Добірка наукової літератури з теми "Misura della carica"

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Статті в журналах з теми "Misura della carica":

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Lombardi, Marco. "Il punto su epatite B e C in dialisi: riflessioni sulla contumacia dei pazienti." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 26, no. 4 (June 30, 2014): 321–25. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2014.931.

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Анотація:
Il presente contributo cerca di analizzare criticamente il ruolo della contumacia in relazione al rischio della trasmissione delle infezioni ematogene in emodialisi ospedaliera. Per fare ciò, l'Autore si avvale del confronto di due articoli apparsi sul GIN, organo ufficiale della SIN. Il primo si fonda sui dati e sulle raccomandazioni emanate dalla maggiore agenzia per la prevenzione delle infezioni (CDC), che, in aggiunta alle note precauzioni Universali e Speciali, raccomanda alcune procedure Supplementari, tra cui l'isolamento dei pazienti HBsAg positivi. Il secondo articolo si fonda sul fatto che la migliore misura preventiva e sufficiente per assicurare le minori diffusione e trasmissione delle infezioni sia nosocomiali che occupazionali risiede nell'adozione costante e continua di tutte le precauzioni Universali e Speciali, sottolineando, al contempo, l'importanza del monitoraggio continuo e costante delle misure adottate e dei risultati ottenuti. Altre possibili obiezioni alla misura dell'isolamento sono la non assoluta protezione fornita dagli anticorpi antiHBs, l'esistenza di ceppi mutanti di HBV in grado di infettare anche pazienti con titolo protettivo di anticorpi antiHBs e la possibilità di infezioni occulte. In un'epoca in cui l'allocazione delle risorse economiche ha un'importanza crescente, stride che i centri dialisi debbano avere aree separate a disposizione dei pazienti HBV infettanti, quando esistono misure che, senza questo aggravio organizzativo, sono in grado di fare meglio o altrettanto. Oggi non è più sostenibile che il razionale della contumaciazione dei pazienti HBV positivi possa trovare la sua maggiore ragione nell'elevata sopravvivenza virale nell'ambiente e nell'elevata carica ematica, quando sappiamo che, grazie all'applicazione delle precauzioni, nessun virus ematogeno potrà/dovrà trovarsi o restare impunito su superfici, suppellettili, strumentazioni, mani e così via.
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Wilson, Andrew, and Katia Schörle. "A baker's funerary relief from Rome." Papers of the British School at Rome 77 (November 2009): 101–23. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200000052.

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Questo articolo presenta un rilievo di travertino di epoca romana che mostra scene di lavorazione del pane. Il rilievo, finora inedito, è attualmente conservato nel ristorante Romolo in Trastevere a Roma. Presumibilmente esso è appartenuto ad un monumento funerario, forse situato nelle vicinanze, e potrebbe essere datato genericamente, in base al materiale e allo stile, tra la tarda età repubblicana e il periodo flavio. Da sinistra a destra mostra due uomini che consegnano sacchi di grano, un uomo che carica grano in una macina a trazione animale, tre uomini che impastano la pasta per il pane con le mani, altri tre che fanno pagnotte e uno che mette le pagnotte in un forno. L'articolo discute confronti con altri rilievi di panettieri e sottolinea l'importanza di questo per l'evidenza che fornisce circa la misura della divisione del lavoro in un panificio di scala abbastanza ampia, in cui il processo di panificazione è diviso in stadi, ognuno dei quali condotto da gruppi diversi di individui.
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Taddei, Stefano, Marco Vieri Cenerini, and Duccio Vanni. "Domande, risorse e burnout in emergenza: un'indagine sugli operatori del 118." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 2 (December 2010): 43–58. http://dx.doi.org/10.3280/pds2010-002004.

