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Journal articles on the topic 'Arte e architettura'

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Souza, Maria Luiza Zanatta de. "repercussão na arquitetura e nas artes do Tratado das Ordens de Iacomo Barozzi da Vignola (1562)." Risco Revista de Pesquisa em Arquitetura e Urbanismo (Online) 19 (July 28, 2021): 62–79. http://dx.doi.org/10.11606/1984-4506.risco.2021.166889.

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Abstract:
Após passar por uma etapa de estudo e levantamentos dos vetustos monumentos romanos, acompanhando leituras e discussões teórico-artísticas promovidas pela Accademia della Virtú (c.1542) em Roma, Iacomo Barozzi da Vignola redigiu duas obras que permitem situá-lo entre os importantes teóricos do período. A exemplo de Sebastiano Serlio (1475-1554) e Guillaume Philandrier (1505-1563) que partiram do estudo do De Architettura de Vitrúvio (I séc. a. C.) e da observação das ruinas para compor os seus tratados, Barozzi deu sua contribuição à Teoria das Ordens com seu Regole delli Cinque ordine d’ Architettura, 1562. Diferentes estudos sobre as raízes da Arte têm levado àcompreensão de o Brasil não esteve alheio à difusão do Livro de Figuras de Vignola.
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2

Guidarini, Stefano. "Progetto e ricerca." TERRITORIO, no. 95 (May 2021): 7–16. http://dx.doi.org/10.3280/tr2020-095001.

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Abstract:
Qui si riprende una riflessione, che è in corso nelle Scuole di Architettura italiane all'interno delle discipline della progettazione, con l'obiettivo di fare il punto sul progetto come strumento di conoscenza e come prodotto di ricerca scientifica, senza dimenticare la doppia natura dell'architettura da sempre divisa tra scienza e arte, tra sapere tecnico-scientifico e cultura umanistica, tra necessità pratiche (stabilità, funzionalità, durata, sicurezza, economia) e aspirazioni che si rivolgono a soddisfare necessità umane più ampie e sfumate (utilità, bellezza, figuratività e rappresentatività, comodità, riconoscibilità, creatività).
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Francis Ghirardo, Diane Yvonne. "Il marchesato di Saluzzo tra Gotico e Rinascimento: Architettura, città, committenti. Silvia Beltramo. I libri di Viella Arte; Studi lombardi 8. Rome: Viella, 2015. xii + 576 pp. €60." Renaissance Quarterly 70, no. 2 (2017): 660–62. http://dx.doi.org/10.1086/693200.

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Piva, Antonio. "Architettura, politica, progetto." TERRITORIO, no. 55 (January 2011): 55–60. http://dx.doi.org/10.3280/tr2010-055009.

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5

Pedemonte, Orietta. "Architettura e Matematica: Metodi analitici, metodi geometrici e rappresentazione in architettura." Nexus Network Journal 2, no. 1-2 (June 2000): 208–10. http://dx.doi.org/10.1007/s00004-999-0032-6.

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6

Clarke, Georgia. "Vitruvian Paradigms." Papers of the British School at Rome 70 (November 2002): 319–46. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200002191.

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Abstract:
PARADIGMI VITRUVIANIQuesto articolo esamina la diffusione e la conoscenza del De archittctura di Vitruvio in Italia nel quindicesimo secolo e dimostra come l'interesse verso di esso sia aumentato nel corso del secolo, come attestato dal numero di copie di manoscritti realizzato dalla metà del secolo in poi, dall'influenza vitruviana sulla scrittura e la traduzione di altri trattati di architettura, e dalla stampa del De architettura nel 1487/8. Questo tipo di attenzione va messo in relazione con il contemporaneo interesse nei confronti dell'architettura da parte di mecenati, studiosi ed architetti. Nei primi decenni del sedicesimo secolo, Vitruvio occupava di già una posizione centrale in rapporto alla teoria architettonica tanto che fu prodotta nel corso del secolo tutta una serie di edizioni del testo. In alcuni testi, ma sopratutto nella pubblicazione sull'architettura del 1537 di Sebastiano Serlio, gli ordini vennero enfatizzati come la parte più importante dell'architettura e a Vitruvio fu concessa la massima autorità. In seguito, riferimenti a Vitruvio furono usati per giustificare teorie che dipendevano sia dalle idee e formulazioni del sedicesimo secolo che dal De architettura stesso.
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Ferlenga, Alberto, and Fernanda De Maio. "Indistruttibili architetture illuminano le cittŕ: arte, energia, nuovi parchi tra bunker e caserme." TERRITORIO, no. 62 (September 2012): 54–57. http://dx.doi.org/10.3280/tr2012-062010.

