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Dissertations / Theses on the topic 'Componenti meccaniche'

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Pesaresi, Andrea. "Analisi bibliografica sulle proprietà meccaniche, statiche ed a fatica di componenti prodotti mediante Fused Deposition Modeling." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15684/.

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Abstract:
Fused Deposition Modeling (FDM) è una tecnica di produzione additiva utilizzata per costruire prototipi e prodotti funzionali in materiale termoplasico. Le proprietà dei componenti FDM sono influenzate da molti fattori, come l’angolo di deposizione, lo spessore dello strato, l’orientamento di stampa, lo stile di costruzione. Questo studio, mediante l’ausilio di materiale online e articoli di riviste scientifiche, si prefigge di ricercare come questi parametri possano influenzare le proprietà meccaniche, statiche ed a fatica, di due materiali di comune utilizzo nella stampa 3D, ABS e PEI (noto con il nome commerciale Ultem 9085) e pone particolare attenzione sulle prove di trazione, compressione e test a fatica dei due materiali, ma anche sui meccanismi di rottura.
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Malucelli, Michele. "Analisi ed ottimizzazione delle prestazioni di una Porsche 911 GT3 Cup." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
L’attività di tesi consiste nella simulazione concettuale di un’analisi delle prestazioni ottenute da vettura e pilota in una sessione di gara; si è potuto raccogliere i dati necessari personalmente e svolgere le analisi insieme ad un esperto ingegnere di pista durante la stagione sportiva 2019 della Porsche Carrera Cup Italia. Il compito dell’ingegnere non si limita all’analisi dei soli dati di guida del pilota, al fine di dare consigli per un miglioramento della performance, ma è anche quello di analizzare e comprendere tutti i dati vitali della vettura, con lo scopo di prevenire guasti futuri o effettuare regolazioni che migliorino il rendimento della vettura stessa. Dopo un excursus storico introduttivo sulla tradizione del marchio automobilistico tedesco Porsche, coinvolgendo inoltre la competizione nazionale in cui la Porsche 911 GT3 Cup analizzata compete storicamente, si è entrati nello specifico di tutti i componenti principali della vettura come: motore, trasmissione, impianto frenante, sistemi di sicurezza, abitacolo e corpo vettura. Si è quindi proceduto con lo studio della parte software e dei programmi specifici che consentono agli ingegneri lo scarico e l’analisi dei dati raccolti durante le sessioni di utilizzo della macchina. Infine si è passati all’analisi dei dati raccolti durante le due tappe stagionali di gare sul circuito di Monza, sfruttando i grafici elaborati tramite il software Pi Toolbox nel confronto delle performance ottenute da due differenti piloti con la medesima vettura. L’obbiettivo del lavoro svolto è stato analizzare il comportamento della vettura e delle proprie componenti, mettendo in risalto le differenze di guida e la capacità di sfruttare le potenzialità della Porsche 911 Gt3 Cup espresse dai due piloti.
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Laffi, Francesco. "Studio della produzione di componenti meccanici per la vettura Unibo Motorsport." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6370/.

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Abstract:
Dal 2010 al 2012 ho fatto parte del team UniBo Motorsport, che partecipa alle competizioni di Formula SAE, una categoria di vetture monoposto a ruote scoperte con cilindrata fino a 610cm^3, interamente progettate e costruite da studenti universitari, valutati non solo per le prestazioni dinamiche della vettura ma anche su prove statiche legate agli aspetti progettuali, economici e gestionali. Nel team ho curato i servizi IT e le prove statiche "Presentation Event", una simulazione di business plan per una nuova impresa automotive legata al prototipo, e "Cost & Manufacturing Analysis Event", un'analisi dei costi e della produzione attraverso una distinta base di produzione della vettura. In particolare nel 2012 sono stato responsabile della distinta base, introducendo importanti strumenti ed ottimizzazioni per semplificare la redazione ed ottenere migliori risultati. Nel 2013 ho fornito consulenza ai membri del team che ora seguono il lavoro. A partire da questa esperienza ho deciso di sviluppare la tesi sul tema della gestione della distinta base di produzione, spiegando nel dettaglio i cambiamenti apportati, le motivazioni e i risultati ottenuti. Prendo inoltre in esame alcuni componenti meccanici della vettura, sia per esemplificare la redazione della distinta base, che per alcuni aspetti interessanti di questi componenti: le ruote foniche, per cui sono disponibili molti dettagli sulle fasi di produzione, i rocker delle sospensioni e la corona monoblocco, di cui è stata considerata la produzione da parte di fornitori asiatici oltre che locali con vari preventivi disponibili per il confronto dei diversi mercati.
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Petrini, Tommaso. "Industrializzazione di una famiglia di componenti meccanici secondo i principi dell'industria 4.0." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10258/.

