To see the other types of publications on this topic, follow the link: Cambiamento di fase.

Journal articles on the topic 'Cambiamento di fase'

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the top 50 journal articles for your research on the topic 'Cambiamento di fase.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Browse journal articles on a wide variety of disciplines and organise your bibliography correctly.

1

Gullo, Salvatore, Emanuela Coppola, and Girolamo Lo Verso. "La valutazione delle psicoterapie: un'introduzione." GRUPPI, no. 1 (October 2010): 11–25. http://dx.doi.org/10.3280/gru2010-001002.

Full text
Abstract:
Le psicoterapie funzionano? Quando? Quali cambiamenti producono? I risultati sono stabili nel tempo? E ancora, cosa produce il cambiamento o la guarigione? Come avviene? L'articolo passa al vaglio questi e altri interrogativi relativi alla ricerca in psicoterapia. Il lavoro, in forma introduttiva, problematizza questioni stringenti che da anni animano il dibattito scientifico internazionale e propone un percorso di senso, supportato dalla letteratura sul tema, che consente di seguire i vettori epistemologici che hanno gradualmente intrecciato le esigenze della ricerca e quelle della pratica clinica. Dalle originarie divisioni tra psicoanalisti e sperimentalisti si giunge ad una fase attuale, di maggiore maturitŕ, della ricerca in psicoterapia (process-outcome research) che studia la relazione tra ciň che accade in terapia e il risultato della terapia stessa, privilegiando i trattamenti sul campo, per come essi vengono normalmente erogati nella pratica clinica routinaria (studi di effectiveness). Tra i risultati piů importanti di queste ricerche vi č la comprensione delle differenze sul piano patologico e strutturale di quadri diagnostici e il relativo adeguamento dei dispositivi cura.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Geloso, Livia. "L'analisi bioenergetica e il discorso sulla modernitŕ." GROUNDING, no. 1 (November 2010): 163–75. http://dx.doi.org/10.3280/gro2010-001013.

Full text
Abstract:
Propongo di considerare le elaborazioni in atto, da alcuni anni, all'interno della comunitŕ bioenergetica, come parte della tradizione relativa al "cambiamento di paradigma" - tradizione iniziata negli anni '70 del secolo scorso - e, insieme, come "discorso di legittimazione", nella cornice della fase storica attuale denominata: "tarda modernitŕ" e "modernitŕ riflessiva". In questa prospettiva, sviluppo alcune riflessioni sia storiche che epistemologiche; in particolare, suggerisco di utilizzare la dizione "filone corporeo" per individuare la corrente psicoterapeutica di cui l'analisi bioenergetica rappresenta la componente piů importante.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Nicoletti, Pierluigi Gabriel, and Sara Di Giacomo. "La voce del silenzio." PSICOBIETTIVO, no. 3 (November 2011): 137–42. http://dx.doi.org/10.3280/psob2011-003009.

Full text
Abstract:
In questo articolo viene discusso il caso clinico trattato dal dott. Luci, terapeuta cognitivo comportamentale, secondo una prospettiva sistemicorelazionale. La storia di L. puň essere vista come la storia di una donna che viene alla luce dopo un lungo soggiorno nell'ombra di un dolore che non poteva/doveva essere espresso, poiché motivato da buone e "giuste" ragioni. La solitudine e l'abuso, prima del senso di colpa per aver tradito il "mandato" familiare, hanno con ogni probabilitŕ veicolato in L., bambina, l'idea di essere "indegna" e "cattiva". In questa cornice la rabbia, se c'era, andava rivolta verso se stessi. Unica risposta possibile alla lunga serie di traumi e di perdite laceranti. Le prime difficoltŕ di L. compaiono durante l'adolescenza, una fase del ciclo vitale dell'individuo e della famiglia in cui vengono al pettine nodi che si sono stretti in periodi precedenti. Come per tutti i sistemi familiari, anche a quello di L. č richiesta in questa fase una nuova capacitŕ di adattamento e di accettazione della separazione. Viene posto l'accento sull'importanza della storia e del contesto relazionale per la determinazione dell'individuo adulto. Il cambiamento terapeutico puň essere descritto nei termini della possibilitŕ di permettere alla paziente di rivisitare la propria storia e l'esperienza traumatica, di rinarrarla e condividerla. Č all'interno di questa cornice che la paziente puň fare al terapeuta il grande dono di affidarsi a lui e riuscire progressivamente nel lavoro di integrazione del Sé.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Paoloni, Lorenza. "Farmers' Rights, tutela della biodiversitĂ e salvaguardia delle risorse genetiche: l'esperienza del Canada." AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no. 3 (March 2011): 11–39. http://dx.doi.org/10.3280/aim2009-003002.

Full text
Abstract:
Isono stati introdotti dal Trattato internazionale sulle risorse genetiche vegetali per l'alimentazione e l'agricoltura nel 2001 quale riconoscimento del contributo che gli agricoltori e le comunità rurali hanno dato nella creazione, conservazione, scambio e valorizzazione delle risorse genetiche. Essi sono dei diritti collettivi che appaiono antitetici ai quelli di natura individuale rappresentati dai diritti di proprietà intellettuale che hanno determinato, da parte delle multinazionali farmaceutiche e del seme, la sottrazione dell'uso di dette risorse alle comunità rurali. Nell'attuale fase storica è importante l'affermazione dei "diritti degli agricoltori" sulle risorse genetiche ai fini sia della sicurezza alimentare che della preservazione dell'ambiente e della biodiversità ; contribuiscono, altresì, alla prevenzione del cambiamento climatico e al mantenimento delle conoscenze tradizionali e locali.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Gallina, Vittoria. "Bisogni formativi e politiche di welfare." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 120 (February 2011): 139–52. http://dx.doi.org/10.3280/sl2010-120007.

Full text
Abstract:
Il lifelong learning č la risposta che le politiche educative hanno saputo costruire alla fine del secolo scorso di fronte ai processi di mondializzazione del lavoro ed ai fenomeni migratori. La durezza e la complessitŕ dei processi sociali indotti dal cambiamento produttivo nel mondo globale chiedono uno sforzo di conoscenza ed un impegno di risorse inedito, per contrastare processi di disgregazione sociale e per sostenere gli individui che "rischiano" nel mondo del lavoro flessibile. Le prospettive educative sono chiamate a inventare percorsi che aiutino gli individui a vedere lontano e a progettarsi al di lŕ della occupazioneche il mercato del lavoro presenta oggi come unica, quasi, opportunitŕ di inserimento sociale. Sistemi formativi/ istruttivi efficaci dovranno progressivamente abbandonare la illusoria valenza dei percorsi interdisciplinari, valorizzando invece la trasversalitŕ di saperi e competenze e esplicitando le finalitŕ di ogni fase del processo di apprendimento, al fine di attribuire a questo senso e valore per il soggetto che apprende.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Gambino, Gaetano, and Adele Fabrizi. "Aspetti psicosessuologici dell'ipospadia." RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA, no. 2 (December 2011): 72–74. http://dx.doi.org/10.3280/rsc2011-002014.

Full text
Abstract:
La Riassegnazione Chirurgica del Sesso (RCS) rappresenta il traguardo finale cui aspirano molti transessuali. Da analisi condotte sulla soddisfazione e sull'atteggiamento nei confronti della procreazione in pazienti transessuali sottoposti a RCS č possibile riscontrare come sia alto il livello di qualitŕ della vita percepito e come, col trascorrere del tempo, il desiderio di procreazione tenda spesso a ridursi e a volte addirittura a scomparire. Un nuovo ambito di studio sulla sessualitŕ č rappresentato dal ruolo che i media hanno nella costruzione di valori e modelli di comportamento sociali e individuali, nonché di stereotipi e luoghi comuni relativi all'immagine dell'uomo e della donna. Il target maggiormente sensibile ai contenuti veicolati dai media č quello dei giovani e dagli adolescenti che, chiamati a superare i diversi compiti di sviluppo relativi a questa delicata fase di cambiamento, sono alla costante ricerca di modelli identitari.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Molo, Mariateresa, Chiara Crespi, Alessandro La Noce, and Valentina Mineccia. "Il costo del transessualismo: la rinuncia alla procreazione." RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA, no. 2 (December 2011): 65–67. http://dx.doi.org/10.3280/rsc2011-002012.

Full text
Abstract:
La Riassegnazione Chirurgica del Sesso (RCS) rappresenta il traguardo finale cui aspirano molti transessuali. Da analisi condotte sulla soddisfazione e sull'atteggiamento nei confronti della procreazione in pazienti transessuali sottoposti a RCS č possibile riscontrare come sia alto il livello di qualitŕ della vita percepito e come, col trascorrere del tempo, il desiderio di procreazione tenda spesso a ridursi e a volte addirittura a scomparire. Un nuovo ambito di studio sulla sessualitŕ č rappresentato dal ruolo che i media hanno nella costruzione di valori e modelli di comportamento sociali e individuali, nonché di stereotipi e luoghi comuni relativi all'immagine dell'uomo e della donna. Il target maggiormente sensibile ai contenuti veicolati dai media č quello dei giovani e dagli adolescenti che, chiamati a superare i diversi compiti di sviluppo relativi a questa delicata fase di cambiamento, sono alla costante ricerca di modelli identitari.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Fabrizi, Adele, Valentina Cosmi, and Gaetano Gambino. "La sessualitŕ attraverso i mass media." RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA, no. 2 (December 2011): 68–71. http://dx.doi.org/10.3280/rsc2011-002013.

Full text
Abstract:
La Riassegnazione Chirurgica del Sesso (RCS) rappresenta il traguardo finale cui aspirano molti transessuali. Da analisi condotte sulla soddisfazione e sull'atteggiamento nei confronti della procreazione in pazienti transessuali sottoposti a RCS č possibile riscontrare come sia alto il livello di qualitŕ della vita percepito e come, col trascorrere del tempo, il desiderio di procreazione tenda spesso a ridursi e a volte addirittura a scomparire. Un nuovo ambito di studio sulla sessualitŕ č rappresentato dal ruolo che i media hanno nella costruzione di valori e modelli di comportamento sociali e individuali, nonché di stereotipi e luoghi comuni relativi all'immagine dell'uomo e della donna. Il target maggiormente sensibile ai contenuti veicolati dai media č quello dei giovani e dagli adolescenti che, chiamati a superare i diversi compiti di sviluppo relativi a questa delicata fase di cambiamento, sono alla costante ricerca di modelli identitari.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Ricoveri, Giovanna. "Beni comuni e nuovo modello di sviluppo." AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no. 3 (March 2011): 91–106. http://dx.doi.org/10.3280/aim2009-003005.

