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Dissertations / Theses on the topic 'Aderenza'

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1

Ginoble, Marco. "Prove di aderenza su mattoni e muretti in laterizio rinforzati con frp." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4403/.

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2

Bellini, Alessandro. "Prove di aderenza su mattoni e muretti in laterizio rinforzati con GFRP." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2610/.

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3

De, Nigris Stefano. "Prove cicliche di trazione e aderenza su muretti in laterizio rinforzati con FRCM." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
Le tipologie di prova adottate durante i test condotti su campioni FRCM sono state essenzialmente due: prove di trazione e prove di aderenza, svolte impiegando due diverse modalità di applicazione del carico (caricamento monotono e/o ciclico) e due diverse tipologie di rinforzo (una in fibra di carbonio e una in fibra di vetro). Nel corso delle prove di trazione, i risultati migliori sono stati ottenuti per i rinforzi in fibra di carbonio con applicazione del carico di trazione monotona, quindi per la soluzione in cui si è utilizzata la fibra avente le caratteristiche meccaniche migliori; il comportamento di questi materiali è risultato tuttavia peculiare, in quanto lo strato di malta esterno ha mostrato spesso distacchi e perdita di adesione rispetto alla rete bidirezionale di rinforzo, rendendo difficoltosa la misura esterna della deformazione del composito. I rinforzi in fibra di vetro (GFRCM) hanno mostrato risultati inferiori in termini di tensione massima, in accordo con la tipologia di fibra impiegata, ma hanno evidenziato un comportamento caratterizzato si dall’apertura di fessure, ma maggiormente assimilabile ad una schematizzazione trilineare, senza fenomeni evidenti di distacco esterno della matrice prima della rottura. Dalla sperimentazione dei provini mediante prove di aderenza è emerso che, sia nel caso di prove monotone che cicliche, i provini rinforzati con GFRCM hanno mostrato un’efficienza maggiore. La rete in fibra di vetro ha mostrato una aderenza migliore all’interno della matrice cementizia, rispetto alla rete in fibra di carbonio, perché presenta uno speciale trattamento superficiale (appretto) che ne migliora la compatibilità e l’adesione al supporto. I rinforzi GFRCM testati hanno sfruttato al meglio le proprie caratteristiche meccaniche raggiungendo valori di carico maggiori (circa doppi) rispetto ai rinforzi CFRCM.
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4

Lo, Conte Luca. "Indagine teorica e sperimentale sull'aderenza di barre in frp nel calcestruzzo." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7545/.

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Abstract:
L’aderenza tra barre fibrorinforzate e calcestruzzo è una chiave fondamentale per comprendere al meglio l’azione composita di strutture rinforzate o armate in FRP. Deve essere mobilitata una certa aderenza tra la barra e calcestruzzo per trasferire gli sforzi da un corpo all’altro. Poiché il materiale composito è anisotropo, in direzione longitudinale le proprietà meccaniche sono governate da quelle delle fibre, mentre in direzione trasversale dalla resina. La matrice presenta in genere resistenze più basse di quella a compressione del calcestruzzo, cosicché il meccanismo di aderenza risulta diverso da quello sviluppato dalle tradizionali barre in acciaio. In questa tesi viene sviluppata appunto un’indagine sperimentale sul fenomeno dell’aderenza di barre in acciaio e barre in CFRP (fibra di carbonio) nel calcestruzzo, cercando di capire come cambia il fenomeno al variare dei parametri da cui dipende principalmente l’aderenza, come ad esempio la resistenza caratteristica a compressione del calcestruzzo, il diametro e la deformazione superficiale della barra e la posizione di questa nel provino di calcestruzzo. Sono state quindi realizzate delle prove di pull-out, ovvero delle prove di estrazione di barre da provini di calcestruzzo, per determinare le tensioni tangenziali d’aderenza in funzione dello scorrimento locale della barra (local bond-slip). Infine sono stati calibrati, sui risultati delle prove sperimentali, i tre modelli analitici più noti in letteratura che descrivono il fenomeno dell’aderenza delle barre in FRP nel calcestruzzo, ovvero quello di Malvar (1994), il CMR Model (1995) e il Modified BPE Model (1996).
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5

Bacchetti, Andrea. "Il fenomeno dell'aderenza e i sistemi di trasporto su gomma a guida vincolata: caratteristiche e applicazioni." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9347/.

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Abstract:
Analisi relativa al fenomeno dell'aderenza, riguardante sia il contatto tra pneumatico e strada, sia il contatto tra ruota e rotaia. Caratteristiche e applicazioni dei sistemi di trasporto su gomma a guida vincolata, precisamente: sistema Translohr, sistemi metropolitani leggeri AGT e sistemi su monorotaia. Conclusioni inerenti pregi e difetti dell'utilizzo di ruote gommate da parte dei sistemi a guida vincolata.
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6

Sambo, Mattia. "Valutazione delle caratteristiche prestazionali di una pavimentazione stradale soggetta a sversamenti a seguito di eventi post-incidentali." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
L’elaborato in questione analizza gli effetti che comportano la contaminazione di diesel, benzina, olio motore, olio freni e acido, al manto stradale e la valutazione delle conseguenze dovute al trattamento di pulizia eseguito in sito e riprodotto in laboratorio. Lo scopo dell’analisi è quello di quantificare le caratteristiche prestazionali di aderenza, la resistenza a trazione e la rigidezza della pavimentazione stradale e a tal proposito, in collaborazione con l’azienda Zini Elio, è stata condotta una serie di esperimenti sul campo prove e sui campioni prelevati da esso, in modo da rappresentare una situazione che simuli le condizioni reali della superficie stradale. Nello specifico sono state previste: ITSM, ITS, Skid test, Grip Tester e Sand Patch. Mediante le prime due tipologie di prova si sono valutate le proprietà meccaniche del conglomerato bituminoso e successivamente stata eseguita un’analisi del danno causato dallo sversamento dei liquidi pericolosi. Per quanto riguarda le altre tre prove, si sono ottenuti risultati finalizzati alla valutazione delle caratteristiche superficiali della pavimentazione stradale. Nel dettaglio sono stati fatti dei rilievi in continuo e puntuali per osservare come viene alterata l’aderenza delle superfici oggetto di studio, sia per tempi antecedenti e successivi allo sversamento che per quelli posteriori alle operazioni di pulizia. Dai dati rilevati è stato possibile confrontare l’aderenza in relazione ai liquidi scelti per simulare gli sversamenti che avvengono in seguito agli incidenti, ai tempi di esposizione alla sostanza contaminante utilizzata, e alle condizioni della superficie, ovvero se essa è stata soggetta o meno al trattamento di pulizia in sito.
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7

Fazio, Francesco. "Metodi di analisi non lineare di strutture in calcestruzzo armato. Modellazione del fenomeno dell aderenza - scorrimento fra acciaio e calcestruzzo." Doctoral thesis, Università di Catania, 2013. http://hdl.handle.net/10761/1411.

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Abstract:
La risposta non lineare di un sistema strutturale, simulata mediante l uso di modelli continui standard con ipotesi di materiali omogenei, trova il suo stato critico e di fallimento nella modellazione di quei materiali che presentano la formazione di fessure macroscopiche, sotto certe condizioni di carico, dal normale esercizio fino all azione sismica. Diverse sono le formulazioni ed i modelli numerici presenti in letteratura per la simulazione del fenomeno della fessurazione e della frattura coesiva, molti dei quali risultano spesso abbastanza sofisticati ed onerosi dal punto di vista computazionale. Lo studio svolto nella presente tesi è stato rivolto alla modellazione ed all analisi dei processi di fessurazione in elementi monodimensionali in cemento armato, quali tiranti e travi, attraverso una modellazione agli elementi finiti, avendo come obiettivo quello di modellare il fenomeno mediante una strategia numerica che non comporti profonde modifiche ai codici di calcolo impiegati nel metodo degli elementi finiti. In particolare, nell ambito dell ipotesi di piccoli spostamenti e piccoli gradienti di spostamento, il principale oggetto di studio è stato quello della formulazione analitica di un modello meccanico, idoneo a simulare il comportamento di tiranti e travi in calcestruzzo armato, che include l interazione fra le barre di armatura e il conglomerato cementizio e che è in grado di seguire l evoluzione del quadro fessurativo all interno dell elemento, tenendo in considerazione in maniera completa l energia di frattura del materiale calcestruzzo. Gli elementi strutturali sono stati modellati come dei compositi costituiti da una matrice in calcestruzzo e da un insieme di fibre longitudinali di acciaio, interconnesse con elementi di interfaccia che simulano il fenomeno dell aderanza - scorrimento tra i predetti elementi del composito, sfruttando una formulazione energetica del problema. Tutte le equazioni che governano il problema in esame sono state ottenute mediante l uso di un funzionale energetico misto. I legami costitutivi dei materiali calcestruzzo ed acciaio sono quelli classici, reperiti in letteratura, mentre il comportamento dell interfaccia tra di essi è stato simulato con una variante logaritmica del legame indicato nel CEB FIP Model Code 90. Nella fase coesiva di apertura delle fessure all interno della matrice in calcestruzzo, per le interfacce che le simulano sono stati adottati modelli costitutivi del calcestruzzo a trazione di tipo softening (lineare, bilineare, trilineare, esponenziale), tratti dalla copiosa letteratura al riguardo. L attenzione è stata focalizzata sull analisi di un tirante in composito calcestruzzo ed acciaio, per il quale sono stati implementati degli algoritmi di calcolo che consentono di seguire il comportamento non lineare dell elemento dalla fase integra alla fase fessurata fino al collasso. Partendo dalla definizione delle caratteristiche geometriche e meccaniche delle membrature, l'algoritmo determina le funzioni di forma degli spostamenti generalizzati, le matrici di rigidezza, i campi di spostamento, lo stato deformativo e quello tensionale. Viene illustrata, in dettaglio, la tecnica adoperata per implementare, in ambiente Mathematica e Matlab, un elemento finito monodimensionale a due nodi in grado di catturare discontinuità nel campo di spostamento, nel caso del tirante. Analogo studio è stato svolto per gli elementi compositi travi in calcestruzzo cementizio armato e per essi si sono definiti tutti gli elementi preliminari fino alla fase di incipiente fessurazione, necessari per la successiva formulazione dell analisi non lineare fino al collasso. La procedura e l elemento finito implementato sono stati validati mediante confronti con risultati noti in letteratura e con quelli di prove sperimentali standard, tratte dalla stessa letteratura ed impiegate classicamente nell ambito dello studio del fenomeno della fessurazione e della meccanica della frattura.
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Zeoli, Domenico. "Analisi prestazionale di pavimentazioni contenenti polverino di gomma da PFU." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Abstract:
La presente ricerca è stata svolta con l’obbiettivo di valutare le caratteristiche prestazionali di pavimentazioni in conglomerato bituminoso con aggiunta di PFU. Il prodotto è un legante bituminoso modificato, al quale il polverino di gomma da PFU è aggiunto manualmente (meccanicamente) al mescolatore tramite tecnologia Dry, nella quale la frazione di gomma è impiegata in sostituzione a una porzione di inerti fini. Ai fini di tale studio sono stati stesi 300 metri di SMA lungo la S.P. 569 nel centro abitato di Zola Predosa (BO) durante la quale sono state effettuate le analisi ambientali. Di questi 300 metri, una parte è costituita da SMA tradizionale, mentre la parte restante è divisa tra SMA contenente 1,20% in peso di PFU e SMA contenente 0,75% in peso di PFU. Sono state predisposte 3 diverse indagini sperimentali: a 2 mesi dalla stesa (31 Luglio 2014), a 6 mesi e la terza ad 1 anno dalla prima sessione di controllo. Nella prima campagna è stato eseguito il prelievo di campioni carotati per la verifica fisico-meccanica delle miscele posate e degli spessori, mentre per tutte le campagne di prova tutte sono state effettuate analisi per la valutazione dell’aderenza, della tessitura e dell’emissione e assorbimento acustico della pavimentazione. L’elaborato è sviluppato nel seguente modo: sarà prima presentata una panoramica sul problema del riciclaggio di PFU. Verranno poi riportate le norme che regolano l’uso delle strumentazioni utilizzate durante le prove e la trattazione dei dati che ne derivano. Verrà poi descritto il campo prove, la stesa sperimentale e tutti i test effettuati sul sito di Zola Predosa. Successivamente verrà effettuata l’analisi dei dati rispettivamente per l’analisi ambientale, il pendolo, l’altezza in sabbia, l’analisi dei livelli acustici, il LaserProf, lo Skiddomter BV11 e il Laser NextEngine HD. Infine verranno tratte le conclusioni, basate sulle analisi condotte, al fine di valutare il rendimento delle pavimentazioni indagate.
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SCOTTI, LORENZA. "Metodi statistici per la valutazione economica in sanità: analisi costo-efficacia per la valutazione dell'incremento di aderenza ai trattamenti per patologie croniche." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2012. http://hdl.handle.net/10281/29855.

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Abstract:
Introduzione: Nell’ultimo decennio il Servizio Sanitario Nazionale ha subito numerosi cambiamenti principalmente a causa della riduzione delle risorse economiche disponibili. Si è però contemporaneamente assistito ad un incremento della spesa sanitaria dovuto alla crescente e continua introduzione di tecnologie in campo sanitario. È quindi necessario condurre appropriate analisi, quali le analisi costo-efficacia, che valutano congiuntamente costi ed efficacia legati al’introduzione di una nuova tecnologia sanitaria al fine di fornire importanti informazioni ai decisori in campo sanitario che possono influenzare l’allocazione delle scarse risorse a disposizione. Un campo d’interesse per la valutazione economica in campo sanitario può essere l’analisi costo-efficacia dell’incremento di aderenza alle terapie per il trattamento delle patologie croniche nella pratica clinica corrente. Infatti, affinchè queste terapie siano efficaci devono essere assunte con continuità e per un consistente periodo di tempo. I risultati ottenuti negli studi clinici circa la loro efficacia non sempre sono evidenziati anche dagli studi osservazionali in quanto nella pratica clinica si osserva una scarsa aderenza dei pazienti alla terapia. Sarebbe quindi necessario attivare degli interventi volti a incrementare l’aderenza al trattamento al fine di massimizzare l’efficacia dei farmaci. Per questo tipo di analisi, gli usuali metodi utilizzati per l’analisi costo-efficacia, quali i modelli markoviani, non sono particolarmente adatti in quanto questi generalmente utilizzano dati provenienti dalla letteratura scientifica e in particolare da studi clinici controllati e randomizzati che a causa delle loro caratteristiche non sono in grado di descrivere la pratica clinica corrente. L’obiettivo principale di questo lavoro è quello di identificare l’approccio per effettuare analisi costo-efficacia nel contesto degli studi osservazionali unendo le potenzialità di questi studi, largamente utilizzati in farmaco epidemiologia per indagare l’efficacia del trattamento farmacologico nel prevenire alcuni eventi di interesse, con l’analisi economica per mettere in relazione i costi legati alla storia farmacologica dei pazienti con l’efficacia della terapia stessa. L’approccio individuato è stato applicato alla valutazione dell’effetto dell’aumento di aderenza alle terapie croniche utilizzate nella prevenzione primaria di differenti patologie quali quelle cardiovascolari e le fratture osteoporotiche utilizzando i dati provenienti dai database amministrativi della regione Lombardia. Metodi: Dai database amministrativi della regione Lombardia sono state selezionate tre coorti di pazienti che avevano ricevuto almeno una prescrizione di statine (coorte 1), antipertensivi (coorte 2) o bifosfonati (coorte 3) in un determinato periodo di reclutamento. Successivamente a queste coorti sono stati applicati alcuni criteri di esclusione per assicurare l’inclusione dei soli utilizzatori incidenti del farmaco in prevenzione primaria, che avessero almeno un anno di follow-up e che fossero utilizzatori continui del farmaco. I pazienti hanno accumulato anni-persona di follow-up dalla data della prima prescrizione fino al più precoce dei seguenti eventi: i) evento di interesse (ischemia miocardica acuta per la prima coorte, evento cardiovascolare per la seconda e frattura osteoporotica per la terza, identificate nel database delle schede di dimissione ospedaliera, ii) morte o migrazione iii) termine del follow-up. Per ogni paziente, l’aderenza al trattamento è stata valutata tramite la Proportion of Days Covered (PDC), ovvero la percentuale di giorni di follow-up coperta dal trattamento. Per ogni coorte, è stato implementato un modello di regressione di Cox per valutare la relazione tra aderenza al trattamento (inclusa come covariata tempo-dipendente) e insorgenza dell’evento d’interesse. Le stime ottenute sono state aggiustate per età, genere, indice di comorbosità di Charlson, e cotrattamenti ricevuti durante il follow-up. Per ogni paziente, è stato calcolato il costo totale del trattamento come somma della spesa relativa ad ogni prescrizione del farmaco d’interesse, ricevuta durante il follow-up. Il costo individuale per giorno di trattamento è stato ottenuto dividendo la spesa totale per il numero di giorni coperti dal trattamento. Per ognuna delle coorti sono stai creati alcuni scenari in cui l’aderenza media al trattamento viene incrementata. In ogni scenario, per ogni paziente è stato generato un nuovo livello di PDC, sommando al valore osservato nella coorte originale (baseline) un valore di incremento, estratto da una variabile casuale normale. Per ogni scenario è stata valutata la spesa farmaceutica e una misura d’efficacia rappresentata per le prime due coorti dagli eventi evitati e nella terza coorte dal tempo atteso libero da malattia grazie all’aumento di aderenza alla terapia. L’indicatore utilizzato per valutare se l’incremento dell’aderenza al trattamento è costo efficace è l’Incremental Cost-Effectiveness Ratio (ICER) ovvero il rapporto tra la differenza dei costi medi annuali e la differenza tra gli eventi evitati o il tempo atteso libero da malattia osservati al baseline e in ogni scenario. Risultati: Nella prima coorte sono stati inclusi 84,262 utilizzatori incidenti di statine che hanno accumulato 358,798 anni persona di follow-up (in media 4.3 anni per paziente) di cui il 45% era coperto dal trattamento. La coorte ha generato 1,397 eventi di ischemia miocardica acuta,con un tasso di incidenza di 39 casi ogni 10,000 anni persona a rischio. Per questa coorte, l’ICER varia tra 243 mila euro (95% IC: 230 - 259 mila euro) nello scenario in cui l’aderenza media è pari al 50% e 413 mila euro (95% IC: 391 – 439 mila euro) ogni 10,000 anni persona nello scenario in cui l’aderenza media è pari al 90% per evitare un evento di IMA ogni 10,000 anni persona grazie all’aumento dell’aderenza al trattamento con statine. La coorte degli utilizzatori di antipertensivi era formata da 209,650 utilizzatori incidenti di del farmaco che hanno accumulato 1,244,870 anni persona di follow-up (in media 6 anni per paziente di cui il 52% era coperto dal trattamento. La coorte ha generato 10,688 eventi cardiovascolari, con un tasso di incidenza di 86 casi ogni 10,000 persone anno a rischio. Per questa coorte, i valori dell’ICER decrescono da 76 mila euro (95% IC: 74- 77 mila euro), a 75 mila euro (95% IC: 73 - 76 mila euro) 73 mila euro (95% IC: 72 - 75 mila euro) per ogni evento cardiovascolare evitato dall’incremento dei livelli di aderenza alla terapia con antipertensivi dal baseline rispettivamente a livelli medi di aderenza pari al 60% e all’80%. Infine nell’ultima coorte sono state incluse 28,558 utilizzatori incidenti di bifosfonati che hanno accumulato 177,868 anni persona di follow-up (in media 6 anni per paziente) di cui il 33% era coperto dal trattamento. La coorte ha generato 1,921 eventi di frattura osteoporotica, con un tasso di incidenza di 108 casi ogni 10,000 anni persona a rischio. Per quanto riguarda questa coorte l’ICER varia tra 135 mila euro (95%IC:119 - 152 mila euro) per ogni anno libero da malattia guadagnato nello scenario in cui l’aderenza media è pari al 40% fino a 60 mila euro (95%IC:56 - 65 mila euro) nello scenario in cui l’aderenza media è dell’80%. Conclusioni: Il metodo proposto per l’analisi costo-efficacia consente di integrare le potenzialità degli studi osservazionali, largamente utilizzati in farmaco epidemiologia per indagare l’efficacia del trattamento farmacologico, con l’analisi economica. Inoltre l’approccio sottolinea come i database amministrativi siano un’importante fonte di dati per gli studi di farmacoepidemiologia e farmacoeconomia in quanto consentono di valutare sia costi che efficacia dei farmaci nell’ambito della reale pratica clinica ed inoltre permettono di condurre studi su una popolazione ampia e non selezionata e in tempi brevi. Un importante risparmio di risorse potrebbe essere ottenuto incoraggiando l’uso di farmaci meno costosi, come quelli generici, e scoraggiando lo spreco di risorse per il trattamento di pazienti che non necessitano della terapia farmacologica. Questo potrebbe liberare le risorse necessarie per finanziare gli interventi per migliorare l’aderenza ai trattamenti cornici.
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BOZZI, FRANCESCO. "LE SPIRE DELLA VIPERA. ADERENTI E ADERENZE DENTRO E FUORI LO STATO VISCONTEO-SFORZESCO FRA TRE E QUATTROCENTO." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2021. http://hdl.handle.net/2434/825485.

