Academic literature on the topic 'Acquisizione 3D'

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Journal articles on the topic "Acquisizione 3D"

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D'Aprile, P., G. C. Ettorre, N. Medicamento, P. Spagnolo, M. Stefanelli, and A. Carella. "Anatomia del condotto uditivo interno: Tecnica di studio RM con sequenze 3D Turbo Spin Echo." Rivista di Neuroradiologia 11, no. 4 (1998): 517–24. http://dx.doi.org/10.1177/197140099801100411.

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Abstract:
Le sequenze RM veloci possono essere utilizzate per effettuare studi ad alta risoluzione spaziale in tempi di acquisizione comparabili con le sequenze tradizionali. Le tecniche Turbo Spin Echo, rispetto a quelle ad eco di gradiente, risultano particolarmente indicate a questo scopo perché sono caratterizzate da una elevata risoluzione di contrasto delle immagini dipendenti dal vero T2, e non dal T2*. Esse presentano inoltre una minore incidenza di artefatti da suscettibilità magnetica, che può apparire uno svantaggio in determinate situazioni cliniche, ma che risulta invece assai utile nello s
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Ettorre, G. C., P. D'Aprile, N. Medicamento, P. Spagnolo, M. Stefanelli, and A. Carella. "Anatomia del labirinto cocleo-vestibolare Tecnica di studio RM con sequenze 3D Turbo Spin Echo." Rivista di Neuroradiologia 11, no. 4 (1998): 507–15. http://dx.doi.org/10.1177/197140099801100410.

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Abstract:
La letteratura più recente ha dimostrato l'alta affidabilità diagnostica delle tecniche RM ad alta risoluzione nello studio dell'osso temporale. Lo sviluppo di sequenze 3D Turbo Spin Echo (TSE) con sezioni fino a 0,4 mm consente un elevato dettaglio anatomico anche tridimensionale del labirinto cocleo-vestibolare. L'utilizzo di idonee bobine di superficie centrate sulla regione dell'osso temporale e l'impiego di adeguati parametri di acquisizione permette di ottenere la migliore risoluzione spaziale e di contrasto, rendendo le sequenze TSE elettive soprattutto nello studio della patologia malf
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Pieralli, S., G. Scotti, E. Bianchini, F. Simionato, and A. Mazza. "Utilità clinica della RM nello studio della regione sellare." Rivista di Neuroradiologia 4, no. 3_suppl (1991): 89–99. http://dx.doi.org/10.1177/19714009910040s318.

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Abstract:
Lo studio RM della regione sellare si avvale di una tecnica ormai standardizzata; le sequenze abitualmente realizzate sono Spin-Echo ponderate in T1 (SE T1W) (TR = 550, TE = 20, 4 acquisizioni), Field of view (FOV) <20 cm, matrice 256, secondo piani coronali e sagittali, con sezioni di 3 mm di spessore. Sezioni di spessore sottile, con alta matrice e FOV ridotto, dotate di buon rapporto segnale rumore potevano essere prodotte fino a poco tempo fa solo da apparecchi ad alto campo magnetico, ma attualmente anche dai più recenti apparecchi 0,5 T. Le sequenze Densità Protonica e T2W sono genera
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D'Aprile, P., F. Macina, C. F. Andreula, G. Tripoli, and A. Carella. "Gadolinio-DTPA in angiografia a risonanza magnetica." Rivista di Neuroradiologia 7, no. 6 (1994): 909–19. http://dx.doi.org/10.1177/197140099400700610.

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Abstract:
Scopo del presente studio è stato quello di valutare l'efficacia diagnostica della somministrazione per via ev di Gadolinio-DTPA alla dose di 0,2- mmol/Kg a completamento di esami Angio-RM «di base» del circolo intracranico, sia in soggetti normali, sia in portatori di alcune specifiche patologie: angiomi venosi, mav, meningiomi. Per lo studio Angio-RM è stato utilizzato un magnete da 1 T con tecnica di acquisizione 3D-TOF, sequenze FISP; la processazione delle immagini di base è stata eseguita con algoritmo MIP. L'impiego del Gadolinio-DTPA ha permesso di ottenere un consistente incremento de
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Aprile, I., A. Lavaroni, G. Tommasini, E. Biasizzo, and G. Fabris. "Angiografia a risonanza magnetica dei vasi epiaortici con bobina dedicata." Rivista di Neuroradiologia 9, no. 2_suppl (1996): 101–8. http://dx.doi.org/10.1177/19714009960090s213.