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Abstract:
Il progetto di tesi tratta l'industrializzazione di una famiglia di componenti meccanici con gli obiettivi di riduzione del lead time e dei costi di produzione ed un miglioramento della qualità costruttiva. Per fare ciò è stato definito un nuovo ciclo di fabbricazione che riunisse tutte le operazioni di asportazione di truciolo in un unico centro di lavoro di fresatura. Sono state definite, progettate e messe in atto tutte le fasi del processo produttivo utilizzando i moderni software CAD-CAM-CNC. Al termine sono stati elaborati i risultati ottenuti svolgendo anche una analisi economica per valutare il risparmio percentuale annuo sul costo di produzione. Infine è stato fatto un confronto fra il vecchio ed il nuovo processo produttivo realizzato secondo i principi dell'Industria 4.0 ed i relativi vantaggi che esso permette di ottenere.
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Pulcini, Andrea. "Verifiche dimensionali e previsione della qualità di componenti meccanici realizzati mediante processo additivo." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16471/.

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Abstract:
Il presente elaborato di tesi è frutto dell’attività di tirocinio svolta presso l’azienda modenese HPE COXA che opera nel settore dei servizi per l’ingegneria. Più nello specifico, lo svolgimento del tirocinio è avvenuto nel recente centro Metal Additive: centro di ricerca sull’Additive Manufacturing nato nell'ottobre 2017 e tuttora in fase di sviluppo. L’attività è svolta nell'ambito di simulazione del processo di Selective Laser Melting (SLM), tramite software commerciale Msc Simufact.Additive. Lo scopo dell’attività è stato quello di rendere la simulazione il più possibile in linea con il comportamento reale dei pezzi stampati. Di base il software ha una buona previsione dei fenomeni distorsivi, scaturiti principalmente dai forti gradienti termici che si sviluppano durante il processo di SLM, ma la quantità numerica di questi fenomeni deve essere tarata tramite specifici parametri di processo. Proprio sulla taratura di questi parametri di processo è incentrato il lavoro svolto. La simulazione di processo si colloca a monte della stampa, come uno strumento utile alla previsione di eventuali criticità durante la stampa. Queste criticità nella maggior parte dei casi portano all'interruzione del processo di produzione, con conseguente perdita di materiale e tempo, di vitale importanza nel mondo industriale. La principale sfida che si pone davanti agli sviluppatori di software dedicati alla simulazione del processo di SLM è sicuramente il tempo di calcolo, poiché la natura microscopica dei fenomeni in gioco porta ad avere mesh nell'ordine dei decimi di millimetro. Dunque, senza una strategia o semplificazione a monte dell’impostazione del modello la simulazione non è fattibile, nemmeno con le più avanzate risorse hardware.
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Guidi, Lorenzo. "Implementazione di un algoritmo SDF per la determinazione dello spessore di componenti meccanici." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8410/.

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7

Cipollini, Roberto <1984&gt. "Qualifica a Vibrazioni di Componenti Meccanici: Studio e Verifica di una Procedura di Test Tailoring." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5437/.

