To see the other types of publications on this topic, follow the link: Aderenza.

Journal articles on the topic 'Aderenza'

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the top 50 journal articles for your research on the topic 'Aderenza.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Browse journal articles on a wide variety of disciplines and organise your bibliography correctly.

1

Di Mari, E., G. P. Segoloni, and M. Talaia. "L'emodialisi e la politerapia farmacologica: indagine sull'aderenza ai farmaci in un gruppo di pazienti in emodialisi presso il Centro Dialisi S. Vito." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 24, no. 4 (January 26, 2018): 46–49. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2012.1173.

Full text
Abstract:
L'aderenza alla terapia rappresenta uno dei fattori principali di successo clinico soprattutto per i pazienti con patologie croniche come quelli con I.R.C. Spesso però, sono numerosi i fattori che la compromettono e il medico e l'infermiere sono chiamati ad intervenire per rafforzare l'alleanza terapeutica con il paziente al fine di migliorare l'aderenza. L'indagine condotta in questo studio su 56 dei 70 pazienti emodializzanti nell'ospedale S. Vito di Torino, ha permesso di individuare quali elementi influenzano la loro aderenza alla terapia farmacologica domiciliare, soprattutto nell'ambito delle conoscenze sui farmaci assunti e del supporto informativo fornito dai medici e gli infermieri del Centro Dialisi. La dimenticanza nell'assumere la terapia si è rivelata tra i fattori principali di non aderenza, seguita dalla posologia delle prescrizioni farmacologiche poco coniugabili con lo stile di vita del paziente. I risultati del questionario somministrato agli assistiti, hanno dimostrato che la conoscenza da parte del paziente sulla terapia assunta e un minor numero di farmaci prescritti, influenzano positivamente la sua aderenza. A1 contrario, la chiarezza delle informazioni ricevute dal personale sanitario non è risultata significativa in questo ambito. Al termine dello studio sono stati individuati alcuni interventi atti ad affrontare le criticità emerse dall'indagine. (sian) (nursing)
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Fionda, Barbara. "Maleficent." PSICOBIETTIVO, no. 1 (March 2021): 135–39. http://dx.doi.org/10.3280/psob2021-001014.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Spasiano, Alessandra, Chiara Molinari, Anna Marangone, and Tiziana Bove. "TBI moderato e servero nel pre-ospedaliero: aderenza alle raccomandazioni e outcome." Rescue Press 02, no. 02 (April 1, 2022): 1. http://dx.doi.org/10.53767/rp.2022.02.02.it.

Full text
Abstract:
ABSTRACT Introduzione Il trauma cranico (TBI – Traumatic Brain Injury) è una delle principali cause di morte e disabilità al mondo. Il danno cerebrale primario è rappresentato dal trauma, mentre il danno cerebrale secondario è l’evoluzione, limitabile, del danno primario. Esso necessita di una gestione precoce, che inizi immediatamente dopo il trauma e che preveda il raggiungimento di precisi target terapeutici correlati ad un miglior outcome. Attualmente le indicazioni per la gestione del TBI provengono dalle Linee Guida del 2008 (LG 2008), ma in questi anni la letteratura scientifica si è arricchita di molti studi che costituiscono un importante fonte di aggiornamento e miglioramento della gestione preospedaliera dei pazienti con trauma cranico. Scopo dello studio: valutare l’aderenza alle raccomandazioni delle LG 2008 e della più recente letteratura sulla gestone del TBI moderato e severo. Metodo: studio retrospettivo monocentrico. Criteri di inclusione: età > 18 anni, GCS <12, soccorsi da HEMS FVG o Automedica ASUFC. Periodo: 01/05/20118 – 30/04/2020. Raccolta parametri e informazioni cliniche da schede di intervento e sistema informatico ospedaliero. Risultati: 82 pazienti arruolati, 59 (72%) maschi. Età media 58.1±21.3 anni. Il valore medio di H-AIS è stato 3±1.5. A T1: 51(62.2%) TBI severi, 30(36.6%) moderati e 1(1.2%) lieve poi evoluto in moderato. Aderenza di rilevazione del GCS/pupille variabile da 100%/40.2% a 57.1%/17.1%. Aderenza di rilevazione di SpO2/sAP/etCO2 variabili tra 82.9%/89%/45.5% e 53.7%52.4%/46.3%. Temperatura rilevata al massimo nel 2.4% dei casi. Aderenza terapeutica >90% per O2 terapia, <90% per intubazione, <80% per fluidoterapia e vasopressori, <50% per etCO2, nulla per normotermia. Raggiungimento target terapeutici: >95% per SpO2 e sAP>90mmHg, 85.5% per sAP>110mmHg, <50% per etCO2. Conclusioni: necessità di migliorare aderenza di rilevazione di temperatura e pupille, mediante sensibilizzazione del personale e introduzione di scheda di missione unica. Migliorabile il raggiungimento del target pressorio utilizzando sia fluidi che vasopressori. Da implementare la rilevazione dell’etCO2 come guida nell’impostazione della ventilazione.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Coletti Moia, Elena. "Quali pazienti, quale rischio. Identificazione e correzione: scelte ed aderenza terapeutica." Cardiologia Ambulatoriale, no. 3 (November 30, 2020): 163–66. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2020-3-2.

Full text
Abstract:
Prima di iniziare una terapia oncologica potenzialmente cardiotossica è importante una valutazione cardiologica basale; essa può essere eseguita da un cardio-oncologo ma spesso in realtà viene attuata dal cardiologo ambulatoriale. La valutazione basale serve a identificare il profilo di rischio cardiovascolare del paziente, a correggere i fattori di rischio modificabili e, nel paziente cardiopatico noto, ad ottimizzare il trattamento. La correzione dei fattori di rischio come ipertensione arteriosa e dislipidemia richiede un adeguato approccio farmacologico ma per abbattere il più possibile il rischio, il paziente deve adottare una correzione dello stile di vita con misure comportamentali come l’interruzione del fumo, l’esercizio fisico ed una adeguata alimentazione. Il paziente con disfunzione ventricolare sinistra o cardiopatia ischemica deve essere valutato con test che permettano di rilevare l’entità del problema e poi intraprendere una terapia la cui scelta ed aderenza va considerata anche in base alle possibili interferenze con i farmaci oncologici.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Patti, Luca, Laura Musso, Diego Ferone, and Manuela Albertelli. "Inibitori dei checkpoint immunitari e patologia tiroidea." L'Endocrinologo 23, no. 2 (March 29, 2022): 125–32. http://dx.doi.org/10.1007/s40619-022-01038-z.

Full text
Abstract:
SommarioGli inibitori dei checkpoint immunitari (ICIs) causano frequentemente eventi avversi immuno-correlati di tipo endocrino. La tiroide, in particolare, è l’organo maggiormente interessato e l’ipotiroidismo risulta essere la disfunzione più comune durante la terapia con ICIs. È importante, quindi, effettuare un adeguato monitoraggio clinico e biochimico nei pazienti trattati con ICIs, in modo da ridurre le complicanze e ottenere una maggiore aderenza terapeutica al trattamento oncologico.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Mazzaglia, Giampiero, Ovidio Brignoli, Achille P. Caputi, and Claudio Cricelli. "Aderenza e persistenza: due elementi chiave per la determinazione dell’efficacia terapeutica in usual care." Farmeconomia. Health economics and therapeutic pathways 12, no. 2S (May 15, 2011): 9–13. http://dx.doi.org/10.7175/fe.v12i2s.989.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Xodo, Alberta. "Percezione della malattia e aderenza al progetto terapeutico riabilitativo. Il punto di vista degli adolescenti asmatici." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 3 (October 2018): 74–94. http://dx.doi.org/10.3280/pds2018-003004.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Pasquini, Laura. "miniatura al f. 177r del manoscritto Yates Thompson 36 della British Library." Dante e l'Arte 8 (March 7, 2022): 87–102. http://dx.doi.org/10.5565/rev/dea.152.

Full text
Abstract:
Nella miniatura al f. 177r del manoscritto Yates Thompson 36 della British Library, Giovanni di Paolo, mette in scena con dovizia di particolari l’invettiva accorata, pronunciata da san Pietro nel canto XXVII del Paradiso ai versi 19-66. L’artista fornisce un’interpretazione figurale particolarmente attinente al testo, dove anche quei particolari che a prima vista potrebbero risultare estranei o difficilmente comprensibili, si spiegano attraverso l’adesione a una tradizione figurativa ancora incardinata nella cultura del Medioevo, quella delle profezie papali figurate, cui lo stesso Dante fece ricorso in più luoghi della Commedia. Si tratta di un recupero in piena aderenza al testo, attraverso il quale l’artista senese intende esplicitare consapevolmente anche certe ricercate allusioni figurali, già contenute nell’invettiva del principe degli apostoli e confacenti all’epilogo segnatamente profetico.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Ferlini, Flavio. "Atlanti ornitologici, tra successi e fatiche di Sisifo." Rivista Italiana di Ornitologia 92, no. 2 (December 15, 2022): 3–6. http://dx.doi.org/10.4081/rio.2022.596.

