Academic literature on the topic 'Campo Magnetico'

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Journal articles on the topic "Campo Magnetico"

1

Matteucci, Giorgio. "The Aharonov-Bohm effect, controversial features of a long-standing debate." Revista de la Facultad de Ciencias 7, no. 1 (January 1, 2018): 9–22. http://dx.doi.org/10.15446/rev.fac.cienc.v7n1.68727.

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Abstract:
En el fenomeno denominado efecto magnetico Aharonov-Bohm, se produce un desplazamientodel patron de interferencia cuantico cuando los electrones se mueven en una region libre de campo magneticoy, por lo tanto, en ausencia de fuerzas. Tambien se observan cambios analogos en experimentos de interferenciacuando los electrones viajan a traves de un campo magnetico, siendo afectados por fuerzas magneticas.Debido a la vasta literatura especializada sobre este tema, se requiere un esfuerzo no trivial para abarcarel panorama completo. As, en este artculo se ha concentrado la atencion en los siguientes aspectos: i)rediscutir los fundamentos teoricos, ii) describir los aspectos basicos de los principales experimentos realizadoshasta ahora y, iii) revisar el ya largo debate sobre la interpretacion del cambio de fase en el efectoAharonov-Bohm como un fenomeno topologico cuantico sin analoga en la teora clasica, o como un retardorelativo a la energa causado por la accion de fuerzas clasicas.
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2

Mazzuca, S., T. Ting, M. B. Bitonti, and A. M. Innocenti. "Effetto di un Elevato Campo Magnetico Sull'Accrescimento Radicale inZea Mays." Giornale botanico italiano 130, no. 1 (January 1996): 385. http://dx.doi.org/10.1080/11263509609439620.

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3

REVISTAS, SISTEMAS, Sandra Johana Hernandez, Estefania Lucero Dominguez, and Luis Gonzaga Gutierrez. "Influencia de campos mágneticos en el crecimiento de E. coli y S. cerevisiae y la capacidad de solubilizar fósforo en Pseudomonas sp y Bacillus sp de uso industrial." Revista de Ciencias 19, no. 1 (January 29, 2018): 13. http://dx.doi.org/10.25100/rc.v19i1.6088.

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Abstract:
La estimulación magnética de microorganismos ha sido de interés investigativo debido a sus aplicaciones industriales. Además, el crecimientocelular es el parámetro más importante en el estudio microbiologico, ya que es utilizado como base para medir la eficiencia de otras propiedades de los microorganismos, tales como el metabolismo y la producción de sustancias de interes cientifico y tecnologico. Por tal motivo, se describe la respuesta al campo magnetico de Escherichia coli, el microorganismo más estudiado por habitar en ambientes cotidianos para el ser humano, y Saccharomyces cerevisiae con aplicaciones en la industria alimenticia. Por otra parte, los microorganismos solubilizadores de fosfatos son de gran importancia para la industria agrícola.
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Baar-Zimend, Alejandro. "Alargamiento Oseo Con Clavo Intramedular Magnetico Experiencia Preliminar y Lecciones Aprendidas." Revista Chilena de Ortopedia y Traumatología 61, no. 02 (August 10, 2020): 060–68. http://dx.doi.org/10.1055/s-0040-1715160.

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Abstract:
Resumen Objetivos Mostrar resultados, complicaciones y lecciones aprendidas utilizando el clavo intramedular magnético (IML, Intramedullary Magnetic Lengthener) en un grupo de pacientes sometidos a alargamiento óseo. Pacientes y Métodos Entre enero 2017 y diciembre 2019, 9 pacientes (15 segmentos), edad entre 15 y 39 años, fueron sometidos a alargamiento óseo con IML: 5 pacientes tuvieron alargamiento femoral bilateral por talla baja, 1 paciente se sometió a alargamiento de Piernas bilateral por Tibia vara y acortamiento mesomélico y 3 recibieron alargamientos femorales unilaterales por discrepancia de longitud de extremidades. Todos fueron operados por el mismo cirujano, con técnica standard. Se indicó kinesiterapia al menos 5 veces por semana durante la fase de distracción. Resultados En todos se logró el objetivo de alargamiento planteado. No hubo complicaciones intra ni postoperatorias graves (TVP, TEP, Embolia grasa), ni fallas del sistema distractor. Un paciente desarrolló contracturas articulares de ambas rodillas por no adhesión a Kinesiterapia. Ninguno requirió aporte de injerto óseo, sin embargo en 2 pacientes de alargamiento de Fémur bilateral, se presentó deformidad en varo, que hizo necesario recambio a clavo convencional y un paciente desarrolló una parálisis transitoria del Nervio Peroneo común. Conclusiones El advenimiento de los IML significó un gran avance en el campo de la osteogènesis por distracción, sin embargo, aún se trata de un procedimiento complejo, que debe ser planificado cuidadosamente para minimizar los riesgos y complicaciones. Una selección meticulosa del paciente y la evaluación física y psicológica previa, son fundamentales para el éxito del procedimiento. Los casos bilaterales requieren de un seguimiento cercano, por el riesgo de falla del implante.
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5

Patrone, Francesco, and Lorenzo Borgo. "L’importanza di una calamita nelle dotazioni del personale dei servizi di emergenza-urgenza in DEA e sul territorio." Rescue Press 01, no. 03 (October 1, 2021): 1. http://dx.doi.org/10.53767/rp.2021.03.01.it.

