Journal articles: 'Braccio'

1

Schwartz, Elias. "Braccio da Gamba." JAMA: The Journal of the American Medical Association 266, no. 10 (September 11, 1991): 1360. http://dx.doi.org/10.1001/jama.1991.03470100052025.

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Schwartz, E. "Braccio da gamba." JAMA: The Journal of the American Medical Association 266, no. 10 (September 11, 1991): 1360c—1360. http://dx.doi.org/10.1001/jama.266.10.1360c.

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3

Woodfield, Ian, and Sterling Scott Jones. "The Lira da Braccio." Notes 53, no. 1 (September 1996): 64. http://dx.doi.org/10.2307/900296.

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4

Myers, Herbert W. "Zacconi's Viola da Braccio Tunings." Galpin Society Journal 51 (July 1998): 244. http://dx.doi.org/10.2307/842791.

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5

Bekara, F., J. L. Grolleau, A. de Runz, E. Ciucur, C. Herlin, and B. Chaput. "Lifting del braccio o brachioplastica." EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia Plastica¸ Ricostruttiva ed Estetica 17, no. 2 (June 2019): 1–9. http://dx.doi.org/10.1016/s1769-6704(19)42246-8.

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Myers, Herbert W. "When Is a Violino Not a viola da braccio?" Galpin Society Journal 53 (April 2000): 335. http://dx.doi.org/10.2307/842338.

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7

Segerman, Ephraim. "The Tunings and Sizes of the Viole da Braccio." Galpin Society Journal 52 (April 1999): 391. http://dx.doi.org/10.2307/842556.

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Marcelli, V. "Nystagmus intensity and direction in bow and lean test: an aid to diagnosis of lateral semicircular canal benign paroxysmal positional vertigo." Acta Otorhinolaryngologica Italica 36, no. 6 (December 2016): 520–26. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-795.

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Abstract:

Lobiettivo è stato valutare bed side lintensità e la direzione del nistagmo (NID) nelle due differenti posizioni del bow and lean test (BLT) per differenziare la forma geotropa dalla forma apogeotropa e determinare il lato affetto in caso di vertigine parossistica da posizionamento benigna idiopatica da litiasi a carico del canale semicircolare laterale (LSC-BPPV), prima ancora di utilizzare le classiche manovre diagnostiche. Sono stati esaminati 32 soggetti affetti da LSC-BPPV, in ognuno dei quali sono state valutate lintensità e la direzione del nistagmo nelle due posizioni del BLT. Lintensità del nistagmo consente di differenziare la forma geotropa della forma apogeotropa mentre la direzione del nistagmo consente di indentificare il lato affetto. Per le noti legge che governano la fisiopatologia del CSL, un nistagmo più intenso in flessione del capo (bow) rispetto allestensione (lean) indica un flusso ampullipeto e quindi la presenza di materiale flottante nel braccio non ampollare, tipico della forma geotropa. In tal caso, se il nistagmo in flessione (bow) è diretto a sinistra, il materiale flottante deve necessariamente occupare il braccio non ampollare del CSL sinistro; viceversa se il nistagmo in flessione è diretto a destra. Daltro canto, un nistagmo più intenso in estensione del capo (lean) rispetto alla flessione (bow) indica un flusso ampullifugo e quindi la presenza di materiale aderente alla cupola (cupololitiasi) o flottante nel braccio ampollare (canalolitiasi), tipico della forma apogeotropa. In tal caso, se il nistagmo in estensione (lean) è diretto a sinistra, il materiale flottante deve necessariamente occupare il braccio ampollare del CSL sinistro; viceversa se il nistagmo in estensione è diretto a destra. Come regola generale, in entrambe le forme la direzione del nistagmo con maggiore intensità indica il lato affetto. Il NID-BLT è risultato efficace nellidentificare la forma ed il lato affetto in ventidue soggetti su ventotto (79% del campione). In caso di LSC-BPPV, la corretta esecuzione ed interpretazione del NID-BLT fornisce un importante aiuto nello stabilire la forma (geotropa versus apogeotropa) e la sede (destra versus sinistra) nella maggior parte dei pazienti, prima ancora di utilizzare le classiche manovre diagnostiche. A differenza del test di Choung, che richiede di conoscere a priori se il paziente ha una forma geotropa o apogeotropa, il nostro test consente di formulare direttamente la diagnosi o di fornire elementi indispensabili nei casi in cui la diagnosi di lato è dubbia, mentre il paziente è ancora in posizione seduta.

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Torlone, Gaetano. "Le sperimentazioni internazionali Il dibattito sugli studi placebo-controllati." Medicina e Morale 53, no. 3 (June 30, 2004): 555–88. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2004.638.

