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Dissertations / Theses on the topic 'Acquisizione dati'

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Ferracin, Andrea. "Acquisizione, ricostruzione ed analisi di dati rotazionali da dispositivo mobile." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6704/.

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Abstract:
Abbiamo analizzato il comportamento di dispositivi mobili allo scopo di acquisire, ricostruire ed analizzare dati rotazionali da veicoli in movimento. E' possibile ricostruire solo l'urto iniziale di un incidente tra automobili attraverso segnale GPS e accelerometri interni ai veicoli, non è possibile ricostruire l'intera dinamica dell'incidente poiché si perde la rotazione assunta dai mezzi di trasporto dopo l'urto. Per questo scopo abbiamo studiato il comportamento di un dispositivo mobile capace di percepire movimenti rotatori. Abbiamo creato un'architettura software per ricostruire graficamente ed analizzare le rotazioni di una piattaforma Arduino, ovvero un prototipo dotato di accelerometro e giroscopio. Per studiare le rotazioni è stata applicata la matematica dei quaternioni. Abbiamo trovato algoritmi che ricavano le rotazioni attraverso le velocità angolari fornite dalla piattaforma, ed anche attraverso componenti hardware specializzati in rotazioni. Entrambe le soluzioni riescono ad interpretare correttamente la rotazioni del dispositivo nell'intervallo di tempo in cui si può sviluppare un incidente.
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Borelli, Giovanni. "Acquisizione ed analisi di dati utilizzando cloud computing: uno studio di fattibilità." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/1865/.

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3

Marra, Matteo. "Sviluppo di un modulo di acquisizione dati ad elevato throughput da amplificatori per elettrofisiologia." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8860/.

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Abstract:
Lo scopo dell'elaborato di tesi è la progettazione e lo sviluppo di alcuni moduli di un software per la lettura ad elevato throughput di dati da particolari dispositivi per elettrofisiologia sviluppati dall'azienda Elements s.r.l. Elements produce amplificatori ad alta precisione per elettrofisiologia, in grado di misurare correnti a bassa intensità prodotte dai canali ionici. Dato il grande sviluppo che l'azienda sta avendo, e vista la previsione di introdurre sul mercato nuovi dispositivi con precisione e funzionalità sempre migliori, Elements ha espresso l'esigenza di un sistema software che fosse in grado di supportare al meglio i dispositivi già prodotti, e, soprattutto, prevedere il supporto dei nuovi, con prestazioni molto migliori del software già sviluppato da loro per la lettura dei dati. Il software richiesto deve fornire una interfaccia grafica che, comunicando con il dispositivo tramite USB per leggere dati da questo, provvede a mostrarli a schermo e permette di registrarli ed effettuare basilari operazioni di analisi. In questa tesi verranno esposte analisi, progettazione e sviluppo dei moduli di software che si interfacciano direttamente con il dispositivo, quindi dei moduli di rilevamento, connessione, acquisizione ed elaborazione dati.
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4

Schipilliti, Luca. "Progetto del software di acquisizione ed elaborazione dei dati di un Sonar multibeam." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21608/.