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Abstract:
In situazioni di emergenza, con il paziente sintomatico, il trattamento della tachicardia mediata da PM è molto semplice. I dispositivi moderni hanno sistemi avanzati di protezione dagli stimoli elettromagnetici ambientali, come telefoni cellulari, strumenti dentali ed elettrostimolatori muscolari, tuttavia un magnete sistemato sulla cute in corrispondenza del generatore, può indurre temporaneamente una stimolazione asincrona fino al momento in cui non sarà risolta la situazione clinica, oppure fino a quando non sarà possibile riprogrammare il dispositivo, in caso di malfunzionamento dello stesso. In generale, l’applicazione del magnete produce una stimolazione asincrona in tutti i pacemaker, se questo non dovesse accadere e specificatamente non si verificasse nessuna modificazione del tracciato ECG, il PM potrebbe essere stato programmato per ignorare il magnete (molto raro), potrebbe avere la batteria scarica o il campo magnetico potrebbe non raggiunge il dispositivo con sufficiente intensità. Tutti i pm rispondono all’applicazione del magnete passando alla modalità asincrona con il ritardo atrio-ventricolare programmato dal costruttore e con una frequenza che dipende anch’essa dalle impostazioni del fabbricante oltre che dallo stato della batteria.
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6

Aprile, I., E. Biasizzo, A. Lavaroni, R. Budai, F. Iaiza, P. P. Janes, and G. Fabris. "Valutazione degli aneurismi cerebrali con Angio-RM." Rivista di Neuroradiologia 9, no. 5 (October 1996): 541–50. http://dx.doi.org/10.1177/197140099600900505.

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Abstract:
Una delle applicazioni più studiate dell'angiografia a risonanza magnetica è rappresentata dallo studio degli aneurismi cerebrali. In molti casi infatti è possibile ottenere immagini molto vicine a quelle dell'angiografia digitale arteriosa; tuttavia sono spesso presenti inconvenienti tecnici (scarso rapporto segnale/rumore e caduta del segnale di flusso a causa di turbolenze) che penalizzano la tecnica impedendole di imporsi come reale alternativa all'angiografia digitale arteriosa in tutti i casi. É opinione unanime che per minimizzare questi limiti tecnici sia necessario restringere il campo di applicazione alle apparecchiature RM dotate di alto campo magnetico statico e sia necessario adottare la tecnica di acquisizione 3D TOF. In questo lavoro abbiamo voluto presentare i risultati del confronto fra angio-RM e angiografia digitale arteriosa ricavati dalla nostra casistica e quelli relativi a tutti i casi pubblicati finora studiati con apparecchiature ad alto campo e tecnica 3D TOF (496 casi). Nel nostro reparto abbiamo studiato complessivamente 39 aneurismi (di cui 6 giganti) in 30 pazienti confrontando le immagini angio-RM (tecnica 3D TOF, trasferimento della magnetizzazione e Flip Angle variabile) e di angiografia digitale arteriosa. Nel caso degli aneurismi giganti sono state acquisite in più sequenze 2D TOF e 3D TOF post-contrasto (Gd-DTPA). La sovrapponibilità fra angio-RM e angiografia digitale arteriosa è risultata elevata per quanto riguarda l'individuazione della lesione, la sede e, in misura minore, l'orientamento del fondo e la stima dello spasmo associato eventualmente presente; invece la immagini RM sono risultate di minore ausilio diagnostico per la valutazione del colletto e dei rapporti con i vasi adiacenti. I nostri risultati sono sostanzialmente confermati da quelli finora pubblicati in letteratura. L'angiografia a risonanza magnetica, in virtù della sua elevata sensibilità, rappresenta un'importante tecnica di screening per gli aneurismi cerebrali essendo in grado di individuare anche lesioni molto piccole (fino a dimensioni di 2–3 mm). Importanti limiti sono rappresentati tuttora dalla scarsa sovrapponibilità all'angiografia digitale arteriosa nella valutazione del colletto (a causa di caduta del segnale per flusso turbolento) e nella visualizzazione dei vasi adiacenti (per l'impossibilità con angio-RM di ottenere una progressiva opacizzazione dei vasi come invece avviene con angiografia digitale arteriosa). Nonostante questi limiti in molti casi è possibile ottenere un'adeguata visualizzazione dell'aneurisma per cui l'angio-RM diventa un importante ausilio pre-chirurgico in quanto in grado di fornire numerose immagini della lesione su ogni piano dello spazio consentendo di valutare la lesione con la proiezione più idonea (anche assiale). Per quanto riguarda gli aneurismi giganti (la cui valutazione con tecnica TOF è penalizzata dal lento flusso all'interno della sacca) abbiamo riscontrato che il maggior segnale è ottenibile con la sequenza 3D TOF con somministrazione di mezzo di contrasto paramagnetico.
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Conte, Alberto. "Novelle italiane antiche nella tradizione manoscritta: dal libro d'autore alle antologie nei primi secoli." Carte Romanze. Rivista di Filologia e Linguistica Romanze dalle Origini al Rinascimento 10, no. 2 (December 23, 2022): 273–315. http://dx.doi.org/10.54103/2282-7447/18750.

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Abstract:
Un ricco corpus di novelle italiane antiche ci è trasmesso in raccolte antologiche, da codici solo parzialmente coincidenti e diversamente ordinati, anche se la varia lectio dei singoli pezzi rivela che la tradizione è piuttosto stabile. L’articolo focalizza il manoscritto Panciatichiano 32 della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, importante collettore trecentesco di racconti: delle sue tre sezioni novellistiche si evidenziano qui elementi comuni e peculiarità; se ne ricava che si tratta di tre raccolte di autori diversi, copiate e verosimilmente anche composte in tempi diversi, il cui ‘modello archetipico’ ha continuato a essere la prima, cioè il Libro di novelle e di bel parlar gentile (o Ur-Novellino). Il confronto del ms. con altre raccolte di novelle antiche (cioè con tutti i testimoni del Novellino) fa luce sul laboratorio trecentesco della novella e su alcuni aspetti della sua diffusione: le singole compilazioni risultano sempre fortemente polarizzate dal campo magnetico dell’Ur-Novellino, entro le linee guida tratteggiate nel suo prologo; qualche novità, introdotta da singoli autori o copisti, vi si è innestata a intermittenza, non sistematicamente; anche nella monumentalizzazione cinquecentesca del corpus(suggestivamente presentato come Le ciento novelle antike) la novella antica ha mantenuto una sua spiccata autonomia non permeata, se non misuratamente e a intermittenza, dalle novità e dallo straordinario rinnovamento boccacciano.
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Beltramello, A., G. Viola, A. Borsato, G. Tassinari, D. Campara, R. Cerini, M. Pregarz, G. Puppini, and A. G. Bricolo. "Risonanza magnetica funzionale encefalica Razionale della metodica ed esperienze applicative su magnete per uso clinico." Rivista di Neuroradiologia 8, no. 3 (June 1995): 345–70. http://dx.doi.org/10.1177/197140099500800303.