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Abstract:
I test di qualifica a vibrazioni vengono usati in fase di progettazione di un componente per verificarne la resistenza meccanica alle sollecitazioni dinamiche (di natura vibratoria) applicate durante la sua vita utile. La durata delle vibrazioni applicate al componente durante la sua vita utile (migliaia di ore) deve essere ridotta al fine di realizzare test fattibili in laboratorio, condotti in genere utilizzando uno shaker elettrodinamico. L’idea è quella di aumentare l’intensità delle vibrazioni riducendone la durata. Esistono diverse procedure di Test Tailoring che tramite un metodo di sintesi definiscono un profilo vibratorio da applicare in laboratorio a partire dalle reali vibrazioni applicate al componente: una delle metodologie più comuni si basa sull’equivalenza del danno a fatica prodotto dalle reali vibrazioni e dalle vibrazioni sintetizzate. Questo approccio è piuttosto diffuso tuttavia all’autore non risulta presente nessun riferimento in letteratura che ne certifichi la validità tramite evidenza sperimentalmente. L’obiettivo dell’attività di ricerca è stato di verificare la validità del metodo tramite una campagna sperimentale condotta su opportuni provini. Il metodo viene inizialmente usato per sintetizzare un profilo vibratorio (random stazionario) avente la stessa durata di un profilo vibratorio non stazionario acquisito in condizioni reali. Il danno a fatica prodotto dalla vibrazione sintetizzata è stato confrontato con quello della vibrazione reale in termini di tempo di rottura dei provini. I risultati mostrano che il danno prodotto dalla vibrazione sintetizzata è sovrastimato, quindi l’equivalenza non è rispettata. Sono stati individuati alcuni punti critici e sono state proposte alcune modifiche al metodo per rendere la teoria più robusta. Il metodo è stato verificato con altri test e i risultati confermano la validità del metodo a condizione che i punti critici individuati siano correttamente analizzati.
Qualification with respect to input vibrations is an important step in the development of a product since it provides fundamental information relative to the product fatigue life. For the sake of test feasibility, environmental vibrations that excite the product during its lifetime (thousand of hours) must be reduced to test profiles suitable for an experimental campaign to be performed in a laboratory (typically by means of an electromechanical shaker). The idea is to increase the amplitude of the input vibrations while decreasing the corresponding duration. Some Test Tailoring procedures exist for the definition of test vibration profiles starting from environmental data properly acquired: one of the most common is based on the equivalence of the fatigue damage caused by both the environmental data and the test profiles. This approach is reasonable and quite widespread: however, in the author’s knowledge, the literature offers no paper dealing with the demonstration of the method reliability based on experimental evidence. In the present thesis, the intense experimental campaign carried out to validate the method (on a proper specimen) is presented. The method is firstly applied to synthesize a test profile (that is random stationary) having the same duration of the non-stationary environmental vibration. The damage potential of the synthesized vibration is then compared to the environmental vibration one, in terms of the specimen time to failure. Results show that the test profile damage potential is highly overestimated and therefore the equivalence is not respected. Some critical issues are pointed out to try to explain and overcome the high error. The method is applied in many other cases and the final results basically confirm the soundness of the method provided that critical issues are properly accounted and compensated for.
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Spada, Alessio. "Modelli termici per componenti elettronici di potenza." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6331/.

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Abstract:
L'elaborato illustra una serie di modelli termici, che si differenziano principalmente per la loro accuratezza e velocità di calcolo, per essere in grado di scegliere il modello più adatto da utilizzare in relazione all'applicazione prevista e alle esigenze richieste. Per una migliore comprensione del problema, vengono introdotti inizialmente alcuni concetti generali legati alle temperature in gioco nei componenti elettronici di potenza e alla trasmissione del calore, poi si passa alla determinazione della sorgente del calore (ovvero le perdite) in un modulo IGBT. Vengono quindi descritti alcuni modelli che siano in grado di rappresentare il sistema in esame dal punto di vista termico. Infine viene implementato in Simulink uno dei modelli proposti, mettendo così in pratica gran parte dei concetti esposti. Per il calcolo delle perdite, per i modelli e per la simulazione ci si è concentrati su un determinato componente elettronico di potenza per entrare nel cuore di un problema termico. È stato scelto l’IGBT perché è un dispositivo relativamente nuovo, in continuo miglioramento ed è sempre più utilizzato.
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Frugieri, Emilio. "Studio ed ottimizzazione di componenti di motori ad alte prestazioni." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5026/.

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Lenzi, Daniele. "Analisi dei difetti in componenti meccanici prodotti in lega leggera mediante il processo di colata sotto pressione." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15209/.