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Abstract:
Military areas and establishments are interesting spaces for contemporary towns and cities. For example they store memories which have now been lost in the urban structure, like walls or gates, or a sense of secrecy and emptiness increased by their inaccessibility. As soon as the availability of these places starts to manifest as a concrete opportunity for redevelopment, problems of different types arise. This paper addresses important aspects of design and proposes a series of examples and references to the European context.
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8

Trabattoni, Luca, Carlo Berizzi, Alessio Battistella, and Sonia Luisi. "Le tecnologie appropriate nell'architettura d'emergenza." TERRITORIO, no. 93 (January 2021): 139–46. http://dx.doi.org/10.3280/tr2020-093021.

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Abstract:
Negli ultimi decenni molti studi di architettura che operano in contesti di crisi umanitaria secondo l'approccio delle ‘tecnologie appropriate' stanno provando a sviluppare soluzioni alternative al progetto d'emergenza: partendo da una attenta riflessione su tecnologia e materiali, non solo ricercano soluzioni efficienti e sostenibili ma anche un'estetica e un linguaggio capaci di trarre linfa vitale dalla specificità dei luoghi. Attraverso l'analisi dell'approccio progettuale di ARCò - architettura & cooperazione, studio di Milano che opera da più di dieci anni in contesti di guerra e povertà, si intende riflettere sulle tematiche specifiche dell'architettura d'emergenza: la sostenibilità, la ricerca formale, il linguaggio e la comunicazione sono i campi entro cui si ricercano risposte adeguate, sia tecnologiche sia progettuali.
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Fontanella, Elena. "Figure dell'ibridazione. La dialettica delle opposizioni nell'ibrido architettonico e urbano." TERRITORIO, no. 56 (March 2011): 106–14. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-056018.

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Abstract:
Al fine di comprendere in che termini si possa parlare di ibridazione nel campo architettonico, in ‘Figure dell'ibridazione: la dialettica delle opposizioni nell'ibrido architettonico e urbano' si ripercorrono casi studio, appartenenti a diversi tempi e contesti, nei quali si evidenzia la compresenza di diverse categorie spaziali, di caratteri tipologici e livelli tecnologici, come il risultato di un'operazione assimilabile a quella dell'ibridazione, per come questa viene definita in ambito scientifico. Si riconosce all'ibrido la capacitŕ di conciliare gli opposti, di integrarli in un risultato arricchito proprio dalla dialettica tra condizioni antitetiche, e, attraverso una selezione di riferimenti alla cultura di progetto, si ragiona sulle coppie dialettiche individuate: sull'ibridazione di spazio aperto ed edificato, pubblico e privato, sulla mixité funzionale in opposizione alla separazione e alla specializzazione delle funzioni, sul rapporto tra architettura e natura e infine su quello tra architettura e scultura.
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Coppetti, Barbara. "Architettura e paesaggio tra prossimità e distanza." TERRITORIO, no. 63 (December 2012): 91–98. http://dx.doi.org/10.3280/tr2012-063018.

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Abstract:
The paper starts from the idea of the architectural nature of the landscape with the intention or revealing the figurative quality of mediocre contemporary landscapes, in relation to the search for meaning which design must confer on specific and close places. It is possible through architecture, even in a rarefied urban context, to research and propose new dynamic and changeable rules for urban planning. The scenarios proposed for the use of public land at Tor Bella Monaca are intended to highlight the relationship between the dimensions of architecture and those of the landscape: by reconsidering the density of the gap between Tor Bella Monaca and Torre Angela along the western edge; by designing new transverse areas to connect the neighbourhood internally; by working on the dialogue between the open courtyards along the eastern edge and the landscape of the Agro Romano countryside which runs into it.
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Benelli, Francesco. "Review: Vincenzo Scamozzi. Architettura è scienza, 1548-1616." Journal of the Society of Architectural Historians 63, no. 2 (June 1, 2004): 220–22. http://dx.doi.org/10.2307/4127954.

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Hodges, Richard, Richard Buckley, and Antonio Sennis. "An early medieval building tradition? A pagliaio at Colli a Volturno (Provincia di Isernia, Molise)." Papers of the British School at Rome 62 (November 1994): 311–21. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200010126.

