Relevant bibliographies by topics / Cinque sensi

Contents

  1. Journal articles
  2. Dissertations / Theses
  3. Books
  4. Book chapters
  5. Conference papers
  6. Reports

Academic literature on the topic 'Cinque sensi'

Author: Grafiati
Published: 10 March 2023

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Journal articles on the topic "Cinque sensi"

1

Roccati, G. Matteo. "Aa. Vv., I cinque sensi. «The five senses»." Studi Francesi, no. 146 (XLIX | II) (November 1, 2005): 388. http://dx.doi.org/10.4000/studifrancesi.34258.

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2

Splendorini, Ilaria. "Ulla Musarra Schrøder, Italo Calvino tra i cinque sensi." Italies, no. 16 (June 1, 2012): 625–27. http://dx.doi.org/10.4000/italies.4593.

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3

Michela Ponticorvo, Raffaele Di Fuccio, and Federica Somma. "Inf@nzia Digi.Tales 3.6: un’esperienza di introduzione di strumenti innovativi per l’apprendimento nella fascia di età 3-6 anni." IUL Research 2, no. 4 (December 20, 2021): 245–56. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v2i4.186.

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Abstract:
Inf@nzia Digi.Tales 3.6 è un progetto che ha avuto l’obiettivo di sviluppare metodologie e tecnologie di apprendimento innovative a supporto delle attività educative curriculari nella scuola dell’infanzia e nel primo anno della scuola primaria, come l’esplorazione spontanea o guidata, che sfrutta il ruolo centrale del tatto, della manipolazione e di tutti e cinque i sensi. Il progetto ha affrontato l’apprendimento al di fuori del contesto scolastico: ha stabilito un continuum scuola-famiglia-città, valorizzando il contesto socioculturale e territoriale; ha inoltre coinvolto amministrazioni scolastiche, docenti e famiglie, sviluppando metodologie partecipative, per accrescere il senso di corresponsabilità educativa, e promuovendo azioni per migliorare la qualità dei servizi amministrativi.
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4

Benetollo, Chiara. "Un Manifesto per Tempi di Crisi: Letteratura e Realtà tra Alì Babà e I Cinque Sensi." MLN 134, no. 1 (2019): 157–71. http://dx.doi.org/10.1353/mln.2019.0008.

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5

Berlanga, Alfonso. "Éric Palazzo, L’invenzione cristiana dei cinque sensi nella liturgia en nell’arte del Medioevo, Editrice Dominicana Italiana (EDI), Napoli 2017, 437 pp." Anuario de Historia de la Iglesia 27 (October 5, 2018): 531. http://dx.doi.org/10.15581/007.27.26547.

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6

Wazlawick, Patrícia. "Pensiero filosofico della Cultura Umanistica come pressupposto alla Pedagogia Ontopsicologica: resultati del percorso formativo dei giovani nell’educazione universitariaPhilosophical thought of Humanistic Culture as a prerequisite to Ontopsychological Pedagogy: the training of young people in higher education results you." Saber Humano: Revista Científica da Faculdade Antonio Meneghetti 6, no. 8 (August 4, 2016): 29. http://dx.doi.org/10.18815/sh.2016v6n8.133.

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Abstract:
Ricerca esplorattiva ed empirica, approccio quantitativo-qualitativo, nell’interfaccia tra filosofia (pensiero filosofico della cultura umanistica), pedagogia ontopsicologica e educazione universitaria. L’obbiettivo generale è investigare come la pedagogia ontopsicologica contribuisce alla formazione personale/professionale dei giovani. Fondamentasi teoreticamente, in modo storico e pratico, nell’educazione, pedagogia ontopsicologica e formazione dei giovani nella contemporaneità. Il campione è stato formato con 49 giovani, studenti dei corsi di laurea in Amministrazione, Diritto e Sistemi Informativi, in una facoltà privata, localizzata in municipio al sud del Brasile. Questi giovani, età media di 25 anni, hanno risposto a tre test quantitativi di ricerca in due momenti diverse: quando si sono ingressati nei corsi di laurea, e di nuove mesi ad un anno dopo, caratterizando la seconda applicazione. I test utilizzati sono stati: a) Inventario dei Cinque Grandi Fattori della Personalità (Big Five); b) Scala Esistenziale di Längle; c) Test Forma Mentis. Dopo è stato applicato un questionario qualitativo con questione aperte, per raccogliere informazione di significati/sensi dei partecipanti che hanno avuto un maggior risultato di significanza statistica nell’applicazione dei test quantitativi. Lo studio ha realizzato analisi statistici e analisi del contenuto e del discorso. Con l’analisi e discussione dei risultati il problema di ricerca è stato risposto, siccome l’obbiettivo generale e gli obbiettivi specifici, producendo tre conclusioni principali. Si conclude che la pedagogia ontopsicologica contribuisce con resultati efficienti nell’aspetto psicologico dei giovani, una volta che la dinamica di sviluppo della personalità mentre il periodo studiato realmente esiste, e ausilia nello sviluppo sano personale, esistenziale e professionale degli studenti.
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7

Barbetta, Pietro. "Odio: cinque speculazioni e una provocazione." PSICOBIETTIVO, no. 1 (March 2021): 47–58. http://dx.doi.org/10.3280/psob2021-001005.

