Academic literature on the topic 'Benessere'

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Journal articles on the topic "Benessere"

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Ruggeri, Mirella, Nazario Santolini, Marco Stegagno, Giuseppe Imperadore, and Rosa Bruna Dall'Agnola. "Indicatori di qualità della vita." Epidemiologia e psichiatria sociale. Monograph Supplement 8, S5 (March 1999): 7–9. http://dx.doi.org/10.1017/s1827433100000319.

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Abstract:
La complessità del dibattito sulla qualità della vita si riflette nelle definizioni proposte (Oliver el al., 1996); alcune sono ampie ma vaghe, tali da non specificare il contenuto del concetto e quindi da ostacolarne la misurazione: “La qualità della vita è un ampio concetto che comprende tutti gli aspetti dell'esistenza di un individuo” (Torrance, 1987); “Nell'epoca moderna qualità della vita significa salute e benesse re, idee ampiamente comprese ed accettate dalle persone” (Oliver, 1991). Alcune definizioni si focalizzano sugli indicatori oggettivi di benessere: “La qualità della vita consiste nell'ottenere le condizioni necessarie per la felicità in una data società” (McCall, 1975). Altri autori definiscono la qualità della vita come senso di benessere legato alla situazione contingente o ad una qualche combinazione di benessere soggettivo ed oggettivo: “La qualità della vita è uno stato di benessere che riflette le condizioni di vita, la soddisfazione e l'adattamento a queste condizioni di vita” (Franklin et al., 1986); “La qualità della vita è il senso di benessere sperimentato da una persona all'interno delle sue attuali condizioni di vita” (Lehman, 1983). La centralità dell'aspetto soggettivo si ritrova anche nella definizione che recentemente la WHO ha dato di “qualità della vita”: “…..è una percezione individuale della propria posizione nella vita all'interno del conteste della cultura e dei valori in cui si vive, in relazione ai propri scopi, aspettative, standard ed interessi” (WHOQOL Group, 1995).
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Zambianchi, Manuela, and Bitti Pio Enrico Ricci. "Benessere soggettivo, stili di coping, salute fisica e mentale percepite nella terza e nella quarta etŕ." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 2 (April 2010): 135–50. http://dx.doi.org/10.3280/rip2009-002007.

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Abstract:
In ambito gerontologico, le principali teorie sull'invecchiamento positivo evidenziano come tra i fattori che concorrono a determinarlo il benessere soggettivo rivesta un ruolo centrale (Rowe, Khan, 1987; Freund, Baltes, 2002; Gerstorf, Smith, Baltes, 2006). Secondo Ryff (1995), il benessere psicologico si definisce come un costrutto multidimensionale comprendente sei dimensioni: Autonomia, Controllo ambientale, Crescita personale, Relazioni positive con gli altri, Scopo di vita, Accettazione di sé. La ricerca ha investigato le caratteristiche ed il livello di benessere psicologico nell'anziano, l'influenza delle seguenti variabili sociodemografiche sul benessere psicologico: etŕ, sesso, titolo di studio, composizione del nucleo familiare, residenza in centro o area rurale, il rapporto tra il benessere psicologico e le seguenti variabili: stili di coping; valutazione soggettiva della salute fisica e mentale. Hanno partecipato 142 soggetti (etŕ media 73 anni, 55 maschi, 80 femmine, suddivisi poi in Terza Etŕ (65-79 anni, n° 107) e Quarta Etŕ (80 anni8 e oltre, n° 28). I fattori predittivi del benessere psicologico nell'anziano risultano essere il coping di controllo, la salute mentale percepita, la composizione del nucleo familiare, l'etŕ. Questi risultati pongono in evidenza la necessitŕ di considerare, nelle ricerche future, anche le dimensioni attive individuali e le loro interazioni con quelle sociali nella determinazione del benessere nella persona che invecchia.
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Cannari, Luigi, and Giovanni D'Alessio. "Oltre il Pil: come cambiano le condizioni delle famiglie italiane?" QA Rivista dell'Associazione Rossi-Doria, no. 3 (October 2012): 7–24. http://dx.doi.org/10.3280/qu2012-003001.

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Abstract:
Oltre il Pil: come cambiano le condizioni delle famiglie italiane? Il lavoro illustra l'evoluzione dei principali indicatori di benessere economico e di disuguaglianza in Italia dal secondo dopoguerra, mostrando che i progressi non sono stati uniformi nel tempo e tra le categorie di cittadini; fornisce inoltre alcuni spunti di riflessione sulla adeguatezza del Prodotto interno lordo come indicatore di benessere. Si argomenta che le risorse economiche contano in misura significativa nell'influenzare le condizioni di benessere, riconoscendo tuttavia l'importanza di estendere l'analisi anche ad altre dimensioni, come le misure soggettive di benessere e quelle di disuguaglianza.
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Azzimonti, Oscar, Simone Caiello, Luca Daconto, and Matteo Colleoni. "Il benessere della mobilità." WELFARE E ERGONOMIA, no. 2 (March 2020): 57–66. http://dx.doi.org/10.3280/we2019-002005.

