Academic literature on the topic 'Aderenza'

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Journal articles on the topic "Aderenza"

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Di Mari, E., G. P. Segoloni, and M. Talaia. "L'emodialisi e la politerapia farmacologica: indagine sull'aderenza ai farmaci in un gruppo di pazienti in emodialisi presso il Centro Dialisi S. Vito." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 24, no. 4 (January 26, 2018): 46–49. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2012.1173.

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Abstract:
L'aderenza alla terapia rappresenta uno dei fattori principali di successo clinico soprattutto per i pazienti con patologie croniche come quelli con I.R.C. Spesso però, sono numerosi i fattori che la compromettono e il medico e l'infermiere sono chiamati ad intervenire per rafforzare l'alleanza terapeutica con il paziente al fine di migliorare l'aderenza. L'indagine condotta in questo studio su 56 dei 70 pazienti emodializzanti nell'ospedale S. Vito di Torino, ha permesso di individuare quali elementi influenzano la loro aderenza alla terapia farmacologica domiciliare, soprattutto nell'ambito delle conoscenze sui farmaci assunti e del supporto informativo fornito dai medici e gli infermieri del Centro Dialisi. La dimenticanza nell'assumere la terapia si è rivelata tra i fattori principali di non aderenza, seguita dalla posologia delle prescrizioni farmacologiche poco coniugabili con lo stile di vita del paziente. I risultati del questionario somministrato agli assistiti, hanno dimostrato che la conoscenza da parte del paziente sulla terapia assunta e un minor numero di farmaci prescritti, influenzano positivamente la sua aderenza. A1 contrario, la chiarezza delle informazioni ricevute dal personale sanitario non è risultata significativa in questo ambito. Al termine dello studio sono stati individuati alcuni interventi atti ad affrontare le criticità emerse dall'indagine. (sian) (nursing)
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Fionda, Barbara. "Maleficent." PSICOBIETTIVO, no. 1 (March 2021): 135–39. http://dx.doi.org/10.3280/psob2021-001014.

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Spasiano, Alessandra, Chiara Molinari, Anna Marangone, and Tiziana Bove. "TBI moderato e servero nel pre-ospedaliero: aderenza alle raccomandazioni e outcome." Rescue Press 02, no. 02 (April 1, 2022): 1. http://dx.doi.org/10.53767/rp.2022.02.02.it.

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Abstract:
ABSTRACT Introduzione Il trauma cranico (TBI – Traumatic Brain Injury) è una delle principali cause di morte e disabilità al mondo. Il danno cerebrale primario è rappresentato dal trauma, mentre il danno cerebrale secondario è l’evoluzione, limitabile, del danno primario. Esso necessita di una gestione precoce, che inizi immediatamente dopo il trauma e che preveda il raggiungimento di precisi target terapeutici correlati ad un miglior outcome. Attualmente le indicazioni per la gestione del TBI provengono dalle Linee Guida del 2008 (LG 2008), ma in questi anni la letteratura scientifica si è arricchita di molti studi che costituiscono un importante fonte di aggiornamento e miglioramento della gestione preospedaliera dei pazienti con trauma cranico. Scopo dello studio: valutare l’aderenza alle raccomandazioni delle LG 2008 e della più recente letteratura sulla gestone del TBI moderato e severo. Metodo: studio retrospettivo monocentrico. Criteri di inclusione: età > 18 anni, GCS <12, soccorsi da HEMS FVG o Automedica ASUFC. Periodo: 01/05/20118 – 30/04/2020. Raccolta parametri e informazioni cliniche da schede di intervento e sistema informatico ospedaliero. Risultati: 82 pazienti arruolati, 59 (72%) maschi. Età media 58.1±21.3 anni. Il valore medio di H-AIS è stato 3±1.5. A T1: 51(62.2%) TBI severi, 30(36.6%) moderati e 1(1.2%) lieve poi evoluto in moderato. Aderenza di rilevazione del GCS/pupille variabile da 100%/40.2% a 57.1%/17.1%. Aderenza di rilevazione di SpO2/sAP/etCO2 variabili tra 82.9%/89%/45.5% e 53.7%52.4%/46.3%. Temperatura rilevata al massimo nel 2.4% dei casi. Aderenza terapeutica >90% per O2 terapia, <90% per intubazione, <80% per fluidoterapia e vasopressori, <50% per etCO2, nulla per normotermia. Raggiungimento target terapeutici: >95% per SpO2 e sAP>90mmHg, 85.5% per sAP>110mmHg, <50% per etCO2. Conclusioni: necessità di migliorare aderenza di rilevazione di temperatura e pupille, mediante sensibilizzazione del personale e introduzione di scheda di missione unica. Migliorabile il raggiungimento del target pressorio utilizzando sia fluidi che vasopressori. Da implementare la rilevazione dell’etCO2 come guida nell’impostazione della ventilazione.
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Coletti Moia, Elena. "Quali pazienti, quale rischio. Identificazione e correzione: scelte ed aderenza terapeutica." Cardiologia Ambulatoriale, no. 3 (November 30, 2020): 163–66. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2020-3-2.

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Abstract:
Prima di iniziare una terapia oncologica potenzialmente cardiotossica è importante una valutazione cardiologica basale; essa può essere eseguita da un cardio-oncologo ma spesso in realtà viene attuata dal cardiologo ambulatoriale. La valutazione basale serve a identificare il profilo di rischio cardiovascolare del paziente, a correggere i fattori di rischio modificabili e, nel paziente cardiopatico noto, ad ottimizzare il trattamento. La correzione dei fattori di rischio come ipertensione arteriosa e dislipidemia richiede un adeguato approccio farmacologico ma per abbattere il più possibile il rischio, il paziente deve adottare una correzione dello stile di vita con misure comportamentali come l’interruzione del fumo, l’esercizio fisico ed una adeguata alimentazione. Il paziente con disfunzione ventricolare sinistra o cardiopatia ischemica deve essere valutato con test che permettano di rilevare l’entità del problema e poi intraprendere una terapia la cui scelta ed aderenza va considerata anche in base alle possibili interferenze con i farmaci oncologici.
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Patti, Luca, Laura Musso, Diego Ferone, and Manuela Albertelli. "Inibitori dei checkpoint immunitari e patologia tiroidea." L'Endocrinologo 23, no. 2 (March 29, 2022): 125–32. http://dx.doi.org/10.1007/s40619-022-01038-z.

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Abstract:
SommarioGli inibitori dei checkpoint immunitari (ICIs) causano frequentemente eventi avversi immuno-correlati di tipo endocrino. La tiroide, in particolare, è l’organo maggiormente interessato e l’ipotiroidismo risulta essere la disfunzione più comune durante la terapia con ICIs. È importante, quindi, effettuare un adeguato monitoraggio clinico e biochimico nei pazienti trattati con ICIs, in modo da ridurre le complicanze e ottenere una maggiore aderenza terapeutica al trattamento oncologico.
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Mazzaglia, Giampiero, Ovidio Brignoli, Achille P. Caputi, and Claudio Cricelli. "Aderenza e persistenza: due elementi chiave per la determinazione dell’efficacia terapeutica in usual care." Farmeconomia. Health economics and therapeutic pathways 12, no. 2S (May 15, 2011): 9–13. http://dx.doi.org/10.7175/fe.v12i2s.989.