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Abstract:
In questo saggio produrrò 5 variazioni sul tema dell'odio, in ognuna si sostiene che l'odio - a differenza dei sentimenti di rancore, rabbia, invidia, gelosia, rivalsa - non è un sentimento. L'odio è un gesto del tutto consapevole, è una scelta che può dipendere dalla reazione ai sentimenti elencati sopra, o ad altri, ma i sentimenti, che sono disposizioni all'azione, non determinano ancora la decisione, la deliberazione. L'odio invece è deliberazione. Questa distinzione si è sempre più offuscata, in ambito psicologico, da quando si confonde il "benessere", qualsiasi cosa sia, con la consapevolezza, riducendo la "guarigione" psichica alla consapevolezza. Ma la Shoah, i processi stalinisti e ogni forma di totalitarismo è, in primo luogo, progetto materiale, finalità cosciente e consapevolezza. In questo senso, se Freud disse «la consapevolezza non basta», Bateson aggiunse «la consapevolezza è dannosa».
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8

Bovero, Michelangelo. "Che cosa è non decidibile: cinque regioni del coto vedado." DESC - Direito, Economia e Sociedade Contemporânea 1, no. 1 (December 13, 2018): 129–41. http://dx.doi.org/10.33389/desc.v1n1.2018.p129-141.

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Abstract:
In questo articolo, l’A. richiama l’attenzione sul concetto di «sfera dell’indecidibile» coniato da Luigi Ferrajoli, ponendolo a confronto con la nozione di «coto vedado» di Ernesto Garzón Valdés e con l’analoga idea di «territorio» o «frontiera» inviolabile elaborata da Norberto Bobbio: le tre nozioni indicano l’insieme di principi e regole costituzionali che nessun potere politico può violare negli stati democratici di diritto, al centro del quale si trovano i diritti individuali fondamentali. L’A. propone un’interpretazione estensiva della teoria della democrazia di Bobbio capace di offrire una soluzione più avanzata al problema dei limiti del potere politico democratico. Invita a riconoscere nelle «regole del gioco» indicate da Bobbio le condizioni (in senso logico) della democrazia, articolate in due serie: cinque condizioni formali, contenute nelle regole di competenza e di procedura che riguardano il «chi» e il «come» delle decisioni collettive; e cinque condizioni sostanziali, contenute nei principi normativi impliciti nella «sesta regola» dell’elenco di Bobbio, che prescrivono limiti e vincoli al «che cosa», ossia alla sostanza delle medesime decisioni. Tali condizioni sostanziali corrispondono a quelle che l’A. chiama le «cinque regioni del coto vedado». L’A. torna in conclusione sulla concezione di Ferrajoli, in cui riconosce un miglioramento teorico rispetto alle elaborazioni esplicite sia di Bobbio sia di Garzón Valdés; ma sostiene che la teoria delle condizioni e precondizioni della democrazia ricavata per interpretazione estensiva dalla costruzione teorica di Bobbio offre un miglior fondamento razionale alla costruzione della «sfera dell’indecidibile».
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9

Bartolini, Stefano. "COSA È «COMPETIZIONE» IN POLITICA E COME VA STUDIATA." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 26, no. 2 (August 1996): 209–67. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200024230.

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Abstract:
I termini «competizione politica», «elettorale» o «partitica» figurano nei titoli e nei testi di ricerca politica con crescente frequenza, ma con significati molto diversi. Per lo più, il termine è generico e si riferisce all'intero processo elettorale e parlamentare. Nei modelli formali esso indica le strategic dei partiti nei quadro ristretto di assunti sulle motivazioni, preferenze e informazioni. Nella letteratura sulla teoria democratica la competizione politica figura sovente come caratteristica essenziale, quando non definitoria, della democrazia stessa. In questo articolo voglio chiarire il senso dell'applicazione alla politica della categoria «competizione» partendo da cinque considerazioni critiche.
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10

Sikora, Adam Ryszard. "„Widzenie” Boga w Listach św. Jana." Verbum Vitae 16 (December 14, 2009): 183–98. http://dx.doi.org/10.31743/vv.1530.

