Academic literature on the topic 'Cicliche'

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Journal articles on the topic "Cicliche"

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Baiardi, Donatella, and Carluccio Bianchi. "Come misurare l'evoluzione congiunturale a livello locale: Una proposta metodologica." SCIENZE REGIONALI, no. 2 (July 2012): 73–100. http://dx.doi.org/10.3280/scre2012-002005.

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Abstract:
Questo lavoro propone un indicatore coincidente di attivitŕ economica ad alta frequenza, mediante l'utilizzo di un dynamic factor model costruito secondo l'approccio di Stock e Watson (1998a,b). Tale metodologia prevede l'applicazione dell'analisi delle componenti principali per sintetizzare le informazioni contenute in un ampio dataset di base in un numero limitato di fattori capaci di descrivere le alterne fasi cicliche. Attraverso l'algoritmo EM (Expectation Maximization) si č in grado di ricavare dai fattori costruiti una stima della variazione tendenziale del PIL regionale o del valore aggiunto provinciale. Lo studio č applicato alla regione Lombardia e alle province di Milano e Pavia.
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Giuliani, Livia. "Editoriale del Dossier “Libertà personale dell’imputato e misure cautelari restrittive della libertà individuale nel processo penale” – La libertà personale dell’imputato tra princìpi e prassi in attesa di una riforma organica della giustizia penale italiana." Revista Brasileira de Direito Processual Penal 7, no. 3 (October 31, 2021): 1559. http://dx.doi.org/10.22197/rbdpp.v7i3.648.

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Abstract:
Il saggio offre una sintesi del decorso evolutivo della disciplina delle misure cautelari personali alla luce dei diritti sanciti nella Carta costituzionale italiana e nelle Carte sovranazionali, ponendo in luce come il perimetro normativo già da tempo segnato al riguardo – ed oggi inserito nel contesto di un sistema multilivello – non abbia impedito prassi applicative discusse e cicliche fluttuazioni legislative. Pregevole nel suo impianto originario, sebbene perfettibile, la disciplina delle misure cautelari personali resta una normativa di settore, delineando un sottosistema fortemente sensibile agli equilibri del processo penale che non può trovare autonoma pacificazione senza una contestuale revisione del sistema penale e processuale. La congiuntura politico-economica eccezionale determinata dall’emergenza sanitaria induce a sperare che la legge delega di riforma della giustizia in corso di approvazione lasci infine apparire l’araba fenice di una efficienza del processo penale sconosciuta – a memoria di uomo vivente – al nostro ordinamento.
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Tullock, Gordon. "Arrow and All That*." Journal of Public Finance and Public Choice 12, no. 1 (April 1, 1994): 3–14. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907539798.

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Abstract:
Abstract La divisione tra «matematica della democrazia» e i comuni sentimenti nei riguardi del sistema democratico è molto antica. Questo è vero, oltre che per Condorcet, primo studioso che individuò il paradosso delle maggioranze cicliche, anche per Lewis Carroll e Duncan Black.In realtà quello che maggiormente preoccupa non è tanto la prova formale dell’incoerenza nelle decisioni a motivo della ciclicità delle maggioranze, quanto il fatto che, a seconda del metodo elettorale, si possono ottenere risultati molto diversi.I metodi suggeriti per sfuggire al paradosso sono stati diversi. Uno di essi è l’argomentazione che il ciclo sarebbe infrequente. Un altro metodo è quello di sostenere che alcune delle condizioni su cui esso è fondato sono troppo restrittive. Un altro ancora è costituito dal teorema dell’eletto mediano, dovuto a Duncan Black. Altra soluzione è quella, prospettata da Edward Clarke, di misurare numericamente l’intensità delle preferenze. Infine, un altro metodo è quello dello scambio di voti (logrolling), che come ha riconosciuto lo stesso Arrow elimina il problema della ciclicità delle maggioranze.
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Milione, Ciro, and Santo Napoli. "L’anima lavoristica della costituzione della repubblica italiana." Boletín Mexicano de Derecho Comparado 1, no. 158 (March 24, 2021): 825. http://dx.doi.org/10.22201/iij.24484873e.2020.158.15637.

