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Ruggeri, Mirella, Nazario Santolini, Marco Stegagno, Giuseppe Imperadore, and Rosa Bruna Dall'Agnola. "Indicatori di qualità della vita." Epidemiologia e psichiatria sociale. Monograph Supplement 8, S5 (March 1999): 7–9. http://dx.doi.org/10.1017/s1827433100000319.

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Abstract:
La complessità del dibattito sulla qualità della vita si riflette nelle definizioni proposte (Oliver el al., 1996); alcune sono ampie ma vaghe, tali da non specificare il contenuto del concetto e quindi da ostacolarne la misurazione: “La qualità della vita è un ampio concetto che comprende tutti gli aspetti dell'esistenza di un individuo” (Torrance, 1987); “Nell'epoca moderna qualità della vita significa salute e benesse re, idee ampiamente comprese ed accettate dalle persone” (Oliver, 1991). Alcune definizioni si focalizzano sugli indicatori oggettivi di benessere: “La qualità della vita consiste nell'ottenere le condizioni necessarie per la felicità in una data società” (McCall, 1975). Altri autori definiscono la qualità della vita come senso di benessere legato alla situazione contingente o ad una qualche combinazione di benessere soggettivo ed oggettivo: “La qualità della vita è uno stato di benessere che riflette le condizioni di vita, la soddisfazione e l'adattamento a queste condizioni di vita” (Franklin et al., 1986); “La qualità della vita è il senso di benessere sperimentato da una persona all'interno delle sue attuali condizioni di vita” (Lehman, 1983). La centralità dell'aspetto soggettivo si ritrova anche nella definizione che recentemente la WHO ha dato di “qualità della vita”: “…..è una percezione individuale della propria posizione nella vita all'interno del conteste della cultura e dei valori in cui si vive, in relazione ai propri scopi, aspettative, standard ed interessi” (WHOQOL Group, 1995).
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Zambianchi, Manuela, and Bitti Pio Enrico Ricci. "Benessere soggettivo, stili di coping, salute fisica e mentale percepite nella terza e nella quarta etŕ." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 2 (April 2010): 135–50. http://dx.doi.org/10.3280/rip2009-002007.

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Abstract:
In ambito gerontologico, le principali teorie sull'invecchiamento positivo evidenziano come tra i fattori che concorrono a determinarlo il benessere soggettivo rivesta un ruolo centrale (Rowe, Khan, 1987; Freund, Baltes, 2002; Gerstorf, Smith, Baltes, 2006). Secondo Ryff (1995), il benessere psicologico si definisce come un costrutto multidimensionale comprendente sei dimensioni: Autonomia, Controllo ambientale, Crescita personale, Relazioni positive con gli altri, Scopo di vita, Accettazione di sé. La ricerca ha investigato le caratteristiche ed il livello di benessere psicologico nell'anziano, l'influenza delle seguenti variabili sociodemografiche sul benessere psicologico: etŕ, sesso, titolo di studio, composizione del nucleo familiare, residenza in centro o area rurale, il rapporto tra il benessere psicologico e le seguenti variabili: stili di coping; valutazione soggettiva della salute fisica e mentale. Hanno partecipato 142 soggetti (etŕ media 73 anni, 55 maschi, 80 femmine, suddivisi poi in Terza Etŕ (65-79 anni, n° 107) e Quarta Etŕ (80 anni8 e oltre, n° 28). I fattori predittivi del benessere psicologico nell'anziano risultano essere il coping di controllo, la salute mentale percepita, la composizione del nucleo familiare, l'etŕ. Questi risultati pongono in evidenza la necessitŕ di considerare, nelle ricerche future, anche le dimensioni attive individuali e le loro interazioni con quelle sociali nella determinazione del benessere nella persona che invecchia.
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Cannari, Luigi, and Giovanni D'Alessio. "Oltre il Pil: come cambiano le condizioni delle famiglie italiane?" QA Rivista dell'Associazione Rossi-Doria, no. 3 (October 2012): 7–24. http://dx.doi.org/10.3280/qu2012-003001.

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Abstract:
Oltre il Pil: come cambiano le condizioni delle famiglie italiane? Il lavoro illustra l'evoluzione dei principali indicatori di benessere economico e di disuguaglianza in Italia dal secondo dopoguerra, mostrando che i progressi non sono stati uniformi nel tempo e tra le categorie di cittadini; fornisce inoltre alcuni spunti di riflessione sulla adeguatezza del Prodotto interno lordo come indicatore di benessere. Si argomenta che le risorse economiche contano in misura significativa nell'influenzare le condizioni di benessere, riconoscendo tuttavia l'importanza di estendere l'analisi anche ad altre dimensioni, come le misure soggettive di benessere e quelle di disuguaglianza.
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Azzimonti, Oscar, Simone Caiello, Luca Daconto, and Matteo Colleoni. "Il benessere della mobilità." WELFARE E ERGONOMIA, no. 2 (March 2020): 57–66. http://dx.doi.org/10.3280/we2019-002005.

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Pappadà, Gabriella. "Il turismo del benessere." QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no. 109 (February 2020): 115–30. http://dx.doi.org/10.3280/qua2019-109008.

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Carrus, Giuseppe, and Massimiliano Scopellitti. "Benessere e ambiente fisico." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 1 (June 2015): 123–39. http://dx.doi.org/10.3280/rip2015-001007.

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Vianzone, Silvia, Ivan De Marco, and Eddy Chiapasco. "Internet sessualità e benessere." RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA, no. 2 (October 2017): 23–38. http://dx.doi.org/10.3280/rsc2017-002002.

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Ponzo, Michela. "Status occupazionale e benessere soggettivo in Italia." QA Rivista dell'Associazione Rossi-Doria, no. 3 (September 2011): 75–106. http://dx.doi.org/10.3280/qu2011-003004.