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Abstract:
UN SISTEMA COSTRUTTIVO DI TRADIZIONE ALTO MEDIEVALEQuesto breve articolo descrive un fienile con tetto di paglia a Colli a Volturno in provincia di Isernia. Vengono descritti il resoconto della sua costruzione da parte del fattore e la sua architettura. La sua relazione con le tradizioni costruttive alto medievali in Italia viene anche brevemente considerata.
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Albini, Marco. "La cittŕ contemporanea come architettura mutevole del tempo." TERRITORIO, no. 55 (January 2011): 11–14. http://dx.doi.org/10.3280/tr2010-055002.

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Amendola, Giandomenico. "La sociologia urbana in Italia." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 90 (September 2010): 9–14. http://dx.doi.org/10.3280/sur2009-090002.

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Abstract:
La ristrettezza della base accademica spinge i giovani ricercatori verso aree disciplinari di confine. La Sociologia urbana italiana presenta oggi una grande varietŕ di temi affrontati in un'ottica di interdisciplinarietŕ. Accanto a quelli definibili classici quali l'immigrazione, la governance urbana, la semanticitŕ della cittŕ, la rigenerazione urbana, la sicurezza, il rapporto tra cittŕ compatta e cittŕ diffusa, ci sono, per esempio, i temi dei consumi, della mobilitŕ e delle tecnologie. Tra gli altri spicca il nodo delle forme fisiche della cittŕ e delle sue architetture e della loro rilevanza sia nel vissuto quotidiano che nelle strategie di sviluppo.
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Rivero-Lamela, Gloria. "CHRISTIAN NORBERG-SCHULZ: GENIUS LOCI: PAESAGGIO, AMBIENTE, ARCHITETTURA." Proyecto, Progreso, Arquitectura 23 (November 19, 2020): 198–99. http://dx.doi.org/10.12795/ppa.2020.i23.13.

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Abstract:
Christian Norberg-Schulz publicó este libro en 1979 en italiano, y fue traducido al inglés solo un año después. Desde entonces, se ha posicionado como uno de los ensayos primordiales en la reflexión y comprensión del lugar desde la perspectiva fenomenológica de la arquitectura. Como secuela de sus trabajos teóricos precedentes, con esta obra pretende superar la teoría abstracta y científica para conquistar la dimensión existencial de la arquitectura en su contexto. Para ello, el libro se estructura en ocho capítulos que se podrían dividir en tres partes: en la primera, teórica, se asientan los fundamentos de los distintos tipos de lugares analizados: lugar, lugar natural y lugar artificial. La segunda parte, a modo de travelling, recorre y analiza tres ciudades para descender a su genius loci. En la última, conclusiva, se deducen en primer término los aspectos inherentes del lugar para finalizar con una reflexión del “lugar hoy”. Se perciben, de esta manera, las posibles contribuciones de la fenomenología en el mundo contemporáneo.
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Dunlop, Anne. "Pinturicchio and the pilgrims: devotion and the past at Santa Maria del Popolo." Papers of the British School at Rome 71 (November 2003): 259–85. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200002464.

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Abstract:
PINTURICCHIO E I PELLEGRINI: LA DEVOZIONE E IL PASSATO A SANTA MARIA DEL POPOLOQuesto studio esamina le cappelle dei Cardinali Domenico e Girolamo Basso della Rovere in Santa Maria del Popolo a Roma, chiesa ricostruita sotto il pontificato di Papa Sixtus IV della Rovere negli anni Settanta del XV secolo. Le cappelle datano rispettivamente all'inizio e alla metà degli anni Ottanta del XV secolo, e sono attribuite all'artista umbro Pinturicchio, uno dei favoriti della curia della Rovere. Gli studi precedenti delle cappelle si sono prevalentemente occupati dell'abilità dell'artista nel realizzare architetture fittizie e dell'uso esteso di grottesche, ma non si sono mai soffermati a lungo sulle scene devozionali all'interno di esse. Questo articolo riconsidera l'opera dei della Rovere nella ricostruzione della chiesa, inclusa la sua importanza come luogo di pellegrinaggio, per sostenere che la distinzione moderna tra immagini votive e architetture fittizie mal rappresenta l'idea del Quattrocento di dipinti ‘classici’ innovativi, mentre potrebbero entrambe derivare da bisogni ben precisi della Chiesa.
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Zanzottera, Ferdinando. "Archeologia e architettura industriale: una relazione lunga quasi cinquant'anni." TERRITORIO, no. 89 (November 2019): 44–53. http://dx.doi.org/10.3280/tr2019-089005.