Full text
Abstract:
La tesi sostenuta in questo articolo è che i beni comuni del passato - quelli di sussistenza - possono diventare, se riletti ed aggiornati alla luce del presente, la spina dorsale di un ordine sociale alternativo a quello capitalistico, che domina sul mondo da circa tre secoli. Si ritiene che il "ritorno dei beni comuni", come viene chiamata la proposta presentata in questo elaborato, sia una necessità storica per riuscire a superare la crisi del capitalismo e i problemi da esso creati, specialmente nella sua ultima fase finanziaria: il saccheggio della natura, la privatizzazione dello spazio pubblico, la disoccupazione, le disuguaglianze sociali, i disastri ecologici. Per sostenere la proposta avanzata in questo articolo, prima di tutto vengono identificate le caratteristiche principali dei beni comuni come l'autogoverno da parte delle comunità locali., si ricorda brevemente come i beni comuni siano stati delegittimati dalla Rivoluzione industriale nel passaggio dal Medioevo alla modernità . Terzo: si mettono in evidenza le nuove "recinzioni" di acqua, aria, terra ed dell'energia, così come quella del cambiamento climatico. Quarto: il ritorno ai beni comuni richiede una fase intermedia, cioè la conversione ecologica delle economie che deve essere realizzata dalle comunità locali. Quinto: vengono considerati i motivi che non hanno ancora permesso al ritorno dei beni comuni di diventare il primo tema dell'agenda dei movimenti.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Warnke-De Nobili, Stephanie. "«Ricostruzione» tra continuitŕ e «nuovo inizio»: la Berlino divisa come capitale del Wiederaufbau?" STORIA URBANA, no. 129 (April 2011): 65–86. http://dx.doi.org/10.3280/su2010-129003.

Full text
Abstract:
Questo articolo esamina il ruolo pubblico degli edifici storici nella ricostruzione di Berlino negli anni '50 e '60, che era marcato dal massiccio cambiamento dell'immagine della cittŕ portati dai grandi nuovi progetti edilizi. Giŕ in questa fase della guerra fredda, e non solo in seguito nel postmodernismo, il rapporto con l'architettura storica ricopriva un ruolo importante nella concorrenza tra i sistemi. Particolarmente i media berlinesi, i ricordi dei testimoni, guide turistiche o libri di fotografie danno indicazioni sul significato, che edifici singoli, conservati o demoliti, ebbero per l'opinione pubblica. Attraverso alcuni esempi quest'articolo estrae momenti di questi dibattiti. L'Opera, il Castello Imperiale demolito, lo scandalo dellae un libro sulla Berlino «uccisa» danno un'impressione dell'importanza della vecchia Berlino nel periodo del "nuovo inizio" dopo la seconda guerra mondiale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
11

Routhier, Gilles. "LA RICEZIONE DEL CONCILIO: MENTALITÀ, SOGGETTIE TEMPO DI UN PERCORSO LABORIOSO." Revista Pistis Praxis 4, no. 2 (October 6, 2012): 475. http://dx.doi.org/10.7213/pp.v4i2.8798.

Full text
Abstract:
Questo documento affronta la complessa problematica della ricezione selettiva delVaticano II Chiesa, focalizzando l’attenzione sul messaggio ricevuto e compreso ospitareuno stile nuova proposta della Chiesa in rapporto al mondo, valutando, quindi,l’incidenza del fattore nei processi di generazione. Solo la seconda e l’approfondimentodi tale interesse rivela poco esplorato per rintracciare i suggerimenti più fruttuosi, invitandoa considerare come difetti certamente positiva accoglienza della prima generazionepost-conciliari hanno determinato l’atteggiamento decisamente più sospetti dellaseconda generazione. Questo conflitto suggerisce un cambiamento generazionale di approccio di combinare corpus: terza ed ultima fase di ricostruzioni storiche, forse è ilmomento di promuovere un incontro fecondo tra l’opera e il lettore, esplorando i temidel rapporto con la cultura, con il mondo e con il altri, in particolare vivono nei testi conciliari,e anche con altre, sensibili, cruciale anche per le nuove generazioni di giovanicristiani, uomini e donne.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
12

Routhier, Gilles. "LA RICEZIONE DEL CONCILIO: MENTALITÀ, SOGGETTIE TEMPO DI UN PERCORSO LABORIOSO." Revista Pistis Praxis 4, no. 2 (October 6, 2012): 475. http://dx.doi.org/10.7213/revistapistispraxis.6110.

Full text
Abstract:
Questo documento affronta la complessa problematica della ricezione selettiva delVaticano II Chiesa, focalizzando l’attenzione sul messaggio ricevuto e compreso ospitareuno stile nuova proposta della Chiesa in rapporto al mondo, valutando, quindi,l’incidenza del fattore nei processi di generazione. Solo la seconda e l’approfondimentodi tale interesse rivela poco esplorato per rintracciare i suggerimenti più fruttuosi, invitandoa considerare come difetti certamente positiva accoglienza della prima generazionepost-conciliari hanno determinato l’atteggiamento decisamente più sospetti dellaseconda generazione. Questo conflitto suggerisce un cambiamento generazionale di approccio di combinare corpus: terza ed ultima fase di ricostruzioni storiche, forse è ilmomento di promuovere un incontro fecondo tra l’opera e il lettore, esplorando i temidel rapporto con la cultura, con il mondo e con il altri, in particolare vivono nei testi conciliari,e anche con altre, sensibili, cruciale anche per le nuove generazioni di giovanicristiani, uomini e donne.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
13

Simonelli, Chiara, Valeria Ricci, and Mariateresa Bombino. "La sessualitŕ nel puerperio." RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA, no. 2 (January 2011): 35–50. http://dx.doi.org/10.3280/rsc2010-002003.

Full text
Abstract:
La nascita di un bambino rappresenta una delle esperienze piů belle che una coppia possa vivere, ma comporta anche una crisi evolutiva al suo interno, la cosiddetta transition to parenthood, caratterizzata da un aumento della condivisione di responsabilitŕ e da una riduzione delle componenti romantiche ed erotiche. Il puerperio si configura, dunque, come un periodo delicato soprattutto per l'intimitŕ e la sessualitŕ di coppia. Non esistono controindicazioni reali al sesso dopo la gravidanza, tuttavia il cambiamento fisico e psicologico della donna possono incidere sul desiderio dei partner. Purtroppo la sessualitŕ e la contraccezione nel puerperio sono argomenti orfani di interesse, nonostante i dati scientifici a disposizione evidenzino come i problemi sessuali nelle puerpere siano piuttosto comuni. Il counselling č poco diffuso e solo poche donne ricevono informazioni adeguate sulle difficoltŕ che potrebbero incontrare in questa fase.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
14

Gislon, Maria Clotilde, Maria Bologna, Anna Maria Borziani, Stefano Crosato, Mara Fiaschi, and Maria Moscara. "Il costrutto della resilienza in psicoterapia focale breve." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 1 (April 2010): 75–96. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2010-001006.

Full text
Abstract:
Questo articolo descrive la rilevanza del costrutto della resilienza in salute mentale e le sue implicazioni in Psicoterapia Focale Breve. L'intervento focale breve che descriviamo garantisce una risposta terapeutica a bisogni emergenti di salute modifi cando i fattori che ostacolano il normale processo evolutivo. Il modello pone specifi ca attenzione al processo di valutazione, che considera i fattori psicosociali ed č orientato a defi nire il problema focale, che puň ostacolare in qualsiasi fase del ciclo di vita il fi siologico processo evolutivo. Il target dell'intervento focale č rappresentato da individui con disagio emotivo in relazione ad eventi correnti di vita e che, in assenza di puntuale valutazione e trattamento, rischierebbero una disabilitŕ psicosociale. La Psicoterapia Focale Breve, rafforzando alcune dimensioni della resilienza, facilita la elaborazione dell'ostacolo evolutivo e sviluppa capacitŕ di auto-terapia; il ruolo attivo dell'individuo come agente del proprio cambiamento riduce il tempo di intervento e soprattutto garantisce che il processo evolutivo prosegua al di lŕ del setting e dopo il termine della terapia.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
15

Boatti, Leonardo. "Dalla mentalitŕ talebana alla democrazia degli affetti in un gruppo di bambini." GRUPPI, no. 1 (October 2010): 63–73. http://dx.doi.org/10.3280/gru2010-001006.

Full text
Abstract:
La psicoterapia analitica dell'etŕ evolutiva viene a trovarsi in questi ultimi anni in una fase di profondo rinnovamento dal punto di vista metodologico e operativo. Viviamo in una societŕ "narcisistica", improntata sulla soddisfazione immediata del bisogno e delle mete pulsionali. Ciň comporta un'ipotrofia dell'area preconscia-transizionale, dello sviluppo della capacitŕ di pensiero e del mantenimento dei legami. Kaës sottolinea l'importanza di un buon sviluppo dell'area transizionale o preconscia, indispensabile per tollerare l'attesa, la frustrazione, necessaria per lo sviluppo della capacitŕ riflessiva. Lebovici afferma che «molti adolescenti della generazione attuale non sanno che agire e sono condannati a non elaborare le loro emozioni, che non sanno rappresentare». In parallelo sempre piů bambini non sanno giocare: "presentano" piů che rappresentano i propri vissuti. Il terapeuta dell'etŕ evolutiva si trova ad affrontare gruppi di bambini la cui modalitŕ di comunicare le proprie emozioni č prevalentemente sensoriale-corporea. Viene messa a dura prova la capacitŕ contenitiva e conservativa il pensare. Il faticoso lavoro del terapeuta consiste nel permanere in una situazione bioniana di K- e nel tradurre in parole e pensieri, attraverso rappresentazioni e gioco (play), espressione di ciň che sta avvenendo in quel momento nel gruppo, le comunicazioni affettive ed emotive espresse con la sensorialitŕ e il corpo. Ciň permette nel tempo la creazione di una membrana preconscia (membrana di contatto bioniana) capace, come la membrana cellulare, di favorire lo scambio fra dentro e fuori, fra conscio e inconscio. Nell'abstract la esemplificazione clinica tratta un gruppo di bambini il cui cambiamento della composizione ha determinato lo scontro anche violento fra i rappresentanti delle due modalitŕ di comunicazione degli affetti. In particolare l'arrivo di due femmine favorisce il faticoso e doloroso cambiamento della struttura e soprattutto della mentalitŕ del gruppo: da una mentalitŕ talebana a una mentalitŕ democratica degli affetti. Si assiste a un conflitto fra una modalitŕ maschile improntata sull'azione e sul gioco (game) come veicolo delle emozioni e una modalitŕ femminile improntata sulla parola e sul pensiero.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
16

de Girolamo, Giovanni, Angelo Picardi, Giovanni Santone, Ian Falloon, Pierluigi Morosini, Angelo Fioritti, Rocco Micciolo, Alessandro Svettini, and Vincenzo Cappiello. "4. I pazienti ospitati." Epidemiologia e psichiatria sociale. Monograph Supplement 13, S7 (September 2004): 45–67. http://dx.doi.org/10.1017/s1827433100000083.

Full text
Abstract:
Come si è già notato prima, le caratteristiche dei pazienti trattati nelle SR sono state molto poco studiate. In particolare, la maggior parte degli studi condotti sino ad oggi ha preso in esame campioni di limitata ampiezza (Andrews et al., 1990; Mowbray et al., 1992; Rimmerman et al., 1993), quindi poco rappresentativi delle popolazioni di pazienti da cui essi sono stati tratti. I soli studi effettuati su campioni più ampi sono stati condotti negli Stati Uniti (Randolph et al., 1991) ed in Gran Bretagna (Lelliott et al., 1996; Faulkner et al., 1993), ma queste ricerche non prevedevano una dettagliata valutazione individuale dei pazienti stessi.In questo capitolo verranno quindi riportati i risultati della valutazione dettagliata di 2.962 pazienti ospitati nelle 265 SR campionate nella fase 2 del Progetto Nazionale PROGRES. L'ampiezza del campione preso in esame permette di trarre interessanti indicazioni relative all'assistenza fornita attualmente in Italia a pazienti affetti da malattie mentali gravi a pochi anni dalla chiusura degli O.P., e può fornire dati utili anche per altri paesi impegnati in un analogo processo di cambiamento dell'assistenza psichiatrica.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
17

Spagnuolo Lobb, Margherita. "Essere psicoterapeuta della Gestalt al tempo del Coronavirus: Percepire lo sfondo esperienziale e "danzare" con reciprocità." QUADERNI DI GESTALT, no. 1 (June 2021): 33–50. http://dx.doi.org/10.3280/gest2021-001005.