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Abstract:
La tesi si propone di mettere in luce gli aspetti più caratteristici e rilevanti dei trattati di aderenza nella loro declinazione visconteo-sforzesca, con l’obiettivo di evidenziare lo sviluppo e, soprattutto, i caratteri innovativi di un legame che, destinato a perdurare nell’età moderna, offre una rinnovata chiave interpretativa dei processi genetici di una “nuova” statualità alla fine dell’età di mezzo. Vincoli elastici, flessibili e ritagliati direttamente sulle base delle contingenze in cui venivano stipulati, i trattati di aderenza (o colleganza, accomandigia, raccomandazione, …) conobbero una vasta diffusione nell’Italia bassomedievale e rinascimentale, in particolar modo dalla metà del XIV secolo, e avevano lo scopo di coordinare i principali poteri degli scacchieri italiani e le realtà minori che allignavano dentro o al di fuori degli stessi, in particolar modo i signori rurali o, in qualche caso, le comunità: riassumendo ai minimi termini, il principalis si vedeva infatti garantito sostegno militare, mentre l’adherens riceveva protezione e legittimazioni di vario tipo. L’utilizzo che i signori – e poi i duchi – di Milano fecero di tale strumento risulta di grande interesse, in quanto Visconti prima e Sforza poi ricorsero con particolare costanza al legame sia per consolidare i processi di state-building interni allo stato, sia i processi di espansione esterni ai confini del principato. Sin dalla metà del Trecento, infatti, i signori di Milano utilizzarono frequentemente i trattati di aderenza per individuare alleati direttamente a ridosso – se non addirittura all’interno – dei territori nemici. Tale meccanismo fu particolarmente sfruttato durante l’età di Gian Galeazzo Visconti, che rese la pressione dei suoi aderenti quantomai efficace contro le potenze avversarie (in particolare Firenze) innervando di sostenitori aree strategiche come la Romagna e la Lunigiana. Con la morte del primo duca di Milano nel 1402 il vincolo attraversò un lungo periodo di crisi, dovuto alla debolezza di Giovanni Maria Visconti, e fu solo in seguito alla sua violenta scomparsa (1412) che Filippo Maria Visconti poté ricostruire, al pari dello stato, anche la rete di aderenti, declinata dal terzo duca in senso difensivo piuttosto che offensivo. Nel momento in cui la dinastia si estinse e il ducato cadde nelle mani degli Sforza, il legame si ritrovò inserito all’interno dei delicati equilibri della Lega italica: l’aderenza divenne così un modo non più per aggredire i nemici o per difendersi, per definire e profilare la propria sfera di influenza, ormai in qualche modo “stabilizzata” e non più sottoposta a eccessivi scossoni. Dal punto di vista nei processi di state-building, invece, il legame mantenne caratteristiche costanti nel corso del tempo: tramite le accomandigie i signori e i duchi di Milano riuscirono infatti a meglio vincolare a sé le animate famiglie signorili che punteggiavano gli spazi dello stato, in particolare in aree come il Piemonte e l’Emilia. Lì i trattati, che pure non persero le loro caratteristiche militari, rivelarono tutto il loro potenziale come elementi di coordinazione e di disciplinamento: la loro fortuna risiede proprio nelle loro caratteristiche elastiche, che se da una parte rendevano il vincolo così costruito instabile, dall’altra ne sostanziano l’effettiva modernità, e che ne garantirono la lunga durata (seppur con alterne fortune) ancora per tutto il ‘500 e oltre.
The research proposes to investigate the most characteristic and relevant aspects of the treatises of adherentia under the Visconti and Sforza, with the aim of highlighting the development and, above all, the innovative characteristics of a bond which, destined to last in the modern age, offers a new interpretative key to the genetic processes of a "new" statehood at the end of the Middle Age. Those treaties were elastic, flexible and tailored directly on the basis of the contingencies in which they were stipulated, and the bonds of adherentia (or collegatio, accomandatio, recomendisia, and so on) knew a wide diffusion in medieval and renaissance Italy, especially from the middle of the 14th century: they had the aim of coordinating the main powers of the Italian chessboards and the minor realities inside or outside them, especially the rural lords or, in some cases, the communities; summing up, the principalis was guaranteed military support, while the adherens received protection and legitimations of various kinds. The use that the lords – and then the dukes – of Milan made of this instrument is of great interest, as Visconti and Sforza resorted with particular constancy to the link both to consolidate the state-building processes inside the state and the expansion processes outside the principality's borders. Since the middle of the fourteenth century, in fact, the lords of Milan frequently used treaties of adherentia to identify allies close to – or even inside – enemy territories. This mechanism was particularly exploited during the age of Gian Galeazzo Visconti, who made the pressure of his adherentes as effective as possible against the opposing powers (in particular Florence) and made strategic areas such as Romagna and Lunigiana a source of supporters. With the death of the first duke of Milan in 1402 the bond went through a long period of crisis, due to the weakness of Giovanni Maria Visconti, and it was only after his violent death (1412) that Filippo Maria Visconti was able to rebuild, like the state, the network of adherentes, which the third duke declined in a defensive rather than offensive way. When the dynasty became extinct and the Duchy fell into the hands of the Sforza, the bond found itself inserted within the delicate equilibrium of the Italic League, thus becoming a way no longer to wage war, but was rather used to define and profile the spheres of influence, now somehow "stabilised" and no longer subject to excessive shocks. From the point of view of the state-building processes, on the other hand, the bond maintained constant characteristics over time: through the accomandigie, the lords and dukes of Milan managed to better bind the restless noble families that dotted the spaces of the state, particularly in areas such as Piedmont and Emilia. There the bonds, which did not lose their military characteristics, revealed all their potential as elements of coordination and discipline: their fortune resides precisely in their elastic characteristics, which, if on the one hand made the bond so constructed unstable, on the other, substantiated its effective modernity, which guaranteed its long duration (albeit with alternating fortunes) throughout the fifteenth century and beyond.
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Vergnani, Sara. ""F(accio) C(entro)": progetto di un'applicazione per smartphone per aumentare l'aderenza al trattamento aerosolico negli adolescenti affetti da Fibrosi Cistica." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
Background: i pazienti affetti da Fibrosi Cistica sono esposti ad un pesante carico terapeutico rappresentato dalla fisioterapia respiratoria, terapia assunta per via aerosolica, orale e attività fisica. L'aderenza alla terapia diminuisce durante l’adolescenza con conseguenze negative in termini di: stato di salute, qualità della vita e ricoveri ospedalieri. Le applicazioni per smartphone sono strumenti efficaci per favorire l’aumento dell’aderenza tuttavia, la loro disponibilità negli store digitali è limitata. Da queste considerazioni è nato "F(accio) C(entro)" ovvero il progetto di un'applicazione per smartphone realizzato con lo scopo di aumentare l’aderenza alla terapia aerosolica negli adolescenti affetti da Fibrosi Cistica. Materiali e metodi: il progetto è stato realizzato integrando le informazioni ottenute dalla ricerca condotta in letteratura e nei principali store digitali con quelle ricavate dalle interviste rivolte ai pazienti adolescenti del centro FC dell'Ospedale Bufalini di Cesena e poi condiviso con il team multidisciplinare. Nella home page sono presenti un grafico sintetizzante l’andamento dell’aderenza, l’elenco delle terapie quotidiane con annesse note riguardanti le corrette modalità di esecuzione e un promemoria per la successiva visita di controllo. Il paziente potrà impostare delle notifiche come promemoria per l’esecuzione di ciascuna terapia e segnalare con delle spunte se le ha eseguite o meno. L’app inoltre consente al pz. di interagire autonomamente con i professionisti del centro e di scaricare una tabella sintetizzante l’andamento mensile dell’aderenza alle diverse terapie. Discussione e conclusioni: "F(accio) C(entro)" è un app semplice, accessibile, funzionale, personalizzabile e interattiva volta a promuovere le abilità di self-management del paziente adolescente per consentirgli di gestire autonomamente la terapia. Il prossimo passo sarà quello di far costruire un prototipo e valutarne l’impatto sui tassi di aderenza.
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ZANETTI, ANNA. "The management of patients with rheumatoid arthritis: an overview of obstacles and improvement strategies." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2022. http://hdl.handle.net/10281/365542.

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Abstract:
L’artirite reumatoide (AR) è la più diffusa patologia autoimmune in Italia con elevati costi terapeutici e previdenziali associati. Questa patologia colpisce circa lo 0.5-1% della popolazione adulta, prevalentemente di genere femminile. Essendo una patologia degenerativa, i cui danni sono frequentemente irreversibili, una diagnosi precoce così come un adeguato trattamento ed un elevato livello di compliance del paziente allo stesso, potrebbero rallentare il peggioramento della malattia. Inoltre sono poco noti i possibili effetti della malattia e del suo trattamento sulle gravidanze e i successivi outcome gravidici. I principali obiettivi della tesi quindi sono: i) valutare l’aderenza alle linee guida per il trattamento dell’ AR da parte dei clinici, ii) valutare l’aderenza al trattamento per AR da parte del paziente, iii) stimare costo ed efficacia delle cure erogate nelle cliniche specializzate per il trattamento di pazienti con AR, iv) analizzare gli esiti gravidici e il raggiungimento della gravidanza in donne con AR trattate con metotrexate (MTX). La prima tematica ha riguardato la valutazione di come sono state implementate le linee guida della European Alliance of Associations for Rheumatology (EULAR) per il trattamento dell’AR e l’impatto dell’aderenza a queste linee guida sulla probabilità di ospedalizzazione. I principali risultati di questo studio hanno mostrato come i pazienti con un’ottima aderenza alle linee guida, se confrontati con quelli con bassa aderenza, abbiano un rischio del 24% inferiore di incorrere in ospedalizzazione. La seconda tematica ha riguardato la valutazione dell’impatto dell’aderenza al trattamento con Disease-Modifying Anti-Rheumatic Drugs (DMARDs), terapia suggerita dall’EULAR, sul raggiungimento della remissione clinica di malattia. I dati provengono dal database ELECTRA (con informazioni cliniche e provenienti da database amministrativi) di pazienti con AR trattati presso l’IRCCS Policlinico San Matteo (Pavia). Si è osservato che un incremento percentuale di 10 unità nella copertura al trattamento comporta un aumento della probabilità di remissione clinica del 10%. Da questi risultati sembra emergere l’importanza di riuscire a monitorare i pazienti nella pratica clinica per mantenere elevati standard di compliance. L’obiettivo della terza tematica si è focalizzato su una valutazione costo-efficacia del trattamento dei pazienti con AR erogato da cliniche specializzate (EAC), confrontandolo con quello dei pazienti trattati in cliniche non specializzate. Sono state quindi reclutate due coorti, la prima di pazienti trattati in una EAC e l’altra estratta dai database amministrativi di regione lombardia tra i soli soggetti con AR. I risultati principali di questa terza fase hanno mostrato come ad un incremento moderato dei costi si associ un incremento molto elevato dell’efficacia, specialmente se calcolata come durata di degenza e come aderenza alle linee guida EULAR. La quarta ed ultima tematica riguarda l’analisi dell’impatto del trattamento con MTX (DMARD suggerito dall’EULAR come prima linea di trattamento) nelle pazienti con AR sulla possibilità di raggiungere una gravidanza e sugli outcome gravidici conseguenti. Sono state definite tre coorti: donne con AR con esposizione incidente di MTX, donne con AR senza trattamento con MTX e donne senza AR. I risultati principali di questa analisi hanno mostrato che le donne con AR, specialmente se trattate con MTX, hanno una minor frequenza di gravidanze rispetto alle donne senza AR. Inoltre, le donne trattate con MTX sembrano avere un rischio più elevato di aborto spontaneo (circa due volte superiore) rispetto alle altre due coorti.
Rheumatoid arthritis (RA) is, in Italy, the most widespread autoimmune disease with high associated costs for the National Health Service. This disease affects about 0.5-1% of the adult population, mainly of the female gender. Being a degenerative disease, whose damages are frequently irreversible, an early diagnosis as well as an adequate treatment and a high level treatment compliance of the patient, could slow down the worsening of the disease. Furthermore, the possible effects of RA and its treatment on pregnancies and subsequent pregnancy outcomes are not well known. The main objectives of the thesis are therefore: i) to evaluate the adherence to guidelines for the treatment of RA, ii) to evaluate the patient's adherence to RA treatment, iii) to estimate the cost and effectiveness of care provided in specialized clinics for the treatment of RA patients, iv) to analyze pregnancy outcomes and the likelihood of achieving pregnancy in women with RA treated with methotrexate (MTX). The first issue concerned the assessment of how the guidelines of the European Alliance of Associations for Rheumatology (EULAR) for the treatment of RA have been implemented, and the impact of adherence to these guidelines on the probability of hospitalization. The main results of this study showed that patients with excellent adherence to guidelines, when compared with those with low adherence, have a 24% lower risk of hospitalization. The second topic concerned the evaluation of the impact of adherence to treatment with Disease-Modifying Anti-Rheumatic Drugs (DMARDs), the therapy suggested by EULAR, on the achievement of disease clinical remission (defined as a substantial decrease or absence of symptoms). The ELECTRA database, which contains clinical information and information from administrative databases of RA patients treated at the IRCCS Policlinico San Matteo (Pavia), was considered for the analysis. The main finding showed that a 10-unit percentage increase in proportion of days covered by DMARDs is associated with a 10% increase in the likelihood of clinical remission. These results show the importance of monitoring patients in clinical practice to maintain high levels of treatment compliance. The objective of the third theme focused on a cost-effectiveness evaluation, comparing RA patients treated in specialized clinics ("Early Arthritis Clinic" - EAC), with RA patients treated in non-specialized clinics. Two cohorts were recruited, the first one included patients treated in the EAC of the IRCCS Policlinico San Matteo and the other one with patients with RA extracted from the administrative databases of Lombardy region. The main results of this third phase showed that a moderate increase in costs is associated with a very high increase in effectiveness, especially if calculated as length of hospitalizations and as adherence to the EULAR guidelines. These findings could open up new scenarios in RA patient management. The fourth and final topic concerned the impact of treatment with MTX (DMARD suggested by EULAR as the first line of treatment) in RA women, on the likelihood of achieving pregnancy and on pregnancy outcomes. Three cohorts were recruited: women with RA with incident MTX exposure, women with RA without MTX treatment, and women without RA. The main results of this analysis showed that women with RA, especially when treated with MTX, have a lower frequency of pregnancies than women without RA. Furthermore, women treated with MTX have a higher risk of spontaneous abortion (about twice as high) than the other two cohorts.
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MORLACCHI, CHRISTIAN. "Processi di Isomorfismo Coercitivo e riflessi di progettazione organizzativa: uno studio del settore assicurativo italiano." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2011. http://hdl.handle.net/10280/971.