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Abstract:
La Costituzione italiana rappresenta un unicum dal punto di vista degli or-dinamenti passati e vigenti, giacché è la sola a porre a suo fondamento il concetto di “lavo-ro”. Tale nozione, nell’ottica della Carta, assurge a diritto, dovere e principio di natura cos-tituzionale. Va sottolineato che la relazione di impiego che soggiace a questa stessa nozione è quella che le norme civilistiche definiscono come subordinata. L’intenzione del Costituente era quella di conciliare la subordinazione del lavoratore con la libertà del cittadino. Per questo, la Costituzione introduce dei “contrappesi” volti a tutelare quegli individui che, sprovvisti di mezzi di produzione, per vivere dignitosamente sono vincolati al potere diretti-vo di un datore di lavoro. Sebbene molte disposizioni costituzionali non siano state piena-mente attuate, la Costituzione ha comunque assolto la funzione di migliorare le condizioni dei lavoratori italiani. La globalizzazione e le cicliche recessioni del mercato internazionale hanno messo in crisi l’anima lavoristica della Costituzione, esigendo il sacrificio di numerose garanzie. Nonostante oggi si registrino alcune timide migliorie dei livelli occupazionali, è dif-ficile sperare in una restaurazione completa di quelle stesse tutele di cui hanno goduto gene-razioni passate di lavoratori italiani.
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De Luca, Lia. "Il provveditore in Istria Marino Malpiero." Histria : the Istrian Historical Society review 6, no. 6 (2016): 13–33. http://dx.doi.org/10.32728/h2016.01.

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Abstract:
Questo saggio delinea la figura del provveditore in Istria Marino Malpiero, eletto dal senato veneto nel 1580 ed inviato in provincia con il compito di sovraintendere e favorire il processo di ripopolamento. Vari fattori, tra cui cicliche carestie, una situazione sanitaria precaria ed arruolamenti forzati contribuivano a ridurre la popolazione dell’Istria veneta. La Repubblica di Venezia tentò, per questo, tra il 1530 ed il 1670, di coordinare i movimenti della popolazione invogliando popoli diversi a trasferirsi in Istria. Il periodo in cui l’intervento veneziano si fece più pressante fu quello che andò dal 1579 al 1592, quando il ripopolamento fu affidato ad una carica ad hoc inviata in Istria con ampi poteri, nella speranza di evitare gli errori delle precedenti immigrazioni. Cinque provveditori si recarono in provincia, questo saggio si concentra sul secondo di loro Marino Malpiero, descrivendo come il patrizio veneziano svolse il suo incarico, come fu accolto in Istria e riportando alcune brevi descrizioni dell’Istria veneta di fine Cinquecento, grazie alla sua relazione di fine mandato. Il focus dell’elaborato è sul difficile rapporto tra il provveditore Malpiero e i membri del consiglio della città di Pola, mettendo in luce come l’élite polesana fosse in grado di far arrivare le proprie recriminazioni fino alle più alte cariche della Repubblica.
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Dos Santos, Vladimir Chaves. "A Atlandida e os ciclos em Vico." EDUCAÇÃO E FILOSOFIA 24, no. 47 (May 11, 2010): 15–38. http://dx.doi.org/10.14393/revedfil.v24n47a2010-7410.

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7

Scafoglio, Giampiero. "La questione ciclica." Revue de philologie, de littérature et d'histoire anciennes LXXVIII, no. 2 (2004): 289. http://dx.doi.org/10.3917/phil.782.0289.

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d’Amato, Maurizio. "Cyclical capitalization [Capitalizzazione ciclica]." Valori e Valutazioni 31 (February 2023): 69–88. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20223106.

