Academic literature on the topic 'Biofuels in developing countries'
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Journal articles on the topic "Biofuels in developing countries"
de Gorter, Harry. "Biofuels policies and developing countries." Agricultural Economics 44, no. 4-5 (June 4, 2013): 475. http://dx.doi.org/10.1111/agec.12030.
Full textPeters, Jörg, and Sascha Thielmann. "Promoting biofuels: Implications for developing countries." Energy Policy 36, no. 4 (April 2008): 1538–44. http://dx.doi.org/10.1016/j.enpol.2008.01.013.
Full textDoku, Angela, and Salvatore Di Falco. "Biofuels in developing countries: Are comparative advantages enough?" Energy Policy 44 (May 2012): 101–17. http://dx.doi.org/10.1016/j.enpol.2012.01.022.
Full textKojima, Masami, and Todd Johnson. "Biofuels for transport in developing countries: socioeconomic considerations." Energy for Sustainable Development 10, no. 2 (June 2006): 59–66. http://dx.doi.org/10.1016/s0973-0826(08)60532-3.
Full textZailani, Suhaiza, Mohammad Iranmanesh, Sunghyup Sean Hyun, and Mohd Ali. "Applying the Theory of Consumption Values to Explain Drivers’ Willingness to Pay for Biofuels." Sustainability 11, no. 3 (January 28, 2019): 668. http://dx.doi.org/10.3390/su11030668.
Full textMahmood, Abdulrahman R., Mohamad R. Abdullah, and Husam S. Khalaf. "Biofuel Production and Its Impact on Global Food Security: A Review Article." Iraqi Journal of Industrial Research 9, no. 1 (June 14, 2022): 75–83. http://dx.doi.org/10.53523/ijoirvol9i1id149.
Full textde Gorter, Harry, Dusan Drabik, David R. Just, and Erika M. Kliauga. "The impact of OECD biofuels policies on developing countries." Agricultural Economics 44, no. 4-5 (June 4, 2013): 477–86. http://dx.doi.org/10.1111/agec.12031.
Full textShojaeiarani, Jamileh, Dilpreet S. Bajwa, and Sreekala G. Bajwa. "Properties of densified solid biofuels in relation to chemical composition, moisture content, and bulk density of the biomass." BioResources 14, no. 2 (March 8, 2019): 4996–5015. http://dx.doi.org/10.15376/biores.14.2.shojaeiarani.
Full textMoreno, Pérez Daniel Alejandro, and Dzhemma V. Shushpanova. "Bioenergy development in the Republic of Columbia." E3S Web of Conferences 265 (2021): 04027. http://dx.doi.org/10.1051/e3sconf/202126504027.
Full textOosterveer, Peter, and Arthur P. J. Mol. "Biofuels, trade and sustainability: a review of perspectives for developing countries." Biofuels, Bioproducts and Biorefining 4, no. 1 (January 2010): 66–76. http://dx.doi.org/10.1002/bbb.194.
Full textDissertations / Theses on the topic "Biofuels in developing countries"
Onabanjo, Tosin. "Techno-economic and environmental assessment of gas turbines utilizing biofuels." Thesis, Cranfield University, 2015. http://dspace.lib.cranfield.ac.uk/handle/1826/9280.
Full textShuma, Baraka John. "Attracting and regulating foreign direct investments in biofuels production in Tanzania." Thesis, UWC, 2009. http://hdl.handle.net/11394/3121.
Full textLiu, Feifei. "Biofuel legislative and policy framework and sustainable development : from perspectives of developing countries." Thesis, Durham University, 2016. http://etheses.dur.ac.uk/11439/.
Full textMela, Giulio. "Assessing the Economic, Environmental and Social Sustainability of Biofuel Policies." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2013. http://hdl.handle.net/11577/3425833.
