Academic literature on the topic 'Analisi dei processi aziendali'

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Journal articles on the topic "Analisi dei processi aziendali"

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Carrosio, Giovanni. "La diffusione degli impianti per la produzione di energia da biogas agricolo in Italia: una storia di isomorfismo istituzionale." STUDI ORGANIZZATIVI, no. 2 (April 2013): 9–25. http://dx.doi.org/10.3280/so2012-002001.

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Abstract:
L'articolo affronta il tema della diffusione degli impianti per la produzione di energia da biogas agricolo in Italia, partendo da una lettura di tipo socio-organizzativo. Tale approccio ha consentito di mettere in luce una serie di evidenze emerse da una ricerca sul campo: ovvero, il ruolo esercitato dai fattori istituzionali e dalla formazione di un campo organizzativo strutturato nella produzione di una serie di spinte all'omogeneizzazione delle esperienze di produzione agroenergetica. Questo processo, che viene inquadrato attraverso gli stimoli interpretativi del neo-istituzionalismo e degli studi sugli stili aziendali peculiari della sociologia rurale, ha significato la messa in opera di una serie di modelli organizzativi che hanno determinato, in alcuni casi, uno scostamento significativo tra gli obiettivi delle politiche di incentivazione per le agroenergie – riduzione delle emissioni climalteranti, indipendenza energetica, sviluppo rurale - e i risultati effettivamente ottenuti. Dalla analisi emerge come le spinte isomorfiche abbiano prodotto dei modi di organizzare la produzione di energia ed il suo dispacciamento, decisamente incoerenti rispetto alle motivazioni per le quali le energie rinnovabili vengono incentivate ed inefficienti nel garantire assetti sostenibili per le singole imprese agricole. Si mette in luce, infatti, come le politiche di incentivazione della produzione di energia da biogas abbiano favorito soprattutto il rafforzarsi di uno stile aziendale riconducibile al modello della modernizzazione agricola - caratterizzato da una tendenza all'ampliamento di scala delle aziende ed una marcata accelerazione dell'industrializzazione dei processi produttivi, piuttosto che l'emergere di assetti gestionali basati sulla pluriattivitŕ, dove il sistema di produzione di energia diviene funzionale alla chiusura dei cicli ecologici ed alla creazione di valore aggiunto a partire dagli stessi fattori produttivi. L'analisi compiuta si basa sui dati del censimento degli impianti a biogas realizzato nell'ambito del progetto di ricerca PRIN 2008LY7BJJ_002, che consentono di capire l'evoluzione del settore in modo diacronico, mettendo in luce localizzazione degli impianti, potenza elettrica installata, matrici agricole utilizzate nel processo di digestione anaerobica. Ad una analisi di tipo quantitativo, si č aggiunta l'individuazione di una serie di studi di caso rappresentativi della varietŕ dei modelli organizzativi adottati per la produzione agroenergetica e sono state effettuate diciotto interviste a testimoni qualificati: agricoltori, tecnici, progettisti, agronomi. Le interviste, in particolare hanno permesso di comprendere le varie sfaccettature dei tipi di pressione esistenti in un campo organizzativo popolato da una vastitŕ di figure professionali. In sede di conclusione si ipotizza come, a partire da una revisione dei sistemi di incentivazione, sarebbe possibile contrastare le pressioni che hanno portato il campo organizzativo verso un isomorfismo inefficiente, favorendo la diversificazione degli impianti, dei modi di approvvigionamento, degli utilizzi e delle destinazioni del biogas e dell'energia prodotta da esso.
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Oleotto, Massimiliano. "La mappa dei processi aziendali operativi nelle PMI." PROJECT MANAGER (IL), no. 31 (August 2017): 47. http://dx.doi.org/10.3280/pm2017-031014.

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Monaci, Massimiliano. "L'innovazione sostenibile d'impresa come integrazione di responsabilitŕ e opportunitŕ sociali." STUDI ORGANIZZATIVI, no. 2 (April 2013): 26–61. http://dx.doi.org/10.3280/so2012-002002.