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Abstract:
Status occupazionale e benessere soggettivo in Italia In questo lavoro si analizzano le determinanti del benessere soggettivo in Italia utilizzando i dati relativi alle indagini sulle famiglie della Banca d'Italia, nel 2004, 2006, 2008. L'analisi empirica in primo luogo conferma per l'Italia le precedenti evidenze riscontrate nella letteratura internazionale sulla felicitŕ. Tra i nuovi risultati emersi, si riscontra che il tipo di occupazione e le condizioni contrattuali risultano fattori cruciali per il benessere. Tra gli altri risultati, emerge dall'analisi come i lavoratori occupati nel settore pubblico sperimentino un piů elevato grado di soddisfazione rispetto ai dipendenti privati. Il benessere soggettivo si riduce in maniera considerevole per i lavoratori a tempo determinato e per coloro che lavorano in una regione diversa da quella di nascita.
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Zambianchi, Manuela, and Bitti Pio Enrico Ricci. "Benessere sociale e prospettiva temporale in etŕ anziana." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 2 (June 2012): 221–42. http://dx.doi.org/10.3280/rip2011-002004.

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Abstract:
La letteratura gerontologica contemporanea evidenzia nel mantenimento di una vita sociale attiva e partecipativa uno dei pilastri fondamentali dell'invecchiamento positivo (Rowe e Khan, 1997; Stevernik, Lindenberg, Slaets, 2005). Lo studio ha esaminato la relazione tra il benessere sociale, definito da Keyes (1998) come un costrutto formato da cinque dimensioni (integrazione sociale, accettazione sociale, attualizzazione sociale, contributo sociale, coerenza sociale) e la prospettiva temporale, definita da Zimbardo e Boyd come composta da cinque dimensioni (passato positivo, passato negativo, presente edonistico, presente fatalistico, futuro). Hanno partecipato allo studio 138 anziani (etŕ media 74,73 anni). I risultati evidenziano una relazione complessa tra la prospettiva temporale ed il benessere sociale. Il passato negativo ed il presente fatalistico influenzano negativamente quasi tutte le dimensioni del benessere sociale, mentre il futuro presenta una relazione positiva con le dimensioni dell'integrazione sociale e dell'attualizzazione sociale. Il presente edonistico esercita un'influenza positiva sul benessere sociale generale. Il genere, il livello di istruzione e la composizione del nucleo familiare influenzano anch'essi la prospettiva temporale ed il livello di benessere sociale percepito dagli anziani.
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Oates, Wallace E. "On the Welfare Gains from Fiscal Decentralization." Journal of Public Finance and Public Choice 15, no. 2 (October 1, 1997): 83–92. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907782833.

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Abstract:
Abstract Questo lavoro esplora i vantaggi in termini di benessere derivanti dalla decentralizzazione in un sistema di governo a livelli multipli. L’analisi rivela che nei casi in cui le differenze in output locali efficienti risiedano nella domanda locale, i potenziali vantaggi in benessere dovuti alia decentralizzazione variano con l’entità di queste divergenze nella domanda e con il valore del coefficiente angolare (in termini assoluti) della curva di domanda. Al contrario, se la fonte delle differenze nei livelli efficienti dell’output locale risiede nei costi, allora l’entità dei vantaggi in benessere dovuti alia decentralizzazione fiscale varia direttamente con la grandezza delle differenze di costo intergiurisdizionale ma inversamente all’inclinazione della curva della domanda. Inoltre, quando si fa venir meno l’assunzione di «tecnologie” date, la decentralizzazione fiscale offre potenziali benefici in benessere grazie alia «sperimentazione» locale di diverse forme di programmi pubblici; il cosiddetto «federalismo di laboratorio» puo promuovere innovazione nei settore pubblico.
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Zambianchi, Manuela, and Bitti Pio Enrico Ricci. "Benessere psicologico e prospettiva temporale negli adolescenti e nei giovani." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 2 (July 2012): 83–102. http://dx.doi.org/10.3280/pds2012-002005.

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Abstract:
Lo studio ha analizzato la relazione tra il benessere psicologico e la prospettiva temporale in un gruppo di adolescenti (etŕ media 16,65 anni) ed un gruppo di giovani-adulti (etŕ media 22,57 anni). Gli adolescenti sono stati suddivisi in due gruppi, media adolescenza e tarda adolescenza. Nei giovani-adulti si osserva un punteggio piů alto nella dimensione del futuro rispetto ai due gruppi di adolescenti, mentre il presente riporta un punteggio piů basso rispetto sempre agli adolescenti. Il benessere psicologico presenta anch'esso un punteggio piů elevato nei giovani-adulti rispetto agli adolescenti di entrambe le fasce d'etŕ. Sono state condotte tre analisi correlazionali separate per i tre gruppi mentre l'analisi della covarianza ha verificato l'influenza dell'etŕ sulle relazioni tra prospettiva temporale e benessere nei tre gruppi. Negli adolescenti il presente č positivamente correlato con le Relazioni Positive con gli altri e negativamente con lo Scopo di Vita e con il Benessere Psicologico generale. Nei giovani-adulti esso correla negativamente con il benessere psicologico generale. Negli adolescenti il futuro č correlato positivamente con l'Autoaccettazione, le Relazioni Positive con gli Altri, lo Scopo di Vita, ed alla Crescita Personale. Nei giovaniadulti il futuro č correlato positivamente con lo Scopo di Vita, il Dominio Ambientale, la Crescita Personale, l'Autoaccettazione, ed il benessere psicologico globale. Lo studio evidenzia la rilevanza della prospettiva temporale centrata sul futuro per lo sviluppo e l'attualizzazione delle risorse e delle potenzialitŕ nel passaggio dall'adolescenza all'etŕ di giovani-adulti e del tempo presente per la costruzione di relazioni significative unicamente nei due gruppi di adolescenti.
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Ortalda, Fulvia, and Clapetto Sara Canale. "Amore e benessere soggettivo: una ricerca esplorativa." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 2 (December 2010): 59–72. http://dx.doi.org/10.3280/pds2010-002005.