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Abstract:
I sistemi finanziari si sono sempre contraddistinti per la loro natura fiduciaria e il ruolo di sostegno alla stabilità dei mercati (Bianchi, 2002). Quanto affermato giustifica il verificarsi, in determinati contesti di mercato, di crisi economiche di portata straordinariamente ampia. Il legislatore italiano, quindi, al fine di favorire uno sviluppo controllato del settore, negli ultimi anni ha rivolto il focus della regolamentazione normativa verso l’individuazione e la prevenzione di diversi rischi tipici di settore, soprattutto quelli legati all'operatività e quelli di tipo legale e reputazionale. In questo contesto, la teoria dell’Isomorfismo coercitivo si colloca per comprendere quali siano i motivi di adeguamento delle organizzazioni a normative ai fini della legittimazione nei confronti dell’ambiente in cui operano. La ricerca si pone quindi l’obiettivo di indagare i riflessi organizzativi e di governance delle imprese di assicurazione, legati a un processo di isomorfismo coercitivo attraverso la teoria della dipendenza dalle risorse, in particolare quelle reputazionali.
Financial Services are always being recognized like robustness and trust institutions (Bianchi 2002). In fact they always give a fundamental contribute to the stability of economic and social environment. This fact in some conditions, like the present ones, has often created very large financial crisis. More than in the past Italian laws in the financial services, aim at prevent some risk like operational, compliance and reputational ones. The theory of Coercive Isomorphism aim at explains how the organizations try to legitimate themselves towards their social and economic environment. In this direction the study aim at analyzed how coercive isomorphism had influenced the organizational design in the Italian insurance sector. In order to explain this process I used the RBV (Resource Based View) theory to explain how reputation could be a very strategic resource to gain robustness and trust in financial institutions after the crisis, so I analyzed how organization build reputation trough the processes compliance to the new law.
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MORLACCHI, CHRISTIAN. "Processi di Isomorfismo Coercitivo e riflessi di progettazione organizzativa: uno studio del settore assicurativo italiano." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2011. http://hdl.handle.net/10280/971.

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Abstract:
I sistemi finanziari si sono sempre contraddistinti per la loro natura fiduciaria e il ruolo di sostegno alla stabilità dei mercati (Bianchi, 2002). Quanto affermato giustifica il verificarsi, in determinati contesti di mercato, di crisi economiche di portata straordinariamente ampia. Il legislatore italiano, quindi, al fine di favorire uno sviluppo controllato del settore, negli ultimi anni ha rivolto il focus della regolamentazione normativa verso l’individuazione e la prevenzione di diversi rischi tipici di settore, soprattutto quelli legati all'operatività e quelli di tipo legale e reputazionale. In questo contesto, la teoria dell’Isomorfismo coercitivo si colloca per comprendere quali siano i motivi di adeguamento delle organizzazioni a normative ai fini della legittimazione nei confronti dell’ambiente in cui operano. La ricerca si pone quindi l’obiettivo di indagare i riflessi organizzativi e di governance delle imprese di assicurazione, legati a un processo di isomorfismo coercitivo attraverso la teoria della dipendenza dalle risorse, in particolare quelle reputazionali.
Financial Services are always being recognized like robustness and trust institutions (Bianchi 2002). In fact they always give a fundamental contribute to the stability of economic and social environment. This fact in some conditions, like the present ones, has often created very large financial crisis. More than in the past Italian laws in the financial services, aim at prevent some risk like operational, compliance and reputational ones. The theory of Coercive Isomorphism aim at explains how the organizations try to legitimate themselves towards their social and economic environment. In this direction the study aim at analyzed how coercive isomorphism had influenced the organizational design in the Italian insurance sector. In order to explain this process I used the RBV (Resource Based View) theory to explain how reputation could be a very strategic resource to gain robustness and trust in financial institutions after the crisis, so I analyzed how organization build reputation trough the processes compliance to the new law.
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Barbieri, Ranier Adonis. "Modelo numérico para análise à flexão de elementos estruturais com protensão aderente e não aderente." reponame:Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS, 2003. http://hdl.handle.net/10183/2645.

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Abstract:
Na protensão não aderente, a armadura permanece livre para se movimentar ao longo de seu perfil em todas as seções com exceção das de ancoragem. Não há aderência entre concreto e armadura, e a hipótese da compatibilidade de deformações entre o aço e concreto não é aplicável, tornando inviável o desenvolvimento de uma solução analítica. Visando colaborar para a maior compreensão do comportamento à flexão das estruturas com protensão não aderente e para o desenvolvimento de critérios nacionais de projeto, um modelo numérico foi implementado utilizando o elemento finito do tipo híbrido para pórticos planos. Nesta formulação, a equação para as solicitações ao longo do elemento é a função de interpolação, e as forças as variáveis interpoladas. Como esta função resulta das condições de equilíbrio, sem hipóteses arbitrárias, o método é considerado exato para forças e curvaturas. Elementos longos são possíveis, de maneira que um único elemento finito pode ser utilizado para um vão de viga ou pilar, reduzindo o esforço computacional. O caráter exato da formulação contribui para a boa modelagem dos cabos não aderentes, já que a tensão nestas armaduras depende das curvaturas de todas as seções do elemento. O modelo numérico proposto prevê a não linearidade geométrica, carregamentos cíclicos e a construção composta. Relações constitutivas já consolidadas na literatura são empregadas para os materiais. A cadeia de Maxwell é utilizada para representar o comportamento reológico do concreto e do aço de protensão, respeitando as características de envelhecimento de cada material. Inúmeros exemplos são apresentados, permitindo a comparação entre resultados numéricos e experimentais Uma análise paramétrica foi realizada, caracterizando o desempenho do modelo numérico frente a variações nos parâmetros de entrada. Discutem-se, ainda, dois critérios de ruptura para a utilização do modelo numérico no estudo do comportamento à flexão das estruturas com protensão não aderente. Os resultados indicam o bom desempenho do modelo numérico e a sua adequação para a realização de pesquisas sobre o assunto.
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Rossi, Nelson. "Resistencia de aderencia concreto-aço : efeitos da resistencia a compressão do concreto e do comprimento de aderencia." [s.n.], 2002. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/258719.

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Abstract:
Orientador: Armando Lopes Moreno Junior
Dissertação (mestrado) - Universidade Estadual de Campinas, Faculdade de Engenharia Civil
Made available in DSpace on 2018-08-03T14:46:09Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Rossi_Nelson_M.pdf: 7482331 bytes, checksum: 3e5bfccfcdc8da045f879079e36de6a8 (MD5) Previous issue date: 2002
Resumo: O ensaio tipo viga RILEM/CEBIFIP - RC 5 é considerado bastante apropriado para determinação da tensão de aderência entre aço e concreto, uma vez que pode estabelecer panorama de. tensões na barra de aço, similar ao verificado na prática. Neste ensaio, parâmetros como a resistência à compressão média do concreto e o comprimento de aderência da barra de aço tem seus valores fixados, respectivamente, entre 22,5 :MPa e 27,5 :MPa, e em 10 vezes o diâmetro da barra. Resultados recentes apresentados na literatura indicam que para resistências à compressão do concreto mais elevadas, o valor do comprimento de aderência da barra deva ser diminuído, sob o risco de não se atingir o limite máximo de deslizamento relativo previsto neste ensaio padrão. Este trabalho pretende oferecer subsídios à futura normatização deste ensaio para o concreto de alta resistência. Parâmetros como a resistência à compressão do concreto e o comprimento de aderência da barra foram avaliados através do estudo experimental de 9 corpos de prova tipo viga, divididos em 3 séries de 3 vigas com resistência a compressão do concreto de aproximadamente 25 :MPa, 50 :MPa e 85 :MPa. Em cada série, com uma mesma resistência à compressão, uma barra de aço com 20 mm de diâmetro teve seu comprimento de aderência fixado em 10, 5 e 3 vezes o diâmetro da barra. Ao final deste trabalho a influência dos parâmetros envolvidos foi, criticamente, avaliada
Abstract: The beam test RILEM/CEB/FIP - RC 5 is considered quite appropriate to determine the bond strength between steel bars and concrete, since it can establish the strength condition in the reinforcing bar, as we verified in practice. In this test, parameters as the compressive strength of the concrete and the bond lengths of the reinforcing bar have their fixed values, respectively, between 22,5 and 27,5 MPa, and 10 times the bar diameter. Recent results presented in the literature indicate that for high-strength concrete, the bond length value should be decreased, under the risk of not reaching the maximum relative slippage limits foreseen in this standard testo This work intends to offer subsidies to the future standardization of this test for the high-strength concrete. Parameters as the compressive strength of concrete and bar bond length were evaluated through the experimental study of 9 specimens type beam, divided in 3 series of 3 beams with compressive strength of the concrete of approximately 25 MPa, 50 MPa and 85 MPa. In each series, with a same compressive strength, a steel bar with a diameter of 20 mm had its bond length fixed in 10, 5 and 3 times of bar diameter. At the end of this work the influence of involved parameters was, critically, evaluated.
Mestrado
Edificações
Mestre em Engenharia Civil
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VOLPATO, ELEONORA. "Promuovere l'aderenza alla Ventilazione Non Invasiva (NIV) nella BroncoPneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) con un breve intervento psicologico." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2018. http://hdl.handle.net/10280/39104.

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Abstract:
Persone con broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) possono avere diversi atteggiamenti verso la ventilazione non invasiva (NIV), inclusi il rifiuto o l’utilizzo inappropriato. Questo costituisce uno spreco di risorse pubbliche, comportando costi significativi per l'assistenza sanitaria. Lo studio mirava ad analizzare l'impatto di un breve intervento di supporto psicologico sull'aderenza alla NIV in pazienti con BPCO. E’stato condotto uno studio clinico controllato e randomizzato a due rami su 84 pazienti con BPCO e con indicazione per NIV. Il gruppo sperimentale ha ricevuto un breve supporto psicologico, che include colloqui clinici, esercizi di rilassamento e di mindfulness. I controlli hanno ricevuto cure standard e hanno guardato video educativi relativi alla gestione della malattia. Il percorso era strutturato in 4-8 sessioni in ospedale, a casa e/o in telemedicina. Sono stati valutati valori, credenze ed esperienze di NIV attraverso interviste semi-strutturate e colloqui clinici. L'intervento psicologico è risultato correlato a miglioramenti della qualità della vita e dell'aderenza. Ha permesso di delineare un modello teorico del processo di adattamento alla NIV in pazienti con BPCO. I risultati suggeriscono che questo intervento psicologico può incrementare l'accettazione e l'aderenza alla NIV nella BPCO nella pratica clinica e sottolinea l'importanza di determinare le ragioni sottostanti l’uso della NIV.
People with chronic obstructive pulmonary disease (COPD) may have different attitudes toward non-invasive ventilation (NIV), including rejection and misuse. That is a waste of public resources and results in significant health care costs. The study aimed to analyze the impact of a brief psychological intervention on adherence to NIV among COPD patients. A two-branch randomized controlled trial was conducted with 84 COPD patients using NIV. The experimental group received psychological support, including counseling, relaxation and mindfulness-based exercises. Controls received standard care and were exposed to educational videos. The intervention was structured over 4 to 8 meetings at the hospital, at home and/or via telemedicine. Values, beliefs and experiences of NIV were assessed with semi-structured interviews. The psychological intervention was related to improvements in both adherence and quality of life. A theoretical model of the adaptation’s process to NIV in COPD patients emerged. The findings suggest that this psychological intervention could increase acceptance and adherence to NIV in COPD in clinical practice.
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VOLPATO, ELEONORA. "Promuovere l'aderenza alla Ventilazione Non Invasiva (NIV) nella BroncoPneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) con un breve intervento psicologico." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2018. http://hdl.handle.net/10280/39104.

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Abstract:
Persone con broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) possono avere diversi atteggiamenti verso la ventilazione non invasiva (NIV), inclusi il rifiuto o l’utilizzo inappropriato. Questo costituisce uno spreco di risorse pubbliche, comportando costi significativi per l'assistenza sanitaria. Lo studio mirava ad analizzare l'impatto di un breve intervento di supporto psicologico sull'aderenza alla NIV in pazienti con BPCO. E’stato condotto uno studio clinico controllato e randomizzato a due rami su 84 pazienti con BPCO e con indicazione per NIV. Il gruppo sperimentale ha ricevuto un breve supporto psicologico, che include colloqui clinici, esercizi di rilassamento e di mindfulness. I controlli hanno ricevuto cure standard e hanno guardato video educativi relativi alla gestione della malattia. Il percorso era strutturato in 4-8 sessioni in ospedale, a casa e/o in telemedicina. Sono stati valutati valori, credenze ed esperienze di NIV attraverso interviste semi-strutturate e colloqui clinici. L'intervento psicologico è risultato correlato a miglioramenti della qualità della vita e dell'aderenza. Ha permesso di delineare un modello teorico del processo di adattamento alla NIV in pazienti con BPCO. I risultati suggeriscono che questo intervento psicologico può incrementare l'accettazione e l'aderenza alla NIV nella BPCO nella pratica clinica e sottolinea l'importanza di determinare le ragioni sottostanti l’uso della NIV.
People with chronic obstructive pulmonary disease (COPD) may have different attitudes toward non-invasive ventilation (NIV), including rejection and misuse. That is a waste of public resources and results in significant health care costs. The study aimed to analyze the impact of a brief psychological intervention on adherence to NIV among COPD patients. A two-branch randomized controlled trial was conducted with 84 COPD patients using NIV. The experimental group received psychological support, including counseling, relaxation and mindfulness-based exercises. Controls received standard care and were exposed to educational videos. The intervention was structured over 4 to 8 meetings at the hospital, at home and/or via telemedicine. Values, beliefs and experiences of NIV were assessed with semi-structured interviews. The psychological intervention was related to improvements in both adherence and quality of life. A theoretical model of the adaptation’s process to NIV in COPD patients emerged. The findings suggest that this psychological intervention could increase acceptance and adherence to NIV in COPD in clinical practice.
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Lazzari, Paula Manica. "Implementação de rotinas computacionais para o projeto automático de peças em concreto com protensão aderente e não aderente." reponame:Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS, 2011. http://hdl.handle.net/10183/36374.

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Abstract:
Este trabalho versa sobre o desenvolvimento de rotinas computacionais para o projeto automático de estruturas de concreto submetidas à protensão aderente e não aderente, conforme recomendações das normas brasileira [NBR6118:2007] e francesa [Règles BPEL 91]. A justificativa da realização deste trabalho vem da crescente utilização da protensão no Brasil, devido principalmente a suas vantagens construtivas, à redução na incidência de fissuras e na dimensão das peças com o emprego eficiente de materiais de maior resistência. Visando contribuir para o desenvolvimento científico nacional, o presente trabalho dá continuidade a uma linha de pesquisa que vem sendo desenvolvida no Programa de Pós- Graduação em Engenharia Civil – PPGEC/UFRGS, a qual foi iniciada com a implementação de um modelo numérico, baseado na formulação do elemento finito do tipo híbrido para pórticos planos, que faz a análise quanto à flexão de seções com protensão aderente e não aderente. A partir deste elemento finito, torna-se possível a utilização de elementos longos, de maneira que um único elemento finito possa ser utilizado para um vão de viga ou pilar, reduzindo, assim, o esforço computacional. O modelo numérico considera a não linearidade geométrica, carregamentos cíclicos e construção composta, levando em conta a concretagem por fases. Relações constitutivas já consolidadas na literatura são empregadas para os materiais, sendo que a cadeia de Maxwell é utilizada para representar o comportamento reológico do concreto e do aço de protensão, respeitando as características de cada material. Realizou-se, ainda, um estudo das variáveis necessárias na implementação do modelo numérico a fim de desenvolver uma interface gráfica amigável com a ajuda do software Microsoft Visual Basic 2008 Express Edition, disponível gratuitamente na internet, facilitando, desta forma, a entrada de dados. As rotinas computacionais implementadas efetuam a verificação dos estados limites de serviço e últimos, complementando o modelo numérico original. São consideradas as situações de protensão completa, limitada e parcial e verificados conforme cada caso, os estados limites de descompressão, de formação e de abertura das fissuras, além dos estados limites últimos finais, no ato da protensão e a verificação do esforço cortante. São apresentadas comparações entre situações de projeto conforme as normas brasileira e francesa, analisando de forma crítica os resultados obtidos. De um modo geral, observou-se que as verificações feitas pela norma francesa apresentaram resultados mais conservadores. Ao longo deste trabalho, buscou-se, como objetivo principal, tornar o programa computacional operacional para a realização de projetos.
This work presents the development of computational algorithms for the automatic design of concrete structures subjected to bonded and unbonded prestressing, according to the Brazilian [NBR6118:2007] and French [Règles BPEL 91] code specifications. The study is justified by the increased use of prestressing in Brazil, due to its many constructive advantages, like reduction in crack incidence and decrease in section dimensions, with the efficient use of higher resistance materials. It is part of a major research developed in the Graduate Program in Civil Engineering - PPGEC/UFRGS, started with the implementation of a numerical model based on the formulation of a hybrid type finite element for prestressed plane frames. Such model, makes possible the use long elements, so that a single finite element can be used for modeling a beam or column, therefore improving computational efficiency. The numerical model considers geometric nonlinearity, cyclic loading and composite construction, allowing different constructive stages. Well established constitutive relations are used for representing material behavior and the Maxwell chain model is used for both concrete and prestressing steel time-dependent responses. A study on the variables needed to implement the numerical model was performed, in order to develop a friendly graphical interface, with the help of Microsoft Visual Basic 2008 Express Edition, a free software that facilitates data acquisition. The implemented computational algorithm performs the verification of the Serviceability Limit States and the Ultimate Limit State, with a view to complementing the original numerical model. Full, partial and limited prestressing situations are considered and checked and, in each case, the Limit State of Decompression, the Limit State of Cracking, the Ultimate Limit State, the final act of prestressing and the Shear Strength are verified. Comparison between design situations according to the Brazilian and French code specifications are presented. In general, it was observed that verifications of the French code were more conservative. This work was focused on the main objective to make the computer program operational for structural design.
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Mibielli, Janete Gomes. "Estudo da aderencia de revestimentos ceramicos externos." Florianópolis, SC, 1994. http://repositorio.ufsc.br/xmlui/handle/123456789/76094.

