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Teses / dissertações sobre o tema "Fisica [L-DM270]"

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1

Ferrari, Angelo Giuseppe. "Fisica dell'accrescimento". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10953/.

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Questo elaborato presenta una descrizione del fenomeno dell’accrescimento di materia su oggetti compatti, esponendo i principali modelli fisici a riguardo. Dopo un’introduzione, in cui viene mostrato come l’accrescimento rappresenti la più importante fonte di energia in astrofisica, si discute nel capitolo 1 il più semplice modello di accresci- mento, dovuto ad Hermann Bondi (1952). Tale modello, proprio per la sua semplicità, risulta molto importante, nonostante trascuri importanti aspetti fisici. Nel capitolo 2 si studia la fisica dei dischi di accrescimento, analizzando sia il caso generale che alcuni casi particolari, come quello stazionario o a viscosità costante. L’elaborato si conclude con una breve analisi dell’emissione termica da parte del disco di accrescimento.
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2

Soverini, Davide. "Impatto dell'invecchiamento delle camere DT di CMS sul canale H->4mu". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8360/.

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Nei prossimi anni sia il Large Hadron Collider al CERN che i relativi esperimenti saranno oggetto di programmi di upgrade. Per i rivelatori una delle motivazioni dell’upgrade è l’invecchiamento che inevitabilmente ne peggiorerebbe le prestazioni in mancanza di interventi. Si sono studiati gli effetti dell’invecchiamentO del rivelatore di muoni a grande angolo di CMS sulla ricostruzione di eventi H→ 4μ: un canale centrale nel programma futuro di fisica delle alte energie e la cui identificazione è affidata essenzialmente al rivelatore di muoni. Benchè la ridondanza, insita nel progetto del rivelatore, riduca l’impatto dell’inefficienza locale sui risultati finali, si è osservato dalla simulazione che, mentre il 30% di hit persi si traduce nella perdita dell’8% di eventi H→4μ, il 30% di camere non funzionanti causa un perdita di eventi che può arrivare al 27%. Poichè la disattivazione di un’intera camera può essere l’effetto del danneggiamento dell’elettronica di lettura, la quale è attualmente situata nella caverna sperimentale ed esposta quindi alle radiazioni, questi risultati potrebbero indicare la necessità di prevedere nel programma di upgrade la sostituzione dell’elettronica con nuovi dispositivi da collocarsi fuori della caverna, al riparo dalle radiazioni.
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3

Pieri, Stefano. "Regole di Feynman per la cromodinamica quantistica". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5526/.

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4

Santucci, Simone. "Proprieta di trasporto elettronico in transistor organici a film sottile". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5629/.

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5

Arico, Giovanni. "Materia degenere: Fisica e applicazioni astrofisiche". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7393/.

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Con la presente Tesi si vuole trattare lo Stato Degenere della materia. Nella prima parte si presenteranno le caratteristiche fisiche principali: limite di non degenerazione, differenze tra bosoni e fermioni, equazioni di stato e distribuzioni di velocità. Nella seconda parte si introdurranno i risvolti astrofisici più interessanti: pressione negli interni stellari, nane bianche, stelle di neutroni e Supernovae di tipo Ia.
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6

Gurrieri, Maria Vittoria. "Inflazione cosmologica". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14606/.

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Lo scopo di questo lavoro è quello di introdurre e descrivere l’inflazione cosmologica come soluzione ai problemi del Modello Standard del Big Bang. Nella prima parte viene illustrato il contesto nel quale introdurre le ipotesi di inflazione. Si prende in esame la Relatività Generale con le equazioni di campo, la metrica e le proprietà principali della teoria del Big Bang. Si indagano, quindi, le inconsistenze del modello, focalizzando l’attenzione sul problema dell’orizzonte e della piattezza dell’universo. Nella seconda parte del lavoro si analizzano più nel dettaglio le caratteristiche dell’inflazione. Si descrive la necessità di un campo scalare, inflatone, che guidi l’espansione, le condizioni e l’approssimazione di slow-roll e il vincolo sul numero di e-foldings necessari affinchè il Modello Standard sia consistente con le osservazioni. Nella parte finale sono proposti tre modelli di inflazione: vecchia, nuova e caotica, analizzando qualitativamente le proprietà del potenziale associato all’inflatone.
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7

Di, Gesu Giuseppe Nazareno. "Nane bianche e limite di Chandrasekhar". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/19967/.

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Lo scopo della tesi è una trattazione completa del limite di Chandrasekhar e l'introduzione parallela delle Nane Bianche (o White Dwarfs) con le loro peculiari caratteristiche. Per ricavare un'espressione del limite di Chandrasekhar si otterranno le espressioni delle pressioni agenti nelle Nane Bianche, spiegandone la loro natura e i loro effetti sulle stelle stesse. Particolare attenzione verrà posta sulle pressioni causate dalla materia degenere.
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8

Pacilli, Marco. "Stabilita di sistemi sferici autogravitanti con forze r^(-α)". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/12044/.

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In questa tesi si è eseguito uno studio preliminare (con risultati positivi) volto a verificare la possibilità di estendere al caso di forze r^(-α) il Teorema di stabilità di Antonov per sistemi autogravitanti newtoniani. Tale studio è volto a capire se i risultati di stabilità attualmente noti dipendano dalla speciale natura del campo r^(-2) o se valgono più genericamente per sistemi con forze a lungo range.
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9

Guidetti, Leonardo. "Supersimmetria in meccanica quantistica ed oscillatore armonico supersimmetrico". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6239/.

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Il presente lavoro è finalizzato ad illustrare i metodi algebrici di base e alcune applicazioni della Meccanica Quantistica Supersimmetrica, partendo da semplici modelli quantistici, come l’oscillatore armonico. Una volta introdotti tali metodi, rappresentati principalmente dalla fattorizzazione di hamiltoniani e dalla costruzione di sistemi partner supersimmetrici, nel corso della trattazione, vengono formalizzate le regole dell’algebra di Supersimmetria N=2 e mostrate le principali proprietà. Viene inoltre definito l’indice di Witten per analizzare la rottura spontanea della Supersimmetria. Infine, si applicano i risultati esposti a semplici modelli fisici: la barriera infinita e l’oscillatore armonico supersimmetrico discutendo di quest’ultimo le principali caratteristiche.
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10

Tenasini, Giulia. "Studio della distribuzione del segnale misurato dal rivelatore a tempo di volo (tof) di alice e di nuovi algoritmi per la sua ottimizzazione". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6287/.