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Abstract:
La presente ricerca si propone di indagare in modo esplorativo la relazione tra amore e percezione di benessere soggettivo. In particolare analizza la relazione tra benessere soggettivo e tipi di amore, con riferimento alla classificazione di J. A. Lee, secondo la quale esistono sei tipi ideali d'amore: ludico, erotico, solidale, maniacale, pragmatico, puro. Il campione č composto da 156 soggetti di etŕ compresa fra i 20 ed i 30 anni, in possesso del titolo di scuola superiore e prevede una suddivisione equilibrata dei generi. Ai soggetti č stato sottoposto un questionario composto da tre parti: la prima indaga il benessere soggettivo, la seconda le caratteristiche dell'amore e la terza i tipi d'amore. I risultati mostrano come questi ultimi determinano un diverso grado di percezione del benessere soggettivo. I tipi di amore che richiamano idee persistenti, quali il sesso nell'amore erotico, e il partner nell'amore maniacale, risultano piů intensi e accompagnati dal sentimento della gelosia. L'amore erotico si accompagna alla percezione di un miglior benessere soggettivo, mentre l'amore maniacale segue la direzione inversa. I risultati sottolineano l'importanza dell'amore solidale. L'amore pragmatico č risultato il piů duraturo. L'amore puro e l'amore ludico, che completano la classificazione di Lee, caratterizzano maggiormente il sentimento dichiarato dai maschi intervistati, mentre l'amore maniacale caratterizza maggiormente il sentimento dichiarato dalle femmine intervistate. Le femmine dichiarano un amore mediamente piů intenso di quello dei maschi. La parte conclusiva del lavoro contiene una prima analisi esplorativa volta a migliorare le caratteristiche psicometriche delle scale relative ai differenti tipi di amore. Lo studio della relazione tra tipi di amore e benessere percepito puň avere utili applicazioni nell'ambito della terapia di coppia.
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Bonazzi, Michele. "Benessere sociale e universo digitale." SALUTE E SOCIETÀ, no. 3 (October 2017): 182–96. http://dx.doi.org/10.3280/ses2017-su3012.

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Maccari, Norma, Giacomo Rotondo, and Immacolata Viola. "Il benessere oltre il PIL." RIVISTA DI STUDI SULLA SOSTENIBILITA', no. 1 (2013): 9–26. http://dx.doi.org/10.3280/riss2013-001002.

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Cesaretti, Gian Paolo, Rosa Misso, and Immacolata Viola. "Sostenibilità del benessere e responsabilità." RIVISTA DI STUDI SULLA SOSTENIBILITA', no. 1 (2013): 77–92. http://dx.doi.org/10.3280/riss2013-001006.

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Mori, Giuseppe. "Benessere sessuale e chirurgia ginecologica." RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA, no. 1 (November 2016): 74–78. http://dx.doi.org/10.3280/rsc2016-su1019.

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Amendolagine, Vincenzo. "L'educazione al benessere nell'età evolutiva." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 1 (March 2019): 59–71. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2019-001004.

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Tavano, Blessi Giorgio. "Cultura e benessere individuale: uno strumento di costruzione del capitale sociale." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 97 (May 2012): 131–48. http://dx.doi.org/10.3280/sur2012-097010.

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Abstract:
Nel presente articolo l'autore analizza il ruolo della partecipazione ad eventi ed attivitŕ culturali quale risorsa per il benessere individuale, dato il grado di relazionabilitŕ e quindi gli effetti in termini di beni relazionali prodotti e le possibili ricadute rispetto allo sviluppo di capitale sociale. L'analisi porta in evidenza come la partecipazione ad attivitŕ culturali sia favorevolmente associata al livello di benessere individuale, e questo risulta rilevante laddove gli individui, attraverso tali attivitŕ, sono in grado di promuovere relazioni interpersonali orientate al cooperativismo piuttosto che utilitarismo. L'ipotesi teorica viene suffragata attraverso i risultati di un campionamento realizzato rispetto alla popolazione a livello nazionale, indirizzato a fornire evidenze sul peso dei consumi culturali rispetto al benessere individuale, ed un campionamento effettuato con esperti rispetto al grado di relazionabilitŕ generato dalle variabili culturali dell'indagine precedente. Le evidenze dimostrano che la cultura č in grado di promuovere la costruzione di beni relazionali, ed in tale prospettiva puň essere considerata una piattaforma per lo sviluppo del benessere individuale e collettivo nella direzione di incrementare il capitale sociale.
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Manetti, Mara, Elena Zini, and Paola Cardinali. "Processi di accomodamento intersistemico nelle relazioni scuola famiglia: la funzione dei supporti nella costruzione del benessere di adolescenti italiani e immigrati." PSICOLOGIA DI COMUNITA', no. 1 (September 2010): 63–72. http://dx.doi.org/10.3280/psc2010-001006.

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Abstract:
La famiglia e la scuola rappresentano i microsistemi piů significativi per gli adolescenti. L'inserimento scolastico e la relazione genitore-adolescente sono associati alla capacitŕ di adattamento dei migranti; inoltre, l'accordo intersistemico fra famiglia e scuola influenza il benessere degli adolescenti. Questo lavoro analizza il sistema casa-scuola cosě come percepito da 177 adolescenti italiani, 175 di origine est europea e 83 sud americani, evidenziandone le relazioni con i costrutti di benessere e supporto sociale. In accordo con la letteratura, abbiamo rilevato una correlazione tra il supporto sociale e il successo scolastico. Inoltre, in accordo con il modello della partnership, a piů alti livelli di dissonanza tra casa e scuola corrisponde un benessere inferiore.
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Pieretti, Giovanni, Enzo Grossi, Guido Ferilli, and Blessi Giorgio Tavano. "Aree urbane, ambiente naturale e benessere. Il caso della cittŕ di Milano." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 99 (November 2012): 134–51. http://dx.doi.org/10.3280/sur2012-099011.

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Abstract:
Gli autori portano in evidenza il peso dell'ambiente urbano, inteso nella sua dimensione di ecosistema urbano, rispetto alla qualitŕ della vita ed al benessere della popolazione. L'analisi viene svolta rispetto ad un campionamento statisticamente significativo realizzato sulla popolazione di Milano nel 2010, nel quale sono stata rilevate alcune delle determinanti che la letteratura indica quali preminenti nella formazione del benessere sociale degli individui, (reddito, genere, consumi culturali, distanza di residenza dalle aree verdi). Le evidenze dimostrano attraverso il ranking delle principali variabili che costruiscono il benessere di una persona, la funzione di ogni possibile determinante registrato, soffermando l'attenzione rispetto al ruolo delle aree verdi nella costruzione di reti relazionali e capitale sociale.
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Carbone, Sara, Roxanna Morote, Silvia Gabrielli, Silvia Rizzi, Odin Hjemdal, Frederick Anyan, and Valeria Donisi. "Sviluppare la resilienza: co-creare un programma di promozione della salute mentale coinvolgendo gli adolescenti del contesto scolastico del Trentino." PSICOLOGIA DI COMUNITA', no. 2 (September 2020): 103–22. http://dx.doi.org/10.3280/psc2020-002007.

