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Dissertations / Theses on the topic 'Campioni'

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Libraro, Sofia. "Misure di spettroscopia superficiale su campioni di InGaN/GaN." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14521/.

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Abstract:
Tra i materiali semiconduttori più utilizzati nel settore tecnologico, un ruolo molto importante è giocato dalle leghe di azoto ed elementi del III-gruppo. Una delle caratteristiche che li rende così popolari è la possibilità, variando la composizione degli elementi che costituiscono le diverse leghe di questa famiglia, di ottenere materiali il cui bandgap va dall'infrarosso all'ultravioletto, e ricopre così tutto lo spettro visibile. Questa caratteristica permette l'utilizzo di queste leghe in applicazioni di tipo optoelettronico (LED e laser), ma anche nel settore fotovoltaico, poiché si ha una buona corrispondenza tra la regione dello spettro elettromagnetico coperta dal bandgap di queste leghe e lo spettro solare. Lo scopo di questa tesi è lo studio di alcuni campioni di materiali semiconduttori di questa famiglia, ossia eterostrutture di InGaN/GaN, tramite la tecnica della surface photovoltage spectroscopy. In particolare, le misure effettuate si sono rivolte alla misura del bandgap di tali materiali e alla determinazione del tipo di portatori di carica. Un'ampia parte del lavoro sperimentale è stata inoltre dedicata a test volti a determinare le condizioni ottimali in cui lavorare. Le misure del bandgap dell'InGaN nei campioni ne hanno evidenziato l'andamento decrescente per concentrazioni crescenti di indio, e il valore ricavato per il bandgap del GaN è risultato coerente con quanto riportato in altri studi. Dalla determinazione del tipo di portatori di carica, condotta tramite phase shift spectroscopy, è emersa la diversa natura (n o p) dei picchi relativi all'InGaN a seconda del drogaggio materiale. Dalle misure è anche emerso che uno dei campioni, che ha mostrato dei comportamenti anomali, potrebbe presentare dei difetti nel reticolo cristallino. Un'eventuale prosecuzione di questo studio potrebbe quindi concentrarsi su misure più approfondite volte a determinare la effettiva presenza, ed eventualmente la natura, di tali difetti.
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2

Gaspari, Michele. "Deblurring di campioni di immagini generate da Variational Autoencoders." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
La tesi parla di modelli generativi, in particolare dei Variational Autoencoders, i quali soffrono ancora di problemi di sfuocatura nelle immagini ricostruite e generate. Si propone quindi l'utilizzo di una rete di super risoluzione per rimuovere il rumore presente. Il lavoro ha comportato fare il porting del codice del 2StageVAE, un'estensione a due stadi del VAE tradizionale, da TensorFlow 1 a TensorFlow 2, per poi fare il retraining del modello sul dataset CelebA. Successivamente è stata implementata la DeBlurring Super Resolution Convolutional Neural Network, per poi fare il testing di essa sui campioni generati dal VAE. Dopo una fase d'introduzione ai fondamenti del Deep Learning, nella tesi viene trattato il modello dei Variational Autoencoder da un punto di vista teorico, per esporne poi alcune issues. Si propone il modello del Two Stage Variational Autoencoder utilizzato per il progetto e di seguito l'implementazione della rete di deblurring. Infine si descrive il test con i relativi risultati a cui segue un breve riepilogo con le conclusioni e possibili lavori futuri.
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Labanti, Chiara. "Proprietà di conduzione elettrica in campioni di grafene poroso." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10927/.

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Abstract:
Il grafene, allotropo del carbonio costituito da un reticolo bidimensionale, è uno dei nanomateriali più promettenti allo stato attuale della ricerca nei campi della Fisica e della Chimica, ma anche dell'Ingegneria e della Biologia. Isolato e caratterizzato per la prima volta nel 2004 dai ricercatori russi Andre Geim e Konstantin Novoselov presso l'Università di Manchester, ha aperto la via sia a studi teorici per comprendere con gli strumenti della Meccanica Quantistica gli effetti di confinamento in due dimensioni (2D), sia ad un vastissimo panorama di ricerca applicativa che ha l'obiettivo di sfruttare al meglio le straordinarie proprietà meccaniche, elettriche, termiche ed ottiche mostrate da questo materiale. Nella preparazione di questa tesi ho personalmente seguito presso l'Istituto per la Microelettronica e i Microsistemi (IMM) del CNR di Bologna la sintesi mediante Deposizione Chimica da Fase Vapore (CVD) di grafene "tridimensionale" (3D) o "poroso" (denominato anche "schiuma di grafene", in inglese "graphene foam"), ossia depositato su una schiuma metallica dalla struttura non planare. In particolare l'obiettivo del lavoro è stato quello di misurare le proprietà di conduttività elettrica dei campioni sintetizzati e di confrontarle con i risultati dei modelli che le descrivono teoricamente per il grafene planare. Dopo un primo capitolo in cui descriverò la struttura cristallina, i livelli energetici e la conduzione dei portatori di carica nel reticolo ideale di grafene 2D (utilizzando la teoria delle bande e l'approssimazione "tight-binding"), illustrerò le differenti tecniche di sintesi, in particolare la CVD per la produzione di grafene poroso che ho seguito in laboratorio (cap.2). Infine, nel capitolo 3, presenterò la teoria di van der Pauw su cui è basato il procedimento per eseguire misure elettriche su film sottili, riporterò i risultati di conduttività delle schiume e farò alcuni confronti con le previsioni della teoria.
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Straccia, Mattia. "Analisi di campioni inerti di propellente solido mediante microtomografia ad X." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5243/.

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5

Lini, Matilde. "Microscopia elettronica a scansione: principi, sviluppi ed osservazioni su campioni di nanoparticelle." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
I progressi nella ricerca di nuovi detector più efficaci per la rivelazione del segnale e di sorgenti più efficienti di elettroni rendono la microscopia elettronica a scansione uno degli strumenti più utili e versatili d'indagine microscopica e microanalitica. Attualmente, trova impiego in svariati settori di ricerca, dalla biologia, alla medicina, alla chimica. Per quanto riguarda la fisica, risulta essere uno strumento particolarmente adeguato alla analisi della struttura della materia. Il presente lavoro analizza, da un lato, i principi fisici grazie ai quali funziona il microscopio elettronico a scansione e, dall'altro, attraverso l'analisi di alcuni campioni costituiti da nanoparticelle, le informazioni di tipo morfologico e strutturale che si possono desumere.
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Saluci, Ettore. "Caratterizzazione di campioni stratificati sabbia/argilla mediante tecniche a risonanza magnetica nucleare." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3742/.

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Abstract:
Questo lavoro ha l’obbiettivo di valutare i risultati ottenuti su campioni stratificati sabbia/argilla attraverso l’applicazione della risonanza magnetica nucleare e di confrontare la risposta ottenuta tramite uno strumento di misura di laboratorio con quella di una sonda geofisica normalmente utilizzata per le analisi in pozzo. Tale lavoro si è reso necessario per comprendere le cause per cui la sonda CMR-Tool realizzata da Schlumberger non sia in grado di mettere in evidenza la stratificazione sabbia/argilla che caratterizza il bacino sedimentario dell’Adriatico in cui è presente un importante bacino di coltivazione di gas naturale. La tipica risposta NMR su una formazione stratificata sabbia/argilla è costituita da una distribuzione bimodale dei tempi di rilassamento che la sonda suddetta, nel caso specifico, non è in grado di produrre. Pertanto, per conoscere le cause per cui tale bimodalità della distribuzione non si presenti, è stato necessario confrontare i risultati derivanti dalla sonda CMR-Tool e quelli ottenuti con un rilassometro a basso campo (0,2T) presente nei laboratori LAGIRN della Facoltà di Ingegneria di Bologna. Le misure sono state eseguite su diversi campioni, stratificati e non, realizzati ad hoc con conformazioni diverse per i due strumenti. Si sono inoltre eseguite misure su 4 sabbie a diversa granulometria, per valutare l’andamento dei tempi di rilassamento in funzione della dimensione dei grani. A tal fine, il lavoro di tesi si struttura in cinque capitoli principali. Nei primi due capitoli si sono discusse in breve le metodologie e le tecniche di valutazione delle georisorse fluide e si sono introdotti i principi fisici della risonanza magnetica nucleare ed i meccanismi che regolano tale fenomeno nei mezzi porosi. Nel terzo e quarto capitolo sono descritte le applicazioni petrofisiche, le tecniche e le metodologie di indagine comunemente usate allo scopo di ricavare alcune grandezze fisiche di interesse e gli strumenti adoperati per ottenere le misure geofisiche in pozzo. Nell’ultimo capitolo sono invece esposti, in maniera completa e schematica, le prove sperimentali eseguite sia presso il laboratorio LAGIRN dell’Università di Bologna e presso quello Schlumberger di Pescara. Nella sua impostazione, il lavoro è stato sviluppato per essere studiato e compreso in maniera chiara, cercando di rendere la lettura la più semplice possibile, in relazione con la complessità caratteristica del fenomeno NMR. I risultati ottenuti hanno una valenza importante e di estrema attualità nell’ambito della valutazione delle georisorse fluide ed arricchiscono ancor di più le conoscenze riguardanti le applicazioni delle tecniche a risonanza magnetica nucleare sui mezzi porosi.
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Negroni, Mirko. "Analisi della composizione micropaleontologica di campioni di sedimento marino prelevati in Antartide." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10581/.

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Abstract:
Nel presente lavoro di tesi è stata studiata dal punto di vista micropaleontologico una successione sedimentaria (carota C98) campionata nel Mare di Ross durante la campagna ANTA95 nell’ambito del progetto congiunto Korea -Italia Ross Slope, finanziato dal ProgrammaNazionale di Ricerca in Antartide (PNRA). L’indagine ha riguardato lo studio quantitativo delle associazioni a foraminiferi planctonici e bentonici con l’obiettivo di ricostruire gli scenari paleoambientali e paleoclimatici di quest’area durante il tardo Quaternario. In relazione alle associazioni di foraminiferi ed in base alla biostratigrafia a diatomee, l’intervallo studiato si è deposto durante lo stadio isotopico 5. La presenza di Neogloboquadrina pachyderma ad avvolgimento destrorso, associata ad un aumento delle forme bentoniche è stata messa in relazione con le fasi più calde dello stadio isotopico 5 in cui l’ambiente di mare aperto era caratterizzato da alta produttività primaria in superficie e presenza di materia organica sul fondale permettendo lo sviluppo dei foraminiferi bentonici sul fondale. Al contrario la presenza di intervalli con ridotto numero di specie e aumento della specie Miliammina arenacea è stata correlata con le fasi più fredde dello stadio isotopico 5, associate anche ad a un aumento della corrente fredda, salata HSSW che è una massa d’acqua e determina la corrosione dei carbonati. Il limite inferiore dello stadio isotopico 5 (passaggio stadio isotopico 6/ 5) è caratterizzato da un graduale aumento delle specie e del numero di individui con presenza di clasti centimetrici evidenziando un riscaldamento climatico e la presenza di icebergs. Il limite superiore dell’intervallo studiato (passaggio stadio isotopico 5/4) presenta una drastica riduzione di Foraminiferi bentonici probabilmente dovuta alla presenza di copertura glaciale.
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Pascucci, Elia. "Prototipazione rapida di un bioreattore per la deformazione ciclica uniassiale di campioni biologici." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
Il presente elaborato analizza la letteratura scientifica riguardante gli approcci dell’ingegneria tessutale volti alla sostituzione di tessuto tendineo danneggiato, attraverso l’utilizzo di costrutti ibridi realizzati con biomateriali che ospitino a bordo cellule staminali da indurre verso il fenotipo di interesse. Ogni anno oltre 100.000 pazienti negli Stati Uniti vengono sottoposti a una delle tecniche terapeutiche attualmente disponibili che hanno tuttavia limiti che non consentono una completa risposta funzionale. L’ingegneria tessutale è una nuova e promettente strategia volta ad affrontare tali carenze attraverso la realizzazione di costrutti di tessuto funzionale accresciuti in vitro che siano in grado di svilupparsi in vivo e integrarsi con i tessuti ospitanti. In particolare nell’elaborato viene analizzato uno studio [Putame et al. J Healthc Eng 2019: 3957931. doi: 10.1155/2019/3957931] riguardante l’utilizzo combinato della tecnologia di stampa 3D per permettere la prototipazione rapida di componenti personalizzati e a basso costo di un bioreattore a stiramento con un potenziale di applicazione nell’ambito dell’ingegneria del tessuto tendineo. I risultati promettenti derivanti da questo, ma anche da altri studi, aprono le porte a nuovi approcci che potranno permettere in un futuro lo sviluppo di standard di ingegneria tessutale con applicazione in ambito clinico per integrare e sostituire le terapie tradizionali.
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Strologo, Giulio. "Caratterizzazione di acidi grassi e colesterolo in campioni di Parmigiano - Reggiano a diversa stagionatura." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15871/.

