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Journal articles on the topic 'Attuazione'

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1

Marchigiani, Elena. "I conflitti della mobilità: una difficile attuazione." TERRITORIO, no. 82 (December 2017): 26–28. http://dx.doi.org/10.3280/tr2017-082004.

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Cannella, Giovanni, and Chiara Favilli. "La direttiva sulle sanzioni per l'impiego di cittadini di Paesi terzi il cui soggiorno č irregolare: contenuto ed effetti nell'ordinamento italiano." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 2 (September 2011): 37–51. http://dx.doi.org/10.3280/diri2011-002003.

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Abstract:
Sommario: 1. Contesto e obiettivo della direttiva 2009/52/CE - 2. La mancata attuazione della direttiva 2009/52/CE alla luce del sistema generale di attuazione delle direttive in Italia - 3. Il contenuto della direttiva - 3.1. Il divieto di assunzione e le sanzioni corrispondenti - 3.2. Il pagamento degli arretrati - 3.3. Le fattispecie penali - 3.4. L'agevolazione delle denunce - 3.5. Le ispezioni - 4. L'applicazione della direttiva nell'ordinamento italiano - 4.1. Le sanzioni penali - 4.2. Le altre sanzioni - 4.3. Il pagamento degli arretrati - 4.4. La prova del rapporto di lavoro - 4.5. Il subappalto - 4.6. L'agevolazione delle denunce
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Tullini, Patrizia. "Effettività dei diritti fondamentali del lavoratore: attuazione, applicazione, tutela." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 150 (June 2016): 291–316. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2016-150004.

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4

Bina, Elisabetta, and Clara Pusceddu. "Stato di attuazione della Valutazione Ambientale Strategica: un'analisi interpretativa." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 43 (February 2010): 78–103. http://dx.doi.org/10.3280/riv2009-043007.

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Abstract:
Il presente contributo propone un'analisi interpretativa dello stato di attuazione della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) alla luce delle nuove evoluzioni a livello nazionale e internazionale. Quanto qui proposto rappresenta la prima fase di un lavoro che si pone come obiettivo l'elaborazione di un percorso metodologico per l'implementazione della Valutazione Ambientale Strategica di piani e programmi in ambito costiero. In particolare si vuole giungere alla definizione di una procedura che, partendo da una specifica visione interpretativa del concetto "ambiente", consenta di individuare indicatori ambientali di contesto e di performance idonei a leggere lo stato dell'ambiente e i trend evolutivi in atto. Il contributo č strutturato in tre parti di analisi aventi per oggetto: 1. la normativa vigente, quale elemento fondante per comprendere e individuare i limiti e i punti di forza nei casi applicativi; 2. i manuali e le linee guida per l'implementazione della VAS, disponibili in Italia e in Gran Bretagna; 3. 12 casi di studio, omogenei per tipologia e periodo di elaborazione, scelti fra quelli presentati in Italia e in Europa nell'arco di un anno (agosto 2006-giugno 2007). L'analisi della normativa vigente ha come obiettivo principale la schematizzazione della struttura e dei contenuti del Rapporto Ambientale, per poter evidenziare lo stato di recepimento di quanto previsto dal legislatore nei singoli casi di studio. L'analisi di dettaglio dei manuali, scelti fra quelli disponibili in italiano e in inglese, č diretta a comprendere come la disponibilitŕ e la qualitŕ di tali strumenti possa influire sulle caratteristiche dell'elaborato finale. Le informazioni desunte dall'analisi e dal confronto dei dodici casi di studio, strutturate in forma matriciale, sono dirette ad evidenziare le differenze fra gli elaborati in termini di contenuti ambientali, culturali e paesaggistici caratterizzanti la descrizione del contesto, in termini di criteri di scelta degli indicatori, e di tipologie di impatti. Tali differenze conducono alla classificazione degli elaborati in tre gruppi, ognuno rappresentativo di una spe- cifica categoria interpretativa. Ogni gruppo č descritto nelle sue peculiaritŕ e caratteristiche. Il contributo si conclude con alcune indicazioni sugli sviluppi futuri della ricerca.
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Pesaresi, Franco, and Fabio Ragaini. "L'integrazione socio-sanitaria nelle marche: modello e stato di attuazione." PRISMA Economia - Società - Lavoro, no. 3 (January 2014): 103–20. http://dx.doi.org/10.3280/pri2012-003009.

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6

Migliucci, Debora. "«Senza distinzioni di sesso»: L'Unione femminile nazionale e l'attuazione del principio costituzionale di eguaglianza (1946-1975)." STORIA IN LOMBARDIA, no. 3 (March 2011): 87–113. http://dx.doi.org/10.3280/sil2010-003004.

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Abstract:
Il saggio ricostruisce il percorso evolutivo seguito dall'Unione femminile nazionale nel corso del primo trentennio postbellico. Lo sguardo sull'azione dell'Unione permette di cogliere le strategie di pressione sulla classe politica impostate dalle associazioni femminili nel primo periodo repubblicano, pressione indispensabile per il processo di attuazione dei principi piů avanzati contenuti nella Costituzione.
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7

Bazzo, Eleonora. "La riforma del credito al consumo." ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no. 2 (November 2012): 197–220. http://dx.doi.org/10.3280/ed2012-002003.

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Abstract:
In questi ultimi anni tutti i maggiori paesi industrializzati, non solamente nell'ambito dell'Unione Europea, hanno approvato riforme nel settore del credito al consumo. L'esigenza di favorire la concorrenza tra le imprese e l'allargamento dei mercati ha imposto il coordinamento comunitario o federale delle differenti legislazioni e l'elaborazione di sistemi normativi certi, adeguati ed uniformi, che impediscano comportamenti scorretti e limitino i costi transattivi a carico delle parti, attraverso la standardizzazione delle principali regole di condotta e delle pratiche commerciali. L'Unione Europea, perciň, ha voluto fornire regole non solamente per armonizzare la pluralitŕ delle fonti normative, comunitarie e nazionali, che governavano il settore, ma anche per ottenere la piena realizzazione del mercato interno e per favorire l'intensificazione delle negoziazioni transfrontaliere. In tale ambito, la disciplina italiana, riformata per dare attuazione alla relativa direttiva, si č posta come obiettivi il conseguimento della trasparenza e dell'efficienza del mercato creditizio, favorendo anche il rafforzamento delle istanze di protezione dei consumatori. L'obiettivo di questo articolo č quello di fornire una visione d'insieme della materia, analizzando sia l'importanza che questo settore ha assunto nell'ambito dell'economia europea e nazionale, sia il sistema normativo costituito dalla direttiva 2008/48/CE e dalle relative fonti nazionali di attuazione.
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Trisciuoglio, Andrea. "Il principio del merito nel diritto delle amministrazioni romane. Riflessioni storico-comparatistiche sulle carriere nei pubblici uffici." Revista Digital de Derecho Administrativo, no. 16 (December 15, 2016): 279. http://dx.doi.org/10.18601/21452946.n16.13.

