Dissertations / Theses on the topic 'Acciai'
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Zanellato, Michela. "Deformazione e trattamenti termici sugli acciai inossidabili." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2011. http://hdl.handle.net/11577/3421666.
Full textIl presente lavoro rientra nell’ambito del progetto di ricerca sui duplex. Si sono utilizzate le tecniche di micrografia ottica ed elettronica. Ma anche la tecnica spettrometrica ( di diffrazione ai raggi X ) e quelle di corrosione ( pitting corrosion )per l’osservazione e la caratterizzazione di campioni deformati su cui sono poi stati eseguiti anche dei trattamenti termici per verificare la precipitazione di fasi secondarie o di carbo-azoturi a bordo grano, in quantità pericolosa per le proprietà meccaniche. Ovviamente tali tecniche sono state utilizzate su diversi tipi di duplex in modo da evidenziarne il diverso comportamento. L’università di Padova , in collaborazione con quella di Trento può fornire in prima istanza una caratterizzazione micro strutturale dei diversi materiali e inoltre fornisce la resilienza dei campioni trattati attraverso prove charpy . Si è ricorso anche all’utilizzo di metodi magnetici con la collaborazione dell’università di Budapest ed in particolare del dipartimento di tecnologia meccanica e di ingegneria : “Department of Mechanical Technology and Engineering, Budapest University of Technology and Economic” in collaborazione con il del professor I.MESZAROS . Si è visto anche più da vicino l’applicazione degli effetti dovuti ai cambiamenti strutturali trattati in campo pratico, andando a vedere come influenzano la saldatura a Cominsa,in Messico (Corporacion Mexicana De Investigacion De Materiales), sotto la supervisione del dottor Arturo Reyes. Gli acciai inossidabili studiati in questo lavoro sono gli acciai poveri come il SAF 2101 e il SAF 2304 ma anche il SAF 2205 e il SAF 2507. Si è dato particolare interesse alla deformazione , che ricopre riduzioni di spessore che vanno da un 10% fino ad arrivare a grandi riduzioni 85%, in modo da evidenziare come varia la microstruttura in seguito a deformazione plastica a freddo . La deformazione è stata ottenuta laminando a freddo i diversi materiali forniti in barre con differenti riduzioni di spessore. Si è anche vista l’influenza del trattamento termico eseguito in un intervallo di temperatura compreso tra gli 600°-1000°C per tempi diversi , sia sui deformati che su campioni non deformati. Trattamenti termici vengono eseguiti sui campioni deformati per tempi soprattutto dell’ordine dei minuti per approfondire come varia la precipitazione, soprattutto di fasi secondarie, in seguito a deformazione. Questa infatti, anche in bassa quantità, ne modifica le proprietà meccaniche, le quali vanno ad influire negativamente sui diversi tipi di lavorazione a cui gli acciai vengono sottoposti per la messa in opera. Ma i trattamenti termici vengono svolti anche sul materiale di fornitura per il SAF 2507 per capire come la precipitazione di fasi secondarie, in quantità intorno all’1%, influisce sulla resilienza di tale materiale.
Calcinelli, Luca. "Ottimizzazione del trattamento termico di acciai inossidabili martensitici per stampi." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.
Find full textNeri, Matteo. "Modellazione multifisica del processo di tempra di acciai da costruzione." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.
Find full textMazzola, Giacomo. "Caratterizzazione microstrutturale e a fatica di acciai da utensili pallinati e intagliati." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15197/.
Full textCalabrese, Beniamino. "Applicazioni degli acciai inossidabili in sistemi per la produzione di energia." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11107/.
Full textBaglieri, Giulia. "Caratterizzazione a fatica con intaglio di acciai innovativi ultra-alto resistenziali." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.
Find full textClemente, Nicola. "Caratterizzazione microstrutturale e meccanica di rivestimenti nanostrutturati per acciai da utensile." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2016. http://hdl.handle.net/11566/243091.
Full textThe majority of modern tools are nowadays coated with hard coatings that increase the hardness, decrease the coefficient of friction and protect the tools against oxidation. Multicomponent and nanostructured materials represent a promising class of protective hard coatings due to their enhanced mechanical and thermal oxidation properties. Surface properties modification is an effective way to improve the performances of materials subjected to thermo-mechanical stress. Three different thin hard nitrogen-rich coatings were mechanically, microstructurally, and thermally characterized: a 2.5 micron-thick CrNNbN, a 11.7 micron-thick TiAlN, and a 2.92 micron-thick AlTiCrxNy. The CrN-NbN coating main feature is the fabrication by the alternate deposition of 4nm thick-nanolayer of NewChrome. All the three coatings can reach hardness and elastic modulus in excess of 20, and 250 GPa, respectively. The here studied TiAlN is one of the latest evolution of TiAlN coatings for cutting applications, where maximum resistance to wear and oxidation are required. The AlTiCrN combines the very high wear resistance characteristic of the Crcoatings and the high thermal stability and high-temperature hardness typical of Alcontaining coatings. All the coatings were deposited on a HS600 tool steels. The coatings were subjected to two different thermal cycling tests: one for 100 thermal cycles consisting of 60 s dwelling time, respectively at the high- (573 to 1173 K) and at the roomtemperature, a second for 100 thermal cycles consisting of 115s dwelling time, at same temperatures of the first test, followed by 5s dwelling at room-temperature. The investigated coatings showed a sufficient-to-optimal thermal response in terms of stability of hardness, elastic modulus, and oxidation behavior. The temperature induced hardness and elastic modulus coating variations were measured by nanoindentation.