Full text
Abstract:
Partendo dalle esperienze sociali che hanno fatto da sfondo alla pandemia, sono descritte alcune delle dimensioni relazionali che sono venute in figura oggi. L'autrice sostiene la neces-sità di fare evolvere i valori delle psicoterapie umanistiche, dal sostegno al potenziale indivi-duale alla costruzione di un senso di "essere-con" l'altro, abbracciando una prospettiva più relazionale. Propone di guardare al paradigma della reciprocità, applicato attraverso un approc-cio estetico e ispirato all'ermeneutica gestaltica (fenomenologica e di campo), e presenta la Co-noscenza Relazionale Estetica (Spagnuolo Lobb, 2017a) come un mezzo per lavorare sulla sof-ferenza del paziente in modo contestualizzato, considerando la risonanza del terapeuta come parte del campo esperienziale che si crea nel setting terapeutico. Questo nuovo valore umanistico può essere realizzato concentrandosi sulla "danza" della reciprocità tra terapeuta e paziente (un modello in fase di ricerca che considera le reciproche percezioni e reazioni alle percezio-ni dell'altro, sostenute dalla vitalità che ciascuno pone nell'essere-con l'altro). In questo modo, il cambiamento terapeutico può includere sia esperienze in figura che dello sfondo. Una conse-guenza di questo nuovo valore è una svolta nella posizione etica dello psicoterapeuta: da uno sforzo narcisistico di essere un "buon terapeuta" ad un atteggiamento estetico che non nega i limiti e mette in primo piano la presenza dell'altro. Una conseguenza importante per i terapeuti è quella di prendersi cura di se stessi per essere in grado di affrontare il trauma della pandemia, cosa che si realizza anche attraverso un dialogo costante nella comunità professionale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
18

Burlando, Patrizia, and Sara Grillo. "Utopia vs Realtà." Ri-Vista. Research for landscape architecture 19, no. 1 (July 26, 2021): 172–81. http://dx.doi.org/10.36253/rv-10291.

Full text
Abstract:
Se la realtà ci impone di ripensare città come super-organismi con minori impatti per una crescita economica attuale, efficiente sotto il profilo delle risorse e competitiva, senza emissioni negative (Paris Agreement, Green Deal), dall’altra è chiaro il bisogno di utopia per immaginare dei futuri alternativi, traendo spunto dalle epoche in cui gli ideali hanno avuto il potenziale di influenzare l’attività di progettisti e di pianificatori. In qualunque modo l’utilizzo di un verde più resiliente è diventato l’elemento cardine nei processi di trasformazione urbana. Non a caso anche architetti di fama mondiale come Boeri Associati, MVRDV, AMO/Koolhaas e BIG- Bjarke Ingels Group hanno improntato la loro ricerca sulla green tech al fine di utilizzarla nell’ambito di interventi architettura. Nella soluzione di diversi problemi ambientali: dal cambiamento climatico, alla emergenza COVID-19, dunque, l’utilizzo di un insieme di soluzioni verdi, resilienti e a diverse scale spaziali da quella della città, a quella di quartiere, di isolato e del singolo edificio è diventata una necessità.L’obiettivo di questo lavoro è presentare evidenziandone pregi e criticità alcuni progetti verdi, sia visionari, sia in fase di realizzazione, che si basano sui concetti chiave di sostenibilità, multifunzionalità, aumento dei servizi ecosistemici e multiscalarità. Se la utopia della Riforestazione Urbana di Stefano Boeri diventa realtà, invece la ricerca The Green Dip condotta dal The Why Factory Workshop rappresenta al momento solo uno studio, un manifesto per restituire vivibilità alle città contemporanee.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
19

Atkinson, P. A., J. M. Atkinson, C. R. Martin, and J. Rankin. "Prospettive storiche sulla resilienza e alcuni concetti di rilievo per la salute mentale correlati alla resilienza." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 1 (April 2010): 21–40. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2010-001003.

Full text
Abstract:
La resilienza psicologica consiste nella capacitŕ di fare fronte alle conseguenze di eventi gravemente stressanti o di riprendersi con successo da esse. Tale concetto, che sta suscitando un interesse crescente nell'ambito degli approcci alla salute basati sulle risorse degli individui, ha un'interessante vicenda storica e un'origine legata a differenti campi accademici e clinici. Alcuni studi sono stati infl uenzati dalla particolare caratterizzazione che nel corso della storia č stata attribuita a gruppi o a singoli che sembravano capaci di resilienza. Ci sono vantaggi e inconvenienti nel ricorrere al patrimonio storico per fare luce sui costrutti teorici attuali; infatti, gli studi sui singoli casi storici possono offrire utili squarci di comprensione, ma č indispensabile essere molto cauti nel fare ipotesi retrospettive. L'approccio piů promettente č forse la ricerca su gruppi di persone che abbiano vissuto durante determinati eventi, anche se possono sorgere problemi relativi a pregiudizi nel reclutamento del campione e al lasso di tempo trascorso. L'analisi dell'andamento della ricerca sulla resilienza indica che il concetto č stato prima associato alla malattia, mentre ora č sempre piů spesso riferito alla promozione della salute. Ciň potrebbe essere il rifl esso di un cambiamento culturale e politico. Il concetto di resilienza č rilevante per gli operatori della salute mentale; tuttavia, la sua utilitŕ č circoscritta alla diagnosi e alla terapia, poiché esistono molte domande di fondo rimaste senza risposta. Ci sono tre principali aree di dibattito: la defi nizione di resilienza; il suo statuto di categoria psicologica (un tratto di personalitŕ o una risorsa dinamica da sviluppare); la sua misurazione con suffi ciente affi dabilitŕ e costanza. L'analisi concettuale per scoprire il modello teorico sottostante alla resilienza č ancora ad una fase iniziale. Modelli provenienti da altre scienze sociali e dalle biotecnologie, in particolare l'Ecologia Umana, la teoria salutogenica, i modelli animali, la genetica e le bioscienze potrebbero dimostrarsi i percorsi piů promettenti per il futuro.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
20

Sani, Giacomo. "1992: LA DESTRUTTURAZIONE DEL MERCATO ELETTORALE." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 22, no. 3 (December 1992): 539–65. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200018906.

Full text
Abstract:
IntroduzioneNel corso degli anni ottanta gli osservatori hanno colto molteplici segnali di mutamento del sistema dei partiti in Italia e, in particolare, nel rapporto partiti-elettori, vedendo nei risultati delle diverse consultazioni indicazioni di un (potenziale) maggior dinamismo dei comportamenti di massa rispetto al passato. In quella fase l'attenzione degli studiosi è caduta a volte sulla graduale erosione dei tassi di partecipazione elettorale, a volte sulla diminuzione delle quote di consenso raccolto dai grandi partiti storici, a volte sull'emergere di nuove formazioni, a volte ancora sui tassi di instabilità registratisi in alcune zone del paese (Corbetta, Parisi e Schadee 1988; Caciagli e Spreafico 1990; Mannheimer 1991). Segnali convergenti provenivano da ricerche sugli orientamenti degli elettori rilevati tramite indagini demoscopiche. Così uno studio condotto alla metà degli anni ottanta suggeriva che, sotto la spinta di fattori diversi, si era verificato un allargamento della quota di elettori «nel mercato», cioè di cittadini disposti a considerare di volta in volta opzioni diverse da quelle del passato. Se ne deduceva l'esistenza di un accresciuto potenziale di mobilità con potenziali riflessi in futuro sulla forza dei diversi gruppi politici (Mannheimer e Sani 1987). Sino alla fine dello scorso decennio, tuttavia, il mercato elettorale italiano continuava a mantenere molte delle caratteristiche di un tempo. Certo, non mancavano gli elementi di novità, ma era difficile sostenere che si fosse già verificata una vera e propria rottura rispetto alle caratteristiche prevalenti nel passato. In sostanza, ci si trovava in presenza di un forte scollamento tra il potenziale di cambiamento intravisto dagli osservatori e l'evidenza delle cifre all'indomani del voto.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
21

Ralli, M., R. Rolesi, R. Anzivino, R. Turchetta, and A. R. Fetoni. "Acquired sensorineural hearing loss in children: current research and therapeutic perspectives." Acta Otorhinolaryngologica Italica 37, no. 6 (December 2017): 500–508. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1574.

Full text
Abstract:
La conoscenza dei meccanismi fisiopatologici delle condizioni responsabili dell’ipoacusia acquisita nei bambini, tra cui le infezioni virali e batteriche, l’esposizione al rumore, l’ototossicità da chemioterapici ed antibiotici aminoglicosidici, è in costante aumento e sta portando ad un progressivo cambiamento della gestione diagnostica e clinica del bambino ipoacusico. Le infezioni virali rappresentano la causa più frequente di sordità infantile acquisita, seguita dalla tossicità di antibiotici e chemioterapici; mentre l’esposizione al rumore, soprattutto negli adolescenti, rappresenta un fattore emergente. Le terapie farmacologiche protettive attualmente in uso includono steroidi, antiossidanti, antivirali; l’efficacia degli antiossidanti è ancora in fase di conferma clinica anche se vi sono significative evidenze sperimentali, mentre i farmaci steroidei ed antivirali sono certamente validi seppur la loro tossicità sistemica rappresenti ancora un problema non chiarito per i quali la somministrazione locale potrebbe rappresentare una possibile evoluzione. Le prospettive di ricerca future includono l’uso di nanoparticelle per veicolare molecole direttamente nel sito di danno; inoltre, la terapia genica con l’inserimento di materiale genetico all’interno delle cellule per la cura di condizioni da alterazione del patrimonio genetico con la produzione di proteine normali, potrebbe svolgere un ruolo rilevante nella cura e soprattutto nella prevenzione delle sordità acquisite; infine, la terapia rigenerativa e l’impianto delle cellule staminali, nonostante il loro ruolo nell’orecchio interno sia ancora dibattuto, per le notevole limitazioni del loro impiego, potrebbe trovare un ruolo nei processi riparativi più che nella differenziazione in cellule sensoriali.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
22

Picardi, Angelo, Giovanni de Girolamo, Giovanni Santone, Enrico Zanalda, Ian Falloon, Angelo Fioritti, Rocco Micciolo, Pierluigi Morosini, and Alessandro Svettini. "2. Le caratteristiche strutturali delle SR." Epidemiologia e psichiatria sociale. Monograph Supplement 13, S7 (September 2004): 7–21. http://dx.doi.org/10.1017/s182743310000006x.