Full text
Abstract:
Gli atlanti ornitologici sono strumenti importanti sia per acquisire informazioni preziose sulla qualità ambientale, sia per una corretta pianificazione del territorio. Di particolare rilevanza sono poi le indicazioni dei cambiamenti nelle distribuzioni che possono emergere da indagini condotte sullo stesso territorio a distanza di tempo. Prendendo spunto dalla pubblicazione a partire dal 2020 del secondo Atlante degli uccelli nidificanti in Europa (EBBA2) e di alcuni altre analoghe indagini sia a scala nazionale sia regionale, viene brevemente ricordata la storia di questa tipologia di opere e confrontata la situazione italiana con quella di altre nazioni sia europee che extra-europee. Per superare le difficoltà rilevate nel pubblicare i risultati del primo atlante degli uccelli svernanti in Italia, una possibile soluzione è l’adozione del modello semplificato già utilizzato dal Giappone in aderenza ai principi minimalisti della Shibusa.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Antoncecchi, Ettore, and Giulia De Martino. "Ambulatorio territoriale del paziente dopo Sindrome Coronarica Acuta." Cardiologia Ambulatoriale 30, no. 4 (March 14, 2023): 199–206. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2022-4-2.

Full text
Abstract:
In questo lavoro viene presentata l’esperienza di un ambulatorio cardiologico territoriale della Regione Puglia (Italia) dedicato al follow-up del paziente reduce da una sindrome coronarica acuta o da una rivascolarizzazione coronarica elettiva. Il follow-up è condotto con il coordinamento di un care-manager rappresentato da un infermiere che fa da tramite tra il paziente, il cardiologo dell’ambulatorio, quello ospedaliero e il medico di medicina generale. L’infermiere, in particolare, è stato addestrato ad effettuare il counseling su stile di vita, aderenza alle terapie farmacologiche e osservazione dei controlli, raccogliendo anche sintomi ed eventi. La flow-chart seguita è quella di un progetto precedentemente attuato, chiamato PONTE-SCA. Sono ricordati anche i risultati positivi di questo progetto. In conclusione si dimostra che, nonostante le difficoltà organizzative e di reperimento delle risorse, questa modalità assistenziale ha indubbi vantaggi clinici e farmacoeconomici.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
11

Citarella, A., D. Putignano, and Simona Cammarota. "Overview sulla scarsa aderenza al trattamento farmacologico nei pazienti schizofrenici e stima del fenomeno a livello delle Regioni italiane." Giornale Italiano di Health Technology Assessment 4, no. 1 (August 2011): 33–40. http://dx.doi.org/10.1007/bf03320741.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
12

Palandrani, Tiziana. "Il sogno di Chopin nell’autobiografia di George Sand." Eikon / Imago 11 (March 1, 2022): 299–310. http://dx.doi.org/10.5209/eiko.77627.

Full text
Abstract:
Nel presente lavoro viene analizzato il sogno di Chopin raccontato da George Sand nell'ultimo volume di Histoire de ma vie, dal punto di vista della produzione letteraria dello scrittore, e includendo il contesto artistico-letterario del tempo in cui furono modificato i loro ricordi. Nell'analisi generale della sua opera di lei suscita una ricorrenza di motivi topici; Tra tutti, il Tema della morte per acqua compare dalle sue prime alle ultime produzioni, compresa la narrazione su Chopin, e segnando coincidenze estetiche con alcuni dipinti dell'epoca (in particolare con l'Ofelia di Millais, nel corpo immerso nell'acqua e nel condizione di pre-morte). Tenendo conto dell'intenso impatto che avranno gli scritti di George Sand sulla ricezione dell'immagine del compositore, questo articolo esamina alcuni aspetti che accompagneranno la rappresentazione pittorica e letteraria di Fryderyk Chopin e ipotizza che sul racconto del sogno chopiniano pesino più accorgimenti poetici che una totale aderenza alla realtà dei fatti.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
13

Marchese, M. R., E. Scarano, G. Rizzotto, C. Grippaudo, and G. Paludetti. "The role of masseter muscle EMG during DISE to predict the effectiveness of MAD: preliminary results." Acta Otorhinolaryngologica Italica 36, no. 6 (December 2016): 486–89. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1474.

Full text
Abstract:
È noto che l’applicazione dell’apparecchio per l’avanzamento mandibolare (MAD) aumenta l’attività del complesso muscolare temporomandibolare (TM) e del muscolo massetere (MM) con il rischio di ridurre l’aderenza al trattamento. Alcuni parametri clinici riconosciuti predittivi dell’efficacia del MAD sono già utilizzati per la selezione dei casi e tra questi l’avanzamento mandibolare (MA) simulato durante la “sleep endoscopy” è quello principale. Presentiamo qui i risultati della registrazione EMG del muscolo massetere in tre casi di pazienti normopeso affetti da OSAS non-severa (AHI < 30) sottoposti alla MA durante la “sleep endoscopy” e poi trattati con MAD. La poligrafia dinamica di controllo a distanza, documentava una significativa riduzione dell’AHI. I due casi che avevano mostrato un incremento transitorio dell’attività del MM durante la MA non riferivano effetti collaterali, l’altro, che aveva dimostrato un incremento persistente del segnale, riferiva al follow-up un “discomfort” in regione TM senza alterazioni dell’occlusione. L’EMG del massetere potrebbe contribuire a migliorare la selezione dei casi suscettibili di trattamento con MAD.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
14

Cavalli, A., and G. Pontoriero. "Come è cambiata la gestione dell'anemia per i pazienti in dialisi alla luce dello studio DOPPS." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 22, no. 4 (January 31, 2018): 27–33. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2010.1241.

Full text
Abstract:
L'anemia è una frequente complicanza della malattia renale cronica (Chronic Kidney Disease, o più brevemente CKD) e rappresenta un importante fattore di rischio cardiovascolare che aggrava ulteriormente la prognosi dei pazienti nefropatici. Gli agenti stimolanti l'eritropoiesi (ESA) e la supplementazione marziale rappresentano i cardini su cui attualmente si basa la terapia di questa complicanza della CKD. Il Dialysis Outcomes and Practice Patterns Study (DOPPS) - studio internazionale, prospettico, osservazionale - è stato avviato nel 1996 per raccogliere informazioni riguardanti le pratiche cliniche di gestione di molte problematiche attinenti l'emodialisi, tra cui anche il trattamento dell'anemia. Nel corso degli anni, il DOPPS ha evidenziato una crescente aderenza nei confronti di quanto raccomandato dalle linee guida internazionali, come dimostrato dall'aumento dei valori medi di emoglobina, dall'utilizzo di ESA in una percentuale crescente di pazienti e da una maggiore attenzione a garantire adeguate scorte marziali. Il DOPPS, inoltre, ha messo in risalto una rilevante associazione tra valori di emoglobina e rischio di ospedalizzazione e morte nei pazienti emodializzati. Oggigiorno il DOPPS rappresenta, anche nel campo della gestione dell'anemia secondaria alla CKD, un importante riferimento scientifico, che dimostra come uno studio osservazionale, eseguito in accordo ad adeguati criteri metodologici, possa diventare uno strumento informativo, credibile e capace di suggerire nuove ipotesi da testare in successivi studi clinici controllati.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
15

Fierabracci, Paola. "Le donne Afro-Americane rispetto alle donne Caucasiche hanno una aderenza simile alle terapie comportamentali ma perdono meno peso a causa delle minori richieste energetiche." L'Endocrinologo 15, no. 6 (November 19, 2014): 295. http://dx.doi.org/10.1007/s40619-014-0086-x.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
16

Xodo, Alberta, Monica Conz, Sara Vianello, and Luana Buffon. "Il processo di aderenza alle disposizioni precauzionali COVID-19 in 55 bambini trevigiani intervistati nei primi 10 giorni di quarantena successivi al DPCM 9 marzo 2020." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 1 (February 2022): 91–113. http://dx.doi.org/10.3280/pds2022-001006.