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Abstract:
L'associazione positiva tra il benessere mentale durante infanzia e adolescenza e il benessere in età adulta è dimostrata e richiede azioni preventive e di promozione del benessere. L'articolo riporta i bisogni degli adolescenti Trentini in merito alle abilità utili per il loro benes-sere: 49 studenti hanno partecipato ad una survey e 16 ad un laboratorio per valutare contenuti e metodi di un programma europeo per la resilienza (progetto UPRIGHT). I risultati della survey rivelano l'importanza di fare piani per il futuro e definire obiettivi, lavorare sul senso della propria vita, curare alimentazione, attività fisica, salute in generale, affrontare solitudine e isolamento. Dal laboratorio risultano importanti una migliore comunicazione con docenti e genitori, il miglioramento del clima di classe e della qualità delle relazioni interpersonali.
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Guidetti, Giulia, and Cinzia Albanesi. "Senso di comunità. Può bastare per fronteggiare l'emergenza COVID-19 a scuola? Uno studio di un caso su una scuola secondaria di primo grado." PSICOLOGIA DI COMUNITA', no. 1 (June 2021): 81–95. http://dx.doi.org/10.3280/psc2021-001006.

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Abstract:
L'obiettivo dello studio è comprendere la relazione fra SSoC (Senso di Comunità Scolasti-co) e benessere degli studenti in didattica a distanza (DAD), durante la pandemia, e il ruolo delle scelte metodologiche della scuola sulle stesse variabili (benessere e SSoC), in una scuola secondaria di I grado che usa la Didattica per Ambienti di Apprendimento (DADA). Hanno partecipato alla ricerca 70 studenti (mediante questionario e un'intervista di gruppo) e 13 tra docenti e genitori (mediante interviste individuali). La ricerca ha indagato il ruolo della DAD e il suo impatto sulla scuola, sul SSoC e sul benessere psicologico (PWB) e sociale (MHC-SF). Dai risultati emerge l'importanza del SSoC e di pratiche trasformative nel mantenere il be-nessere scolastico, anche in situazioni di emergenza.
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Giuseppina Bartolo, Maria, Anna Lisa Palermiti, Rocco Servidio, Flaviana Tenuta, Francesco Craig, and Angela Costabile. "L'impatto della paura da COVID-19 sui livelli di stress e sui sintomi di ansia e depressione in adolescenti." MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no. 2 (August 2021): 47–62. http://dx.doi.org/10.3280/mal2021-002004.

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Abstract:
La pandemia da COVID-19 rappresenta una minaccia per il benessere psicologico degli adolescenti per via delle problematiche legate allo stress causato dall'isolamento sociale. Attraverso la somministrazione di un questionario online anonimo, l'obiettivo dello studio è esplorare, in un gruppo di 345 adolescenti (età 15-19 anni), la relazione tra la paura da COVID-19 e i livelli di stress, i sintomi di ansia e depressione, e il ruolo di quest'ultima sul benessere. I risultati confermano che la paura da COVID-19 è positivamente associata ai livelli di stress e ai sintomi dell'ansia, e quest'ultima media la relazione tra i livelli di de-pressione e stress. I risultati evidenziano la necessità di proporre azioni utili a promuovere il benessere psicologico negli adolescenti.
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Di Palma, Tiziana, Luigia Simona Sica, Laura Aleni Sestito, and Giancarlo Ragozini. "Le esperienze lavorative precoci nella promozione dell'identità vocazionale e del benessere nei tardo adolescenti: il caso dell'esperienza di alternanza scuola-lavoro." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 1 (January 2021): 13–31. http://dx.doi.org/10.3280/pds2021-001003.

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Abstract:
Nonostante il mondo del lavoro abbia subito sostanziali trasformazioni il dominio identita-rio legato alla definizione di sé come lavoratore resta fondamentale (Guichard et al., 2012) e, in tal senso, rimane strettamente legato al benessere personale dell'individuo. Per rispondere in maniera congruente alle nuove sfide del mondo del lavoro, anche la scuola è chiamata a svol-gere un ruolo attivo essendo uno scenario di esperienze primario per gli adolescenti. Tramite un approccio centrato sui soggetti, il presente studio, utilizzando una cluster analysis di tipo non gerarchico (k medie), si propone di individuare gli stati dell'identità vocazionale prevalenti in un gruppo di studenti italiani di scuola superiore, inseriti nei percorsi di alternanza scuola/lavoro e di valutarne la relazione con il benessere eudaimonico. Un booklet di questionari self report volti ad indagare l'identità vocazione ed il benessere eudaimonico è stato sommini-strato a 412 studenti campani di scuola superiore (Età media=18.79 anni, SD=1.19). L'analisi dei cluster ha individuato sei stati dell'identità vocazionale, sovrapponibili a quelli individuati in precedenza in contesto italiano. Gli stati dell'identità vocazionale sono risultati significati-vamente differenziati tra loro in riferimento al livello di benessere eudaimonico percepito.
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Andrei, Filippo, Attila Bruni, and Lia Tirabeni. "Fra corpi e dispositivi: processi di digitalizzazione e benessere dei lavoratori nella Quarta Rivoluzione Industriale." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 158 (November 2020): 158–77. http://dx.doi.org/10.3280/sl2020-158008.