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Abstract:
L’annalisi de i testi che riguardano “il vedere di Dio” si concentra sui cinque testi dalla Prima Lettera di san Giovanni (3,1.2.6; 4,12.20) ed un testo dalla Terza Leitera di san Giovanni (3 J 11 ). L’esegesi di questi testi ci dia una idea globale sulla natura e del ruolo del “vedere di Dio” nelle Lettere di san Giovanni. Generalmente si puo dire, che “il vedere” riguarda sia “il vedere di Dio o del Cristo glorificato” dalla prospettiva storica (l J 3,1.2.6; 4,12.20; 3 J 11), sia dalla prospettiva escatologica (l J 3,2). Nel primo caso si puo anche distinguere “il vedere” nel senso naturale (l J 4, 12.20), che infatti esclude la possibilita di vedere di Dio e nel senso metaforico (l J 3, 1.6; 3 J 11 ), che significa l’esperienza di un’uomo gia in comunione con Dio nella fede e amore, ma ancora limitato nella sua condizione storica. Nel secondo caso (l J 3,2) si dice “del vedere” perfetto, pieno e definitivo nella realta escatologica. Questo vedere nel linguaggio biblico significa la piena comunione con Dio in eternita.
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Dissertations / Theses on the topic "Cinque sensi"

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Cellier-Lamblin, Berlande. "De l'objet "a" à la sublimation : les cinq sens du regard." Thesis, Montpellier 3, 2010. http://www.theses.fr/2010MON30002/document.

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Abstract:
L’objet de notre recherche nous a amené à nous interroger sur la place du regard en tant qu’il est l’objet a, objet cause du désir. La pulsion scopique, liée à cet objet a, nous a orienté sur ce que Freud a nommé la sublimation. L’énoncé de Freud : « Rien n’est dans la pensée qui ne fut dans les sens. » a dessiné la trame de notre travail. De la naissance des sens à la relation entre les cinq sens et l’objet a, nous avons élaboré le concept de sublimation. A partir de ce concept de sublimation des liens sont apparus avec la perversion, l’autisme, la phobie, à travers le jeu des différents objets qui leur sont rattachés. Puis nous avons défini les processus de symbolisation mis en oeuvre pour inscrire les premières traces, représenter des images, et ce qu’il en est du processus créateur. Nous avons essayé à travers des oeuvres de Léonard de Vinci et d’Albrecht Dürer de montrer en quoi la sublimation participe à la construction du sujet désirant, et dans quelle mesure les éprouvés des cinq sens se déplaceraient les uns par rapport aux autres et seraient condensés dans le regard
The object of our research led ourself to wonder about the place of the look as such it is the object a, object cause of wish. The look instinct connected with this object a, moved ourself towards the sublimation so called by Freud. The wording of Freud : “Nothing is in the mind which wasn’t in the senses” drawned the framework. From the senses’ birth to the relation between the five senses and the object a, we developped the concept of sublimation. From this concept of sublimation, links appeared with perversion, autism, phobia through the play of differents objects which are connected to them. Then we defined the symbolism process used to settle the first traces, visualize pictures and what is about the state of creator process. We tried, through works of Leonard de Vinci and Albrecht Dürer to show where the sublimation takes part in the wishing subject’s srtructure and how the five senses’ feelings would displace themselves one compared to another and would be condensed in the look
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Farkoa, Oscar. "Flaveurs et féérie ou cinq sens gourmands pour des contes de fées classiques (1691-1756)." Paris 4, 2006. http://www.theses.fr/2005PA040192.

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Abstract:
Perspective gourmande et importance des cinq sens dans les contes de fées entre 1691 et 1756. Dimension littéraire du genre, né de la transmission orale, réfractaire à toute forme d'enfermement, rapport à la nourriture, à l'érotisme. Les chemins du merveilleux, le décor, l'influence de Louis XIV, le rapport au péché, étude contextuelle, temporelle et géographique de la gastronomie et rapprochement avec les contes de fées. Si la recherche des raffinements et des améliorations culinaires semble avoir toujours fait partie des préoccupations de l'homme dès lors qu'il commençait à manger à sa faim et n'avait plus à s'inquiéter de sa simple survie, le XVIIe siècle a clairement marqué un tournant dans l'esthétique gourmande et fait le premier pas vers la modernité. Double objectif : d'une part, tâcher de réhabiliter les contes de fées et donner envie d'aller plus loin dans leur connaissance du patrimoine légué par des auteurs injustement méconnus ; d'autre part, faire prendre conscience de l'importance de l'éclosion de la sensibilité gastronomique à cette époque-là, particulièrement présente dans ce genre littéraire et témoin de son importance à l'âge d'or des contes de fées
Culinary and “gourmand” perspective of the five senses in the fairy tales between 1691 and 1756. Literature dimension of the genre, born and transmitted by spoken language, refractory to any confinement, connection to food and eroticism. The path to the wonderful, the décor, the influence of Louis XIV, the relation to the sin, the study of the context, time and geography of gastronomy and the links with fairy tales. If the search for refinements and culinary improvements seems to always have been part the human being preoccupations since he could eat all his soul without feeling concerned for his survival, the 16th century clearly stood out as turning point in the food aestheticism and made the first step towards modernity. Double purpose: firstly, intend to restore the interest in fairy tales and create the desire to go deeper in the knowledge of the legacy of unfairly underestimated authors; secondly, emphasize on the importance of the blossoming of gastronomic sensibility at that time, particularly meaningful in this literary genre and witness of its importance at the golden age of fairy tales
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Pouliot, Chantal. "Le corps et les cinq sens dans Truismes (1996) et Naissance des fantômes (1998) de Marie Darrieussecq." Thesis, National Library of Canada = Bibliothèque nationale du Canada, 2001. http://www.collectionscanada.ca/obj/s4/f2/dsk3/ftp04/MQ60745.pdf.

