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Dissertations / Theses on the topic 'Chirurgico'

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Dika, Emi <1975&gt. "Trattamento chirurgico dei tumori cutanei con la chirurgia microscopicamente controllata di Mohs." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1670/.

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HAKIM, M. YEHYA. "Correction chirurgico-prothetique des laterognathies chez l'adulte." PARIS 6, DENTAIRE, 1988. http://www.theses.fr/1988PA06H003.

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Salaun, Xavier. "Traitement chirurgico-orthodontique de la canine maxillaire incluse." Brest, 1989. http://www.theses.fr/1989BRES4002.

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Tubertini, Ilaria. "Studio retrospettico sul ruolo della strumentazione nei fallimenti meccanici a seguito di Trattamento Chirurgico nelle Scoliosi dell'adulto." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/9787/.

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Abstract:
The spinal column performs important functions in the body, including the support of the entire weight of the human body, the ability to orientate the head in space, bending, flexing and rotating the body. Diseases affecting the spine are manifold: the most frequent is scoliosis, which often affects the female population. It is often treated surgically with a very high percentage of failures. The aim of the thesis is to study the role of instrumentation in mechanical failures encountered 12 months after surgery in the treatment of scoliosis. For the purposes of the study, we analyzed specific biomechanical parameters. The pelvic angles determine the position of the pelvis, while the imbalance parameters the structure of the body. We infer other parameters by analyzing the characteristics of the implanted instrumentation. Initially, the anatomy is described of the spine and vertebrae, the equipment used and the possible failures that may occur after surgery. Subsequently, the materials and methods used for the analysis of the above-mentioned parameters for the 61 patients are reported. All data are obtained by the observation of pre and post-operative x-rays with a special program, by reading reports from operators and by medical records. In the fourth chapter, we report the results: the overall failure rate is 60.9%; the types of failures that occurred are rupture of bars and rupture of bars simultaneously to PJK. The most influential parameters on results of the progress of the surgery are the type of material used and the BMI. It is estimated a high percentage of failures in patients treated with implants of cobalt chromium alloys (90.0%). According to the results obtained, it is possible to understand the aspects that in the future should be studied, in order to find a solution to the most frequent surgical failures.
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5

Salvato, Stefano. "Tecniche ed applicazioni di stampa 3D in ambito chirurgico." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
L’impiego della stampa 3D in ambito medicale, nell’ultimo decennio, si sta espandendo sempre più grazie al progresso tecnologico e all’abbattimento dei costi di produzione. Nel presente elaborato verranno descritte le tecniche e le applicazioni di stampa 3D in ambito chirurgico. Verranno analizzati i principi di generazione di oggetti 3D, dall’acquisizione dell’immagine fino alla produzione di un oggetto tridimensionale. Si continuerà con la descrizione delle principali tecniche di fabbricazione di modelli 3D, in particolare la stereolitografia STL (StereoLithography Apparatus), per poi arrivare alle principali applicazioni mediche. Si esamineranno i modelli di stampanti 3D più utilizzati in ambito medico e saranno approfondite le applicazioni della stampa 3D in neurochirurgia e in urologia per il tumore alla prostata. I principali vantaggi, nell’utilizzo della stampa 3D in ambito medicale, sono stati riscontrati nella formazione medica, nella preparazione operatoria, nella comunicazione medico-paziente e nella riduzione del tempo d’intervento chirurgico. Lo svantaggio principale da superare per utilizzare maggiormente la stampa 3D è l’abbattimento dei costi.
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Montroni, Isacco <1979&gt. "Valutazione preoperatoria del rischio chirurgico in pazienti onco-geriatrici (studio PREOP)." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amsdottorato.unibo.it/6402/.

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Abstract:
La maggior parte dei pazienti che vengono sottoposti a interventi chirurgici per tumori solidi hanno un’età superiore a 70 anni1. Circa il 30% di questi pazienti vengono considerati “fragili”. Questi infatti presentano numerose comorbidità ed hanno un più elevato rischio di sviluppare complicanze postoperatorie con perdita della riserva funzionale residua. Per questo non esistono sistemi semplici di screening che permettano ai medici responsabili del trattamento di identificare questi pazienti con aumentato rischio postoperatorio. Identificare i pazienti a rischio è infatti il primo passo nel processo attraverso il quale è possibile prevenire in necessarie complicanze postoperatorie come delirio, eventi cardiovascolari e perdita della funzionalità complessiva con conseguente perdita di autonomia. Scopo di questo studio è quello di confrontare l’accuratezza nella previsione di mortalità e morbidità a 30 giorni dei tre test preditivi “Groningen Frailty Index” (GFI); “Vulnerable Elders Survey” (VES-13); “timed up and go test” con alcune componenti del Preoperative Assessment of Cancer in the Elderly (PACE). Lo studio verrà effettuato sui pazienti con età maggiore di 70 anni che dovranno essere sottoposti a intervento chirurgico in anestesia generale per la presenza di una neoplasia solida.
The majority of patients undergoing surgery for a solid tumour are over the age of 701. About 30% of these patients can be considered frail. They have comorbidities and are at a higher risk of developing postoperative complications and experience functional loss. So far there is no simple screening tool that allows the treating physician to identify those patients most at risk of developing postoperative problems. Identifying those at risk is a first step in the process towards preventing unnecessary postoperative complications such as delirium, cardiovascular complications and overall functional loss leading to loss of independency. This study will be performed to test the predictive value of the GFI, the VES-13 and the timed “up and go” test compared to components of PACE in elderly patients of the age of 70 years and above undergoing surgery for a solid tumour.
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7

Zaganjori, Ersida. "Il planning chirurgico nei tumori ossei: il caso studio del sarcoma di Ewing." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
Il sarcoma di Ewing è un tumore che colpisce prevalentemente in età pediatrica e se non curato in tempo può espandersi in molte parti del corpo, tra cui le vie aeree. Molti giovani pazienti che manifestano il sarcoma sono costretti a farsi asportare parti del corpo di vitale importanza e spesso vivono in condizioni difficili come ad esempio senza un polmone. Proprio per questo motivo è importante intervenire subito e in maniera precisa perché, come molti altri tumori, se non eliminati completamente con il tempo presentano delle recidive. Il planning chirurgico è molto utilizzato in questo ambito in quanto ci permette di eseguire una ricostruzione tridimensionale degli organi interessati dalle masse tumorali. Questa pianificazione facilita la visualizzazione, la manipolazione e l’analisi dei dati ottenuti con diverse tecniche di imaging. Le tecniche più recenti prevedono la simulazione in 3D dei piani di taglio consentendo di effettuare il planning preoperatorio e la ricostruzione tridimensionale delle porzioni di ossa da rimuovere per ottimizzare il gesto chirurgico. L’elevata accuratezza che ci permette di avere l’utilizzo del planning chirurgico ci aiuta sia in fase preoperatoria nello studio del caso e nella progettazione di eventuali protesi e dispositivi personalizzati al paziente che in fase intra-operatoria durante la resezione del sarcoma. In questa tesi verranno dapprima introdotte le conoscenze relative alla fisiopatologia del sarcoma di Ewing, i percorsi di diagnosi e di trattamento di questa tipologia di carcinoma. Nell’ultimo capitolo sono state affrontate le ultime evoluzioni della tecnologia che stanno contribuendo ad un sostanziale miglioramento della prognosi di questa patologia molto aggressiva ma per fortuna poco diffusa.
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8