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Abstract:
Nella Quarta Rivoluzione Industriale il profondo processo di digitalizzazione che interessa le attività produttive si riflette anche sul corpo, che diviene il campo di applicazione di tecnologie orientate a misurare e parametrizzare le attività fisiche, così da migliorare il benessere e le performance dei lavoratori. Sulla scorta di un approccio che guarda alla tecnologia quale pratica sociale, in questo contributo presentiamo i risultati scaturiti da una ricerca su benessere e dispositivi tecnologici condotta in una grande azienda manifatturiera. I risultati suggeriscono, da un lato, la rilevanza dell'azione umana in contesti di digitalizzazione e, dall'altro, la neces-sità di guardare al benessere dei lavoratori non tanto come risultato dell'azione di eventuali dispositivi tecnologici, quanto quale processo che si articola nelle rela-zioni che si instaurano fra umani e tecnologie.
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Tesi, Alessio, and Antonio Aiello. "La valutazione del benessere organizzativo: lo "Strumento Integrato per la Valutazione del Benessere Organizzativo (SIVBO)" nel framework teorico del modello "Job Demands-Resources"." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 2 (June 2021): 139–57. http://dx.doi.org/10.3280/pds2021-002009.

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Abstract:
Il presente studio ha l'obiettivo di fornire evidenze circa la validità psicometrica dello "Strumento Integrato per la Valutazione del Benessere Organizzativo (SIVBO)". Facendo rife-rimento al modello teorico job demands-resources (JD-R, Demerouti et al., 2001) lo strumen-to ha l'obiettivo di misurare il benessere organizzativo. I partecipanti allo studio (N = 754), provenienti da diversi contesti lavorativi, hanno risposto ad un questionario autodescrittivo contenente il SIVBO e altre scale di misura. L'analisi fattoriale esplorativa ha messo in eviden-za una soluzione fattoriale composta di un totale di 18 item, con quattro dimensioni denomina-te: richieste lavorative, risorse lavorative, risorse lavorative relazionali e risorse personali. L'analisi fattoriale confermativa ha comprovato che il modello a quattro fattori, con un fattore sovraordinato di secondo ordine, denominato benessere organizzativo, è quello che presenta un miglior adattamento ai dati. Gli indici di coerenza interna (alfa di Cronbach, rho di Spear-man e composite reliability) dello strumento sono risultati adeguati. Le analisi di correlazione e regressione hanno messo in evidenza che le scale del SIVBO risultano significativamente as-sociate a misure concorrenti e discriminanti. Il SIVBO si presenta come uno strumento dotato di proprietà psicometriche adeguate che, considerando anche la sua brevità, si candida a essere applicato agevolmente per la misurazione del benessere organizzativo in molteplici contesti lavorativi.
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Palmas, Chiara, Chiara Mauri, Nicoletta Scionti, and Gian Marco Marzocchi. "Il benessere degli studenti tra autostima e rendimento scolastico." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 1 (May 2022): 1–24. http://dx.doi.org/10.3280/rip2022oa13718.

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Abstract:
In questo studio sono state indagate le relazioni esistenti tra il benessere, l'autostima e il rendimento scolastico in un campione di 311 studenti tra gli 8 e i 13 anni, prendendo in considerazione il punto di vista dell'alunno, del genitore e dell'insegnante. Attraverso questa ricerca è stata confermata l'esistenza di un'influenza reciproca tra il rendimento del bambino e la sua autostima scolastica.Inoltre, è stata dimostrata l'esistenza di una relazione significativa dell'autostima scolastica dell'alunno con l'ansia percepita. il suo benessere e le competenze possedute. Queste ultime due variabili correlano significativamente anche con il rendimento scolastico, mentre l'ansia svolge il ruolo di mediatore. Alla luce di quanto emerso, questa ricerca potrebbe rivelarsi utile per lo sviluppo di programmi volti a favorire il benessere dell'alunno, la sua autostima e il suo rendimento scolastico con il coinvolgimento degli adulti di riferimento.
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Clerico, Giuseppe. "Disabilitŕ, benessere e ruolo dello Stato." ECONOMIA PUBBLICA, no. 3 (September 2010): 5–28. http://dx.doi.org/10.3280/ep2009-003001.

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Pfostl, Eva. "Editoriale. Alimentazione e sostenibilitŕ del benessere." RIVISTA DI STUDI SULLA SOSTENIBILITA', no. 2 (January 2013): 5–9. http://dx.doi.org/10.3280/riss2012-002001.

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Rossi, Roberta. "La settimana del benessere sessuale FISS." RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA, no. 1 (November 2016): 13–15. http://dx.doi.org/10.3280/rsc2016-su1001.

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Tiran, A. "Lusso e Benessere nell'Italia del Settecento." Contributions to Political Economy 34, no. 1 (April 15, 2015): 133–36. http://dx.doi.org/10.1093/cpe/bzv008.

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D'errico, Alfonso. "Una funzione ordinale di benessere sociale." Rivista di Matematica per le Scienze Economiche e Sociali 17, no. 1 (March 1994): 19–33. http://dx.doi.org/10.1007/bf02091664.

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La Valle, Davide. "Capitale sociale e indicatori del benessere." Quaderni di Sociologia, no. 32 (August 1, 2003): 143–66. http://dx.doi.org/10.4000/qds.1192.

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Amendolagine, Vincenzo. "Health and well-being education as basic element of the Sustainability Mindset." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 21, no. 2 (July 31, 2021): 36–45. http://dx.doi.org/10.36253/form-11316.

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Abstract:
For developing a sustainability mindset it is necessary go through an eco-sustainable individual and common concept of health, well-being and lifestyle. The aim of this article is to explain the links that exist between health, well-being, lifestyle and development of sustainability mindset. First, the constituent elements of well-being, mental health and mental disease will be analysed, then the health concept, pathology and determinants of health and the implications that they have in the source of the lifestyle. Finally, the strategies that can be used to change unhealthy lifestyles in the perspective of sustainability will be examined. L’educazione alla salute e al benessere come archetipo fondante dell’educazione alla sostenibilità Per sviluppare una mentalità orientata alla sostenibilità è necessaria un’azione formativa che passi attraverso una concezione ecosostenibile della salute, del benessere e dello stile di vita sia a livello individuale che collettivo. L’obiettivo di questo articolo è quello di esplicitare i raccordi che esistono fra salute, benessere, stile di vita e sviluppo della substinability mindset. Sono dapprima analizzati gli elementi costitutivi del concetto di benessere, di salute mentale e di disturbo mentale, successivamente sono illustrati i costrutti di salute, patologia e determinanti di salute e le implicazioni che essi hanno nella genesi dello stile di vita. In ultimo, sono affrontate le strategie che possono essere utilizzate per cambiare gli stili vita meno salubri nell’ottica della sostenibilità.
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Guglielmi, Dina, Alessia Paplomatas, Silvia Simbula, and Marco Depolo. "Prevenzione dello stress lavoro correlato: validazione di uno strumento per la valutazione dei rischi psicosociali nella scuola." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 3 (November 2011): 53–74. http://dx.doi.org/10.3280/pds2011-003003.

