added on 2014-06-13T18:08:21Z : No. of bitstreams: 1 goetjen_b_me_ia.pdf: 1962895 bytes, checksum: 8958123bd88b943f662b17cd56e2a757 (MD5)<br>Universidade Estadual Paulista (UNESP)<br>GOETJEN, Betina. O Tempo Através das Mídias: Fotografia, Cinema, Televisão. Dissertação. Programa de Pós-Graduação em Artes da Universidade Estadual Paulista ―Júlio de Mesquita Filho‖, área de concentração em Artes Visuais, linha de pesquisa Processos e Procedimentos Artísticos. São Paulo, p. 85, 2010. Esta pesquisa mostra como o tempo pode ser representado na fotografia, no cinema e na televisão. Inicia com o tempo e sua aceleração através do desenvolvimento das tecnologias e também da necessidade do homem de representar o que vê para poder entender o mundo em que vive. Na fotografia, no cinema e na televisão o tempo é representado de maneiras diferentes. Na fotografia, o tempo é passado, o instante capturado pelo fotógrafo. No cinema, o tempo é o da projeção na tela em sala escura que, além do passado do registro pela câmara, simula o tempo real que é sentido pelo espectador. Na televisão, temos o tempo ao vivo das transmissões diretas, o evento acontece, e o espectador o vê ao mesmo tempo em que ele ocorre. A pesquisa surgiu a partir da idéia de duas transmissões que ocorrem simultaneamente através de dois meios diferentes, via satélite e via fibra óptica, e a diferença de tempo entre esses dois meios<br>GOETJEN, Betina. The Time Through the Medias: Photography, Cinema, Television. Dissertation. Post graduation Program in Arts of the Paulista State University ―Júlio de Mesquita Filho‖, concentration area in Visual Arts, research line Artistic Process and Proceedings. São Paulo, p. 85, 2010. This research has the intention to show how the time can be represented in photography, in cinema and in television. It initiates with the time and it‘s acceleration through the development of the technologies and also of the need of man to represent what he sees to be able to understand the world where he lives. In photography, in cinema and in television the time is represented in different ways. In photography, time is on the past, the instant captured by the photographer. In cinema, the time is that of the projection in the screen in dark room that, beyond the past captured by the camera, simulates the real time that is felt by the spectator. In the television, we have the time that is live, the one of the direct transmissions, the event happens and the spectator watch it at the same time that it occurs. The inspiration of this research begun from the idea of two transmissions, which occur simultaneously, in two different means, by satellite and by optical fiber, and the difference of time between those two ways
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Goetjen, Betina. "O tempo através das mídias: fotografia, cinema, televisão /." São Paulo : [s.n.], 2010. http://hdl.handle.net/11449/86957.

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Orientador: Milton Terumitsu Sogabe<br>Banca: Claudio Cesar Gonçalves<br>Banca: Fernando Luiz Fogliano<br>Resumo: GOETJEN, Betina. O Tempo Através das Mídias: Fotografia, Cinema, Televisão. Dissertação. Programa de Pós-Graduação em Artes da Universidade Estadual Paulista ―Júlio de Mesquita Filho‖, área de concentração em Artes Visuais, linha de pesquisa Processos e Procedimentos Artísticos. São Paulo, p. 85, 2010. Esta pesquisa mostra como o tempo pode ser representado na fotografia, no cinema e na televisão. Inicia com o tempo e sua aceleração através do desenvolvimento das tecnologias e também da necessidade do homem de representar o que vê para poder entender o mundo em que vive. Na fotografia, no cinema e na televisão o tempo é representado de maneiras diferentes. Na fotografia, o tempo é passado, o instante capturado pelo fotógrafo. No cinema, o tempo é o da projeção na tela em sala escura que, além do passado do registro pela câmara, simula o tempo real que é sentido pelo espectador. Na televisão, temos o tempo ao vivo das transmissões diretas, o evento acontece, e o espectador o vê ao mesmo tempo em que ele ocorre. A pesquisa surgiu a partir da idéia de duas transmissões que ocorrem simultaneamente através de dois meios diferentes, via satélite e via fibra óptica, e a diferença de tempo entre esses dois meios<br>Abstract: GOETJEN, Betina. The Time Through the Medias: Photography, Cinema, Television. Dissertation. Post graduation Program in Arts of the Paulista State University ―Júlio de Mesquita Filho‖, concentration area in Visual Arts, research line Artistic Process and Proceedings. São Paulo, p. 85, 2010. This research has the intention to show how the time can be represented in photography, in cinema and in television. It initiates with the time and it's acceleration through the development of the technologies and also of the need of man to represent what he sees to be able to understand the world where he lives. In photography, in cinema and in television the time is represented in different ways. In photography, time is on the past, the instant captured by the photographer. In cinema, the time is that of the projection in the screen in dark room that, beyond the past captured by the camera, simulates the real time that is felt by the spectator. In the television, we have the time that is live, the one of the direct transmissions, the event happens and the spectator watch it at the same time that it occurs. The inspiration of this research begun from the idea of two transmissions, which occur simultaneously, in two different means, by satellite and by optical fiber, and the difference of time between those two ways<br>Mestre
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Donvito, Benedetta Daniela Anna <1993&gt. "FOTOGRAFIA COME ARTE DELLA SCIENZA: dove scienza, arte e fotografia si intersecano." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20146.

