Academic literature on the topic 'Art, Bizantyne'

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Journal articles on the topic "Art, Bizantyne"

1

Frfulanović-Šomođi, Dragana, and Milena Savić. "Bizantyne art and its influence on contemporary fashion." Tekstilna industrija 67, no. 4 (2019): 26–35. http://dx.doi.org/10.5937/tekstind1904026f.

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2

Arthur, Paul, Umberto Albarella, Brunella Bruno, and Sarah King. "‘Masseria Quattro Macine’ — a deserted medieval village and its territory in southern Apulia: an interim report on field survey, excavation and document analysis." Papers of the British School at Rome 64 (November 1996): 181–237. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200010382.

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Abstract:
‘MASSERIA QUATTRO MACINE’ — UN VILLAGGIO MEDIEVALE ABBANDONATO ED IL SUO TERRITORIO NELIA PUGLIA MERIDIONALE: UNA RELAZIONE PRELIMINARE SULLA RICOGNIZIONE, LO SCAVO E L'ANALISI DOCUMENTARIAQuesta relazione presenta i risultati dei primi quattro anni di un progetto archeologico che esamina l'entroterra di Otranto, in Puglia meridionale. La ricognizione suggerisce che l'area vide un incremento dell'insediamento sia nel periodo tardo Romano/alto Bizantino che nel tardo Medio Evo. Gli scavi riguardano due siti principali.Il primo sito è quello della chiesa monumentale di Le Centoporte, Giurdignano, che sembra essere stata costruita come parte di un monastero tra il tardo quinto e l'inizio del sesto secolo. Sembra che la costruzione non sia mai stata completata e che intorno al settimo secolo fu riprogettata in maniera che potesse ospitare una piccola comunità all'interno delle sue mura.Il secondo sito è quello del villaggio medievale di Quattro Macine, che potrebbe essere stato fondato prima della conquista normanna della Puglia, nel 1071, per essere poi abbandonato durante il XIV secolo ed infine sostituito da una fattoria. Due chiese, di fondazione normanna e bizantina, con i loro cimiteri associati, vengono descritte. Ulteriori ritrovamenti vengono anche discussi, con lo scopo di presentare un modello preliminare di cambiamento dell'insediamento e di uso del territorio.
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3

Krawczenko, Jaroslaw. "Паризька школа неовізантизму Михайла Бойчука у творчості Софії Бодуен де Куртене (до 130- ліття від дня народження)." Studia Ucrainica Varsoviensia 6 (April 20, 2018): 367–71. http://dx.doi.org/10.5604/01.3001.0011.7989.

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Abstract:
The article considers art of Sofi a Baudouin de Courtenay, Mykhailo Boychuk’s student during his Parisian period. Over the years of her life in art she decorated with frescoes and stained glass more than 24 cathedrals and churches all around Poland ”from Yaroslav to Western borders”. Reff ering to Bizantine artistic tradition and using theoretical and methodical principles of early Boychuk’s school, she worked at the same time with modern expressive plastic forms and brought to new life sophisticated colorism of Old-Polish Gothic. Nevertheless, authentic and self-suffi cient artistic approach, developed by Sofi a Baudouin de Courtenay, until recently was left behind the offi cial art historical knowledge in Polish humanities.
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4

Coates-Stephens, Robert. "Dark age architecture in Rome." Papers of the British School at Rome 65 (November 1997): 177–232. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200010631.

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Abstract:
ARCHITETTURA DELLA DARK AGE A ROMANonostante un notevole numero di recenti scavi e ricerche, la visione generalmente accettata dell'architettura della Roma alto medievale resta quella di Richard Krautheimer. Il suo quadro ciclico consiste di una serie di fasi distinte che vanno dalla ‘basilica costantiniana a forma di T’, attraverso il ‘rinascimento sistino’ della metà del quinto secolo, al periodo bizantino del sesto e dell'inizio del settimo secolo, seguito dalla ‘Dark Age’ della durata di un secolo, ed infine, dal tardo ottavo secolo, il ‘rinascimento carolingio’. L'architettura del decimo secolo resta sconosciuta. Un chiaro contrasto viene delineato tra le tendenze occidentali e classicizzanti e quelle bizantine, tipicamente orientali, ed anche tra la minima attività dei periodi 640-772 e 860-1000 — le due dark ages — e la prolifica attività costruttiva del periodo carolingio. Quest'articolo fornisce dati sulle costruzioni del periodo, finora trascurato, delle due dark ages. Un corpus di chiese è presentato; questo si basa in parte su una nuova lettura delle notizie costruttive del Liber Pontificalis (640–772), ed anche sulle variegate ma scarse informazioni storiche sulle chiese del decimo secolo, così come sulle descrizioni degli oramai scomparsi palazzi del sedicesimo secolo e dei periodi successivi. Molte nuove informazioni derivanti da rilevamenti e recenti ricerche archeologiche viene presentata per specifici monumenti quali San Giorgio in Velabro, San Gregorio Nazianzeno, San Tommaso in Formis e San Cosimato. I risultati mostrano una sostanziale continuità di attività architettoniche in entrambi i periodi. L'accelerato programma costruttivo del cosiddetto ‘rinascimento carolingio’ sembra esser cominciato durante il pontificato di Gregorio III (731–41), e molte delle distinzioni, finora considerate chiare, tra l'architettura ‘carolingia’ e quella ‘orientale’ vengono messe in dubbio. Il decimo secolo si rivela essere un periodo di notevole attività, per lo più derivante da finanziamento privato.
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5

Christie, Neil. "Byzantine Liguria: an imperial province against the Longobards, A.D. 568–643." Papers of the British School at Rome 58 (November 1990): 229–71. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200011661.