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Abstract:
Questo lavoro di tesi si inserisce nel Progetto PARENT che punta a innovazioni di prodotto nella filiera del formaggio Parmigiano Reggiano. Lo scopo della ricerca sul PR è stato quello di valutare eventuali cambiamenti nella composizione della frazione lipidica per quanto riguarda il contenuto in grasso, la composizione in acidi grassi e colesterolo di diverse forme di PR provenienti da tre diversi caseifici ed a due differenti stagionature: 24 e 36 mesi. La percentuale di grasso estratto nei diversi campioni oscillava in un range da 29 a 32 %, senza mostrare alcuna differenza significativa (p < 0,05) all’interno di uno stesso campione con l’aumentare del tempo di maturazione. Per quanto riguarda la composizione in acidi grassi è stato riscontrato che il predominante nei campioni di PR risulta essere l’acido palmitico (30-32%), seguito in percentuali minori ed in ordine decrescente dall’ acido oleico, stearico e miristico. Considerando invece i gruppi nei quali si raggruppano gli acidi grassi emerge come predominino i saturi (SFA) in tutti i campioni analizzati (range da 64,38 a 66,75 %); a seguire si trovano i monoinsaturi (MUFA), in un range compreso tra il 29,10 e il 30,16 % ed infine i polinsaturi (PUFA), da 4,73 a 5,81 %. Il colesterolo risulta in maggior quantità nei campioni stagionati a 36 mesi dai campioni provenienti dai caseifici mat 245 e 1567, entrambi con un valore di 0,27 g su 100g. In generale però non ci sono differenze significative nei valori di colesterolo tra i diversi campioni di PR (p ≤ 0,05). In conclusione, il tempo di maturazione non è in grado di influenzare la percentuale di grasso e il contenuto in colesterolo; mentre incide, anche se in piccola parte, sulla qualità di acidi grassi.
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Amato, Marco. "L'influenza della precompressione nella prova a taglio dei campioni in muratura: uno studio sperimentale." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11962/.

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Abstract:
Essendo l’Italia un territorio soggetto a violenti e frequenti sismi, ed avendo un importante patrimonio in muratura, è interessante studiare il rapporto tra i due. La muratura è maggiormente resistente contro forze che agiscono nel suo piano, che generano quindi uno sforzo di taglio. Si andrà dunque a valutare sperimentalmente la resistenza a taglio delle murature. Tale campagna sperimentale sarà svolta su campioni di muratura sotto forma di triplette confezionate con due tipi di malta diversi a tre livelli di precompressione differenti. I risultati così ottenuti saranno infine rielaborati in un grafico, il grafico della legge di Coulomb, che mira a cercare un legame lineare tra le tau e le sigma di precompressione. Un valore aggiunto dello studio sta nel monitoraggio costante della prova, dal quale si nota che la precompressione durante questa varia. Portando dunque a due risultati diversi: il primo è un legame tau-sigma con livelli di sigma normativi e uno con legami di sigma effettivi della rottura. La campagna sperimentale, inoltre, comprende anche la valutazione del modulo elastico per i singoli campioni di laterizio e di malta. La malta sarà provata anche per la resistenza a flessione e compressione.
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Fedeli, Ylenia. "Determinazione di acidi grassi liberi in campioni di Parmigiano Reggiano a ridotto contenuto di sale." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/19861/.

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Abstract:
Il Parmigiano Reggiano è un formaggio DOP, semigrasso a pasta cotta. Si tratta di un formaggio a maturazione glicolitica, proteolitica e lipolitica e ognuna di queste fasi riveste un ruolo essenziale nella determinazione della struttura, aroma, sapore e tipicità. L’analisi ha il fine di valutare se vi sia un cambiamento nella frazione lipidica, in riferimento al contenuto di acidi grassi liberi in vari campioni di Parmigiano Reggiano a ridotto contenuto di sale, provenienti da quattro diversi caseifici nelle zone di Reggio Emilia, Modena e Parma, sulla base di due parametri: periodo di salatura (12 o 18 giorni) e dimensione della forma. Gli acidi grassi liberi sono stati caratterizzati quantitativamente e qualitativamente con gascromatografia accoppiata ad un rivelatore a ionizzazione di fiamma (FID). Gli acidi grassi liberi presi in considerazione sono l’acido palmitico (C16:0), l’acido stearico (C18:0) con i relativi isomeri, ovvero l’acido palmitoleico (C16:1c), l’acido oleico (C18:1 c-9) e l’acido linoleico (C18:2 n-6). Le percentuali mostrano una riduzione o un aumento significativo tra i vari acidi grassi nei diversi campioni presi in riferimento a seconda dei parametri utilizzati. Inoltre la quantità totale di acidi grassi liberi (FFA totali) calcolati come mg\100 mg grasso, mostra come in alcuni campioni vi sia un aumento significativo della lipolisi all’aumentare dei giorni di salatura (da 12 a 18), mentre in altri campioni avvenga il fenomeno contrario; oppure mostra un aumento dell’attività lipolitica o una riduzione di essa passando dalla piccola, alla media o alla grande forma. Questa analisi ha dimostrato un andamento piuttosto differente a seconda dei parametri utilizzati e questo è dovuto al fatto che durante la stagionatura del Parmigiano Reggiano entrano in gioco una serie di fattori come l’ aw del prodotto, le condizioni come temperatura e umidità del magazzino, l'attività microbica all’interno delle forme.
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Pappalardo, Maria. "Misure sperimentali e analisi statistica per la valutazione dell'accuratezza dimensionale di campioni realizzati mediante fabbricazione additiva." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
Il presente studio ha posto le basi per la generazione di modelli di correlazione tra parametri di processo e parametri di qualità del prodotto per la tecnologia Multi Jet Fusion. Poiché l'accuratezza dimensionale è ad oggi il principale limite all'applicazione industriale di questa tecnologia, si è deciso di effettuare delle osservazioni e delle misure sperimentali su apposite geometrie benchmark di piccole e medio-grandi dimensioni rispetto allo spazio di costruzione offerto dal sistema HP Jet Fusion 3D 4200. La pianificazione di tali esperimenti è avvenuta con l'obiettivo di generare un modello di correlazione tra l'accuratezza dimensionale e alcuni parametri di processo, quali: dimensione nominale, irradianza ed orientamento. Nello specifico, il lavoro è stato suddiviso come segue. Nel primo capitolo sono state illustrate alcune caratteristiche generali dei processi additivi, per poi passare a descrivere in maniera più dettagliata la tecnologia Multi Jet Fusion. Tale processo è stato analizzato nel capitolo successivo in tutte le sue fasi, dalla progettazione ad hoc dei componenti fino alla fase di post-produzione, ponendo particolare attenzione ai parametri di processo che influenzano la qualità dei componenti stampati. Il terzo capitolo è stato dedicato all’analisi della progettazione degli esperimenti, durante la quale si è messo in evidenza i parametri di processo inclusi e quelli trascurati. Sempre in questo capitolo, sono stati descritti i metodi di misurazione utilizzati, ovvero un calibro digitale e una bilancia di precisione digitale. Infine, nell'ultimo capitolo sono stati descritti e commentati i risultati delle misure effettuate e della loro elaborazione, che è avvenuta per mezzo di tecniche statistiche quali: analisi dei residui, analisi della varianza e analisi di regressione polinomiale.
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Eusebi, Lorenzo. "Variazione del contenuto di composti lipofili in campioni di cardo sottoposti a differenti metodi e tempi di cottura." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
Il cardo domestico (Cynara cardunculus L. var. altilis DC.) è una coltura orticola appartenente al genere Cynara. Il ciclo colturale è annuale, con semina in aprile-maggio e raccolta da novembre a febbraio a seconda della zona di coltivazione. Sono presenti molteplici varietà che si differenziano per le dimensioni, la frastagliatura delle foglie e la presenza o meno di spine sulle foglie; una di queste è il cardo di Cervia, il cui ciclo produttivo avviene in terreno totalmente sabbioso. Nel cardo sono presenti componenti “non nutrienti”, tra cui composti fenolici e alcune classi di composti lipofili, responsabili di potenziali effetti salutistici e di alcune caratteristiche sensoriali del prodotto, tuttavia ancora poco studiati in questa specie. Scopo di questo elaborato è stata quindi la caratterizzazione e quantificazione dei composti lipofili presenti nel cardo e l'analisi della loro variazione quali-quantitativa in relazione al metodo (bollitura e vapore) e al tempo di cottura. I composti lipofili sono stati determinati attraverso gas cromatografia/spettrometrometria di massa. La classe più rappresentata in termini quantitativi è risultata quella dei fitosteroli, seguita da lattoni sesquiterpenici, acidi grassi e in misura minore monogliceridi, idrocarburi, alcoli e triterpeni. È stato evidenziato come la cottura in acqua bollente determini una maggior perdita di sostanza secca, che può influire sulla loro concentrazione. In alcuni casi la concentrazione di questi composti è aumentata a tempi più lunghi di cottura, probabilmente a causa a di una maggior degradazione delle strutture cellulari, che ne aumentano l’estraibilità. Questo fatto può quindi avere un effetto positivo sulla biodisponibilità dei composti lipofili. Per altri composti è stata invece registrata una diminuzione di concentrazione a tempi di cottura relativamente brevi. Nel caso dei lattoni sesquiterpenici, responsabili in parte del gusto amaro, questo potrebbe essere visto come fattore positivo.
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Celani, Laura <1979&gt. "Comprendere la ricerca:studio pilota sull'attitudine e la consapevolezza nei confronti della donazione di campioni biologici e delle Biobanche." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/3120/.

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De, Meo Alessandro. "Valorizzazione di orictocenosi e tafocenosi per la didattica museale: il Museo dei Fossili di Monzuno (Bologna)." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20075/.