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Abstract:
Il contributo mette a confronto il diritto delle amministrazioni romane, in particolare quello tardoimperiale basato sulle costituzioni degli imperatori, con il diritto costituzionale-amministrativo italiano (ivi incluse le più recenti novità normative) in tema di accesso e avanzamento nei pubblici uffici. Si osserva come nei due diritti considerati si delinea il principio meritocratico e si riflette, alla luce dell’esperienza romana, su come si possa giungere ad una sua concreta, condivisibile attuazione.
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9

Barraud de Lagerie, Pauline, Élodie Béthoux, Arnaud Mias, and Élise Penalva-Icher. "Tra attuazione e dibattito: primi insegnamenti dalla legge francese del 2017 sul dovere di vigilanza delle imprese." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 169 (April 2021): 37–51. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2021-169003.

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Abstract:
Il saggio esamina la legge francese del marzo 2017 sul dovere di vigilanza delle imprese multi-nazionali attraverso la lente dei principali attori coinvolti nel processo di attuazione. La tesi principale si appunta sulla "managerializzazione£ della legge operata dai professionisti della vigilanza, figure interne ed esterne alle imprese multinazionali, che rischia di influenzare il modo in cui la giurisprudenza interpreterà la portata degli obblighi di vigilanza disposti dalla medesima legge.
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Ancione, Giuseppe. "Fiscal compact ed attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali in Italia." E-REVISTA INTERNACIONAL DE LA PROTECCION SOCIAL 4, no. 1 (2019): 102–17. http://dx.doi.org/10.12795/e-rips.2019.i01.07.

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Carcano, Domenico. "Il CSM dopo i 50 anni: amministrazione della giurisdizione e funzione disciplinare." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 2 (May 2009): 13–21. http://dx.doi.org/10.3280/qg2009-002003.

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Abstract:
- Malgrado siano trascorsi 50 anni da quando, con la legge 24 marzo 1958 n. 195, č stata data attuazione alla norma costituzionale con la quale si sono trasferite dal Ministro della giustizia a un organo di governo autonomo tutte quelle funzioni mediante le quali si realizza la gestione del personale della magistratura, non sembra che sia stata ancora colta nella sua giusta dimensione la centralitŕ del Consiglio superiore della magistratura nell'assetto costituzionale.
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Erba, Valeria. "L'insegnamento dell'urbanistica in Italia." Ciudades, no. 02 (February 1, 2018): 119. http://dx.doi.org/10.24197/ciudades.02.1995.119-126.

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Abstract:
Nel corso del 1993 sono state introdotte in Italia sostanziali innovazioni nel campo dell'insegnamento dell'Urbanistica in seguito all'approvazione del Nuovo Ordinamento delle Facoltà di Architettura, in attuazione della delibera CEE 85/384 sulla formazione finalizzata allo svolgimento delle attività esercitate col titolo professionale di architetto.L'insegnamento della disciplina propiamente chiamata Urbanistica viene tradizionalmente impartito in Italia nelle Facolta di Architettura e di Ingegneria, con la possibilità anche di connotare in modo specifico alcuni Corsi di Laurea delle due Facolta.
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Salvi, Giovanni. "Organizzazione del pubblico ministero e Procura generale presso la Corte di cassazione." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 5 (December 2011): 187–207. http://dx.doi.org/10.3280/qg2011-005013.

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Abstract:
1. Da autocrate a monarca costituzionale? / 2. Il Csm e le linee guida: una costruzione importante ma incompiuta / 3. Azione penale obbligatoria, potere diffuso e gerarchia / 4. Il procuratore generale della Cassazione e il governo autonomo: potenzialitŕ di un vertice non gerarchico / 5. Le prassi di applicazione dell'art. 6 della Procura generale della Cassazione: il quadro di riferimento / 6. L'esito della vigilanza / 7. Primi esempi di attuazione dell'art. 6 / 8. Un "caso di studio": l'iscrizione della notizia di reato.
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Poli, Irene, and Chiara Ravagnan. "La rigenerazione urbana nel Piano Regolatore Generale di Roma. Tra attuazione e innovazione." Ciudades, no. 20 (September 28, 2017): 135–53. http://dx.doi.org/10.24197/ciudades.20.2017.19.

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Abstract:
Nell’ambito delle riflessioni sulla rigenerazione urbana, i fronti avanzati del dibattito disciplinare internazionale si fanno portatori di nuovi riferimenti significativi inerenti sia questioni endogene agli approcci disciplinari, sia tematiche collegate al cambiamento globale del contesto ambientale, socio-economico e culturale. Il PRG di Roma (2008) ha avviato la sperimentazione di una strategia complessiva di rigenerazione. Nel quadro di questa strategia, i «Programmi integrati» si distinguono per il carattere partenariale e l’approccio complesso alla costruzione della città pubblica. La limitata sperimentazione di questi strumenti apre tuttavia la strada anche ad altre pratiche per la rigenerazione resiliente dei “beni comuni” attraverso modalità innovative.
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Lottini, Micaela. "Il Compliance package e la corretta attuazione del diritto europeo: novità e riforme." Cultura e Diritti, no. 3 (2019): 59–76. http://dx.doi.org/10.12871/97888331804036.

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Alessandrini, Paolo. "Lo stato di attuazione della legge delega n. 42/2009 sul federalismo fiscale." QT Quaderni di Tecnostruttura, no. 41 (September 2011): 10–13. http://dx.doi.org/10.3280/qt2011-041003.

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Falletti, Maddalena. "Cinque zoom sul Cairo. I progetti attuati e quelli in via di attuazione." TERRITORIO, no. 50 (October 2009): 85–95. http://dx.doi.org/10.3280/tr2009-050010.

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Abstract:
- The article considers five cases, the Sixth of October new town, the City of the Dead, the Zabbaleen neighbourhood, the Al Azhar park and finally the Nile Tower project by Zaha Hadid to give a review of current tendencies in the transformation of urban Cairo, looking at critical issues, the methodologies commonly employed and the large scale consequences. Although they appear very different, the cases reveal a common matrix and respond to an approach to the management of space which seems to move towards the consolidation of a policy of social exclusion.
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Bronzini, Giuseppe. "Il reddito minimo garantito nell'Unione europea: dalla Carta di Nizza alle politiche di attuazione." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 130 (June 2011): 225–45. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2011-130002.