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Xodo, Alberta. "Percezione della malattia e aderenza al progetto terapeutico riabilitativo. Il punto di vista degli adolescenti asmatici." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 3 (October 2018): 74–94. http://dx.doi.org/10.3280/pds2018-003004.

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Pasquini, Laura. "miniatura al f. 177r del manoscritto Yates Thompson 36 della British Library." Dante e l'Arte 8 (March 7, 2022): 87–102. http://dx.doi.org/10.5565/rev/dea.152.

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Abstract:
Nella miniatura al f. 177r del manoscritto Yates Thompson 36 della British Library, Giovanni di Paolo, mette in scena con dovizia di particolari l’invettiva accorata, pronunciata da san Pietro nel canto XXVII del Paradiso ai versi 19-66. L’artista fornisce un’interpretazione figurale particolarmente attinente al testo, dove anche quei particolari che a prima vista potrebbero risultare estranei o difficilmente comprensibili, si spiegano attraverso l’adesione a una tradizione figurativa ancora incardinata nella cultura del Medioevo, quella delle profezie papali figurate, cui lo stesso Dante fece ricorso in più luoghi della Commedia. Si tratta di un recupero in piena aderenza al testo, attraverso il quale l’artista senese intende esplicitare consapevolmente anche certe ricercate allusioni figurali, già contenute nell’invettiva del principe degli apostoli e confacenti all’epilogo segnatamente profetico.
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Ferlini, Flavio. "Atlanti ornitologici, tra successi e fatiche di Sisifo." Rivista Italiana di Ornitologia 92, no. 2 (December 15, 2022): 3–6. http://dx.doi.org/10.4081/rio.2022.596.

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Abstract:
Gli atlanti ornitologici sono strumenti importanti sia per acquisire informazioni preziose sulla qualità ambientale, sia per una corretta pianificazione del territorio. Di particolare rilevanza sono poi le indicazioni dei cambiamenti nelle distribuzioni che possono emergere da indagini condotte sullo stesso territorio a distanza di tempo. Prendendo spunto dalla pubblicazione a partire dal 2020 del secondo Atlante degli uccelli nidificanti in Europa (EBBA2) e di alcuni altre analoghe indagini sia a scala nazionale sia regionale, viene brevemente ricordata la storia di questa tipologia di opere e confrontata la situazione italiana con quella di altre nazioni sia europee che extra-europee. Per superare le difficoltà rilevate nel pubblicare i risultati del primo atlante degli uccelli svernanti in Italia, una possibile soluzione è l’adozione del modello semplificato già utilizzato dal Giappone in aderenza ai principi minimalisti della Shibusa.
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Antoncecchi, Ettore, and Giulia De Martino. "Ambulatorio territoriale del paziente dopo Sindrome Coronarica Acuta." Cardiologia Ambulatoriale 30, no. 4 (March 14, 2023): 199–206. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2022-4-2.

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Abstract:
In questo lavoro viene presentata l’esperienza di un ambulatorio cardiologico territoriale della Regione Puglia (Italia) dedicato al follow-up del paziente reduce da una sindrome coronarica acuta o da una rivascolarizzazione coronarica elettiva. Il follow-up è condotto con il coordinamento di un care-manager rappresentato da un infermiere che fa da tramite tra il paziente, il cardiologo dell’ambulatorio, quello ospedaliero e il medico di medicina generale. L’infermiere, in particolare, è stato addestrato ad effettuare il counseling su stile di vita, aderenza alle terapie farmacologiche e osservazione dei controlli, raccogliendo anche sintomi ed eventi. La flow-chart seguita è quella di un progetto precedentemente attuato, chiamato PONTE-SCA. Sono ricordati anche i risultati positivi di questo progetto. In conclusione si dimostra che, nonostante le difficoltà organizzative e di reperimento delle risorse, questa modalità assistenziale ha indubbi vantaggi clinici e farmacoeconomici.
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Dissertations / Theses on the topic "Aderenza"

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Ginoble, Marco. "Prove di aderenza su mattoni e muretti in laterizio rinforzati con frp." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4403/.

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Bellini, Alessandro. "Prove di aderenza su mattoni e muretti in laterizio rinforzati con GFRP." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2610/.

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De, Nigris Stefano. "Prove cicliche di trazione e aderenza su muretti in laterizio rinforzati con FRCM." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
Le tipologie di prova adottate durante i test condotti su campioni FRCM sono state essenzialmente due: prove di trazione e prove di aderenza, svolte impiegando due diverse modalità di applicazione del carico (caricamento monotono e/o ciclico) e due diverse tipologie di rinforzo (una in fibra di carbonio e una in fibra di vetro). Nel corso delle prove di trazione, i risultati migliori sono stati ottenuti per i rinforzi in fibra di carbonio con applicazione del carico di trazione monotona, quindi per la soluzione in cui si è utilizzata la fibra avente le caratteristiche meccaniche migliori; il comportamento di questi materiali è risultato tuttavia peculiare, in quanto lo strato di malta esterno ha mostrato spesso distacchi e perdita di adesione rispetto alla rete bidirezionale di rinforzo, rendendo difficoltosa la misura esterna della deformazione del composito. I rinforzi in fibra di vetro (GFRCM) hanno mostrato risultati inferiori in termini di tensione massima, in accordo con la tipologia di fibra impiegata, ma hanno evidenziato un comportamento caratterizzato si dall’apertura di fessure, ma maggiormente assimilabile ad una schematizzazione trilineare, senza fenomeni evidenti di distacco esterno della matrice prima della rottura. Dalla sperimentazione dei provini mediante prove di aderenza è emerso che, sia nel caso di prove monotone che cicliche, i provini rinforzati con GFRCM hanno mostrato un’efficienza maggiore. La rete in fibra di vetro ha mostrato una aderenza migliore all’interno della matrice cementizia, rispetto alla rete in fibra di carbonio, perché presenta uno speciale trattamento superficiale (appretto) che ne migliora la compatibilità e l’adesione al supporto. I rinforzi GFRCM testati hanno sfruttato al meglio le proprie caratteristiche meccaniche raggiungendo valori di carico maggiori (circa doppi) rispetto ai rinforzi CFRCM.
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Lo, Conte Luca. "Indagine teorica e sperimentale sull'aderenza di barre in frp nel calcestruzzo." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7545/.