Baldo, Silvia. "Innovative steels for structural and corrosion resistance applications." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2011. http://hdl.handle.net/11577/3422747.
Full textNel corso degli ultimi anni la ricerca si è focalizzata sulla messa a punto di acciai innovativi a costo contenuto. Grande interesse è stato posto sullo sviluppo di nuovi acciai alto resistenziali in grado di avere una buona combinazione di elevate proprietà meccaniche, formabilità e saldabilità, e sullo sviluppo di acciai inossidabili bifasici nelle applicazioni richiedenti alta resistenza a corrosione e proprietà meccaniche. Inoltre la possibilità di progettare con materiali più leggeri, grazie all’elevata resistenza meccanica che presentano, il risparmio dovuto alla sostituzione di elementi costosi e all’utilizzo di nuovi processi produttivi hanno permesso una riduzione globale dei costi. Al fine di evitare problemi in esercizio con eventuali rotture catastrofiche si è resa necessaria una approfondita conoscenza degli aspetti critici di queste tipologie di acciai di ultima generazione, considerato il potenziale ampio utilizzo di tali materiali anche in applicazioni di uso comune. L’obiettivo di questa tesi è di analizzare gli effetti da un punto di vista metallurgico sulle proprietà principali caratterizzanti gli acciai inossidabili Duplex (DSS), gli acciai basso legati ad alto limite di snervamento (HSLA) e gli acciai alto resistenziali avanzati Dual Phase. Per una maggiore completezza della ricerca e una migliore interpretazione dei risultati ottenuti nello studio sperimentale è stata condotta una dettagliata ricerca bibliografica sullo stato dell’arte delle categorie di acciai considerati. Il lavoro sperimentale è stato diviso in due parti nelle quali sono stati messi in luce gli aspetti critici degli acciai inossidabili duplex e degli acciai alto resistenziali. La sezione riguardante gli acciai inossidabili duplex comprende uno studio completo sui fenomeni di precipitazione di fasi secondarie che hanno luogo durante trattamento termico di diverse tipologie di tali acciai. In una fase successiva lo studio si è concentrato sui cosiddetti “Lean” Duplex, caratterizzati da un minore contenuto di elementi in lega. In particolare è stata rilevata una certa relazione tra la presenza e distribuzione di fasi infragilenti e le proprietà di tenacità di due acciai inossidabili “Lean” Duplex. Negli acciai “Lean” Duplex il contenuto di elementi costosi e volatili quali il Ni è ridotto per mantenere contenuto il loro costo. Il Ni viene sostituito principalmente dal Mn, avente tuttavia un minore potere stabilizzante nei confronti della fase austenitica (γ), che potenzialmente può evolvere in “lath” martensite ferromagnetica (α') con la deformazione a freddo. L’introduzione di questa nuova fase nel materiale può indurre cambiamenti nelle proprietà del materiale stesso. Pertanto la possibile trasformazione γ→α' in seguito a laminazione a freddo è stata valutata mediante misure magnetica e diffrazione a raggi X. La seconda parte del lavoro è stata incentrata sull’influenza della microstruttura sulle proprietà meccaniche e di saldabilità di acciai alto resistenziali. Le proprietà a fatica e la saldabilità sono di estrema importanza in questa classe di acciai, specialmente se destinati ad applicazioni nel campo auto motive. È stato quindi analizzato il ruolo che gli elementi microalliganti e gli specifici trattamenti termo meccanici rivestono sulle proprietà a fatica e sul relativo meccanismo di frattura in diverse tipologie di acciai HSLA. Inoltre sono stati valutati gli effetti della variazione dei parametri di saldobrasatura sulle proprietà microstrutturali e meccaniche di un acciaio DP.
Gambi, Martina. "Criteri di selezione e sistemi di protezione per acciai utilizzati in filtropresse." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.
Find full textStefano, Edoardo. "Caratterizzazione e studio della durabilità di malte geopolimeriche come rivestimento protettivo per acciai." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.
Find full textCestone, Lorenzo. "Analisi della profondità efficace di trattamento di processi di tempra laser di acciai." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/22457/.
Full textParmeggiani, Lorenzo. "Caratterizzazione meccanica e microstrutturale di acciai sinterizzati realizzati con polveri prive di nichel." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022.
Find full textCarosi, Daniele. "Modellazione di cicli d'isteresi e dell'effetto magnetomeccanico di acciai Fe-Si per applicazioni in motori elettrici." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022.
Find full textMARCASSOLI, Paolo. "Modello per la previsione della velocità di corrosione degli acciai al carbonio in acque dolci." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2010. http://hdl.handle.net/10446/614.
Full textBerardi, Marco. "Saldatura di acciai alto-resistenziali: confronto tra processo laser autogeno e tecnologia a deposizione diretta di polvere." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.
Find full textMichinelli, Matteo. "Analisi dei flussi per la riprogettazione del layout e delle risorse produttive: il caso S.E.F.A Acciai Srl." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16550/.
Full textTrivellin, Fabio <1988>. "Un primo approccio alla tutela e salvaguardia dell'automobilismo storico: caratterizzazione di acciai provenienti da vetture del museo Alfa Romeo." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5090.