Full textDi biocarburanti si iniziò a parlare circa 40 anni fa, in concomitanza con la crisi petrolifera determinata dall’embargo da parte dei paesi OPEC. Il conseguente forte aumento del prezzo del petrolio stimolò infatti la ricerca nel campo delle forme di energia alternative. La produzione di biocarburanti è tuttavia decollata solo di recente, grazie all’azione combinata di molteplici fattori: elevate quotazioni del petrolio, necessità di contenere le emissioni di gas serra e la riduzione delle scorte di combustibili fossili; tutte cose che hanno indotto molti paesi a mettere a punto programmi volti allo sviluppo del settore dei biocarburanti. All’inizio degli anni 2000 i biocarburanti venivano considerati la soluzione ideale per risolvere i problemi dell’approvvigionamento energetico, della stabilità economica (stabilizzazione dei prezzi dell’energia, sviluppo rurale, creazione di posti di lavoro, aumento della domanda di materie prime agricole) e della protezione dell’ambiente (utilizzazione più efficiente dei rifiuti e riduzione delle emissioni di gas serra). Un impulso decisivo allo sviluppo delle politiche fu dato dalla stipula del Protocollo di Kyoto nel quale i paesi firmatari si impegnavano a ridurre le proprie emissioni di gas serra del 5% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2012. Al momento attuale i biocarburanti vengono in larga parte prodotti a partire da materie prime agricole, quindi le ripercussioni della loro produzione sul settore agricolo possono essere rilevanti. In tale àmbito appare chiara la forte responsabilità, in termini di effetti sui mercati agricoli mondiali, che hanno i paesi che più di tutti hanno sovvenzionato il settore: Stati Uniti, Brasile e Unione Europea. Tali paesi, tramite le loro politiche, hanno creato un nuovo mercato di sbocco per molte materie prime agricole, senza capire a fondo, a priori, le conseguenze di tale azione. Le principali motivazioni addotte dai decisori politici per giustificare le sovvenzioni al settore dei biocarburanti furono la necessità di ottemperare ai dettami del Protocollo di Kyoto, aumentare l’indipendenza energetica, creare nuovi posti di lavoro, migliorare il reddito degli agricoltori e stabilizzare i prezzi dell’energia. L’espansione del settore dei biofuel è avvenuta non solamente in maniera quantomeno controversa, senza coordinazione a livello internazionale, ma anche in un momento storico molto delicato. Gli ultimi venti anni sono stati infatti caratterizzati da un grande aumento della domanda mondiale di cibo, soprattutto a causa della forte crescita economica dei cosiddetti paesi emergenti: Cina, India, Brasile e paesi del Sud-Est asiatico. Il forte aumento della domanda si scontra contro un’offerta di materie prime agricole giocoforza rigida nel breve termine, cosa che genera forti aumenti di prezzo e della volatilità delle quotazioni (soprattutto a causa del forte ridimensionamento delle scorte). Negli ultimi anni gran parte dell’entusiasmo iniziale nei confronti dei biocarburanti è andato scemando. Per prima cosa l’espansione del settore dei combustibili “verdi” ha aumentato la domanda per molte materie prime agricole che, in un contesto contraddistinto da un forte aumento della domanda mondiale, ha generato un sensibile aumento dei prezzi alimentari, con ripercussioni particolarmente negative per le fasce più povere della popolazione, soprattutto nei paesi meno sviluppati. Anche l’effettiva efficacia dei biocarburanti nel ridurre le emissioni di gas serra è stata fortemente messa in dubbio. Le metodologie utilizzare per il conteggio delle emissioni non sono sempre accurate o di facile attuazione. L’intensivizzazione dei processi agricoli e i cambiamenti d’uso dei suoli, entrambi conseguenza dell’aumento della produzione agricola, sono due fattori che molto probabilmente hanno causato un aumento delle emissioni di gas serra invece che una diminuzione. Inoltre, le politiche a favore del settore delle energie rinnovabili sono state progettate e messe in pratica in maniera spesso unilaterale da parte dei vari paesi, senza quella coordinazione a livello internazionale che sarebbe stata essenziale a evitare le conseguenze negative sui mercati agricoli e sull’ambiente. La mia ricerca di dottorato analizza tutti gli aspetti del settore dei biocarburanti a livello mondiale con particolare attenzione a quelli della sostenibilità: economica, ambientale e sociale. La ricerca inizia con una descrizione delle varie tipologie di biocarburanti attualmente prodotti a livello mondiale e prosegue con una rassegna delle politiche a favore