Gotowa bibliografia na temat „Consumazione”

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Artykuły w czasopismach na temat "Consumazione":

1

Dzierżon, Ginter. ""La rilevanza giuridica del metus nella consumazione del matrimonio", L. Ghisoni, Roma 2000". Ius Matrimoniale 16, nr 10 (17.10.2005): 271–76. http://dx.doi.org/10.21697/im.2005.10(16).19.

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2

Azzarà, Stefano G. "Hannah Arendt oltre Kant: la questione della "cosa in sé" e la consumazione dell'"ottimismo" moderno". DEMOCRAZIA E DIRITTO, nr 1 (wrzesień 2015): 169–93. http://dx.doi.org/10.3280/ded2015-001010.

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3

Windisch, Andrea. "Ghisoni, Linda, La rilevanza giuridica del metus nella consumazione del matrimonio, Roma 2000, 209 S. (= Tesi Gregoriana, Serie Diritto Canonico 47)." Archiv für katholisches Kirchenrecht 178, nr 1 (24.06.2009): 315–21. http://dx.doi.org/10.30965/2589045x-17801033.

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4

Broccolini, Alessandra, i Katia Ballacchino. "La zuppa, il fuoco e il lago. Cibo e identitŕ intorno al lago di Bolsena". CULTURE DELLA SOSTENIBILITA ', nr 6 (czerwiec 2010): 102–33. http://dx.doi.org/10.3280/cds2009-006007.

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Streszczenie:
Il saggio prende spunto da un lavoro di ricerca e documentazione relativo ai beni demoetnoantropologici immateriali promosso dall'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) del Ministero per i Beni e le Attivitŕ Culturali, che č stato condotto sui saperi e le pratiche alimentari nell'area del lago di Bolsena (provincia di Viterbo). In particolare il saggio analizza il ruolo che occupa un piatto tradizionale dell'alimentazione lacustre denominato sbroscia - una zuppa di pesci di lago - nella definizione dell'identitŕ locale entro pratiche e saperi della contemporaneitŕ. Questo piatto che, a causa di un sapore denso e di una natura poco adatta ai palati turistici non si č trasformato in prodotto commerciale, rappresenta per molti aspetti un elemento narrativo e uno strumento catalizzatore di sentimenti di appartenenza al lago, grazie alla sua origine mitica e arcaica, al suo rapporto intimo e solido con l'ambiente naturale lacustre e con la cultura locale della pesca tradizionale, di natura prettamente maschile. La riflessione antropologica proposta vuole riflettere sulle problematiche insite nei processi di patrimonializzazione della cultura immateriale locale prodotti dalle pratiche ministeriali di catalogazione (attraverso la scheda BDI), che a fatica riescono a restituire la complessitŕ del rapporto cibo/identitŕ in quello che viene da piů parti definito il lago "che si beve", proprio per l'uso alimentare delle acque lacustri che si faceva e che si fa ancora nella preparazione locale della sbroscia. Sono proprio le acque del lago, infatti, insieme ad un uso tutto maschile del fuoco "non domestico" e all'utilizzo del "pignatto" per cucinare la sbroscia che rendono la preparazione e la consumazione di questo piatto un rito significativo sul piano simbolico per i pescatori che vivono questo territorio. Persino l'abitudine di mangiare la sbroscia con le mani entra nel confine identitario, nella memoria narrativa dei pescatori che si rifanno ad un passato premoderno. Nell'uso quotidiano contemporaneo della sbroscia si rileva il suo rapporto opaco con altri luoghi del consumo alimentare: i paesi lontani dal lago, le sagre e i ristoranti del luogo, confermando la sua forte caratteristica di piatto "intimo" e non commerciale, privato, selettivo e di retroscena. In che modo quindi, questo cosě complesso bene effimero, in bilico tra materiale e immateriale, si puň inserire in un processo di valorizzazione del territorio e delle comunitŕ locali legato al loro sviluppo sostenibile? A questo e ad altri interrogativi relativi al patrimonio etnografico, tenta di rispondere il saggio in questione.
5

"Diritto italiano: Diritti civili". DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, nr 2 (lipiec 2010): 157–68. http://dx.doi.org/10.3280/diri2010-002011.