Full textFabris, Riccardo. "Studio della resistenza a corrosione in ambiente alcalino di leghe metalliche per l'industria meccanica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.
Find full textLavalle, Francesco. "Caratterizzazione tribologica e microstrutturale di acciai sottoposti a trattamenti duplex (trattamenti termochimici di diffusione seguiti da deposizione di rivestimenti in carbonio amorfo DLC)." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7625/.
Full textMEDDA, ANDREA. "Sviluppo e calibrazione di modelli di danneggiamento plastico duttile in acciai strutturali per tubi da pipeline per il trasporto di gas e petrolio." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2008. http://hdl.handle.net/11584/266031.
Full textSaltalippi, Matteo. "Frames of class struggle : an ethnography about local labour and global capitalism during the 'ThyssenKrupp Acciai Speciali Terni' steel plant strike in Terni, Central Italy." Thesis, Goldsmiths College (University of London), 2018. http://research.gold.ac.uk/24091/.
Full textGuidi, Maria Luisa. "Caratterizzazione microstrutturale e meccanica di un acciaio da utensili a caldo processato tramite Selective Laser Melting in diverse condizioni di trattamento termico." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.
Find full textMagarelli, Michele. "Studio della modellazione multifisica del processo di tempra in stampo per la previsione delle distorsioni." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.
Find full textBasoni, Jacopo. "Ricerca e sviluppo su problematiche metallurgiche e di saldabilità per i prodotti di De Pretto Industrie e FOC Ciscato." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2015. http://hdl.handle.net/11577/3423907.
Full textAttualmente tutta l’industria italiana soffre per la concorrenza dei mercati emergenti. Per l’industria metalmeccanica nazionale diventa indispensabile puntare all’aumento del suo know-how, sviluppare nuove tecnologie e/o prodotti superiori a quelli già presenti sul mercato, conscia delle necessità di innovare per restare competitiva. Il presente “Lavoro di Tesi” vuole documentare una parte dell’enorme sforzo economico e di risorse spese in ricerca e sviluppo che una tipica impresa italiana ha compiuto per poter dimostrare ai suoi Clienti di possedere conoscenze tecnologiche e capacità produttive all’avanguardia; tali da poter garantire loro un prodotto finito tecnologicamente più avanzato e con una qualità migliore di quella che troverebbero altrove. L’Azienda a cui ci si riferisce, e di cui faccio parte, è la De Pretto Industrie di Schio, in provincia di Vicenza, zona un tempo definita da molti il cuore pulsante della industria metalmeccanica italiana, e la sua consociata, la forgiatura FOC Ciscato. La presente ricerca descrive le valutazioni tecnico-ingegneristiche, le scelte adottate, il percorso sperimentale, il metodo d’indagine, i requisiti richiesti e i risultati ottenuti nell’ attività di ricerca e sviluppo, in collaborazione con l’Università di Padova, sulle problematiche metallurgiche e di saldabilità per i prodotti di normale produzione industriale delle due Aziende; tra cui troviamo turbine a vapore di progettazione e produzione propria, la costruzione di grandi strutture saldate complesse, componenti saldati e placcati per il mercato Oil & Gas e Off-shore. Tutte queste valutazioni sono state sempre indirizzate ad assicurare le caratteristiche tecnologiche-meccaniche richieste dai prodotti e renderli industrialmente ed economicamente adatti alle capacità produttive della De Pretto Industrie e FOC Ciscato. Nel dettaglio questo “Lavoro di tesi” riporta le attività di ricerca e sviluppo che per i loro aspetti innovativi sono state considerate degne di pubblicazione: • Sviluppo di una procedura di saldatura albero-rotore e corona palare per il rotore di una turbina a vapore • Problematiche di produzione di stampati e forgiati in acciaio super Duplex • Caratterizzazione di giunti saldati in acciaio super Duplex per applicazioni Offshore • Analisi comparativa dei metodi per la determinazione della percentuale di Ferrite per giunti saldati in acciai Duplex
Biccari, Valerio. "Principi della termografia applicati ad acciai altolegati sottoposti a temperature di fusione tramite processo di elettroricalcatura, rilevati con l’ausilio di pirometro e termocamera e set-up di una linea di produzione." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.
Find full textBiancoli, Giacomo. "Additive manufacturing: ricerca sui principali fattori che influenzano il comportamento a fatica." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.
Find full textScocco, Riccardo. "Analisi bibliografica sull'impatto del trattamento di Hot Isostatic Pressure eseguito su pezzi realizzati per Additive Manufacturing." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20612/.
Full textRedondo, Natella M. Cristina. "Normas Jurídicas, Aceptación y Justificación. La Noción de Razón para la Acción como Instrumento de Análisis Conceptual." Doctoral thesis, Universitat Pompeu Fabra, 1995. http://hdl.handle.net/10803/7321.
Full textPezzato, Luca. "PLASMA ELECTROLYTIC OXIDATION COATINGS ON LIGHT ALLOYS." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2016. http://hdl.handle.net/11577/3424487.