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Abstract:
La Risonanza Magnetica funzionale (fMRI) si sta di recente affermando come nuova metodica di indagine del «cervello al lavoro», occupando progressivamente un suo spazio nell'armamentario strumentale a disposizione dei Neurofisiologi per poter investigare la localizzazione e le inter-connessioni di differenti aree encefaliche funzionalmente coinvolte nella esecuzione di varie performance. L'fMRI indaga le modificazioni di segnale del tessuto encefalico indotte dalle variazioni perfusionali e di ossigenazione che si verificano nella sostanza grigia durante differenti stati funzionali (riposo/attività). Tali modificazioni sono rivelate con RM grazie alle variazioni che il transito nel letto vascolare encefalico di una sostanza para-magnetica è in grado di indurre sul rilassamento trasversale T2 degli spin protonici tissutali in prossimità dei capillari e mediante l'impiego di sequenze GE T2*-pesate. Due principali tecniche di studio sono state utilizzate: la prima, più complessa, richiede l'iniezione di un bolo di Gadolinio ed il monitoraggio, mediante sequenze eco-planari, del suo primo passaggio nel letto capillare encefalico; la seconda, realizzabile anche con magneti per uso clinico, utilizza come mdc para-magnetico endogeno la desossi-emoglobina e registra le variazioni di ossigenazione ematica correlate allo stato di attività corticale (tecnica BOLDc — Blood Oxygenation Level Dependent contrast). La nostra esperienza è stata effettuata con un magnete superconduttivo da 1,5 T, adottando la tecnica BOLDc e sequenze GE FLASH con TE lungo. Sono stati sottoposti ad indagine 19 volontari ed effettuati 11 studi di attivazione della corteccia motoria e 13 studi di attivazione della corteccia visiva. In 10 studi di attivazione motoria e 10 studi di attivazione visiva è stata osservata una buona o sod-disfacente variazione areale del segnale, localizzata nella regione corticale coinvolta dal paradigma di attivazione. Uno studio di attivazione motoria e 3 studi di attivazione visiva sono invece risultati insoddisfacenti, non essendosi riscontrata alcuna variazione di segnale o, quando presente, non essendo stato possibile attribuirla ad alcuna regione corticale di interesse. La RM, metodica che attualmente fornisce al Neuroradiologo le migliori informazioni anatomo-strutturali sul SNC, sta estendendo il suo campo di indagine, prima esclusivo appannaggio della Medicina Nucleare, ad alcuni aspetti delle funzioni cerebrali, avvantaggiandosi, rispetto alla SPET ed alla PET, in qualità delle sue prerogative di più elevata risoluzione spaziale e temporale, di assoluta innocuità, di rapida integrazione delle immagini funzionali con quelle anatomiche e di minori costi.
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Pieralli, S., G. Scotti, E. Bianchini, F. Simionato, and A. Mazza. "Utilità clinica della RM nello studio della regione sellare." Rivista di Neuroradiologia 4, no. 3_suppl (December 1991): 89–99. http://dx.doi.org/10.1177/19714009910040s318.

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Abstract:
Lo studio RM della regione sellare si avvale di una tecnica ormai standardizzata; le sequenze abitualmente realizzate sono Spin-Echo ponderate in T1 (SE T1W) (TR = 550, TE = 20, 4 acquisizioni), Field of view (FOV) <20 cm, matrice 256, secondo piani coronali e sagittali, con sezioni di 3 mm di spessore. Sezioni di spessore sottile, con alta matrice e FOV ridotto, dotate di buon rapporto segnale rumore potevano essere prodotte fino a poco tempo fa solo da apparecchi ad alto campo magnetico, ma attualmente anche dai più recenti apparecchi 0,5 T. Le sequenze Densità Protonica e T2W sono generalmente limitate allo studio di lesioni ad estensione extrasellare. I mezzi di contrasto paramagnetici vengono utilizzati sempre più frequentemente come completamento della indagine allo scopo di aumentare la sensibilità nei confronti di patologie di piccole dimensioni, introdurre ulteriori elementi di specificità e permettere una miglior delimitazione delle lesioni rispetto alle strutture viciniori. Sequenze Gradient Echo 3D, con acquisizione volumetrica, appaiono secondo i primi risultati molto promettenti 18in quanto permettono di ottenere sezioni di spessore fino ad 1 mm, ralmente contigue e senza effetti di interferenza o di volume parziale tra fette adiacenti, con possibilità di ricostruire successivamente immagini secondo piani diversi dalla orientazione originaria. In sintesi è stato possibile ottenere una buona risoluzione spaziale, necessaria per lo studio della sella e del suo contenuto, in una metodica caratterizzata da alta risoluzione di contrasto, dalla multiplanarità e dalla assenza di artefatti da osso e da amalgami dentari oltre che di radiazioni ionizzanti. Per queste ragioni la RM è attualmente l'esame di prima scelta nello studio delle patologie della regione sellare.
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Cebollada, F., J. M. González, J. De Frutos, and A. M. González. "Mecanismos de inversión de la magnetización e interacciones en sistemas magnéticos: campo coercitivo versus campo de conmutación y desimanación térmicamente asistida." Boletín de la Sociedad Española de Cerámica y Vidrio 44, no. 3 (June 30, 2005): 169–76. http://dx.doi.org/10.3989/cyv.2005.v44.i3.385.