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Questa tesi si propone di investigare l'origine di effetti non gaussiani nella distribuzione del segnale del rivelatore Time of Flight (TOF) dell'esperimento A Large Ion Collider Experiment (ALICE). Con la presa dati iniziata nel 2009 si è infatti osservata un'asimmetria nel segnale la cui origine è ancora oggetto di studio. L'analisi svolta mostra come essa sia dovuta a motivi strumentali piuttosto che fenomenologici e permette quindi di correggere in parte questa anomalia migliorando la risoluzione del rivelatore. ALICE è uno dei quattro esperimenti allestiti lungo l'anello del LHC e ha come obiettivo principale verificare l'esistenza di prove sperimentali che confermino l'esistenza di un nuovo stadio della materia, il cosiddetto Quark Gluon Plasma (QGP). Secondo la Cromodinamica Quantistica (QCD), la teoria che descrive l'interazione forte, caratteristica fondamentale di quark e gluoni è il loro confinamento all'interno di adroni. Studi recenti nell'ambito della QCD non-perturbativa hanno tuttavia dimostrato che in condizioni estreme di densità di materia adronica e temperatura sarebbe possibile un'inversione di tendenza nell'andamento della costante di accoppiamento forte. Le condizioni necessarie alla formazione del QGP sono ben riproducibili nelle collisioni ad energie ultrarelativistiche tra ioni pesanti, come quelle che sono state prodotte a LHC negli ultimi due anni, fra ioni di piombo con energie del centro di massa pari a 2.76 TeV per coppia di nucleoni. L'esperimento ALICE si propone di studiarne i prodotti e poiché la molteplicità di particelle che si generano nell'urto e considerevole, e necessario un sistema di rivelazione che permetta l'identificazione di particelle cariche su un grande angolo solido e in un ampio intervallo di impulsi. Il TOF, utilizzando un particolare rivelatore a gas detto Multigap Resistive Plate Chamber (MRPC), svolge brillantemente questo compito permettendo di raggiungere una risoluzione temporale inferiore ai 100 ps.
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11

Benini, Mattia. "Criticità nel trasferimento di grafene prodotto da CVD su rame". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8752/.

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Il grafene è un cristallo bidimensionale composto da uno strato monoatomico planare di atomi di carbonio ibridizzati sp2. In ogni modo, il perfezionamento delle tecniche di produzione e di trasferimento del materiale è a tutt’oggi una attività di ricerca alla frontiera, e in questo contesto si è inserito il mio lavoro di tesi. Svolto nella sede di Bologna dell’Istituto per la Microelettronica ed i Microsistemi del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IMM-CNR), ha avuto un duplice obiettivo. Il primo è stato quello di studiare la procedura di trasferimento su un wafer di ossido di silicio (SiO2) del grafene cresciuto per deposizione chimica da fase vapore (chemical vapor deposition) su rame normalmente impiegata in laboratorio. Il secondo è stato invece quello di proporre e verificare possibili modifiche con lo scopo di provare a risolvere uno dei problemi che ci si è trovati ad affrontare, nello specifico l’elevato numero di danni strutturali e di rotture indotti nella membrana trasferita. Dopo un capitolo iniziale di introduzione alla teoria ed alle proprietà fisiche del grafene, nel secondo verranno illustrate le tecniche principali con le quali attualmente si produce il materiale, con un focus particolare sulla chemical vapor deposition, tecnica impiegata all’IMM, e da me seguita per la produzione dei campioni da studiare. Il terzo capitolo tratterà nel dettaglio il processo di trasferimento dal substrato di crescita a quello finale, realizzato attraverso uno strato sacrificale di PMMA. Dopo una descrizione approfondita dei singoli passaggi, verrà mostrato il confronto tra i risultati ottenuti su campioni di grafene traferiti su ossido di silicio, con la tecnica inizialmente adottata e quella modificata. Come verrà discusso, nonostante non tutti problemi siano stati risolti, le modifiche apportante al processo di trasferimento hanno permesso di raggiungere l’obiettivo iniziale, cioè di migliorare in modo apprezzabile la qualità della pellicola dal punto di vista dell’integrità strutturale.
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Montanari, Leonardo. "Analisi di indici termodinamici riferiti all'instabilità atmosferica". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Nel lavoro presente si sono studiate le distribuzioni di un insieme di indici termodinamici utilizzati per diagnosticare la stabilità atmosferica. Gli indici considerati sono stati calcolati attraverso misure di temperatura e vento effettuate da una sonda che viene lanciata in atmosfera in un processo noto come radiosondaggio, nei giorni in cui uno o più temporali hanno interessato il territorio della città metropolitana di Bologna nel periodo giugno – ottobre 2017. Inoltre sono stati studiati gli indici anche per il giorno precedente e successivo ad ognuno di essi e si è valutato se ci sono intervalli di valori per i quali si possono distinguere i giorni con fenomeni temporaleschi dai giorni prima e dopo (ed eventualmente cogliere qualche differenza tra questi ultimi due). Infine sono state valutate le correlazioni per ognuna delle possibili coppie di indici per comprendere se forniscono stime di stabilità indipendenti, per poi concludere l’analisi con l’effettuazione per ogni indice del test non parametrico di Wilcoxon-Mann-Whitney.
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Caloni, Luca. "Fisica dell'accrescimento". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9594/.

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L'accrescimento è un processo fondamentale in astrofisica data la sua grandissima efficienza. Nel 1959 venne individuato il primo Quasar (pur non sapendo realmente di cosa si trattasse) e nel 1963 l'astronomo tedesco Maarten Schmidt scoprì che tale oggetto, di magnitudine apparente 13 (si credeva fosse una stella), aveva un redshift z = 0:37. Stelle di magnitudine 13 non dovrebbero avere un redshift così grande. Tale oggetto doveva trovarsi a grande distanza ed emettere una luminosità molto alta, superiore anche a quella di un'intera galassia. Processi termonucleari non erano sufficientemente efficienti per spiegare un'emissione di questo tipo: si capì presto che tale emissione dovesse avere origine gravitazionale, fosse cioè dovuta all'accrescimento di materia su un buco nero. In questa tesi, dopo aver spiegato come l'accrescimento rappresenti un'importante fonte di energia in astrofisica, presenterò, nel Capitolo 1, il modello di Bondi, presentato nel 1952 da Hermann Bondi. Tale modello è il più semplice modello di accrescimento e, pur essendo basato su ipotesi (che vedremo) che trascurano diversi aspetti importanti, risulta comunque un modello fondamentale, perché permette di ricavare quantità rilevanti in astrofisica. Successivamente, nel Capitolo 2, ricaverò il valore della Luminosità di Eddington, che esprime la massima luminosità che può emettere un corpo in simmetria sferica. Anche questo risultato verrà ricavato imponendo ipotesi abbastanza restrittive, quindi non andrà interpretato come un limite invalicabile. Nel Capitolo 3 parlerò (più qualitativamente, e senza la pretesa di entrare nei dettagli) di come si formano i dischi di accrescimento, che si originano quando la materia che va ad accrescere ha un momento angolare non nullo: quindi non siamo più nel caso di accrescimento a simmetria sferica. Infine, parlerò dei processi che originano gli spettri osservati degli AGN, riferendomi prevalentemente a quei processi che originano il continuo dello spettro.
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Ambu, Alessia. "Modelli dinamici per fenomeni collettivi in fisica dei sistemi complessi". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9419/.

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In questo lavoro si parla di un particolare comportamento emergente nei sistemi complessi: il flocking. Dopo aver dato una panoramica generale di come sia stato affrontato finora lo studio della formazione degli stormi, vengono portati come esempio un modello matematico e uno studio empirico particolare, il quale fonda le basi del flocking su un’interazione topologica. Il modello matematico, basato su un’interazione metrica, viene dapprima presentato, cercando di darne una parziale spiegazione tramite le proprietà delle matrici laplaciane, per poi essere testato attraverso delle simulazioni numeriche. Lo studio empirico, invece, viene presentato nei dettagli fornendo risultati e ipotesi atte a spiegarli. Infine prendendo spunto da questi due lavori, nell’ultima parte vengono posti a confronto due modelli, uno metrico e uno topologico, tramite simulazioni al calcolatore. L’esito di queste simulazioni conferma le ipotesi avanzate per spiegare i risultati empirici.
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Ingratta, Gianfranco. "Fisica dell'accrescimento". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16371/.