Toscano, Angelo <1979&gt. "La navigazione nella chirurgia oncologica ortopedica: Applicazione ed implementazione di nuove tecnologie per il trattamento chirurgico dei tumori dell'apparato muscolo-scheletrico, studio pilota." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amsdottorato.unibo.it/6361/.

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Abstract:
Nel presente progetto di ricerca, da novembre 2011 a novembre 2013 , sono stati trattati chirurgicamente, con l’assistenza del navigatore , pazienti con tumori ossei primitivi degli arti, del bacino e del sacro, analizzando i risultati degli esami istologici dei margini di resezione del tumore e i risultati clinici e radiografici. Materiali e metodi : Abbiamo analizzato 16 pazienti 9 maschi e 7 femmine , con un'età media di 31 anni (range 12-55 ). Di tutti i pazienti valutati 8 avevano una localizzazione agli arti inferiori , 4 al bacino e 4 all'osso sacro . Solo quelli con osteosarcoma parostale , Cordoma e Condrosarcoma non sono stati sottoposti a terapia antiblastica . Solo un paziente è stato sottoposto a radioterapia postoperatoria per una recidiva locale . Tutti gli altri pazienti non sono stati trattati con la radioterapia per l’ adeguatezza dei margini di resezione . Non ci sono state complicanze intraoperatorie . Nel periodo postoperatorio abbiamo osservato una vescica neurologica , una paresi sciatica, due casi di infezione di cui una superficiale e una profonda, tutti e quattro i pazienti con sarcoma sacrale sviluppati hanno avuto ritardato della guarigione della ferita e di questi tre hanno avuto incontinenza sfinterica. In tutti i casi si è ottenuta una eccellente risultato clinico e radiografico , con soddisfazione del paziente , corretto contatto tra l'osteotomia e l'impianto che apparivano stabili ai primi controlli ambulatoriali ( FU 19 mesi). Risultati: La chirurgia assistita da calcolatore ha permesso di migliorare l’esecuzione delle resezioni ossee prevista dal navigatore. Questa tecnologia è valida e utile per la cure dei tumori dell’apparato scheletrico, soprattutto nelle sedi anatomiche più complesse da trattare come la pelvi, il sacro e nelle resezioni intercalari difficoltose nell’ottenere un margine di resezione ampio e quindi di salvare l’articolazione e l’arto stesso.
In the present research project, from november 2011 to november 2013, patients with primary bone tumors of the extremities, pelvis and sacrum have been treated using computer assisted surgery evaluating the histological examination results of tumor resection margins and the clinical and radiological outcome. Materials and methods: We analized 16 patients 9 males and 7 females with a mean age of 31 years (range 12-55) and the primary bone tumors had different location, histology and grade. Of all the patients evaluated 8 had a localization to the lower limbs, 4 to the pelvis and 4 to the sacrum. Only those with parostale Osteosarcoma, Chordoma and Condrosarcoma have not been undergone to antiblastic treatment. Only one patients was subjected to postoperative radiotherapy for a local recurrence. All other patients were not treated with radiotherapy because of the adequacy of resection. There were no intraoperative complications. In the early postoperative period occured one neurological bladder, one sciatic paresis, two cases of infection one of which superficial and one deep; all the four patients with a sacral localizzation developed delayed wound healing and of these three developed sphincter incontinence. In all cases we obtained an excellent clinical and radiographic result, with patient satisfaction, proper contact between the osteotomy and the implant with a good stability to the first outpatient controls (FU 19 months). Results: Computer-assisted tumor surgery, with CT and MRI images fusion, has helped to improve the quality of the bone resections planned by the navigator and this may help reduce the risks of local recurrences. This technology is effective and useful for the treatment of musculoskeletal tumors, especially in complex anatomical sites like pelvis, sacrum and in intercalary resections and in all that cases where tumor resection could be difficult due to distorted surgical anatomy.
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Nocilli, Matteo. "Studio e valutazione preliminare del ruolo dell'imaging a fluorescenza per il trattamento chirurgico dell'endometriosi." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19376/.

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Abstract:
In questa tesi si tratterà l’uso endovenoso del verde indocianina per consentire la visualizzazione in tempo reale della perfusione intestinale nelle donne con endometriosi retto-sigmoidea che possono essere candidate alla resezione segmentaria. Al fine di valutare la sicurezza dell’intervento in termini di bontà di vascolarizzazione del sito oggetto della resezione, la principale misurazione di nostro interesse è stata la valutazione della perfusione ematica intestinale della neo-anastomosi.
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Garcia, Robert. "Analyse architecturale informatisee de la face en norma lateralis : application aux protocoles chirurgico-orthodontiques." Paris 7, 1989. http://www.theses.fr/1989PA07GA02.

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Faedi, Federico. "Principi di funzionemento e architettura del robot chirurgico Da Vinci S e sue applicazioni in ambito otorinolaringoiatrico." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3785/.

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Abstract:
La tesi descrive il funzionamento del robot chirurgico Da Vinci S ed illustra la sua architettura. Si analizza poi il suo impiego in ambito otorinolaringoiatrico mostrando vantaggi e limiti di questa innovativa tecnologia.
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Faedi, Federico. "Tesi sperimentale per valutare l'esperienza chirurgica nell'uso del robot Da Vinci Si." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8559/.