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Abstract:
LIGURIA BIZANTINA: UNA PROVINCIA IMPERIALE CONTRO I LONGOBARDI,568–643 D.C.L'invasione longobarda dell'Italia bizantina nel 568 d.C. restrinse in maniera consistente i territori imperiali costringendoli alle regioni costiere della penisola. La provincia della Liguria, rapidamente privata di legami terrestri con le altre zone imperiali sopravvissute, ha visto una rapida militarizzazione della sua amministrazione, rimedio supremo nella sua lotta per contrastare l'invasione longobarda. Sebbene solo sporadicamente documentata dalle fonti letterarie, la Liguria beneficia di una messe di dati archeologici, soprattutto in forma di repertori tipologici dettagliati da scavi urbani (fra cui Luni, Albenga e Ventimiglia), che forniscono indicazioni importanti sulle trasformazioni sociali presenti in questa fase così poco studiata. Sistemi di popolamento urbano, militare e rurale sono ampiamente esaminati e riportati all'interno di un'intelaiatura politica, militare e amministrativa della provincia e in generale dell'Italia bizantina. In particolare, molta attenzione viene data alle strutture di difesa e che contribuirono alla sopravvivenza della Liguria bizantina fino alla metà del VII seeolo d.C.
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6

Valenzano, Giovanna. "Due capitelli bizantini per la città di Antenore." Hortus Artium Medievalium 26 (May 2020): 279–87. http://dx.doi.org/10.1484/j.ham.5.121712.

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Hadjinicolaou, Nicos. "La defensa del arte bizantino por El Greco: Notas sobre una paradoja." Archivo Español de Arte 81, no. 323 (September 30, 2008): 217–32. http://dx.doi.org/10.3989/aearte.2008.v81.i323.117.

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8

Metcalf, William E. "Monete "bizantine" nelle raccolte numismatiche del Museo Civico di Siena. Mara Bonfioli." Speculum 63, no. 3 (July 1988): 627–28. http://dx.doi.org/10.2307/2852645.

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9

Maurici, Ferdinando. "Paolo Orsi e l’archeologia della Sicilia bizantina e medievale." Jahrbuch der Österreichischen Byzantinistik 60 (2010): 83–100. http://dx.doi.org/10.1553/joeb60s83.

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10

Pedone, Silvia. "Una singolare bottega di lapicidi bizantini attiva a Hierapolis Efeso e Sardi." Acta ad archaeologiam et artium historiam pertinentia 30 (March 20, 2019): 217–36. http://dx.doi.org/10.5617/acta.6872.

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Abstract:
Upon the background of the study of Byzantine sculpture of the Justinian age (6th century), the present survey focuses on a group of sculptures, partly unpublished, which came to light in recent archaeological campaigns carried out on the basilica complex dedicated to Apostle Philip in Hierapolis Such materials reveal stylistic features similar to those of some fragments coming from the neighboring areas and from the city of Sardis. An exceptional element of comparison is represented here by the large crosses carved on the columns of the Basilica of San Giovanni in Ephesus. This homogeneous group of marble artifacts and their iconographic and executive characteristics are an indicator of the stylistic originality of a workshop mainly active in Hierapolis, but also testify to the mobility of masons and materials in some of the main Christian places of worship of the 6th century.
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More sources

Dissertations / Theses on the topic "Art, Bizantyne"

1

Fernández, Jiménez Francisco María. "El humanismo bizantino en san Simeón el nuevo teólogo : la renovación de la mística bizantina /." Madrid : Consejo superior de investigaciones científicas, 1999. http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb388498691.

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2

Rizzo, Marcello <1973&gt. "La cultura architettonica del periodo normanno e l'influenza bizantina in Sicilia." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/4140/.

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Abstract:
The arguments of the thesis is the relationship between the Norman domination and the Greek-speaking people living in Sicily and Southern Italy. Particularly the ascendancy of the greek culture on the norman architecture and his role in the construction of the Norman Kingdom.
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3

Marchetti, Francesca <1974&gt. "Le illustrazioni di uno Iatrosophion bizantino del XV secolo, cod. 3632 della Biblioteca Universitaria di Bologna." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/4170/.

