Academic literature on the topic 'Analisi critica del discorso'

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Journal articles on the topic "Analisi critica del discorso"

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Fabbro, Francesco. "Analisi critica del discorso e pratiche di media education." Media Education 11, no. 1 (June 26, 2020): 57–66. http://dx.doi.org/10.36253/me-9095.

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Abstract:
The paper presents Critical Discourse Analysis (CDA) as a qualitative research method particularly suitable for the study of media education practices. The contribution highlights how the CDA allows to focus on social functions, identities and power relations mediated by language(s) in educational settings and then it presents an analytical framework widely adopted in social and educational research. Secondly, it exemplifies the application of CDA by presenting a case study on literacy education. Finally, after underlying the convergence between new media literacies and CDA perspectives on the concept of learning, it outlines some possible applications of CDA for the empirical study of media education practices.
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Burden, Amy. "Lipstick on pigs: Critical discourse and image analysis of non-humans in U.S. children’s ESL textbooks." EuroAmerican Journal of Applied Linguistics and Languages 8, no. 1 (March 31, 2021): 52–74. http://dx.doi.org/10.21283/2376905x.13.218.

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Abstract:
EN Gender equality in language learning has received considerable attention in research on classroom policy and materials. Within studies of materials like language learning texts, most research focuses on content analyses of character roles and images, with sometimes purposeful exclusion of non-human characters. However, non-humans in children’s picture books comprise almost 60% of the characters children read. Therefore, their representations of gender, including biases, overt sexism, and covert sexism should be examined. In this study, I examine gendering of non-human characters using corpus linguistics and critical discourse analysis. Additionally, I use critical image analysis to discuss pictorial gendering of non-human characters within 12 textbooks in two of the United States’ most widely used textbook series for language learning in elementary schools. Results indicate a strong preference for aggressive and adventurous male characters, male supremacist ideologies, and the suppression of female agency. Key words: CORPUS LINGUISTICS, CRITICAL DISCOURSE ANALYSIS, TEXTBOOK ANALYSIS, GENDER AND LANGUAGE, ENGLISH AS A SECOND LANGUAGE (ESL), CRITICAL IMAGE ANALYSIS ES La igualdad de género en el aprendizaje de idiomas ha recibido una atención considerable en la investigación sobre la política y los materiales en el aula. Dentro de los estudios sobre materiales como los textos para el aprendizaje de idiomas, la mayoría de las investigaciones se centran en el análisis del contenido de los roles y las imágenes de los personajes, con una exclusión de los personajes no humanos. Sin embargo, los personajes no humanos de los libros ilustrados para niños representan casi el 60% de los personajes que leen los niños. Por lo tanto, deben examinarse sus representaciones de género, incluyendo los prejuicios, el sexismo manifiesto y el sexismo encubierto. En este estudio, examino la representación de género de los personajes no humanos utilizando la lingüística de corpus y el análisis crítico del discurso. Además, utilizo el análisis crítico de la imagen para analizar el género pictórico de los personajes no humanos en 12 libros de texto de dos de las series de libros de texto más utilizados en Estados Unidos para el aprendizaje de idiomas en las escuelas primarias. Los resultados indican una fuerte preferencia por personajes masculinos agresivos y aventureros, ideologías de supremacía masculina y la supresión de la agencia femenina. Palabras clave: LINGÜÍSTICA DE CORPUS, ANÁLISIS CRÍTICO DEL DISCURSO, ANÁLISIS DE LIBROS DE TEXTO, GÉNERO E LINGUAJE, INGLÉS COMO SEGUNDA LENGUA (ESL), ANÁLISIS CRÍTICO DE LA IMAGEN IT L’uguaglianza di genere nell'apprendimento delle lingue ha ricevuto una notevole attenzione nella ricerca sulle norme di comportamento nelle classi così come nei materiali didattici. All'interno degli studi su materiali didattici come i testi per l'apprendimento delle lingue, la maggior parte della ricerca si concentra sull'analisi del contenuto dei ruoli e delle immagini dei personaggi con l'esclusione, a volte intenzionale, di personaggi non umani. Tuttavia, i non umani nei libri illustrati per bambini costituiscono quasi il 60% dei personaggi. Pertanto, dovrebbero essere esaminate le loro rappresentazioni di genere, inclusi pregiudizi, sessismo palese e sessismo nascosto. In questo studio si esamina la sessuazione di personaggi non umani usando la linguistica dei corpora e l’analisi critica del discorso. Inoltre, viene utilizzata l'analisi critica delle immagini per discutere la sessuazione di personaggi non umani all'interno di 12 libri in due delle serie di libri di testo più utilizzate negli Stati Uniti per l'apprendimento delle lingue nelle scuole elementari. I risultati indicano una forte preferenza per personaggi maschili aggressivi e avventurosi, ideologie suprematiste maschili e soppressione dell'agire femminile. Parole chiave: LINGUISTICA DEI CORPORA, ANALISI CRITICA DEL DISCORSO, ANALISI DEI LIBRI DI TESTO, GENERE E LINGUAGGIO, INGLESE COME SECONDA LINGUA, ANALISI CRITICA DELLE IMMAGINI
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Ferrari, Paolo. "Il duce.. Vero o presunto Intervista a Mimmo Franzinelli." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 265 (June 2012): 611–19. http://dx.doi.org/10.3280/ic2011-265005.