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Abstract:
Dissertação (mestrado) - Universidade Federal de Santa Catarina, Centro Tecnologico
Made available in DSpace on 2012-10-16T07:16:32Z (GMT). No. of bitstreams: 0
Este trabalho descreve pesquisa experimental sobre o fenômeno da aderência do revestimento cerâmico externo. A importância das variáveis envolvidas é analisada inicialmente com base no levantamento bibliográfico. O trabalho objetiva contribuir para um melhor entendimento do fenômeno da aderência e conseqüentemente, não só dar subsídios para o tratamento de algumas patologias, que se manifestam com certa freqüência, como também contribuir para que se evite essas patologias, a partir da melhor compreensão de como o fenômeno se desenvolve. Para o experimento foram construídas treze paredes de 1,60m x 2,00m, com a face revestida voltada para o norte, ou seja, recebendo sol durante todo o dia, e 16 prismas de 0,56 x 0,64 cm que permaneceram nas condições de laboratório. A avaliação da aderência foi feita através de ensaios de arrancamento à tração. Foram ensaiadas 1920 amostras, aos 8 meses de idade. As variáveis envolvidas foram: ranhura e sucção dos blocos; traço da argamassa; processo de aplicação; granulometria de areia; argamassa adesiva e face de assentamento do revestimento cerâmico. Com relação à ranhura e sucção do substrato foi possível observar que o bloco não ranhurado comportou-se, de modo geral, melhor que o bloco com ranhura e que a molhagem do substrato só deverá ser feita quando se utilizar produtos de alta sucção. Foi possível observar também que o tamanho dos grãos de areia não tem grande influência na resistência de aderência e sim, na resistência à tração da argamassa. O assentamento direto na massa e o assentamento sobre o chapisco, sem dúvida se mostraram menos eficientes que os assentamentos feitos com as argamassas adesivas. Um dos revestimentos cerâmicos estudados mostrou-se totalmente inadequado, era o que possuía malha de papelão recobrindo o tardoz.
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RAPELLI, GIADA. "BATTITI DEL CUORE: UNA RICERCA DIADICA SU PAZIENTI CON MALATTIE CARDIACHE E I LORO PARTNER." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2021. http://hdl.handle.net/10280/90822.

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Abstract:
Questa ricerca ha un approccio diadico che coinvolge sia i pazienti con malattie cardiovascolari che il loro partner durante l'ospedalizzazione. Il primo studio indaga l'effetto del coping diadico (DC) sulla soddisfazione coniugale dei partner considerando l'effetto moderatore del distress psicologico dei partner. I risultati mostrano che l'effetto benefico del DC positivo e comune sulla soddisfazione coniugale si verifica quando il distress psicologico dei partner è basso, al contrario il DC negativo diminuisce la soddisfazione coniugale tra coloro che hanno alti livelli di distress psicologico. Il secondo studio si propone di indagare la relazione tra DC, aderenza farmacologica e patient activation. La relazione è mediata dall'autoefficacia per la salute del paziente: il DC positivo e comune aumentano l'autoefficacia che a sua volta aumenta l'aderenza farmacologica e la patient activation; al contrario il DC negativo è dannoso durante il ricovero e anche dopo la dimissione. Il terzo studio indaga la relazione tra il distress psicologico e la qualità del supporto del partner (iperprotezione, ostilità e supporto al patient engagement) attraverso il ruolo moderatore del DC. I risultati mostrano che un alto distress psicologico è associato ad un peggior supporto del partner tra coloro che hanno basso DC positivo e alto DC negativo.
This research has a dyadic approach involving both patients with cardiovascular disease and their partner during the hospitalization. The first study investigates the effect of dyadic coping (DC) on partners’ marital satisfaction considering the moderating effect of the partners’ psychological distress. The results show that the beneficial effect of positive and common DC on marital satisfaction occurs when the partners’ psychological distress is low, on the contrary negative DC decreases marital satisfaction among those who have high levels of psychological distress. The second study aims to investigate the relationship between DC, adherence to medications and patient activation. The relationship is mediated by the patient health self-efficacy: positive and common DC increase patient health self-efficacy which in turn increases adherence to medication and patient activation; on the contrary, the negative DC is detrimental during hospitalization and also over time after discharge. The third study investigates the relationship between psychological distress and the quality of partner support (overprotection, hostility and support for patient engagement) through the moderating role of DC. The results show that high psychological distress increases worse partner support among those with low levels of positive DC and high negative DC.
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RAPELLI, GIADA. "BATTITI DEL CUORE: UNA RICERCA DIADICA SU PAZIENTI CON MALATTIE CARDIACHE E I LORO PARTNER." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2021. http://hdl.handle.net/10280/90822.

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Abstract:
Questa ricerca ha un approccio diadico che coinvolge sia i pazienti con malattie cardiovascolari che il loro partner durante l'ospedalizzazione. Il primo studio indaga l'effetto del coping diadico (DC) sulla soddisfazione coniugale dei partner considerando l'effetto moderatore del distress psicologico dei partner. I risultati mostrano che l'effetto benefico del DC positivo e comune sulla soddisfazione coniugale si verifica quando il distress psicologico dei partner è basso, al contrario il DC negativo diminuisce la soddisfazione coniugale tra coloro che hanno alti livelli di distress psicologico. Il secondo studio si propone di indagare la relazione tra DC, aderenza farmacologica e patient activation. La relazione è mediata dall'autoefficacia per la salute del paziente: il DC positivo e comune aumentano l'autoefficacia che a sua volta aumenta l'aderenza farmacologica e la patient activation; al contrario il DC negativo è dannoso durante il ricovero e anche dopo la dimissione. Il terzo studio indaga la relazione tra il distress psicologico e la qualità del supporto del partner (iperprotezione, ostilità e supporto al patient engagement) attraverso il ruolo moderatore del DC. I risultati mostrano che un alto distress psicologico è associato ad un peggior supporto del partner tra coloro che hanno basso DC positivo e alto DC negativo.
This research has a dyadic approach involving both patients with cardiovascular disease and their partner during the hospitalization. The first study investigates the effect of dyadic coping (DC) on partners’ marital satisfaction considering the moderating effect of the partners’ psychological distress. The results show that the beneficial effect of positive and common DC on marital satisfaction occurs when the partners’ psychological distress is low, on the contrary negative DC decreases marital satisfaction among those who have high levels of psychological distress. The second study aims to investigate the relationship between DC, adherence to medications and patient activation. The relationship is mediated by the patient health self-efficacy: positive and common DC increase patient health self-efficacy which in turn increases adherence to medication and patient activation; on the contrary, the negative DC is detrimental during hospitalization and also over time after discharge. The third study investigates the relationship between psychological distress and the quality of partner support (overprotection, hostility and support for patient engagement) through the moderating role of DC. The results show that high psychological distress increases worse partner support among those with low levels of positive DC and high negative DC.
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Santos, Dener Altheman dos. "Efeitos do concreto de alto desempenho na aderencia concreto-aço." [s.n.], 2005. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/258508.

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Abstract:
Orientador: Vitor Antonio Ducatti
Dissertação (mestrado) - Universidade Estadual de Campinas, Faculdade de Engenharia Civil, Arquitetura e Urbanismo
Made available in DSpace on 2018-08-04T21:50:26Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Santos_DenerAlthemandos_M.pdf: 4256378 bytes, checksum: 360a381356b373441dd49a72a6ac2e7d (MD5) Previous issue date: 2005
Resumo: Apresenta-se, neste trabalho, o estudo desenvolvido sobre o fenômeno da aderência em Concretos de Alto Desempenho, através de ensaios à flexão de vigas de concreto armado com CAD. A aderência foi analisada sob os aspectos de ancoragem e fissuração na região das barras longitudinais emendadas por transpasse. Os modelos das vigas ensaiadas foram de três tipos, conforme a maneira em que as barras foram transpassadas. Para cada modelo, foram avaliados os parâmetros de: resistência do concreto, diâmetro das barras, comprimento de emenda, cobrimentos das barras e o comportamento das variadas emendas. Os resultados foram, ainda, analisados com as equações internacionais para predição da aderência e com a NBR 6118:2003
Abstract: This paper presents the study about the bond phenomenon in High Performance Concrete, through the analisys of the flexibility of reinforced concrete beams with HPC. The bond was analyzed under the anchorage and cracking aspects, on longitudinal bars part spliced by transfix. Three types of beam models were analyzed, according to the manner which they were transfixed. For each model, the parameters adopted were: concrete strength, bar diameter, development lengths, cover of the bars and the behavior of the various splices. The results were also analyzed with the international equations for the bond prediction and NBR 6118:2003
Mestrado
Arquitetura e Construção
Mestre em Engenharia Civil
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Galletto, Adriana. "Reparo de estruturas de concreto : contribuição ao estudo da aderencia." [s.n.], 2005. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/257681.

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Abstract:
Orientador: Newton de Oliveira Pinto Junior
Dissertação (mestrado) - Universidade Estadual de Campinas, Faculdade de Engenharia Civil, Arquitetura e Urbanismo
Made available in DSpace on 2018-08-08T14:07:26Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Galletto_Adriana_M.pdf: 4576824 bytes, checksum: bb2af65a6526865497bbe467584e09d5 (MD5) Previous issue date: 2005
Resumo: o setor de reparo e reforço de concreto vem apresentando relevante importância na indústria da construção civil pelo aumento do volume de trabalho nesta área. Um dos métodos mais usuais de reparação estrutural é a remoção do concreto deteriorado e sua recomposição por meio da ligação com outro concreto, utilizando produtos denominados pontes de aderência. Entretanto, a falta de normalização e experiência científica acumulada conduz ao emprego desses materiais baseado somente em informações dos fabricantes e em experiências pessoais dos aplicadores, o que mostra a necessidade de um maior número de pesquisas acadêmicas sobre o assunto. O programa experimental desenvolvido avaliou o desempenho de três diferentes sistemas adesivos usualmente utilizados nos reparos estruturais (junta seca, adesivo à base de epóxi e adesivo à base de resina acrilica), por meio do ensaio de compressão-cisalhamento de prismas de concreto reconstituídos com junta diagonal (slant shear test), levando em consideração características como ângulo, umidade e rugosidade da superficie da interface, comparados á prismas monolíticos de concreto e em termos de critério de Mohr-Coulomb. Os resultados mostram que alguns sistemas de reparo podem prejudicar a resistência de aderência, como é o caso dos adesivos à base de resina acrilica, enquanto o epóxi é capaz de promover a aderência até mesmo em situações onde o ângulo da junta é considerado crítico
Abstract: The repair section and concrete reinforcement comes presenting important in the industry of the construction for the increase of the work volume in this area. One of the most usual methods of structural repair is the removal of the deteriorated concrete and its repair by means of the connection with other concrete, using products of adherence. However, the normalization lack and accumulated scientific experience drives to the employment of those materials only based on the makers' information and in personal experiences of the professional, what shows the need of a larger number of academic researches on the subject. The developed experimental program usually evaluated the acting of three diferent adhesive systems used in the structural repairs (it joins drought, sticker to the epoxy and sticker to the base of acrylic resin), by means of the rehearsal of slant shear test of concrete prisms reconstituted with diagonal committee, taking in consideration characteristics as angle, humidity and roughness of the surface of the interface, compared monolithic prisms of concrete and in terms of approach of Mohr-Coulomb. The results show that some repair systems can harm the resistance of adherence, as it is the case of the stickers to the acrylic resin, while the epoxy is capable to promote the adherence even in situations where the angle ofthe committee is considered critical
Mestrado
Edificações
Mestre em Engenharia Civil
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Trojetto, Luca <1989&gt. "Integrated Reporting: analisi empirica delle società aderenti al Pilot Programme." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6775.

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Pinto, Leandro Israel. "ICARU-FB: uma infraestrutura de software aderente à norma IEC 61499." Universidade do Estado de Santa Catarina, 2014. http://tede.udesc.br/handle/handle/2042.

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Abstract:
Made available in DSpace on 2016-12-12T20:22:52Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Leandro Israel Pinto.pdf: 1973331 bytes, checksum: 859388e323baf2b51cb58d1386fe1ceb (MD5) Previous issue date: 2014-06-25
Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior
The IEC 61499 standard defines a development model for industrial automation and control, it defines a visual language that can facilitate the implementation of distributed control system. This work presents the proposal and implementation of ICARU-FB, an Open Source multi-platform environment, capable of running the function blocks defined in IEC 61499 on architectures with few computational resources. A virtual machine was designed and implemented to perform networks of function blocks on 8-bit platforms with minimal resources. It was also ported to run on a 64-bit computer. Two case studies were performed in order to verify compliance with IEC 61499. Through the case studies, it was verified that it is possible to meet the requirements of the standard, such as configurability, interoperability and portability. The case studies also demonstrated the ability of the environment to reconfigure the software at runtime.
A norma IEC 61499 define um modelo de desenvolvimento para automação e controle industrial, ela estabelece uma linguagem visual que pode facilitar a implementação de sistemas de controle distribuídos. Esse trabalho apresenta a proposta e implementação do ICARU-FB, um ambiente Open Source multiplataforma, que é capaz de executar a linguagem definida na norma IEC 61499 em arquiteturas com poucos recursos computacionais. Uma maquina virtual foi projetada e implementada para executar redes blocos de funções em plataformas de 8 bits com o mínimo de recursos. Ela também foi portada para executar em um computador de 64 bits. Dois estudos de caso foram realizados a fim de verificar a conformidade com a norma IEC 61499. Através desses estudos de caso, foi verificado que é possível atender aos requisitos da norma IEC 61499, como configurabilidade, interoperabilidade e portabilidade. Os estudos de caso também demonstraram a habilidade do ambiente de reconfigurar o software em tempo de execução.
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Rúbia, Rodrigues Ricardo Diana. "Proposta de processo para testes exploratórios aderente ao TMMI nível 2." Universidade Federal de Pernambuco, 2010. https://repositorio.ufpe.br/handle/123456789/2263.

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Abstract:
Made available in DSpace on 2014-06-12T15:55:54Z (GMT). No. of bitstreams: 2 arquivo2331_1.pdf: 1723278 bytes, checksum: 1074d6fd52a0438cb50b50df400e2be3 (MD5) license.txt: 1748 bytes, checksum: 8a4605be74aa9ea9d79846c1fba20a33 (MD5) Previous issue date: 2010
No mercado atual torna-se cada vez mais necessário um software com um alto nível de qualidade e que satisfaça o cliente. Para que os produtos sejam entregues com mais qualidade é vital a realização de testes de software. Há empresas que não investem adequadamente na área de testes. Não existe uma equipe dedicada apenas às atividades de testes de software, não há um processo definido para Teste de Software. Nessas empresas a principal técnica de teste utilizada é a execução de Testes Exploratórios. Neste cenário, na maioria das vezes os testes exploratórios são realizados de maneira informal, se baseiam na intuição e dependem da habilidade e experiência do testador. Este trabalho propõe boas práticas e um processo para testes exploratórios com o intuito de melhorar os resultados obtidos com a utilização desta técnica. O intuito é ajudar empresas que executam testes exploratórios a elevar o nível de qualidade dos testes realizados e dos softwares produzidos. Assim, a ideia é propor um processo que possa ser seguido por essas empresas e que atenda a padrões já conhecidos e respeitados no mercado. Foi realizado um experimento, no qual o processo proposto foi aplicado em uma célula de uma empresa por dois meses. A aplicação do mesmo apresentou vários benefícios e pretende-se adotá-lo formalmente
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Eugênio, Pereira Carvalho Luiz. "Proposta de processo para testes exploratórios aderente ao TMMI nível 2." Universidade Federal de Pernambuco, 2010. https://repositorio.ufpe.br/handle/123456789/6055.