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Abstract:
L’aderenza tra barre fibrorinforzate e calcestruzzo è una chiave fondamentale per comprendere al meglio l’azione composita di strutture rinforzate o armate in FRP. Deve essere mobilitata una certa aderenza tra la barra e calcestruzzo per trasferire gli sforzi da un corpo all’altro. Poiché il materiale composito è anisotropo, in direzione longitudinale le proprietà meccaniche sono governate da quelle delle fibre, mentre in direzione trasversale dalla resina. La matrice presenta in genere resistenze più basse di quella a compressione del calcestruzzo, cosicché il meccanismo di aderenza risulta diverso da quello sviluppato dalle tradizionali barre in acciaio. In questa tesi viene sviluppata appunto un’indagine sperimentale sul fenomeno dell’aderenza di barre in acciaio e barre in CFRP (fibra di carbonio) nel calcestruzzo, cercando di capire come cambia il fenomeno al variare dei parametri da cui dipende principalmente l’aderenza, come ad esempio la resistenza caratteristica a compressione del calcestruzzo, il diametro e la deformazione superficiale della barra e la posizione di questa nel provino di calcestruzzo. Sono state quindi realizzate delle prove di pull-out, ovvero delle prove di estrazione di barre da provini di calcestruzzo, per determinare le tensioni tangenziali d’aderenza in funzione dello scorrimento locale della barra (local bond-slip). Infine sono stati calibrati, sui risultati delle prove sperimentali, i tre modelli analitici più noti in letteratura che descrivono il fenomeno dell’aderenza delle barre in FRP nel calcestruzzo, ovvero quello di Malvar (1994), il CMR Model (1995) e il Modified BPE Model (1996).
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Bacchetti, Andrea. "Il fenomeno dell'aderenza e i sistemi di trasporto su gomma a guida vincolata: caratteristiche e applicazioni." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9347/.

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Abstract:
Analisi relativa al fenomeno dell'aderenza, riguardante sia il contatto tra pneumatico e strada, sia il contatto tra ruota e rotaia. Caratteristiche e applicazioni dei sistemi di trasporto su gomma a guida vincolata, precisamente: sistema Translohr, sistemi metropolitani leggeri AGT e sistemi su monorotaia. Conclusioni inerenti pregi e difetti dell'utilizzo di ruote gommate da parte dei sistemi a guida vincolata.
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Sambo, Mattia. "Valutazione delle caratteristiche prestazionali di una pavimentazione stradale soggetta a sversamenti a seguito di eventi post-incidentali." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
L’elaborato in questione analizza gli effetti che comportano la contaminazione di diesel, benzina, olio motore, olio freni e acido, al manto stradale e la valutazione delle conseguenze dovute al trattamento di pulizia eseguito in sito e riprodotto in laboratorio. Lo scopo dell’analisi è quello di quantificare le caratteristiche prestazionali di aderenza, la resistenza a trazione e la rigidezza della pavimentazione stradale e a tal proposito, in collaborazione con l’azienda Zini Elio, è stata condotta una serie di esperimenti sul campo prove e sui campioni prelevati da esso, in modo da rappresentare una situazione che simuli le condizioni reali della superficie stradale. Nello specifico sono state previste: ITSM, ITS, Skid test, Grip Tester e Sand Patch. Mediante le prime due tipologie di prova si sono valutate le proprietà meccaniche del conglomerato bituminoso e successivamente stata eseguita un’analisi del danno causato dallo sversamento dei liquidi pericolosi. Per quanto riguarda le altre tre prove, si sono ottenuti risultati finalizzati alla valutazione delle caratteristiche superficiali della pavimentazione stradale. Nel dettaglio sono stati fatti dei rilievi in continuo e puntuali per osservare come viene alterata l’aderenza delle superfici oggetto di studio, sia per tempi antecedenti e successivi allo sversamento che per quelli posteriori alle operazioni di pulizia. Dai dati rilevati è stato possibile confrontare l’aderenza in relazione ai liquidi scelti per simulare gli sversamenti che avvengono in seguito agli incidenti, ai tempi di esposizione alla sostanza contaminante utilizzata, e alle condizioni della superficie, ovvero se essa è stata soggetta o meno al trattamento di pulizia in sito.
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Fazio, Francesco. "Metodi di analisi non lineare di strutture in calcestruzzo armato. Modellazione del fenomeno dell aderenza - scorrimento fra acciaio e calcestruzzo." Doctoral thesis, Università di Catania, 2013. http://hdl.handle.net/10761/1411.