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Streszczenie:
1. Tribunale di Roma 16.7.2008 - azione civile contro la discriminazione - rifiuto di consumazione - accoglimento - danno non patrimoniale - liquidazione2. Tribunale di Brescia 9.4.2010 - azione civile contro la discriminazione - eccezione di difetto di giurisdizione - diritto fondamentale dell'individuo - infondatezza - ricorso proposto anche da associazioni ed enti esponenziali - ammissibilità - requisiti amministrativi per regolarità del soggiorno - richiesta ai cittadini extracomunitari di documenti ulteriori rispetto a quelli richiesti a cittadino italiano - carattere discriminatorio - sussistenza - domanda di risarcimento danni - onere probatorio ricorrente - rigetto
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Calistri, Leonardo. "L'ILLECITO SPORTIVO". Diritto Dello Sport 1, nr 1 - 2020 (14.07.2020). http://dx.doi.org/10.30682/disp0101b.

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Streszczenie:
Il tema legato all’illecito sportivo ha assunto nel corso degli ultimi anni una portata sempre maggiore. Per l’ordinamento federale il risultato, deve essere diretta conseguenza solo del leale scontro agonistico avvenuto all’interno di regole (tecniche ed organizzative). È in quest’ottica che il CGS all’art. 7 non prescrive la necessità che il risultato o lo svolgimento della gara siano effettivamente alterati. L’elaborato offre un’analisi complessiva della struttura dell’illecito sportivo distinguendo la consumazione ed il tentativo, con il relativo trattamento sanzionatorio, dalla non punibilità della c.d. “fase ideativa” o “preparatoria”. Nella seconda parte viene poi affrontato il tema dell’obbligo di denuncia con particolare attenzione alle esigenze di revisione dell’istituto. Infine, il contributo affronta un caso concreto, analizzando in ogni sua fase il procedimento per illecito sportivo, partendo dall’avviso di conclusione delle indagini, con conseguente deferimento ad opera della Procura Federale, fino alla definitiva decisione della Corte Federale d’appello.

Rozprawy doktorskie na temat "Consumazione":

1

DI, MICCO GIUSEPPE. "MATRIMONIO E CONSUMAZIONE NEI DIRITTI RELIGIOSI". Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2016. http://hdl.handle.net/2434/352177.

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Streszczenie:
ABSTRACT Il tema della consumazione del matrimonio è alquanto risalente nel tempo. Esso accompagna tale istituto sin dalla sua origine. Questo è visibile analizzando i tre ordinamenti confessionali considerati nel presente lavoro, ossia quello ebraico, canonico ed islamico. Il contesto sociale in cui viviamo, caratterizzato oramai da un disgregarsi dei valori del matrimonio e della famiglia, ci spingono a dubitare se, forse, è ancora oggi necessario dare rilevanza giuridica alla consumazione. Nel diritto canonico esiste il matrimonio rato e non consumato, nonché il procedimento di scioglimento per inconsumazione del matrimonio, che nel 2011 ha subito un trasferimento di competenza nella fase apostolica dalla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ad un Ufficio costituito presso il Tribunale della Rota Romana. Una diversa importanza assume invece la consumazione nel diritto ebraico ed islamico. Parole chiave: matrimonio, consumazione, scioglimento, divorzio
ABSTRACT The theme of the consummation of the marriage is somewhat of long standing. It accompanies this institution since its origin. This can be seen by analyzing the three religious orders considered in this work, namely Jewish, and Islamic canon. The social context in which we live, now characterized by a disintegration of the values of marriage and the family, encourage us to doubt if, perhaps, it is still necessary to give legal force to the consummation. In canon law exists marriage which is not consummated, and the procedure for dissolution of marriage for materials presented, which in 2011 underwent a transfer of competence in apostolic phase by the Congregation for Divine Worship and the Discipline of the Sacraments to an office set up at the Tribunal of the Roman Rota. A different importance is instead the consummation in Jewish and Islamic law. Keywords: marriage, consummation, dissolution, divorce
2

BRASCHI, SOFIA. "Contributo allo studio del concetto di consumazione". Doctoral thesis, Università degli studi di Pavia, 2018. http://hdl.handle.net/11571/1214808.