Full text
Abstract:
Nei primi 10 giorni del lockdown disposto dal DPCM 9 Marzo 2020, sono stati intervista-ti 55 bambini e adolescenti della provincia di Treviso, per comprendere la loro esperienza ri-spetto alla situazione di confinamento dovuto a ragioni sanitarie. L'intervista narrativa ha rilevato che fin dai primi giorni di quarantena, i bambini presentavano una buona conoscenza delle caratteristiche della pandemia e delle disposizioni precauzionali; tuttavia, tali informazioni venivano mutuate dalle comunicazioni tra adulti e dai programmi televisivi, lasciando nei bambini un senso di angoscia, gestito attraverso strategie di coping personali, e raramente grazie all'aiuto degli adulti. L'aderenza alle disposizioni precauzionali in questa fase ha avuto la funzione di contenere le proprie paure e di stabilizzare i legami coi genitori, attraverso il senso di appartenenza alla cultura famigliare e alla differenziazione con altri adulti percepiti come avversari o non alleati. La ricerca incoraggia il coinvolgimento dei bambini nelle interviste qualitative che li riguardano, in quanto soggetti attivi generatori di salute.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
17

Lazzaro, Silvia, Giulia Chinellato, Pietro Pizzolitto, Federica Gesmundo, Anna Giordano, Annarita Brizzi, Rosa Ranieri, Giancarlo Zecchinato, and Guglielmo Cavallari. "Una proposta di follow-up come attività integrata nella presa in carico del paziente con disturbo da gioco d'azzardo. Analisi dei primi dati emersi dall'esperienza dell'Ambulatorio per la prevenzione e il trattamento del gioco d'azzardo patologico (DGA) del SerD di Padova - Ulss 6 Euganea." MISSION, no. 56 (January 2022): 47–59. http://dx.doi.org/10.3280/mis56-2020oa12328.

Full text
Abstract:
Il presente studio prevede la valutazione in brevi intervalli di tempo di pazienti con Disturbo da Gioco d'Azzardo (DGA) in trattamento per rilevare indicazioni significative e minimizzare le ricadute post recovery. Da Gennaio 2018 a Dicembre 2019, 102 pazienti sono stati valutati a T0 (intervista e Gambling Follow-Up Scale GFS) e a 3 (T1), 6 (T2), 12 (T3) mesi da T0 (intervista breve, GFS). Alcuni primi dati emersi: 79,4% maschi (n=81), età media (±DS): 47,8±15,9 anni (21-82). A T0, sono mediamente presenti 6 criteri DSM-5; il 36,3% (n=37) presenta livello moderato di DGA. Il 91,2% (n=93) presenta criterio 7 (mentire); 88,2% (n=90) criterio 3 (sforzi per controllare problema). Il 26,6% (n=21) gioca a slot, il 10,8% (n=11) VLT. I giocatori di gratta e vinci hanno età media più alta vs. VLT (p=.009), slot (p=.005) e scommesse (p<.001). Da T0 a T1 si rileva diminuzione di tutti i criteri DSM-5 (p<.000). I primi mesi di trattamento costituiscono una fase temporale di astensione durante la quale attuare interventi supportati da una maggior aderenza e motivazione. I dati da T1 a T2, seppur non significativi, sembrano suggerire l'utilità di isolare "traiettorie" di evoluzione diverse per i singoli criteri DSM, alcuni dei quali potrebbero essere più resistenti e necessitare di un focus trattamentale specifico. Oggetto del trattamento potrebbero essere il contesto sistemico-relazionale e le componenti multifattoriali che spiegano l'attribuzione dei criteri 3 e 7. Il monitoraggio durante il trattamento potrebbe favorire una interpretazione maggiormente esaustiva dei dati raccolti post trattamento, evidenziando l'andamento e l'efficacia del percorso.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
18

Giordano, L., D. Di Santo, E. Crosetti, A. Bertolin, G. Rizzotto, G. Succo, and M. Bussi. "ACTA OTORHINOLARYNGOLOGICA ITALICA." Acta Otorhinolaryngologica Italica 36, no. 5 (October 2016): 403–7. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-769.

Full text
Abstract:
Al giorno d’oggi le laringectomie parziali orizzontali (OPHLs) rappresentano un’alternativa ben consolidata per il trattamento dei tumori della laringe. La particolarità di questa chirurgia è rappresentata dalla possibilità di modulare, anche intraoperatoriamente, l’intervento sulla base di una eventuale estensione della malattia. Tuttavia una OPHL è una procedura non semplice da comprendere: esistono diversi tipi di intervento e la possibilità di modulazione di quest’ultimo può provocare confusione e perdita di aderenza al piano terapeutico da parte del paziente. Allo stesso tempo, sebbene il tipo di intervento e le possibili estensioni, compresa la laringectomia totale, dipendano strettamente dalla specifica estensione della lesione di ogni paziente, si sente la necessità di poter disporre di un unico modulo di consenso informato, che racchiuda al suo interno ogni possibilità. Dopo una revisione della letteratura riguardo il Consenso Informato, proponiamo una Brochure Informativa ed un unico Modello di Consenso per le OPHLs. La brochure informativa risulta di facile lettura per il paziente, e ha lo scopo di rispondere a qualsiasi dubbio egli abbia sulla procedura. Al suo interno ci sono capitoli riguardanti il sistema delle OPHL con una speciale attenzione sulla modularità dell’intervento, l’anatomia e la fisiologia della laringe, lo scopo, le indicazioni e le alternative alla chirurgia, infine le complicanze e la fisiologia della laringe operata. Il Modello di Consenso è scritto in forma modulare: il chirurgo è chiamato a definire la specifica estensione della malattia, ad indicare il tipo di OPHL prescelto e ha la possibilità di mettere in evidenza le possibili estensioni chirurgiche tipiche di ogni paziente. Il nostro scopo, fornendo questi moduli sia in Italiano che in Inglese, è quello di ottimizzare l’alleanza medico-paziente, raggiungendo il massimo accordo riguardo la procedura e cercando di limitare ogni possibile incomprensione e contenzioso medico-legale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
19

Gemma, M., S. Toma, F. Lira Luce, L. Beretta, M. Braga, and M. Bussi. "Enhanced recovery program (ERP) in major laryngeal surgery: building a protocol and testing its feasibility." Acta Otorhinolaryngologica Italica 37, no. 6 (December 2017): 475–78. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1091.

Full text
Abstract:
Con il termine Enhanced Recovery Program (ERP) si fa riferimento a protocolli, sempre più utilizzati in ambito chirurgico, che introducono un approccio multimodale evidence-based alla gestione perioperatoria del paziente. In particolare, i benefici derivanti dall’applicazione dei protocolli di Enhanced Recovery After Surgery (ERAS®) sono stati ampiamente dimostrati nella chirurgia colon-rettale, dove hanno determinato una riduzione della durata della degenza e delle complicanze postoperatorie. Ulteriori protocolli ERP sono stati introdotti in vari campi chirurgici, tra cui la chirurgia vascolare, gastroenterologica, pancreatica, ginecologica, urologica e ortopedica. Nel campo della chirurgia otorinolaringoiatrica, non è ancora stato intrapreso un tentativo di implementazione di un protocollo basato sui principi ERAS®. Lo scopo del nostro lavoro è stato sviluppare un programma ERP per la chirurgia laringea maggiore (laringectomie parziali e totali, rimozione di tumori orofaringei con ricostruzione con lembo nuscolare a cielo aperto), basato sui principi fondamentali del protocollo ERAS® validato nella chirurgia colon-rettale. Ventiquattro pazienti sottoposti a chirurgia oncologica laringea maggiore sono stati trattati con tale protocollo ERP, che differiva sotto molti aspetti dalla nostra precedente pratica standard (descritta sulla scorta di settanta pazienti sottoposti a chirurgia laringea oncologica a cielo aperto prima dell’introduzione del nuovo protocollo). La percentuale di aderenza dei pazienti al protocollo ERP è stata elevata. In particolare gli “items” valutazione nutrizionale preoperatoria, profilassi antibiotica, profilassi PONV (nausea e vomito postoperatori), riabilitazione logopedica post-operatoria, sono stati applicati nel 100% dei casi. Alcune voci del protocollo ERP (profilassi antibiotica, tassi di infusione intraoperatoria e logopedia postoperatoria) erano state già spesso implementate prima dell’adozione ERP. Si sono presentate poche complicanze postoperatorie di tipo medico (8,3% dei casi). Il nostro protocollo ERP per la chirurgia laringea maggiore si è rivelato possibile. Il grado di beneficio derivante dalla sua applicazione potrà essere valutato mediante un ulteriore implementazione del campione di studio.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
20

Cavalli, A., and G. Pontoriero. "Qual è il contributo dello studio DOPPS nel caratterizzare il concetto di dose di dialisi?" Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 23, no. 2 (January 24, 2018): 70–76. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2011.1444.