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D'Onghia, Alessandra <1993&gt. "Problemi in Cina e nel mondo analizzati secondo un’ottica cinese: analisi, traduzione e commento del libro “Common sense” (“常识” chang shi) di Liang Wendao." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12600.

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Abstract:
La presente tesi ha come oggetto la traduzione di alcuni capitoli del libro “Common sense” (“常识”), scritto da Liang Wendao, scrittore, critico e conduttore televisivo nato ad Hong Kong. L’autore, avendo beneficiato di un’ambiente piuttosto multiculturale, si dimostra molto abile nel guardare i problemi attraverso varie prospettive, tenendo in considerazione sia il punto di vista cinese che quello internazionale. Liang analizza quasi ogni aspetto della società cinese, compresi i temi più celati e soggetti a tabù, come la censura, le fabbriche di sfruttamento dei lavoratori, il patriottismo e l’immigrazione e l’integrazione degli stranieri in Cina. Egli concentra la propria attenzione anche sugli argomenti più dibattuti dai media cinesi, come i problemi che la guerra di Resistenza contro l’aggressione giapponese ha portato in Cina, i numerosi scandali dei prodotti cinesi contaminati e le decisioni problematiche prese dal governo cinese. La maggior parte dei problemi da lui trattati sono di natura politica e sociale, dunque si interroga spesso sul ruolo del governo oppure su questioni sociali come il lavoro, l’aiuto portato dai cittadini nelle aree disastrate e l’importanza della protesta così come dell’espressione delle proprie idee. L’autore propone delle soluzioni ad ogni problema che analizza, rivelandosi estremamente abile nel condurre un’attenta analisi non solo della società cinese, ma anche di altri paesi come la Corea del Nord, gli Stati Uniti e l’Italia. Le sue opinioni su ogni argomento risultano molto valide in quanto egli, oltre a ricercare gli eventuali motivi e ragioni che si nascondono dietro ogni problema, considera anche l’assetto culturale del paese oggetto della sua discussione ed analisi, cercando di adottare anche un punto di vista diverso dal proprio. Inoltre, le soluzioni da lui proposte non sono mai troppo astratte o di difficile realizzazione: analizzando situazioni differenti, infatti, egli è in grado di comprendere il vero punto della questione e ne propone pratiche ed efficienti soluzioni.
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Carella, Claudia <1989&gt. "Il senso tragico e l’immaginario di Zhang Yueran Proposta di traduzione e commento traduttologico dei racconti “Xiao Ran” e “Il fantasma della città di Sushui”." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3531.

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Abstract:
序言: 张悦然是一个归于“八零后”文学派的当代作家;可以说八零后广泛地涉及到80年代出生的作家。2001年赢得一个文学杂志的文学大赛／文学奖之后，她出现在中国文坛了。当时张悦然才19岁。 在本篇论文里我把张悦然2004年出版的中篇故事《小染》和《宿水城的鬼事》 翻译成意大利语。第一篇属于短篇小说集《是你来检阅我的忧伤了吗》，第二篇属于短篇小说集《十爱》。 张悦然是一个异形的作家，她跟别的八零后作家很不一样。本论文的第一章介绍她的独创性和精华，而在第二章涉及两篇小说的翻译。《小染》描绘一个同名少女的故事，小然与她的父亲独自一人住，但是不爱父亲，因为他很冷漠，而且他从前打走小然的母亲。这些悲惨的家庭经验对她生产了深刻的影响，实际上整个故事的重点在她扭曲的心灵和她的特定世界观。 《宿水城的鬼事》基本是一个爱情和死亡的故事。故事的主角是一个女鬼，她非常爱自己的丈夫，甚至为了他幸福，在随后的转生反复面对死亡。 丰富而奇特的意象是张悦然的焦点，这个特点在第一个故事惹人注目。另一个重要的特征是残酷、可怕和暴力的味道:张悦然通过一个冷漠写作露出这些因素，创造毫无客观意义的气氛。张悦然最有趣的叙事特点是她的生冷怪酷写作，所以她的故事好像令人毛骨悚然的童话。 她特有的精炼语言和她梦幻的意象是最困难的翻译问题，连同在第二个故事里的古代中国的描绘，因为有无数的特定文化元素和某种古语。在本论文的第三章中介绍所有的翻译问题，而且详解各种问题和译者采用的翻译策略。
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Le, Corre François. "Distinguishing the senses : individuation and classification." Thesis, Paris 6, 2014. http://www.theses.fr/2014PA066419.