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Pappadà, Gabriella. "Il turismo del benessere." QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no. 109 (February 2020): 115–30. http://dx.doi.org/10.3280/qua2019-109008.

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Carrus, Giuseppe, and Massimiliano Scopellitti. "Benessere e ambiente fisico." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 1 (June 2015): 123–39. http://dx.doi.org/10.3280/rip2015-001007.

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Vianzone, Silvia, Ivan De Marco, and Eddy Chiapasco. "Internet sessualità e benessere." RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA, no. 2 (October 2017): 23–38. http://dx.doi.org/10.3280/rsc2017-002002.

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Ponzo, Michela. "Status occupazionale e benessere soggettivo in Italia." QA Rivista dell'Associazione Rossi-Doria, no. 3 (September 2011): 75–106. http://dx.doi.org/10.3280/qu2011-003004.

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Abstract:
Status occupazionale e benessere soggettivo in Italia In questo lavoro si analizzano le determinanti del benessere soggettivo in Italia utilizzando i dati relativi alle indagini sulle famiglie della Banca d'Italia, nel 2004, 2006, 2008. L'analisi empirica in primo luogo conferma per l'Italia le precedenti evidenze riscontrate nella letteratura internazionale sulla felicitŕ. Tra i nuovi risultati emersi, si riscontra che il tipo di occupazione e le condizioni contrattuali risultano fattori cruciali per il benessere. Tra gli altri risultati, emerge dall'analisi come i lavoratori occupati nel settore pubblico sperimentino un piů elevato grado di soddisfazione rispetto ai dipendenti privati. Il benessere soggettivo si riduce in maniera considerevole per i lavoratori a tempo determinato e per coloro che lavorano in una regione diversa da quella di nascita.
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Zambianchi, Manuela, and Bitti Pio Enrico Ricci. "Benessere sociale e prospettiva temporale in etŕ anziana." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 2 (June 2012): 221–42. http://dx.doi.org/10.3280/rip2011-002004.

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Abstract:
La letteratura gerontologica contemporanea evidenzia nel mantenimento di una vita sociale attiva e partecipativa uno dei pilastri fondamentali dell'invecchiamento positivo (Rowe e Khan, 1997; Stevernik, Lindenberg, Slaets, 2005). Lo studio ha esaminato la relazione tra il benessere sociale, definito da Keyes (1998) come un costrutto formato da cinque dimensioni (integrazione sociale, accettazione sociale, attualizzazione sociale, contributo sociale, coerenza sociale) e la prospettiva temporale, definita da Zimbardo e Boyd come composta da cinque dimensioni (passato positivo, passato negativo, presente edonistico, presente fatalistico, futuro). Hanno partecipato allo studio 138 anziani (etŕ media 74,73 anni). I risultati evidenziano una relazione complessa tra la prospettiva temporale ed il benessere sociale. Il passato negativo ed il presente fatalistico influenzano negativamente quasi tutte le dimensioni del benessere sociale, mentre il futuro presenta una relazione positiva con le dimensioni dell'integrazione sociale e dell'attualizzazione sociale. Il presente edonistico esercita un'influenza positiva sul benessere sociale generale. Il genere, il livello di istruzione e la composizione del nucleo familiare influenzano anch'essi la prospettiva temporale ed il livello di benessere sociale percepito dagli anziani.
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Oates, Wallace E. "On the Welfare Gains from Fiscal Decentralization." Journal of Public Finance and Public Choice 15, no. 2 (October 1, 1997): 83–92. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907782833.

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Abstract:
Abstract Questo lavoro esplora i vantaggi in termini di benessere derivanti dalla decentralizzazione in un sistema di governo a livelli multipli. L’analisi rivela che nei casi in cui le differenze in output locali efficienti risiedano nella domanda locale, i potenziali vantaggi in benessere dovuti alia decentralizzazione variano con l’entità di queste divergenze nella domanda e con il valore del coefficiente angolare (in termini assoluti) della curva di domanda. Al contrario, se la fonte delle differenze nei livelli efficienti dell’output locale risiede nei costi, allora l’entità dei vantaggi in benessere dovuti alia decentralizzazione fiscale varia direttamente con la grandezza delle differenze di costo intergiurisdizionale ma inversamente all’inclinazione della curva della domanda. Inoltre, quando si fa venir meno l’assunzione di «tecnologie” date, la decentralizzazione fiscale offre potenziali benefici in benessere grazie alia «sperimentazione» locale di diverse forme di programmi pubblici; il cosiddetto «federalismo di laboratorio» puo promuovere innovazione nei settore pubblico.
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More sources

Dissertations / Theses on the topic "Benessere"

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SPATA, Pietro. "Identità, identificazione e benessere organizzativo." Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2014. http://hdl.handle.net/10447/91272.

