Academic literature on the topic 'Cinema muto'
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Journal articles on the topic "Cinema muto"
Alanen, Antti. "Le Giornate del Cinema Muto 20 vuotta." Lähikuva – audiovisuaalisen kulttuurin tieteellinen julkaisu 15, no. 1 (January 1, 2002): 107–9. http://dx.doi.org/10.23994/lk.116136.
Full textWhite, Jerry. "Le Giornate del Cinema Muto 2003 (review)." Moving Image 4, no. 2 (2004): 152–55. http://dx.doi.org/10.1353/mov.2004.0039.
Full textSørenssen, Bjørn. "Le Giornate del Cinema Muto, Pordenone 2007." Film International 6, no. 4 (October 7, 2008): 77–81. http://dx.doi.org/10.1386/fiin.6.4.77.
Full textPithon, Rémy, and Valérie Pozner. "Le Giornate del cinema muto 2004 à Sacile." 1895. Mille huit cent quatre-vingt-quinze, no. 45 (April 1, 2005): 125–32. http://dx.doi.org/10.4000/1895.942.
Full textBlom, Ivo. "Elisa Uffreduzzi, La Danza Nel Cinema Muto Italiano." Nineteenth Century Theatre and Film 45, no. 1 (May 2018): 141–45. http://dx.doi.org/10.1177/1748372718778653.
Full textGili, Jean A. "Aldo Bernardini, Cinema muto italiano. Protagonisti | Itinerari nel cinema tra critica e storia." 1895, no. 86 (December 1, 2018): 197–98. http://dx.doi.org/10.4000/1895.7206.
Full textMorrissey, Priska. "Le Giornate del Cinema Muto, Pordenone, 6-13 octobre 2007." 1895, no. 54 (February 1, 2008): 173–75. http://dx.doi.org/10.4000/1895.2902.
Full textJuan, Myriam. "Les « Giornate del Cinema Muto », Pordenone, 2-9 octobre 2010." 1895, no. 62 (December 1, 2010): 146–54. http://dx.doi.org/10.4000/1895.3795.
Full textBretèque, François Amy de la, Pierre-Emmanuel Jaques, and Rémy Python. "Le Giornate del Cinema Muto, Pordenone, 4 -11 octobre 2008." 1895, no. 57 (April 1, 2009): 148–54. http://dx.doi.org/10.4000/1895.4023.
Full textGili, Jean Antoine. "Aldo Bernardini, Le imprese di produzione del cinema muto italiano." 1895, no. 81 (March 1, 2017): 214–16. http://dx.doi.org/10.4000/1895.5307.
Full textDissertations / Theses on the topic "Cinema muto"
Colonnese, Benni Vittoria. "Dante nel cinema dal muto al digitale." Thesis, National Library of Canada = Bibliothèque nationale du Canada, 1999. http://www.collectionscanada.ca/obj/s4/f2/dsk1/tape7/PQDD_0021/NQ45726.pdf.
Full textMartin, Florez Camilo Andres <1980>. "Lineamenti di storia del cinema muto in Colombia." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amsdottorato.unibo.it/9555/1/Tesi_di_dottorato_CamiloMartinFlorez%20%28finale%29.pdf.
Full text"Outlining the History of Silent Cinema in Colombia" stems from a particular interest aimed at determining to what extent Colombians participated in the development of their national cinema between 1897 and 1926. In order to achieve this goal, this work aims to create a critical review of the lineament of the history of Colombian silent cinema. Furthermore, and considering the strong participation of Italian entrepreneurs and filmmakers in Colombian silent cinema between 1909 and 1926, particular attention is paid to their contribution, to which chapter 4 is fully devoted as well as some sections of chapters 2, 3, 5 and 7. It is important to point out that analyzing the contribution of local filmmakers denies much of the existing bibliography on silent cinema since no Colombian or foreign text has ever established their contribution to local or international cinema. In fact, in this research, the notions of polycentrism, polymorphism, and cinematographic versatility are studied in-depth, with the aim of creating a documented and updated study of Colombian silent cinema. It is aimed to be able to demonstrate that the contribution of the latter to Colombian and Latin American silent cinema - and in part to the Italian one - was substantial and far-reaching, both in terms of quantity and content. Finally, this research aims not only to define the contribution of Colombian filmmakers to the development of their national cinema but also, and above all, to identify the origin of some of the elements that characterize Colombian cinema.