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Lo studio, facendo riferimento al modello Job Demands - Job Resources (JD-JR) della teoria della Conservazione delle Risorse (COR) esamina le condizioni di lavoro degli operatori del 118. Nella letteratura attenzione č stata data al rapporto tra burnout e JD-JR dove l'esaurimento emotivo č relato con le JD e la depersonalizzazione con le JR. Gli obiettivi dello studio sono di verificare a) il ruolo che la dimensione organizzativa del 118 ha su burnout, JD e JR; b) se il carico lavorativo percepito puň essere predittivo del burnout e c) quali JD-JR possono predire il burnout. Sono stati esaminati 130 operatori afferenti a due gruppi ad alta e bassa richiesta di lavoro. Le analisi riguardano misure di resilienza (CD-RISC), di stress e burnout (OCS-MBI) e informazioni demografiche. Dai risultati emerge un punteggio di resilienza adeguato per i due gruppi e una peggiore condizione lavorativa per quello ad alta richiesta. Il burnout sembra essere influenzato dalla complessitŕ e quantitŕ di richieste. Il carico di lavoro appare predittivo di esaurimento emotivo e depersonalizzazione, la resilienza ha una influenza solo per la realizzazione personale.
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Zöller, Wolf. "Saeculum obscurum – der epigraphische Befund (ca. 890–1000)." Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken 99, no. 1 (November 1, 2019): 79–114. http://dx.doi.org/10.1515/qufiab-2019-0007.

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Riassunto Questo saggio offre gli esiti di un’indagine condotta sulla produzione epigrafica della Roma altomedioevale, ponendo in particolare l’accento sugli aspetti topologici e materiali delle iscrizioni commissionate da parte dei vescovi romani e degli esponenti della nobiltà cittadina durante il X secolo. Nonostante esistano ponderosi corpora che raccolgono le iscrizioni romane, manca purtroppo a tutt’oggi una rassegna specifica della produzione epigrafica dell’Urbe per il periodo che va dall’anno 890 all’anno 1000, periodo comunemente noto come saeculum obscurum. Proprio le testimonianze epigrafiche, invece, consentono di giungere a una comprensione più profonda del linguaggio materiale e dei meccanismi di comunicazione utilizzati per la rappresentazione del potere all’interno della struttura urbana della città di Roma. Due casi di studio, riguardanti, da un lato, gli epitaffi papali conservati nella basilica di S. Pietro e, dall’altro, le iscrizioni commemorative nella basilica di S. Giovanni in Laterano dimostrano come le epigrafi siano state opportunamente ed efficacemente integrate all’interno del contesto architettonico e liturgico. Un’organizzazione più attenta dello spazio epigrafico permise infatti una interazione per così dire intensificata tra le iscrizioni e il loro contesto tanto materiale che sociale, in particolare nel momento della controversia che coinvolse papa Formoso e della ricostruzione, così carica di valori anche simbolici, della cattedrale di Roma, quando i papi rivali si misero in competizione per il controllo dello spazio urbano. Seguendo un comportamento analogo, gli esponenti dell’aristocrazia cittadina utilizzarono lastre marmoree dalle dimensioni considerevoli al fine di esibire e consolidare in forme monumentali la loro posizione politica dominante. Soprattutto i famosi Teofilatti occuparono, per così dire, le basiliche patriarcali di S. Lorenzo fuori le mura e S. Maria Maggiore per custodirvi la memoria famigliare, mentre le iscrizioni commemorative delle loro imprese edilizie attestavano il loro sforzo di ridefinire il paesaggio urbano di Roma.
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Koch, M., and H. Iro. "Salivary duct stenosis: diagnosis and treatment." Acta Otorhinolaryngologica Italica 37, no. 2 (April 2017): 132–41. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1603.