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Abstract:
La risposta non lineare di un sistema strutturale, simulata mediante l uso di modelli continui standard con ipotesi di materiali omogenei, trova il suo stato critico e di fallimento nella modellazione di quei materiali che presentano la formazione di fessure macroscopiche, sotto certe condizioni di carico, dal normale esercizio fino all azione sismica. Diverse sono le formulazioni ed i modelli numerici presenti in letteratura per la simulazione del fenomeno della fessurazione e della frattura coesiva, molti dei quali risultano spesso abbastanza sofisticati ed onerosi dal punto di vista computazionale. Lo studio svolto nella presente tesi è stato rivolto alla modellazione ed all analisi dei processi di fessurazione in elementi monodimensionali in cemento armato, quali tiranti e travi, attraverso una modellazione agli elementi finiti, avendo come obiettivo quello di modellare il fenomeno mediante una strategia numerica che non comporti profonde modifiche ai codici di calcolo impiegati nel metodo degli elementi finiti. In particolare, nell ambito dell ipotesi di piccoli spostamenti e piccoli gradienti di spostamento, il principale oggetto di studio è stato quello della formulazione analitica di un modello meccanico, idoneo a simulare il comportamento di tiranti e travi in calcestruzzo armato, che include l interazione fra le barre di armatura e il conglomerato cementizio e che è in grado di seguire l evoluzione del quadro fessurativo all interno dell elemento, tenendo in considerazione in maniera completa l energia di frattura del materiale calcestruzzo. Gli elementi strutturali sono stati modellati come dei compositi costituiti da una matrice in calcestruzzo e da un insieme di fibre longitudinali di acciaio, interconnesse con elementi di interfaccia che simulano il fenomeno dell aderanza - scorrimento tra i predetti elementi del composito, sfruttando una formulazione energetica del problema. Tutte le equazioni che governano il problema in esame sono state ottenute mediante l uso di un funzionale energetico misto. I legami costitutivi dei materiali calcestruzzo ed acciaio sono quelli classici, reperiti in letteratura, mentre il comportamento dell interfaccia tra di essi è stato simulato con una variante logaritmica del legame indicato nel CEB FIP Model Code 90. Nella fase coesiva di apertura delle fessure all interno della matrice in calcestruzzo, per le interfacce che le simulano sono stati adottati modelli costitutivi del calcestruzzo a trazione di tipo softening (lineare, bilineare, trilineare, esponenziale), tratti dalla copiosa letteratura al riguardo. L attenzione è stata focalizzata sull analisi di un tirante in composito calcestruzzo ed acciaio, per il quale sono stati implementati degli algoritmi di calcolo che consentono di seguire il comportamento non lineare dell elemento dalla fase integra alla fase fessurata fino al collasso. Partendo dalla definizione delle caratteristiche geometriche e meccaniche delle membrature, l'algoritmo determina le funzioni di forma degli spostamenti generalizzati, le matrici di rigidezza, i campi di spostamento, lo stato deformativo e quello tensionale. Viene illustrata, in dettaglio, la tecnica adoperata per implementare, in ambiente Mathematica e Matlab, un elemento finito monodimensionale a due nodi in grado di catturare discontinuità nel campo di spostamento, nel caso del tirante. Analogo studio è stato svolto per gli elementi compositi travi in calcestruzzo cementizio armato e per essi si sono definiti tutti gli elementi preliminari fino alla fase di incipiente fessurazione, necessari per la successiva formulazione dell analisi non lineare fino al collasso. La procedura e l elemento finito implementato sono stati validati mediante confronti con risultati noti in letteratura e con quelli di prove sperimentali standard, tratte dalla stessa letteratura ed impiegate classicamente nell ambito dello studio del fenomeno della fessurazione e della meccanica della frattura.
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Zeoli, Domenico. "Analisi prestazionale di pavimentazioni contenenti polverino di gomma da PFU." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Abstract:
La presente ricerca è stata svolta con l’obbiettivo di valutare le caratteristiche prestazionali di pavimentazioni in conglomerato bituminoso con aggiunta di PFU. Il prodotto è un legante bituminoso modificato, al quale il polverino di gomma da PFU è aggiunto manualmente (meccanicamente) al mescolatore tramite tecnologia Dry, nella quale la frazione di gomma è impiegata in sostituzione a una porzione di inerti fini. Ai fini di tale studio sono stati stesi 300 metri di SMA lungo la S.P. 569 nel centro abitato di Zola Predosa (BO) durante la quale sono state effettuate le analisi ambientali. Di questi 300 metri, una parte è costituita da SMA tradizionale, mentre la parte restante è divisa tra SMA contenente 1,20% in peso di PFU e SMA contenente 0,75% in peso di PFU. Sono state predisposte 3 diverse indagini sperimentali: a 2 mesi dalla stesa (31 Luglio 2014), a 6 mesi e la terza ad 1 anno dalla prima sessione di controllo. Nella prima campagna è stato eseguito il prelievo di campioni carotati per la verifica fisico-meccanica delle miscele posate e degli spessori, mentre per tutte le campagne di prova tutte sono state effettuate analisi per la valutazione dell’aderenza, della tessitura e dell’emissione e assorbimento acustico della pavimentazione. L’elaborato è sviluppato nel seguente modo: sarà prima presentata una panoramica sul problema del riciclaggio di PFU. Verranno poi riportate le norme che regolano l’uso delle strumentazioni utilizzate durante le prove e la trattazione dei dati che ne derivano. Verrà poi descritto il campo prove, la stesa sperimentale e tutti i test effettuati sul sito di Zola Predosa. Successivamente verrà effettuata l’analisi dei dati rispettivamente per l’analisi ambientale, il pendolo, l’altezza in sabbia, l’analisi dei livelli acustici, il LaserProf, lo Skiddomter BV11 e il Laser NextEngine HD. Infine verranno tratte le conclusioni, basate sulle analisi condotte, al fine di valutare il rendimento delle pavimentazioni indagate.
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SCOTTI, LORENZA. "Metodi statistici per la valutazione economica in sanità: analisi costo-efficacia per la valutazione dell'incremento di aderenza ai trattamenti per patologie croniche." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2012. http://hdl.handle.net/10281/29855.

