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1

Pergolizzi, Antonio, and Emanuela Somalvico. "Le bonifiche delle discariche in procedura di infrazione UE. Criticità, infiltrazioni criminali e proposte di policy." PRISMA Economia - Società - Lavoro, no. 2 (February 2022): 68–82. http://dx.doi.org/10.3280/pri2020-002005.

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Abstract:
L'articolo passa in rassegna la lunga e complessa evoluzione, politica e normativa, delle procedure di bonifiche dei siti contaminati, individuando criticità, contraddizioni, opacità, lentezze e manifestazioni di illegalità. A livello generale, almeno due sono emerse come le principali criticità di sistema, che hanno fatto da freno alle attività concrete di bonifica: 1) criteri non idonei di scelta per l'identificazione del sito da bonificare; 2) errata ripartizione delle responsabilità tra gli enti territoriali, che spesso non hanno adeguati mezzi e risorse, soprattutto in termini di personale qualificato per rispondere a procedure così complesse. Anche da questa prospettiva, l'inquinamento diffuso provato anche dalla presenza dei siti da bonificare rappresentano il punto finale di un processo di sviluppo industriale e consumistico privo di regole e di limiti. Deregulation che è valsa per almeno un quarantennio, un ampio arco temporale in cui il territorio nazionale ha visto l'esplosione dei siti inquinati (di interesse nazionale, regionale o comunale), dove per almeno 200 casi l'Unione Europea ha addirittura aperto due distinte procedure d'infrazione. Procedure che sono costate all'Italia oltre 40 milioni, più una penalità semestrale iniziale di 42.800.000 euro. Per far fronte a questo salasso il 24 marzo 2017 il Governo dell'epoca ha costituto il Commissario Straordinario di Governo per svolgere la missione di bonifica e messa in sicurezza degli 81 siti di discarica abusivi sotto procedura di infrazione a seguito della Sentenza di condanna sanzionatoria della Corte di giustizia dell'Unione Europea del 2 dicembre 2014.
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2

Cazzola, Franco. "Le bonifiche nella Valle Padana: un profilo." a. XXVII, n. 2, dicembre 1987, no. 2 (April 20, 1988): 41–70. http://dx.doi.org/10.35948/0557-1359/1988.1507.

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3

De Benedictis, Michele. "Giulio Leone: l'ultimo dei bonificatori." QA Rivista dell'Associazione Rossi-Doria, no. 4 (December 2010): 155–59. http://dx.doi.org/10.3280/qu2010-004006.

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Abstract:
Le grandi opere di bonifica, il cui culmine si č andato realizzando nel corso degli anni Cinquanta e Sessanta, hanno certamente contribuito a mutare il volto produttivo e sociale dell'agricoltura del Mezzogiorno. I successi conseguiti sono in larga misura da attribuire alla competenza e all'impegno professionale di un agguerrito nucleo di tecnici. Giulio Leone, recentemente scomparso, č stato, a pieno titolo, l'ultimo rappresentante di tale schiera. Il suo impegno professionale, a partire dagli anni Quaranta, ha interessato le realtŕ del latifondo siciliano e diversi comprensori dell'agricoltura campana. Alla conclusione del lavoro per la riforma agraria in Calabria, ha fatto seguito il prolungato impegno presso la Cassa per il Mezzogiorno, prima alla direzione del Servizio bonifiche e successivamente come Vicedirettore del medesimo istituto. Una lunga vita esemplare, sotto il profilo umano e professionale, che lo fa annoverare tra i grandi "tecnici" del meridionalismo contemporaneo.
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Di Bartolo, Francesco. "La riforma del latifondo nella Sicilia del primo dopoguerra." QA Rivista dell'Associazione Rossi-Doria, no. 4 (December 2010): 121–54. http://dx.doi.org/10.3280/qu2010-004005.

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Abstract:
Nel primo dopoguerra in Europa i governi procedevano a riforme redistributive della terra, in Italia si tentava la via delle bonifiche tramite l'Opera nazionale combattenti. In questo contesto la Sicilia fu il principale banco di prova per sovrapporre a ordinamenti latifondistici privi di investimenti un sistema di conduzione economica modellato sulla tradizione del cooperativismo, piů corrispondente alle esigenze di una moderna societŕ capitalista. Il piano di riqualificazione del territorio si poneva l'obiettivo di aggredire il latifondo con una moderna legislazione sugli espropri e i contratti a miglioria. Tuttavia l'esempio siciliano ci consente di concludere brevemente che il progetto basato sulla diffusione della conduzione cooperativistica e sostenuta dall'intervento pubblico naufragň a causa di un ceto politico locale poco attrezzato ad accogliere le sfide dello sviluppo capitalistico.
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Barsanti, Danilo. "Le bonifiche nell'Italia Centrale in età moderna e contemporanea: profilo storico e prospettive di ricerca." a. XXVII, n. 2, dicembre 1987, no. 2 (April 20, 1988): 71–108. http://dx.doi.org/10.35948/0557-1359/1988.1508.

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Oriani, Aldo. "Dati storici sulla presenza circummediterranea del francolino nero Francolinus francolinus francolinus (Linnaeus, 1766)." Rivista Italiana di Ornitologia 84, no. 1 (March 20, 2015): 11. http://dx.doi.org/10.4081/rio.2014.217.

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Abstract:
Si espone la distribuzione storica del francolino nero sulle coste del Mediterraneo; da quelle asiatiche, dove era endemico, venne introdotto e si naturalizzò in Grecia fin dall’antichità e dal XIII secolo in Sicilia ed Aragona. In quel secolo ne parlò Federico II di Svevia nel suo trattato di falconeria dimostrandone una approfondita conoscenza e contemporaneamente la specie veniva citata nelle leggi dell’Aragona. Da queste due regioni il francolino venne diffuso in ampie zone della Spagna, della Francia sud-occidentale, della Toscana e forse anche della Lombardia ed è emersa l’ipotesi che la specie fosse presente anche in Egitto. <br />Il francolino scomparve, tra la fine del Settecento e la metà dell’Ottocento, da tutti i territori dove era stato introdotto a scopo venatorio a causa delle modifiche ambientali conseguenti alle bonifiche e alla antropizzazione e della caccia non regolamentata, ormai non più prerogativa esclusiva della nobiltà che, per secoli, si era adoperata a tutelare la specie. Analoghe cause portarono, nel corso dell’Ottocento, alla scomparsa del francolino anche da quasi tutti gli ambienti costieri del Mediterraneo orientale, tanto che, già negli anni Trenta del secolo scorso, si nutrivano preoccupazioni sulla sua salvaguardia anche nei territori dove era indigeno.
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7

Chauhan, S., R. Darvishzadeh, Y. Lu, D. Stroppiana, M. Boschetti, M. Pepe, and A. Nelson. "WHEAT LODGING ASSESSMENT USING MULTISPECTRAL UAV DATA." ISPRS - International Archives of the Photogrammetry, Remote Sensing and Spatial Information Sciences XLII-2/W13 (June 4, 2019): 235–40. http://dx.doi.org/10.5194/isprs-archives-xlii-2-w13-235-2019.

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Abstract:
<p><strong>Abstract.</strong> Lodging is a major yield-reducing factors in wheat, causing reductions up to 80%. Timely detection of lodging can reduce its impacts and support proper decisions regarding expected yield, crop price or its insurance. Since the incidence of lodging is heterogeneous within a field, very high-resolution remote sensing data can be viable for accurate and prompt spatio-temporal assessment of lodging severity. As such unmanned aerial vehicles (UAVs) provide a versatile and cost-effective solution to monitor crops on a small scale with sub-centimetre spatial resolution. In this study, we analysed the spectral variability between different grades of lodging severity (non-lodged (NL), moderate (ML), severe (SL) and very severe (VSL)) and classified them using high-resolution UAV data. Multispectral orthomosaic UAV images with 5cm resolution and nine bands (covering the VIS-NIR spectrum with Sentinel-2 filters) were acquired in May 2018 for two wheat fields in Bonifiche Ferraresi farm, Jolanda di Savoia, Italy. Concurrent to the time of image acquisition, a field campaign was carried out in which crop characteristics and lodging related parameters were collected. The results showed that reflectance magnitude increased with lodging severity and demonstrated that the red-edge and NIR bands can be used to clearly discriminate between NL and lodged (all grades) wheat and to some extent between different lodging classes (ML, SL and VSL). The nearest neighbourhood classification performed using an object-based segmentation yielded optimal results with an overall accuracy of 90%, thus demonstrating the use of multispectral UAV data as a promising tool for wheat lodging assessment.</p>
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Chauhan, S., R. Darvishzadeh, M. Boschetti, and A. Nelson. "UNDERSTANDING OF CROP LODGING INDUCED CHANGES IN SCATTERING MECHANISMS USING RADARSAT-2 AND SENTINEL-1 DERIVED METRICS." ISPRS - International Archives of the Photogrammetry, Remote Sensing and Spatial Information Sciences XLIII-B3-2020 (August 21, 2020): 267–74. http://dx.doi.org/10.5194/isprs-archives-xliii-b3-2020-267-2020.