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Boffi, M. "UN MODELLO PSICOSOCIALE PER LA BUONA POLITICA: DAL BENESSERE DELL¿INDIVIDUO AL BENESSERE DELLA SOCIETÀ." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2011. http://hdl.handle.net/2434/164629.

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Abstract:
By means of psychological selection individuals engage in favorite activities, guided by the chance to live flow of consciousness, a complex and structured experience perceived as cognitively, emotionally and motivationally positive. Researchers define as good work an activity: excellent in quality, engaging for its practitioners (i.e. source of flow), ethically carried out. Promoting such characteristics in politics would prevent the crisis of representative democracy model. We interviewed 13 political experts to explore these dimensions in Italian politics. We administered a questionnaire to political activists (N=265) exploring wellbeing linked to political engagement. Study 1 points out 8 main aspects to describe good politics: effectiveness, additive mediation, dialogic leadership, long term vision, progressive competences, removal of corruption, instrumental power, horizontal communication. Interviewees describe good politicians referring to: good education, ambition, passion. Study 2 confirms the pertinence of flow to describe political engagement and the factors describing good politicians: competence, success, engagement. 4 types of political activists are described: technician (focused on competence, opposed to success, low rates of flow, high in cynicism), pragmatist (focused on success, pay attention to engagement, experience flow, low in cynicism), idealist (focused on engagement, highest rates of flow and the lowest of cynicism), cynic (focused on success, opposed to competence and engagement, medium rates of flow and the highest of cynicism). Italian politics, despite strong negative features, allows activists to experience positive engagement at local level, excluding cynics from important roles.
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Tabacchi, Chiara <1986&gt. "Connessione alla Natura e benessere psicologico." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19935.

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Abstract:
Diversi studi hanno evidenziato come una maggior connessione con l’ambiente naturale possa portare molteplici benefici di tipo psico-fisico sui processi mentali, sulle funzioni cognitive, sul comportamento e sul benessere, nonché ad atteggiamenti positivi nei confronti della Natura. Attraverso questo studio si vuole approfondire se e come la presenza di aree naturali accessibili nei pressi della zona di residenza e la frequenza di visite in essi influenzi la connessione che i bambini sentono con la Natura e la loro capacità di percepirne il potenziale rigenerativo. A tale scopo, è stata condotta una valutazione su un campione di bambini residenti nelle regioni Friuli-Venezia-Giulia, Trentino-Alto-Adige e Veneto, attraverso un questionario sulla connessione che sentono con la Natura e sulla percezione del valore rigenerativo dell’ambiente, basato su scale psicometriche standardizzare e validate per bambini. Per considerare la relazione tra i risultati ottenuti dai questionari e le caratteristiche del territorio verrà analizzata tramite GIS la copertura del suolo all’interno dei confini amministrativi del comune di residenza utilizzando i dati Corine Land Cover (CLC) e l’indice ROS. L’analisi dei dati ha previsto l’elaborazione con tecniche statistiche e integrazione con geodatabase spaziali. Ad un sottogruppo di questi bambini è inoltre stata proposta una prova (CP test) che misurava la loro capacità di focus attentivo, prima e dopo un’attività svolta a contatto con la Natura. Gli obiettivi della presente tesi sono: • valutare la presenza di un’associazione ed eventualmente una correlazione tra le caratteristiche del territorio di residenza e la sensazione di connessione con la Natura nei bambini e la loro capacità di percepirne la funzione rigenerativa • verificare, attraverso CP test, l’eventuale correlazione tra performance attentiva e ambiente in cui viene svolto il test. Agli obiettivi principali si corredano delle considerazioni circa la possibilità di suggerire ulteriori traiettorie di ricerca, al fine di comprendere se l’esposizione ad ambienti naturali può favorire l’arousal attentivo nei bambini ed il mantenimento dell’attenzione, e quindi proporre attività didattiche nell’ambiente naturale per riavvicinare e riconnettere i bambini con la Natura favorendo il benessere, le prestazioni attentive e l’inclinazione ad assumere comportamenti attivi di empatia, protezione e rispetto dell’ambiente circostante.
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SICHERA, MICHELA. "Indicatori di benessere: teoria, misura, valore." Doctoral thesis, Politecnico di Torino, 2015. http://hdl.handle.net/11583/2604972.