Full text
Abstract:
La necessità di misurare oggettivamente la dose di dialisi somministrata ai pazienti ha determinato lo sviluppo di parametri utilizzabili per la valutazione dell'adeguatezza della terapia dialitica, di cui il principale è il Kt/V dell'urea (che mette in relazione la quantità di clearance dell'urea fornita al paziente nel tempo t di trattamento dialitico, con il volume di distribuzione dell'urea). Due importanti trial randomizzati (il “National Cooperative Dialysis Study” e l'Hemo Study) hanno valutato la dose di dialisi al fine di stabilire il livello minimo da garantire ai pazienti per evitare un aumento di morbilità e mortalità. Ad essi, si sono aggiunti numerosi studi osservazionali che hanno contribuito a definire molti degli aspetti correlati alla dose e all'adeguatezza dialitica. Anche il Dialysis Outcomes and Practice Patterns Study (DOPPS) - studio internazionale, prospettico, osservazionale iniziato nel 1996 per raccogliere dati riguardanti le pratiche cliniche di gestione di problematiche attinenti all'emodialisi - ha fornito rilevanti informazioni attinenti a tale argomento. Nel corso degli anni, il DOPPS ha evidenziato una crescente aderenza nei confronti di quanto raccomandato dalle linee guida internazionali, come dimostrato dall'aumento dei valori medi di Kt/V e da una percentuale sempre minore di pazienti che presentano una dose di dialisi inadeguata. Inoltre, sono stati raccolti e valutati periodicamente quei parametri della prescrizione dialitica in grado di influire sul raggiungimento del valore di Kt/V desiderato e suggerire le possibili modalità di intervento per ottenere i target raccomandati. I dati DOPPS, in accordo con un'analisi secondaria dell'HEMO Study, suggeriscono la possibilità che una più alta dose di dialisi possa associarsi a una miglior sopravvivenza nelle donne. Pertanto, oggigiorno, il DOPPS rappresenta, anche in fatto di adeguatezza dialitica, un importante riferimento scientifico e un credibile strumento informativo capace di suggerire nuove ipotesi da testare in successivi studi clinici controllati.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
21

Gremo, S., G. Iannarelli, and M. Vadori. "L'assistenza nefrologica alla persona straniera: ieri, oggi e domani." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 24, no. 2 (January 26, 2018): 81–86. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2012.1144.

Full text
Abstract:
I dati ISTAT al 1° gennaio 2006 dichiaravano che la quota degli stranieri iscritti in Anagrafe era pari al 4.5%, tuttavia si riscontravano forti differenze a livello territoriale. Lo confermano i dati del XXI Rapporto sull'immigrazione al 31 dicembre 2010, dove la ripartizione territoriale degli immigrati in Italia è a Nord Ovest 35.0%; a Nord Est 26.3%; al Centro 25.2%; al Sud e Isole 13.5%. La percentuale di iscrizioni nel 2010 è però aumentata al 7.5% (4 570 317 stranieri) a cui bisogna aggiungere oltre 400mila persone regolarmente presenti (Straniero Temporaneamente Presente) ma non ancora registrate in anagrafe. Questa realtà rispecchia anche quella del nostro Sistema Sanitario Nazionale e delle nostre sale dialisi. Presso la dialisi del Presidio Ospedaliero S.G. Bosco di Torino la persona assistita straniera, nel dicembre 2011, incideva per il 22.2% sul totale degli assistiti (7.2% in emodialisi, 4.2% ambulatorio post-trapianto, 10.8% ambulatorio pre-dialisi). La scarsa conoscenza della lingua italiana compromette la comunicazione tra operatori sanitari e PA e una difficile aderenza terapeutica alle prescrizioni dietetiche-farmacologiche. Abbiamo cercato in questi anni di sopperire a queste difficoltà, mettendoci in relazione con la PA e i suoi familiari senza pregiudizi su stili di vita e valori, diversi da quelli usuali. Il nostro obiettivo è stato quello di risolvere le problematiche incontrate quotidianamente, ma anche con progetti di traduzione delle brochure in uso, e progettando corsi di formazione multiculturale per gli operatori addetti al trapianto renale. È stato laborioso educare all'autocura immunosoppressiva una PA straniera e analfabeta rientrata dal Centro Trapianti, altrettanto laborioso è stato far comprendere a una PA cinese e a una senegalese, che non parlavano italiano, la complessità della preparazione al trapianto, ma siamo riusciti nell'intento personalizzando il loro percorso e adattandolo ai loro punti di debolezza. (nursing)
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
22

Berto, D., M. Peroni, S. Milleri, and A. G. Spagnolo. "Valutazione della comprensibilità dei fogli informativi ai fini del consenso negli studi con volontari sani." Medicina e Morale 47, no. 4 (August 31, 1998): 709–29. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1998.826.

Full text
Abstract:
La “comprensibilità” di un testo scritto dipende da una serie di condizioni “fisse” od oggettive e da una serie di condizioni “variabili” o soggettive. Le condizioni fisse sono strettamente legate al testo scritto e da esso dipendono direttamente: elementi di grammatica, consecutio temporum, ecc. Le condizioni variabili sono invece legate alle condizioni della persona che legge: il livello di istruzione, l’attenzione, il tono dell’umore, l’interesse per l’argomento letto, ecc. Abbiamo voluto verificare il livello di comprensibilità e di leggibilità dei fogli informativi/consensi informati attraverso l’analisi delle componenti “fisse” sottoposto ai volontari sani presso l’Unità di Farmacologia Clinica della Glaxo-Wellcome. Poiché il volontario decide di partecipare o meno ad uno studio clinico sulla base del foglio informativo, appare di fondamentale importanza sapere se il documento è in grado di trasmettere le informazioni rilevanti sullo studio stesso. È noto che vi sia una maggiore aderenza da parte del volontario alle procedure richieste se ne sono state comprese pienamente le ragioni. Sono stati usati quattro indici che quantificano il grado di complessità di un testo: Flesh-Vacca, Kincaid, Gunning’s Fog e Gulpease. Il livello medio di leggibilità è stato poi confrontato con il livello medio di scolarizzazione dei volontari sani. I testi oggetto di analisi sono stati i fogli informativi presentati ai volontari nel periodo Gennaio ’96-Settembre ’97. Il livello di scolarizzazione della popolazione che ha preso parte ad almeno uno studio nel periodo citato era di diploma di scuola media superiore (61.7%) e di laurea o diploma universitario (22,6%). Fino a Marzo ’97, quando lo studio è iniziato, i fogli informativi erano “comprensibili” da tutti i volontari in possesso almeno del diploma di scuola media superiore. Dopo aver adottato alcuni accorgimenti linguistici e grafici, la comprensibilità e la leggibilità sono migliorate in modo tale da rendere i fogli informativi comprensibili anche ai soggetti con scolarizzazione inferiore. Sono infine proposti alcuni suggerimenti pratici al fine di costruire modelli di consenso informato che possano avere indici di comprensibilità e leggibilità sempre migliori.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
23

FODOR, Adriana. "Adherence to the screening and treatment of diabetic retinopathy." Romanian Medical Journal 66, S3 (October 27, 2019): 35–37. http://dx.doi.org/10.37897/rmj.2019.s3.9.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
24

Lomi, Jacopo, Alessio Montereggi, Alessio Mattesini, Giorgio Baldereschi, Marco Ciardetti, Marco De Carlo, Massimo Fineschi, et al. "Denervazione renale nell’ipertensione arteriosa resistente. Esperienza 2012-2019 in Toscana." Cardiologia Ambulatoriale 29, no. 1 (May 30, 2021): 16–22. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2021-1-3.

Full text
Abstract:
Introduzione. L’ipertensione arteriosa resistente è correlata ad un alto rischio di eventi cardiovascolari maggiori (MACE), e non tutti i pazienti sono in grado di tollerare le terapie, o di ottenere una risposta adeguata a causa di una risposta incompleta ai farmaci o di una ridotta aderenza alla terapia. La denervazione renale transcatetere è un trattamento non farmacologico che potrebbe migliorare il controllo dell’ipertensione resistente. Ad oggi la sua applicazione clinica è limitata dai risultati contrastanti degli studi eseguiti per verificarne l’efficacia. Scopo. Questo studio si pone l’obiettivo di analizzare l’efficacia a lungo termine della denervazione renale transcatetere nel trattamento dell’ipertensione arteriosa (IA) resistente. Si sono ricercati inoltre criteri preoperatori predittivi di efficacia della procedura, confrontando vari sottogruppi di pazienti, e considerando le diverse tecniche esecutive (cateteri unipolari, cateteri multipolari o a palloncino). Metodi e risultati. In questo studio multicentrico sono stati coinvolti 38 pazienti con un’età media di 61,2 anni trattati con denervazione renale transcatetere tra luglio 2012 e dicembre 2018 in cinque centri toscani: Azienda Ospedaliero- Universitaria Careggi (Firenze), Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, Azienda Ospedaliero-Universitaria Senese, Fondazione Toscana Gabriele Monasterio per la Ricerca Medica e di Sanità Pubblica – CNR Regione Toscana (Pisa) ed Ospedale di Lucca. Sono stati registrati i dettagli tecnici delle procedure di denervazione e le immagini acquisite tramite procedure diagnostiche in preparazione agli interventi e durante il loro svolgimento. L’efficacia della procedura è stata valutata con un follow-up clinico medio di 5,1 anni e con un follow-up strumentale con 24h ABPM di un anno. Inoltre, durante il follow-up, prolungato fino a settembre 2019, sono state eseguite misurazioni della funzionalità renale e sono state registrate le modifiche della terapia farmacologica fino a 7 anni dall’intervento mediante consultazione delle cartelle cliniche ed interviste ai pazienti. In seguito alla denervazione renale, sono state rilevate diminuzioni statisticamente significative dei valori di PA sistolica (– 10,7 ± 6,0 mmHg) e diastolica (5,3 ± 3,9 mmHg) al 24h ABPM. Inoltre, è stata osservata una diminuzione significativa della terapia farmacologica antiipertensiva (-1,2 farmaci). Non si sono verificate complicanze correlate alla procedura, ad eccezione di due lievi ematomi nel sito di accesso femorale. Non sono state rilevate differenze significative di efficacia analizzando i pazienti in base alla tipologia di catetere utilizzato per l’intervento, all’età, al sesso ed alla presenza di diabete mellito. Conclusioni. I risultati di questo studio confermano l’efficacia e la sicurezza a lungo termine della denervazione renale transcatetere nel trattamento dell’IA resistente. Non sono state individuati parametri clinici o procedurali per identificare pazienti più o meno responsivi alla terapia.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
25