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L'accrescimento è un fenomeno di fondamentale importanza in astrofisica dal momento che esso coinvolge processi che liberano ingenti quantità di energia. Infatti, esso interviene nelle emissioni energetiche rilasciate dagli AGN(nuclei galattici attivi) e da alcuni sistemi binari dove oggetti compatti come stelle di neutroni o nane bianche accrescono materia da una stella compagna. Ciò viene spiegato nella Introduzione, dove si confronta l'efficienza radiativa dell'accrescimento con quella della reazione nucleare protone-protone tipica delle stelle in sequenza principale. Nel Capitolo 2 si presentano i modelli matematici descriventi l'accrescimento, primo tra tutti il modello di Bondi classico che tratta l'accrescimento di un buco nero (che può essere generalizzato ad un oggetto compatto qualsiasi), immerso in una distribuzione di gas infinita. Esso non tiene conto di eventuali momenti angolari, campi magnetici o effetti relativistici, quindi è un modello semplicemente idrodinamico. Nonostante trascuri molti aspetti, tale modello è una base solida per la generalizzazione a casi più complessi, come ad esempio l'accrescimento con electron scattering che apre alla definizione di luminosità di Eddington. L'elaborato si conclude con il Capitolo 3 nel quale vengono trattati i sistemi binari. Ciò ci permetterà di mettere in luce il ruolo chiave della viscosità e del campo magnetico nella dinamica dell'accrescimento e che tuttavia sono trascurati nella modelizzazione matematica di Bondi.
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Matera, Giuseppe. "Econofisica: la fisica che predice i mercati". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14613/.

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Sin dal 1970 la mole di dati inerenti al mondo della Finanza è diventata imponente. Dal 1973, anno in cui le valute hanno iniziato ad essere scambiate nel cosiddetto mercato forex, Foreign Exchange Market, al 1995 il volume di transazioni finanziarie è diventato ottanta volte più grande. Circa a metà di quel periodo è avvenuta anche la rivoluzione dell’electronic trading, infatti dal 1980 i dati sono stati trasferiti tutti in forma digitale e registrati a una frequenza molto più alta che in precedenza, strumenti, questi, sviluppati con lo scopo di prevedere e investire sul mercato. In questa tesi si presenta un’analisi di Econofisica, ovvero un approccio pioneristico ai mercati finanziari, a cui si è tentato di applicare concetti provenienti dalla fisica e più in particolare dalla fisica statistica, quali distribuzioni con leggi di potenza, correlazioni, serie randomiche nel tempo, processi stocastici, sistemi complessi. In seguito alla modellizzazione di un mercato ideale, il vero obiettivo dell’Econofisica riguarda l’analisi e la previsione sui mercati reali, ragion per cui, in special modo negli ultimi anni, si è stati spettatori di un progressivo discostamento dalla teoria classica della finanza matematica, grazie anche alla nascita della Scienza della Complessità, di cui il mercato finanziario è uno dei più noti esempi. La relazione fra scienze, in particolare la Fisica, e la Finanza è ancora allo stadio embrionale, l’Econofisica come ramo di studio autonomo ha infatti meno di quarant’anni, ma in un mondo in cui i dati e i pattern finanziari sono di sempre più difficile previsione ed è necessario implemementare i modelli già teorizzati, l’interesse fra i fisici cresce in modo considerevole fancendo supporre che maggiori e più importanti risultati arriveranno in un prossimo futuro.
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Sugic, Danica. "Il gruppo delle rotazioni in fisica quantistica". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7403/.

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Lo scopo del presente lavoro è quello di analizzare il ben noto concetto di rotazione attraverso un formalismo matematico. Nella prima parte dell'elaborato si è fatto uso di alcune nozioni di teoria dei gruppi nella quale si definisce il gruppo ortogonale speciale in n dimensioni. Vengono studiati nel dettaglio i casi di rotazione in 2 e 3 dimensioni introducendo le parametrizzazioni più utilizzate. Nella seconda parte si introduce l'operatore di rotazione, il quale può essere applicato ad un sistema fisico di tipo quantistico. Vengono infine studiate le proprietà di simmetria di rotazione, definendone le caratteristiche e analizzando il caso particolare del potenziale centrale.
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Campri, Giovanni. "Time crystals: trattazione dell’argomento al fine della pubblicazione sull’enciclopedia online Wikipedia". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16931/.

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I cristalli temporali rappresentano il primo esempio di un nuovo stato della materia in condizione di non equilibrio. Le applicazioni possibili sono svariate e possono portare enormi miglioramenti, specialmente nello sviluppo di orologi atomici e computer quantistici. L'elaborato si propone di fornire una trattazione generale dell'argomento, affinché possa essere fruibile da tutti per mezzo dell'enciclopedia online Wikipedia. Per fare ciò si è eseguita un'ampia ricerca bibliografica e si è scelto di approfondire principalmente l'evoluzione del modello teorico, i principi fisici dietro a questo, le prime osservazioni di un time crystal e le sue possibili applicazioni. Al termine della scrittura si è poi pubblicato il lavoro sull'enciclopedia online.
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Di, Giulio Alessandro. "Modello di Thomas-Fermi". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16947/.

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Rossi, Valeria. "Integrali di cammino in meccanica quantistica". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/17612/.

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In questa tesi viene presentato il metodo dell'integrale di cammino di Feynman come alternativa alla formulazione canonica hamiltoniana della meccanica quantistica. Partendo dall'articolo originale di Dirac, viene sviluppata la teoria delle trasformazioni di contatto e la sua trattazione corretta per arrivare a definire una ampiezza di probabilità di transizione tra i punti dello spazio tempo (x'',t) e (x'',t). Tale ampiezza di probabilità (il nucleo di Feynman) viene poi usata per costruire una funzione d'onda, che si dimostra essere soluzione dell'equazione di Schroedinger (provando in questo modo l'equivalenza tra i due formalismi). Il numero di sistemi risolvibili con questo strumento, dimostratisi valido, è ampliato dall'implementazione di una teoria per la trattazione perturbativa del potenziale. Quanto esposto precedentemente è poi applicato alla trattazione di due sistemi fondamentali della meccanica: la particella libera e l'oscillatore armonico. Sono esposti due diversi metodi di risoluzione, applicabili in generale alle lagrangiane quadratiche. Infine, si generalizza la definizione di integrale di cammino per superfici curve a coordinate arbitrarie e per coordinate sferiche e si usa quanto appreso per risolvere il sistema dell'oscillatore armonico radiale.
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Spadano, Stefano. "Implementazione di un algoritmo di ricerca quantistico". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/17687/.

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In questa tesi si è provato ad implementare un algoritmo di ricerca quantistico per 4 qubit con l'obiettivo di comprendere a fondo le caratteristiche peculiari che oggigiorno portano la comunità scientifica a voler sviluppare questo tipo di studi e applicazioni anche a livello diffuso. La tesi presenta quattro sezioni distinte. Nella prima parte della tesi si trova una introduzione al concetto di computazione quantistica e al concetto di qubit non dimenticando un piccolo background storico. Successivamente si passa a descrivere il formalismo relativo all'operatore densità dato che questa trattazione è strettamente necessaria per comprendere il rumore quantistico e come questo agisce durante la manipolazione dell'informazione quantistica. Nella terza parte si è discusso del funzionamento di un algoritmo di ricerca quantistico e di quali vantaggi questo possiede in confronto ad un algoritmo di ricerca classico; il problema computazionale a cui si riferiscono gli algoritmi in questiono è quello della ricerca di elementi in una base di dati (database). Nell'ultima parte infine si mostrano alcuni risultati ottenuti durante l'esperienza con il software di programmazione per computer quantistici e la relativa esecuzione sia su simulatori equivalenti classici sia su hardware genuinamente quantistici basati su qubit superconduttivi e resi disponibili dalla piattaforma IBM Quantum Experience.
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Gabucci, Ilenia. "Random walks classici e quantistici". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/17759/.