dei biocarburanti nei principali paesi. In séguito vengono analizzate le produzioni, i prezzi e il commercio internazionale di biocarburanti e delle materie prime dalle quali sono ottenuti. I principali paesi produttori di biocarburanti sono gli Stati Uniti, il Brasile e l’Unione Europea. Nei primi due viene prodotto principalmente etanolo (a partire dal mais negli Stati Uniti e dalla canna da zucchero in Brasile), mentre nell’Unione Europea è il biodiesel il biocarburante di riferimento (prodotto a partire da oli vegetali). Nel 2011, il 51,8% della produzione brasiliana di canna da zucchero e il 42,2% di quella statunitense di mais sono state usate per produrre etanolo. Le superfici necessarie, nei due paesi, per la coltivazione della materia prima per la produzione del biocarburante sono state pari a 4,2 e 15,5 milioni di ettari, che rappresentano l’1,5 e il 16% della superficie agricola totale dei due paesi. Nel 2021, ceteris paribus, la produzione di etanolo assorbirà circa il 61% della produzione brasiliana di canna da zucchero e il 57% di quella statunitense di mais. Sempre nel 2021, in Brasile, le superfici necessarie per coltivare canna da zucchero destinata la settore dell’etanolo raggiungeranno gli 8 milioni di ettari, pari a tutta l’area attualmente coltivata a canna da zucchero nel paese sudamericano. Negli Stati Uniti le superfici necessarie a coltivare il granturco per la produzione di etanolo cresceranno fino a sfiorare i 20 milioni di ettari, un’estensione pari al 53% dell’area attualmente investita a mais e al 20% della superficie agricola totale del 2011. Da questi dati è possibile osservare la forte differenza, in termini di impatto sulle produzioni agricole, tra la produzione di etanolo brasiliana (imperniata sulla canna da zucchero) e quella statunitense (basata sul mais). La produzione brasiliana e statunitense di etanolo, nel 2011, è stata rispettivamente di 22,9 e 52,8 milioni di metri cubi, implicando una “resa” in etanolo di 5,5 e 3,4 metri cubi a ettaro. Ciò significa che la produzione di etanolo a partire dalla canna da zucchero è più efficiente in termini di superfici necessarie alla coltivazione della materia prima. Tenendo in considerazione anche il biodiesel, in rapida espansione in entrambi i paesi (dove viene ottenuto a partire dall’olio di soia), l’incidenza percentuale delle superfici utilizzate per coltivare la materia prima per la produzione di biocarburanti (etanolo e biodiesel) cresce fino a raggiungere il 3% del totale della superficie agricola in Brasile e il 18,4% negli Stati Uniti. Tali percentuali sono destinate a raggiungere il 6,3 e il 23% entro il 2021. Nel 2011 l’Unione Europea ha impiegato 5,4 milioni di tonnellate di olio di colza (prodotto all’interno dell’Unione) e almeno 3,9 milioni di olio di palma (importato da Indonesia e Malesia) per produrre biodiesel. Le superfice necessaria, all’interno dell’UE, per la coltivazione della colza usata nel settore dei biocarburanti è stata di 5,2 milioni di ettari nel 2011, mentre quella impiegata per la produzione di olio di palma nei paesi terzi di almeno 1,3 milioni di ettari. Sempre nel 2011, il 5,2% della superficie agricola totale dell’Unione è stato utilizzato per la coltivazione di colza da destinare alla produzione di biocarburanti. Assumendo che la percentuale di olio di colza impiegata nel settore alimentare nell’Unione Europea rimarrà la stessa anche negli anni a venire, è possibile prevedere che, nel 2021, l’UE avrà bisogno di 6,6 milioni di tonnellate di olio di colza e di almeno 10 milioni di tonnellate di olio di palma (importato da paesi terzi) per raggiungere i suoi obiettivi di consumo in materia di biodiesel. Ciò implica che almeno 3,4 milioni di ettari di terreni, presumibilmente in Indonesia e Malesia, saranno necessari per produrre tutto l’olio di palma di cui il settore del biodiesel comunitario avrà bisogno. Il fulcro di questa tesi è l’analisi della sostenibilità della produzione di biocarburanti e le sue conseguenze sulla produzione di materie prime agricole. La sostenibilità dei biocarburanti viene esaminata attraverso una revisione della letteratura esistente sull’argomento, con particolare enfasi sugli effetti della forte espansione del settore dei carburanti “verdi” sull’ambiente, sulle emissioni di gas serra, i cambiamenti d’uso del suolo, la disponibilità idrica e le implicazioni per i paesi in via di sviluppo. In termini di sostenibilità, uno degli aspetti più importanti riguarda gli effetti del forte aumento della produzione di biofuel sulla produzione e sui prezzi delle materie prime