Academic literature on the topic 'Cambiamento di fase'

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Journal articles on the topic "Cambiamento di fase"

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Gullo, Salvatore, Emanuela Coppola, and Girolamo Lo Verso. "La valutazione delle psicoterapie: un'introduzione." GRUPPI, no. 1 (October 2010): 11–25. http://dx.doi.org/10.3280/gru2010-001002.

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Abstract:
Le psicoterapie funzionano? Quando? Quali cambiamenti producono? I risultati sono stabili nel tempo? E ancora, cosa produce il cambiamento o la guarigione? Come avviene? L'articolo passa al vaglio questi e altri interrogativi relativi alla ricerca in psicoterapia. Il lavoro, in forma introduttiva, problematizza questioni stringenti che da anni animano il dibattito scientifico internazionale e propone un percorso di senso, supportato dalla letteratura sul tema, che consente di seguire i vettori epistemologici che hanno gradualmente intrecciato le esigenze della ricerca e quelle della pratica clinica. Dalle originarie divisioni tra psicoanalisti e sperimentalisti si giunge ad una fase attuale, di maggiore maturitŕ, della ricerca in psicoterapia (process-outcome research) che studia la relazione tra ciň che accade in terapia e il risultato della terapia stessa, privilegiando i trattamenti sul campo, per come essi vengono normalmente erogati nella pratica clinica routinaria (studi di effectiveness). Tra i risultati piů importanti di queste ricerche vi č la comprensione delle differenze sul piano patologico e strutturale di quadri diagnostici e il relativo adeguamento dei dispositivi cura.
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Geloso, Livia. "L'analisi bioenergetica e il discorso sulla modernitŕ." GROUNDING, no. 1 (November 2010): 163–75. http://dx.doi.org/10.3280/gro2010-001013.

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Abstract:
Propongo di considerare le elaborazioni in atto, da alcuni anni, all'interno della comunitŕ bioenergetica, come parte della tradizione relativa al "cambiamento di paradigma" - tradizione iniziata negli anni '70 del secolo scorso - e, insieme, come "discorso di legittimazione", nella cornice della fase storica attuale denominata: "tarda modernitŕ" e "modernitŕ riflessiva". In questa prospettiva, sviluppo alcune riflessioni sia storiche che epistemologiche; in particolare, suggerisco di utilizzare la dizione "filone corporeo" per individuare la corrente psicoterapeutica di cui l'analisi bioenergetica rappresenta la componente piů importante.
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Nicoletti, Pierluigi Gabriel, and Sara Di Giacomo. "La voce del silenzio." PSICOBIETTIVO, no. 3 (November 2011): 137–42. http://dx.doi.org/10.3280/psob2011-003009.

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Abstract:
In questo articolo viene discusso il caso clinico trattato dal dott. Luci, terapeuta cognitivo comportamentale, secondo una prospettiva sistemicorelazionale. La storia di L. puň essere vista come la storia di una donna che viene alla luce dopo un lungo soggiorno nell'ombra di un dolore che non poteva/doveva essere espresso, poiché motivato da buone e "giuste" ragioni. La solitudine e l'abuso, prima del senso di colpa per aver tradito il "mandato" familiare, hanno con ogni probabilitŕ veicolato in L., bambina, l'idea di essere "indegna" e "cattiva". In questa cornice la rabbia, se c'era, andava rivolta verso se stessi. Unica risposta possibile alla lunga serie di traumi e di perdite laceranti. Le prime difficoltŕ di L. compaiono durante l'adolescenza, una fase del ciclo vitale dell'individuo e della famiglia in cui vengono al pettine nodi che si sono stretti in periodi precedenti. Come per tutti i sistemi familiari, anche a quello di L. č richiesta in questa fase una nuova capacitŕ di adattamento e di accettazione della separazione. Viene posto l'accento sull'importanza della storia e del contesto relazionale per la determinazione dell'individuo adulto. Il cambiamento terapeutico puň essere descritto nei termini della possibilitŕ di permettere alla paziente di rivisitare la propria storia e l'esperienza traumatica, di rinarrarla e condividerla. Č all'interno di questa cornice che la paziente puň fare al terapeuta il grande dono di affidarsi a lui e riuscire progressivamente nel lavoro di integrazione del Sé.
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Paoloni, Lorenza. "Farmers' Rights, tutela della biodiversitĂ e salvaguardia delle risorse genetiche: l'esperienza del Canada." AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no. 3 (March 2011): 11–39. http://dx.doi.org/10.3280/aim2009-003002.