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Abstract:
POLITECNICO DI TORINO DOTTORATO DI RICERCA IN AMBIENTE & TERRITORIO INDIRIZZO ESTIMO E VALUTAZIONI ECONOMICHE TESI DI DOTTORATO XXVII ciclo Candidata: Michela Sichera INDICATORI DI BENESSERE: TEORIA, MISURA, VALORE WELL-BEING INDICATORS. THEORY, MEASURE, VALUE TUTOR: Prof. ssa Marina Bravi Abstract L’attuale fase storica, caratterizzata da una crisi economica duratura e da una diffusa incertezza nei confronti di un sistema di valori apparentemente condiviso – basato, almeno teoricamente, su equità, parità dei diritti, coesione e giustizia sociale – ha evidenziato le anomalie di un modello di sviluppo e del suo relativo apparato teorico e valutativo già in decadenza. A partire dal celebre discorso di Bob Kennedy, che nel 1968 sollevò tra i primi le criticità del PIL ˗ in grado di misurare tutto, eccetto ciò che rende la vita degna di essere vissuta ˗ questo indicatore aveva già mostrato i propri limiti come strumento di misura parziale, capace di guardare alla crescita economica a prescindere dai benefici e dai costi ambientali e sociali. In tale direzione è parso pertinente alle peculiarità tematiche di un Dottorato in Ambiente e Territorio ˗ con un riferiemnto specifico alle discipline estimative e valutative ˗ trattare del benessere soggettivo e delle sue implicazioni valoriali. Anche in riferimento a una modalità etica e non soltanto scientifica, occorre infatti rispondere a un’urgente necessità di chiarezza e trasparenza in questo settore, che ciascuno di noi esige per sé e per la propria comunità di riferimento, a partire dalla famiglia. Si è dunque cercato di contribuire, seppur modestamente, a un dibattito che non può certo considerarsi esaurito ponendosi una precisa domanda su ciò che “urge” valutare e, di conseguenza, su ciò che si intende “valorizzare” riguardo al tema del benessere dell’individuo, a prescindere dalla sua posizione nella scala reddituale e in relazione al proprio gruppo e all’intera collettività. Ci si è dunque posti una domanda specifica riguardo la valutazione delle esternalità e il ruolo che svolge il territorio nel delimitare zone “povere” o, viceversa, “ricche” di benessere. In altre parole, ci si è interrogati sul ruolo che svolge il capitale territoriale – i cosiddetti beni pubblici locali – nel fornire all’individuo e al gruppo, non solo un ambiente fisico in cui vivere, ma anche occasioni di crescita personale e di inclusione sociale. A questa domanda ne è stata collegata una di ordine più specificamente deontologico e riguardante il tipo di contributo scientifico che un valutatore è in grado di dare al policy maker assieme a un contributo etico, segnato dalla capacità di far convergere l’attenzione su tematiche che sarebbero trascurate, se considerate solo alla luce dell’agenda politica o economica. La prassi adottata è quindi in linea con l’atteggiamento contemporaneo verso la ricerca, che spinge a indagare nuove metodologie d’azione per trovare prassi attuative più efficaci, superando i deboli legami con le politiche e i programmi e conformandosi a contesti decisionali in costante evoluzione per effetto di interazioni sociali complesse, con un’attenzione verso quei beni che determinano la qualità della vita: ambiente, salute, istruzione, servizi sociali ed educativi. Al fine di sviluppare in modo esaustivo i diversi argomenti, la tesi si è articolata in quattro capitoli: nel primo è delineata l’evoluzione storica degli indicatori di benessere e della qualità di vita, con particolare riferimento ai passaggi salienti che riguardano il dibattito sul PIL, paradigma di un confronto serrato tra sostenitori dello sviluppo economico e della crescita, da un lato, e fautori della metrica della felicità, dall’altro. Si accenna poi a sistemi di indicatori a livello territoriale, con particolare riferimento alla situazione italiana. Nel secondo capitolo si approfondisce il problema della misurazione, scorporandolo da quello della valutazione, in riferimento ai diversi tipi di indicatori, ponendo le basi per la fase sperimentale di questo lavoro. Nel terzo capitolo si tenta di richiamare la teoria alla base del concetto di benessere, con particolare riguardo a quello soggettivo e a confronto con il paradigma standard dell’utilità, dando spazio al dibattito che ha avuto per oggetto l’economia della felicità e il concetto di utilità esperita. Questo capitolo teorico funge anche da breve introduzione a quello successivo. Il quarto e ultimo capitolo illustra infatti, nel dettaglio, l’esperimento econometrico che ha come oggetto la valutazione degli effetti esterni tramite indicatori di benessere soggettivo, con particolare riferimento alla qualità ambientale e sociale. Nelle conclusioni sono riassunti, oltre che il percorso seguito, i principali risultati di questa ricerca con i suoi impatti nel campo della valutazione economica e le sue possibili evoluzioni.
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Pasini, Emanuele, and Elisabetta Santonocito. "Rimini: aeroporto, polo del benessere e nuova stazione." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9005/.

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Schiavon, Beatrice <1993&gt. "Il benessere dell'anziano: sociale e sanitario a confronto." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13118.