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Abstract:

Il lavoro proposto prende spunto da un articolo apparso sul New England Journal of Medicine del 1997 a firma di P. Lurie e S.M. Wolfe. In questo articolo gli autori descrivevano come non etici alcuni studi sull’efficacia di dosi ridotte di AZT nella trasmissione materno-fetale dell’HIV. Tali studi erano sponsorizzati da organizzazioni occidentali e realizzati in paesi dell’Africa subsahariana e in Asia. Il nodo etico più importante messo in luce era l’utilizzo di un braccio placebo-controllato anche se era già nota l’efficacia del trattamento a base di zidovudina per la riduzione della trasmissione perinatale dell’infezione grazie ad uno studio (ACTG 076) effettuato negli USA e in Francia e che aveva indicato la zidovudina come terapia standard. Nella prima parte del presente lavoro analizziamo la letteratura scientifica internazionale nei quinquenni precedente e successivo alla pubblicazione dell’articolo di Lurie e Wolfe. Da tale analisi appare un incremento statisticamente significativo delle pubblicazioni sull’etica della ricerca clinica nei paesi in via di sviluppo negli ultimi anni. Nella seconda parte del lavoro invece si cerca di analizzare il tema specifico della giustificazione etica dell’uso del braccio placebo-controllato in sperimentazioni effettuate nei paesi in via di sviluppo pur esistendo una terapia standard. Si approfondiscono pertanto le posizioni favorevoli e quelle contrarie, soprattutto facendo riferimento agli strumenti interpretativi elaborati da A.J. London. Le conclusioni raggiunte forniscono indicazioni generali sulla non eticità, dal punto di vista etico e logico, dell’utilizzo del braccio placebo-controllato nelle sperimentazioni nei paesi in via di sviluppo quando si conosca una terapia standard per la patologia in studio. Tuttavia rimane aperta la discussione per quel che riguarda la “generalizzabilità” dei risultati di un trial a popolazioni di differente identità storica e culturale.

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Marini, Gualtiero. "Il ritorno di Malatesta, «operaio del braccio e della mente»." HISTORIA MAGISTRA, no. 19 (January 2016): 160–62. http://dx.doi.org/10.3280/hm2015-019017.

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Casadio, Maura, Vittorio Sanguineti, Pietro G. Morasso, and Vincenzo Arrichiello. "Braccio di Ferro: A new haptic workstation for neuromotor rehabilitation." Technology and Health Care 14, no. 3 (July 1, 2006): 123–42. http://dx.doi.org/10.3233/thc-2006-14301.

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Frendo, Francesco. "Analisi del cedimento strutturale del braccio di una gru portuale." Frattura ed Integrità Strutturale 4, no. 12 (April 1, 2010): 48–56. http://dx.doi.org/10.3221/igf-esis.12.05.

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Battiston, Bruno, Paolo Titolo, Danilo Mellano, and Teresa Benigno. "Le lesioni vascolo-nervose nei trattamenti ortopedici a livello di braccio e gomito." LO SCALPELLO-OTODI Educational 28, no. 1 (March 26, 2014): 24–31. http://dx.doi.org/10.1007/s11639-014-0064-x.

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Catalano, M., M. Tomasini, G. Scandale, P. Galimberti, M. Milani, T. Di Perm, and A. Libretti. "Isradipine in the Treatment of Peripheral Occlusive Vascular Disease of the Lower Limbs: A Pilot Study." Journal of International Medical Research 20, no. 4 (August 1992): 323–30. http://dx.doi.org/10.1177/030006059202000403.

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Abstract:

The long-term effects of isradipine on peripheral occlusive vascular disease of the lower limbs were investigated in 23 normotensive patients with stable Fontaine stage IIa disease and with an absolute pain-free interval (treadmill speed 4 km/h, no incline) of 300 – 700 m, and Doppler ankle – arm arterial pressure index of less than 0.80 in at least one leg. Using a double-blind, parallel-group design, patients received either 2.5 mg isradipine twice daily or placebo for 12 months. Both isradipine ( n = 11) and placebo ( n = 12) increased the absolute pain-free interval mean values; the increases were not significantly different. Similar trends were observed in the mean values for relative pain-free interval and ankle – arm arterial pressure index. In a subgroup of patients with a baseline absolute pain-free interval of greater than 500 m, isradipine ( n = 6) significantly ( P < 0.001) increased both the absolute and the relative pain-free intervals and increased the ankle – arm arterial pressure index compared with placebo ( n = 7). The favourable effects of long-term isradipine treatment suggest that isradipine could positively interfere with factors involved in the progression of atherosclerotic lesions or improve collateral vessel flow. Gli effetti a lungo termine dell'isradipina sulla arteriopatia vascolare periferica agli arti inferiori sono stati studiati in 23 pazienti normotesi affetti da “claudicatio intermittens” allo stadio IIa di Fontaine e con un intervallo libero assoluto (velocita al treadmil 4 km/h, senza inclinazione) di 300 – 700 m e di un indice pressorio valutato con metodica Doppler fra caviglia e braccio minore di 0.80 in almeno una delle gambe. Secondo uno studio in doppio cieco ed a gruppi paralleli ai pazienti sono stati somministrati 2.5 mg due volte al giorno di isradipina o del corrispondente placebo per una durata di 12 mesi. Sia l'isradipina ( n = 11) sia il placebo ( n = 12) hanno innalzato i valori medi dell'intervallo libero assoluto e gli aumenti non si sono dimostrati statisticamente differenti Un trend simile si è osservato anche per i valori medi dell'intervallo libero relativo e dell'indice caviglia/braccio. In un sottogruppo di pazienti aventi un intervallo libero assoluto al basale maggiore di 500 m, l'isradipina ( n = 6) ha innalzato significativamente ( P < 0.001) sia l'intervallo libero assoluto sia quello relativo ed ha aumentato anche l'indice pressorio caviglia braccio nei confronti del placebo ( n = 7). Gli effetti benefici di un trattamento a lungo termine con l'isradipina suggeriscono che questo farmaco può interferire in modo positivo con i fattori che favoriscono il progredire delle lesioni aterosclerotiche, e/o il migliorare il flusso ematico a livello del circolo collaterale.