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Abstract:
Isono stati introdotti dal Trattato internazionale sulle risorse genetiche vegetali per l'alimentazione e l'agricoltura nel 2001 quale riconoscimento del contributo che gli agricoltori e le comunità rurali hanno dato nella creazione, conservazione, scambio e valorizzazione delle risorse genetiche. Essi sono dei diritti collettivi che appaiono antitetici ai quelli di natura individuale rappresentati dai diritti di proprietà intellettuale che hanno determinato, da parte delle multinazionali farmaceutiche e del seme, la sottrazione dell'uso di dette risorse alle comunità rurali. Nell'attuale fase storica è importante l'affermazione dei "diritti degli agricoltori" sulle risorse genetiche ai fini sia della sicurezza alimentare che della preservazione dell'ambiente e della biodiversità ; contribuiscono, altresì, alla prevenzione del cambiamento climatico e al mantenimento delle conoscenze tradizionali e locali.
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Gallina, Vittoria. "Bisogni formativi e politiche di welfare." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 120 (February 2011): 139–52. http://dx.doi.org/10.3280/sl2010-120007.

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Abstract:
Il lifelong learning č la risposta che le politiche educative hanno saputo costruire alla fine del secolo scorso di fronte ai processi di mondializzazione del lavoro ed ai fenomeni migratori. La durezza e la complessitŕ dei processi sociali indotti dal cambiamento produttivo nel mondo globale chiedono uno sforzo di conoscenza ed un impegno di risorse inedito, per contrastare processi di disgregazione sociale e per sostenere gli individui che "rischiano" nel mondo del lavoro flessibile. Le prospettive educative sono chiamate a inventare percorsi che aiutino gli individui a vedere lontano e a progettarsi al di lŕ della occupazioneche il mercato del lavoro presenta oggi come unica, quasi, opportunitŕ di inserimento sociale. Sistemi formativi/ istruttivi efficaci dovranno progressivamente abbandonare la illusoria valenza dei percorsi interdisciplinari, valorizzando invece la trasversalitŕ di saperi e competenze e esplicitando le finalitŕ di ogni fase del processo di apprendimento, al fine di attribuire a questo senso e valore per il soggetto che apprende.
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Gambino, Gaetano, and Adele Fabrizi. "Aspetti psicosessuologici dell'ipospadia." RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA, no. 2 (December 2011): 72–74. http://dx.doi.org/10.3280/rsc2011-002014.

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Abstract:
La Riassegnazione Chirurgica del Sesso (RCS) rappresenta il traguardo finale cui aspirano molti transessuali. Da analisi condotte sulla soddisfazione e sull'atteggiamento nei confronti della procreazione in pazienti transessuali sottoposti a RCS č possibile riscontrare come sia alto il livello di qualitŕ della vita percepito e come, col trascorrere del tempo, il desiderio di procreazione tenda spesso a ridursi e a volte addirittura a scomparire. Un nuovo ambito di studio sulla sessualitŕ č rappresentato dal ruolo che i media hanno nella costruzione di valori e modelli di comportamento sociali e individuali, nonché di stereotipi e luoghi comuni relativi all'immagine dell'uomo e della donna. Il target maggiormente sensibile ai contenuti veicolati dai media č quello dei giovani e dagli adolescenti che, chiamati a superare i diversi compiti di sviluppo relativi a questa delicata fase di cambiamento, sono alla costante ricerca di modelli identitari.
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Molo, Mariateresa, Chiara Crespi, Alessandro La Noce, and Valentina Mineccia. "Il costo del transessualismo: la rinuncia alla procreazione." RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA, no. 2 (December 2011): 65–67. http://dx.doi.org/10.3280/rsc2011-002012.

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Abstract:
La Riassegnazione Chirurgica del Sesso (RCS) rappresenta il traguardo finale cui aspirano molti transessuali. Da analisi condotte sulla soddisfazione e sull'atteggiamento nei confronti della procreazione in pazienti transessuali sottoposti a RCS č possibile riscontrare come sia alto il livello di qualitŕ della vita percepito e come, col trascorrere del tempo, il desiderio di procreazione tenda spesso a ridursi e a volte addirittura a scomparire. Un nuovo ambito di studio sulla sessualitŕ č rappresentato dal ruolo che i media hanno nella costruzione di valori e modelli di comportamento sociali e individuali, nonché di stereotipi e luoghi comuni relativi all'immagine dell'uomo e della donna. Il target maggiormente sensibile ai contenuti veicolati dai media č quello dei giovani e dagli adolescenti che, chiamati a superare i diversi compiti di sviluppo relativi a questa delicata fase di cambiamento, sono alla costante ricerca di modelli identitari.
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Fabrizi, Adele, Valentina Cosmi, and Gaetano Gambino. "La sessualitŕ attraverso i mass media." RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA, no. 2 (December 2011): 68–71. http://dx.doi.org/10.3280/rsc2011-002013.