Lotti, Denis. "Il divismo maschile nel cinema muto italiano. Protagonisti, film, stereotipi. 1910-1929." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2011. http://hdl.handle.net/11577/3427418.
Full textLa tesi è composta da 5 capitoli che tentano di tracciare la storia del divismo maschile nel cinema muto italiano dalle origini del fenomeno al suo crepuscolo (1910-1929). Il primo capitolo studia l’origine delle tipologie di ruoli drammatici maschili tra il 1910 e il 1915. Nel 1910 emerge il fenomeno del “protodivismo” grazie all’interpretazione di Ermete Novelli (mattatore teatrale e grande uomo di cultura) della riduzione cinematografica di La morte civile (opera di Giacometti); Novelli interpreta per il cinema in quegli anni anche (da Shakespeare) Re Lear e Il mercante di Venezia . Nel 1912 emerge la figura di un altro grande attore teatrale, Ermete Zacconi, che interpreta alcuni soggetti cinematografici originali (Padre, Lo scomparso, L’emigrante per la Casa Itala Film di Torino). I due attori incarnano una serie di stereotipi recitativi (il padre nobile, la morte in scena) ereditati dal teatro e dal melodramma che caratterizzeranno il cinema delle Dive. Il secondo capitolo tratta la carriera di Mario Bonnard, prototipo del dandy elegante di derivazione letteraria e dannunziana che sarà funzionale alla recitazione della diva. Durante gli anni della guerra Amleto Novelli emancipa il ruolo dell’attore che da spalla della diva acquista un ruolo di maggior rilievo. La morte dell’attore nel 1924 mette fine al suo tentativo di creare in Italia ruoli da protagonista per gli attori maschi, come accade invece per i divi hollywoodiani come Rodolfo Valentino. I capitoli 3 e 4 analizzano nel dettaglio la vita, le carriere e i film recentemente restaurati dei divi Emilio Ghione e Bartolomeo Pagano. La monografia su Emilio Ghione studia il suo ruolo come regista e come attore, soprattutto nella sua identificazione con l’alter ego Za la Mort. Bartolomeo Pagano è identificato con Maciste, il personaggio che interpreta per 13 anni, portato sullo schermo la prima volta nel kolossal storico Cabiria (1914). Entrambi gli attori sono divi perché si identificano con i loro personaggi, perché interpretano serial e perché il pubblico si affeziona ai personaggi stessi. Il capitolo 5 prova a trarre le conclusioni sul fenomeno del divismo maschile mettendolo in confronto con esperienze al di fuori del mondo del cinema, con la Diva e con il cinema straniero che arriva in Italia nel Dopoguerra. L’ultimo paragrafo propone ipotesi per un ulteriore sviluppo della ricerca in relazione con il “divismo” politico di Benito Mussolini negli anni in cui il cinema muto italiano è ormai privo di figure di spicco. La ricerca si fonda sui restauri delle pellicole conservate in Cineteche italiane ed estere, su testimoni d’archivio e su fonti secondarie d’epoca (riviste, pubblicazioni), riportate nelle Appendici.
Bellano, Marco. "Accanto allo schermo. Il repertorio musicale de Le Giornate del Cinema Muto." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2011. http://hdl.handle.net/11577/3427459.