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Abstract:
Questa tesi si compone di due parti tra loro correlate. Nella prima viene analizzato l’attuale stato dell’arte in ambito di robot chirurgici e, successivamente, sono illustrate le caratteristiche tecniche e funzionali del robot chirurgico Da Vinci Si e ne viene evidenziata la mancanza di sensori in grado di fornire all’utilizzatore un feedback aptico. La seconda parte propone uno studio che ha lo scopo di dimostrare come l’esperienza del chirurgo riesca a sopperire alla mancanza di un sensore in grado di fornire un riscontro della forza impressa sugli strumenti nel campo operatorio. A questo proposito, vengono illustrati i risultati del test appositamente costruito, cui è stato sottoposto un campione di chirurghi di diversi ambiti specialistici, per dimostrare come l’esperienza e la destrezza consentono all’utilizzatore del robot Da Vinci Si di ricevere un’indicazione della forza impressa sui tessuti del campo operatorio tramite un riscontro visivo.
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Casalena, Eleonora. "Studio e valutazione del ruolo dell’imaging a fluorescenza e delle curve di perfusione per il trattamento chirurgico dell’endometriosi." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
In questa tesi si tratterà l’imaging a fluorescenza tramite l’uso endovenoso del verde indocianina nel trattamento dell’endometriosi mediante chirurgia laparoscopica. Questo mezzo di contrasto consente la visualizzazione in tempo reale della perfusione ematica della regione contenente la neo-anastomosi, e la successiva costruzione di curve di perfusione, il cui obiettivo di studio è una chiara comprensione degli effetti a breve termine della chirurgia laparoscopica e della predizione di possibili complicazioni. L’endometriosi è una patologia ginecologica benigna caratterizzata dalla presenza di endometrio, mucosa che normalmente riveste esclusivamente la cavità uterina, in sedi ectopiche, ossia all’esterno dell’utero. Generalmente interessa le superfici peritoneali o sierose degli organi pelvici, in particolare le ovaie, i legamenti larghi dell’utero, il cavo di Douglas e i legamenti uterosacrali, arrivando a colpire organi circostanti l’area addominale. Ad oggi sono affette da endometriosi il 10-15% delle donne in età riproduttiva e la patologia interessa circa il 30-50% delle donne infertili. Le donne con diagnosi conclamata sono almeno 3 milioni in Italia, 176 milioni nel mondo. Il picco si verifica tra i 25 e i 35 anni, ma la patologia può comparire a partire dal menarca. Il quadro sintomatologico dell’endometriosi è molto variabile: dolori cronici, ciclici o persistenti, localizzati principalmente nella zona del basso addome. La sintomatologia dolorosa legata alla presenza di endometriosi si manifesta durante le mestruazioni e rapporti sessuali, attraverso dolore nella defecazione e nella minzione e influenza oltre che fisicamente, con dolori debilitanti, anche psicologicamente e socialmente le pazienti, divenendo una condizione invalidante. Oltre al dolore, un’altra grave conseguenza clinica dell’endometriosi è l’infertilità, dovuta a distorsioni anatomiche e infiammazioni causate da aderenze, fibrosi, anomalie endocrine e disturbi immunologici.
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Ognisanto, Edoardo Filiberto Antonio. "Sviluppo di un applicativo software per la pianificazione chirurgica di protesi osteointegrate transfemorali personalizzate costruite tramite stampa 3D." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23444/.

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Abstract:
Le protesi con invasatura imperversano nel mercato mondiale della protesica ancora al giorno d’oggi, tuttavia, lo studio di nuove soluzioni che sostituiscano le protesi con invasatura ha compiuto passi da gigante a partire da metà del secolo scorso, cioè dalla scoperta del concetto di osteointegrazione; il mercato ha perciò assistito all’avvento di protesi rivoluzionarie e uniche nel loro genere: gli impianti protesici osteointegrati. La trattazione offre una panoramica di quelli che sono i limiti di utilizzo delle protesi con invasatura, nonché una fotografia dello stato dell’arte dei pochi impianti protesici osteointegrati, principalmente transfemorali, disponibili sul mercato ed i rispettivi pregi e limiti. Lo scopo del lavoro svolto è stato quello di ideare un software di pianificazione chirurgica in ambiente Grasshopper (un plug-in di Rhinoceros) usufruibile dai chirurghi ortopedici in fase preliminare di studio di fattibilità e parametri di progettazione dell’impianto osteointegrato per pazienti con amputazioni transfemorali. Prima della fase di progettazione del software vera e propria, è stato necessario effettuare uno studio preliminare qualitativo tramite la piattaforma di programmazione Matlab©. I risultati ottenuti dal test pilota spalancano le porte a quello che viene chiamato approccio patient specific, soluzioni protesiche di impianti osteointegrati che si adattano alla fisionomia del distretto anatomico del paziente amputato e preservano il più possibile l’osso residuo sano, garantendo al contempo stabilità ed affidabilità dell’impianto stesso.
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Franceschi, Giulia. "Instabilità gleno-omerale: trattamento conservativo o chirurgico in seguito alla prima lussazione anteriore traumatica della spalla? Una revisione sistematica della letteratura." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21950/.

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Abstract:
Background: il complesso articolare della spalla è dotato di un ampio arco di movimento, a scapito della sua stabilità. La lussazione gleno-omerale traumatica anteriore è l'evento più frequente. In seguito al primo episodio vi è un’alta probabilità di recidiva, dolore, artropatia e problemi funzionali. Obiettivo: determinare il regime di trattamento più efficace per questa patologia confrontando i risultati ottenuti in seguito al trattamento conservativo e a quello chirurgico presenti in letteratura, in termini di numero di recidive, dolore, propriocezione e funzionalità di spalla. Materiali e metodi: The Cochrane Library, PEDro e Pubmed sono state le principali banche dati utilizzate per effettuare questa ricerca. Sono stati inclusi esclusivamente RCT con full-text in lingua inglese o italiana, con PEDro scale ≥ 5, senza alcun limite temporale e che prevedessero un confronto degli outcome dopo trattamento conservativo e chirurgico in soggetti con prima lussazione traumatica anteriore di spalla. Risultati: sono stati analizzati 4 RCT che hanno coinvolto 155 pazienti con età media di 23 anni e perlopiù attivi fisicamente. In ogni studio un gruppo è stato sottoposto a trattamento conservativo e l’altro a trattamento chirurgico. I principali outcome analizzati sono stati: il numero di recidive, il dolore, il ROM, la propriocezione, la stabilità percepita e la funzionalità della spalla, le tempistiche per il ritorno al lavoro e alla pratica sportiva. Conclusioni: il trattamento chirurgico, come primo approccio in seguito alla lussazione primaria traumatica anteriore della spalla, in soggetti giovani e fisicamente attivi, è più efficace in termini di numero di recidive se confrontato con il trattamento conservativo. Per quanto concerne il dolore, la stabilità e la funzionalità della spalla non è presente un’evidente supremazia di un approccio sull’altro a lungo termine. Anche la propriocezione non è influenzata dal tipo di trattamento eseguito dopo l’evento traumatico.
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Porisini, Riccardo. "Il trattamento conservativo versus l'intervento chirurgico come primo approccio terapeutico nei soggetti affetti da lesione del legamento crociato anteriore. Revisione basata sull'evidenze." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19315/.