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Abstract:
The paper provides the methodological foundations of a property valuation method based on income approach called cyclical capitalization. The model is proposed for the valuation of income producing properties and was originally introduced by d'Amato (2001) and relies on the assumption of more than a single capitalization rate it integrates direct capitalization with the analysis of an entire market cycle. Such integration has been required in literature (Kazdin,1944; Pyhrr et al.,1990). The procedure has recently and indirectly been recalled by international valuation standards (IVS 2017; IVS 2020; IVS 2022; IVS 105 item 50.21 letter (e)), as it will be discussed in the paper. International Valuation Standards since 2017 required a different approach to the determination of terminal value (going out value, scrap value, exit value, terminal value, exit value) in Discounted Cash Flow Analysis. The models proposed in the paper are the basic ones systematized in the first contributions that took up and reorganized this line of research from its original systematic introduction (d’Amato, 2013; d’Amato, 2015; d’Amato, 2017a; d’Amato, 2017b). The initial applications were based on the office market in London. The first application to the Italian market will be made in this contribution referring to the office real estate market in Milan offered by the then REAG Study Office (currently Kroll). Evidence from the application shows that the proposed model is capable of reaching a prudent value judgments than the income-capitalization estimate normally used. Prudent opinion of value can help in determining the security value and the most likely market value under specific market conditions. Il lavoro introduce il lettore ai fondamenti metodologici di una procedura di valutazione basata sulla capitalizzazione del reddito denominata capitalizzazione ciclica. La procedura di valutazione introdotta precedentemente (d’Amato,2001) si basa sulla ipotesi di formulare la previsione di più di un solo saggio di capitalizzazione, in maniera da integrare il processo di capitalizzazione con l’analisi di un intero ciclo di mercato. Tale integrazione è stata richiesta da tempo (Kaz- din,1944; Pyhrr et al.,1990). La procedura è stata indirettamente richiamata dagli standard di valutazione internazionali (IVS 2017; IVS 2020; IVS 105 punto 50.21 lettera (e)), come si avrà modo di vedere. Il richiamo degli standard è esplicitamente riferito alla capitalizzazione del reddito per la stima del valore di uscita (going out value, scrap value, exit value, terminal value) che chiude la normale applicazione metodologica della attualizzazione del flusso di cassa scontato, altrimenti definita Discounted Cash Flow Analysis. I modelli proposti nel contributo sono quelli basilari, sistematizzati nei primi contributi che riprendono e riorganizzano questa linea di ricerca dalla sua originale sistematica introduzione (d’Amato, 2013; d’Amato, 2015; d’Amato, 2017a; d’Amato, 2017b). Le prime applicazioni sono state effettuate facendo riferimento al mercato londinese. La prima applicazione al mercato italiano sarà effettuata in questo contributo facendo riferimento ai dati del mercato immobiliare degli uffici a Milano offerti dall’allora Ufficio Studi REAG (attualmente Kroll). Le evidenze che derivano dalla applicazione mostrano che il modello proposto è in grado di formulare giudizi di valore maggiormente prudenti rispetto alla stima per capitalizza- zione del reddito normalmente utilizzata. Valutazioni più prudenti possono essere di aiuto nella determina- zione del valore cauzionale e del più probabile valore di mercato in specifiche condizioni di mercato.
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D'Onofrio, Felice. "Contraccezione e metodi ciclici naturali: considerazioni." Medicina e Morale 39, no. 1 (February 28, 1990): 93–114. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1990.1189.