Full textIl fatto che il cinema muto non possa essere considerato un mero precursore del cinema sonoro, secondo una logica «biologica e teleologica», è oggi ampiamente riconosciuto. Le riflessioni di studiosi quali Tom Gunning, André Gaudreault, Richard Abel, Noël Burch e Charles Musser hanno inoltre invitato a considerare il muto non solo come un altro cinema rispetto al sonoro, ma come un sistema di pratiche cinematografiche concorrenti ed essenzialmente diverse da quella del sonoro, decisamente mal raccolte sotto l’etichetta generica “cinema muto”. Ciascuna di queste maniere cinematografiche, numerose e dall’identificazione e denominazione controversa– cinematografia-attrazione, cinema dei primi tempi, cinema primitivo, ecc. – necessita di distinti strumenti d’analisi, quale che sia il punto di vista (storiografico, estetico, sociologico, ecc.) scelto per studiarla. È tuttavia strano come uno di questi possibili punti di vista si stia ancor oggi dimostrando piuttosto riluttante nell’accettare tale genere di consapevolezza nei confronti del muto. Si tratta del punto di vista musicale. È vero che non sono mancati gli studi teorici capaci di trattare la musica per il cinema muto tenendo conto della molteplicità e delle differenti necessità dei linguaggi visivi di quell’epoca: Rick Altman ha in particolare offerto alcune delle riflessioni più interessanti in tal senso. Ma tali riflessioni sono rimaste una minoranza. Il panorama dei discorsi sulla musica per film nel 2010 è ancora in grado di accogliere contributi importanti che tuttavia non differenziano le strategie audiovisive del sonoro da quelle del muto, sostenendo che nella maniera generale in cui la musica interagisce con l’immagine in movimento «poco o nulla è cambiato dalle origini ad oggi». Segni di questa tendenza si riscontrano persino nell’ambito della preservazione dei film. Gli archivi cinematografici attivi nella conservazione del muto, infatti, raramente accompagnano le loro collezioni con archivi paralleli destinati alla documentazione relativa alla musica. Esiste, bisogna riconoscere, la consapevolezza dell’importanza che i documenti musicali possono avere nelle operazioni di restauro e preservazione dei film. Esistono inoltre casi particolari di raccolte di musica per il muto gestite in sinergia con archivi di film, come le collezioni di musica per il muto conservate alla Library of Congress di Washington, DC, o al Museum of Modern Arts (MoMA) di New York, oppure la Eyl/Van Houten Collection presso il Nederlands Filmmuseum. Ma si tratta di eccezioni: e fino alla fine degli anni ’80 in effetti non esistevano significative raccolte di musica per il cinema muto al di fuori di quella del MoMA. Questo stato delle cose sembra in apparente contrasto con la necessità di una «ricerca storica coscienziosa» che Altman raccomanda parlando dell’approccio contemporaneo al muto. Infatti, allo stato attuale delle cose, una ricerca sul muto svolta in un singolo archivio rischia plausibilmente di essere molto carente sul versante delle pratiche sonore e musicali. Durante l’epoca del muto, i musicisti interagivano con i film restando accanto allo schermo, nell’ombra vicina alla luce del proiettore. È piuttosto ironico come oggi i discorsi sviluppati attorno alla loro musica siano nuovamente costretti in un’“ombra” – metaforica, stavolta – che sta ai confini della “luce” costituita dai moderni studi sul cinema muto, senza però poter ben interagire con essa. «È tempo», come ha scritto Altman, «di includere il suono nella rinascita storiografica del cinema muto». Un archivio della musica per il cinema muto dovrebbe porsi all’intersezione tra una biblioteca musicale ed una collezione di materiali legati alle arti performative. Le partiture scritte, durante l’epoca del muto, erano infatti una minoranza: la maggior parte della pratica musicale si fondava su cue sheet, compilazioni, repertori o improvvisazioni – che non possono aver lasciato alcuna traccia al di fuori di occasionali resoconti di membri del pubblico o degli stessi musicisti. In più, pratiche di sonorizzazione non musicali erano spesso concomitanti e complementari alle esecuzioni: esiste dunque una chiara urgenza di preservare anche qualsiasi tipo di documentazione parli di esse. In aggiunta a ciò, occorre ricordare che, almeno dalla presentazione del 1980 del Napoleon di Abel Gance prodotta da Thames Television, che ha mostrato il film ricostruito da Kevin Brownlow con una nuova musica di Carl Davis, il repertorio della musica per il muto ha cominciato a crescere di nuovo. Negli ultimi trent’anni, i luoghi dove i film muti vengono proiettati in maniera rispettosa di pratiche musicali storiche si sono moltiplicati, assieme alla produzione di partiture, cue sheet e improvvisazioni. Sembra ragionevole offrire a questa “nuova” tradizione di musica per il muto un posto accanto ai documenti che ne sono origine ed ispirazione. La mia tesi di dottorato utilizza queste