Full text
Abstract:
La prima parte di questa monografia prende in esame le variabili di tipo strutturale delle SR, ovvero le caratteristiche quanti- e qualitative sia delle SR che dello staff curante. L'importanza delle caratteristiche strutturali delle SR è duplice: da un lato si trattava di comprendere in che misura il cambiamento strutturale innescato e promosso dalla Legge 180 si fosse tradotto in una effettiva e coerente trasformazione del contesto assistenziale, e dall'altro quale fosse il gradiente di variabilità delle strutture sul territorio nazionale (peraltro già messo in luce, in termini generali, nella fase 1 del progetto); è inoltre noto che la presenza di condizioni strutturali di qualità accresce le probabilità di un processo appropriato e quindi di un esito favorevole degli interventi.Oltre la metà delle 265 SR partecipanti (N=138, 52,1%) è localizzata nel Nord Italia, mentre le altre si distribuiscono in proporzione simile nel Centro (N=64, 24,2%) e nel Sud (N=63, 23,7%) del paese. Le SR del Sud presentano un numero medio di ospiti per struttura significativamente più elevato (14,1±7,2) rispetto a quelle del Nord (N=ll,2±8,6) e del Centro (N=9,4±5,8) (p<0,01; Nord vs Sud p<0,05; Centro vs Sud p<0,001). Il numero medio di residenti nelle SR selezionate è risultato pari a 10 (media 11,4±7,9), con un range piuttosto ampio, che va da un minimo di 4 ad un massimo di 60. La percentuale di SR con un numero di posti-letto superiore a 20 è tuttavia ridotta (N=16; 5,7%). Le SR con maggiore capienza (>20 posti-letto) presentano alcune differenze statisticamente significative rispetto alle SR di minore capacità ricettiva (<20 posti-letto): una percentuale inferiore di dimissioni concordate (12,7% vs 32,3%; p<0,05), ed una percentuale maggiore di fughe di residenti (17,1% vs 5,5%; p<0,01) e di drop-out (14,5% vs 4,2%; p<0,1).
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
23

Monaci, Massimiliano. "L'innovazione sostenibile d'impresa come integrazione di responsabilitŕ e opportunitŕ sociali." STUDI ORGANIZZATIVI, no. 2 (April 2013): 26–61. http://dx.doi.org/10.3280/so2012-002002.

Full text
Abstract:
Le concezioni e le prassi di responsabilitŕ sociale d'impresa (CSR, corporate social responsibility) che si sono affermate sino a tempi molto recenti riflettono prevalentemente una logica reattiva, incentrata sulla necessitŕ delle aziende di rilegittimarsi nei confronti dei loro stakeholder corrispondendo alla richiesta di riduzione e prevenzione dei costi sociali legati all'attivitŕ d'impresa (degrado ecologico, disoccupazione conseguente a ristrutturazioni, ecc.). Tuttavia l'attuale periodo, anche per le incertezze e questioni poste dalla crisi economica, rappresenta una fase singolarmente feconda per andare oltre questo approccio adattivo e raccogliere la sfida di una visione piů avanzata della dimensione sociale dell'agire d'impresa come innovazione sostenibile. Tale modello si basa sulla valorizzazione di beni, risorse ed esigenze di significato sociale ed č indirizzato alla creazione di valore integrato - economico, umano-sociale e ambientale - nel lungo termine. La caratteristica centrale di questo profilo d'impresa č la tendenza a operare in maniera socialmente proattiva, sviluppando un'attitudine a cogliere o persino anticipare le direzioni del cambiamento sociale con i suoi bisogni e problemi emergenti e facendo sě che l'integrazione di obiettivi economici e socio-ambientali nei processi strategico-produttivi si traduca in fattore di differenziazione dell'offerta di mercato e in una reale fonte di vantaggio competitivo. Nel presente lavoro si indica la praticabilitŕ di un simile modello riferendosi ai risultati di una recente indagine condotta su un campione di dieci imprese italiane, eterogenee per dimensioni, collocazione geografica, fase del ciclo di vita e settori di attivitŕ, che si estendono da comparti tradizionali (come quelli alimentare, edilizio, sanitario, dell'arredamento e della finanza) a campi di piů recente definizione e a piů elevato tasso di cambiamento tecnologico (quali l'ingegneria informatica, la comunicazione multimediale, il controllo dei processi industriali e il risanamento ambientale). La logica di azione di queste organizzazioni sembra ruotare intorno a una duplice dinamica di "valorizzazione del contesto": da un lato, l'internalizzazione nella strategia d'impresa di richieste e al contempo di risorse sociali orientate a una maggiore attenzione per l'ambiente naturale, per la qualitŕ della vita collettiva nei territori, per i diritti e lo sviluppo delle persone dentro e fuori gli ambienti di lavoro; dall'altro lato, la capacitŕ, a valle dell'attivitŕ di mercato, di produrre valore economico e profitti generando anche valore per la societŕ. Nei casi analizzati č presente la valorizzazione delle risorse ambientali, che si esprime mediante la riprogettazione di prodotti e processi e politiche di efficienza energetica di rifornimento da fonti di energia rinnovabile, raccordandosi con nuove aspettative sociali rispetto alla questione ecologica. Č coltivato il valore umano nel rapporto spesso personalizzato con i clienti e i partner di business ma anche nella vita interna d'impresa, attraverso dinamiche di ascolto e coinvolgimento che creano spazi per la soddisfazione di svariati bisogni e aspirazioni che gli individui riversano nella sfera lavorativa, aldilŕ di quelli retributivi. C'č empowerment del "capitale sociale" dentro e intorno all'organizzazione, ravvisabile specialmente quando le condotte d'impresa fanno leva su risorse relazionali e culturali del territorio e si legano a meccanismi di valorizzazione dello sviluppo locale. Troviamo inoltre il riconoscimento e la produzione di "valore etico" per il modo in cui una serie di principi morali (quali la trasparenza, il mantenimento degli impegni, il rispetto di diritti delle persone) costituiscono criteri ispiratori dell'attivitŕ di business e ne escono rafforzati come ingredienti primari del fare impresa. E c'č, naturalmente, produzione di valore competitivo, una capacitŕ di stare e avere successo nel mercato che si sostiene sull'intreccio di vari elementi. Uno di essi coincide con l'uso della leva economico-finanziaria come risorsa irrinunciabile per l'investimento in innovazione, piuttosto che in un'ottica di contenimento dei costi relativi a fattori di gestione - come la formazione - che possono anche rivelarsi non immediatamente produttivi. Altrettanto cruciali risultano una serie di componenti intangibili che, oltre alla gestione delle risorse umane, sono essenzialmente riconducibili a due aspetti. Il primo č lo sviluppo di know-how, in cui la conoscenza che confluisce nelle soluzioni di business č insieme tecnica e socio-culturale perché derivante dalla combinazione di cognizioni specializzate di settore, acquisite in virtů di una costante apertura alla sperimentazione, e insieme di mappe di riferimento e criteri di valutazione collegati alla cultura aziendale. L'altro fattore immateriale alla base del valore competitivo consiste nell'accentuato posizionamento di marchio, con la capacitŕ di fornire un'offerta di mercato caratterizzata da: a) forte specificitŕ rispetto ai concorrenti (distintivi contenuti tecnici di qualitŕ e professionalitŕ e soprattutto la corrispondenza alle esigenze dei clienti/consumatori e al loro cambiamento); b) bassa replicabilitŕ da parte di altri operatori, dovuta al fatto che le peculiaritŕ dell'offerta sono strettamente legate alla particolare "miscela" degli altri valori appena considerati (valore umano, risorse relazionali, know-how, ecc.). Ed č significativo notare come nelle imprese osservate questi tratti di marcata differenziazione siano stati prevalentemente costruiti attraverso pratiche di attenzione sociale non modellate su forme di CSR convenzionali o facilmente accessibili ad altri (p.es. quelle che si esauriscono nell'adozione di strumenti pur importanti quali il bilancio sociale e il codice etico); ciň che si tratti - per fare qualche esempio tratto dal campione - di offrire servizi sanitari di qualitŕ a tariffe accessibili, di supportare gli ex-dipendenti che avviano un'attivitŕ autonoma inserendoli nel proprio circuito di business o di promuovere politiche di sostenibilitŕ nel territorio offrendo alle aziende affiliate servizi tecnologici ad alta prestazione ambientale per l'edilizia. Le esperienze indagate confermano il ruolo di alcune condizioni dell'innovazione sostenibile d'impresa in vario modo giŕ indicate dalla ricerca piů recente: la precocitŕ e l'orientamento di lungo periodo degli investimenti in strategie di sostenibilitŕ, entrambi favoriti dal ruolo centrale ricoperto da istanze socio-ambientali nelle fasi iniziali dell'attivitŕ d'impresa; l'anticipazione, ovvero la possibilitŕ di collocarsi in una posizione di avanguardia e spesso di "conformitŕ preventiva" nei confronti di successive regolamentazioni pubbliche in grado di incidere seriamente sulle pratiche di settore; la disseminazione di consapevolezza interna, a partire dai livelli decisionali dell'organizzazione, intorno al significato per le strategie d'impresa di obiettivi e condotte operative riconducibili alla sostenibilitŕ; l'incorporamento strutturale degli strumenti e delle soluzioni di azione sostenibile nei core-processes organizzativi, dalla ricerca e sviluppo di prodotti/ servizi all'approvvigionamento, dall'infrastruttura produttiva al marketing. Inoltre, l'articolo individua e discute tre meccanismi che sembrano determinanti nei percorsi di innovazione sostenibile osservati e che presentano, per certi versi, alcuni aspetti di paradosso. Il primo č dato dalla coesistenza di una forte tradizione d'impresa, spesso orientata sin dall'inizio verso opzioni di significato sociale dai valori e dall'esperienza dell'imprenditore-fondatore, e di apertura alla novitŕ. Tale equilibrio č favorito da processi culturali di condivisione e di sviluppo interni della visione di business, da meccanismi di leadership dispersa, nonché da uno stile di apprendimento "incrementale" mediante cui le nuove esigenze e opportunitŕ proposte dalla concreta gestione d'impresa conducono all'adozione di valori e competenze integrabili con quelli tradizionali o addirittura in grado di potenziarli. In secondo luogo, si riscontra la tendenza a espandersi nel contesto, tipicamente tramite strategie di attraversamento di confini tra settori (p.es., alimentando sinergie pubblico-private) e forme di collaborazione "laterale" con gli interlocutori dell'ambiente di business e sociale; e al contempo la tendenza a includere il contesto, ricavandone stimoli e sollecitazioni, ma anche risorse e contributi, per la propria attivitŕ (p.es., nella co-progettazione dei servizi/prodotti). La terza dinamica, infine, tocca piů direttamente la gestione delle risorse umane. Le "persone dell'organizzazione" rappresentano non soltanto uno dei target destinatari delle azioni di sostenibilitŕ (nelle pratiche di selezione, formazione e sviluppo, welfare aziendale, ecc.) ma anche, piů profondamente, il veicolo fondamentale della realizzazione e del successo di tali azioni. Si tratta, cioč, di realtŕ organizzative in cui la valorizzazione delle persone muove dagli impatti sulle risorse umane, in sé cruciali in una prospettiva di sostenibilitŕ, agli impatti delle risorse umane attraverso il loro ruolo diretto e attivo nella gestione dei processi di business, nella costruzione di partnership con gli stakeholder e nei meccanismi di disseminazione interna di una cultura socialmente orientata. In tal senso, si distingue un rapporto circolare di rinforzo reciproco tra la "cittadinanza nell'impresa" e la "cittadinanza dell'impresa"; vale a dire, tra i processi interni di partecipazione/identificazione del personale nei riguardi delle prioritŕ dell'organizzazione e la capacitŕ di quest'ultima di generare valore molteplice e "condiviso" nel contesto (con i clienti, il tessuto imprenditoriale, le comunitŕ, gli interlocutori pubblici, ecc.). In conclusione, le imprese osservate appaiono innovative primariamente perché in grado di praticare la sostenibilitŕ in termini non solo di responsabilitŕ ma anche di opportunitŕ per la competitivitŕ organizzativa. Questa analisi suggerisce quindi uno sguardo piů ampio sulle implicazioni strategiche della CSR e invita a riflettere su come le questioni e i bisogni di rilievo sociale, a partire da quelli emergenti o acuiti dalla crisi economica (nel campo della salute, dei servizi alle famiglie, della salvaguardia ambientale, ecc.), possano e forse debbano oggi sempre piů situarsi al centro - e non alla periferia - del business e della prestazione di mercato delle imprese.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
24

Biorcio, Roberto, and Paolo Natale. "LA MOBILITÀ ELETTORALE DEGLI ANNI OTTANTA." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 19, no. 3 (December 1989): 385–430. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200008649.

