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Crane, Rufus S., and Andrea Canobbio. "Vasi cinesi." World Literature Today 65, no. 1 (1991): 94. http://dx.doi.org/10.2307/40146168.

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BERTUCCIOLI, GIULIANO, and EDOARDO PROVERBIO. "ON A SINGULAR CHINESE PORTABLE SUNDIAL *." Nuncius 1, no. 1 (1986): 47–58. http://dx.doi.org/10.1163/182539186x00034.

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Abstract:
Abstracttitle RIASSUNTO /title La produzione di orologi solari portatili orizzontali e verticali risale in Cina presumibilmente al XVII-XVIII secolo a seguito della diffusione degli orologi di produzione europea. Viene descritto un singolare orologio solare portatile cinese conservato al Museo Siamese di Cagliari. L'orologio presenta caratteristiche del tutto particolari e si presume che sia stato costruito ed utilizzato per fini divinatori sulla base di alcune antiche dottrine astrologiche e geomantiche cinesi.
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3

Riboldazzi, Renzo, Catherine Dezio, Edoardo Bruno, and Paolo Bozzuto. "Percorsi." TERRITORIO, no. 91 (June 2020): 174–81. http://dx.doi.org/10.3280/tr2019-091017.

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Abstract:
Spazio/società: un inesauribile tema di confrontoRigenerare sistemi agricoli locali. Una rilettura del lavoro di Gianni ScudoIndagare le new townsIndagare le new towns cinesi per comprendere i processi di urbanizzazione contemporanei cinesi per comprendere i processi di urbanizzazione contemporaneiInterpretare la mobilità, al plurale, come strumento socio-spaziale operativo
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4

Cirillo, Davide, and Filippo Barbera. "Cause e conseguenze degli investimenti agricoli cinesi in Africa: dai Villaggi Baoding all'acquisizione di terra." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 128 (December 2012): 122–34. http://dx.doi.org/10.3280/sl2012-128008.

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Abstract:
La terra č tornata ad essere un asset chiave per la crescita economica delle nazioni. A riguardo, il caso cinese č di particolare interesse. La Cina infatti necessita di risorse naturali esterne per mantenere gli attuali tassi di crescita e la cosiddetta diaspora cinese č una strategia per affrontare lo squilibrio demografico di genere. L'Africa č quindi un partner cruciale per sostenere la strategia di espansione globale cinese. Sullo sfondo di queste considerazioni, l'articolo analizza l'acquisizione di terre nel continente africano da parte della Cina. Si delineano innanzitutto i fattori economici e demografici che spingono la Cina verso le terre africane. Viene poi analizzato il caso dei villaggi Baoding, che hanno per lungo tempo costituito un elemento di attrazione e propaganda degli investitori cinesi in Africa. Infine, si prendono in considerazione le strategie e l'ampiezza del land grabbing cinese in Africa, con riferimento alle conseguenze sui regimi di proprietŕ fondiaria e alle relazioni tra capitale e lavoro.
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Bonino, Michele, Francesca Governa, and Angelo Sampieri. "La città dopo le new towns cinesi." TERRITORIO, no. 85 (September 2018): 19–20. http://dx.doi.org/10.3280/tr2018-085002.

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Bonino, Michele, Francesca Governa, and Angelo Sampieri. "Into the new. Esplorare le new towns cinesi." TERRITORIO, no. 85 (September 2018): 21–39. http://dx.doi.org/10.3280/tr2018-085003.

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Ross, Silvia. "Globalizzazione e alterità. I cinesi di Edoardo Nesi." Narrativa, no. 35-36 (September 1, 2014): 143–55. http://dx.doi.org/10.4000/narrativa.1160.

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Pilli, R., and G. Grassi. "The carbon balance of terrestrial ecosystems of China." Forest@ - Rivista di Selvicoltura ed Ecologia Forestale 6, no. 1 (May 19, 2009): 137–39. http://dx.doi.org/10.3832/efor0584-006.

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Desoutter, Cécile, and Maria Gottardo. "Il paesaggio linguistico delle Chinatown di Milano e Parigi: non solo i cinesi scrivono in cinese." MONDI MIGRANTI, no. 2 (September 2016): 203–22. http://dx.doi.org/10.3280/mm2016-002010.

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Stanca, Lorenzo. "Investimenti diretti cinesi in Italia: da ruscello a fiume?" ECONOMIA E POLITICA INDUSTRIALE, no. 1 (April 2009): 135–44. http://dx.doi.org/10.3280/poli2009-001009.

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Abstract:
- Chinese outbound direct investments have experienced a strong increase in the last five years, spurred by the "Go Abroad" policy launched by the Chinese Government in 2002. Europe still ranks at the bottom of the list among the destinations of Chinese direct investments, but it is the fastest growing one. Within Europe, Italy is a late comer in attracting Chinese investments, but has been catching up quickly in the last few years. Investments have been made mostly in the logistics and in the manufacturing sector. In 2008 the acquisition of Cifa, a leading producer of cement-working machines, by Zoomlion signalled an important step in the history of Chinese investments in Italy. It is the largest Chinese acquisition in Europe so far and for the first time the Chinese investor is looking at integrating foreign management into its own managing structure. On average the size of Chinese companies investing in Italy is much larger than that of Italian companies looking at China for expansion. Furthermore, Chinese firms are focusing increasingly on manufacturing companies and are shunning those that do not appear in good shape. Acquiring a market share in Europe is the primary aim of Chinese companies investing in Italy, while the acquisition of technological skills plays a secondary role. Keywords: foreign direct investments, China, Italian industry, acquisitions Parole chiave: investimenti diretti all'estero, Cina, industria italiana, acquisizioni Jel Classification: F2
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Milanesi, Claudio. "Americani, cinesi, extracomunitari: l’ispettore Guido Lopez e gli stranieri." Narrativa, no. 28 (December 1, 2006): 163–79. http://dx.doi.org/10.4000/narrativa.2482.

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CHEN, JEN-YEN. "MARIA THERESIA AND THE ‘CHINESE’ VOICING OF IMPERIAL SELF: THE AUSTRIAN CONTEXTS OF METASTASIO'S CHINA OPERAS." Eighteenth Century Music 13, no. 1 (February 11, 2016): 11–34. http://dx.doi.org/10.1017/s1478570615000408.