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Bosi, Francesca. "Determinazione del contenuto di acrilammide mediante HPLC-ESI-MS/MS in campioni di chips di patate trattate con diverse tecnologie." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
L’acrilammide è una sostanza chimica che si forma nei prodotti alimentari amidacei a partire da zuccheri riducenti e amminoacidi (come l’asparagina) in condizioni particolari. In particolare l’innesco dalla reazione di Maillard, l’utilizzo di calore, la bassa umidità, gli zuccheri riducenti e, appunto, l’asparagina naturalmente presenti nella materia prima, portano alla formazione di tale sostanza. Dagli studi svolti negli ultimi anni dall’EFSA (European Food Safety Authority) sono state riscontrate concentrazioni elevate di acrilammide in gruppi di alimenti come pane e prodotti da forno, caffè e suoi succedanei, alimenti per neonati, patatine fritte e chips di patate. Inoltre le ultime analisi svolte portano a catalogare l’acrilammide tra le sostanze genotossiche e potenzialmente cancerogene per l’uomo. Per tali motivazioni l’EFSA ha invitato tutti gli stati membri ad adottare miglioramenti tecnologici volti ad abbassarne il contenuto nei prodotti alimentari in modo da ridurre anche l’esposizione a tale sostanza da parte dei consumatori. Tale lavoro di ricerca ha come obiettivo principale la determinazione del contenuto di acrilammide in diversi campioni di chips di patate fritte, trattate con PEF o blanching, tramite HPLC-ESI-MS/MS. Le analisi sono state svolte su tre tipi di campioni di chips di patate: patate fritte tal quali; patate trattate precedentemente con PEF e poi fritte; patate trattate precedentemente con blanching e successivamente fritte. Da questa ricerca si vuole osservare come, utilizzando diversi trattamenti sullo stesso campione di patata, varia la concentrazione di acrilammide al fine di individuare un metodo che permetta di ottenere alimenti con un contenuto inferiore di tale sostanza.
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Parasido, Erika Maria <1985&gt. "Analisi fosfo-proteomica di campioni di tumore: il problema della stratificazione dei pazienti ed eterogeneità intra-tumorale nell'era della terapia personalizzata." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amsdottorato.unibo.it/6543/.

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Abstract:
Nella presente tesi indaghiamo la potenzialità di LCM e Reverse Phase Protein microarray negli studi clinici. Si analizza la possibilità di creare una bio banca con line cellular primarie, al fine di conseguire drug test di sensibilità prima di decidere il trattamento da somministrare ai singoli pazienti. Sono stati ottenuti profili proteomici da biopsie pre e post terapia. I risultati dimostrano che questa piattaforma mostra il meccanismo di resistenza acquisito durante la terapia biologica. Questo ci ha portato ad analizzare una possibile stratificazione per pazienti con mCRC . I dati hanno rivelato distinti pathway di attivazione tra metastasi resecabile e non resecabili. I risultati mostrano inoltre due potenziali bersagli farmacologici. Ma la valutazione dell'intero tumore tramite singole biopsie sembra essere un problema a causa dell’eterogeneità intratumorale a livello genomico. Abbiamo indagato questo problema a livello dell'architettura del segnale in campioni di mCRC e ccRCC . I risultati indicano una somiglianza complessiva nei profili proteomici all'interno dello stesso tumore. Considerando che una singola biopsia è rappresentativa di un intera lesione , abbiamo studiato la possibilità di creare linee di cellule primarie, per valutare il profilo molecolare di ogni paziente. Fino ad oggi non c'era un protocollo per creare linee cellulari immortalizzate senza alcuna variazione genetica . abbiamo cosiderato, però, l'approccio innovativo delle CRCs. Ad oggi , non è ancora chiaro se tali cellule mimino il profilo dei tessuti oppure I passaggi in vitro modifichino i loro pathways . Sulla base di un modello di topo , i nostri dati mostrano un profilo di proteomica simile tra le linee di cellule e tessuti di topo LCM. In conclusione, i nostri dati dimostrano l'utilità della piattaforma LCM / RPPA nella sperimentazione clinica e la possibilità di creare una bio - banca di linee cellulari primarie, per migliorare la decisione del trattamento.
In the present thesis we investigate the potentiality of Laser Capture Microdissection (LCM) and Reverse Phase Protein microarray (RPPA) in clinical trials. Also we analyze the possibility to create a primary cell lines bio-bank in order to achieve sensitivity drug tests before to make a treatment decision. Proteomic profiles of pre and post therapy biopsies were obtained from the patients involved in a clinical trial. The results demonstrate that this platform shows the acquired resistance mechanism to the biological therapy. This had led us to discover a better stratification for patient with unresectable colorectal cancer liver metastasis. The RPPA data revealed distinct patterns activation between resectable and unresectable metastasis. Our results show two potential drug targets that could be combined for neo adjuvant treatment. But the evaluation of the whole tumor with single biopsies seems to be a problem due to the genomic intratumor heterogeneity. We investigate this problem in the functional signaling architecture of mCRC and ccRCC. The results indicated an overall similarity in the proteomic profiles within the same tumor. Based on the idea that a single biopsy is representative of a whole lesion, we evaluated the possibility to create primary cell lines, in order to evaluate the molecular profile for each patient for the best personalized therapy. To date there was not a protocol to create immortalized cell lines without any genetic change. We evaluate the innovative approach of the Conditionally Reprogrammed Cells. To date, it is still not clear if those cells mimic the tissue profile or not. Based on a CRC mouse model, our data show a similar proteomic profile between the cell lines and the mouse tissues. In conclusion, our data demonstrate the usefulness of LCM/RPPA platform in clinical trial and the possibility to create a primary cell lines bio-bank to improve treatment decision.
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VITALINI, ALBERTO. "L'uso delle reti sociali per la costruzione di campioni probabilistici: possibilità e limiti per lo studio di popolazioni senza lista di campionamento." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2011. http://hdl.handle.net/10280/984.

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Abstract:
Il campionamento a valanga è considerato un tipo di campionamento non probabilistico, la cui rappresentatività può essere valutata solo sulla base di considerazioni soggettive. D’altro canto esso risulta spesso il solo praticamente utilizzabile nel caso di popolazioni senza lista di campionamento. La tesi si divide in due parti. La prima, teorica, descrive alcuni tentativi proposti in letteratura di ricondurre le forme di campionamento a valanga nell’alveo dei campionamenti probabilistici; tra questi è degno di nota il Respondent Driven Sampling, un disegno campionario che dovrebbe combinare il campionamento a valanga con un modello matematico che pesa le unità estratte in modo da compensare la non casualità dell’estrazione e permettere così l’inferenza statistica. La seconda, empirica, indaga le prestazioni del RDS sia attraverso simulazioni sia con una web-survey su una comunità virtuale in Internet, di cui si conoscono la struttura delle relazioni e alcune caratteristiche demografiche per ogni individuo. Le stime RDS, calcolate a partire dai dati delle simulazioni e della web-survey, sono confrontate con i valori veri della popolazione e le potenziali fonti di distorsione (in particolare quelle relative all’assunzione di reclutamento casuale) sono analizzate.
Populations without sampling frame are inherently hard to sample by conventional sampling designs. Often the only practical methods of obtaining the sample involve following social links from some initially identified respondents to add more research participants to the sample. These kinds of link-tracing designs make the sample liable to various forms of bias and make extremely difficult to generalize the results to the population studied. This thesis is divided into two parts. The first part of the thesis describes some attempts to build a statistical theory of link-tracing designs and illustrates, deeply, the Respondent-Driven Sampling, a link-tracing sampling design that should allow researchers to make, in populations without sampling frame, asymptotically unbiased estimates under certain conditions. The second part of the thesis investigates the performance of RDS by simulating sampling from a virtual community on the Internet, which are available in both the network structure of the population and demographic traits for each individual. In addition to simulations, this thesis tests the RDS by making a web-survey of the same population. RDS estimates from simulations and web-survey are compared to true population values and potential sources of bias (in particular those related to the random recruitment assumption) are discussed.
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Baldessarelli, Davide. "Analisi del trasferimento di composti fenolici in campioni non stabilizzati di succo d?uva (vitis vinifera l.) biologico mediante tecniche di macerazione alternative." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9404/.

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Abstract:
Il seguente elaborato prende le mosse da un progetto, denominato Nutrid’Uva, promosso e attivamente concretizzato dall’azienda bresciana “Cascina Belmonte” di concerto con il laboratorio del Campus di Scienze Alimentari di Cesena (Università di Bologna). In particolare, si è voluta sperimentare l’applicazione di processi innovativi per la produzione di succo d’uva bio e bevande a base di succo d’uva bio proveniente da uve biologiche coltivate nell’areale della Valténesi (sponda occidentale del Garda), stabilizzati mediante l’uso di alte pressioni idrostatiche e senza trattamento termico. In questi termini, il presente lavoro ha l’obiettivo di: delineare il quadro generale in cui si inserisce il progetto, arricchendolo con spunti tratti dalle pratiche di processo seguite in loco; determinare il contenuto delle classi polifenoliche presenti nei campioni di alcuni succhi sottoposti a differenti tecnologie di macerazione in confronto all’abituale processo di lavorazione aziendale (vitigni ibridi diretti produttori, Barbera, Merlot, Cabernet). Si è proceduto dunque attraverso l’analisi spettrofotometrica delle principali classi di composti fenolici e dell’attività antiossidante.
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Semprini, Alice. "Trattamenti innovativi a base di idrossiapatite per il consolidamento della Pietra leccese: efficacia a confronto su campioni degradati artificialmente e con presenza di sali." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
In questo studio è stata indagata l’efficacia di un nuovo consolidante inorganico a base di idrossiapatite (HAP) su due calcari porosi, la pietra leccese e il calcare globigerina, che sebbene considerati simili in letteratura differiscono per microstruttura e composizione. L’idrossiapatite può essere ottenuta per sintesi 'wet' facendo reagire un precursore fosfatico (DAP) con ioni calcio presenti nel substrato o aggiunti esternamente. Il trattamento ha già dato risultati promettenti su altri litotipi, ma per la pietra leccese l’efficacia del trattamento era ancora da indagare compiutamente, quindi sono state effettuate prove su campioni degradati termicamente, così da avere assenza di sali e degrado uniforme. Sono state considerate formulazioni con due diverse concentrazioni di DAP (3M e 0,1M) e diversa aggiunta di ioni calcio. Nella soluzione 0,1M è stato aggiunto etanolo per favorire la dissociazione in ioni PO43- che possono reagire e formare HAP. I risultati sono stati messi a confronto con quelli ottenuti dal trattamento tradizionale con silicato di etile (TEOS): sono stati valutati gli effetti del degrado, la variazione delle proprietà meccaniche, la formazione di fasi dopo il trattamento e un primo studio sulla durabilità. I risultati ottenuti sono buoni per entrambi i trattamenti, soprattutto per quello 3M: un buon aumento delle proprietà meccaniche, una buona profondità di penetrazione e l’assenza di fasi metastabili o sottoprodotti dannosi; i risultati sono confrontabili o superiori a quelli dati dal TEOS. Il trattamento 0,1M ha invece un’efficacia minore, forse a causa dell’elevata porosità dei substrati che richiedono un’alta quantità di HAP, pertanto la sua ottimizzazione è attualmente in corso. Inoltre per la prima volta il nuovo trattamento è stato applicato su supporti contaminati da sali, quasi sempre presenti in situ, indagando la possibile formazione di fasi metastabili solubili in grado di ridurre il successo del trattamento.
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Guercia, Thomas. "Caratteri geochimici dei sedimenti superficiali della costa antistante la Puglia, Adriatico meridionale." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
La tesi comprende un lavoro di analisi e rielaborazione di dati derivanti da prove XRF di laboratorio. Queste prove analitiche sono state eseguite su campioni di sedimenti di piattaforma prelevati nelle zone a sud di Bari fino allo stretto di Otranto, Puglia centro-meridionale. Dai risultati sono stati elaborati mappe e grafici (con Excel, GCDkit e QGis) per riuscire ad identificare dei raggruppamenti dei campioni. Da ciò è emerso che vi sono un paio di campioni che risultano anomali rispetto ad un cluster principale ove i rapporti fra SiO2 - Al2O3 (legato a minerali argillosi) - CaO vanno nettamente a favore del primo. Grazie all'ausilio delle mappe si è osservato anche che vi sono due elementi minori, quali Ni e Zr, che hanno degli allineamenti particolari e quindi sono anch'essi oggetto di studio, soprattutto perché danno informazioni riguardanti la possibile provenienza del sedimento che viene analizzato.
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Ragazzini, Giulia. "Dieta di sostituzione con alimenti a base di grano khorasan KAMUT in pazienti affetti da diabete di tipo 2: Valutazione dell'effetto sull'espressione genica in campioni di sangue intero." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14588/.