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Abstract:
Le concezioni e le prassi di responsabilitŕ sociale d'impresa (CSR, corporate social responsibility) che si sono affermate sino a tempi molto recenti riflettono prevalentemente una logica reattiva, incentrata sulla necessitŕ delle aziende di rilegittimarsi nei confronti dei loro stakeholder corrispondendo alla richiesta di riduzione e prevenzione dei costi sociali legati all'attivitŕ d'impresa (degrado ecologico, disoccupazione conseguente a ristrutturazioni, ecc.). Tuttavia l'attuale periodo, anche per le incertezze e questioni poste dalla crisi economica, rappresenta una fase singolarmente feconda per andare oltre questo approccio adattivo e raccogliere la sfida di una visione piů avanzata della dimensione sociale dell'agire d'impresa come innovazione sostenibile. Tale modello si basa sulla valorizzazione di beni, risorse ed esigenze di significato sociale ed č indirizzato alla creazione di valore integrato - economico, umano-sociale e ambientale - nel lungo termine. La caratteristica centrale di questo profilo d'impresa č la tendenza a operare in maniera socialmente proattiva, sviluppando un'attitudine a cogliere o persino anticipare le direzioni del cambiamento sociale con i suoi bisogni e problemi emergenti e facendo sě che l'integrazione di obiettivi economici e socio-ambientali nei processi strategico-produttivi si traduca in fattore di differenziazione dell'offerta di mercato e in una reale fonte di vantaggio competitivo. Nel presente lavoro si indica la praticabilitŕ di un simile modello riferendosi ai risultati di una recente indagine condotta su un campione di dieci imprese italiane, eterogenee per dimensioni, collocazione geografica, fase del ciclo di vita e settori di attivitŕ, che si estendono da comparti tradizionali (come quelli alimentare, edilizio, sanitario, dell'arredamento e della finanza) a campi di piů recente definizione e a piů elevato tasso di cambiamento tecnologico (quali l'ingegneria informatica, la comunicazione multimediale, il controllo dei processi industriali e il risanamento ambientale). La logica di azione di queste organizzazioni sembra ruotare intorno a una duplice dinamica di "valorizzazione del contesto": da un lato, l'internalizzazione nella strategia d'impresa di richieste e al contempo di risorse sociali orientate a una maggiore attenzione per l'ambiente naturale, per la qualitŕ della vita collettiva nei territori, per i diritti e lo sviluppo delle persone dentro e fuori gli ambienti di lavoro; dall'altro lato, la capacitŕ, a valle dell'attivitŕ di mercato, di produrre valore economico e profitti generando anche valore per la societŕ. Nei casi analizzati č presente la valorizzazione delle risorse ambientali, che si esprime mediante la riprogettazione di prodotti e processi e politiche di efficienza energetica di rifornimento da fonti di energia rinnovabile, raccordandosi con nuove aspettative sociali rispetto alla questione ecologica. Č coltivato il valore umano nel rapporto spesso personalizzato con i clienti e i partner di business ma anche nella vita interna d'impresa, attraverso dinamiche di ascolto e coinvolgimento che creano spazi per la soddisfazione di svariati bisogni e aspirazioni che gli individui riversano nella sfera lavorativa, aldilŕ di quelli retributivi. C'č empowerment del "capitale sociale" dentro e intorno all'organizzazione, ravvisabile specialmente quando le condotte d'impresa fanno leva su risorse relazionali e culturali del territorio e si legano a meccanismi di valorizzazione dello sviluppo locale. Troviamo inoltre il riconoscimento e la produzione di "valore etico" per il modo in cui una serie di principi morali (quali la trasparenza, il mantenimento degli impegni, il rispetto di diritti delle persone) costituiscono criteri ispiratori dell'attivitŕ di business e ne escono rafforzati come ingredienti primari del fare impresa. E c'č, naturalmente, produzione di valore competitivo, una capacitŕ di stare e avere successo nel mercato che si sostiene sull'intreccio di vari elementi. Uno di essi coincide con l'uso della leva economico-finanziaria come risorsa irrinunciabile per l'investimento in innovazione, piuttosto che in un'ottica di contenimento dei costi relativi a fattori di gestione - come la formazione - che possono anche rivelarsi non immediatamente produttivi. Altrettanto cruciali risultano una serie di componenti intangibili che, oltre alla gestione delle risorse umane, sono essenzialmente riconducibili a due aspetti. Il primo č lo sviluppo di know-how, in cui la conoscenza che confluisce nelle soluzioni di business č insieme tecnica e socio-culturale perché derivante dalla combinazione di cognizioni specializzate di settore, acquisite in virtů di una costante apertura alla sperimentazione, e insieme di mappe di riferimento e criteri di valutazione collegati alla cultura aziendale. L'altro fattore immateriale alla base del valore competitivo consiste nell'accentuato posizionamento di marchio, con la capacitŕ di fornire un'offerta di mercato caratterizzata da: a) forte specificitŕ rispetto ai concorrenti (distintivi contenuti tecnici di qualitŕ e professionalitŕ e soprattutto la corrispondenza alle esigenze dei clienti/consumatori e al loro cambiamento); b) bassa replicabilitŕ da parte di altri operatori, dovuta al fatto che le peculiaritŕ dell'offerta sono strettamente legate alla particolare "miscela" degli altri valori