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Abstract:
L’elaborato si prefigge l’obbiettivo di analizzare i difetti che si possono riscontrare nel realizzare prodotti in alluminio attraverso il processo di colata sotto pressione. In particolare, si studiano i parametri e i fenomeni che rivestono maggiore importanza nel processo, al fine di ottenere un prodotto finale che presenti una limitata difettosità. Infine si studia un caso di difettosità riscontrato in azienda, analizzando i risultati delle simulazioni del processo, le analisi termiche svolte attraverso l'utilizzo di termocamere e si indaga la microstruttura con l'ausilio di un microscopio ottico.
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Consumi, Michele. "Tecniche di manutenzione predittiva: sviluppo di un processo stocastico per la modellazione della degradazione di componenti meccanici." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
Questo progetto di tesi si pone l’obiettivo di analizzare lo stato dell’arte in tema manutenzione predittiva e indagare a fondo, per poi applicare, uno degli approcci stocastici più utilizzati in questo campo: il processo di Wiener. Il progetto ha avuto inizio con la ricerca e lo studio dei più recenti e noti articoli scientifici in tema Prognostics and Health Management. Dopo la comprensione dello stato dell’arte, si è scelto di concentrarsi sullo studio dei modelli stocastici per lo studio dei processi di degradazione dei componenti meccanici. In particolare, l’analisi si è concentrata sullo studio delle varie formulazioni del processo di Wiener, uno dei principali metodi stocastici in ambito prognostico. Il modello matematico è stato, quindi, implementato sul software di calcolo Matlab al fine di verificarne il funzionamento e l’efficacia. La fase di test ha previsto inizialmente lo sfruttamento di dati simulati e successivamente l’utilizzo di dati di degradazione reali estratti da un prototipo meccanico dell’Università di Bologna. I risultati ottenuti dimostrano come il modello stocastico scelto sia un ottimo strumento per la descrizione del percorso di degradazione e guasto del componente meccanico analizzato. La corretta modellizzazione del processo di degradazione è il punto di partenza fondamentale per l’applicazione dei modelli prognostici per la stima della vita utile residua dei componenti (RUL). La tesi propone, infine, una propria proposta di modifica al modello base di Wiener in modo da poterne applicare l'applicabilità considerando anche le lavorazioni che implicano condizioni operative variabili.
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Ugolini, Andrea. "Studio sulla rottura di un componente meccanico di una macchina automatica per la produzione di reti elettrosaldate." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
L’obiettivo dell’attività di tesi è lo studio dettagliato delle ragioni di rottura di un componente di una macchina automatica adibita alla saldatura di reti metalliche al fine di individuare soluzioni al problema. Le ragioni della rottura sono imputabili sia a tensioni flessionali variabili nel tempo che a fenomeni di fatica per urto tra filo metallico manipolato e organo di presa. Questi due tipi di sollecitazione portano alla rottura degli organi di presa dopo poco più di un mese di utilizzo. Il problema è stato risolto seguendo diverse strade; la prima consiste nel ridurre le tensioni sul sistema tramite una modifica locale della geometria nell’intorno della zona critica del componente, al fine di andare a diminuire il fattore di intaglio. La seconda strada seguita consiste nella definizione di una nuova legge di moto che minimizzi la velocità di impatto tra organo di presa e filo manipolato in modo tale da ridurre l’energia trasmessa tramite l’urto. L’azienda ha deciso di adottare queste due soluzioni che, insieme, sembra abbiano risolto il problema in maniera economica ed efficace. Durante il percorso di tesi sono state proposte anche altre idee risolutive che comprendono una rivisitazione radicale del meccanismo che aziona l’organo di presa al fine di eliminare il problema delle concentrazioni di tensioni sul componente.
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Perrone, Leonardo. "Approccio meshless per la simulazione di componenti della trasmissione." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
L’obiettivo del seguente lavoro di tesi è lo sviluppo di un modello numerico di calcolo per la predizione e la minimizzazione delle perdite di potenza indipendenti dal carico generate durante il funzionamento di una trasmissione a ingranaggi, nell’ottica di migliorarne l’efficienza complessiva. Negli ultimi anni, le richieste sempre maggiori in termini di efficienza energetica hanno spinto le aziende a investire sempre di più per cercare di ridurre le dissipazioni che si verificano durante la trasmissione di potenza. Alcuni approcci possibili sono ovviamente la riduzione del peso, il thermal management del veicolo, piuttosto che lo sviluppo di sistemi ibridi o di software sofisticati soprattutto per motori ad alta efficienza. Ciò che è certo è che la riduzione delle perdite di potenza nella zona terminale del powertrain ha un elevato impatto sull’ottimizzazione globale del sistema, sebbene il rendimento nei cambi di velocità e nell’assale posteriore sia già abbastanza alto, basti pensare che 1 kW di potenza risparmiata nella trasmissione significa un risparmio di circa 4 kW di energia del fuel. In passato sono state svolte molte ricerche in questo ambito soprattutto in via sperimentale, anche se ad oggi non sono disponibili modelli analitici per il calcolo accurato delle perdite negli ingranaggi, in particolar modo se si parla di perdite indipendenti dal carico (perdite per sbattimento dell’olio, perdite per ventilazione e pompaggio), che sono molto difficili da prevedere e modellare in modo preciso. Soltanto negli ultimi anni, con lo sviluppo della fluidodinamica computazionale è stato possibile studiare meglio la lubrificazione e le perdite di potenza andando a sviluppare dei modelli di calcolo numerici che consentono la riduzione dei tempi e dei costi di sviluppo del prodotto minimizzando la necessità di ricorrere a numerose misure sperimentali su prototipi fisici.
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Cuscela, Nicola. "Studio e ottimizzazione di componenti di un motore avanzato." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7289/.