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La gestione delle stenosi delle ghiandole salivari maggiori ha subito un cambiamento significativo nel corso degli ultimi 15-20 anni. L’elemento fondamentale che sta alla base di una scelta terapeutica minimamente invasiva è rappresentato da un’accurata diagnosi. La scialografia convenzionale e la scialo-RM possono essere utili strumenti per la diagnosi delle stenosi salivare, senza dimenticare il ruolo basilare e centrale dell’ecografia qualora si sospetti che un processo stenotico a carico dei dotti salivari sia la causa dell’ostruzione. Tuttavia, ad oggi, la scialoendoscopia rappresenta la scelta diagnostica migliore, permettendo una corretta pianificazione terapeutica attraverso una quanto più precisa caratterizzazione della stenosi. Sia a livello sottomandibolare che parotideo è possibile distinguere le stenosi infiammatorie da quelle secondarie a processi fibrotici e, inoltre, a carico dei dotti salivari parotidei è stata descritta una stenosi associata a varie anomalie del sistema duttale. Nella maggior parte dei casi la sola terapia conservativa non è sufficiente per la risoluzione della sintomatologia ostruttiva, tuttavia lo sviluppo di trattamenti minimamente invasivi, prima fra tutte la scialoendoscopia, ha permesso di ottenere un tasso di conservazione della funzione ghiandolare di oltre il 90% dei casi. Se a livello sottomandibolare la principale misura terapeutica nella gestione delle stenosi del dotto ghiandolare rimane l’incisione duttale (eccezion fatta per il crescente ruolo della scialoendoscopia nelle stenosi centrali), viceversa a livello del dotto parotideo la stenosi viene preminentemente gestita mediante la scialoendoscopia. Va comunque sottolineato che nel 10-15% dei casi il successo terapeutico viene ottenuto attraverso un trattamento di tipo combinato. La seguente review si propone di fornire una panoramica circa l’epidemiologia, la diagnostica e l’attuale stato dell’arte del trattamento delle stenosi salivari.
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Molteni, Franco. "Trattamento della spasticitŕ e della distonia." CHILD DEVELOPMENT & DISABILITIES - SAGGI, no. 3 (April 2012): 79–81. http://dx.doi.org/10.3280/cdd2010-003013.

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Анотація:
Le alterazioni congenite del sistema nervoso centrale e le patologie degenerative possono comportare disturbi a carico dell'attivitŕ muscolare sotto forma di spasticitŕ e/o distonia. Nel grave cerebroleso l'iperattivitŕ muscolare dŕ facilmente luogo ad esiti invalidanti che, sommati ad altre comorbilitŕ, si traducono in quadri molto complessi: a volte l'alterazione motoria non č compatibile con posture che consentano l'interazione con l'ambiente; in alcuni casi la stessa sopravvivenza del paziente viene messa a rischio da complicanze, come le gravi patologie dell'apparato urinario conseguenti a iperattivitŕ vescicale. Chirurgia ortopedica, tossina botulinica, baclofen intratecale, impianto di stimolatori a livello dei nuclei della base sono strumenti che possono migliorare in misura significativa la qualitŕ di vita del paziente se vengono usati tenendo ben presenti i bisogni che prevalgono nel singolo caso.
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Lucia, Carmela. "I “suoni dei sensi” e le partiture sonore nella lingua di scena del teatro di Ruggero Cappuccio." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 52, no. 2 (April 24, 2018): 648–66. http://dx.doi.org/10.1177/0014585818757730.

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Анотація:
Obiettivo del saggio è presentare una prima analisi della lingua del teatro di Ruggero Cappuccio, autore multanime e poliedrico, considerato una delle voci più originali della drammaturgia contemporanea, non solo dell’area napoletana. Oggetto della ricerca sono due opere pubblicate Shakespea Re di Napoli (2002) e Le ultime sette parole di Caravaggio (2012), con un copione inedito, intitolato Circus Don Chisciotte (2017). Le scelte formali, fortemente ancorate alla dialettalità del napoletano, ma anche del siciliano e, con minore frequenza, del veneziano, si affrancano dalla koinè regionale del napoletano, perché superano la diglossia italiano-dialetto della drammaturgia di Eduardo, per dare corpo a una lingua di scena poetica, lontana dal realismo mimetico, resa attraverso un raffinato e originale mlange verbale carico di sonorità, con un ben consolidato livello di scelte pluristilistiche. La rilevanza attribuita alla phoné, reinventata in un’entitè reificata e palpabile, o caratterizzata da una grottesca materialità, dà luogo a partiture sonore e a una scrittura votata all’adibizione di misure poetiche e strutture melodiche, a una “lingua di scena”, fatta soprattutto di intarsi e parallelismi fonici, con prevalenza di couplingassonantici, per l’interferenza di registri tonali dissonanti e per l’esaltazione del patrimonio orale delle koinai regionali del repertorio italiano, spesso accostate all’inglese e allo spagnolo.
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Fanelli, Michele. "La "Torcia" : Un ulteriore tentativo di modellazione semplificata dell'interazione torcia-girante." Ingeniería del agua 10, no. 1 (March 31, 2003): 27. http://dx.doi.org/10.4995/ia.2003.2574.