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Vittozzi, Serena Ensoli. "L'iconografia e il culto di Aristeo a Cirene." Libyan Studies 25 (January 1994): 61–84. http://dx.doi.org/10.1017/s0263718900006245.

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Abstract:

Lo studio prende avvio dal rinvenimento di una statuetta fittile nel Santuario cireneo di Apollo sulla Myrtousa, che riproduce un giovane in posizione stante con una cornucopia nel braccio sinistro piegato e appoggiato ad un'erma e con un oggetto nella mano destra portata in basso lungo il fianco (Fig. 1).La terracotta è stata scoperta nel corso dei sondaggi stratigrafici eseguiti sulla fronte del Tempietto di Afrodite, situato sulla Terrazza Inferiore della Myrtousa immediatamente a Nord-Est dei Propilei Greci e ad Est del Donario degli Strateghi (Figg. 2, 11.1–2). Le ricerche, nate come parte del programma di lavoro sul propileo d'ingresso al sacro temenos, sull'area monumentale ad esso circostante e sul percorso della Via Sacra, hanno consentito di precisare la cronologia delle fasi costruttive del tempietto anche in relazione alle successive sistemazioni di questa parte della Terrazza Inferiore.La statuetta, ricomposta da più frammenti, si conserva per un'altezza massima di cm 20 e una larghezza di cm 11,5, mancando della parte inferiore della figura a partire da poco sopra l'articolazione delle ginocchia, di gran parte della mano sinistro con l'attributo, del collo e del corpo squadrato dell'erma (Figg. 1.1–1.4).La figura, nuda, con il mantello avvolto attorno al braccio sinistro, insiste sulla gamba destra, mentre la sinistro è leggermente divaricata e probabilmente in origine era un poco flessa. La testa, dal volto carnoso, da cui emergono i salienti del naso, della piccola bocca e del mento, è vista lievemente di tre quarti verso sinistro. La capigliatura è disposta intorno alla fronte con un addensamento di riccioli lavorati a massa. Sul torso sono ben dis-tinguibili i muscoli pettorali, l'addome con l'ombelico e la linea inguinale con il pube.

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D'Aiuto, Francesco. "Le ambiguità di un reliquiario. Il «braccio di s. Ermolao» nella pieve di Calci (Pisa)." ERGA-LOGOI - Rivista di storia, letteratura, diritto e culture dell’antichità, no. 2 (December 2013): 31–72. http://dx.doi.org/10.7358/erga-2013-002-daiu.

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Fisher, Austin. "Il braccio violento della legge: Revelation, conspiracy and the politics of violence in the poliziottesco." Journal of Italian Cinema & Media Studies 2, no. 2 (June 1, 2014): 167–81. http://dx.doi.org/10.1386/jicms.2.2.167_1.

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De Giorgio, Teodoro. "LE STORIE DELLA PASSIONE DI CRISTO DELLA CAPPELLA «DEGLI ILLUSTRISSIMI» NEL DUOMO DI NAPOLI. RIFLESSIONI SUL TRIANGOLO NAPOLI, SIENA E AVIGNONE." Papers of the British School at Rome 87 (March 15, 2019): 207–44. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246218000417.

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Abstract:

Il saggio analizza in dettaglio, con immagini inedite e di alta qualità (frutto di apposita campagna fotografica), le trecentesche Storie della Passione di Cristo della cappella «degli Illustrissimi», posta all'estremità del braccio settentrionale del transetto del duomo di Napoli. L'opera, realizzata a monocromo, si compone di quattro scene maggiori, leggibili da sinistra a destra, Cristo schernito e spogliato delle vesti, Flagellazione, Andata al Calvario e Deposizione, e di una scena minore, un'Annunciazione con probabile offerente. A dispetto dell'alta qualità esecutiva e del raffinato livello d'invenzione, l'opera è scarsamente conosciuta, e spesso ignorata, da parte della critica moderna. Scopo del contributo è di presentare in dettaglio le Storie della Passione per fornire una corretta e approfondita lettura iconografica dei singoli episodi e per individuare le fonti visive alla base della rappresentazione.

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Smołucha-Sładkowska, Agnieszka. "Pairing Antagonists: Pisanello’s Medals of Niccolò Piccinino and Francesco Sforza." Notae Numismaticae - TOM XV, no. 15 (May 17, 2021): 275–304. http://dx.doi.org/10.52800/ajst.1.a.14.

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Abstract:

Among the early medals made by Pisanello (Antonio Pisano, c. 1395–c. 1455), considered as the “inventor of the modern medal”, there are two of mercenary captains, Niccolò Piccinino and Francesco Sforza (the future duke of Milan). At the alleged moment of the medals’ execution both condottieri were in the service of Filippo Maria Visconti, Duke of Milan, who appears to have been the most probable commissioner. The pairing of these two captains was not coincidental – they were successors to the leaders of the two greatest Italian military companies, the bracceschi (led by Braccio da Montone) and the sforzeschi (of Muzio Attendolo Sforza), whose juxtaposition soon became a topos among contemporary chroniclers and biographers. The article outlines the political background of the commission and discusses the content and iconography of the two medals.

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Bugini, Elena. "Un testimonium liutario del pensiero ficiniano : la lira da braccio androgina del Kunsthistorisches Museum di Vienna." Le Journal de la Renaissance 6 (January 2008): 239–48. http://dx.doi.org/10.1484/j.jr.2.303517.