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Abstract:
ABSTRACT Background La lesione del legamento crociato anteriore (LCA) è un infortunio che colpisce tipicamente soggetti giovani e atleticamente attivi. Può portare a potenziali complicanze come limitazione funzionale, osteoartrosi e peggioramento della qualità della vita. La sua ricostruzione è oggi considerata il gold standard di trattamento per il recupero della stabilità e il miglioramento della funzionalità del ginocchio, mentre il trattamento conservativo è secondario alla chirurgia. Obiettivo Lo scopo di questa ricerca è quello di individuare la gestione terapeutica ottimale in caso di lesione del LCA, cercando di scoprire se il trattamento conservativo può ricoprire il ruolo principale a seguito di tale infortunio. Metodi Sono state consultate le banche dati elettroniche PUBMED, COCHRANE LIBRARY e PEDro. La ricerca è stata effettuata nel periodo luglio-settembre 2019. Tra i criteri di inclusione abbiamo soggetti con lesione del LCA diagnosticata, metanalisi o revisioni sistematiche in lingua inglese dal 2009 ad oggi. Sono state incluse solo revisioni sistematiche con metanalisi che utilizzassero come primo approccio il trattamento conservativo piuttosto che l’intervento chirurgico. Risultati Dalla ricerca iniziale sono stati ottenuti un totale di 385 articoli. Dopo aver escluso gli studi che non rispettavano i criteri di eleggibilità e i doppioni, sono state selezionate 3 revisioni sistematiche di cui una con metanalisi. Conclusioni Dagli studi si evince che non sono presenti differenze statisticamente significative tra il trattamento conservativo e chirurgico, tranne che per la stabilità articolare. Studi futuri dovranno definire criteri specifici per i soggetti che vogliono sperimentare il trattamento conservativo come prima opzione terapeutica.
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Vende, Dominique. "Le traitement chirurgical de la diplopie : l'apport de la chirurgie reglable." Toulouse 3, 1989. http://www.theses.fr/1989TOU31067.

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SOLTYSIAK, CHRISTOPHE. "Pneumocoque et chirurgie : localisations peritoneales et pulmonaires du pneumocoque en milieu chirurgical." Reims, 1992. http://www.theses.fr/1992REIMM096.

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Sisti, Valentina. "La riorganizzazione dell'attività chirurgica nel territorio ferrarese: caso di change management, nell'ottica della sostenibilità e qualità di servizio." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Introduzione:Il SSN, negli ultimi anni, è stato al centro di forti spinte al cambiamento, imposte da politiche sanitarie nazionali ed internazionali, dovendo così affrontare nuovi ambiti, diversi da quelli di sua competenza. Le Aziende Sanitarie ferraresi, volendo cogliere le opportunità di cambiamento imposte dall’ultima normativa sanitaria, hanno rivisto gli aspetti critici legati al percorso chirurgico, attuando un progetto di riorganizzazione a livello territoriale. Le Aziende al fine di realizzare il progetto hanno utilizzato strumenti ed approcci dell’ingegneria di processo e di processi di gestione e management. Scopo/Metodi:Lo scopo di questo progetto è di implementare un modello organizzativo, definendone i criteri di scelta per la ridistribuzione dell’attività chirurgica programmata sul territorio ferrarese, secondo i metodi definiti dalla relazione volumi-esiti, al fine di perseguire gli obiettivi aziendali in termini di incremento del servizio offerto, aumento della qualità e dell’efficienza delle prestazioni. Risultati:Al fine di allineare obiettivi di progetto e obiettivi strategici, le due Aziende hanno adottato il modello organizzativo focused-factory, che ha permesso di reingegnerizzare il processo chirurgico, ridefinendo e aggregando gli interventi in 32 macro-categorie, e distribuendoli secondo tre livelli di complessità: basso, medio ed alto. Conclusioni:In conclusione, il progetto ha permesso di creare e definire una rete chirurgica provinciale – Surgical Unique Network (S.U.N.), basata sui principi di integrazione, standardizzazione, efficienza e sostenibilità economica. Il risultato generale sarà quello di offrire alla popolazione ferrarese e alle persone ricoverate un servizio diagnostico-terapeutico innovativo, trasparente e di elevata qualità. Allo stesso tempo offrire ai professionisti sanitari un network integrato, con un alto grado di specializzazione sulle procedure chirurgiche, condividere il proprio know-how e le best-practices.
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Moulinié, Véronique. "La chirurgie des âges : l'acte chirurgical comme marqueur du destin biologique et social." Paris, EHESS, 1996. http://www.theses.fr/1996EHES0081.

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Abstract:
Certaines operations banalisees (ablation des amygdales, des vegetations et de l'appendice chez l'enfant, hysterectomie et prostatectomie chez l'adulte) se presentent a l'analyse comme de modernes rites de formation, participant de la necessaire construction de l'identite sexuelle. Ainsi, les organes supprimes, sexuellement ambigus, au rythme des ages et des saisons intermediaires, detournent le sang de leur juste destination que sont les organes genitaux, aggravant de ce fait l'indifferenciation sexuelle, inherente a ces moments de la vie. Et si l'on retablit tous les ans la juste sexualisation grace aux enigmatiques cures du sang, seul le bistouri se montre efficace face au branle-bas de l'adolescence et de l'age de retour. C'est en fait au sein de la comprehension de la difference des sexes, de son evolution au fil des ans que l'on est ainsi entraine. La variete des sources utilisees temoigne de la complexite de la perception mise au jour : litterature medicale depuis hippocrate jusqu'a top-sante, autobiographies, temoignages recueillis aupres d'operes, traites de devotion populaire et meme traites d'agriculture.
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Williamson, Wilfrid. "Le tube de Schocket : à propos de 20 cas." Bordeaux 2, 1990. http://www.theses.fr/1990BOR23014.

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JABER, SAFWAN. "Traitement chirurgical de la prognathie mandibulaire." PARIS 6, DENTAIRE, 1991. http://www.theses.fr/1991PA06H002.

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Caillol, Michel. "Dieu n'est pas chirurgien : un cheminement éthique à la recherche des traces du sacré en chirurgie." Phd thesis, Université Paris-Est, 2012. http://tel.archives-ouvertes.fr/tel-00826536.