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Lagomarsini, Massimo. "Progetto e realizzazione di un classificatore e configuratore per componenti per safe s.p.a." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/12364/.

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Dhouibi, Risna. "Analisi numerica della propagazione di difetti in componenti metallici." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
Il presente lavoro di tesi è incentrato sull’analisi di fatica e di propagazione della cricca in un provino di alluminio tramite il software Ansys, allo scopo di verificare la validità di tale strumento nel valutare la capacità del metallo a resistere allo stato di danneggiamento che nasce durante le prove cicliche di trazione. Infatti, un ruolo determinante nella vita a fatica di un materiale è rappresentato dalla cricca stessa: essa ha origine in una zona critica del componente che, in seguito a una continua azione di tensioni cicliche, comincia a propagarsi con il rischio di una rottura totale. Il provino in esame, oltre ad avere uno spessore tipico dei pannelli aerei, presenta anche un intaglio, una brusca variazione di forma che costituirà la sede preferenziale per l'innesco della cricca. La fase iniziale di innesco della cricca è totalmente trascurata, poiché l’attenzione è rivolta ai cambiamenti macroscopici del difetto. Inizialmente vengono introdotti i concetti di fatica di un materiale e il metodo degli elementi finiti, con particolare attenzione al software Ansys. Si procede poi a confrontare il provino con intaglio con uno perfettamente integro per discutere le diverse impostazioni all’interno del software per condurre le prove a fatica. L'analisi di fatica è eseguita secondo un approccio Stress-Life, mentre l'analisi di propagazione è effettuata seguendo i concetti propri della MFLE (Meccanica della Frattura Lineare Elastica). Infine vengono discussi i risultati della prova e le problematiche riscontrate durante la simulazione numerica.
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Pellicioni, Andrea. "Studio e ottimizzazione di componenti per avionizzare un motore automobilistico." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16171/.

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Vaenti, Lorenzo. "Analisi comparativa di forme costruttive di un componente critico per macchinari da perforazione." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/4846/.

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Stolfi, Lorenzo. "Ottimizzazione topologica di componenti per macchina automatica da produrre mediante manifattura additiva." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10267/.

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Abstract:
L'azienda IMA S.p.a., leader nel settore delle macchine automatiche per il packging, intende approfondire la conoscenza sui processi di manifattura additiva con l'obiettivo futuro di riuscire a realizzare il 5% di componenti che compongono le macchine della gamma dell'azienda mediante l'utilizzo di queste nuove tecnologie. Il raggiungimento di tale obiettivo comporta un radicale cambio di mentalità rispetto al passato e la creazione di nuove figure professionali e procedure di progettazione dei componenti totalmente nuove ed innovative. In questo contesto, vengono in aiuto i metodi numerici di ottimizzazione topologica. Noti carichi, vincoli, materiali e geometria d'ingombro del particolare, questi metodi vanno a determinare l'ottimale distribuzione del materiale per ottenere un incremento delle prestazioni del componente, andando a collocare il materiale solo in corrispondenza delle zone dove è strettamente necessario. L'ottimizzazione topologica strutturale, ottenimento della massima rigidezza specifica, è stato proprio l'argomento di questo elaborato. E' stato impiegato il software COMSOL Multiphysics 5.2 per implementare il problema di ottimizzazione. Inizialmente abbiamo affrontato problemi semplici, i cui risultati sono reperibili in letteratura. Dopo aver validato la correttezza della nostra implementazione, abbiamo infine esteso il problema a un caso di studio di un componente di una macchina IMA. Il caso di studio riguardava un componente che esegue l'estrazione della fustella piana dal magazzino in cui l'intero pacco fustelle viene riposto dall'operatore. I risultati ottenuti su questo componente sono stati positivi ottenendo un miglioramento della rigidezza specifica di quest'ultimo. L'obiettivo primario dell'elaborato è stato quello di realizzare una panoramica dei metodi di ottimizzazione topologica e riuscire ad applicare questi ad un caso concreto per valutare se tale tipo di progettazione potesse essere adeguato alle esigenze di IMA. L'obiettivo è stato largamente raggiunto.
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Lorusso, Barbara. "Implementazione in ambiente Mathcad della verifica strutturale di alcuni componenti di un motore motociclistico in fase di sviluppo." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3610/.