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Abstract:
Il diabete mellito di tipo 2 (T2DM) è una patologia cronica multifattoriale, la cui incidenza è correlata a fattori socio-economici e comportamentali. Sono ormai numerose le evidenze epidemiologiche che dimostrano la correlazione tra uno stile di vita scorretto e l’insorgenza di T2DM. Essendo la dieta uno dei maggiori fattori di rischio modificabili, la ricerca in ambito nutrizionale si è adoperata nell’ultimo decennio al fine di ridurre il rischio di insorgenza di T2DM e di possibili complicanze attraverso il miglioramento del controllo glicemico e lipidico. In tale ambito, l’Università di Firenze, in collaborazione con l’Ospedale Careggi di Firenze, ha condotto recentemente un trial clinico di intervento per valutare se il consumo regolare di alimenti a base di grano khorasan KAMUT® potesse coadiuvare le terapie nel controllo glicemico, rispetto ad una dieta a base di prodotti con grani moderni. Dati i risultati clinici positivi, è nata una collaborazione con l’Università di Bologna volta a chiarire il meccanismo alla base delle evidenze cliniche mediante valutazione dell’espressione di alcuni geni chiave. Poiché il diabete causa infiammazione cronica e sbilanciamento dell’omeostasi redox, si è ipotizzato il coinvolgimento di meccanismi molecolari connessi alla protezione dal danno ossidativo e infiammatorio, nonché al controllo glicemico. Pertanto, è stata valutata l’espressione del fattore di trascrizione PPARG, coinvolto nell’omeostasi lipidica, di geni legati alla via del segnale PI3K/AKT/mTOR, fondamentale nella regolazione del metabolismo glico-lipidico, e geni della via del segnale Nrf2–Keap1, strettamente connessa alle difese antiossidanti. A seguito di analisi tramite qPCR, è stata riscontrata una down-regolazione del gene codificante per Keap1, dalla dieta con prodotti a base di grano KAMUT® e, al contrario, una up-regolazione dalla dieta con prodotti a base di grani moderni. Tuttavia, le basi molecolari di tali effetti risultano ancora da chiarire.
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Berretti, Samuele. "Reingegnerizzazione del software di controllo di una macchina riempitrice per l'interfacciamento con il sistema di acquisizione dati iFIX." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/17497/.

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Abstract:
In questa tesi è proposto il caso di lavoro di reingegnerizzazione del software di controllo di una macchina automatica che riempie flaconi con polveri farmaceutiche, li pesa e li tappa. Questa necessità è nata a fronte dell'aggiornamento del sistema HMI/Scada installato sulla macchina: si passa da un sistema Scada proprietario ad iFIX sistema commerciale. Sono state necessarie diverse riprogettazioni per adeguare correttamente le funzionalità atte all'interfacciamento con iFIX. Le funzionalità riprogettate sono state poi testate su un PC di controllo di priva e una versione demo di iFIX.
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Fontes, Sofia Alexandra Correia Rodrigues Dias. "Formas do Inacabado em Jane Campion." Master's thesis, Universidade de Aveiro, 2002. http://hdl.handle.net/10773/21914.

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Abstract:
Mestrado em Estudos Ingleses
Na minha dissertação, “Formas do Inacabado ou a Improbabilidade da Plenitude na obra de Jane Campion”, optei por não me debruçar sobre cada um dos filmes da realizadora Neozelandesa, de uma forma cronológica ou exaustiva, mas sim por analisar a sua maioria de acordo com as escolhas temáticas evidenciadas, e por me referir a alguns apenas em relação a uma qualquer dimensão específica explorada mais profundamente num outro espaço, mas de interesse com vista à consecução dos objectivos propostos. Preside a este trabalho a convicção de que Campion representa um desafio para o nosso tempo, na medida em que a complexidade dos seus filmes questiona as noções comummente aceites de verdade, significado, normalidade, realidade, poder e cinema. Defendo, assim, que a sua rebeldia perante a imposição de regulamentar significados contraria uma tendência generalizada no sentido da supressão da diferença e da alteridade. O desafio de Campion deriva da forma como impregna os seus filmes de formas plurais do inacabado, tanto na escolha dos contos que conta, como na criação dos seus personagens ou ainda na resolução das suas narrativas, particularmente, no que concerne o final dos seus filmes. Defendo que tal suspensão não é senão o reflexo da sugestão de Campion de que a plenitude, o Todo, na vida, e, nomeadamente na vida de uma mulher, é altamente improvável. Abordo o lugar de Jane Campion no contexto do debate feminista contemporâneo, articulando a representação preferencial da autora de experiências femininas muito singulares, com a sua escolha intencional de frequentemente menosprezar, e mesmo ridicularizar num tom amargo, as posições ideológicas patriarcais, movimentando-se para além dos limites de representação e significados convencionais, sabotando a racionalidade. Concluo a presente dissertação concentrando-me na forma como o ‘incompleteness’ em Campion contribuíu para elevar a cineasta ao estatuto de auteur.
In my dissertation, “A Sense of Incompleteness or The Improbability of Wholeness in Jane Campion’s Work”, I chose not to focus on each of Jane Campion’s films in a chronological or exhaustive way, but rather to look at most of them, according to the director’s choice of content, and at some only in relation to a specific dimension explored deeper elsewhere, of interest to the purpose of the dissertation. My claim throughout this work is that Jane Campion presents a challenge to our time, in that the complexity of her films defies commonsense notions of truth, meaning, normality, reality, power and the film experience. I suggest that her defiance of the desire to regulate meaning disputes a general tendency to the suppression of difference / alterity. Campion’s challenge derives from her unique way of delivering viewers a pervasive sense of incompleteness, either in her choice of tales to tell, her construction of characters or the unfolding of the narratives told, particularly her endings. I argue that such incompletenesses are but the reflection of Campion’s suggestion that wholeness in life, and particularly, in women’s life, either in the past or nowadays, is highly improbable. I discuss Jane Campion’s place within the context of feminist politics, articulating her preferential representation of specific female experiences, with her intentional choice to often undermine, even bitterly ridicule, patriarchal ideological positions, working beyond the boundaries of conventional representation and meaning and sabotaging the rationality of consciousness, whilst alluding to the director’s resistance to easy labelling. I conclude the work by concentrating on how Campion’s incompleteness has contributed to promote her to the level of auteur.
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Linskie, Mike. "Camping Out." VCU Scholars Compass, 2014. http://scholarscompass.vcu.edu/etd/3377.

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Abstract:
This thesis explores my personal mythology, and its relation to all things found not only in my studio practice but the work itself. Biographical anecdotes are shared as well as ideas on drawing, home décor, collecting, craft, art history, storytelling, and camp. Camp provides the space in which all aspects of my practice and work reside.
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Husoy, Lance Arthur. "Thomas Campion and the web of patronage." Thesis, National Library of Canada = Bibliothèque nationale du Canada, 1998. http://www.collectionscanada.ca/obj/s4/f2/dsk2/tape15/PQDD_0003/MQ34490.pdf.

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Mussard, Alice. "Intertextualité et intermédialité dans l'œuvre de Jane Campion : vers un métacinéma postmoderne." Thesis, La Réunion, 2010. http://www.theses.fr/2010LARE0012.

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Abstract:
L'étude des ressorts de l'intertextualité et de l'intermédialité dans l'œuvre de Jane Campion met en relief les enjeux d'un métacinéma postmoderne, tout d'abord à travers la question de l'adaptation. Illustrant le processus de novellisation, le roman Holy Smoke (1999) se clôt avec une mise en abyme fictionnelle qui, en proposant une fin alternative au roman au carrefour entre fiction policière et pastiche de texte biblique, place la question de l'écriture au centre de l'œuvre. Dans In the Cut [2001], les multiples citations littéraires du récit constituent des points névralgiques qui remettent régulièrement en question le devenir de l'œuvre et de l'héroïne. Enfin, dans An Angel at my Table [1991], le leitmotiv du cheminement et les fuites répétées d'une insaisissable protagoniste, combinés à l'utilisation d'une caméra aérienne dans le prologue et l'épilogue filmiques, se rapportent à une dimension réflexive du projet biographique. Dans le droit prolongement de ces dispositifs métatextuels, la mise en abyme des modes d'expression artistique permet à la fiction campionienne de faire retour sur elle-même. Le flash de dessin animé illustre la force de l'hypotypose en déployant des micro-fictions enchâssées, tandis que l'utilisation du tableau comme instrument métatextuel, l'allusion au conte ou encore la mise en scène du geste créatif transcendant donnent au film les moyens de se sonder lui-même. Pour finir, dans une démarche typiquement lacanienne qui distingue irrémédiablement le réel de sa représentation symbolique, Campion place sur un même plan fiction et documentaire. L'insert du documentaire botanique, du reportage sur les sectes ou des images d'archives dans la fiction dessinent des formes spécifiques de rencontres médiatiques, à travers lesquelles peuvent être identifiées l'anamorphose, la métalepse ou l'homologie intermédiales. Dans ce jeu permanent avec la frontière, l'iconographie fictionnelle emprunte les codes de représentation du réel comme avec Peel [1982], le biopic réalistico-magique, Passionless Moments [1984], le pastiche de documentaire, ou encore l'imitation d'images d'archives associées à des motifs surréalistes dans le travelogue de Portrait of a Lady. Dans cette confrontation des images documentaires et fictionnelles, le film engage à nouveau une réflexion métafilmique où le réel se donne comme l'impossible horizon de toute représentation
The study of intertextuality and intermediality in Jane Campion’s artistic creations casts light upon the mechanism of postmodern metacinema, an issue that is raised first through the question of adaptation. Holy Smoke (1999) ends with a mise en abyme through which the writing process is put at the core of the novel. With In the Cut [2001], the literary quotations are landmarks that regularly put into question the destiny and destination of the heroïn and of the fiction. Finally, in An Angel at my Table [1991], the recurrent images of Janet’s itinerary and the use of aerian tracking shots can be viewed as autoreferential devices. The embedding of other artistic genres within the movie also allows the fiction to comment on itself. The cartoon sequences bring about the essence of hypotyposis. The use of paintings as referential material, the allusions to fairy tales and the shooting of transcending creative moments give to the movie the tools to speak about itself. Lastly, in a typically lacanian approach, Campion puts fictions and documentaries on the same level when contrasted to the real. The botanical documentary footage, the report on sects or the archives shed light upon specific types of intermediality : the anamorphosis, the metalepsis and the homological structure. Moreover, the fiction borrows the codes of representation to the informational genres with the magical-realistic biopic, the imitation of the documentary footage or archives sometimes combined with surrealistic developments. In contrasting the fictional and the informational, the movie leads to a metafilmic reflection, in which the Real stands for the unreachable horizon of any form of representation
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Brohm, Michael. "Bokningssystem Ursands camping AB." Thesis, University West, Department of Informatics and Mathematics, 2003. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:hv:diva-459.