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Dissertations / Theses on the topic "Campo Magnetico"

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Trovato, Elio. "Il campo magnetico terrestre: descrizione del campo magnetico terrestre e alcune applicazioni del paleomagnetismo." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7437/.

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Abstract:
Con questa tesi ho voluto mettere insieme delle nozioni oggi basilari per chiunque voglia avere un quadro globale del geomagnetismo cercando di essere il più chiaro e esplicativo possibile nell'esposizione sia dal punto di vista matematico che linguistico. Non è stato, comunque, possibile affrontare in soli tre capitoli di tesi tutte le problematiche inerenti a una disciplina così ricca di informazioni e che si è evoluta in modo così rapido negli ultimi anni. La tesi inizia con un'introduzione storica sul magnetismo per passare, attraverso un quadro generale di elettromagnetismo e le equazioni fondamentali di Maxwell, a una descrizione del campo magnetico terrestre e delle sue variazioni spaziotemporali accompagnate da una descrizione dei fenomeni elettrici in atmosfera più importanti del nostro pianeta. Segue poi, nel secondo capitolo, una breve presentazione delle teorie sull'origine del campo e successivamente, tramite la magnetoidrodinamica, si passa alla teoria della dinamo ad autoeccitazione il cui funzionamento è preso come modello, fino ad oggi considerato il più valido, per spiegare le origini del campo magnetico terrestre. Infine, nel terzo ed ultimo capitolo, si parla del rapporto del campo magnetico terrestre con le rocce terrestri che introduce un approfondimento generale sul paleomagnetismo ossia del campo magnetico nel passato e che ruolo svolge nell'ambito della tettonica a placche.
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Gandolfi, Giovanni. "Campi magnetici in astrofisica: determinazione dell'intensità minima e massima del campo magnetico delle pulsar." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11425/.

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Abstract:
L’intento dell’elaborato è quello di ricavare i limiti teorici ai quali è soggetta l’intensità del campo magnetico delle pulsar. Troveremo due relazioni: una che esprime il valore massimo dell’intensità del campo magnetico per una pulsar, e una che ne esprime il valore minimo. Combineremo infine i nostri due risultati in una disequazione, nella quale l'intensità del campo magnetico di una pulsar è minorata e maggiorata dai due termini trovati. Il valore massimo che può assumere l’intensità del campo magnetico di una pulsar verrà derivato dalla condizione di stabilità espressa dal teorema del viriale per un sistema sferico rotante in presenza di un campo magnetico. Enunceremo inizialmente il teorema del viriale nella sua forma generale, dopodiché ne presenteremo l'espressione in un caso statico in presenza di un campo magnetico. Abbandoneremo poi il caso statico per includere l'effetto della rotazione, non trascurabile nel caso delle pulsar. Dopo aver adattato la condizione di stabilità derivante dal teorema del viriale al nostro modello di pulsar, ricaveremo il valore massimo dell'intensità del campo magnetico. Il valore minimo che può assumere l’intensità del campo magnetico di una pulsar verrà ricavato uguagliando la potenza emessa dalla pulsar mentre ruota (approssimata ad un dipolo rotante) con la perdita di energia rotazionale che si osserva normalmente per questi oggetti. Otterremo alla fine due termini che delimitano i valori che può assumere l’intensità del campo magnetico per una pulsar. Sostituendo alla relazione trovata i valori di raggio e massa tipici per una pulsar, saremo in grado di riscrivere tale relazione unicamente in funzione del periodo di rotazione della pulsar e della sua derivata rispetto al tempo. Sostituiremo i valori di periodo e derivata temporale del periodo di una pulsar esistente per avere un’idea del range di valori sotteso dai due termini trovati.
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3

Malvolti, Filippo. "Il campo magnetico nella radio galassia 3C219." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/24274/.

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Abstract:
Le radio galassie sono una particolare classe di galassie attive, caratterizzate dalla presenza di plasma relativistico magnetizzato espulso dal nucleo galattico, che si raccoglie in strutture dette lobi. Questi possono raggiungere dimensioni molto elevate, di centinaia di kpc e fino a qualche Mpc, quindi anche superiori a quelle della galassia da cui sono originati. All’interno dei lobi l’interazione tra gli elettroni relativistici ed il campo magnetico produce radiazione di sincrotrone, tipicamente osservabile nella banda radio. La tesi ha l’obiettivo di esporre la teoria e i risultati della misurazione del campo magnetico nei lobi di una particolare radio galassia, conosciuta con il nome di 3C219. Questa galassia ha una importante emissione nella banda X, la quale viene ricondotta per la quasi totalità a processi di scattering Compton inverso degli stessi elettroni ultra-relativistici con la radiazione cosmica di fondo. Confrontando l’energia emessa per sincrotrone con quella emessa per scattering è possibile ottenere una misura del campo magnetico nei due lobi.
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Jauer, Paulo Ricardo. "Simulação magneto-hidrodinâmica da resposta da magnetocauda da terra ás variações do campo magnetico interplanetário." Instituto Nacional de Pesquisas Espaciais, 2010. http://urlib.net/sid.inpe.br/mtc-m19@80/2010/02.03.11.28.