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Abstract:
L'obiettivo del progetto noto come SUSHI DROP è quello di realizzare un drone sottomarino AUV dotato di MBES con il relativo software di acquisizione ed altre tipologie di sistemi per la caratterizzazione geofisica, biologica e biomarina dell'ambiente subacqueo. In questo contesto il presente lavoro di tesi è volto in particolar modo allo sviluppo del software di acquisizione ed elaborazione dei dati in uscita dal sonar multibeam. Tali dati dovranno essere letti, riorganizzati, interpretati ed elaborati al fine di poter ottenere informazioni utili relative a ciò che si trova sul fondale del mar Adriatico ed alla sua morfologia tramite acquisizioni batimetriche. Inoltre sarà possibile ricavare informazioni su ciò che sta all'interno della colonna d'acqua sottostante il drone tramite acquisizioni Water Column. Questa tesi sarà quindi focalizzata sullo sviluppo del codice che dovrà effettuare tutte queste operazioni, andando a rispettare quelli che sono i vincoli imposti dal tipo di dati che vengono forniti dal dispositivo di acquisizione e le non idealità dello stesso nello svolgimento della propria funzione. Una prima parte di questo elaborato andrà descrivere il processo di lettura ed interpretazione dei dati forniti dal MBES Sonic2020, in modo da avere un modello iniziale su cui poter lavorare per scrivere i primi algoritmi che si occuperanno della correzione dei dati e di una semplice quanto immediata rappresentazione degli stessi. Successivamente si passerà ad una fase di generazione e simulazione di dati fittizi, per poter esser certi della validità di quanto definito in precedenza. Infine verrà descritto il processo seguito per rappresentare in maniera completa i dati ottenuti dalle precedenti elaborazioni, valutando e confrontando le prestazioni di due diversi algoritmi,IDW e Kriging.
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Sorbelli, Sara. "La digitalizzazione dei prodotti ceramici: un protocollo di acquisizione e rappresentazione dei dati." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
Il lavoro di tesi ha analizzato i principali materiali da costruzione presenti sul mercato italiano come Oggetti BIM, ed ha elaborato una loro possibile evoluzione all’interno di un software BIM authoring. La sperimentazione nasce nell’ambito del progetto “eBIM” di ricerca e innovazione della Regione Emilia Romagna, finanziato dal fondo europeo di sviluppo regionale (POR_FESR 2014-2020) e in particolare ha riguardato la definizione di un protocollo di acquisizione e rappresentazione dei dati, ovvero una struttura informativa, che ha portato alla creazione di un database di un campione consistente di materiali da costruzione: laterizi, piastrelle, malte e intonaci. Il database contiene al suo interno una ricca selezione tra i prodotti di alcune delle principali aziende del settore produttivo di piastrelle di ceramica e laterizi, che hanno contribuito all’arricchimento semantico dei modelli BIM. Attraverso il software ArchiCAD, i prodotti selezionati sono stati digitalizzati, come materiali da costruzione, inserendo i valori delle relative proprietà nella struttura informativa creata. Per le piastrelle di ceramica è stato sviluppato anche un contenuto informativo geometrico, ovvero prototipi tridimensionali di Oggetti BIM parametrici, che sono stati esportati in formati OpenBIM, facilitando quindi l’interoperabilità e l’interscambio dei dati. Il protocollo rappresenta una nuova metodologia di digitalizzazione del prodotto che rende disponibili al progettista i dati necessari per il confronto e la selezione dei materiali da costruzione presenti sul mercato, incentivando le aziende a compiere il primo passo verso la digitalizzazione del prodotto per favorirne l’acquisto. La struttura informativa sviluppata per i prodotti ceramici sarà sia valutata in sede di comitato UNI come parte della nuova normativa, sia messa a disposizione da Confindustria Ceramica ai suoi associati come modello di riferimento per creare prodotti digitali o aggiornare quelli già esistenti.
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Veronesi, Alessandro. "Proposta metodologica per acquisizione e verificabilita di dati in rete trasmessi in maniera cifrata." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8971/.

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Abstract:
Lo sviluppo di tecnologie informatiche e telematiche comporta di pari passo l’aumento di dispositivi informatici e di conseguenza la commissione di illeciti che richiedono l’uso di tecniche dell’informatica forense. Infatti, l'evoluzione della tecnologia ha permesso la diffusione di sistemi informatici connessi alla rete Internet sia negli uffici che nelle case di molte famiglie: il miglioramento notevole della velocità di connessione e della potenza dei dispositivi comporta l’uso di un numero sempre maggiore di applicazioni basate sul web 2.0, modificando lo schema classico d’uso del mezzo e passando da utente “lettore” a utente “produttore”: si potrebbe quasi porre la domanda “Chi non ha mai scritto un commento su un social network? Chi non ha mai caricato un video su una piattaforma di video sharing? Chi non ha mai condiviso un file su un sito?”. Il presente lavoro si propone di illustrare le problematiche dell’acquisizione del traffico di rete con particolare focus sui dati che transitano attraverso protocolli cifrati: infatti, l’acquisizione di traffico di rete si rende necessaria al fine di verificare il contenuto della comunicazione, con la conseguenza che diventa impossibile leggere il contenuto transitato in rete in caso di traffico cifrato e in assenza della chiave di decifratura. Per cui, operazioni banali nei casi di traffico in chiaro (come la ricostruzione di pagine html o fotografie) possono diventare estremamente impegnative, se non addirittura impossibile, quando non si sono previsti appositi accorgimenti e in assenza di idonei strumenti. Alla luce di tali osservazioni, il presente lavoro intende proporre una metodologia completa di acquisizione e uno strumento software che agevoli il lavoro di ricostruzione, e quindi verifica, dei dati contenuti nel traffico catturato, anche cifrato. Infine, verranno mostrati dei casi esemplificativi nei quali tale metodologia si rende opportuna (o meglio, necessaria) con test di ricostruzione dei dati eseguiti con il tool SSLTrafficReader.
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Pesaresi, Matteo. "Ottimizzazione e validazione di un protocollo di acquisizione dati per un sistema di impedenziometria." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9285/.

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Abstract:
Il seguente progetto di tesi si basa sull’ottimizzazione del protocollo impiegato da un impedenziometro per l’analisi spettrale della pelle, con l’obiettivo di individuare la presenza di un tumore. Il lavoro è poi proseguito con la validazione dello strumento per mezzo di un lavoro di misura su resistenze semplici e impedenze complesse.
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Pastore, Cesare. "Progetto software/firmware di un’interfaccia per acquisizione dati da un nodo sensore basato su microcontrollore." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/12957/.