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Abstract:
La sezione si compone di tre contributi. Dal primo, Il duce.. vero o presunto, intervista di Paolo Ferrari a Mimmo Franzinelli (autore di Autopsia di un falso. I Diari di Mussolini e la manipolazione della storia), emergono sia i molti elementi che dimostrano la falsitŕ dei diari di Mussolini editi da Bompiani, sia le ragioni e le modalitŕ del tentativo, da parte di chi ne ha promosso la pubblicazione, di accreditare un'immagine pubblica ‘emendata' del dittatore, puntando a una sua ‘riabilitazione', alla costruzione di un fascismo "immaginato", privato dei suoi aspetti liberticidi, guerrafondai e razzisti: una vicenda culturale di lungo periodo che ha avuto inizio subito dopo la fine della dittatura. Il secondo, Il Discorso della Corona e i falsi diari di Lucio Ceva, illustra e commenta una nuova prova della loro non autenticitŕ. Infatti, mentre in essi, alla data 23 marzo 1939, il preteso Mussolini critica e dileggia i contenuti del Discorso della Corona, pronunciato nel 1939 da Vittorio Emanuele III, questo discorso, secondo gli usi e come confermato dal documento autografo pubblicato in appendice e conservato presso l'Archivio centrale dello Stato (ACS), era stato scritto proprio dal duce. Conclude la sezione la Perizia grafico-grafologica di Nicole Ciccolo, che compara i testi pubblicati da Bompiani sia con gli autografi di Mussolini conservati presso l'ACS sia con gli autografi di Amalia Panvini, giŕ condannata nel 1960 per falso e truffa in quanto creatrice e venditrice di falsi diari di Mussolini, giungendo alla conclusione di attribuire a quest'ultima anche la stesura dei Diari pubblicati da Bompiani, e confermando cosě, da una diversa angolazione di analisi, la tesi formulata da Franzinelli.
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Papapicco, Concetta, Anna Lacerenza, Luigi Tinella, Tiziana Lanciano, Antonietta Curci, Alessandro Taurino, and Amedeo Stella. "Counseling psicologico in remoto: la soddisfazione degli studenti durante la pandemia COVID-19." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 4 (February 2022): 1–27. http://dx.doi.org/10.3280/rip2021oa12897.

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Abstract:
La pandemia da COVID-19 ha costretto le università a ripensare ad un setting nuovo per la consulenza psicologica dedicata agli studenti, ovvero la riformulazione del servizio in modalità remota. Il presente studio mira ad indagare il costrutto di "soddisfazione" degli studenti che hanno usufruito del servizio di Counseling Psicologico dell'Università degli Studi di Bari durante il periodo della prima ondata della pandemia da COVID-19. La ricerca condotta ha inteso analizzare quanti-qualitativamente il questionario di soddifazione somministrato agli studenti al termine del percorso. Lo strumento esplora le seguenti sottodimensioni legate all'esperienza vissuta: aspetti positivi; aspetti negativi; opinioni e suggerimenti di modifica. Le risposte degli studenti sono state analizzate tramite Sentiment Analysis automatica e Analisi Critica del Discorso. I risultati dimostrano che il servizio di Counseling Psicologico UniBA è stato una reale opportunità, soprattutto nel periodo di lockdown dovuto alla pandemia per i suoi punti di forza legati alla professionalità degli operatori e alla qualità del servizio.
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Vučenović, Natasa. "GRAMMATICALMENTE O IDEOLOGICAMENTE CORRETTO? L’IMPIEGO DEL MASCHILE GENERICO NEI MANUALI DI ITALIANO PER STRANIERI." Italiano LinguaDue 14, no. 1 (July 26, 2022): 229–41. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/18176.

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Abstract:
In questo studio si analizza la posizione assegnata al genere maschile nella rappresentazione della sfera professionale in quattro libri di testo di italiano come lingua straniera impiegati nel particolare contesto di insegnamento e apprendimento dell’italiano LS all’Università di Banja Luka, in Bosnia Erzegovina. L’uso del genere maschile per indicare le professioni viene interpretato come un’ideologia linguistica che riflette e perpetua il sessismo e i valori culturali patriarcali che sono in opposizione ai principi di democrazia e di uguaglianza di genere promossi dall’Unione Europea. In linea con gli sviluppi degli studi (socio)linguistici secondo i quali il linguaggio riflette ma anche modella la nostra visione del mondo, si sottolinea l’importanza dei materiali educativi nel processo di trasformazione o riproduzione dei rapporti di potere esistenti. Per decostruire le premesse ideologiche delle politiche linguistiche presenti nei materiali educativi, utilizziamo la CDA (analisi critica del discorso), che è l’approccio teorico e metodologico più adatto per l’analisi delle ideologie nascoste mascherate da norme universali e di senso comune. I risultati indicano che, contrariamente alle raccomandazioni di un uso non sessista della lingua, il genere maschile è regolarmente usato per indicare le professioni femminili, specialmente quelle che connotano il prestigio sociale. Si evidenzia così come i materiali educativi servano da strumenti ideologici che perpetuano relazioni di potere ineguali e legittimano la visione androcentrica del mondo. Grammatically or ideologically correct? The use of the masculine generic in Italian textbooks for foreigners In this study we analyze the position assigned to the masculine generics in the depiction of professional sphere in four textbooks of Italian as a foreign language employed in the particular context of teaching and learning Italian FL at the University of Banja Luka, Bosnia and Herzegovina. We interpret masculine generics as a language ideology that reflects and perpetuates sexism and patriarchal cultural values that are in opposition to the principles of democracy and gender equality promoted by the European Union. In line with the developments in (socio)linguistic studies according to which language reflects but also shapes our vision of the world, we emphasize the importance of the educational materials in the process of transforming or reproducing the existing power relations. In order to deconstruct the ideological premises of language policies incorporated in the educational materials we employ CDA (critical discourse analysis) which is the most suitable theoretical and methodological approach for the analysis of hidden ideologies masked as universal norms and common sense. The results indicate that, contrary to the recommendations of non-sexist language use, masculine generics are regularly used to indicate female professions, especially those that connote social prestige. In line with this we conclude that educational materials serve as ideological instruments that perpetuate unequal power relations and legitimize androcentric vision of the world.
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Lisarelli, Giulia, and Elisa Miragliotta. "Analisi del discorso di classe sul riconoscimento di altezze di un triangolo." Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, no. 12 (November 21, 2022): 45–68. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.22.12.3.