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Abstract:
ABSTRACTPietro Metastasio's two librettos featuring ostensibly Chinese subject matter, Le cinesi (1735, revised 1749) and L'eroe cinese (1752), came into being during a period of crisis in the Holy Roman Empire, as the reigning Habsburg dynasty confronted a war of succession motivated by resistance to the Empress Maria Theresia's accession to the throne. This article investigates how Austria envisioned China and how this was used to voice notions of rightful political legitimacy at a time of grave threat to the continuance of a long-standing ruling house. It argues that idealized traits of the Chinese other such as loyalty, deference and wisdom furnished the basis for a reflexive critique that helped to bolster and renew a native imperial self. This stance of ‘dialogic monologism’ towards a foreign culture emerges in a detailed examination of the textual style of the two librettos, the musical characteristics of the settings performed in or near Vienna around the middle of the eighteenth century and the conditions of sponsorship of these performances.
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Melis, Alessandra, and Shanshan Wang. "Wuhan. Diari da una città chiusa: memoria storica o tradimento?" Altre Modernità, no. 28 (November 30, 2022): 303–18. http://dx.doi.org/10.54103/2035-7680/19133.

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Abstract:
Wuhan. Diari da una città chiusa narra il quotidiano vivere in lockdown della città simbolo di inizio pandemia di Covid-19 del 2020. L’autrice, Fang Fang, non ha mancato di esprimere nei suoi resoconti giudizi sull’inerzia burocratica della macchina statale cinese e sull'inosservanza dei doveri da parte di diversi funzionari amministrativi. L’opera è uno straordinario successo editoriale internazionale, eppure non sono mancate critiche degli internauti cinesi connesse alla mancanza di autenticità dell’opera, alla narrazione definita come ‘unilaterale’ e soprattutto alla decisione dell’autrice di far varcare i confini nazionali ai suoi Diari, scelta percepita da una parte dell’opinione pubblica cinese come un vero tradimento alla nazione. Numerose invero sono state anche le voci a sostegno di Fang Fang, al suo coraggio per aver messo nero su bianco diverse questioni sociali e politiche. Ciò nonostante, l’opera pare non soddisfi appieno il desiderio di ‘energia positiva’ del quale il popolo cinese avrebbe avuto necessità durante l’inizio dell’epidemia. Proprio la decisione di pubblicazione del volume all’estero è rea di aver esposto la sofferenza dei cittadini di Wuhan a livello globale e ciò riporta a tutte le considerazioni connesse alla concezione culturale millenaria di preservazione della ‘faccia’, un comportamento considerato in sé e per sé una sconfitta nazionale. Wuhan. Diari da una città chiusa, è quindi sia la storia di una città che tradimento alla nazione?
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Barberis, Eduardo. "Imprenditori cinesi in Italia. Fra kinship networks e legami territoriali." MONDI MIGRANTI, no. 2 (December 2011): 101–24. http://dx.doi.org/10.3280/mm2011-002005.

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Spigarelli, Francesca. "Le multinazionali dei paesi emergenti: gli investimenti cinesi in Italia." ECONOMIA E POLITICA INDUSTRIALE, no. 2 (June 2009): 131–59. http://dx.doi.org/10.3280/poli2009-002007.

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Abstract:
This paper focuses on a recent phenomenon: the Chinese Go global policy, which encourages domestic firms to enter the global competition through active internationalization processes. At present, Chinese investments are still small compared to the world value of outward foreign direct investments, but it is interesting to focus on their trends and skyrocketing growth. The attention is drawn to the Italian case. Italy is still not playing a major role in Chinese companies' internationalization strategies. Flows and stocks of investments are low and only a small number of companies is investing in Italy. But things are changing quickly. Italy is becoming increasingly interesting for Chinese companies aiming to acquire brands, knowledge and specific competencies, as well as strategic locations to penetrate European markets. The small dimension of the target companies (for acquisitions) encourage Chinese investors to come to Italy. Data on Chinese investments flows, on individual entrepreneurs, as well as on Chinese companies operating in Italy are discussed and analyzed to build a framework to test some preliminary hypotheses and to verify the interest for further research projects. . Keywords: Go global policy; Chinese OFDIs; Chinese MNEs in Italy Parole chiave: Go global; IDE cinesi in Italia; acquisizioni ed investimenti cinesi in Italia. Jel Classification: O5 - F23
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Gavinelli, Dino. "I cinesi alla scoperta del sistema turistico del Bel Paese." LCM - La Collana / The Series 9788879168267 (December 2017): 189–200. http://dx.doi.org/10.7359/826-2017-gavi.

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Torresan, Paolo. "OSSERVAZIONI SU UNA PROVA DI LETTURA PRESENTE IN UN TEST DI COMPETENZA PER STUDENTI CINESI ALLESTITO DAL CENTRO CILS." Revista do GEL 14, no. 2 (September 3, 2017): 198–224. http://dx.doi.org/10.21165/gel.v14i2.1509.

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Abstract:
I Progetti “Marco Polo” e “Turandot” nascono sulla base di un accordo intergovernativo Italia-Cina, attivo da metà degli anni Duemila e orientato a favorire l’accesso ai corsi universitari italiani da parte di apprendenti cinesi. Una volta passato un test di cultura generale nel loro Paese, gli studenti cinesi si possono pre-iscrivere a corsi universitari in Italia; se privi di un’adeguata conoscenza dell’italiano, prima dell’accesso ai corsi universitari, devono seguire corsi intensivi di lingua allestiti dai singoli atenei (o da enti a cui le università di affidano), per una durata che progressivamente è passata dai sei agli otto mesi, sino a giungere ai dieci/undici mesi (a dipendere dall’ateneo), e sostenere, infine, un esame finale di livello B1/B2 (secondo i livelli definiti dal Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue, CONSIGLIO D’EUROPA 2001). L’oggetto del nostro studio è una prova di lettura a scelta multipla confezionata dal centro CILS (sessione CILS Marco Polo, agosto 2012). Della prova analizziamo gli item, considerando le risposte fornite da un campione di studenti di livello B1, di diversa provenienza (n=68). I risultati dell’analisi vengono raccordati con la calibrazione di altre prove di comprensione facenti parte del medesimo esame.
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Berti, Fabio, and Andrea Valzania. "Oltre lo stereotipo. Processi di mobilità sociale dei cinesi a Prato." MONDI MIGRANTI, no. 1 (June 2015): 85–103. http://dx.doi.org/10.3280/mm2015-001005.