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Carrin-Bouez, Marine, and Italo Sordi. "Il braccio della dea si e mosso. Qualche riflessione sul miracolo nell'Occidente cristiano e nell'induismo popolare." La Ricerca Folklorica, no. 29 (April 1994): 19. http://dx.doi.org/10.2307/1479847.

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Cooley, Alison. "A new date for Agrippa's theatre at Ostia." Papers of the British School at Rome 67 (November 1999): 173–82. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200004542.

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Abstract:

UNA NUOVA DATA PER IL TEATRO DI AGRIPPA AD OSTIAQuest'articolo riesamina la data di fondazione del teatro di Ostia, e suggerisce che esso possa contribuire a un più generale modello di costruzione dei teatri tipico dell'impero in un periodo particolare del regno di Augusto. Vi è generale consenso sul fatto che il teatro di Ostia sia stato costruito nel periodo augusteo, dietro suggerimento del braccio destro di Augusto, Marco Agrippa, ma è stato talvolta associato con la prima parte del suo regno. La prima parte della discussione sottolinea l'importanza di un frammento epigrafico, che dovrebbe essere aggiunto ai due frammenti pubblicati come CIL XIV 82. Le due lettere del frammento suggeriscono l'ipotesi che la fondazione del teatro appartenga al periodo 18–12 a.C, e forse al 18–17 a.C. Il teatro di Ostia appartiene quindi ad un gruppo di teatri che furono costruiti fra il 25 ed il 15 a.C. e che sono associati con personaggi influenti che avevano legami personali con Augusto.

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Di Napoli, Anteo. "Qualche spunto per la riflessione." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 25, no. 3 (August 10, 2013): 266–68. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2013.1051.

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Abstract:

Lo studio EVOLVE ha messo in evidenza diverse criticità. La bassa potenza statistica non ha consentito di mettere in evidenza differenze statisticamente significative negli esiti tra i due gruppi (Cinacalcet vs placebo). L'elevata incidenza di eventi avversi nel braccio sperimentale, superiore a quella del gruppo di controllo conplacebo, ha fatto sì che una quota rilevante di soggetti ha sospendesse la terapia. I dati sono stati correttamente analizzati secondo la “intention to treat”, ma, essendo stati numerosi i fenomeni di “crossover” e di “drop-out”, si impone particolare cautela nella loro interpretazione. EVOLVE intendeva studiare l'effetto del Cinacalcet su pazienti sottoposti a dialisi ed è particolarmente sorprendente, in termini di generalizzabilità dei risultati, il dato di un'età media del campione studiato di circa 55 anni, molto più bassa di quella comunemente registrata tra i dializzati. Si è riscontrato uno sbilanciamento dell'età tra i due gruppi, nonostante la randomizzazione, che, per cautelarsi, poteva essere condotta utilizzando una metodica stratificata per l'età. Nel 2001, fu definito il CONSORT Statement, un elenco di informazioni rilevanti (con gli ultimi aggiornamenti ha raggiunto i 25 item) che gli Autori di una pubblicazione sono tenuti a fornire per consentire ai lettori di comprenderne il disegno, la conduzione, l'analisi e l'interpretazione e di valutarne la validità dei risultati.

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Jorio, Paolo. "Il filo di lana: San Gennaro nel mondo." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 52, no. 2 (April 30, 2018): 229–56. http://dx.doi.org/10.1177/0014585818757200.

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Abstract:

Tra il 1860 e il 1960 si è consumato il più grande esodo che la storia moderna conosca con circa trenta milioni di italiani che hanno lasciato la nostra penisola. Le privazioni, la fame erano tante e tali da far prendere la triste decisione di partire e cercare di sostenere da lontano la propria famiglia. Straziante il distacco: intere famiglie si stavano per lasciare per sempre e certamente non si sarebbero mai più visti. Al porto di Napoli, ci si affacciava dalla nave per vedere ancora una volta, forse l’ultima, i volti amati. C’era chi urlava il nome di chi lasciava, chi prendeva in braccio i bambini e li mostrava, chi aveva portato con sé un gomitolo di lana e lo svolgeva tenendone un capo e lanciando l’altro capo giù sul molo al proprio caro in modo da rimanere in contatto sino a quando la nave non avrebbe salpato. L’urlo della sirena scatenava un mare di fazzoletti bianchi e i fili di lana rimanevano tesi nelle mani di ciascuno sino a quando il piroscafo non si allontanava dalla banchina. E poi il distacco: sono partiti tutti pe’ terre assaje luntane, ma quel filo di lana, lasciato penzoloni alla partenza, non si è però spezzato perchè molti di loro si sono sentiti poi più italiana di quelli rimasti in patria.

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Franco, Andrea. "Bystree, Vyse, Sil'nee: lo sport russo e sovietico dalle origini al disgelo." MONDO CONTEMPORANEO, no. 2 (May 2021): 207–35. http://dx.doi.org/10.3280/mon2020-002011.