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Abstract:
Il diritto al reddito minimo garantito č un diritto fondamentale di matrice europea perché cosě riconosciuto sia dalla Carta di Nizza che dalla Carta sociale europea. Inoltre, ledell'UE lo hanno da tempo previsto come base per la lotta all'esclusione sociale sino ad integrarlo nel 2007 nei principi comuni di, asse di riferimento anche per la nuova Strategia 2020, che ha preso il posto della. La natura di diritto sociale fondamentale, diretto a salvaguardare la dignitŕ della persona, come precisato in alcune recenti Risoluzioni del Parlamento europeo, esclude modalitŕ irragionevolmente condizionate e lesive dell'autonomia delle persone nella garanzia delle prestazioni. Nonostante le univoche indicazioni sovranazionali l'Italia č l'unico Paese dell'UE, insieme a Grecia ed Ungheria, a non avere alcuno schema di reddito minimo. Solo le Regioni hanno cercato di rispondere alle ripetute sollecitazioni dell'Unione, in particolare la Regione Lazio, con un provvedimento del 2009, ormai decaduto. Tuttavia, le emergenze determinate dalla crisi economica e dell'euro potrebbero spingere l'Unione ad adottare una normativa propria e vincolante che rafforzi la solidarietŕ e la coesione sociale interna.
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Gottero, Enrico. "Hafencity: la cittŕ nella cittŕ." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 104 (October 2012): 109–22. http://dx.doi.org/10.3280/asur2012-104007.

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Abstract:
Il progetto del quartiere di HafenCity rappresenta il caso di un grande intervento di rigenerazione urbana ubicato in un'area portuale dismessa sul fiume Elba, nelle vicinanze del centro storico della cittŕ di Amburgo. In questo saggio l'autore ripercorre tutte le tappe dell'intero processo di programmazione e attuazione dell'intervento, in cui riaffiora continuamente il forte legame con l'acqua e con il passato industriale dell'area. Un progetto orchestrato dall'attore pubblico in cui emerge l'approccio urbano sostenibile e la volontŕ di (ri)creare uno spazio con una propria identitŕ, capace di dare origine ai nuovi luoghi della cittŕ e nella cittŕ.
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Illari, Silvia. "RETRACING SOME “FOOTSTEPS” ON THE ROAD OF THE ITALIAN REPUBLICAN CONSTITUTION." Il Politico 84, no. 1 (June 25, 2019): 47–64. http://dx.doi.org/10.4081/ilpolitico.2019.51.

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Abstract:
Ripercorrendo alcuni “passi” del percorso compiuto dalla Costituzione italiana del 1948, si è tentato in primis di soffermare l’attenzione sul modello liberaldemocratico scaturito dall’arduo lavoro dei Costituenti. Questi gettarono le basi di un nuovo inizio, poi seguì la travagliata attuazione e il crescente susseguirsi di progetti di riforma, spesso non arrivati a compimento, se non addirittura respinti con voto popolare. “Tutti avvertono che non va, ma non si sa come corregerla o sostituirla” affermò Ugo Spirito già nel lontano 1972. E intanto la Costituzione del 1948 appare ancora oggi come il patto che lega il popolo italiano nella libertà e nella democrazia, oltre tutte le ragioni di divisione.
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Savio, Guido. "Lo stato di attuazione della direttiva rimpatri e il nuovo regolamento unico per i CIE." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 3 (April 2015): 64–80. http://dx.doi.org/10.3280/diri2014-003004.

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Soro, Giovanni Maria, and Raffaella Fornero. "La riprogettazione organizzativa in un'azienda Territoriale metropolitana: il modello ed il percorso di costruzione e attuazione." MECOSAN, no. 100 (May 2017): 101–21. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2016-100006.

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Hassemer, Chiara. "Ambiente e territorio in una prospettiva europea e italiana." Veredas do Direito: Direito Ambiental e Desenvolvimento Sustentável 12, no. 23 (October 30, 2015): 17. http://dx.doi.org/10.18623/rvd.v12i23.462.

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Abstract:
La produzione normativa in materia di politiche ambientali e territoriali della attuale legislatura italiana è prevalentemente contenuta in decreti legge e decreti legislativi, emanati anche al fine di adeguare l'ordinamento nazionale alla legislazione europea.Le tematiche ambientali sono presenti anche nei documenti di bilancio (eco bilancio ed eco rendiconto) e nell'ambito dei documenti di economia e finanza (DEF), che recano specifiche sezioni dedicate proprio allo stato di attuazione degli impegni per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra (cd. Allegato "Kyoto").Inoltre nella nuova programmazione dei fondi strutturali per il periodo 2014-2020 è presente una particolare attenzione alla tutela e alla valorizzazione dei beni ambientali, nonché alla promozione di interventi e azioni per favorire l'adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi.
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Natale, Andrea, and Carlo Renoldi. "La tutela dei diritti e i paradossi del diritto. La direttiva rimpatri, l'Italia e la libertŕ dei migranti." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 5 (December 2011): 7–21. http://dx.doi.org/10.3280/qg2011-005002.

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Abstract:
Della tardiva attuazione della direttiva rimpatri nell'ordinamento italiano, della cd. sentenza El Dridi della Corte di giustizia, delle ricadute che l'inadempimento all'obbligo comunitario determina sull'ordinamento interno si č giŕ scritto tutto (o quasi). Nessun commento tecnico, dunque. Č perň possibile tentare di tracciare un quadro d'insieme della vicenda, considerando quali tic culturali si siano disvelati nelle reazioni di tribunali, corti europee, accademia e palazzi del potere. Una vicenda - quella della legislazione sull'immigrazione - che permette di appurare come la legge costituita non tema piů il paradosso e di come si giochi, sulla pelle dei migranti, una partita ideologica e dimentica dell'. Che costringe il giurista a rispolverare i ferri del mestiere, strumenti (nuovi e antichi) forse capaci di offrire una piů completa tutela alle libertŕ individuali
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Trupiano, Gaetana. "Lo strumento finanziario della politica europea di vicinato (European Neighbourhood and Partnership Instrument)." CITTADINANZA EUROPEA (LA), no. 1 (December 2010): 181–91. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2010-001009.