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Resumen
Pur sembrando differenti, l’arte e la scienza si sono, da sempre, influenzate a vicenda. Nel mio lavoro di tesi mi concentro su questo rapporto, approfondendo in particolare la fotografia scientifica, quale strumento di indagine, utile a conoscere il mondo micro e macroscopico e a permettere all’uomo di migliorare la sua condizione di vita. Inizialmente indago sul rapporto e le interazioni tra arte e scienza nel XX e XXI secolo, soffermandomi poi sul caso del CERN di Ginevra che organizza ogni anno un progetto di collaborazione tra artisti e fisici del centro di ricerca. Successivamente rappresenterò le diverse funzioni della fotografia in ambito scientifico: come documentazione ai fini di studio, come mezzo di divulgazione della ricerca sia per gli addetti ai lavori sia per il pubblico comune, e, infine, come mezzo per collegare la scienza all’espressione artistica richiamando il fondamentale contributo dato dalle ricerche e sperimentazioni di Berenice Abbott, negli anni della sua collaborazione con il MIT ( Massachusetts Institute of Technology), di Cambridge (Massachusetts). La tesi si conclude con l’approfondimento della fotografia astronomica, sul suo contributo allo sviluppo della scienza astronomica e alla scoperta di diverse ed importanti teorie scientifiche. Ricordo infine come abbia affascinato il pubblico e gli artisti, concentrandomi sopratutto sull’opera del fotografo tedesco Thomas Ruff: “Stars”.
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Valfrè, Di Bonzo Marina <1992&gt. "La fotografia off-camera." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13040.

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Resumen
La tesi affronta il tema della fotografia off-camera, ovvero realizzata senza l'ausilio di una macchina fotografica. Dall'anno della sua nascita la fotografia ha saputo esplorare con curiosità scientifica e artistica le potenzialità della luce e dei materiali fotosensibili. La fotografia off-camera ha permesso ad artisti e scienziati dall'Ottocento a oggi di ampliare la propria ricerca in direzioni inedite permettendo alla luce stessa di lasciare il proprio segno sulla carta. L'elaborato si sofferma sulle sperimentazioni off-camera da fine Ottocento alle Avanguardie, da metà Novecento alla contemporaneità. Partendo dalla luce e da materiali fotosensibili, i fotografi hanno saputo, col tempo, ampliare le sperimentazioni off-camera sfruttando la fotografia a colori, le nuove tecnologie e i fenomeni naturali e scientifici. Più di ogni altra forma d'arte, la fotografia senza macchina fotografica allaccia uno stretto legame con la materia e il tempo presenti i quali, disegnando se stessi, creano un immaginario al contempo onirico e concreto. La tesi si conclude presentando le ricerche dei più noti e influenti fotografi italiani che si occupano di cameraless photography, effettuando un parallelismo con i progetti internazionali descritti nei capitoli precedenti. La fotografia off-camera è uno strumento purtroppo poco conosciuto, ma che ha saputo offrire un importante contributo alla fotografia e alla scienza, nonché un decisivo ampliamento delle possibilità artistiche.
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