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Abstract:
Made available in DSpace on 2014-06-12T18:01:33Z (GMT). No. of bitstreams: 2 arquivo1467_1.pdf: 8939578 bytes, checksum: 6e08f611bd2f6e7b7869ce15c25ebace (MD5) license.txt: 1748 bytes, checksum: 8a4605be74aa9ea9d79846c1fba20a33 (MD5) Previous issue date: 2010
No mercado atual torna-se cada vez mais necessário um software com um alto nível de qualidade e que satisfaça o cliente. Para que os produtos sejam entregues com mais qualidade é vital a realização de testes de software. Há empresas que não investem adequadamente na área de testes. Não existe uma equipe dedicada apenas às atividades de testes de software, não há um processo definido para Teste de Software. Nessas empresas a principal técnica de teste utilizada é a execução de Testes Exploratórios. Neste cenário, na maioria das vezes os testes exploratórios são realizados de maneira informal, se baseiam na intuição e dependem da habilidade e experiência do testador. Este trabalho propõe boas práticas e um processo para testes exploratórios com o intuito de melhorar os resultados obtidos com a utilização desta técnica. O intuito é ajudar empresas que executam testes exploratórios a elevar o nível de qualidade dos testes realizados e dos softwares produzidos. Assim, a ideia é propor um processo que possa ser seguido por essas empresas e que atenda a padrões já conhecidos e respeitados no mercado. Foi realizado um experimento, no qual o processo proposto foi aplicado em uma célula de uma empresa por dois meses. A aplicação do mesmo apresentou vários benefícios e pretende-se adotá-lo formalmente
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Dawson, Junior Guillermo Enrique. "Implantação de um plano da qualidade aderente a realidade da organização." reponame:Repositório Institucional da UFSC, 1996. https://repositorio.ufsc.br/xmlui/handle/123456789/158026.

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Abstract:
Dissertação (mestrado) - Universidade Federal de Santa Catarina, Centro Tecnologico
Made available in DSpace on 2016-01-08T20:35:23Z (GMT). No. of bitstreams: 1 106466.pdf: 19818473 bytes, checksum: 4d3e9e88d35a7d336d19b79dabacc4c8 (MD5) Previous issue date: 1996
O trabalho enfoca a qualidade como uma das formas mais eficientes de orientar as organizações na direção da sobrevivência e do crescimento das empresas. O trabalho buscou desenvolver uma metodologia de implantação da qualidade aderente a realidade da organização. Para tanto, foi desenvolvido um modelo de implantação da qualidade, estrutura organizacional e plano, capaz de disseminar várias abordagens motivacionais da qualidade, sem necessariamente utilizar o máximo de cada uma, mas otimizando o conjunto das abordagens. Para aplicação do modelo proposto foi escolhida a Defer S.A. Fertilizantes, empresa do setor agroindustrial, localizada no município de Rio Grande - RS. A empresa enfrentou sua maior crise financeira no ano de 1995 e este cenário é descrito ao longo do trabalho de implantação da qualidade. Em paralelo com o modelo proposto foram sendo desenvolvidos os programas de treinamento, 5S e Círculos de Controle da Qualidade. A aplicação descrita neste trabalho é parcial, pois as ações desenvolvidas para a qualidade, são ações que obrigatoriamente passam por mudanças organizacionais complexas, que são lentamente absorvidas pelas empresas. O principal resultado deste trabalho foi o desenvolvimento e implantação de um sistema da qualidade em uma organização que passava por imensas dificuldades, mas que sobreviveu graças ao envolvimento de todos os seus colaboradores com os objetivos da qualidade. No ano de 1996 a Defer S.A. Fertilizantes, por sua participação no Sistema de Avaliação do Programa Gaúcho da Qualidade e Produtividade, recebeu o Diploma de Distinção com Mérito no Prêmio Qualidade RS.
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Carlucci, Assunta <1989&gt. "Integrated reporting: analisi empirica delle aziende aderenti al progetto pilota dell’IIRC." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/8103.

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Abstract:
La tesi tratta il tema dell’Integrated reporting, ossia un nuovo strumento di rendicontazione e di informativa aziendale che riunisce in un unico documento l’informativa economico-finanziaria e l’informativa di sostenibilità. La prima parte introduttiva della tesi espone il concetto di sostenibilità e l'importanza della Corporate Social Responsibility. Procede successivamente un'analisi dettagliata sull’Integrated Reporting prestando attenzione ai principi guida; ai contenuti ed infine i suoi vantaggi competitivi. Nella seconda parte del lavoro vengono analizzati i report di aziende aderenti al progetto pilota dell’IIRC per capire se le imprese hanno rispettato i principi del Framework IIRC per la creazione del report integrato.
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Barroso, Marcelo de Almeida. "Um processo de desenvolvimento para sistemas computacionais aderente ao MPS.BR nível G." Universidade de Fortaleza, 2010. http://dspace.unifor.br/handle/tede/85079.

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Abstract:
Made available in DSpace on 2019-03-29T23:23:10Z (GMT). No. of bitstreams: 0 Previous issue date: 2010-09-17
When we talk about quality of software we think soon in various models and methodologies that are applied in the development process, whether in academia or in business, but when we talk about developing software and hardware together, so the question is how do we integrate these two coupling product ensuring and maintaining quality? To answer these questions we present the experience of defining a software development process to be used by companies that develop computer systems that are or want to implement the first level of MPS.BR. Keywords: embedded software, Process of developing computer systems
Quando falamos de qualidade de software pensamos logo em vários modelos e metodologias que são aplicadas no processo de desenvolvimento, seja na academia ou nas empresas. Porém, quando falamos em desenvolver software e hardware juntos, vem logo a pergunta: como vamos integrar estas duas realidades garantindo a qualidade? Para tentar ajudar a solucionar este problema, apresentamos neste trabalho a experiência de definição de um processo de desenvolvimento de software para ser utilizado por empresas que desenvolvem sistemas computacionais e que estejam ou queiram implementar o primeiro nível do MPS.BR. Palavras-chave: Software embarcado, Processo de desenvolvimento sistemas computacionais
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Harbs, Eduardo. "CNC-C2: um controlador aderente às normas ISO 14649 E IEC 61499." Universidade do Estado de Santa Catarina, 2012. http://tede.udesc.br/handle/handle/1861.

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Abstract:
Made available in DSpace on 2016-12-12T17:38:31Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Eduardo Harbs.pdf: 12792734 bytes, checksum: b505810b68894ae2924a805e7f89d032 (MD5) Previous issue date: 2012-10-09
Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior
The industry has found difficulties towards CNC machines flexibility, due to the CNC programming current standard, the ISO 6983 or G/M code. The ISO 14649 or STEP-NC was developed to replace the current standard. It is a new unified data transfer model between CAD/CAM and CNC systems. To satisfy the new automation and control systems requirements, the IEC 61499 standard was developed, aiming the use of software objects, called function blocks (FBs). In this work, the standards STEP-NC and IEC 61499 were integrated to build a new generation of CNC, where STEP-NC supplies the complete data model without functionality, and the FBs provide the functionalities to the data model for the machine tool command. In this context, a controller for a CNC machine prototype, compliant to STEP-NC and IEC 61499 standards was developed. The prototype consists of a 2,5D milling machine, driven by a group of three servomotors drivers with integrated PLCs. A set of software was developed for compiling STEP-NC files and the automatic generation of IEC 61499 models, viewing, editing and executing FBs and FB networks, and further a library with IEC 61499 models. Test on software and prototype was performed machining an example workpiece, achieving the proposed goal and providing the individual characteristics of the standards in the controller, such as: interoperability, portability, use of features, configurability, distribution and adaptability.
A indústria tem enfrentado dificuldades quanto à flexibilidade das máquinas CNC, devido à norma utilizada atualmente para a programação CNC, a ISO 6983 ou código G/M. Com objetivo de substituição desta norma, desenvolveu-se a ISO 14649 ou STEP-NC, que é um novo modelo de transferência de dados unificado entre sistemas CAD/CAM e CNC. Para atender os novos requisitos de automação e controle de sistemas, desenvolveu-se a norma IEC 61499, visando o uso de objetos de software, os function blocks (FBs). Neste trabalho integraram-se as normas STEP-NC e IEC 61499 para a construção de uma nova geração de CNCs, onde STEP-NC fornece o modelo de dados completo, porém sem funcionalidade, e os FBs fornecem as funcionalidades ao modelo de dados para o controle da máquina-ferramenta. Para tal, foi desenvolvido um controlador para uma máquina CNC protótipo aderente às normas STEP-NC e IEC 61499. Este protótipo é constituído de uma fresadora 2,5D, acionada por um conjunto de três servoacionamentos com CLPs integrados. Um conjunto de software foi desenvolvido para compilação do arquivo STEP-NC e geração automática de modelos IEC 61499, visualização, edição e execução de FBs e rede de FBs além de uma biblioteca de modelos IEC 61499. Teste do software e do protótipo foi realizado com a usinagem de uma peça exemplo, alcançando o objetivo proposto e provendo as características individuais das normas no controlador, como: interoperabilidade, portabilidade, uso de features, configurabilidade, distribuição e adaptabilidade.
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Mc, Conell Rebolledo Christian David. "Implementación y desarrollo de una línea elaboradora de aderezo de palta." Tesis, Universidad de Chile, 2005. http://repositorio.uchile.cl/handle/2250/105452.

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Kooman, Jeroen Peter. "The role of the venous system in hemodynamics during hemodialysis." Maastricht : Maastricht : Universitaire Pers Maastricht ; University Library, Maastricht University [Host], 1992. http://arno.unimaas.nl/show.cgi?fid=8260.

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Marçal, Ana Sofia Cysneiros. "SCRUMMI : um processo de gestão ágil baseado no SCRUM e aderente ao CMMI." Universidade de Fortaleza, 2009. http://dspace.unifor.br/handle/tede/81820.

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Abstract:
Made available in DSpace on 2019-03-29T23:15:49Z (GMT). No. of bitstreams: 0 Previous issue date: 2009-07-10
Nowadays, organizations have employed substantial efforts in processes improvement based on quality models, such as CMMI. Additionally, these organizations have shown a growing interest in the adoption of agile methods, focusing on increasing their productivity. Based on the assumption that it is possible to combine agility with discipline, this research initially embraced the challenge of analyzing the adherence of Scrum to CMMI practices, specifically with Project Management processes. This work contemplated a quantitative research to investigate the real interest of the Brazilian organizations in adopting agile practices and CMMI in the management of their projects. The research results were used as basis to the definition of an agile management process, called Scrummi, built from an extension of the Scrum to be compliant with the CMMI project management process areas. Scrummi is a simple but complete management process, which can be extended and tailored to support a variety of projects, being relevant to organizations that aim to adopt an agile project management methodology compatible with CMMI practices. The process documented in this research was used in a real software development project in a Brazilian R&D company which is compliant to CMMI maturity level 3, showing that agility and discipline can be applied together. Through Scrummi, innovative practices were introduced in the organizational context. The case study project became a reference inside the company, representing a new style of management. Main improvements achieved were related to increase in productivity, directly influenced by high commitment and development of project team. Keywords: Agile Project Management, SCRUM, CMMI, Agile Software Development
Atualmente vive-se um cenário onde organizações de software têm empregado esforços substanciais na melhoria dos seus processos com base em modelos de qualidade, tais como o CMMI. Adicionalmente, estas organizações têm demonstrado um interesse crescente na adoção de métodos ágeis, com foco em aumentar sua produtividade. Acreditando-se na hipótese de que é possível combinar agilidade com disciplina, este trabalho abraçou inicialmente o desafio de analisar a aderência do Scrum em relação ao CMMI, especificamente no que diz respeito aos processos de gerenciamento de projetos. Em seguida, foi feita uma pesquisa quantitativa para se investigar o real interesse de organizações brasileiras em adotar práticas de métodos ágeis e CMMI na gestão de seus projetos. Os resultados obtidos com as investigações realizadas embasaram a definição do processo de gestão ágil, chamado Scrummi, construído a partir de extensões do Scrum para ficar aderente às áreas de processo de gerenciamento de projeto do CMMI. O Scrummi é um processo de gestão simples e completo, o qual pode ser estendido e adaptado para atender a uma grande variedade de projetos, sendo relevante para organizações que têm o propósito de adotar uma metodologia de gerenciamento de projetos ágil e que seja ao mesmo tempo compatível com práticas do CMMI. O processo definido neste trabalho foi aplicado em um projeto real de desenvolvimento de software em uma empresa brasileira de pesquisa e desenvolvimento aderente ao nível 3 de maturidade do CMMI mostrando assim que agilidade e disciplina podem andar juntas. Através do Scrummi foram introduzidas práticas inovadoras no contexto organizacional, tornando o projeto do estudo de caso uma referência na empresa com relação ao novo estilo de gerenciamento. As melhorias envolveram aumento de produtividade obtida através do desenvolvimento e comprometimento do time do projeto. Palavras-chave: Gerenciamento Ágil de Projetos, SCRUM, CMMI, Métodos Ágeis.
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Lima, Emilena Maria Castor Xisto. "Caracteristicas de superficies, adsorção de proteinas e aderencia bacteriana em diferentes materiais odontologicos." [s.n.], 2006. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/288334.

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Abstract:
Orientadores : Altair Antoninha Del Bel Cury, Pedro Luiz Rosalen, Hyun Koo
Tese (doutorado) - Universidade Estadual de Campinas, Faculdade de Odontologia de Piracicaba
Made available in DSpace on 2018-08-06T11:41:34Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Lima_EmilenaMariaCastorXisto_D.pdf: 1887627 bytes, checksum: 2eab326adc49ff06566928fa3981f993 (MD5) Previous issue date: 2006
Resumo: O uso de implantes osseointegrados para substituição de dentes perdidos é uma alternativa importante na odontologia atual. Uma das condições relacionada ao sucesso nos procedimentos de implante é fornecida pelas propriedades de superfície dos implantes e componentes protéticos que influenciam não só na biocompatibilidade, mas também na adesão bacteriana e colonização. A qualidade de superfície pode ser determinada pela combinação das propriedades física, química, mecânica e de estrutura de superfície. Dentre elas, a energia livre de superfície e rugosidade superficial tem efeito significante no processo de adesão. Considerando que cada biomaterial pode apresentar propriedades físicas/químicas e energias de superfícies diferentes, a adsorção dos componentes salivares/soro sanguíneo presentes na película adquirida é provavelmente específica aquela superfície. Esses componentes mediam a aderência bacteriana inicial nas superfícies dos dentes e materiais restauradores, sendo a aderência reconhecida como primeiro passo para formação do biofilme. O acúmulo de biofilme pode levar ao desenvolvimento de lesões inflamatórias na mucosa adjacente e reabsorção óssea, aumentando o risco de falhas dos implantes. Assim, os propósitos destes trabalhos foram: I) avaliar as características de superfíde de abutments (Ti-6AI-4V e Tilite) e 11) caracterizar o perfil de adsorção dos componentes salivares/ soro sanguíneo e a aderência bacteriana de Streptococcus mutans e Actinomyces naeslundii sobre titânio (Ti) e cerâmica zirconia (Zi) usados na confecção de abutments de implantes. Como resultados das pesquisas observamos que as ligas de Ti-6AI4V e Tilite apresentaram diferenças nas características de superfícies, exceto para dureza de superfície e que o titânio e a cerâmica zírcônia apresentaram propriedades biológicas similares em termos de adsorção de proteínas e aderência bacteriana. Entretanto, esses materiais apresentaram-se diferentes quanto à adesão bacteriana quando comparados com a hidroxiapatita, principalmente para A. naeslundii
Abstract: The use of osseointegrated implants for replacing missing teeth is an important alternative in current dentistry. One of the most important conditions, which relates to the future success of implant procedures, is provided by the surface properties of the implant and its prosthetic abutments. Since these components penetrate through the gingival mucosa and are also exposed to the oral cavity, they play an important role not only for the biocompatibility but also for the bacterial adhesion and stagnation. Surface quality of a biomaterial can be measured by a combination of physical, chemical and mechanical properties and its surface structure. Surface ftee energy and surface roughness have a significant impact in the adhesion processo Since each biomaterial has different physicaVchemical properties and surfaces energies, adsorption of salivary/serum components to each surface is likely to be specific to that surface and they mediate the initial bacterial adherence to the tooth surface and restorative materiaIs. The bacterial adherence is recognized as th~ first step of the biofilm formation, which accumulation may lead to inflammatory lesions in the adjacent mucosa and bone resorption, increasing the risk of implant failure. Thus, the purposes of these studies were: I) evaluate surface characteristics of implant abutments (Ti-6Al-4V and Tilite) and 11) characterize the profile of salivary/serum components adsorption, and Streptococcus mutans and Actínomyces naeslundií adherence on titanium (Ti) and ceramic zirconia (Zi) used for manufacturing implant abutments. The results revealed that the Ti-6Al-4V and Tilite alloys showed differences on the surface characteristics, except to surface hardness and titanium and zirconia ceramic displayed similar biological properties in terms of protein adsorption and bacterial adherence. However, the abutment materials showed subtle, but significant differences on the bacterial binding pattern when compared to HA (surrogate tooth enamel), especially for A. naeslundií
Doutorado
Protese Dental
Doutor em Clínica Odontológica
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Hoffmann, Luiz Felipe Simões. "Algoritmo aplicado na inspeção de camada aderente para propelente sólido de motor-foguete." Instituto Tecnológico de Aeronáutica, 2015. http://www.bd.bibl.ita.br/tde_busca/arquivo.php?codArquivo=3371.