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Abstract:
Cette Dissertation porte sur deux problèmes théoriques concernant les modalités sensorielles. Le premier pose la question de savoir comment les sens sont individués (indépendamment de la façon dont on les conçoit communément). La stratégie consiste à tester la résistance des critères d'individuation proposés dans la littérature contre les objections qui leur ont été adressées. Je défends la thèse selon laquelle les sens sont individués par les propriétés environnementales auxquelles ils donnent accès, et je montre que ce critère résiste à toutes les objections qui lui ont été adressés. Le second problème concerne l'origine de notre croyance en exactement cinq sens. Sur la base d'observations issues de l'anthropologie et de la linguistique comparative, je défends que cette croyance résulte uniquement de ce qui nous a été enseigné. En outre, ce travail doctoral contient deux études supplémentaires. La première porte sur la question de savoir comment les gens distinguent ordinairement les sens. Je défends que nos concepts ordinaires des sens sont sensibles aux types de propriétés environnementales auxquelles les sens donnent accès ainsi qu'aux parties du corps auxquelles ils sont attachés. La seconde étude se concentre sur le phénomène de la substitution sensorielle, longtemps considéré comme un défi pour l'individuation des sens. Je défends que la substitution sensorielle n'est pas un défi de cet ordre parce que le type d'information environnementale traité par un outil de substitution sensorielle est métamodale, i.e. accessible par n'importe qu'elle modalité
This Dissertation is concerned with two theoretical issues about the senses. The first issue focuses on the question how the senses are to be individuated (regardless of the way one commonly conceive of them). The strategy is to test the ability of the criteria of individuation available in the literature to withstand objections. I argue that the senses are to be individuated in terms of the environmental properties they give access to, and show that this criterion can withstand all of the objections it has received. The second issue is the question why do we believe in exactly five senses? On the basis of observations from anthropology and comparative linguistics, I argue that this belief result from what we been taught. In addition, this Dissertation contains two supplementary studies. The first study focuses on the question how people ordinarily distinguish among the senses. I argue that people are sensitive both to the types of environmental properties the senses give access to and to the body parts they are attached to. The second study is concerned with the phenomenon of sensory substitution that has long been considered as a challenge for the individuation of the senses. I argue that sensory substitution is not a challenge of this kink because the type of environmental information processed by a sensory substitution device is metamodal, i.e. accessible through any sensory modality
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Garin, Boronat Manuel. "El gag visual y la imagen en movimiento. Del cine mudo a la pantalla jugable." Doctoral thesis, Universitat Pompeu Fabra, 2012. http://hdl.handle.net/10803/83522.

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Abstract:
Esta tesis estudia el gag visual en tanto que imagen en movimiento, analizando sus formas, modelos y funciones esenciales. Se parte de una serie de ejemplos clave del cine mudo y el slapstick para rastrear su evolución a lo largo de la historia del cine y sus prolongaciones en medios audiovisuales como la televisión y el videojuego. El estudio se centra en las tres grandes dimensiones de construcción formal del gag, tiempo, espacio y movimiento; ligando esos tres registros formales a tres funciones límite: narración, juego y sentido. La investigación confirma el papel del gag como una de las formas de resistencia visual más poderosas de la cultura contemporánea, que cuestiona valores narrativos y simbólicos a través de la posibilidad cómica.
This thesis studies the visual gag as moving image, analyzing its essential patterns, forms and functions. A series of key silent film and slapstick examples are located in order to examine their evolution throughout film history and their extensions in other media like television and video games. The research focuses on three main dimensions of the gag’s formal construction, time, space and movement; three formal scopes that lead to three functional limits: narration, gameplay and sense. The thesis confirms the essential role of the gag as one of the most powerful forms of visual resistance in contemporary culture, that questions narrative and symbolic values through comic possibilities.
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8

Dumas-Côté, Clémence. "L’écrit comme présence? Cinq photos à te montrer (récits poétiques), suivi de Qui est là? La présence chez Sophie Calle (essai)." Mémoire, Université de Sherbrooke, 2017. http://hdl.handle.net/11143/10475.

