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Teses / dissertações sobre o tema "Elettrodo"

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Zambardi, Corinna. "Determinazione di amminotioli mediante elettroforesi capillare". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2543/.

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The aminothiols are critical cellular components that play numerous and important roles in metabolism as key extracellular reducing agents, critical substrates for proteins synthesis and detoxificants of free radicals and peroxides. Because altered thiols levels in body fluids are linked to specific pathological conditions, their measurement is thus considered very important. One method to determine these compounds is the capillary electrophoresis, a technique that involves the separation of charged molecules on the basis of their movement under the influence of an applied electric field. The instrument used in this work is equipped with an amperometric detector recording the current of the thiols oxidized at the end of the capillary at a BDD electrode. The aim of this work is to find a valid method for the separations of the aminothiols analyzed, in terms of capillary coating and experimental conditions. In order to find an alternative and less expensive electrode than BDD and to increase sensitivity for the detection of the thiols, a modified electrode consisting in a carbon paste electrode containing Cobalt-phthalocyanine has been studied. In this electrode Cobalt-phthalocyanine works as electrocatalyst to enhance the oxidation reaction, meanwhile the graphite acts as conductive mean. This kind of electrode shows great sensibility and low detection limits for the thiols that have a free thiolic group, but it is not sensible to disulfides. The analysis of human plasma point out that the best method found for the capillary electrophoresis is not useful for the detection of aminothiols in a healthy person, because the very low concentrations in which they are present.
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2

Tonini, Alberto. "Progettazione di una apparecchiatura per elettrofilatura con elettrodo di alta tensione rotante". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Il presente elaborato di tesi si pone come obiettivo principale la progettazione di un sistema innovativo per elettrofilatura, che sfrutta un elemento rotante per produrre film composti da nanofibre polimeriche. Il risultato di questo processo possiede proprietà piezoelettriche, che gli permettono di trovare un ampio spettro di applicazioni nella branca della sensoristica e del recupero energetico da attività antropiche. Questo prodotto viene abitualmente realizzato con una tecnica che ha solo recentemente ritrovato applicazioni interessanti. Essa prende il nome di elettrofilatura perché sfrutta elevati campi elettrici per generare fibre polimeriche di centinaia di nanometri di diametro a partire da una soluzione liquida. Sono state eseguite simulazioni mediante l’ausilio del software Comsol Multiphysics®, con il principale obiettivo di eseguire un confronto sui valori di campo elettrico fra gli elettrodi nelle due tecnologie. Si espongono quindi i passaggi relativi alla progettazione e costruzione del generatore di fibre senza ago. L’idea iniziale di un disco metallico liscio, viene rimpiazzata dalla scelta di una ruota dentata che soddisfa meglio i requisiti necessari alla produzione di fibre di buona qualità. Le fibre ottenute sono state dapprima osservate al microscopio elettronico a scansione e in seguito impregnate in un materiale elastomero. Infine è stata verificata la risposta piezoelettrica dei provini, andando a misurare la tensione erogata in seguito a sollecitazioni meccaniche di tipo impulsivo e sinusoidale mediante banco vibrante.
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Valloni, Melissa. "Caratterizzazione impedenziometrica di elettrodi flessibili". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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L’obiettivo di tale tesi è la caratterizzazione impedenziometrica di elettrodi flessibili, partendo dagli studi che trattano la possibilità di individuare un tumore della pelle tramite una misura di impedenza non invasiva, piuttosto che tramite biopsia. Si sottoporranno quindi 8 elettrodi, presi come campioni, a vari test, per verificare l’andamento del loro modulo e della loro fase in un determinato range di frequenze. Si testeranno le loro misure prima in una soluzione salina al 0.9% di NaCl e poi in 5 soluzioni di sudore artificiale con diversa molarità. Si andrà a valutare anche quale elettrodo mantiene le sue caratteristiche anche in una prova a lungo termine. Infine, si osserverà quale elettrodo risponde in maniera migliore a una prova su pelle, variando anche la quantità di gel elettrolita applicato.
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Ciccotelli, Roberta. "Assessment of the clinical efficacy of cardiac resynchronization therapy through the evaluation of the 3D coronary sinus lead trajectory". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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La terapia di resincronizzazione cardiaca (CRT) è un trattamento per pazienti affetti da scompenso cardiaco cronico, che consiste nell’impianto di un dispositivo che stimola il ventricolo sinistro. Circa il 30% dei pazienti non mostrano miglioramenti significativi a seguito della terapia. Un fattore determinante per la risposta è la posizione dell’elettrodo in seno coronarico (CS). Un metodo per la ricostruzione della traiettoria 3D del catodo in seno coronarico a partire da acquisizioni fluoroscopiche è stato sviluppato in un primo studio condotto in un singolo centro e su un piccolo gruppo di pazienti. I risultato dello studio hanno permesso di individuare un indice predittivo della riposta: la variazione indotta in acuto dal pacing biventricolare (BiV) sul rapporto tra i due principali valori singolari della traiettoria. Il metodo necessita di essere testato in una popolazione maggiore e multicentrica. L’obiettivo del presente lavoro di tesi è stato di valutare se le variazioni nella traiettoria del catodo in CS, indotte dal pacing BiV, siano predittive della risposta clinica a 6 mesi. La risposta clinica è definita da una riduzione del ESV ≥ del 15% al follow-up. Trentasei pazienti arruolati in 3 diversi centri sono stati analizzati; per 14 soggetti è disponibile la valutazione al f.u. In 11 casi la riposta è stata predetta correttamente, registrando quindi una concordanza del 79%. Questi primi risultati sembrano essere promettenti. Per ulteriori conferme bisogna attendere i f.u. degli altri 22 pazienti analizzati.
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5

Togni, Margherita. "Estrazione di parametri elettromiografici per la quantificazione di un percorso riabilitativo basato su elettroterapia". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9245/.

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L'elettromiografia di superficie (sEMG) è la tecnica non invasiva che si occupa della misura e analisi dell'attività elettrica associata alla contrazione del muscolo scheletrico, che viene prelevata tramite elettrodi superficiali. Si vuole dimostrare come questa metodologia rappresenti un valido strumento di monitoraggio quantitativo da affiancare ad un trattamento di elettroterapia. Si sono effettuate rilevazioni elettromiografiche su sette pazienti presso centri fisioterapici e si sono estratti una serie di parametri numerici dal segnale elettromiografico (Media Lavoro, Media Riposo, Deviazione Lavoro, Deviazione Riposo, Tempo Inizio, Tempo Rilassamento, MVC, IEMG) in grado di fornire una misura oggettiva dell'andamento del percorso di riabilitazione. Con il test statistico ANOVA per misure ripetute si è visto come alcuni di questi parametri subiscono miglioramenti statisticamente significativi in seguito alla terapia. Dopo aver messo in evidenza l'impossibilità di estrarre il segnale grezzo, quindi effettuare un'analisi in frequenza, si è proposta un'elaborazione completa del segnale elettromiografico a partire da un tracciato grezzo acquisito su un soggetto sano, mostrando in particolare la possibilità di calcolare ulteriori parametri in frequenza. Si è inoltre sottolineata la necessità di ripetere uno studio analogo su un gruppo di soggetti superiore e che preveda il monitoraggio dell'impedenza di contatto elettrodo-cute.
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Bozzoli, Stefano. "Innovazioni nel campo dell'ElettroEncefalografia". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10104/.