Full textQuesto lavoro di tesi riassume il lavoro svolto durante i tre anni di dottorato in Ingegneria Industriale e riguarda lo studio e la caratterizzazione di rivestimenti ottenuti mediante la tecnica denominata Plasma Electrolytic Oxidation (PEO) su leghe leggere. Il processo PEO è, dal punto di vista operativo, molto simile ai tradizionali processi di ossidazione anodica in quanto si basa sulla crescita per via elettrochimica di uno strato di ossido protettivo sulla superficie del metallo. Rispetto al tradizionale processo di anodizzazione il processo PEO lavora però a correnti e voltaggi più elevati, modificando così le caratteristiche dello strato ottenuto. Il processo PEO sta assumendo negli ultimi anni sempre maggiore rilevanza sia nell'ambito della ricerca che in quello industriale. Le potenzialità, infatti, dei rivestimenti ottenuti con questo tipo di processo sono molto più elevate rispetto a quelle dei rivestimenti ottenibili con le tradizionali tecniche di conversione chimica o di anodizzazione. Tuttavia il costo abbastanza elevato ed alcune problematiche relative al processo ne hanno per ora frenato la diffusione su larga scala a livello industriale. Dal punto di vista della ricerca scientifica quindi, da un lato si stanno cercando nuove soluzioni che consentano di migliorare ulteriormente le proprietà dei rivestimenti, in modo da giustificare i costi più elevati, dall'altro si stanno cercando delle variazioni al processo che consentano di ridurre i costi sopracitati. I risultati ottenuti durante il dottorato di ricerca e descritti in questo lavoro di tesi hanno permesso di ampliare le conoscenze inerenti i rivestimenti PEO e in particolare di procedere verso un maggiore sviluppo industriale della tecnica. Infatti è stata sviluppata una nuova sequenza di parametri di processo, basata sul lavorare ad elevate densità di corrente, che permette di ottenere rivestimenti di ottima qualità con tempi inferiori rispetto a ciò che viene attualmente realizzato. Inoltre l'aggiunta di sali di molibdeno e lantanio, come additivi dell'elettrolita usato nel processo PEO, ha permesso di incrementare notevolmente la resistenza a corrosione dei rivestimenti in modo tale da consentire la realizzazione di componenti a più alto valore aggiunto. L'aggiunta di nanoparticelle di grafite ha permesso di ottenere rivestimenti con buona resistenza a corrosione e ad usura. L'inserimento di altre tipologie di additivi (particelle d'argento) ha poi permesso di conferire proprietà battericide al rivestimento. Infine la tecnica PEO è stata anche con successo applicata agli acciai basso legati aprendo un importante filone di sviluppo a livello tecnologico.
Vidal, i. Perera Marta. "Passive actions: a body-first account." Doctoral thesis, Universitat Autònoma de Barcelona, 2018. http://hdl.handle.net/10803/482147.
Full textThis dissertation places passive actions at the heart of our capacity to act. Passive actions are those actions which the subject experiences as something which happens to them. Although most actions are accompanied by this experience, the explanation of passive actions is in tension with important intuitions about what it is to act. Actions are what a subject performs, and performing something is opposed, normally, to mere happenings. The experience of passivity seems thus to threaten what is essential to acts, the fact that the subject performs an action. Can an action be, at the same time, something performed by the subject and something which happens to her? In chapters 1 and 2 I present two different strategies to explain passive actions. One strategy considers that the performance of an action is not incompatible with a passive mechanism. Bach, Searle and Pacherie modify standard theories of action, according to which the subject who intends an action causes it, by substituting for this subject a representation of bodily movements which cause actions. A second strategy considers that the so-called ‘passive actions’ result from a process different from the process which results in actions. Clark proposes that a visuomotor neural system results in bodily movements which are an action and which the subject experiences passively. I also explored Dreyfus’ view. He presents a basic relation between the environment and the subject which results in the body actively moving. Since this relation is not grounded in the subject’s will (or something analogous), it can explain the experience of passivity. However, because of the theoretical framework Dreyfus uses, his model only explains environmentally-driven actions. Dreyfus’ model has also problems when it comes to taking into account the subject who controls and can modify the action. In Chapter 3, I explore a novel way of approaching passive actions which considers whether it is possible to relate passive actions to the basic dimension of action, which is introduced when discussing non-basic actions. Non-basic actions are those actions which are performed through or by performing another action and basic actions are those actions which stop the possible regress that might occur if all actions were non-basic. I argue that both phenomena exist, since actions are performed by moving the body. In Chapter 4, I explore thus what different theories claim about the movements involved in an action. First, I explore the view of Bargh, who claims that sub-personal mechanisms result in movements. The second view, proposed in different ways by Steward and Hornsby, is that bodily movements are the result of engagement of the agent with their body (different from their engagement with the action). Neither view manages to explain the fact that the movements are agential movements. In Chapter 5, I present my own positive view. According to this view, the movements of an action are the result of a tendency of a body to move. Presented in this way, the movements do not require the performance of an action in order for them to be the movements of an action: they are the movements of an action in a basic way. This yields an explanation of the movements which is not grounded in the will of the subject. This view does not result in a picture in which intentions play no role, since this tendency of a body to move might satisfy a pattern of movements related to intentions. However, intentions would not be something essential for action, and the relation between action and intention would be indirect and mediated by the tendency of a body to move.
Sgarabotto, Francesco. "Investigation of tribological properties of coated high strength steels in hot stamping." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2014. http://hdl.handle.net/11577/3423549.