appena considerati (valore umano, risorse relazionali, know-how, ecc.). Ed č significativo notare come nelle imprese osservate questi tratti di marcata differenziazione siano stati prevalentemente costruiti attraverso pratiche di attenzione sociale non modellate su forme di CSR convenzionali o facilmente accessibili ad altri (p.es. quelle che si esauriscono nell'adozione di strumenti pur importanti quali il bilancio sociale e il codice etico); ciň che si tratti - per fare qualche esempio tratto dal campione - di offrire servizi sanitari di qualitŕ a tariffe accessibili, di supportare gli ex-dipendenti che avviano un'attivitŕ autonoma inserendoli nel proprio circuito di business o di promuovere politiche di sostenibilitŕ nel territorio offrendo alle aziende affiliate servizi tecnologici ad alta prestazione ambientale per l'edilizia. Le esperienze indagate confermano il ruolo di alcune condizioni dell'innovazione sostenibile d'impresa in vario modo giŕ indicate dalla ricerca piů recente: la precocitŕ e l'orientamento di lungo periodo degli investimenti in strategie di sostenibilitŕ, entrambi favoriti dal ruolo centrale ricoperto da istanze socio-ambientali nelle fasi iniziali dell'attivitŕ d'impresa; l'anticipazione, ovvero la possibilitŕ di collocarsi in una posizione di avanguardia e spesso di "conformitŕ preventiva" nei confronti di successive regolamentazioni pubbliche in grado di incidere seriamente sulle pratiche di settore; la disseminazione di consapevolezza interna, a partire dai livelli decisionali dell'organizzazione, intorno al significato per le strategie d'impresa di obiettivi e condotte operative riconducibili alla sostenibilitŕ; l'incorporamento strutturale degli strumenti e delle soluzioni di azione sostenibile nei core-processes organizzativi, dalla ricerca e sviluppo di prodotti/ servizi all'approvvigionamento, dall'infrastruttura produttiva al marketing. Inoltre, l'articolo individua e discute tre meccanismi che sembrano determinanti nei percorsi di innovazione sostenibile osservati e che presentano, per certi versi, alcuni aspetti di paradosso. Il primo č dato dalla coesistenza di una forte tradizione d'impresa, spesso orientata sin dall'inizio verso opzioni di significato sociale dai valori e dall'esperienza dell'imprenditore-fondatore, e di apertura alla novitŕ. Tale equilibrio č favorito da processi culturali di condivisione e di sviluppo interni della visione di business, da meccanismi di leadership dispersa, nonché da uno stile di apprendimento "incrementale" mediante cui le nuove esigenze e opportunitŕ proposte dalla concreta gestione d'impresa conducono all'adozione di valori e competenze integrabili con quelli tradizionali o addirittura in grado di potenziarli. In secondo luogo, si riscontra la tendenza a espandersi nel contesto, tipicamente tramite strategie di attraversamento di confini tra settori (p.es., alimentando sinergie pubblico-private) e forme di collaborazione "laterale" con gli interlocutori dell'ambiente di business e sociale; e al contempo la tendenza a includere il contesto, ricavandone stimoli e sollecitazioni, ma anche risorse e contributi, per la propria attivitŕ (p.es., nella co-progettazione dei servizi/prodotti). La terza dinamica, infine, tocca piů direttamente la gestione delle risorse umane. Le "persone dell'organizzazione" rappresentano non soltanto uno dei target destinatari delle azioni di sostenibilitŕ (nelle pratiche di selezione, formazione e sviluppo, welfare aziendale, ecc.) ma anche, piů profondamente, il veicolo fondamentale della realizzazione e del successo di tali azioni. Si tratta, cioč, di realtŕ organizzative in cui la valorizzazione delle persone muove dagli impatti sulle risorse umane, in sé cruciali in una prospettiva di sostenibilitŕ, agli impatti delle risorse umane attraverso il loro ruolo diretto e attivo nella gestione dei processi di business, nella costruzione di partnership con gli stakeholder e nei meccanismi di disseminazione interna di una cultura socialmente orientata. In tal senso, si distingue un rapporto circolare di rinforzo reciproco tra la "cittadinanza nell'impresa" e la "cittadinanza dell'impresa"; vale a dire, tra i processi interni di partecipazione/identificazione del personale nei riguardi delle prioritŕ dell'organizzazione e la capacitŕ di quest'ultima di generare valore molteplice e "condiviso" nel contesto (con i clienti, il tessuto imprenditoriale, le comunitŕ, gli interlocutori pubblici, ecc.). In conclusione, le imprese osservate appaiono innovative primariamente perché in grado di praticare la sostenibilitŕ in termini non solo di responsabilitŕ ma anche di opportunitŕ per la competitivitŕ organizzativa. Questa analisi suggerisce quindi uno sguardo piů ampio sulle implicazioni strategiche della CSR e invita a riflettere su come le questioni e i bisogni di rilievo sociale, a partire da quelli emergenti o acuiti dalla crisi economica (nel campo della salute, dei servizi alle famiglie, della salvaguardia ambientale, ecc.), possano e forse debbano oggi sempre piů situarsi al centro - e non alla periferia - del business e della prestazione di mercato delle imprese.
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Telljohann, Volker. "Processi di delocalizzazione nel settore europeo degli elettrodomestici e forme di regolazione sociale." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 123 (September 2011): 82–96. http://dx.doi.org/10.3280/sl2011-123005.