Villani, Maria Rosaria, Bruno Caccianotti, Giovanni Barone, and Matteo Giordano. "Eradicazione possibile dell'epatite HCV negli utenti che afferiscono al Ser.D: esperienza di collaborazione tra un Ser.D della Provincia di Foggia e l'U.O.C. Malattie Infettive Policlinico Riuniti di Foggia." MISSION, no. 56 (January 2022): 63–70. http://dx.doi.org/10.3280/mis56-2020oa12631.

Full text
Abstract:
L'eradicazione dell'Epatite HCV negli utenti che afferiscono ai Ser.D dovrebbe essere incoraggiata non solo rispetto alla cura di tali pazienti ma anche per la salute globale, rappresentando oggi il principale serbatoio di infezione nei paesi industrializzati. Le esperienze sul campo e le evidenze scientifiche stanno cercando di individuare gli elementi essenziali al fine di facilitare l'accesso alle cure per la presa in carico del consumatore di sostanze con HCV. L'utilizzo dei nuovi farmaci, i DAA (antivirale ad azione diretta), in grado di curare oltre il 95% delle persone con infezione cronica da HCV, è certamente un elemento incoraggiante per il limitato tempo di cura e per gli scarsi effetti collaterali, ma l'arruolamento dei consumatori di sostanze è ancora difficile. Nel Ser.D. della provincia di Foggia è in corso una collaborazione con l'U.O.C. Malattie Infettive Policlinico Riuniti di Foggia. L'utilità di tale protocollo risiede nella sua capacità di integrare le attività svolte all'interno del Servizio per le dipendenze con quelle del Centro di cura Malattie Infettive, al quale spetta il compito di completare la diagnosi iniziale fatta dal Ser.D.e, prescrivere ai pazienti la terapia specifica. Spetta al Ser.D lo screening virologico completo, la diagnosi di attività di malattia epatica, il monitoraggio tramite esami laboratoristici in corso di terapia nonché la supervisione dell'assunzione della terapia affidata. L'esperienza fin qui svolta ha portato ai seguenti risultati: l'attività della malattia della dipendenza non ha rappresentato un fattore di non aderenza al trattamento né di non inclusione al trattamento stesso; i dipendenti afferenti al servizio risultati positivi agli Ab-HCV e con HCV-RNA positivo sono tutti dipendenti da sostanze stupefacenti con uso attivo o pregresso per via iniettiva, anche i due alcolisti positivi erano entrambi ex drug abuser; gli effetti collaterali registrati non sono risultati tali da determinare l'interruzione del trattamento antivirale in corso, eccetto per un paziente in cui è emerso una psoriasi e, comunque, quelli registrati sono legati alla terapia con interferone e ribavirina; la permanenza al servizio rappresenta un fattore protettivo non solo per la cura della dipendenza ma anche per la cura delle patologie correlate alla dipendenza, infatti ben il 72,3% di coloro che non hanno fatto il prelievo HCV-RNA aveva interrotto il trattamento per la cura della dipendenza; la percentuale di persi durante il trattamento è stata del 3,7%; rispetto alla patologia della dipendenza il 16,7% presentavano attività di malattia con positività alle sostanze stupefacenti, ma ciò non ha costituito né motivo di esclusione né d'interruzione della terapia antivirale. Il follow-up al 31 maggio 2021, post SVR-12, è stato caratterizzato da nessuna recidiva né reinfezione.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
26

Romeo, U., G. Palaia, A. Galanakis, R. Lo Giudice, G. Tenore, A. Del Vecchio, and F. Nardi. "Placca biancastra non asportabile della gengiva aderente." Dental Cadmos 80, no. 2 (February 2012): 61–62. http://dx.doi.org/10.1016/j.cadmos.2011.11.002.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
27

Marcu, Eugenia-Andreea, Mariana Stănescu, Costin Berceanu, and Florentina Dumitrescu. "Aderența la tratamentul antiretroviral a gravidelor infectate cu HIV-1 în copilăria mică." Romanian Journal of Infectious Diseases 23, no. 2 (June 30, 2020): 203–8. http://dx.doi.org/10.37897/rjid.2020.3.6.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
28

Rolo, Tony, Sérgio Matos, and Diana Raquel Sousa Marques. "#143. Utilização de matrizes dérmicas para aumento de gengiva aderente." Revista Portuguesa de Estomatologia, Medicina Dentária e Cirurgia Maxilofacial 57 (December 2016): 58–59. http://dx.doi.org/10.1016/j.rpemd.2016.10.138.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
29

Viviano, M., D. Donati, F. Viviano, L. Brindisi, A. Panarese, and G. Lorenzini. "Manifestazione neoplastiche esofagee secondarie in gengiva aderente. Un caso clinico." Dental Cadmos 80, no. 1 (January 2012): 51–56. http://dx.doi.org/10.1016/j.cadmos.2011.06.006.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
30

Gelardi, M., L. Iannuzzi, M. De Giosa, S. Taliente, N. De Candia, N. Quaranta, E. De Corso, V. Seccia, and G. Ciprandi. "Non-surgical management of chronic rhinosinusitis with nasal polyps based on clinical-cytological grading: a precision medicine-based approach." Acta Otorhinolaryngologica Italica 37, no. 1 (February 2017): 38–45. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1417.

Full text
Abstract:
La rinosinusite cronica con polipi nasali (CRSwNP) è una malattia cronica nasosinusale, a eziologia infiammatoria, con significativo impatto negativo sulla qualità di vita dei pazienti. La CRSwNP rappresenta ancora oggi una sfida terapeutica per lo specialista ORL, sia per la comprensione della sua eziopatogenesi, sia per il suo controllo clinico ed è questo è testimoniato dalla alta incidenza di recidiva dopo trattamento. Abbiamo voluto verificare l’ipotesi che un approccio terapeutico nuovo, standardizzato, e individualizzato sul grading clinico-citologico (clinical-cytological grading – CCG) consentisse un miglior controllo dei sintomi della malattia, e di ridurre la necessità di ricorrere alla chirurgia. Abbiamo pertanto reclutato 204 pazienti affetti da CRSwNP, di cui 145 hanno regolarmente assunto la terapia rispettando il protocollo proposto, e 59 pazienti, invece, che non hanno assunto la terapia in modo sistematico e sono stati quindi inclusi come controlli. Dopo 5 anni di trattamento standardizzato, abbiamo notato che 15 pazienti su 145 (10,3%) del gruppo con terapia standardizzata avevano avuto un miglioramento dello staging endoscopico, 61 su 145 (42%) si erano mantenuti costanti, mentre 69/145 (47,5%) erano andati incontro a un peggioramento. Nel gruppo di controllo, invece, i pazienti peggiorati erano ben 49 su 59 (83%), con un peggioramento significativo in termini di grading endoscopico di almeno due classi (p < 0,05). I pazienti e i controlli sono stati successivamente stratificati sulla base del CCG in 3 sottogruppi: pazienti con CCG lieve, moderata e grave. Dopo tale suddivisione in classi, è stato possibile evidenziare che nel gruppo con CCG lieve (n = 27), il 92% dei pazienti manteneva negli anni un trend costante, in assenza di peggioramenti e senza necessità di ricorrere alla chirurgia nei 5 anni di osservazione, mentre nel gruppo di controllo, 1 paziente su 59 (1,6%; p = <0,05) ricorreva a chirurgia. Nel gruppo con CCG moderato (n = 83), invece, il 44% dei pazienti “standardizzati” non aveva avuto un peggioramento di grading endoscopico, con un 3,6% di pazienti che aveva avuto necessità di ricorrere alla chirurgia, contro il 13,6% del gruppo controllo (p < 0,05). Nel gruppo dei pazienti con CCG grave (n = 35), anche se nessun paziente riusciva a ottenere un miglioramento del grading endoscopico, il 40% dei pazienti veniva comunque giudicato “controllato” da un punto di vista clinico. Nel gruppo dei pazienti con CCG grave, ben il 5,7% dei pazienti necessitava di trattamento chirurgico, ma anche in questo caso, la percentuale dei pazienti operati era significativamente maggiore (p = 0,0000) nel gruppo di controllo (49%). Infine, l’analisi statistica effettuata ha dimostrato chiaramente che, da un punto di vista obiettivo, le dimensioni dei polipi nasali tendevano ad aumentare a una velocità maggiore nel gruppo controllo che nel gruppo “standardizzato”, con incrementi proporzionali nelle tre classi di CCG (lieve, moderato e grave). Lo studio attuale fornisce le basi per lo sviluppo e l’adozione di un nuovo approccio per la gestione della CRSwNP sulla base di uno score clinico e citologico (CCG) che permetta di stimare con accuratezza la gravità della CRSwNP e di adattarne il trattamento. Tale approccio limita l’uso degli steroidi sistemici alle sole classi CCG di entità moderata-grave con dosi di steroidi inferiori rispetto a quanto precedentemente suggerito in letteratura. Il nostro protocollo può migliorare pertanto l’aderenza terapeutica dei pazienti, il tasso di controllo della malattia e può ridurre il ricorso alla chirurgia nel corso degli anni.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
31