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Abstract:
L'idea di scrivere questa tesi nasce dall'esperienza di tirocinio professionalizzante di servizio sociale di 450 ore effettuata durante il percorso di studi. Avendo osservato l'area degli adulti e degli anziani, un aspetto che mi ha profondamente colpita e mi ha spinta a scrivere questa tesi è la concezione di benessere dell'anziano e della persona che hanno le diverse figure professionali che si incontrano e lavorano in équipe nel momento in cui ci si trova a dover inserire un anziano in casa di riposo. Certamente non sono tematiche sconosciute o recenti; dal punto di vista sociale se ne parla da anni e ormai è nato un pregiudizio frequente nei confronti dei medici che sembrano sempre poco collaborativi nei confronti dei servizi o, peggio ancora, pronti ad ostacolare ogni tentativo di aiuto nei confronti dell'utenza, nello specifico, dell'anziano. Sono tanti gli interrogativi che mi sono posta e a cui ho cercato di dare risposta anche intervistando alcuni medici operanti in diversi ambiti professionali come case di riposo, ospedali e studi privati. La decisione di chiedere ai professionisti del settore sanitario in prima persona di far luce sulla questione e chiarire i miei dubbi nasce dal fatto che, da questo punto di vista, la problematica non è mai stata analizzata; nessuno è mai andato da un medico per chiedere quali possono essere i limiti professionali che interferiscono nel rapporto con il settore sociale per capire fino a che punto si può dare ai medici la responsabilità della non collaborazione, come se fosse desiderata, senza prendere in considerazione il fatto che ci possano essere delle difficoltà non imputabili a un'intera categoria professionale.
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Costa, Norberto. "Disturbi alimentari e progetti di promozione del benessere." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2015. http://hdl.handle.net/11577/3423963.

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Abstract:
This research addresses the issue of promoting wellness regarding eating disorders through three different studies. First, a literature review of the conceptualizations of the issue from the point of view of the main psychological theories is presented. An overview of the assumptions, instruments, and intervention methodology of each formulation is also provided. Assuming the hypothesis that eating disorders represent a peculiar expression of uneasiness toward body experience, we analyse the main sociological theories that approached the study of body. This, to comprehend how the processes that inscribe social relevant meanings upon the body are generated and negotiated through interaction. Moreover, we introduce a phenomenological vision in order to raise a discourse upon the concepts suitable to investigate intersubjective corporal experience. Last, we suggest the possibility to employ the artistic medium through participated action research methodology. For this purpose, we critically reconsider: the discourse in public policy about social projects which are focused on the collaboration of artists, presumed benefits related to these and compatible methods of analysis. The first study is aimed at gathering information on projects for the promotion of wellness undertaken in Italy regarding eating disorders and to understand the organisation of the discourses of the operators involved in the study. Six interviews have been conducted with freelance professionals or those affiliated to an institution acknowledged by the national health system. The data collected is read using diatextual analysis to comprehend the organisation of discourses and the identity positioning operated through talk-in-interaction. Results highlighted that intervention by professionals is planned according to the political and economic logics that allow the recognition of the operations conducted by the so-called ‘market’ or by scientific community. The second and third studies present the data collected during two different pilot programs of wellness promotion using art techniques. In particular, drama experience have been developed as a cathartic and performative medium in order to induce benefits regarding body and relational consciousness of the participants. The first intervention has been undertaken in the area of Padua and involved three fourth-grade classes, and three sixth-grade classes and have been analyzed using Bracken’s MSCS. Results highlighted a significant improvement of self-concept regarding participants’ relational skills. The second intervention has been analysed through participatory action research methodology in order to comprehend in detail the meaning making processes regarding the body that people develop in interaction and how art may produce the benefits that emerged in the first intervention. One fifth-grade class and one seventh-grade class in the area of Modena took part in this study. Results show how double binds that limit the possibilities of expression of seventh-grade young women are generated. These impasses are self-imposed through the identification in the cultural standard of the image of women and this is reinforced through everyday interaction with young men classmates. The latter may in fact use shame instrumentally to operate an emotive power upon the other. Moreover, the adult schoolteachers concur in limiting the young women’s expression possibilities ascribing the reasons for an impaired attribution of time and space to express one’s own ideas and opinions to a their personal shortcoming. The characteristics of the activities undertaken are also analysed in order to comprehend how the benefits reported by participants are generated. We conclude by presenting the possible future developments directed to the investigation of a more effective profitable interpenetration between the artistic dimension and social research.
La presente ricerca affronta il tema della progettazione di interventi di promozione del benessere nell’ambito dei disturbi alimentari attraverso tre diversi studi. In primo luogo, si riporta una revisione delle diverse concettualizzazioni della problematica in base alle principali teorie psicologiche e le relative modalità di intervento. Assumendo l’ipotesi che i disturbi dell’alimentazione rappresentino una particolare modalità di espressione di un vissuto di disagio relativo alla propria dimensione corporea, si analizzano le principali teorie sociologiche allo scopo di comprendere i processi di significazione che si iscrivono su di essa; quindi si propone una visione fenomenologica allo scopo di individuare i concetti fondamentali che ci possano dare la possibilità di studiare il vissuto intersoggettivo corporeo in interazione. Infine, si propone la possibilità di utilizzare il medium artistico attraverso la metodologia della ricerca azione partecipata come strumento di raccolta dati e come mezzo per promuovere benessere comunitario. A questo proposito, si riconsiderano in modo critico: i discorsi di politica pubblica relativi ai progetti sociali che si avvalgono della collaborazione di artisti; i presunti benefici ad essi legati; le possibili metodologie di analisi compatibili. Il primo studio ha l’obiettivo di raccogliere informazioni sui progetti di promozione del benessere svolti in Italia sul tema dei disturbi dell’alimentazione e di comprendere le modalità di organizzazione dei discorsi degli operatori del settore coinvolti nello studio. A questo scopo sono state svolte sei interviste con professionisti autonomi o affiliati a strutture riconosciute del sistema sanitario nazionale. I dati raccolti sono stati indagati utilizzando l’analisi diatestuale per comprendere le modalità di organizzazione dei discorsi e i relativi posizionamenti identitari. I risultati hanno evidenziato come la progettazione degli interventi da parte dei professionisti sia organizzata in funzione delle logiche politiche ed economiche che determinano il riconoscimento delle azioni svolte da parte del cosiddetto ‘mercato’ o della comunità scientifica. Il secondo e il terzo studio presentano i risultati raccolti durante due diversi progetti pilota di promozione del benessere utilizzando tecniche artistiche. In particolare, si è utilizzato il teatro come medium catartico e performativo allo scopo di indurre una maggiore competenza corporea e relazionale ai partecipanti. Il primo intervento è stato svolto nel territorio di Padova, ha coinvolto studenti e studentesse di tre classi quarte della scuola primaria e tre classi prime della scuola secondaria inferiore ed è stato analizzato attraverso l’utilizzo del TMA di Bracken. I risultati hanno evidenziato un miglioramento significativo nella percezione delle competenze relazionali per i/le partecipanti. Il secondo intervento è stato analizzato secondo l’impostazione metodologica della ricerca azione partecipata allo scopo di comprendere in modo approfondito: le modalità di significazione interattiva del corpo; come il medium teatrale possa promuovere i benefici emersi nel primo intervento. Sono state coinvolte una classe quinta della scuola primaria e una classe seconda della scuola secondaria inferiore nel territorio di Modena. I risultati hanno evidenziato come si generino doppi vincoli che possono limitare le possibilità di azione soprattutto per le giovani donne della classe seconda della scuola secondaria inferiore. Tali impasse sono autoimposte in funzione dell’immedesimazione nell’immaginario femminile determinato socialmente, e rinforzate nell’ambito delle interazioni quotidiane con i compagni di genere maschile. Questi ultimi infatti utilizzano la vergogna in modo strumentale come espressione di potere emotivo sull’altro. Inoltre, anche le figure educative di riferimento sembrano contribuire a limitare le possibilità espressive delle ragazze attribuendo a una loro mancanza intrinseca le ragioni di una disparità di spazi e tempi in cui possano esprimere le proprie opinioni e stati d’animo. Attraverso l’analisi è inoltre possibile comprendere quali caratteristiche delle singole attività proposte hanno permesso lo svilupparsi dei benefici intrinseci riportati dai/dalle partecipanti. Si conclude presentando i possibili sviluppi futuri orientati ad indagare una maggiore compenetrazione della dimensione artistica con l’ambito della ricerca sociale.
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SALARDI, PAOLA. "Saggio su povertà. disuguaglianza e benessere in Brasile." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/229.