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Abstract:
Negli ultimi anni, le aziende produttrici di elettrodomestici dei Paesi dell'Europa occidentale hanno subito importanti processi di ristrutturazione. La delocalizzazione delle attivitŕ produttive dai Paesi dell'Europa occidentale ai Paesi a basso costo del lavoro è diventato anche una questione importante nelle relazioni industriali di tutta Europa. Ll saggio esamina i modi e in che misura è possibile, attraverso pratiche di relazioni industriali, influenzare le decisioni di delocalizzazione e la loro attuazione. L'autore sostiene che la capacitŕ di sviluppare strategie che siano in grado di prendere in considerazione sia la necessitŕ di migliorare la competitivitŕ sia gli aspetti sociali della ristrutturazione aziendale, dipende in larga misura da un efficace sistema di regolazione sociale. Viene infine evidenziato l'influenza degli attori a livello europeo, quali la Federazione Europea dei Metalmeccanici e i Comitati Aziendali Europei, sui processi di ristrutturazione transnazionale.
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Panero, Cinzia, Carmen Calabrese, Cristina Campanale, Milena Vainieri, and Sabina Nuti. "Esternalizzazione e centralizzazione dei processi di approvvigionamento: risultati e criticitÀ dell'esperienza degli Estav nella sanitÀ toscana." MERCATI & COMPETITIVITÀ, no. 2 (June 2010): 103–28. http://dx.doi.org/10.3280/mc2010-002006.