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Abstract:
Le recenti discussioni in tema di contraccezione sono state oggetto di una riflessione che prende spunto da un articolo pubblicato da B. Haring nel 1976, nel quale vengono espresse alcune opinioni sui metodi ciclici o naturali in base ad alcuni dati scientifici all'epoca pubblicati. Dopo un'attenta disamina della letteratura utilizzata da Haring, anche alla luce delle più recenti ricerche, l'Autore sottolinea come ancora oggi i metodi ciclici naturali sono gli unici che non hanno alcuna interferenza su i processi biologici della sfera sessuale femminile e che il presunto rischio abortivo, derivante da zigoti invecchiati, rappresenta un'ipotesi che non trova alcuna giustificazione negli stessi dati scientifici utilizzati da Haring quando, nel 1976, ha adombrato tale ipotesi nel raffronto tra metodi ciclici naturali e metodi contraccettivi. Di fronte al dilagare di tecniche che vanno sempre più manomettendo la vita, viene auspicato che i ricercatori abbiano sempre come fine il rispetto dell'uomo integrale ed i moralisti non si lascino trascinare dalla moda dei tempi che predilige una visione immanente della vita.
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González-Agüero, Alejandro, José A. Casajús, and Germán Vicente-Rodríguez. "Ciclisme i salut òssia de l’adolescent." Apunts. Medicina de l'Esport 47, no. 176 (October 2012): 169. http://dx.doi.org/10.1016/j.apunts.2012.12.003.

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Dissertations / Theses on the topic "Cicliche"

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DI, PUMPO GIANLUCA. "Liquefazione in Colonna Risonante e Taglio Torsionale Ciclico: caratteristiche e confronti con i risultati di prove Triassiali Cicliche." Doctoral thesis, Università di Siena, 2019. http://hdl.handle.net/11365/1073668.

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Abstract:
La liquefazione è uno dei problemi più comuni e studiati in geotecnica, soprattutto tra i fenomeni sismo-indotti. La sua manifestazione è spesso accompagnata da movimenti più o meno ampi del terreno, con relativi danni alle strutture eventualmente presenti. La letteratura in merito all’argomento è abbondante e dettagliata; è riferita, seppur con alcune eccezioni, a materiali prevalentemente sabbiosi, considerati tra i più suscettibili a questo tipo di problema. Le prove di laboratorio comunemente riconosciute per la valutazione del fenomeno, e contemplate anche dai riferimenti normativi di settore, sono le Prove Triassiali Cicliche, con annessi vantaggi e controindicazioni. Il lavoro propone uno studio alternativo della liquefazione in laboratorio, basandosi sulla rappresentabilità offerta da prove di diverso tipo, come quelle di Colonna Risonante e, ancora più, Taglio Torsionale Ciclico. Queste ultime sono state eseguite pertanto in gran numero su campioni di varia natura, anche non necessariamente sabbiosi, per ottenere una valutazione di massima della rispondenza agli obiettivi preposti, anche attraverso il confronto con le riconosciute Prove Triassiali Cicliche.
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Pastore, Dora. "Estensioni cicliche ed estensioni ciclotomiche di campi." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4619/.

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De, Nigris Stefano. "Prove cicliche di trazione e aderenza su muretti in laterizio rinforzati con FRCM." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
Le tipologie di prova adottate durante i test condotti su campioni FRCM sono state essenzialmente due: prove di trazione e prove di aderenza, svolte impiegando due diverse modalità di applicazione del carico (caricamento monotono e/o ciclico) e due diverse tipologie di rinforzo (una in fibra di carbonio e una in fibra di vetro). Nel corso delle prove di trazione, i risultati migliori sono stati ottenuti per i rinforzi in fibra di carbonio con applicazione del carico di trazione monotona, quindi per la soluzione in cui si è utilizzata la fibra avente le caratteristiche meccaniche migliori; il comportamento di questi materiali è risultato tuttavia peculiare, in quanto lo strato di malta esterno ha mostrato spesso distacchi e perdita di adesione rispetto alla rete bidirezionale di rinforzo, rendendo difficoltosa la misura esterna della deformazione del composito. I rinforzi in fibra di vetro (GFRCM) hanno mostrato risultati inferiori in termini di tensione massima, in accordo con la tipologia di fibra impiegata, ma hanno evidenziato un comportamento caratterizzato si dall’apertura di fessure, ma maggiormente assimilabile ad una schematizzazione trilineare, senza fenomeni evidenti di distacco esterno della matrice prima della rottura. Dalla sperimentazione dei provini mediante prove di aderenza è emerso che, sia nel caso di prove monotone che cicliche, i provini rinforzati con GFRCM hanno mostrato un’efficienza maggiore. La rete in fibra di vetro ha mostrato una aderenza migliore all’interno della matrice cementizia, rispetto alla rete in fibra di carbonio, perché presenta uno speciale trattamento superficiale (appretto) che ne migliora la compatibilità e l’adesione al supporto. I rinforzi GFRCM testati hanno sfruttato al meglio le proprie caratteristiche meccaniche raggiungendo valori di carico maggiori (circa doppi) rispetto ai rinforzi CFRCM.
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Ombra, Lisa. "Comportamento meccanico del collegamento in fondazione di pilastri prefabbricati soggetti ad azioni cicliche." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2017/.