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Abstract:
Abstract. Crop lodging – the bending of crop stems from the vertical – is a major yield-reducing factor in cereal crops and causes deterioration in grain quality. Accurate assessment of crop lodging is important for improving estimates of crop yield losses, informing insurance loss adjusters and influencing management decisions for subsequent seasons. The role of remote sensing data, particularly synthetic aperture radar (SAR) data has been emphasized in the recent literature for crop lodging assessment. However, the effect of lodging on SAR scattering mechanisms is still unknown. Therefore, this research aims to understand the possible change in scattering mechanisms due to lodging by investigating SAR image pairs before and after lodging. We conducted the study in 26 wheat fields in the Bonifiche Ferraresi farm, located in Jolanda di Savoia, Ferrara, Italy. We measured temporal crop biophysical (e.g. crop angle) parameters and acquired multi-incidence angle RADARSAT-2 (R-2 FQ8-27° and R-2 FQ21-41°) and Sentinel-1 (S-1 40°) images corresponding to the time of field observations. We extracted metrics of SAR scattering mechanisms from RADARSAT-2 and Sentinel-1 image pairs in different zones using the unsupervised H/α decomposition algorithm and Wishart classifier. Contrasting results were obtained at different incidence angles. Bragg surface scattering increased in the case of S-1 (6.8%), R-2 FQ8 (1.8%) while at R-2 FQ21, it decreased (8%) after lodging. The change in double bounce scattering was more prominent at low incidence angle. These observations can guide future use of SAR-based information for operational crop lodging assessment in particular, and sustainable agriculture in general.
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Fornabaio, Giovanni. "Chi inquina, paga." Milan Law Review 3, no. 1 (September 28, 2022): 49–92. http://dx.doi.org/10.54103/milanlawreview/18734.

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Abstract:
Con la sentenza n. 4 del 22/10/2019, il Consiglio di Stato si è pronunciato sull’ammissibilità di un ordine di bonifica di siti inquinati ai sensi dell’articolo 244 del codice dell’ambiente a carico di una società non direttamente responsabile dell’inquinamento ma subentrata a quella responsabile per effetto di fusione per incorporazione. La risoluzione della questione passa per la qualificazione giuridica della condotta di inquinamento ambientale antecedentemente alla introduzione della bonifica dei siti inquinati. Occorre analizzare i rapporti tra questa condotta e l’istituto della bonifica, normativamente successivo, e dare risposta ai quesiti, per un verso, se sia possibile ordinare la bonifica per fatti risalenti ad epoca antecedente alla introduzione di quest’ultima a livello legislativo, per l’altro, e in caso di risposta positiva, se sia possibile farlo in un contesto di operazioni societarie straordinarie, quale è la fusione, che hanno portato la società responsabile a non essere più direttamente imputabile per il fatto dannoso. Pertanto, serve fare chiarezza sulla trasmissibilità degli obblighi e delle responsabilità conseguenti alla commissione di un illecito per effetto di operazioni societarie straordinarie. Nella disamina delle questioni giuridiche esposte, l’elaborato si sofferma sulla prevenzione e riparazione del danno ambientale e sulla analisi del regime di imputazione della responsabilità connessa.
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Migliorino, Francesco. "Bonifica umana. La clinica dell'uomo nuovo." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 1 (April 2009): 61–72. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2009-001005.

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Abstract:
- The author studies the anti-Semitism of the 1930s, and highlights the continuity between past anti-Jewish discrimination and modern anti-Semitism. He points out how biomedical disciplines and psychiatry include secularized anti-Jewish attitudes. Moreover, he underlines that Nazi and fascist anti-Semitism draws on a century of research on differential assessment of individuals (based on moral and attitudinal features) and on racial degeneration. Bio-medical knowledge has recoded modern racism, developing a scientific device for social prophylaxis that differentiates good races from bad races, and condemns the latter to death. The goal of the reclamation of man becomes therefore a therapeutic act , the disinfection of society. Keywords: anti-Jewish discrimination, anti-Semitism, Nazism, fascism, psychiatry.
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Barsanti, Danilo. "Gaetano Giorgini e la bonifica per "separazione delle acque"." Rivista di Storia dell'Agricoltura, no. 1 (October 20, 1989): 133–72. http://dx.doi.org/10.35948/0557-1359/1989.511.

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Beltrami, P., A. Guttilla, L. Ruggera, and F. Zattoni. "Il trattamento endourologico retrogrado della calcolosi cistinica multirecidivante: caso clinico paradigmatico." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 23, no. 1 (January 24, 2018): 3–7. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2011.1451.

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Abstract:
Presentiamo un caso clinico di calcolosi cistinica multirecidivante paradigmatico. Il paziente giungeva alla nostra osservazione dopo multipli trattamenti endourologici in altra sede con una situazione litiasica complessa: portatore di nefrostomie bilaterali e di stent ureterale destro venivano evidenziati calcoli multipli renali bilaterali e grosse calicificazioni ureterali, a destra a ridosso dello stent e a sinistra per un tratto di oltre 5 cm. Il trattamento endourologico retrogrado eseguito in più tempi, associato a una adeguata terapia medica per la cistinuria, ha portato a una bonifica completa. Riteniamo che il trattamento endourologico retrogrado rappresenti la modalità più adeguata per risolvere la calcolosi cistinica multirecidivante, al quale deve necessariamente essere associata la terapia farmacologica della cistinuria. Risulta altresi mandatario un trattamento in tempi brevi e una permanenza di eventuali endoprotesi ureterali per il tempo strettamente necessario, allo scopo di evitare calcificazioni degli stessi anche con formazioni litiasiche di ossalato di calcio. Ottenuta la bonifica, è consigliabile che anche i controlli vengano effettuati inizialmente secondo scadenze ravvicinate per poter risolvere eventuali recidive prima che raggiungano dimensioni tali da richiedere trattamenti più complessi.
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Di Michele, Andrea. "Fascismo, bonifica e politiche d'insediamento in Alto Adige negli anni '20." PASSATO E PRESENTE, no. 113 (April 2021): 64–82. http://dx.doi.org/10.3280/pass2021-113005.

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Barsanti, Danilo. "Il contributo di Grandi, Pirelli e Ximenes alla bonifica della Toscana lorenese." Rivista di Storia dell'Agricoltura, no. 2 (April 20, 1989): 75–90. http://dx.doi.org/10.35948/0557-1359/1989.522.

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Squatriti, Paolo. "Acque e agricoltura: Venezia, l'Olanda, e la bonifica europea in eta moderna (review)." Technology and Culture 41, no. 2 (2000): 368–70. http://dx.doi.org/10.1353/tech.2000.0084.

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Antico Gallina, Mariavittoria. "Strutture ad anfore: un sistema di bonifica dei suoli. Qualche parallelo dalle Provinciae Hispanicae." Archivo Español de Arqueología 84 (December 27, 2011): 179–205. http://dx.doi.org/10.3989/aespa.084.011.007.

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Gallo, Patrizia. "Dimmi che lingua parli? Il multilinguismo di un gruppo di apprendimento della lingua francese con pazienti gravi." PSICOTERAPIA PSICOANALITICA, no. 2 (November 2022): 197–206. http://dx.doi.org/10.3280/psp2022-002014.