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Il funzionamento del cervello umano, organo responsabile di ogni nostra azione e pensiero, è sempre stato di grande interesse per la ricerca scientifica. Dopo aver compreso lo sviluppo dei potenziali elettrici da parte di nuclei neuronali in risposta a stimoli, si è riusciti a graficare il loro andamento con l'avvento dell'ElettroEncefaloGrafia (EEG). Tale tecnologia è entrata a far parte degli esami di routine per la ricerca di neuropsicologia e di interesse clinico, poiché permette di diagnosticare e discriminare i vari tipi di epilessia, la presenza di traumi cranici e altre patologie del sistema nervoso centrale. Purtroppo presenta svariati difetti: il segnale è affetto da disturbi e richiede un'adeguata elaborazione tramite filtraggio e amplificazione, rimanendo comunque sensibile a disomogeneità dei tessuti biologici e rendendo difficoltoso il riconoscimento delle sorgenti del segnale che si sono attivate durante l'esame (il cosiddetto problema inverso). Negli ultimi decenni la ricerca ha portato allo sviluppo di nuove tecniche d'indagine, di particolare interesse sono la ElettroEncefaloGrafia ad Alta Risoluzione (HREEG) e la MagnetoEncefaloGrafia (MEG). L'HREEG impiega un maggior numero di elettrodi (fino a 256) e l'appoggio di accurati modelli matematici per approssimare la distribuzione di potenziale elettrico sulla cute del soggetto, garantendo una migliore risoluzione spaziale e maggior sicurezza nel riscontro delle sorgenti neuronali. Il progresso nel campo dei superconduttori ha reso possibile lo sviluppo della MEG, che è in grado di registrare i deboli campi magnetici prodotti dai segnali elettrici corticali, dando informazioni immuni dalle disomogeneità dei tessuti e andando ad affiancare l'EEG nella ricerca scientifica. Queste nuove tecnologie hanno aperto nuovi campi di sviluppo, più importante la possibilità di comandare protesi e dispositivi tramite sforzo mentale (Brain Computer Interface). Il futuro lascia ben sperare per ulteriori innovazioni.
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Ripa, Ilaria. "La resincronizzazione cardiaca: indicazioni terapeutiche, punti di attenzione e criticità". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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L'insufficienza cardiaca è una malattia che danneggia il 2-3% della popolazione generale colpendo maggiormente i soggetti con età superiore a 65 anni e costituisce una delle principali cause di mortalità e ospedalizzazione.Negli ultimi tempi si è assistito ad un'allungamento dell'età media di vita e per questo si suppone un forte incremento della malattia.Tuttavia esistono varie terapie per far fronte a questo problema.Quella che negli anni è risultata essere la più efficace è la Terapia di resincronizzazione cardiaca (CRT).La CRT prevede l’uso di un dispositivo impiantabile in grado di stimolare simultaneamente i ventricoli e quindi capace di correggere la dissincronia.Questo trattamento è risultato essere molto efficace,tuttavia circa un terzo della popolazione non risulta trarne alcun beneficio.Molteplici studi si sono occupati di investigare questa mancata risposta.Questi sono stati condotti con lo scopo di chiarire quali potessero essere le condizioni per ottimizzare gli esiti.Uno di questi studi,chiamato progetto Trajectories,si è concentrato sulla ricostruzione della traiettoria 3D dell'elettrodo in CS durante i diversi cicli cardiaci.Lo scopo di questo studio è stato quello di sviluppare un metodo per misurare la posizione dinamica dell'elettrodo in CS e di testarlo confrontando la sua posizione all'impianto con quella a 6 mesi,utilizzando la fluoroscopia.Mediante questa indagine è emerso essere di fondamentale importanza il corretto posizionamento dell'elettrodo il quale,essendo mobile,potrebbe essere soggetto a disclocazioni che possono modificare l'esito favorevole della terapia.Inoltre si è anche dedotto che,per ottimizzare la performance,è necessaria una corretta stimolazione biventricolare che può venir meno in presenza di tessuto cicatriziale.Infine,individuare una forma della traiettoria più regolare nel momento dell’inizio della stimolazione potrebbe essere una condizione predittiva della risposta alla CRT,che sarà definita 6 mesi dopo l’impianto.
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Di, Vincenzo Alessandra. "Studio e valutazione in vitro di tecniche impedenziometriche per il monitoraggio della funzionalita di protesi valvolari cardiache". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10208/.

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Lo scopo di questa tesi è lo sviluppo di una protesi valvolare sensorizzata per la valutazione e il monitoraggio dei parametri funzionali della valvola e di conseguenza la realizzazione un prototipo di PHV (Prosthetic Heart Valve) che integri all’interno delle protesi valvolari in commercio una tecnologia utile alla realizzazione di queste specifiche. Il segnale di impedenza intravalvolare (IVI) è ottenuto grazie ad un sistema di elettrodi utili alla generazione di un campo elettrico locale e alla successiva registrazione della differenza di potenziale. Il lavoro sperimentale è stato suddiviso in due parti: una prima parte deputata alla scelta della posizione ottimale degli elettrodi rispetto ai lembi, al piano e all’anello valvolare, al fine di determinare due prototipi, ed una seconda parte in cui sono stati testati i prototipi in una situazione più fisiologica, cioè in un tratto di aorta bovina, ed è stata simulata una dinamica valvolare alterata. Il maggior segnale di impedenza riscontrato è stato ottenuto ponendo gli elettrodi ortogonalmente al cardine dei lembi valvolari e sovrapponendo elettrodo di eccitazione e ricezione al fine di ottenere un campo elettrico costante e ricezione puntuale della variazione del campo. Infine è stato riscontrato che il segnale di impedenza intravalvolare è in grado di riflettere alterazioni simulate dei lembi.
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Beddy, Kenneth Edem. "Introduzione agli elettrodi senza contatto per uso medico". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9620/.

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I segnali biopotenziali cardiaci e neurali nelle forme di elettroencefalogramma (EEG) ed elettrocardiogramma (ECG) sono due indicatori fisiologici molto importanti che ben si prestano ad un monitoraggio sanitario wireless a lungo termine. Nonostante gli innumerevoli progressi compiuti nel campo della tecnologia wireless e della microelettronica, l’utilizzo dell'EEG/ECG risulta essere ancora limitato dai disagi e dalle scomodità dovute all’impiego di elettrodi a contatto bagnato (wet contact electrodes). Gli elettrodi adesivi ad uso clinico sono spesso percepiti dai pazienti su cui vengono applicati come irritanti e scomodi, riducendo notevolmente l’accondiscendenza ad un loro utilizzo costante nell'ambiente domestico, ovvero al di fuori dello stretto controllo medico-sanitario. Come alternativa si ricorre all’uso di elettrodi a secco (dry electrodes), questi però, in mancanza della capacità di conduzione del gel, sono molto più sensibili alle condizioni della pelle e pertanto suscettibili agli artefatti legati al movimento. Questa tesi si ripropone di illustrare in maniera il più possibile organica e precisa il principio di funzionamento degli elettrodi senza contatto, con particolare attenzione al ruolo rivestito dai segnali EEG ed ECG. L’analisi intende inoltre mettere in evidenza l’entità dei vantaggi derivanti dall’impiego degli elettrodi senza contatto rispetto a quelli tradizionali.
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Guadagnini, Lorella <1982&gt. "Elettrodi modificati per lo sviluppo di sensori elettrochimici". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2622/.

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Righini, Matteo. "Crescita e caratterizzazione elettrochimica di elettrodi di titania nanostrutturata". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/12291/.

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La ricerca sulle fonti di energia rinnovabili è un tema di grandissima importanza. Tra queste, l’energia solare è una delle più promettenti. Essa può essere convertita in energia chimica. In questo caso, l’energia solare viene sfruttata per produrre combustibili, i cosiddetti solar fuels, fra i quali spicca l’idrogeno, che non rilascia sostanze inquinanti o gas serra durante la combustione tradizionale o in celle a combustibile. L’idrogeno può essere ottenuto dall’acqua tramite una cella fotoelettrochimica, in cui la luce solare, assorbita da un elettrodo semiconduttivo, permette che avvenga la scissione delle molecole d’acqua. Il materiale più studiato per realizzare i fotoelettrodi è la TiO2, grazie alla resistenza alla corrosione e al basso costo. In questa tesi è descritta la realizzazione, effettuata in laboratorio, di fotoelettrodi di TiO2 e le misure effettuate su di essi. Gli elettrodi sono stati prodotti tramite deposizione fisica di vapori, con la quale è stato possibile realizzare dei film sia compatti che porosi costituiti da nanoparticelle, questi ultimi tramite la condensazione in atmosfera gassosa. Sono stati prodotti elettrodi di vari spessori e in diverse condizioni durante l’evaporazione e sono stati sottoposti a trattamenti termici. Essi sono stati utilizzati come fotoanodi in una cella fotoelettrochimica sulla quale sono state compiute misure per determinare grandezze come la fotocorrente prodotta in condizioni di illuminazione e il flatband potential. Inoltre è stato discusso un modello circuitale con cui è possibile schematizzare la cella ed è stato verificato il suo effettivo funzionamento tramite misure di spettroscopia di impedenza. In questo modo si è cercato di determinare per quali valori di spessore, trattamento termico e condizioni di crescita i campioni dessero le risposte migliori. La morfologia superficiale dei campioni è stata analizzata tramite la microscopia elettronica a scansione (SEM) e quella a forza atomica (AFM).
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Carlini, Camillo. "Ciclo produttivo dell'acciaio: il forno elettrico". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3159/.