considerazioni come premessa per ricostruire e studiare una collezione particolare e circoscritta di musica per il cinema muto: il repertorio di partiture eseguite al Festival internazionale Le Giornate del Cinema Muto, dal 1982 al 2010. L’accuratezza filologica dimostrata da tale Festival nella presentazione e nella divulgazione delle pratiche musicali del muto offre infatti una solida base per studi di questo genere. Inoltre, Le Giornate del Cinema Muto hanno già espresso, nel 2009, l’intenzione di fondare concretamente un archivio come quello sopra descritto, in seguito ad un suggerimento da me avanzato nel corso del XI Collegium di studi organizzato dalla manifestazione. La tesi è divisa in due parti. La prima include un capitolo introduttivo, dove vengono discussi problemi riguardanti la conservazione archivistica delle fonti musicali pertinenti alla musica per il muto; dopodiché, un primo capitolo tratta della storia della musica per il muto, scegliendo un approccio non lineare guidato dallo sviluppo delle pratiche musicali, e non da una consequenzialità cronologica; infine, la prima parte si conclude con un capitolo descrivente l’estetica della musica per il muto, nel quale si offre una rassegna della letteratura sull’argomento ed una descrizione delle strategie audiovisive utilizzate dai compositori. La seconda parte presenta il repertorio della musica che è stata eseguita a Le Giornate del Cinema Muto sulla base di partiture scritte. Si tratta di un elenco di 115 film, coprente la 29 edizioni del Festival e completo di informazioni filmografiche. Ogni scheda di film è accompagnata da una breve analisi delle principali strategie audiovisive. Le fonti di questa ricerca sono principalmente le registrazioni audiovisive delle proiezioni a Le Giornate del Cinema Muto conservate presso La Cineteca del Friuli, Gemona. Altri dettagli si sono ottenuti tramite conversazioni (di persona o tramite email) con alcuni degli autori delle musiche: Gillian B. Anderson, Neil Brand, Günter A. Buchwald, Philip Carli, Antonio Coppola, Berndt Heller, Stephen Horne, Maud Nelissen, Donald Sosin e Gabriel Thibaudeau.
Ezechielli, Elena <1982>. "Ubaldo Maria Del Colle: tracce, carte, documenti di un regista del cinema muto italiano." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3956/1/EZECHIELLI_TESI.pdf.
Full textEzechielli, Elena <1982>. "Ubaldo Maria Del Colle: tracce, carte, documenti di un regista del cinema muto italiano." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3956/.
Full textHimmelspach, Greta, Gaetano Roberto De, and Daniele Dottorini. "Diva e ninfa: il metodo warburghiano in relazione alle figure del cinema muto italiano." Thesis, Università della Calabria, 2016. http://hdl.handle.net/10955/1344.
Full textNepoti, Elena <1985>. "La storia del cinema muto a Bologna attraverso la documentazione d'epoca. Protagonisti, imprese, spettacoli e luoghi per la gestione dell'immaginario della società urbana (1896-1925)." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amsdottorato.unibo.it/7051/1/Nepoti_Elena_Tesi_Dottorato.pdf.
Full textThe focus of this work is to reconstruct in detail the urban environment, its characteristics and evolution, in the beginning of the Twentieth Century, when the first movies were shown, using primary and filmic sources, and local and specialised press. Early cinema history is closely related to a process of modernization of the city of Bologna, as well as lifestyles and ideas, and the movies are tightly related to these instances, with a precise influence over the image of the city and on the experience of the citizens belonging to different social classes.
Nepoti, Elena <1985>. "La storia del cinema muto a Bologna attraverso la documentazione d'epoca. Protagonisti, imprese, spettacoli e luoghi per la gestione dell'immaginario della società urbana (1896-1925)." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amsdottorato.unibo.it/7051/.
Full textThe focus of this work is to reconstruct in detail the urban environment, its characteristics and evolution, in the beginning of the Twentieth Century, when the first movies were shown, using primary and filmic sources, and local and specialised press. Early cinema history is closely related to a process of modernization of the city of Bologna, as well as lifestyles and ideas, and the movies are tightly related to these instances, with a precise influence over the image of the city and on the experience of the citizens belonging to different social classes.
Picarelli, Perrotta Samuele. "IL PINOCCHIO DI GIULIO ANTAMORO. Ricostruzione filologica del primo adattamento cinematografico del romanzo di Collodi." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.
Find full textBooks on the topic "Cinema muto"
Vittorio, Martinelli. Il cinema muto italiano. Torino: Nuova ERI, Edizioni RAI, 1991.
Find full textRedi, Riccardo. Cinema muto italiano (1896-1930). Torino: Fondazione Scuola nazionale di cinema, 1999.