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Abstract:
Le opportunitÀ ed i vantaggi derivanti dall'esternalizzazione e dalla centralizzazione dei processi aziendali, evidenziati in letteratura nel contesto privato, sono riscontrabili anche nel contesto sanitario pubblico? L'articolo si propone di compiere una prima valutazione dei risultati raggiunti in Toscana con l'introduzione degli ESTAV, la cui istituzione č avvenuta per razionalizzare, a livello sovra-aziendale, le funzioni tecnicoamministrative ed in particolare gli approvvigionamenti. Valutando i risultati raggiunti in termini di efficienza e di efficacia, viene evidenziato come tale esperienza presenti, pur con ampi spazi di miglioramento, risultati indubbiamente positivi e assimilabili a quelli presenti nel contesto privato.
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Castellano, Nicola. "Modelli e misure di performance aziendale: analisi della letteratura e spunti di ricerca." MANAGEMENT CONTROL, no. 1 (April 2011): 41–63. http://dx.doi.org/10.3280/maco2011-001003.

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Abstract:
I sistemi di misurazione delle performance (SMP) nascono e si diffondono con l'obiettivo di orientare in maniera dinamica i comportamenti dei responsabili aziendali verso l'attuazione delle strategie. L'esigenza di utilizzo di questi strumenti si rafforza peraltro con la presa d'atto che gli strumenti di controllo tradizionale, a base esclusivamente contabile, impediscono una lettura efficace dei risultati e delle relative cause gestionali ed offuscano la ricerca delle conseguenti azioni volte al miglioramento. Questo articolo si propone di analizzare la piů recente letteratura in campo internazionale sul tema dei SMP, allo scopo di delineare i temi su cui si concentra l'attenzione dei ricercatori, le principali metodologie adottate ed i piů significativi risultati ottenuti. La classificazione dei contributi di ricerca selezionati č stata realizzata in relazione alle principali fasi del ciclo di vita di questi strumenti, cioč progettazione, implementazione ed utilizzo dei SMP. Nella parte finale sono proposti alcuni spunti per lo sviluppo futuro della ricerca.
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Rolando, Piero. "La regolazione degli affetti e il setting di analisi bioenergetica." GROUNDING, no. 1 (November 2010): 63–68. http://dx.doi.org/10.3280/gro2010-001009.