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Abstract:
L'elaborato descrive le modalità di progettazione e programmazione di un firmware per il microcontrollore PIC16F1823 che implementa lo scambio di dati tra un nodo sensore e un personal computer, tramite i protocolli UART e SPI.
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Gessi, Luca. "Sviluppo di una piattaforma software per acquisizione dati da un sistema di misura di impedenze." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8997/.

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Abstract:
Il progetto è il proseguimento di una tesi di laurea1 in cui si è studiato un metodo di analisi della salute della pelle non invasivo. A tale scopo si è approfondito il tema della spettroscopia d'impedenza ed è stato realizzato un sistema per la loro misura. Questo sistema prevede l'utilizzo di una parte analogica formata da un generatore di segnale sinusoidale a frequenza variabile e la circuiteria per estrarre i valori efficaci di tensione e corrente e il valore di fase. La parte digitale, invece, condiziona il segnale del blocco analogico agendo su trimmer digitali, acquisisce i dati e li trasmette tramite la UART. Lo strumento effettuava le misurazioni ed inviava continuamente i dati grezzi al computer, tramite un convertitore UART/USB, risultando poco versatile. L'obiettivo del progetto è realizzare una piattaforma software che comunichi con l'hardware, permettendo la configurazione dello strumento e la manipolazione dei dati grezzi ricevuti, svincolando quindi l'utente dai problemi di basso livello. Si è studiato un protocollo di comunicazione che permette la trasmissione di maggiore informazione e sono stati scelti dei comandi mnemonici che lo strumento possa facilmente interpretare. Il progetto prevede quindi una prima fase di modifica del vecchio firmware, in modo che il microcontrollore possa leggere e comprendere i dati ricevuti tramite la UART. Nella seconda fase si è sviluppato il software utilizzando il linguaggio di programmazione Java. Lo sviluppo comprende lo studio delle librerie grafiche offerte da JavaFX (soprattutto per la rappresentazione dei dati grezzi in grafici a due assi), di un metodo di gestione e salvataggio su disco delle impostazioni del sistema, della comunicazione seriale e infine del sistema software nella sua completezza. Alcune prove sperimentali sono infine state svolte per verificare la funzionalità dei due sistemi, firmware e software.
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Cellarosi, Francesco Giuseppe. "Progetto software/firmware di un'interfaccia grafica per acquisizione dati da un nodo sensore basato su microcontrollore." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/12438/.

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Abstract:
Nell’ambito della progettazione di circuiti elettronici assume un ruolo fondamentale la possibilità di contare su ambienti di verifica stabili e integrati, che riescano ad interfacciare il dispositivo con sistemi a più alto livello, ad esempio un calcolatore. Questo vale in maniera ancora più significativa se consideriamo dispositivi come sensori per acquisizioni a basso consumo, che richiedono tensioni di funzionamento relativamente basse e risultano molto sensibili al rumore indotto dalla scheda di test. L'obbiettivo di questo elaborato è quello di sviluppare un'interfaccia grafica, in linguaggio Java, che permetta l’acquisizione dati da un nodo sensore collegato ad un microcontrollore. Il microcontrollore da un lato è collegato al sensore tramite interfaccia seriale SPI e da esso riceve dati, dall’altro lato è collegato tramite interfaccia seriale UART ad un calcolatore su cui viene eseguita l’applicazione oggetto della tesi, che comunica col sensore e rende disponibili all'utente i dati acquisiti attraverso un'apposita interfaccia grafica. I requisiti richiesti per l’interfaccia grafica sono i seguenti: permettere all’utente di selezionare la porta seriale con cui voler comunicare e i parametri della porta seriale scelta (baud rate, numero di bit di dato, numero di bit di stop), permettere all’utente tramite la pressione di un pulsante di inizializzare la porta seriale scelta, permettere all’utente di effettuare scrittura e lettura di dati dal sensore. L’interfaccia di comunicazione del sensore può essere vista come una memoria costituita da una serie di registri ad 8 bit accessibili in lettura e scrittura; è quindi necessario, sia in fase di lettura che scrittura, sapere a quale dei registri del sensore l’utente voglia accedere.
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Piva, Fabrizio. "Sviluppo di un sistema di acquisizione dati e controllo per un prototipo di refrigeratore basato sull'effetto magnetocalorico." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
L'elaborato tratta lo sviluppo di un sistema di acquisizione dati e controllo per un prototipo di refrigeratore basato sull'effetto magnetocalorico sviluppato al DIN, nella sede di Ingegneria Industriale in Via Terracini. Nella prima parte sono state descritte le soluzioni tecnologiche che ad oggi vengono impiegate nella refrigerazione a temperatura ambiente: le macchine frigorifere a compressione meccanica e le macchine frigorifere ad assorbimento. Di queste ne è stato descritto il funzionamento, i fluidi utilizzati, i componenti principali, le prestazioni e i loro limiti. Proprio per superare i limiti delle tradizionali soluzioni è stata introdotta la refrigerazione magnetica. Di questa ne è stato descritto l'effetto su cui è basata (l'effetto magnetocalorico), il ciclo di funzionamento, i materiali magnetocalorici che sono in studio per l'impiego nella refrigerazione e gli eventuali vantaggi ottenibili. Poi è stato descritto il prototipo sviluppato, in particolare ne sono stati descritti i quattro componenti principali: rigeneratori, blocco magneti, blocco motore e circuito idraulico. Infine è stato descritto il progetto, sviluppato con l'utilizzo dell'hardware CompactRIO e del software LabVIEW, per lo sviluppo del sistema di acquisizione dati, provenienti dai vari sensori utilizzati, e controllo automatico delle valvole inserite all'interno del circuito idraulico per il funzionamento corretto del dispositivo.
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Giangiacomi, Nico. "Calibrazione di un rilevatore gamma con un flash adc e il software di acquisizione dati dell'esperimento atlas." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6163/.