Full textNegli ultimi anni l’esigenza di ridurre il peso dei veicoli è notevolmente aumentata in seguito all’entrata in vigore di nuove regole per il controllo delle emissioni di CO2; inoltre, le continue richieste di miglioramento della sicurezza dei passeggeri hanno promosso lo sviluppo di nuovi materiali con elevato rapporto peso-resistenza, come gli acciai alto resistenziali formati ad alte temperature. Grazie all’utilizzo di questi materiali stampati a caldo sono stati possibili notevoli miglioramenti - anche rispetto ai processi di formatura a freddo - come la riduzione delle forze di formatura, la possibilità di ottenere geometrie più complesse, la riduzione dei fenomeni di ritorno elastico e il miglioramento delle proprietà meccaniche finali del componente. Questo ha portato ad una significativa riduzione del peso delle autovetture, pur mantenendo inalterate la resistenza della struttura e i requisiti di sicurezza imposti. Il processo usato per formare gli acciai alto resistenziali a base di boro 22MnB5 è lo stampaggio a caldo, il quale prevede il riscaldamento di un foglio di lamiera al di sopra della temperatura di austenitizzazione e le successive operazioni di formatura e tempra all’interno di stampi chiusi che avvengono simultaneamente. L’obiettivo è quello di ottenere una microstruttura martensitica nel componente finale, che consente di aumentare il carico di rottura finale da 600MPa fino a 1500MPa. Tuttavia, il processo di stampaggio a caldo presenta una serie di aspetti molto critici, quali per esempio le condizioni tribologiche connesse alle elevate temperature tra lamiera e superficie dello stampo. Problematiche come l’ossidazione, il trasferimento di materiale, il danneggiamento delle superfici, l’usura e l’alto attrito influenzano la qualità superficiale del componente, la durabilità degli stampi e l’interno processo. Uno sguardo alla letteratura rivela che lo studio dei fenomeni di attrito di acciai alto resistenziali rivestiti e non rivestiti sono valutati utilizzando principalmente l’apparato sperimentale “strip drawing”. L’influenza dei differenti parametri di processi sul coefficienti di attrito – quali temperatura e pressione normale – è stata individuata, ma i risultati non sono completi e poco comparabili tra loro. Lo studio dei fenomeni di usura che caratterizzano gli stampi usati nello stampaggio a caldo si è invece rivelato essere un campo per numerosi aspetti ancora inesplorato. I principali studi presenti in letteratura hanno focalizzato l’attenzione su test di usura convenzionali, molto utili per ottenere conoscenze sui fondamenti dell’evoluzione dell’usura, ma incapaci di riprodurre le stesse condizioni meccaniche e termiche a cui sono realmente sottoposti gli stampi durante il processo industriale. Infatti, nel corso di questi test non vengono solitamente applicati cicli termici al materiale, mantenendo la temperatura costante. In alternativa, lo studio dei fenomeni di usura viene eseguito con costose e lunghe prove industriali, che non consentono però di controllare separatamente alcun parametro di processo. L’obbiettivo di questa tesi di dottorato è dunque rivolto principalmente allo sviluppo di approcci innovativi, basati sulla progettazione sia di apparati sperimentali che di procedure, per descrivere e studiare accuratamente i fenomeni tribologici sulle superfici di scorrimento durante i processi di stampaggio a caldo di acciai alto resistenziali rivestiti. Per raggiungere questo scopo, è stata progettata una nuova macchina di prova simulativa che consente di valutare l’influenza dei differenti parametri di processo sul coefficiente di attrito durante lo stampaggio a caldo. Inoltre, è stato implementato un nuovo approccio basato sul pin-on-disc test, al fine di: • valutare i principali meccanismi responsabili dell’usura degli stampi durante lo stampaggio a caldo; • applicare stress meccanici e termici controllati sul materiale del pin durante la prova. Al fine di validare le procedure proposte sono stati eseguiti test di diffusione e di attrito in condizioni di stampaggio a caldo utilizzando lamiere alto resistenziali rivestite con Al-Si e Zn (applicati con processi di deposizione galvanica a caldo). I risultati ottenuti hanno dimostrato l’efficacia del nuovo apparato sperimentale e l’influenza dei parametri di processo sui coefficienti di attrito e sui fenomeni diffusivi nel rivestimento. Inoltre è emerso che il rivestimento a base di Zn permette l’ottenimento di coefficienti di attrito inferiori rispetto a quello a base di Al-Si. Il nuovo approccio per test di usura in condizioni di stampaggio a caldo è stato validato in termini di replicazione degli stress termo-meccanici applicati sulla superficie del pin e, successivamente, sono stati testati anche tre differenti materiali per stampi. Utilizzando specifici mezzi di investigazione delle superficie, è stato possibile analizzare i principali meccanismi di usura, permettendo una migliore comprensione di principi che stanno alla base dei fenomeni di attrito e usura nello stampaggio a caldo di acciai alto resistenziali rivestiti. Infine è stato individuato il materiale più performante in termini di resistenza all’usura.
D’Onofrio, Vincenzo. "Ciclo produttivo dell´acciaio: l´altoforno." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3158/.
Full textVenegas, Ramos Luis. "Gestión de la acción tutorial en la universidad chilena." Doctoral thesis, Universitat Autònoma de Barcelona, 2019. http://hdl.handle.net/10803/666801.