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Di, Molfetta Sabino. "Studio del modello di vita e di affidabilità di condensatori "Brick" in film per applicazione Automotive per macchine elettriche o ibride." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
Il mio progetto di tesi dal titolo "Studio del modello di vita e di affidabilità di condensatori "Brick" in film per applicazioni Automotive per macchine elettriche o ibride, è stato svolto in collaborazione con un'azienda di prodotto, leader mondiale nella progettazione e produzione di condensatori. L'obiettivo del mio progetto è stato quello di studiare, da un punto di vista affidabilistico, i modelli di vita dei condensatori in film di polipropilene utilizzati per applicazioni automotive. I test analizzati consistono nel sottoporre il dispositivo a determinati stress di temperatura e tensione, dalla durata variabile di tn ore, in modo tale da valutare l'affidabilità e la vita attesa garantita dal condensatore. Le attività svolte possono essere suddivise in tre grandi blocchi: organizzazione dei dati, andando a considerare un unico "failure mode", "Fitting" dei dati tramite il modello considerato ed infine costruzione del Test Plan in modo da soddisfare le seguenti richieste aziendali: determinazione della durata di ciascuno stress, determinazione del numero di campioni per ogni livello di stress e determinazione dei livelli di stress.
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Dunn, Leslie C. "The poetics of song : Thomas Campion and Renaissance Melopoeia." Thesis, University of Cambridge, 1987. http://ethos.bl.uk/OrderDetails.do?uin=uk.bl.ethos.293754.

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FERNANDES, Silvana Torquato. "Uma outra representação da modernização em Campina Grande: a cidade nas páginas do Diário da Borborema (1960/1980)." Universidade Federal de Campina Grande, 2011. http://dspace.sti.ufcg.edu.br:8080/jspui/handle/riufcg/1630.

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Abstract:
Submitted by Johnny Rodrigues (johnnyrodrigues@ufcg.edu.br) on 2018-09-03T19:11:36Z No. of bitstreams: 1 SILVANA TORQUARTO FERNANDES - DISSERTAÇÃO PPGH 2011..pdf: 957299 bytes, checksum: d4c8c0c39673ba1cbe32de58b3b57991 (MD5)
Made available in DSpace on 2018-09-03T19:11:36Z (GMT). No. of bitstreams: 1 SILVANA TORQUARTO FERNANDES - DISSERTAÇÃO PPGH 2011..pdf: 957299 bytes, checksum: d4c8c0c39673ba1cbe32de58b3b57991 (MD5) Previous issue date: 2011-03
O presente estudo objetiva compreender como ocorreu a modernização em Campina Grande nos anos de 1960, 70 e 80 através das representações do Diário da Borborema pautado nos estudos sobre a historiografia das cidades. Nesse sentido, buscamos apresentar quais foram os indícios e sinais apresentados pelo meio impresso que caracterizaram essa busca por uma cidade moderna. A partir das noções de representação difundida pelo historiador francês Roger Chartier, percebemos como uma determinada realidade foi construída, dada a ler. Entraram em pauta as contribuições teóricas do italiano Carlo Ginzburg, que dialoga com o modelo epistemológico chamado de paradigma indiciário. Outros autores que trabalham sobre definições e construções sobre modernização/modernidade também ajudaram a discutir esse processo em Campina Grande. Com base nessas referências, tentamos apresentar e descrever a conquista de equipamentos considerados modernos pela elite e políticos, assim como as reformas urbanas que possibilitaram uma nova paisagem para a cidade. Além de analisarmos as representações sobre a luta pela industrialização como saída para crise que se instalou após o declínio da cultura do algodão na década de 1960. E a mudança de discurso quando o jornal encampou, juntamente com a comunidade estudantil e os políticos, o processo de reconhecimento e consolidação do ensino superior. Portanto, o que se almejou neste trabalho foi construir uma narrativa com base nas edições do Diário da Borborema sobre esse processo de modernização que tanto se almejou no século XX.
This study aims to understand how modernization has occurred in Campina Grande in 1960, 70 and 80 through the representations of the Diário da Borborema based on studies on the history of cities. Accordingly, we present what were the clues and signs presented by the print medium that characterized the quest for a modern city. Starting from the notions of representation expanded by the French historian Roger Chartier, we see how a certain reality is constructed, given to read. Entered on the agenda the theoretical contributions of the italian Carlo Ginzburg, which speaks to the epistemological model called evidential paradigm. Other authors working on definitions and constructions of modernization and modernity also helped to discuss this process in Campina Grande. Based on these references, we try to present and describe the conquest of modern equipment considered by the elite and politicians, as well as the reforms that opened up a new urban landscape for the city. We also analyzed the representations of the struggle for industrialization as a solution to the crisis that has developed after the decline of cotton in the 1960s. And the change of address when the newspaper took over, along with the student community and politicians, the process of recognition and consolidation of higher education. So, what is longed for this work was to construct a narrative based on the issues of the Diário da Borborema on this process of modernization that is both longed for in the twentieth century.
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Bethaz, Alberto. "Studio dell'innesco di frane rapide in un'area campione dell'Appennino Bolognese." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8254/.

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Abstract:
Il lavoro di tesi ha preso spunto da un fenomeno franoso avvenuto a Porretta Terme (provincia di Bologna), nell’autunno 2008, a causa di abbondanti precipitazioni, in tale occasione si innescò una colata rapida di detriti che invase la strada statale n. 64 e lambì la ferrovia che collega l’Emilia Romagna e la Toscana. I detriti colpirono anche un’abitazione, senza per fortuna causare perdite umane ne danni ingenti, ma l’evento riscosse numerose attenzioni da parte della popolazione locale, preoccupata che fenomeni del genere potessero ripetersi anche in altre zone e senza alcun preavviso. L’evento allertò anche la Protezione Civile regionale che da subito si interessò all’applicazione di metodi in grado di prevedere la suscettività areale da frane di questo tipo. Metodi previsionali per colate rapide sono stati sviluppati negli ultimi anni in diverse università sia in Europa sia negli Stati Uniti d’America. Lo scopo è quello di prevedere le possibili zone di innesco e individuare le soglie di precipitazione critica in modo da realizzare carte di suscettività a scopo di pianificazione territoriale e mitigazione del rischio. Il lavoro, durato diversi mesi, è passato attraverso diverse fasi. In primis si è proceduto a sopralluoghi di campo al fine di inquadrare l’area oggetto di studio dal punto di vista geologico e geomorfologico. Successivamente è stata svolta una fase di campionamento sul terreno; tramite una trivella manuale sono stati effettuati numerosi carotaggi (circa 60) sparsi sull’intero versante oggetto di studio, al fine di ricavare un dato relativo allo spessore del suolo. Inoltre sono stati raccolti dei campioni di terreno, analizzati successivamente in laboratorio al fine di ricavarne le curve granulometriche e alcuni dati caratterizzanti. Terminata la fase sul terreno, si è provveduto ad effettuare le prove di laboratorio (curve granulometriche, limiti di Attemberg, etc). Grazie ai dati raccolti, è stato possibile applicare un modello previsionale di stabilità superficiale, TRIGRS 2.0 basato sull’infiltrazione in un mezzo non saturo di una precipitazione di durata finita. Particolare attenzione è stata rivolta ai metodi per la previsione dello spessore del suolo (Z Model, S Model, Sexp Model) e alla loro influenza nella suscettività da frana superficiale.
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DeYoung, Brett John. "Wilderness camping and leadership development." Theological Research Exchange Network (TREN), 2005. http://www.tren.com.

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Kilroy, Gerard. "The heart in hiding : transcribing the memory of Edmund Campion." Thesis, Lancaster University, 2003. http://ethos.bl.uk/OrderDetails.do?uin=uk.bl.ethos.420558.

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SANTOS, Iane Caroline Lima. "Campina Grande na passarela: O alinhavo da moda e da mídia nas décadas de 1960 e 1970." Universidade Federal de Campina Grande, 2012. http://dspace.sti.ufcg.edu.br:8080/jspui/handle/riufcg/1916.

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Abstract:
Submitted by Johnny Rodrigues (johnnyrodrigues@ufcg.edu.br) on 2018-10-08T16:51:51Z No. of bitstreams: 1 IANE CAROLINA LIMA SANTOS - DISSERTAÇÃO PPGH 2012..pdf: 20096934 bytes, checksum: 6c5f03294ff8ab296ba72594274fa972 (MD5)
Made available in DSpace on 2018-10-08T16:51:51Z (GMT). No. of bitstreams: 1 IANE CAROLINA LIMA SANTOS - DISSERTAÇÃO PPGH 2012..pdf: 20096934 bytes, checksum: 6c5f03294ff8ab296ba72594274fa972 (MD5) Previous issue date: 2012-09
O presente estudo objetiva tecer reflexões acerca das transformações ocorridas na cidade, no modo de viver e de se vestir durante as décadas de 1960 e 1970, considerando essas transformações como um reflexo do processo histórico onde estão inseridas, tentando desmistificar a idéia de que este tema é supérfluo, intimamente conectado e indissociável do luxo, além da crença de que isto em nada interfere na sociedade. Dessa forma, buscaremos observar nessas transformações que perpassam em torno das representações de "estar na moda", como permeadas de um discurso intencional, dos meios que as divulgam para grande parte da população mundial. Sendo assim, buscaremos discorrer acerca das mutações pertinentes, bem como os meios que faziam com que tais modelos fossem propagados ao público espectador por meio de uma pesquisa baseada em filmes, revistas e jornais da década de 50. Numa análise das práticas e dos discursos que permearam a realização de tais representações e que podem ser percebidos nos filmes e propagandas da época em questão, pretendemos discutir como estes apresentam os sentimentos de desejo, idealizadores de um ideal almejado de ser mulher em Campina Grande.
This study aims to weave reflections on the changes occurring in the city, the way of life and dress during the 1960s and 1970s, considering these changes as a reflection of the historical process in which they live, trying to demystify the idea that this subject is superfluous, intimately connected and inseparable from the luxury beyond belief that this in no way interferes in society. Thus, we try to observe these transformations that pass around the representations of "being fashionable" as a discourse permeated intentional means to disclose that much of the world's population. Therefore, we will seek to discourse about the relevant mutations, as well as the means that made such models were propagated to the viewing audience through a search based on films, magazines and newspapers from the 50's. In an analysis of the practices and discourses that have permeated the conduct of such representations and that can be seen in movies and advertisements of the era in question, we want to discuss how they present the feelings of desire, creators of a desired ideal of womanhood in Campina Grande.
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Nino, Noemi. "Studio dello spettro radio di un campione di radio sorgenti compatte." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14641/.