Find full textRedi, Riccardo. Cinema muto italiano: 1896-1930. Torino: Fondazione scuola nazionale di cinema, 1999.
Find full textChiti, Roberto. Almanacco del cinema muto italiano. Forlì: Centro studi cinetelevisivi, 1988.
Find full textRedi, Riccardo. Cinema muto italiano (1896-1930). [Milano]: Fondazione scuola nazionale di cinema, 1999.
Find full textCarabinieri nel cinema: Dal cinema muto al sonoro. Roma: Ente editoriale per l'arma dei Carabinieri, 2000.
Find full textMichele, Canosa, Villa Federica 1967-, and Carluccio Giulia, eds. Cinema muto italiano: Tecnica e tecnologia. Roma: Carocci, 2006.
Find full textBook chapters on the topic "Cinema muto"
Ramirez, Joy. "Silent Divas: The Femmes Fatales of the Italian Cinema Muto." In The Femme Fatale: Images, Histories, Contexts, 60–71. London: Palgrave Macmillan UK, 2010. http://dx.doi.org/10.1057/9780230282018_5.
Full textScheerer, Thomas M. "Llamazares, Julio: Escenas de cine mudo." In Kindlers Literatur Lexikon (KLL), 1–2. Stuttgart: J.B. Metzler, 2020. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-476-05728-0_12884-1.
Full textRobakowski, Józef. "Cine mudo." In A contrapelo, 49–58. Metales pesados, 2017. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctvckq75q.10.
Full textMoraes, Fernanda Pacheco de. "A VOZ DA TIPOGRAFIA NO CINEMA ANTES DO SOM SINCRONIZADO. CINEMA MUDO?" In As ciências sociais aplicadas e seu protagonismo no mundo contemporâneo, 126–42. Atena Editora, 2021. http://dx.doi.org/10.22533/at.ed.44121061212.
Full textErdoğan, Nezih. "13 MUTE BODIES, DISEMBODIED VOICES: NOTES ON SOUND IN TURKISH POPULAR CINEMA." In Asian Cinemas, 255–70. Edinburgh University Press, 2019. http://dx.doi.org/10.1515/9781474468039-019.
Full text"CAPÍTULO 1. Cine mudo convencional." In Una historia comparada del cine latinoamericano, 43–80. Vervuert Verlagsgesellschaft, 2020. http://dx.doi.org/10.31819/9783964568960-004.
Full text"CAPÍTULO 2. Cine mudo vanguardista." In Una historia comparada del cine latinoamericano, 81–110. Vervuert Verlagsgesellschaft, 2020. http://dx.doi.org/10.31819/9783964568960-005.
Full textBernini, Emilio. "Short Films as Aesthetic Freedom." In ReFocus: The Films of Lucrecia Martel, 78–89. Edinburgh University Press, 2022. http://dx.doi.org/10.3366/edinburgh/9781474485227.003.0006.
Full textMorrison, Benedict. "Indecipherable Lostness." In Complicating Articulation in Art Cinema, 153–79. Oxford University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.1093/oso/9780192894069.003.0007.
Full text"4. Filmic Judgment and Cultural Critique: The Work of Art, Ethics, and Religion in Postrevolution Iranian Cinema." In Mute Dreams, Blind Owls, and Dispersed Knowledges, 222–58. Duke University Press, 2020. http://dx.doi.org/10.1515/9780822385516-008.
Full textConference papers on the topic "Cinema muto"
FILHO, ELIAS DO NASCIMENTO MELO, and BEATRIZ CAMPOS CRUZ. "DIFICULDADES NAS AULAS REMOTAS DE ESTUDANTES COM SURDEZ EM RELAÇÃO A DISPONIBILIZAÇÃO DE LEGENDAS EM OBRAS AUDIOVISUAIS." In 27º CIAED Congresso Internacional ABED de Educação a Distância. Associação Brasileira de Educação a Distância - ABED, 2022. http://dx.doi.org/10.17143/ciaed.xxviiciaed.2022.77721.
Full textKerr, Vicki. "Interpretar a Natureza de forma não natural: A música concreta e a performance do conhecimento – uma ave marinha de cada vez." In LINK 2021. Tuwhera Open Access, 2021. http://dx.doi.org/10.24135/link2021.v2i1.129.g229.
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