Full text
Abstract:
IntroduzioneLo studio della mobilità elettorale si ricollega per diversi aspetti al dibattito sulle tendenze generali del mercato elettorale in Italia e alla problematica legata ai tipi di voto. Lo studio delle forme che può assumere la mobilità elettorale costituisce però, a nostro avviso, un tema dotato comunque di una sua autonoma specificità. Le forme che assume il passaggio da una scelta di voto ad un'altra dipendono sia dalle modifiche di posizionamento dei partiti nell'ambito della competizione elettorale, sia dalle modalità secondo cui i cittadini-elettori si rapportano ad essi e, più in generale, vivono il proprio rapporto con la sfera politica e le istituzioni.Si possono individuare nella scelta dell'elettore diverse componenti analitiche (cfr. Parisi e Pasquino 1977; Pizzorno 1983 e 1986, Mannheimer e Sani 1987), riconducibili, a nostro avviso, ad alcune peculiari logiche motivazionali. Si può cogliere anzitutto unalogica dell'identificazione,secondo cui l'elettore esprime adesione e solidarietà rispetto a qualche tipo di identità collettiva che ritiene rappresentata in una delle proposte di voto in competizione. Le identità collettive che costituiscono il referente necessario per questo tipo di logica motivazionale possono essere già presenti nella società — e semplicemente trascritte o trascrivibili in una delle possibili opzioni di voto — oppure essere costituite dal «discorso identificante» dei politici (Pizzorno 1983). Oppure ancora essere una combinazione di entrambe queste possibilità. Si può poi riconoscere nell'elettore l'esistenza di unalogica dell'utilità(o della razionalità strumentale rispetto allo scopo), quando il voto appare finalizzato a favorire (oppure ad ostacolare) tendenze politiche e/o provvedimenti specifici, in base ad un proprio calcolo degli interessi. Insieme a queste due, si può considerare una terza componente analitica nel comportamento elettorale — definibile comelogica della protesta— che esprime motivazioni prevalentemente «in negativo» rispetto al voto o rispetto al tradizionale sistema dei partiti; questa logica emerge quando i partiti esistenti non riescono a suscitare sufficiente identificazione nell'elettore, né a rappresentarne le domande sociali. La logica della protesta si può esprimere non solo con l'astensionismo (attivo o passivo), ma anche con il voto per alcuni dei «nuovi partiti» formatisi negli anni settanta e ottanta come espressione di diverse forme di protesta politica o sociale.È evidente che queste diverse logiche motivazionali possono coesistere nello stesso atto di scelta, con un peso che può variare in base alle caratteristiche dell'elettore, alla congiuntura politico-sociale e al tipo di elezione. Quello che interessa al nostro studio è la relazione fra queste logiche di voto ed i processi di mobilità elettorale: come il peso specifico delle diverse logiche motivazionali può fare variare siale probabilitàdi mutamento delle precedenti scelte di voto, siale formeed ilsensoche questo mutamento può assumere.La logica della identificazione — declinata nelle forme più diverse — costituisce ovviamente la base della fedeltà elettorale di partito o, almeno, di «area politica». Per gli elettori che nel voto esprimono soprattutto una esigenza di identificazione, la probabilità di mutamenti è ridotta, e l'abbandono delle precedenti scelte assume un carattere «traumatico», che si può leggere come segno di un generale processo di ri-orientamento politico-esistenziale. Il passaggio diretto ed immediato da una identificazione ad un'altra è un evento che si verifica raramente. Gli elettori che scelgono di non votare più per un partito in cui si erano identificati sperimentano una fase di relativa incertezza, nella quale possono acquistare maggior peso, almeno transitoriamente, le logiche della protesta o quelle del calcolo delle utilità.La logica della utilità si esprime in un «calcolo dei vantaggi» che si può riferire tanto a interessi individuali e particolaristici (voto clientelare), quanto a quelli di gruppo o di categoria, fino ad assumere come riferimento interessi più generali (voto di opinione). Il calcolo dei vantaggi di ogni scelta di voto è funzione delle caratteristiche specifiche e congiunturali delle diverse scadenze elettorali. Ci si può aspettare che quanto più pesa, nella scelta del singolo elettore, la logica della utilità, tanto più sono probabili, almeno in linea di principio, i cambiamenti delle opzioni di voto.Anche la logica della protesta, se non è accompagnata da forte identificazione in un partito vissuto come rappresentante significativo della protesta sociale, fornisce un notevole contributo alla instabilità elettorale: in questo caso è l'atto stesso di abbandono delle precedenti scelte partitiche che diviene il veicolo più importante per l'espressione del risentimento dell'elettore.Si è rivolta l'attenzione a diversi tipi di mutamento nel comportamento elettorale, analizzando in particolare:1)i cambiamenti di voto all'interno del gruppo dei 7-8 partiti tradizionalmente presenti — nel dopoguerra — nelle competizioni elettorali: la mobilità in questo caso può essere interpretata come l'esito di un giudizio razionale sugli effetti dell'opzione elettorale sul quadro politico, o su una serie di politiche specifiche;2)i cambiamenti di voto da uno dei partiti tradizionali alla esplorazione di nuove possibilità di espressione elettorale — nella scelta di votare, ad esempio, per uno dei partiti emersi negli anni settanta ed ottanta, o per qualcuna delle liste che si caratterizzano su specificheissues(pensioni, ecologia, identità regionali, ecc.);3)il cambiamento dal voto al non voto, che può essere letto come diminuzione del livello di identificazione (visto dal lato dell'elettore) o nella capacità di mobilitazione (visto dal lato del partito) di una determinata opzione partitica;4)il ritorno dal non voto (non partecipazione alla votazione o non espressione di voto valido) al voto per una delle liste presenti nella competizione elettorale, che può dipendere dalla accresciuta capacità di suscitare mobilitazione ed identificazione da parte di una delle forze politiche presenti, oppure dalla particolare rilevanza soggettivamente attribuita ad una specifica tornata elettorale.Lo studio empirico delle forme di mobilità elettorale presenta — come è noto — particolari difficoltà, sia perché ciascuna di esse coinvolge quote limitate del corpo elettorale sia, più in generale, per l'ovvio motivo che non sono disponibili registrazioni — a livello individuale — delle scelte di voto e delle loro variazioni fra una elezione e l'altra. A causa di tali difficoltà e per ovviare ai problemi specifici di ciascuna delle tecniche di analisi, nel nostro studio sulla mobilità elettorale 1983-87 abbiamo fatto riferimento a risultati di ricerche realizzate con diversi metodi: analisi di dati raccolti tramitesurvey,analisi di dati elettorali aggregati a vari livelli, stime dei flussi elettorali in alcune città e stime di flussi a livello nazionale basate sui dati rilevati in un insieme di sezioni-campione. E nostra opinione che sia legittimo e necessario utilizzare nella ricerca i diversi metodi a disposizione, con la consapevolezza dei vantaggi e dei problemi metodologici che ciascuno di essi pone: soltanto l'attenta comparazione dei risultati ottenuti da diverse fonti può convalidare o, nel caso, porre seri interrogativi sulle ipotesi sostantive via via formulate. In questa sede il nostro interesse è rivolto ai risultati ottenuti con le diverse metodologie, più che alla discussione delle metodologie stesse, per la quale rimandiamo ad altre sedi.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
25

Keppie, Lawrence. "The changing face of the Roman legions (49 BC–AD 69)." Papers of the British School at Rome 65 (November 1997): 89–102. http://dx.doi.org/10.1017/s006824620001059x.

Full text
Abstract:
IL MUTEVOLE ASPETTO DELLE LEGIONI ROMANE (49 a.C. - 69 d.C.)I 125 anni tra le guerre civili della tarda Repubblica e la fine del periodo Giulio-Claudio testimoniarono un cambiamento drammatico nel personale delle legioni romane: i posti occupati dagli Italiani vennero gradualmente occupati da uomini provenienti dalle province dell'Impero, che quindi provenivano dalle più diverse culture. La prospettiva di lunghi anni di servizio su distanti frontiere aveva alienato le tradizionali fonti di forza lavoro. Questo articolo suggerisce che il cambiamento era in atto prima di quanto fosse generalmente supposto. Pochi Italiani ritornavano a casa dopo il servizio. In genere i legionari non avevano alcun legame emotivo con la città di Roma, al punto che ben pochi avevano mai la possibilità di visitarla.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
26

Cavalli, Alessandro. "Svolte epocali." SICUREZZA E SCIENZE SOCIALI, no. 1 (April 2021): 13–26. http://dx.doi.org/10.3280/siss2021-001002.

Full text
Abstract:
I cambiamenti economici, sociali e culturali legati al Covid-19 lasceranno ef-fetti duraturi in tutto il mondo. Le conseguenze vanno viste non solo in termini epidemiologici e nel numero di vittime, ma in termini di impatto sulle diverse fasce d'età. Questi cambiamenti, visti nel quadro della globalizzazione, nella loro com-ponente demografica e in termini di sostenibilità ambientale, richiedono nuove forme di governance a livello locale, nazionale, ma anche continentale e globale. La nuova capacità fiscale e finanziaria dell'UE sono i segni degli sforzi per la pos-sibilità di una risposta adeguata.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
27

Corciulo, Roberto. "Dialisi peritoneale: da marginalità a opportunità." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 26, Suppl. 5 (February 17, 2014): S75—S79. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2014.983.

Full text
Abstract:
Sebbene numerosi studi abbiano dimostrato i vantaggi economici e clinici della dialisi peritoneale (DP) rispetto all'emodialisi (HD), la DP come modalità iniziale di trattamento dialitico viene offerta molto meno rispetto all'HD e ciò è causa, in Italia, dell'attuale tasso di prevalenza annua inferiore al 10%. Rendere la DP la prima opzione terapeutica dialitica non ha vantaggi clinici solo per i pazienti, ma anche per il sistema sanitario e per la società. Questo approccio richiede un cambiamento culturale del nefrologo, del Sistema Sanitario Nazionale e dei sistemi regionali, ma è il momento di fare questo cambiamento. Questo articolo riassume i punti di vista su come aumentare l'utilizzo della DP per migliorare la gestione clinica ed economica dei pazienti con uremia terminale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
28

Corň, Giancarlo. "L'economia italiana nei sentieri del capitalismo imprenditoriale." ARGOMENTI, no. 30 (March 2011): 69–95. http://dx.doi.org/10.3280/arg2010-030004.