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Abstract:
Le sorgenti giovani (CSS/GPS) sono oggetti intrinsecamente compatti e interamente contenute nella galassia ospite. Sono definite giovani in quanto l'età tipica dell'emissione radio è inferiore a 100.000 anni. Costituiscono una frazione significativa dei campioni di radio sorgenti limitati in flusso. In questo lavoro sono state analizzate 16 radio sorgenti da un campione di oggetti deboli, per studiarne l'evoluzione dello spettro di emissione, nell'ipotesi di una regione omogenea in espansione adiabatica. Lo spettro delle sorgenti è prodotto da radiazione di sincrotrone autoassorbito. Con lo sviluppo evolutivo della radio sorgente il massimo di emissione si sposta a frequenze via via più basse, permettendo una stima delle dimensioni lineari in funzione della frequenza di tale massimo. Confrontando i dati analizzati con quelli presenti in letteratura è stata poi determinata la velocità di espansione delle sorgenti, che ci si aspetta essere intorno a 0.2/0.3 c. Dall'evoluzione dello spettro e dalle velocità di espansione è stato concluso che le ipotesi di partenza sono troppo semplicistiche. In effetti l'evoluzione delle sorgenti giovani non è così regolare come descritta dai semplici modelli ora disponibili.
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Fredriksson, Anna, and Rebecka Sandberg. "En skattjakt i camping- och hotellbranschen : En kvalitativ marknadsundersökning av AR-Gamification i camping- och hotellverksamheter." Thesis, Umeå universitet, Företagsekonomi, 2020. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:umu:diva-172738.

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Abstract:
Användandet av tekniska verktyg förutspås vara en viktig del av hur camping- och hotellverksamheter utvecklar sina kundrelationer. Existerande forskning fokuserar mestadels på Augmented Reality och gamification som separata koncept. Tidigare forskning visar att Augmented Reality såväl som Gamification kan nyttjas av serviceverksamheter för att skapa värde för sina kunder i form av stärkt kundengagemang, sociala fördelar och en stärkt marknadsposition för företaget. Det blir allt vanligare för företag att använda digitala marknadsföringsverktyg för att styra sina kunders beteende och skapa kundlojalitet. En avsaknad av att tillämpa tekniken som ett förenat koncept, AR-Gamification, inom camping- och hotellverksamheter har noterats. Denna studie ämnar öka förståelsen för vilket intresse och acceptans det finns för AR-Gamification inom camping- och hotellverksamheter. För att undersöka detta har en marknadsundersöknings gjorts. Som verktyg för undersökningen har TAM använts. I tidigare forskning används denna modell för att studera hur ny teknik tas emot och accepteras, vilket ligger i linje med denna studies syfte. Påverkande faktorer i hur teknik tas emot och accepteras identifieras i TAM i variabler kring externa faktorer, uppfattad användbarhet samt uppfattad användarvänlighet. Start up-företaget JIVVIS produkt, en AR-Gamifierad Skattjakt har använts för att konkretisera tekniken som studeras. Utifrån det har slutsatser dragits gällande AR-Gamification i stort för hela camping- och hotellbranschen. Marknadsundersökningen resulterar i en modifierad TAM för studiens kontext. Denna slutgiltiga TAM genereras utifrån tidigare forskning och modifierats utifrån resultatet som presenteras utifrån studiens insamlade empiri. Studiens empiri bekräftar vissa aspekter av tidigare forskning men har även resulterat i oanade teman vilket ses som studiens teoretiska bidrag. Av de externa faktorer som identifierats i tidigare forskning kunde variabeln målgrupp bekräftas vara en påverkande faktor utifrån studiens insamlade data. Utöver detta uppkom oanade teman i användbarhet såväl som användarvänlighet av AR-Gamification inom camping- och hotellkontext. Användbarhet av AR-Gamification inom verksamheterna sågs inte bara i den AR-Gamifierade Skattjakt som presenteras utan även som verktyg för att effektivisera och underlätta gästernas hotellvistelse i form av en AR-Gamifierad Karta. Respondenterna i studien betonade, precis som tidigare forskning, den tekniska komplexitetens inverkan på acceptansen med tillskottet att den bör beaktas både ur slutanvändarperspektiv samt verksamhetsperspektiv. Studiens resultat kan stå till grund för om och hur JIVVI såväl som andra bolag med ARGamificationrelaterade tjänster/produkter ska närma sig camping- och hotellbranschen. Studien ger även ökad förståelse för intresset och acceptansen för AR-Gamification och kan därigenom ge företag insikter om hur de bör anpassa sin produkt/tjänst utifrån branschens önskemål.
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Sheeky, Hazel. "Camping and tramping, Swallows and Amazons." Thesis, University of Newcastle Upon Tyne, 2012. http://hdl.handle.net/10443/1502.

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Abstract:
For many in Britain, the interwar period was a time of significant social, political and cultural anxiety. In the aftermath of the First World War, with British imperial power apparently waning, and with the politics of class becoming increasingly pressing, many came to perceive that traditional notions of British, and particularly English, identity were under challenge. The interwar years saw many cultural responses to the concerns these perceived challenges raised, as seen in H. V. Morton’s In Search of England (1927) and J. B. Priestley’s English Journey (1934). The sense of socio-cultural crisis was also registered in children’s literature. This thesis will examine one significant and under-researched aspect of the responses to the cultural anxieties of the inter-war years: the ‘camping and tramping’ novel. The term ‘camping and tramping’ refers to a sub-genre of children’s adventure stories that emerged in the 1930s. These novels focused on the holiday leisure activities – generally sailing, camping and hiking - of largely middle-class children in the British (and most often English) countryside. Little known beyond Arthur Ransome’s ‘Swallows and Amazons’ novels (1930-1947), this thesis undertakes a full survey of camping and tramping fiction, developing for the first time a taxonomy of this sub-genre (chapter one). It also investigates the cultural meanings of the principal activities that quickly became characteristic of camping and tramping novels (chapter two). Besides this survey and accompanying analysis, this thesis also undertakes a thorough examination of the contexts of camping and tramping fiction. It firmly situates camping and tramping novels within the socio-cultural debates and anxieties from which they emerged and with which they continually engaged. Chapter three concentrates on how camping and tramping fiction responded to the challenges posed by the democratisation of leisure and particularly demands for more open access to the countryside. Chapter four is also focused on exploration of the land, but examines the novels through the lens of contemporary colonial and cartographic discourses. Chapter five turns to consider more specifically the maritime traditions with which camping and tramping fiction engaged, in particular Ransome’s ‘Swallows and Amazons’ series. It is argued throughout this thesis that camping and tramping fiction responded to perceived challenges to Britishness by creating a powerful myth of nationhood as rooted in rural and, maritime traditions. This reformulation sought to manage changes to national identity by endorsing largely middle-class social and cultural agendas and validating middle-class values. This thesis argues for the cultural significance of camping and tramping fiction, something previously largely unnoticed. These novels were fully engaged in the social, cultural and political debates of the time and, as such, can be viewed as both reflecting contemporary cultural anxieties and as helping to construct new narratives of national identity.
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Trindade, Jose Ronaldo. "Errantes da Campina : Belem, 1880-1900." [s.n.], 1999. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/278961.

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Abstract:
Orientador: Maria Clementina Pereira Cunha
Dissertação (mestrado) - Universidade Estadual de Campinas. Instituto de Filosofia e Ciencias Humanas
Made available in DSpace on 2018-07-25T17:25:17Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Trindade_JoseRonaldo_M.pdf: 4206859 bytes, checksum: f5983b5640af7b267dd315341e1be817 (MD5) Previous issue date: 1999
Resumo: Não informado
Abstract: Not informed.
Mestrado
Mestre em História
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Lima, Yure Silva. "A política habitacional em Campina Grande." Universidade Federal da Paraí­ba, 2010. http://tede.biblioteca.ufpb.br:8080/handle/tede/5801.

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Abstract:
Made available in DSpace on 2015-05-14T12:16:59Z (GMT). No. of bitstreams: 1 arquivototal.pdf: 2047713 bytes, checksum: 33cf7b5747dd256a79af8c50ef3898df (MD5) Previous issue date: 2010-10-01
Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior
The housing policy in Campina Grande in Paraiba is the object of analysis to discuss the problem of production of urban space. This text presents the elements of Brazilian housing policy from 1945 to 2010, highlighting the policies aimed at social housing (0 to 3 minimum wages) and the production of substandard housing or substandard as regards the Instituto Brasileiro de Geografia e Estatística (IBGE ). The Conference of Cities were also analyzed. The analysis shows the weakness of the proposals made and the lack of strategic planning to combat the qualitative and quantitative housing deficit. Another element investigated is PMCMV (Programa Minha Casa, Minha Vida), whose text creation is evaluated here. The areas investigated are the set of Housing Popular Estate Araxá and Community Papelão: The first, built as a project financed by the PAC (Programa de Aceleração do Crescimento) in order to relocate 460 families of the Favela do Araxá localizated along of railroad for new housing; the second in another part of town, located near the Sports Center O Meninão where live the inhabitants of the cardboard Occupation, without welfare assistance of Public Power, in extreme poverty. The methodological procedures for the research were: a bibliographical and documental research; field work with photographic records and questionnaires in the study areas. The research reveals that the model currently used for the development of housing policies, which is the axis Democratic Management of the city through people's participation in Councils and Conferences, is fundamental importancy for the success of these government actions, although the process is far distance of everyday life in the city studied. The research reveals the importance of housing production for the incorporation of features of the urban area of Campina Grande and the precarious conditions in which the population lives with less purchasing power in areas of poor housing.
A política habitacional em Campina Grande na Paraíba é o objeto de análise para a discussão da problemática da produção do espaço urbano. Este texto apresenta os elementos constitutivos da política habitacional brasileira de 1945 até 2010, destacando as políticas voltadas para a habitação de interesse social (0 a 3 salários mínimos) e a produção de habitações precárias ou subnormais como considera o Instituto Brasileiro de Geografia e Estatística (IBGE). As Conferências das Cidades foram também analisadas. A análise mostra a fragilidade das propostas elaboradas e a ausência de planejamento estratégico para combater o déficit habitacional qualitativo e quantitativo. Outro elemento investigado é o PMCMV (Programa Minha Casa Minha Vida), cujo texto de criação é aqui avaliado. As áreas investigadas são o Conjunto Araxá e a Comunidade do Papelão: o primeiro, construído como uma obra financiada pelo PAC (Programa de Aceleração do Crescimento) com o objetivo de relocar 460 famílias da Favela do Araxá para o novo conjunto habitacional; o segundo, em outra parte da cidade, situado nas proximidades do Ginásio de Esportes O Meninão, em que vivem os moradores da Ocupação do Papelão, à revelia do Poder Público, em situação de extrema pobreza. Os procedimentos metodológicos para a realização da pesquisa foram: a pesquisa bibliográfica e documental; os trabalhos de campo com registro fotográfico e a aplicação de questionários nas áreas de estudo. A pesquisa revela que o modelo utilizado atualmente para a elaboração das políticas habitacionais, que tem por eixo a Gestão Democrática da cidade por meio da participação popular em Conselhos e Conferências, é de fundamental importância para o sucesso dessas ações governamentais, embora o processo esteja distante do cotidiano das pessoas na cidade estudada. A pesquisa desvela a relevância da produção habitacional para a constituição das feições do espaço urbano de Campina Grande e a precariedade de condições em que vive a população de menor poder aquisitivo nas áreas de habitação precária.
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Sirost, Olivier. "La tente noire : sociologie du camping." Paris 5, 2000. http://www.theses.fr/2000PA05H068.