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Abstract:
L’articolo presenta l’analisi del discorso matematico degli studenti di una classe II di scuola secondaria di primo grado, intrapreso durante una lezione sul riconoscimento di altezze di un triangolo. La lezione si è svolta dopo un percorso didattico durante il quale il discorso sull’oggetto matematico altezza si è costruito a partire da diverse realizzazioni possibili. Obiettivo principale di questo studio è documentare quali tra queste realizzazioni del significante altezza compaiono nel discorso di classe, descriverne le caratteristiche e osservare quali continuità o discontinuità presentano rispetto alle realizzazioni più comuni descritte dalla letteratura in didattica della matematica. L’analisi del discorso, accompagnata dalla costruzione e confronto tra l’albero di realizzazione atteso e l’albero della classe, consentiranno di mettere in luce sia la ricchezza del discorso di classe sia le interazioni tra realizzazioni diverse. Infine, si discuteranno le implicazioni teoriche e didattiche dello studio.
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Quondam, Amedeo. "«Nato ed allevato in Corte»: Torquato Tasso." Librosdelacorte.es, no. 22 (July 1, 2021): 399–423. http://dx.doi.org/10.15366/ldc2021.13.22.015.

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Šuvakovic, Aleksandra. "DISKURS I ULOGA DISKURSNIH AKTIVNOSTI U UČIONICI STRANOG JEZIKA." Lipar, no. 72 (2020): 169–78. http://dx.doi.org/10.46793/lipar72.169s.

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Abstract:
Considerare il discorso significa riferirsi non solo al piano dell’enunciato (grammaticale, lessicale, semiotico, sintattico), ma anche ai processi di produzione e interpretazione del testo. Questi processi attivano risorse di carattere cognitivo e sociale. A partire dagli anni Ottanta si assiste a una proliferazione del termine discorso nelle scienze del linguaggio, tanto al singolare (dominio del discorso, analisi del discorso) quanto al plurale (i discorsi), a seconda che ci si riferisca alla attività verbale in generale oppure a particolari eventi discorsivi. La diffusione di questo termine è il sintomo di una modificazione nel modo di concepire il linguaggio. Parlando di discorso si prende posizione a favore di una particolare concezione del linguaggio e della semantica, che dipende dalla influenza di diverse correnti pragmatiche che hanno sottolineato un certo numero di idee forza. L’analisi del discorso ha mostrato che il senso non è in ciò che gli enunciati ‘dicono’. Il discorso implica una lettura seconda che è quella del senso interno, delle modalità della sua produzione, delle condizioni della sua emergenza e delle possibilità del suo riconoscimento. Tutto ciò diventa specialmente importante in un’aula di lingua straniera – una scatola nera- dove spetta all’insegnante includere nel processo di insegnameto le attivittà discorsive per sviluppare le competenze socioculturali, lingvistiche, strategiche ecc. necessarie per acquisire la competenza comunicatiвa assieme alla capacità pragmatica di ogni singolo studente.
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Natale, Edoardo. "Analisi pragmatica e culturale del discorso del Premier Draghi del 17 Febbraio 2021." Revista Italiano UERJ 12, no. 2 (July 13, 2022): 47. http://dx.doi.org/10.12957/italianouerj.2021.67580.

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Abstract:
ABSTRACT: The intent of this article is to analyze the first speech of Prime Minister Mario Draghi during the motion of confidence request in the Italian Senate on February 17, 2021. This analysis intends to use the methodological tools present in the Principles of Cooperation (Grice, 1975), the speech acts categories (Searle, 1965), the politeness linguistic of Brown and Levinson (1987) with the addition of Schartz's concept of "collective face" (1992) and intercultural communication (Hofstede, 2011). The originality of this work consists in the use of a method of analysis usually used in a "sociological-statistical" key into a purely linguistic corpus such as political discourse in order to bring out some elements of correlation between speech acts and cultural dimensions. This article seeks to offer a useful interpretative tool to describe some speech acts formulated by Prime Minister Draghi with a "representative" value but with the intention of being instead of "directive" and "declarative" speech acts. This illocuctive force passage requested by Draghi could only be possible with the presence of a broad adhesion on the part of Italian politics to a cultural dimension of a "collectivism" due to the very delicate historical moment with the Covid-19 health crisis.Keywords: Cultural dimension. Political discourse. Speech acts. Politics. Italian culture RESUMO: O objetivo deste trabalho é analisar o primeiro discurso do primeiro-ministro Mario Draghi durante o pedido de confiança no Senado italiano em 17 de fevereiro de 2021. Esta análise pretende utilizar as ferramentas metodológicas presentes nos princípios da cooperação (Grice, 1975), as categorias de atos de fala (Searle, 1965), a cortesia linguística de Brown e Levinson (1987), além do conceito de " collective face " de Schartz (1992) e a comunicação intercultural (Hofstede, 2011). A originalidade deste artigo consiste na utilização de um método de análise usualmente empregado em uma chave "sociológico-estatística" em um campo puramente linguístico como o discurso político, para trazer à cena os elementos de correlação entre atos de fala e dimensões culturais. Em última análise, este artigo oferece uma ferramenta interpretativa útil para descrever alguns atos de fala formulados pelo primeiro-ministro Draghi com um valor caracterizado como "representativo", mas com a intenção de serem atos de fala "diretivos" e "declarativos". Essa passagem de força ilocutiva só poderia ser considerada possível com a presença de uma ampla adesão por parte da política italiana a uma dimensão cultural de tipo "coletivismo" devido ao momento histórico muito delicado com a crise sanitária.Palavras-chave: Dimensão cultural. Discurso político. Atos de fala. Política. Cultura italiana. ABSTRACT: L'intento di questo lavoro è di analizzare il primo discorso del premier Mario Draghi durante la richiesta della fiducia presso il Senato italiano il 17 Febbraio 2021. Questa analisi intende adoperare gli strumenti metodologici presenti nei principi di cooperazione ( Grice, 1975), le categorie degli atti linguistici ( Searle, 1965 ), la cortesia linguistica di Brown e Levinson ( 1987) con l'aggiunto del concetto di "faccia collettiva" di Schartz ( 1992) e della comunicazione interculturale ( Hofstede, 2011). L'originalità di questo lavoro consiste nell'utilizzo di un metodo di analisi adoperato solitamente in chiave "sociologico-statistico" in un ambito prettamente linguistico come il discorso politico per fare emergere gli elementi di correlazione tra gli atti linguistici e le dimensioni culturali. In definitiva, questo articolo offre uno strumento interpretativo utile per descrivere alcuni atti linguistici formulati dal premier Draghi con valore di tipo " rappresentativi" ma con l'intenzione di essere invece degli atti linguistici di natura " direttivi" e " dichiarativi". Questo passaggio di forza illocuttiva potrebbe dirsi possibile soltanto con la presenza di un'ampia adesione da parte della politica italiana ad una dimensione culturale di tipo " collettivismo" dovuta al momento storico molto delicato con la crisi sanitaria. Parole chiave: Dimensioni culturali. Discorso politico. Atti linguistici. Politica. Cultura italiana
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Cortini, Michela, and Teresa Galanti. "La spiritualità al lavoro: un'analisi critica della letteratura scientifica." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 162 (March 2022): 121–38. http://dx.doi.org/10.3280/sl2022-162006.