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Abstract:
Os motores instalados nos foguetes desenvolvidos atualmente no Brasil utilizam o propelente sólido como o principal componente gerador de empuxo. Durante a fase de fabricação desses motores é utilizado um revestimento interno de material isolante térmico, a fim de proteger o invólucro do motor das altas temperaturas produzidas pelos gases gerados na combustão. A adesão entre o bloco de propelente sólido e o isolante térmico é realizada por uma fina camada aderente, denominada por "liner". Essa adesão deve assegurar que todo o conjunto se mantenha adequadamente unido durante as etapas de estocagem, transporte, montagem e lançamento. A utilização de motor com irregularidades de continuidade nessa adesão pode provocar a geração descontrolada de gases, sendo que essa situação tem potencial para causar a explosão do motor-foguete. No processo adotado pelo Instituto de Aeronáutica e Espaço, após a aplicação da aludida camada, um especialista realiza a tarefa de inspeção visual minuciosa em busca de áreas irregulares, na superfície da camada aderente, capazes de comprometer a adesão do propelente. Decorrente da natureza da mencionada tarefa, a adoção da visão computacional como recurso para auxiliar a inspeção de superfícies de camada aderente se mostrou favorável como contribuição para esse processo. Nesse contexto, este trabalho propõe a utilização de algoritmo baseado em visão computacional para auxiliar o especialista na detecção de áreas com superfícies irregulares. Estão previstos, basicamente, nesse algoritmo recursos para parametrização, tratamento de reflexos, e análises de intensidade de cor. A validação dos recursos do algoritmo foi obtida por meio de testes práticos executados em protótipo dedicado para esse fim. Os resultados positivos obtidos nos testes sugerem que o algoritmo, quando for integrado em arquitetura física afim, será capaz de auxiliar a tarefa de identificar áreas irregulares, na superfície da camada aderente, capazes de comprometer a adesão do propelente.
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Jost, Daniel Trevisan. "Análise de peças fletidas com protensão não aderente pelo método dos elementos finitos." reponame:Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS, 2006. http://hdl.handle.net/10183/11037.

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Abstract:
Estruturas com protensão não aderente estão sendo utilizadas como uma alternativa na tecnologia de projeto e execução de edifícios. Este trabalho apresenta a análise numérica de estruturas com protensão não aderente. Para este fim, foi desenvolvido um programa computacional onde implementou-se um modelo não linear físico e geométrico através do método dos elementos finitos. O comportamento dos materiais é descrito por um modelo elasto-viscoplástico. No concreto, são utilizados elementos finitos isoparamétricos tridimensionais. Para representar o seu comportamento após a fissuração é utilizado o modelo de fissuras distribuídas. As armaduras são incluídas através do modelo incorporado, utilizando-se de elementos unidimensionais isoparamétricos.As armaduras passivas são consideradas como uma linha de material mais rígido no interior do elemento de concreto, existindo uma aderência perfeita entre o concreto e o aço. Nas armaduras não aderentes, é considerada a compatibilidade de deslocamentos entre os materiais apenas nas ancoragens, sendo que a armadura pode movimentar-se livremente no interior do concreto. O modelo não linear geométrico, utilizado para o concreto e para a armadura, foi desenvolvido com base na formulação Lagrangeana Total, considerando grandes deslocamentos e pequenas deformações. Para verificar a precisão do modelo computacional, compararam-se resultados numéricos com valores experimentais disponíveis na literatura.
Unbonded prestressed concrete structures have been increasingly used as an alternative in the technology of design and construction of buildings. This work presents a numerical analysis of unbonded prestressed concrete structures. To accomplish this, a computational program has been developed in which a physical and geometrical nonlinear model was implemented through the finite element method. Materials behavior has been described through an elasto-viscoplastic model. In the concrete, a threedimensional isoparametric finite element has been used. To represent its behavior after cracking, the smeared cracking model has been used to. The prestressing tendons and reinforcement have been included according with the embedded model approach by the use of one-dimensional isoparametric elements. The reinforcement has been considered in the model as a line of a stiffer material inside the concrete element, with a perfect bonding between concrete and steel. As for the unbonded tendons, displacement compatibility between materials has been considered only at the anchorages, but they are allowed to move freely along their length inside the concrete. The geometric nonlinear model that has been used for the concrete, reinforcement and tendons has been developed according to the Total Lagrangean formulation, considering large displacements and small strains. In order to evaluate the accuracy of the computational model, numerical results have been compared with experimental values available in the literature.
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Gonçalves, Ana Catarina Martins. "Relação entre a infeção por Escherichia coli aderente-invasina e a doença de Crohn." Master's thesis, [s.n.], 2013. http://hdl.handle.net/10284/4089.

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Abstract:
Projeto de Pós-Graduação/Dissertação apresentado à Universidade Fernando Pessoa como parte dos requisitos para obtenção do grau de Mestre em Ciências Farmacêuticas
A Doença de Crohn é uma doença inflamatória crónica que pode afetar qualquer parte do trato gastrointestinal, embora comprometa preferencialmente o íleo. Apesar da incessante investigação a sua etiologia e patogénese permanecem desconhecidas. Até ao momento várias hipóteses têm sido avançadas na compreensão desta doença. Contudo, a teoria atual considera que se trata de uma doença complexa multifatorial que ocorre em indivíduos com predisposição genética, e que determinados fatores ambientais e microbianos são responsáveis pelo desenvolvimento de uma resposta inume inadequada. O possível envolvimento de um organismo infecioso, em particular a Escherichia coli Aderente-Invasiva (AIEC), tem estado sob investigação. A análise da flora bacteriana associada à mucosa ileal revelou uma anormal colonização da AIEC nos pacientes com Doença de Crohn. Estas bactérias são capazes de aderir e invadir as células epiteliais intestinais, assim como, penetrar e replicar extensivamente no interior dos macrófagos, sem induzir a morte da célula hospedeira. Por outro lado, a permeabilidade intestinal está significativamente aumentada nos indivíduos com Doença de Crohn. A AIEC diminui a resistência elétrica transepitelial e altera a estrutura morfológica das junções celulares, o que pode contribuir para esse aumento de permeabilidade. Pensa-se que as células M poderão constituir um potencial alvo de entrada que permite a interação bacteriana com os macrófagos da lâmina própria. Estudos in vitro têm demonstrado que os macrófagos infetados produzem grandes quantidades de fator de necrose tumoral α, e induzem a formação de agregados de células muitos semelhantes aos granulomas epitelioides. Estas estruturas representam uma das marcas histológicas características da Doença de Crohn. Crohn's disease is a chronic inflammatory disease that can affect any part of the gastrointestinal tract, although preferably compromise the ileum. Despite ongoing research its etiology and pathogenesis remain unknown. So far several hypotheses have been advanced in the understanding of this disease. However, the current theory considers that it is a complex multifactorial disease that occurs in individuals with a genetic predisposition and certain environmental and microbial factors are responsible for developing a response immune inadequate. The possible involvement of an infectious organism, in particular adherent-invasive Escherichia coli (AIEC) has been under investigation. The analysis of the bacterial flora associated with ileal mucosa revealed an abnormal AIEC colonization in patients with Crohn's disease. These bacteria are able to adhere to and invade intestinal epithelial cells, as well as penetrate and replicate extensively within macrophages without inducing the death of the host cell. On the other hand, is significantly increased intestinal permeability in patients with Crohn's disease. The AIEC decreases the transepithelial electrical resistance changes and the morphological structure of cell junctions, which may contribute to this increased permeability. It is believed that M cells might constitute a potential target input which allows the bacterial interaction with macrophages in the lamina propria. In vitro studies have demonstrated that infected macrophages produce large quantities of tumor necrosis factor α, and induce the formation of cell aggregates similar to many epithelioid granulomas. These structures represent one of the marks histological features of Crohn's disease.
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Moreira, Leandro Soares. "Análise não linear via elementos finitos de vigas de concreto com protensão não aderente." reponame:Repositório Institucional da UFC, 2016. http://www.repositorio.ufc.br/handle/riufc/18959.

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Abstract:
MOREIRA, L. S. Análise não linear via elementos finitos de vigas de concreto com protensão não aderente. 2016. 135 f. Dissertação (Mestrado em Engenharia Civil: Estruturas e Construção Civil) – Centro de Tecnologia, Universidade Federal do Ceará, Fortaleza, 2016.
Submitted by Hohana Sanders (hohanasanders@hotmail.com) on 2016-08-05T11:09:13Z No. of bitstreams: 1 2016_dis_lsmoreira.pdf: 2400681 bytes, checksum: df035512dfcc9803693ce83cf77ff569 (MD5)
Approved for entry into archive by Marlene Sousa (mmarlene@ufc.br) on 2016-08-05T18:01:51Z (GMT) No. of bitstreams: 1 2016_dis_lsmoreira.pdf: 2400681 bytes, checksum: df035512dfcc9803693ce83cf77ff569 (MD5)
Made available in DSpace on 2016-08-05T18:01:51Z (GMT). No. of bitstreams: 1 2016_dis_lsmoreira.pdf: 2400681 bytes, checksum: df035512dfcc9803693ce83cf77ff569 (MD5) Previous issue date: 2016-05-27
This work aims to present a finite element model for nonlinear material and geometric analysis of prestressed concrete beams with internal and external unbonded tendons. The beam theory of Euler-Bernoulli-Navier was used for the development of the plane frame finite element formulation. The geometric nonlinearity was found over the total Lagrangian formulation. The tendons was modeled using truss elements from the cable discretization in straight sections. The layer method was used for integration of the internal forces and the tangent stiffness matrix in cross section, and integration over the element was made by the Gaussian quadrature. The constitutive law adopted for concrete in compression was the Eurocode 2 (2004) and Zupan e Saje (2005), although other curves have been implemented for comparison. The reinforcement steel was modeled as perfect elastic-plastic with linear hardening. The model adopted for the prestressing steel was the Menegotto and Pinto (1973) model. The frictional losses of the chordae with the sheath were discarded due to the presence of grease between the two materials. At the end, the quality of the formulation for the simulation of prestressed beams with unbonded tendons is evaluated by comparison with experimental results for short-term loads.
Esse trabalho visa apresentar um modelo de elementos finitos para análise não linear física e geométrica de vigas de concreto com protensão não aderente interna e externa. A teoria de vigas de Euler-Navier-Bernoulli foi utilizada para o desenvolvimento da formulação do elemento finito de pórtico plano. A não linearidade geométrica foi considerada através da formulação Lagrangiana Total. O cabo de protensão foi modelado através de elementos de treliça, a partir da discretização do cabo em trechos retos. O Método das Fatias foi utilizado para integração dos esforços internos e da matriz de rigidez tangente na seção transversal, e a integração ao longo do elemento foi feita pela quadratura de Gauss. A Lei constitutiva adotada para o concreto na compressão foi a do Eurocode 2 (2004) e Zupan e Saje (2005), embora outras curvas tenham sido implementadas para efeito de comparação. O aço da armadura passiva foi modelado como elasto-plástico perfeito, com endurecimento linear. O modelo adotado para o aço de protensão foi o de Menegotto e Pinto (1973). As perdas por atrito da cordoalha com a bainha foram desprezadas, devido à presença de graxa entre os dois materiais. Ao final, a qualidade da formulação para a simulação de vigas protendidas com cabos não-aderentes é avaliada através da comparação com resultados experimentais, para cargas de curta duração.
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Silva, Geneflides Laureno da. "Gateway de voz para integração IP-PSTN aderente à arquitetura das redes de nova geração." Universidade de Fortaleza, 2009. http://dspace.unifor.br/handle/tede/83511.

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Abstract:
Made available in DSpace on 2019-03-29T23:17:08Z (GMT). No. of bitstreams: 0 Previous issue date: 2009-11-03
The work presented validates the deployment of a voice gateway for integration between IP networks and the universe of public networks to traditional telephony. The differentiated nature of this Gateway is related to adherence to the functional architecture of next generation networks, through the use of libraries and open platforms, as well as the development of applications that allow the generation of new services for companies and institutions that use such a structure. The Gateway was implemented adherent and with cohesive similarities to the functional architecture of next generation networks. To validate the proposed integration of IP-PSTN, were developed and tested five applications, which integrate with libraries and IP Telephony platform of open format. We use the Asterisk platform together with the libraries libpri, dahdi and chan_ss7. The main objective was to validate the integration with traditional telecommunications operators through the ISDN signaling and R2Digital signaling and interconnection with VoIP providers that use SIP and IAX2. We have also added to the Gateway SS7 over IP signaling, which currently only has been used in the internal environment of telecommunications operators. The approach to testing was divided into two scenarios: tests in laboratory and tests in real corporate environments. In laboratory was validated the use of the SS7 Over IP signaling. In tests conducted in corporate environments has made the operation of the applications developed, the activation of the ISDN and R2Digital signaling and integration through SIP and IAX2 protocols. The validation of integration allowed by different signals and protocols, did conclude that the use of such platforms and libraries allows us the actual development of a gateway that provides access to a low cost telecommunications architecture that has also adhered to the universe of next generation networks. Keywords: IP-PSTN; Gateways; NGN; SIP; IAX2; IMS; ISDN; R2Digital; Asterisk; SS#7; SS7 Over IP
O trabalho apresentado, valida a implantação de um Gateway de voz para integração entre as redes IP e o universo das redes públicas de telefonia tradicional. O caráter diferenciador deste Gateway está relacionado à aderência à arquitetura funcional das redes de nova geração, através da utilização de bibliotecas e plataformas abertas, como também ao desenvolvimento de aplicações que possibilitam a geração de novos serviços para empresas e instituições que se utilizem de tal estrutura. O Gateway foi implementado aderente e com similaridades coesas à arquitetura funcional das redes de nova geração. Para validar a proposta de integração IP-PSTN, foram desenvolvidas e testadas cinco aplicações, as quais integramos com bibliotecas e plataformas de Telefonia IP de formato aberto. Utilizamos a plataforma Asterisk em conjunto com as bibliotecas libpri, dahdi e chan_ss7. O objetivo principal foi validar a integração com operadoras tradicionais de telecomunicações através das sinalizações ISDN e R2Digital, bem como a interconexão com provedores de VoIP que utilizam os protocolos SIP e IAX2. Também agregamos ao Gateway a sinalização SS7 Over IP, que atualmente só tem sido utilizada no ambiente interno das operadoras de telecomunicações. A abordagem para os testes foi dividida em dois cenários: testes em ambientes de laboratório e testes em ambientes corporativos reais. Nos testes em laboratório foi validada a utilização da sinalização SS7 Over IP. Nos testes realizados em ambientes corporativos foi realizada a operacionalização das aplicações desenvolvidas, a ativação das sinalizações ISDN e R2Digital, bem como a integração através dos protocolos SIP e IAX2. A validação da integração permitida através de diferentes sinalizações e protocolos, fez concluirmos que a utilização de tais plataformas e bibliotecas possibilita-nos o real desenvolvimento de um Gateway que permite o acesso a uma arquitetura de telecomunicações de baixo custo e também já aderente ao universo das redes de nova geração. Palavras-chave: IP-PSTN; Gateways de Integração; NGN; SIP; IAX2; IMS; ISDN; R2Digital; Asterisk; SS#7; SS7 Over IP.
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Mattioli, Teresa. "Il gruppo bancario cooperativo e la perdita di mutualità delle Banche di credito cooperativo aderenti." Doctoral thesis, Luiss Guido Carli, 2020. http://hdl.handle.net/11385/204144.

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Abstract:
La banca di credito cooperativo. La riforma del credito cooperativo: il D.L. n. 18 del 14 febbraio 2016, convertito nella Legge 8 aprile 2016, n. 49, e il nuovo gruppo bancario cooperativo. Il gruppo bancario cooperativo e la mutualità delle BCC aderenti.
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Moura, Juliana Silva. "Aderencia de Candida spp. a resinas acrilicas : metodo de polimerização e presença ou não de saliva." [s.n.], 2005. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/288345.

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Abstract:
Orientador: Altair Antoninha Del Bel Cury, Renata Cunha Matheus Rodrigues Garcia
Tese (doutorado) - Universidade Estadual de Campinas, Faculdade de Odontologia de Piracicaba
Made available in DSpace on 2018-08-05T13:21:12Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Moura_JulianaSilva_D.pdf: 1782557 bytes, checksum: 062461fb23404728637a2298815f99c6 (MD5) Previous issue date: 2005
Resumo: O objetivo deste trabalho foi avaliar a influência do método de polimerização e a presença da saliva humana na aderência de Candida spp. às superfícies de resinas acrílicas. Duzentas e cinqüenta e seis amostras retangulares (2,5 x 1,2 x 0,2 cm), confeccionadas com resinas polimerizadas por banho de água ou microondas foram avaliadas para rugosidade e energia livre de superfície e em seguida utilizadas para o ensaio de aderência de Candida spp. Para este propósito, as amostras foram aleatoriamente divididas em 8 grupos por resina, sendo quatro expostos durante 30 min a saliva humana. Em seguida, as amostras foram posicionadas verticalmente em tubos de plásticos estéreis contendo meio de cultura Sabouraud e uma entre quatro suspensões de Candida: Candida albicans, Candida tropicalis, Candida dubliniensis e Cândida glabrata (1 a 5 x 106 células / mL). A contagem das células aderidas foi realizada em microscópio óptico com 400 x de aumento. Os dados de rugosidade superficial e energia de superfície foram submetidos a ANOVA um fator e teste t. Não houve diferença estatística significante para rugosidade (p > 0,05), enquanto maiores valores de energia livre de superfície foram encontrados para a resina polimerizada por banho de água (p < 0,05). Para aderência de Cândida spp., os testes Wilcoxon-Mann-Whitney, Kruskal Wallis e Qui-quadrado demonstraram não haver influência dos valores de rugosidade e energia livre de superfície na aderência de Candida, enquanto houve uma diminuição geral na contagem de microrganismos em grupos expostos à saliva (p < 0,05). Concluiu-se que a saliva foi capaz de reduzir a aderência total de Candida, enquanto não houve correlação destes valores com rugosidade e energia de superfície
Abstract: The aim of this work was to evaluate the influence of polymerization methods and presence of human clarified saliva on Candida spp. adherence to acrylic resins surfaces. Two hundred and fifty six rectangular acrylic resins samples (2.5 x 1.2 x 0.2 cm) polymerized by water bath or microwave were evaluated for surface roughness and surface free energy and used in an adherence assay for Candida spp. For this purpose, acrylic samples were randomly divided into 8 groups for each resin, where 4 were exposed to saliva. For the adherence assay, the samples were placed vertically on test tubes containing yeast Sabouraud broth medium and one of the four Candida suspensions: Candida albicans, Candida tropicalis, Candida dubliniensis and Candida glabrata (1 to 5 x 106 cells / mL). Adhered yeasts were counted using an optic microscope at 400 x. Data from surface roughness and surface free energy were submitted to one-way ANOVA ant t test and Candida spp. adherence values were evaluated by the Wilcoxon-Mann-Whitney, Kruskal Wallis and Chi-square tests. No statistical significance was found for roughness (p > 0.05), while higher surface free energy values were found for water bath resin (p < 0.05). Roughness and surface free energy did not influence Candida adherence, while saliva generally decreased yeast counts (p < 0.05). It was concluded that polymerization methods did not interfere with adherence assay while saliva was capable of reducing Candida spp. adherence, while roughness and free energy did not influence the adherence rates
Doutorado
Protese Dental
Doutor em Clínica Odontológica
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Straioto, Fabiana Gouveia. "Influencia da adição de politetrafluoretileno (PTFE) nas propriedades fisicas, mecanicas e aderencia microbiana em resinas acrilicas." [s.n.], 2010. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/288312.