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Abstract:
La différence entre Dieu et un chirurgien, réplique-t-on classiquement à celui-ci lorsque il s'estime comme créateur de son opéré, c'est que Dieu, lui, ne se prend pas pour un chirurgien. Qu'y a-t-il dans cette action qui soit si spécifique que son agent, le chirurgien, puisse à ce point risquer de s'idolâtrer ?Il semble bien, tout d'abord, qu'il y ait dans la chirurgie une réelle dimension religieuse c'est-à-dire un rapport certain avec le sacré - l'interdit -, ce que l'on ne doit pas profaner. Le questionnement sur le chirurgien et la chirurgie éclaire cet aspect. Si tout chirurgien est d'abord un médecin, et comme tel s'il a bien pour mission de soulager une personne humaine lorsqu'elle est affectée par la maladie ou le traumatisme, pour autant son mode " opératoire " est particulier. La chirurgie, malgré la prégnance de plus en plus forte de l'appareil techno-scientifique à son service, reste encore une activité manuelle et particulièrement immédiate. Elle nécessite certes une connaissance scientifique, mais sa technicité se nourrit de l'expérience pratique. C'est ici qu'elle recèle l'autre dimension sacrée que représente le sacrifice, de manière sans doute plus aboutie que la médecine purement clinicienne. Mais elle est surtout agressive, parce que douloureuse et sanglante, et transgressive, parce qu'elle autorise son agent à inter-venir, à rentrer dans un corps humain. Cette intervention ne se fait jamais sans un rituel quasi religieux qui semble attester de la sacralité de son champ : le corps-personne de l'opéré. Malgré la profonde influence de la Modernité qui, avec Descartes en particulier, vise à dissocier radicalement le corps de l'esprit, une analyse rigoureuse de la pratique chirurgicale tend à infirmer cette illusion, même s'il y a nécessité d'objectivation pour parvenir à assumer la transgression qui consiste à ouvrir un corps. La phénoménologie nous éclaire sur la subjectivité transcendantale du chirurgien qui, en même temps qu'il vise son opéré comme l'objet de son faire, ne peut pas être complètement extérieur à cet opéré et à son intervention. Le chirurgien ne saurait être le simple réparateur d'un objet, ni même un vétérinaire, obligé qu'il est de par la spécificité morale de l'être humain qu'il prend en charge. Il devient alors plus que la cause efficiente de l'opération chirurgicale, pour être nécessairement concerné par sa finalité. Cette obligation de viser à la restauration du pouvoir-être au monde de son opéré, plus que de le re-mettre dans une norme arbitraire, fait en effet de la chirurgie une action morale. Car oublier cette finalité, cherchant à s'exonérer de cette responsabilité qui dépasse le pur faire, ce serait réduire la chirurgie à une simple fabrication. La démesure alors guetterait celui qui pourrait se prendre pour Dieu, mais au mauvais sens du concept, puisque s'ouvriraient subrepticement les portes de la barbarie. Etre instrumentalisé par le désir jamais assouvi de son patient, comme être prisonnier de sa pure technicité, sont alors les deux écueils, intimement liés, qui empêchant le chirurgien de décider, ferait perdre toute dimension morale à son action. D'autant que le lent " désenchantement du corps " présent dans nos sociétés occidentales contemporaines, semble participer de ce déni. La question de la contribution de la chirurgie au vaste désir de transformation de l'homme, véhiculé par le transhumanisme, s'abreuve peut-être à la source d'une insidieuse barbarie.Retrouver la nature spirituelle de l'homme reste alors sans doute le point d'appui le plus sûr pour parer à une telle dérive, en sacralisant ainsi, et la personne de l'opéré, et le geste d'y intervenir, lui rendant peut-être son véritable sens._____
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JALOUX, NOIZET SYLVAINE. "Le traitement chirurgical des affections surrenaliennes dans un service de chirurgie generale : a propos de 62 cas." Reims, 1993. http://www.theses.fr/1993REIMM002.

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Dellabartola, Lorenzo. "Progettazione e costruzione di uno strumento ad elevate prestazioni per chirurgia laparoscopica mininvasiva." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/22643/.

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Abstract:
L’elaborato propone soluzioni progettuali originali per realizzare una serie di meccanismi presenti all’interno di uno strumento chirurgico per laparoscopia. Prendendo in disamina un prototipo realizzato precedentemente, vengono proposte alcune migliorie e soluzioni alternative dei sistemi di attuazione che lo compongono. L’obiettivo è progettare e realizzare un nuovo prototipo di strumento laparoscopico altamente performante contenendo i costi di fabbricazione. Seguendo una logica di progettazione il lavoro parte dal confronto di diverse soluzioni raccolte in una matrice morfologica, quindi analizza ogni movimentazione valutando quella già esistente e possibili alternative. Procede quindi con la progettazione della soluzione scelta e la verifica della sua funzionalità. Infine, ogni componente viene realizzato con le tecnologie a disposizione e montato seguendo un manuale di montaggio riportato nell’elaborato.
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Capelli, Lorenzo. "Simulazioni paziente-specifiche e stampa3D a supporto della pianificazione chirurgica in ambito cardiovascolare." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23744/.

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Abstract:
Con il termine pianificazione chirurgica si intendono tutte le procedure che precedono l’intervento chirurgico. Le implementazioni della pianificazione sono molteplici in funzione della necessità clinica. In primo luogo, è necessario comprendere qual è il quesito clinico di interesse e l’intervento più adatto. Una volta definito l’intervento, si decidono i parametri clinici che permettono di valutare il successo dello stesso. A queste valutazioni dobbiamo aggiungere le informazioni di cui il clinico necessita prima di effettuare l’operazione. In queste fasi, la capacità di comunicazione tra clinico e ingegnere al fine di ottenere il risultato atteso è fondamentale. Una volta noti questi aspetti è possibile realizzare una vera e propria procedura di surgical planning che può essere applicata in supporto al servizio sanitario in modo da eseguire interventi ed erogare terapie che siano il quanto più specifiche per il singolo paziente. Per il sistema sanitario minori tempi di operazione comportano minori costi ospedalieri, gli operatori coinvolti nell’intervento vedono ridotto il carico di lavoro, infine per il paziente vengono ridotti i rischi di infezione ed i tempi di anestesia. Nuovi sviluppi della pianificazione chirurgica consistono nella possibilità di realizzare simulazioni che permettano al clinico di analizzare il potenziale futuro del paziente e trarne conclusioni. La trattazione è suddivisa in una prima parte di descrizione degli aspetti comuni a tutti i processi di pianificazione chirurgica con una particolare attenzione all’ambio cardiovascolare, ed in una seconda parte dove sono analizzati due studi differenti che verificano l’efficacia dell’impianto di protesi valvolare. L’obbiettivo della trattazione è quello di offrire una panoramica sulle possibili applicazioni future in ambito clinico.
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ROUSSELET, JEAN-MARC. "Resultat du traitement chirurgical du cancer du pancreas exocrine : a propos de 84 observations ; service de chirurgie viscerale et d'urgence (pr favre)." Dijon, 1994. http://www.theses.fr/1994DIJOM081.

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Pirnay, Philippe. "La greffe du visage : réflexions éthiques et progrès scientifique." Thesis, Paris 5, 2012. http://www.theses.fr/2012PA05T007.