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Abstract:
Il presente lavoro ha l'obiettivo di presentare lo strumento Questionario sul Benessere a Scuola (QBS) e la relativa validazione. Il questionario č finalizzato alla valutazione dei rischi psicosociali e alla promozione del benessere organizzativo nella scuola. Partendo dall'analisi della letteratura e della normativa di riferimento e grazie al contributo di esperti del settore č stato predisposto un questionario per individuare i fattori di rischio psicosociale relativi al contesto e al contenuto lavorativo. Hanno risposto al questionario 953 persone che lavorano all'interno della scuola (82% docenti). I risultati mostrano la validitŕ e l'attendibilitŕ dello strumento proposto per valutare i fattori di rischio psicosociale nella scuola, segnalandone un possibile uso nella valutazione dello stress lavoro correlato. Gli stessi fattori permettono inoltre di discriminare diversi tipi di esiti (benessere, fatica mentale, ecc.). I risultati possono, quindi, essere considerati una conferma di quanto richiamato dalla normativa attuale in materia di sicurezza sul lavoro rispetto ai potenziali effetti delle caratteristiche del lavoro e dell'organizzazione del lavoro sulla salute dei lavoratori.
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Penzo, Ilaria, Enrichetta Giannetti, Cristina Stefanile, and Saulo Sirigatti. "Stili umoristici e possibili relazioni con il benessere psicologico secondo una versione italiana dello Humor Styles Questionnaire (HSQ)." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 2 (July 2011): 33–50. http://dx.doi.org/10.3280/pds2011-002004.

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Abstract:
Sono state esaminate, nel contesto italiano, la struttura fattoriale e alcune caratteristiche psicometriche dello HSQ di Martin(2003), nonché le differenze di genere nei diversi stili umoristici e le loro relazioni con il benessere psicologico. Hanno partecipato 242 studenti di scuola media secondaria e di universitŕ. Sono state impiegate le versioni italiane dello HSQ e delle(RPWB). Partendo da correlazioni policoriche, č stata effettuata un'analisi fattoriale esplorativa utilizzando il metodo(ML) per l'estrazione dei fattori e ilper la loro rotazione obliqua. Analisi discriminanti e di regressione lineare multiple sono state condotte per esaminare le relazioni tra le variabili. Sono stati individuati i quattro fattori ipotizzati, anche se non tutti gli item risultano adeguatamente rappresentati; l'affidabilitŕ delle scale, fatta eccezione per una, č adeguata. I partecipanti maschili riferiscono un maggiore uso dello stile. Sono emerse relazioni positive tra gli stiliee negative traee il benessere psicologico. Ulteriori indagini sono richieste per approfondire la natura multifattoriale dello HSQ e le relazioni tra stili di umorismo e benessere psicologico.
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Tinella, Luigi, Anna Lacerenza, Concetta Papapicco, Tiziana Lanciano, Alessandro Taurino, Amedeo Stella, and Antonietta Curci. "L'efficacia del counseling universitario durante la pandemia da Covid-19. Un'indagine pilota sul benessere degli studenti." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 3 (October 2021): 143–63. http://dx.doi.org/10.3280/pds2021-003015.

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Abstract:
La pandemia da Covid-19 e le conseguenti misure di confinamento hanno avuto un impatto globale sul benessere individuale, soprattutto su quello relativo agli studenti universitari. Il presente studio ha indagato in che misura un intervento di counseling eseguito durante la prima fase della pandemia da Covid-19 (marzo-ottobre 2020) era associato a variazioni significative nelle misure self report di Benessere Psicologico Generale, Regolazione Emotiva e Autoefficacia Percepita, in un gruppo di 49 studenti (37 f) che hanno richiesto accesso al servizio di Counseling Psicologico Universitario dell'Università di Bari "Aldo Moro". A questo scopo è stata eseguita una serie di ANOVA 2x2 a misure ripetute con il fattore pre-post e il sesso dei partecipanti come variabili indipendenti del disegno su ognuna delle misure self-report indagate. I risultati mostrano un incremento significativo del benessere, del ricorso a strategie funzio-nali di regolazione emotiva e dell'autoefficacia percepita negli studenti che hanno usufruito del servizio durante il lockdown.
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Sandrin, Luciano. "Il benessere dell’anziano, utopia o realtà? Aspetti psicologici e spirituali." Medicina e Morale 46, no. 6 (December 31, 1997): 1129–38. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1997.861.

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Abstract:
Quando si parla di salute dell’anziano si deve mettere in relazione questo termine con il benessere fisico, psichico e sociale. Nel concetto di benessere rientrano anche l’esperienza e il vissuto della persona strettamente correlato ai fattori temporali, ambientali, sociali e culturali; essi sono tra loro dipendenti e vanno tenuti in considerazione. Gli psicologi oggi tendono a considerare l’invecchiamento seguendo un approccio di tipo evolutivo, narrativo, storico. Nell’accostarsi allo studio della condizione anziana si deve tener presente un altro fattore importante: la spiritualità. Ad essa sono collegati una serie di bisogni umani e sociali, quali la realizzazione di sé, il sentirsi utili, l’interazione con gli altri. Alla spiritualità è strettamente legata la religione che rende più sopportabili i momenti di sofferenza configurandosi come punto di ancoraggio. Il soddisfacimento della spiritualità porta l’anziano verso un sentimento di interezza e di benessere interiore, per cui l’attenzione alla sfera psico-sociale e religiosa risulta un punto nodale affinché questi, conseguita maggiore stima e un più alto grado di consapevolezza di sé, sia capace di affrontare il suo ruolo e i problemi che gli si presentano come la sofferenza, la morte, la perdita di speranza. Nella Christifideles laici Giovanni Paolo II ha ricordato che gli anziani sono soggetti attivi che possono dare un contributo fecondo umanamente e spiritualmente. Il benessere dell’anziano dipende anche da questo sentirsi parte attiva e integrante dell’esistenza e non soltanto oggetto di continue attenzioni. L’invecchiamento deve essere considerato un processo di crescita e di continua evoluzione.
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Pasquarelli, Emanuela. "Psiche e ambiente. La prospettiva junghiana a confronto con una realtà in profonda trasformazione." STUDI JUNGHIANI, no. 50 (January 2020): 75–82. http://dx.doi.org/10.3280/jun2-2019oa8879.