agricole. Questa tesi, nella sua parte empirica, utilizza tecniche econometriche per misurare il livello di integrazione tra i mercati energetici e quelli agricoli nei principali paesi produttori. Viene inoltre anche stimata l’elasticità di trasmissione dei prezzi tra il mercato mondiale e quello comunitario nel caso delle principali materie prime agricole, prima e dopo l’ultima riforma della Politica agricola comune (Riforma Fischler). Negli Stati Uniti e in Brasile i prezzi agricoli e quelli dell’energia (petrolio ed etanolo) condividono il medesimo trend di lungo periodo, con l’influenza del prezzo del petrolio che è andata crescendo negli ultimi anni. Ciò implica che i decisori politici dovranno, in futuro, prestare grande attenzione agli effetti che le politiche energetiche hanno sui mercati agricoli e viceversa. In Europa non è stato possibile dimostrare la presenza di una relazione diretta tra prezzi agricoli e prezzo del petrolio, tuttavia è possibile affermare che i mercati agricoli europei subiscano le conseguenze delle politiche a favore dei biocarburanti di altri paesi, in particolare degli Stati Uniti, in maniera indiretta, cioè tramite l’effetto di tali politiche sui prezzi internazionali. Ciò che merge da questo lavoro è che i biocarburanti, nella situazione economica, politica e demografica attuale, sono, per molti aspetti, non sostenibili. Gli effetti collaterali della produzione di biofuel sono numerosi e spesso difficili da quantificare. Le soluzioni proposte dalla letteratura sono spesso utopiche o, seppur corrette dal punto di vista teorico, molto difficili da applicare. L’espansione del settore dei biocarburanti sta avendo effetti negativi sulla produzione e sui prezzi delle materie prime agricole, sulla biodiversità e sul benessere sociale, sia all’interno dei principali paesi produttori che all’esterno di essi. Il “peccato originale” è stato la mancanza di coordinazione iniziale tra le varie politiche, progettate e messe in pratica in maniera unilaterale dai vari paesi; una cosa alla quale, oggi, è molto difficile porre rimedio. I governi dovrebbero, come è stato recentemente raccomandato dalle Nazioni Unite, considerare la possibilità di modificare in maniera sostanziale i propri programmi di sviluppo del settore dei biocarburanti a causa soprattutto delle pesanti conseguenze che hanno sulla sicurezza alimentare nei paesi a basso reddito. Per questa ragione l’utilizzo dei biocarburanti come misura volta a stimolare lo sviluppo nei paesi poveri dovrebbe essere evitata. È altamente improbabile che i poveri nelle zone rurali traggano alcun beneficio dallo sviluppo del settore dei biocarburanti nei loro paesi poiché gran parte della terra è posseduta da grandi compagnie multinazionali o, in alcuni casi, da paesi terzi (land grabbing). Lo sviluppo del settore dei biocarburanti nei paesi in via di sviluppo contribuirebbe, dall’interno, a mantenere elevati i prezzi dei generi alimentari anche dove finora tale effetto, a causa del basso livello di trasmissione dei prezzi agricoli mondiali, è stato marginale. L’aumento dell’inflazione alimentare causato dalla produzione di biocarburanti avrebbe effetti negativi sia sui poveri delle aree urbane che sue quelli delle aree rurali poiché in molti casi i piccoli coltivatori, nei paesi in via di sviluppo, sono compratori netti di generi alimentari. Molti studi, anche da parte di organizzazioni governative internazionali, mettono in risalto il fatto che la produzione di biocarburanti possa diventare sostenibile solo attraverso lo sviluppo delle cosiddette tecnologie di seconda o terza generazione (cioè quelle che permettono l’uso di materia prima non-food per la produzione di biocarburanti) e l’uso di terreni degradati e marginali per la coltivazione delle materie prime. Tuttavia, tutto ciò è di difficile realizzazione. Attualmente i biocarburanti di seconda o terza generazione sono ancora in fase di sviluppo e la loro produzione non crescerà in maniera sostanziale se non tramite forti investimenti da parte dei vari governi e, in determinate circostanze, di investitori privati. Va ricordato che non sono i governi quelli che decidono se la coltivazione di materia prima per la produzione di biocarburanti in aree degradate o marginali sia economicamente conveniente: sono infatti i coltivatori quelli che prendono le decisioni ed essi non lo faranno se non vi troveranno alcun beneficio economico. L’attuale livello, molto elevato, dei prezzi agricoli pone seri dubbi sul fatto che i coltivatori siano disposti a passare dalla produzione di materie prime food a quelle non-food