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Abstract:
Orientadores: Altair Antoninha Del Bel Cury, Alfredo Julio Fernandes Neto
Tese (doutorado) - Universidade Estadual de Campinas, Faculdade de Odontologia de Piracicaba
Made available in DSpace on 2018-08-15T07:28:18Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Straioto_FabianaGouveia_D.pdf: 1136819 bytes, checksum: 94255ae316940aec09bc64b1ad3b35c2 (MD5) Previous issue date: 2010
Resumo: Resinas acrílicas são materiais amplamente empregados na Odontologia, especialmente os polímeros a base de polimetilmetacrilato (PMMA) para confecção de próteses. Dentre as vantagens deste material estão à estabilidade de cor, propriedades ópticas, estética satisfatória, estabilidade dimensional, fácil manipulação e propriedades físicas adequadas para aplicações odontológicas. Entretanto, como desvantagem deste material, está à susceptibilidade à aderência e desenvolvimento de biofilme por microrganismos presentes na cavidade bucal, como fungos e bactérias. A aderência de microrganismo é o primeiro evento para o desenvolvimento do biofilme o qual está relacionado ao estabelecimento de quadros clínicos patológicos como estomatite protética. Recentemente, a adição de modificadores na composição da resina acrílica tem sido proposta com o objetivo de melhorar as características de superfície, e conseqüentemente controlar a aderência de microrganismos. Entretanto, a mudança na composição da resina acrílica não deverá comprometer as propriedades físicas. Politetrafluoretileno (PTFE) tem sido usado como modificador para confecção de stents e cateteres devido a biocompatibilidade, alta resistência a agentes químicos e baixa energia de superfície. Assim, o objetivo neste estudo foi avaliar as propriedades físicas, características de superfície, aderência de microrganismos e formação de biofilme de suas resinas acrílicas, uma polimerizada em água quente com ciclo longo e a outra polimerizada pelo ciclo curto, contendo 2% de PTFE em sua composição e comparar com as mesmas resinas sem adição de PTFE. Para isto, três estudos foram realizados: 1- Propriedades físicas da resina acrílica - espécimes das resinas foram confeccionados de acordo com a norma ISO 1567:1999 (n=10) para cada teste mecânico: dureza de superfície, resistência ao impacto, resistência a flexão e o módulo de elasticidade e carga máxima foram calculados; 2 - Características de superfície da resina acrílica e aderência de Candida albicans: espécimes retangulares (n=10) para cada resina foram confeccionados e avaliados quanto à rugosidade, ângulo de contato, energia livre de superfície e aderência de Candida albicans. As células aderidas foram expressas por unidade formadora de colônia por área da superfície; 3- Biofilme formado na resina acrílica e sua composição: discos de resina acrílica (n=6) foram usados para formação de biofilme de Streptococcus mutans UA159, Streptococcus sanguinis ATCC 10556 e Actinomyces naeslundii ATCC 12104. A composição de polissacarídeos e unidades formadoras de colônia foram comparadas. Em todos os estudos, os resultados foram submetidos à análise variância a dois fatores e comparados pelo teste de Tukey (p=0,05). Os resultados não mostraram diferença estatisticamente significante para os valores de dureza de superfície (p>0,05). Entretanto, para os valores de resistência ao impacto e flexão para os grupos experimentais, contendo PTFE, apresentaram resultados significantemente menores (p<0,05) quando comparados aos grupos não adicionados de PTFE. Os valores de módulo de elasticidade da resina acrílica adicionada com 2% de PTFE polimerizada com o ciclo longo apresentaram os maiores valores comparados aos demais grupos (p<0,05). Não houve diferenças significativas para rugosidade, ângulo de contato e energia livre de superfície (p>0,05); houve uma tendência de redução de células de C. albicans no grupo com PTFE, mas não foi estatisticamente significante. Em relação, a formação e composição de polissacarídeo os resultados não apresentaram diferenças entre os grupos de resina acrílica (p>0,05). Os resultados sugerem que 2% de PTFE adicionada à resina acrílica não foi suficiente para promover mudanças nas propriedades mecânicas, aderência e composição do biofilme.
Abstract: Acrylic resins have been widely used in Dentistry, especially polymers of poly (methyl methacrylate) for fabricating dentures. This material has as advantages stable color and optical properties, satisfactory esthetic and dimensional stability, it is easy to be processed, and its physical properties have been proven adequate for dental applications. However, as disadvantage acrylic resins surface is susceptible to adherence and biofilm development of oral microorganism, such as fungi and bacteria. Microorganism's adherence is the first step to biofilm development, and it is related to pathogenic condition, leading to denture stomatitis. Recently, it had been proposed addition of modifiers to acrylic resin composition that could be able to improve its surface properties, and consequently controlling microorganisms' adherence. However, this change in composition of acrylic resin should not compromise its physical properties. Polytetrafluorethylene has been used as modifiers to fabricate medical devices such as stents and catheters because it is a biocompatible material, high resistance to chemical reagents and low surface energy. Thus, the aim of this study was to evaluate the physical properties, surface characteristics, adherence of microorganisms and biofilm formation of two acrylic resins, one polymerized by long and other polymerized by short cycle, with 2% (w/w) of PTFE added and to compare with the same resins with no PTFE added. For this, three studies were conducted: 1 - Physical properties of acrylic resins - specimens were prepared for each acrylic resin according to the ISO standard 1567:1999 (n=10) for each mechanical test: surface hardness, impact strength, flexural strength and flexural modulus and peak load were calculated; 2 - Characteristics of acrylic resin surface and adherence of Candida albicans: rectangular specimens (n=10) of each resin were prepared and evaluated for surface roughness, contact angle, surface free energy and C.albicans adherence. Adhered cells were expressed in colony forming units per surface area; 3- Biofilm formed on acrylic resins and its composition: acrylic resin discs (n=6) were used to Streptococcus mutans UA 159, Streptococcus sanguinis ATCC 10556 and Actinomyces naeslundii ATCC 12104 biofilm formation. Polysaccharide composition and colony forming units were compared. For both three studies the results of were analyzed by Two-Way ANOVA and Tukey test (P<.05). The results showed no statistical significant differences for surface hardness (P>0.05). However, impact and flexural strengths values for experimental groups, with PTFE added were significantly lower (P<.05) when compared to the groups with no PTFE added. The flexural modulus values of acrylic resin containing 2% PTFE polymerized by long cycle was higher than other resins (P<0.05). No statistical differences were found for roughness, contact angle, surface free energy (P>.05); there was a reduction trend in C. albicans adherence in acrylic resin with PTFE added, but it was not statistically significant. Regarding, the formation and composition of polysaccharide matrix the results showed no differences among the acrylic resin groups (P>0.05). The results showed that the 2% of PTFEE incorporated to acrylic resins was not enough to affect the mechanical properties, adherence and composition of biofilm.
Doutorado
Protese Dental
Doutor em Clínica Odontológica
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Kawamoto, Sandra. "Scrum-DR: uma extensão do framework Scrum aderente ao CMMI-DEV utilizando técnicas de Design Rationale." Universidade de São Paulo, 2017. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/3/3141/tde-12032018-153055/.

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Abstract:
Os métodos ágeis introduziram uma nova abordagem de desenvolvimento de software, enfatizando os indivíduos, o produto e a comunicação. Prometem alta satisfação do cliente, baixo índice de erros, tempo de desenvolvimento mais rápido e uma solução para a rápida mudança de requisitos. Por outro lado, modelos de qualidade de software, como o CMMI, prometem previsibilidade, estabilidade e segurança, melhorando a qualidade dos produtos e dos processos da empresa. O intuito desta pesquisa é unir estas duas abordagens na tentativa de aproveitar as vantagens de ambas. Como resultado, apresenta-se o framework Scrum-DR, uma extensão do Scrum, aderente às diretrizes do CMMI-DEV na categoria Suporte. O Scrum-DR possui características do desenvolvimento ágil de software e contempla a utilização de técnicas de Design Rationale, apresentando um modelo que soluciona uma importante questão nas metodologias ágeis.
Agile methods introduced a new approach to software development, emphasizing individuals, product, and communication. They promise high customer satisfaction, low error rates, faster development time and a solution for rapidly changing requirements. On the other hand, software quality models, such as CMMI, promise predictability, stability and security, improving the quality of the company\'s products and processes. The purpose of this research is to link these two approaches in an attempt to take advantage of both. As a result, the Scrum-DR framework, a Scrum extension, adhering to the CMMI-DEV guidelines in the Support category is presented. Scrum-DR has characteristics of agile software development and contemplates the use of Design Rationale techniques, presenting a model that solves an important issue in agile methodologies.
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Rodriguez, Gasca Efrain Andres. "Desenvolvimento de um robô com cinemática paralela delta linear para manufatura aditiva aderente a STEP-NC." reponame:Repositório Institucional da UnB, 2018. http://repositorio.unb.br/handle/10482/32053.

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Abstract:
Dissertação (mestrado)—Universidade de Brasília, Faculdade de Tecnologia, Departamento de Engenharia Mecânica, 2018.
Submitted by Raquel Almeida (raquel.df13@gmail.com) on 2018-05-08T18:42:16Z No. of bitstreams: 1 2017_EfrainAndresRodriguesGasca.pdf: 7286873 bytes, checksum: 71654086d3141b606ed57e10cf1ff3f4 (MD5)
Approved for entry into archive by Raquel Viana (raquelviana@bce.unb.br) on 2018-06-05T20:47:48Z (GMT) No. of bitstreams: 1 2017_EfrainAndresRodriguesGasca.pdf: 7286873 bytes, checksum: 71654086d3141b606ed57e10cf1ff3f4 (MD5)
Made available in DSpace on 2018-06-05T20:47:48Z (GMT). No. of bitstreams: 1 2017_EfrainAndresRodriguesGasca.pdf: 7286873 bytes, checksum: 71654086d3141b606ed57e10cf1ff3f4 (MD5) Previous issue date: 2018-06-05
Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior (CAPES).
Esta dissertação trata do desenvolvimento de um robô com cinemática paralela Delta Linear para Manufatura Aditiva (AM-Additive Manufacturing) e a proposição de um modelo de informação para AM baseado no padrão STEP-NC. AM é considerada como uma tendência da Indústria 4.0, aportando grandes benefícios para o desenvolvimento de novos produtos, incluindo redução do tempo de lançamento ao mercado, liberdade de projeto para manufatura e reduções na cadeia de suprimentos. No entanto, ainda persistem sérios problemas sobre a cadeia digital da AM com o uso de antigos formatos para troca de dados. O formato STL (1987) tem sido usado como padrão “de fato" para troca de dados entre softwares de projeto 3D e sistemas de AM e da mesma forma, os controladores numéricos dos sistemas de AM ainda utilizam o padrão de código G (ISO 6983/1980). Porém esses formatos possuem inconvenientes que os tornam incompatíveis com a ideia de uma cadeia digital de alto nível para AM. O ISO 14649, conhecido como STEP-NC, é agora categorizado como a solução aos problemas de troca de dados em AM. Este trabalho explora o padrão STEP-NC para suportar uma cadeia digital de alto nível para AM. Um modelo de atividade de aplicação usando a nomenclatura IDEF0 e um modelo de referência de aplicação na linguagem EXPRESS são apresentados e o conceito de AM-layer-feature é introduzido para referenciar features de AM dentro do modelo EXPRESS. A arquitetura de uma plataforma de AM com controle STEP-NC indireto para implementação do novo modelo também é apresentada. Em paralelo a dissertação apresenta o projeto, análise cinemática e síntese dimensional de uma nova estrutura de robô paralelo Delta Linear com pares cinemáticos constituídos por 12 elos (3 hastes paralelas simples), 11 juntas rotacionais e 3 juntas prismáticas, diferindo da solução clássica constituída por 9 elos (3 hastes paralelas compostas), 12 juntas esféricas e 3 juntas prismáticas. A cinemática direta e inversa é apresentada, bem como um método de otimização baseada em algoritmos genéticos para determinar os valores mínimos para os parâmetros cinemáticos do robô em função de uma espaço de trabalho cilíndrico prescrito com 250 mm de diâmetro e uma altura de 300 mm. O robô Delta Linear baseado na nova estrutura foi construído e testado. Uma análise de capacidade e desvios geométricos foi realizada para três peças de teste com um resultado de desvio/erro de 0,208 mm dentro de um intervalo de confiança de 99,7 %.
This dissertation aims at the development of a delta robot with a new kinematic chain for application in Additive Manufacturing (AM) and the proposition of an information model for additive manufacturing STEP-NC. Additive Manufacturing is upheld as one mega-trend from new industrial landscape - Industry 4.0. Massive benefits are promised by AM for development of the new products including reduced time-to-launch, manufacturing design freedom and supply chain improvements. Nevertheless, serious problems persist on AM digital chain with the use of format old styles for data exchange. The STL (1987) format has been used as the “de facto”standard for data exchange between 3D-design softwares and AM systems. Similarly, numerical controllers of AM systems still use the G-code (ISO 6983/1980) standard. But they have drawbacks that make them incompatible with the idea of a high-level digital chain for AM. ISO 14649, known as STEP-NC, is now trusted as a solution for AM data exchange. This work explores the STEPNC standard to support the AM high-level digital chain and highlights the advantages of such a digital chain. An application activity model using the nomenclature IDEF0 and an application reference model in EXPRESS are presented. The concept of AM-layer-feature is introduced for referencing AM features within of the EXPRESS model. The architecture of a indirect STEP-NC AM platform for implementation of the new model also is presented. After this work presents the design, synthesis, and kinematic analysis of a new structure of the Linear Delta parallel robot with kinematic pairs consisting of 12 links (3 single parallel legs), 3 prismatic joints and 11 revolute joints, differing from the classical solution constituted by 9 links (3 pairs of parallel legs), 12 ball joints and 3 prismatic joints. Direct and inverse kinematics are presented, as well as a genetic algorithm-based optimization method to determine the kinematic pairs and the workspace pairs that the mechanism will have for its application in additive manufacturing using the Fused Deposition Modeling process. After the validation of the design of the new Linear Delta robot topology, which presents a cylindrical workspace with a 250 mm diameter and a 300 mm height, the Linear Delta robot was manufactured and tested. Capability and geometric deviations analysis of the machine were carried out for three test parts resulting in a 0.3 mm deviation/error within a confidence interval of 99.7%.
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Souza, Fábio José. "Usinagem remota de peças prismáticas via internet em uma máquina cnc aderente ao padrão step-nc." reponame:Repositório Institucional da UFSC, 2014. https://repositorio.ufsc.br/xmlui/handle/123456789/129084.

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Abstract:
Dissertação (mestrado) - Universidade Federal de Santa Catarina, Centro Tecnológico, Programa de Pós-Graduação em Engenharia Mecânica, Florianópolis, 2014
Made available in DSpace on 2015-02-05T20:40:43Z (GMT). No. of bitstreams: 1 332223.pdf: 3024045 bytes, checksum: 9cc9c9c86dab44ae7cdffee3491caf90 (MD5) Previous issue date: 2014
O atual padrão de programação dos centros de usinagem é ainda a norma (ISO 6983-1), conhecido como código G, que foi desenvolvido no final de 1950. Essa linguagem contém informações de baixo nível que efetuam o movimento da ferramenta no processo de usinagem, dificultando a tomada de decisões pelo operador no processo de usinagem. Por este motivo, a norma (ISO 6983-1) é uma das atuais limitações de flexibilidade e interoperabilidade na fabricação de peças. Diante disto, nos anos 1990 foi proposto um novo modelo de dados para os processos de usinagem, estendendo o padrão STEP - norma (ISO 10303-1) - para o novo padrão, denominado STEP-NC (ISO 14649-1), que foi desenvolvido como resultado de vários projetos realizados por empresas e universidades. No presente trabalho descreve-se o desenvolvimento e validação de software e hardware que permite o usuário comandar uma fresadora CNC tipo pórtico de maneira que ela venha a usinar peças de maneira aderente ao padrão STEP-NC norma (ISO 14649-11). O STEP-NC se baseia no conceito de workingsteps, features de usinagem e operações de usinagem, entre outras entidades descritas pela norma (ISO 14649-1). O software STEP-NC Controller foi desenvolvido utilizando a linguagem de programação Java, que possibilitou a criação de uma interface de controle da fresadora CNC para o processo de usinagem. Foi utilizada a programação do código aberto GRBL (software de controle e movimentos em máquinas) aderente à norma RS-274 (códigos G e M), para programar o microcontrolador Arduino MEGA2560 na linguagem de programação C. A programação do código G foi retirada do GRBL para dar lugar à programação do padrão STEP-NC baseado na norma (ISO 14649-1), permitindo assim que o arquivo no formato p21 (do padrão STEP) seja interpretado e enviado aos eixos de coordenadas da fresadora CNC. Uma conexão direta foi estabelecida entre o software STEP-NC Controller e a placa de 8 relés, para permitir que a fresadora CNC trabalhe de forma seletiva (código G e M ou STEP-NC). Além disso, uma operação remota da máquina via Internet foi implementada, possibilitando assim o envio do arquivo p21 via web, além do processo de usinagem poder ser acompanhado via webcam local.