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Abstract:
Il paper offre un'analisi critica della letteratura sulla tematica della spiritualità e delle religioni al lavoro. Il dataset è costituito da articoli e capitoli di libri aventi nel proprio titolo il riferimento alle tematiche citate. Il tipo di analisi effettuato sul corpus finale, costituito da 359 entries tratte dalla banca dati SCOPUS, è di natura mix-method; ad una prima griglia di analisi di taglio quantitativo, abbiamo, infatti, aggiunto un'analisi del contenuto automatica degli abstract del corpus.
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Dissertations / Theses on the topic "Analisi critica del discorso"

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Beqiri, Doris. "Analisi critica del discorso sulla rappresentazione delle vergini giurate nella stampa italiana." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20350/.

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Abstract:
L’elaborato si propone di analizzare, attraverso l’analisi critica femminista del discorso, il modo in cui è stata la rappresentata la figura della vergine giurata in alcuni articoli della stampa italiana. Il primo capitolo introduce il contesto storico e sociale in cui si forma il fenomeno delle vergini giurate e offre una panoramica sulla condizione della donna all’interno del Kanun, un antico codice consuetudinario albanese. Il secondo capitolo si focalizza sulla critical discourse analysis e sulla feminist discourse analysis, presentandone i principi e gli obiettivi. Infine, l’ultimo capitolo offre un’analisi di tre articoli tratti dalla stampa italiana in cui viene presentato il fenomeno delle vergini giurate. L’obiettivo dell’analisi è quello di dimostrare che all’interno di questi articoli si celano convinzioni e ideologie basate sul genere che influenzano l’opinione dei lettori sul fenomeno delle vergini giurate.
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Ladu, Ilaria. "Omotransfobia nei quotidiani italiani durante la pandemia da Covid-19: un’analisi critica del discorso." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/22862/.

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Abstract:
La tesi indaga le strategie discorsive e i meccanismi di discriminazione in base all’orientamento sessuale e all’identità di genere, mettendo in luce gli elementi che, in maniera conscia e inconscia, contribuiscono alla costruzione e al radicamento di stereotipi sociali attuati da parte dei mass media, in particolare dei quotidiani italiani. Per svolgere questa analisi sono state selezionate sette testate giornalistiche italiane cercando di individuare quotidiani con posizioni e ideologie politiche differenti, tra quelli maggiormente diffusi e utilizzati in Italia. È stata attuata un’analisi critica del discorso, sulla base delle ricerche nell’ambito della Critical Discourse Analysis (CDA) femminista e queer, nell’arco di tempo intercorso tra le due cosiddette ondate di pandemia da Covid-19 che hanno colpito l’Italia (precisamente da inizio maggio 2020 a fine ottobre 2020), con un focus particolare su tre casi che hanno destato particolare attenzione nell’opinione pubblica: le discussioni in merito all’approvazione del disegno di legge Zan, il caso dell’omicidio di Maria Paola Gaglione a Caivano, che vede coinvolto in qualità di vittima il compagno della ragazza, un giovane ragazzo trans, e infine le controversie riguardo le recenti affermazioni di Papa Francesco in merito ad una sua possibile apertura al matrimonio tra le coppie omosessuali, trapelata da un’intervista per un film-documentario sulla sua vita. L’analisi è stata mossa dalla volontà di studiare il linguaggio delle testate giornalistiche italiane per verificare se, alla luce delle numerose linee guida e buone pratiche per una comunicazione più inclusiva, venisse adottato un linguaggio più consapevole nei confronti dei membri della comunità LGBTQ+. Nonostante qualche esempio positivo, è stata confermata l’ipotesi iniziale ed è stato dimostrato quanta disinformazione ma soprattutto quanti pregiudizi siano radicati e vengano ancora diffusi da parte dei mass media.
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Castelli, Margherita. "Tre guide francesi sull'Italia del Sud: analisi argomentativa del discorso turistico." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7097/.

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Abstract:
Le but de ce mémoire est d'identifier les caractéristiques typiques du discours touristique à travers une analyse argumentative de trois guides touristiques d'éditeurs et de langue français sur l'Italie du Sud, respectivement le guide «Routard», «Petit futé» et «Le guide bleu». Dans le premier chapitre, j'ai tracé l'histoire du développement et de la diffusion de ce genre textuel à travers les siècles. Ensuite, à travers une analyse non seulement linguistique mais qui prend en compte aussi les éléments et les stéréotypes culturels, j'ai mis en exergue les différences de style des trois guides et la manière dont ils présentent une destination peu connue au public français telle que l'Italie du Sud. En particulier, il a été possible, à travers les textes des guides, de retrouver une représentation pas toujours stéréotypée des Italiens et des Français aussi. Le dernier chapitre est consacré à une étude purement linguistique des textes touristiques, dont j'ai pris en considération des éléments récurrents comme la formule, le lexique évaluatif, la technique du balancement axiologique et la poéticité du langage. En conclusion, avec les outils fournis par l'analyse argumentative et culturelle, il a été possible de répertorier les éléments du style et du langage que l'on pourrait considérer comme typiques du discours de promotion touristique et, en même temps, d'identifier les différences entre les trois guides qui montrent comment un même genre peut se décliner de multiples façons différentes.
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Scivoletto, Giulio. "Marcatori del discorso in Sicilia: analisi sincronica, diacronica, e sociolinguistica." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2019. http://hdl.handle.net/10446/128681.