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Abstract:
La tesi descrive lo sviluppo di un pezzo di software di acquisizione dati per l'esperimento LUCID di ATLAS al CERN che viene testato nella calibrazione di due rivelatori inorganici cristallini allo ioduro di sodio
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Berretti, Samuele. "Reingegnerizzazione del software di controllo di una macchina riempitrice per l'interfacciamento con il sistema di acquisizione dati iFIX." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/17497/.

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Abstract:
In questa tesi è proposto il caso di lavoro di reingegnerizzazione del software di controllo di una macchina automatica che riempie flaconi con polveri farmaceutiche, li pesa e li tappa. Questa necessità è nata a fronte dell'aggiornamento del sistema HMI/Scada installato sulla macchina: si passa da un sistema Scada proprietario ad iFIX sistema commerciale. Sono state necessarie diverse riprogettazioni per adeguare correttamente le funzionalità atte all'interfacciamento con iFIX. Le funzionalità riprogettate sono state poi testate su un PC di controllo di priva e una versione demo di iFIX.
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Santarelli, Alice. "Misura dei ritardi dei segnali delle schede OctoPAES per la validazione dell'elettronica di KM3NeT." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19165/.

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Abstract:
KM3NeT è una collaborazione internazionale impegnata nella costruzione di due telescopi Cherenkov sottomarini nel Mar Mediterraneo per la rivelazione di neutrini di origine astrofisica ed atmosferica. Elemento cruciale dell’esperimento è il sistema di acquisizione che ha il compito di convogliare i dati raccolti dai telescopi nei siti abissali verso le rispettive stazioni di terra dove sono manipolati e selezionati. Presso la Sezione di Bologna dell’INFN è stato realizzato un setup sperimentale formato dall’elettronica di un’intera linea di rivelazione del telescopio e da una replica dell’infrastruttura di calcolo e reti delle stazioni di terra. Per poter ricreare in modo deterministico eventi di neutrino simili a quelli attesi sul rivelatore vero, è stata realizzata la scheda OctoPAES che consente di iniettare segnali realistici nell’elettronica del telescopio. Il sistema di sincronizzazione delle OctoPAES gioca un ruolo importantissimo, dovendo queste produrre segnali che sono correlati tra loro da relazioni spazio-temporali. Il lavoro che ho condotto per questa tesi è consistito nella caratterizzazione dei ritardi temporali intrinseci delle OctoPAES quando sono supposte produrre segnali sincroni. Le misure sono state effettuate con l’ausilio di un oscilloscopio direttamente sul setup di test in fase di acquisizione.
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Paterlini, Luca. "Realizzazzione di un sistema ad agenti finalizzato all'integrazione di fonti telematiche dimosogenee di acquisizione dati per scopi di OSINT." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Aureli, Davide. "Progettazione e realizzazione di un impianto idraulico automatico a fini didattici e di ricerca nell'ambito dell'automazione industriale (industry 4.0)." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/17034/.

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Abstract:
Progettazione e conseguente realizzazione di un impianto idraulico controllato automaticamente da pc (o da sistemi embedded integrati nella strumentazione elettronica) nel quale una pompa sommersa movimenta una massa d’acqua all’interno di tubazioni in ferro zincato. Il controllo attraverso pc avviene tramite elaborazione, in ingresso e in uscita da una scheda di acquisizione dati, di segnali analogici in corrente (4-20mA) grazie alla realizzazione di un algoritmo in ambiente LabView. Nella prima parte della trattazione viene affrontata in tutti i suoi aspetti principali la quarta rivoluzione industriale, o rivoluzione digitale, per dare un’idea quanto più definita possibile del cambiamento economico e tecnologico che sta accompagnando la nostra vita. La seconda parte tratta i concetti fondamentali alla base dell’automazione di un impianto industriale, inerenti al corso in cui questo lavoro è stato concepito. Sono esposti i vari trasduttori presenti sul mercato in grado di ricevere dati dal processo e le loro caratteristiche principali; sono riportate le peculiarità delle valvole, gli attuatori degli impianti meccanici a fluido, e i due strumenti citati sono esposti all’interno del sistema di acquisizione dati e del controllo industriale. L'ultima parte descrive tutto il processo di progettazione effettuato e la successiva realizzazione dell’impianto; a supporto dell’iter progettuale sono riportati calcoli, grafici e normative tecniche; foto e descrizioni dettagliate illustrano invece la successione delle operazioni necessarie a costruire e rendere operativo, sia dal punto di vista “hardware” che da quello software, l’impianto automatico in oggetto.
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Zaccone, Alice. "Studio e sperimentazione di una scheda per l'acquisizione di concentrazioni di sostanze presenti in atmosfera." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6358/.