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Abstract:
Scopo del nostro lavoro è stato quello di ottimizzare le sequenze di angiografia a risonanza magnetica più adatte a una bobina dedicata per lo studio dei vasi epiaortici di recente introduzione nella pratica clinica. Tale bobina consente di visualizzare l'intero asse carotideo e vertebrale con un'unica acquisizione coronale o sagittale. La tecnica angiografica da noi utilizzata è stata la 3D time of flight (TOF) e abbiamo ottimizzato i parametri tecnici su 15 volontari sani. La sequenza da noi sperimentata consente di acquisire le immagini dei vasi epiaortici (dall'origine al tratto intra-cran
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D'Aprile, P., F. Macina, A. Nella, et al. "Studio Angio-RM selettivo del circolo vertebro-basilare intracranico." Rivista di Neuroradiologia 7, no. 6 (1994): 921–28. http://dx.doi.org/10.1177/197140099400700611.

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Abstract:
La possibilità di effettuare un esame non invasivo e significativo dal punto di vista diagnostico, ha reso la RM di base e l'Angio-RM metodiche prioritarie per una valutazione diagnostica accurata nel sospetto di patologia aterosclerotica (dolicoectasia vertebro-basilare), steno-occlusiva o nel sospetto di conflitto neurovascolare riguardanti il distretto vertebro-basilare. Il sistema vertebro-basilare può risultare infatti di difficoltoso approccio se esaminato con le metodiche ad ultrasuoni (US), mentre la angiografia tradizionale (metodica ancora di riferimento per quanto riguarda lo studio
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Cimino, C., L. Chiapparini, M. G. Bruzzone, E. Ciceri, M. R. Carriero, and B. Lombardi. "Analisi della tecnica Angio-TC-3D nello studio delle steno-occlusioni carotidee." Rivista di Neuroradiologia 10, no. 2_suppl (1997): 115. http://dx.doi.org/10.1177/19714009970100s245.

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Abstract:
L'angio-TC e le tecniche di ricostruzione tridimensionale su work-station sono strumenti che permettono di studiare la patologia steno-occlusiva dei vasi al collo, ottenendo informazioni sulla morfologia, sull'estensione delle placche ateromasiche e sull'entità delle stenosi. Mentre appare sempre più emergente il ruolo dell'angio-TC come esame di screening per tale patologia, in letteratura non vi è unanimità di giudizio sulla possibilità che questa tecnica, da sola o in associazione con altre non invasive, possa sostituire l'angiografia in previsione di un intervento chirurgico. Scopo di ques
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Aprile, I., E. Biasizzo, A. Lavaroni, et al. "Valutazione degli aneurismi cerebrali con Angio-RM." Rivista di Neuroradiologia 9, no. 5 (1996): 541–50. http://dx.doi.org/10.1177/197140099600900505.

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Abstract:
Una delle applicazioni più studiate dell'angiografia a risonanza magnetica è rappresentata dallo studio degli aneurismi cerebrali. In molti casi infatti è possibile ottenere immagini molto vicine a quelle dell'angiografia digitale arteriosa; tuttavia sono spesso presenti inconvenienti tecnici (scarso rapporto segnale/rumore e caduta del segnale di flusso a causa di turbolenze) che penalizzano la tecnica impedendole di imporsi come reale alternativa all'angiografia digitale arteriosa in tutti i casi. É opinione unanime che per minimizzare questi limiti tecnici sia necessario restringere il camp
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Cellerini, M., E. Chiti, G. Caracchini, G. Pellicanò, F. Dal Pozzo, and G. Dal Pozzo. "RM ed Angio-RM nello studio della patologia steno-occlusiva (aterosclerotica) delle arterie carotidi nel tratto cervicale." Rivista di Neuroradiologia 9, no. 2_suppl (1996): 45–54. http://dx.doi.org/10.1177/19714009960090s206.

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Abstract:
Nella seguente trattazione viene effettuata una revisione del ruolo della risonanza magnetica e dell'angiografia con RM (angio-RM) nella diagnostica della patologia steno-occlusiva delle arterie carotidi nel tratto cervicale con particolare attenzione alle problematiche tecniche e cliniche. Nello studio dei vasi carotidei nel collo le tecniche angio-RM 2D e 3D Time-of-Flight (TOF) sono più diffusamente impiegate rispetto alle tecniche a contrasto di fase (2D e 3D PC angio-RM). Questo è in parte dovuto al fatto che la tecnica TOF, essendo stata commercializzata prima di quella a contrasto di fa
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Rillo, Mariano, Pompeo E. Maggio, Angelo Aloisio, and Davide Aloisio. "Follow up a lungo termine dell’ablazione ibrida della fibrillazione atriale persistente o persistente di lunga durata con tecnica Convergent: la prima esperienza in Italia." Cardiologia Ambulatoriale, no. 2 (September 30, 2020): 88–101. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2020-2-2.