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Questa tesi si propone di fornire uno studio sul random walk. Partendo da un approfondimento sulla teoria della probabilita` alla base di tale processo ed in particolare le distribuzioni Binomiale e Gaussiana, si `e potuto studiare il caso del random walk classico, sia nel caso del reticolo monodimensionale che per reticoli a piu` dimensioni. Sempre nell’ambito classico si sono analizzati anche i processi stocastici dipendenti dal tempo, detti Processi di Markov, e il moto browniano, per cui si sono ricavate le equazioni del moto della particella browniana, ovvero le equazioni di Langevin. Si sono in seguito definiti i quattro postulati della meccanica quantistica, introducendo il concetto di quantum bit, per cui si `e fornito un confronto con il bit classico. Si `e inoltre trattato il calcolo quantistico, definendo il concetto di porta logica e affrontando l’esempio importante del gate di Hadamard, utile nel caso del random walk quantistico. Quest’ultimo `e stato introdotto separando il caso nel discreto e nel continuo, cercando di sottolineare le differenze che presenta con il caso classico.
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Salvi, Marco. "Trasferimento di grafene planare: confronto tra metodi allo stato dell'arte e metodi innovativi". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Il grafene è un materiale bidimensionale ottenuto per la prima volta in laboratorio nel 2004. In seguito alla scoperta, lo studio delle sue proprietà ha rivelato che potrebbe trovare applicazioni in molti ambiti. La produzione di questo materiale è dunque di grande interesse ed è tutt'ora oggetto di ricerca. Lo scopo di questa tesi è riprodurre alcune tecniche di trasferimento di grafene planare cresciuto tramite CVD proposte nella letteratura degli ultimi anni e confrontarle tra di loro e con il trasferimento tramite PMMA, polimero impiegato da tempo in molti laboratori, tra cui quello dell'istituto CNR-IMM sede di Bologna dove è stata svolta l'attività di tesi. Le tecniche analizzate sono: - trasferimento tramite paraffina - trasferimento tramite PLA - trasferimento con PVA e laminatore - trasferimento con cicloesano.
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Bardazzi, Alessia. "Sistemi a due stati". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/19958/.

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I sistemi a due stati sono una modellizzazione particolarmente semplice di sistemi quantistici realistici. Utilizzando il formalismo di Pauli si studiano tali sistemi risolvendone l’equazione di Schroedinger e calcolandone autovalori ed autostati energetici anche tramite metodi perturbativi. In particolare vengono studiati l’effetto Stark, la risonanza magnetica nucleare e il modello di Rabi di un atomo nel campo elettromagnetico di un laser.
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Weber, Malte Luca. "Natura ed applicazioni dei raggi X". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21919/.

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L’intento dell’elaborato è stato quello di fornire una panoramica su diversi aspetti della radiazione X al fine di creare una voce nell’enciclopedia Wikipedia. I raggi X sono fotoni energetici che vengono creati dal frenamento di particelle cariche e da transizioni elettroniche negli atomi. Tipicamente li si possono osservare in fenomeni coinvolgenti campi elettrici o magnetici forti, o particelle cariche ad alte velocità. Tipiche sorgenti dei raggi X sono corpi celesti, in particolare i quasar; i raggi cosmici; o anche strumenti della vita quotidiana come schermi a tubo catodico o il comune nastro adesivo. Quando i raggi X interagiscono con la materia, vengono attenuati con intensità dipendente dal mezzo assorbitore e dalla loro energia. Lo studio di questa attenuazione è particolarmente utile per le applicazioni radiografiche, nelle quali si invia un fascio di raggi X sull’oggetto sotto esame e si misura l’intensità dell’attenuazione per poter così dedurre il tessuto attraversato. L’assorbimento di un fotone X da atomi o molecole comporta spesso la ionizzazione di questi ultimi. Gli esseri viventi sono molto sensibili alle radiazione ionizzante, in quanto può comportare danni (stocastici): al ADN, quindi essere cancerogena; oppure ai discendenti dell’essere esposto. Quantità elevate di radiazione ionizzante comportano danni deterministici che comprendono sintomi che vanno da eritemi e nausea fino alla morte. Proprio questa capacità di uccidere cellule biologiche, viene sfruttata nella radioterapia, dove i tumori vengono irraggiati con sostanziali dosi di radiazione al fine di distruggerli. L’astronomia moderna osserva tutto lo spettro elettromagnetico, tra cui anche i raggi X, che, grazie alle loro elevate energie, sono particolarmente interessanti per osservare fenomeni estremi. La cristallografia a diffrazione di raggi X rappresenta ancora oggi un pilastro per la ricerca sulle strutture atomiche e molecolari, nonostante il suo sviluppo più di cento anni fa.
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Zahari, Eriona. "Fissione Nucleare". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6159/.

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Scoprire come funziona la natura non è fine a se stesso. A volte ci vogliono anni, decenni o ancora di più per comprendere che una scoperta, che può risultare agli occhi dei più inutile, è in grado di cambiar la vita di molti. Può sembrare di aver buttato via soldi, tempo e intelletto. Ma la ricerca e lo studio pagano sempre. La qualità della vita è migliorata e migliorerà notevolmente grazie a chi si è impegnato e si impegna nella ricerca. Basti pensare alla corrente elettrica e al riscaldamento nelle nostre case; ai mezzi che ci permettono di spostarci sempre più velocemente in posti sempre più lontani; a modi di comunicare anch’essi più veloci e più fruibili. Anche la medicina ha fatto passi da gigante, spesso grazie alle applicazioni della fisica, soprattutto nel settore della fisica nucleare. Oggi sentiamo parlare di PET, di risonanza magnetica; tutti nella nostra vita abbiamo fatto una radiografa, ma pochi conoscono i principi che ci sono dietro queste tecniche mediche. In questa tesi sarà discusso in modo più accurato l’utilizzo della fissione nucleare e la sua storia.
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Mariano, Antonio Lorenzo. "Computer e simulazioni quantistici". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7707/.

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Lo studio di sistemi quantistici sta alla base di molti dei moderni sviluppi teorici e applicativi della Fisica. In questo scritto vogliamo studiare il funzionamento di simulatori e computer quantistici. I primi permettono di simulare l’evoluzione di un sistema quantistico in maniera controllata gli altri possono eseguire operazioni logiche su oggetti chiamati qubits. Andremo a studiare come ottenere un set universale di porte logiche quantistiche e le loro caratteristiche. Analizzeremo le differenze tra simulazione analogica(AQS) e digitale(DQS). Applicheremo quest’ultima a sistemi di particelle fermioniche e bosoniche in un reticolo.
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Minarelli, Emma. "Confronto tra la direzione di arrivo dei neutrini di ANTARES e IceCube". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7713/.