in assenza di forti incentivi pubblici in tal senso. Tuttavia, un aumento del livello di supporto all’agricoltura, anche solo nel caso delle colture energetiche, difficilmente avverrà nel breve termine, a causa soprattutto della crisi economica, che ha ristretto i budget di spesa di molti paesi, e le pressioni, in sede WTO, per una riduzione del livello di protezione dei mercati. Nel caso in cui si decida di mantenere gli aiuti di stato al settore dei biocarburanti, sarà necessario progettare e sviluppare nuove politiche, questa volta a livello sovranazionale, cosa che implicherebbe un elevato livello di coordinazione e di flessibilità tra i vari paesi, oltre che difficile da raggiungere nel breve o medio termine. Un caso emblematico, in tal senso, è rappresentato dalle metodologie di conteggio delle emissioni di gas serra che sono attualmente basate sull’analisi del ciclo di vita e che sono molto spesso incomplete (limitate, ad esempio, a determinati paesi o regioni) o ancora non in grado di considerare il ruolo di tutti i fattori (es. cambiamenti indiretti d’uso del suolo). La ricerca, negli anni a venire, dovrà focalizzarsi su due argomenti principali. Da una parte, le tecniche di produzione dei biocarburanti di seconda e terza generazione dovranno essere raffinate, rese economicamente convenienti e sostenibili dal punto di vista sociale e ambientale. Possibilmente ciò dovrà avvenire di pari passo con la progressiva riduzione del livello di supporto ai biocarburanti di prima generazione. Dall’altra parte, sarà necessario definire meglio le metodologie di quantificazione dell’impatto dei biocarburanti in termini ambientali, economici e sociali, in modo da determinare con certezza la loro sostenibilità e da consentire lo sviluppo di politiche più appropriate. In particolare, la messa a punto di metodologie affidabili per la valutazione dell’impatto dei vari biocarburanti è molto importante poiché, in futuro, le sovvenzioni potrebbero essere calcolate in maniera tale da premiare la produzione di quei biocarburanti in grado di fornire esternalità positive per l’ambiente e il benessere sociale.
Branco, Luizella Giardino Barbosa. "Biocombustíveis, governança global e comércio internacional: Rumo a um novo paradigma energético?" Universidade do Estado do Rio de Janeiro, 2012. http://www.bdtd.uerj.br/tde_busca/arquivo.php?codArquivo=4516.
Full textWhen considering this important transitional moment in which the traditional energy matrices are gradually replaced by a mix of renewable sources, among which biofuels stand out: for its ability of contributing to the preservation of the environment and of generating economic benefits to its producers; this work aims to contribute with the energy landscape that is starting to take shape. Due to the current State incapacity in dealing with a specific set of questions, one witnesses the contribution of non-governmental actors (such as non governmental organizations, transnational companies and civil society, among others) side by side with national structures in order to solve widespread human problems. Regarding the lack of global energy governance that may operate in the interest of importers, exporters and investors in the energy sector, who should act as a promoter of social and economic development vis a vis developing countries; and, finally, considering the absence of a multilateral energy agreement, the present work aims to investigate the possibilities of possible regulation of international biofuels trade. Hence, admitting the excellent performance that Brazil withholds in the production and exportation of this product, also in the technological area, the present thesis seeks the adequate forum as well as to preview fair conditions for production, investment, subsidies concession, adoptions of technical standards in distribution, trade and competition amongst other law related issues.
Kalarickal, Jerry. "Urbanization in developing countries." Related electronic resource: Current Research at SU : database of SU dissertations, recent titles available full text, 2009. http://wwwlib.umi.com/cr/syr/main.
Full textWang, Yichen, and Boxin Mu. "How technology spillovers from developed to developing countries influence labor productivity in developing countries." Thesis, Linnéuniversitetet, Ekonomihögskolan, ELNU, 2012. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:lnu:diva-21149.
Full textGraf, Andreas. "Agricultural Insurance for Developing Countries." St. Gallen, 2009. http://www.biblio.unisg.ch/org/biblio/edoc.nsf/wwwDisplayIdentifier/02604684002/$FILE/02604684002.pdf.