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Abstract:
Attraverso la conduzione di un gruppo di apprendimento della lin-gua francese, l'autrice racconta come, grazie al dispositivo gruppale e all'uso all'interno di esso di un oggetto terzo, quale la traduzione di una lingua straniera, sia stato possibile creare un ponte di senso verso una possibile area terza di simbolizzazione, al quale i pazienti hanno potuto accedere. Simultaneamente, la costanza dell'incontro e del continuo lavoro di bonifica dei contenuti affettivi emergenti ha permesso loro, ognuno a proprio modo, di sostenere la fatica dell'apprendimento e di sperimentarsi, favorendo un'esperienza viva di apprendimento. Grazie alla congiunzione di questi due aspetti, si può ipotizzare che sia stata così favorita un'occasione di "apprendere dall'esperienza", precorritrice dello sviluppo di una capacità sublimatoria.
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Barbero, Giuseppe. "La Costituzione del 1948 e la politica agraria italiana negli anni Cinquanta e Sessanta." QA Rivista dell'Associazione Rossi-Doria, no. 1 (March 2010): 37–64. http://dx.doi.org/10.3280/qu2010-001003.

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Abstract:
I problemi economico-sociali del mondo rurale del secondo dopoguerra hanno avuto molto peso nella definizione della Carta costituzionale e nella elaborazione delle successive politiche agrarie. L'articolo, ricorda il ruolo della Commissione economica a sostegno del lavoro dei Costituenti, mettendo in evidenza due delle principali caratteristiche della Costituzione in tema di rapporti economici: a) la preminenza dei fini sociali verso cui devono essere indirizzate e coordinate le attivitŕ economiche e l'esercizio della proprietŕ privata; b) l'imposizione di obblighi e vincoli alla proprietŕ terriera privata. Vengono inoltre descritte le iniziative di politica agraria successive all'entrata in vigore della Costituzione quali gli incentivi per la formazione della proprietŕ contadine, la proroga dei contratti agrari e i programmi di esproprio, bonifica e irrigazione
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Tonin, Stefania, Margherita Turvani, and Anna Alberini. "Bonifica, recupero e valorizzazione delle aree industriali dismesse e contaminate: percezioni e preferenze dei cittadini." RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no. 3 (October 2009): 53–75. http://dx.doi.org/10.3280/rest2009-003003.

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Abstract:
- The aim of this paper is to investigate people's perception and preference for the remediation and reuse of industrial brownfields sites. Other main objectives are to investigate if people know about abandoned and contaminated sites and if they understand the potential beneficial effects deriving from cleanup and reuse of these sites. Moreover we want to understand if people perceive soil and water contamination and if they consider themselves exposed to environmental risks caused by contaminated sites. Do they support remediation and reuse initiatives? What are their preferred reuse options? Method and Results In order to understand people's opinions we have administered a questionnaire to the residents in the surroundings of Venice. The questionnaire was selfadministered by the respondents using computers and we collected 400 questionnaires. Conclusions We find that people are very familiar with the problem of contaminated and abandoned sites and they are mainly worried about the effects of contamination on human health and on the general environment. Furthermore, they strongly support future public reuse programs like green parks, cultural and other recreational facilities. They don't appreciate industrial and other productive reuse alternatives.JEL: Q53, R52, I18
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D'Andreamatteo, Antonio, Luca Ianni, and Massimo Sargiacomo. "Contabilità e Governo dell'Economia Agricola della Nazione: Arrigo Serpieri e la Riforma dei Consorzi di Bonifica." CONTABILITÀ E CULTURA AZIENDALE, no. 1 (January 2015): 85–111. http://dx.doi.org/10.3280/cca2014-001006.

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Venco, Selma Borghi, and Rosemary Mattos. "AVALIAÇÃO 360º: DAS EMPRESAS DIRETO ÀS ESCOLAS DE TEMPO INTEGRAL NO ESTADO DE SÃO PAULO." Revista Brasileira de Política e Administração da Educação - Periódico científico editado pela ANPAE 35, no. 2 (August 27, 2019): 381. http://dx.doi.org/10.21573/vol35n22019.95410.

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Abstract:
O presente artigo objetiva debater um dos aspectos da gestão do trabalho implementado pela Secretaria Estadual de Educação, no âmbito do Programa de Ensino Integral (PEI): a avaliação 360 graus, a qual integra um conjunto de procedimentos da avaliação de desempenho dos profissionais do magistério. As reflexões aqui construídas associam duas pesquisas, uma de caráter documental; e outra qualitativa, por meio de entrevistas semi-estruturadas realizadas junto a diretores.as das escolas estaduais. Constata-se que a política educacional paulista permanece coerente aos princípios gerencialistas e adota mensurações comportamentais, com vistas a enquadrar os profissionais vinculados ao Programa e adota como medida punitiva o desligamento do PEI, que bonifica em 75% os aderentes. Mesmo frente a um aumento salarial significativo, há evidências de abandono do Programa, tendo em vista as pressões vivenciadas e a desconfiguração do trabalho intelectual.
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Gómez-Ferrer, Mercedes, and Yolanda Gil. "Vincenzo Vincenzi, “Geometer and Engineer to Cardinal Borja”." Nuncius 32, no. 1 (2017): 111–45. http://dx.doi.org/10.1163/18253911-03201005.

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Abstract:
This paper analyses the figure of Vincenzo Vincenzi on the basis of documents that place him in Valencia in 1635 as engineer and geometer to Cardinal Gaspar de Borja y Velasco. Vincenzi, who was born in the Urbino region, worked as a hydraulic engineer at the Villa d’Este in Tivoli. In Rome he made his name as the inventor of the wind gun and the mobile fountain, inventions that were disseminated through the works of Benedetto Castelli and, above all, those of Giovanni Faber who also served as an intermediary, recommending Vincenzi’s services to cardinals such as Emmanuele Pio di Savoia and taking it upon himself to find buyers for the wind gun. Vincenzi worked for the Bentivoglios on the bonifica del Gualtieri, and the Venetian Republic expressed its desire to purchase a number of his inventions, after which he travelled to Spain at the request of Borja in order to drain a salt marsh on the cardinal’s estates.
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Hernandez Bautista, Emilio, Sadoth Sandoval Torres, Juan Rodriguez Ramirez, and Omar Ali Velasco Cruz. "Modélisation du séchage du bois de Pinus pseudostrobus selon la méthode de la courbe caractéristique." BOIS & FORETS DES TROPIQUES 306, no. 306(4) (December 1, 2010): 71. http://dx.doi.org/10.19182/bft2010.306.a20434.

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Abstract:
Actuellement il existe une augmentation de la demande en produits forestiers au niveau mondial. Le séchage est une étape importante à l'intérieur du processus de transformation du bois, une opération qui bonifie sa qualité et accroît sa valeur. L'article présente l'analyse des expérimentations de séchage du bois Pinus pseudostrobus par convection d'air chaud, avec l'objectif de modéliser les cinétiques de séchage en utilisant la méthode de la courbe caractéristique de séchage. Les expérimentations ont été menées sous différentes conditions de température, obtenant ainsi un modèle pour la simulation de l'évolution du niveau d'humidité dans le matériau en fonction du temps. Le modèle part de l'analyse de la vitesse réduite et de l'identification de phases dans le séchage. Les paramètres du modèle ont été évalués en utilisant la méthode de réduction de la somme des erreurs quadratiques, calculées en comparant les cinétiques expérimentales avec les simulées. (Résumé d'auteur)
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Iannetti, A., P. Beltrami, F. Zattoni, F. Gigli, L. Ruggera, and F. Zattoni. "Il trattamento endourologico retrogrado nella calcolosi renale." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 23, no. 1 (January 24, 2018): 13–16. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2011.1453.

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Abstract:
Negli ultimi 30 anni la terapia della calcolosi urinaria ha subito notevoli modificazioni in virtù dello sviluppo di tecnologie che hanno reso possibile eseguire trattamenti sempre meno invasivi. Anche le linee guida sono cambiate di conseguenza e attualmente prevedono che la litotrissia extracorporea rappresenti la prima opzione terapeutica per calcoli renali inferiori ai 20 mm come la litotrissia percutanea lo sia per calcoli di dimensioni superiori. Nel nostro studio abbiamo valutato efficacia e sicurezza della litotrissia per via retrograda come prima linea di trattamento della calcolosi renale. In 35 pazienti sottoposti a trattamento endourologico retrogrado abbiamo ottenuto una bonifica completa con il primo trattamento nel 63% dei casi e nell'80% con un ritrattamento. Complicanze maggiori, risolte senza sequele, sono comparse in 3 pazienti. Differenze significative sono emerse solo nel confronto dei risultati per calcoli inferiori e superiori a 20 mm. Nella nostra esperienza la RIRS può rappresentare la prima scelta di trattamento in alternativa alle altre opzioni sia per calcoli di piccole che di grandi dimensioni in casi selezionati, soprattutto se si tratta di calcolosi recidivante.
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Zagli, Andrea. "Acque morte: il lago e la palude di Bientina nel Settecento." STORIA URBANA, no. 125 (April 2010): 101–31. http://dx.doi.org/10.3280/su2009-125006.