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Abstract:

Il presente articolo prende in esame alcuni aspetti rilevanti della storia dello sport in Urss, risalendo fino alle lontane origini in epoca zarista, e analizza come il movimento sportivo si sviluppò in Unione Sovietica. Il saggio prende in esame l'evoluzione dell'approccio con cui il potere sovietico, nei suoi primi anni di vita, guardò allo sport, dapprima rinnegandone la dimensione agonistica, cui veniva preferito il movimento di massa, che veniva associato ad un solidarismo di matrice marxista-leninista. Nel corso degli anni successivi la politica sovietica nei confronti dello sport mutò varie volte di indirizzo: dapprima furono organizzate le Spartakiadi, le competizioni cui partecipavano i movimenti socialisti europei, mentre, nel corso della seconda metà degli anni Trenta, le grandi sfilate di ginnasti in Piazza Rossa doveva in qualche modo porre il movimento sportivo staliniano alla pari di quelli ostentati dal nazismo e dal fascismo. Solo nei primi anni Cinquanta, il movimento sovietico aderì al CIO, e quindi alle manifestazioni sportive internazionali, dando vita ad un braccio di ferro con gli Usa, nel quale la supremazia in ambito sportivo stava a significare la superiorità di un sistema ai danni di quello rivale. Il saggio analizza, poi, i valori dello sport sovietico, i miti e gli anti-miti, e il suo impatto nella cultura di massa, con una particolare attenzione in riferimento al quadriennio 1952-1956.

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Brancatella, Alessandro, and Francesco Latrofa. "Efficacia e sicurezza dell’analogo della triiodotiroinina (Triac) nei bambini e negli adulti con deficit di MCT8: un trial internazionale, a singolo braccio, open label di fase 2." L'Endocrinologo 21, no. 4 (August 2020): 307–8. http://dx.doi.org/10.1007/s40619-020-00749-5.

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Smirnova, Tatiana V. "On the History of Early Musical Groups: Instrumental Consorts in England at the Turn of the 16th—17th Centuries." Observatory of Culture 16, no. 5 (December 4, 2019): 494–503. http://dx.doi.org/10.25281/2072-3156-2019-16-5-494-503.

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Abstract:

Appealing to the stated topic is relevant because of the desire to concretize the knowledge of little-known in Russian musicology instrumental consorts (musical groups), as well as to expand the existing understanding of the court culture of Renaissance England and its musical and sound appearance. The main center of English consorts development was the Royal court of the Tudors — Henry VIII and his daughter Elizabeth I. Their heyday was at the peak of the “Golden Age” of English culture. Based on the results of scientific research by Western scientists and visual and verbal sources available for study, the article outlines the milestones in the history of the main types of instrumental consort in England — the whole consort, consisting of instruments of the same family, and the broken consort, today often identified with the mixed consort, which connects heterogeneous instruments. The article notes that the early history of the recorder consort in England was closely connected with creative activities of the family of Venetian musicians Bassano. Extremely popular in musical circles of England, the consort of viol was originally formed thanks to Flemish and, somewhat later, Italian musicians. As for the mixed consort, which united performers of the viols da gamba and da braccio, lute, bandore, cistre and recorder, it started to be called “English” because of the stable combination of certain musical instruments. Analysis of consort music anthologies of the 16th—17th centuries made it possible to identify individual genre and musical-style reference points in musical groups’ repertoire, in which musicians improved the principles of instrumental polyphony and the stile concertante, topical in the Modern Period.

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Szczepankiewicz-Battek, Joanna. "Osadnictwo braci czeskich i morawskich w regionie łódzkim." Studia z Geografii Politycznej i Historycznej 6 (December 30, 2017): 153–81. http://dx.doi.org/10.18778/2300-0562.06.07.

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Abstract:

Tematem artykułu są migracje i osadnictwo braci czeskich i morawskich na ziemi łódzkiej od XVI do XIX w. oraz pozostałości ich dziedzictwa kulturowego. Pierwszy etap tego osadnictwa to migracje z Czech do Polski na przełomie XVI i XVII w. Drugi etap rozpoczął się na początku XIX w. równocześnie z kolonizacją niemiecką. Większość Czechów osiedlonych na ziemi łódzkiej stanowili bracia czescy, którzy zgłosili akces do Kościoła Ewangelicko-Reformowanego, ale zachowali odrębność języka i nabożeństw. Po drugiej wojnie światowej znaczna część zamieszkałych w regionie Czechów wróciła do ojczyzny. W Zelowie jednak nadal mieszka kilkaset osób deklarujących narodowość czeską i kultywujących swoją kulturę. Bracia morawscy to denominacja religijna, założona w pierwszej połowie XVIII w. na Górnych Łużycach przez protestanckich uchodźców religijnych z Moraw. Zakładali oni swoje osady na całym świecie, w tym także w Imperium Rosyjskim. Największymi placówkami braci morawskich na ziemi łódzkiej były Nowosolna koło Łodzi i Lwówek koło Gąbina. Na przełomie XIX i XX w. zintegrowali się oni z wyznawcami innych kościołów protestanckich w regionie. Pozostały jednak po nich charakterystyczne elementy kultury materialnej: układy urbanistyczne, cmentarze i domy modlitwy.

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Pławuszewski, Piotr. "Razem my tutaj. O filmie dokumentalnym „Bracia” Wojciecha Staronia." Kwartalnik Filmowy, no. 112 (December 31, 2020): 107–26. http://dx.doi.org/10.36744/kf.555.