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[Abstract]. Questo lavoro è finalizzato al confronto delle rivelazioni di canditati eventi di neutrino cosmico da parte di due esperimenti ANTARES ed ICECUBE. I due apparati, entrambi basati sulla rivelazione di radiazione Cherenkov generata da prodotti di interazione CC dei neutrini, si differenziano per la geometria del detector e per il mezzo in cui viene prodotta la radiazione, e hanno quindi sensibilità e risoluzione diverse. L'analisi dei dati è basata sulla rappresentazione delle direzioni di arrivo degli eventi su mappa celeste nei due sistemi di coordinate galattico ed equatoriale. La sovrapposizione della distribuzioni degli eventi ha permesso di evidenziare le zone di visibilità sulla mappa celeste caratteristiche di ciascun esperimento. Una successiva analisi statistica ha analizzato la frequenza delle occorenze di eventi del dataset di ANTARES in intorni di raggio crescente di eventi di ICECUBE, per valutare eventuali eventi identificabili nei due dataset. Questa analisi ha evidenziato la necessità di una selezione preventiva degli eventi del dataset di ANTARES, in base a criteri non solo topologici, in modo da permettere una eventuale identificazione di eventi coincidenti.
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Cantalini, Giovanni. "Strutture dinamiche nei dati di telefonia mobile in contesto urbano". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7718/.

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Lo scopo del presente lavoro e' di stabilire se l'attivita' di una rete telefonica obbedisce a leggi statistiche e verificare se sono presenti delle fluttuazioni rispetto a queste ultime. Nella prima parte vengono illustrati alcuni modelli di Human Dynamics. Nella seconda parte viene descritta l'analisi dei dati soffermandosi su alcuni punti chiave che determinano il significato del risultato finale.
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Silvi, Andrea. "Cosmologia con missione spaziale "Euclid"". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7691/.

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Nel 2020 verrà lanciata la missione spaziale Euclid per investigare la natura dell’energia oscura. Euclid otterrà un’immensa quantità di dati fotometrici e spettrometrici finalizzati, soprattutto, alla misura di lenti gravitazionali deboli e oscillazioni acustiche barioniche. In questa tesi daremo una descrizione generale dello strumento e della scienza che potrà essere fatta grazie ad esso. In particolare, nel capitolo 2 verrà fornita una introduzione alla cosmologia e verranno introdotti i vari parametri cosmologici che Euclid sarà in grado di vincolare. Nel capitolo 3 si farà un’analisi dei principali fenomeni fisici che Euclid indagherà. Nel capitolo 4 verrà data una panoramica del satellite, descrivendo in dettaglio gli obiettivi, cosa osserverà e come farà le osservazioni, e quali sono gli strumenti che lo compongono (satellite, telescopio, VIS e NISP). Infine, nel capitolo 5 verranno mostrati dei primi risultati preliminari, ottenuti in questa tesi, riguardanti il test di un programma che servirà per la misura della funzione di correlazione a due punti di Euclid.
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Possanzini, Luca. "TIPS-pentacene come rivelatore di raggi-X". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9120/.

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Il presente lavoro di tesi si inserisce all’interno del progetto europeo i-FLEXIS il cui obiettivo è lo sviluppo di un sensore di raggi X innovativo, affidabile, a basso costo e basato su componenti eterogenei organici. Attualmente, i rivelatori di radiazione ionizzante a stato solido fanno uso di materiali inorganici e sono ampiamente impiegati in ambito medico, industriale e come dispositivi per la sicurezza. Le scoperte scientifiche degli ultimi anni nell'ambito dei semiconduttori organici hanno evidenziato che tali materiali sono sensibili alla radiazione ionizzante e il loro utilizzo permette di realizzare rivelatori diretti di raggi-X, convertendo fotoni in segnale elettrico. Questi dispositivi sono caratterizzati da flessibilità, possibilità di lavorare a temperatura ambiente, basso costo di produzione, poca energia di alimentazione, alta sostenibilità ambientale e dalla possibilità di coprire grandi aree. Tutte queste proprietà concorrono ad incrementare sempre più l’attenzione e l’interesse dei ricercatori in questo relativamente nuovo mondo: i semiconduttori organici. In questa tesi sono stati esaminati cinque diversi campioni di TIPS-pentacene con la finalità di evidenziare quali si prestino meglio come rivelatori di raggi-X. I campioni sono tutti in diverse forme e spaziano dal cristallo singolo ai film sottili, con particolare attenzione al comportamento dei cristalli singoli cresciuti mediante processi di stampa direttamente sul substrato. Per quanto riguarda i semiconduttori organici, la frazione di raggi-X assorbita dai materiali è molto piccola e non è in grado di giustificare il segnale misurato. Si è effettuato inoltre un confronto tra la risposta dei campioni alla luce visibile e alla radiazione ionizzante per comprendere il meccanismo di generazione e rivelazione delle cariche in seguito all’assorbimento di raggi-X.
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Pettinari, Paolo. "Teorie della gravitazione f(R)". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9118/.

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Tra tutti i fenomeni naturali osservabili, ne era presente uno particolarmente interessante e con il quale si aveva diretto contatto quotidianamente: la gravità. Dopo le innumerevoli osservazioni astronomiche effettuate da Galileo, fu Newton nel diciassettesimo secolo a capire che il moto dei pianeti era governato dalle medesime leggi che descrivono la caduta dei gravi sulla Terra e fu quindi lui che ci fornì una prima teoria della gravità con la quale si spiegarono le orbite dei pianeti con ottima precisione. Grazie al contributo di Einstein, la teoria si rinnovò e si arricchì, ma rimase pur sempre lontana dall' essere completa, tant' è che ancora oggi sono presenti molte domande a cui non siamo in grado di rispondere. In questo articolo ci occuperemo di tali quesiti, provando a formulare una teoria che sia in accordo con le attuali evidenze sperimentali. Nella prima parte, tratteremo le ragioni che hanno spinto i ricercatori ad introdurre le nuove teorie della gravità f(R); in particolare vedremo la peculiarità delle curve di rotazione delle galassie e perché ci sia il bisogno di tirare in ballo la materia oscura. Discuteremo anche alcuni problemi derivanti dall' evoluzione cosmica e altre incongruenze riguardanti la stabilità delle stelle di neutroni. In seguito mostreremo come ricavare l' equazione di Einstein partendo dai principi variazionali di Hamilton, e estenderemo tale ragionamento con lo scopo di ottenere un' equazione corrispondente ad una gravità modificata. Infine, verranno introdotte le teorie della gravità f(R), per mezzo delle quali cercheremo di discutere alcune possibili spiegazioni alle problematiche mosse nella parte introduttiva.
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Montesano, Simone. "Studio di fattibilità della ricostruzione del decadimento $D^0\to K^-\mu^+\nu_{\mu}$ ad LHCb". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/12027/.

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Il Modello Standard delle particelle elementari prevede l’universalità del sapore leptonico, cioè l’uguaglianza della probabilità di accoppiamento dei bosoni di gauge carichi dell’interazione debole con tutti i leptoni. Recentemente, le Collaborazioni LHCb, BaBar e Belle, misurando il rapporto tra i branching ratio dei decadimenti $B^0\to D^{∗− }\tau^+\nu_{\tau} e $B^0 →D^{∗−}\mu^+\nu_{\mu}, hanno osservato una deviazione dai valori previsti dal Modello Standard di 3.9 deviazioni standard. Questo interessante risultato, se confermato, indicherebbe l’esistenza di nuove particelle, come per esempio il bosone di Higgs carico. Analogamente ai decadimenti del mesone $B^0$ , è possibile cercare effetti analoghi anche nel rapporto di branching ratio dei decadimenti $D^0\to K^ −\mu^+\nu_{\mu}$ e $D^0\to K^−e^+\nu_e$ . In questo lavoro di tesi è stato realizzato uno studio preliminare di questa misura. In particolare, è stato studiata, tramite simulazioni Monte Carlo, la ricostruzione del processo $D^{*\pm}\to D^0 (\to K^− \mu+\nu_{\mu})\pi_s^{\pm}$ nell’esperimento LHCb. Questo canale ha la particolarità di avere una particella invisibile, il neutrino, al rivelatore LHCb. Tuttavia, mediante vincoli cinematici e topologici, è possibile ricavare le componenti dell’impulso del neutrino, con risoluzioni non paragonabili a quelle di una particella visibile, ma comunque accettabili. In questa tesi sono riportati i calcoli che permettono di ottenere queste informazioni ed è stata studiata la risoluzione sulla massa invariante del $D^{∗\pm}$ . La tesi è organizzata nel seguente modo: il primo capitolo riporta le motivazioni della misura dei rapporti dei branching ratio e l’attuale stato sperimentale; il secondo capitolo contiene una breve descrizione del rivelatore LHCb; il terzo capitolo, infine, descrive lo studio di fattibilità della ricostruzione del decadimento $D^0\to K^-\mu^+\nu_{\mu}.
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Carloni, Filippo. "Wikipedia come strumento didattico: indagine valutativa sulle voci “forza” e “calore”". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23722/.