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Streszczenie:
« Se noi consideriamo il reato dal punto di vista dinamico, e cioè nel suo divenire, scorgiamo che esso non balza fuori all’improvviso, come Minerva dalla testa di Giove, ma si realizza nel mondo esteriore, passando di regola attraverso varie fasi » (Antolisei, Diritto penale. Parte generale, 2000, quindicesima ediz., p. 475). Con queste parole un celeberrimo manuale di diritto penale introduce la trattazione del concetto di consumazione, termine col quale s’individua il punto dell’iter criminis, al quale il codice penale collega il decorso della prescrizione e quello di procedura penale fa riferimento nella disciplina del giudice territorialmente competente. La determinazione di tale momento costituisce un’operazione tutt’altro che agevole, poiché involge l’illecito nella sua storica realizzazione; per questa ragione, molteplici sono le soluzioni definitorie proposte dalla letteratura scientifica. Peraltro, in tempi più recenti a complicare il quadro si è aggiunto un ulteriore elemento: l’importanza degli effetti connessi alla consumazione, accentuata dalla centralità che il problema della prescrizione ha assunto per la tenuta del sistema penale nel suo complesso, ha fatto sì che la concreta individuazione del momento consumativo fosse sempre più condizionata da esigenze repressive, sicché la “prassi” del concetto di consumazione ha finito col distanziarsi sensibilmente dalla “teoria” della predetta nozione. Ciò nonostante, il concetto di consumazione rappresenta ancora oggi uno dei temi meno approfonditi della teoria generale del reato; pochi sono gli studi ad esso specificamente dedicati, mentre l’evoluzione alla quale la materia è andata incontro impone di rimeditare molte soluzioni consolidate; da un simile quadro trae origine la scelta di offrire, mediante la presente tesi dottorale, un « contributo allo studio del concetto di consumazione ». Il lavoro proposto si articola in tre parti, ciascuna composta di due capitoli. All’interno della prima parte vengono analizzati lo stato attuale e le origini del dibattito intorno alla consumazione; in particolare, si procede nel capitolo I alla trattazione delle diverse soluzioni definitorie elaborate dalla dottrina e dalla giurisprudenza e nel capitolo II a un’indagine retrospettiva, volta a individuare le matrici storiche dell’impostazione accolta dalla letteratura predominante. La seconda parte del lavoro è invece dedicata a un’indagine comparata avente ad oggetto l’ordinamento tedesco; presso questo, infatti, si riscontra l’utilizzo di un paradigma antitetico a quello impiegato nel nostro sistema, essendo ormai da tempo consolidata la distinzione fra consumazione legale (Vollendung) e sostanziale (Beendigung) del reato. Previa ricostruzione, nel capitolo III, delle origini storiche di questa teoria, si procede all’interno del capitolo IV all’esposizione e critica delle soluzioni accolte dalla dottrina e giurisprudenza tedesche contemporanee. Infine, nella terza parte del lavoro l’attenzione torna a concentrarsi sul nostro sistema: nel capitolo V si analizza l’impostazione predominante, mediante l’illustrazione delle aporie alle quali essa dà luogo sul piano sia dogmatico che sistematico; alla luce di queste, nel capitolo VI si procede all’enucleazione di una proposta di ri-definizione del concetto di consumazione, intesa a tener conto dell’evoluzione alla quale questo è andato incontro, senza trascurare al contempo le istanze di garanzia che hanno ispirato l’impostazione più risalente.
3

POZZI, MATTIA LUIGI. "Parodia e soggettività in Max Stirner: per un'etica della consumazione". Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2013. http://hdl.handle.net/10280/1859.