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Анотація:
Mentre abbondano gli studi sia teorici che sperimentali sulla cinematica e dinamica della torcia nel diffusore a valle della girante, sono piuttosto scarsi i contributi sull’interazione tra la torcia ed il campo di moto all’interno della girante, malgrado sia certo che tale campo di moto viene distorto dalla presenza della torcia, perdendo l’uniformità circonferenziale che è caratteristica del regime a pieno carico (cioè in condizioni di circolazione nulla –‘zero swirl’- all’uscita dalla girante). Il presente studio si propone di affrontare il difficile problema ad un livello di modellazione matematica semplificata, costruendo per tappe successive un campo di moto a potenziale che soddisfi alle presumibili condizioni cinematiche in presenza della torcia. L’ipotesi che consente di elaborare un modello di questo tipo consiste nell’ammettere che nella girante, sotto condizioni di carico parziale, la portata non si riduca in misura uguale per tutti i canali interpalari, ma un certo numero di canali tenda a conservare una portata prossima a quella della condizione di pieno carico, mentre nei canali restanti si instaurano condizioni di portata fortemente ridotta (o prossime allo stallo). Imponendo che tale configurazione ruoti stabilmente con la stessa velocità angolare di precessione da cui è animato il filamento vorticoso della torcia si riesce a chiudere matematicamente il problema. Il modello in questione permette di fare previsioni che potrebbero essere verificate da opportune indagini sperimentali.
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Margara, Alessandro. "Il lungo processo di superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 1 (April 2011): 53–74. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2011-001005.

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Il sistema degli OPG per accogliere gli autori di reato, prosciolti per vizio totale di mente, č contenuto nel Codice penale, ma č stato fortemente modificato da sentenze costituzionali e da interventi legislativi, che lo hanno adattato alla nuova concezione dell'assistenza psichiatrica: gli OPG esistenti sono perň rimasti eguali al modello carcerario del passato sia per i luoghi, sia per il personale prevalente, rappresentato dalla Polizia penitenziaria. La pericolositŕ sociale č la condizione per la applicazione della misura di sicurezza dell'OPG, che si esegue negli stessi OPG. Il concetto di pericolositŕ sociale, assoluto nel Codice penale, si č relativizzato e va accertato nel concreto del singolo caso e delle sue risorse socio-familiari. Il DPCM 1/4/2008 che ha stabilito il passaggio della sanitŕ penitenziaria al Servizio sanitario nazionale ha un progetto di distribuzione degli internati nelle regioni di appartenenza, cosě che le stesse seguano i malati residenti nei loro territori e tendano a riportarli all'assistenza psichiatrica generale degli stessi. L'allegato C al DPCM descrive le fasi di questo passaggio e della presa in carico del Servizio sanitario di ogni regione, cosě che sia superato e abbandonato il vecchio modello degli OPG.
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Bordone, Dafne. "Procedimenti disciplinari a carico di avvocati: un'indagine presso l'Ordine degli avvocati di Milano." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 1 (July 2010): 103–21. http://dx.doi.org/10.3280/sd2010-001005.