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Abstract:
Les interrogations éthiques sur la greffe du visage semblent incontournables. Quels sont les risques tolérables, non pas de manière irresponsable, mais, en conscience, dans l'intérêt du patient ? Dans quelles mesures les questions éthiques ont-elles été abordées par les équipes chirurgicales avant la réalisation des greffes ? L'éthique peut-elle légitimer cette intervention ? Une étude de la littérature scientifique et de la littérature grise des équipes ayant réalisé une greffe de la face a été menée pour déterminer les questions éthiques soulevées par cette greffe. Elles touchent à la fois au donneur, à sa famille et au receveur. A partir de ces items, une enquête par questionnaire a été conduite auprès de ces mêmes équipes chirurgicales pour évaluer leur prise en charge. Pour ouvrir le débat, associer la collectivité à des fins pédagogiques et tracer la route des nouvelles acceptations, 1000 chirurgiens français ont aussi été interrogés par un questionnaire. Les résultats ont permis d'explorer le problème du consentement de la famille du donneur, la place des proches dans le respect de la mémoire et de la volonté du défunt. Explorer aussi le respect du cadavre, le secret médical, le respect de l'anonymat du donneur, le rôle des médias, et enfin la notion de consentement d'un patient vulnérable et celle de la balance bénéfice / risque pour un traitement dont les bénéfices sont encore incertains. Dans le cadre du visage, ces questions prennent une dimension humaine essentielle... Pour en témoigner les premiers travaux ont porté sur le symbolisme du visage, la défiguration, les enjeux historiques, juridiques, institutionnels et religieux
The ethical questions about the face transplant seem unavoidable. What risks can be tolerated, not irresponsibly, but in conscience, in the interest of the patient ? To what extent the ethical issues have been addressed by surgical teams prior to the completion of transplants ? Can ethics justify this intervention? A study of the scientific literature and general press of every team having performed the face transplant was conducted to determine the ethical issues raised by this transplantation. They affect both the donor and his family and the recipient. From these items, a questionnaire survey was conducted with the same surgical team to assess the management of these ethical issues. To open the debate, involving the community for educational and trace the way of the new acceptances, 1000 French surgeons were also interviewed by a questionnaire. The results were used to explore the issue of consent of the donor's family, the place of family in respect of memory and the will of the deceased. Explorer also respect the body, medical confidentiality, respect for donor anonymity, the role of media in the first major surgery, and finally the concept of consent of a vulnerable patient and that of the risk / benefit ratio for treatment whose benefits are still uncertain. As part of the face such questions are essential human dimension ... To testify early work focused on the symbolism of the face, disfigurement, historical, legal, institutional, and religious challenges
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Hardy, Julia. "Antibioprophylaxie en chirurgie digestive et en chirurgie gynécologique." Bordeaux 2, 1996. http://www.theses.fr/1996BOR2P100.

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GIROMINI, DUCROS PATRICIA. "Le traitement chirurgical des lesions atheromateuses de la carotide dans son trajet cervical : bilan de 77 endarteriectomies realisees dans le service de neuro-chirurgie." Clermont-Ferrand 1, 1988. http://www.theses.fr/1988CLF13007.

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Paolini, Giacomo. "Principi di funzionamento dei laser chirurgici." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3344/.

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Abstract:
L'elaborato è volto ad analizzare i principi di funzionamento e le molteplici applicazioni dei laser chirurgici nei vari campi della medicina. Viene fatta una classificazione in base alla potenza d'uscita delle apparecchiature, al mezzo attivo utilizzato e alla disciplina medica in cui ne viene fatto uso. Particolare attenzione è posta sui numerosi rischi che potrebbero occorrere e le misure di sicurezza da adottare all'interno di una sala operatoria o di un laboratorio, con l'esempio specifico di alcune schede di verifica funzionale, periodica particolare e di manutenzione conservativa su laser chirurgici e terapeutici, che devono essere completate per superare con esito positivo i vari test di sicurezza.
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Hubinois, Philippe. "Chirurgie viscérale : hier, aujourd'hui, demain : petite philosophie de la chirurgie." Université de Marne-la-Vallée, 2005. http://www.theses.fr/2005MARN0275.

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Abstract:
La télé-chirurgie robot-assistée s’installe dans notre société technicienne. Elle n’est pas neutre au plan de l’éthique médicale. La « machine chirurgicale » pourrait dans le futur s’interposer entre l’opéré et l’opérateur, éloignés parfois de milliers de kilomètres durant l’intervention. L’image formée sur l’écran télévisuel de contrôle pourra-t-elle un jour remplacer le regard et le toucher du praticien, autrefois directement portés sur l’individu ? Le chirurgien ne sera-t-il bientôt plus qu’un technicien muni d’un écran et de sticks, allant de simulations virtuelles en répétitions in vivo, trans-continentales ? En réalité, l’évolution récente du droit médical montre que l’attente des patients dépasse très largement le seul souci de « réparation », ne se relâchant pas quant à l’importance ressentie du « colloque singulier » avec le professionnel. Ce qui invite le chirurgien moderne à rester vigilant, entre désir et proximité, ne délaissant pas la clinique pour la seule « technique »
Robot assisted surgery is slowly invading our world, taking side with regards to medical ethics. In a not too far future, one might watch this type of surgery operated between surgeons and patients thousands of miles apart. Can we then accept the image reflected on the screen as a valid substitute to the hand and eyes of the technician? Are we then accepting the surgeon as a technician whose tools would be limited to sticks and a screen? In fact, recent evolution in the field of medical ethics show that patients expect much more than the mere physical repair and consider that human direct contact with the surgeon is essential. This attitude appears as an invitation to avoid placing excessive emphasis on the technical aspect of surgery to the detriment of clinical aspect and human relationship
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Hondele, Franziska. "Chirurgie des Hyperparathyreoidismus." Diss., lmu, 2009. http://nbn-resolving.de/urn:nbn:de:bvb:19-101552.

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D’Acunto, Carmine <1967&gt. "Chirurgia dermatologica pediatrica." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4499/.