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Streszczenie:
Il presente studio propone un’indagine critica del pensiero di Johann Caspar Schmidt, meglio noto come Max Stirner, volta sia a investigare la sua posizione all’interno del contesto filosofico della prima metà del XIX secolo, e più in generale della storia della filosofia, sia a valutare la cogenza e l’attualità della sua proposta teoretica. L’ipotesi guida della ricerca mira all’approfondimento dell’idea, già prospettata da alcuni studiosi, di una valenza ironica della riflessione stirneriana in direzione di una complessa strategia parodica, che assume come fulcro l’umorismo e si declina in un duplice movimento convergente nel plesso concettuale “unico-proprietà”. Mediante un puntuale confronto testuale con i suoi avversari diretti – Feuerbach, Bruno Bauer e Hegel – si mostrerà come Stirner operi un raddoppiamento di tali corpi di pensiero e una parodia dei propri stessi assunti, al fine di delegittimare l’ambito della significazione e attingere il piano dell’evenemenzialità dell’esistenza e della storia. La parodia stirneriana assume pertanto valenza euristica e pragmatica in quanto prospetta una diversa idea di soggettività intesa come struttura di differenza sempre operante e apre a inedite configurazioni etiche e politiche, caratterizzate da un ripensamento delle nozioni di uso e consumo.
This research proposes a critical inquiry of the thought of Johann Caspar Schmidt, best known as Max Stirner, both for investigate his peculiar position in the philosophical context of the early half of XIX century, and in the history of philosophy in general, and for understand the theoretical and topical interest of his proposal. The aim of the analysis is the widening of an ironic value of his work, suggested for some critics, in order to assert that Stirner makes a complex and humoristic parody of his contemporary context of thought – in particular of the works of Feuerbach, Bruno Bauer and Hegel – and of his own assumptions for displace the philosophical discours from the level of the meaning to the level of the event. In this way, his parody attains a heuristic and pragmatic function, suggesting a different idea of subjectivity as structure of difference and new ethical and political forms, based on the reconsideration of the notions of use and consumption.
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POZZI, MATTIA LUIGI. "Parodia e soggettività in Max Stirner: per un'etica della consumazione". Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2013. http://hdl.handle.net/10280/1859.

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Il presente studio propone un’indagine critica del pensiero di Johann Caspar Schmidt, meglio noto come Max Stirner, volta sia a investigare la sua posizione all’interno del contesto filosofico della prima metà del XIX secolo, e più in generale della storia della filosofia, sia a valutare la cogenza e l’attualità della sua proposta teoretica. L’ipotesi guida della ricerca mira all’approfondimento dell’idea, già prospettata da alcuni studiosi, di una valenza ironica della riflessione stirneriana in direzione di una complessa strategia parodica, che assume come fulcro l’umorismo e si declina in un duplice movimento convergente nel plesso concettuale “unico-proprietà”. Mediante un puntuale confronto testuale con i suoi avversari diretti – Feuerbach, Bruno Bauer e Hegel – si mostrerà come Stirner operi un raddoppiamento di tali corpi di pensiero e una parodia dei propri stessi assunti, al fine di delegittimare l’ambito della significazione e attingere il piano dell’evenemenzialità dell’esistenza e della storia. La parodia stirneriana assume pertanto valenza euristica e pragmatica in quanto prospetta una diversa idea di soggettività intesa come struttura di differenza sempre operante e apre a inedite configurazioni etiche e politiche, caratterizzate da un ripensamento delle nozioni di uso e consumo.
This research proposes a critical inquiry of the thought of Johann Caspar Schmidt, best known as Max Stirner, both for investigate his peculiar position in the philosophical context of the early half of XIX century, and in the history of philosophy in general, and for understand the theoretical and topical interest of his proposal. The aim of the analysis is the widening of an ironic value of his work, suggested for some critics, in order to assert that Stirner makes a complex and humoristic parody of his contemporary context of thought – in particular of the works of Feuerbach, Bruno Bauer and Hegel – and of his own assumptions for displace the philosophical discours from the level of the meaning to the level of the event. In this way, his parody attains a heuristic and pragmatic function, suggesting a different idea of subjectivity as structure of difference and new ethical and political forms, based on the reconsideration of the notions of use and consumption.
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Furlani, Stefano. "Studi sulla dissoluzione carsica e sui condizionamenti geologici nella carsogenesi .-Acquisizione ed elaborazione di dati MEM e + t- MEN per la misura della consumazione delle rocce carbonatiche". Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2008. http://hdl.handle.net/10077/2559.