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Del Giudice, Teresa, Francesco Caracciolo, Gianni Cicia, Klaus G. Grunert, and Athanasios Krystallis. "Consumatori cinesi e cibo: tra tradizione millenaria e influenze culturali occidentali." ECONOMIA AGRO-ALIMENTARE, no. 3 (December 2012): 85–99. http://dx.doi.org/10.3280/ecag2012-003005.

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Abstract:
China is one of the most dynamic economies of the planet. The dramatic economic development in recent decades has greatly influenced the structure and habits of Chinese society. This although still characterized by strong disparities between the poorer classes and the wealthy, shows a growing middle class and an increasingly high-income segment. These segments of society are, as expected, evolving from a cultural point of view beginning to incorporate into the ancient Chinese tradition elements of other cultures, most notably the Western one. As was the case for other new economies, especially the rich part of the population is showing an increasing inclination towards all aspects of Western culture. This opening is also affecting the food consumption habits, transforming the dynamic and vibrant Chinese market into a major destination for European food products. The following research by submitting a questionnaire to 500 Chinese consumers residents in metropolitan areas had a dual objective. The first involved the analysis of the propensity of consumers to enter into the ancient Chinese culinary culture food products from other countries. The second was represented by the attempt to segment consumers, depending on the degree of cultural openness towards non- Chinese food, using both socio-demographic and psychographic variables.
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Becucci, Stefano. "Etnografia del pronto moda. I laboratori cinesi nel distretto di Prato." Quaderni di Sociologia, no. 65 (August 1, 2014): 121–43. http://dx.doi.org/10.4000/qds.379.

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Scotto, di Fasano Daniela. "Quando le parole perdono l'anima. Il setting, l'interpretazione e i Fiori Cinesi." INTERAZIONI, no. 1 (June 2015): 43–59. http://dx.doi.org/10.3280/int2015-001005.

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Varriano, Valeria. "Ritrovarsi in TV durante una pandemia: analisi di due serie televisive cinesi." Altre Modernità, no. 28 (November 30, 2022): 175–93. http://dx.doi.org/10.54103/2035-7680/19126.

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Abstract:
Il contributo propone un’analisi della narrazione dell’esperienza del COVID a Wuhan nei primi mesi del 2020 proposta dalle due serie televisive Heroes e With you realizzate a ridosso della conclusione del primo lockdown cinese. L’esame sarà svolto individuando gli elementi comuni alle due serie nella descrizione dei protagonisti delle serie e il modo in cui dialogano con personaggi e fatti reali, anche alla luce delle presentazioni offerte dai produttori televisivi alla stampa e pubblicate su riviste specializzate o riviste di partito. Al fine di capire se questa esperienza sia considerata in Cina come un trauma culturale, le serie sono, quindi, qui considerate come spazi di interpretazione dell’esperienza individuale in senso collettivo, discorsi in cui la memoria esercita un ruolo fondante nella definizione dell’io sociale e culturale.
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Altiero, Salvatore. "Sulla recente normativa cinese in materia di sicurezza alimentare." AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no. 1 (December 2010): 235–79. http://dx.doi.org/10.3280/aim2009-001015.

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Abstract:
Il 1° giugno 2009, è entrato in vigore il nuovo testo di legge cinese in materia di sicurezza alimentare: è lecito domandarsi se tale normativa debba essere vista come un passo avanti verso la soluzione delle note problematiche legate alla scarsa attenzione tributata da questo Paese - almeno fino ad oggi - all'elaborazione di norme in grado di garantire prodotti alimentari sicuri secondo canoni condivisibili in sede comunitaria e Wto; tale questione investe insieme la sicurezza dei consumatori e il libero commercio. Da un lato, l'approccio del legislatore cinese può essere accostato, per alcuni limitati aspetti, a quello adottato dal regolamento 178/2002 e dall'accordo Sps in quanto, ad esempio, il testo fissa la normativa generale in materia di sicurezza alimentare applicabile a tutti i prodotti del settore. Nel precedente quadro normativo, invece, non solo mancava una netta distinzione trae, ma la disciplina della materia era affidata a norme disconnesse e poteva variare per ciascun tipo di alimento in virtù del fatto che, per ognuno di essi, una legge dettava l'apposita disciplina in materia di produzione e commercio stabilendo a quali procedure e parametri ci si dovesse attenere per assicurarne la sicurezza (ad esempio la legge sulla "agricultural product quality safety"). Ancora, il testo di legge cinese stabilisce ciò che gli standard di sicurezza alimentare dovranno includere e prevede la costituzione di organi centrali incaricati della gestione e del monitoraggio delle situazioni di rischio. D'altro canto, il legislatore cinese ha delegato a futuri e imprecisati atti normativi la definizione della normativa di dettaglio necessaria a rendere realmente efficaci gli standard e ad assicurare il funzionamento delle autorità incaricate delle fasi di monitoraggio e gestione del rischio. Senza una pronta attuazione, quindi, il testo di legge cinese sulla sicurezza alimentare rischia di essere solo una risposta inconcludente e senza incisività alle istanze che la comunità internazionale e, per ciò che più ci interessa, l'Europa rivolgono alla Cina in materia di sicurezza dei consumatori e per la maggiore apertura dei propri mercati ai prodotti cinesi.
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Wang, Jinxiao. "INSEGNARE LA LINGUA ITALIANA NELLA REPUBBLICA POPOLARE CINESE: CASE STUDY DEL DIPARTIMENTO DI ITALIANO DELLA BEIJING FOREIGN STUDIES UNIVERSITY TRA IL 1962 E IL 2022." Italiano LinguaDue 14, no. 1 (July 26, 2022): 360–97. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/18184.