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Abstract:
Ce mémoire se décline en trois parties. La première en est une de création où se succèdent cinq nouvelles mettant en scène des personnages en quête de leur propre présence. Dans chacune des courtes histoires présentées, la photographie prend une place centrale quant à l’incarnation de cette recherche. Suit une partie théorique portant sur la présence dans trois œuvres photo-textuelles de Sophie Calle. À leur lecture, une impression de présence émane. De quoi s’agit-il, exactement? Comment cela fonctionne-t-il? Et à quel point cette matière est-elle malléable? Cette analyse tente de répondre à ces questions en s’intéressant aux rapports entre texte et photographie dans À suivre, Gotham Handbook et Des histoires vraies, et ce, à la lumière des écrits de Roland Barthes, de Georges Didi-Huberman et de Johnnie Gratton. Puis, une réflexion sur l’écriture s’ouvre sur l’idée de l’expérience comme manière d’embrasser la présence. Je propose une poétique du corps de l’écrivain qui cherche des états de présence au monde en fréquentant des magasins de vêtements de seconde main. J’ouvre ainsi mon atelier en présentant un micro-cycle de création comportant des procédés d’épuisement des sens et menant ultimement à une expression de la sensibilité à l’expérience, si cruciale dans mon processus personnel.
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9

Robbins, Ann. "La Signification et l'Influence des Cinq Sens sur le Suet de la Domestication dans l'Oeuvre de Colette: The Signification and Influences of the Fice Senses on the Opic of Domestication in the Work of Colette." Fogler Library, University of Maine, 2003. http://www.library.umaine.edu/theses/pdf/RobbinsA2003.pdf.

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10

LUCIBELLO, Sabrina. "I cinque sensi dei materiali: verso una modalità di selezione dei materiali." Doctoral thesis, 2003. http://hdl.handle.net/11573/410099.

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Books on the topic "Cinque sensi"

1

Tison, Annette. I cinque sensi. Milano: A. Mondadori, 1989.

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2

Italo Calvino tra i cinque sensi. Firenze: F. Cesati, 2010.

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3

Mattina, Rosolino La. I cinque sensi nella pittura siciliana. Caltanissetta: Lussografica, 2004.

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4

Nathalie, Blancardi, ed. I cinque sensi=: The five senses. Firenze: SISMEL edizioni del Galluzzo, 2002.

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5

Sylvia, Ferino Pagden, and Centro culturale "Città di Cremona" in S. Maria della Pietà (Italy), eds. I cinque sensi nell'arte: Immagini del sentire. [Italy]: Leonardo arte, 1996.

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6

Dimmi chi sei Marlowe: Cinque sensi e un'anima. Roma: Robin, 2010.

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7

Tedoldi, Fabio Massimo. La dottrina dei cinque sensi spirituali in San Bonaventura. Roma: Pontificium Athenaeum Antonianum, 1999.

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8

Tommasi, Paolo. La nuova terra, il tempo e i cinque sensi. Pisa: ETS, 2011.

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9

Osborne, Mary Pope. Allacciate le cinture! Viaggiando si impara dentro ai cinque sensi. [Milan]: Mondadori, 1998.

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10

Galleria d'arte moderna (Milan, Italy) and Pinacoteca di Brera, eds. Tutti a tavola! =: Everyone to the table! : dei cinque sensi e della convivialità : arte, cinema, design, profumi, teatro. [Milan]: Skira, 2010.

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Book chapters on the topic "Cinque sensi"

1

Teichert, Dieter. "Serres, Michel: Les cinq sens." In Kindlers Literatur Lexikon (KLL), 1–2. Stuttgart: J.B. Metzler, 2020. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-476-05728-0_20288-1.

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2

Palazzo, Éric. "Les cinq sens dans la liturgie monastique du haut Moyen Âge." In Consuetudines et Regulae, 271–90. Turnhout: Brepols Publishers, 2014. http://dx.doi.org/10.1484/m.dm-eb.5.102140.

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3

Taburet-Delahaye, Elisabeth. "Faut-il cinq ou six sens ?" In Le débat des cinq sens de l’Antiquité à nos jours, 235–49. Presses Universitaires de Bordeaux, 2013. http://dx.doi.org/10.4000/books.pub.17558.