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Collesei, Marco. "Progettazione e costruzione di una scheda di espansione per un prototipo del sistema di acquisizione dati dell'esperimento ATLAS in HL-LHC." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16928/.

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Abstract:
Questa tesi illustra lo sviluppo di una scheda di espansione di memoria per il sistema di acquisizione dati PiLUP e le problematiche riscontrate durante la sua creazione. La scheda PiLUP, che è stata progettata e realizzata nei Laboratori di elettronica di Bologna dell'INFN e pressoil Dipartimento di Fisica e Astronomia l'Università di Bologna, è in grado di gestire con rapidità ed efficienza i dati che saranno prodotti dal nuovo detector (Inner Traker) di ATLAS; questo sarà installato al termine del Run 3 di LHC, quando saranno avviate le operazioni di potenziamento dell'acceleratore e di aumento della sua luminosità. La scheda PiLUP, che include due FPGA in configurazione master-slave, è dotata di grande flessibilità ma è carente di memoria necessaria a supportare i software richiesti. Per risolvere questo problema è stata progettata, disegnata tramite un software CAD e realizzata, sempre presso i Laboratori di Bologna, una PCB dotata della componentistica necessaria per leggere memorie FLASH con protocollo microSD, in modo da espandere considerevolmente le capacità della scheda PiLUP.
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Lardaro, Gaetano. "Progettazione e sviluppo di un'unità di acquisizione ed elaborazione dati provenienti da giroscopi mems triassiali per lo studio della cinematica cardiaca." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6974/.

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Abstract:
La rotazione dell’apice del cuore è una delle espressioni della complessa cinematica del miocardio e rappresenta un importante indice di funzionalità cardiaca. Disporre di un sensore impiantabile che permetta un monitoraggio continuo di tale parametro consentirebbe di individuare precocemente un deterioramento della performance cardiaca e di adattare tempestivamente la terapia. L’obiettivo del lavoro di tesi è la realizzazione di un sistema di acquisizione dati per segnali provenienti da un giroscopio MEMS triassiale da utilizzarsi per lo studio della cinematica cardiaca, in particolare della rotazione del cuore. Per leggere e decodificare i segnali digitali in uscita dal giroscopio MEMS triassiale utilizzato (CMR3100, VTI Technologies) è stata progettata e sviluppata un’unità di condizionamento composta da una board Arduino ADK, associata ad un adattatore di tensione PCA9306 e a 3 convertitori digitali/analogici MCP4921, che ha richiesto lo sviluppo di software per la gestione del protocollo di comunicazione e della decodifica del segnale digitale proveniente dal sensore. Per caratterizzare e validare il sistema realizzato sono state effettuate prove di laboratorio, che hanno permesso di individuare i parametri di lavoro ottimali del sensore. Una prima serie di prove ha dimostrato come l’unità di condizionamento realizzata consenta di acquisire i segnali con una velocità di processo elevata (1 kHz) che non comporta perdita di dati in uscita dal sensore. Successivamente, attraverso un banco prova di simulazione appositamente assemblato allo scopo di riprodurre rotazioni cicliche nel range dei valori fisio-patologici, è stato quantificato lo sfasamento temporale (St) tra il segnale rilevato dal CMR3100 e decodificato dall'unità di condizionamento e un segnale analogico in uscita da un giroscopio analogico, ottenendo un valore medio St=4 ms. Attraverso lo stesso banco di simulazione, è stata infine dimostrata una buona accuratezza (errore percentuale <10%) nella misura dell'angolo di rotazione derivato dal segnale di velocità angolare rilevato direttamente dal sensore CRM300.
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Oliva, Alessandro. "Implementazione software/firmware di un sistema di acquisizione dati per interfacciamento a matrici di sensori tramite una demo-board commerciale basata su FPGA." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
Nel mondo della ricerca della fisica nucleare, subnucleare e particellare diventa sempre più importante avere sistemi di acquisizione dati solidi ed affidabili da mettere a disposizione di progetti sperimentali per l'analisi di dati ottenuti con sensori monolitici. L'obiettivo di questo studio è cercare di progettare un sistema protitipale di questi sistemi di acquisizione, impiegando hardware a basso costo e altamente personalizzabile come dei System-on-Chip basati su FPGA, permettendo di lavorare sia a livello di logica programmabile che a livello di processing system, potendo raggiungere prestazioni molto alte, requisito cruciale poiché il tracking deve essere ad alta precisione sia nello spazio che nel tempo.
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Hushi, Bajram. "Sviluppo di un modulo di visualizzazione, memorizzazione e analisi dati in real-time con elevato parallelismo." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9257/.