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Abstract:
Il caso della palude di Bientina, una vasta zona umida bonificata mediante canalizzazioni alla vigilia dell'unitŕ d'Italia, viene indagato cercando di coglierne la complessitŕ e le contraddizioni. La presenza di un confine politico fra Lucca e Firenze compromise fino a metŕ ‘800, in virtů di interessi divergenti, ogni tentativo di condividere soluzioni e progetti di bonifica. Il saggio cerca di spiegare come le acque stagnanti di Bientina - "le acque morte" - fossero ancora nel XVIII secolo un ecosistema umido estremamente composito e, e come tale appariva nella cartografia e nelle fonti storiche. In realtŕ potremmo parlare, ribaltando in positivo lo stereotipo "palustre", di acque estremamente "vive", intorno alle quali ruotavano, da secoli, complesse forme di organizzazione economica e sociale. A partire dalle riforme del '700 iniziň a prevalere un modello di sviluppo incentrato sull'agricoltura e sulla progressiva riduzione e ‘domesticazione' di questo paesaggio di acque. Non si trattň, tuttavia, di un processo inevitabile ma di una graduale e assai contrastata affermazione di un modo diverso di intendere e di utilizzare lo spazio ambientale.
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Thiebaut, Georges-Charles, Lambert Farand, and Marie-Josée Fleury. "Politiques et plans d’action en santé mentale dans l’OCDE : leçons pour le Québec ?" Santé mentale au Québec 39, no. 1 (July 10, 2014): 65–84. http://dx.doi.org/10.7202/1025907ar.

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Abstract:
Cette étude examine les politiques de santé mentale énoncées au cours des quinze dernières années par les pays de l’OCDE et les provinces canadiennes afin d’en décrire les variations, d’identifier certaines configurations et d’en tirer des leçons pour le Québec. Vingt et une politiques sont analysées en faisant appel à un modèle conceptuel dérivé de la théorie de l’action sociale de Parsons. Les politiques varient en termes de différenciation (besoins et groupes priorisés, niveaux d’intervention, finalités, bases factuelles, niveaux de spécification), en termes d’intégration (mécanismes d’efficacité variable allant du fonctionnement en créneaux à l’intégration complète de certaines composantes) et en termes de gouvernance (théories de programme plus ou moins explicites ou fondées, importance variable donnée aux structures, aux processus et aux résultats, mécanismes d’imputabilité et de financement, systèmes d’information et gouvernance clinique variables). Cinq configurations sont identifiées : santé publique, professionnelle, technocratique structurelle, technocratique fonctionnelle et politique. La politique québécoise actuelle, correspondant à une configuration technocratique structurelle, pourrait être bonifiée par le renforcement de ses aspects de santé publique, professionnels et fonctionnels si les obstacles politiques pouvaient être surmontés.
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Milot, Élise, Anne-Sophie Ruest-Paquette, and Robert Labrecque. "L’engagement des personnes ayant des incapacités à la formation en service social : pertinence, défis, et perspectives d’action." Service social 62, no. 2 (January 9, 2017): 1–14. http://dx.doi.org/10.7202/1038573ar.

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Abstract:
Au Québec, les travailleurs sociaux exercent souvent un rôle déterminant pour soutenir la participation sociale des personnes ayant des incapacités. Afin d’assurer le développement des compétences professionnelles nécessaires, solliciter l’engagement actif de ces personnes « expertes par expérience » apparaît comme une stratégie pédagogique riche de potentiel. Inspiré par les savoirs expérientiels et théoriques des coauteurs, cet article se veut une synthèse d’éléments appuyant la pertinence de miser sur cette stratégie dans la formation des futurs travailleurs sociaux. En guise d’entrée en matière, nous présentons une brève réflexion critique sur les termes employés dans les écrits pour référer à ces personnes, suivie d’une synthèse des principales retombées de cette stratégie pédagogique. Ensuite, différents aspects appuyant la pertinence de son utilisation dans des initiatives de formation s’inscrivant dans le champ du service social et du handicap ainsi que des recommandations en la matière sont proposées. L’écriture de cet article a été largement bonifiée grâce à une collaboration étroite avec une personne ayant des incapacités, impliquée dans la formation de futurs professionnels, aussi coauteure de ce texte.
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Peano, Irene. "Genealogies of containment: migrant labour, bonifica integrale and bio-carceral regimes in an Italian agro-industrial enclave." SHS Web of Conferences 136 (2022): 02009. http://dx.doi.org/10.1051/shsconf/202213602009.

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Abstract:
This paper begins from the present condition of migrant workers in the district of Foggia, south-eastern Italy, one of the largest agro-industrial enclaves in the country, employing tens of thousands of workers who live and labour in conditions of extreme precarity and exploitation. Techniques of containment of such labour force range from the spatial to the juridical and symbolic, through interlacing discourses and their material dimensions and outcomes, in which migrants are constructed as a security (and health) threat or a humanitarian emergency. Drawing on over nine years of engaged participant research and on archival and secondary sources, I reconsider the genealogies of such “dispositifs”, which date back to pre-unification projects of agrarian and penal reform and to the emergence of a racialist paradigm in the post-unitary Italian context, in relation to criminal anthropology. In particular, I examine their application to carceral regimes of labour in projects of land reclamation, which have shaped many agro-industrial enclaves (and especially that of Tavoliere, in the district of Foggia). The current materialities of migrant containment can thus be shown to bear the stratified, spectral traces of past projects and modes of governance.
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Davis, Robert C. "Acque e agricoltura: Venezia, L'Olanda e la Bonifica Europea in età Moderna. Salvatore Ciriacono , Marino Berengo , Franco Della Peruta." Journal of Modern History 69, no. 3 (September 1997): 616–17. http://dx.doi.org/10.1086/245569.

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Gardoni, Giuseppe. "Metamorfosi del paesaggio nella pianura fluviale mantovana (secoli VIII-XIII)." Anales de la Universidad de Alicante. Historia Medieval, no. 22 (September 29, 2021): 105. http://dx.doi.org/10.14198/medieval.19812.

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Abstract:
Il presente lavoro delinea le metamorfosi che il paesaggio della campagna ha subito nel cuore della Pianura Padana nei secoli VIII-XIII. Viene presa in esame la documentazione edita e inedita riguardante il territorio mantovano e in modo particolare la zona a ridosso del fiume Po. Per seguire i cambiamenti che l’area oggetto d’esame subì nel periodo considerato ci si soffermerà sulla presenza di aziende agrarie grandi e piccole nell’alto medioevo e i successivi interventi volti a ampliare le superfici coltivate. In quei secoli gli uomini, soprattutto per iniziativa soprattutto della Chiesa mantovana e del monastero di San Benedetto Polirone (ma anche il comune cittadino fra XII e XIII secolo favorì la messa a coltura di zone boschive), iniziarono una vera e propria lotta all’incolto con opere di disboscamento e di bonifica delle paludi, attività che qualche volta dovettero essere inutili per la forza delle acque: ciò emerge con evidenza soprattutto relativamente alle terre del monastero di San Benedetto grazie ad alcune lunghe deposizioni rese nel corso di una controversia. Tuttavia al principio del secolo XIII in vari luoghi le terre coltivate avevano preso il posto dei boschi tanto che risultavano essere “ad usum panis reducte”.
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Tortolero, Alejandro. "Salvatore Ciriacono, Acque e agricoltora, Venezia, l'Olanda et la bonifica europea in età moderna, Milan, Franco Angeli, « Storia », 1994, 322 p." Annales. Histoire, Sciences Sociales 55, no. 2 (April 2000): 471–73. http://dx.doi.org/10.1017/s0395264900043328.