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Abstract:
Introduzione: Nell’ultimo decennio il Servizio Sanitario Nazionale ha subito numerosi cambiamenti principalmente a causa della riduzione delle risorse economiche disponibili. Si è però contemporaneamente assistito ad un incremento della spesa sanitaria dovuto alla crescente e continua introduzione di tecnologie in campo sanitario. È quindi necessario condurre appropriate analisi, quali le analisi costo-efficacia, che valutano congiuntamente costi ed efficacia legati al’introduzione di una nuova tecnologia sanitaria al fine di fornire importanti informazioni ai decisori in campo sanitario che possono influenzare l’allocazione delle scarse risorse a disposizione. Un campo d’interesse per la valutazione economica in campo sanitario può essere l’analisi costo-efficacia dell’incremento di aderenza alle terapie per il trattamento delle patologie croniche nella pratica clinica corrente. Infatti, affinchè queste terapie siano efficaci devono essere assunte con continuità e per un consistente periodo di tempo. I risultati ottenuti negli studi clinici circa la loro efficacia non sempre sono evidenziati anche dagli studi osservazionali in quanto nella pratica clinica si osserva una scarsa aderenza dei pazienti alla terapia. Sarebbe quindi necessario attivare degli interventi volti a incrementare l’aderenza al trattamento al fine di massimizzare l’efficacia dei farmaci. Per questo tipo di analisi, gli usuali metodi utilizzati per l’analisi costo-efficacia, quali i modelli markoviani, non sono particolarmente adatti in quanto questi generalmente utilizzano dati provenienti dalla letteratura scientifica e in particolare da studi clinici controllati e randomizzati che a causa delle loro caratteristiche non sono in grado di descrivere la pratica clinica corrente. L’obiettivo principale di questo lavoro è quello di identificare l’approccio per effettuare analisi costo-efficacia nel contesto degli studi osservazionali unendo le potenzialità di questi studi, largamente utilizzati in farmaco epidemiologia per indagare l’efficacia del trattamento farmacologico nel prevenire alcuni eventi di interesse, con l’analisi economica per mettere in relazione i costi legati alla storia farmacologica dei pazienti con l’efficacia della terapia stessa. L’approccio individuato è stato applicato alla valutazione dell’effetto dell’aumento di aderenza alle terapie croniche utilizzate nella prevenzione primaria di differenti patologie quali quelle cardiovascolari e le fratture osteoporotiche utilizzando i dati provenienti dai database amministrativi della regione Lombardia. Metodi: Dai database amministrativi della regione Lombardia sono state selezionate tre coorti di pazienti che avevano ricevuto almeno una prescrizione di statine (coorte 1), antipertensivi (coorte 2) o bifosfonati (coorte 3) in un determinato periodo di reclutamento. Successivamente a queste coorti sono stati applicati alcuni criteri di esclusione per assicurare l’inclusione dei soli utilizzatori incidenti del farmaco in prevenzione primaria, che avessero almeno un anno di follow-up e che fossero utilizzatori continui del farmaco. I pazienti hanno accumulato anni-persona di follow-up dalla data della prima prescrizione fino al più precoce dei seguenti eventi: i) evento di interesse (ischemia miocardica acuta per la prima coorte, evento cardiovascolare per la seconda e frattura osteoporotica per la terza, identificate nel database delle schede di dimissione ospedaliera, ii) morte o migrazione iii) termine del follow-up. Per ogni paziente, l’aderenza al trattamento è stata valutata tramite la Proportion of Days Covered (PDC), ovvero la percentuale di giorni di follow-up coperta dal trattamento. Per ogni coorte, è stato implementato un modello di regressione di Cox per valutare la relazione tra aderenza al trattamento (inclusa come covariata tempo-dipendente) e insorgenza dell’evento d’interesse. Le stime ottenute sono state aggiustate per età, genere, indice di comorbosità di Charlson, e cotrattamenti ricevuti durante il follow-up. Per ogni paziente, è stato calcolato il costo totale del trattamento come somma della spesa relativa ad ogni prescrizione del farmaco d’interesse, ricevuta durante il follow-up. Il costo individuale per giorno di trattamento è stato ottenuto dividendo la spesa totale per il numero di giorni coperti dal trattamento. Per ognuna delle coorti sono stai creati alcuni scenari in cui l’aderenza media al trattamento viene incrementata. In ogni scenario, per ogni paziente è stato generato un nuovo livello di PDC, sommando al valore osservato nella coorte originale (baseline) un valore di incremento, estratto da una variabile casuale normale. Per ogni scenario è stata valutata la spesa farmaceutica e una misura d’efficacia rappresentata per le prime due coorti dagli eventi evitati e nella terza coorte dal tempo atteso libero da malattia grazie all’aumento di aderenza alla terapia. L’indicatore utilizzato per valutare se l’incremento dell’aderenza al trattamento è costo efficace è l’Incremental Cost-Effectiveness Ratio (ICER) ovvero il rapporto tra la differenza dei costi medi annuali e la differenza tra gli eventi evitati o il tempo atteso libero da malattia osservati al baseline e in ogni scenario. Risultati: Nella prima coorte sono stati inclusi 84,262 utilizzatori incidenti di statine che hanno accumulato 358,798 anni persona di follow-up (in media 4.3 anni per paziente) di cui il 45% era coperto dal trattamento. La coorte ha generato 1,397 eventi di ischemia miocardica acuta,con un tasso di incidenza di 39 casi ogni 10,000 anni persona a rischio. Per questa coorte, l’ICER varia tra 243 mila euro (95% IC: 230 - 259 mila euro) nello scenario in cui l’aderenza media è pari al 50% e 413 mila euro (95% IC: 391 – 439 mila euro) ogni 10,000 anni persona nello scenario in cui l’aderenza media è pari al 90% per evitare un evento di IMA ogni 10,000 anni persona grazie all’aumento dell’aderenza al trattamento con statine. La coorte degli utilizzatori di antipertensivi era formata da 209,650 utilizzatori incidenti di del farmaco che hanno accumulato 1,244,870 anni persona di follow-up (in media 6 anni per paziente di cui il 52% era coperto dal trattamento. La coorte ha generato 10,688 eventi cardiovascolari, con un tasso di incidenza di 86 casi ogni 10,000 persone anno a rischio. Per questa coorte, i valori dell’ICER decrescono da 76 mila euro (95% IC: 74- 77 mila euro), a 75 mila euro (95% IC: 73 - 76 mila euro) 73 mila euro (95% IC: 72 - 75 mila euro) per ogni evento cardiovascolare evitato dall’incremento dei livelli di aderenza alla terapia con antipertensivi dal baseline rispettivamente a livelli medi di aderenza pari al 60% e all’80%. Infine nell’ultima coorte sono state incluse 28,558 utilizzatori incidenti di bifosfonati che hanno accumulato 177,868 anni persona di follow-up (in media 6 anni per paziente) di cui il 33% era coperto dal trattamento. La coorte ha generato 1,921 eventi di frattura osteoporotica, con un tasso di incidenza di 108 casi ogni 10,000 anni persona a rischio. Per quanto riguarda questa coorte l’ICER varia tra 135 mila euro (95%IC:119 - 152 mila euro) per ogni anno libero da malattia guadagnato nello scenario in cui l’aderenza media è pari al 40% fino a 60 mila euro (95%IC:56 - 65 mila euro) nello scenario in cui l’aderenza media è dell’80%. Conclusioni: Il metodo proposto per l’analisi costo-efficacia consente di integrare le potenzialità degli studi osservazionali, largamente utilizzati in farmaco epidemiologia per indagare l’efficacia del trattamento farmacologico, con l’analisi economica. Inoltre l’approccio sottolinea come i database amministrativi siano un’importante fonte di dati per gli studi di farmacoepidemiologia e farmacoeconomia in quanto consentono di valutare sia costi che efficacia dei farmaci nell’ambito della reale pratica clinica ed inoltre permettono di condurre studi su una popolazione ampia e non selezionata e in tempi brevi. Un importante risparmio di risorse potrebbe essere ottenuto incoraggiando l’uso di farmaci meno costosi, come quelli generici, e scoraggiando lo spreco di risorse per il trattamento di pazienti che non necessitano della terapia farmacologica. Questo potrebbe liberare le risorse necessarie per finanziare gli interventi per migliorare l’aderenza ai trattamenti cornici.
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BOZZI, FRANCESCO. "LE SPIRE DELLA VIPERA. ADERENTI E ADERENZE DENTRO E FUORI LO STATO VISCONTEO-SFORZESCO FRA TRE E QUATTROCENTO." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2021. http://hdl.handle.net/2434/825485.