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Wikipedia è uno strumento largamente utilizzato per la ricerca di informazioni o come supporto allo studio. Questo lavoro si propone di valutarne l'efficacia in ambito didattico. La valutazione viene compiuta da 126 ragazzi delle superiori, che tramite un questionario creato appositamente giudicano e commentano il sito. In particolare, in una prima fase viene indagato l'utilizzo generico di Wikipedia, mentre nella seconda parte del questionario si passa alla valutazione specifica di due voci di Fisica: Forza e Calore. I risultati ottenuti mostrano come Wikipedia sia in larga parte apprezzato dagli studenti in quanto fonte d'informazione facile da reperire, chiara ed immediata nelle trattazioni degli argomenti. Alcuni aspetti come l'uso di esempi o immagini, o l'esposizione generale di alcuni paragrafi delle voci, sono risultati però non adeguati o migliorabili.
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Bartalesi, Tommaso. "Fisica dell'accrescimento". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21199/.

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In fisica l’accrescimento è un fenomeno che porta ad aumentare (per questo motivo si fa riferimento al verbo ”accrescere”) la massa di un oggetto. Di questo fenomeno esistono due tipi: gravitazionale ed elettrostatico; il secondo ha importanza nelle atmosfere terrestre e planetarie, mentre il primo sarà quello che presenter´o in modo specifico e dettagliato. In astrofisica, esso ha vaste applicazioni, ma quelle che verranno studiate in questo elaborato sono: accrescimento intorno a buchi neri supermassicci e tra le Binarie X.
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Serri, Caterina. "Storia degli ultrasuoni in ecografia". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Questa tesi studia, da un punto di vista fisico, il funzionamento dell'impianto ecografico e dei suoi componenti. Viene analizzata la produzione, in ambito medico, degli ultrasuoni tramite materiali piezoelettrici, si studia il loro comportamento nell'interazione con ostacoli, e gli effetti biologici. Attraverso queste informazioni è possible capire meglio il funzionamento del dispositivo ecografico, è possibile comprendere le tecniche di controllo degli ultrasuoni e le proprietà che deve avere il fascio. Viene soprattutto dato spazio all'impianto ecografico nei suoi componenti in particolare, alla sonda e al sistema di visualizzazione.
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Albini, Silvio. "Materia degenere: fisica e applicazioni astrofisiche". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20012/.

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Il comportamento della materia risente in maniera rilevante delle particolari condizioni di temperatura e di pressione in cui si trova. Con il seguente elaborato si vuole inizialmente dare una panoramica di come un insieme di particelle si comporta in condizioni termodinamiche "standard", successivamente descrivere come la materia modifichi il proprio comportamento in condizioni di pressione estrema e quali risultano essere le applicazioni astrofisiche. Nella prima parte, dopo aver descritto un sistema di N particelle, si cercherà di mostrare il confine sottile oltre il quale gli effetti quantistici entrano in gioco in maniera predominante, approfondendo poi le due categorie di particelle utili alla descrizione degli interni stellari: Bosoni e Fermioni. Nella seconda parte si mostrano tutte le componenti che contribuiscono alla pressione totale negli interni stellari, riassumendoli in un grafico utile alla collocazione delle Stelle nelle loro diverse fasi evolutive. Dopo aver dato una panoramica dei diversi stadi caratterizzanti la vita di una stella in base alla propria massa iniziale, ci concentreremo su due casi specifici in cui la pressione di degenerazione gioca un ruolo fondamentale: le nane bianche e la stella di neutroni.
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Schiazza, Filippo Antonio. "Applicazioni del Machine Learning alla fisica delle alte energie". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21218/.

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Negli ultimi anni sono stati sviluppati sistemi sempre più complessi di analisi di grandi quantità di dati: nel campo della fisica delle alte energie, il grande numero di eventi prodotti in collisionatori rendono questi sistemi molto utili per la ricerca di eventi rari. In questa tesi da prima verrà descritta l’evoluzione degli algoritmi utilizzati per l’analisi multivariata di campioni molto estesi di dati; ci si focalizzerà in particolare su sistemi di machine learning, con particolare attenzione sui Variational Autoencoders e la loro applicazione nel campo della fisica delle alte energie. Verranno quindi presentati i risultati dell'applicazione di un Variational Autoencoder per la ricerca di fisica oltre il Modello Standard (BSM). Verrà descritto il processo di addestramento di tale algoritmo, effettuato su campioni di eventi simulati secondo le predizioni del Modello Standard, e verrà valutata la sensibilità a processi di produzione elettrodebole di particelle supersimmetriche ($ pp \rightarrow \tilde{\chi}_1^\pm + \tilde{\chi}_2^0, \tilde{\chi}_1^\pm \rightarrow W + \tilde{\chi}_1^0, \tilde{\chi}_2^0 \rightarrow h + \tilde{\chi}_1^0$), dove dalla collisione di due protoni si ottengono un chargino $\tilde{\chi}_1^\pm$ ed un neutralino pesante $\tilde{\chi}_2^0$; in seguito il chargino decade in un bosone W ed un neutralino leggero $\tilde{\chi}_1^0$, mentre il neutralino pesante decade in un Bosone di Higgs (h) ed in un altro neutralino leggero. La ricerca è volta all'osservazione dell'elettrone e del muone prodotti dal decadimento del W ed alla coppia di b-quarks, prodotti dal decadimento dell' h. Con l'applicazione dell'algoritmo descritto è stato ottenuto il limite di 800 GeV per la massa del chargino per la sensibilità al segnale BSM, nell'ipotesi di massa nulla del neutralino leggero.
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Li, Calzi Melinda Jasmine Sirio. "Fattibilità della misura di cattura neutronica sugli isotopi dispari del gadolinio". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10474/.

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In questo lavoro di tesi ci proponiamo di determinare lo spessore degli isotopi ^157Gd e ^155Gd in vista della misura della sezione d’urto di cattura neutronica presso la facility n_TOF del CERN. La principale motivazione dell’esperimento è legata alla necessità di ottenere misure più accurate per le applicazioni ai reattori nucleari. Inoltre, i nuovi risultati, potranno essere sfruttati anche per applicazioni ai recenti sviluppi nella Terapia di Cattura Neutronica e per costruire nuovi rivelatori nell’ambito della ricerca del neutrino. La misura sarà effettuata nella prima area sperimentale EAR-1 di n_TOF, equipaggiata con rivelatori, come per esempio gli scintillatori liquidi al benzene deuterato (C6 D6) particolarmente adatti per questi tipi di misura. La sezione d’urto di questi due isotopi cambia di molti ordini di grandezza al variare dell’energia dei neutroni incidenti. Per questo motivo, lo studio effettuato in questa tesi ha mostrato che sono necessari due campioni altamente arricchiti per ogni isotopo da misurare: un campione estremamente sottile per energie del neutrone fino a 100 meV, e uno più spesso per energie maggiori. Inoltre per questi campioni sono stati determinati le densità areali necessarie per lo svolgimento dell’esperimento affinchè avvenga il fenomeno di trasmissione dei neutroni.
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Crescimanna, Valerio. "Il modello quantistico di Rabi". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14075/.