Bezerra da Silva, Eduardo Felipe, and Marcos Araujo Braz de Oliveira. "ANÁLISE DA ARMADURA PASSIVA EM LAJES LISAS DE PROTENSÃO NÃO ADERENTE." Projectus 3, no. 1 (July 21, 2020): 80–105. http://dx.doi.org/10.15202/25254146.2018v3n1p80.

Full text
Abstract:
O presente estudo busca explanar as possibilidades de dimensionamento das armadurascomplementares passivas em estruturas de lajes lisas em concreto protendido comcordoalhas engraxadas e plastificadas pós-tracionadas, onde existe uma direção decabos distribuída e outra concentrada. Desta forma, tentar trazer uma comparaçãoentre métodos de dimensionamento de tais estruturas. Para chegar as conclusõesdeste estudo se valeu de revisões bibliográficas e testes em uma estrutura hipotéticautilizando um software específico, este emprega o método das grelhas e o método dascargas balanceadas. Por fim será demonstrada a diferença de quantitativos de armadurapassiva a depender do método escolhido e será também avaliada a validade da utilizaçãode cada método.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
32

Lázaro Milla, Nuria. "Petiteau y el aderezo morisco de la reina Isabel II." Además de. Revista on line de artes decorativas y diseño, no. 5 (January 1, 2019): 57–70. http://dx.doi.org/10.46255/add.2019.5.42.

Full text
Abstract:
El gusto decimonónico por lo oriental dejó sentir su influencia en el ámbito de la joyería. Hacia 1850, el joyero francés Eugène Petiteau inventó un tipo de alhajas de apariencia morisca, realizadas en plata cincelada, calada y esmaltada en negro con colgantes de coral rojo. Petiteau cosechó cierto éxito con su creación, siendo una de sus clientes la reina española Isabel II.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
33

Gilsogamo, Carla Alpha, Juliana Cristina de Oliveira, Julio César Amaral Teixeira, Leandro Coelho Negri Grossi, Marcos Monteiro Pinto Moreira, and Leonor Oliveira Diniz. "Fatores que interferem na adesão ao tratamento da hipertensão arterial sistêmica em pacientes atendidos no Núcleo de Atendimento ao Hipertenso (NAHI) e no Programa Saúde da Família (PSF), no município de Barbacena." Revista Brasileira de Medicina de Família e Comunidade 4, no. 15 (November 17, 2008): 179–88. http://dx.doi.org/10.5712/rbmfc4(15)170.

Full text
Abstract:
OBJETIVOS: determinar o conjunto de fatores que interferem na adesão ao tratamento de pacientes com hipertensão arterial sistêmica atendidos em um serviço especializado: NAHI (Núcleo de Atendimento ao Hipertenso) e no PSF (Programa de Saúde da Família) no município de Barbacena. METODOS: trata-se de um estudo de coorte transversal realizado através de inquérito (questionário contendo 46 questões). RESULTADOS: Foram coletados 154 questionários no NAHI e 246 no PSF. De acordo com a resposta ao item 27 do questionário, 101 (25,2%) pacientes foram incluídos na categoria não aderente e 299 (74,7%) no grupo que adere ao tratamento. A média de idade dos entrevistados que aderem é de 58,7 anos (DP: 11,7) e 58,3 anos (DP: 12,7)para o grupo dos que não aderem. A maioria dos hipertensos não faz exercício físico. No grupo aderente, 40,5% conseguem seus medicamentos na unidade de tratamento contra 46,5% do grupo não aderente. Cerca de 71% dos pacientes afirmam ter dificuldade na aquisição dos medicamentos e em ambos os grupos existe altos índices de desinformação sobre a doença e termos técnicos independente do tempo de tratamento.Aproximadamente, 50% dos entrevistados descontinuaram o tratamento no primeiro ano de diagnostico e são os responsáveis pela administração dos seus medicamentos. Afirmam dificuldade ao acesso as consultas com 30% dizendo ser muito difícil e outros 25%, ser difícil. Dos 69,3% dos integrantes do grupo não aderente contra 51,2% do grupo aderente deixaram de tomar os seus medicamentos alguma vez (X2= 9,34; p= 0,002), sendo essa questão que separou os que aderem e não aderem. Esses responderam ao item com as seguintes respostas: .por vezes, raramente e nunca. e aqueles com: .sempre, quase sempre e com freqüência.. Sobre a dieta, 49,5% dos que não aderem informam não seguir as orientações, contrapondo com 35,5% dos pacientes incluídos no grupo que adere (X2= 5,69; p= 0,017). A adesão ao tratamento nas unidades de PSF foi maior quando comparado ao centro especializado (NAHI) e em ambos os grupos existe uma preocupação quanto aos riscos da doença já que 75% dos entrevistados retornam as consultas marcadas. Já quanto à assiduidade as reuniões sobre HAS na unidade de tratamento, 74,3% dos pacientes que não seguem o tratamento informam que não freqüentam as palestras enquanto 40,8% dos aderentes comparecem as reuniões agendadas pela unidade de tratamento que pertence. Nesse grupo, existe uma maior preocupação na realização de exames de rotina (X2=22,35; p= 0,000) e aproximadamente 80%, conhecem a importância da adesão ao tratamento e o risco da não ades ão contra 64,4% dos inclusos no grupo não aderente (X2=10,72; p= 0,001). CONCLUSÃO: As unidades de PSF e do NAHI possuem alta adesão ao tratamento (cerca de 75%) mas a aderência é maior no PSF comparado ao NAHI. Provavelmente tais índices sejam justificados pelo acompanhamento mais próximo das famílias residentes na região.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
34

Garcia, Rubens Nazareno, Ana Paula Coelho, Francieli Althoff, Jessica Crespi, Joel Sandri Do Prado, Marina Ramos Reis, Monique Trierweiler, Ueslei Kohler, João Augusto Coutinho Garcia, and Shélen Fernandes. "Degradação Adesiva de um Compósito Auto Aderente aos Substratos da Técnica Indireta." Journal of Health Sciences 18, no. 2 (May 19, 2016): 92. http://dx.doi.org/10.17921/2447-8938.2016v18n2p92-97.