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Sintoni, Michele. "Motore elettrico sincrono multifase: modello e limiti". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Una delle caratteristiche principali che si richiede ad un motore oggi giorno è di essere tollerante ai guasti. A questo scopo è nato il concetto di motore multifase, che permette di garantire buone prestazioni anche all’occorrenza di guasti su una o più fasi del motore. Tuttavia, quello di essere fault-tolerant non è l’unico vantaggio che ci possiamo aspettare da un motore multifase. Sappiamo infatti che nel caso trifase il valore di potenza, a parità di tensione e corrente, è tre volte più grande rispetto al caso monofase. Analogamente, ci aspettiamo nel caso multifase un guadagno di n volte rispetto al caso monofase, con n pari al numero di fasi. Se ciò fosse vero, si potrebbe pensare, ad esempio, di ridurre il valore di corrente di eccitazione, ottenendo lo stesso valore di coppia che avremmo nel caso trifase, ma utilizzando di fatto meno corrente. Il proposito di questa tesi è di definire un modello per il motore trifase e il motore multifase nel caso sincrono a magneti permanenti, ottenuti sotto opportune ipotesi che permettano di compierne uno studio analitico, di quantificare le loro figure di merito, e effettuare un confronto tra le figure di merito tra i due modelli, in modo da capire quali sono i vantaggi e gli svantaggi di un motore multifase rispetto al caso trifase.
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Montalbani, Andrea. "Progetto di Motoveicolo elettrico di tipologia Enduro". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/17192/.

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A seguito di un concorso indetto dalla associazione ANCMA che prevedeva il semplice disegno di un motoveicolo senza alcuna restrizione, ho pensato di cogliere questa occasione per portare avanti il mio lavoro e presentarlo come tesi di Laurea Magistrale. Ho eseguito il lavoro tenendo a mente tutti gli step necessari per la riuscita di un progetto di questo calibro. Ho scelto di progettare un motoveicolo ad alimentazione elettrica che fosse l'equivalente di un modello di categoria Enduro di grossa cilindrata, al momento non presente sul mercato. Le peculiarità estetiche del modello finale mi hanno spinto a nominare il motoveicolo come 'Skeleton'.
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Guenzi, Andrea. "Dimensionamento dell'azionamento elettrico di un piano vibrante". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Questo elaborato riguarda il dimensionamento di un motore brushless lineare utilizzato in un piano vibrante per l’alimentazione di fiale, flaconi e carpule in macchine per il packaging farmaceutico: in particolare con questo piano vibrante si alimentano macchine astucciatrici e termoformatrici. Con packaging farmaceutico si intente tutto ciò che comporta il confezionamento di prodotti legati al mercato farmaceutico, ma macchinari simili soddisfano anche il mercato per il confezionamento di prodotti alimentari e cosmetici. Il piano vibrante descritto nella trattazione, svolge sia la funzione di alimentazione del prodotto nella macchina, sia quella di buffer. La tesi è stata svolta all’interno di Marchesini Group S.p.a., gruppo industriale fondato nel 1974 che vanta una posizione di livello mondiale nel settore delle macchine automatiche: in particolare si occupa dell’automazione per packaging nel settore farmaceutico, cosmetico e alimentare. Avendo dovuto fare un intervento di sostituzione di un motore su un gruppo già in funzione, nella riprogettazione dei particolari si è cercato di apportare il minor numero di modifiche possibile, per minimizzare il numero di pezzi da sostituire qualora un motore in funzione si rompa o venga danneggiato. Questo studio mi ha dato la possibilità di approfondire diversi aspetti della progettazione meccanica: in particolare ho avuto la possibilità di utilizzare Creo Parametric, il programma di disegno 3D usato in Marchesini, e quindi approfondire molteplici aspetti e regole del disegno e della messa in tavola. Insieme a questo, oltre a studiare le diverse tipologie di motori lineari ho potuto approfondire i metodi di scelta di un motore lineare, consultando anche i fornitori.
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Pagliacci, Vanessa. "Aritmie in atrio destro e morfologia del seno coronario". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Il seno coronario è la principale vena della circolazione coronaria, che ha il compito di portare il sangue refluo del cuore all'atrio destro, dove il suo orifizio si trova. Data tale posizione, si ipotizza che sia influenzato dall'attività elettrica del cuore morfologicamente e dimensionalmente, e in particolare in questa tesi si dimostra come in presenza di determinate aritmie sopraventricolari il suo ostio risulti dilatato. Per fare ciò viene analizzato un database contenente informazioni relative a 71 pazienti affetti da AVNRT, FA, flutter atriale e TAE che si sono sottoposti ad una procedura di ablazione transcatetere con radiofrequenza.
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Dimitrova, Maria Gloria. "Validazione sperimentale delle prestazioni di un velivolo elettrico". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9471/.

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A seguito di uno studio preliminare basato su modelli matematici che permettono di stimare valori indicativi dei coefficienti aerodinamici di un velivolo elettrico, è stata effettuata una serie di prove sperimentali per caratterizzare il pacco batteria del suddetto e le sue prestazioni in termini di autonomia oraria e chilometrica. E' stato quindi fatto un confronto tra i valori attesi dall'applicazione teoria ed i risultati ottenuti sperimentalmente.
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Galletti, Edoardo. "Analisi e confronto di elettrodi per l'acquisizione di biopotenziali nei sistemi indossabili". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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L’uso di sistemi wearable nell’ambito dell’acquisizione dei segnali biomedici è oggigiorno oggetto di grande interesse. Il loro uso si estende dal monitoraggio di parametri vitali per finalità cliniche al controllo delle dinamiche funzionali del corpo umano nel vivere quotidiano, grazie agli specifici segnali emessi dall’organismo, quali ECG ed EMG. Questa tesi, in particolar modo, riguarda le acquisizioni di segnali EMG, ovvero quelli emessi dalla muscolatura in concomitanza di movimenti, e descrive le modalità con cui essi possono essere acquisiti tramite elettrodi dry ed elettrodi wet. Nello specifico, i risultati ottenuti dai diversi approcci vengono confrontati e viene dimostrato il fatto che vi siano consistenti potenzialità nello sviluppo di sistemi per il riconoscimento di gesti che facciano affidamento sugli elettrodi dry, i quali presentano notevoli vantaggi applicativi rispetto alla controparte di tipo wet, la cui affidabilità in tale ambito è stata ampiamente confermata nel corso degli ultimi anni.
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Olivieri, Diego. "Sintesi e Caratterizzazione di Elettrodi Modificati Chimicamente con nuovi complessi Carbenici del Ferro". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11891/.

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The Chemically Modified Electrodes (CME) are widely used in electroanalytical chemistry as chemical sensors. The interest in the covalent anchoring of a redox mediator on the electrode surface is increasing, because it allows the sensibility and the selectivity of this kind of systems to improve. My work is situated in this field of research and involves the synthesis of new Iron(0) complexes that contain cyclopentadienone, N-heterocyclic carbene (NHC) and carbonyl ancillary ligands. These complexes have shown electrochemical properties similar to those of ferrocene (organometallic compound widely used as electrochemical sensor). These complexes have been properly functionalized with a EDOT group in the NHC ligand side chain that it was after used for the realization of Electrochemically Modified PEDOT thanks to copolymerization reaction between the functionalized complex and the EDOT in different amounts. All the synthetic steps were assisted by suitable characterizations (NMR, IR, ESI-MS, cyclic voltammetry and X-ray for the monomeric compound as imidazolium salt and NHC functionalized complexes; cyclic voltammetry, IR e SEM for the copolymers). The properties of the polymer as a selective sensor was preliminarily investigated for dopamine and 2-propanol.
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Rogani, Riccardo. "Caratterizzazione di elettrodi flessibili di PEDOT:PSS per lo sviluppo di un transistor elettrochimico". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/4956/.

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Mazzei, Lorenzo. "Elettrodi modificati con nanomateriali di carbonio: ottimizzazione della sintesi di idrossidi doppi a strati". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15844/.

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In this thesis work, it has been studied the effect of carbonaceous nanomaterials like graphene and nanotubes on GC electrodes, in various configurations, to perform the synthesis of the layered double hydroxide of nickel and aluminium. The potentiodynamic electrodeposition was found more efficient as to Ni centres electroactivity and more reproducible than potentiostatic or galvanostatic electrodeposition. It has been performed a structural characterization by means of XRD analysis (which confirmed the typical hydrotalcitical pattern) and a morphological characterization by means of SEM analysis, from which it was observed a homogeneous and well adherent coating, except for the bilayer configurations. It was carried out an electrochemical characterization to evaluate the electroactive surface area, that was found to be significantly increased in the presence of graphene, and the charge transfer resistance, that was lower when the nanomaterials were present. The modified electrodes were then tested in practical applications like the glucose determination and the oxygen evolution reaction.
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Migliori, Emanuele. "Complessi carbenici N-eterociclici di Fe(0) per lo sviluppo di elettrodi chimicamente modificati". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14441/.