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Casadio, Filippo Maria. "Prove sperimentali su componenti di condensatori e messa a punto di una nuova cella di carico." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7537/.

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Abstract:
Allestimento di un banco prova e progettazione di una nuova cella di carico estensimetrica per determinare la resistenza meccanica di alcuni tipi di giunzione su componenti di condensatori. Segue un analisi statistica sui risultati ottenuti con esecuzione di analisi della varianza.
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Carminelli, Antonio <1979&gt. "Modellazione dinamica di strutture e componenti di macchine in parete sottile mediante funzioni spline non convenzionali." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2820/.

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Frassineti, Francesco. "Studio e caratterizzazione di componenti in AISI 420 prodotti tramite tecnologia additiva SLM." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18215/.

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Abstract:
L’obiettivo di questa tesi è la determinazione di parametri di processo ottimizzati che permettano la realizzazione, tramite tecnologia additiva SLM, di componenti in acciaio inox AISI 420 con proprietà paragonabili a quelle attualmente ottenibili tramite lavorazioni tradizionali. La ricerca è stata divisa in due parti, portate avanti contemporaneamente, caratterizzate da spessori dei layer differenti che prioritizzano il volume di produzione o la finitura e precisione dimensionale. Nella prima campagna sperimentale sono stati realizzati dei campioni a geometria semplice utilizzando differenti parametri di processo per determinarne le correlazioni con le proprietà ottenute. Le prove svolte in questa fase sono state di densità, rugosità e durezza. I set più promettenti sono stati poi selezionati per indagini più approfondite volte alla determinazione delle loro proprietà meccaniche. In questa tesi viene descritta solo la prova di trazione del set di parametri per alti volumi di produzione perché tutti gli altri test meccanici devono essere ancora svolti. Al termine delle prove qui descritte si è riusciti a determinare un set di parametri col quale, al momento, sembra possibile stampare prodotti dalle prestazioni confrontabili con quelle di componenti commerciali in AISI 420, raggiungendo l’obiettivo che ci si era prefissati.
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Zucchelli, Matteo <1982&gt. "Meccanizzazione delle fasi di raccolta delle biomasse dedicate e residuali. Utilizzo di GPS e altri componenti elettronici per il rilevamento automatico dei dati." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3933/.