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Morineau, Michel. "Salvatore Ciriacono, Acque e agricoltora. Venezia, l'Olanda e la bonifica europea in età moderna, Milan, Franco Angeli, 1994, 322 p., 6 cartes." Revue d’histoire moderne et contemporaine 47-4, no. 4 (2000): 829. http://dx.doi.org/10.3917/rhmc.474.0829.

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Di Francesco, Gabrilele. "Researching sexuality and drug addiction." Journal of the International Network for Sexual Ethics & Politics 3, no. 1-2015 (July 16, 2019): 80–95. http://dx.doi.org/10.3224/insep.v3i1.07.

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Abstract:
The paper presents the methodological and technical aspects of a research project that set out to explore the relationship between sexuality and drugs addiction, with the twofold aim of a better focusing of the phenomenon which is hidden and difficult to read and at preparing appropriate strategies for the prevention of sexually transmitted diseases. The survey was carried out in the border area between the Italian regions Marche and Abruzzo, which is identified as the “pole of sex” [Ricci S., 1998:23] and where there are high rates of drug addiction. The survey involved the population of prostitutes, transvestites and transsexual who regularly attend the road called “Bonifica del Tronto”, between the provinces of Ascoli Piceno and Teramo and who are regular users of drugs (heroin, cocaine and others). It is a marginal population with various ethnic backgrounds, coming from Eastern Europe, Africa and Latin America, which now has a quite stable settlement in this area and is perceived almost as a “subculture of sex”. The majority of the subjects recruited for the research are users of the local Services for drugs addiction. This made the initial contact and recruitment less difficult as it was done through the mediation of the Service operators. The research adopted a qualitative methodological approach and has been carried out through individual interviews – mostly in the headquarters of the Services.
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Marcoux, Éric, Marc Poujol, and Pierre Wadier. "Le gisement à étain–cuivre–indium de Charrier (Allier) : un skarnoïde viséen (340 Ma) traceur de la métallogenèse varisque du nord Massif central." BSGF - Earth Sciences Bulletin 193 (2022): 17. http://dx.doi.org/10.1051/bsgf/2022019.

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Abstract:
Charrier est un petit gisement de cuivre–étain riche en indium de type skarnoïde du Forez (nord du Massif central). Il est encaissé dans une série volcanosédimentaire du Dévono-dinantien au contact du granite viséen des Bois-noirs. Sa genèse comprend une étape précoce oxydée de haute température (vers 550–350 °C) à cassitérite–magnétite, suivie d’une étape réduite sulfurée (vers 350–250 °C) à bornite–chalcopyrite dominantes avec wittichénite, tennantite, sphalérite, bismuthinite et roquesite (CuInS2) qui se déroule en conditions de pH acide et de faible fugacité en soufre. L’apatite hydrothermale fournit un âge U–Pb de 340,7 ± 2,6 Ma identique à celui du granite (341 ± 4 Ma) ; il est confirmé par l’âge U–Pb de 332 ± 12 Ma obtenu sur cassitérite. Le gisement s’est donc formé au début de l’extension tardi-varisque par l’action des fluides magmatiques à Sn–Bi–In issus du granite des Bois-noirs (341 ± 4 Ma) ayant interagi avec la série volcanosédimentaire. Charrier pourrait traduire la superposition d’un district à cuivre sur une vaste ceinture à étain (et tungstène), ce qui suggère la présence d’autres gisements de cuivre/étain dans cette région. Cette superposition est bonifiée par une richesse particulière en indium du nord-Forez, ce métal s’exprimant du Viséen (roquesite de Charrier) jusqu’au Lias (sphalérite à indium des filons plombo–zincifères), illustration du phénomène de permanence métallique.
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Colao, Floriana. "La proprietà fondiaria dalla bonifica integrale di Arrigo Serpieri alla riforma agraria di Antonio Segni. Diritto e politica nelle riflessioni di Mario Bracci tra proprietà privata e socializzazione della terra." Italian Review of Legal History, no. 7 (December 22, 2021): 323–76. http://dx.doi.org/10.54103/2464-8914/16892.

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Abstract:
Nel Programma di Giangastone Bolla per la Rivista di diritto agrario (1922) la proprietà fondiaria era banco di prova delle «moderne trasformazioni del diritto di proprietà» – su cui Enrico Finzi – in primo luogo con la «funzione sociale». Nell’azienda agraria Bolla osservava inoltre lo spostamento dalla proprietà all’impresa; asseriva che il legame tra l’agricoltura e lo Stato imponeva allo studioso del diritto agrario l’impegno per la «ricostruzione sociale ed economica del paese». In vista della «funzione sociale» Arrigo Serpieri – dal 1923 sottosegretario di Stato all’Agricoltura – promuoveva diversi provvedimenti legislativi per la «bonifica integrale»; la politica per l’agricoltura si legava all’organizzazione dello Stato corporativo in fieri (Brugi, Arcangeli). Il Testo unico del 1933 mirava al risanamento della terra per aumentarne la produttività e migliorare le condizioni dei contadini con trasformazioni fondiarie di pubblico interesse, con possibili espropri di latifondi ed esecuzione coatta di lavori di bonifica su terre private; dal 1946 il Testo unico del 1933 sarà considerato una indicazione per la riforma agraria (Rossi Doria, Segni). Nel primo Congresso di diritto agrario, (Firenze 1935), Maroi, Pugliatti, Serpieri, D’Amelio, Bolla, Ascarelli, Calamandrei discutevano alcune questioni, in primo luogo il diritto agrario come esperienza fattuale, legato alla vita rurale, irriducibile ad un ordine giuridico uniforme; da qui la lunga durata della ‘fortuna’ dell Relazione Jacini sulle diverse Italie agrarie. In vista della codificazione civile, i giuristi rilevavano l’insufficienza dell’impianto individualistico; ponevano l’istanza di norme incentrate sul bene e non sui soggetti, fino al superamento della distinzione tra diritto pubblico e privato. I più illustri giuristi italiani scrivevano nel volume promosso dalla Confederazione dei lavoratori dell’agricoltura; La Concezione fascista della proprietà esprimeva il distacco dalla concezione liberale – con l’accento sulla proprietà della terra fondata sul lavoro (Ferrara, Panunzio) – e teneva ferma l’iniziativa privata (Filippo Vassalli). Bolla ribadiva la particolarità della proprietà fondiaria tra ordinamento corporativo e progetto del codice civile, «istituto a base privata, aiutato e disciplinato dallo Stato», con il titolare «moderator et arbiter» della propria iniziativa. Nel codice civile del 1942 la proprietà fondiaria aveva senso dell’aspetto dinamico dell’attività produttiva, senza contemplare la «funzione sociale» come «nuovo diritto di proprietà» (Pugliatti, Vassalli, D’Amelio).Dopo la caduta del regime fascista le lotte nelle campagne imponevano al ministro Gullo di progare i contratti agrari e regolare l’occupazione delle terre incolte, con concessioni pluriennali ai contadini occupanti; il lodo De Gasperi indennizzava i mezzadri. Le differenti economie delle ‘diverse Italie agrarie’ sconsigliavano una riforma uniforme (Rossi Doria, Serpieri); i riorganizzati partiti politici miravano alla ripartizione delle terre espropriate e ad indennizzi al proprietario privato, senza lesioni del diritto di proprietà. L’iniziale azione dello Stato ad erosione del latifondo, con appositi Enti di riforma, aveva per scopo la valorizzazione della piccola proprietà contadina (Segni, Bandini). Per coniugare proprietà privata ed interesse sociale nella Costituzione Mortati motivava la sua proposta di «statuizione costituzionale»; Fanfani chiedeva «un articolo che parli espressamente della terra». Il latifondo era la questione più urgente ma divisiva; Di Vittorio ne chiedeva l’«abolizione » ed Einaudi la «trasformazione», scelta che si imponeva in nome delle diverse ‘Italie rurali’; non si recepiva la proposta di una norma intesa ad ostacolare le grandi proprietà terriere. L’articolo 44 della Costituzione prevedeva una legge a imporre «obblighi e vincoli alla proprietà terriera privata», al fine di «conseguire il razionale sfruttamento del suolo ed equi rapporti sociali». Bolla apprezzava la scelta di «trasformare la proprietà individuale in proprietà sociale»; Vassalli scriveva di un non originale «prontuario di risoluzione del problema agrario». Nel progetto del Ministro per l’agricoltura Segni – che riusciva a far varare una contrastata riforma agraria – l’art. 44 dettava compiti al «legislatore futuro»; la legge Sila 21 Maggio 1950, la legge stralcio del 21 Ottobre 1950 per le zone particolarmente depresse, i progetti di legge sui contratti agrari erano discussi nel Terzo congresso di diritto agrario e nel primo Convegno internazionale, promosso da Bolla, con interventi di Bassanelli, Segni, Capograssi, Pugliatti, Santoro Passarelli, Mortati, Esposito. Il lavoro era considerato l’architrave della proprietà della terra, «diritto continuamente cangiante, che deve modellarsi sui bisogni sociali» (Bolla). In questo quadro è interessante la riflessione teorico-pratica, giuridico-politica di Mario Bracci, docente di diritto amministrativo a Siena, rettore, incaricato anche dell’insegnamento di diritto agrario. Rappresentante del PdA alla Consulta nazionale nella Commissione agricoltura, Bracci si proponeva di scrivere un «libro sulla socializzazione della terra», mai pubblicato; l’Archivio personale offre una mole di appunti finora inediti sul tema. Bracci collocava nella storia la proprietà della terra, che aveva senso nel «lavoro»; la definiva architrave del diritto agrario e crocevia di diritto privato e pubblico, tra le leggi di bonifica, la codificazione civile, l’art. 44 della Costituzione, la riforma agraria, intesa come «problema di giustizia». Dal fascismo alla Repubblica Bracci coglieva continuità tecniche e discontinuità ideologiche nell’assetto dell’istituto di rilevanza costituzionale, «le condizioni della persona sono indissolubilmente legate a quelle della proprietà fondiaria». Da studioso e docente di diritto amministrativo e diritto agrario dal luglio 1944 Bracci intendeva rispondere al conflitto nelle campagne, mediando tra «fini pubblici della produzione agraria e le esigenze della giustizia sociale»; proponeva «forme giuridiche adeguate e che sono forme di diritto pubblico».
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Zhang, Wenhui, Carole Cambier, Yong Zhang, Pascal Detroz, Frédéric Farnir, Catherine Gustin, Annick Dhem, Jean-Michel Vandeweerd, and Pascal Gustin. "Développer les compétences en recherche chez les étudiants en médecine : une intervention éducative d’apprentissage en équipe." Pédagogie Médicale 19, no. 3 (August 2018): 113–22. http://dx.doi.org/10.1051/pmed/2019021.