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Resumo:
Questo lavoro di ricerca si concentra sulla sintesi e la caratterizzazione di nuovi complessi ciclopentadienonici di Fe0 con leganti carbenici N-eterociclici e sullo studio delle loro proprietà come mediatori redox negli Elettrodi Chimicamente Modificati. Nello specifico, si sono sintetizzati due complessi di Fe legati tramite il carbene NHC ad un monomero di EDOT e poi sono stati elettropolimerizzati sulla superficie di elettrodi di vetro modificato. I sensori così ottenuti sono stati caratterizzati con varie tecniche e testati nella rivelazione di metanolo e glucosio. Sulla base di prove di addizione di glucosio, sono state confrontate le prestazioni, in termini di sensibilità di risposta, dei due complessi come mediatori redox con catena alifatica “spaziatrice” ad 11 e 3 carboni.
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Arduini, Nicola. "Caratterizzazione dei componenti di trazione per un veicolo elettrico leggero". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Resumo:
L'elaborato si occupa della descrizione degli elementi che costituiscono un veicolo elettrico leggero. Nello specifico sono state inserite e trattate le prove che sono state eseguite sui motori e sul pacco batteria che andranno a fare parte del veicolo elettrico. Successivamente, i dati sperimentali ottenuti sono stati inseriti all'interno di un modello in Simulink, con lo scopo di simulare e conoscere il comportamento del veicolo in varie situazioni di funzionamento.
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DELLA, NOCE MATTEO. "Un modello VAR-GARCH multivariato per il mercato elettrico italiano". Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2011. http://hdl.handle.net/10280/1108.

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Resumo:
E’ stato estesamente appurato che i mercati dell'elettricità mostrano mean-reversion e elevata volatilità dei prezzi. Questo lavoro utilizza un modello VAR-MGARCH al fine di cogliere queste caratteristiche presenti sul mercato dell'energia elettrica italiana (IPEX) e analizzare le interrelazioni esistenti tra le diverse regioni in cui il mercato è suddiviso. L’analisi è condotta sui prezzi giornalieri dal 1 ° gennaio 2006 al 31 dicembre 2008. I coefficienti stimati dalle equazioni condizionali indicano che i mercati regionali sono abbastanza integrati e i prezzi regionali dell'energia elettrica possono essere adeguatamente previsti impiegando i prezzi passati di ciascun mercato zonale. La volatilità e la cross-volatility sono significative per tutti i mercati, indicando la presenza di forti componenti ARCH e GARCH e la sostanziale inefficienza dei mercati. E’ inoltre evidente un’elevata persistenza della volatilità e della cross-volatility in tutti i mercati. I risultati indicano inoltre che gli shock rilevati, sia nella volatilità, sia nei vari mercati, persistono nel tempo e che in ogni mercato la persistenza è più marcata quando è causata da innovazioni stimate sulle stesso mercato rispetto a shock stimati su altre aree. Questa persistenza descrive la tendenza delle variazioni dei prezzi a raggrupparsi nel tempo.
It is commonly known that spot electricity markets show mean-reversion and high price volatility. This work employs a VAR-MGARCH model to capture these features in the Italian electricity market (IPEX) and analyze the interrelation existing among the different regions in which the market is divided. Daily spot prices from 1 January 2006 to 31 December 2008 are employed. The estimated coefficients from the conditional mean equations indicate that the regional markets are quite integrated and regional electricity prices could be usefully forecasted using lagged prices from either the same market or from the other areal markets. Volatility and cross-volatility spill-overs are significant for all markets, indicating the presence of strong ARCH and GARCH effects and market inefficiency. Strong persistence of volatility and cross-volatility are also evident in all local markets. The results also indicate that volatility innovations or shocks in all markets persist over time and that in every market this persistence is more marked for own-innovations or shocks than cross-innovations or shocks. This persistence captures the propensity of price changes of similar magnitude to cluster in time.
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Mouafo, Zanguim Idriss. "Dimensionamento del Sistema Propulsivo Elettrico Puro di un Velivolo Cessna 172k". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18702/.

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Resumo:
L'industria automobilistica è in anticipo rispetto all'aviazione per quanto riguarda l’applicazione del sistema di propulsione elettrico puro. Anche se esistono similitudini tra i due settori, differenze come intervalli di temperature operative, limiti di peso e requisiti di sicurezza rendono necessario lo studio in modo separato dello spazio di progettazione del sistema di propulsione. Gli strumenti di progettazione degli aeromobili tradizionali, non sono in grado di spiegare e modellare i significativi cambiamenti inerenti agli aeromobili progettati attorno ai sistemi di propulsione elettrica. I sistemi dipendenti dalla batteria, ad esempio, non hanno un significativo cambiamento di peso durante il volo, rendendo inutilizzabili le numerose routine di calcolo delle variazioni del peso dell'aeromobile a causa della riduzione della combustione del carburante. Lo scopo di questa tesi è di analizzare la possibilità di implementare un sistema di propulsione elettrica su un aereo leggero e discutere le questioni che dovrebbero essere ulteriormente modificate, se ce ne sono, affinché le sue prestazioni corrispondano il più fedelmente possibile al modello non modificato. Per poterlo fare, è stata condotta un'approfondita ricerca sullo stato attuale di sviluppo delle tecnologie utilizzate in questo tipo di applicazione, prestando particolare attenzione ai miglioramenti apportati negli ultimi anni vista la relativa novità di questa tecnologia di propulsione. Più precisamente si tratta di modificare o sostituire l’attuale sistema di propulsione convenzionale di un CESSNA 172K con un sistema propulsivo elettrico puro e di valutare i consumi energetici e le prestazioni di volo per una data missione.
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Baldassarro, Luigi. "Studio sul Cobalto Nitroprussiato come Materiale Attivo Elettrodico per Batterie Secondarie". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15845/.

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Mentre l’industria delle batterie raccoglie e utilizza i frutti delle ricerche degli scorsi decenni, nuove generazioni di accumulatori di carica, con tecnologia non solo al litio-ione, vengono studiati nei laboratori di tutto il mondo. Una classe di materiali ha mostrato nuove potenzialità in questa direzione: gli analoghi del Blu di Prussia. Percorrendo questa strada, il presente elaborato è frutto di ricerche incentrate sul Cobalto Nitroprussiato Co[Fe(CN)6NO] nella sua valutazione come materiale attivo elettrodico. Questo è stato sintetizzato con riproducibilità e ne è stata determinata la stechiometria attraverso MP-AES e TGA, quindi è stata individuata la fase cristallina con PXRD. Le proprietà elettrochimiche sono state studiate mediante voltammetria ciclica (caso batteria acquosa con Mg2+ come intercalante) e tramite cicli galvanostatici di carica e scarica nel caso di solventi organici (caso batterie Litio-Ione). Questi ultimi test sono stati eseguiti in configurazione di coin cell. Una analisi XAFS operando ha infine contribuito a fare luce circa la partecipazione di entrambi i metalli al processo redox.
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Pierotti, Giacomo. "Modellizzazione multiphysics di un arco elettrico in aria in ambiente OpenFOAM". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/22750/.

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Resumo:
Il presente elaborato ha come obbiettivo l'implementazione di un codice numerico per la simulazione dell'arco elettrico in aria. Il software utilizzato per la risoluzione del problema è il toolbox open source OpenFOAM. Il modello utilizzato tiene conto dei complessi meccanismi che governano la scarica in aria, come l'interazione magnetofluidodinamica e lo scambio termico radiativo. La prima parte del lavoro di tesi è stata incentrata sulla realizzazione di un codice Matlab, che utilizza il metodo agli elementi finiti per risolvere i problemi elettrodinamico e magnetostatico, con lo scopo di controllare i risultati forniti da OpenFOAM. Nella seconda parte, si è proceduto alla modifica di un solver preesistente, chiamato icoFoam, per renderlo adatto alla risoluzione del caso in esame. Vengono infine discussi i risultati ottenuti e le prospettive future del lavoro svolto.
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Vandi, Gabriele <1986&gt. "Simulazione dinamica di un veicolo dotato di powertrain ibrido endotermico-elettrico". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amsdottorato.unibo.it/6806/.