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Folchitto, Edoardo. "Saldatura laser di componenti in rame per la produzione di motori elettrici nel settore automotive." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
Il settore automotive ha visto un repentino sviluppo di auto con motori elettrici, date le sempre più stringenti leggi sulle emissioni inquinanti: risulta quindi indispensabile sviluppare nuove architetture per migliorare le prestazioni dei motori elettrici. Gli avvolgimenti tradizionali vengono sostituiti da nuovi avvolgimenti chiamati “hairpin”, realizzati in rame, in grado di essere attraversati da elevati flussi di corrente che consentono di erogare una potenza nettamente maggiore. Il rame è un materiale che gode di ottime proprietà di duttilità, conducibilità elettrica e termica; quest’ultima è la ragione principale della scarsa saldabilità del rame mediante tecniche tradizionali. Le saldature realizzate sono, inoltre, afflitte dalla problematica delle porosità. In questo contesto la scelta di una sorgente laser garantisce una risposta efficace: consente di determinare alcune problematiche fornendo un elevato apporto di calore in maniera localizzata. Elevata produttività, grande flessibilità e possibilità di automatizzare completamente l’operazione, sono ulteriori caratteristiche fortemente apprezzate “nell’industria 4.0”. L’obiettivo dell’attività sperimentale è: valutare l’utilizzo della saldatura laser a profonda penetrazione, operante in continuo con una lunghezza d’onda caratteristica nel campo dell’infrarosso e indagare l’influenza dei parametri energetici sui risultati morfologici ottenuti, valutando al contempo, l’effetto sulla problematica delle porosità. Sono state realizzate prove di resistenza meccanica per valutare le caratteristiche del giunto ottenuto. Vengono portate avanti due diverse strategie di scansione, al fine di indagare l’opportuna quantità di energia da fornire al pezzo ed eventuali incrementi di efficienza, causati da una differente modalità di trasferimento di energia. Sono stati individuati i parametri che regolano il processo e la strategia di scansione che permette di incrementare la resistenza meccanica del giunto.
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Iustini, Italo. "Modellazione di componenti di un motore a combustione interna altoprestazionale per simulazioni Hardware in the Loop." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
La presente tesi riguarda la modellazione orientata al controllo di componenti di un motore a combustione interna per applicazioni real-time Hardware in the Loop come supporto allo sviluppo della centralina elettronica di controllo motore (ECU). I modelli realizzati sono relativi al lato aspirazione, all'erogazione della coppia motrice ed al sistema Variable Valve Timing (VVT) che consente la variazione delle fase di alzata valvole rispetto a quella che è la calibrazione di base. Dal momento che la simulazione è real-time e che i componenti reali analizzati presentano dinamiche molto veloci e masse in gioco molto piccole, è stato necessario semplificare i modelli di partenza per evitare il manifestarsi di instabilità numerica e la non convergenza delle relazioni matematiche a causa dei passi di integrazione eccessivamente grandi. Al tempo stesso, però, si è cercato di mantenere un comportamento del sistema fisico modellato il più aderente possibile a quello del componente reale. Dopo aver implementato le relazioni in ambiente Simulink, si è passato a ricavare i parametri a "scatola grigia" sfruttando i punti dei piani quotati (file i cui vengono riportate le principali grandezze di un motore al variare di carico e giri) facendo acquisizioni in vettura e richiedendo dati al costruttore quando necessario. Infine, per verificare la validità dei modelli sviluppati, sono state fatte delle simulazioni offline per confrontati i risultati ottenuti dalle relazioni matematiche e logiche con quelli sperimentali. Per tutto il lavoro sviluppato e per i dati forniti si ringrazia l'azienda Ferrari S.p.A. nella quale è stato svolto il percorso di tesi.
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Ripamonti, Veronica. "Caratterizzazione microstrutturale e frattografica di componenti in acciaio 316L prodotti tramite Selective Laser Melting." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11663/.

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Abstract:
Il Selective Laser Melting è un processo di additive manufacturing che consiste nella realizzazione di componenti metallici tridimensionali, sovrapponendo strati di polvere, che viene via via fusa mediante una sorgente controllata di energia (laser). È una tecnica produttiva che viene utilizzata da più di 20 anni ma solo ora sta assumendo un ruolo rilevante nell’industria. È un processo versatile ma complesso che ad oggi permette di processare solo un numero limitato di leghe. Il presente lavoro di tesi riguarda in particolare lo studio, dal punto di vista microstrutturale, di componenti in acciaio inossidabile austenitico AISI-316L processato mediante Selective Laser Melting, attività svolta in collaborazione con il Gruppo di Tecnologia – Laser del Dipartimento di Ingegneria Industriale. Alla base dell’attività sperimentale è stata svolta anche un’ampia ricerca bibliografica per chiarire lo stato dell’arte sul processo e sulla lega in questione, la microstruttura, i difetti, le proprietà meccaniche e l’effetto dei parametri di processo sul componente finito. Le attività sperimentali hanno previsto una prima fase di caratterizzazione delle polveri di 316L, successivamente la caratterizzazione dei campioni prodotti tramite selective laser melting, in termini di microstruttura e difetti correlati al processo. Le analisi hanno rivelato la presenza di una microstruttura “gerarchica” costituita da melt pool, grani e celle submicrometriche. I difetti rinvenuti sono pori, delaminazione degli strati, particelle di polvere non fuse. Infine è stata eseguita la caratterizzazione frattografica dei campioni sottoposti a prove di trazione e di fatica a flessione rotante (attività condotte dal gruppo Laser) per identificare la morfologia di frattura e i siti di innesco della cricca di fatica.
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Silvagni, Giacomo. "Progettazione di una cella di carico estensimetrica a sei componenti per misure aerodinamiche in galleria del vento." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8489/.

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Marchini, Ilaria. "Determinazione empirica delle variazioni dimensionali in fase di calibratura di componenti prodotti per metallurgia delle polveri." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9662/.