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Abstract:
This work addresses the topic of discourse markers in the sociolinguistic context of Sicily. In a three-fold perspective, it combines a synchronic analysis with a diachronic and a sociolinguistic understanding of linguistic phenomena. The object of the study is that of discourse markers. This concept is discussed theoretically, that is also in terminological and historical terms, so that discourse markers are intended as lexical elements, i.e. stable form-function associations, serving discourse-pragmatic functions, i.e. structuring and managing the text and the interaction. Drawing mainly from an original corpus of spontaneous speech collected in the area of South-eastern Sicily, two items that are representative of the category of discourse markers are selected, arà and mentri. A synchronic form-to function mapping is carried out at first, thus identifying the formal features and above all the functional ones that define these two elements as discourse markers. Both the formal and functional properties defining these items as discourse markers (discourse-pragmatic functioning, multifunctionality, morphosyntactic independence, etc.) are better understood by reconstructing the evolution of these forms. The evolution of discourse markers is approached theoretically in the framework of grammaticalization studies, as a process of intersubjectification and coding of inferences. Thanks to a diachronic analysis, the polysemy schemas of the markers find a sound explanation, in terms of both relative chronology and logical connection among the different values and functions of each marker. The two Sicilian discourse markers are eventually examined in a sociolinguistic perspective. On the one hand, they get involved in contact phenomena between the two codes of the repertoire (Sicilian and its roof and standard language, Italian): these contact dynamics, going in the direction from the non-standard variety to the standard one, happen at both the discourse level in terms of code-mixing strategies and at the system one in terms of borrowing and interference. On the other hand, it is observed how discourse markers may assume social meaning in the speech community, namely by acquiring socio-symbolic values as identity-flagging devices and by showing variation in usage according to socio-demographic and contextual factors. In conclusion, this study of Sicilian discourse markers does not only offer new empirical data, but also advances our theoretical understanding of this linguistic category in its synchronic definition, in its diachronic dimension, and in its sociolinguistic implications.
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Santori, Alessandro. "Analisi e critica del Border Gateway Protocol." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/1639/.

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Guidi, Giulia. "La costruzione sociale del concetto di CSR: analisi del discorso pubblico di GAFA." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20583/.

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Abstract:
La Corporate Social Responsibility è un aspetto strategico a carattere etico con cui le imprese, soprattutto le multinazionali, devono confrontarsi se vogliono mantenersi competitive e solide nel mercato. L’elaborato "La costruzione sociale del concetto di CSR: analisi del discorso pubblico di GAFA" ha rincorso l’obiettivo di approfondire tale tematica, dapprima offrendone un quadro generale, poi indagandone nel dettaglio l’approccio rivoltole dalle grandi imprese hi-tech, quali le imprese GAFA (Google, Apple, Facebook, Amazon), confrontando il pensiero dell’opinione pubblica sul loro agire etico con le dichiarazioni ufficiali rilasciate nei report aziendali. Lo studio dell’approccio GAFA alla CSR si è concretizzato nella ricerca degli articoli inerenti all’operato di queste imprese in alcuni ambiti specifici della CSR come l’ambiente, i diritti umani, la privacy, la trasparenza, la tutela dei lavoratori e, in seguito, nell’analisi automatica di questi, tramite il software di Topic Modeling MALLET, allo scopo di individuare gli argomenti preponderanti, negativi e positivi, sia a livello comunitario GAFA, sia a livello di singola impresa GAFA. L’analisi automatica degli articoli ha messo così in luce aspetti che, un’analisi manuale, avrebbe faticato ad individuare perché nascosti in profondità, creando i presupposti per uno sviluppo dettagliato ed accurato dell’obiettivo prefissato.
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Gorzanelli, Ivano <1975&gt. "Schiller e Nietzsche: l'antropologia del discorso estetico. Critica della cultura, storia e istituzioni." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/498/1/TesiIvanoGorzanelli.pdf.

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Gorzanelli, Ivano <1975&gt. "Schiller e Nietzsche: l'antropologia del discorso estetico. Critica della cultura, storia e istituzioni." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/498/.

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Vergaglia, Andrea. "Analisi critica del People Mover di Bologna: dallo studio della domanda alle analisi swot." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Abstract:
Lo scopo della tesi è analizzare gli aspetti principali del progetto People Mover di Bologna, toccando gli aspetti costruttivi, ambientali e trasportistici, esaminando lo studio della domanda di trasporto e svolgendo infine un analisi swot dei punti di forza o debolezza. Il People Mover di Bologna è un sistema innovativo di trasporto pubblico che collegherà in 7 minuti la stazione ferroviaria all’aeroporto Marconi, effettuando una sola fermata intermedia presso il Lazzaretto, un’area destinata ad ospitare un nuovo insediamento abitativo nonché nuovi spazi per l’Università di Bologna. Il People Mover è un sistema di trasporto pubblico che offre: certezza sui tempi di percorrenza, mobilità silenziosa, zero emissioni (trazione elettrica), sicurezza di esercizio, costi ridotti rispetto ad una metropolitana. Dopo aver valutato in sede di analisi swot, i pro e contro di tale opera è giusto fare un confronto tra il People Mover e il Servizio Ferroviario Metropolitano. In passato il confronto fra i sostenitori del People mover e del Sistema ferroviario metropolitano è stato in parte ideologico, in parte politico e solo limitatamente tecnico. La tesi analizza le differenze tecniche dei due sistemi di trasporto. Voler far convivere sulla stessa infrastruttura due utenze molto diverse (quella aeroportuale e quella pendolare) è difficile e porterebbe alla non soddisfazione di entrambe. Se l’utenza aeroportuale chiede rapidità e spazio per i bagagli, i pendolari chiedono maggiori posti a sedere e maggiore intensità del servizio. In conclusione lo scopo di questa tesi non è porre dei dubbi sul progetto dell’opera stessa, peraltro già in fase di cantierizzazione, ma fornire un analisi più completa sul progetto.
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Lopez, Giorgia. "Before They Pass Away: proposta di sottotitolaggio del discorso TEDx di Jimmy Nelson." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7481/.