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Abstract:
No presente trabalho, realizou-se um estudo da resposta da dinâmica dos parâmetros macroscópicos (densidade, pressão e velocidade) da magnetocauda da Terra às variações do componente \textit{B}$_z$ do campo magnético interplanetário (IMF, do inglês Interplanetary Magnetic Field), presentes em algumas das estruturas interplanetárias geoefetivas. A abordagem deste estudo foi feita via modelagem magneto-hidrodinâmica. Modificou-se o código magneto-hidrodinâmico bidimensional desenvolvido por Ogino et al. (1986). Este código opera em condições estacionárias de IMF, limitando-se a simular a formação da magnetosfera terrestre. Após as modificações realizadas no código original, pôde-se observar a dinâmica da magnetosfera e, com isso, fazer o estudo da resposta das diferentes regiões, em especial da magnetocauda da Terra, resultante da interação da magnetosfera com o vento solar magnetizado. Foram simulados quatros casos distintos de configuração do IMF interagindo com a magnetosfera da Terra. Dentre os casos considerados, encontravam-se uma estrutura de choque positivo, uma estrutura de choque negativo, um evento HILDCAA idealizado com uma flutuação de \textit{B}$_z$ similar a uma flutuação Alfvénica, e, por fim, uma estrutura similar a uma nuvem magnética. As mudanças nas configurações do campo magnético possibilitaram a observação de diversos processos físicos, dentre estes a formação de uma linha neutra magnética próxima à Terra (NENL, do inglês Near-Earth Neutral Line), para o caso de choque com variação de \textit{B}$_z$ negativo. Além disso, foi observada a liberação de um grande plasmóide, que está associada a um dos fenômenos físicos mais dinâmicos da magnetosfera terrestre: a subtempestade.
In the present work, a study of the dynamical response of the macroscopic parameters, density, pressure, and velocity, of the Earths magnetotail, was carried out. The goal of this work was to study the variation of such parameters as a response to the different topologies of the Interplanetary Magnetic Field (IMF) present in some of the geoeffective solar wind magnetic structures. We used Magnetohydrodynamic simulation in order to approach this problem. The bi-dimensional Magnetohydrodynamic code was originally developed by Ogino et al. (1986), being restricted to the formation of the terrestrial magnetosphere with a stationary IMF. After we performed the necessary modifications in the original code, the magnetospheric dynamics was observed. Based on that, we investigated the response of the different regions of the magnetosphere (specially the magnetotail) to different IMF conditions. Four different configurations of the IMF were analyzed when interacting with the Earth's magnetosphere. Among these different topologies, one could find a representative for a positive shock, i.e, a shock with a positive \textit{B}$_z$, another for a negative shock, i.e, a shock with a negative \textit{B}$_z$, an idealized HILDCAA event with a \textit{B}$_z$ squared fluctuation similar to an Alfvénic one, and, finally, a structure similar to a Magnetic Cloud. The considered changes in the IMF configuration favored the observation of different physical processes. Among these processes, it was possible to observe the formation of the Near-Earth Neutral Line for the IMF configuration representative of a negative \textit{B}$_z$(negative shock). Furthermore, a plasmoid release was observed, which is associated with one of the most dynamics phenomena in the terrestrial magnetosphere: the substorm.
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Jimenez, Grados Hugo Ricardo. "Contribuição no estudo do transmissor MOS split drain como sensor de campo magnetico." [s.n.], 1999. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/262040.

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Abstract:
Orientador: Carlos A. dos Reis Filho
Dissertação (mestrado) - Universidade Estadual de Campinas, Faculdade de Engenharia Eletrica e de Computação
Made available in DSpace on 2018-07-25T01:29:03Z (GMT). No. of bitstreams: 1 JimenezGrados_HugoRicardo_M.pdf: 6853818 bytes, checksum: 62615fbbddc4edfbbb2597b948dd2738 (MD5) Previous issue date: 1999
Resumo: : Este trabalho visa a familiarização com o dispositivo MOS- Split Drain através da construção de diferentes configurações geométricas, seguindo as regras da tecnologia CMOS - 0,8 Jl1Tlda AMS (Austria Mikrosysteme International), e de suas respectivas caracterizações elétricas e magnéticas. Medidas realizadas com os diversos protótipos fabricados permitiram a constatação de diversas características divulgadas na literatura e de suas limitações. O aprendizado que resulta deste trabalho é fundamental para o projeto que os pesquisadores do LPM2 - FEEC - UNICAMP ora realizam visando o desenvolvimento de um microsistema para a medição de consumo de energia elétrica
Abstract: This work aims at the familiarization with MOS- Split Drain transistors by constructing and measuring several units of different geometrical configurations, following the AMS (Austria Mikrosysteme International) design roles for CMOS 0.8 mm technology, and by characterizing the electrical and magnetic aspects of this device. Different prototypes were fabricated and measured, which allowed verifying either the validity or discrepancy of some of its properties published in the literature. The learning from this work is fundamental for the project, which is being carried on by researchers from LPM2 -FEEC - UNICAMP that are involved with the development of a novel microsystem for the measurement of electrical energy consumption
Mestrado
Mestre em Engenharia Elétrica
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Lenzi, Michele. "Aspetti topologici e geometrici del campo elettromagnetico: il monopolo di Dirac." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7712/.

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Abstract:
Lo scopo della prima parte di questo elaborato è quello di mostrare come l'approccio geometrico, qui principalmente basato sull'algebra delle forme differenziali, possa semplificare la forma delle equazioni di Maxwell. Verificheremo che tutte le leggi dell'elettromagnetismo possono essere derivate da aspetti puramente geometrici e poi riconosciute come leggi fisiche imponendo le opportune restrizioni. Nella seconda parte trattiamo vari aspetti del monopolo magnetico. Prima lo introdurremo seguendo il percorso di Dirac, poi risolveremo analiticamente i problemi che esso presenta e alla fine inquadreremo i risultati che abbiamo ottenuto all'interno dell'algebra delle forme differenziali.
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Concha, Vielma Germán Andrés. "Interacción de Campos Electromagnéticos de Extra Baja Frecuencia con el Cuerpo Humano. Mediciones de Campo Magnetico en Instalaciones de Media Tensión." Tesis, Universidad de Chile, 2010. http://www.repositorio.uchile.cl/handle/2250/103815.