The current standard programming of machine centers is still the (ISO 6983-1) standard, known as G-code, which was developed in the 1950s. This language contains low-level information performing the movement of the tool in the machining process, making it difficult for the operator to take decisions in machining. For this reason, the (ISO 6983-1) standard currently limits significantly the flexibility and interoperability part manufacturing. Given this scenario, in the 1990s a new data model for manufacturing processes was proposed to extend the STEP standard (ISO 10303-1), called STEP-NC (ISO 14649-1 standard), which was developed as a result of numerous projects by companies and universities. In this paper we describe the development and validation of software and hardware that allows the user to command a CNC gantry milling machine so that it will machine parts using the STEP-NC standard (ISO 14649-11). STEP-NC is based on the concept of workingsteps, machining features and machining operations, among other entities described by the standard (ISO 14649-1). The STEP-NC Controller software was developed using the Java programming language, which enabled the creation of a control interface for the CNC milling machining process. Programming compliant with the RS-274 standard (G and M codes) generated by the open source software GRBL (software and control movements on machines) was used to program the Arduino MEGA2560 microcontroller in the C programming language. G-code programming was removed from GRBL in order to make room for use of the STEP-NC standard (ISO 14649-1), thus allowing the physical file p21 (a part of the STEP standard) to be interpreted and sent to the axes of the CNC milling machine. A direct connection is established between the STEP-NC Controller and a board with 8 relays to allow the CNC milling machine to work selectively (either with G and M code or STEP-NC). Remote operation of the machine via the Internet was also implemented, allowing the sending of a p21 file via web, and the machining process can be monitored via webcam.
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Yano, Tomomasa 1941. "Um provavel antigeno de aderencia do tipo fimbria em amostras de Escherichia coli verocitotoxigenicas (VTEC) de origembovina." [s.n.], 1987. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/316397.

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Abstract:
Tese (livre-docencia) - Universidade Estadual de Campinas, Instituto de Biologia
Made available in DSpace on 2018-07-17T22:00:34Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Yano_Tomomasa_LD.pdf: 2699113 bytes, checksum: 8356f2338c5b27cb5ab8aadb11675ed7 (MD5) Previous issue date: 1987
Resumo: Entre 70 amostras de Escherichia coli verocitoto-xigênicas (VTEC) isoladas de bezerros com diarréia foram selecionadas 4 (55/3, 492, 494/4, 495/2), sorologicamente identificadas como pertencentes ao sorogrupo 0125, que, quando examinadas pela prova de microhemaglutinacão manose-resistente (MHMR) foram capazes de aglutinar apenas hemácias humanas. Este dado sugeria a possibilidade de que tais amostras fossem produtoras de um antígeno de aderência, por nós designado provisoriamente de EAF44. Suspensões bacterianas destas amostras cultivadas em meio mínimo solido {MMS), incubado a 379C, e/ou o antígeno EAF44 semi-purifiçado obtido a partir destes cultivos, foram estudados através de diferentes procedimentos que incluíram: a) Atividade MHMR comparada com a descrita para outros fatores de colonização tais como: F4,F5,"F41" e "F42"; b) inibição da MHMR, usando-se antissoros homólogos e heterólogos para os antígenos acima mencionados; c) fatores que poderiam influenciar na expressão do antlgeno EAF44 "in vitro", utilizando-se para tal, a prova de MHMR frente a hemácias humanas e/ou microscopia eletrônica. Entre esses fatores selecionamos: temperatura de incubação das culturas, variação de pH do meio de cultura (MMS) e, adição a este de, compostos tais como glicose, acetato de sódio e DL-alanina; d) teste de aderência às células HeLa em presença de D-manose da amostra de VTEC 55/3 cultivada a 379C e a 169C. Inibição desta aderência com antissoro anti-EAF44; e) estudo através da microscopia eletrônica da amostra de VTEC 55/3 produtora de antígeno EAF44, com a finalidade de identificar na mesma a presença de estruturas do tipo fímbria; f) semi-purificação do antígeno EAF44, usando-se técnicas semelhantes âs descritas, com este objetivo, para outros antlgenos de aderência; g) estudos das relações antigênicas entre o antígeno EAF44 e outros fatores de colonização (F4,F5,"F41" e "F42"), descritos em amostras E. coli enterotoxigênicas (ETEC) de origem animal; h) pesquisa, através de teste de alça ligada de coelho, de possíveis alterações histológicas causadas pelas amostras de E. coli 55/3, produtora do antígeno EAF44 e de verocitotoxina (VT). Os principais resultados e conclusões decorrentes destes estudos podem ser assim resumidos: 1) As amostras de VTEC, isoladas de bezerros com diarréia e por nós estudadas, foram capazes de aglutinar, especificamente, na presença de D-manose, apenas hemácias humanas. Resultados semelhantes foram obtidos com o antígeno EAF44 semi-purificado. Este perfil de MHMR mostrou ser totalmente distinto dos descritos para outros fatores de colonização, mas especificamente F4,F5,"F41" e "F42". 2) Os testes de inibição de MHMR mostraram que apenas antissoro anti-EAF44 foi capaz de inibir efetivamente a hemaglutinação das amostras de VTEC (55/3,494/2,494/4, 495/2), sugerindo, portanto, que o antlgeno em questão era antigenicamente diferente dos demais fatores de colonização por nós estudados. 3) Entre os fatores que poderiam influenciar na expressão do antlgeno EAF44 "in vitro" foi verificado que: 3.1. A produção do antlgeno EAF44, quando medida por teste MHMR e verificada através da microscopia eletrônica/ foi inibida quando cultura da amostra VTEC 55/3 era incubada a 169C. Ao contrário, em cultivos incubados a 379C houve produção do antlgeno EAF44. Estes resultados são bastante semelhantes aos observados com outros fatores de colonização, codificados por plasmídios presentes em amostras de ETEC de origem animal. 3.2. A adição de glicose, ao MMS, a semelhança do que ocorre como antlgeno "F42" é necessário para ex pressão deste antlgeno, detectável pela prova de MHMR. 3.3. A adição de DL-alanina ao MMS não interferiu na produção do antlgeno EAF4 4 em culturas da amostra de VTEC 55/3, quando " examinada pela prova de MHMR. Estes resultados são contrários aos observados com os antígenos F5,"F41" e "F42" cuja produção foi inibida por este aminoácido. 3.4. A produção do antígeno EAF44, mediada pela prova de MHMR, foi inibida por acetato de sódio adicionado ao MMS na concentração de lOOmM. Estes resultados foram parcialmente semelhantes aos obtidos, com relação ao antígeno "F42" que, cuja produção, embora inibida por este sal, ocorreu em con contrações menores. 3.5. Culturas da amostra de VTEC 55/3 cultivadas em MMS com pHs que variaram entre 5,4 a 8,2 mostraram, a semelhança do que já foi relatado para os antígenos F5 e "F42", que a produção do antígeno EAF44, também examinada pela prova de MHMR, não ocorreu em pH ácido. Os resultados obtidos nos testes de aderência às células HeLa ,da amostra de E. coli 55/3 cultivada a 379C, mostrou uma aderência do tipo difuso, mesmo na presença de D-manose. 0 teste de inibição de aderência frente a antissoro anti-EAF44 demonstrou que este fenômeno era efetivamente causado pelo antígeno EAF44. Os estudos de microscopia eletrônica, aliados a outros dados referentes a MHMR e aderência ã células HeLa e respectiva inibição destas propriedades por antissoro anti-EAF44, mostraram que este antígeno era constituído por uma estrutura do tipo fímbria, cuja expressão ocorria em cultivos incubados a 379C, sendo porém, inibida quando a temperatura de inci.bação era 169C. Estes dados são semelhantes aos relatados para outros fatores de co Ionização, presentes em amostras de E. coli do grupo ETEC de origem humana e animal. 6. Os testes de imunodifusão dupla e imunoeletroforese pro varam, que o antígeno EAF44 é antigenicamente diferente dos demais fatores de colonização incluídos na presente pesquisa, ou seja, F4,F5,"F41" e "F42". 7. A inclusão do teste de alça ligada em coelhos, no estudo da amostra de E. coli 55/3 produtora de VT e do antígeno EAF44, partiu do pressuposto de que este antígeno de aderência q na realidade, um provável fator de colonização para os bezerros suceptíveis. Este ensaio te ve, portanto, como objetivo, pelas características do teste, averiguar uma ação direta da VT sobre o epitélio intestinal destes animais. Entre várias alterações observadas foi relevante o achado histológico de uma severa desorganização da estrutura da mucosa do intestino delgado e do intestino grosso, em especial no epitélio do revestimento. Foram observadas ainda alterações na lâmina própria da mucosa, caracterizados por restos nucleares! Estes achados foram semelhantes a outros relatos da literatura sobre experimentos "in vivo" realizados com amostras de VTEC de origem humana e animal. 8. Finalmente, diante de todos os resultados por nós obtidos, podemos afirmar que as amostras de VTEC, isoladas de bezerros com diarréia, pertencentes ao sorogrupo 0125 produzem um antígeno de aderência do tipo fímbria, semelhante em várias propriedades aos antígenos F5,"F41" e "F42", porém, distinto destes, sob o ponto de vista antigênico. Ao que nos consta, é este o primeiro relato na literatura sobre a existência de um antígeno de aderência com estas características em amostras de E. coli do grupo VTEC isoladas de bezerros com diarréia
Abstract: Not informed
Tese (livre-docencia) - Univer
Microbiologia
Livre-Docente em Ciencias Biologicas
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Gutierrez, Paredes Miguel Eduardo. "Desenvolvimento de uma fresadora CNC aderente à norma STEP-NC baseado no controlador de máquina avançado (EMC2)." reponame:Repositório Institucional da UnB, 2013. http://repositorio.unb.br/handle/10482/15261.

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Abstract:
Dissertação (mestrado)—Universidade de Brasília, Faculdade de Tecnologia Departamento de Engenharia Mecânica, 2013.
Submitted by Alaíde Gonçalves dos Santos (alaide@unb.br) on 2013-11-29T11:04:04Z No. of bitstreams: 1 2013_MiguelEduardoGutierrezParedes.pdf: 15355916 bytes, checksum: 1e77add6f0b92d80f9670d197374f50e (MD5)
Approved for entry into archive by Guimaraes Jacqueline(jacqueline.guimaraes@bce.unb.br) on 2014-02-28T12:16:20Z (GMT) No. of bitstreams: 1 2013_MiguelEduardoGutierrezParedes.pdf: 15355916 bytes, checksum: 1e77add6f0b92d80f9670d197374f50e (MD5)
Made available in DSpace on 2014-02-28T12:16:20Z (GMT). No. of bitstreams: 1 2013_MiguelEduardoGutierrezParedes.pdf: 15355916 bytes, checksum: 1e77add6f0b92d80f9670d197374f50e (MD5)
Este trabalho apresenta o desenvolvimento e a validação de uma arquitetura de um controlador numérico computadorizado (CNC) aderente à norma STEP-NC por médio de um adaptador de STEP-NC a Código G. O CNC está associado ao processo de fresamento. O controlador STEP-NC desenvolvido é baseado no controlador de código aberto EMC (Enhanced Machine Controller) aderente à norma RS-274, que originalmente trabalha com programa NC (Numerical Control) usando códigos G e M. Para validação da arquitetura do controlador foi desenvolvida uma máquina-ferramenta controlada numericamente com topologia tipo Router (fresadora com estrutura em portal) com três graus de liberdade tendo como controlador o EMC em plataforma x86 (computador pessoal) usando o sistema operacional Ubuntu/Linux. O controlador EMC foi integrado com o modelo de dados STEP-NC Parte 21 utilizando um adaptador do arquivo físico p21 a código G, permitindo que o EMC receba como entrada um programa de comando numérico em formato STEP-NC Part-21. O formato se baseia no conceito de workingsteps, features de usinagem e operações de usinagem, entre outras entidades descritas pela norma; ou seja, o programa STEP-NC foca-se em uma descrição de alto nível baseada em features de usinagem e em um modelo de dados mais sofisticado, mas não na movimentação dos eixos da máquina. O comando numérico com código STEP-NC é gerado pelo sistema integrado de projeto, planejamento de processo e manufatura auxiliado por computador (CAD/CAPP/CAM) denominado STEP Modeler (http://www.grima.ufsc.br/stepnc_project/), desenvolvido pelo GRIMA/UFSC, que permite a modelagem de uma peça prismática via Web baseada em features de usinagem, tendo um modelo de dados aderente ao projeto STEP, viabilizando a integração do ciclo de vida de uma peça, do projeto à fabricação, via Web. O controlador EMC com o adaptador STEP-NC utiliza o código gerado pelo STEP Modeler e o executa de forma transparente para o operador da Router CNC, especialmente desenvolvida para validação da arquitetura idealizada. Este desenvolvimento permitiu a validação do conceito de integração do ciclo de vida do projeto à fabricação baseado no modelo de dados STEP-NC, utilizando os conceitos de features de projeto e usinagem. A arquitetura é apresentada usando modelos IDEF0 (Integration Definition for Function Modeling) e UML (Unified Modeling Language), mostrando a especificação do sistema integrado CAD/CAPP/CAM, em especial a etapa associada ao CAM Execução, ou seja, o controlador/adaptador STEP-NC desenvolvido baseado no EMC. O projeto detalhado da Router é apresentado de forma resumida. Os resultados obtidos são mostrados através de estudo de caso com a fabricação de peças exemplos, contemplando sua medição e análise. O ambiente STEP-NC foi concebido para um contexto Web sendo também usado em disciplinas de Automação da Manufatura de graduação e pós-graduação da UnB e da UFSC, visando à apresentação dos conceitos e modelos de dados baseados em STEP, que será o futuro da Automação da Manufatura, estando a cada ano mais madura. _______________________________________________________________________________________ ABSTRACT
This document describes the development and validation of the architecture of a numerical computer controller that is adherent to the standard STEP-NC by means of an adapter of STEP-NC to G-Code. The CNC is associated with the milling process. The STEP-NC controller development is based on the open source driver EMC (Enhanced Machine Controller) adherent to the standard RS-274 that originally works with the NC program using G/M codes. In order to validate the controller architecture, the NC machine-tool topology type Router (portal structure) was developed with three degrees of freedom to have the EMC controller in x86 platform (personal computer) using the operating system Ubuntu/Linux. The EMC controller was integrated using an adapter to the Data Model STEP-NC Part- 11, allowing the EMC to receive as an input a numerical control program in a format STEP-NC Part-21 also called STEP. The format is based on the concept of workingsteps, machining features and machining operations, among others that are described by the standard, i.e., the STEP program focuses on a high-level description based on machining features and a more sophisticated data model but not the movement of the machine axes. This numerical control program with STEP-NC code is generated by the integrated design, process planning and computer-aided manufacturing (CAD / CAPP / CAM) called STEP Modeler (http://www.grima.ufsc.br/stepnc_project/), developed by GRIMA/UFSC, that allows the modeling of a prismatic part web-based machining features, having a data model adhering to the STEP project, enabling the integration of the life cycle of a piece, from design to manufacturing, via Web. The EMC controller with STEP-NC adapter uses codes generated by STEP Modeler and runs transparently to the operator of specially developed CNC Router to validate the architecture conceived. This development allows the validation of the concept of integration lifecycle from design to manufacturing based on the data model of STEP-NC, using the concepts of design and machining features. The architecture is presented to use models IDEF0 (Integration Definition for Function Modeling) and UML (Unified Modeling Language), showing the specification of integrated system CAD / CAPP / CAM, particularly the stage associated with CAM Execution, i.e., the controller/adapter STEP-NC developed based on EMC. The detailed project of the Router CNC is presented in a summarized way. The results are shown through study of cases, process planning and manufacturing parts examples, with measurement and analysis. The environment STEP-NC has been designed for Web context being also used in the disciplines of the Manufacturing Automation of graduate and postgraduate of UNB and UFSC, aiming at presentation of concepts and data models based on STEP, which will be the future of Automation Manufacturing, maturing through time and technological improvements.
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Maranho, Ossimar. "Influencia da preparação da superficie na aderencia de revestimentos de aluminio depositados por aspersão termica a chama." reponame:Repositório Institucional da UFSC, 1996. https://repositorio.ufsc.br/xmlui/handle/123456789/158082.

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Abstract:
Dissertação (mestrado) - Universidade Federal de Santa Catarina, Centro Tecnologico
Made available in DSpace on 2016-01-08T21:09:46Z (GMT). No. of bitstreams: 1 104625.pdf: 21813244 bytes, checksum: 6255e782059404596e87205ab92ac414 (MD5) Previous issue date: 1996
É analisada a influência da preparação da superfície de aço carbono com graus A e C de corrosão na aderência de camadas de alumínio depositadas por aspersão térmica a chama. Desgaste, contaminação e possibilidade de reutilização de dois abrasivos a base de óxido de alumínio em duas granulometrias são discutidos diante de rugosidade, impregnação e textura atingidas em quatro operações controladas de jateamento. A possibilidade de reutilização dos abrasivos foi verificada através de ensaios de aderência por tração das camadas depositadas. O efeito positivo do preaquecimento do substrato a 120 °C, 250 °C e do tratamento térmico a 400 °C é avaliado por ensaios de aderência por tração e dobramento .
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