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Abstract:
Il lavoro si occupa dell´European Neighbourhood and Partnership Instrument (ENPI), strumento finanziario che rende operativa la Politica europea di vicinato (European Neighbourhood Policy: ENP). Dopo aver illustrato gli obiettivi e la struttura dell´ENP e il ruolo degli Action Plans, che identificano le prioritŕ della cooperazione tra l´Unione Europea (UE) e i suoi vicini, l'analisi approfondisce il ruolo dell´ENPI presentandone, quindi, in dettaglio, gli aspetti finanziari. Nelle conclusioni, dopo aver espresso un giudizio in generale positivo sullo strumento, si sottolinea la vastitŕ dell'area coperta dall´ENP e, di conseguenza, dall´ENPI; sono evidenziate anche le difficoltŕ di attuazione delle sue procedure complesse, la non sempre sufficiente attrattivitŕ per i paesi vicini e la scarsitŕ dei fondi assegnati dall´UE a fronte di obiettivi molto ambiziosi.
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Ponzano, Paolo. "Un milione di cittadini potranno chiedere una legge europea: un diritto di iniziativa ‘sui generis'." CITTADINANZA EUROPEA (LA), no. 1 (March 2011): 115–25. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2011-001007.

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Abstract:
L'articolo si propone di chiarire la natura sui generis del diritto di iniziativa legislativa dei cittadini europei introdotto dal Trattato di Lisbona, esaminando quindi il contenuto del regolamento di attuazione che disciplina la raccolta del milione di firme necessarie per chiedere alla Commissione europea l'elaborazione di una proposta di legge europea. L'articolo analizza in particolare le principali differenze tra il testo di regolamento proposto inizialmente dalla Commissione europea e quello ufficialmente adottato il 16 febbraio 2011. L'autore ritiene che il nuovo strumento potrebbe avere a livello europeo la stessa efficacia di analoghi strumenti esistenti a livello nazionale, tanto piů se, com'č probabile, la Commissione si conformerŕ alla pratica seguita finora nei riguardi delle richieste legislative ricevute dagli Stati membri, dalle altre istituzioni europee (Parlamento e Consiglio) e dai gruppi di pressione.
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Testa, Maria Vittoria, Nadia Boido, Patrizia Montone, Simona Arrŕ, and Elena Bonardi. "Io sono unico e speciale: l'educazione alla sessualitŕ come prevenzione dell'abuso. Un'esperienza nel territorio di Alba e Bra." MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no. 2 (June 2010): 97–107. http://dx.doi.org/10.3280/mal2010-002008.

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Abstract:
Il progetto nasce come intervento di promozione della salute emotiva-sessuale dei bambini. Si propone di trasferire competenze preventive alle figure di riferimento dei bambini della scuola dell'infanzia e primaria attraverso l'attivazione di laboratori finalizzati a favorire una maggiore consapevolezza del proprio corpo e a promuovere la sicurezza personale. Il metodo interattivo ha facilitato il dialogo tra i diversi attori coinvolti, la consapevolezza sul tema e l'attivazione di fattori protettivi nel contesto di vita del bambino. Il progetto si č realizzato in quattro anni e i risultati dell'indagine effettuata si riferiscono al secondo anno di attuazione. La prospettiva č che gli insegnanti giŕ formati diventino a loro volta conduttori di gruppi di altri insegnanti, favorendo l'inserimento del progetto nelle attivitŕ curricolari per promuovere una cultura piů attenta alle necessitŕ dei bambini.
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Lenna, Pietro. "La rete ecologica lombarda e alcune azioni attuative." TERRITORIO, no. 58 (September 2011): 75–89. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-058010.

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Abstract:
Il disegno di rete ecologica regionale trova concreta attuazione solo se recepito dalla programmazione territoriale/ambientale degli enti locali e solo se in grado di fare convergere volontŕ e capacitŕ d'azione di tutti gli attori coinvolti nello sviluppo territoriale. Il contratto di rete in Provincia di Varese descritto nel contributo si basa su azioni pratiche, strategiche e di coinvolgimento con l'obiettivo di definire il quadro di connessione ecologica dei siti appartenenti a Rete Natura 2000, presenti sul territorio provinciale. Per affinitŕ di obiettivi e struttura, lo strumento politicoamministrativo č un adattamento ragionato del Contratto di Fiume che mira al miglioramento ambientale, in un contesto locale coerente dal punto di vista ecosistemico che, sulla base della programmazione negoziata e condivisa del territorio, mira al raggiungimento di un assetto duraturo.
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Isola, Federica, Cheti Pira, and Corrado Zoppi. "Valutazione ambientale strategica e programmazione dello sviluppo urbano come attuazione della pianificazione strategica dei comuni della Sardegna." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 56 (September 2014): 254–79. http://dx.doi.org/10.3280/riv2013-056012.

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Tammaro, Ciro. "Il contratto matrimoniale quale meccanismo giuridico di attuazione storica del sacramento: La visione d iS. Tommaso D’Aquino." Revista Española de Derecho Canónico, no. 161 (January 1, 2006): 725–45. http://dx.doi.org/10.36576/summa.29590.

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Benarros, Myriam. "INFORMATIZZAZIONE DELL’ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA. GARE TELEMATICCHE NELLE P.A. NUOVO ELEMENTO DI EFFICIENZA E ECONOMICITÀ? ANALISI E PROSPETTIVE." Revista Jurídica da FA7 5 (April 30, 2008): 11–54. http://dx.doi.org/10.24067/rjfa7;5.1:210.

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Abstract:
Il tema trattato riguarda l’informatizzazione dell’attività amministrativa che si inserisce nel processo di attuazione della Società di Informazione. La Società dell’Informazione è quel lungo processo di modernizzazione attuato nel settore dell’informazione e della comunicazione che ha cambiato significativamente la vita privata, sociale e professionale di ciascun individuo. La rivoluzione tecnologica rappresenta un supporto fondamentale per favorire l’efficienza, la competitività e facilitare l’accesso alla conoscenza dei cittadini. Si intende per e-government il processo di informatizzazione della pubblica amministrazione, il quale unitamente ad azioni di cambiamento organizzativo consente di trattare la documentazione e di gestire i procedimenti con sistemi digitali, grazie all’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Ict-Information and Communication Tecnologies), allo scopo di ottimizzare il lavoro degli enti e di offrire agli utenti (cittadini e imprese) sia servizi più rapidi, che nuovi servizi, attraverso i siti web delle amministrazioni pubbliche.
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Casula, Clementina, and Sabrina Perra. "L'analisi delle reti sociali e degli attributi relazionali degli imprenditori istituzionali. Uno studio di caso sul centrosinistra in Sardegna." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 118 (July 2010): 129–44. http://dx.doi.org/10.3280/sl2010-118009.