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Abstract:
Il sottotitolaggio è importante oggetto di studio della traduzione audiovisiva. Un incarico di sottotitolaggio viene generalmente assunto da un traduttore che dovrà rimanere fedele alla funzione del testo originale cambiando il mezzo, da orale a scritto, rispettando una serie di parametri. Gli eventi TED sono noti per la diffusione di idee e di discorsi illuminanti, che è possibile anche grazie al sottotitolaggio dei video. In quest’elaborato ho proposto i miei sottotitoli per un discorso TEDx Amsterdam, un evento TED organizzato in modo indipendente. Il relatore è il fotografo Jimmy Nelson, creatore di Before They Pass Away, raccolta fotografica che documenta 35 delle ultime tribù al mondo. Il primo capitolo è dedicato a TED e al discorso tenuto da Nelson e presenta gli obiettivi comunicativi dei suoi viaggi. Il secondo è dedicato alla traduzione audiovisiva e all’esposizione dei criteri del sottotitolaggio. Il terzo capitolo tratta delle strategie utilizzate, degli ostacoli incontrati e della risoluzione di problemi durante il sottotitolaggio. L'elaborato si conclude con l’appendice contenente la trascrizione del discorso e i sottotitoli italiani.
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Books on the topic "Analisi critica del discorso"

1

Saraceno, Benedetto. Discorso globale, sofferenze locali: Analisi critica del Movimento di salute mentale globale. Milano: Il saggiatore, 2014.

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2

Verona, Luciano. L' analisi socio-critica del romanzo. Milano (Italy): Cisalpino-Goliardica, 1988.

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3

D'Agostino, Emilio. Analisi del discorso: Metodi descrittivi dell'italiano d'uso. Napoli: Loffredo, 1992.

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4

Garavelli, Bice Mortara. La parola d'altri: Prospettive di analisi del discorso. Palermo: Sellerio, 1985.

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5

La parola d'altri: Prospettive di analisi del discorso. Palermo: Sellerio, 1985.

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6

Turi, Nicola, ed. Ecosistemi letterari. Florence: Firenze University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-993-1.

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Abstract:
Cosa ci dice il crescente interesse della critica letteraria per la rappresentazione della natura e per le sue implicazioni etiche? In quali pieghe del discorso narrativo, poetico o cinematografico si collocano le manifestazioni di una sensibilità continuamente rinnovata per le contraddizioni del progresso, per la precaria convivenza tra agenti umani, animali e vegetali? E che tipo di relazioni può instaurare con l’ecocritica la semantica dei luoghi e dei paesaggi che si spiega in un mondo di finzione? Sedici saggi sospesi tra analisi del ‘testo’ e teoria della critica, sollecitati e raccolti da Nicola Turi, tentano di rispondere a questi e altri interrogativi che investono la funzione e gli orientamenti della critica contemporanea, la sua capacità di restituire le forme del linguaggio artistico, e insieme la sua ricorrente tentazione di confrontarsi, come direbbe la Bradamante di Calvino, con «la vita dietro che spinge e scompiglia tutti i fogli del libro».
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7

Garello, Eraldo. L' arco di Apollo: Analisi e critica del mito. Lungro, Cosenza: Marco, 2000.

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8

Coppini, Giorgio. Analisi critica dei contenuti filosofici del "Principe di Machiavelli". [Firenze]: Firenze libri, 1990.

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9

Verso la società della conoscenza: Analisi e critica del caso italiano. Firenze: Le lettere, 2009.

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10

Guido, Maria Grazia. Processi di analisi e traduzione del discorso scientifico-settoriale inglese: Un modello psicopedagogico. Roma: Armando, 1999.

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Book chapters on the topic "Analisi critica del discorso"

1

Valeria Piras. "Rappresentazione dei modelli pedagogici del design, uno strumento di analisi critica." In DIALOGHI / DIALOGUES • visioni e visualità / visions and visuality. FrancoAngeli srl, 2022. http://dx.doi.org/10.3280/oa-832-c63.

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2

Polanowska, Patrycja. "Poesia della “distruzione compiuta” milo De Angelis e la sua radice dell’italianita." In Sperimentare ed esprimere l’italianità. Aspetti letterari e culturali. Doświadczanie i wyrażanie włoskości. Aspekty literackie i kulturowe. Wydawnictwo Uniwersytetu Łódzkiego, 2021. http://dx.doi.org/10.18778/8220-478-0.03.

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Abstract:
Questo articolo traccia degli aspetti dell’italianitŕ nell’opera di Milo De Angelis, che esordisce nel 1976 con Somiglianze. La sua poesia, opponendosi alla crisi poetica del secondo Novecento, cerca di rifondare lo statuto del discorso lirico, restando pur sempre profondamente radicata nella corporalitŕ delle cose. Le seguenti analisi vengono focalizzate su due punti principali, esaminati tramite i riferimenti alla letteratura italiana. Il primo di essi č quello della rappresentazione di Milano, in cui vengono scoperti degli influssi della poetica di Charles Baudelaire che permettono a De Angelis di abbandonare l’orizzonte usuale della sua cittŕ. La peculiaritŕ rilevata nella seconda parte del saggio č il carattere della parola poetica in sé, determinata da un contrasto interno tra l’elemento dionisiaco ed apollineo.
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3

Grasso, Ida. "La Spagna di Paragone Letteratura (1950-75)." In Biblioteca di Rassegna iberistica. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2020. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-459-2/002.

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Abstract:
Lo studio intende indagare la presenza della cultura ispanica in Paragone, rivista centrale del panorama letterario italiano della seconda metà del Novecento. La dichiarata apertura alla «storia di oggi», come si legge nel programmatico esordio del periodico, lo sguardo raffinato e analitico dei suoi collaboratori, vicini per animus critico e militanza culturale, ne fanno un imprescindibile punto di partenza per verificare, nell’ultimo venticinquennio della dittatura franchista, non soltanto l’eventuale diffusione e attestazione della produzione letteraria ispanica in Italia, ma anche, e soprattutto, la sua analisi in sede critica.
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4

Bann, Stephen. "The Intelligible versus the Real: Barthes’s Historiographical Option." In Interdisciplinary Barthes, 58–71. British Academy, 2020. http://dx.doi.org/10.5871/bacad/9780197266670.003.0004.