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Abstract:
La ricerca è dedicata allo studio delle illustrazioni di medicina, astrologia, iatromatematica e mantica trasmesse dal codice 3632 della Biblioteca Universitaria di Bologna, prodotto nel secondo quarto del XV secolo dal medico Giovanni di Aron, e all’inquadramento del manoscritto nel contesto storico e culturale d’origine (con particolare attenzione allo studio e alla trasmissione degli iatrosophia e dei manoscritti illustrati di soggetto medico e naturalistico nei decenni che precedono e seguono la caduta dell’impero). La tesi analizza le caratteristiche dei più noti cicli di illustrazioni di soggetto medico e naturalistico bizantini (copiati anche nel codice oggetto della ricerca) e la loro relazione con i testi che accompagnavano, e studia le dinamiche di trasmissione di queste illustrazione in età paleologa.
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4

Orofino, Giacomo Antonino <1979&gt. "Dinamiche di insediamento nella Sicilia orientale tardoantica e bizantina. Indagini archeologiche, topografiche e geografico-storiche applicate alla ricostruzione del palinsesto territoriale." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1435/.

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5

Hamarneh, Basema. "Topografia cristiana ed insediamenti rurali nel territorio dell'odierna Giordania nelle epoche bizantina ed islamica V-IX sec. /." Roma : Città del Vaticano : Pontificio istituto di archeologia cristiana, 2003. http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb39022377x.

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Souza, Mariana Pincinato Quadros de. "Uma imagem entre dois mundos: um estudo sobre o mosaico do Juízo Final de Torcello (Veneza - século XI)." Universidade de São Paulo, 2017. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/8/8138/tde-08052017-120244/.

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Abstract:
A Basílica de Santa Maria Assunta, localizada em Torcello, uma das ilhas que compõem a Laguna de Veneza, abriga um programa iconográfico de três painéis em mosaico, caracterizados como bizantinos. Em um deles, na contrafachada, está figurado o painel do Juízo Final, nosso objeto de estudo. Produzido na segunda metade do século XI, ele inaugura (juntamente com o afresco de SantAngelo in Formis, na cidade de Cápua) a tradição de representação monumental desse tema iconográfico na Itália, aproximando-se do chamado modelo bizantino clássico, encontrado em Constantinopla a partir do século XI. Há, porém, algumas diferenças em relação aos exemplares conhecidos desse modelo bizantino, como o suporte e a localização em uma contrafachada de uma igreja. Assim, nossa preocupação nesta dissertação foi dupla: por um lado, analisar tais diferenças e, por outro, discutir o que levou à escolha deste tema ainda pouquíssimo comum para ornamentar uma igreja, buscando entender seus modos de funcionamento e as funções que desempenhava, tanto na igreja e em seu programa iconográfico quanto na própria sociedade veneziana da época de sua confecção.
The Basilica of Santa Maria Assunta, located in Torcello, one of the islands in the Venetian Lagoon, houses an iconographic program of three mosaic panels, characterized as Byzantine. In one of them, on the counter-façade, is figured the panel of the Last Judgment, our object of study. Produced on the second half of the eleventh century, it inaugurates (together with the fresco of Sant\'Angelo in Formis, in the city of Capua) the tradition of monumental representation of this iconographic theme in Italy, approaching the so-called \"classical Byzantine model\", found in Constantinople from the 11th century. There are, however, some differences from the known examples of this Byzantine model, such as the support and the location on a churchs counter-façade. Thus, our concern in this dissertation was twofold: on the one hand, to analyze such differences and, on the other hand, to discuss what led to the choice of this very uncommon subject to decorate a church, trying to understand its modes of functioning and the functions it performed, both in the church and in its iconographic program, as well as in Venetian society itself at the time of its confection.
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7

Lofoco, Luisa <1970&gt. "Culto e immagini dei santi militari in Puglia e Basilicata (secc. XI-XV)." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/4158/.

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Books on the topic "Art, Bizantyne"

1

Ars monastica: Iconografia teofanica e tradizione mistica nel Mediterraneo altomedievale, V-XI secolo. Padova: CLEUP, 2008.

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2

Muka, Gazmend. Art thënia bizantine te çetiret. Tiranë: Botimet "Afërdita", 1999.

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3

Orsi, Paolo. Sicilia bizantina. [Italy]: Clio, 2001.

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4

Miguel, Cortés Arrese, ed. Románico y Bizantino. Las Rozas: Dastin, 2007.

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5

Yarza, Joaquín. El arte bizantino. Madrid: Anaya, 1991.

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6

Giornata, di studi bizantini (4th 1996 Milan Italy). La mimesi bizantina: Atti della quarta Giornata di studi bizantini sotto il patrocinio della Associazione italiana di studi bizantini (Milano, 16-17 maggio 1996). Napoli: Istituto universitario orientale, Dipartimento di studi dell'Europa orientale, 1998.

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7

L'arte bizantina a Ravenna. Catanzaro: Carello, 2004.

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8

Bizantini: L'eredità culturale in Sicilia. Palermo: Kalós, 2008.

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9

Santoro, Rodo. Bizantini: L'eredità culturale in Sicilia. Palermo: Kalós, 2008.

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10

Icone: Delle dodici grandi feste bizantine. Milano: Jaca Book, 1998.

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