Full textChilean universities have developed tutorial action programs for some years, focusing on new students given the profile of the new generations that is generally characterized by having difficulties in academic adaptation and dropping out from higher education prematurely. The challenge to implement and develop tutorial action programs, depends on a set of management procedures [design, planning, coordination and evaluation] that guarantees strategic results, and allows tackling the most recurrent problems of higher education organizations: desertion, grade failure, low terminal efficiency and low graduation rates. In this context, the main goal of this doctoral thesis is to analyze the different management plans and programs of tutorial action implemented in Chilean universities. This goal was achieved by defining the main features of the tutorial actions; the identification of applied management functions for the development of the tutorial action, the analysis of the evolution of the phenomenon in Chilean universities, and by the analysis of the elements that favor or hinder its management. To characterize the main features of tutorial action in Chilean universities, this thesis used a mixed research approach with multiple integration design [DIM], used multi-case studies and it was developed in two phases: i) pre-field stage in Spanish universities [to establish a frame of reference for the object of study], and ii) in-depth analysis of the phenomenon and its management in Chilean universities. In both stages, in-depth interview was used as a mean of data collection, as it provides specific descriptions of how institutional managers perceive the development of tutorial action management with a direct and profound vision that placed the researcher in a privileged observation position. The pre-field study involved the participation of nine relevant agents, with experience in leading and developing tutorial action, from six different Spanish universities that belonged to the autonomous regions of Valencia, Catalonia, Aragon and País Vasco. Next, in the field study in Chile, forty-seven subjects that had a relation with tutorial action management from seventeen Chilean universities were interviewed. With this number of participating universities, a proportion of the four out of five macro regions established by the Ministry of Education [Norte Grande, Norte Chico, Zona Central, Zona Sur] was achieved. Additionally, in the field study stage, a questionnaire was answered by 226 tutors that belonged to 13 out of the total number of institutions participating in this research. This was done in order to establish the state of development of the tutorial action in the Chilean universities and to compare their results with the perceptions obtained from the institutional administrators regarding management. In general, the results of this study allowed us to understand that in the current context of higher education in Chile, the tutorial action as an educational intervention is at a starting point, which conditions the conceptualization of it and therefore, its management and development. In addition, the results show us: i) a model of tutoring linked to the first year of university curriculum that is under the guidance of peer tutors; ii) three forms of organizational structures with different complexity that support the tutorial programs; iii) different levels of involvement from authorities [central and local] and academic staff; iv) political, cultural, organizational and technical-pedagogical achievements and changes, that would allow greater integration of the tutorial action within universities; and v) problems in the consolidation of managerial tools [planning and evaluation], used in the development of the tutorial action.
Rosetti, Federico. "Saldatura su acciaio superduplex ad elevato spessore." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5326/.
Full textSayas, Ferrer José. "Las acciones del art.1843 y su relación con el art.1852 del Código Civil." Doctoral thesis, Universitat Pompeu Fabra, 2009. http://hdl.handle.net/10803/7309.
Full textS'examina, en primer lloc, els antecedents històrics de les accions contingudes en l'art. 1843 Cc; també com és regulada la qüestió pel Dret comparat. En segon lloc, s'estudia la relació existent entre l'art. 1843 i 1852 Cc, en el sentit de resoldre si és preceptiu l'exercici de les accions de rellevament de la fiança per a poder oposar les accions protectores de la subrogació.
Les conclusions bàsiques de la tesi es dirigeixen a què no sembla defensable la commixtió entre l'art. 1843 i 1852 Cc. Així mateix, es proposen una sèrie de mesures que pot utilitzar el fiador a l'empara de la nova Llei Concursal i que el concepte d'insolvència que sembla acollir l'art. 1843 Cc és el corresponent al perjudici del dret de crèdit.
La tesis doctoral "Las acciones del art. 1843 y su relación con el art. 1852 del Código civil" analiza las acciones que corresponden al fiador antes del pago frente al deudor.
Se examina, en primer lugar, los antecedentes históricos de las acciones contenidas en el art. 1843 Cc; también como es regulada la cuestión por el Derecho comparado. En segundo lugar, se estudia la relación existente entre el art. 1843 y 1852 Cc, en el sentido de discernir si es preceptivo el ejercicio de las acciones de relevación de la fianza para poder oponer las acciones protectoras de la subrogación.
Las conclusiones básicas de la tesis apuntan a que no parece defendible la conmixtión entre el art. 1843 y 1852 Cc. Asimismo, se proponen una serie de medidas que puede utilizar el fiador al amparo de la nueva Ley Concursal y que el concepto de insolvencia que parece acoger el art. 1843 Cc es el correspondiente al perjuicio del derecho de crédito.
The doctoral thesis "The actions of art. 1843 and its relation to art. 1852 Civil Code "examines the actions of the guarantors before payment against the debtor.
The tesis examines, first, the historical background of actions contained in art. 1843 cc, as well as the matter is regulated by the comparative law. Secondly, it studies the relationship between art. 1843 and 1852 cc, and if necessary the exercise of the shares the relief of the bail to exercising the protective actions of the subrogación.
The basic conclusions of the thesis suggests that it does not seem defensible conmixtión between the art. 1843 and 1852 of the Civil Code. It also proposes a series of measures that can use the guarantor under the new Bankruptcy Act and that the concept of insolvency seems that hosting the art. 1843 cc is the corresponding prejudice to the right of credit.