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Abstract:
La tesi si propone di mettere in luce gli aspetti più caratteristici e rilevanti dei trattati di aderenza nella loro declinazione visconteo-sforzesca, con l’obiettivo di evidenziare lo sviluppo e, soprattutto, i caratteri innovativi di un legame che, destinato a perdurare nell’età moderna, offre una rinnovata chiave interpretativa dei processi genetici di una “nuova” statualità alla fine dell’età di mezzo. Vincoli elastici, flessibili e ritagliati direttamente sulle base delle contingenze in cui venivano stipulati, i trattati di aderenza (o colleganza, accomandigia, raccomandazione, …) conobbero una vasta diffusione nell’Italia bassomedievale e rinascimentale, in particolar modo dalla metà del XIV secolo, e avevano lo scopo di coordinare i principali poteri degli scacchieri italiani e le realtà minori che allignavano dentro o al di fuori degli stessi, in particolar modo i signori rurali o, in qualche caso, le comunità: riassumendo ai minimi termini, il principalis si vedeva infatti garantito sostegno militare, mentre l’adherens riceveva protezione e legittimazioni di vario tipo. L’utilizzo che i signori – e poi i duchi – di Milano fecero di tale strumento risulta di grande interesse, in quanto Visconti prima e Sforza poi ricorsero con particolare costanza al legame sia per consolidare i processi di state-building interni allo stato, sia i processi di espansione esterni ai confini del principato. Sin dalla metà del Trecento, infatti, i signori di Milano utilizzarono frequentemente i trattati di aderenza per individuare alleati direttamente a ridosso – se non addirittura all’interno – dei territori nemici. Tale meccanismo fu particolarmente sfruttato durante l’età di Gian Galeazzo Visconti, che rese la pressione dei suoi aderenti quantomai efficace contro le potenze avversarie (in particolare Firenze) innervando di sostenitori aree strategiche come la Romagna e la Lunigiana. Con la morte del primo duca di Milano nel 1402 il vincolo attraversò un lungo periodo di crisi, dovuto alla debolezza di Giovanni Maria Visconti, e fu solo in seguito alla sua violenta scomparsa (1412) che Filippo Maria Visconti poté ricostruire, al pari dello stato, anche la rete di aderenti, declinata dal terzo duca in senso difensivo piuttosto che offensivo. Nel momento in cui la dinastia si estinse e il ducato cadde nelle mani degli Sforza, il legame si ritrovò inserito all’interno dei delicati equilibri della Lega italica: l’aderenza divenne così un modo non più per aggredire i nemici o per difendersi, per definire e profilare la propria sfera di influenza, ormai in qualche modo “stabilizzata” e non più sottoposta a eccessivi scossoni. Dal punto di vista nei processi di state-building, invece, il legame mantenne caratteristiche costanti nel corso del tempo: tramite le accomandigie i signori e i duchi di Milano riuscirono infatti a meglio vincolare a sé le animate famiglie signorili che punteggiavano gli spazi dello stato, in particolare in aree come il Piemonte e l’Emilia. Lì i trattati, che pure non persero le loro caratteristiche militari, rivelarono tutto il loro potenziale come elementi di coordinazione e di disciplinamento: la loro fortuna risiede proprio nelle loro caratteristiche elastiche, che se da una parte rendevano il vincolo così costruito instabile, dall’altra ne sostanziano l’effettiva modernità, e che ne garantirono la lunga durata (seppur con alterne fortune) ancora per tutto il ‘500 e oltre.
The research proposes to investigate the most characteristic and relevant aspects of the treatises of adherentia under the Visconti and Sforza, with the aim of highlighting the development and, above all, the innovative characteristics of a bond which, destined to last in the modern age, offers a new interpretative key to the genetic processes of a "new" statehood at the end of the Middle Age. Those treaties were elastic, flexible and tailored directly on the basis of the contingencies in which they were stipulated, and the bonds of adherentia (or collegatio, accomandatio, recomendisia, and so on) knew a wide diffusion in medieval and renaissance Italy, especially from the middle of the 14th century: they had the aim of coordinating the main powers of the Italian chessboards and the minor realities inside or outside them, especially the rural lords or, in some cases, the communities; summing up, the principalis was guaranteed military support, while the adherens received protection and legitimations of various kinds. The use that the lords – and then the dukes – of Milan made of this instrument is of great interest, as Visconti and Sforza resorted with particular constancy to the link both to consolidate the state-building processes inside the state and the expansion processes outside the principality's borders. Since the middle of the fourteenth century, in fact, the lords of Milan frequently used treaties of adherentia to identify allies close to – or even inside – enemy territories. This mechanism was particularly exploited during the age of Gian Galeazzo Visconti, who made the pressure of his adherentes as effective as possible against the opposing powers (in particular Florence) and made strategic areas such as Romagna and Lunigiana a source of supporters. With the death of the first duke of Milan in 1402 the bond went through a long period of crisis, due to the weakness of Giovanni Maria Visconti, and it was only after his violent death (1412) that Filippo Maria Visconti was able to rebuild, like the state, the network of adherentes, which the third duke declined in a defensive rather than offensive way. When the dynasty became extinct and the Duchy fell into the hands of the Sforza, the bond found itself inserted within the delicate equilibrium of the Italic League, thus becoming a way no longer to wage war, but was rather used to define and profile the spheres of influence, now somehow "stabilised" and no longer subject to excessive shocks. From the point of view of the state-building processes, on the other hand, the bond maintained constant characteristics over time: through the accomandigie, the lords and dukes of Milan managed to better bind the restless noble families that dotted the spaces of the state, particularly in areas such as Piedmont and Emilia. There the bonds, which did not lose their military characteristics, revealed all their potential as elements of coordination and discipline: their fortune resides precisely in their elastic characteristics, which, if on the one hand made the bond so constructed unstable, on the other, substantiated its effective modernity, which guaranteed its long duration (albeit with alternating fortunes) throughout the fifteenth century and beyond.
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Books on the topic "Aderenza"

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Het Bloed in onze aderen. Amsterdam: Prometheus, 2011.

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Bozzi, Francesco. Le spire della vipera: Le aderenze viscontee fra Tre e Quattrocento. Milano, Italy: FrancoAngeli, 2021.

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3

Santana, João Caboz. O contrato factoring: Sua caracterização e relações factor-aderente. Lisboa: Edições Cosmos, 1995.

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4

Santorsola, Giuseppe G. L'Andamento dell'occupazione e le sue prospettive nelle aziende ordinarie di credito aderenti all'Assbank, 1975-1984. Milano: ICEB - Iniziative Culturali ed Editoriali Bancare, 1986.

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5

Solucion detox para la belleza natural: Claves nutricionales para disfrutar de una piel radiante, una energia renovada y el cuerpo que siempre has deseado. Madrid: Gaia Ediciones, 2014.

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Torre, Marie De La. Make up: De la confianza en tu belleza al glam make up. San Bernardino, CA: [publisher not identified], 2013.

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7

Guiseppina, Fantozzi, and Roda Riccardo, eds. Edilizia residenziale a Prato, 1966-91: 25 anni di attività del Consorzio comprensoriale pratese fra le cooperative di abitazione aderenti all'ARCAT-Lega. Firenze: Alinea, 1992.

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8

Belleza y bienestar. Alcobendas, Madrid: LIBSA, 2014.

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9

photographer, Thor Agnes 1986, and Hahn Samantha illustrator, eds. El arte del peinado: La guía definitiva para hacerte tú misma trenzas, moños, rizos y muchos otros peinados. Barcelona: Acanto, 2016.

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V, Hach-Wunderle, ed. Phlebography and sonography of the veins. Berlin: Springer, 1997.

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Book chapters on the topic "Aderenza"

1

Esposito, C., F. Perricone, I. Giurin, M. Escolino, and A. Settimi. "Lisi di aderenze." In Videochirurgia pediatrica, 185–89. Milano: Springer Milan, 2010. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1797-9_21.

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Fernandes, Ewerton da Silva, Julierme de Siqueira Farias, and Paulo Sérgio de Sena. "A FERRAMENTA CULTURAL “SANTA CRUZ” ADERENTE À CONSERVAÇÃO." In Ecologia e Conservação, 73–83. Atena Editora, 2021. http://dx.doi.org/10.22533/at.ed.0452109027.