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Casonato, Camilla, and Marco Muscogiuri. "Il disegno "poietico" di Mario Bellini. Design, architettura, paesaggio." TERRITORIO, no. 91 (June 2020): 113–27. http://dx.doi.org/10.3280/tr2019-091012.

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Abstract:
Nel 2018 si inaugurava a Milano la mostra ‘Mario Bellini. Il disegno del Progetto'. I disegni, che ripercorrevano la fortunata carriera dell'architetto, divengono ora lo spunto per una duplice riflessione. Da un lato il disegno è indagato nelle sue molteplici nature e finalità: quale ausilio alla memoria, come veicolo per vedere, come strumento di comunicazione e soprattutto come luogo di elaborazione del pensiero progettuale. Dall'altro si avvia, proprio attraverso il filtro del disegno, una riflessione sul rapporto tra uomo e spazio, in riferimento alle molteplici scale a cui opera l'architetto, dall'oggetto all'architettura al paesaggio. Attraversando oltre quarant'anni di storia recente, la mostra testimoniava anche la profonda trasformazione delle tecniche e delle modalità del disegno professionale, stimolando una riflessione sul mutare dei rapporti tra disegno e progetto anche in relazione all'avvento del digitale.
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Di Franco, Andrea. "Architettura e paesaggio. Il progetto sostenibile nei territori vincolati." TERRITORIO, no. 54 (October 2010): 76–86. http://dx.doi.org/10.3280/tr2010-054012.

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Granata, Elena, and Carolina Pacchi. "Č possibile riformare le scuole di architettura in Italia?" TERRITORIO, no. 49 (July 2009): 153–65. http://dx.doi.org/10.3280/tr2009-049023.

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Abstract:
- The crisis of architectural schools in Italy and the profound uncertainty running through practices and the teaching of architectural and planning disciplines has roots which date back a long time. If we re-read today some of the texts and public actions of some of the greatest Italian architects or critics of architecture such as Giovanni Michelucci, Giancarlo De Carlo, Leonardo Benevolo and Bruno Zevi, in dissent with the scientific and academic communities to which they belonged, it is hard not to grasp, with the benefit of hindsight, the lucidity of their intellectual positions and the urgency of their arguments. Four episodes are presented which allow us to return to the issue of training architects in their relationship with the professional dimension and also with society and to consider more generally the crisis of inherited models of university education, which no longer seem able to meet the challenges of today.
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Cevizli, Antonia Gatward. "Alireza Naser Eslami, ed., Incontri di civiltà nel Mediterraneo. L’Impero Ottomano e l’Italia del Rinascimento: Storia, arte e architettura. (Biblioteca dell’Archivum Romanicum, ser. 1, Storia, Letteratura, Paleografia 434.) Florence: Leo S. Olschki, 2014. Pp. 184; many color and 19 black-and-white figures. €25. ISBN: 97888-222-6364-3. https://www.olschki.it/static/data/Prosp/SP/2014/63643.pdf." Speculum 93, no. 1 (January 2018): 204–5. http://dx.doi.org/10.1086/695409.

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Pugliano, Antonio. "I progetti della conoscenza e del restauro per la conservazione e la valorizzazione delle architetture e degli oggetti d’arte." Boletín de Arte, no. 32-33 (March 8, 2018): 567–90. http://dx.doi.org/10.24310/bolarte.2012.v0i32-33.4294.

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Abstract:
El presente artículo versa sobre los orígenes culturales y los antecedentes históricos que constituyen la base de la metodología proyectual de la restauración, enfocada a la valorización del patrimonio. Dicha metodología comporta una redefinición del actual concepto de restauración, acorde con las nuevas exigencias que plantea el uso y disfrute de los bienes culturales. El método restaurador al cual nos referimos y que exponemos en este trabajo a través de algunos ejemplos reales, debe resultar útil para la valorización de la arquitectura y de las obras de arte, las cuales deben ser conservadas correctamente en la plenitud de sus valores y significados.
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Merz, Jorg Martin, Filippo Titi, and Giulia De Marchi. "Studio di pittura, scoltura, et architettura nelle chiese di Roma (1674-1763)." Zeitschrift für Kunstgeschichte 53, no. 2 (1990): 243. http://dx.doi.org/10.2307/1482536.