Full text
Abstract:
Questo articolo analizza i problemi della bassa crescita che l'economia italiana ha vissuto nell'ultimo decennio, aggravati da una recessione globale che ha colto la parte piů dinamica del tessuto produttivo in una fase di cambiamenti strutturali. Nella prima parte l'articolo si sofferma su alcune delle possibili cause della modesta dinamica della produttivitŕ, quali la persistenza di dualismi strutturali e geografici nell'economia nazionale, gli effetti della flessibilitŕ del lavoro e degli intensi fenomeni migratori, le specificitŕ del modello di innovazione senza ricerca. Nella seconda parte l'articolo propone una analisi dei diversi percorsi di trasformazione che da anni le imprese hanno avviato per rispondere ai cambiamenti del contesto competitivo. In particolare, l'incremento di qualitŕ e la ricerca di eccellenza nei prodotti e nel turismo, lo sviluppo e l'integrazione tecnologica nell'industria, l'organizzazione internazionale della produzione, la crescita dei servizi innovativi per le imprese e l'affermazione di una economia dei servizi di prossimitŕ collegati alla salute, alla cultura e all'ambiente.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
29

Alfani, Fabrizio. "Momenti di tensione creativa nel corso di una analisi." STUDI JUNGHIANI, no. 35 (February 2013): 91–112. http://dx.doi.org/10.3280/jun2012-035006.

Full text
Abstract:
Nell'articolo viene descritta una sequenza clinica verificatasi durante l'analisi di una donna anziana, che soffriva di angoscia depressiva con intense somatizzazioni. Viene sottolineata la particolare qualitŕ dell'esperienza del tempo fatta nel corso di tale scambio clinico, nel quale sembra che i nuclei psichici che hanno caratterizzato la vita psichica della paziente si affollino con intensitŕ inusuale nel momento presente della seduta analitica. Essi provocano un incremento della temperatura emotiva della relazione che aumenta i livelli di attesa e di ansia sia nella paziente che nel terapeuta, provocando cambiamenti significativi nella abituale cornice del setting. A tale momento ha fatto seguito una fase di creativitŕ psicologica della paziente, intesa come capacitŕ di conferire significati nuovi ed inediti ad esperienze psichiche sia attuali che del passato.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
30

Cinzia, de Sanctis, de Sanctis Matteo, Lucia Minerva Maria, Tenna Fabrizio, and Torcia Paola. "L'utilizzo di tecniche partecipate e del contributo degli stakeholder per valutare la variazione della qualitŕ della vita nelle aree rurali interessate dal programma di sviluppo (PSR 2007/2013). Impostazione e prime applicazioni." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 48 (January 2012): 87–101. http://dx.doi.org/10.3280/riv2010-048007.

Full text
Abstract:
L'articolo descrive la metodologia messa a punto da Agriconsulting SpA nell'ambito della valutazione dei Programmi di Sviluppo Rurale 2007-2013 (PSR), per rispondere ai quesiti del Quadro Comune di Monitoraggio e Valutazione della Commissione europea, relativi alla capacitŕ del sostegno di migliorare la qualitŕ della vita delle popolazioni rurali. La metodologia - in corso di applicazione - fa ricorso a tecniche basate sul giudizio di esperti e valorizza le percezioni espresse da stakeholder in aree "testimone" interessate dal Programma, su 25 indicatori riferiti al concetto di qualitŕ della vita. Gli indicatori sono stati individuati dal gruppo di lavoro sulla base del contenuto dei PSR e della letteratura. La mappa degli indicatori comprende infatti dimensioni sia direttamente influenzate dai PSR sia esterne al Programma ma che possono influenzare in maniera determinante la percezione della qualitŕ della vita da parte della popolazione locale. Tali percezioni sono "raccolte" all'avvio della programmazione (a ri-definire una situazione ex ante della qualitŕ della vita) e in una fase avanzata del processo attuativo del PSR per verificare, nel confronto temporale (T0 - Tn), i cambiamenti percepiti a livello locale. L'attribuzione dei cambiamenti al sostegno e la ricerca di causa effetto con il complesso delle attivitŕ realizzate dal PSR avverrŕ, in una fase piů avanzata della attuazione, sempre attraverso il contributo di gruppi di esperti e il confronto con dati statistici di contesto applicabili alla scala locale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
31

Jean, Jean-Paul. "Le riforme penali in Francia nell'ultimo decennio (Tra inflazione legislativa e rivoluzioni silenziose)." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 2 (June 2010): 160–72. http://dx.doi.org/10.3280/qg2010-002013.

Full text
Abstract:
1. Dieci anni di cambiamenti all'insegna dell'ideologia sicuritaria2. Prioritŕ alle vittime e lotta contro la reiterazione dei reati sessuali3. La repressione della delinquenza minorile4. L'ampliamento delle ipotesi di reato e l'aggravamento delle pene5. Il rafforzamento delle prerogative dei servizi di polizia6. Le modifiche della detenzione provvisoria e della procedura d'istruzione7. Le rivoluzioni silenziose: una nuova filosofia del sistema penale8. La modernizzazione e la specializzazione della giustizia penale9. Le sollecitazioni contraddittorie della fase di esecuzione delle pene.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
32

Costantino, Laura. "Politiche europee e nazionali di contrasto allo spreco alimentare nella produzione primaria: analisi e prospettive future." Przegląd Prawa Rolnego, no. 2(23) (December 15, 2018): 141–48. http://dx.doi.org/10.14746/ppr.2018.23.2.10.

Full text
Abstract:
Lo scopo dell’articolo è di presentare la regolamentazione del mercato agricolo in Nicaragua e di indicare soluzioni giuridiche che potrebbero contribuire a superare una distribuzione iniqua delle risorse economiche derivanti dall’attività agricola nazionale all’interno della filiera alimentare. In particolare, si tratta di individuare scappatoie giuridiche che contribuiscono ad una distribuzione iniqua delle risorse nel regime nicaraguense di approvvigionamento per i prodotti agroalimentari e di proporre soluzioni alternative per la loro eliminazione alla luce della scienza del diritto agrario. Secondo l’autore, la principale difficoltà per il produttore agricolo nicaraguense è il processo di commercializzazione dei prodotti sul mercato dei prodotti agricoli dell’America centrale e del Nicaragua nonché carenze normative in questo ambito. Il Sistema dell’integrazione centroamericana (SICA), vincolante nella maggior parte dei paesi della regione, da un lato contiene regolazioni giuridiche complete sull’agricoltura, dall’altro non corrisponde pienamente alla struttura moderna della filiera agroalimentare. In pratica, la legislazione regionale e nazionale è soggetta a frequenti cambiamenti e non protegge in modo sufficiente il produttore agricolo in ogni fase di produzione. Un’alternativa sarebbe quella di introdurre cambiamenti a livello regionale, sotto forma di aree di libero scambio e di attuare la politica agricola comune da parte dei Paesi dell’America centrale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
33

Alber, Jens. "IL RIPENSAMENTO DEL WELFARE STATE IN GERMANIA E NEGLI STATI UNITI." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 27, no. 1 (April 1997): 49–99. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200025533.

Full text
Abstract:
IntroduzioneL'età dell'oro del welfare state sembra essersi conclusa. I cambiamenti demografici e l'intensificarsi della competizione internazionale in un'epoca di globalizzazione hanno messo a dura prova i sistemi di welfare. Sebbene non vi siano indicazioni di un rifiuto generale dello stato sociale (welfare backlash) tra l'opinione pubblica occidentale, gli elettori spesso scelgono partiti neo-conservatori che promettono di tagliare i programmi sociali e ridurre le tasse. In questa nuova fase di stagnazione e ridimensionamento dello stato sociale, la questione di quali fattori determinino la vulnerabilità di particolari programmi o espongano alcuni sistemi di welfare state a una politica di tagli ha assunto un ruolo centrale nel dibattito accademico.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
34

MICARELLI, A., A. CHIARAVALLOTI, O. SCHILLACI, F. OTTAVIANI, and M. ALESSANDRINI. "La plasticità cerebrale correlata alle caratteristiche cliniche nella neuronite vestibolare acuta: una revisione della letteratura di neuroimaging." Acta Otorhinolaryngologica Italica 36, no. 2 (April 2016): 75–84. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-642.

Full text
Abstract:
La neuronite vestibolare (NV) rappresenta una delle cause più frequenti di vertigine ed è definita come caratterizzata da una perdita vestibolare monolaterale (UVF) improvvisa. Negli ultimi dieci anni molti studi sono stati condotti al fine di valutare il coinvolgimento cerebrale in corso di deafferentazioni vestibolari improvvise, come quelle in corso di NV. Tuttavia, la maggior parte di essi, anche per le non omogenee possibilità nei vari centri di studio, sono stati eseguiti con diverse tempistiche di acquisizione dall’insorgenza dei sintomi, molteplici tecniche di neuroimmagini, disparate analisi statistiche e correlazioni con i reperti otoneurologici e neuropsicologici. Pertanto nella presente revisione gli autori hanno avuto l’obiettivo di far emergere somiglianze e discrepanze nei lavori che hanno impiegato tecniche di neuroimmagini ed analisi statistica di gruppaggio, con l’intento di approfondire le modalità con cui i cambiamenti cerebrali correlassero con i reperti clinici durante la fase acuta di NV. A tal scopo, sei lavori – selezionati secondo i criteri di inclusione – sono stati analizzati al fine di rivelare quegli aspetti corticali e sottocorticali correlati ai corrispettivi clinici delle fasi acute nella NV. In conclusione la presente revisione mostra chiaramente come una UVF improvvisa sia in grado di generare un’ampia varietà di risposte corticali e sottocorticali – con cambiamenti in differenti moduli sensoriali – come risultato di una plasticità critica del sistema nervoso centrale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
35

Morresi, Ferdinando. "Integrazione. Evoluzione del diritto? Integration. Development of Law? Integração. Evolução do Direito?" Revista Confluências Culturais 7, no. 2 (October 11, 2018): 9. http://dx.doi.org/10.21726/rccult.v7i2.610.

Full text
Abstract:
In questo articolo cerco di descrivere alcuni elementi emergenti nelle politiche migratorie, rispetto alla cittadinanza, assumendo che il fenomeno sia rilevante per discutere il cambiamento di significato dello Stato di diritto coinvolto nel processo. Secondo alcune premesse hegeliane e schmittiane, l’analisi delinea che alcuni simboli adottati per governare le politiche di immigrazione e cittadinanza tendono a non fare alcuna differenza tra i due poli. Questo tipo di indifferenza simbolica viene valutato come un tradimento del principio di parità di trattamento e, allo stesso tempo, si stima che alcuni nuovi miti siano necessari per rinfrescare l’ordine legale e conferire ad esso un significato più profondo in termini di giustizia reale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
36

Friso, Valeria. "Uno studio di caso. Il dottorato in alto apprendistato presso l'universitŕ degli studi di Padova." QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no. 99 (May 2013): 149–66. http://dx.doi.org/10.3280/qua2013-099008.