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Abstract:
La psiche è un sistema aperto e complesso che vive di interconnessioni, in dialogo continuo tra sé, l'altro e l'ambiente. La salute e il benessere della psiche dipendono da queste interrelazioni, come la salute e il benessere dell'essere umano dipendono dalla possibilità di vivere in un pianeta sano, dalla consapevolezza di essere una forma vivente che respira, si nutre e cammina su un pianeta vivente. Psiche e ambiente dialogano in questa conferenza internazionale che ospita come relatore il President Elect IAAP Toshio Kawai nell'incontro con AIPA, CIPA e ARPA.
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Paloma, Virginia, Manuel Garcěa-Raměrez, and Carlos Camacho. "Relazione tra benessere e giustizia nella popolazione marocchina nel Sud della Spagna." PSICOLOGIA DI COMUNITA', no. 1 (July 2012): 81–100. http://dx.doi.org/10.3280/psc2012-001006.

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Abstract:
La scelta migratoria ha normalmente come obiettivo migliorare le proprie condizioni di vita e, quindi, il proprio benessere. Senza dubbio, queste aspettative non sempre sono soddisfatte, soprattutto in contesti di accoglienza che relegano i gruppi appena arrivati in posizioni di inferioritŕ di potere. Partendo dalla psicologia della liberazione, questo studio ha come finalitŕ quello di indagare a livello empirico la relazione stabilita tra il grado di giustizia nel contesto di accoglienza e il benessere della popolazione immigrata marocchina nel Sud della Spagna. La raccolta dei ricerca ha previsto la partecipazione di 633 immigrati provenienti da 20 unitŕ territoriali dell'Andalusia. I dati mostrano come il livello di benessere del gruppo marocchino sia strettamente connesso con il livello di giustizia del contesto di stabilizzazione. Inoltre, la ricerca pone in luce che l'apertura alla diversitŕ da parte delle comunitŕ di accoglienza, la sensibilitŕ culturale dei servizi comunitari e l'assenza di una segregazione residenziale sono indicatori adeguati della giustizia del contesto. In breve, i dati confermano empiricamente i presupposti teorici difesi dalla psicologia della liberazione.
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Cozzi, Ambrogio, Lara Franzoni, Katia Romelli, and Sandro Feller. "Tra care e cure: una ricerca sulle famiglie con un paziente in stato vegetativo." TERAPIA FAMILIARE, no. 95 (April 2011): 47–72. http://dx.doi.org/10.3280/tf2011-095004.

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Abstract:
Lo stato vegetativo č una condizione medica che incide gravemente sul benessere psicologico dei familiari coinvolti nella cura. La ricerca indaga relazioni, conflitti ed il funzionamento familiare durante la presenza della condizione di stato vegetativo del paziente, il processo di cura a casa e in struttura, l'impatto economico dell'evento, il benessere del caregiver. Il campione č composto da 120 caregiver di pazienti curati in Lombardia. Lo studio ha utilizzato un'intervista semi-strutturata analizzata con il software ‘T-Lab', il Disegno simbolico dello spazio di vita familiare e SF-36 Questionario sullo stato di salute. I risultati hanno mostrato come il funzionamento familiare e il benessere del caregiver siano relazionati al genere e al ruolo del caregiver, al tempo trascorso dall'evento che ha causato lo stato vegetativo e al luogo di cura. La ricerca ha inoltre mostrato un'estrema povertŕ e chiusura delle relazioni familiari, difficoltŕ nelle fasi di trasferimento del paziente, forte isolamento di alcuni membri dalle attivitŕ sociali e deboli relazioni con la famiglia allargata, un forte impatto sull'attivitŕ lavorativa di almeno uno dei membri familiari.
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Zambianchi, Manuela, and Pio Enrico Ricci Bitti. "Prospettiva temporale e benessere sociale nell'adulto emergente." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 1 (February 2014): 125–38. http://dx.doi.org/10.3280/pds2014-001007.

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Chemolli, Emanuela, Margherita Brondino, and Margherita Pasini. "Il benessere organizzativo tra giustizia e motivazione." RISORSA UOMO, no. 4 (December 2009): 431–47. http://dx.doi.org/10.3280/ru2009-004007.

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Abstract:
- Organizational justices has often been studied as an antecedent of different organizational constructs concerning well-being but only in few studies it has been related with motivation at work. In this research we surveyed justice perception of 113 trade union members of a local union (defined also as loosely-coupled organization), their motivation at work and their perceived organizational support. We want to verify whether, in this atypical organizational context, justice is an antecedent of motivation as it seems to be in the few empirical studied on this topic. At the beginning, this relation was not present, but the inclusion of perceived organization support like mediation variable pointed out an indirect effect between justice and motivation.
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Cesaretti, Gian Paolo. "La sfida alimentare alla sostenibilitŕ del benessere." RIVISTA DI STUDI SULLA SOSTENIBILITA', no. 2 (January 2013): 11–13. http://dx.doi.org/10.3280/riss2012-002002.

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Rotondo, Giacomo. "Indicatori di benessere: forme funzionali a confronto." RIVISTA DI STUDI SULLA SOSTENIBILITA', no. 1 (2013): 27–41. http://dx.doi.org/10.3280/riss2013-001003.