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Abstract:
La Riassegnazione Chirurgica del Sesso (RCS) rappresenta il traguardo finale cui aspirano molti transessuali. Da analisi condotte sulla soddisfazione e sull'atteggiamento nei confronti della procreazione in pazienti transessuali sottoposti a RCS č possibile riscontrare come sia alto il livello di qualitŕ della vita percepito e come, col trascorrere del tempo, il desiderio di procreazione tenda spesso a ridursi e a volte addirittura a scomparire. Un nuovo ambito di studio sulla sessualitŕ č rappresentato dal ruolo che i media hanno nella costruzione di valori e modelli di comportamento sociali e individuali, nonché di stereotipi e luoghi comuni relativi all'immagine dell'uomo e della donna. Il target maggiormente sensibile ai contenuti veicolati dai media č quello dei giovani e dagli adolescenti che, chiamati a superare i diversi compiti di sviluppo relativi a questa delicata fase di cambiamento, sono alla costante ricerca di modelli identitari.
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Ricoveri, Giovanna. "Beni comuni e nuovo modello di sviluppo." AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no. 3 (March 2011): 91–106. http://dx.doi.org/10.3280/aim2009-003005.

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Abstract:
La tesi sostenuta in questo articolo è che i beni comuni del passato - quelli di sussistenza - possono diventare, se riletti ed aggiornati alla luce del presente, la spina dorsale di un ordine sociale alternativo a quello capitalistico, che domina sul mondo da circa tre secoli. Si ritiene che il "ritorno dei beni comuni", come viene chiamata la proposta presentata in questo elaborato, sia una necessità storica per riuscire a superare la crisi del capitalismo e i problemi da esso creati, specialmente nella sua ultima fase finanziaria: il saccheggio della natura, la privatizzazione dello spazio pubblico, la disoccupazione, le disuguaglianze sociali, i disastri ecologici. Per sostenere la proposta avanzata in questo articolo, prima di tutto vengono identificate le caratteristiche principali dei beni comuni come l'autogoverno da parte delle comunità locali., si ricorda brevemente come i beni comuni siano stati delegittimati dalla Rivoluzione industriale nel passaggio dal Medioevo alla modernità . Terzo: si mettono in evidenza le nuove "recinzioni" di acqua, aria, terra ed dell'energia, così come quella del cambiamento climatico. Quarto: il ritorno ai beni comuni richiede una fase intermedia, cioè la conversione ecologica delle economie che deve essere realizzata dalle comunità locali. Quinto: vengono considerati i motivi che non hanno ancora permesso al ritorno dei beni comuni di diventare il primo tema dell'agenda dei movimenti.
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Warnke-De Nobili, Stephanie. "«Ricostruzione» tra continuitŕ e «nuovo inizio»: la Berlino divisa come capitale del Wiederaufbau?" STORIA URBANA, no. 129 (April 2011): 65–86. http://dx.doi.org/10.3280/su2010-129003.

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Abstract:
Questo articolo esamina il ruolo pubblico degli edifici storici nella ricostruzione di Berlino negli anni '50 e '60, che era marcato dal massiccio cambiamento dell'immagine della cittŕ portati dai grandi nuovi progetti edilizi. Giŕ in questa fase della guerra fredda, e non solo in seguito nel postmodernismo, il rapporto con l'architettura storica ricopriva un ruolo importante nella concorrenza tra i sistemi. Particolarmente i media berlinesi, i ricordi dei testimoni, guide turistiche o libri di fotografie danno indicazioni sul significato, che edifici singoli, conservati o demoliti, ebbero per l'opinione pubblica. Attraverso alcuni esempi quest'articolo estrae momenti di questi dibattiti. L'Opera, il Castello Imperiale demolito, lo scandalo dellae un libro sulla Berlino «uccisa» danno un'impressione dell'importanza della vecchia Berlino nel periodo del "nuovo inizio" dopo la seconda guerra mondiale.
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Dissertations / Theses on the topic "Cambiamento di fase"

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Zita, Francescovito. "Modello dinamico del cambiamento di fase in memorie PCM." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/17673/.