Full text
Abstract:
<p>O objetivo desse estudo foi avaliar a resistência de união - RU ao cisalhamento de um compósito fluido auto aderente em quatro substratos utilizados na técnica indireta, com uma semana e um ano de armazenamento em água destilada. Quarenta e oito amostras (5 mm largura /15 mm comprimento / 2 mm espessura) foram preparadas em laboratório protético: 12 amostras do(a) cerômero Adoro/AD, cerâmica/leucitaEmpress Esthetic/EE, cerâmica/zircônia ZirCAD/ZI (Ivoclar Vivadent), mais a liga Fit Cast SB/ME (Talladium do Brasil), sendo as amostrasdivididas em dois grupos para cada período de tempo (uma semana e um ano). Dois compósitos fluidos (Controle / FF-Filtek Z350XT Flow /<br />3M ESPE e o auto aderente / DF-Dyad Flow / Kerr) foram unidos aos quatro substratos. Quatro matrizes Tygon foram posicionadas sobre as amostras, as quais foram preenchidas com os compósitos FF e DF (fotopolimerização 20s). As matrizes foram removidas para expor os corpos de prova (12 por grupo) e as amostras foram armazenadas em água destilada/ 37±2 °C por uma semana e um ano. Após estes períodos, cada amostra foi conectada a uma máquina de ensaios para realização dos ensaios de RU a uma velocidade de 1,0 mm/min, até a falha. Os resultados foram analisados por ANOVA e teste de Tukey (p&lt;0,05). Nos ensaios de uma semana, os substratos leucita e metal apresentaram as maiores médias de RU para ambos os compósitos. Nos ensaios de um ano, os substratos não apresentaram diferença estatística nas médias de RU para ambos os compósitos, com exceção da zircônia que apresentou resultado nulo. Os valores médios de RU, no entanto, foram significativamente<br />menores quando comparados com os resultados dos ensaios de uma semana.</p>
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
35

Jaramillo Carmona, S., A. De Castro, and L. Rejano Navarro. "Proceso tradicional de aderezo de aceitunas verdes de mesa. Racionalización del cocido." Grasas y Aceites 62, no. 4 (September 28, 2011): 375–82. http://dx.doi.org/10.3989/gya.114610.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
36

Da Silva, Sabrina, Carlos dos Santos Portela, Rodrigo Lisbôa Pereira, Edson Koiti Kudo Yasojima, Albino Rodrigues De Brito Junior, and Thiago Damasceno Cordeiro. "Definição e instanciação de um processo híbrido SCRUM e RUP aderente ao ciclo PDCA." Brazilian Journal of Development 9, no. 1 (January 9, 2023): 1606–26. http://dx.doi.org/10.34117/bjdv9n1-111.

Full text
Abstract:
Uma das principais maneiras de lidar com problemas recorrentes em projetos de software consiste na adoção de frameworks de gestão de processo. No entanto, há projetos que são mais adequados às metodologias tradicionais e outros às metodologias ágeis. Algumas empresas têm combinado práticas tradicionais e ágeis em modelos híbridos de gestão de projetos. Neste contexto, este artigo apresenta uma pesquisa-ação que resultou na definição e instanciação de um processo híbrido constituído de práticas provenientes dos frameworks SCRUM e RUP em um projeto real de desenvolvimento de software. Esse processo foi avaliado através da técnica de revisão por pares, demonstrando-se satisfatório no seguimento das premissas de ambos os frameworks, na gestão do projeto e no atendimento do ciclo Plan, Do, Check e Act (PDCA). Por fim, foi feita a análise SWOT do processo pela equipe que seguiu suas atividades no projeto-alvo da pesquisa.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
37

Oliveira, Carlos Alberto de, Maria Helena Senger, Oscarina da Silva Ezequiel, and Eliana Amaral. "Alinhamento de Diferentes Projetos Pedagógicos de Cursos de Medicina com as Diretrizes Curriculares Nacionais." Revista Brasileira de Educação Médica 43, no. 2 (June 2019): 143–51. http://dx.doi.org/10.1590/1981-52712015v43n2rb20180203.

Full text
Abstract:
RESUMO O objetivo desta pesquisa foi analisar os projetos pedagógicos de dois cursos (PPC) de graduação em Medicina para determinar o grau de alinhamento às Diretrizes Curriculares Nacionais (DCN) do ensino médico, visando compreender as diferenças decorrentes dos modelos curriculares adotados. Três especialistas em ensino médico foram convidados a analisar os documentos relativos aos projetos pedagógicos de curso (PPC) e preencher um instrumento de avaliação desenvolvido para avaliar adesão às DCN 2001, previamente publicado, com dez dimensões. O escore calculado por meio do instrumento classifica as escolas em relação ao grau de aderência às DCN, sendo valores de escore de 0 a ≤ 20%, de 20 a ≤ 40%, de 40 a ≤ 60%, de 60 a ≤ 80% e de > 80% considerados, respectivamente, divergente, fracamente aderente, regular aderência, aderente moderadamente e fortemente aderente. Também se realizou análise de conteúdo dos PPC para buscar evidências sobre os domínios no texto. Os escores totais, de 47,5% (IES1) e 82,5% (IES2), mostraram adesão regular do PPC da IES1 e acentuada do PPC da IES2 às DCN 2001. Essas diferenças se manifestaram especialmente nas dimensões da adequação da metodologia de ensino à concepção do curso, da inter-relação das disciplinas na concepção e execução do currículo e na existência de módulos ou temas integradores. As análises dos PPC mostraram que, de maneira geral, há aderência às DCN, em diferentes estágios. Observou-se boa confiabilidade desse instrumento utilizado na análise dos três avaliadores para ambas as instituições de ensino superior (alfa de Cronbach de 0,77 para a IES1 e de 0,75 para a IES2). A comparação das médias dos escores dos avaliadores por dimensão foi submetida a uma análise de significância com o Teste t de Student. Conclui-se que as duas escolas, em intensidade e por caminhos diferentes e respeitando a cultura institucional, incorporaram paulatinamente o arcabouço das diretrizes curriculares nacionais.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
38

De Luca-Noronha, Daniel, and José Carlos Sant'Anna. "Crença teísta: reflexividade e aderência." INTERAÇÕES 13, no. 24 (December 31, 2018): 503–25. http://dx.doi.org/10.5752/p.1983-2478.2018v13n24p503-525.

Full text
Abstract:
O objetivo do artigo é apresentar uma concepção de crença teísta que permita a articulação de dois aspectos: reflexividade e aderência. O primeiro aspecto consiste na ideia de que a crença teísta aparece como resultado de uma reflexão acerca de um determinado tipo de experiência. O segundo aspecto consiste no caráter evocativo e transformador a crença teísta. De acordo com algumas abordagens, entretanto, se a crença teísta tivesse um caráter reflexivo, ela não teria o tipo de aderência que lhe é própria. Esse argumento pressiona a concepção da crença teísta como crença básica, a saber, como uma atitude proposicional que constitui a experiência. No entanto, há ao menos uma circunstância relevante de formação de crença teísta, a experiência de vastidão, em que a experiência deve ser concebida como independente de crenças. Para essa circunstância, a crença teísta deve ser concebida como reflexiva. Nesse caso, cabe mostrar de que modo ela pode ser aderente. Tendo em vista o marco teórico integrativo da cognição ancorada, mostraremos que o caráter reflexivo da crença teísta não anula o seu caráter aderente.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
39

Silvia Soriato, Maria. "L'inaspettato che rivela. La psicoterapia con donne vittime di violenza." INTERAZIONI, no. 2 (November 2020): 32–47. http://dx.doi.org/10.3280/int2020-002003.

Full text
Abstract:
Racconterò la dinamica della relazione violenta rimanendo aderente alla lettura fenomeno-logica derivante dalla clinica con donne vittime di maltrattamenti afferenti ai servizi antiviolen-za. Seguirò il loro sguardo, la loro narrazione di sé in relazione al maltrattante, dal momento in cui un evento inatteso le ha costrette a nominarsi vittime di violenza, all'emancipazione dalla violenza stessa.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
40

Cornacchiari, M., M. Zuccari, A. L. Neri, B. Gidaro, N. Bellotti, A. Stasi, L. F. Di Toma, and C. Guastoni. "Due casi di difficile rimozione del catetere venoso centrale permanente." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 24, no. 2 (January 26, 2018): 46–50. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2012.1136.

Full text
Abstract:
I cateteri venosi centrali o permanenti sono sempre più utilizzati nei nostri Centri dialisi. Una delle problematiche emergenti, legata alla lunga permanenza dei CVC permanenti, è la difficoltà nel rimuoverli, a causa della formazione di tenaci aderenze tra tali dispositivi e la parete vasale. Attualmente per tali complicanze, non esistono linee guida definite. Riteniamo quindi importante condividere le singole esperienze e le procedure utilizzate per la loro rimozione anche per poter definire la reale incidenza del fenomeno, le eventuali complicanze e le migliori strategie da attuare. In questo articolo, descriviamo due casi clinici di difficile rimozione di un CVCp posizionato in vena giugulare interna sin ed i metodi utilizzati per la sua estrazione.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
41

Paulo, Luiz Fernando Arantes. "Planejamento estratégico e gestão por resultados: o caso do Ministério da Saúde." Physis: Revista de Saúde Coletiva 26, no. 3 (September 2016): 981–1007. http://dx.doi.org/10.1590/s0103-73312016000300014.