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Deontologia - Professione forense - Sistema disciplinare - Ricerca empirica. Le statistiche relative al numero dei procedimenti a carico degli avvocati e ai tipi di sanzioni inflitte dagli organi forensi sono stati oggetto di aspre critiche negli ultimi anni e molto si č discusso sulle carenze del sistema disciplinare nel suo complesso, al punto che si č indotti a chiedersi quali possano essere le conseguenze per il futuro dell'avvocatura, soprattutto in termini di autonomia degli ordini professionali, di autoregolamentazione dei consigli e di conservazione del monopolio professionale. Il presente scritto, dopo aver illustrato brevemente le fonti normative e la struttura del procedimento disciplinare forense nel nostro paese, esamina l'attivitŕ disciplinare svolta dal Consiglio dell'Ordine di Milano nei confronti di avvocati tra il 1990 e il 2009 ed infine tenta di trarre qualche conclusione sia sull'efficienza del controllo formale sull'operato degli iscritti all'Albo professionale, sia sul contributo delle misure sanzionatorie al mantenimento degli standard professionali richiesti agli avvocati. L'indagine non ha alcuna pretesa di generalitŕ, ma la situazione dell'Ordine milanese puň certo ben rappresentare uno spaccato della realtŕ del controllo disciplinare e dunque fornire elementi per comprendere i problemi patologici che caratterizzerebbero il giudizio disciplinare a carico degli avvocati.

Дисертації з теми "Misura della carica":

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Cremonini, Davide. "Studio della stabilità della misura della luminosità presso l'esperimento ATLAS utilizzando il rivelatore LUCID." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19148/.

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La luminosità è un parametro molto importante nella fisica degli acceleratori in quanto permette di calcolare la sezione d'urto di qualunque processo e fornisce informazioni in tempo reale sulle prestazioni dell'acceleratore (LHC). Quindi è necessario utilizzare una tecnica per effettuare misure di luminosità che dia un risultato preciso e che al contempo sia estremamente rapida. Sono già stati sviluppati algoritmi che possiedono queste caratteristiche ma non saranno più applicabili dal 2025 quando avverrà un aggiornamento di LHC e si entrerà nella fase ad alta luminosità dell'acceleratore. Quindi è necessario sviluppare un algoritmo che rispetti i requisiti sopra citati e che sia applicabile anche in condizioni di alta luminosità. A questo scopo sono stati sviluppati due nuovi algoritmi basati sulla carica registrata dai rivelatori di LUCID, il luminometro presente presso l'esperimento ATLAS). Per essere applicati con successo questi algoritmi devono rispettare tre requisiti: la baseline registrata deve essere costante per tutta la presa dati, l'algoritmo deve essere lineare rispetto alla luminosità, ovvero deve essere in grado di misurare con precisione la luminosità a prescindere dal suo valore, e l'algoritmo deve essere stabile durante l'intera presa dati. Lo scopo di questa tesi è proprio la verifica dei tre requisiti sopracitati. In seguito allo studio effettuato si è riscontrato che i primi due requisiti sono soddisfatti in quanto le oscillazioni della baseline sono inferiori al 2% e gli effetti dovuti alla non linearità influiscono al più per il 2% sul valore della misura. Escludendo un periodo iniziale caratterizzato da una forte instabilità dovuta a un problema nella calibrazione, la stabilità temporale degli algoritmi studiati è inferiore al 4% nel lato A. Per quanto riguarda il lato C, invece, si è osservata una deriva temporale di circa il 10%, probabilmente dovuta a problemi nella calibrazione o al deterioramento dell'apparato sperimentale.
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Vannucchi, Noemi. "Studio di identificazione di frammenti nucleari nell'ambito dell'esperimento FOOT." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21561/.