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Abstract:
L’evoluzione dei dispositivi di memoria tende alla ricerca di tecnologie sempre maggiormente scalabili e che rispettino livelli prestazionali sempre più stringenti; infatti, le memorie giocano un ruolo di fondamentale importanza nello sviluppo dei circuiti elettronici. Un contributo significativo a tale evoluzione è stato dato dalla caratterizzazione di nuovi materiali con proprietà chimico-fisiche interessanti. Un esempio significativo è una classe di dispositivi chiamati PCM (Phase-Change Memory), che sfruttano un materiale in grado di assumere fase amorfa o cristallina per svolgere la funzione di memoria programmabile. In questa trattazione viene considerato un modello dinamico che descrive il cambiamento di fase in memorie PCM.
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Ruscelli, Andrea. "Analisi sperimentale di un accumulo termico tramite fluido a cambiamento di fase." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9639/.

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Abstract:
L’incremento dell’istallazione di collettori solari termici e panelli solari ibridi nell’ultimo decennio ha spinto il mercato settoriale alla ricerca di nuovi sistemi di accumulo termico da implementare a tali impianti, al fine di poter sfruttare l’energia derivante dal sole con una efficienza termica maggiore. I dispositivi oggigiorno in commercio, nonostante le tecnologie impiantistiche risultino essere state migliorate, non hanno subito un’evoluzione ed ancora oggi il principale materiale d’accumulo è l’acqua, ottenendo così dispositivi con efficienze molto ridotte, di dimensioni elevate e collocabili in zone interne abitabili. L’utilizzo di fluido a cambiamento di stato come mezzo di accumulo può essere una valida alternativa al fine di incrementare l’efficienza dal punto di vista energetico e la riduzione degli ingombri, data l’elevata energia interna posseduta dal materiale durante il cambiamento di fase. Nel seguente elaborato di tesi, si è posto come obbiettivo quello di effettuare uno studio sulla possibilità di accumulare energia termica mediante l’utilizzo di un fluido a cambiamento di fase a base organica, tramite un’analisi sperimentale ed energetica dei meccanismi di fusione attorno ad un ramo dello scambiatore di calore, al fine di valutare la conformazione migliore che permetta la sottrazione di energia termica latente durante la fase di solidificazione. Questo ha comportato, oltre alla scelta del PCM ottimale per l’accumulo, la progettazione e realizzazione del prototipo e l’attrezzatura sperimentale.
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Marchi, Fabio. "Analisi termiche sull'impiego di materiali a cambiamento di fase (PCM) nelle pavimentazioni stradali." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Abstract:
Il presente lavoro di tesi mira a studiare l’utilizzo di aggregati artificiali (PLA) costituiti da aggregati leggeri (LWA) impregnati di materiali a cambiamento di fase (Phase-Change Materials, PCM) nei conglomerati bituminosi. L’obiettivo della tesi è quello di dimostrare che l’utilizzo di questi materiali nelle sovrastrutture stradali, grazie alla proprietà di cambiare fase (da solida a liquida e viceversa) in funzione della temperatura, induce una liberazione di calore. La conseguenza immediata dell’utilizzo di questi materiali è la ridotta necessità di manutenzione invernale, abbattendo i costi di ripristino della pavimentazione. Inoltre l’utilizzo di PLA non deve pregiudicare l’aspetto prestazionale e la vita utile dell’infrastruttura.
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Bovina, Fabio. "Studio sperimentale del comportamento dei materiali a cambiamento di fase durante i processi di riscaldamento e raffreddamento caratteristici degli accumuli termici." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/22532/.

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Abstract:
In questo lavoro di tesi sono presentati materiali innovativi, chiamati PCM (phase change materials), utilizzati per lo stoccaggio di energia termica all’interno di accumuli per la produzione di acqua calda. I PCM sono formati da molecole organiche di derivazione petrolchimica e prendono il nome di “paraffine”. Tali materiali, posti all’interno di accumuli termici, hanno la capacità di allungarne i tempi di scarica consentendo al generatore di calore di calore di avere un funzionamento più regolare e meno discontinuo. Il problema principale che i materiali a cambiamento di fase presentano è legato alla loro scarsa conducibilità termica, che necessita pertanto di essere aumentata con particolari accorgimenti che possono avere varia natura. In questo caso, la conducibilità termica del PCM è stata aumentata utilizzando schiume metalliche, prodotte sia in rame che in alluminio per testare la variazione delle prestazioni dell’accumulo in funzione del materiale utilizzato. È stato costruito un setup sperimentale che consiste in un prototipo di impianto con accumulo termico ed utenza per la simulazione della fase di scarica. Le prestazioni dell’accumulo sono state valutate confrontando i tempi di scarica delle varie configurazioni di PCM con i tempi di scarica con acqua pura mediante l’introduzione di un fattore indicato con F. Le prove condotte hanno mostrato positivi utilizzando, all’interno di un accumulo con temperatura massima pari a 50 °C e PCM RT 42 con schiume metalliche in rame.
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Rizzi, Luca. "Validazione di modelli numerici per lo studio del cambiamento di fase solido/liquido in leghe metalliche in regime di convezione naturale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5985/.