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Abstract:
Roland Barthes’s ‘Le discours de l’histoire’ was first published in France in 1967, in a journal sponsored by the École pratique des hautes études where he was teaching at the time. It appeared in English translations in 1970 and 1981, and soon came to rank as a source comparable to Hayden White’s Metahistory (1973) in so far as it proposed a radically new mode of analysing historical writings. This chapter explains the broad international context in which the article was initially produced, and subsequently gained its reputation. Although critical approaches to the language of historiography were hardly practised at all in France in the 1960s, a fellow member of the Hautes Études such as Le Roy Ladurie was already coming forward as a spokesman for the new methods of ‘quantitative history’. Barthes’s own critical procedure was, however, notably indebted to the discourse analysis of the French linguistician, Émile Benveniste. It is argued that Barthes’s stated preference for the ‘intelligible’ as opposed to the ‘real’ as a criterion for historical analysis is a logical outcome of his cultural and political stance at the time. His seemingly perverse categorisation of the approach of the nineteenth-century historian Augustin Thierry is an unfortunate consequence.
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5

Burgess, Melissa. "Using Second Life to Support Student Teachers’ Socio-Reflective Practice." In Cases on Interdisciplinary Research Trends in Science, Technology, Engineering, and Mathematics, 107–27. IGI Global, 2013. http://dx.doi.org/10.4018/978-1-4666-2214-2.ch006.

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Abstract:
Two congruent, yet converging phenomena are taking place in teacher preparation programs. The first centers on the integration and use of social technologies in collaborative learning, and the second focuses on the shifting of student-teacher reflective practices from private activities to interactive and social practices. The catalytic nature of social technologies provides opportunities to explore relationships between discourse and interactivity. Our global society pleads for educational institutions to prepare teachers who can navigate between cultures, deal with uncertainty, and share and question real-life issues toward structured dialogues, which, in turn, will elicit critical reflection. This mixed-methods analysis fuses social technology use with the Multi User Virtual Environment (MUVE), Second Life, with the social practice of reflection among student teachers during their field experience placements.
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6

Burgess, Melissa L. "Using Second Life to Support Student Teachers' Socio-Reflective Practice." In Professional Development and Workplace Learning, 879–94. IGI Global, 2016. http://dx.doi.org/10.4018/978-1-4666-8632-8.ch049.

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Abstract:
Two congruent, yet converging phenomena are taking place in teacher preparation programs. The first centers on the integration and use of social technologies in collaborative learning, and the second focuses on the shifting of student-teacher reflective practices from private activities to interactive and social practices. The catalytic nature of social technologies provides opportunities to explore relationships between discourse and interactivity. Our global society pleads for educational institutions to prepare teachers who can navigate between cultures, deal with uncertainty, and share and question real-life issues toward structured dialogues, which, in turn, will elicit critical reflection. This mixed-methods analysis fuses social technology use with the Multi User Virtual Environment (MUVE), Second Life, with the social practice of reflection among student teachers during their field experience placements.
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7

Jiménez-Martínez, César. "Integrative Disruption." In Advances in Media, Entertainment, and the Arts, 60–77. IGI Global, 2016. http://dx.doi.org/10.4018/978-1-4666-9967-0.ch005.

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Abstract:
Generally speaking, the study of media events as tools of political communication seems to have mainly focused on “integrative” events, such as sports competitions or staged celebrations (e.g. Dayan & Katz, 1992; Rivenburgh, 2010). Lately, there have also been calls to study “disruptive” situations, particularly terrorist acts (e.g. Katz & Liebes, 2007). Limited attention has been paid to the role that natural disasters or other catastrophes may play in this realm (e.g. Cottle, 2011). My chapter attempts to contribute in the latter line, focusing on the rescue of the Chilean miners of October 2010 and which arguably became one of the most relevant media events of recent history. Using Critical Discourse Analysis to examine the narratives constructed during the live coverage by local television station TVN and global broadcaster BBC World News, this chapter argues that, from a theoretical point of view, traditional categories such as “integrative” or “disruptive” appear to be ill equipped to deal with the current complexity of media events. In addition, despite the different accounts constructed by local and global media, media events seem to be much more cohesive and restricted to what has been recently argued by some scholars (e.g. Hepp & Couldry, 2010). Thus, it appears that governments can potentially use catastrophes to build narratives useful to advance different political, economic or cultural purposes. However, in order to reach that cohesion, a series of controversial issues are left out of these narratives, for instance, in this case, the responsibility of the owners of the mine in the accident, the poor security conditions of the excavation site or the fierce control of communications imposed by the government.
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Conference papers on the topic "Analisi critica del discorso"

1

Pescatori, Carolina. "O paradigma da cidade compacta no debate urbanístico contemporâneo." In Seminario Internacional de Investigación en Urbanismo. Barcelona: Maestría en Planeación Urbana y Regional. Pontificia Universidad Javeriana de Bogotá, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/siiu.6086.

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Abstract:
Parte das teorias contemporâneas sobre a forma da cidade foca num debate dual: de um lado, estudos analíticos e históricos demonstram a intensidade do crescimento e expansão territorial da urbanização, sua permanência e irreversibilidade, formando o paradigma da cidade dispersa; do outro, estudos que objetivam frear essa dispersão e prover respostas urbanísticas baseadas no resgate de padrões espaciais da cidade "tradicional", formam o paradigma da cidade compacta. Diferentemente da cidade dispersa, o discurso sobre a cidade compacta ainda carece de estudos que o analisem sob uma perspectiva histórica, identificando a rede de conhecimento e influências que o construiu e difundiu na Europa e nas Américas. Este artigo inicia a cobrir esta lacuna a partir de especulações sobre como compacidade e dispersão se apresentam na história recente da cidade e como se construiu o discurso contemporâneo da cidade compacta que, apesar das fortes críticas, não diminuiu seu poder de atração e convencimento. Part of the contemporary theories of urban morphology focus on a dual debate: on one side, analytical and historic studies demonstrate the intensity, permanence and irreversibility of the territorial expansion of the urbanization process, forming the disperse city paradigm; on the other side, studies that aim to refrain this dispersion, providing morphological answers based on rescuing spatial patterns of the “traditional” city, form the compact city paradigm. Unlike the disperse city, the compact city discourse has not been analyzed from a historical perspective, identifying the network of knowledge and theoretical influences that constructed it. This paper starts to cover this gap, speculating on how compactness and dispersion present themselves in the recent city history, and how the contemporary compact city discourse has been constructed, a discourse which, despite the strong critics, has not diminished its attraction and convincing power.
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Blagojevic, Ljiljana. "Vernacular Serbia Traced by Jeanneret, Yugoslav Modern Figured à la Corbusier." In LC2015 - Le Corbusier, 50 years later. Valencia: Universitat Politècnica València, 2015. http://dx.doi.org/10.4995/lc2015.2015.565.