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Nel panorama motoristico ed automobilistico moderno lo sviluppo di motori a combustione interna e veicoli è fortemente influenzato da diverse esigenze che spesso sono in contrasto le une con le altre. Infatti gli obiettivi di economicità e riduzione dei costi riguardanti la produzione e la commercializzazione dei prodotti sono in contrasto con gli sforzi che devono essere operati dalle case produttrici per soddisfare le sempre più stringenti normative riguardanti le emissioni inquinanti ed i consumi di carburante dei veicoli. Fra le numerose soluzioni presenti i veicoli ibridi rappresentano una alternativa che allo stato attuale è già presente sul mercato in varie forme, a seconda della tipologie di energie accoppiate. In letteratura è possibile trovare numerosi studi che trattano l’ottimizzazione dei componenti o delle strategie di controllo di queste tipologie di veicoli: in moltissimi casi l’obiettivo è quello di minimizzare consumi ed emissioni inquinanti. Normalmente non viene posta particolare attenzione agli effetti che l’aggiunta delle macchine elettriche e dei componenti necessari per il funzionamento delle stesse hanno sulla dinamica del veicolo. Il presente lavoro di tesi è incentrato su questi aspetti: si è considerata la tipologia di veicoli ibridi termici-elettrici di tipo parallelo andando ad analizzare come cambiasse il comportamento dinamico del veicolo in funzione del tipo di installazione considerato per la parte elettrica del powertrain. In primo luogo è stato quindi necessario costruire ed implementare un modello dinamico di veicolo che permettesse di applicare coppie alle quattro ruote in maniera indipendente per considerare diverse tipologie di powertrain. In seguito si sono analizzate le differenze di comportamento dinamico fra il veicolo considerato e l’equivalente versione ibrida e i possibili utilizzi delle macchine elettriche per correggere eventuali deterioramenti o cambiamenti indesiderati nelle prestazioni del veicolo.
One of the challenges of the modern automotive industry is to develop engines and vehicles with an always more stringent legislation about pollutant emissions. Hybrid vehicles are a valid alternative to these limitations and could represent a good way to reduce fuel consumption and pollutant emissions. In literature it is possible to find several studies that deal with the optimization of the components or of the control strategies of this kind of vehicles, but less importance is given to the effects on vehicle dynamics that could be caused by the addition of the components of the additional system. The idea behind this work is to add on a traditional vehicle an electric kit, composed by 2 electric motors that can be added in correspondence of the non-driven wheels, a battery and the necessary power electronics to control the 2 motors obtaining an hybrid vehicle: the attention will be focused on vehicle dynamics and in particular on the changes in vehicle dynamics due to the mass increase and to the variation of the center of gravity position. Moreover it will be investigated how to use the electric motors to correct undesired effects in vehicle behavior. To achieve the preset objectives, a 14 degrees freedom vehicle model, which could allow to apply a different torque to each wheel, has been developed in Matlab/Simulink environment and validated. The so-built simulator has then been used to simulate 2 configurations of the same vehicle (with different mass and center of gravity position) to compare their performances and to verify which effects on vehicle dynamics could be obtained applying driving and braking torques through the electric motors.
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Bazzoli, Ivan. "Deltaplano Uav a motore elettrico per il monitoraggio delle zone vulcaniche". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/4892/.

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Marinelli, Jacopo Gabriele. "Valutazione dell'affidabilità dell'isolamento elettrico di attuatori per il progetto "More Electric Aircraft"". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Resumo:
La necessità di questi studi nasce dalla volontà di sostituire con un generatore elettrico i sistemi pneumatici che utilizzano l’aria compressa prodotta dalle turbine. Il vantaggio di questa configurazione, che apparentemente spreca energia, è che la turbina aumenta il proprio rendimento. Inoltre, il sistema di spillamento è molto complesso e richiede un elevato livello di manutenzione. La soluzione viene indicata come More Electric Aircraft, “MEA”. L’utilizzo di attuatori elettrici comporta la presenza di un materiale isolante che, a causa della sua natura organica, è maggiormente sensibile all’azione delle scariche parziali, PD. Da ciò nasce la necessità di approfondire i valori di innesco di tali scariche, PDIV. Tramite lo studio effettuato e le prove compiute è stato possibile determinare un modello che permette di calcolare la tensione di innesco delle PD in funzione di temperatura e pressione fino a 100 mbar. Utilizzando due diversi campioni, motorette e twisted pair, sono state condotte prove sia a pressione ambiente che ridotta a 100mbar, così da simulare la pressione ad elevate altitudini. Per emulare le frequenze e i bassi rise-time tipici dei convertitori utilizzati in tale ambito, è stata allestita una gabbia di prova con la presenza di generatori ad alta tensione e inverter con tecnologia silicone carbide (SiC) in grado di arrivare a frequenza di 100 kHz. I risultati ottenuti chiariscono comportamenti inerenti alle dipendenze delle PDIV rispetto vari fattori: pressione, frequenza, rise-time, umidità, stress termo-meccanici (dovuti alle variazioni repentine delle temperature di funzionamento), resina utilizzata, invecchiamento. Questa tesi fornisce pertanto strumenti per la comprensione dei fenomeni che interessano l’affidabilità di un sistema isolante soggetto a impulsi di tensione ad elevato slew rate e frequenza operanti in condizioni atmosferiche tipiche del MEA.
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Neri, Riccardo. "Studio di materiali piezoelettrici e loro accoppiamento con sistemi di accumulo elettrico". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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La tesi tratta di "energy harvesting" da piezoelettrici, in particolare della caratterizzazione elettromeccanica di un dischetto commerciale di PZT, del circuito elettrico-elettronico necessario per interfacciare il generatore piezoelettrico ad un sistema di accumulo elettrico (condensatore/supercondensatore); è anche presentata una configurazione a "stack" con due dischetti commerciali connessi elettricamente in parallelo. Sono inoltre riportati alcuni semplici modelli che riescono a simulare il comportamento capacitivo del generatore piezoelettrico. Per concludere è presentato un caso di "energy harvesting" dove l'energia elettrica sviluppata dal provino piezoelettrico è accumulata in un condensatore.
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Gualandi, Isacco <1985&gt. "Determinazione di radicali OH: sintesi di materiali per la modifica di elettrodi di platino e carbone vetroso". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5542/.

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Questa tesi descrive lo sviluppo di un elettrodo modificato con un polimero isolante per la determinazione indiretta del radicale OH. I polimeri testati sono stati polifenolo, polipirrolo e polipirrolo sovraoossidato ed il primo è risultato quello con le migliori prestazioni. Il film di modificante è stato depositato per elettropolimerizzazione del fenolo in ambiente acido, su un elettrodo di carbone vetroso (GC) ed è risultato isolante e perfettamente adeso al GC, impedendo il trasferimento di carica alle più comuni sonde redox. L’attacco dei radicali OH, generati dalla reazione di Fenton o dalla fotolisi di H2O2, rimuove parzialmente il polimero dal GC, ripristinando parzialmente il comportamento conduttore dell’elettrodo. L’entità della degradazione del film polifenolico è stata valutata sfruttando la corrente relativa alla sonda redox Ru(NH3)63+, che rappresenta il segnale analitico per la determinazione del radicale OH. L’elettrodo è stato impiegato per stimare le prestazioni di foto catalizzatori a base di nanoparticelle di TiO2, ottenendo risultati correlati a quelli ricavati da un metodo HPLC. Inoltre esso è stato usato per sviluppare una nuova procedura per la determinazione della capacità di scavenging verso i radicali OH, che è stata applicata all’analisi di composti puri e campioni reali. I risultati erano confrontabili con quelli determinati con metodiche standardizzate, comunemente impiegate per la determinazione della capacità antiossidante. Inoltre è stato condotto uno studio riguardante la modifica di un elettrodo di platino con un idrossido misto a strati a base di cobalto e alluminio (LDH). In particolare si sono valutati gli effetti di diversi pretrattamenti del Pt sulle caratteristiche e prestazioni elettrocatalitiche del film di LDH nei confronti dell’ossidazione di anilina, fenolo e acido salicilico. Questi composti possono essere impiegati come molecole sonda per la determinazione del radicale OH e rivestono interesse da un punto di vista elettroanalitico perché portano facilmente alla passivazione della superficie di Pt.
The development of a cheap modified electrode for the indirect detection of OH radical is described. The method is based on the attack of OH radicals on the modifier and the quantification of its degradation is evaluated by electroanalytical approaches. Polyphenol, polypyrrole and overoxidized polypyrrole were tested as modifiers for the determination and, from our experiments, polyphenol resulted the best one. The modified electrode was prepared by electropolymerization of phenol in acid environment on glassy carbon (GC). The film perfectly covered the GC surface and inhibited the charge transfer of many redox species. The attack of OH radicals generated by Fenton reaction or H2O2 photolysis partly removed the polymer from GC and the conductor behavior of the electrode was partially restored. The degree of degradation of the polyphenol is the analytical signal and was quantified by cyclic voltammetry and chronoamperometry, using the redox probe Ru(NH3)63+. The electrode was used to evaluate the performances of different photocatalysts based on TiO2 nanoparticles and the results were successfully compared with those obtained from a more traditional HPLC method. A new procedure for the determination of the scavenging activity towards OH radicals was developed using the polyphenol modified GC. The results obtained for pure compounds and real samples were comparable to those from standardized methods which are widely employed to estimate the antioxidant capacity. Furthermore, the modification of a Pt electrode with a double layered hydroxide, based on Co and Al, (LDH) was deeply investigated. In particular, we studied the effects of different pretreatments of Pt surface on the characteristics and performances of the LDH film towards the electrocatalytic oxidation of aniline, phenol and salicylic acid. These compounds can be used as probe molecules for hydroxyl radical detection and are very interesting from an electroanalytical point of view since they lead to Pt passivation.
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Ramondo, Antonio. "Progetto esecutivo dell'impianto elettrico di un capannone industriale destinato alla commercializzazione di pneumatici". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amslaurea.unibo.it/611/.