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Abstract:
Il lavoro svolto ha come scopo l’implementazione e la validazione di un modello di cambiamento di fase mediante l’utilizzo del codice commerciale Comsol Multiphysics, che permette la modellazione e la risoluzione di equazioni matematiche che governano ambienti multifisici. La validazione dei modelli sviluppati è stata effettuata mediante confronto sia con soluzioni analitiche di riferimento, sia con soluzioni numeriche ottenute utilizzando il codice commerciale ProCAST, sviluppato appositamente per simulazioni di processi fusori I problemi analizzati hanno riguardato lo scambio termico sia in regime di sola conduzione, sia in presenza di convezione naturale all’interno di un materiale in cambiamento di fase solido-liquido. È stato considerato sia il caso di sostanze pure, quindi con un’unica temperatura di cambiamento di fase, sia il caso di leghe metalliche, la cui transizione di fase avviene in un intervallo di temperatura.
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Ameli, Simone. "Impianti solari termici a concentrazione:analisi e simulazione numerica di un sistema di stoccaggio termico con materiali a cambiamento di fase." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
L’obiettivo della tesi, sviluppata presso i laboratori del C.R. ENEA di Casaccia, è lo sviluppo di un modello numerico per la simulazione di un sistema di accumulo termico operante con materiale a cambiamento di fase per impianti solari a concentrazione (CSP). Nella prima parte della tesi si analizza lo stato dell’arte della tecnologia CSP. Particolare attenzione è rivolta alle tecniche di stoccaggio e in particolare all'accumulo termico a calore latente con materiali a cambiamento di fase (PCM) come i sali fusi. Nella seconda parte è presentato il modello matematico realizzato in Matlab sviluppato per la caratterizzazione dell’accumulo termico a tubi verticali in cui il mezzo di accumulo è costituito da “sale solare”. Nella terza parte sono riportati i risultati delle analisi di sensibilità del modello alla discretizzazione spaziale e temporale della griglia di calcolo. Dalle simulazioni numeriche, condotte nella quarta parte della tesi, è risultato che nelle fasi di riscaldamento e raffreddamento, il processo avviene più lentamente per il PCM per via dello scambio termico tra olio e sali. Inoltre, in prossimità della temperatura di fusione, è identificata una zona a temperatura costante in cui il PCM inizia il processo di fusione migliorando il coefficiente di scambio tra olio e sali come evidenziato dal rateo di crescita molto elevato della temperatura immediatamente dopo la zona a temperatura costante. Nell'ultima parte è infine riportata la validazione del modello confrontando i risultati con le prove effettuate su un impianto sperimentale presente nel centro. Il modello sviluppato risulta un buon strumento per la simulazione di sistemi di accumulo con PCM, consentendo a tecnici del settore di realizzare una migliore progettazione rispetto a quella ottenibile con i modelli attualmente presenti. Tuttavia, un ulteriore miglioramento può essere conseguito identificando sperimentalmente il valore del coefficiente di scambio termico tra serbatoio e ambiente esterno.
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Monti, Matteo. "Analisi sperimentale del ruolo delle schiume metalliche sulle prestazioni di accumulo termico dei materiali paraffinici a cambiamento di fase." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/22559/.