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Nel 1936, nel corso della primavera della meccanica quantistica, Isidor Isaac Rabi investigò la versione semiclassica di un modello che adesso porta il suo nome. Il modello di Rabi descrive la più semplice interazione tra un atomo a due livelli e un'onda elettromagnetica monocromatica. A lungo, si è pensato che il modello quantistico di Rabi, in cui anche il campo è quantizzato, non avesse soluzioni esatte e pertanto gli è stato preferito una versione approssimata e valida solo a determinate condizioni, il modello Jaynes-Cummings. Questo modello ha il vantaggio di essere più facilmente risolubile e in più le condizioni di applicabilità sono comunque verificate nella maggior parte dei regimi sperimentali. Nel 2011, tuttavia, è stata presentata una soluzione analitica al problema di Rabi, dimostrando così che il modello quantistico di Rabi è risolvibile esattamente. In questa tesi, si introduce inizialmente l'hamiltoniana di Rabi che descrive il sistema, studiando separatamente i tre termini che la compongono: l'hamiltoniana atomica, l'hamiltoniana del campo e l'hamiltoniana di interazione. Si presentano successivamente tre approcci risolutivi del problema: la soluzione attraverso la trasformazione di Bogoliubov, la soluzione nello spazio di Bargmann-Fock e la soluzione in termini di funzioni confluenti di Heun. Infine si propongono tre generalizzazioni del modello tra le tante studiate negli ultimi anni: il modello di Rabi a due fotoni, il modello di Rabi anisotropo e il modello di Rabi asimmetrico.
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Lamberti, Irene. "Modelling the stress field induced by changes in temperature and pore pressure in a volcanic region". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14517/.

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Questa tesi si propone lo scopo di fornire una soluzione formale al seguente problema: una regione termo-poro-elastica (sorgente) confinata da una superficie chiusa all’interno di un mezzo elastico, omogeneo, isotropo e illimitato (matrice) subisce un cambiamento di temperatura e pressione di poro; si desidera calcolare il campo di sforzo all’interno e all’esterno della sorgente nel caso in cui essa sia di forma cilindrica con raggio finito e altezza infinitesima. Nel capitolo 1 si intendono fornire alcune nozioni di carattere fondamentale riguardanti la teoria dell’elasticità e i mezzi poro-elastici. Nel capitolo 2 si ricava la soluzione per il campo di sforzo nel caso di una sorgente di forma arbitraria in termini del potenziale di Lamé, generalizzando il metodo risolutivo elaborato da Eshelby nel 1957 per un’inclusione puramente elastica. Infine, si calcola la soluzione esplicita per una sorgente di forma sferica. Il capitolo 3 è interamente dedicato al caso di un’inclusione cilindrica di altezza infinitesima. Si calcola il potenziale e lo spostamento, da cui si derivano il campo di deformazione e di sforzo. Dai risultati ottenuti per il tensore di sforzo all’interno della regione sorgente è possibile dedurre la tipologia di ambiente tettonico e il tipo di fratture attese.
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Cicolini, Simone. "Spazio-tempo di De Sitter". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14604/.

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La presente tesi è un elaborato sulla teoria della Relatività Generale. Nel capitolo 1 si introduce la teoria, partendo dai difetti della teoria della Relatività Ristretta e dal Principio di Equivalenza, l'essenza della Relatività Generale, fino ad arrivare alla struttura delle equazioni di campo di Einstein. Nei capitoli 2 e 3 evidenzieremo come le ipotesi di simmetria sferica ci condurranno a due importanti soluzioni delle equazioni di Einstein, dovute a Schwarzschild e a de Sitter. Nel capitolo 2 si studierà la soluzione di Schwarzschild, dando particolare attenzione al legame tra le singolarità della soluzione e la scelta del sistema di coordinate. Il capitolo 2 farà da guida per la costruzione della soluzione di de Sitter in coordinate statiche, che verrà trattata nel capitolo 3 dopo una breve introduzione alla costante cosmologica.
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Vasquez, Ansaloni Inti Matteo. "Studio delle hotspot di radiogalassie nell’infrarosso". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16939/.

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In questo lavoro di tesi sono state cercate e studiate le emissioni in infrarosso delle hotspot di 48 radiogalassie FRII prese da due campioni a redshift diverso (29 con redshift z < 0.3 e 19 con redshift 0.3 < z < 0.6), confrontando le loro posizioni con i dati provenienti dalle osservazioni in banda infrarossa del telescopio spaziale WISE. Per 10 di queste radiosorgenti `e stata trovata una controparte infrarossa nel catalogo di WISE. Per queste sorgenti sono stati calcolati i flussi e gli indici spettrali radio-infrarosso, questi ultimi hanno dato un valore medio di circa 0.75. Inoltre, sono state individuate altre 4 hot-spot con una candidata sorgente infrarossa, ma le loro osservazioni a disposizione in questo momento non permettono di confermare tale controparte.
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Rolando, Edoardo. "Proprietà termodinamiche dei buchi neri". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16790/.

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Nel 1916 Albert Einstein pubblica il celebre articolo in cui pone le basi dell'attuale teoria della gravitazione, la Relatività Generale. Tale teoria prevede l'esistenza di sistemi talmente densi, noti con il nome di buchi neri, da non permettere ad alcun segnale fisico di sfuggirvi. Nonostante le diverse dinamiche possibili alla base della loro formazione, tali oggetti estremi risultano caratterizzato esternamente da soli tre parametri: massa, carica elettrica e momento angolare. Apparentemente, tali caratteristiche combinate permettono facili violazioni del Secondo Principio della Termodinamica: con la scomparsa di un corpo all'interno di un buco nero, si ha una diminuzione dell'entropia dell'universo. Nel 1971 Hawking ha dimostrato che l'area dell'orizzonte di un buco nero non può diminuire in alcun processo classico. Queste evidenze teoriche hanno portato J.D.Bekenstein a ipotizzare un collegamento tra entropia e area di un buco nero. Contemporaneamente, Bardeen, Carter e Hawking hanno formulato le note leggi per la meccanica dei buchi neri, ispirandosi alle analoghe termodinamiche. Sembrava quindi che con i buchi neri si delineasse una corrispondenza tra due campi della fisica apparentemente sconnessi, la Relatività Generale e la Termodinamica. Tuttavia, l'impossibilità di emettere alcuna radiazione impedisce di assegnare loro una temperatura fisica. Nel 1975 Hawking teorizza che le fluttuazioni quantistiche dei campi in vicinanza di un buco nero portano all'emissione di una radiazione di corpo nero, permettendone quindi l'assegnazione di una temperatura fisica. Grazie a tale fondamentale risultato si può quindi parlare di Termodinamica dei buchi neri. Con la presente tesi, si introducono inizialmente i concetti chiave per la comprensione dei buchi neri, nonché le metriche di Schwarzschild e di Kerr-Newman, descriventi tali oggetti. Dopo una breve introduzione sui concetti di entropia e informazione, si trattano le leggi della meccanica dei buchi neri.
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Cecchetti, Andrea. "Proprietà statistiche e modelli per la mobilità ciclistica: i dati di Bellamossa". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/17934/.