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3

Santos, Lorena Cardoso Borges dos, Cristiano Silva Silveira, Rafael de Oliveira Gomes, Carlos Cesar Barioni de Oliveira, Denis Antonelli, and Jairo Eduardo de Barros Alvares. "TARIFA BINÔMIA PARA CONSUMIDORES DO GRUPO B: UMA PROPOSTA ADERENTE AO ATUAL ARCABOUÇO REGULATÓRIO BRASILEIRO." In A Produção do Conhecimento na Engenharia Elétrica, 40–51. Atena Editora, 2019. http://dx.doi.org/10.22533/at.ed.6511929054.

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Parizi, Fernando Machado. "COMPARAÇÃO DE ARMADURA MÍNIMA EM VIGAS PROTENDIDAS EM PÓS-TRAÇÃO ADERENTE COM CAD E CRF." In Collection: Applied civil engineering 2, 45–57. Atena Editora, 2022. http://dx.doi.org/10.22533/at.ed.7422226045.

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5

Kaczmarek, Tomasz. "Pirandello a Łódź ovvero Adam Hanuszkiewicz mette in scena Così è (se vi pare)." In Sperimentare ed esprimere l’italianità. Aspetti letterari e culturali. Doświadczanie i wyrażanie włoskości. Aspekty literackie i kulturowe. Wydawnictwo Uniwersytetu Łódzkiego, 2021. http://dx.doi.org/10.18778/8220-478-0.15.

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Abstract:
Nel presente articolo si tratta dell’allestimento di Così è (se vi pare) di Pirandello che ebbe un successo notevole sul palcoscenico del Teatr Powszechny a Łódź nel 1989. Questa rappresentazione fu importante non solo per la carriera del regista, Adam Hanuszkiewicz, ma anche per la ricezione della produzione pirandelliana di cui le vicende non furono fino ad allora particolarmente favorevoli. Essa propose nuove possibilità interpretative fin qui celate dell’opera dell’autore italiano. Di fatti, oltre a trasgredire le convenzioni sceniche, secondo alcuni ormai desuete, il Siciliano mise avanti una nuova drammaturgia frammentaria e apparentemente incompiuta che si concentra piuttosto sulla “vita” che sull’“azione prettamente agonistica”. Esponendo un nuovo paradigma del “dramma-della-vita” che sta in netta oposizione al “dramma-nella-vita”, ossia “dramma assoluto”, egli diede vita alla drammaturgia moderna e contemporanea. Aderendo all’ottica teatrale e drammatica di Pirandello, Hanuszkiewicz tende dunque a liberare l’autore di Enrico IV dalle tradizionali interpretazioni che si focalizzavano essenzialmente sul suo sistema chiamato “pirandellismo” oppure sul presunto “esistenzialismo”. Il regista polacco non esitò ad adottare il dramma ai tempi moderni, senza però intaccare i presupposti “ideologici” dell’opera: Hanuszkiewicz la rilesse secondo la chiave contemporanea ed anche profondamente personale, scoperchiandone il suo carattere sempre attuale nonché universale che poteva essere accolto con comprensione e ammirazione non solamente in Italia. L’articolo ripercorre quindi la fortuna dello spettacolo che, al pari dei Giganti della montagna, messo in scena da Izabella Cywińska (1974), aprì una nuova strada alla riscoperta dell’opera dello scrittore agrigentino.
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Correoso Rodenas, José Manuel. "Richard Hakluyt y Paul Rycaut: visiones inglesas de los Comentarios reales." In La actualidad de los estudios de Siglo de Oro. Edition Reichenberger, 2023. http://dx.doi.org/10.59010/9783967280494_013.

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Abstract:
Desde épocas muy tempranas, el interés internacional por la vida y obra del Inca Garcilaso de la Vega suscitó la traducción de sus escritos. Entre sus textos, los Comentarios reales gozaron de una especial fama. Autores de relevante talla intelectual como Richard Hakluyt, Samuel Purchas o Paul Rycaut utilizaron la producción del autor andino para aderezar su propia obra. En 1625, apareció la primera versión inglesa de los Comentarios reales inserta en el Pilgrimes de Samuel Purchas, quien tomará diversos pasajes para sus propias descripciones de Perú. Según Purchas, habría tomado esos textos de una traducción anterior llevada a cabo por el cosmógrafo Richard Hakluyt, que este le habría legado al saber próxima su muerte. Más allá de lo cuestionable de esta anécdota, el año 1688 sería testigo de la primera edición íntegra en inglés de los Comentarios reales. Esta vendría de la mano de Paul Rycaut. Sin embargo, Rycaut también afirma que la traducción no es suya, sino que también toma la del desaparecido Hakluyt. Así, a lo largo de, como poco, seis décadas, diversos autores reutilizaron la obra del Inca Garcilaso con fines imperiales y propagandísticos al servicio de la Corona inglesa. El objetivo de este capítulo es explorar cómo se gesta ese trasvase de contenidos desde el original español hasta la versión definitiva de Rycaut. Para ello, se hará un especial hincapié en la traducción de principios de siglo de Richard Hakluyt, intentando establecer cuál fue su alcance real y cómo influyó en la gestación de una imagen imperial española.
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Alencar, Gliner Dias, and Hermano Perrelli de Moura. "PROPOSTA DE ESTRATÉGIA DE MATURIDADE E PRIORIZAÇÃO PARA SEGURANÇA DA INFORMAÇÃO BASEADA NA ISO/IEC 27001 E 27002 ADERENTE AOS PRINCÍPIOS DA GOVERNANÇA ÁGIL." In Princípios e aplicações da computação no brasil, 82–98. Antonella Carvalho de Oliveira, 2019. http://dx.doi.org/10.22533/at.ed.4691916019.

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Conference papers on the topic "Aderenza"

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Dos Santos Jr., Antônio F., Vandermi J. Da Silva, and Vicente F. de Lucena Jr. "Desenvolvimento de um Processo de Software Aderente à ISO 9001:2000 Baseado no Processo Ágil Scrum." In Simpósio Brasileiro de Qualidade de Software. Sociedade Brasileira de Computação - SBC, 2008. http://dx.doi.org/10.5753/sbqs.2008.15556.

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Abstract:
Este artigo descreve como o departamento de pesquisa e desenvolvimento de uma empresa de dispositivos móveis desenvolveu um processo aderente à ISO 9001:2000 para uso em projetos que utilizam o processo Scrum no desenvolvimento de software, baseando-se na experiência e histórico do uso desse processo ágil em projetos antigos, mantendo seu sistema da qualidade aderente à ISO 9001:2000, obtendo a certificação neste padrão e melhorando o desempenho de seus projetos.
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Riano Jaimes, Cristhian Ivan, Alberto Alvares, Joao Carlos Espindola Ferreira, and Julio Cesar Benavente. "MODELO DE INTEGRAÇÃO PARA INSPEÇÃO EM MALHA FECHADA ADERENTE A STEP-NC." In Congresso Brasileiro de Engenharia de Fabricação. ABCM, 2017. http://dx.doi.org/10.26678/abcm.cobef2017.cof2017-0290.