Full text
Abstract:
La seguente tesi raccoglie tre saggi su povertà, disuguaglianza e benessere in brasile. il primo capitolo si concentra sull'esplorazione delle principali determinanti della disuguaglianza brasiliana. tale capitolo prima traccia un'analisi della povertà e della disuguaglianza brasiliana. successivamente si concentra sull'analisi delle principali determinanti della disuguaglianza, in particolare le differenze etniche e geografiche, applicando alcune tecniche di scomposizione del reddito. il secondo capitolo studia la povertà brasiliana focalizzandosi sulle disparità geografiche per testare se l'approccio standard di studio della povertà è sufficientemente informativo quando si analizzano popolazioni chiaramente non omogenee. i primi due capitoli applicano metodologie di misurazione e scomposizione della povertà e della disuguaglianza nell'ambito dell'approccio standard monetario . lo scopo dell'ultimo capitolo è invece proprio quello di allargare la prospettiva della nostra analisi abbracciando l'approccio delle capacità. INFATTI, il terzo capitolo si focalizza sulla costruzione del modello e sulla stima econometrica della cosiddetta functioning production function che è una relazione in grado di spiegare in che misura gli individui sono in grado di convertire le loro risorse private e pubbliche nel raggiungimento del funzionamento specifico essere in buona salute .
This thesis is a collection of three essays on poverty, inequality and well-being for Brazil. The first chapter aims at understanding the key determinants of the Brazilian inequality. this chapter firstly sketches a poverty and inequality analysis for Brazil and then investigates the main determinants of inequality, particularly racial and geographical differences, by applying several decomposition techniques. the second chapter investigates Brazilian poverty by exploiting geographical differences and questions whether the standard approach in measuring poverty is informative enough taking into consideration that the population is clearly heterogeneous. The first two chapters of this work apply techniques able to measure and decompose both poverty and inequality within the context of the standard monetary approach. The purpose of the last chapter is to enlarge the perspective of our analysis by adopting the capability approach. hence the third chapter aims to model and estimate the health functioning production function as a relation that conveys to what extent people are able to convert private and public resources into the achievement of the specific functioning being healthy .
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SALARDI, PAOLA. "Saggio su povertà. disuguaglianza e benessere in Brasile." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/229.