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Ridgway, David. "Nuragic Conflicts - Barbro Santillo Frizell (ed.): Arte militare e architettura nuragica: Nuragic Architecture in its Military, Territorial and Socio-economic Context. Proceedings of the First International Colloquium on Nuragic Architecture at the Swedish Institute in Rome, 7–9 December 1989. (Skrifter utgivna av Svenska Institutet i Rom, 4°, 48.) Pp. 195; numerous illustrations. Stockholm: Paul Åström, 1991. Paper, Sw. Kr. 350." Classical Review 43, no. 2 (October 1993): 387–88. http://dx.doi.org/10.1017/s0009840x00287908.

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Zoelly, Pierre. "Review: L'Opera di Giuseppe Pagano tra politica e architettura by Antonino Saggio." Journal of the Society of Architectural Historians 45, no. 1 (March 1, 1986): 77–78. http://dx.doi.org/10.2307/990135.

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Galliani, Pierfranco. "Architettura industriale moderna: evoluzione degli approcci e consapevolezze per il riuso." TERRITORIO, no. 89 (November 2019): 24–34. http://dx.doi.org/10.3280/tr2019-089003.

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Pasqui, Gabriele. "Il nuovo Dipartimento di Architettura e Studi Urbani: appunti per un'agenda." TERRITORIO, no. 64 (February 2013): 7–8. http://dx.doi.org/10.3280/tr2013-064001.

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Abstract:
This paper poses a few questions concerning the definition of a working agenda on which people can agree for the launch of the new Department of Architecture and Urban Studies of the Polytechnic of Milan. The following issues are proposed for general consideration: a revisitation of the research programme and disciplinary paradigms in relation to the profound crisis experienced by the country, Europe and the entire world; the connections between our areas of research and the technological change that is affecting towns, cities and regions; the interpretation of relationships between space and society by enhancing theoretical thinking and focusing on everyday living practices; the development of research programmes that are attentive both to governance tools and forms and how they interrelate with planning activities and the economic context and also to planning devices and the implementation and assessment of urban and regional policies.
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Held, Heinz-Georg, and Michele Cometa. "Il Romanzo dell' Architettura. La Sicilia e il Grand Tour nell'eta di Goethe." Zeitschrift für Kunstgeschichte 65, no. 2 (2002): 272. http://dx.doi.org/10.2307/4150689.

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Deambrosis, Federico, and Alessandro De Magistris. "Architetture di formazione: note sull'edilizia scolastica italiana del Novecento." TERRITORIO, no. 85 (September 2018): 103–13. http://dx.doi.org/10.3280/tr2018-085013.

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Bertani, Elena, Oriana Codispoti, and Renzo Riboldazzi. "Il disegno urbano nelle riviste italiane di architettura e urbanistica, 1945-1980." TERRITORIO, no. 87 (June 2019): 38–44. http://dx.doi.org/10.3280/tr2018-087007.

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Giacomini, Lorenzo. "The Room: la meraviglia dell'inizio. Architettura e archetipo in Louis I. Kahn." TERRITORIO, no. 60 (March 2012): 129–37. http://dx.doi.org/10.3280/tr2012-060023.

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Abstract:
Like a shining shadow, Louis Kahn's poetry is found in all his works, both built or just designed. In his conferences, Kahn formulates thoughts that often touch on notes of poetry, the sacred, or a mystic science of cosmos where the architect becomes a narrator of our origins. It is not, however, a question of simple cultural ornament, or a search for consensus, but a free inner necessity which produces expression, creation and design, and which translates into categories that literally materialise as architectural forms. ‘The Room', a 1971 sketch which shows the mind of this great ‘Philosopher by nature' like a stage, is an emblem of the original node that joins matter and spirit, which binds architecture and thought, architecture and archetype, well beyond the limits of Louis Kahn's personal experience.
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Cozza, Cassandra. "Da spazi abbandonati a patrimoine vivant: rigenerazione di architetture industriali." TERRITORIO, no. 89 (November 2019): 35–43. http://dx.doi.org/10.3280/tr2019-089004.

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Infussi, Francesco. "Michele Nastasi: «Il quotidiano dell'eccezione: luoghi comuni e architetture globali»." TERRITORIO, no. 58 (September 2011): 180–93. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-058018.