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Abstract:
Progettazione e implementazione dei moduli di visualizzazione, memorizzazione e analisi di un sistema software di acquisizione dati in real-time da dispositivi prodotti da Elements s.r.l. La tesi mostra tutte le fasi di analisi, progettazione, implementazione e testing dei moduli sviluppati.
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Iommi, Thomas. "FastLApp: Un'applicazione Android per la telemetria di motocicli su strada e su pista." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10522/.

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Abstract:
L'elaborato tratta del progetto di tesi "FastLApp". "FastLApp" e un'applicazione per la piattaforma Android che si pone come obbiettivo l'acquisizione dei dati di telemetria relativi al comportamento di un motoveicolo su strada e su circuito e come target i motociclisti amatoriali. Dopo un'introduzione sul sistema operativo Android, sulle principali tecniche di telemetria e di acquisizione dati e sulle applicazioni correlate, vengono descritte le funzionalita, l'implementazione e il testing del applicazione oggetto di tesi. Dopo una breve descrizione degli strumenti e delle tecnologie utilizzate, viene infine data una valutazione all'applicazione e discussi i suoi eventuali sviluppi futuri.
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Merante, Brunella. "Sviluppo e validazione sperimentale di un software di acquisizione ed elaborazione dati provenienti da un sistema di eye tracking per lo studio dei movimenti oculari." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7941/.

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Ghetti, Fabio. "Studio di un sistema di tracciabilità, supervisione e raccolta dati per un impianto produttivo." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
Oggigiorno, diversi settori commerciali e produttivi richiedono sempre più spesso la conoscenza della storia e della posizione dei propri prodotti con l’obbiettivo di migliorare l’efficienza dell’impianto produttivo e l’affidabilità del sistema di logistica. In questa tesi si è approfondito il tema della tracciabilità e ne è stata studiata un’implementazione per un impianto produttivo. La tematica scelta è ancora giovane e tocca molti campi dell’ingegneria, come l’informatica, l’automazione e la gestione di sistemi aziendali complessi. Si è cercato di analizzare e considerare tutti i settori coinvolti con l’obbiettivo di fornire degli strumenti utili per la progettazione di sistemi di tracciabilità indipendentemente dal contesto in cui si opera. Per verificare l’efficacia dei metodi studiati si è realizzata una simulazione di impianto che comprende una parte di automazione, la sua interfaccia con l’operatore, un controllo per l’acquisizione dati e la comunicazione con un server dedicato. Nel Capitolo 1 verrà contestualizzata meglio la tematica, citandone anche altre ad essa collegate. Nei capitoli Capitolo 2 e Capitolo 3 verrà elencato lo stato dell’arte attuale sulle tecnologie e sulle architetture software su cui basarsi per lo sviluppo del lavoro. Nel Capitolo 4 si illustrerà il caso industriale esaminato e nei capitoli successivi si spiegherà il lavoro di progettazione software vero e proprio ad esso legato, mostrando negli ultimi due capitoli le effettive potenzialità di analisi fornite dal sistema implementato.
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Borrelli, Giuseppe, and Giovanni Luciani. "Stu­dio e programmazione di un sistema di ac­quisizione e control­lo per gallerie del vento." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18473/.

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Abstract:
Il seguente elaborato si colloca all'interno dello studio del moto turbolento, in cui è specializzato il laboratorio CICLoPE (Center for International Cooperation in Long Pipe Experiments). Il principale obiettivo è stato creare un programma in grado di misurare la pressione e di controllarne l'acquisizione tramite l'utilizzo di una particolare strumentazione che consentisse di ottenere risultati affetti da incertezze di entità sempre minore. Questa necessità è dovuta al forte legame che ha la caduta di pressione, lungo un condotto, con le grandezze caratteristiche della turbolenza, quali velocità ed attrito, per esempio. Gli strumenti utilizzati finora presentavano errori variabili per ogni punto lungo il pipe, riconducendo il tutto ad un'alta inesattezza nella misurazione della pressione. E' stato dunque necessario sviluppare un programma da adattare ad un nuovo sistema di acquisizione, che comprendesse anche la movimentazione di un connettore circolare (Scanivalve). In questo modo è possibile ottenere dei valori di pressione viziati da un'imprecisione minore ma, soprattutto, costante. Una volta implementato lo schema base del programma sul software LabVIEW sono state individuate diverse ipotesi per effettuare l'acquisizione e per imprimere la rotazione alla Scanivalve. Sono state, quindi, specificate le modalità che potrebbero essere utilizzate al centro CICLoPE per testare il programma in maniera sperimentale. Altre modalità sono state descritte per casi più generali, in modo da poter adattare lo schema in base alle necessità ed alla strumentazione del singolo caso.
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Di, Gregorio Giovanni. "Rilievo geofisico del Lago di Cavazzo (o dei tre comuni), Friuli Venezia Giulia Settentrionale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10122/.