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Abstract:
Abstract: The paper examines correlations of architectural culture in Serbia with modern ideas of the twentieth century that were engendered through engagement with concepts originated by Le Corbusier. Based on analysis of primary sources, the paper examines the dichotomy vernacular – modern as a critical point of this correlation. For instance, what was the significance of vernacular or folklore heritage, that Charles-Édouard Jeanneret traced in Serbia in 1911, and how did its value became part of the foundational discourse of the modern movement? What kind of relation to Le Corbusier’s doctrines were forged by modern architects in Serbia of the interwar years, and which lessons learned in his Parisian atelier by collaborators from the late 1930s had been transmitted far and wide in socialist Yugoslavia’s urban planning? This paper focuses on comparative analysis of direct material evidence of sources on the one side and interpretations on the other, with the aim to show more clearly a two-way working of sources, reception and selective transmission through architectural thinking and design process. In sum, the argumentation will aim to elucidate the processes of acknowledgment, emulation, idealization, analytical probing, dogmatization, critique and annihilation of Le Corbusier’s ideas in the long march of modernism’s emancipation and decline in Serbia over the course of the twentieth century. Resumen: El artículo examina las correlaciones de la cultura arquitectónica en Serbia con ideas modernas del siglo XX que se generaron a través de los conceptos originados por Le Corbusier. Basado en el análisis de fuentes primarias, el artículo examina la dicotomía vernácula - moderna como un punto crítico de esta correlación. Por ejemplo, ¿cuál fue la importancia del patrimonio vernáculo o folclore, que Charles-Édouard Jeanneret trazó en Serbia en 1911, y cómo se convirtió su valor en una parte del discurso fundamental del movimiento moderno? ¿Qué tipo de relación con las doctrinas de Le Corbusier se forjaron por los arquitectos modernos en Serbia de los años de entreguerras, y qué lecciones aprendidas en su taller parisino por los colaboradores de la década de 1930 habían sido transmitidas en la planificación urbana de Yugoslavia socialista? Por un lado, este documento se centra en el análisis comparativo de pruebas materiales directas de fuentes, y por el otro lado de la interpretación, con el objetivo de mostrar más claramente dos maneras de trabajo de las fuentes, la recepción y transmisión selectiva a través del pensamiento arquitectónico y proceso de diseño. En síntesis, la argumentación tratará de dilucidar los procesos de reconocimiento, la emulación, la idealización, la investigación analítica, dogmatización, la crítica y la aniquilación de las ideas de Le Corbusier en la larga marcha de la emancipación de la modernidad y el declive de la misma en Serbia en el transcurso del siglo XX. Keywords: Le Corbusier; Serbia; vernacular; purism; socialist modernism; New Belgrade. Palabras clave: Le Corbusier; Serbia; vernácula; purismo; modernismo socialista; Nuevo Belgrado. DOI: http://dx.doi.org/10.4995/LC2015.2015.565
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Torres Zapata, José Fernando. "Análisis crítico al discurso de mercadeo urbano producido por Invest In Bogota entre 2006-2020: caso Bogotá Smart City." In Seminario Internacional de Investigación en Urbanismo. Bogotá: Universidad Piloto de Colombia, 2022. http://dx.doi.org/10.5821/siiu.10082.

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Abstract:
Through the present critical discourse analysis of Bogota´s main marketing activities scripted by Invest In Bogota - city´s marketing agency which promotes the city since 2006, the author shows how the idea of an “smart city” is being inspired by hegemonic global neoliberalism. The purpose of this marketing is to promote the city internationally as a friendly place to make business and reassure international investors that Bogota is a cosmopolitan and creative city where human resource is available, competent and speak the business language (English). The latter is relevant for current urbanism because urban marketing is now an important force that is transforming the image of the city and therefore shaping it physically, culturally and identitary. This research is part of the current new sociological studies and deepens into the contemporary trend of perceiving the city as a consumerism product, putting in the spotlight urban managers´ belief that economic growth are a safe way to obtain general well-fare for its citizens. Keywords: Urban management, neoliberalism, discourse analysis, communicative actions Topic: Cities theory and history Mediante un análisis crítico a los discursos promocionales hechos por la agencia público-privada de promoción de Bogotá- Invest In Bogota (IIB), se busca evidenciar cómo la figura de la ciudad inteligente o Smart City, retoma las máximas de un neoliberalismo hegemónico global con el propósito de irradiar al exterior una imagen de ciudad que corresponda con el perfil de una ciudad que sobrepone la confianza en el inversionista como actor de desarrollo de la ciudad: una ciudad cosmopolita, una ciudad creativa, una ciudad amigable al inversionista, una ciudad donde el talento humano es competente y habla en inglés. Para el urbanismo es relevante analizar este proceso de promoción internacional, pues éste repercute en cómo se construye la ciudad tanto física como identitaria y culturalmente. Esta investigación, enmarcada dentro de una línea de estudios sociológicos de ciudad, profundiza en la tendencia contemporánea de percibir la ciudad como un producto de consumo y la creencia ideológica enraizada en los administradores urbanos que el crecimiento económico es camino seguro al bienestar de sus ciudadanos. Palabras clave: Marketing urbano, neoliberalismo, análisis del discurso, acciones comunicativas Bloque temático: teoría e historia de la ciudad
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