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Maggiore, Federico. "Progettazione di un set-up sperimentale innovativo per prove cicliche a taglio su pannelli in muratura." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
Nella seguente tesi si descrive e si analizza un set-up sperimentale innovativo per le prove a taglio e compressione su pannelli murari. In questo elaborato si andranno a dimensionare alcuni elementi del set-up di prova in modo tale da ricreare le condizioni di vincolo incastro/incastro scorrevole, che permettono di simulare il comportamento reale della struttura. L’applicazione di queste forze controllata e calibrata in ogni istante di tempo, questo modo di procedere garantisce il rispetto delle condizioni di vincolo imposte. Inoltre uno studio accurato della strumentazione permette di rilevare le fessure che potrebbero manifestarsi in seguito alla rottura a taglio della muratura o per effetto rocking.
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Ballestrazzi, Francesco. "Valutazione numerica delle prestazioni meccaniche di un set-up sperimentale innovativo per prove cicliche su pannelli in muratura." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
Nella tesi si è descritto un set-up innovativo per le prove di laboratorio di taglio-compressione e se ne è fatta una simulazione mediante il metodo agli elementi finiti al fine di effettuare analisi non lineari. Il modello utilizzato è stato calibrato usando come riferimento prove di laboratorio già effettuate al fine di verificarne la validità. Si è poi analizzato il comportamento del set-up di prova al variare dei principali parametri meccanici e geometrici: modulo elastico, resistenza a compressione e lunghezza di base del pannello oggetto della prova. Si sono inoltre effettuate analisi al variare della tensione di precarico iniziale e del processo di carico con cui vengono applicati i carichi verticali nel corso delle prove. Mediante questa tesi vengono fornite metodologie per l'organizzazione delle prove di taglio-compressione e risultati utili a comprendere le dinamiche di prova.
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Bartolotti, Giulia. "Permutazioni come prodotti di cicli." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19256/.

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Abstract:
La tesi è relativa alle permutazioni come prodotti di cicli. Si introducono i primi concetti sulle permutazioni con i teoremi principali annessi, vengono definiti i Numeri di Stirling di primo e secondo tipo, i concetti delle funzioni generatrici e funzioni generatrici esponenziali; viene mostrata l'importante relazione tra permutazioni cicliche e alberi.
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FARANO, DORA. "Sviluppo di un sistema di casseratura prefinito con membrana elastica e con dissipatori a nastro viscoelastici, e verifica del comportamento dissipativo del tamponamento sotto l'azione di forzanti cicliche." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2010. http://hdl.handle.net/11566/242191.