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Abstract:
Il presente articolo illustra la storia dell’insegnamento della lingua italiana nella Repubblica Popolare Cinese, con particolare riferimento alle testimonianze raccolte dal 1962 al 2022 nel Dipartimento di italiano della Beijing Foreign Studies University, una delle prime università cinesi ad insegnare la lingua e la letteratura italiana. Utilizzando le fonti archivistiche dell’Ateneo e le fonti orali dei testimoni, l’autrice ricostruisce la storia del sopracitato Dipartimento in tre fasi, in stretto contatto con l’ambiente cinese e con il contesto del rapporto tra Italia e Cina, sottolineando in ogni fase gli aspetti connessi alle condizioni di ammissione degli studenti, della qualificazione dei docenti, dei lavori lessicografici, dei materiali didattici e delle metodologie glottodidattiche. Teaching Italian language in the people’s republic of China: a case study at the department of Italian at Beijing foreign studies university between 1962 and 2022 This paper illustrates the history of Italian language teaching in the People’s Republic of China, with particular reference to evidence gathered from 1962 to 2022 at the Department of Italian at Beijing Foreign Studies University, one of the first Chinese universities to teach Italian language and literature. Using the archival sources of the University and the oral sources of witnesses, the author reconstructs the history of the aforementioned Department in three phases, in close contact with the Chinese environment and within the context of the relationship between Italy and China, emphasizing in each phase the aspects related to the conditions for the admission of students, the qualification of teachers, lexicographic works, teaching materials and language teaching methodologies.
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Carbone, Silvia. "Stranieri cinesi e accesso ai servizi sanitari. I risultati di uno studio a Messina." MONDI MIGRANTI, no. 1 (May 2016): 123–37. http://dx.doi.org/10.3280/mm2016-001007.

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Giroir, Guillaume. ""Hard enclosure" and "soft enclosure" in the gated communities: some theoretical perspectives and empirical evidence in China." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 98 (July 2012): 101–24. http://dx.doi.org/10.3280/sur2012-098008.

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Abstract:
Ad oggi nessuna ricerca ha mostrato davvero attenzione alla forma di recinzione fisica delle gated communities stesse, alla sua complessitŕ e al suo possibile significato extraarchitettonico. Anche la questione di una possibile differenziazione delle forme di recinzione nelle gated communities a seconda dei Paesi o delle aree culturali non č ancora stata affrontata. Per contribuire a riempire questo vuoto, il paper ha l'obbiettivo di studiare il tipo di recinzione delle gated communities in Cina, attraverso un lavoro empirico svolto sul campo in varie cittŕ (Pechino, Shanghai). Questo contributo mostra che il tipo di recinzione delle gated communities cinesi č caratteristico; esso sembra piů "soft" che "hard", a differenza di Paesi come gli Stati Uniti o il Sud Africa.
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Fanfani, Roberto, and Nica Claudia Calň. "Zone rurali e aziende agricole in Cina: cambiamenti strutturali nel periodo 1996-2006." QA Rivista dell'Associazione Rossi-Doria, no. 4 (December 2011): 7–52. http://dx.doi.org/10.3280/qu2011-004001.

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Abstract:
Zone rurali e aziende agricole in Cina: cambiamenti strutturali nel periodo 1996-2006 Le analisi dello sviluppo economico della Cina spesso trascurano le profonde differenze esistenti nelle zone rurali e le caratteristiche delle aziende agricole cinesi Scopo di questo lavoro č evidenziare i cambiamenti strutturali dell'agricoltura e delle aziende agricole che hanno interessato le vaste aree rurali della Cina a partire dalla riforma del 1978 e le disparitŕ crescenti fra le grandi macroregioni del Paese. Vengono, inoltre, sottolineate le caratteristiche dell'imponente fenomeno delle migrazioni interne e le sue ripercussioni sia sulle aree rurali di partenza che su quelle urbane di destinazione. I dati utilizzati sono quelli del Primo (1996) e del Secondo (2006) Censimento dell'agricoltura e delle zone rurali in Cina.
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IANNACCONE, ISAIA. "DOCUMENTS RELATIFS L'HISTOIRE DE L'ASTRONOMIE CHINOISE ET AUX RAPPORTS SCIENTIFIQUES ENTRE L'EUROPE ET LA CHINE (XVIIE-XIXE SICLES) CONSERVS LA BIBLIOTHQUE DE L'OBSERVATOIRE DE PARIS." Nuncius 15, no. 1 (2000): 325–64. http://dx.doi.org/10.1163/182539100x00515.

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Abstracttitle RIASSUNTO /title Nella biblioteca dell'Osservatorio Astronomico di Parigi sono conservati numerosi documenti d'epoca, relativi ai rapporti scientifici Europa-Cina tra i secoli XVII-XIX. Tra essi, corrispondenze, carte, opere, note e osservazioni astronomiche di scienziati gesuiti missionari in Cina, quali A. Gaubil (1689-1759), F. Verbiest (1623-1688), I. Kgler (1680-1746), ecc., traduzioni di testi cinesi, tra cui spicca una copia sei-settecentesca del Bu Tian Ge (Poesie sui movimenti del cielo, circa 590 d.C.) tradotta e commentata da A. Gaubil. L'interesse dei documenti investe non soltanto il campo astronomico, ma anche quelli geografico, antropologico, linguistico, di costume, ecc., ed essi sono indispensabili per lo studio comparato dell'evoluzione scientifica in Europa e in Cina, e per la conoscenza storica in generale. L'articolo si prefigge di recuperare, analizzare, mettere in valore e presentare in modo sistematico questo patrimonio di documenti.
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Lombardi, Federico. "Un gesuita spagnolo in Cina." Miscelánea Comillas. Revista de Ciencias Humanas y Sociales 80, no. 157 (December 9, 2022): 239–60. http://dx.doi.org/10.14422/mis.v80.i157.y2022.002.

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Abstract:
L’articolo offre una visione d’insieme della vita e dell’opera di Diego de Pantoja (1571-1618), uno dei pionieri della missione gesuitica in Cina. Seguendo la strada aperta da Francesco Saverio, Diego de Pantoja raggiunse Pechino al seguito di Matteo Ricci, entrando in contatto con i letterati cinesi attivi nella corte imperiale e riuscendo così a dare alla missione la necessaria stabilità. Partendo dagli anni di formazione giovanile per giungere, attraverso l’epoca di attività missionaria svolta a Pechino come collaboratore prima e successore poi del padre Matteo Ricci, sino alla persecuzione di Nanchino, l’esilio e la morte avvenuta a Macao, il testo prende in esame i principali contributi offerti da Diego di Pantoja alla causa missionaria, tra cui la stesura della Relación de la entrada de algunos padres de la Compañia de Jesús en la China e de Le sette vittorie sui sette peccati capitali (Qikedaquan) e la riforma del calendario.
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Spagnolo, Antonio G. "Un oltraggio alla scienza e all'etica | A proposito dell'annuncio della nascita di due bambine cinesi geneticamente modificate." Medicina e Morale 67, no. 5 (December 11, 2018): 501–6. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2018.553.