Full text
Abstract:
La seguente tesi raccoglie tre saggi su povertà, disuguaglianza e benessere in brasile. il primo capitolo si concentra sull'esplorazione delle principali determinanti della disuguaglianza brasiliana. tale capitolo prima traccia un'analisi della povertà e della disuguaglianza brasiliana. successivamente si concentra sull'analisi delle principali determinanti della disuguaglianza, in particolare le differenze etniche e geografiche, applicando alcune tecniche di scomposizione del reddito. il secondo capitolo studia la povertà brasiliana focalizzandosi sulle disparità geografiche per testare se l'approccio standard di studio della povertà è sufficientemente informativo quando si analizzano popolazioni chiaramente non omogenee. i primi due capitoli applicano metodologie di misurazione e scomposizione della povertà e della disuguaglianza nell'ambito dell'approccio standard monetario . lo scopo dell'ultimo capitolo è invece proprio quello di allargare la prospettiva della nostra analisi abbracciando l'approccio delle capacità. INFATTI, il terzo capitolo si focalizza sulla costruzione del modello e sulla stima econometrica della cosiddetta functioning production function che è una relazione in grado di spiegare in che misura gli individui sono in grado di convertire le loro risorse private e pubbliche nel raggiungimento del funzionamento specifico essere in buona salute .
This thesis is a collection of three essays on poverty, inequality and well-being for Brazil. The first chapter aims at understanding the key determinants of the Brazilian inequality. this chapter firstly sketches a poverty and inequality analysis for Brazil and then investigates the main determinants of inequality, particularly racial and geographical differences, by applying several decomposition techniques. the second chapter investigates Brazilian poverty by exploiting geographical differences and questions whether the standard approach in measuring poverty is informative enough taking into consideration that the population is clearly heterogeneous. The first two chapters of this work apply techniques able to measure and decompose both poverty and inequality within the context of the standard monetary approach. The purpose of the last chapter is to enlarge the perspective of our analysis by adopting the capability approach. hence the third chapter aims to model and estimate the health functioning production function as a relation that conveys to what extent people are able to convert private and public resources into the achievement of the specific functioning being healthy .
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Fustini, Mattia <1982&gt. "Struttura della fibra, benessere delle bovine e risposte produttive." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2728/1/Mattia_Fustini_tesi_dottorato.pdf.

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Books on the topic "Benessere"

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Centri benessere. Milano: F. Motta, 2005.

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Chopra, Deepak. Benessere totale. 9th ed. Milano: Sperling paperback, 2005.

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Corsi, Cecilia, ed. Felicità e benessere. Florence: Firenze University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-859-0.

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Abstract:
Con il presente volume prendono avvio i Quaderni “Cesare Alfieri”, voluti dal Consiglio della Scuola di Scienze politiche dell'Università di Firenze quale progetto scientifico ed editoriale mirante a coinvolgere tutte le componenti culturali che animano la Scuola. Si è inteso così dar vita a un luogo di dialogo, di ricerca, di approfondimento per indagare problemi sociali complessi da punti di osservazione differenti. E per questo primo Quaderno il Comitato scientifico ha deciso di mettere a fuoco il concetto di «benessere», di osservarlo da angoli prospettici diversi e di rapportarlo alla nozione di felicità. L’indagine mira ad offrire spunti di riflessione, linee di un percorso, sguardi diversi su un tema che costituisce uno dei grandi nodi che le nostre democrazie devono affrontare: il benessere da conquista, soprattutto del ventesimo secolo, a sfida per questo inizio di nuovo millennio.
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Anguillari, Enrico. Paesaggio e benessere. Milano: FrancoAngeli, 2011.

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5

Rosato, Giuseppe. Un leggero benessere. Fasano di Brindisi: Schena, 1996.

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6

Maulini, Claudia. Pedagogia, benessere e sport. Roma: Aracne, 2006.

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7

Fruchi, Dino. Il prezzo del benessere. Montreal: Montfort & Villeroy, 1988.

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Per il bene comune: Dalla stato del benessere alla società del benessere. Reggio Emilia, Italia: Diabasis, 2009.

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9

Yogurt: I fermenti del benessere. [Colognola ai Colli (VR)]: Demetra, 2004.

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10

1946-, Donati Pierpaolo, Campiglio Luigi 1947-, and Centro internazionale studi famiglia, eds. Famiglia e società del benessere. Cinisello Balsamo (Milano): San Paolo, 1999.

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Book chapters on the topic "Benessere"

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Gottarelli, Paolo. "Benessere e respirazione." In La turbinoplastica inferiore modificata, 3–4. Milano: Springer Milan, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2071-9_2.