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Margara, Francesca. "Studio e valutazione del legame tra rimodellamento elettrico e strutturale in Fibrillazione Atriale". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9619/.

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Resumo:
La Fibrillazione Atriale (FA) è una delle aritmie più frequentemente riscontrate nella pratica clinica, ma i meccanismi che la generano e che la sostengono non sono ancora oggi ben chiari. L’obiettivo di questo lavoro di tesi è indagare il substrato aritmogeno della FA con particolare attenzione al legame tra rimodellamento elettrico e strutturale. La tecnica di riferimento per la valutazione della fibrosi è la risonanza magnetica con iniezione di mezzo di contrasto e acquisizione ritardata. Tipicamente, però, la presenza di fibrosi viene valutata durante la procedura di ablazione transcatetere mediante l’analisi dei potenziali elettrici rilevati, considerando le zone a basso potenziale indicative della presenza di alterazioni strutturali. In questo lavoro sono stati elaborati dati di Risonanza Magnetica (RM), in particolare sequenze Angio-RM e DE-RM. Dalle sequenze Angio-RM è stato ricostruito un modello 3D paziente-specifico dell’atrio, mentre dalle sequenze DE-RM sono state ricavate informazioni relative alla presenza di tessuto atriale fibrotico. Al modello 3D è stata poi sovrapposta l’informazione sull’intensità di grigio del dato DE-RM per poter visualizzare la localizzazione delle zone di fibrosi sulla superficie 3D dell’atrio.
 Sono stati anche esportati dal sistema di mappaggio elettroanatomico EnSite NavX (St. Jude Medical) i dati relativi alla geometria dell’atrio e ai potenziali registrati durante lo svolgimento della procedura di ablazione. Da questi dati è stato possibile ricostruire in ambiente Matlab le mappe di voltaggio raffiguranti i potenziali registrati durante la procedura. Per poter studiare e valutare il legame esistente tra rimodellamento elettrico e strutturale, sono state confrontate le mappe di voltaggio e le superfici raffiguranti fibrosi.
 Questo lavoro di tesi è stato svolto in collaborazione con l’U.O. di Cardiologia dell’Ospedale Bufalini di Cesena e la St. Jude Medical.
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Altobelli, Simone. "Modellistica di accensione per candele ad arco elettrico in motori a combustione interna alternativi". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Nel panorama mondiale di contenimento delle emissioni inquinanti in atmosfera é divenuto sempre più importante limitare la parte derivante dai motori a combustione interna: l'utilizzo di motori GDI a carica stratificata e di ricircolo dei gas di scarico (EGR) sono esempi di tecnologie pensate proprio in tale ottica. Sia la presenza di un ambiente magro che di EGR nel cilindro, come anche l'aumento della pressione nel cilindro per l'incremento della pressione di sovralimentazione o del rapporto di compressione, hanno lo svantaggio di limitare la velocità di combustione e rendere più sfavorevoli le condizioni di accensione della miscela; in questo scenario diviene di fondamentale importanza il miglioramento dei sistemi di accensione, la creazione di modelli volti a simularli e la comprensione dei fenomeni che ne stanno alla base. Il seguente lavoro di tesi si inserisce proprio in questo contesto, indagando le varie fasi di cui si compone il fenomeno dell'accensione e le relazioni che legano le variabili di interesse fisico, verificate sulla base di evidenze sperimentali. Successivamente vengono analizzati i principali modelli d'accensione che sono stati proposti e implementati in codici computazionali fluidodinamici; l'analisi mette in luce le differenze, i punti di forza e le semplificazioni introdotte in ognuno di essi, in modo da poterli valutare criticamente. La suddetta analisi é anche utile per introdurre il modello frutto del lavoro del gruppo di ricerca dell'Università di Bologna; ci si concentra particolarmente su quest'ultimo poiché un obiettivo di questo lavoro di tesi é stato proprio l'implementazione e l'utilizzo del modello in un codice fluidodinamico tridimensionale quale CONVERGE CFD. L'implementazione é stata poi validata attraverso simulazioni su una geometria reale di un motore a combustione interna ad elevate prestazioni, confrontando i risultati ottenuti con il nuovo modello rispetto ai dati sperimentali sulla combustione.
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Benedetti, Marco. "User Centered Design e Smart Mobility: un'app per il monitoraggio di un veicolo elettrico". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15736/.

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L’obiettivo di questa tesi di laurea è quello di fornire un’analisi delle tecniche utilizzate, orientate all’User Centered Design, e di analizzare aspetti fondamentali della smart mobility, riportandone anche applicazioni reali. L’elaborato, consiste nella creazione di un’applicazione multipiattaforma per il progetto Tecnologia Integrata per la Mobilità Elettrica dell’università di Bologna, per il monitoraggio di un veicolo elettrico, attraverso l’applicazione di tecniche di User Centered Design e gamification. È stata sviluppata un’app mobile tramite il framework Xamarin che mette a disposizione sei diverse funzionalità per il monitoraggio di un veicolo elettrico quali batteria, condizionatore, mappe, energia recuperata, stato dei problemi e account utente. In cia- scuna di queste sei funzonalità è possibile effettuare determinate azioni e visualizzare i parametri più rilevanti relativi al veicolo. È stato inoltre predisposto un server per la simulazione d’uso dell’applicazione, ed un database dedicato per poter storicizzare tutti i dati.
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Colombo, Daniele. "Analisi della migrazione cellulare collettiva in presenza e in assenza di un campo elettrico". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/17782/.

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L'elaborato di tesi analizza la migrazione collettiva cellulare in presenza e assenza di un campo elettrico esterno. Essa è un processo fondamentale per la fisiologia e lo sviluppo degli animali, per esempio mantiene intatto e continuo un tessuto o una struttura rimodellandola. Inoltre è stato scoperto che le cellule si muovono in risposta a deboli campi elettrici in un processo chiamato galvanotassi. Ci sono vari modelli che provano a spiegare questi fenomeni. Per analizzarli sono state osservate delle colture cellulari di glioblastoma multiforme mentre rigeneravano un taglio. Una coltura in presenza e una in assenza di un campo elettrico. Con l'ausilio del programma “Imagej” e di python sono stati calcolati i valori del MSD (Mean Square Displacement), della VACF (Velocity Autocorellation Function) e della curvatura dei fronti cellulari. Per i primi due valori è stato fatto un fit rispetto alla funzione F=Dt^b, per vedere la loro dipendenza nel tempo. I parametri di b per il MSD per i diversi fronti sono risultati compresi tra 1.1/1.6, evidenziando un andamento super-diffusivo. I parametri di b per la VACF sono compresi tra -1.2/-0.2 dimostrando la presenza di forze deboli che agiscono sulla migrazione rendendo la velocità non autocorrelata. Dallo studio della curvatura si è visto che le zone con questa positiva (in assenza di sporgenze) tendono a non formare protrusioni mentre le zone in presenza di esse tendono a rimanere in questa posizione. Inoltre vi è una relazione tra la curvatura e la diffusione, cioè a zone più negative di curvatura corrispondono zone con diffusività maggiore. Non sono state rivelate differenze significative tra l'acquisizione con e senza campo elettrico. Si è visto nel primo caso una diversa diffusività tra i due fronti, destro e sinistro, maggiore nel fronte concorde al campo elettrico. Questa incongruenza si è però osservata anche nell'altro caso per cui non si è potuto concludere che il campo elettrico abbia influito alla migrazione.
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Marchese, Francesco Maria. "Sviluppo di un modello di ottimizzazione per il car sharing elettrico dell'Università di Bologna". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9042/.