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9

Lucaioli, Marco. "Product Lifecycle Management. Fasi, sviluppo e peculiarità del caso Bosch Rexroth." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
il lavoro di tesi descrive innanzitutto il significato del Product Lifecycle Management e l'importanza del monitoraggio del prodotto. inoltre viene analizzato il ciclo di vita del prodotto ed è descritta la figura del Product Manager con le sue competenze e le attività principali che svolge in azienda. sono elencate e decritte inoltre le fasi del PLM pre e post lancio sul mercato con esemplificazioni. Inoltre viene descritta la storia e l'organigramma di Bosch Rexroth e i prodotti che l'azienda produce. Infine viene delineato il progetto Solenoid e le attività che un product manager della Bosch Rexroth ha il compito di eseguire e monitorare. seguono le conclusioni dell'elaborato con possibili sviluppi futuri.
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Giorgi, Paolo. "Valutazione numerica e sperimentale della performance sismica di edifici in c.a. a bassa duttilita. Edifici a nucleo e a soletta piena." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2014. http://hdl.handle.net/11577/3423525.

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Abstract:
This work reports seismic evaluation of two particular types of R/C (Reinforced concrete) buildings with low ductility capacity: U-core buildings, or torsionally deformable buildings, and flat-slab buildings. In both cases, although for different reasons, these structures are extremely vulnerable to seismic action. Special studies with suitable approaches are therefore demanded from seismic standard codes when treating them. Examples of U-core buildings are the typical multi-storey apartment blocks built in Italy between 1960s and 1980s with a rigid central staircase, i.e. the R/C U-core, in most cases designed only to withstand static actions, in accordance with the design code of those year. The main structural problem of these buildings is due to their in-plan irregularity, which involves torsional behavior when subjected to seismic events. This produces large displacements and deformations of the flexible edge and strong forces on the R/C U-core which represents the stiff edge. Flat-slab buildings do not generally have problems of low torsional stiffness since, if well designed, they are equipped with perimeter frames or walls. One of the major problems lies in the connections between the slabs and their supporting columns. Large bending moments and shear forces are concentrated at the connections, which are thus susceptible to non-ductile, sudden, brittle punching failure. Connections failing in this mode have very little post-failure rotational capacity or ductility. A common issue for these two types of buildings is therefore the low energy dissipation capacity due to limited ductility, which is translated by standard seismic codes in quite low values of the behavior factor 'q'. A good estimation of this factor, by non-linear numerical analysis or experimental evidences, is mandatory for a proper seismic evaluation of the cited buildings. Based on the foregoing, the present work is therefore divided into four parts. All of them are first preceded by a short Introduction where the major features of these buildings and an overview of the current developments in research and seismic codes are presented. Part 1 studies non-linear static methods (pushover methods) for seismic assessment of both regular and irregular buildings. The applicability and validity of such methods, in particular of the advanced pushover methods specifically developed to be applied to irregular structures, to the case study of U-core buildings is evaluated. As most innovative result, Part 1 presents and discusses the validation of the N1 method, a non-linear static procedure recently proposed by Bosco et al. and its improvement, in order to make it completely conform to the widely accepted N2 method. In the present work, the N1 corrected method is presented and validated with reference to a set of 22 steel and R/C frames, with regular and irregular mass distribution in height. This analytical correction was facilitated by introducing coefficient , calculated in closed form from the results of modal analysis. N1 thus becomes equivalent to N2 and can be used for practical applications in the same conditions, with the advantage that it can easily be adapted to the modern Displacement-Based Seismic Design of structures. Part 2, which is essential for the numerical study conducted on U-core and flat-slab buildings, reports the validation of the adopted non-linear numerical model through the reproduction of three experimental tests on complex RC walls found in literature. Part 3 represents the main part of this thesis. It covers seismic analysis of U-core buildings by means of non-linear dynamic analyses aimed at numerical