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Abstract:
La riflessione contemporanea sulla relazione terapeutica evidenzia la sua dimensione di co-costruzione diadica. Una dimensione in cui, accanto all'attenzione per gli aspetti verbali e simbolici, si evidenzia l'importanza dei processi interattivi non verbali. Lo studio di questi processi attribuisce alla regolazione degli affetti la centralitŕ nell'evoluzione personale e restituisce al corpo la collocazione che gli appartiene. Il luogo degli affetti č il corpo vissuto. Il dialogo corporeo, nella relazione terapeutica, costituisce il fondamento della regolazione degli affetti. L'analisi bioenergetica si distingue dalle altre psicoterapie psicodinamiche per il posto che attribuisce al corpo nella prassi clinica come nella teoria.
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Fraticelli, Andrea, and Pier Luigi Guida. "La gestione dei processi: integrazione PMB oK-CMMI Analisi e comparazione." PROJECT MANAGER (IL), no. 11 (July 2012): 40–47. http://dx.doi.org/10.3280/pm2012-011010.

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Codini, Anna. "Approcci knowledge-based allo sviluppo di nuovi prodotti nei mercati industriali." MERCATI & COMPETITIVITÀ, no. 1 (March 2010): 141–63. http://dx.doi.org/10.3280/mc2010-001010.

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Abstract:
Il filone di studio dedicato alle cosiddette dynamic capabilities identifica nella capacitÀ dell'organizzazione di far emergere conoscenze acquisite in passato, integrare conoscenze esterne e diffonderle al proprio interno il requisito essenziale dell'impresa che si preoccupa non solo di lanciare nuovi prodotti spot, ma anche di conservare tale abilitÀ nel lungo periodo. Obiettivo del presente lavoro č quello di evidenziare, attraverso lo studio qualitativo di due casi aziendali, eventuali analogie fra prassi e letteratura, specie in merito alla rilevanza dei processi cognitivi nello sviluppo di nuovi prodotti, nonché di individuare gli strumenti specifici piů o meno innovativi impiegati nella realtÀ empirica al fine di favorire l'emersione, l'integrazione, e l'uso della conoscenza.
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Castoldi, Mario. "La valutazione delle istituzioni educative: approcci a confronto." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 46 (April 2011): 9–20. http://dx.doi.org/10.3280/riv2010-046002.

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Abstract:
L'articolo intende presentare una panoramica degli approcci alla valutazione delle istituzioni educative (Istituti scolastici, centri di formazione professionale, etc.), ordinati in base al criterio esterno-interno: certificazione di qualitŕ, accreditamento esterno, accreditamento interno, analisi comparata tra istituzioni, autovalutazione. In merito ai processi autovalutativi si distinguono diverse prospettive in funzione dei paradigmi culturali di riferimento e della focalizzazione su aspetti diversi del funzionamento organizzativo ed educativo.
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Dissertations / Theses on the topic "Analisi dei processi aziendali"

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Zinzi, Andrea. "Analisi e riprogettazione dei processi aziendali in Tema Sinergie SpA." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6827/.

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Abstract:
La tesi presenta delle metodologie per l'analisi e il miglioramento dei processi, con particolare riferimento all'applicazione del BPR - Business Process Reengineering all'interno di un contesto aziendale reale. L'obiettivo principale è lo sviluppo di una mappatura dei processi attuali in Tema Sinergie e l'analisi delle principali criticità evidenziate dal suddetto lavoro. Infine, si evidenzia come la progettazione e l'integrazione di un sistema CRM, per la gestione dei servizi post-vendita, possa portare notevoli benefici in termini di costi, tempi e livello di servizio fornito al cliente.
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Bacchi, Reggiani Giacomo. "Analisi e riorganizzazione dei processi aziendali e dei flussi: il caso ADS2 Limited." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
Questo lavoro di tesi descrive l'esperienza di tirocinio svolta a completamento del percorso degli studi magistrali nella facoltà di Ingegneria Gestionale presso l’università di Bologna – Alma Mater Studiorum. Esso descrive l’esperienza realizzata tra febbraio e giugno 2019 presso l’azienda ADS2 Limited situata a Biggleswade, in Inghilterra. Le finalità di questo lavoro sono quelle di analizzare e descrivere un caso di riorganizzazione dei processi e dei sistemi avvenuto all’interno di ADS2 Limited. Nel primo capitolo viene presentata l’azienda, il contesto societario, la sua struttura interna, le risorse di cui dispone e le motivazioni alla base di questa riorganizzazione. Successivamente vengono esposti gli obiettivi perseguiti dall’azienda e quelli del tirocinio. Nel secondo è illustrato il business realizzato, il modello teorico che inquadra le logiche industriali di ADS2 Limited. È stato preso come riferimento il modello di Wortmann e illustrato la posizione dell'azienda all’interno dello stesso. Vengono poi presentate le problematiche riscontrate all’avvio. Esse sono fondamentali per intrepretare al meglio il percorso fatto dall’azienda durante l’esperienza di tirocinio. Nel terzo capitolo si descrive lo strumento che l’azienda ha deciso di adottare per sostenere il processo di trasformazione iniziato. Successivamente sono esaminati nel dettaglio tutti gli interventi migliorativi realizzati e il ruolo che il nuovo strumento ha ricoperto in questi. Nel quarto capitolo viene analizzato in modo particolare uno di questi, ossia la riorganizzazione dell’area del magazzino. Nel quinto capitolo invece sono presentati alcuni dati che descrivono gli effetti registrati a seguito degli interventi attuati. Vengono poi fatte delle considerazioni in merito ai risultati e agli obiettivi che erano stati posti all’inizio. Infine, viene fatta un’analisi sull’esperienza nel suo complesso cercando di evidenziare gli aspetti positivi che hanno contraddistinto questo tirocinio.
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Benuzzi, Filippo. "Analisi e riprogettazione dei processi aziendali: aspetti metodologici ed esperienze applicative." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2137/.