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Abstract:
Introduzione: I dati a lungo termine del follow up dei pazienti (pz) sottoposti ad ablazione (A) transcatetere con radiofrequenza (RF) endocardica (Endo) della fibrillazione atriale (FA) persistente (P) o di lunga durata (LD) si sono dimostrati meno incoraggianti rispetto a quelli ottenuti per la FA parossistica. Recentemente una tecnica ibridadi A epicardica (Epi) e Endo, ha dimostrato di essere più efficace della sola A-Endo. Scopo: lo scopo del nostro studio è stato quello di riferire la nostra esperienza nell’esecuzione di questo approccio. Metodi e risultati: 15 pz con FAP (11) o FAP-LD (
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Dissertations / Theses on the topic "Acquisizione 3D"

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GHIONE, RAFFAELLA. "Utilizzo di tecniche di rilevamento avanzate e realizzazione di una procedura automatizzata per la caratterizzazione di ammassi rocciosi instabili." Doctoral thesis, Politecnico di Torino, 2016. http://hdl.handle.net/11583/2677483.

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Abstract:
Il lavoro si incentra sulla individuazione di una metodologia o flusso di lavoro che permetta l’automatizzazione del processo di caratterizzazione di un sito con criticità legate a fenomeni franosi ed in particolare a crolli di roccia, fino al raggiungimento della definizione del Volume di Roccia Unitario tramite tecnologia di acquisizione 3D. Questa tesi di dottorato, si inserisce nell’ambito delle Convenzioni tra il Politecnico di Torino ed il Servizio Geologico della Regione Autonoma Valle d’Aosta, denominate “Realizzazione di scenari di rischio per crolli di Roccia” e “Supporto metodologic
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Betti, Riccardo. "Stima di indicatori di funzionalità cardiaca in base ad acquisizioni ecocardiografiche 3D per valutare la cardiotossicità indotta da trattamenti chemioterapici." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4181/.

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Soldovieri, Maria Grazia. "Prospezioni geoelettriche: ottimizzazione in acquisizione e ricostruzione 3D per problematiche ambientali e archeologiche." Tesi di dottorato, 2006. http://www.fedoa.unina.it/1039/1/Tesi__di__dottorato_Soldovieri__Maria_Grazia.pdf.

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Abstract:
Il crescente interesse verso le problematiche ambientali e/o archeologiche e, soprattutto, lo specifico contributo che il geofisico può fornire nel redimere un progetto di riqualificazione ambientale o nella determinazione delle strutture presenti nel sottosuolo per ottimizzare uno scavo archeologico, ha fornito degli importanti input per questa tesi di dottorato. Infatti, fine ultimo di questa tesi di dottorato è stato quello di definire, mediante l’utilizzo della metodologia geoelettrica ed in particolare del metodo della resistività, la possibilità di ottimizzare la risoluzione in varie pr
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NOBILE, ALESSIA. "I sistemi a scansione 3D per la documentazione metrica e lo studio diagnostico dei Beni Culturali. Dalla scala edilizia alla scala urbana. I casi studio della Basilica dell’Umiltà di Pistoia e delle Torri di San Gimignano." Doctoral thesis, 2013. http://hdl.handle.net/2158/797885.

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Abstract:
L’attività di ricerca si è sviluppata con l’obiettivo di sperimentare i metodi e le tecniche di acquisizione, gestione e rappresentazione tridimensionale mediante l’uso del laser scanner per offrire un valido supporto alla documentazione e alla diagnostica finalizzate alla conservazione del nostro patrimonio culturale costruito. L’ampia diffusione delle tecniche di scansione non ci consente ancora di considerare concluso un tema di ricerca che erroneamente oggi si identifica soprattutto con la fase di “acquisizione dei dati”. Il problema è in realtà posposto alle fasi successive di elaborazion
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Books on the topic "Acquisizione 3D"

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Acquisizione 3d E Modellazione Poligonale (italian Edition). Mcgraw-hill Italy, 2010.

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