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Abstract:
Il Lago di Cavazzo (o dei Tre Comuni) è il più esteso lago naturale del Friuli Venezia Giulia. Situato nelle Prealpi Carniche, in provincia di Udine, è ubicato in un’antica valle scavata in epoca pre – glaciale dal fiume Tagliamento, che oggi scorre circa 3 km ad Est. A partire dagli anni ’40, la S.A.D.E. (ora Edipower) ottenne le concessioni per la costruzione di una serie di impianti idroelettrici in tutto il Friuli Venezia Giulia che nel 1954 portò alla realizzazione della Centrale idroelettrica di Somplago, costruita in caverna lungo la sponda Nord – occidentale del lago. La Centrale turbina le acque di scarico provenienti dai bacini di accumulo superiori («Lumiei», «Ambiesta») e da altre prese minori sul Tagliamento, immettendo a sua volta le acque turbinate all’interno del lago di Cavazzo tramite galleria. Dai dati disponibili in letteratura, dalle cronache e dai resoconti riportati dalla popolazione locale, l’attività della Centrale ha notevolmente influenzato l’equilibrio di questo ambiente, in termini geologici, biologici ed idrologici, soprattutto a causa dell’enorme volume di acqua fredda (e relativi sedimenti) scaricata, delle continue variazioni di livello dell’acqua per regolarne il volume di invaso e dello scavo del canale emissario, localizzato nell’estremità meridionale. Nel Maggio 2015 l’ISMAR – CNR di Bologna ha effettuato un rilievo geofisico del lago, tramite tecniche non distruttive di ecografia e sismica a riflessione, in grado di analizzare la stratigrafia superficiale e la distribuzione degli apporti sedimentari, con lo scopo di quantificare da questo punto di vista l’impatto della Centrale sul lago. I dati acquisiti, che comprendono profili sismici ad alta risoluzione, profili batimetrici single/multi – beam ed immagini side – scan sonar, sono stati successivamente elaborati per realizzare varie mappe tematiche (morfobatimetria, riflettività, gradiente topografico e spessore dei sedimenti penetrabili dal segnale sismico) che hanno permesso di descrivere l’attuale assetto deposizionale del lago. Sono stati inoltre effettuati alcuni carotaggi in vari punti della conca lacustre, al fine di quantificare il tasso di sedimentazione e le caratteristiche fisiche dei depositi. Scopo di questo lavoro di Tesi è stato analizzare, interpretare e discutere in una prospettiva di evoluzione ambientale del lago i dati geofisici e geologici raccolti nell’ambito della campagna del Maggio 2015 e reperiti in bibliografia.
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Toschi, Francesco. "Elaborazione di un programma di acquisizioni dati e studio di fotomoltiplicatori al silicio per l'esperimento XENON." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9130/.

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Abstract:
Le numerose osservazioni compiute a partire dagli anni `30 confermano che circa il 26% dell'Universo è costituito da materia oscura. Tale materia ha la particolarità di interagire solo gravitazionalmente e debolmente: essa si presenta massiva e neutra. Tra le numerose ipotesi avanzate riguardanti la natura della materia oscura una delle più accreditate è quella delle WIMP (Weakly Interacting Massive Particle). Il progetto all'avanguardia nella ricerca diretta delle WIMP è XENON presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso (LNGS). Tale esperimento è basato sulla diffusione elastica delle particelle ricercate su nuclei di Xeno: il rivelatore utilizzato è una TPC a doppia fase (liquido-gas). La rivelazione diretta di materia oscura prevede l'impiego di un rivelatore molto grande a causa della piccola probabilità di interazione e di ambienti a bassa radioattività naturale, per ridurre al minimo il rumore di fondo. Nell'ottica di migliorare la sensibilità del rivelatore diminuendo l'energia di soglia sono in fase di ricerca e sviluppo soluzioni alternative a quelle adottate attualmente. Una di tali soluzioni prevede l'utilizzo di fotorivelatori di tipo SiPM da affiancare ai normali PMT in uso. I fotorivelatori al silicio devono lavorare ad una temperatura di (circa 170 K) e devono rivelare fotoni di lunghezza d'onda di circa 175 nm. Il presente lavoro di tesi si colloca nell'ambito di tale progetto di ricerca e sviluppo. Lo scopo di tale lavoro è stato la scrittura di un programma DAQ in ambiente LabVIEW per acquisire dati per caratterizzare in aria fotorivelatori di tipo SiPM. In seguito con tale programma sono state effettuate misure preliminari di pedestallo da cui è stato possibile determinare l'andamento di guadagno e di dark rate al variare della tensione di alimentazione del SiPM. L'analisi dati è stata effettuata impiegando un programma scritto in C++ in grado di analizzare le forme d'onda acquisite dal programma LabVIEW.
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Barreca, Giulia. "L’acquisition de la liaison chez des apprenants italophones : des atouts d’un corpus de natifs pour l’étude de la liaison en français langue étrangère (FLE)." Thesis, Paris 10, 2015. http://www.theses.fr/2015PA100186/document.