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L’esperimento FOOT è un progetto di fisica nucleare approvato nel 2017 con l’obiettivo di misurare le sezioni d’urto relative a processi di frammentazione nucleare tra un fascio di protoni o ioni e un bersaglio, in un intervallo di energia tipico dell’adroterapia e della radioprotezione spaziale. Ad oggi il progetto conta 101 membri appartenenti a 10 diverse sezioni INFN e coinvolge numerosi laboratori e università italiane e internazionali. Al fine di misurare queste sezioni d’urto, risulta fondamentale identificare univocamente i frammenti nucleari prodotti. In questa tesi è stato effettuato uno studio sull’identificazione dei frammenti prodotti in seguito all’urto tra un fascio di 16O, avente energia cinetica pari a 200 MeV/u, e un bersaglio fisso di polietilene (C2H4). L’analisi è stata effettuata sui dati simulati dal programma FLUKA, includendo le risoluzione sperimentali di tutti i sottorivelatori ottenute da test effettuati su fascio. In primo luogo, considerando gli 8 frammenti maggiormente prodotti (1H, 4He, 7Li, 9Be, 11B, 12C, 14N, 16O), è stato effettuato uno studio sulla ricostruzione della carica z ottenendo una risoluzione percentuale tra il 5% per 1H e il 2% per 16O. In secondo luogo, è stata realizzata una ricostruzione del numero di massa A attraverso metodi diretti e con l’uso di un metodo di fit basato sulla minimizzazione di una funzione di χ2. La migliore risoluzione percentuale di A è risultata del 3% per i frammenti pesanti e del 4% per quelli leggeri. E` stata dimostrata la capacità dell’esperimento nel fornire l’identificazione dei frammenti prodotti, primo passo per la misura delle sezioni d’urto di interesse.
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Geminiani, Gloria. "Confronto dei metodi di misura della portata cardiaca media." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4060/.

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Falanga, Matteo. "Studio di tre metodi minimamente invasivi per la misura della portata cardiaca." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15653/.

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In questo elaborato si è affrontato il problema di confrontare l’accuratezza di tre metodi di misura continua della portata cardiaca (Continuous Cardiac Output “CCO”), utilizzando la termodiluizione transpolmonare intermittente (TPTD-CO) come “gold standard”. I tre metodi considerati sono: metodo basato sulla misura della forma d’onda di pressione arteriosa periferica non calibrata (FCCO), metodo basato sulla misura della forma d’onda di pressione arteriosa centrale calibrata (PCCO), e metodo basato sul principio di Fick indiretto (NCCO). I risultati presentati sono stati ottenuti in uno studio osservazionale su 23 pazienti critici all’interno di una Unità di Terapia Intensiva (Intensive Care Unit “ICU”). L’analisi statistica dei dati è stata effettuata utilizzando il coefficiente di correlazione di Pearson (R) e l’analisi di Bland-Altman. Solo PCCO ha mostrato una buona correlazione (R = 0,9) e un buon accordo con una differenza media (“bias”) di 0,0 ± 0,8 L min-1 e un errore percentuale del 24,5% rispetto al metodo TPTD-CO. In pazienti con Indice di Resistenza Vascolare Sistemica normale (SVRI > 1.700 dyne s cm-5 m-2), anche NCCO (R = 0,8 e bias 0,4 ± 1,3 L min-1) e FCCO (R = 0,8 e bias 0,1 ± 1 L min-1) hanno prodotto risultati affidabili. Questi risultati indicano che, nella popolazione di pazienti considerata, la CCO è stata monitorata in maniera più affidabile con la PCCO. Tutti gli altri metodi sono apparsi meno precisi, specialmente in situazioni di SVRI basso.
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Drudi, Cristian. "Stima non invasiva della portata media cardiaca attraverso misure sui gas respiratori." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18974/.

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La misura della portata media cardiaca è un passo fondamentale nel processo decisionale in ambito clinico e permette di scegliere la terapia ottimale per il paziente. Il contenuto informativo del valore della portata media cardiaca diventa particolarmente importante nel caso del paziente critico. L’introduzione della tecnica della termodiluizione negli anni 70 ha segnato l’inizio della diffusione della misura della portata cardiaca media in ambito clinico. Nonostante l’utilità della tecnica della termodiluizione e la sua validata precisione abbiano portato a considerarla come gold standard nelle misure della portata cardiaca media, le possibili complicazioni del cateterismo necessario hanno portato alla ricerca di nuove tecniche non invasive o minimamente invasive e l’ultimo ventennio ha visto l’introduzione di molteplici dispositivi per determinare la portata media cardiaca. In questo elaborato si offre una panoramica sulle tecniche non invasive utilizzate attualmente ed in continua fase di studio e sviluppo; per ogni tecnica considerata si presenta la tecnologia sottostante e si accenna ai punti di forza e alle principali limitazioni. Successivamente si descrive una tecnica proposta da Maloney e Bekey nel 1976. Questo metodo si basa su un modello bicompartimentale del sistema cardio-respiratorio e , non richiede alcun cateterismo e presuppone solamente l’intubazione del paziente, condizione già frequente nel paziente critico. Verranno riproposti e discussi i risultati ottenuti dalle prove effettuate su cani da Maloney e Bekey. Questa tecnica presenta limitazioni condivise da altre tecnologie attualmente utilizzate per stimare la portata media cardiaca, ma sembra consentire una accuratezza superiore che incoraggia all’approfondimento. Ulteriori studi risultano quindi opportuni considerando anche il numero ridotto di soggetti e di prove effettuate da Maloney e Bekey.
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Cammertoni, Giada. "Misura in vitro delle sollecitazioni in femori intatti e in condizioni di carico fisiologiche." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3430/.