González, Barrera Bárbara. "Acción Rizoma." Tesis, Universidad de Chile, 2007. http://www.repositorio.uchile.cl/handle/2250/101659.
Full textFulladosa-Leal, Karina. "Mujeres en movimiento: ampliando los márgenes de participación social y política en la acción colectiva como trabajadoras del hogar y el cuidado." Doctoral thesis, Universitat Autònoma de Barcelona, 2017. http://hdl.handle.net/10803/455567.
Full textThe current global configuration has led to a series of rearrangements in multiple dimensions (economic, social, political, territorial and care). This research focuses on one of the aspects that emerge from this new rearrangement and that has to do with the sexual, social and international division of reproductive work. This has led to the feminization of migration and the insertion of women into multiple care circuits, which are traversed by a complex context of discrimination characterized by exploitation, poverty, inequality, prejudice and informality. These axes of inequality make men and women vulnerable in the full exercise of their rights, social, political, labor and economic, among others. The question of this research has to do with the possibility of consolidating and strengthening the collective action (union) of the domestic workers and care (Sindihogar) in the city of Barcelona, with the aim of expanding the margins of social participation and politics . And how to build it through a collaborative work within research-activist-feminist. In order to carry out this approach, four specific objectives were proposed that could account for this process, from a collaborative perspective and from the positioning of the researcher within the collective. First, there is an approach to understand the problem of domestic workers and care through their activism in collective action. Secondly, it is proposed to analyze and discuss organizational modes with the union, identifying the possibilities and limits with respect to other forms of organization. Thirdly, the creation of alliances of the union with other social actors is promoted, in order to strengthen the participation of the workers of the household and of the care. Finally, it contributes to the visibility and awareness of the conditions of these works, through the dissemination of thematic, political and recreational activities built from collective action. From the concretion of these objectives has been indicated the political commitment from Sindihogar to subvert the logics of domination, through crossing the private sphere of the care, and to make a collective action that promotes their dignification and socialization. Second, we constructed ways to know and produce knowledge through a proposal from the activist feminist research, questioning a unique and universal thought that does not consider systems of articulated oppression such as sexism, racism, compulsory heterosexuality, classism And neoliberalism. These orientations make it possible to generate dissent through thematic critiques of normalized injustices (racism, patriarchy, exclusion); As well as methodological dissent through horizontal, participatory and positioned research. Finally, other forms of relationship in collective action (Sindihogar) were proposed, which aim to construct "mimopolitics" practices, generating space in our everyday activities (in our activist, academic and vital practices) that allow us to commit ourselves, support us affectively, fraternize and generate support, rebuilding the bond and / or the link of the social fabric. Without neglecting the challenges and difficulties that the fabric of relationships in this sense can imply (wear, friction, intensities) but to make them a common bet to build dignified lives for all.
Morales, Morales Ernesto. "Empoderamiento y transformación de las relaciones de poder. Un análisis crítico de los procesos institucionales de participación ciudadana." Doctoral thesis, Universitat Autònoma de Barcelona, 2016. http://hdl.handle.net/10803/400078.
Full textThis is a doctoral thesis by compendium of publications. Its aim is to determine whether institutional participation processes can contribute to the empowerment of citizens and the transformation of power relations. To do this, the four articles of the compendium show the results of an investigation based on the case studies of two consolidated and long-term practices: Porto Alegre’s Participatory Budgeting in Brazil, and the Barcelona’s Community Development Plans in Spain. The research problem tackles the paradox of whether people upholding the power will be ready to generate an empowerment that would end up questioning this power or make them lose it. To address this issue, a multi-disciplinary and complex analysis is made, incorporating visions and concepts of political science, sociology, community psychology, social work or pedagogy. The framework of analysis is based on the relationship between four key concepts: power, empowerment, citizen participation and democracy. The notion of power is approached from two perspectives: power over – which allows the definition and influence on policies; and power to – which allows developing or implementing policy actions. Empowerment is presented as a process and as a state. Eventually, citizen participation is seen as a mechanism for improving democracy. The methodology of case studies combines ethnographic research methods and documentary analysis, which provides a complex analysis of power relations between the actors and the making of public policies. The conclusions of this thesis show that public participation contributes to the transformation of power relations and citizen empowerment, but with strong conditions and limits. Finally, recommendations to strengthen the transformative dimension and empowering citizen participation are provided, such as: designing citizen participation as an educational long-term process; the generation of ecosystems that facilitate empowerment; the adoption of awareness raising strategies; and the incorporation of mechanisms of self-assessment based on the transformation and empowerment that is pursued.
Montecroci, Riccardo. "Analisi della vulnerabilità sismica di serbatoi atmosferici in acciaio." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.
Find full textSpagnoli, Francesco. "Progetto di consolidamento di un ponte ferroviario in acciaio." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.
Find full textHuelmo, Regueiro Josefina-Coromoto. "La acción rescisoria concursal." Doctoral thesis, Universitat Autònoma de Barcelona, 2015. http://hdl.handle.net/10803/319705.