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Jenkens, A. Lawrence. "All'ombra delle volte: Architettura del quattrocento a Firenze e Venezia Massimo Bulgarelli Matteo Ceriana." Journal of the Society of Architectural Historians 56, no. 3 (September 1997): 367–68. http://dx.doi.org/10.2307/991260.

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Balducci, Alessandro. "Il progetto Fragilità Territoriali." TERRITORIO, no. 91 (June 2020): 19–21. http://dx.doi.org/10.3280/tr2019-091002.

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Abstract:
Il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano è tra i dipartimenti italiani finanziati dal Ministero dell'Università e della Ricerca per il periodo 2018-2022 nell'ambito dell'iniziativa ‘Dipartimenti di Eccellenza'. Per il quinquennio, il dastu si è impegnato a esplorare i processi articolati e plurali di fragilizzazione del rapporto tra spazio e società. Un primo lavoro, presentato in questo servizio, è una descrizione di alcune declinazioni della fragilità territoriali a partire dalle diverse angolazioni dalle quali il tema è affrontato in 16 diverse linee di ricerca. L'obiettivo di questo lavoro è stato quello di aprire un dialogo sulle definizioni che consentisse di costruire una prima base - un lessico comune - per lo sviluppo di questo complesso programma di ricerca.
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Borsa, Davide, and Giovanna D'Amia. "Il Fiordo di Oslo. Un laboratorio europeo di trasformazione urbana." TERRITORIO, no. 56 (March 2011): 138–40. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-056021.

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Abstract:
Il processo di trasformazione che ha investito la capitale norvegese e il ruolo del fiordo nei processi di urbanizzazione sono stati oggetto di un seminario internazionale che si č svolto presso la facoltŕ di Architettura e Societŕ del Politecnico di Milano il 26 maggio 2010, le cui tematiche sono qui riassunte negli interventi di Dag Tvilde e di Marius Grřnning. Musei, infrastrutture, housing e terziario avanzato irrompono nello scenario post-industriale del waterfront: č il nuovo mix funzionale disegnato e scelto dai norvegesi per il rilancio della loro capitale che si vuole candidare a nuova tappa del grand tour europeo. Le ambiziose promesse programmatiche saranno mantenute? Č ancora possibile conciliare sviluppo, qualitŕ urbana, conquiste sociali, attraverso procedure di progettazione e programmazione democratica che mantengono una centralitŕ dell'attore pubblico come protagonista?
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Zchomelidse, Nino. "Cultus et Decor: Liturgia e architettura nella Roma Tardoantica e Medievale.Sible de Blaauw." Speculum 72, no. 4 (October 1997): 1154–57. http://dx.doi.org/10.2307/2865967.

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Mitrovic, Branko. "Palladio's Theory of the Classical Orders in the First Book of I Quattro Libri Dell' Architettura." Architectural History 42 (1999): 110. http://dx.doi.org/10.2307/1568707.

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Balducci, Alessandro. "Territorio e le riviste di Architettura e di Urbanistica di fronte al problema della valutazione." TERRITORIO, no. 47 (February 2009): 7–8. http://dx.doi.org/10.3280/tr2008-047001.

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Vianello, Maurizio. "Alessandra Capanna, Le Corbusier, Padiglione Philips, Bruxelles. – Universale di Architettura. Turin: Editore: Testo & Immagine, 2000." Nexus Network Journal 3, no. 1 (April 2001): 149–50. http://dx.doi.org/10.1007/s00004-000-0016-z.

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Krinsky, Carol Herselle. "La città degli ebrei. Il Ghetto di Venezia: Architettura e urbanistica Ennio Concina Ugo Camerino Donatella Calabi." Journal of the Society of Architectural Historians 52, no. 3 (September 1993): 367–68. http://dx.doi.org/10.2307/990853.

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Schofield, Richard. "A Humanist Description of the Architecture for the Wedding of Gian Galeazzo Sforza and Isabella D'Aragona (1489)." Papers of the British School at Rome 56 (November 1988): 213–40. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200009624.