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Abstract:
Contexte : Les programmes d’enseignement médical de premier cycle devraient renforcer le développement des compétences de recherche. But : Mesurer l’impact d’une intervention éducative d’apprentissage en équipe, basée sur trois sessions de 180 minutes et visant à améliorer, chez les étudiants, les compétences nécessaires à la rédaction d’un projet de recherche. Méthodes : L’intervention pédagogique a été conçue selon la procédure d’apprentissage en équipe (Team-Based Learning (TBL)). Le travail était partagé entre les différents groupes dont les ressources respectives ont été mises en commun pour produire un projet de recherche unique et original. Des enquêtes ont permis d’évaluer le niveau de satisfaction des étudiants. Le développement des compétences a été mesuré, en aveugle, par un évaluateur externe indépendant du processus de formation. L’évaluation était basée sur la notation de 12 critères et a été effectuée sur (1) des projets collaboratifs rédigés avant et après la formation et (2) des projets individuels et de groupe, rédigés après la formation. Résultats : La formation a un impact positif sur le développement des compétences en recherche chez la plupart des étudiants et leur est utile pour leurs futurs stages de recherche. Les compétences nécessaires à la rédaction d’un projet collaboratif ont été améliorées après la formation. La capacité à rédiger un projet individuel a également été bonifiée. Certains points de difficulté ont toutefois été mis en évidence. Conclusion : L’intervention éducative apparaît comme une méthode appropriée permettant le développement des compétences spécifiques nécessaires à la rédaction d’un projet de recherche, y compris lorsque le temps disponible pour l’intervention éducative est limité.
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Carbone, Pierangelo, Debora Siviero, Raphaela Itimura de Camargo, and Amirhassan Masoumi. "Water management: A way to achieve a more efficient irrigation system." Economia agro-alimentare, no. 2 (September 2020): 1–19. http://dx.doi.org/10.3280/ecag2-2020oa10408.

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Abstract:
The pressure of growing urbanization, industrialization and water scarcity resulting from climate change imposes limitations on the amount of water allocated to agriculture.There will need to be an increase in food production of almost 50% by 2030. This will be an enormous challenge, requiring a significant increase in irrigable land area in the forthcoming years. It is necessary to improve water 2 systems based on the knowledge that high efficiency can be achieved with less wateronly by the adoption of more effective water-management plans, especially in agriculture, which is the major consumer of this precious resource. Water management in agriculture has a dual task: improving both water networks and how treated wastewater is used and re-used. Farmer participation in wateradministration will play a key role in agricultural production growth. The paper highlights current concern regarding the management of water supply for irrigation from the River Arda in Piacenza province, Italy. The approach proposed by the Consorzio di Bonifica di Piacenza for the reduction of water loss in the irrigation network is the replacement of the traditional system of open canals with a new underground pipe system, to be available only for irrigation, in such a way that the hydrogeological structure of the territory would not be altered. The project's technical and economic feasibilitydepend on architectural quality and technical functionality. During the project phase tools and methods were also considered, seeking to involve techniques, materials and equipment that would make the pipe system less invasive and more affordable, efficient and manageable, not only regarding the final results, but also the project's development and construction stages, as well as its post-construction ordinary maintenance.
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Di Petta, Gilberto, Danilo Tittarelli, and Raffaele Vanacore. "Il medico psichiatra: chi era costui? Riflessioni sulla crepa dello specchio." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 1 (April 2022): 113–33. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2022-001007.

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Abstract:
Le forme del conoscere, dell'essere e dell'agire psichiatrico sono state tutt'altro che stabilite una volta per tutte. Gli attuali strumenti accademici di formazione si sono appiattiti da tempo su di una linea semplicistica e riduzionistica. Nel Secondo Novecento una serie di condizioni aveva conferito alla figura dello psichiatra una centralità mai avuta prima nella storia: la chiusura/ridimensionamento dei manicomi, l'introduzione e la diffusione degli psicofarmaci, l'avvento del concetto di "salute mentale" territoriale. Il suddetto riduzionismo, però, ha scelleratamente decomplessizzato la figura dello psichiatra, il cui problema identitario è, così, divenuto ancor più pressante, fino ad implodere, come l'immagine alla rottura di uno specchio. La psichiatria, infatti, a differenza di altre branche mediche, mette in gioco un fattore antropologico, quello della "follia" e delle sue modalità di manifestazione e di costituzione. Se questo fattore, storicamente, era considerato decisivo nello strutturarsi e nel rivelarsi della cosiddetta "malattia mentale", in epoca più recente la bonifica della psichiatria dalle paludi della follia ha prodotto, a nostro avviso, e in maniera speculare, una rottura nella costituzione identitaria dello psichiatra. Chi è lo psichiatra se non è più in grado di tenere acceso il dialogo tra la società e la follia? La questione della follia mette in moto, come legna che alimenta il fuoco dell'umano, la ricerca del senso e della cura. Lo sradicamento della follia dal territorio dell'umano ha prodotto una classe di psichiatri in cerca d'autore, partecipi di una quotidiana messinscena clinica, senza alcuna pretesa di comprensione, di cura e di libertà. Le sole, queste ultime, a poter consentire uno specchiarsi non deforme - attraverso il prisma umano dello psichiatra - della "follia" e della "norma", in quanto entrambe espressioni della vita.
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Vijakumaran, Ubashini, Fazlina Nordin, Zariyantey Abdul Hamid, Maha Abdullah, and Jun Tye Gee. "TAT Κappa (TATΚ): A Novel Cell Penetrating Peptide for Delivery of Pluripotent Proteins into Target Cells." Sains Malaysiana 51, no. 2 (February 28, 2022): 567–76. http://dx.doi.org/10.17576/jsm-2022-5102-20.