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Streszczenie:
2006/2007
Questo progetto di dottorato consiste in una ricerca “a tappeto” con un traversing micro erosion meter (MEM) che ho messo a punto per l’occasione. Si tratta di uno strumento che viene posizionato su particolari supporti preventivamente infissi nella roccia. Lo strumento, come specificato dal nome stesso, misura l’erosione, quindi il risultato dei processi di degradazione ed erosione sulla superficie della roccia. Lo scopo del ricercatore che lo utilizza è quello di stabilire i rapporti tra i vari fattori di degrado (chimico, meccanico o biologico che sia), sulla base di misure dirette di abbassamento della superficie topografica in situ ed in laboratorio nelle diverse condizioni ambientali. Questo approccio quantitativo al carsismo permette di unire una ricerca di carattere predittivo, che cerca di intuire lo sviluppo sequenziale del territorio, ad una di carattere storico, che mira a definirne la sua evoluzione passata. Non essendo possibile un’approcio multiscalare, viste le caratteristiche proprie degli strumenti di campagna utilizzati, mi sono limitato ad in cui l’analisi puntuale della superficie rocciosa senza cercare inutili, e probabilmente dannose, correlazioni con lo spazio geografico circostante. A questo proposito, mi sono avvalso di tutta la strumentazione e tecnologia disponibile e, quando non disponibile, l’ho costruita appositamente in laboratorio: dal microscopio, per l’analisi delle sezioni sottili, agli autocostruiti micro erosion meter, dalla fotografia digitale ai software per la gestione dei dati georeferenziati. Ho utilizzato quindi sistemi informatici integrati a diversi livelli: tecnologia digitale per il rilevamento di campagna, database per la raccolta dei dati, sistemi informativi geografici e strumenti di geostatistical analysis. Nello svolgimento del lavoro ho cercato di individuare anche i fattori ed i condizionamenti naturali che influenzano la consumazione delle rocce, nell’ambito del progetto PRIN 2004 (Degrado delle rocce carbonatiche indotto dalla dissoluzione chimica e dai processi di bioalterazione: meccanismi, ratei, impatto sul bilancio globale della CO2 e rimedi) – Responsabile dell’URTS Prof. Franco Cucchi. In questo progetto ho avuto modo di studiare dettagliatamente i tassi erosivi in carico a particolari tipi di licheni lungo due transetti altimetrici in Friuli Venezia Giulia ed in Abruzzo. Numerose stazioni sono state posizionate lungo la costa adriatica orientale per lo studio delle morfologie e dell’erosione dei litorali carbonatici. Ho quindi realizzato un prototipo di Sistema Informativo Territoriale per la gestione, l’inserimento e la modifica dei dati relativi alle stazioni MEM utilizzabile da operatori standard, quindi con un utilizzo minimo delle risorse economiche. Inoltre ho creato un sistema di webGIS, in cui i dati di ogni stazioni sono facilmente consultabili anche in campagna, grazie alla strutturazione di un sito internet con diversi livelli di accesso. Infine, ho proposto alcuni esempi di analisi statistica e geostatistica dei dati ottenuti in una serie di stazioni campione. La ricerca è stata svolta in tre fasi: in laboratorio, in campagna ed in ufficio. Inizialmente ho messo a punto il traversing micro erosion meter equipaggiato con un comparatore digitale, in grado di far confluire i dati direttamente su tablet PC o su palmare. Ho svolto numerosi test sullo strumento, riportati nel capitolo 2, in modo da verificare l’attendibilità dei dati ottenuti. In un secondo momento ho posizionato una serie di nuove stazioni in campagna, per integrare ed ampliare la rete di stazioni già esistenti. Di ogni stazione è stata acquisita la posizione con il GPS e sono stati raccolti i campioni di roccia per definire, tramite sezioni sottili, le litologie indagate. Centinaia di migliaia sono i dati di consumazione raccolti in questi tre anni, con cadenze temporali variabili a seconda della stazione, in alcuni casi anche giornaliere. In quest’ultimo caso, ho posizionato numerose stazioni nel giardino di casa, in modo da poter eseguire osservazioni ripetute durante la giornata. Questi dati hanno fornito numerosi nuovi spunti di ricerca (Allegato 1). La fase di elaborazione dei dati e la messa a punto degli strumenti informatici in grado di gestire al meglio le stazioni e i dati MEM rappresentano l’ultima fase di questa ricerca. Vorrei aggiungere che ho dedicato molto tempo alla revisione bibliografica delle pubblicazioni sulla metodologia del micro erosion meter e del traversing micro erosion meter, sui processi di degradazione della roccia e sulla terminologia utilizzata, nonché sui sistemi informatici più idonei a gestire banche dati in locale e su web. In allegato ho aggiunto due articoli, sottomessi ed accettati sulle misure costiere e sulle misure giornaliere sulle arenarie a cemento carbonatico. Il lavoro svolto può fornire un ottimo strumento di gestione dei siti MEM, ma può costituire anche un valido supporto tecnico alla ricerca scientifica sul carsismo e sulle morfologie carsiche in genere.
XX Ciclo
1973
6