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Abstract:
Il lavoro tratta l’applicazione di due progetti di Reengineering, in un caso l’obiettivo era quello di ottimizzare il processo di fatturazione passiva di un’azienda operante nel settore della ceramica, nell’altro quello di supportare un Gruppo, operante nel settore logistico, nella valutare l’opportunità di accentramento dei servizi ICT, mitigando gli impatti derivati dai possibili cambiamenti. Questo lavoro è stato preparato durante un periodo di Stage della durata di sei mesi effettuato presso la società di consulenza Revision SRL. Nella prima parte della tesi, attraverso un’analisi della letteratura di riferimento, si sono indagati i principali fattori che interagiscono in un processo di Change management, si è anche effettuato un approfondimento delle tematiche di Business Process Reengineering, i cui principi hanno guidato l’intervento effettuato. La ricerca ha teso ad evidenziare da un lato le radici e gli elementi innovativi che contraddistinguono questo approccio metodologico e dall’altro a sottolineare le possibili cause di insuccesso di un progetto di BPR. La sezione si conclude con la formalizzazione delle metodologia e degli strumenti utilizzati nella conduzione dei progetti. Nella seconda parte del lavoro, insieme alla descrizione del primo caso vengono presentate le varie fasi della riprogettazione, dalla analisi della situazione iniziale, effettuata tramite un questionario e delle interviste dirette al personale addetto, alla identificazione delle criticità, fino alla presentazione e alla valutazione delle nuove configurazioni del processo. Il lavoro è arricchito dall’analisi e dall’applicazione delle tecnologie informatiche/informative di supporto alla nuova configurazione descritta. Nella terza parte, a completamento dell’elaborato, viene presentato il secondo progetto analizzato dove, dopo una fase di analisi della situazione iniziale ancora tramite questionario ed interviste dirette, si riportano le considerazioni fatte in merito alla possibilità di accentramento dei servizi ICT del gruppo analizzato.
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Gallegati, Marianna. "Analisi dei processi aziendali e introduzione del sistema ERP Dynamics 365: caso Celli UK." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
Nonostante viviamo nell’era dell’informazione, introdurre o sostituire un sistema informativo integrato è uno dei progetti IT più complessi per un’azienda. Numerosi sono i fattori tecnici e umani che l’azienda deve prendere in considerazione e gestire con attenzione, ad esempio la giusta scelta del software, la valutazione della propria organizzazione in termini di flussi e attività e la disponibilità al cambiamento da parte degli utenti finali. L’elevato rischio di fallimento cui è soggetto un progetto di questo tipo comporta la necessità da parte dell’azienda di condurre una meticolosa supervisione tanto dei costi quanto dei tempi. Per tale motivo è fondamentale un’analisi che preceda la fase di implementazione in grado di chiarire e spiegare la situazione attuale, la cosiddetta mappatura dei flussi di processo. Inoltre, un progetto del genere può rappresentare per le aziende una grande occasione di cambiamento, un potenziale motore di innovazione organizzativa. Le peculiarità di un progetto del genere sono molteplici e in questo elaborato verranno ripercorse quelle che sono state di maggiore rilevanza nel caso Celli UK, azienda inglese nel settore del beverage. Gli aspetti che influenzano il successo di un’implementazione sono sia sociali, come la realizzazione di un team competente e collaborativo e il coinvolgimento e la formazione degli utenti finali, sia tecnici, come la programmazione delle attività, la definizione dell’architettura del software e la migrazione dei dati. Dopo una prima fase di progettazione e definizione delle specifiche si procede con la messa in produzione cioè il lancio del nuovo sistema ERP. Nell’elaborato verranno presentati tutti questi step contestualizzati nel caso aziendale e successivamente verranno proposti i risultati ottenuti nei primi mesi di go-live. In conclusione, si ripercorreranno le criticità inziali confrontandole con le soluzioni applicate e le opportunità offerte dal nuovo gestionale.
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Morselli, Marco. "Analisi e riprogettazione dei processi aziendali in un’azienda di Global Service. Il caso A.C.R. S.p.A." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Abstract:
La tesi tratta dell'analisi e della riprogettazione dei processi in un'azienda di global service. Vengono pertanto illustrati le principali metodologie e teorie riguardanti il process management e gli strumenti di supporto più utilizzati per la modellazione dei processi. Viene inoltre presentato il caso riguardante l'azienda ACR SpA, in cui si è eseguita la riprogettazione dei processi critici al fine di migliorare sensibilmente i principali parametri di performance del sistema. Tale riprogettazione è stata finalizzata all'introduzione di un sistema di document management all'interno delle principali funzioni aziendali, grazie a cui si è potuto razionalizzare e automatizzare i processi ritenuti critici ottenendo una sensibile riduzione dei relativi lead time e costi di processo, quantificata attraverso KPI definiti ad hoc. In conclusione la tesi ha permesso di illustrare con un caso pratico l'applicazione degli strumenti di business process reengineering, evidenziandone i pregi e ribadendo l'importanza della continua ricerca di efficienza all'interno dei processi di business aziendali.
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Casadio, Alessandro. "Analisi delle linee di produzione e miglioramento dei processi aziendali: il caso ADS2 LTD." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
Tirocinio di sei mesi svolto in una delle sedi inglesi del gruppo Celli, leader nel mondo del beverage industry. Dopo una riorganizzazione strutturale e una serie di acquisizioni nasceva la necessità di riorganizzare tutti i processi interni ed esterni al sito. Allo stesso momento si registrava la scelta di gruppo di implementare un nuovo sistema gestionale Dynamics 365. Il mio ruolo ha avuto il compito di rianalizzare tutte le linee di produzioni presenti al fine di controllare e estendere la base dati presente già presente sul sistema e di proseguire il lavoro di registrazione delle informazioni a supporto della pianificazione della produzione, con l'obiettivo ultimo di ottenere una base dati che permettesse di far girare l'MPR e generare di rimando informazioni più precise e realistiche. Con i dati ricavati nei primi mesi poi, nell'ultima parte del periodo ci si è dedicati a piccoli progetti di miglioramento sempre in orbita delle attività di produzione. In particolare si riportano le attività svolte per migliorare la registrazione dei materiali utilizzati e degli scarti da produzione, attività svolte finalizzate a migliorare l'efficienza nello specifico nelle attività di impacchettamento dei prodotti e, l'ultimo, una piccola analisi e determinazione degli standard di qualità per una specifica linea produttiva rivelatasi particolarmente critica nei mesi.
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Marini, Anita. "Analisi dei processi gestionali e delle performance aziendali nel settore dei servizi avanzati alle imprese:il caso CRIT Research." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/1068/.