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Abstract:
Induced pluripotent stem cell (iPSC) holds a magnificent place in the medical revolution. Its emergence is expected to instigate development of novel therapies for regenerative medicine and treatment of malignant diseases. Moreover, iPSC usage also resolved a long-time ethical controversy on the usage of the embryo as a pluripotent stem cells source. Since Yamanaka’s iPSC discovery in 2006, several pieces of research have proven that the enforced expression of transcription factors Oct-3/4, KLF4, and Sox2 can induce the reprogramming of previously differentiated cells, to generate iPSC. However, the conventional method using viral vectors leads to genetic modification due to exogene integration and subsequently tumorigenicity, which is unsafe for clinical application. Therefore, our study utilised an improved novel protein transduction domain, trans-activator of transcription kappa (TAT), a synthetic TAT-HIV to deliver these transcription factors gene as an alternative method for iPSC generation via non-viral reprogramming. With this new strategy, we have established a stable clone of 293T cells expressing TATk fusion proteins (TATκ-GFP, TATκ-KLF4, TATκ-Sox2, and TATκ-Oct-3/4) that expresses and secretes their respective cloned reprogramming proteins. These stable clones successfully transduced our target cell (U937) monocyte cell line. TATκ-GFP, a marker protein and fusion proteins TATκ-KLF4, TATκ-Sox2, and TATκ-Oct-3/4 transduced the targeted (U937) monocyte cell line, proving that this novel TATκ possesses an ability to translocate across the cell membrane. Morphological changes were successfully observed in U937 cells after 20 days of transduction, however the presence of bonifide iPSC colonies were unable to be elicited. This might be due to the incomplete reprogramming or insufficient duration of protein transduction to generate iPSC cells.
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Trentin, Filippo. "Dal Fascismo alla DC. Tassinari, Medici e la bonifica nell'Italia tra gli anni Trenta e Cinquanta, by Marco Zaganella, Siena, Edizioni Cantagalli, 2010, 272 pp., €12.75, ISBN 973-8882725938." Modern Italy 19, no. 4 (November 2014): 486–88. http://dx.doi.org/10.1080/13532944.2013.841017.

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Postiglione, Luigi. "Popolazione e fame nel mondo: agricoltura, alimenti, sviluppo." Medicina e Morale 53, no. 4 (August 31, 2004): 767–91. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2004.632.

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Abstract:
L’agricoltura fornisce gli alimenti per la nutrizione, costituisce uno dei principali mezzi per ristabilire l’equilibrio dell’agroecosistema ed è motore primo dello sviluppo. Però oggi i 4/5 della popolazione mondiale, in continua crescita, soffrono per carenza di cibo; e ciò, per buona parte, a causa della cattiva distribuzione delle produzioni agricole, delle quali, purtroppo, nei Paesi sviluppati se ne distrugge una parte per ragioni di mercato. Nel secolo XX, invero, la disponibilità di alimenti ha subito consistenti aumenti, sia per un forte aumento della produzione areica (aumentata in media di 4-5 volte) sia per l’aumento della superficie coltivata (messa a coltura di terreni prima non coltivati, bonifica, irrigazione), tanto che nei Paesi industrializzati oggi si dà molto più spazio alla qualità dei prodotti. Il detto aumento è dovuto principalmente alle moderne tecnologie e all’impiego di consistenti mezzi tecnici (concimi, fitofarmaci), questi ultimi spesso causa d’inquinamento e di notevole consumo di energia fossile. Tuttavia vi è la possibilità di aumentare ancora l produzione, nel rispetto dell’ambiente, con l’agricoltura ecocompatibile che prevede l’impiego corretto dei mezzi tecnici, il ritorno ad antiche pratiche agricole con nuovo significato. Vi è altresì la possibilità di utilizzare l’agricoltura per l’equilibrio dell’agroecosistema (difesa del suolo, riduzione dell’anidride carbonica nell’atmosfera). Questi obiettivi, già molto impegnativi nei Paesi industrializzati, vanno perseguiti con attenzione nei Paesi in via di sviluppo, coinvolgendo maestranze e dirigenti locali e suggerendo modelli di sviluppo che tengano conto delle caratteristiche ambientali di ciascuna zona (condizioni socio-culturali e condizioni pedoclimatiche). L’autore, dopo di aver esaminato i problemi tecnico-scientifici connessi con ciascun argomento trattato, chiude con una nota di ottimismo, desunta dalla sua lunga attività di agronomo trattato, chiude con una nota di ottimismo, desunta dalla sua lunga attività di agronomi e dalla conoscenza diretta delle potenzialità produttive di diverse regioni del mondo, nonché dagli studi di altri autori. Afferma, cioè, che l’agricoltura è in grado di fornire gli alimenti per tutti gli abitanti del Pianeta, purché si vincano gli egoismi di alcune nazioni, e nelle previsioni lo sarà anche quando nel 2030 gli abitanti saranno 8,27 miliardi.
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Silva, Thais Santos, Marília Regina Costa Castro Lyra, Jose Antonio Aleixo Silva, Rogéria Mendes Nascimento, and Renata Maria Caminha Mendes Oliveira. "MODELO DE LOGÍSTICA REVERSA APLICADO PARA EMBALAGENS EM EMPRESA DO SETOR DOMISSANITÁRIO." Revista Gestão & Sustentabilidade Ambiental 9, no. 4 (December 29, 2020): 842. http://dx.doi.org/10.19177/rgsa.v9e42020842-863.

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Abstract:
O padrão de produção e consumo, adotado pela sociedade moderna, exerce grandes prejuízos ao meio ambiente na atualidade, pois estabelece um consumo de modo infinito dos recursos naturais finitos. A Lei Federal nº 12.305, de 02 de agosto de 2010, institui a Política Nacional de Resíduos Sólidos que traz em seu conteúdo a obrigação da Logística Reversa atribuindo responsabilidades a todos os atores da cadeia de produção e consumo, que devem retornar as embalagens pós-consumo ao fabricante e a este a responsabilidade em destinar de forma ambientalmente correta as embalagens produzidas. Neste sentido, este estudo trata do tema logística reversa e traz como problema a questão de qual o modelo ideal a ser aplicado às embalagens de uma empresa fabricante de produtos de limpeza, cosméticos e molhos alimentícios, localizada na região metropolitana da cidade do Recife, estado de Pernambuco. Realizou-se estudo comparativo adotando um método binário onde foram atribuídos zero ou um para os critérios estabelecidos em cada modelo comparado. Foram selecionadas sessenta e oito publicações, cujo tema era logística reversa. Desta amostra, foram pré-selecionados dezessete estudos de caso que apresentavam modelos de logística reversa aplicados a embalagens. Pelo critério de capacidade de implementação, foram identificados seis modelos para o teste comparativo. Os modelos selecionados pela sua aplicabilidade foram: primeiro o da empresa Baterias Moura onde são recolhidas as baterias veiculares que são reaproveitadas cem por cento na produção de novas baterias. O segundo modelo escolhido foi o da empresa O Boticário onde foram instaladas urnas em suas lojas para recolhimento de embalagens de vidro e papelão que posteriormente são recolhidas por catadores associados. O terceiro modelo trata-se da iniciativa de uma rede bancária para recolhimento de pilhas e baterias. O quarto modelo foi o da empresa Reciclanip que é uma recicladora criada com o objetivo de realizar a logística dos pneus usados, recolhidos nos pontos de coleta. O quinto modelo foi o de garrafas de vidro de uma envazadora de cerveja, cujos caminhões de entrega são também responsáveis pela coleta destes vasilhames. A envazadora dá desconto por cada garrafa retornada. E, por último foi o modelo da Pepsi Cola que instalou Ponto de Entrega Voluntária (PEV) em alguns atacadistas. Esta entrega é feita através de máquinas que coletam apenas os vasilhames pós-consumo da marca e bonificam com descontos, os clientes, em produtos de sua marca. O resultado do estudo comparativo recomenda o modelo que obtém maior pontuação em relação aos critérios analisados. Dentre os modelos identificados o modelo de logística reversa da empresa Pepsi Cola foi apontado como o ideal para a empresa campo desta pesquisa.
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Barbeau, Jean-Sébastien. "Mesures d’audiences et rémunération bonifiée." Communication, no. 34/2 (July 6, 2017). http://dx.doi.org/10.4000/communication.7365.