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Marçal, Ana Sofia Cysneiros, and Maria Elizabeth Sucupira Furtado. "Scrummi: Um processo de gestão ágil baseado no Scrum e aderente ao CMMI." In Simpósio Brasileiro de Qualidade de Software. Sociedade Brasileira de Computação - SBC, 2010. http://dx.doi.org/10.5753/sbqs.2010.15451.

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Abstract:
Organizações de software que têm empregado esforços na melhoria dos seus processos com base em modelos de qualidade tais como o CMMI, têm demonstrado um interesse crescente na adoção de métodos ágeis. Este trabalho adotou o desafio de analisar a aderência do Scrum em relação ao CMMI e definir o processo de gestão ágil Scrummi a partir de uma extensão do Scrum sendo aderente às áreas de gestão do CMMI. O Scrummi foi aplicado em um projeto de desenvolvimento de software em uma organização CMMI nível 3, mostrando que agilidade e maturidade podem caminhar juntas. A partir do Scrummi foram alcançadas melhorias relacionadas com aumento de produtividade, desenvolvimento e comprometimento do time do projeto.
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RAMALHO, SALOMÃO NATHAN LEITE, THAYNARA SARMENTO OLIVEIRA ALMEIDA, PABLO DUARTE LIMA, TERESA PATRÍCIA ACEBEY CRESPO, THASSIANY SARMENTO OLIVEIRA ALMEIDA, BIANKA MARTINS SILVA NASCIMENTO, FRANCISCO VICTOR ANDRADE CAVALCANTE, and MIKHAEL RANIER LEITE RAMALHO. "RHEUMATOID ARTHRITIS PACIENTES LACK OF ADERENCE TO VACCINAL IMMUNIZATION PROGRAMS: A BIBLIOGRAPHIC REVIEW." In 36º Congresso Brasileiro de Reumatologia. São Paulo: Editora Blucher, 2019. http://dx.doi.org/10.5151/sbr2019-575.

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Rodrigues, Cesar A., Álvaro F. Santos, Thiago L. Paiva, and Marcelo W. Barbosa. "Institucionalização de processo aderente ao CMMI-DEV ML3 em uma empresa exportadora de software." In Simpósio Brasileiro de Qualidade de Software. Sociedade Brasileira de Computação - SBC, 2008. http://dx.doi.org/10.5753/sbqs.2008.15558.

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Abstract:
Este artigo apresenta a experiência da aplicação de mecanismos para institucionalização efetiva de processos alinhados ao Nível 3 de Maturidade do CMMI-DEV em toda unidade organizacional da Vetta, empresa exportadora de software. As principais atividades realizadas para institucionalização dos processos de software são apresentadas e avaliadas do ponto de vista da realidade da empresa.
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Knob, Flávio, Filipi Silveira, Afonso Inácio Orth, and Rafael Prikladnicki. "RiskFree – Uma Ferramenta de Gerenciamento de Riscos Baseada no PMBOK e Aderente ao CMMI." In Simpósio Brasileiro de Qualidade de Software. Sociedade Brasileira de Computação - SBC, 2006. http://dx.doi.org/10.5753/sbqs.2006.15610.

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Abstract:
Neste artigo é apresentada a ferramenta RiskFree, uma ferramenta desenvolvida para auxiliar as equipes de projetos de desenvolvimento de software a gerenciarem riscos em seus projetos. O enfoque principal do artigo é apresentar como a ferramenta está baseada nas boas práticas do PMBOK e aderente à área de processo de gerência de riscos do modelo CMMI. Também serão apresentadas algumas propostas de evoluções para a ferramenta.
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Marçal, Ana Sofia C., Cibele De Ataíde F. Buchmann, Elisabeth M. Morais, and Teresa Maria De Medeiros Maciel. "Implantando uma Gestão Colaborativa de Processos aderente ao CMMI em um Instituto de Inovação." In Simpósio Brasileiro de Qualidade de Software. Sociedade Brasileira de Computação - SBC, 2007. http://dx.doi.org/10.5753/sbqs.2007.15590.

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Abstract:
Este artigo apresenta a experiência da implementação da gestão de processos no C.E.S.A.R, um instituto de inovação em tecnologia da informação e comunicação. O artigo relata como foi definido e composto o grupo de melhoria de processo, o mapeamento para garantir aderência ao CMMI, ressalta os principais desafios encontrados, assim como apresenta lições aprendidas desta experiência.
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Fagundes, Valquíria M., Sílvia R. Lopes, and Raquel M. P. Gutierrez. "Método otimizado de avaliação de processos." In Simpósio Brasileiro de Qualidade de Software. Sociedade Brasileira de Computação - SBC, 2013. http://dx.doi.org/10.5753/sbqs.2013.15288.

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Abstract:
Este artigo descreve a experiência da organização brasileira CPqD (Fundação CPqD Centro de Pesquisa e Desenvolvimento em Telecomunicações) no desenvolvimento de um método para execução de avaliações integradas de um sistema de gestão, aderente a várias normas e modelos. O CPqD necessitava de um processo de avaliação menos oneroso para a verificação de seus processos e com isto buscou desenvolver um método otimizado de avaliação.
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Santos, Gleison. "Medição em Organizações de Software: Observações do Estado da Prática." In Simpósio Brasileiro de Qualidade de Software. Sociedade Brasileira de Computação - SBC, 2011. http://dx.doi.org/10.5753/sbqs.2011.15410.

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Abstract:
O processo Medição deve ser implementado por empresas que objetivam o Nível F do Modelo de Referência do MPS.BR (MR-MPS). As organizações tem liberdade de decidir a melhor forma de implementar tal processo desde que seja aderente ao MR-MPS. Este artigo apresenta um relato sobre a implementação do processo Medição do MR-MPS em organizações a partir de observações do estado da prática em organizações que implementaram este processo. Espera-se, dessa forma, contribuir positivamente para a implementação deste processo em iniciativas de melhoria de processo de software baseadas no MR-MPS.
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Lamblet, Irlon De Souza, Jéssica A. S. Sanglard, and Nilson Mori Lazarin. "Sigilo médico-paciente sobre criptografia ponta-a-ponta." In XVIII Escola Regional de Redes de Computadores. Sociedade Brasileira de Computação - SBC, 2020. http://dx.doi.org/10.5753/errc.2020.15206.

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Abstract:
Diante do novo cenário imposto pela pandemia do COVID-19, a relação médico-paciente sofreu mudanças significativas. Em alguns casos é possível que o paciente seja atendido de forma remota, entretanto, a entrega e análise de exames são pontos sensíveis para o sigilo médico/paciente. Existem alguns sistemas de armazenamento de históricos médicos em nuvem, entretanto são soluções fechadas, não preveem migração de dados do paciente e não garantem que os dados estejam seguros a vazamentos. Este trabalho apresenta um modelo e uma implementação aderente a LGPD oferecendo ao paciente a capacidade de controlar e proteger o acesso a suas informações médicas.
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