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Abstract:
Il concetto di "imprenditori istituzionali", attori individuali che promuovono processi di innovazione istituzionale, ha suscitato alcune perplessitŕ riducibili al paradosso della "embedded agency": come possono tali attori sociali essere innovativi se essi stessi sono radicati in un campo istituzionale e soggetti a processi regolativi, normativi e cognitivi che strutturano le loro esperienze, definiscono i loro interessi e producono le loro identitŕ? Le autrici di questo articolo indicano una possibile via d'uscita a tale paradosso nell'analisi del sistema di relazioni di cui gli imprenditori istituzionali fanno parte. Alcuni risultati di tale scelta teorica, e della sua attuazione metodologica ottenuti attraverso lo studio delle reti sociali e degli attributi relazionali grazie all'analisi di rete, sono qui illustrati a partire da una ricerca empirica sui processi di innovazione istituzionale riguardanti la coalizione di centrosinistra che ha governato la Regione Sardegna dal 2004 al 2008.
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Ichino, Giovanni. "Obiettivo 2: Perché una scuola della magistratura." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 2 (May 2009): 122–38. http://dx.doi.org/10.3280/qg2009-002010.

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Abstract:
- Dopo l'entrata in vigore, nel 2007, della riforma dell'ordinamento giudiziario il sistema dell'autogoverno č riuscito a dare rapida ed efficace attuazione alle nuove disposizioni in tema di temporaneitŕ degli incarichi direttivi, nomina dei nuovi dirigenti e valutazioni di professionalitŕ. Sul fronte dell'istituzione della Scuola della magistratura, invece, la situazione č ferma per il concorso di due posizioni pur tra loro diverse: quella di chi č critico nei confronti dell'impianto delineato dal decreto legislativo n. 26/2006 e quella di chi non vuole istituire una Scuola della magistratura unitaria, mirando invece a una separazione delle carriere e della formazione di giudici e pubblici ministeri. Scartata senza mezzi termini la seconda via, bisogna evitare che la Scuola abortisca prima di nascere e premere per una sua veloce istituzione, salvo poi impegnarsi a affrontarne gli aspetti problematici nel corso dei primi anni di vita.
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Telljohann, Volker. "Processi di delocalizzazione nel settore europeo degli elettrodomestici e forme di regolazione sociale." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 123 (September 2011): 82–96. http://dx.doi.org/10.3280/sl2011-123005.

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Abstract:
Negli ultimi anni, le aziende produttrici di elettrodomestici dei Paesi dell'Europa occidentale hanno subito importanti processi di ristrutturazione. La delocalizzazione delle attivitŕ produttive dai Paesi dell'Europa occidentale ai Paesi a basso costo del lavoro è diventato anche una questione importante nelle relazioni industriali di tutta Europa. Ll saggio esamina i modi e in che misura è possibile, attraverso pratiche di relazioni industriali, influenzare le decisioni di delocalizzazione e la loro attuazione. L'autore sostiene che la capacitŕ di sviluppare strategie che siano in grado di prendere in considerazione sia la necessitŕ di migliorare la competitivitŕ sia gli aspetti sociali della ristrutturazione aziendale, dipende in larga misura da un efficace sistema di regolazione sociale. Viene infine evidenziato l'influenza degli attori a livello europeo, quali la Federazione Europea dei Metalmeccanici e i Comitati Aziendali Europei, sui processi di ristrutturazione transnazionale.
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Calò, Elisa, Roberta Garganese, and Nunzio Mastrorocco. "Pianificazione strategica, strumenti di programmazione e attuazione degli investimenti nel settore dei trasporti: crescita del divario Nord-Sud." ECONOMIA PUBBLICA, no. 2 (March 2018): 135–61. http://dx.doi.org/10.3280/ep2017-002006.

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Pallante, Francesco. "Il problema costituzionale dell’attuazione dei diritti sociali." DESC - Direito, Economia e Sociedade Contemporânea 1, no. 1 (December 13, 2018): 70–82. http://dx.doi.org/10.33389/desc.v1n1.2018.p70-82.

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Abstract:
L’articolo si interroga sul problema dell’attuazione dei diritti costituzionali, e in particolare dei diritti sociali, nel quadro di una costituzione pluralista. Considerando i diritti costituzionali vincoli all’esercizio dei pubblici poteri – in quanto contenuto del patto costituente, prima ancora che per via della loro collocazione gerarchica –, si argomenta che, pur nell’ambito della loro discrezionalità politica, i pubblici poteri stessi hanno il dovere di realizzare interventi volti all’attuazione dei diritti (e di astenersi dal compiere interventi ostativi alla loro attuazione). Ciò vale anche per la decisione di bilancio, che deve rispettare le priorità costituzionali, privilegiando le «spese costituzionalmente vincolate» rispetto alle «spese costituzionalmente facoltative» (ed evitare le «spese costituzionalmente vietate»). In vista del raggiungimento di questo obiettivo, si suggerisce la configurazione di vincoli, costituzionalmente giustiziabili, non di ma al bilancio, vale a dire in favore della destinazione di risorse certe agli interventi pubblici volti a dare concretezza al contenuto minimo dei diritti costituzionali.
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Pertot, Gianfranco. "Alle origini della ricostruzione di Milano: l'attivitŕ edilizia negli anni successivi alla liberazione." STORIA URBANA, no. 135 (February 2013): 65–89. http://dx.doi.org/10.3280/su2012-135004.

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Abstract:
Il contributo presenta un bilancio dell'attivitŕ di esame delle richieste di autorizzazione per opere edilizie svolta dal Comune di Milano, tramite diverse commissioni a ciň preposte, nel periodo 1945-1947. Si tratta della fase iniziale della ricostruzione di una cittŕ colpita pesantemente dai bombardamenti, priva di piano regolatore (dopo la sospensione del piano Albertini del 1934 decretata dal Cln - Comitato di liberazione nazionale) ma con molte convenzioni ancora in vigore, soprattutto per le aree centrali e in regime di blocco dell'attivitŕ edilizia. All'analisi dei dati restituiti dai documenti si affianca una valutazione dell'operato delle diverse commissioni di fronte ai problemi di tutela posti dalla ricostruzione, nella fase di definizione di un nuovo Piano regolatore generale, la cui attuazione verrŕ frustrata da un lungo iter di approvazione e dal rilascio di un altissimo numero di autorizzazioni "in precario", consuetudine che ebbe inizio proprio nel periodo considerato e che divenne in seguito dilagante.
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Fucci, Stefania. "Un diritto nel "labirinto": la salute tra livelli essenziali di assistenza e costi standard." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 2 (July 2012): 69–87. http://dx.doi.org/10.3280/sd2012-002004.