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Romano, Emanuele, Elisabetta Preziosi, Federico Araneo, Chiara Fiori, and Maurizio Guerra. "Linee guida per lo sviluppo di modelli numerici di flusso in acquiferi porosi: Una proposta IRSA-ISPRA." Acque Sotterranee - Italian Journal of Groundwater 8, no. 3 (September 30, 2019). http://dx.doi.org/10.7343/as-2019-403.

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Abstract:
A livello nazionale, nell’ambito dei procedimenti di bonifica dei siti contaminati, disciplinati dalla parte Quarta – Titolo V del decreto legislativo 152 del 2006, l’implementazione di modelli matematici di flusso e di trasporto dei contaminanti è uno strumento che ha acquisito con il tempo sempre maggiore importanza, soprattutto ai fini della definizione e progettazione degli interventi di messa in sicurezza e bonifica delle acque di falda. Modelli matematici sono utilizzati anche a scala di bacino o sottobacino per la caratterizzazione e la gestione delle risorse idriche sotterranee [...].
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Della Scala, Valerio, and Matteo Gianotti. "Una bonifica, una strada e alcuni ragionevoli dubbi." Archalp 09, no. 2022 (February 2, 2023). http://dx.doi.org/10.30682/aa2209i.

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Abstract:
The complex territorial operation, carried out by the Zegna family from the 1930s onwards, emerges as one of the most significant infrastructural projects of the Biellese Prealps, linking the fate of this region to the Trivero wool company. The construction of the Panoramica Zegna, along with the development of new facilities and territorial equipment was part of a broader process of programmatic modification of the Alpine territory and its imagery directed at modernizing – and exploiting – its great variety of mountain resources available, from water to land and landscape amenities. Despite the significance of the territorial initiatives implemented and the extent of their effects, the overall event itself is still poorly investigated. Most narratives and research focus on the tourism purpose of the infrastructural development of the mountain region, leaving other trajectories in the background, which– although compared to the former they have never led to tangible results –left an indelible mark on the territory both in terms of legal practices and local development projects. Although still in its embryonic stage, the aim of this work is to systematize some of the procedural circumstances as well as the spatial and territorial effects that this extended history has produced.
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Conti, Nicola, Roberto Salvadori, and Massimo Aiello. "Dewatering e bonifica dell’ area ˝ex Whitehead Motofides˝ (Pisa, Italia)." Acque Sotterranee - Italian Journal of Groundwater 3, no. 4 (December 30, 2014). http://dx.doi.org/10.7343/as-093-14-0120.

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Abstract:
In 2007 the activities for the remediation of the “ex-Whitehead Motofides area” (in Marina di Pisa, Italy) started. In order to allow the contaminated soil excavation in dry conditions a dewatering system was necessary. The water pumped through this system was then treated in an adequate plant. Acque Industriali realized and managed the whole system. The dewatering system was made of suction pins fixed to a depth of 5.5 m, connected by a junction manifold to the suction and booster vacuum assisted pump, which allowed the groundwater release toward the plant. The treatment plant, entirely designed by Acque Industriali and called ITAM (Impianto di Trattamento Acque di Falda Mobile, which means movable groundwater treatment), was realized and set up at the end of 2008. It consisted of a pre-treatment section, made of reinforced concrete, prefabricated nitrogen sweep elements, and a physical chemical treatment plant, in a continuous loop, completely made on skid. The plant, with 25 m3/h of maximum potential, was able to remove possible sedimentable or in suspension material particles from water, iron, manganese, residual organic substances such as hydrocarbons, solvents (chlorinated and not), PCBs, and partly heavy metals. Totally, 98,167 m3 of groundwater were managed in about 25 months of activity. The analytic input and output results confirmed extremely high and satisfactory pollutant removal efficiency. The concentration values of the pollutants, in fact, were always lower than the limits imposed by law.
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Fattorini, Simone, Federico Romiti, Giuseppe Maria Carpaneto, Gianluca Poeta, and Davide Bergamaschi. "I Coleotteri Tenebrionidi del Sito d’Importanza Comunitaria “Foce Saccione – Bonifica Ramitelli” (Molise) (Coleoptera Tenebrionidae)." Bollettino della Società Entomologica Italiana, August 31, 2016, 57–62. http://dx.doi.org/10.4081/bollettinosei.2016.57.

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Abstract:
Il presente lavoro è un contributo alla conoscenza dei Coleotteri Tenebrionidi del Sito d’Importanza Comunitaria “Foce Saccione – Bonifica Ramitelli” (IT7222217) (Molise). La ricerca è stata condotta attraverso un campionamento diretto di esemplari raccolti a vista e con setacciamenti della sabbia, integrato dalla raccolta di resti ed esemplari vivi casualmente finiti in contenitori di plastica fra i rifiuti sparsi sulla spiaggia. In tutto sono state rinvenute dieci specie di Tenebrionidi, che rappresentano probabilmente la totalità delle specie attese in questo tratto dunale della costa adriatica. La raccolta nei rifiuti si è rivelata efficiente poiché sette specie sono state trovate in comune fra i due metodi e due specie (Xanthomus pallidus (Curtis, 1830) e Phaleria acuminata Küster, 1852) solo nei rifiuti, mentre una sola (Trachyscelis aphodioides Latreille, 1809) è stata trovata soltanto con il setacciamento. Cinque specie sono qui segnalate per la prima volta del Molise, altre tre rappresentano la prima segnalazione circostanziata nella regione.
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Mezzalira, G., U. Niceforo, and G. Gusmaroli. "Forested infiltration areas (FIA); principles, experiences, perspectives." Acque Sotterranee - Italian Journal of Groundwater, September 30, 2014. http://dx.doi.org/10.7343/as-087-14-0114.

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Abstract:
This paper illustrates the origin and the main features of a Managed Aquifer Recharge (MAR) measure known as Forested Infiltration Area (FIA), conceived by Veneto Agricoltura in 2007 and currently implemented at 7 pilot sites over the Vicenza Upper Plain in the Veneto region, with the financial and technical support of several public and private partners. In particular the outputs of the first recharge season (2013-2014) of two demonstrative FIA are presented and discussed (plants realized in 2013 by Consorzio di Bonifica Brenta within the framework of the Life Project AQUOR). The main peculiarities of the FIA measures are the multifunctionality guaranteed by the integration of hydraulic and biologic aspects, the high environmental compatibility and the friendly design and management.
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Ferretti, Federico. "Chiara Visentin, Il patrimonio architettonico e ambientale nei paesaggi della bonifica : valorizzazione e promozione della memoria dei luoghi." Projets de paysage, no. 6 (July 7, 2011). http://dx.doi.org/10.4000/paysage.18613.

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Mota, Maria Océlia, and Diego Mota. "O Prêmio Escola Nota Dez (PENDez) - um instrumento de combate às desigualdades educacionais na alfabetização infantil." Educar em Revista 37 (2021). http://dx.doi.org/10.1590/0104-4060.78239.

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Abstract:
RESUMO Este artigo tem como objetivo analisar o papel do Programa de Aprendizagem na Idade Certa (Paic), em relação às desigualdades educacionais nos anos iniciais do ensino fundamental no estado do Ceará, desde o início de sua realização em 2007. O foco da pesquisa é direcionado ao Prêmio Escola Nota Dez (PENDez), um instrumento de indução da ação pública usado para premiar as escolas que alcançam os melhores resultados, ao mesmo tempo que bonifica as escolas com os menores resultados na avaliação externa estadual do segundo, quinto e nono anos do ensino fundamental. O estudo fundamenta-se numa abordagem qualitativa, com o uso de entrevistas, visitação às escolas, pesquisa documental e dados de avaliações educacionais nacionais e estaduais. O referencial teórico tem como base a instrumentação da ação pública e as agências burocráticas. Os dados analisados indicam que todos os 184 municípios do estado alcançaram o nível desejável de alfabetização nas avaliações de monitoramento em 2019. De acordo com os mais recentes indicadores educacionais, o Ceará tem alcançado uma posição de destaque no país, o que evidencia o sucesso de suas políticas no combate às desigualdades educacionais dos anos iniciais do ensino fundamental, colocando-se na vanguarda entre os estados com experiências exitosas na educação pública.
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