Aimi, A. "I 'REATI DI DURATA'". Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2016. http://hdl.handle.net/2434/381002.

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This PhD thesis deals with the many legal questions concerning the juridical treatment of crimes which last in time. The author tries to explain the phenomenon of "a crime-timespan" as a multiple infringement of the same law and therefore a concurrence of offences. This multiple infringement of the same precept can nevertheless be seen as one crime thanks to the application of the rules and principles quintessential to the treatment of the concurrence of offences in criminal law. Consisting of the same phenomenon, the 3 different types of crimes (reato permanente, abituale, a consumazione prolungata) that can last in time should overall be reduced to just one type: the reato permanente. That solves most of the legal questions concerning the "crime-timespan" phenomenon, since the Italian penal code provides a clear set of rules just for the reato permanente.

Książki na temat "Consumazione":

1

Ghisoni, Linda. La rilevanza giuridica del metus nella consumazione del matrimonio. Roma: Editrice Pontificia Università Gregoriana, 2000.

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2

Pozzi, Mattia Luigi. L'erede che ride: Parodia ed etica della consumazione in Max Stirner. Milano: Mimesis, 2014.

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Części książek na temat "Consumazione":

1

Hryszko, Rafał. "Le radici medievali della confetteria italiana". W Sperimentare ed esprimere l’italianità. Aspetti letterari e culturali. Doświadczanie i wyrażanie włoskości. Aspekty literackie i kulturowe. Wydawnictwo Uniwersytetu Łódzkiego, 2021. http://dx.doi.org/10.18778/8220-478-0.07.

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Streszczenie:
La genesi dell’industria dolciaria è associata alla medicina, e in particolare alla farmaceutica, che ne è stata individuata. I prodotti a base di miele o di zucchero erano considerati al pari di medicine. Nel tardo medioevo i medicinali dolci cominciassero ad essere trattati come confetti. Quindi una parte importante della farmacia era basata sull’artificium zuchari, ovvero sulle regole per la preparazione di confetti, frutta candita, conserve e marzapane. Nel XV secolo i dolci costituivano una prova della posizione sociale e dell’importanza degli organizzatori e diventavano uno strumento di propaganda. Dopo la lunga lotta per il trono napoletano (1421–1442), il sovrano della Corona d’Aragona, Alfonso il Magnanimo (1416–1442–1458), portò in Italia elementi della cultura conviviale della di lui terra natale, compreso l’abitudine di un elegante e solenne rinfresco, chiamato colazione. Nella seconda metà del 400, la consumazione dei dolci era stata arricchita da elementi tipici italiani: dallo zucchero si potevano realizzare diverse cose di zuccaro, cioè figure, oggetti o composizioni.

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