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Collina, Alessandro. "Analisi e progettazione dei processi aziendali per la certificazione del sistema gestione qualità. Il caso SACMI S.C. - Business Beverage." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2133/.

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Il lavoro tratta l’applicazione di un progetto di Certificazione del Sistema di Gestione della Qualità di un’innovativa linea di Business nel settore delle macchine per il confezionamento delle bevande. Questo lavoro è stato preparato durante un periodo di Stage della durata di sei mesi effettuato presso SACMI IMOLA S.C. (Imola, BOLOGNA) a seguito della necessità, riscontrata dal management, di allineare il sistema gestione qualità della nuova linea di business alla normativa ISO 9001:2008, come per le altre linee di business dell’azienda. Tutto questo mediante l’implementazione di un sistema di Business Process Management (BPM) e di tutti i sistemi informatici ad esso collegati. La tesi si struttura in tre parti. Nella prima parte, attraverso un’indagine della letteratura di riferimento, si sono indagati l’evoluzione storica, la struttura attuale e i possibili scenari evolutivi inerenti il concetto di qualità, il sistema gestione qualità e la normativa di riferimento. La seconda parte è dedicata all’approfondimento delle tematiche del BPM, i cui principi hanno guidato l’intervento effettuato. La ricerca è stata condotta allo scopo di evidenziare le radici e gli elementi innovativi che contraddistinguono questo approccio di “management”, descrivere gli aspetti che ne hanno determinato la diffusione e l’evoluzione ed evidenziare, inoltre, il collegamento tra l’approccio per processi che sta alla base di questa filosofia di management e lo stesso approccio previsto nella normativa ISO 9001:2008 e, più specificatamente nella cosiddetta Vision 2000. Tale sezione si conclude con la formalizzazione delle metodologia e degli strumenti effettivamente utilizzati per la gestione del progetto. La terza ed ultima parte del lavoro consiste nella descrizione del caso. Vengono presentate le varie fasi dell’implementazione del progetto, dall’analisi dell’attuale situazione alla costruzione dell’infrastruttura informatica per l’attuazione del BPM ottenuta attraverso l’applicazione dei “criteri di progettazione” trattati dalla letteratura di riferimento, passando per la mappatura dei processi attualmente in vigore e per l’analisi delle performance del processo attuale, misurate attraverso indicatori sviluppati “ad hoc”. Il lavoro è arricchito dall’analisi di un’innovativa metodologia per la creazione di un sistema di gestione integrato delle certificazioni (ISO 9001, ISO 14001, OHSAS 18001) fondato sull’infrastruttura informatica creata.
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Mariani, Gian Marco. "Analisi dei dati finanziari aziendali e relativa variazione in relazione al modificare dei KPI industriali - Caso Celli Group." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Controllare le attività produttive e i processi aziendali è un elemento di vitale importanza strategica. La possibilità di monitorare e studiare l’efficienza dello stabilimento è un valore aggiunto che consente non solo di identificare eventuali “colli di bottiglia” e correggerli, ma di supportare con estrema coerenza il Management Team nel processo di decision making. A partire dall’approvvigionamento dei materiali fino ad arrivare allo studio dei prodotti finiti, l’intera supply chain ricopre un ruolo fondamentale in questo progetto, con l’obiettivo di identificare attività e valori standard di produzione soprattutto in termini di costi diretti. La ridefinizione del processo per il controllo dei costi e la creazione di un modello per la determinazione delle varianze tra costi standard e consuntivi rappresentano il filo conduttore di questo lavoro. Attraverso la definizione di standard, viene posto l’obiettivo di determinare e analizzare gli scostamenti che si creano rispetto a tale valore target. L’innovatività di tale progetto si colloca nel riuscire a conciliare il mondo Finance con il mondo della produzione, con lo scopo di provare a giustificare una possibile correlazione tra i costi diretti e l’efficienza produttiva.
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Borsari, Simona. "Cambiamento organizzativo e tecnologie it abilitanti: analisi di un caso aziendale nel settore meccanico." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3425/.

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L’elaborato proposto analizza le fasi del cambiamento in seguito all’introduzione del modulo per la gestione del magazzino del sistema informativo Business Net all’interno dell’officina meccanica Ghisellini Giuseppe, una piccola azienda operante nel settore dell’artigianato con una competenza maturata negli anni nel settore delle pompe e dei motori idraulici e dei motori marini. In seguito ad un’analisi delle forze resistenti e delle spinte al cambia-mento, viene ricercata la causa delle inefficienze del sistema basandosi sul metodo delle otto fasi proposto da Kotter. Dal momento che l’inefficienza maggiore viene ritrovata nella scarsa circolazione di informazioni, si ritiene necessario una riprogettazione dei processi aziendali, attraverso una mappatura dei processi “as is” e “to be”, in cui viene proposta una soluzione che permette una maggiore circolazione delle informazioni. Tale soluzione proposta è infine valutata economicamente.
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Books on the topic "Analisi dei processi aziendali"

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D'Amato, Vittorio. Analisi dinamica dei sistemi e modelli di simulazione per le strategie aziendali. Milano: Franco Angeli, 1989.

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Ferrara, Pasquale. Valutazione dei rendimenti: Analisi e ridefinizione di processi operativi del Ministero degl affari esteri. Roma]: Ministero degl affari esteri, Istituto diplomatico "Mario Toscano,", 1999.

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Gramolati, Alessio, and Giovanni Mari, eds. Il lavoro dopo il Novecento: da produttori ad attori sociali. Florence: Firenze University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-930-6.

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Il volume, cui hanno collaborato ben trentaquattro studiosi ed esponenti sindacali, ha un duplice scopo: riproporre, nell’attuale fase di trasformazioni sociali e incertezze teoriche, le analisi e le tesi sul significato umano e politico del lavoro contenute nel principale libro di Bruno Trentin, La città del lavoro (II ed., Firenze University Press, 2014); e, nella convinzione che le pagine composte nel 1997 da uno dei massimi esponenti della storia della Cgil rappresentino un ‘classico’ del pensiero politico-sociale del Novecento, promuovere una riflessione che ne saggi la fecondità e attualità al fine di un approfondimento dei processi che hanno aperto il XXI secolo. Il risultato che emerge, per molti versi sorprendente, è la straordinaria ricchezza e capacità di indirizzo politico e sindacale del progetto di Trentin. MARTEDI' 17 MAGGIO Sede Nazionale della CGIL (Sala Santi)- Corso d'Italia 25 - Roma Presentazione del libro Bruno Trentin e il lavoro dopo il Novecento
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Iorio, Gennaro. Poverta: Analisi Storico-Sociologica Dei Processi Di Deprivazione. Armando editore, 2001.

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