Добірка наукової літератури з теми "Principio di causalità"

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Статті в журналах з теми "Principio di causalità":

1

Cicatello, Angelo. "Per una rilettura kantiana del principio di causalità." Anuario Filosófico 51, no. 3 (November 2018): 485–513. http://dx.doi.org/10.15581/009.51.3.485-513.

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De Benedittis, Giuseppe. "La Fisica Quantistica incontra l'ipnosi. Dai fondamenti teorici alla pratica clinica Parte prima." IPNOSI, no. 2 (December 2020): 5–23. http://dx.doi.org/10.3280/ipn2020-002001.

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Анотація:
Il modello dualistico mente-corpo risulta da tempo inadeguato sul piano sia epistemologico che clinico. Per superare la dicotomia tra mente e corpo, viene proposto un nuovo paradigma basato sulla teoria dei sistemi complessi caotici e sulla meccanica quantistica. In questa prospettiva, l'interfaccia mente-corpo rappresenta un sistema caotico, governato dal principio di probabilità, come evidenziato nella fisica subatomica e nella meccanica quantistica, piuttosto che dal principio de-terministico di causalità. Patterns di comportamento caotico possono essere riscontrati nell'attività neuronale e l'applicazione di modelli caotici sembra essere rilevante per la ricerca mente-corpo e il processo di trance. È stata proposta una teoria della coscienza quantistica, in gran parte controversa, poiché la Fisica Quan-tistica si applica al mondo subatomico e non alle macrostrutture, come il cervello. La cognizione quantica è una disciplina emergente che applica il formalismo matematico della teoria quantistica per esplorare e modellare fenomeni cognitivi, come l'elaborazione delle informazioni da parte del cervello umano, supera i limiti e le carenze del dualismo cartesiano e la teoria generale quantistica. Poiché l'ipnosi è uno stato speciale di coscienza, la cognizione quantica si applica al funzionamento cognitivo ipnotico piuttosto che alla struttura ipnotica.
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De Benedittis, Giuseppe. "La Fisica Quantistica incontra l'Ipnosi. Dai fondamenti teorici alla pratica clinica Parte seconda." IPNOSI, no. 1 (July 2021): 5–26. http://dx.doi.org/10.3280/ipn2021-001001.

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Анотація:
Il modello dualistico mente-corpo risulta da tempo inadeguato sul piano sia epistemologico che clinico. Per superare la dicotomia tra mente e corpo, viene pro-posto un nuovo paradigma basato sulla teoria dei sistemi complessi caotici e sulla meccanica quantistica. In questa prospettiva, l'interfàcie Mente/Corpo rappresen-ta un sistema caotico, governato dal principio di probabilità, come evidenziato nel-la fisica subatomica e nella meccanica quantistica, piuttosto che dal principio de-terministico di causalità. Patterns di comportamento caotico possono essere ri-scontrati nell'attività neuronale e l'applicazione di modelli caotici sembra essere rilevante per la ricerca mente-corpo e il processo di trance. È stata proposta una teoria della Coscienza Quantistica, in gran parte controversa, poiché la Fisica Quantistica si applica al mondo subatomico e non alle macrostrutture, come il cervello. La cognizione quantica è una disciplina emergente che applica il formali-smo matematico della teoria quantistica per esplorare e modellare fenomeni co-gnitivi, come l'elaborazione delle informazioni da parte del cervello umano, supera i limiti e le carenze del dualismo cartesiano e la teoria generale quantistica. Poiché l'ipnosi è uno stato speciale di coscienza, la cognizione quantica si applica al fun-zionamento cognitivo ipnotico piuttosto che alla struttura ipnotica.
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Skapinakis, Petros, and Glyn Lewis. "Epidemiology in community psychiatric research: common uses and methodological issues." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 10, no. 1 (March 2001): 18–26. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00008502.