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Diemberger, Igor <1976&gt. "Stategie di trattamento elettrico nei pazienti con insufficienza cardiaca: valutazione dei risultati a distanza". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/2100/.

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Resumo:
Lo scompenso cardiaco è una sindrome clinica complessa di notevole prevalenza ed incidenza nella popolazione generale, con elevata mortalità e morbidità. Le numerose alterazioni strutturali e funzionali che lo caratterizzano sono in grado di generare contemporaneamente diversi tipi di alterazioni del ritmo: dalle tachiaritmie ventricolari/sopraventricolari alle turbe della conduzione dell’impulso con bradi-aritmie e dissincronie di contrazione. La cardioversione della fibrillazione atriale e la resincronizzazione cardiaca rappresentano due terapie elettriche molto importanti in tale contesto. Le modificazioni emodinamiche, funzionali e neuro-ormonali indotte da tali trattamenti, tanto in acuto che a medio/lungo termine, possono generare numerose informazioni sulla fisio-patologia di questa sindrome. Il progetto scientifico alla base del presente manoscritto è costituito da due studi volti ad affrontare separatamente le tematiche accennate. Il primo studio è stato focalizzato sulle modificazioni indotte in 38 pazienti dalla terapia di resincronizzazione cardiaca sui parametri di circolazione periferica. I risultati ottenuti evidenziano come il trattamento consenta un incremento del flusso muscolare, soprattutto in chi presenterà un rimodellamento ventricolare inverso. La diversa eziologia sottostante (ischemica vs. non ischemica) appare influenzare i parametri relativi alla circolazione periferica tanto in acuto, quanto in cronico. Il diverso comportamento in merito alle variabili della circolazione periferica nelle valutazioni seriate suggerisce che la terapia di resincronizzazione cardiaca abbia, principalmente nei pazienti responders, effetti non solo “centrali”, e che essi non siano puramente meccanici ma mediati da fattori probabilmente di natura neuro-ormonale. Il secondo studio si è occupato della cardioversione elettrica esterna di fibrillazione atriale, un’aritmia che presenta strette relazioni con l’insufficienza cardiaca. 242 pazienti sono stati sottoposti a cardioversione elettrica esterna con onda bifasica, utilizzando due 1 diverse configurazioni di erogazione dell’energia: antero-posteriore con patch adesivi e antero-apicale con piastre standard. Il ripristino del ritmo sinusale è stato ottenuto in oltre l’80% dei pazienti già col primo shock a 120J. Sebbene fra le due metodiche non si evidenzi una significatività in termini di efficacia, i risultati ottenuti suggeriscono che la scelta della specifica configurazione di shock dovrebbe prendere in considerazione anche alcune variabili biometriche: peso, altezza e superficie corporea del paziente. Il ripristino ed il mantenimento del ritmo sinusale inducono un’importante modificazione della concentrazione di NT-pro-BNP. Un’elevata attivazione neuro-ormonale pre-procedura predispone alle recidive a medio-lungo termine, mentre le recidive nel breve-medio periodo appaiono influenzate da tale fattore solo in corso di profilassi anti-aritmica per il mantenimento del ritmo sinusale. In conclusione i risultati del progetto di ricerca sottolineano come trattamenti mirati a parametri strettamente cardiaci (ritmo e conduzione dell’impulso) siano in grado di determinare importanti modificazioni sugli equilibri emodinamici e neuro-ormonali dell’intero organismo, confermando la stretta relazione tra questi parametri e l’evoluzione del quadro clinico.
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Succi, Rocco. "Analisi e sviluppo di strategie per l'ottimizzazione del consumo energetico di una vettura ibrida elettrica". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/17871/.

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Questo elaborato nasce dall’incontro dell’interesse per il settore automotive e la presa di coscienza riguardante il cambiamento climatico globalmente in atto. Lo scopo è di fornire una trattazione utile a stimolare, nel suo piccolo, l’interesse verso l’adozione di una vettura ibrida elettrica rispetto ad una tradizionale vettura dotata di solo motore a combustione interna. La struttura di questa tesi è composta dall’introduzione, nel Capitolo 1, in cui è evidenziato il cambiamento climatico in atto. Nei Capitoli 2 e 3 è fornita una definizione di HEV (Hybrid Electric Vehicle) e delle strategie di gestione energetica. Nel Capitolo 4 sono mostrati i risultati ottenuti dalle simulazioni sul software delle architetture P1 e P3 sui cicli di guida NEDC e WLTP e, infine, nel Capitolo 5 sono riportate le conclusioni.
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Sbaragli, Camilla. "Campi di moto e termici in microcanali soggetti a flussi elettro-osmotici". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21328/.

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Resumo:
Partendo dallo studio del fenomeno fisico dell'elettroosmosi e utilizzando poi un modello matematico appropriato si va a studiare il comportamento di un fluido mosso attraverso un campo elettrico all'interno di un microcanale. Nello specifico si analizza lo scambio termico per convezione in un microcondotto a sezione rettangolare con quattro lati scaldati a temperatura uniforme su tutto il condotto. Importante è lo studio del numero di Nusselt che dà informazioni sull'efficienza dello scambio termico. L'analisi di Nu viene eseguita al variare di due parametri quali il fattore di farma e il raggio di raccordo degli spigoli che al suo aumentare rende gli spigoli sempre più arrotondati. Attraverso il Software Matlab sono state risolte equazioni matematiche e si sono svolte tutte le simulazioni necessarie al raggiungimento dello scopo.
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Zanfanti, Alex. "Analisi del segnale elettro-oculografico per la valutazione di stati di sonnolenza". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6398/.

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Resumo:
Obbiettivo: approfondire le conoscenze sul sonno attraverso l'analisi di possibili marcatori di sonnolenza, gli Slow Eye Movements, con particolare attenzione ad una specifica patologia del sonno chiamata Obstructive Sleep Apnea Syndrome (OSAS). Metodi: sono stati analizzati gli Slow Eye Movements a partire dall'output di un algoritmo automatico, già esistente, per la loro identificazione a partire dal segnale elettro-oculografico. Il lavoro è stato condotto in ambiente MATLAB. Risultati: si sono rilevate differenze in soggetti OSAS e sani: i primi mostrano un numero maggiore di SEM nell'arco della veglia. Questa attività diventa maggiore a distanze superiori dal sonno rispetto a soggetti sani. Inoltre si è riscontrato che i SEM in veglia sono associati ad un aumento di ritmo cerebrale alpha, ed una diminuzione del ritmo beta. Conclusioni: questo studio sembra validare i SEM come marcatori di sonnolenza e ne approfondisce la conoscenza. Essi potrebbero essere quindi utilizzati in ambito clinico e tecnologico per rilevare stati di sonnolenza.
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Ollio, Francesco. "Valutazione tecnico-economica di un impianto per il pretrattamento di rifiuti elettrico-elettronici: il caso DISMECO". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2462/.

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Rotondi, Andrea. "Studio di un azionamento brushless di tipo predittivo per la trazione in un veicolo elettrico ibrido". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8484/.

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Resumo:
Nel campo dell’automotive, negli ultimi anni, gli sviluppi sono stati consistenti: infatti sono state introdotte sul mercato molte novità, tra le quali vetture con propulsione elettrica o ibrida. Il controllo del motore termico durante il moto è studiato da moltissimi anni, mentre il controllo di un motore elettrico è tuttora in fase di continua ricerca e sviluppo. Infatti, con l’introduzione di tecniche vettoriali, si sono ottenuti notevoli miglioramenti a livello di qualità di utilizzo del motore elettrico stesso. In particolare, l’introduzione di un nuovo metodo di controllo che prende il nome di “controllo predittivo” cerca di ottimizzare ulteriormente la propulsione elettrica. Oggetto di studio in questa tesi è il controllo predittivo implementato per la regolazione delle correnti di statore in un motore brushless. Dopo una presentazione di carattere generale, che spazia dalle tipologie di vetture elettriche alle batterie utilizzate a bordo, passando dai vari tipi di propulsori elettrici verosimilmente utilizzabili, viene descritto, a livello teorico, il sistema utilizzato nelle simulazioni in questa tesi, prestando particolare attenzione alla macchina sincrona brushless a magneti permanenti ed al suo controllo vettoriale oltre che alla tecnica per un corretto deflussaggio. Successivamente sono descritti il controllo predittivo di corrente utilizzato nelle simulazioni, con un occhio di riguardo alla compensazione del ritardo di calcolo necessario per ottimizzare ulteriormente il controllo del motore di trazione elettrico, e la modellizzazione del veicolo elettrico ibrido in ambiente Simulink di Matlab, rimandando alle Appendici A e B per la eventuale consultazione dei codici implementati. Infine sono presentati i risultati ottenuti con vari tipi di prove per verificare se effettivamente il veicolo esegue ciò che è richiesto.
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Crocetta, Andrea. "Sintesi e proprietà fotovoltaiche di polimeri contenenti gruppi elettron donatori e accettori in catena principale". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14445/.