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Abstract:
La interacción de campos magnéticos y eléctricos con los seres vivos, en especial con las personas, ha sido un campo de investigación y últimamente de preocupación en diversos sectores científicos y medio ambientales. Muchas de estas investigaciones se han centrado en campos electromagnéticos de extra baja frecuencia, 50-60 [Hz], debido a que existe una exposición permanente de la comunidad a campos electromagnéticos de las frecuencias señaladas. Entre todas las publicaciones disponibles sobre esta problemática, hay un consenso que existe una interacción entre los organismos biológicos y los campos electromagnéticos, pero no se ha podido demostrar que esta interacción sea perjudicial para las personas. En este trabajo de memoria, que ha sido estructurado en 8 capítulos, se presenta primero una completa revisión de la teoría electromagnética que sientan las bases para comprender la interacción de los campos electromagnéticos con los seres vivos. En el tercer capítulo, se presenta una revisión de las fuentes de campos electromagnéticos, junto con las valores de magnitud de campos eléctricos y magnéticos radiados por las diversas fuentes. En el cuarto capítulo se exponen las bases teóricas de interacción de campos electromagnéticos con seres vivos, presentando modelos matemáticos computacionales que han sido desarrollados por diversos laboratorios, de manera de cuantificar los campos eléctricos y magnéticos inducidos al interior del cuerpo humano. Se resumen los principales asuntos de dosimetría a tener en consideración tanto para campos eléctricos como magnéticos inducidos en el cuerpo humano. En el capítulo 5 se realiza una completa revisión de la normativa internacional vigente sobre los valores máximos de exposición a los campos electromagnéticos, tanto para la población que trabaja en ambientes eléctricos como para la población en general. Es sabido que los campos eléctricos son fácilmente mitigados por todas las construcciones civiles donde se desenvuelven las personas, lo cual no se verifica para el caso de campos magnéticos; en el capítulo 6 se presenta una revisión de las técnicas de apantallamiento de estos campos electromagnéticos, aplicadas principalmente a sistemas de transmisión y distribución. Debido a la creciente demanda de energía eléctrica necesaria para el desarrollo del país, se incorporará próximamente la transmisión de electricidad usando tecnología de alto voltaje en corriente continua HVDC. La problemática medio ambiental asociada a esta tecnología se presenta en el capítulo 7. Por último, en el capítulo 8 se incluye una serie de medidas de campos magnéticos realizadas en instalaciones de media tensión y altas corrientes, lugares en los que se supone una magnitud de campo magnético alto y se contrastan estas medidas con los valores recomendados en la normativa. De esta manera, en el presente trabajo de titulo se presenta una revisión completa de los asuntos involucrados en la interacción de campos electromagnéticos con el cuerpo humano, desde una revisión teórica y las ecuaciones que rigen estos fenómenos físicos hasta mediciones experimentales de campos magnéticos producidos por fuentes de altas corrientes, pasando por el estudio de las principales fuentes y magnitudes de campos radiadas por estas, las normativas internacionales vigentes que determinan valores máximos de exposición dependiendo de las caracterízticas de los diversos campos y de las caracterízticas de la población expuesta, se revisan las técnicas de apantallamiento o mitigación de campos electromagnéticos y se revisan los principales asuntos medio ambientales involucrados en las nuevas tecnologías de transmisión de electricidad, representado por los enlaces HVDC.
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8

Ballarini, Davide. "Progetto, realizzazione e validazione di uno strumento per misure di campo magnetico in bassa frequenza." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6408/.

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9

La, Torre Antonella. "Evoluzione storica delle conoscenze sul campo geomagnetico." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022. http://amslaurea.unibo.it/25468/.

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Abstract:
Il geomagnetismo è un fenomeno noto fin dall'Antichità, ma i primi studi scientifici risalgono all'inizio del XVII secolo con l'opera De Magnete di William Gilbert. Tuttavia l'origine di un fenomeno così importante è rimasta un mistero fino alla metà del XX secolo. La spiegazione dell'origine coinvolge teorie fisiche quali la magnetoidrodinamica e la fisica del plasma, che sono state sviluppate solo nel secolo scorso. Un approccio storico all'argomento è di grande interesse, perché evidenzia in che modo lo studio sistematico del fenomeno e la convergenza dei contributi di numerosi scienziati di vari Paesi ha condotto nel corso del tempo alla soluzione dell'enigma.
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10

Antolini, Nicolo. "Misure di rumore in corrente in un circuito per la generazione di un campo magnetico stabile." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9587/.

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Abstract:
Questo lavoro di Tesi, svolto nell’ambito dell’esperimento BEC3 presso il LENS, costituisce il primo approccio al problema della stabilizzazione del campo magnetico di bias in una trappola per atomi ultra-freddi. Stabilizzare il campo magnetico generato da una coppia di bobine si traduce nello stabilizzare la corrente che le attraversa e il primo passo verso la soluzione di questo problema consiste nello stimare lo spettro di potenza del rumore in corrente del circuito. A questo scopo è stata misurata la PSD (Power Spectral Density) del segnale ai capi di diversi sensori per alcuni valori di corrente erogata da due diversi alimentatori. La PSD è stata misurata sia in maniera diretta, che indiretta, attraverso la trasformata di Fourier della Funzione di Autocorrelazione del segnale, misurata nelle stesse condizioni descritte. I dati raccolti costituiscono la base da cui partire per la progettazione e la realizzazione del circuito di stabilizzazione.
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Books on the topic "Campo Magnetico"

1

Bansal, H. L. 1908. Magnetoterapia: Libro de autoayuda : cura por los campos energéticos. Buenos Aires: Ediciones Continente, 1993.

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2

Bevitori, Paolo. La schermatura dei campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici: Principi generali, aspetti teorici e applicazioni pratiche. Milano: FrancoAngeli, 2007.

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3

Simpósio Franco-Brasileiro sobre Cálculo de Campos Elétricos e Magnéticos (1st 1987 Florianópolis, Santa Catarina, Brazil). Anais do 1o. Simpósio Franco-Brasileiro sobre Cálculo de Campos Elétricos e Magnéticos: Florianópolis, 24, 25 e 26 de março de 1987. [Florianópolis]: Editora da UFSC, 1987.