Full text
Abstract:
Resumo O objetivo deste trabalho é avaliar em que medida o planejamento estratégico do Ministério da Saúde é aderente a uma estratégia de gestão por resultados, com foco especialmente nas escolhas estratégicas que orientam a organização, ou seja, nos resultados perseguidos. A primeira seção esclarece as premissas metodológicas utilizadas no estudo, que se orientam por três aspectos centrais: 1) as competências legais da administração federal na área da saúde; 2) os conceitos e definições de Gestão por Resultados; e 3) o conceito de resultado para o plano estratégico. Na segunda seção, há uma breve apresentação de como o planejamento estratégico do Ministério é formalizado por meio de três planos estratégicos de forma simultânea (Plano Plurianual, Plano Nacional de Saúde e Plano Estratégico), para em seguida avaliar quão aderente é este planejamento em relação às premissas metodológicas apresentadas na primeira seção. É possível concluir que o planejamento estratégico da União para a área da saúde não observa a divisão de competências definida pelo SUS, estabelecendo objetivos que ultrapassam consideravelmente a esfera de governabilidade do Governo Federal. Esse mesmo planejamento também elege como objetivos medidas administrativas de caráter operacional, que deveriam estar abaixo do recorte existente nos planos estratégicos.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
42

Ricciardi, Giuseppe Carlo. "REGIONALISMO DELLA DIFFERENZIAZIONE E RIORDINO DELLE AUTONOMIE INFRAREGIONALI. UN GIOCO (ISTITUZIONALE) “NON A SOMMA ZERO”." Il Politico 254, no. 1 (June 7, 2021): 62–85. http://dx.doi.org/10.4081/ilpolitico.2021.561.

Full text
Abstract:
Nell’ultimo decennio il sistema delle autonomie di molti Stati nazionali aderenti all’Unione Europea ha conosciuto una stagione informata alla razionalizzazione. Si tratta di una reazione ai rilievi formulati da alcune Istituzioni europee1, che hanno ravvisato nella dimensione multilivello dei governi locali degli Stati membri maggiormente in difficoltà dal punto di vista finanziario una fonte di spesa da rivedere in chiave riduttiva, alla luce della crisi economica che ha colpito l’Europa.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
43

Rezende-Neto, João B., José Renan da Cunha-Melo, and Marcus V. Andrade. "Cobertura temporária da cavidade abdominal com curativo a vácuo." Revista do Colégio Brasileiro de Cirurgiões 34, no. 5 (October 2007): 336–39. http://dx.doi.org/10.1590/s0100-69912007000500011.

Full text
Abstract:
OBJETIVO: Descrever técnica de curativo para cobertura temporária da cavidade abdominal que utiliza sistema de vácuo. MÉTODO: A técnica foi aplicada em 12 pacientes. Inicialmente coloca-se sobre a laparostomia a bolsa plástica fenestrada, em seguida a primeira camada de compressas. Sobre esta, coloca-se o tubo de látex. Este é recoberto por outra camada de compressas as quais são fixadas sobre o curativo com o campo cirúrgico auto-aderente. O tubo de látex é conectado ao sistema de vácuo com pressão de -10 a -50 mmHg. Trocam-se os curativos a cada 12 horas. Material utilizado bolsa plástica de solução salina, compressas cirúrgicas, tubo de látex, campo cirúrgico auto-aderente de 50cm x 30cm e vácuo do sistema de gases hospitalares. RESULTADOS:A peritonite grave foi a indicação mais freqüente para laparostomia, seguida da síndrome de compartimento abdominal. Fechamento definitivo da cavidade abdominal foi possível em oito pacientes (67%) em média após 11 dias (9 a 21 dias) da laparostomia. Não houve complicações associadas ao método. O custo diário aproximado do curativo foi de R$ 50,00. CONCLUSÃO: O curativo a vácuo proporcionou boa contenção das vísceras abdominais, controlou o extravasamento de secreções e o edema. Permitiu o fechamento definitivo da cavidade abdominal na maioria dos casos e foi de baixo custo.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
44

Profiti, Pasquale. "Obiettivo: L'attivitŕ di consulenza di magistrati italiani nei Balcani." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 3 (July 2009): 116–22. http://dx.doi.org/10.3280/qg2009-003011.

Full text
Abstract:
- Il Consiglio d'Europa si č avvalso e si avvale dell'esperienza di magistrati italiani nella costruzione e sviluppo delle funzioni giudiziarie degli Stati aderenti che attraversano la fase di sviluppo e consolidamento democratico. Č quanto avvenuto per le scuole della magistratura in Albania e Bosnia, per la definizione dell'assetto del potere giudiziario in Moldavia e Georgia, per l'elaborazione e/o applicazione dei nuovi codici di procedura penale dell'Albania, del Kosovo e della Macedonia.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
45

Muñoz Céspedes, Carolina. "Sistema para producir vinagre Gourmet en cocinas de autor." Grafías, disciplinares de la UCPR, no. 25 (April 1, 2014): 113–15. http://dx.doi.org/10.31908/grafias.v0i25.1384.

Full text
Abstract:
Vinagret, la máquina para hacer vinagre, surge generando una idea de producto para un nuevo mercado, que se constituye en un producto eléctrico para los restaurantes tipo gourmet o para aficionados que quieran tenerlo en casa. Este producto cuenta con los implementos necesarios para hacer vinagre a partir de vino tinto; además, permite darle sabor al vinagre obtenido, según la preferencia del chef, dándole la posibilidad de aderezar comidas, siempre con un toque.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
46

Lázaro Milla, Nuria. "El aderezo de diamantes y esmeraldas realizado por Félix Samper para la reina Isabel II." POTESTAS. REVISTA DEL GRUPO EUROPEO DE INVESTIGACIÓN HISTÓRICA. RELIGIÓN, PODER Y MONARQUÍA., no. 16 (2020): 119–36. http://dx.doi.org/10.6035/potestas.2020.16.6.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
47

Calzati, Viviana, and Paola de Salvo. "Il ruolo delle certificazioni territoriali nello sviluppo turistico dei territori minori: Piemonte, Umbria e Sicilia a confronto." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 99 (November 2012): 99–115. http://dx.doi.org/10.3280/sur2012-099009.

Full text
Abstract:
Gli autori dopo avere realizzato una mappatura, in Piemonte, Umbria e Sicilia, delle certificazioni territoriali rilasciate dalle associazioni aderenti a Res Tipica, hanno effettuato un'analisi comparata delle loro finalitŕ statutarie. L'analisi ha permesso di individuare tre aree obiettivo, utili a comprendere l'orientamento degli amministratori locali rispetto alle risorse territoriali da valorizzare, evidenziando come le certificazioni territoriali possano contribuire a determinare innovativi percorsi di sviluppo turistico locale. Parole chiave: territori minori, certificazioni territoriali, sviluppo locale, reti d'identitŕ, qualitŕ, Res Tipica.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
48

Martines, Leandro Altrão, Daniel Pio de Oliveira, and Pedro Paulo Mexas. "Aspergiloma Pulmonar em Paciente Portadora de HIV: Relato de Caso." Revista de Saúde 1, no. 2 (August 1, 2010): 05. http://dx.doi.org/10.21727/217927392010.rs.v1i2.05-12.

Full text
Abstract:
Relata-se o caso de uma paciente de 45 anos portadora de síndrome da imunodeficiência adquirida (SIDA), não aderente ao tratamento para tuberculose pulmonar, que evoluiu com hemoptise importante. Aos exames de imagem, evidenciavam-se cavernas pulmonares com presença, no interior destas, de estruturas de partes sólidas. Foram obtidos, no lavado broncoalveolar, Aspergillus sp. Devido às repetidas hemoptises, a paciente foi submetida à cirurgia. Porém, apresentou má evolução no pós-operatório e apresentou como desfecho o óbito.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
49

Martines, Leandro Altrão, Daniel Pio de Oliveira, and Pedro Paulo Mexas. "Aspergiloma Pulmonar em Paciente Portadora de HIV: Relato de Caso." Revista de Saúde 1, no. 2 (August 1, 2010): 05. http://dx.doi.org/10.21727/rs.v1i2.123.

Full text
Abstract:
Relata-se o caso de uma paciente de 45 anos portadora de síndrome da imunodeficiência adquirida (SIDA), não aderente ao tratamento para tuberculose pulmonar, que evoluiu com hemoptise importante. Aos exames de imagem, evidenciavam-se cavernas pulmonares com presença, no interior destas, de estruturas de partes sólidas. Foram obtidos, no lavado broncoalveolar, Aspergillus sp. Devido às repetidas hemoptises, a paciente foi submetida à cirurgia. Porém, apresentou má evolução no pós-operatório e apresentou como desfecho o óbito.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
50

Santos Gómez, Hugo. "Para aderezar su ensalada: Capital, jornaleros, migración, comunidad y vegetales frescos en la frontera norte de México." Revista de Antropología Social 29, no. 1 (April 16, 2020): 95–97. http://dx.doi.org/10.5209/raso.68466.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!

To the bibliography