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Abstract:
La Costituzione italiana ha riconosciuto il diritto alla salute come diritto soggettivo, che si sostanzia in una pretesa da parte dei cittadini a ottenere prestazioni e servizi, e in un correlativo obbligo in capo allo Stato di fornirli. In Italia, le politiche sanitarie adottate a partire dal 1948 sono state di fatto il risultato del contemperamento di due differenti esigenze: il soddisfacimento, da un lato, di tale diritto soggettivo, e dall'altro, di obiettivi di politica economica. Il lavoro passa in rassegna i principali dettati normativi che hanno avuto a oggetto il sistema sanitario italiano a partire dalla legge 833/78, per giungere all'analisi e alla discussione del recente decreto legislativo (n. 68/2011) che dŕ attuazione al federalismo fiscale in ambito sanitario, al fine di mettere in evidenza gli aspetti che sembrano andare nella direzione del riconoscimento del diritto sostanziale, e quelli che possono, invece, impedirne il pieno soddisfacimento.
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De Angelis, Fernando. "Consenso libero ed informato: la Convenzione di Oviedo nell'articolato contesto storico e giuridico delle fonti / Free and informed consent: the Oviedo Convention in the articulated historical and legal context of the sources." Medicina e Morale 65, no. 1 (September 21, 2016): 57–67. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2016.428.

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Abstract:
La Convenzione di Oviedo del 1997 ha creato regole basilari ed uniformi in tema di consenso libero ed informato. Nonostante siano passati vent’anni, pochi Stati hanno firmato e ratificato la Convenzione. Oggi però la Carta dei diritti fondamentali di Nizza del 2000 ed il Trattato di Lisbona del 2007, riformando profondamente l’Unione Europea, possono dare finalmente alla Convenzione di Oviedo l’auspicata attuazione interna, seppur in modo indiretto. Il contributo affronta il tema dell’articolato contesto storico e giuridico delle fonti di questa Convenzione. ---------- The Oviedo Convention of 1997 has established fundamental and uniform rules in reference to free and informed consent. Even though twenty years have passed, few States have signed and ratified the Convention. Anyway, today’s the Charter of Fundamental Rights of 2000 and the Treaty of Lisbon of 2007, reforming deeply the European Union, can finally give the hoped implementation to the Convention of Oviedo, at least indirectly. The contribution deals with the articulated historical and juridical context of the sources related to the Convention.
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Ferritti, Monya, Anna Guerrieri, and Luca Mattei. "Adozione e scuola: individuare i punti critici e accrescere la consapevolezza di genitori e insegnanti." MINORIGIUSTIZIA, no. 2 (November 2020): 83–94. http://dx.doi.org/10.3280/mg2020-002007.

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Abstract:
Dal 2000 al 2018, i minorenni adottati (AI e AN) sono stati più di 68.000. La ricerca internazionale rileva come l'adozione, intervento di recupero tra i più efficaci in ogni area di sviluppo dei bambini, non riesca tuttavia a garantire altrettanto nell'area della performance scolastica1. Per tale motivo, nel 2014 il Miur, in collaborazione con il Coordinamento Care, ha pubblicato le Linee di indirizzo per il diritto allo studio degli alunni adottati. Osservandone una disomogenea conoscenza e attuazione, il Coordinamento Care ha promosso nel 2019 un'indagine qualitativa per esplorare il benessere scolastico degli alunni adottati attraverso la somministrazione in Cawi di questionari a insegnanti e genitori adottivi. Da tale indagine emerge che il 39,2% dei genitori dichiara di avere figli a cui è riconosciuto un Bes a fronte di una scarsa conoscenza e formazione degli insegnanti sul tema (21,1%). Il presente lavoro, approfondendo come la scuola sia significativa per i ragazzi e le ragazze adottati, analizza le principali criticità.
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Cortese, Fulvio. "Le politiche scolastiche a livello regionale: quale autonomia?" ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no. 1 (June 2020): 79–88. http://dx.doi.org/10.3280/es2020-001005.

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Abstract:
Il contributo è diviso in tre parti. Nella prima si descrive brevemente il riparto delle funzioni legislative e amministrative di Stato e Regioni in materia di istruzione, con qualche cenno alle competenze delle autonomie speciali e facendo riferimento alle interpretazioni svolte dalla Corte costituzionale. Nella seconda parte si illustrano i contenuti della legislazione regionale attualmente vigente, con esemplificazioni concernenti gli interventi normativi approvati in alcune Regioni ordinarie. Nella terza parte si traggono alcune conclusioni, evidenziandosi, nell'ordine: lo stato di scarso sviluppo delle politiche scolastiche territoriali, anche in relazione ai difetti di attuazione della riforma costituzionale del 2001; la tradizionale e persistente attinenza di quelle politiche ai temi del diritto allo studio; la difficile interazione tra le politiche regionali e quelle statali pur presupposte al buon funzionamento della rete scolastica; la ricerca da parte delle Regioni di spazi alternativi di manovra, per recuperare maggiore capacità di indirizzo nel contesto dell'esercizio di funzioni amministrative concernenti altre politiche (anche di matrice europea).
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Viaro, Maurizio, Ilenia Barile, Chiara Beghin, Mara Germani, Rosmaria Giuliano, Anna Nemes, and Michela Zanella. "Formazione e Identitŕ sistemiche." TERAPIA FAMILIARE, no. 96 (August 2011): 5–24. http://dx.doi.org/10.3280/tf2011-096001.

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Abstract:
In questo articolo, gli AA. si propongono di illustrare un modulo di programma formativo, attualmente in fase di attuazione presso il Centro Padovano di Terapia della Famiglia, volto a far acquisire ai futuri terapeuti sistemici definiti strumenti di analisi dell'interazione, enfatizzando tale competenza, peculiare alle identitŕ relazionali - sistemiche e alla storia - in particolare all'esperienza della cosiddetta "scuola di Milano". Il programma č basato su esercitazioni in aula integrate con momenti di apprendimento a distanza, tramite sito web dedicato. Questo progetto nasce dall'esigenza di valorizzare alcune componenti specifiche di una formazione e di una identitŕ che si dicono relazionale-sistemiche, rivisitando alcuni concetti fondanti questo approccio e integrandoli con strumenti e tecniche derivate dalla formazione a distanza. La seduta familiare congiunta e l'analisi della comunicazione in ottica pragmatica possono continuare ad essere oggi elementi caratterizzanti, anche se non piů esclusivi, di una formazione sistemica, come lo sono della sua storia e della sua identitŕ.
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Ventrone, Angelo. "LA STRAGE DI PIAZZA FONTANA." Il Politico 251, no. 2 (March 3, 2020): 105–20. http://dx.doi.org/10.4081/ilpolitico.2019.238.