Full text
Abstract:
La persona oggigiorno si trova all'interno di un vortice di cambiamenti. Questa situazione č tanto piů percepibile nei momenti di passaggio tra una fase e l'altra della vita come quella che vede la persona avvicinarsi al mondo del lavoro. Le istituzioni sono chiamate, pertanto, a sostenere le persone nel loro processo di crescita e nel percorso formativo che permette loro di dotarsi di strumenti per l'orientamento e per il governo della complessitŕ. Azioni in questa direzione, utili nell'incontro tra la persona e il mondo del lavoro, sono quelle previste nella disciplina dell'alto apprendistato. Nel presente articolo si sottolineano, a partire dalla lettura della normativa, quegli aspetti legati alla progettazione formativa e di ricerca di percorsi di dottorato in alto apprendistato facendo cenno anche all'esperienza della sperimentazione in atto presso l'Universitŕ degli Studi di Padova.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
37

Longo, Antonio. "Cernusco sul Naviglio. Piano di governo del territorio 2008-2010." TERRITORIO, no. 57 (June 2011): 91–92. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-057012.

Full text
Abstract:
Il servizio presenta il progetto per il Piano di Governo del Territorio del Comune di Cernusco sul Naviglio, cittŕ di 30.000 abitanti a est di Milano, sviluppato tra maggio 2008 e ottobre 2010, in un periodo delicato di ingresso nella fase di crisi economica e del mercato immobiliare. Il piano č stato sviluppato come insieme di attivitŕ che hanno preso forma in stretta relazione con le condizioni di contesto, non tanto come successione ordinata e progettata, quanto piuttosto come stratigrafia di azioni simultanee di carattere sia ordinario che sperimentale. Gli articoli si concentrano rispettivamente sui cambiamenti di prospettiva e di metodo nello sviluppo del progetto portati dalle conseguenze della crisi economica e dalla conseguente necessitŕ di confrontarsi con risorse limitate, sulla costruzione tecnica del piano.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
38

Alì, Alessandro, and Arturo Lanzani. "Nello spazio periurbano della metropoli estesa: piano e progetti per Romano di Lombardia." TERRITORIO, no. 93 (January 2021): 37–43. http://dx.doi.org/10.3280/tr2020-093006.

Full text
Abstract:
Il caso di Romano di Lombardia, a cavallo tra le province di Bergamo, Brescia e Cremona, racconta del tentativo di un piccolo centro di costruire un percorso di rilancio e valorizzazione in controtendenza alla visione di sviluppo oggi prevalente all'interno dei territori periurbani della megalopoli padana. L'integrazione di piano e progetti, l'attenzione rivolta alla salvaguardia della risorsa ‘suolo inedificato', la centralità della ricomposizione e della manutenzione straordinaria delle infrastrutture cittadine a supporto della qualità della vita quotidiana costituiscono i caratteri salienti di una vicenda urbanistica particolarmente densa, in corso dal 2016. Il tentativo di costruire una prospettiva di equilibrio e non più di crescita dell'urbanizzato si scontra tuttavia con evidenti difficoltà, il cui superamento richiede un radicale cambiamento di rotta del fare urbanistica.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
39

Poddighe, Elisabetta. "'Politeia' nella storiografia e nel pensiero storico greco tra V e IV secolo a.C.: la questione della continuità e del mutamento." Gerión. Revista de Historia Antigua 37, no. 2 (October 9, 2019): 271–300. http://dx.doi.org/10.5209/geri.65973.

Full text
Abstract:
Nell’ambito della “grande” storiografia come della storiografia locale la riflessione sul tema della politeia è stata, fino ad Aristotele, prevalentemente svolta nel segno della continuità tra il passato della polis e il suo presente. Questo non significa che il tema della discontinuità costituzionale (metabole politeion) non abbia trovato spazio nell’opera degli storiografi, ma piuttosto che quel tema non è stato utilizzato per riflettere in un’ottica universale sui processi di cambiamento della storia sociale delle poleis. Questo sviluppo decisivo si deve alla ricerca storica aristotelica nella quale lo studio della politeia è messo al servizio di un modo nuovo di fare la storia della polis (civic historiography).
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
40

Scaratti, Giuseppe, Cesare Kaneklin, Silvio Ripamonti, and Mara Gorli. "Nuove prospettive della ricerca-azione." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 3 (February 2011): 67–91. http://dx.doi.org/10.3280/rip2009-003004.

Full text
Abstract:
Il contributo riprende le principali traiettorie ed esiti di un percorso di studio che ha coinvolto ricercatori di diverse Universitŕ italiane, accomunati da una convergente riflessione sulla complessitŕ e sulle implicazioni relative al produrre conoscenza e cambiamento oggi nelle organizzazioni. A partire da domande relative al cosa significa essere e fare lo psicologo del lavoro e delle organizzazioni e al come concepire il perimetro tra ricerca, formazione e professione sul campo, il contributo approfondisce le coordinate di un approccio orientato alla produzione di conoscenza significativa (rilevante, valida, efficace), a partire dai problemi reali delle persone in situazione organizzativa. Vengono in tal modo riletti i modi di concepire e praticare la ricerca-azione, evidenziandone i tratti costitutivi ed esplorando le implicazioni epistemologiche, metodologiche e operative di una rinnovata visione della ricerca applicata alle organizzazioni.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
41

Oldfield, Paul. "Citizenship and community in southern Italy c. 1100–c. 1220." Papers of the British School at Rome 74 (November 2006): 323–38. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200003299.

Full text
Abstract:
CITTADINANZA E COMUNITÀ IN ITALIA MERIDIONALE TRA IL 1100 E 1220 CIRCAQuesto articolo analizza l'uso della parola ‘cittadino’ (civis) nei documenti cartacei dell'Italia meridionale dal tardo XI agli inizi del XIII secolo. Lo studio si focalizza su un campione di otto città, che vengono usate come case-studies per mostrare cosa il concetto di cittadinanza puo aver implicato nel mezzogiorno di epoca medievale. I dati a disposizione suggeriscono che in questa fase si afferma un uso emergente della parola civis, e contestualmente una crescente consapevolezza della nozione di cittadinanza. Questi sviluppi possono essere spiegati attraverso una serie di ragioni, primariamente concernenti più ampi cambiamenti nella vita urbana, nella identità civica e governativa. Comunque è evidente che il concetto di cittadinanza, come appare nel materiale documentario, rimase un concetto altamente flessibile in questo periodo, pieno di ambiguità. Questa conclusione sulla cittadinanza si adatta all'amorfo ordine sociale delle comunità urbane di epoca medievale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
42

Ciolli, Ines. "La tenuta dei diritti sociali durante la crisi economiche." Revista do Direito, no. 44 (September 20, 2014): 50–106. http://dx.doi.org/10.17058/rdunisc.v0i44.5662.

Full text
Abstract:
Il termine crisi - spesso utilizzato per indicare questo momento di difficoltà economica e politica - aveva inizialmente un significato diverso, non necessariamente negativo; per Santi Romano indicava una fase di “passaggio”, una transizione tra due momenti storici, tra due modelli di organizzazione statale . Oggi, nell’accezione più comune, il lemma è utilizzato per indicare una rottura dell’ordinamento. I giuristi hanno sempre prestato particolare attenzione ai cambiamenti radicali cui le società e il diritto sono stati sottoposti nel tempo. In particolare, quando nei primi anni del XX secolo si assisteva a una potente rottura dell’ordinamento giuridico originata dalla Prima guerra mondiale, essi si occuparono a vario titolo della crisi dello Stato ; Santi Romano stesso si soffermerà ancora sul tema proponendo una nuova lettura della crisi nella prolusione nel Regio istituto di Scienze sociali “Cesare Alfieri” a Firenze .
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
43

Fellini, Ivana. "L'articolazione del lavoro indipendente nell'assetto post-industriale." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 118 (July 2010): 169–82. http://dx.doi.org/10.3280/sl2010-118012.

Full text
Abstract:
L'articolazione del lavoro indipendente nell'assetto post-industriale Ivana Fellini Il saggio esplora l'articolazione del lavoro autonomo in Italia, a partire dai principali cambiamenti che lo hanno attraversato nei primi anni '90: nel quadro di una sostanziale stabilitŕ dell'occupazione indipendente, si ridimensionano le forme di lavoro autonomo a carattere imprenditoriale a favore di quelle di autoimpiego. La tendenza č caratterizzata tanto dall'affermazione di nuove forme di occupazione a cavallo tra lavoro subordinato e indipendente (il lavoro in collaborazione), quanto dall'indebolimento, anche nel lavoro in proprio tradizionale (autonomi e lavoro libero- professionale) degli spazi di autonomia piů caratteristici, cioč indipendenza economica, autonomia operativo-gestionale e/o organizzativa. L'affermazione di una vasta area di parasubordinazione e l'arretramento della base autonoma del modello di imprenditorialitŕ diffusa, legata alla transizione postindustriale e ai nuovi caratteri del capitalismo, č probabile indicatore, in Italia, di una fase di sviluppo che non riesce a cogliere le sfide della via "alta" alla flessibilitŕ.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
44

Orzan, E., and E. Ciciriello. "Pianificare su base regionale un programma di intervento audiologico precoce dell’ipoacusia infantile: introduzione a uno studio italiano." Acta Otorhinolaryngologica Italica 36, no. 1 (February 2016): 3–9. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1070.

Full text
Abstract:
Una presa in carico non uniforme, tardiva o inappropriata dei bambini con deficit uditivo aumenta il rischio di sviluppare difficoltà comunicative-comportamentali e psicosociali che possono persistere fino all’adolescenza o all’età adulta. Nel Marzo 2014 il Centro di Controllo Malattie (CCM) del Ministero della Salute Italiano ha finanziato il progetto “Programma regionale di identificazione, intervento e presa in carico precoci per la prevenzione dei disturbi comunicativi nei bambini con deficit di udito”. Il progetto coinvolge 5 centri di III livello in cui il programma di screening uditivo neonatale è stato approvato dalla regione di appartenenza. Lo scopo principale del progetto è quello di definire e proporre un modello di salute pubblica su base regionale per l’identificazione delle ipoacusie infantili permanenti, la diagnosi e l’intervento. La prima fase del progetto prevede di indagare lo stato dell’arte e di produrre raccomandazioni che possano portare a cambiamenti positivi nell’identificazione, nella diagnosi, nella terapia e nella presa in carico dei bambini con deficit uditivo, tenendo presenti le innovazioni diagnostiche-riabilitative, il sostegno e l’alleanza terapeutica con la famiglia, un approccio interdisciplinare. Le raccomandazioni emerse da questa prima fase rappresenteranno le basi per un sistema regionale di intervento precoce che sia valido, integrato e condiviso da tutte le cinque regioni coinvolte.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
45

Sagliocco, Elena, and Anna Celli. "Terapeuti, didatti, persone: diversi modi di incarnare la teoria in una prospettiva costruttivista." QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA, no. 31 (December 2012): 5–16. http://dx.doi.org/10.3280/qpc2012-031001.