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Resumo:
Negli ultimi anni è notevolmente aumentato l’interesse nei confronti dei materiali organici semiconduttori da utilizzare in diversi dispositivi, come, ad esempio, celle fotovoltaiche organiche (OPV). In questo campo si inseriscono i polimeri coniugati ed in particolar modo i polialchiltiofeni (PATs). In questa tesi di laurea magistrale vengono descritte sintesi di monomeri e polimeri tiofenici 3-alchil-sostituiti contenenti un'unità elettron accettrice di benzotiadiazolo. In particolar modo sono stati sintetizzati poli-4,7-bis-(3-esiltiofen-2-il)benzo [1,2,5]tiadiazolo e poli- 4,7 -bis-(3-metossiesiltiofene-2-il)benzo[1,2,5]tiadiazolo, studiando l’effetto dell’ossigeno presente in catena laterale sulle proprietà del materiale. È stata effettuata la caratterizzazione chimico fisica dei polimeri tramite analisi termiche DSC e TGA, cromatografia a permeazione su gel (GPC) e analisi UV-Vis e PL. Sono state inoltre effettuate prove di conducibilità testando i polimeri come materiali fotoattivi in celle fotovoltaiche SMOCs e BHJ, per valutare l’effetto dell’unità di benzotiadiazolo sul trasporto delle cariche.
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Ganzerla, Mattia. "Studio ed ottimizzazione del processo di elettrofilatura di PVDF-TrFE 80/20 e caratterizzazione delle nanofibre". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Resumo:
Il seguente elaborato di tesi è stato svolto presso il DEI, Dipartimento di Ingegneria dell’Energia Elettrica e dell’Informazione “Guglielmo Marconi”, nel Laboratorio di Innovazione Tecnologica (LIT).L’obiettivo primario delle attività sperimentali svolte è la caratterizzazione delle nanofibre piezoelettriche ottenute in seguito ad un processo di elettrofilatura ottimizzato in modo da poter operare con le maggiori tensioni possibili.L’effetto piezoelettrico è la proprietà che caratterizza una famiglia di materiali dielettrici, detti appunto piezoelettrici, con struttura cristallina a simmetria non centrale, di rispondere ad una sollecitazione esterna tramite generazione di una differenza di potenziale, dunque, sono in grado di convertire l’energia meccanica in energia elettrica. Questa particolare proprietà li ha resi, al giorno d’oggi, materiali molto interessanti e trovano applicazione soprattutto nel campo dell’energy harvesting e del sensing. In questa tesi si studia uno dei modi di produzione di materiali piezoelettrici, l’elettrofilatura. Mediante questa tecnica si producono nanofibre cui generalmente va applicato un processo di post-polarizzazione per ottimizzare la proprietà piezoelettrica: in questa trattazione viene processata l’elettrofilatura con collettore posto ad una tensione negativa e con ago relativamente vicino, in modo d’avere campi elettrici elevati e creare fibre piezoelettriche senza la necessità di un trattamento di post polarizzazione. Come ultimo passo è stata valutata l’interazione tra nanofibre e matrice di PDMS e sono state effettuate prove di compatibilità tra diversi materiali al fine di implementare degli elettrodi sul provino.
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Lo, Iacono Luca. "Gamification e Machine Learning per migliorare l’esperienza di guida e diminuire i consumi in un veicolo elettrico". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10989/.

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Resumo:
Questo progetto di tesi è parte di un programma più ampio chiamato TIME (Tecnologia Integrata per Mobilità Elettrica) sviluppato tra diversi gruppi di ricerca afferenti al settore meccanico, termofluidodinamico e informatico. TIME si pone l'obiettivo di migliorare la qualità dei componenti di un sistema powertrain presenti oggi sul mercato progettando un sistema general purpose adatto ad essere installato su veicoli di prima fornitura ma soprattutto su retrofit, quindi permettendo il ricondizionamento di veicoli con motore a combustione esistenti ma troppo datati. Lo studio svolto si pone l'obiettivo di identificare tutti gli aspetti di innovazione tecnologica che possono essere installati all'interno del sistema di interazione uomo-macchina. All'interno di questo progetto sarà effettuata una pianificazione di tutto il lavoro del gruppo di ricerca CIRI-ICT, partendo dallo studio normativo ed ergonomico delle interfacce dei veicoli analizzando tutti gli elementi di innovazione che potranno far parte del sistema TIME e quindi programmare tutte le attività previste al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati, documentando opportunamente tutto il processo. Nello specifico saranno analizzate e definite le tecniche da utilizzare per poi procedere alla progettazione e implementazione di un primo sistema sperimentale di Machine Learning e Gamification con lo scopo di predire lo stato della batteria in base allo stile di guida dell'utente e incentivare quest'ultimo tramite sistemi di Gamification installati sul cruscotto ad una guida più consapevole dei consumi. Questo sistema sarà testato su dati simulati con l'obiettivo di avere un prodotto configurabile da installare sul veicolo.
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Pellegrini, Chiara. "Studio e riproduzione delle ombre elettriche di Augusto Righi". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/19917/.

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In questa tesi si riscopre la figura di Augusto Righi (1850-1920), fisico bolognese di prestigio e fama internazionale. In occasione del centenario della sua morte, si vuole omaggiare e diffondere i contributi dati alla scienza da questo illustre predecessore. Righi è stato capace di esplorare gran parte degli ambiti della fisica noti al suo tempo, sia a livello teorico che pratico; inoltre era rinomato per essere un gran insegnante, chiaro e comprensibile, merito anche della scelta di utilizzare esperimenti dimostrativi nel corso delle sue lezioni. Fu il fondatore dell’Istituto di Fisica di Bologna, all’interno del quale riservò un ampio spazio ai laboratori e al museo composto prevalentemente da strumenti e apparecchiature da lui utilizzate. Infine si approfondiscono i fenomeni da lui studiati delle “ombre elettriche”, per poi riprodurli in laboratorio e interpretarli in chiave moderna. Tali ombre si ottengono per mezzo di un oggetto inserito all’interno di un campo elettrico e sono costituite da particolari polveri che si dispongono su una superficie parallela all’oggetto, disegnandone il contorno.
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Medina, Enrico. "Progettazione del riduttore in un sistema di trasmissione per autoveicoli a propulsione ibrida completa". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3268/.

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Resumo:
Questa tesi di laurea descrive il progetto del riduttore, usato per realizzare la trasmissione del moto dal motore elettrico alle ruote di un autoveicolo ibrido o elettrico. Per prima cosa vengono analizzate le caratteristiche richieste al riduttore, definendone il layout ed il rapporto di riduzione; successivamente si studiano le sollecitazioni a cui il rotismo sarà sottoposto, per definire correttamente un ciclo di carico da usare nel dimensionamento dei vari componenti. Fatto ciò, vengono calcolati e modellati i componenti interni del riduttore. Infine viene anche eseguito uno studio funzionale della carcassa che dovrà contenere tali componenti.
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Basile, Maria Luisa. "Studio e sintesi di politiofeni water-soluble contenenti gruppi elettron donatori e accettori in catena principale". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23049/.

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Resumo:
Il progressivo esaurimento delle risorse fossili e l’incremento delle problematiche ambientali legate al rilascio di gas serra contribuiscono alla ricerca e all’utilizzo di fonti energetiche alternative. In questo scenario, i dispositivi fotovoltaici organici (OPVs) rappresentano uno dei modi più affascinanti e promettenti per trasformare l’energia solare, una riserva energetica potenzialmente inesauribile, a costo nullo e non inquinante, in energia elettrica. Materiali organici utilizzabili in questi dispositivi sono i polimeri π-coniugati. In quest’ottica, il lavoro è stato focalizzato sulla preparazione di due nuovi polimeri: il primo, contenente unità elettron-donatrici e accettrici in catena principale, ottenuto via polimerizzazione ossidativa in presenza di FeCl3 e successivamente post-funzionalizzato con tributilfosfina per renderlo ionico e idrosolubile; il secondo, a base di politiofene non ionico ma polare, avente funzionalità eteree nelle catene laterali, preparato sfruttando il metodo GRIM. Questi materiali sono stati caratterizzati mediante analisi spettroscopiche e verranno successivamente testati all’interno di celle solari fotovoltaiche organiche aventi configurazione SMOSCs (il primo) e BHJ (il secondo).
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