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RIASSUNTOScopo – I principi epidemiologici sono alia base di molte ricerche mediche, in particolare di quelle concernenti la pianificazione e la valutazione dei servizi sanitari, comprese le ricerche di psichiatria sociale e di comunità. Scopo di questo lavoro è quello di effettuare una revisione relativa ad alcune comuni utilizzazioni dell'epidemiologia nelle ricerche di psichiatria di comunità e di discutere alcune questioni metodologiche che si presentano frequentemente nelle ricerche epidemiologiche relative ai setting comunitari. Metodo – Questa è una review della letteratura rilevante e delle ricerche in corso nel Dipartimento di Psicologia Medica dell'Università del Galles, Facoltà di Medicina. Risultati – Tra le varie utilizzazioni dell'epidemiologia nella sanità, quattro sono particolarmente rilevanti nei setting comunitari: l'accertamento dei bisogni di salute mentale della popolazione (vengono descritti quattro approcci: la raccolta di dati di routine, rilevamento dei pazienti esistenti, il rilevamento nella popolazione generale ed i modelli statistici), l'identificazione dei fattori di rischio della malattia, il contributo della prevenzione e la valutazione dell'efficacia clinica degli interventi di cura. Le questioni metodologiche più importanti includono l'inferenza di tipo causale, che in epidemiologia comporta la spiegazione dell'associazione tra esposizione e malattia (caso, bias, fattori confondenti, causalità inversa e causalità), la questione dei fattori confondenti e come tener conto di essi e questioni che sorgono nel contesto di specifici disegni di studio. Conclusioni – L'epidemiologia à divenuta un insieme di metodi utilizzati per rispondere ad un ampio settore di domande cliniche. La ricerca basata sulla popolazione è una parte senziale della ricerca clinica, ma le conoscenze epidemiologiche sono necessarie ai clinici per valutare e interpretare la letteratura scientifica.
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Bisanti, Filippo. "La responsabilità della società sportiva dilettantistica per l'illecito (doloso) commesso dal proprio atleta in gara." RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no. 20 (October 2018): 329–49. http://dx.doi.org/10.3280/dt2017-020008.

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Анотація:
Nella sentenza in esame, il Tribunale di Bologna individua alcuni principi particolarmente interessanti per quanto riguarda la responsabilità civile nell'ambito delle competizioni sportive (settore questo caratterizzato da un'articolata normativa). Nel caso di specie, durante una partita dilettantistica di rugby, un giocatore colpisce volontariamente con un violento calcio uno degli avversari fuori dalla fase attiva del gioco. A seguito del procedimento l'obbligo di risarcimento non è gravato esclusivamente sul responsabile materiale del fatto (l'atleta), data l'assenza di un collegamento funzionale tra la condotta e il gioco praticato, ma anche sulla società sportiva dilettantistica dell'atleta. Con riferimento a tale ultimo aspetto, il Tribunale sottolinea come il potere di gestione e vigilanza della società sportiva dilettantistica sugli affiliati ed i benefici che la società sportiva trae dalle prestazioni degli atleti debbano portare alla possibilità di stabilire una responsabilità extracontrattuale in capo a quest'ultima di cui all'art. 2049 c.c. Infatti, dopo l'analisi delle posizioni dottrinali e giurisprudenziali in tema di responsabilità dei maestri e degli appaltatori, il Giudice condanna in solido la società sportiva dilettantistica e gli atleti al risarcimento del danno derivante dall'illecito commesso dall'atleta nei confronti dell'avversario, anche se l'atto illecito è stato commesso al di fuori di una fase di gioco attiva ed è stato commesso intenzionalmente, perché tale circostanza non è ritenuta sufficiente a interrompere il nesso diretto di causalità, non essendo una condotta totalmente estranea al rapporto tra le parti
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Buseti, Simone, and Bruno Dente. "L'introduzione del performance management nelle Universitŕ italiane." STUDI ORGANIZZATIVI, no. 2 (April 2013): 121–41. http://dx.doi.org/10.3280/so2012-002005.