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Kozik, Albert. "Chinese Gardens as a Nativity Scene: Matteo Ripa’s Description of the Kangxi Emperor’s Changchun Garden in Beijing." Roczniki Humanistyczne 69, no. 9 (December 3, 2021): 175–88. http://dx.doi.org/10.18290/rh21699-9.

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Abstract:
This article examines the description of the Changchun Garden in eighteenth-century Beijing, featured in Matteo Ripa’s Storia della Fondazione della Congregazione e del Collegio de’ Cinesi. An Italian missionary at the court of the Kangxi Emperor, Ripa had a chance to see and describe both the imperial parks and the intricacies of Chinese court etiquette. His detailed account, a precious source of information on the Changchun park, was accompanied by commentaries aimed at explaining the differences between “European” and “Chinese” aesthetic values. Therefore, this article offers a critical analysis of the account as a historical source, discussing the accuracy of some of the details described by Ripa, and subsequently provides an interpretation of the way he perceived Chinese parks, with an emphasis on his explanations of the “Chinese style” of laying out gardens. Finally, the last part of the article is dedicated to a comparison between a Neapolitan nativity scene (presepio) and the Qing gardens as drawn by Ripa at the end of his description, in order to demonstrate the “artificial naturalness” of Chinese parks.
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Polese Remaggi, Luca. "Pechino 1955. Intellettuali e politici europei alla scoperta della Cina di Mao." MONDO CONTEMPORANEO, no. 3 (April 2011): 55–89. http://dx.doi.org/10.3280/mon2010-003003.

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Abstract:
Questo saggio studia i viaggi che gruppi di intellettuali e politici europei (soprattutto italiani e francesi) intrapresero alla volta di Pechino nel 1955. L'attrazione intellettuale verso il regime di Mao si concretizzň in seguito all'invito che il primo ministro Zhou Enlai rivolse all'opinione pubblica mondiale nel corso della conferenza di Bandung. Il suo messaggio («venite a vedere») fu raccolto entusiasticamente da quegli intellettuali che faticavano a trovare una collocazione nel contesto della politica della guerra fredda in Europa. L'autore mostra che la formazione del nuovo regime comunista stimolň nel discorso politico l'immagine di una terza via rivoluzionaria e democratica. Nel corso delle visite degli intellettuali occidentali, le autoritŕ cinesi impiegarono i metodi che Mao aveva collaudato giŕ durante la Lunga Marcia: «sicurezza, segretezza, cordialitŕ e guide rosse». La volontŕ di credere dei visitatori rese il lavoro delle autoritŕ piů semplice. I viaggiatori infatti riportarono a casa l'immagine positiva di uno Stato-partito impegnato nello sforzo di sradicare la miseria e l'arretratezza. L'autore discute infine le ragioni per cui soltanto una parte dei viaggiatori si preoccupň della violazione dei diritti civili e delle libertŕ.
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Ripamonti, Chiara A., Emanuele Preti, Andrea Bassanini, and Alice Castelli. "Immigrati e salute: cause di malattia, comportamenti di cura e accesso ai servizi sanitari in soggetti sudamericani, cinesi e filippini. Uno studio pilota sul territorio milanese." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 3 (November 2011): 29–51. http://dx.doi.org/10.3280/pds2011-003002.

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Abstract:
Questa ricerca indaga il rapporto delle minoranze etniche, presenti sul territorio di Milano e provincia, con la salute e con i servizi sanitari. Sono analizzati e confrontati tre gruppi etnici: latinoamericani, cinesi e filippini. Si ipotizza che la cultura e la tradizione popolare di queste minoranze etniche influenzino le modalitŕ con cui esse affrontano i problemi di salute e i loro comportamenti di cura. Pertanto, gli obiettivi del lavoro si concentrano sull'indagine dei comportamenti di cura intrapresi in caso di malattia, i rapporti con le strutture sanitarie e le cause che i membri dei gruppi etnici attribuiscono alle patologie tumorali. Č stata somministrata un'intervista con la metodologia free list a 114 soggetti appartenenti alle tre minoranze etniche considerate. Inoltre, č stata somministrata un'intervista semistrutturata a 10 medici di medicina generale e 15 medici volontari di alcuni centri di prima assistenza presenti a Milano. I risultati sottolineano la necessitŕ di comprendere sia le credenze che le esigenze nell'ambito della salute di persone appartenenti a culture differenti dalla nostra, cosě da poter implementare risposte da parte del sistema sanitario che siano realmente funzionali e efficaci.
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Casi, Raffaele, and Chiara Pizzarelli. "Dalle bacchette da calcolo cinesi al metodo Fangcheng: un percorso di trasposizione culturale nella scuola secondaria di primo grado." Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, no. 7 (May 14, 2020): 97–122. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.20.7.5.

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Qu, Shanshan. "INTEGRAZIONE DEI TEST DI PROFITTO AI MANUALI D'ITALIANO USATI IN CINA PER STUDENTI UNIVERSITARI." Italiano LinguaDue 13, no. 2 (January 26, 2022): 726–47. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/17166.