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Abstract:

Artykuł dotyczył filmu dokumentalnego w reżyserii Wojciecha Staronia – Bracia (2015). Celem badawczym jest dowiedzenie, że dzieło to stanowi jedno z donioślejszych osiągnięć współczesnej kinematografii polskiej. Status ten – co ma potwierdzić precyzyjna analiza i interpretacja (dotyczące przede wszystkim zdjęć i montażu) – zyskuje ono dzięki autorskiemu opracowaniu historii dwóch braci, Mieczysława i Alfonsa Kułakowskich, którzy na starość, jako repatrianci, po kilkudziesięciu latach nieobecności wracają do ojczyzny. Szczególnym dokonaniem Staronia okazuje się koncepcja wizualna dokumentu – jej podstawowe założenia (ascetyczność ruchów kamery oraz inspiracja malarstwem pejzażowym) wynikają wprost z obserwacji życia bohaterów i pasji artystycznej jednego z braci, Alfonsa Kułakowskiego.

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O’Brien, Brendan M., Steven P. Meyers, and Benjamin T. Crane. "Brachio-Oto-Renal Syndrome." Otology & Neurotology 36, no. 6 (July 2015): e110-e111. http://dx.doi.org/10.1097/mao.0000000000000409.

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Rozwadowska, Kinga. "Polskie, czyli obce. O tłumaczeniach (nie)sławnego rozdziału Braci Karamazow Fiodora Dostojewskiego." Forum Poetyki, no. 14 (March 31, 2019): 40–53. http://dx.doi.org/10.14746/fp.2018.14.26826.

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Abstract:

W artykule przedstawiono porównawczą interpretację tłumaczeń jednego z najbardziej kontrowersyjnych dla polskich odbiorców fragmentu powieści Dostojewskiego pt. Bracia Karamazow. Rozdział ten stanowi szczególnego rodzaju wyzwanie translatorskie zarówno pod względem ideowym (prześmiewcze przedstawienie Polaków jako jednowymiarowych Schwarzcharakterów powieści), jak i językowym (mieszanina języka rosyjskiego i polskiego, jaką posługują się bohaterowie). Wszystko to wymaga od tłumaczy spojrzenia na kulturę docelową i na siebie samych – jej przedstawicieli – jako na obcych. Celem niniejszego studium jest ukazanie, w jaki sposób autorzy polskich przekładów Braci Karamazow mierzą się z tym wyzwaniem lub uchylają się przed nim, oraz rozważenie czy i jak tłumaczom udaje się „obronić” wielkość Dostojewskiego jako światowej sławy pisarza w kulturze, do której odnosił się krytycznie, a nawet wrogo.

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Iriarte, José, Irene Holst, Oscar Marozzi, Claudia Listotad, Eduardo Alonso, Andrés Rinderknecht, and Juan Montaña. "Comentario Sobre “Montículos de la Cuenca de la Laguna Merín: Tiempo, Espacio, y Sociedad”." Latin American Antiquity 19, no. 3 (September 2008): 317–24. http://dx.doi.org/10.1017/s1045663500007975.

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Abstract:

ResumenEn el apéndice de su articulo reciente, Bracco (2006:511-540) realiza una serie de comentarios e interpretaciones de la evidencia científica interdisciplinaria producida por nuestro equipo en el sitio de Los Ajos en el sureste de Uruguay. Entre otras cosas, Bracco nos imputa: (a) de haber retrocedido la problemática de investigación en el área veinte años atrás, (b) de desconocer los trabajos anteriores realizados en la región, (c) de forzar nuestros datos paleoambientales a la secuencia cultural, y (d) de alegar, sin evidencia, la naturaleza doméstica de los montículos durante el período Montículo Precerámico en Los Ajos. En este comentario, nosotros respondemos a las alegaciones de Bracco.

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Giuliani, Luciano. "Ricordo Del Professor Ulrico Bracci." Urologia Journal 60, no. 2 (April 1993): 213–15. http://dx.doi.org/10.1177/039156039306000220.

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Rustiawan, Hendra, and Nana Sutisna. "Dampak Latihan Hammer Curl dengan Latihan Barbell Curl terhadap Peningkatan Volume Otot Biceps Brachii." Jurnal Keolahragaan 6, no. 2 (October 15, 2020): 77. http://dx.doi.org/10.25157/jkor.v6i2.4931.

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Abstract:

Latar belakang dalam penelitian ini bahwa banyak variasi latihan beban dalam memperbesar volume otot lengan atas terutama otot biceps brachii, sekaligus otot yang paling banyak berkontraksi ketika melakukan latihan beban pada otot bagian lain atau lengan adalah media untuk melatih otot pada tubuh bagian atas. Sehingga kerja otot lengan atas terutama otot biceps brachii cukup banyak untuk itu membutuhkan energi yang lebih dibandingkan dengan otot lain.Metode penelitian yang digunakan adalah metode eksperimen karena dalam penelitian ini dilaksanakan pelatihan selama dua bulan. Pengolahan data yang dipergunakan adalah SPSS seri 22 menggunakan analisis pair sample t-test dan independent sample t-test. Jumlah sampel yang digunakan sebanyak 40 orang mahasiswa Pendidikan Jasmani angkatan 2011 hasil dari teknik purposive sampling. Rata-rata tes awal kelompok hammer curl adalah 15.20, dan rata-rata tes akhir adalah 16.20, sedangkan rata-rata tes awal kelompok barbell curl adalah 15.93 dan rata-rata tes akhir adalah 17.86. Serta terdapat pengaruh yang signifikan dari proses latihan hammer curl terhadap peningkatan volume otot biceps brachi dengan nilai probabilitas (sig.) 0.000 < 0.05. Terdapat pengaruh yang signifikan dari proses latihan barbell curl terhadap peningkatan volume otot dengan nilai probabilitas (sig.) 0.000 < 0.05. Maka hasil penelitian hammer curl dan barbell curl menunjukan adanya pengaruh yang nyata (signifikan) terhadap peningkatan volume otot pada mahasiswa Pendidikan Jasmani angkatan 2011.The background in this study was that many variations of weight training in increased the volume of the upper arm muscles, especially the biceps brachii muscle, as well as the muscles that contract the most when doing weight training on other muscles or arms are the medium for training muscles in the upper body. So that the work of the upper arm muscles, especially the biceps brachii muscle, is quite a lot for it requires more energy than other muscles. The research method used was an experimental method because in this study, training was carried out for two months. The data processing used was SPSS 22 series using pair analysis. sample t-test and independent sample t-test. The number of samples used was 40 Physical Education students class of 2011 as a result of the purposive sampling technique. The mean of the baseline hammer curl group was 15.20, and the mean of the final test was 16.20, while the mean of the baseline barbell curl group was 15.93 and the mean of the final test was 17.86. And there is a significant effect of the hammer curl training process on the increase in the volume of the biceps brachii muscle with a probability value (sig.) Of 0.000 <0.05. There is a significant effect of the barbell curl training process on the increase in muscle volume with a probability value (sig.) Of 0.000 <0.05. So the results of the hammer curl and barbell curl research showed a significant (significant) effect on the increase in muscle volume in 2011 Physical Education students