Full textYavuz, Ayse Arzu. "Labour markets in developing countries." Thesis, University of Exeter, 2009. http://hdl.handle.net/10036/89593.
Full textMastromarco, Camilla. "Measuring efficiency in developing countries." Thesis, University of Glasgow, 2005. http://theses.gla.ac.uk/5342/.
Full textBooks on the topic "Biofuels in developing countries"
Per, Strömberg, ed. Socioeconomic and environmental impacts of biofuels: Evidence from developing nations. Cambridge: Cambridge University Press, 2012.
Find full text1938-, Bird Richard Miller, and Oldman Oliver, eds. Taxation in developing countries. 4th ed. Baltimore, Md: Johns Hopkins University Press, 1990.
Find full textHawkins, Jennifer S., and Ezekiel J. Emanuel, eds. Exploitation and Developing Countries. Princeton: Princeton University Press, 2008. http://dx.doi.org/10.1515/9781400837328.
Full textDey, Bidit, Karim Sorour, and Raffaele Filieri, eds. ICTs in Developing Countries. London: Palgrave Macmillan UK, 2016. http://dx.doi.org/10.1057/9781137469502.
Full textGueyie, Jean-Pierre, Ronny Manos, and Jacob Yaron, eds. Microfinance in Developing Countries. London: Palgrave Macmillan UK, 2013. http://dx.doi.org/10.1057/9781137301925.
Full textPage, Sheila. Regionalism among Developing Countries. London: Palgrave Macmillan UK, 2000. http://dx.doi.org/10.1057/9780333982686.
Full textTout, Ken. Ageing in developing countries. Oxford: Oxford University Press for Helpage International, 1989.
Find full textPage, Sheila. Regionalism among developing countries. Basingstoke: Palgrave Macmillan in association with Overseas Development Institute, 2002.
Find full textMatsunaga, Nobuaki, ed. Innovation in Developing Countries. Singapore: Springer Singapore, 2019. http://dx.doi.org/10.1007/978-981-13-3525-9.
Full textBook chapters on the topic "Biofuels in developing countries"
Albatayneh, Aiman, Yaqoub Al-Khasawneh, Firas Alawneh, Atif Alkhazali, and Sulaiman Mohaidat. "Biofuel in Developing Countries—Ethical Concerns." In Advanced Studies in Energy Efficiency and Built Environment for Developing Countries, 149–54. Cham: Springer International Publishing, 2019. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-030-10856-4_13.
Full textDerra, Salif, and Ludovic Temple. "Emergence of a Biofuel Innovation System and Production in Burkina Faso: An Analysis of the Determinants and Challenges for its Development." In Innovation Processes in Agro-Ecological Transitions in Developing Countries, 51–69. Hoboken, NJ, USA: John Wiley & Sons, Inc., 2018. http://dx.doi.org/10.1002/9781119476924.ch3.
Full textRago, Y. P., R. Mohee, and D. Surroop. "A Review of Thermochemical Technologies for the Conversion of Waste Biomass to Biofuel and Energy in Developing Countries." In The Nexus: Energy, Environment and Climate Change, 127–43. Cham: Springer International Publishing, 2017. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-319-63612-2_8.
Full textAhamat, Haniff, and Nasarudin Rahman. "Restricting Biofuel Imports in the Name of the Environment: How Does the Application of WTO Rules Affect Developing Countries?" In ASEAN International Law, 503–26. Singapore: Springer Singapore, 2021. http://dx.doi.org/10.1007/978-981-16-3195-5_28.
Full textLin, Xiaojun, Bryan Roberts, and Yichen Lu. "Developing Countries." In AIDS in Asia, 571–80. Boston, MA: Springer US, 2004. http://dx.doi.org/10.1007/978-0-306-48536-7_39.
Full textCamfield, Laura. "Developing Countries." In Encyclopedia of Quality of Life and Well-Being Research, 1597–601. Dordrecht: Springer Netherlands, 2014. http://dx.doi.org/10.1007/978-94-007-0753-5_715.
Full textGalvão, Roberto Diéguez, and Graham K. Rand. "Developing Countries." In Encyclopedia of Operations Research and Management Science, 409–12. Boston, MA: Springer US, 2013. http://dx.doi.org/10.1007/978-1-4419-1153-7_238.