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Uno degli obiettivi di questo elaborato è di mettere in luce le proprieta statistiche e le leggi che governano un sistema complesso come la rete stradale della città di Bologna, dove veicoli di diversa natura come automobili, autobus e biciclette si trovano ad interagire tra di loro.Porrò la mia attenzione sulla mobilità delle biciclette.Dai dati sulla mobilità è possibile ricostruire la mappa di Bologna, calcolare la lunghezza dei percorsi. Una volta ricostruita la mappa di Bologna si possono calcolare le subnet e i flussi della mobilità ciclistica. Una subnet è un sottoinsieme dell'intera mappa di Bologna. Durante l'intera analisi dati si fa uso di importanti algoritmi, per esempio l'algoritmo Dijkstra per calcolare il percorso più breve tra due nodi di un grafo. La parte sugli algoritmi verrà spiegata più dettagliatamente nei capitoli 2 e 3. Inoltre viene fatta un'analisi statistica mediante l'utilizzo di istogrammi dove verranno analizzate diverse grandezze come la velocità media di ogni viaggio, le lunghezze dei viaggi e i tempi di viaggio.in particolar modo soffermerò la mia attenzione su aprile e agosto, per il fatto che aprile è un mese primaverile e agosto è estivo perciò sospetto un cambiamento nella mobilità delle biciclette. Inoltre cerco di vedere se la distribuzione nella coda abbia un calo esponenziale. Per ora è solo una ipotesi che andrà verificata. Per verificare tale ipotesi verrano fatti dei fit.
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Malagoli, Gabriele. "Critica della fusione fredda: risultati, fenomenologia e modelli". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19158/.

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Lo scopo della seguente tesi è ricostruire e analizzare gli eventi riguardanti la “fusione fredda” a partire dal 1989, anno in cui i chimici Fleischmann e Pons ne annunciano quella che si può definire la nascita. Questo argomento è stato oggetto di un lungo, articolato e acceso dibattito; si sono subito create due fazioni, passate alla storia come scettici e credenti. Il fulcro della discussione è la natura nucleare del fenomeno preso in esame, la sua riproducibilità, la mancanza di un modello matematico: questi aspetti sono ambigui, aleatori e carenti. Come verrà mostrato nel corso del lavoro, sono tanti gli esperimenti che riportano risultati supportanti l’idea di una fazione quanti quelli opposti. L’unica certezza riguarda il modo con cui la ricerca si è posta nei confronti della fusione fredda: poco scientifico e molto passionale. L’annuncio del 1989 dei padri fondatori della fusione fredda è stato affrettato e impetuoso, le risposte sono state immediate e al limite dell’ingiurioso. Per i motivi appena descritti, questa tesi vuole riassumere e analizzare i principali lavori riguardanti l’argomento, mettendosi al servizio di chi, con maggiori conoscenze ed esperienza, vorrà sfruttarla come punto di partenza per uno studio ulteriormente approfondito. Nel primo capitolo verranno prese in esame le basi della fusione, a partire dalla seconda metà del XIX secolo con il lavoro di Thomas Graham fino all’annuncio di Fleischmann e Pons con le relative conseguenze e le ricerche più importanti di quegli anni. Il secondo capitolo esaminerà lo sviluppo della ricerca dagli anni successivi fino ai giorni nostri, mettendo in evidenza le diverse caratteristiche che hanno descritto lo studio nei vari Paesi, tra cui l’Italia gioca un ruolo chiave. L’ultimo capitolo analizzerà le ipotesi avanzate per descrivere formalmente i processi fisici che hanno portato ai risultati presi in esame.
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Palazzi, Lorenzo. "Studio preliminare per lo sviluppo di un esperimento di precisione per la verifica dell'effettiva invarianza temporale delle costanti del decadimento beta". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/19871/.

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Negli ultimi anni sono stati pubblicati diversi articoli che mostrano come alcuni tassi di decadimento beta possano variare. In particolare, i dati pubblicati sembrano evidenziare una variazione nei valori dei tempi di dimezzamento e molte prove sembrano suggerire che esista una correlazione della variazione con influenze solari. Scopo del presente lavoro di tesi è di ideare e procedere con una proposta di setup di misura che consenta di acquisire dati, su lungo periodo, così da valutare tali variazioni, a partire da un detector al silicio. Verranno quindi presentati i primi dati sperimentali, relativi all’acquisizione di spettro di sorgente beta di Sr/Y, e verranno descritte le criticità individuate.
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Facchini, Leonardo. "Misure di tempo di volo di muoni con l'elettronica dell'esperimento FOOT". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19396/.

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L'esperimento FOOT (FragmentatiOn On Target) nasce con lo scopo di misurare la sezione d'urto differenziale per processi di frammentazione nucleare per potere descrivere con precisione l'interazione tra i fasci di ioni impiegati in adroterapia e i tessuti del paziente. Una misura necessaria per calcolare le sezioni d'urto e il tempo di volo dei frammenti. In laboratorio è stato ricreato un setup sperimentale attraverso l'utilizzo di tre scintillatori e del sistema di acquisizione dell'esperimento FOOT. Le particelle rivelate sono muoni di origine cosmica. Il tempo di volo dei muoni è ottenuto tramite un fit delle distribuzioni combinando le misure ottenute a diverse angolazioni. Utilizzando questo apparato è stato possibile effettuare misure di tempo di volo e di flusso di muoni cosmici.
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Di, Vita Davide. "Le 7 equazioni che regolano la struttura stellare". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21657/.

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In questa tesi sono analizzate le 7 equazioni che regolano una struttura stellare: si tratta di 4 equazioni differenziali a coefficienti non costanti e 3 relazioni caratteristiche. La struttura stellare è approssimata a una sfera di gas autogravitante in cui in ogni strato la forza di gravità è in equilibrio idrostatico con la pressione del gas (le forze elettromagnetiche sono di fatto trascurate). La stella è una struttura in quasi equilibrio, ovvero il tempo di rilassamento per deviazioni dallo stato di equilibrio è molto minore rispetto al tempo necessario per produrre variazioni significative.
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Damia, Paciarini Mattia. "Elettromagnetismo e gravitazione in dimensioni arbitrarie". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21214/.

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Il presente elaborato ha lo scopo di introdurre un'estensione al concetto di elettromagnetismo e gravitazione newtoniana in dimensione arbitraria. Si tratta di una generalizzazione necessaria qualora la Teoria delle Stringhe si rivelasse corretta. Nel primo capitolo si presenta il concetto di dimensione extra, resa compatta mediante un'identificazione. Successivamente viene mostrato un esempio per apprezzare il comportamento di una particella in presenza di una dimensione compatta. Il secondo capitolo si incentra sull'elettromagnetismo, in particolare sulla sua formulazione tensoriale. L'estensione in dimensione arbitraria procede in maniera del tutto naturale dalla precedente formulazione, mediante la ridefinizione di campo elettrico e magnetico. Viene presentato anche l'andamento del campo elettrico prodotto da una carica puntiforme in presenza di un numero arbitrario di dimensioni. Il terzo capitolo tratta la gravitazione nella sua formulazione newtoniana, soffermandosi sulle analogie presenti con il campo elettromagnetico. Si generalizza la definizione della costante di gravitazione universale e, mediante un esempio, si ricava la relazione che la lega con il volume delle dimensioni compatte.
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