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Savoiardo, Mario. "Maurizio Bracchi." Rivista di Neuroradiologia 6, no. 2 (May 1993): 243–44. http://dx.doi.org/10.1177/197140099300600220.

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Gao, Jianxin, Cheng Han, Wenying Huang, Jianjun Gao, and Liaoliang Nie. "Experimental study on the sEMG of "joint angle effect" of human muscle strength—Taking biceps brachii as an example." E3S Web of Conferences 145 (2020): 01021. http://dx.doi.org/10.1051/e3sconf/202014501021.

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Abstract:

In the experiment, the author used wave plus wireless surface electromyography system (SEMs + 3-axis acceleration sensor) made in Italy and wave wireless EMG software system, high-definition high-speed camera and human joint angle measuring instrument. Taking human biceps brachii as an example, the static and dynamic isometric contraction of biceps brachii was completed surface electromyography. In the experiment, the surface electromyography of biceps brachii was measured at 30°, 60°, 90°, 120°, 150°, 180° and the surface electromyography of biceps brachii was measured at the same time when the biceps brachii was not loaded or when the biceps brachii was loaded. Secondly, the surface electromyography of biceps brachii was measured at the same time when the biceps brachii completed the whole process of flexion and extension of the elbow (centripetal and centrifugal). Finally, the paper combined with HD The effect of joint angle on the contraction of biceps brachii muscle was analyzed by camera technique. The results show that the static contraction force of biceps brachii is different when the elbow joint is at different angles; in addition, when the dynamic contraction, the contraction force of biceps brachii is inversely proportional to the angle of elbow joint.

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Marques, Guillaume, Nirvana Sadaghianloo, Laurent Fouilhé, Elixène Jean-Baptiste, Serge Declemy, Claude Clément, and Réda Hassen-Khodja. "Higher Patency of Transposed Brachio-Basilic Arteriovenous Fistulas Compared to Brachio-Axillary Grafts for Hemodialysis Patients." Journal of Vascular Access 16, no. 6 (June 24, 2015): 486–92. http://dx.doi.org/10.5301/jva.5000433.

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Gaux, Jean Claude. "Introduction: CIRSE '95 — Bracco satellite symposium." European Journal of Radiology 23 (November 1996): S1. http://dx.doi.org/10.1016/s0720-048x(96)01093-5.

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Reitz, Rolf, John Abraham, Franco Grasso, Tang-Wei Kuo, Dimitrios Kyritsis, and Luigi Martinelli. "Professor Frediano V. Bracco – In memoriam." International Journal of Engine Research 14, no. 6 (December 2013): 539–40. http://dx.doi.org/10.1177/1468087413513539.

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Giuliani, Luciano. "In Memory of Professor Ulrico Bracci." Urologia Journal 60, no. 2 (April 1993): 214–15. http://dx.doi.org/10.1177/039156039306000221.

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Pappa, Eirini, Andy Tomlinson, Amy Ferreira, Rob Pettitt, and Jeremy Mortier. "Ultrasonographic and CT arthrography findings in two dogs with biceps brachii tendon avulsion." Veterinary Record Case Reports 8, no. 1 (March 2020): e000989. http://dx.doi.org/10.1136/vetreccr-2019-000989.

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Abstract:

This report describes the ultrasonographic and CT arthrography (CTA) findings in biceps brachii tendon rupture in two dogs. Ultrasonographic examination of the affected shoulder joints preceded advanced imaging in both dogs and was suggestive of partial or complete avulsion/rupture of the biceps brachii tendon and chronic tendonitis. Subsequent CTA demonstrated complete rupture/avulsion of the biceps brachii tendon in the affected shoulder joints in both dogs. The biceps brachii tendon could be identified as a contrast filling defect within the synovial space. Pooling of the contrast medium was identified close to its origin and was suggestive of biceps brachii tendon rupture in both cases described here. In this case report, avulsion of the biceps brachii tendon was suspected using ultrasonography alone but confirmed by CTA.