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Abstract:
In questo articolo vengono presentati e discussi i risultati di una ricerca-azione fatta tra gli studenti universitari sinofoni con l’integrazione dei test di autovalutazione/valutazione sviluppati a seconda delle caratteristiche del manuale utilizzato e dei problemi principali degli apprendenti sinofoni. Dopo una presentazione sintetica del contesto dell’insegnamento d’italiano in Cina e i manuali usati, si procede con un confronto del sistema morfosintattico e fonologico tra il cinese mandarino e l’italiano per analizzare le possibili cause delle problematiche degli studenti cinesi nell’apprendimento dell’italiano. Pianificando una serie di valutazioni formative nel programma didattico sin dall’inizio del processo di apprendimento e proponendo gli appositi piani di recupero dopo la somministrazione dei test, si mira ad avere un miglior monitoraggio dell’andamento dello studio dell’italiano LS e nello stesso tempo si offre agli studenti un’occasione per riflettere sui risultati del proprio percorso di apprendimento e si chiede loro di assumersi più responsabilità nel proprio studio. Integration of self-assessment tests with Italian textbooks used in China for university students This article presents and discusses the results of an action research carried out among university students in China with the integration of self-assessment/evaluation tests developed according to the characteristics of the textbook in use and the main problems the students encountered while learning Italian. Following a brief presentation of the context of teaching Italian in China and the textbooks in use, a comparison of the morphosyntactic and phonological system between Mandarin Chinese and Italian analyzes the possible causes of problems faced by Chinese students learning Italian. By planning a series of formative assessments as part of the didactic program from the beginning of the learning process and proposing appropriate recovery plans afterwards, the action research aimed to better monitor of the progress of the study of Italian LS while offering students an opportunity to reflect on the results of their learning path and take more responsibility in their study.
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Aubin, Françoise. "GATTA (Secondino), Il natural lu me de Cinesi. Teoria e prassi dell’evangelizzazione nella Brève relatione di Philippe Couplet SJ (1623-1693)." Archives de sciences sociales des religions, no. 110 (July 1, 2000): 116–17. http://dx.doi.org/10.4000/assr.20643.

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Bussotti, Michela. "Du dictionnaire chinois-latin de Basilio Brollo aux lexiques pour le marché: deux siècles d’édition du chinois en Italie et en France." T’oung Pao 101, no. 4-5 (December 7, 2015): 363–406. http://dx.doi.org/10.1163/15685322-10145p04.

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Abstract:
By their very nature, multilingual dictionaries and lexicons are an emblem of cultural transfers. When printing widely different types of writing is necessary, they may also be precious witnesses of technical transfers and innovations in publishing and printing practice. Successfully publishing a major dictionary requires the conjunction of institutional or governmental will and adequate economic resources. This article provides an overview of the various versions of Basilio Brollo’s Dictionarium Sinico-Latinum, which served as a blueprint for several publishing projects, most of them abortive, in the eighteenth and nineteenth centuries. It introduces the various printing techniques used in these attempts, and discusses the mixed results of the editorial programs pursued in Europe, particularly in Italy and France. The Napoleonic period is significant not just because a Dictionnaire chinois, français et latin was published in Paris in 1813, but also because of the work carried out at the Collegio dei Cinese during the “French Decade” (1806–1815) in Naples. The article introduces several protagonists—both scholars concerned with publishing and teaching Chinese and publishers pursuing commercial interests—along the way. Par leur contenu même les dictionnaires et lexiques plurilingues sont emblématiques des transferts culturels. La nécessité d’imprimer des écritures très différentes en fait parfois de précieux témoins des transferts techniques et des innovations dans les pratiques d’édition et d’impression. Concernant les dictionnaires les plus importants, l’aboutissement d’une publication nécessite la concomitance d’une volonté institutionnelle ou étatique et de moyens économiques adéquats. Cet article donne un aperçu des différentes versions du Dictionarium Sinico-Latinum de Basilio Brollo, qui fut à la base de plusieurs projets d’édition, la plupart inaboutis, aux xviiie et xixe siècles. Il évoque les différentes techniques d’impression utilisées dans ces tentatives, ainsi que les résultats très inégaux des programmes éditoriaux menés en Europe, notamment en Italie et en France. La période napoléonienne est significative non seulement en raison de la parution à Paris en 1813 du Dictionnaire chinois, français et latin, mais aussi à cause des travaux entrepris au Collegio dei Cinesi pendant la “décennie française” à Naples (1806–1815). Plusieurs protagonistes — savants soucieux de l’édition et de l’enseignement du chinois, éditeurs mus par des motivations commerciales — sont évoqués en cours de route.
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Golvers, Noel. "Il natural lume de Cinesi: Teoria e prassi dell'evangelizzazione in Cina nella Breve relatione di Philippe Couplet S.J. (1623-1693). In Appendice: Catalogus Librorum Sinicorum (review)." China Review International 7, no. 1 (2000): 81–85. http://dx.doi.org/10.1353/cri.2000.0022.

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Todeschini, Marco. "Le rovine del mandato: La modernizzazione politica dell'educazione e della cultura cinesi (The Ruins of the Mandate: The Political Modernization of Chinese Education and Culture). Alessandro Russo." Comparative Education Review 31, no. 1 (February 1987): 197. http://dx.doi.org/10.1086/446675.

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Andrietta, Gabriela. "Resenha do livro "Cinemas latino-americanos em circulação: Em busca do público perdido”." Cadernos PROLAM/USP 20, no. 41 (December 30, 2021): 298–306. http://dx.doi.org/10.11606/issn.1676-6288.prolam.2021.185957.

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Abstract:
O livro Cines latinoamericanos en circulación: en busca del público perdido apresenta importantes estudos sobre o público de cinema e a circulação de filmes na América Latina. A obra, organizada por Ana Rosas Mantecón (UAM, México) e Leandro González (UNGS, Argentina), busca enfatizar a expansão do cinema latino-americano, tanto do âmbito da produção, como da difusão, em um momento anterior à pandemia, no qual havia muitas expectativas em torno da produção cinematográfica latino-americana, devido ao aumento do número de salas de cinema na região, ao crescimento do financiamento estatal e ao surgimento de políticas supranacionais entre os países do Mercosul e outras regiões, por meio de coproduções e acordos de cooperação. Esta resenha buscou analisar criticamente os quatro blocos temáticos do livro (mercado e janelas de exibição; festivais de cinema; público e financiamento) a partir das mudanças que estão acontecendo no mercado de cinema devido à pandemia e a outros desafios do setor que não foram pontuados pelo livro, como o aumento da concentração no setor devido à passagem do modelo analógico para o digital e a falta de articulação entre os países do bloco.
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Borges, Marcia Narcizo, Rafaela Reis Machado Miranda, Raiza Caroline de Oliveira Leal, and Thiago Duarte Rodrigues. "Cinema e consciência: desafios da formação docente." Revista Thema 17, no. 2 (June 30, 2020): 495–508. http://dx.doi.org/10.15536/thema.v17.2020.495-508.1557.