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Borrelli, Irene Paola, Gian Paolo Cesaretti, and Rosa Misso. "La sostenibilità del benessere: una questione complessa." RIVISTA DI STUDI SULLA SOSTENIBILITA', no. 1 (2013): 43–54. http://dx.doi.org/10.3280/riss2013-001004.

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Passaretti, Alessandra, Luigi Aruta, Chiara Scuotto, and Ferdinando Ivano Ambra. "The role of culture in enhancing well-being and soft skills: from passive to active participation." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 23, no. 1 (February 4, 2023): 21–35. http://dx.doi.org/10.36253/form-13761.

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Abstract:
The 2030 Agenda has among its sustainability goals the promotion of health and well-being. These goals seem to depend on disparate interdependent factors, including psychological well-being, the ability to self-determine, and the social cohesion of the context in which an individual grows and develops. Cultural participation seems to be an effective response to this challenge, as it can promote the development of personal and social skills. In the present article it is, therefore, analyzed how active and/or passive participation in cultural activities can represent an interesting educational ground for promoting well-being through the development of soft skills. At the same time, the neurobiological effects of such enjoyment and an examination of the most effective pedagogical interventions are reported. Il ruolo della cultura nel potenziare il benessere e le soft skills: da partecipazione passiva ad attiva. L’agenda 2030 ha tra i suoi obiettivi di sostenibilità la promozione della salute e del benessere. Questi obiettivi sembrano dipendere da disparati fattori interdipendenti tra loro, tra cui il benessere psicologico, la capacità di autodeterminarsi, nonché la coesione sociale del contesto all’interno del quale un individuo cresce e si sviluppa. La partecipazione culturale sembra rappresentare una risposta efficace a questa sfida, in quanto in grado di promuovere lo sviluppo di competenze personali e sociali. Nel presente articolo è, quindi, analizzato come la partecipazione attiva e/o passiva alle attività culturali possa rappresentare un interessante terreno educativo per promuovere il benessere attraverso lo sviluppo di soft-skills. Allo stesso tempo sono riportati gli effetti neurobiologici di tale fruizione ed una disamina sugli interventi pedagogici più efficaci.
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Gualandri, Mario, Roberta Fida, and Francesco Avallone. "Benessere Organizzativo in un campione di Aziende Sanitarie italiane." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 1 (March 2012): 61–85. http://dx.doi.org/10.3280/pds2012-001005.

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Abstract:
Riassunto In ambito scientifico e nelle politiche sociali europee il benessere organizzativo č divenuto uno dei principali temi di discussione, in particolare per i contesti sanitari che, data l'elevata complessitŕ delle dinamiche organizzative, mostrano un elevato rischio per il benessere organizzativo. Questo puň incidere sullo stress e sul benessere dei lavoratori. Il presente contributo esamina i fattori lavorativi della salute organizzativa in un campione di Aziende Sanitarie Locali (Asl) italiane. A tal fine sono stati utilizzati i dati relativi ad una ricerca nazionale su circa 8000 dipendenti (Multidimensional Organizational Health Questionnaire) differenziati per aree geografiche e per genere. I risultati mostrano che i fattori con maggiore effetto sui disturbi psicosomatici, sullo stress e sulla soddisfazione lavorativa sono il carico di lavoro, la sicurezza, il conflitto e l'apertura all'innovazione. Inoltre in tutte le aree geografiche e maggiormente per le donne la percezione dell'equitŕ ed il carico di lavoro risultano piů problematici. Per il Sud Italia e le Isole, ulteriori criticitŕ risultano la percezione della sicurezza e del comfort dell'ambiente. Infine, i risultati evidenziano una percezione di bassa soddisfazione e di alto stress in tutti i lavoratori delle aree geografiche e maggiormente nelle donne.
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Modafferi, Cinzia, Marcello Passarelli, Simona De Pietri, Mara Donatella Fiaschi, and Anna Zunino. "Il benessere psicologico in Liguria prima e durante la pandemia da COVID-19." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 1 (February 2023): 139–50. http://dx.doi.org/10.3280/pds2023-001013.

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Abstract:
Negli ultimi anni l'Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi della Liguria ha indagato la salute psicologica dei cittadini liguri, a fronte di un crescente malessere psicologico e un eleva-to utilizzo di antidepressivi nella popolazione ligure rispetto alla popolazione nazionale (Rap-porti SISM 2015 ? 2018). Lo studio attuale riporta i dati di due rilevazioni su campioni indi-pendenti relative al benessere psicologico dei cittadini liguri prima e durante la pandemia da COVID-19, tramite l'utilizzo di una batteria di test psicometrici online. I risultati suggeriscono che la pandemia abbia avuto un impatto sul benessere dei cittadini. In particolar modo si è os-servato un aumento di possibili disturbi depressivi e la presenza di disturbo post-traumatico da stress. Nonostante una diminuzione del benessere psicologico percepito, non si è osservato un aumento della proporzione di individui che riferiscono di essersi rivolti a servizi di supporto psicologico, in particolare per quanto riguarda gli uomini, che si rivolgono a tali servizi in mi-sura nettamente minore rispetto alle donne. É stato inoltre rilevato che le fasce più scolarizzate della popolazione tendono a mostrare una intenzione maggiore di rivolgersi a professionisti della salute mentale.
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Lahi, Migena, and Miretta Prezza. "Le conseguenze della violenza domestica sul benessere fisico delle donne." MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no. 1 (March 2010): 89–110. http://dx.doi.org/10.3280/mal2010-001006.

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Abstract:
La violenza domestica č considerata uno dei maggiori problemi di sanitŕ pubblica in tutto il mondo. L'obiettivo di questo lavoro č quello di identificare le conseguenze della violenza domestica perpetrata dagli uomini sul benessere fisico delle donne che la subiscono. A tale scopo č stata effettuata un'attenta recensione della letteratura internazionale, la quale ha portato all'identificazione di una molteplicitŕ di conseguenze sul benessere fisico e riproduttivo, e di alcuni dei meccanismi che collegano i maltrattamenti a queste conseguenze. I maltrattamenti perpetrati all'interno delle mura domestiche hanno degli effetti plurimi e devastanti, sia di lungo che di breve termine, sulla salute delle donne che li subiscono.
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