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Abstract:
Le camping est caractérisé par les enquêtes sociologiques comme une pratique anonyme de vacanciers. Le campeur est un touriste comme les autres, avec la précarité en plus pour les cliches qui le décrivent. Pourtant ce stéréotype de la précarité est double il met l'accent sur un fait essentiel : le campeur vit au présent et tire le miel de son existence de cet aspect précaire. Il met alors en œuvre une socialité de l'ombre étant en présentation, cherchant le frôlement et le contact de l'autre. Cette connaissance perdue cultive l'archétype du sauvage et permet de revisiter les savoirs sociologiques et ethnographiques. Il semble que le camping se soit formé par une double connaissance érotique et indiciaire, fondatrice des socialités de l'air. Cette socialité s'élabore à partir d'une véritable effraction oculaire : corps dénudés, mœurs relâchées et vie en promiscuité. Dans cette société à l'envers ou le temps est dilate et l'espace horizontal une intensité molle rythme les existences. Elle est le produit d'un mythe. Le vieux campeur. Le vieux campeur c'est celui qui détient l'expérience, qui maitrise le point d'où l'on s'évade, qui détient la lecture indiciaire des milieux. Ses récits ont fait l'apanage du camping. Aujourd'hui cette histoire de vie se diffracte au quotidien par les guides d'accès aux lieux, les images de la presse magazine et l'objet manufacture quotidien. Le mythe, véritable énigme initiatique pour le campeur débutant est devenu une connaissance ordinaire. Pourtant cet ordinaire continue à faire lien et est le témoin d'une vitalité surprenante. L'ombre de la tente noire antique, qui était intégrée à la cite grecque, plane alors sur nous le camping par ses dimensions ludiques, esthétiques, hédonistes, nomades et tribales préfigure par bien des aspects la postmodernité.
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Muratori, Daniela. "Studio degli eventi erosivi in quattro aree campione della costa emiliano-romagnola." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3226/.

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Abstract:
Il progetto di tesi ha analizzato i processi erosivi in atto in quattro aree della costa emilianoromagnola settentrionale, situate davanti a importanti foci fluviali: Volano, Reno, F. Uniti e Savio. Il lavoro di tesi si colloca all’interno di un progetto più ampio, che prevede la collaborazione tra la Regione Emilia Romagna, Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli e l’Istituto di Scienze Marine ISMAR-CNR, sede di Bologna. Quest’ultimo ha acquisito, durante la campagna ERO2010, 210 km di profili sismici ad alta risoluzione in un’area sotto-costa, posta tra i 2 e gli 8 metri di profondità. Il lavoro di tesi ha usufruito di una nuova strategia di analisi, la sismica ad alta risoluzione (Chirp sonar), che ha permesso di identificare ed esaminare l’architettura geologica riconoscibile nei profili ed approfondire la conoscenza dell’assetto sub-superficiale dei depositi, ampliando le conoscenze di base riguardanti la dinamica dei litorali. L’interpretazione dei dati disponibili è avvenuta seguendo differenti fasi di studio: la prima, più conoscitiva, ha previsto l’identificazione delle evidenze di erosione nelle aree in esame mediante l’analisi della variazione delle linee di riva, l’osservazione delle opere poste a difesa del litorale e lo studio dell’evoluzione delle principali foci. Nella fase successiva le facies identificate nei profili sismici sono state interpretate in base alle loro caratteristiche geometriche ed acustiche, identificando le principali strutture presenti e interpretando, sulla base delle informazioni storiche apprese e delle conoscenze geologiche a disposizione, i corpi sedimentari riconosciuti. I nuovi profili Chirp sonar hanno consentito la ricostruzione geologica mediante la correlazione dei dati a mare (database ISMAR-CNR, Bologna, Carta geologica dei mari italiani 1:250.000) con quelli disponibili a terra, quali Carta dell’evoluzione storica dei cordoni costieri (Servizio Geologico e Sismico dei Suoli, Bo) e Carta geologica 1:50.000 (Servizio Geologico d’Italia e Progetto CARG). La conoscenza dei termini naturali e antropici dello stato fisico dei sistemi costieri è il presupposto necessario per l'esecuzione di studi ambientali atti a una corretta gestione integrata della costa. L’analisi approfondita della geologia superficiale fornisce un’opportunità per migliorare il processo decisionale nella gestione dei litorali e nella scelta degli interventi da attuare sulla costa, che devono essere fatti consapevolmente considerando l’assetto geologico e prevedendo una strategia di manutenzione della costa a medio termine. Un singolo intervento di ripascimento produce effetti di breve durata e non sufficienti a sanare il problema e a mitigare il rischio costiero. Nei tratti costieri scarsamente alimentati, soggetti a persistenti fenomeni erosivi, occorre, pertanto, mettere in atto ripetuti interventi di ripascimento accompagnati da un idoneo piano di monitoraggio.
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López, Antón José Javier. "Arturo Campión entre la historia y la cultura /." [Pamplona] : Gobierno de Navarra, Departamento de educación y cultura, 1998. http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb372166887.

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PONTES, Sara Henrique. "Análise dos aspectos ambientais dos resíduos sólidos na Universidade Federal de Campina Grande – UFCG campus de Campina Grande." Universidade Federal de Campina Grande, 2015. http://dspace.sti.ufcg.edu.br:8080/jspui/handle/riufcg/957.

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Abstract:
Submitted by Maria Medeiros (maria.dilva1@ufcg.edu.br) on 2018-06-13T13:02:42Z No. of bitstreams: 1 SARA HENRIQUE PONTES - DISSERTAÇÃO (PPGRN) 2015.pdf: 1798026 bytes, checksum: c17366d45984394759aff29e4a3b3054 (MD5)
Made available in DSpace on 2018-06-13T13:02:42Z (GMT). No. of bitstreams: 1 SARA HENRIQUE PONTES - DISSERTAÇÃO (PPGRN) 2015.pdf: 1798026 bytes, checksum: c17366d45984394759aff29e4a3b3054 (MD5) Previous issue date: 2015-04-27
A prática de um eficiente sistema de gestão ambiental tornou-se exigência em todas as instituições, sejam elas públicas ou privadas. Havendo diversos fatores (legais, culturais, econômicos, sociais, além de vários outros) que as obrigam a desenvolver uma conduta ambiental dentro dos padrões estabelecidos. E visando atender a essas exigências, diversos mecanismos de apoio foram criados. Um deles foi a International Organization for Standardization (ISO), que normaliza diversos temas comuns à sociedade e as organizações. Mas, especificamente na área ambiental, foi criada a série de normas ISO 14000. Que tem a finalidade de uniformizar ações que visem uma nova concepção de proteção do meio ambiente. Com o desenvolvimento da Administração gerencial nas instituições públicas houve também a necessidade do desenvolvimento de práticas ambientais corretas, que culminassem em um eficiente sistema de gestão ambiental. Na UFCG não é diferente, mas especificamente no que tange a questão dos resíduos sólidos serão trabalhadas na presente pesquisa as normas ISO 14001 e ISO 14004. Dessa forma, o objetivo do trabalho foi elaborar um diagnóstico referente à gestão de resíduos sólidos na Universidade Federal de Campina Grande – UFCG, analisando os aspectos e impactos ambientais associados, de acordo com a série de normas ISO 14000:2004. No que se refere à metodologia a pesquisa é caracterizada como exploratória e descritiva, o método aplicado foi o Indutivo. O delineamento e a estratégia de investigação foram documentais, além de um estudo de caso na instituição alvo da pesquisa. Para análise do diagnóstico atual utilizou-se a avaliação dos aspectos operacionais e organizacionais que abordou diversas variáveis: Fonte geradora, armazenamento provisório, destino final, responsabilidade pelo gerenciamento dos resíduos, programas de educação ambiental e aspectos legais. A mensuração do grau e significância dos impactos ambientais causados pelos resíduos deu-se através da aplicação de três metodologias: Metodologia FMEA (Failure Mode and Effects Analysis – Análise dos Modos e Efeitos de Falha), Metodologia de Avaliação de Gestão Ambiental aplicada pela ISO 14000 e da adaptação Matriz de Leopold. A escolha da combinação das três metodologias justifica-se pelo fato de serem ferramentas comumente utilizadas na avaliação do processo de gestão ambiental, e quando utilizadas em conjunto, mostram de forma mais clara e completa a conclusão dos resultados. A população pesquisada foi constituída pela população fixa e flutuante da instituição. A amostra, foi a não probabilística estratificada intencional ou por julgamento, buscou-se entrevistar lideres representativos da população estudada de setores estratégicos relativos à área ambiental. Após a delimitação do atual diagnóstico organizacional e a avaliação de dezessete impactos observados, conclui-se que não há na instituição uma política ou programa de gestão dos resíduos sólidos, nem infraestrutura adequada para tal gerenciamento.
The practice of an effective environmental management system became required in all institutions, whether public or private. Having several factors (legal, cultural, economic, social, and several others) that require them to develop an environmental management within the established standards. And to meet these requirements, different support mechanisms were created. One was the International Organization for Standardization (ISO), which normalizes many themes common to society and organizations. But specifically in the environmental area, the number of ISO 14000 was created What is the purpose of standardizing actions aimed at a new concept of environmental protection. With the development of management in public administration institutions there was also the need to develop correct environmental practices, which culminate in an efficient environmental management system. In UFCG is no different, but specifically with respect to the issue of solid waste will be worked in this study the ISO 14001 and ISO 14004. standards Thus, the objective was to make a diagnosis on the management of solid waste at the Federal University of Campina Grande - UFCG, analyzing the aspects and associated environmental impacts, according to the number of ISO 14000: 2004. With regard to the search methodology is characterized as descriptive and exploratory, the method used was the inductive. The design and research strategy were documented, and a case study in the target of the research institution. To analyze the current diagnosis used the evaluation of operational and organizational aspects which addressed several variables: generating Source, interim storage, final destination, waste management liability, environmental education programs and legal aspects. Measurement of the degree and significance of the environmental impacts of waste was made through the application of three methods: FMEA Methodology (Failure Mode and Effects Analysis - Modes of Failure and Effects Analysis), Environmental Management Assessment Methodology applied for ISO 14000 and adaptation Leopold Matrix. The choice of combining three methodologies justified by the fact that they are tools commonly used in the evaluation of the environmental management process, and when used together, show more clearly and fully the conclusion of the results. The population studied consisted of the fixed and floating population of the institution. The sample was non-probabilistic intentional or stratified trial, we sought to interview leaders representative of the study population of strategic sectors related to the environmental area. After delineating the current organizational diagnosis and evaluation of seventeen observed impacts, it is concluded that there is no institution in a policy or program management of solid waste, or adequate infrastructure for such management.
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Nóbrega, Pereira De Farias Melânia. "Negro no Plural: um estudo de caso sobre a construção identitária de negros militantes e não-militantes em Campina Grande/PB." Universidade Federal de Pernambuco, 2004. https://repositorio.ufpe.br/handle/123456789/877.