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Abstract:
Esse trabalho apresenta um relato de experiência sobre a qualificação da formação inicial de alunos do curso de licenciatura em Química da UFF - Universidade Federal Fluminense por meio da linguagem cinematográfica. O ciclo de cines debates organizado por este grupo numa escola da rede pública estadual, na cidade de Niterói (RJ), demonstrou que a experiência estética e subjetiva do cinema gera um ambiente de ensino-aprendizagem mais democrático, onde estudantes do Ensino Superior e da Educação Básica tornam-se consumidores e críticos da linguagem audiovisual. Os resultados obtidos mostraram, sobretudo que foi possível formar professores de Química comprometidos em experimentar e pesquisar o potencial educativo que o cinema oferece, praticando uma pedagogia que visa muito mais do que o ensino de conteúdos disciplinares, mas a formação cidadã.
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Shirinova, Mekhrigiyo Shokirovna. "THE ROLE OF IN THE ROLE OF INTONATION IN CINEM TION IN CINEMA LANGUAGE." Scientific Reports of Bukhara State University 4, no. 4 (August 28, 2020): 139–43. http://dx.doi.org/10.52297/2181-1466/2020/4/4/8.

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Abstract:
Background. The article reveals the essence of the concept of intonation, reveals its composition, function and roles in the language of cinema. Intonation is an adornment of oral speech, it is argued that it is the most important element in revealing the character of the characters. This is proved with factual examples from the films Onam bilmasin (Let Mama Don't Know) and Katta Odam 2 (Big Man 2). It is substantiated that the study of the language of cinema in the linguistic aspect, especially, the study of the phonetic, lexical-semantic and grammatical aspects in the future can lead to an increase in the level of films, some recommendations are given to improve the language of cinema.
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Win, Thong. "Mediating Cultural Transfer." Transfers 3, no. 3 (December 1, 2013): 141–44. http://dx.doi.org/10.3167/trans.2013.030312.

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Abstract:
The Scent of Papaya (Mùi đu đủxanh), 1993, Président Films, written and directed by Tran Anh Hung, starring Tran Nu Yên-Khê, Man San Lu, Thi Loc Truong.Cyclo (Xich Lo), 1995, Les Productions Lazennic, Lumiere, La Sept Cinema, La SFP Cinema (Cinepix Film Properties 2006), written and directed by Tran Anh Hung, starring Le Van Loc, Tony Leung Chiu Wai, Tran Nu Yen Khe.I Come With the Rain, 2009, TF1 International, written and directed by Tran Anh Hung, starring Josh Hartnett, Tran Nu Yen Khe, Byung-hun Lee, Takuya Kimura, Shawn Yue.
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Redondo Neira, Fernando. "Novo Cinema Galego: Recepción crítica y presencia en festivales." Aniki: Revista Portuguesa da Imagem em Movimento 8, no. 1 (January 23, 2021): 193–218. http://dx.doi.org/10.14591/aniki.v8n1.721.

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Abstract:
El Novo Cinema Galego se dio a conocer, principalmente, a través del circuito internacional de festivales. Tratándose, sobre todo, de filmes de vanguardia, de un cine que combina la ficción y el documental, constituye una propuesta autoral que encontró en estos certámenes la vía adecuada para su promoción y difusión. Analizaremos aquí cómo se produjo esa relación entre películas y festivales. Para ello, estudiamos previamente la creación de la marca “Novo Cinema Galego” a través de los medios de comunicación y la recepción crítica de algunas de sus principales películas. A continuación, comprobaremos de qué manera dichos festivales construyen un determinado discurso cultural a partir del concepto de programación y cómo se incorporan a él estas propuestas de los llamados “cines pequeños”, como serían aquellos que se expresan en una lengua no hegemónica.
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Alicata, Maria. "Tra intimità e ricerca di sé: Pia Epremian e il cinema sperimentale in Italia tra gli anni Sessanta e Settanta." Boletín de Arte, no. 40 (November 28, 2019): 245–53. http://dx.doi.org/10.24310/bolarte.2019.v0i40.5703.

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Abstract:
Il saggio vuole approfondire alcuni aspetti specifici della filmografia di Pia Epremian De Silvestri filmmaker nata a Chivasso in provincia di Torino nel 1942. Attraverso l'analisi dei suoi film è possibile ripercorrere la vicenda del cinema sperimentale in Italia che fiorisce nella seconda metà degli anni Sessanta epoca che vede nascere spazi di condivisione e collaborazione: collettivi di artisti, di cineasti come la Cooperativa Cinema Indipendente (1967-1971), di studenti, di femministe. Tra le poche donne filmmakerattive in quel periodo, i suoi lavori rispecchiano la ricchezza di questo momento storico tra produzione e sperimentazione artistica, dove la dimensione soggettiva e personale è predominante. Si tratta di un cinema girato in prima persona che caratterizza la sua produzione e che ha contribuito alla creazione di una nuova identità femminile.
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Camps, Arnulf. "Secondino Gatta, Il natural lume de Cinesi. Teoria e prassi dell' evangelizzazione nella Breve relatione di Philippe Couplet SJ (1623-1693). In appendice: Catalogus Librorum Sinicorum, Sankt Augustin: Steyler Verlag, 1998, 241 pp., DM 60, ISBN 3-8050-0404-4." Exchange 27, no. 4 (1998): 386–87. http://dx.doi.org/10.1163/157254398x00411.

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Flores, Silvana. "Vínculos transnacionales entre México y Estados Unidos: la figura de José U. Calderón en la transición al cine sonoro /Transnational links between Mexico and United States: the figure of José U. Calderón in the transition to sound cinema." Kamchatka. Revista de análisis cultural., no. 10 (December 29, 2017): 513. http://dx.doi.org/10.7203/kam.10.10821.