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Анотація:
L'ipotesi centrale del saggio č che gli strumenti di misurazione della performance possono essere un modo efficace per promuovere la professionalizzazione del management delle universitŕ, ma soltanto nel rispetto di due condizioni, entrambe necessarie: che l'introduzione di nuovi sistemi sia parte di una piů ampia azione di sviluppo, e che le strategie di cambiamento rispettino l'eterogeneitŕ delle amministrazioni e siano quindi incrementali e differenziate. Si tratta di due condizioni che il decreto 150/2009 sembra sottovalutare, implicando una semplicitŕ doppiamente erronea: l'omogeneitŕ delle amministrazioni target e la sufficienza di valutazione e misurazione ai fini del miglioramento delle performance. Il saggio presenta una ricerca sui sistemi di management e valutazione, attraverso l'analisi dei risultati di un questionario somministrato a circa un terzo degli atenei italiani. La ricerca ha sostanzialmente smentito tali premesse e ha restituito due risultati: un'analisi dello stato dei sistemi che fotografa il posizionamento degli atenei e un modello di relazione tra le diverse variabili oggetto d'indagine. Per quanto riguarda il primo risultato, il panorama complessivo mostra alcuni elementi generalmente solidi e diffusi (come il quadro organizzativo), elementi diffusi ma solo raramente considerati adeguati (ad esempio il controllo di gestione), elementi sostanzialmente assenti (tra tutti il sistema di gestione dei rischi). D'altra parte, il posizionamento degli atenei rivela uno scenario - oltre che generalmente poco soddisfacente - anche fortemente eterogeneo. Non solo quindi non č possibile immaginare una riforma basata sul principio "one size fits all", ma č necessario tutto al contrario sviluppare diversi approcci al cambiamento. Il saggio presenta tre possibili strategie di implementazione della riforma, che partendo dallo stato di sviluppo dell'amministrazione suggeriscono percorsi di cambiamento differenziato. Infine, l'ultima parte del saggio utilizza i dati della rilevazione per costruire un modello di relazione che conferma il rapporto ipotizzato tra i sistemi di valutazione e alcune precondizioni, individuate nel quadro organizzativo, nei sistemi di supporto e (in minor misura) nei sistemi di gestione del rischio e di presidio della qualitŕ. Il modello non propone un rapporto di stretta causalitŕ tra variabili (il che implicherebbe una sequenza cronologica stretta nei programmi di riforma), ma piuttosto di guardare al management come oggetto complesso, il cui miglioramento necessita di sviluppo armonico e forte integrazione tra le sue diverse parti.

Дисертації з теми "Principio di causalità":

1

BIGNAZZI, SARAH. "IL PRINCIPIO DI PRECAUZIONE FRA "DIRITTO EMOTIVO" E "RIGORE SCIENTIFICO"." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2010. http://hdl.handle.net/10280/681.

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Анотація:
Nell’odierna società postmoderna la percezione di insicurezza ha condotto l’opinione pubblica a manifestare pressanti esigenze di maggior tutela rispetto a potenziali fonti di rischio, la cui effettiva pericolosità non è ancora stata oggetto di accertamento. A tal fine è stato elaborato a partire dagli anni Sessanta il principio di precauzione che è stato progressivamente recepito sia a livello internazionale, sia (successivamente) a livello nazionale, con particolare riferimento alla tutela dei beni giuridici ambiente e salute. Oggetto di valutazione nella presente tesi è innanzitutto l’eventuale base scientifica dello stesso principio di precauzione e la necessaria valutazione del rischio, prodromica alla sua applicazione. Dopo di che è stata esaminata la compatibilità del principio di precauzione con l’attuale sistema penale italiano, ed in particolare con i criteri di accertamento richiesti per la sussistenza del nesso di causalità, con gli elementi che compongono la struttura dei reati di pericolo (astratto e concreto) ed infine con l’elemento soggettivo colposo. Si è inoltre esaminato un caso paradigmatico di applicazione del principio di precauzione nel diritto penale, con riguardo alla fattispecie codicistica del getto pericoloso di cose ex art. 674 c.p. Un caso «esemplare» di applicazione del principio di precauzione è poi rintracciabile nella disciplina in materia di sicurezza alimentare ed in particolare in quella (sia comunitaria che italiana) relativa all’impiego di organismi geneticamente modificati.
In today's postmodern society's perception of insecurity has led the public to demonstrate the pressing need for better protection against potential sources of risk, the actual risk which has not yet been investigated. To this goal, from the Sixties the precautionary principle has been progressively implemented both internationally, and (later) at the national level, with particular reference to the protection of environment and health. Evaluated in this thesis is first of all the possible scientific basis of the same principle of precaution and the necessary assessment of risk, prodromal to its application. After that has been considered the compatibility of the precautionary principle with the current Italian criminal law, particularly with the assessment criteria required for the existence of a causal link, with the elements that make up the structure of the offenses of danger (abstract and concrete) and finally with the element of subjective fault. It was also considered a paradigmatic case of application of the precautionary principle in criminal law, with regard to jet dangerous things according to the art. 674 Italian criminal code. An “exemplary” case of the application of the precautionary principle is also detectable in the discipline in terms of food safety and in particular in that (both Community and Italian) on the use of genetically modified organisms.
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Pacini, Alberto. "Onde elettromagnetiche in mezzi continui, lineari, omogenei ed isotropi." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21615/.

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Анотація:
In questa tesi viene discussa la propagazione delle onde elettromagnetiche nei continui in particolare nei mezzi lineari, omogenei, isotropi e dispersivi. Dal principio di causalità si derivano le relazioni di Kramers-Kronig che risultano quindi molto generali. Come applicazione della teoria sviluppata vengono inoltre ricavate le relazioni di Snell-Cartesio e le relazioni di Fresnel.

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