Full textMcDonald, Brian. "Developing Countries." In The World Trading System, 47–55. London: Palgrave Macmillan UK, 1998. http://dx.doi.org/10.1057/9780230379701_6.
Full textFindlay, Ronald. "The Developing Countries." In The European Community after 1992, 214–28. London: Palgrave Macmillan UK, 1992. http://dx.doi.org/10.1007/978-1-349-12048-2_11.
Full textAlizadeh, Parvin, and Manuel Agosin. "The Developing Countries." In The European Community after 1992, 417–42. London: Palgrave Macmillan UK, 1992. http://dx.doi.org/10.1007/978-1-349-12048-2_20.
Full textConference papers on the topic "Biofuels in developing countries"
ASENSO-OKYERE, KWADWO. "BIOFUEL POLICIES AND THE FOOD CRISES IN DEVELOPING COUNTRIES." In International Seminar on Nuclear War and Planetary Emergencies 40th Session. WORLD SCIENTIFIC, 2009. http://dx.doi.org/10.1142/9789814289139_0020.
Full textGolberg, A., G. Linshiz, M. Koudritsky, A. Chemodanov, and N. J. Hillson. "Distributed Marine Biorefineries for Developing Economies." In ASME 2012 International Mechanical Engineering Congress and Exposition. American Society of Mechanical Engineers, 2012. http://dx.doi.org/10.1115/imece2012-86051.
Full textOonsivilai, Anant, and Kenedy A. Greyson Oonsivilai. "Sustainability of biofuel in developing countries: case study Thailand and Tanzania." In AFRICON 2009 (AFRICON). IEEE, 2009. http://dx.doi.org/10.1109/afrcon.2009.5308156.
Full textYadav, Anil Kumar, Malleboina Purushotham, Nikita Indrapalsingh Gour, Gaurav Gulab Gurnule, Vikas C. Choudhary, and Karm Raj Yadav. "Brief Review on Nanotechnology as an Effective Tool for Production of Biofuels." In International Conference on Recent Advancements in Biomedical Engineering. Switzerland: Trans Tech Publications Ltd, 2022. http://dx.doi.org/10.4028/p-bdzjch.
Full textAvsec, Jurij, Peter Virtic´, Tomazˇ Zˇagar, and Luka Sˇtrubelj. "Economy Analysis of Electricity Production From Hydrogen in Combination With Nuclear Power Plant." In ASME 2011 Power Conference collocated with JSME ICOPE 2011. ASMEDC, 2011. http://dx.doi.org/10.1115/power2011-55097.
Full textHavukainen, M., S. Väisänen, V. Uusitalo, M. Luoranen, J. Havukainen, and R. Soukka. "Recognizing socioeconomic risks and benefits related to biofuel production in developing countries: framework for analysis." In SUSTAINABLE DEVELOPMENT AND PLANNING 2013. Southampton, UK: WIT Press, 2013. http://dx.doi.org/10.2495/sdp130411.
Full textRahman, M. Hamidur, A. K. M. Sadrul Islam, and M. Ruhul Amin. "Numerical Study of CO and CO2 Emissions From Rural Kitchen in Developing Countries." In ASME 2015 International Mechanical Engineering Congress and Exposition. American Society of Mechanical Engineers, 2015. http://dx.doi.org/10.1115/imece2015-50438.
Full textSamuel Panithasan, Mebin, and Gnanamoorthi Venkadesan. "Evaluation of the Influence of 1,4-Dioxane and Exhaust Gas Recirculation on the Performance and Emission Values of a Diesel Engine Fuelled With Low Viscous Biofuel Blend." In ASME 2021 15th International Conference on Energy Sustainability collocated with the ASME 2021 Heat Transfer Summer Conference. American Society of Mechanical Engineers, 2021. http://dx.doi.org/10.1115/es2021-60484.
Full textKelly, Brian, Sarah Lewthwaite, and David Sloan. "Developing countries; developing experiences." In the 2010 International Cross Disciplinary Conference. New York, New York, USA: ACM Press, 2010. http://dx.doi.org/10.1145/1805986.1805992.
Full textKarunanayake, Amila, Kasun De Zoysa, and Sead Muftic. "Mobile ATM for developing countries." In the 3rd international workshop. New York, New York, USA: ACM Press, 2008. http://dx.doi.org/10.1145/1403007.1403014.
Full textReports on the topic "Biofuels in developing countries"
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