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Abstract:
LA DESCRIZIONE DI UN UMANISTA DELLA “ARCHITETTURA” ALLESTITA PER LE NOZZE DI GIAN GALEAZZO SFORZA ED ISABELLA D'ARAGONA (1489)Stefano Dulcino, nel suo libro “Nuptiae Illustrissimi Ducis Mediolani” (Milano 1489), descrisse l'architettura effimera in legno che fu realizzata per le nozze di Gian Galeazzo Sforza ed Isabella d'Aragona. L'architettura comprendeva delle arcate decorate da un'elaborata decorazione fogliata ed un tiburio, di fronte al duomo di Milano. Qui si è ricostruito questo tiburio e si è discussa la problematica relativa si suoi significati ed al suo progettista. Sebbene rappresentazioni di poligoni cupolati avessero un numero vastissimo di usi simbolici nel Quattrocento e nel Cinquecento (come ad esempio per il tempio di Salamone, per quello di Diana e Giunone, etc.), nessuno di questi sembra soddisfacente per spiegare la nostra struttura. Viene per ipotesi suggerito che Bramante, piuttosto che Leonardo o qualche altro architetto lombardo locale, ne sia stato l'autore, e che il tiburio fosse una riproduzione di un tipo di vestibolo che Alberti riteneva fosse assai in voga presso gli antichi.
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Ackerman, James S. "Manfredo Tafuri. Venezia e il rinascimento: religione, scienza, architettura. (Saggi, 686.) Turin: Einaudi, 1985. L.45,000." Renaissance Quarterly 39, no. 4 (1986): 737–40. http://dx.doi.org/10.2307/2862327.

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Valier, Agostino. "Le architetture del fallimento. Strategie e tecniche per il riuso dei progetti incompiuti." TERRITORIO, no. 87 (June 2019): 113–21. http://dx.doi.org/10.3280/tr2018-087018.

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Moore, Derek A. R. "Review: Michele Sanmicheli: Architettura, linguaggio e cultura artistica nel Cinquecento by Howard Burns, Christoph Liutpold Frommel, Lionello Puppi." Journal of the Society of Architectural Historians 57, no. 4 (December 1, 1998): 466–68. http://dx.doi.org/10.2307/991465.

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Mitrović, Branko. "Guarino Guarini’s Architectural Theory and Counter-Reformation Aristotelianism: Visuality and Aesthetics in Architettura civile and Placita philosophica." I Tatti Studies in the Italian Renaissance 23, no. 2 (September 1, 2020): 375–96. http://dx.doi.org/10.1086/710779.

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Jacobs, Fredrika H. "Woman's Capacity to Create: The Unusual Case of Sofonisba Anguissola*." Renaissance Quarterly 47, no. 1 (1994): 74–101. http://dx.doi.org/10.2307/2863112.

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Abstract:
Among the more than 160 uomitti valenti whose lives and works are included in the second edition of Giorgio Vasari's Le vite de’ più eccellentipittori, scultori et architettori, 1568, are several women: Properzia De’ Rossi (c. 1490-1530), Suor Plautilla Nelli (1532-1587/88), Lucrezia Quistelli, who was “taught by Alessandro Allori,” Sofonisba Anguissola (c. 1532-1625), and her sisters Lucia (c. 1540-c. 1565) and Europa (1542/43-78). Although De' Rossi was the only one of these women distinguished by her own vita, it was Sofonisba Anguissola who accrued the greatest amount of literary adulation during her lifetime (fig. 1). If contemporaneous sources are to be believed, this acclaim may be attributed to her excellence as a portrait painter.
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Capanna, Alessandra. "Manfredi Nicoletti, Sergio Musmeci. Organicità di forme e forze nello spazio – Universale di architettura, 54. Turin: Testo & Immagine, 1999." Nexus Network Journal 2, no. 1-2 (June 2000): 173–74. http://dx.doi.org/10.1007/s00004-999-0021-9.

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Gardner, Julian. "Review: Cultus et Decor: Liturgia e Architettura nella Roma tardoantica e medievale; Basilica Salvatoris, Sanctae Mariae, Sancti Petri by Sible de Blaauw." Journal of the Society of Architectural Historians 55, no. 4 (December 1, 1996): 482–84. http://dx.doi.org/10.2307/991204.

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Galletti, Sara. "Review: Studio d’Architettura Civile: Gli atlanti di architettura moderna e la diffusione dei modelli romani nell’Europa del Settecento by Aloisio Antinori, ed." Journal of the Society of Architectural Historians 73, no. 3 (September 1, 2014): 429–31. http://dx.doi.org/10.1525/jsah.2014.73.3.429.

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