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Abstract:
Qual è il significato della strage di Piazza Fontana nella recente storia italiana? Innanzitutto, un insieme di cesure che segnano profondamente il rapporto tra i cittadini e lo Stato. In particolare, l'emergere di una violenza politica radicale, insieme al coinvolgimento degli apparati statali nella sua attuazione, e la diffusione di un forte sentimento di sfiducia nei confronti della classe politica dominante (sempre più implicata nella cosiddetta trame nere) e delle istituzioni. In quel momento inizia un processo di delegittimazione, che ha colpito in primo luogo la classe politica dominante, ma che nella seconda metà degli anni Settanta si ripercuoterà sempre più anche sui partiti dell'opposizione, considerati ugualmente incapaci di fermare il degrado del Paese. Una parte significativa dell'opinione pubblica comincerà allora a guardare ai settori più attivi e anticonformisti della magistratura nella speranza di far luce su ciò che è oscuro sullo sfondo della Repubblica. Un auspicio che rappresenta un'esplicita richiesta alla magistratura di svolgere un ruolo di sostituzione e di controllo su un mondo politico ormai considerato chiuso in sé, non di rado corrotto e privilegiato, e comunque lontano dal "Paese reale".
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Forli, F., G. Giuntini, L. Bruschini, and S. Berrettini. "Diagnosi eziologica dell’ipoacusia nei bambini identificati attraverso lo screening audiologico neonatale." Acta Otorhinolaryngologica Italica 36, no. 1 (February 2016): 29–37. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1076.

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Abstract:
Parallelamente alla attuazione dei programmi di screening audiologico neonatale e di diagnosi audiologica e trattamento precoci, si è resa evidente la necessità di mettere a punto e attuare un protocollo per la diagnosi eziologica della sordità, che sia sistematizzato e che si coordini, senza interferire, con il percorso diagnostico audiologico. Nell’ambito del progetto del Ministero della Salute CCM 2013 “Programma regionale di identificazione, intervento e presa in carico precoci per la prevenzione dei disturbi comunicativi nei bambini con deficit uditivo” è stata presa in considerazione la problematica relativa alla diagnosi eziologica della ipoacusia infantile nell’ambito dei programmi di screening audiologico neonatale. L’obiettivo specifico è quello di attuare il protocollo diagnostico per ottenere una definizione della causa della ipoacusia in almeno il 70% dei casi con diagnosi audiologica confermata. Nell’ambito di questa parte del progetto, sono state individuate quattro principali raccomandazioni utili nella ricerca di una diagnosi eziologica nei bambini affetti da ipoacusia, che possono costituire, per i centri audiologici di III livello, dei validi suggerimenti per ottimizzare le risorse e produrre cambiamenti positivi.
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Baviello, Davide. "Democrazia e modernizzazione. Ambizioni americane e modelli europei nella distribuzione italiana 1947-1978." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 259 (November 2010): 284–301. http://dx.doi.org/10.3280/ic2010-259005.

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Abstract:
Con il piano Marshall e l'avvio dell'integrazione europea, gli Stati Uniti lanciarono un ambizioso progetto egemonico. Fondato sulla modernizzazione economica come strumento per consolidare la democrazia, esso venne tuttavia ostacolato da gran parte degli imprenditori italiani, anche se l'aumento della produttivitŕ e la diffusione del benessere avrebbero non solo rafforzato il libero mercato, ma anche eroso le basi sociali del consenso al Partito comunista italiano e al Partito socialista italiano. Questi partiti, che si proponevano di ammodernare la distribuzione commerciale secondo modelli diversi dal supermercato introdotto dagli americani nel 1957, furono accusati di volere la scomparsa del commercio privato, come era giŕ avvenuto in Europa orientale. I comunisti s'impegnarono nello sviluppo delle cooperative e i socialisti, nel primo governo Moro, proposero invano la creazione di una rete di supermercati a gestione pubblica. A conferma della mancata attuazione del progetto di consolidamento democratico attraverso la modernizzazione, dopo il boom economico la democrazia italiana fu sottoposta a serie minacce eversive, mentre la riforma commerciale del 1971, invece d'ispirarsi ai principi liberisti della Comunitŕ europea, continuň a ostacolare la distribuzione moderna.
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Magni, Carlo, and Eleonora Renda. "Universitŕ e lavoro nel circolo vizioso della crisi." QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no. 92 (October 2010): 83–122. http://dx.doi.org/10.3280/qua2010-092006.

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Abstract:
L'articolo intende affrontare il problema della difficile transizione dei giovani laureati dalla formazione universitaria al mercato del lavoro. Il tema della scarsa capacitŕ del sistema produttivo, specie in tempi di crisi, di valorizzare le competenze dei giovani laureati č di grande attualitŕ e ricco di implicazioni teoriche e di ricerca applicata sia in campo economico che sociale. Dopo una sommaria descrizione del contesto occupazionale generato dalla crisi, il lavoro illustra il quadro normativo di carattere prevalentemente nazionale che ha guidato la fase di attuazione delle politiche attive per il lavoro negli ultimi anni, con particolare riferimento a quelle che coinvolgono il sistema formativo universitario. Successivamente, sulla base dei dati raccolti, vengono esaminate e valutate le politiche nazionali di intermediazione universitaria divenute uno dei nuovi strumenti istituzionali per favorire l'incontro fra la domanda e l'offerta di lavoro. Inoltre č stato esaminato criticamente l'approccio tradizionalmente utilizzato per studiare il comportamento delle imprese e dei lavoratori nelle scelte di investimento in capitale umano e formazione per verificare se, tale approccio, č ancora in grado di interpretare adeguatamente la realtŕ emersa dalla crisi. Infine si giunge alla definizione di politiche desiderabili per favorire una buona occupazione e contrastare il consolidarsi degli effetti negativi della congiuntura sfavorevole sul mercato del lavoro, specie per le giovani generazioni di laureati.
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Ostinelli, Giorgio. "Concezione e realizzazione del Questionario per la valutazione della didattica e della relazione con l’insegnante." Swiss Journal of Educational Research 34, no. 3 (September 26, 2018): 533–50. http://dx.doi.org/10.24452/sjer.34.3.4895.