Full textThis thesis studies the rescission action in insolvency proceedings from the point of view of procedural law, especially focusing on the procedural aspects of the action and the analysis of the judicial resolutions and the doctrine derived from it. Firstly, the substantive requirements legally established in order to use the action will be analyzed as well as the interpretation courts of law and academics have made on this point. Subsequently, the concept, legal nature, processing and effects of the action will be examined from a procedural perspective. Further, the main gaps, inconsistencies and problems regarding the regulation and processing that the practical application of the proceeding to annul the transactions has made possible to identify will be highlighted. Moreover, different solutions, often contradictory, have been offered by jurisprudence and subsequently been proposed as legal reforms. Finally, this thesis aims to defend the need to apply the regulations of this action straight from its origin and according to its main aim, thus avoiding the distortion caused by extensive interpretation. This work has been divided in four Titles. In the First Title, named “The rescission action in insolvency proceedings”, the concept, the main goal, the previous and current regulatory framework and the legal nature of this action are examined. In the Second Title, named “Requirements for the use of the action”, the substantive requirements needed in order to use the action, especially the temporal requirement and the objective requirement consisting of damaging the value of the insolvency estate will be studied. In the Third Title, named "Acts affected by the action", the acts and legal businesses which are rescindable and those who are not are analysed, taking special note of refinancing agreements. Lastly, in the Fourth Title, named “Procedural aspects of the rescission action in insolvency proceedings”, the main procedural questions are studied, which are: jurisdiction and legal competence to deal with this action; the period for its exercise; legitimation; the availability of the action; the precautionary measures; the proceeding to annul the rescindible transactions; and the effects of the action and the problems they pose. Finally, the conclusions of this thesis are presented. This study was made taking into account a global perspective, keeping in mind the interests and rights of all the possible parties involved.
Sumar, Gilt Paul. "Acción popular en cifras." Derecho & Sociedad, 2015. http://repositorio.pucp.edu.pe/index/handle/123456789/119140.
Full textCabezas, Cotaquispe Marisol. "Pequeños Reporteros en Acción." Bachelor's thesis, Pontificia Universidad Católica del Perú, 2018. http://hdl.handle.net/20.500.12404/14482.
Full textTrabajo académico
Bonesso, Gianluca. "Caratterizzazione meccanica di un incollaggio acciaio-CFRP per applicazione automotive." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10262/.
Full textQuarta, Andrea. "Verifica al fuoco di edificio industriale con struttura in acciaio." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14405/.
Full textBertoncelli, Alice. "Verifiche a fatica di un ponte ad arco in acciaio." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14164/.
Full textGhermandi, Edoardo. "Ottimizzazione della soletta nei ponti in struttura mista acciaio-calcestruzzo." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.
Find full textRicci, Ilaria. "Progettazione sismica di tipo prestazionale di una struttura in acciaio." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amslaurea.unibo.it/268/.
Full textLepore, Alberto. "Progettazione sismica di edifici in acciaio con e senza smorzatori." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4191/.
Full textGiner, Gil Marta. "Role of allyl esters in pest control." Doctoral thesis, Universitat de Lleida, 2012. http://hdl.handle.net/10803/94147.
Full textLa acción insecticida de varios esteres de alilo fue testada en diversos insectos y mediante distintos modos de aplicación. La actividad por aplicación tópica varió en función del éster de alilo. El cinamato de alilo y el naftoato de alilo fueros los compuestos más activos en huevos y larvas neonatas de C. pomonella, G. molesta y L. botrana, mientras que el salicilato de alilo no produjo mortalidad a la dosis más alta testada (10 mg/mL). El cinamato de alilo fue el único éster activo por aplicación tópica en A. pisum mientras que todos los esteres testados lo fueron para T. castaneum. Los esteres de alilo estudiados produjeron pérdida de viabilidad celular en todas las líneas celulares de insectos cuando dicha viabilidad fue analizada mediante dos metodologías distintas (MTT y Azul de Tripano), y siendo ésta debida a la disrupción de la membrana celular. El cinamato de alilo fue el producto más activo, y las células del aparato digestivo de Choristoneura fumiferana (Lepidoptera) las más sensibles. La acción insecticida por ingestión en larvas de S. littoralis y C. pomonella, y en ninfas de A. pisum, fue confirmada y el aparato digestivo fue señalado como principal punto de acción de los esteres de alilo. Los correspondientes ácidos y dicloropropilesteres presentaron una menor o igual acción insecticida que los esteres de alilo siendo dicha acción también debida a un efecto en la membrana celular. Las diferencias en la acción de los distintos compuestos podrían ser debidas a diferencias en las propiedades lipofílicas de los compuestos y su interacción con las membranas celulares. Los esteres de alilo produjeron un efecto en la comunicación química de T. castaneum pero no en A. pisum, lo que podría utilizarse para mantener los productos almacenados libres de T. castaneum. En cuanto a C. pomonella y L. botrana, todos los esteres de alilo probados produjeron una respuesta en las antenas de los machos de C. pomonella, mientras que tan solo el cinamato de alilo la produjo en las antenas de hembras de C. pomonella y en machos y hembras de L. botrana. Esta respuesta no se tradujo en un aumento de la atracción de machos hacia cebos con mezclas de ester de alilo y feromona en ensayos de túnel de viento, pero si aumentó el número de hembras atraídas. Este hecho podría utilizarse par incrementar el número de hembras capturadas en trampas de feromona. Estos resultados, sugieren el papel de los esteres de alilo en el control de plagas, especialmente del cinamato de alilo.