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Abstract:
Made available in DSpace on 2014-06-12T15:06:04Z (GMT). No. of bitstreams: 2 arquivo4385_1.pdf: 718207 bytes, checksum: cb859c451f97506fdeebca2aaef167e8 (MD5) license.txt: 1748 bytes, checksum: 8a4605be74aa9ea9d79846c1fba20a33 (MD5) Previous issue date: 2004
Numa pesquisa realizada no ano de 2000, concluiu-se que em Campina Grande/PB os militantes negros defendem um padrão de negritude , na medida em que, para estes, por exemplo, ser negro é ter consciência , consciência esta que só é conquistada através da educação e só é estimulada pela militância no movimento negro. O presente estudo pretende apreender a visão dos negros campinenses militantes e não-militantes sobre si, de modo que se possa investigar possíveis diferenças nas construções identitárias entre os mesmos. Portanto, acredita-se que as categorias classificatórias utilizadas no processo de construção identitária, tanto entre negros militantes como entre negros não-militantes, são contextuais, políticas e retóricas. Além disso, considera-se legítimo colocar que há uma tensão entre as visões de mundo dos militantes negros em relação aos negros não-militantes e vice-versa, a qual lança luz sobre o porquê da dificuldade de agregação enfrentada pelo movimento negro e em particular pelo movimento negro de Campina Grande
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Murphy, Ryan M. "Notes on "Camping" : vacationing in Fairmount Park." Thesis, Massachusetts Institute of Technology, 2009. http://hdl.handle.net/1721.1/47838.

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Abstract:
Thesis (M. Arch.)--Massachusetts Institute of Technology, Dept. of Architecture, 2009.
Includes bibliographical references (p. 69).
The public perception of landscape is still primarily shaped by eighteenth-century English aesthetics, pastoral idealism disassociated with infrastructural reality. This idealism is on display in most cities, in the form of municipal parks which Koolhaas states can be read as both "an operation of preservation" and "a series of manipulations."' Further support of this assertion is the means by which municipal parks preserve an appearance of naturalness. Philadelphia's Fairmount Park, the site of this thesis, is continually constructed and managed by a staff of hundreds, assuring the right varieties of vegetation, constant fish stocks in a polluted river, purposeful insect infestations, etc. If this presentation of nature is wholly synthetic, can it be re-imagined as an architectural project? Modern architecture adopted the conditioned interior as a means of isolating the interior from exterior. Pushed to its logical end, could the conditioned interior become a new municipal park? The thesis proposes that the preservation programs of the park be recast as a new interior pleasure garden which makes visible Fairmount Park's necessarily synthetic construction.
by Ryan M. Murphy.
M.Arch.
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Silva, Paloma Porto. "(Des)alinhando alguns fios da modernidade pedagógica: um estudo sobre as práticas discursivas em torno da educação infantil em Campina Grande-PB(1919-1945)." Universidade Federal da Paraí­ba, 2010. http://tede.biblioteca.ufpb.br:8080/handle/tede/6041.

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Abstract:
Made available in DSpace on 2015-05-14T12:23:23Z (GMT). No. of bitstreams: 1 arquivototal.pdf: 846016 bytes, checksum: f0e641e1908f07e8cc634a189a575764 (MD5) Previous issue date: 2010-02-19
Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior - CAPES
This dissertation has as objective to investigate the discursive networks that tried to build a local identity based on education in the beginning of the 20th century in the city of Campina Grande/PB. This study suggests an interest on the historicity of the emergence of a preoccupation over teaching and problematizes the conditions in which the rising of an idea of education is possible attached to the idea of modernity. We apprehend how the discourses of progress were associated to the pedagogical discourse in the attempt to transform Campina Grande into a modern and civilized city. Thus, we investigate the networks, the strands that unravel and give visibility to such question from the discourse practices of Ronaldo Dinoá and the local newspapers. As a reference we‟ve used the work Memories of Campina Grande and the many speeches published in the printed newspapers that circulated around the city at the time, investigating how the enunciations elaborated a notion of education articulated to a need of naming it as the main tool to reach the pedagogical modernity. So, we try to escape a historicity that privileges only the material configurations of the modern desire, casting a more subjective look as a possibility to approach the pedagogical modernity, understanding it as disarrangement between continuities and discontinuities, as rupture and singularities. We take the period between 1919 (year of the foundation of a private school in the city the Campinense Pedagogical Institute) and 1945, due to this one being the end of the term of Lieutenant Alfredo Dantas in that Institute, caused by his death. We‟ve tried to write the story of the discursive practices taking the discourse analysis as the method.
Esta dissertação de mestrado tem por objetivo investigar as redes discursivas que tentaram construir uma identidade local, baseada na educação, no início do século XX, na cidade de Campina Grande PB. O presente estudo sugere um interesse pela historicidade da emergência de uma preocupação com o ensino e problematiza as condições de possibilidade do surgimento de uma noção de educação acoplada à idéia de modernidade. Apreendemos como os discursos de progresso associaram-se ao discurso pedagógico na tentativa de transformar Campina Grande em uma cidade moderna e civilizada. Investigamos, assim, as redes, os fios que (des)alinham e dão visibilidade a tal questão a partir das práticas discursivas de Ronaldo Dinoá e dos jornais campinenses. Apropriamos, como referência, a obra Memórias de Campina Grande e os vários discursos publicados nos jornais impressos que circularam na cidade na época, investigando como os enunciados elaboraram uma noção de educação articulada a uma necessidade de nomeá-la como a principal ferramenta para se alcançar a modernidade pedagógica. Assim, tentamos escapar de uma historicidade que privilegie apenas as configurações materiais do desejo moderno, lançando um olhar mais subjetivo como possibilidade de abordagem da modernidade pedagógica, entendendo-a como um (des)alinho entre continuidades e descontinuidades, como ruptura e singularidade. Tomamos, como recorte temporal, os anos de 1919, respectivamente ao ano de fundação de um educandário privado na cidade O Instituto Pedagógico Campinense e o ano que encerra a gestão do Tenente Alfredo Dantas no Instituto, em virtude de sua morte. Buscamos escriturar uma história das práticas discursivas tendo a análise de discurso como metodologia empregada.
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Waldenby, Jennie. "Att tala i toner : En analys av Michael Nymans filmmusik i The Piano." Thesis, Uppsala universitet, Institutionen för musikvetenskap, 2013. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:uu:diva-261630.

Full text
Abstract:
This essay concerns the traditional view of the function of music in film. It’s a study of the existing theories within the research area of modern film music and their applicability on film music in general. Is the function of film music always the same or is it depending on the film itself? The objects of my studies are The Piano, a film written and directed by Jane Campion, and the soundtrack composed by Michael Nyman. The central issue is to determine whether the main characters muteness has an impact on the music’s significance and if so, in which way? The purpose of this essay is foremost to broaden the traditional view of film music as being added to, instead of being a part of, a film as a whole. The intention is also to give film music and all its composers the acknowledgement of being a part of a unique art form.
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Silveira, Regina Paula Silva da. "(Re)lendo "Hist?ria de Campina Grande" de Elp?dio de Almeida: uma constru??o hist?rica da "grande" campina." Universidade Federal do Rio Grande do Norte, 2014. http://repositorio.ufrn.br/handle/123456789/19730.

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Abstract:
Submitted by Automa??o e Estat?stica (sst@bczm.ufrn.br) on 2016-01-26T21:24:19Z No. of bitstreams: 1 ReginaPaulaSilvaDaSilveira_DISSERT.pdf: 961200 bytes, checksum: ac2f562a97a626f63711b00f8939f1ba (MD5)
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Made available in DSpace on 2016-02-02T00:18:44Z (GMT). No. of bitstreams: 1 ReginaPaulaSilvaDaSilveira_DISSERT.pdf: 961200 bytes, checksum: ac2f562a97a626f63711b00f8939f1ba (MD5) Previous issue date: 2014-09-05
Coordena??o de Aperfei?oamento de Pessoal de N?vel Superior - CAPES
Elp?dio de Almeida (1893-1971) foi um intelectual que participou ativamente da sociedade campinense no s?culo XX. Foi m?dico, pol?tico e membro do Instituto Hist?rico e Geogr?fico Paraibano (IHGP). ?s v?speras do primeiro centen?rio de Campina Grande, escreveu ?Hist?ria de Campina Grande?, que se tornou um cl?ssico da historiografia da Para?ba. Nessa obra, o autor volta sua escrita para a constru??o de uma hist?ria de enaltecimento da cidade. Esta disserta??o tem como objetivo analisar o livro ?Hist?ria de Campina Grande? para compreender como o IHGP e o lugar social de Elp?dio de Almeida influenciaram sua escrita, al?m de investigar qual a no??o de hist?ria que norteia a referida obra a qual Campina Grande foi constru?da a partir de sua representa??o da cidade. Para tanto, utilizamos as contribui??es te?rico-metodol?gicas de Michel de Certeau, que em ?A escrita da Hist?ria? mostra que a escrita hist?rica ? uma pr?tica que surge a partir do lugar social e da institui??o de saber aos quais pertence o historiador.
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Zaino, Alessandra. "Variabilità spettrale di un campione di AGN locali selezionati in banda X e infrarossa." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
Un metodo diagnostico proposto da Severgnini et al. 2012 sfrutta i rapporti di flusso X/IR e i colori X (hardness ratio) per ottimizzare la selezione e la classificazione degli AGN locali, anche nei casi di maggiore oscuramento. Utilizzando lo stesso campione di sorgenti selezionate nello studio precedente tramite dati XMM e IRAS, in questa tesi si è riprodotto il diagramma diagnostico con i più recenti dati XMM e WISE per valutarne la stabilità nel classificare le sorgenti, alla luce della migliore caratterizzazione della loro emissione IR. Grazie alla disponibilità di osservazioni multiple X per molte sorgenti del campione, si è inoltre ampliato il lavoro precedente valutando anche l’eventuale variabilità in banda X delle sorgenti sul diagramma diagnostico proposto. Dopo aver selezionato come variabili tutte le sorgenti che avessero mostrato una variazione in flusso X e/o in hardness ratio maggiore di un fattore 2, si è valutato se le diverse posizioni delle singole osservazioni all’interno del diagramma permettessero di individuare una possibile ragione fisica dell’eventuale variazione spettrale. Questo ha permesso di selezionare dei casi interessanti in cui la differente posizione delle singole osservazioni nel diagramma comportasse anche una diversa classificazione fotometrica della sorgente. Il confronto tra le classificazioni indicate dal diagnostico e quelle ricavate da precedenti studi spettrali in banda X ha permesso di confermare la capacità del diagramma di classificare correttamente gli AGN. Nei pochi casi in cui per alcune osservazioni le due classificazioni fossero in disaccordo (NGC 214 e NGC 6860) e/o in presenza di sorgenti le cui osservazioni XMM non fossero state tutte analizzate in precedenza (NGC 214 e NGC 4388) viene presentata un’analisi spettrale dettagliata al fine di valutare in maniera più accurata se le indicazioni fornite dal diagramma siano confermate e approfondire lo studio della variabilità X di tali sorgenti.
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