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4

Murgier, Charlotte. "Comment hiérarchiser les sens ?" In Le débat des cinq sens de l’Antiquité à nos jours, 59–72. Presses Universitaires de Bordeaux, 2013. http://dx.doi.org/10.4000/books.pub.17423.

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5

Courtray, Régis. "Une exégèse des cinq sens chez Jérôme." In Le débat des cinq sens de l’Antiquité à nos jours, 201–15. Presses Universitaires de Bordeaux, 2013. http://dx.doi.org/10.4000/books.pub.17538.

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"Les cinq sens, le corps et l’esprit." In Body and Spirit in the Middle Ages, 59–78. De Gruyter, 2020. http://dx.doi.org/10.1515/9783110615937-004.

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"4. DES PROTÉINES POUR NOS CINQ SENS." In Protéines, 53–64. EDP Sciences, 2021. http://dx.doi.org/10.1051/978-2-7598-2677-3.c005.

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Hug, Marc. "Emplois de Donc. Remarques sur mille cinq cents emplois relevés dans Frantext." In Les formes du sens, 185. De Boeck Supérieur, 1996. http://dx.doi.org/10.3917/dbu.kleib.1996.01.0185.

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Skander, Kamel. "L’orgie des sens et le sens du corps dans Aurora de Michel Leiris." In Le débat des cinq sens de l’Antiquité à nos jours, 393–400. Presses Universitaires de Bordeaux, 2013. http://dx.doi.org/10.4000/books.pub.17643.

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Pitte, Jean-Robert. "Pour une approche géographique par les cinq sens." In À quoi sert la géographie ?, 211–23. Presses Universitaires de France, 2021. http://dx.doi.org/10.3917/puf.pitte.2021.01.0211.

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Conference papers on the topic "Cinque sensi"

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Tresoldi, D., U. Morbiducci, D. Gallo, M. Cadioli, R. Ponzini, A. Esposito, F. De Cobelli, and G. Rizzo. "Improving 3D Cine Phase Contrast MRI Aortic Hemodynamics In Vivo Measurements by Means of an Anisotropic Diffusion Filter." In ASME 2013 Summer Bioengineering Conference. American Society of Mechanical Engineers, 2013. http://dx.doi.org/10.1115/sbc2013-14469.

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Abstract:
3D CINE Phase Contrast Magnetic Resonance Imaging (PCMRI) is considered the technique of election to study in vivo the time varying, complex blood flow structures evolving into arteries [1]. PCMRI allows to obtain a quantitative depiction of the spatial distribution of blood velocities from the acquired phase data and the anatomical image of the district of interest from magnitude data. A major limitation in the application of 3D CINE PCMRI to the clinical practice is the long scan time needed to obtain phase datasets (i.e., blood flow velocities) of sufficient quality for hemodynamic visualizations of time evolving fluid structures or for volumetric flow rates retrospective quantification and analysis. Recently, huge efforts have been done to speed up in vivo acquisitions by implementing/optimizing parallel imaging acquisition schemes as the Sensitivity Encoding (SENSE) [2]. However, the increased reduction factors employed in SENSE scheme to speed up the acquisition lead to acquired PCMRI images affected by marked noise levels, with detrimental effects on measured velocity vector fields. A solution could be offered by the application of an Anisotropic Diffusion Filter (ADF) [3]. Anisotropic filtering is already known for its ability in reducing noise without adding blurring effects, thus preserving fine image details, and it is applied here for the first time to PCMRI data. In this work we propose the application of an ADF strategy to 3D cine PCMRI data of the thoracic aorta obtained with SENSE parallel imaging. The effectiveness of anisotropic filtering in improving image quality for the in vivo hemodynamic characterization of the aorta has been investigated on PCMRI studies acquired with different SENSE reduction factors. The final aim is to denoise and regularize 3D cine velocity maps, preserving, in the meantime, the vessel anatomical contours. This approach could allow to obtain the full 3D characterization of the aortic hemodynamics in acquisition times which are acceptable in the clinical practice.
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Massarolo, João. "Grupo de Estudio sobre Medios Interactivos en Imagen y Sonido (GEMInIS)." In LINK 2021. Tuwhera Open Access, 2021. http://dx.doi.org/10.24135/link2021.v2i1.89.g111.

