Academic literature on the topic 'Allestimento museale'

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Dissertations / Theses on the topic "Allestimento museale"

1

De, Zolt Marta <1987&gt. "Val Comelico, proposte di sviluppo: la Rete Museale del Legno e la valorizzazione del patrimonio artistico." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3142.

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Abstract:
La tesi si sviluppa in due aree di ricerca: la prima parte tratta l'analisi di tutte le strutture museali e i luoghi di interesse che potrebbero essere coordinati ed organizzati al fine di favorire una fruizione migliore degli stessi e la nascita di un percorso culturale strutturato sulla Val Comelico. Il censimento sfocia e si concretizza nella progettazione della Rete Museale del Legno Val Comelico in cui si mettono in luce potenzialità e complessità di una struttura ipotetica. La seconda area è un'indagine sul ruolo dell'arte in Val Comelico in cui vengono censiti luoghi e peculiarità artistiche e architettoniche del posto. Si propongono in conclusione una serie di interviste con artisti professionisti che operano nell'ambito dell'arte contemporanea nella vallata. L'intento del lavoro è di delineare un quadro generale sulla situazione attuale dell'arte contemporanea in Val Comelico per capire che ruolo ha, o potrebbe avere, come veicolo di sviluppo dell'offerta culturale.
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2

Ricci, Clarissa <1977&gt. "La Biennale di Venezia 1993-2003 : l'esposizione come piattaforma." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4596.

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Abstract:
La ricerca prende in esame la mostra centrale di Arti Visive della Biennale di Venezia tra il 1993 e il 2003 e indaga il mutamento delle pratiche espositive e l’emergere della mostra come piattaforma nelle esposizioni di arte contemporanea. Nel decennio preso in esame, si avvicendano sei edizioni di arti visive che segnano, seppure in maniera diversa, tanto la storia della Biennale di Venezia, che in quegli anni si rinnova sia dal punto di vista burocratico-organizzativo che nell’agenda culturale, quanto la storia delle esposizioni. Il baricentro dell'indagine è la ricostruzione del display espositivo e del contesto storico-organizzativo dell'Ente. La disamina della mostra permette di comprendere l'articolazione espositiva, le novità apportate e le caratteristiche teoriche.<br>The research examines The Venice Biennale main exhibition of visual arts from the years of 1993 to 2003, investigating the consolidation of the “exhibition platform model” in contemporary art practices. During the decade examined, six consecutive exhibitions of visual arts mark, in different ways, the history of the Venice Biennale, in those years undergoing a bureaucratically and organizational renovation encompassing also the cultural agenda, and the history of art exhibitions. The research’s focal points are the reconstruction of the exhibitions’ displays and the Biennale‘s historical and organizational context. Such examination allows us to understand the exhibitions structures, their theoretical characteristics and the changes they spark.
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3

TONELLI, ANDREA. "I musei, il pubblico e la sfida digitale. Experience design e user evaluations nella progettazione di percorsi museali esperienziali." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2021. http://hdl.handle.net/11566/289031.

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Abstract:
Il presente lavoro di ricerca intende definire un metodo per la progettazione di percorsi museali esperienziali che adottino il “digitale” come strategia di audience development e in quanto modalità dinamica, inclusiva e partecipativa di dialogo con i pubblici. A partire dalle riflessioni maturate su questo settore da esperti di museologia e ICT, sono state delineate le fasi necessarie per una progettazione di esperienze digitali museali basata su obiettivi strategici, architettura dei contenuti e caratteristiche dei pubblici di riferimento e in grado di coinvolgere tanto la sfera cognitiva, quanto quella percettiva ed emotiva dei visitatori. L’articolazione per fasi proposta è stata sperimentata e definita attraverso la conduzione di casi studio relativi alla progettazione sia di nuovi percorsi museali esperienziali dedicati al patrimonio culturale immateriale (Experience museums), sia di singole esperienze digitali per musei di collezione già esistenti. Parte integrante di questo metodo per fasi è anche la valutazione in itinere ed ex post dell’efficacia di queste esperienze digitali in termini di usabilità, gradimento e di capacità di attrazione ed attenzione. In tal senso, il lavoro di ricerca ha previsto anche l’applicazione in diversi casi studio di tecniche riconosciute di formative evaluation (indagine osservante e test a scenario) e la sperimentazione di un nuovo sistema di monitoraggio automatico del comportamento dei visitatori basato su flussi video registrati da camere Rgb-D. Il precipitato finale di questa ricerca risiede nell’individuazione del ruolo e delle competenze del Digital Experience Manager, una nuova figura professionale incaricata di coordinare, gestire e mediare il metodo di progettazione e valutazione per fasi e di assicurare efficacia ed efficienza nei processi di applicazione del digitale nell’ambito degli allestimenti museali, obiettivo perseguito anche dal Mibact con il “Piano triennale per la digitalizzazione e l’innovazione dei musei”.<br>This research project aims at defining a method for designing experiential museum paths that adopt digital technologies as an audience development strategy and as a dynamic, inclusive and participatory way of dialogue with the public. Starting from the reflections made by museology and ICT experts in this field, the necessary steps for the design of digital museum experiences have been outlined, based on strategic objectives, content architecture and characteristics of the target audience and able to involve the cognitive, perceptive and emotional spheres of visitors. The proposed step-by-step approach was tested and defined by conducting case studies on the design of both new experiential museum paths dedicated to intangible cultural heritage (Experience museums) and individual digital experiences for existing collections. An integral part of this staged method is the simultaneous and ex-post evaluation of the effectiveness of the digital experiences in terms of usability, enjoyment and attractiveness. Regarding this aspect, the research also included the application in several case studies of recognised formative evaluation techniques (observing survey and scenario tests) and the testing of a new automatic monitoring system of visitors’ behaviour based on videos recorded by Rgb-D cameras. The outcome of this research is the identification of the role and competences of the Digital Experience Manager, a new professional figure in charge of coordinating, managing and mediating the method of planning and evaluation by phases and of ensuring effectiveness and efficiency in the processes of applying digital technology in museum settings, an objective also pursued by the Mibact with the "Three-year plan for the digitisation and innovation of museums".
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4

TOMASSETTI, GIOVANNI. "Origine ed evoluzione delle strutture museali." Doctoral thesis, 2009. http://hdl.handle.net/11573/918648.

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Abstract:
La ricerca si propone di individuare quale è il contributo di Roma alla definizione dell’architettura del museo. È possibile seguire il filo conduttore che conduce alle moderne esperienze in ambito museale attraverso le esperienze romane: l’atteggiamento mentale, il particolare rapporto con le opere d’arte, evidente e continuo a Roma da duemila anni, influenza e guida lo sviluppo contemporaneo degli spazi destinati ad accogliere, come afferma Michael Brawne, «ogni oggetto rimosso dalla sua ambientazione originale o non più destinato al suo vero uso».
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Book chapters on the topic "Allestimento museale"

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Giuseppe Amoruso. "L’ipermodello BIM per gli allestimenti museali: programmazione visuale delle librerie parametriche." In DIALOGHI / DIALOGUES • visioni e visualità / visions and visuality. FrancoAngeli srl, 2022. http://dx.doi.org/10.3280/oa-832-c129.

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