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Gindha, Gurbachan Singh, Anand Kumar Sharma, and Ratesh Kumar Munjal. "Accessory head of biceps brachii muscle in North Indian cadavers." National Journal of Clinical Anatomy 04, no. 01 (January 2015): 030–34. http://dx.doi.org/10.1055/s-0039-3401542.

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Abstract:

Abstract Background and aims : The biceps brachii is the large muscle of flexor compartment of arm. Normally it arises by two heads (long head and short head) and gets insertion in two parts (tendinous part and aponeurotic parts). The biceps brachii muscle is well known for variation in its origin. These variations can cause compression of brachial artery and median nerve which may pass deep to the accessory head of biceps brachii muscle, and can create problems for surgeons. So the surgeons should keep in mind such variations of biceps brachii muscle. The present study is to find out the variations in the origin of biceps brachii muscle. Material and methods: The present study was conducted in the department of anatomy of Gian Sagar Medical College, Ramnagar, Rajpura district Patiala (Punjab). In this study 32 human cadaveric limbs which were embalmed and fixed in 10% formaldehyde solution were used and these limbs were dissected and variations in origin of the biceps brachii muscle were noted. Results : Out of 32 limbs, 3 limbs (9.38%) were having three heads of biceps brachii muscle in its origin. The variations were found in the right limbs only. Conclusions : The knowledge of accessory head of biceps brachii muscle is important for the surgeons and troumatologists because there can be iatrogenic injury to the third head of biceps brachii muscle.

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Liu, Jun, Huijuan Pan, Yong Bao, Yanna Zhao, Li Huang, and Weiwei Zhan. "The Value of Real-Time Shear Wave Elastography before and after Rehabilitation of Upper Limb Spasm in Stroke Patients." BioMed Research International 2020 (August 19, 2020): 1–7. http://dx.doi.org/10.1155/2020/6472456.

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Abstract:

Objective. Our goal was to evaluate the efficacy of muscle spasm before and after rehabilitation by comparing shear wave propagation velocity (SWV) and Young’s modulus (YM) in the normal and spastic biceps brachii in stroke patients. Methods. A study of 60 stroke patients with upper limb spasm was performed; these patients were admitted from April 2018 to September 2019. The modified Ashworth scale (MAS) scores of the spastic biceps brachii before and after rehabilitation treatment were compared. SWV and YM on the spastic and normal biceps brachii before rehabilitation treatment, SWV and YM on the spastic and normal biceps brachii after rehabilitation treatment, and SWV and YM on the spastic biceps brachii before and after rehabilitation treatment were compared. Whether SWV and YM on the spastic biceps brachii are related to MAS was compared. Results. There was a statistically significant difference in SWV and YM between the normal and spastic biceps brachii before (P<0.01) and after (P<0.05) the rehabilitation treatment. There was no statistically significant difference in SWV and YM in the normal biceps brachii before and after the rehabilitation treatment (P>0.05). There was a statistically significant difference in SWV and YM in the spastic biceps brachii before and after the rehabilitation treatment (P<0.01). SWV and FM of the spastic biceps brachii are correlated with MAS before and after rehabilitation treatment, and the correlation coefficient for SWV was 0.563 and 0.605 for YM (P<0.05). Conclusion. SWE can be used as a means of assessment before and after rehabilitation treatment.

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Macko, Anna. "Fiodor Dostojewski - Bracia Karamazow." Decyzje 12, no. 23 (June 15, 2015): 137–44. http://dx.doi.org/10.7206/dec.1733-0092.51.

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Holleb, Paul D., and Bernard R. Bach. "Triceps Brachii Injuries." Sports Medicine 10, no. 4 (October 1990): 273–76. http://dx.doi.org/10.2165/00007256-199010040-00006.

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Avera, Leigh. "The Bracero Program." Vanderbilt Historical Review 2016, Spring (2016): 68–75. http://dx.doi.org/10.15695/vhr.2016spring.68.

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De Maeseneer, Michel, Yoav Morag, and Monica Brigido. "Distal Biceps Brachii." Seminars in Musculoskeletal Radiology 17, no. 01 (March 13, 2013): 020–27. http://dx.doi.org/10.1055/s-0033-1333910.

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Wróbel, Elżbieta Elena. "Bractwo Pana Wojewody." Folia Historica Cracoviensia 12 (January 27, 2016): 151. http://dx.doi.org/10.15633/fhc.1384.

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Singh and Pinjala. "Floating thrombus in the brachio-cephalic trunk." Vasa 35, no. 1 (February 1, 2006): 27–29. http://dx.doi.org/10.1024/0301-1526.35.1.27.

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Abstract:

Floating thrombus in a non-aneurysmal and non-atherosclerotic brachio-cephalic trunk is an extremely rare event with potentially catastrophic complications. There is a risk of both peripheral and cerebral embolization. We present a very rare case of floating thrombus in the brachio-cephalic trunk that presented with advanced ischaemia of the right upper limb. Confirmation of the diagnosis was done by CT angiogram. The upper limb symptoms were relieved by thrombectomy, supported by anticoagulation. For floating thrombus in the brachiocephalic trunk, the patient was started on aggressive anticoagulation therapy and there was significant resolution after two weeks and complete resolution after one month.

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Mukadam, G. A., and E. Hoskins. "Aberrant brachio-cephalic artery precluding placementof tracheostomy." Anaesthesia 57, no. 3 (March 2002): 297–98. http://dx.doi.org/10.1111/j.1365-2044.2002.2520_23.x.

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