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Abstract:
El Grupo de Estudio sobre Medios Interactivos en Imagen y Sonido (GEMInIS) está vinculado al Programa de Posgrado en Imagen y Sonido de la Universidad Federal de São Carlos (UFSCar). Las líneas de investigación del grupo se articulan en la perspectiva teórica y práctica de la lógica transmedia, priorizando los estudios sobre comunicación audiovisual multiplataforma (cine, TV, videojuegos, VOD, social media y dispositivos móviles, entre otros) como eje temático. Los investigadores se dedican a la producción de contenidos audiovisuales multiplataforma, teniendo en cuenta la dinámica de los medios, el mercado y los ecosistemas tecnológicos, con énfasis en: estudios sobre la convergencia de medios, estructuras de plataformas de transmisión, formatos y modelos comerciales de empresas de tecnología de medios y servicios de video a pedido ofrecidos por la radiodifusión televisiva, arreglo de producción audiovisual local y transnacional, estrategias innovadoras de ficción en serie, narrativas ambientales en el contexto de la cultura participativa y el diseño transmedia. En este contexto, las reflexiones y el análisis sobre los procesos de plataforma del audiovisual contemporáneo incorporan diálogos transdisciplinarios, movimientos de ruptura, estrategias de alfabetización y discusiones sobre políticas públicas para el sector audiovisual brasileño. A partir de las siguientes líneas de trabajo, pretendemos discutir en esta presentación los dominios de aplicación desarrollados por el grupo, específicos para la comunicación audiovisual multiplataforma: - Curso de Especialización en Producción de Contenidos Audiovisuales Multiplataforma (EAM) - Curso de especialización creado en 2016, enfocado a aplicaciones prácticas, con el objetivo de formar especialistas calificados para trabajar en las áreas de comunicación, diseño y artes, en el desarrollo de contenidos audiovisuales para plataformas, ampliando así el campo de la actuación profesional en el mercado audiovisual. - Programa de Postgrado en Comunicación Audiovisual Multiplataforma (PPGCOM) - Máster Profesional en Transmedia. Programa concebido en el Programa de Posgrado Post-Profesional Stricto Senso, que prioriza la investigación aplicada basada en la lógica transmedia, con contenidos, procesos y proyectos innovadores. El Programa solicita desarrollar metodologías y proyectos de diseño orientados al desarrollo de la comunicación audiovisual multiplataforma. - Revista GEMInIS (ISSN: 2179-1465 - Qualis: B2) Publicación online, dedicada a la difusión de artículos, reseñas de trabajos sobre el contexto de convergencia mediática y la producción audiovisual en múltiples plataformas transmedia. La revista puede tener acceso abierto a los investigadores que deseen enviar su trabajo. - GEMInIS International Journey (JIG) - Evento realizado desde 2014 con la temática del Entretenimiento Transmedia Multiplataforma, con el objetivo de reunir a grupos de investigación que trabajan en la intersección de las áreas de comunicación, diseño y audiovisual, para la presentación y discusión de la resultados de sus investigaciones. La presentación de las líneas de acción del grupo GEMInIS busca discutir la importancia de la lógica transmedia en el desarrollo de metodologías orientadas al desempeño profesional estructurado, basadas en la relación entre la universidad, el mercado y el impacto social de la comunicación multiplataforma.
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Reports on the topic "Cinque sensi"

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Laroche, Hervé, and Véronique Steyer. L’apport des théories du sensemaking à la compréhension des risques et des crises. Fondation pour une culture de sécurité industrielle, October 2012. http://dx.doi.org/10.57071/208snv.

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Abstract:
Les théories du sensemaking, ou fabrication de sens, analysent la manière dont ceux qui participent à une action, et qui sont confrontés à une interruption, répondent à deux questions: Que se passe-t-il? Que faut-il faire maintenant? Les personnes plongées dans l’action ont souvent des difficultés à rester au contact du monde, et cette faillite de la fabrication du sens peut avoir des conséquences dramatiques. En s’appuyant sur de nombreuses études de cas, les auteurs présentent les fondements de la théorie du sensemaking — due au célèbre psychosociologue américain Karl Weick — et ses principaux apports. Le document s’intéresse aux différents facteurs et éléments influençant la capacité des participants à une action à rester en «contact» avec ce qu’il se passe dans «le monde». Notamment, il examine les difficultés à détecter des signes de dégradations de la sécurité, à signaler des anomalies, à adapter son action et à improviser de façon appropriée face à des situations imprévues. Il souligne notamment l’importance de la qualité des interactions entre membres d’un collectif de travail, à adapter les processus de décision pour que expertise et expérience priment sur hiérarchie (et permettre que les décisions à fort impact soient prises par les personnes disposant de la meilleure connaissance de la situation), ainsi que la manière dont le cadre et la culture organisationnels peuvent faciliter ou entraver la fabrication d’un sens menant à une action adaptée. Les facteurs pouvant influer sur le sensemaking sont analysés selon quatre axes: les facteurs individuels, les caractéristiques de la situation de travail, les facteurs liés au collectif de travail, et l’impact des processus d’organisation. En fin de document, cinq principes d’organisation visant à contrer les différents phénomènes négatifs liés à la perte de sens face à une situation risquée sont exposés.
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