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Abstract:
Le caratteristiche istologiche, immunologiche e fisiologiche della cute in età pediatrica sono responsabili di quadri dermatologici differenti nel bambino rispetto all’adulto, per cui la dermatologia pediatrica sta acquisendo sempre maggiore importanza come branca specifica nell’ambito sia della dermatologia generale che della pediatria. Il problema cruciale che si incontra nel management delle dermatosi pediatriche è legato alle difficoltà diagnostiche incontrate, che comportano spesso la necessità di eseguire una biopsia cutanea. Mentre gli studi epidemiologici relativi alla frequenza delle patologie dermatologiche pediatriche siano ampiamente riportati in letteratura, i dati e le revisioni relative alla chirurgia pediatrica dermatologica, nell’ambito dei servizi di Dermatologia Pediatrica, sono ridotti. Nell’arco dei tre anni di dottorato, la mia attività è stata finalizzata a valutare la possibilità di organizzare un servizio ambulatoriale per i prelievi bioptici in età pediatrica, con il solo ausilio di anestetici topici e locali. Durante i tre anni di Dottorato di Ricerca sono stati eseguiti 296 prelievi. Le biopsie eseguite sono state suddivise in 3 gruppi: biopsie diagnostiche su patologie dermatologiche (108 pz, 36%), biopsie su neoformazioni cutanee (174 pz, 59 %) e biopsie su lesioni follicolari ( 14 pz, 5%). Di ciascun gruppo sono state valutate le patologie riscontrate, l’età, il sesso, l’impiego di anestetico topico associato ad anestetico locale. In 180 (61%) pazienti dopo la biopsia si è proceduto all’applicazione di punti di sutura. Si sono valutati inoltre i vantaggi e gli svantaggi di tale attività ambulatoriale rispetto ai prelievi eseguiti avvalendosi di una sedazione profonda.
The skin of the child has histological, immunological and physiological characteristics responsible for different dermatological manifestations in children than adults, so the pediatric dermatology is gaining increasing importance as a specific branch in the general dermatology and pediatrician. An important problem which is encountered in the management of pediatric dermatosis is related to diagnostic difficulties, which often involve the need to perform a skin biopsy. As epidemiological studies relating to the frequency of pediatric dermatological diseases are widely reported in the literature, the data and revisions to the pediatric dermatological surgery are reduced. During the three years of research, my intent was aimed at assessing the possibility of organizing an outpatient service for biopsies in children, with only the aid of topical and local anesthetics. In particular 296 samples were performed. The biopsies were divided into 3 groups: diagnostic biopsies of skin diseases (108 pcs, 36%), biopsies of skin tumors (174 pcs, 59%) and biopsies of follicular lesions (14 pcs, 5%). Of each group were evaluated pathologies, age, sex, the use of topical anesthetic associated with local anesthetic. In 180 (61%) patients were applied stitches. We have evaluated the advantages and disadvantages of ambulatory activity compared to samples taken using deep sedation / general anesthesia.
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Durand, Marion Villemot Jean-Pierre. "Chirurgie cardiaque robotique." [S.l.] : [s.n.], 2006. http://www.scd.uhp-nancy.fr/docnum/SCDMED_T_2006_DURAND_MARION.pdf.

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Paronneau, Philippe. "Anselme Jourdain : "expert pour les dents" : un grand nom dans la chirurgie du XVIIIe siècle." Paris 7, 1988. http://www.theses.fr/1988PA071002.

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Martini, Philippe. "La responsabilité du chirurgien /." Bordeaux : Études Hospitalières, 2000. http://www.gbv.de/dms/spk/sbb/recht/toc/322876141.pdf.

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Martini, Philippe Loiseau Grégoire. "La responsabilité du chirurgien /." Bordeaux : les Études hospitalières, 2000. http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb371076198.

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Verot, Alain. "Jacques Lisfranc : Chirurgien novateur." Saint-Etienne, 1989. http://www.theses.fr/1989STET6236.

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Abstract:
La faculte de medecine de Saint-etienne a recu l'appellation de Faculte Jacques LISFRANC lors de son inauguration le 8-10-1988. L'etude biographique met l'accent sur l'implantation de la famille LISFRANC DE SAINT-MARTIN dans la region de Saint-Etienne, puis sur la carriere du chirurgien-chef de l'Hopital de la Pitie:sa formation aupres de G. DUPUYTREN,l'agregation, la Presidence de l'Academie de Medecine. Nous montrons ensuite comment il participa au rayonnement internationnal de l'Ecole de Paris par ses qualites de pedagogue. Une seconde partie detaille l'œuvre chirurgicale novatrice de J. LISFRANC: desarticulation tarso-metatarsienne, interventions sur le col uterin et le rectum, operations toutes precedees d'importants travaux anatomiques. Son œuvre de clinicien lui permit de rationaliser les indications chirurgicales. Nous nous attachons enfin a analyser le contexte scientifique dans lequel evoluait LISFRANC.
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Martini, Philippe. "La responsabilité du chirurgien." Aix-Marseille 3, 1998. http://www.theses.fr/1998AIX32006.

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Abstract:
Le chirurgien est, parmi tous les médecins, celui dont la responsabilité est la plus étendue. Les caractéristiques de son action, notamment sa grande spécialisation et sa nature collective, conduisent le juge à objectiver sa responsabilité et à accroître ses obligations contractuelles. Cependant, la responsabilité du chirurgien restant soumise aux règles générales de responsabilité, la victime a toujours beaucoup de mal à obtenir réparation du dommage qu'elle a subi. Il conviendrait alors de transformer le système et de dissocier la recherche de la responsabilité du chirurgien de l'indemnisation de la victime. D'abord, on devrait chercher à indemniser la victime. Pour cela, il conviendrait de mettre en place un système de réparation automatique fondée sur une double assurance privée dont le jeu serait indépendant de la recherche de toute faute. Ce mécanisme reposerait sur la simple constatation d'un dommage anormal et sur l'implication de l'activité du chirurgien dans la survenance du préjudice. Ensuite, seulement, on pourrait se pencher sur la responsabilité du chirurgien. Celle-ci devrait avoir un caractère purement sanctionnateur. Par conséquent, elle devrait être limitée a la recherche des fautes les plus graves commises par ce practicien, par le biais du renforcement de la responsabilité disciplinaire qui serait le nécessaire préalable a la mise en jeu de la responsabilité civile ou pénale du chirurgien
Surgeon is, between all doctors, the one who gets the highest rate of responsibility. His action is so typical, especially because of the need of specialisation and the need of team works, that judges are keen on increasing his responsibility. However, surgeon's responsibility is based on common rules of responsibility and that means that victims often fail in their quest of indemnity. Then, the system should be changed into one which would separate responsibility and indemnification. First of all, victims should be indemnified. An automatic system of indemnification based on a double private insurance should be set. It would work just by noticing victims' damage and implication of the surgeon's action in this injury. Then after, surgeon's responsibility should be considered. This responsibility should have a repressive nature and be restricted to the most important faults by increasing the weight of disciplinary responsibility, which would be demonstrated before civil or penal responsibility
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Celebic, Aleksandar. "Traitement du carcinome hépatocellulaire sur foie sain et pathologique par hépatectomie partielle : résultats d'une enquête nationale sur 2591 malades opérés en France entre 1990 et 2005." Thesis, Paris Est, 2009. http://www.theses.fr/2009PEST0043.