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Abstract:
Resumen: Proponemos indagar un aspecto de la cinematografía mexicana que ha tenido poca difusión en la historiografía sobre el cine de ese país: las actividades realizadas por el empresario mexicano José U. Calderón en relación a sus conexiones con Estados Unidos, en pos de las experimentaciones que signaron al período inicial del cine sonoro, que incluyeron la expansión de los cines nacionales tanto internamente como en el mercado exterior por medio de la distribución y exhibición de films. Para ello, se desglosarán diferentes aspectos que Calderón ha logrado desarrollar dando como resultado una expansión de la cinematografía mexicana de características transnacionales, como la experimentación técnica, la fundación de empresas de distribución, exhibición y producción, la contratación de artistas y el empleo de géneros como el musical y el melodrama. Dichos aspectos serán trabajados en función de los intercambios comerciales y estético-narrativos que se dieron entre México y Estados Unidos en ese período. Palabras clave: Calderón, transnacional, cine sonoro, México, Estados Unidos. Abstract: We propose to inquire an aspect of Mexican cinema that had very little diffusion in the historiography of the cinema of that country: the activities of Mexican entrepreneur José U. Calderón and his connections with United States in pursuit of experiments that marked the beginning of sound cinema, that included the expansion of national cinemas inside and outside through film distribution and exhibition. For that purpose, we will develop different aspects that Calderón achieved resulting in an expansion of Mexican cinema into the transnational, as technical experimentation, the foundation of distribution, exhibition and production enterprises, the recruiting of artists and the uses of genres as musical and melodrama. Those aspects will be worked taking into account the commercial and aesthetic-narrative exchanges made between Mexico and United States during that period. Keywords: Calderón, transnational, sound cinema, Mexico, United States.
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CACHOEIRA, Luiz Antônio Lima, and Iara Tatiana BONIN. "Pedagogias culturais em realizações de cineastas Mbyá-Guarani." INTERRITÓRIOS 5, no. 9 (December 9, 2019): 17. http://dx.doi.org/10.33052/inter.v5i9.243596.

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Abstract:
RESUMOO cinema indígena vem sendo conformado a partir de um amplo conjunto de narrativas fílmicas cuja realização resulta da ação direta de membros de distintas etnias indígenas brasileiras, com apoio de instituições voltadas para a produção audiovisual autoral. Muitas destas produções têm sido premiadas e exibidas no Brasil e no exterior, acompanhadas, algumas vezes, de sessões de debate com os próprios cineastas e realizadores. Considerando que o cinema indígena dinamiza estéticas singulares, marcadas pelas formas de pensar e de narrar de um povo indígena, no presente texto focalizam-se narrativas cinematográficas feitas por membros do povo Mbyá-Guarani no âmbito do projeto Vídeo nas Aldeias. O objetivo é analisar significados de territorialidade constituídos nos filmes “Desterro Guarani” e “Tava, a casa de pedra”, dos cineastas Mbyá-Guarani Patrícia Ferreira (Keretxu) e Ariel Duarte. Cinema indígena. Pedagogias Culturais. Relações Étnico-raciais. Cultural pedagogies in Mbyá-Guarani filmakers ABSTRACT The Indigenous cinema has been shaped after a wide set of film narratives coming from different Brazilian Indigenous ethnic groups’ action held by institutions aiming at authorial audiovisual production. Many of these productions were rewarded and exhibited abroad sometimes in debates with the very filmmakers and directors. Considering that the Indigenous cinema fosters singular aesthetics, marked by typical Indigenous ways of thinking and narrating, this work has focussed on cinema narratives by Mbyá-Guarani members in the project called Vídeo nas Aldeias (something like ‘Video in Indigenous Villages’). The objective is to analyse meanings of territoriality in ‘Desterro Guarani’ and ‘Tava, a casa de pedra’ by Mbyá-Guarani filmmakers Patrícia Ferreira (Keretxu) and Ariel Duarte. Indigenous cinema. Cultural pedagogies. Ethnic and racial relationships.Pedagogia Culturale dei Cineasti Mbyá-Guarani RIASSUNTO Il cinema indigeno è stato plasmato da una vasta gamma di narrazioni cinematografiche la cui realizzazione deriva dall'azione diretta di membri di diversi gruppi etnici indigeni brasiliani, con il sostegno di istituzioni incentrate sulla produzione audiovisiva autoriale. Molte di queste produzioni sono state premiate e proiettate in Brasile e all'estero, a volte accompagnate da sessioni di dibattito con i registi e gli stessi registi. Considerando che il cinema indigeno dinamizza l'estetica singolare, segnata dai modi di pensare e narrare un popolo indigeno, questo testo si concentra su narrazioni cinematografiche realizzate da membri del popolo Mbyá-Guarani nell'ambito del progetto Video in the Villages. L'obiettivo è analizzare i significati di territorialità costituiti nei film "Desterro Guarani" e "Tava, la casa di pietra", dai cineasti Mbyá-Guarani Patrícia Ferreira (Keretxu) e Ariel Duarte. Cinema indigeno. Pedagogie culturali. Relazioni etnico-razziali.Pedagogías culturales en los logros de los cineastas Mbyá-Guaraní RESUMEN El cine indígena se ha formado a partir de una amplia gama de narraciones cinematográficas cuya realización es el resultado de la acción directa de miembros de diferentes grupos étnicos indígenas brasileños, con el apoyo de instituciones enfocadas en la producción audiovisual autoral. Muchas de estas producciones han sido premiadas y proyectadas en Brasil y en el extranjero, a veces acompañadas de sesiones de debate con los propios cineastas y directores. Teniendo en cuenta que el cine indígena dinamiza la estética singular, marcada por las formas de pensar y narrar a un pueblo indígena, este texto se centra en las narraciones cinematográficas realizadas por miembros del pueblo mbyá-guaraní dentro del alcance del proyecto Video nas Aldeias. El objetivo es analizar los significados de territorialidad constituidos en las películas "Desterro Guarani" y "Tava, a casa de pedra", de los cineastas Mbyá-Guarani Patrícia Ferreira (Keretxu) y Ariel Duarte. Cine indígena. Pedagogías culturales. Relaciones étnico-raciales.
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García Ferrero, Alejandro. "Las salas de cine en Madrid. De los primeros cinematógrafos a la demanda por «salvar» los cines históricos de la ciudad." Estudios Geográficos 77, no. 280 (June 30, 2016): 115–53. http://dx.doi.org/10.3989/estgeogr.201605.

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Rouchon, Olivier. "Au CINES." Documents numériques, no. 53 (January 1, 2009): 4–5. http://dx.doi.org/10.35562/arabesques.2151.

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