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Abstract:
Dans le cadre du projet « InterPhonologie du Français Contemporain » (IPFC) (Racine, Detey et Kawaguchi 2012) ce travail se propose d’examiner les stratégies d’acquisition de la liaison en L2. Si des modèles développementaux ont été proposés pour l’acquisition de la liaison en L1, aucune hypothèse pour rendre compte de l’apprentissage en L2 n’a reçu à ce jour un appui empirique convaincant (Wauquier 2009). C’est dans ce contexte que s’inscrit la présente étude longitudinale menée auprès d’étudiants italophones de français langue étrangère (FLE) (niveau A2-B1) dont les résultats ont été enrichis par une comparaison avec les autres travaux multilingues issus du projet international IPFC. Cette approche a permis de mettre en évidence la présence de tendances et d’erreurs communes qui suggèrent que, malgré le recours à des stratégies lexicales, les apprenants sont en mesure de développer des généralisations phonologiques de la liaison. De plus, compte-tenu des difficultés que l’hétérogénéité de la liaison pose dans l’enseignement et l'acquisition en français L2 (Racine et Detey sous presse), les apprenants montrent des faiblesses tant au niveau de la production de la liaison qu’au niveau des connaissances épilinguistiques (Gombert 1990) de la variation de la liaison. Ces résultats nous ont amené à exploiter les données extraites de l’analyse fréquentielle du corpus des natifs « Phonologie du Français Contemporain » (PFC) (Durand, Laks et Lyche 2009) afin de proposer des ressources pédagogiques dont nous espérons qu’elles seront en mesure, dans le cadre d’une démarche data-driven learning, de contribuer au renouvèlement de l′enseignement de la liaison en français langue étrangère
As part of the international project InterPhonologie du Français Contemporain (IPFC) (Detey Kawaguchi and 2008; Racine, Detey and Kawaguchi 2012), this study aims to examine acquisition strategies of liaison in French as a foreign language. While developmental models have been proposed for the acquisition of liaison in L1, to date, no hypothesis accounting for L2 liaison learning has received convincing empirical support (Wauquier 2009). It is in this context that the present longitudinal study of Italian-speaking students of French as a foreign language (FFL) (level A2-B1) can be situated. The results have been enriched by a comparison with other multilingual studies (several source languages) from the international project IPFC. This approach shows the presence of common trends and errors in different populations of learners that suggest that, despite the use of lexical strategies, learners are able to develop phonological generalisations of liaison. Taking into account the difficulties that the heterogeneity of liaison presents for second language teaching and acquisition (Racine and Detey in press), learners show weaknesses in both production of liaison and in epilinguistic knowledge (Gombert 1990) of the variation of liaison.These results led us to use data from a frequency analysis of a corpus of native speakers Phonologie du Français Contemporain (PFC) (Durand, Laks and Lyche 2009) to provide learning resources, based on a data-driven learning approach, to contribute to the renewal of the teaching of liaison in French as a foreign language
Nata nell’ambito del progetto InterPhonologie du Français Contemporain (IPFC) (Racine, Detey et Kawaguchi 2012), questa tesi propone un’analisi delle strategie di acquisizione della liaison in L2. Sebbene dei modelli di acquisizione della liaison in L1 siano già stati proposti, nessuna ipotesi è stata confermata da studi empirici (Wauquier 2009).È in questo contesto che si situa il nostro studio longitudinale realizzato su degli studenti universitari italofoni di francese lingua straniera (FLS) (livello A2-B1); un’osservazione i cui risultati sono stati confrontati con altre ricerche multilingui facenti parte del progetto internazionale IPFC. Questo approccio ha permesso di far emergere la presenza di tendenze e errori comuni alle diverse popolazioni di apprendenti; una similitudine che suggerisce come gli apprendenti, malgrado ricorrano a diverse strategie lessicali, sono in grado di sviluppare delle generalizzazioni fonologiche della liaison. Inoltre, date le difficoltà che la variabilità della liaison pone tanto nella didattica quanto nell’acquisizione, gli apprendenti sembrano possedere una scarsa competenza della variazione della liaison non solo sul piano della produzione ma anche su quello delle conoscenze epilinguistiche (Gombert 1990).Questi risultati ci hanno spinto quindi ad utilizzare i dati dell’analisi della frequenza della liaison condotta sul corpus di nativi Phonologie du Français Contemporain (PFC) (Durand, Laks et Lyche 2009) al fine di proporre delle risorse pedagogiche per l’acquisizione della liaison. Questi strumenti potrebbero contribuire al rinnovamento dell’insegnamento della liaison nella didattica del francese lingua straniera
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