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4

Possible health effects of exposure to residential electric and magnetic fields. Washington, D.C: National Academy Press, 1997.

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5

P, Schmelcher, Schweizer W, and W.E. Heraeus Seminar (172nd : 1997 : Bad Honnef, Germany), eds. Atoms and molecules in strong external fields. New York: Plenum Press, 1998.

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6

Lugo, Tatiana Inus Regalado. CONOCER LA FRECUENCIA DE TU CAMPO MAGNETICO: Cómo encender tu tercer ojo. Independently published, 2019.

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7

Breton, André. Los Campos Magneticos. Tusquets Editor, 2002.

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8

(Illustrator), Gabriel J. Croatto, ed. Biomagnetica/ Biomagnetics: Campos Magneticos: Fuente de la Vida/ Magnetic Field: The Fountain Of Life (Biblioteca Cientifico Espiritual). Kier Editorial, 2006.

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9

Verdinelli, Marco. Campi Magnetici e Salute: Lo Stato Dell'arte Nel 2020. Independently Published, 2020.

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10

Hall, Manly Palmer. Campi Magnetici Del Corpo Umano e le Loro Funzioni. Independently Published, 2019.

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Book chapters on the topic "Campo Magnetico"

1

Cini, Michele. "Spin e campo magnetico." In UNITEXT, 181–99. Milano: Springer Milan, 2006. http://dx.doi.org/10.1007/88-470-0425-x_12.

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2

Agostinelli, Cataldo. "Formule Di Green Per La Diffusione Del Campo Magnetico in Un Fluido Elettricamente Conduttore." In Some Aspects of Diffusion Theory, 487–502. Berlin, Heidelberg: Springer Berlin Heidelberg, 2011. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-642-11051-1_6.

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3

Agostinelli, Cataldo. "Le Equazioni Delle Onde D'Urto In Un Gas Rarefatto Elettricamente Conduttore Soggetto A Un Campo Magnetico." In Dinamica dei gas rarefatti, 425–41. Berlin, Heidelberg: Springer Berlin Heidelberg, 2011. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-642-11024-5_11.

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4

Agostinelli, Cataldo. "Un Teorema Di Media Sul Flusso Di Energia Nel Moto Di Un Fluido Di Alta Conduttivita' Elettrica In Cui Si Genera Un Campo Magnetico." In Proprietà di media e teoremi di confronto in fisica matematica, 163–78. Berlin, Heidelberg: Springer Berlin Heidelberg, 2011. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-642-11018-4_4.

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5

Manenti, Guglielmo, and Gabriele Bazzocchi. "Vantaggi e limiti dei magneti ad alto campo (3T)." In Imaging RM della prostata, 43–49. Milano: Springer Milan, 2010. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1516-6_6.

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6

Weibezahn, Karl F., Gudrun Knedlitschek, Werner Sontag, Johannes C. Stein, Eric Gottwald, and Hermann Dertinger. "Changes of Intercellular Communication Induced by Alternating Electric Fields Correlate with Changes of cAMP." In Electricity and Magnetism in Biology and Medicine, 445–47. Boston, MA: Springer US, 1999. http://dx.doi.org/10.1007/978-1-4615-4867-6_104.

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7

Truong, Khai N., Elaine M. Huang, and Gregory D. Abowd. "CAMP: A Magnetic Poetry Interface for End-User Programming of Capture Applications for the Home." In UbiComp 2004: Ubiquitous Computing, 143–60. Berlin, Heidelberg: Springer Berlin Heidelberg, 2004. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-540-30119-6_9.

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8

Ernst, Richard E., Jelle Zeilinga de Boer, Peter Ludwig, and Taras Gapotchenko. "Magma flow pattern in the North Mountain basalts of the 200 Ma CAMP event: Evidence from the magnetic fabric." In The Central Atlantic Magmatic Province: Insights From Fragments of Pangea, 227–39. Washington, D. C.: American Geophysical Union, 2003. http://dx.doi.org/10.1029/136gm12.

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9

Olsen, Paul E., Dennis V. Kent, Mohammed Et-Touhami, and John Puffer. "Cyclo-, magneto-, and bio-stratigraphic constraints on the duration of the CAMP event and its relationship to the Triassic-Jurassic boundary." In The Central Atlantic Magmatic Province: Insights From Fragments of Pangea, 7–32. Washington, D. C.: American Geophysical Union, 2003. http://dx.doi.org/10.1029/136gm02.

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10

"Forming with Magnetic Fields Umformung mittels Magnetfeldern Formatura mediante campi magnetici." In Dictionary of Production Engineering I / Wörterbuch der Fertigungstechnik I / Dizionario di Ingegneria della Produzione I, 575–91. Berlin, Heidelberg: Springer Berlin Heidelberg, 2019. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-662-53340-6_11.

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Conference papers on the topic "Campo Magnetico"

1

Batista Correa da Silva, Joăo. "INTERPRETAÇĂO DE ANOMALIAS MAGNETICAS REGIONAIS ATRAVES DA INTEGRAL VERTICAL DO CAMPO." In 1st International Congress of the Brazilian Geophysical Society. European Association of Geoscientists & Engineers, 1989. http://dx.doi.org/10.3997/2214-4609-pdb.317.sbgf090.

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2

Polo P. da Boa Hora, Marco, Paulo S. Denicol, Carlos A. de André, Daniel E. Steagall, and Solon T.C. de S. Padilha. "Aplicaçăo de Perfis de Ressonância Magnetica Nuclear na Bacia de Campos (Brasil)." In 5th International Congress of the Brazilian Geophysical Society. European Association of Geoscientists & Engineers, 1997. http://dx.doi.org/10.3997/2214-4609-pdb.299.112.

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3

Wan, Le, Martin Čuma, and Michael S. Zhdanov. "Large-scale 3D inversion of Bathurst Mining Camp gravity gradiometry data." In International Workshop and Gravity, Electrical & Magnetic Methods and their Applications, Chenghu, China, 19-22 April 2015. Society of Exploration Geophysicists and and Chinese Geophysical Society, 2015. http://dx.doi.org/10.1190/gem2015-010.