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Ghermandi, Edoardo. "Ottimizzazione della soletta nei ponti in struttura mista acciaio-calcestruzzo." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Il presente lavoro di tesi si concentra sullo studio delle problematiche connesse all'ottimizzazione, analisi e progettazione avanzata di solette in calcestruzzo armato nei ponti in struttura mista acciaio-calcestruzzo. Viene applicato in particolare il metodo di Wood-Armer per il calcolo delle sollecitazioni tenendo in conto della presenza dei momenti torcenti. I risultati sono utilizzati per il caso di studio reale di un viadotto di nuova costruzione sulla SS36 tra Grosseto e Siena.

Тези доповідей конференцій з теми "Misura della carica":

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Marentes Cruz, Juan Manuel, and Manuel Alejandro Pano Sanjuan. "Ingeniería y arte en una relación escultórico-ambiental desde lo local hacia lo internacional." In III Congreso Internacional de Investigación en Artes Visuales :: ANIAV 2017 :: GLOCAL. Valencia: Universitat Politècnica València, 2017. http://dx.doi.org/10.4995/aniav.2017.4822.

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Анотація:
El trabajo presenta las relaciones que establece la tecnología deaplicación robótica, particularmente en el ambiente que compete a laspropuestas plásticas en un país en vías de desarrollo como México. Seexponen las características propias de los procesos creativos que implicanel manejo de tecnologías emergentes de producción de en comparación conlos productos producidos por símiles internacionales. Se muestran algunosde los resultados obtenidos en el concurso ROBOCUP en el cual se haparticipado, contando con la colaboración de la Facultad de Ingeniería dela UNAM y la Facultad de Artes y Diseño de la misma casa de estudios. Esposible resaltar que ante los recursos limitados con los que contamos, soloentendido como característica local y no limitación, nos enfrentamos acaracterísticas internacionales donde el concepto tecnológico toma otrosderroteros. Toma la forma de análisis comparativo en algún momento, con laintención de mostrar una estrategia de trabajo local tomando en cuenta losestándares internacionales. La técnica como nutriente esencial por el proceso empírico que le caracteríza, más allá de lo que podría interpretarse como un frio proceso práctico, está la carga simbólica que le acompaña y que en ese estado sirve de plataforma para la propuesta artística. Acción e intención forman un todo indisoluble y es ahí donde se encuentran el arte y la ingeniería “Si la técnica es fundamentalmente (ontológicamente) un conjunto de decisiones que se manifiestan necesaria y empíricamente en una práctica, entonces la filosofía de la técnica es en su base una filosofía de la acción, y más específicamente una filosofía de acción intencional.”[1] Con ésta idea la Facultad de Artes y Diseño y la Facultad de Ingeniería de la UNAM nos hemos dado a la tarea de explorar las posibilidades plásticas de la robótica en un proyecto llamado “Desarrollo de técnicas de la robótica aplicadas a las artes escénicas y visuales” con apoyo económico para la investigación de la misma institución y del cual se mostrarán avances materiales y el proceso conceptual que ha acompañado al proyecto. [1] Fisher, Jaime. El hombre y la técnica. Hacia una filosofía política de la ciencia y la tecnología. Ed UNAM. 2010. México. pp 45

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