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Abstract:
La valutazione dell’insegnamento è sempre stata ed è tuttora un tema allo stesso tempo importante e di difficile attuazione. Benché chi insegna valuti in continuazione, si constata tuttavia che, nella maggior parte dei casi, le/gli insegnanti non amano essere valutati. Come fare per introdurre delle forme di valutazione «sostenibili», che aiutino a meglio mettere a fuoco aspetti importanti dell’insegnamento e che siano allo stesso tempo rigorose e rispettose della professionalità e della personalità delle/dei docenti? La creazione di un contesto orientato al miglioramento nelle scuole può essere un’occasione importante per sviluppare approcci dotati di tali caratteristiche, ed è, in poche parole, quanto è avvenuto presso la Scuola professionale e artigianale (SPAI) di Mendrisio negli ultimi anni. Nei fatti, nell’ambito del progetto DAAP1, sorto a partire da un’iniziativa federale volta a introdurre forme di autovalutazione negli istituti scolatici, un gruppo di lavoro a cui prendevano parte rappresentanti delle varie categorie di attori presenti nella scuola (insegnanti, allievi, direzione, ecc.) ha sviluppato, con l’assistenza di uno School Improvement Advisor/researcher (SIA), un questionario per la valutazione della didattica e della relazione con l’insegnante. Il presente articolo descrive le tappe che hanno condotto alla creazione di tale strumento e le procedure che hanno permesso di affinarne la validità e l’affidabilità, nell’ottica di una sua utilizzazione su più larga scala da parte dei docenti ticinesi e di madrelingua italiana.
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Lingle, Christopher. "Rent-Seeking and the EC Social Charter." Journal of Public Finance and Public Choice 8, no. 1 (April 1, 1990): 23–33. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907344893.

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Abstract:
Abstract Le politiche sociali, così come sono state concepite nella Carta Sociale della Comunita Europea, impediranno lo sviluppo economico, la crescita e l’occupazione e promuoveranno la burocratizzazione e la centralizzazione dei poteri: questa la tesi sostenuta dall’Autore, che utilizza l’approccio metodologico della Public Choice per analizzare i contenuti della Carta Sociale europea. Frutto di rent-seeking da parte e a vantaggio di particolari gruppi di interesse, la Carta Sociale promuoverà rent-seeking ad altri livelli. La filosofia populista che ne ispira i contenuti, inoltre, favorirà una tendenza all’interventismo e alla concentrazione del potere politico della Comunita a discapito dei diritti degli Stati e in contrasto con il principio della sussidiarietà.Se, poi, argomenta l’A., questa stessa interpretazione populista della democrazia guiderà lo sviluppo futuro delle istituzioni comunitarie, non si verificherà nessun sostanziale cambiamento nella natura e nella fonte delle inefficienze del settore pubblico.Lo spreco associato al rent-seeking sarebbe invece notevolmente ridotto dalla attuazione di alcune misure alternative, coerenti con i principi della democrazia liberale: il mantenimento di strutture politiche decentralizzate (nazionali) che limitino lo sproporzionato accesso al potere dei gruppi di interesse; l’imposizione di limiti costituzionali a livello nazionale e sui processi fiscali e monetari della Comunità Europea, allo scopo di controllare deficits e inflazione; una riforma delle burocrazie nazionali e comunitaria per migliorare la produttività del settore pubblico.
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Cinzia, de Sanctis, de Sanctis Matteo, Lucia Minerva Maria, Tenna Fabrizio, and Torcia Paola. "L'utilizzo di tecniche partecipate e del contributo degli stakeholder per valutare la variazione della qualitŕ della vita nelle aree rurali interessate dal programma di sviluppo (PSR 2007/2013). Impostazione e prime applicazioni." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 48 (January 2012): 87–101. http://dx.doi.org/10.3280/riv2010-048007.

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Abstract:
L'articolo descrive la metodologia messa a punto da Agriconsulting SpA nell'ambito della valutazione dei Programmi di Sviluppo Rurale 2007-2013 (PSR), per rispondere ai quesiti del Quadro Comune di Monitoraggio e Valutazione della Commissione europea, relativi alla capacitŕ del sostegno di migliorare la qualitŕ della vita delle popolazioni rurali. La metodologia - in corso di applicazione - fa ricorso a tecniche basate sul giudizio di esperti e valorizza le percezioni espresse da stakeholder in aree "testimone" interessate dal Programma, su 25 indicatori riferiti al concetto di qualitŕ della vita. Gli indicatori sono stati individuati dal gruppo di lavoro sulla base del contenuto dei PSR e della letteratura. La mappa degli indicatori comprende infatti dimensioni sia direttamente influenzate dai PSR sia esterne al Programma ma che possono influenzare in maniera determinante la percezione della qualitŕ della vita da parte della popolazione locale. Tali percezioni sono "raccolte" all'avvio della programmazione (a ri-definire una situazione ex ante della qualitŕ della vita) e in una fase avanzata del processo attuativo del PSR per verificare, nel confronto temporale (T0 - Tn), i cambiamenti percepiti a livello locale. L'attribuzione dei cambiamenti al sostegno e la ricerca di causa effetto con il complesso delle attivitŕ realizzate dal PSR avverrŕ, in una fase piů avanzata della attuazione, sempre attraverso il contributo di gruppi di esperti e il confronto con dati statistici di contesto applicabili alla scala locale.
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Cesqui, Elisabetta. "Osservazioni asistematiche sul primo quadriennio di applicazione del nuovo sistema disciplinare." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 5 (January 2011): 63–111. http://dx.doi.org/10.3280/qg2010-005007.

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Abstract:
Dal 19 giugno del 2006 il sistema disciplinare introdotto dal d.lgs 109/ 2006, in attuazione dell'art. 1, comma 1, lett. f della legge 25 luglio 2005 n. 150 č entrato in vigore. Privo originariamente di qualunque disposizione transitoria, esso č stato modificato in alcuni punti essenziali dalla legge 24 ottobre 2006 n. 269, che ha smussato le maggiori asperitŕ del testo originario (con riferimento soprattutto ad alcuni degli illeciti tipizzati e al potere di intervento del ministro in dibattimento) e ha introdotto, per la fase di transizione dal vecchio al nuovo regime, il principio dell'applicazione della norma di maggior favore limitatamente ai procedimenti disciplinari iniziati dopo la sua entrata in vigore ed esclusivamente per i fatti verificatisi in un momento precedente a essa (Cass., sez. unite, 26 ottobre 2006 n. 27172). Le cadenze temporali imposte al procedimento disciplinare dall'art. 15 (un anno dalla conoscenza del fatto per l'inizio nell'azione, due anni per le indagini e due anni per il dibattimento) e i tempi rilevabili dalla esperienza concreta, consentono di dire che i quattro anni della consigliatura appena conclusa rappresentano un campione significativo e che la fase di transizione, fatti salvi i procedimenti (non molti) per i quali la sospensione per pregiudiziale penale ha congelato il procedimento e quelli (pochi) che dovessero eventualmente nascere per fatti antecedenti venuti a conoscenza dei titolari dell'azione disciplinare con molto ritardo (fermo restando il limite decennale di decadenza dell'azione introdotto dal comma 1 bis dell'art. 15), č ormai sostanzialmente conclusa.
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