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Abstract:
Il lavoro di tesi è incentrato sullo studio di materiali a cambiamento di fase di derivazione petrolchimica (PCM), così chiamati perché includono un passaggio di fase solido-liquido nell’intervallo di temperature di funzionamento relative al loro utilizzo. I PCM hanno il vantaggio di accumulare più energia rispetto ai materiali tradizionali immagazzinandola sottoforma di calore latente di fusione. Tra le molteplici e possibili applicazioni in ambito ingegneristico, che vanno dalla termotecnica all’elettronica, in questa tesi ci si è focalizzati sullo studio di accumuli termici, ai fini di aumentarne la densità energetica. In particolare, l’elaborato tratta due tipologie differenti di PCM andando ad analizzare sperimentalmente il loro ruolo e quello delle schiume metalliche sulle prestazioni di accumulo termico non solo sensibile ma anche latente. Le paraffine prese in considerazione sono due tipi di materiale a cambiamento di fase tra quelli prodotti dalla Rubitherm: l’RT 35 e l’RT 35 HC. Tramite le prove effettuate in laboratorio si è cercato di capire come risolvere il punto di debolezza di questi materiali rappresentato dalla bassa conducibilità termica. Si è così immerso il PCM in schiume di rame ed alluminio e si sono confrontate le curve di temperatura nel riscaldamento e successivamente nel raffreddamento. Sovrapponendo i grafici si è notato come le prestazioni migliorassero in modo considerevole. Nei test effettuati in laboratorio si è potuto vedere come l’RT 35 HC, rispetto all’RT 35, riesca ad accumulare molta più energia termica e sarà quindi da preferire al secondo perché più performante. Un ulteriore confronto si è svolto relativamente alla scelta di utilizzo delle diverse schiume, di rame o di alluminio, per migliorare la trasmissione di calore nel PCM. Come si è visto confrontando le prove, non c’è una sostanziale differenza utilizzando l’uno o l’altro nonostante il rame possegga una conducibilità termica maggiore.
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Ranaldo, Pierfrancesco. "Nuove tecnologie per l'implementazione di memorie non volatili." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4071/.

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Abstract:
Il presente elaborato di tesi fornisce una descrizione delle principali caratteristiche implementative delle tecnologie attualmente maggiormente diffuse per la realizzazione di memorie a semiconduttore volatili e non. Inoltre espone in modo più dettagliato quali sono i materiali utilizzati, i principi alla base del funzionamento, le implementazioni architetturali ed i problemi delle nuove memorie non volatili Magnetoresistive (MRAM), Ferroelettriche (Fe-RAM) ed a Cambiamento di Fase (PCM). Infine, viene proposto un confronto tra le prestazioni delle diverse classi di dispositivi.
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Mannino, Irene Carla. "Applicazione dei PCM in un processo combinato di steam reforming e ossidazione parziale catalitica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18058/.

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Abstract:
L’aumento della richiesta energetica, dell’inquinamento ambientale e la diminuzione dei combustibili fossili hanno indotto lo sviluppo di nuove tecnologie per un utilizzo più funzionale dell’energia. L’immagazzinamento di energia termica (thermal energy storage – TES) in generale, e i materiali a cambiamento di fase (Phase Change Material - PCM) in particolare sono stati uno degli argomenti di maggiore interesse negli ultimi 20 anni. In questo studio, lo scopo del PCM sarà quello di limitare i picchi endotermici ed esotermici causati dalle due reazioni che provocano stress al catalizzatore e al reattore. In questa applicazione i PCM serviranno quindi da termo – regolatori, assorbendo o rilasciando calore, in modo da mantenere stabile la temperatura operativa di reazione favorendo il risparmio energetico. Essendo le temperature operative superiori ai 700 °C saranno utilizzati PCM inorganici, poiché in grado di lavorare in queste condizioni con contenuti entalpici elevati. Pur mostrando delle ottime qualità, i materiali inorganici sono, però, caratterizzati dall’alta corrosione e bassa conducibilità termica. Per superare tali ostacoli, in questo lavoro di tesi è stata prodotta la forma stabilizzata del PCM (in cui il materiale è contenuto all’interno di una struttura porosa) che ne permette l’applicazione sfruttandone al meglio le proprietà termiche. In questa forma, il pericolo di perdite del materiale sono limitate, le proprietà termiche migliorate ed il sistema può essere inserito nel reattore proponendo una nuova tecnologia di termo-regolazione che lavori a contatto diretto con i flussi di reazione. Al fine di voler utilizzare i PCMs come sistemi aventi il duplice compito di termoregolazione e catalisi di reazioni, è stata addizionata una fase attiva ai compositi in forma stabilizzata. Sono quindi state testate le capacità di termoregolazione e catalitiche dei sistemi prodotti all’interno dell’ambiente di reazione.
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Books on the topic "Cambiamento di fase"

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Barbagli, Marzio. Fare famiglia in Italia: Un secolo di cambiamenti. Bologna: Il mulino, 2003.

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Barbagli, Marzio. Fare famiglia in Italia: Un secolo di cambiamenti. Bologna: Il mulino, 2003.

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