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4

Thomas, M. D. "Gravity and magnetic exploration for massive sulphides, Bathurst mining camp, Atlantic Canada." In SEG Technical Program Expanded Abstracts 1996. Society of Exploration Geophysicists, 1996. http://dx.doi.org/10.1190/1.1826290.

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5

D. Thomas, M. "Gravity and Magnetic Methods in Mineral Exploration, Bathurst Mining Camp, New Brunswick, Canada." In 57th EAEG Meeting. Netherlands: EAGE Publications BV, 1995. http://dx.doi.org/10.3997/2214-4609.201409559.

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6

Lourenço, Juarez, Paulo T. L. Menezes, and Valeria C. F. Barbosa. "Interpretation of High-resolution Airborne Magnetic Data of Offshore Campos Basin and Onshore Adjacent Basement." In Simpósio Brasileiro de Geofísica. Sociedade Brasileira de Geofísica, 2008. http://dx.doi.org/10.22564/3simbgf2008.089.

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7

Ramirez, N. X., J. E. Roldan, B. Delgado, and D. Cuenca. "Identification of CO2 with Magnetic Resonance Key to Understanding Production Behavior in Campo Palo Azul, Ecuador: A Case Study." In SPE Latin America and Caribbean Petroleum Engineering Conference. Society of Petroleum Engineers, 2017. http://dx.doi.org/10.2118/185457-ms.

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8

Ripoll Ripoll, Ismael, Héctor Marco Gisbert, Víctor Martínez Fernández, and Pedro Gil. "Detección de copiones con “pinganillos magnéticos” y experimentos sobre magnetismo." In IN-RED 2018: IV Congreso Nacional de Innovación Educativa y Docencia en Red. Valencia: Universitat Politècnica València, 2018. http://dx.doi.org/10.4995/inred2018.2018.8589.

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Abstract:
Los avances tecnológicos se aplican a todos los campos de la sociedad, incluyendo los métodos utilizados por algunos individuos para copiar en los exámenes. Este trabajo presenta un efectivo sistema de detección contra el sistema de copia conocido comúnmente como pinganillos magnéticos o invisibles. Aparte del uso principal para el que ha sido diseñado el detector, el proyecto también sirve como demostrador (en sesiones de laboratorio) de los principios básicos de electromagnetismo y electrónica. Lo que a su vez, servirá como medida disuasoria contra posibles copiones al demostrar la facilidad con la que pueden ser descubiertos.Keywords: examen, copia, auricular, imán.
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Cury, Maria Luiza Ferri, Gabriel Pereira Braga, and Isabelly de Arruda Cardoso Slavec. "Posterior Reversible Encephalopathy Syndrome in a multi- drug abuser and chronic dialysis patient." In XIII Congresso Paulista de Neurologia. Zeppelini Editorial e Comunicação, 2021. http://dx.doi.org/10.5327/1516-3180.219.

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Abstract:
Background: Posterior Reversible Encephalopathy Syndrome (PRES) considers two possible mechanisms, the interruption of cerebral self-regulation due to high blood pressure levels and vasospasm triggered by high pressure. The etiologies includes pre-eclampsia, immunosuppressants1 , illicit drugs and kidney diseases2 . The clinic ranges from headache to coma3,4. Objective: Expose the relevance of PRES as a differential diagnosis among neurovascular pathologies. Setting: Santa Casa de Misericórdia Hospital, Campo Grande- MS. Methods: Clinical follow-up of the patient during the hospitalization period. Case report: Male, 25 years, chronic dialysis kidney disease, uncontrolled hypertension, epileptic and multiple drug abuser. Admitted to emergency department with peak pressure, mental confusion, disorientation in addition to motor deficit, after epileptic crisis and abuse of drugs. First evaluation, pacient showed incomplete hemiparesis and hypoaesthesia on the left, predominantly brachio-facial (strength grade 3) and visual turbidity. Initial approach with antiepileptic and antihypertensive medication, associated with intermittent hemodialysis. In the evolution, he presented decreased strength. The magnetic resonance of the skull showed hypersignal in T2 and FLAIR of subcortical frontal-parietal and bilateral occiptal predominance1 . The arteriography of 4 vessels had presence of diffuse moderate vasospasm in the left, right carotid brain system and basilar vertebral system, compatible with the hypothesis. He underwent a new arteriography after treatment without vasospasm. Discharged from the hospital with preserved bilateral sensitivity and strength. Conclusion: Early identification of PRES allows resolute treatment once it has a favorable and benign clinical outcome2.
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10

Yalamanchili, S. V. (Rao), and Bob Van Nieuwenhuise. "Regional gravity and magnetic data usage for seismic survey planning and the integration of 3‐D gravity and seismic data in the Santos and Campos Basins, Brazil." In SEG Technical Program Expanded Abstracts 2002. Society of Exploration Geophysicists, 2002. http://dx.doi.org/10.1190/1.1817373.

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Reports on the topic "Campo Magnetico"

1

Pasion, Leonard. Feature Extraction and Classification of Magnetic and EMI Data, Camp Beale, CA. Fort Belvoir, VA: Defense Technical Information Center, May 2012. http://dx.doi.org/10.21236/ada569666.

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2

Billings, Stephen. Data Modeling, Feature Extraction, and Classification of Magnetic and EMI Data, ESTCP Discrimination Study, Camp Sibert, AL. Demonstration Report. Fort Belvoir, VA: Defense Technical Information Center, September 2008. http://dx.doi.org/10.21236/ada495600.

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3

Thomas, M. D. Gravity and magnetic prospecting for massive sulphide deposits: a short course sponsored under the Bathurst Mining Camp EXTECH II Initiative. Natural Resources Canada/ESS/Scientific and Technical Publishing Services, 1997. http://dx.doi.org/10.4095/209241.

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