evaluation of behavior factor 'q', to be used in less expensive but still reliable spectral response analyses. Numerical evaluation was conducted on suitably designed case studies representing typical U-core buildings designed only for gravity loads with various core eccentricities and torsional stiffness. Part 4 reports study of flat-slab buildings for which provisions in seismic design codes are still largely deficient. Results from experimental tests on four specimens of full-scale flat-plate slab-edge column connections made with normal concrete and steel fiber-reinforced lightweight concrete are reported. Quasi-static reversed cyclic loading was applied to the specimens to investigate their ductile behavior. Analytical interpretation of the experimental results in order to obtain correspondent values of ductility capacity and behavior factor is also reported. Numerical simulation and extension of the results have been also conduced. This part of the research is still far from being exhaustive and is suitable for further future investigation
Il presente lavoro di tesi affronta lo studio e la valutazione della performance sismica di due tipologie particolari di edifici in C.A. a bassa capacità  dissipativa, per i quali mancano in letteratura studi sufficientemente approfonditi e dati sperimentali adeguati. Nello specifico si tratta degli edifici detti "a nucleo", appartenenti alla categoria degli edifici torsionalmente deformabili, e degli edifici a telaio con soletta piena bidirezionale. Gli edifici a nucleo sono caratterizzati da una bassa rigidezza torsionale che, unita molte volte a una spiccata irregolarità  in pianta dovuta all'eccentricità  del nucleo stesso, comporta un'accentuata deformazione torsionale per effetto delle azioni sismiche. Questo genera grandi spostamenti e deformazioni nel lato più flessibile, mentre l'azione sismica, in termini di forze, è assorbita quasi interamente dal nucleo di C.A., cui viene affidata tutta la duttilità  strutturale e la capacità  di dissipare energia mediante deformazioni plastiche. Per gli edifici a soletta piena le criticità  sono rappresentate dai nodi soletta-pilastro, in cui si hanno grandi concentrazioni sia di momenti flettenti sia di sforzi taglianti che possono portare a delle rotture improvvise di natura fragile per taglio-punzonamento. Queste due tipologie edilizie hanno pertanto in comune la bassa capacità  dissipativa dovuta ad una limitata duttilità  strutturale, che si traduce in valori bassi del fattore di struttura 'q' che gli viene attribuito nelle norme antisismiche. Dopo una breve Introduzione in cui vengono descritte le principali caratteristiche degli edifici trattati, nonchè una valutazione dello stato dell'arte e della situazione normativa attuale, la Parte 1 della tesi si dedica allo studio dei metodi di analisi statica non lineare (metodi di pushover) per la valutazione sismica degli edifici sia regolari sia irregolari (pushover evoluti) quali sono gli edifici a nucleo in esame. Tale lavoro ha portato a proporre una miglioria al metodo di pushover N1, tale da renderlo del tutto equivalente al metodo N2 di comprovata validità . Quindi ci si è dedicati allo studio e alla valutazione sismica delle due tipologie di edifici in esame mediante analisi non lineari e prove sperimentali. L'importanza assunta dalle analisi non lineari per il raggiungimento degli obiettivi del presente lavoro di tesi, ha reso indispensabile un'estensiva attività  preliminare di validazione dello strumento numerico adottato, ampiamente documentata nella Parte 2, attraverso la riproduzione di tests sperimentali e risultati analitici attesi. Nella Parte 3 lo studio degli edifici a nucleo è stato infatti affrontato mediante analisi dinamiche non lineari finalizzate alla valutazione numerica del fattore di struttura 'q'. Come caso studio si sono indagati edifici esistenti progettati per i soli carichi gravitazionali, al variare dell'eccentricità  e della rigidezza torsionale del nucleo, tenendo in conto gli effetti dovuti all'ingobbamento contrastato. Nella Parte 4 è stato invece affrontato lo studio degli edifici a soletta piena bidirezionale per i quali il quadro normativo in materia sismica risulta ancora ampiamente deficitario. Nello specifico si sono progettati e realizzati dei tests sperimentali finalizzati alla valutazione della duttilità  intrinseca dei nodi di bordo soletta-pilastro confezionati sia con calcestruzzo ordinario sia con calcestruzzo innovativo fibrorinforzato. Allo studio sperimentale è seguita una prima fase di modellazione numerica. Lo studio qui riportato su questo argomento è ancora lungi dall'essere esaustivo e si presta ad ulteriori futuri approfondimenti
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Books on the topic "Cicliche"

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Pugno, Maurizio. Roy F. Harrod: Dall'equilibrio dinamico alla instabilità ciclica. Bologna: Il Mulino, 1992.