Full text
Abstract:
Che cosa significa "incarnare la teoria"? In che relazione stanno il nostro modo di essere "persone" e il nostro modo di essere "terapeuti" e "didatti"? Che senso ha per ognuno di noi scegliere una teoria di riferimento piuttosto che un'altra? Quali le implicazioni circa il nostro modo di metterci in relazione con i nostri pazienti e con i nostri allievi? Partendo da queste domande abbiamo cercato di definire la posizione che assumiamo quando ci mettiamo in relazione con un paziente, e con i nostri allievi, trascendendo le dicotomie "personale- professionale" e "emotivo-cognitivo". Abbiamo provato a definire lo "stile terapeutico personale" e in che relazione sta con i presupposti teorici cui facciamo riferimento. A questo fine ci siamo servite sia della nostra esperienza di psicoterapeute, sia di una particolare esperienza fatta come didatte nell'ambito di un corso di specializzazione in psicoterapia. Abbiamo infine riflettuto su cio che differenzia lo spazio della terapia dall'esperienza che possiamo fare in una relazione personale che puo anche promuovere un cambiamento.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
46

Morlino, Leonardo. "LA SCIENZA POLITICA ITALIANA: TRADIZIONE E REALTÀ." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 21, no. 1 (April 1991): 91–124. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200009825.

Full text
Abstract:
IntroduzioneAll'indomani del secondo conflitto mondiale Leoni fissa i connotati essenziali di una scienza politica da rifondare insieme alla democrazia in Italia (Leoni 1949-50 e 1980). Dopo quasi venti anni, Sartori ritiene che «la scienza politica italiana è semplicemente in fase di parto» (Sartori 1967, 699). Che cosa si può dire dopo piò di quaranta anni? Le domande a cui rispondere per disegnare un quadro della disciplina all'inizio degli anni novanta mi paiono le seguenti: come si forma la disciplina tra gli anni cinquanta e sessanta; come giunge ad autodefinirsi al momento in cui decolla, alla fine degli anni sessanta; quali siano le difficoltà del decollo e come queste incidano sul suo sviluppo successivo; quali le modalità di crescita e di istituzionalizzazione; quali i contenuti della disciplina in questi anni e quali i cambiamenti di quei contenuti; quale la rilevanza rispetto ai problemi politici esistenti; infine, quale bilancio complessivo sia possibile tracciare.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
47

Nesi, Luca. "RECENTI CAMPAGNE ELETTORALI IN GERMANIA: VERSO UNA NUOVA PROFESSIONALIZZAZIONE?" Quaderni dell Osservatorio elettorale QOE - IJES 64, no. 2 (December 30, 2010): 67–102. http://dx.doi.org/10.36253/qoe-9721.

Full text
Abstract:
Il cambiamento delle strutture sociali e soprattutto del sistema mediatico hanno modificato profondamente il modo di fare campagna elettorale anche in Germania. Fin dalla nascita della Repubblica federale i maggiori partiti dello scenario politico tedesco avevano assunto figure esterne per avere un aiuto in alcuni aspetti della campagna, ma essenzialmente il modo di fare campagna era ancora quello utilizzato prima dell’avvento del regime nazionalsocialista, e cioè centralizzato negli organi di partito che pianificavano e conducevano tutte le fasi della campagna. La vera svolta si ebbe con il graduale aumento del potere e dell’influenza del mezzo televisivo e dell’affermazione della sua logica all’interno del mondo politico. Il 1970, con il sorpasso del mezzo televisivo su quello della carta stampata nel ruolo di dominatore della contesa elettorale, ed il 1976, con l’accettazione senza mezzi termini della logica mediale da parte degli attori della scena politica, in primis i partiti ed i candidati, sono le due date fondamentali per quanto riguarda la nascita delle nuove campagne elettorali dominate dalla logica mediale. Questa trasformazione delle contese elettorali in Germania ha portato alla situazione odierna, dove più che “campagna di contenuti” si può parlare di campagna dello spettacolo, dell’intrattenimento e del candidate-show.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
48

Melli, Greta, Anna Lascari, and Michela Adele Pozzi. "La Psicologia Analitica ai tempi del Covid-19. Un dialogo a tre." STUDI JUNGHIANI, no. 53 (July 2021): 93–109. http://dx.doi.org/10.3280/jun1-2021oa9684.

Full text
Abstract:
Lo scritto nasce da una serie di videochiamate tra amiche, colleghe, analiste. Le Autrici hanno sentito l'esigenza di lasciare traccia dei sentimenti che in questo momento di emergenza da Covid-19 abitano le stanze d'analisi. Attraverso lo scambio e il dialogo si intrecciano emozioni di paura, tristezza, ansia, incredulità, confusione che pongono analista e paziente in una condizione condivisa e intima, quasi a voler colmare la distanza fisica che è invece imposta. Quali le responsabilità degli analisti? Fare da contenitore alle angosce dilaganti e senza nome del momento; permettere ai pazienti di esplorare il proprio mondo interno in un contesto sicuro, accogliente e nuovo quale quello della terapia online. Muovendosi tra i tre diversi punti di vista e i modelli teorici di riferimento, nell'articolo vengono posti alcuni interrogativi rispetto alle terapie online in risposta all'emergenza sanitaria corrente e a come questo periodo potrebbe diventare un motore di riflessione e di cambiamento; infine, apre a una riflessione più ampia rispetto a come la Psicologia Analitica si possa porre al servizio della comunità.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
49

Pavoni, C., E. Cretella Lombardo, R. Lione, P. Bollero, F. Ottaviani, and P. Cozza. "Orthopaedic treatment effects of functional therapy on the sagittal pharyngeal dimensions in subjects with sleep-disordered breathing and Class II malocclusion." Acta Otorhinolaryngologica Italica 37, no. 6 (December 2017): 479–85. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1420.

Full text
Abstract:
Con il termine Sleep disorder breathing (SDB) s’intendono tutte quelle difficoltà respiratorie che si verificano durante il sonno. Si può osservare una grande variabilità nella sintomatologia dei pazienti affetti da SDB, direttamente proporzionale alla resistenza che le vie aeree superiori offrono al passaggio dell’aria quando queste sono ostruite. L’SDB rappresenta un ampio ventaglio di disturbi che vanno dal russamento primario fino ad arrivare alle apnee ostruttive del sonno. I bambini con problemi respiratori tendono a compensare l’ostruzione delle vie aeree assumendo posizioni caratteristiche, tali da garantire il mantenimento della pervietà delle vie aeree durante il sonno. Un’anomalia di posizione nel sonno, durante la fase di crescita e sviluppo, si ripercuote in un’alterazione dello sviluppo occlusale e in una modifica del pattern di crescita. Le principali alterazioni sono a carico del mascellare superiore, dell’altezza facciale, del tono muscolare e della posizione mandibolare; nei bambini con SDB, infatti, è spesso presente un pattern scheletrico di Classe II, con lunghezza mandibolare ridotta ed overbite aumentato. Lo scopo del presente studio è stato quello di valutare i cambiamenti craniofacciali indotti dalla terapia funzionale di avanzamento mandibolare con particolare riferimento alla dimensione sagittale delle vie aeree, superiori ed inferiori, alla posizione dell’osso ioide e alla posizione della lingua in soggetti con SDB e malocclusione di Classe II, messi a confronto con un gruppo controllo in Classe II non trattato. 51 soggetti (24 femmine, 27 maschi; età media 9,9 ± 1,3 anni) con malocclusione dentoscheletrica di Classe II e SDB trattati con il dispositivo funzionale Monoblocco Modificato (MM) sono stati messi a confronto con un gruppo controllo non trattato di 31 soggetti (15 maschi, 16 femmine; età media 10,1 ± 1,1 anni) presentanti la stessa malocclusione senza SDB. Il gruppo di studio è stato valutato da uno specialista in otorinolaringoiatria per la definizione del tipo di respirazione ed è stato sottoposto ad un esame fisico completo. I genitori di tutti i pazienti hanno completato un questionario per valutare la presenza di sintomi notturni e diurni prima e dopo il test clinico (versione italiana in 22 punti del Pediatric sleep questionnaire, ideato da Ronald Chervin). Le teleradiografie in proiezione latero laterale sono state analizzate all’inizio e alla fine del trattamento con MM. Tutte le misurazioni cefalometriche dei due gruppi sono state analizzate attraverso dei test per la valutazione statistica dei cambiamenti avvenuti durante il trattamento. I risultati hanno evidenziato dei cambiamenti scheletrici favorevoli nel gruppo trattato a tempo T2. La terapia funzionale di avanzamento mandibolare ha indotto dei cambiamenti statisticamente significativi nella dimensione sagittale delle vie aeree, nella posizione dell’osso ioide e nella posizione della lingua in soggetti di Classe II affetti da SDB rispetto ai controlli non trattati. Dopo la terapia ortodontica in 45 pazienti del gruppo di studio è stata osservata una riduzione dei sintomi diurni di SDB. Il trattamento con apparecchiature funzionali, non solo migliora i rapporti tra mascellare superiore e mandibola, ma riduce anche il rischio del collasso delle vie aere superiori. La logica terapeutica si basa sul concetto che tutte le anomalie, legate ad un retroposizionamento mandibolare, beneficiano della terapia funzionale di avanzamento mandibolare, che è in grado di ampliare lo spazio posteriormente alla lingua ed allo stesso tempo promuovere l’avanzamento linguale. Lo spostamento anteriore della mandibola influenza la posizione dell’osso ioide e la posizione della lingua, aumentando lo spazio intermascellare in cui quest’ultima alloggia e migliorando la morfologia delle vie aeree superiori. Ne consegue sia la risoluzione della malocclusione scheletrica di Classe II che il miglioramento dei rapporti retrofaringei, eliminando quei fattori predisponenti per lo sviluppo di disturbi respiratori in età adulta.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
50

Cerullo, Francesco. "Crisi nelle adozioni e tutela dei minori." MINORIGIUSTIZIA, no. 2 (November 2020): 142–47. http://dx.doi.org/10.3280/mg2020-002012.

Full text
Abstract:
Nell'affrontare il tema della tutela dei minori nella crisi della famiglia adottiva, l'autore prende le mosse esaminando l'identità particolare di questo nucleo, ricostruendo la crisi delle relazioni come l'espressione di una violazione del tratto identitario autentico della famiglia adottiva. Esamina la crisi, intesa come espressione di dinamiche comportamentali irregolari poste in essere dal minore adottato; il tempo dell'adolescenza, come momento tipico per l'espressione dei comportamenti trasgressivi che mettono in crisi le relazioni adottive; la lettura emotiva della trasgressione, intesa come strumento per mettere alla prova gli adulti di riferimento, nel momento in cui ritorna, in questa fase di crescita, il dolore dell'abbandono e quindi del tradimento delle relazioni originarie. Illustra gli interventi dell'autorità: il primo vaglio, la comprensione della gravità della problematica, quindi la distinzione delle crisi dai fallimenti, gli interventi di recupero e ristrutturazione adeguati, rivolti all'intero nucleo, se gli adulti dello stesso sono ancora dotati di risorse idonee; o ai soli minori adottati, nel caso di genitori adottivi privi delle risorse e chiusi rispetto a proposte di lavoro che richiedano cambiamenti. In ordine al minore, il modello di sostegno e rieducazione non deve essere di tipo frontale e punitivo ma di tipo terapeutico evolutivo prendendo le mosse proprio dal bisogno emotivo espresso con la condotta irregolare.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!

To the bibliography