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2

Casalini, Alfonso Valentino, and Giorgio Tavano Blessi. "Cultura, beni relazionali e benessere." In Cultura e salute, 59–69. Milano: Springer Milan, 2013. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2781-7_5.

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3

Grossi, Enzo, Giorgio Tavano Blessi, and Pierluigi Sacco. "Progetto cultura e benessere sul territorio italiano: interazione tra cultura, salute e benessere." In Cultura e salute, 205–14. Milano: Springer Milan, 2013. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2781-7_15.

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4

Fave, Antonella Delle, and Raffaela D. G. Sartori. "La psicologia positiva e la scienza del benessere." In Cultura e salute, 121–28. Milano: Springer Milan, 2013. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2781-7_9.

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5

Schiavon, Francesco, and Giuseppe Guglielmi. "Gli scenari attuali." In La comunicazione radiologica nella società del benessere, 1–8. Milano: Springer Milan, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2504-2_1.

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6

Rodriguez, Daniele. "Le problematiche medico-legali." In La comunicazione radiologica nella società del benessere, 95–106. Milano: Springer Milan, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2504-2_10.

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7

Schiavon, Francesco, Emanuela Zambrin, and Marco Piuzzi. "La comunicazione in senologia." In La comunicazione radiologica nella società del benessere, 107–14. Milano: Springer Milan, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2504-2_11.

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8

Schiavon, Francesco, and Antonio Rotondo. "Il valore dei reperti incidentali." In La comunicazione radiologica nella società del benessere, 115–21. Milano: Springer Milan, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2504-2_12.

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9

Schiavon, Francesco, Giuseppe Guglielmi, and Filippo Ranchio. "Comunicazione radiologica: Cosa cambia col PACS?" In La comunicazione radiologica nella società del benessere, 123–25. Milano: Springer Milan, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2504-2_13.

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Caramella, Davide, and Dario Luca Lauretti. "Il ruolo dell’informatizzazione." In La comunicazione radiologica nella società del benessere, 127–35. Milano: Springer Milan, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2504-2_14.

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Conference papers on the topic "Benessere"

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Destefani Ferretti, Kleber. "AVALIAÇÃO CRÍTICA À LEI n. 14.119/2021: UMA BENESSE DISFARÇADA." In 59º Congresso da SOBER e 6º EBPC 2021. ,: Even3, 2021. http://dx.doi.org/10.29327/soberebpc2021.343559.

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dos Santos, Robson Aparecido, and Mônica Josene Barbosa Pereira. "A BIOTECNOLOGIA ADVINDA DOS SABERES DE COMUNIDADES TRADICIONAIS NA REGIÃO CENTRO OESTE DO BRASIL." In I Congresso Brasileiro de Biotecnologia On-line. Revista Multidisciplinar de Educação e Meio Ambiente, 2021. http://dx.doi.org/10.51189/rema/821.

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Abstract:
Introdução: O ser humano sempre fez uso dos recursos advindos da natureza para suprir suas necessidades, como alimentação, moradia e tratamento de enfermidades. Nesse cenário, o avanço das tecnologias ligadas a bioprospecção de produtos vegetais, sobretudo dos oriundos do conhecimento popular, tem recebido atenção especial de pesquisadores. Sendo assim, é de suma importância, a investigação sobre o conhecimento da flora pelas comunidades tradicionais, e que, tal conhecimento seja valorizado e utilizado como forma de manutenção da biodiversidade. Objetivos: Analisar os avanços em biotecnologia oriundos dos conhecimentos cooptados de comunidades tradicionais da região Centro-Oeste do Brasil. Material e métodos: A pesquisa centra-se em publicações voltadas para o tema geral Biotecnologia e Comunidades tradicionais da região CentroOeste. Os dados foram reunidos de trabalhos indexados nos últimos 10 anos em bases de dados especializados com busca nacional. Resultados: As famílias botânicas predominantes foram: Arecaceae, Anonaceae, Apocynaceae, Clusiaceae, Malpighiaceae, Rubiaceae e Euphorbiaceae, Lythraceae, Oxalidaceae. O uso da flora voltou-se para a identificação de compostos com potencial para o desenvolvimento de produtos de interesse econômico e social, com destaque para a ação fitoterápica, controle fitossanitário e produção de cosméticos. As plantas medicinais se mostraram muito frequentes, demonstrando a importância das mesmas para as comunidades tradicionais. Também reunimos informações sobre a utilização de extratos com potencial para o combate a vetores de doenças, como o Aedes aegypti, controle de pragas na agricultura, uso de extratos para produção de cosméticos como fotoprotetores e cremes faciais. Outro ponto a se destacar é a necessidade de garantir as comunidades tradicionais o direito as benesses advindas das descobertas, como as que permitem a produção de novos medicamentos. Conclusão: Valorizar o conhecimento das comunidades tradicionais é essencial para garantir a manutenção da biodiversidade, sendo urgente o estabelecimento de estudos interdisciplinares que forneçam dados abrangentes sobre a realidade desses espaços sociais.
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