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2

Fuentes, Julieta. La politica fiscal como herramienta de ajuste ciclico en El Salvador. San Salvador]: Banco Central de Reserva de El Salvador, 2004.

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3

Meo, Antonio Di. Circulus aeterni motus: Tempo ciclico e tempo lineare nella filosofia chimica della natura. Torino: G. Einaudi, 1996.

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4

Pozharskiĭ, A. F. Heterocycles in life and society: An introduction to heterocyclic chemistry and biochemistry and the role of heterocycles in science, technology, medicine, and agriculture. Chichester: Wiley, 1997.

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5

Eric, Block, American Chemical Society, Canadian Society for Chemistry, and ICHAC (2nd : 1989 : State University of New York at Albany), eds. Heteroatom chemistry. New York, N.Y: VCH Publishers, 1990.

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6

Becerra González, Rubén Armando, author, ed. Contracultura, 1968, Cosmocultura, 2008, Anticultura: Cultura popular, cultura de masas, subculturas y escenas en el fenómeno ciclico del rock y discos zeitgeist. Guadalajara, Mexico: CUCi ediciones, 2010.

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7

Maciá, Tito. Indice Ciclico y Ciclos Nuevos. Movement Publishing, 2022.

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8

Structura ciclica in miniatura vocala. Bucharest: Editura Universitatii Nationale de Muzica Bucuresti, 2009.

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9

Rizzo, Angelo. Raggiungi I Tuoi Obiettivi: In Modo Ciclico e Sostenibile. Independently Published, 2022.

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10

Teoria Generale Della Relatività Della Psiche Dottrina Della Psicologia: Dottrina Della Polisimbolicità Ciclica e Simultanea. Independently Published, 2020.

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Book chapters on the topic "Cicliche"

1

Giuzzi, Luca. "Codici ciclici." In UNITEXT, 103–23. Milano: Springer Milan, 2006. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-0540-2_5.

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2

Giuzzi, Luca. "Radici e idempotente di un codice ciclico." In UNITEXT, 125–38. Milano: Springer Milan, 2006. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-0540-2_6.

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3

"Metrica e critica stilistica. Il termine “ciclico” e l’ ἀγωγή ritmica." In κηληθμῷ δ᾽ ἔσχοντο Scritti editi e inediti, 57–124. De Gruyter, 2020. http://dx.doi.org/10.1515/9783110647983-004.

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Conference papers on the topic "Cicliche"

1

Fernandes, Filipa, Nuno Sousa, Alcina Tavares, Rita Gomes, Madalena Reis, João Parreira, Filipa Carriço, and Luís Ferreira. "Endurance training with ciclical incremental load, are there advantages?" In Annual Congress 2015. European Respiratory Society, 2015. http://dx.doi.org/10.1183/13993003.congress-2015.pa742.

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2

Popov, Vladimir. "CICLIC INDUCTION MECHANISMS OF THE DEPRIVATION POTENTIATION." In XIV International interdisciplinary congress "Neuroscience for Medicine and Psychology". LLC MAKS Press, 2018. http://dx.doi.org/10.29003/m192.sudak.ns2018-14/377-378.

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3

Yepez, J., J. Guardia, M. Velasco, J. Ayza, R. Castane, P. Marti, and J. M. Fuertes. "CICLIC: A Tool to Generate Feasible Cyclic Schedules." In 2006 IEEE International Workshop on Factory Communication Systems. IEEE, 2006. http://dx.doi.org/10.1109/wfcs.2006.1704187.

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