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Abstract:
Le carcinome hépatocellulaire (CHC) est un cancer très fréquent - au 5ème rang de l’échelon mondial - dont l’incidence ne cesse d’augmenter. Lié aux maladies chroniques du foie (hépatite C, syndrome métabolique et, le plus souvent, cirrhose), il représente désormais un véritable problème de santé publique. C’est la nature du foie sous-jacent qui détermine les modalités de sa prise en charge. Lorsque le foie ne présente pas de maladie chronique (foie sain), on se trouve généralement devant une tumeur déjà évoluée; dans ce cas on a recours essentiellement à la résection hépatique. Lorsque le foie présente une maladie chronique (foie pathologique), qu’il s’agisse de fibrose, cirrhose ou hépatite, c’est le stade tumoral au moment du diagnostic qui oriente le choix du traitement ; à part la transplantation, limitée dans ses indications, les options thérapeutiques comportent la résection hépatique, la destruction par voie sous-cutanée (radio fréquence) et un traitement par voie artérielle (chimioembolisation). Cependant, ces traitements à visée curative, ne peuvent être envisagés actuellement que dans 30% des cas. Notre travail porte uniquement sur la résection hépatique. Partout disponible, cette intervention chirurgicale représente en effet le traitement de référence dans la prise en charge du CHC. Nous nous appuyons sur une vaste enquête nationale qui, développée sur une période de 15 ans – de 1990 à 2005 – à partir de 23 centres de chirurgie, à porté sur plus de 2590 dossiers de patients. Grâce à ces données de base, particulièrement précieuses par leur nombre et leur précisions, nous avons tenté de donner une image panoramique des pratiques (indications, techniques opératoires) et des résultats (survie, récidive, morbidité, mortalité) de la résection hépatique pour CHC en France. Il s’agit de la plus grande étude multicentrique chirurgicale menée sur le CHC en France à ce jour. On a classé 102 paramètres dans 6 groupes de données ont été colligés pour chaque malade inclus dans l’étude: Terrain, Bilan préopératoire, Chirurgie, Anatomopathologie, Morbidité et traitements adjuvants et Evolution. Au total, cette enquête a permis de recueillir une somme considérable de données dont l’analyse multivariée avait pour l’objectif d’aboutir à des critères prédictifs de mortalité opératoire et de survie après résection sur foie sain et pathologique. Cette analyse a confirmé le développent et la qualité de la chirurgie hépatique en France. Aussi, l’analyse a montré que la résection hépatique est un traitement efficace du CHC sur foie sain et pathologique. Ces résultats et leur implication pour l’approche multidisciplinaire en cancérologie contribueront à améliorer les connaissances et la prise en charge du CHC. Finalement, à coté de la transplantation hépatique, limitée par ses indications restreintes et la pénurie de greffons, la résection du CHC occupe une place importante qui doit continuer de croître du fait de ses bons résultats et de l’augmentation constante de l’incidence du CHC
Hepatocellular carcinoma (HCC) is the fifth most common cancer worldwide, and the third most common cause of cancer-related death. It is a major health problem worldwide, which represents the most prevalent primary liver cancer and constitutes the third most frequent cause of cancer-related deaths. The major risk factor for HCC is cirrhosis. All types of cirrhosis predispose to HCC, but the incidence is particularly high in persistent infection with hepatitis B (HBV) and hepatitis C (HCV) and in alcoholic liver disease. The clinical presentation and management of HCC depends on whether the liver is cirrhotic and whether there is underlying viral hepatitis. Therapeutic options fall into four main categories (1) surgical interventions, including tumor resection and liver transplantation, (2) percutaneous interventions, including ethanol injection and radiofrequency thermal ablation, (3) transarterial interventions, including embolisation and chemoembolisation and (4) drugs as well as gene and immune therapies. Potentially curative therapies are tumor resection, liver transplantation, and percutaneous interventions that can result in complete responses and improved survival in a high proportion of patients. Liver resection offers the greatest impact on survival when patients do not meet transplantation criteria and this is considered as the optimal treatment for HCC. The objective of this thesis, based on a retrospective survey, was to give an overview on conditions of realization and the results of the resection of HCC in France, in the period from 1990-2005. All the French centers of excellence in the hepatobiliary surgery were contacted and most of them accepted to participate. All the contacted units were essentially localized in University Clinical Centers, all of them experts in hepatic surgery and most of them were centers for liver transplantation. More than 2590 cases with hepatic resection were collected in this study. The file consisted of 102 questions and contained following headings: demographic data, underlined liver pathology, circumstances of diagnosis, imaging, evaluation of underlined liver pathology: biological, morphological, histological, preparation for resection: neoadjuvant treatment of the tumor, portal embolization, surgical intervention: approach, clamping, vascular control, nature and the extent of the exeresis, anatomic or non-anatomic features, histopathological analysis of the removed tissues, results: mortality, morbidity, recurrence, survival, lost from analysis. In total, this survey enabled us to collect a considerable sum of data in order to give a more precise overview on predictive criteria of per operative mortality and survival, as well as recurrence rates, after the resection of normal and pathological livers. It confirmed the development and the quality of the hepatic surgery in France
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Dessenne, Vincent. "Gestes médico-chirurgicaux assistés par ordinateur : applications à la ligamentoplastie du genou et à la chirurgie orthognatique." Université Joseph Fourier (Grenoble), 1996. http://www.theses.fr/1996GRE19005.

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Bentchikou, Nai͏̈ma. "La décontamination pratique du matériel médico-chirurgical à l'hôpital." Paris 5, 1989. http://www.theses.fr/1989PA05P054.

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Rost, Martina. "Exenterative Chirurgie gynäkologischer Malignome." Diss., lmu, 2004. http://nbn-resolving.de/urn:nbn:de:bvb:19-18994.

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Kapferer, Ines. "Langzeiterfolge nach orthognather Chirurgie." [S.l.] : [s.n.], 2002. http://deposit.ddb.de/cgi-bin/dokserv?idn=966629493.

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Knolle, Winfried Ronald. "Chirurgie des follikulären Schilddrüsenkarzinoms." [S.l.] : [s.n.], 2005. http://deposit.ddb.de/cgi-bin/dokserv?idn=975676989.

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TURON, ROBERT. "Epithèses en chirurgie réparatrice." Toulouse 3, 1991. http://www.theses.fr/1991TOU31014.

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HANSEN, MARC. "Antibioprophylaxie en chirurgie cardiovasculaire." Strasbourg 1, 1993. http://www.theses.fr/1993STR15016.

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Pham, My Thai Binh. "Antibioprophylaxie en chirurgie orthopédique." Paris 5, 1999. http://www.theses.fr/1999PA05P145.

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Urovi, Gledi. "Principi di funzionamento ed utilizzo dei laser chirurgici." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3988/.

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