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La tecnologia MdP odierna risente di grosse limitazioni a causa di una inadeguata divulgazione, soprattutto a livello universitario, delle conoscenze sulle teorie dei processi e della progettazione di impianti ad essa legati. La conseguenza è l’accentramento del know-how all’interno delle aziende del settore (progettazione presse e impianti di sinterizzazione, sviluppo materie prime, progettazione stampi e cicli produttivi…) le quali, nel tempo, hanno creato al loro interno tecnici specializzati, laboratori di ricerca e sofisticati reparti R&D. Nonostante il risultato evidente oggi in Europa sia una buona preparazione tecnica da parte delle aziende operanti nel settore, la scarsa diffusione di conoscenze anche negli altri ambiti dell’ingegneria e della progettazione meccanica rende spesso difficile l’incontro tra due realtà che potrebbero invece aprire nuovi settori di produzione e/o il miglioramento di progetti noti. Questo lavoro è fondato sulla base di tali considerazioni e svolto interamente all’interno di una delle più importanti realtà industriali nazionali in questo campo: Sinteris S.p.A. (Bologna). Dopo una descrizione del processo classico, si passerà ad analizzare, tramite prove in laboratorio, il processo di calibratura di rotori pompa per circuiti lubrificanti in campo automotiv. Lo studio riguarda il rilievo e il confronto delle variazioni dimensionali ottenute a diverse percentuali di calibratura su rotori di diverse altezze (entro e oltre i limiti progettuali fino ad oggi realizzati in Sinteris) allo scopo di far luce sulle deformazioni plastiche che condizionano la conformità dei pezzi sinterizzati sottoposti a calibratura entro stampi rigidi di dimensioni note. Lo scopo ideale di questa ricerca è trovare una legge su base empirica che consenta all’Engineering di progettare stampi di calibratura e percentuali di schiacciamento che garantiscano, ad ogni montaggio, la conformità dimensionale di attuali e futuri progetti di pompe a lobi.
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Rossetti, Federica. "Analisi sperimentale su una operazione di saldatura di componenti telaio motociclistico in lega di alluminio ottenuti per fusione." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/1260/.

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Tamburrini, Simone. "Produzione e caratterizzazione di componenti in WC-Co mediante selective laser melting." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
Uno dei temi chiave della ricerca sull’Additive Manufacturing (AM) è l’accrescimento del campo di materiali processabili. La tecnologia garantisce diversi vantaggi rispetto alle normali tecniche di lavorazione ma richiede esperienza nella lavorazione e conoscenza del materiale. Nello studio oggetto di questa dissertazione si mostrano i risultati di un primo approccio alla lavorazione di WC-Co (carburo di tungsteno in matrice di cobalto) attraverso Selective Laser Melting (SLM). Lo scopo è di gettare le basi per un processo che permetta la produzione di utensili da taglio in WC-Co. Lo studio si è incentrato su un’attenta analisi microstrutturale di diversi gruppi di campioni processati attraverso SLM e prodotti a partire da due polveri a diverso contenuto di Co (9% e 17%). Le densità, le durezze e le microstrutture ottenute sono state confrontate con quelle relative a prodotti sinterizzati industriali. Lo studio ha portato a nuove conoscenze sulla microstruttura del materiale derivante dalla lavorazione ed ha permesso di stabilire relazioni tra parametri di processo e densità del prodotto finale. Per l’ultimo gruppo di campioni prodotto (17% di Co) si è ottenuto un miglioramento in termini di qualità del materiale prodotto, nel particolare si è incrementata la densità e ridotta l’estensione di difetti microstrutturali quali cricche e porosità.
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Negrini, Sara. "Generazione di una libreria di componenti per l'implantologia dentale e applicazione della microfresatura assistita dal calcolatore." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13177/.

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Abstract:
Negli ultimi anni, il settore dell’implantologia dentale, a lungo dominato da tecniche tradizionali e artigianali, è stato investito da un rapido processo di digitalizzazione. Il continuo susseguirsi dei progressi, volti sempre di più verso una realtà virtuale, si realizza grazie al contemporaneo sviluppo di una nuova politica industriale, definita come industria 4.0. L’analisi di questa evoluzione presenta il suo sviluppo (da dove sia partita, quali operazioni abbia toccato e come le abbia migliorate) e le potenzialità acquisite, grazie ad essa, dal settore. Lo studio è incentrato sul processo di ricostruzione dentale. La scansione intraorale e dei modelli, i nuovi materiali utilizzati, più resistenti e biocompatibili, lo sviluppo di librerie implantari virtuali e le nuove metodologie di fabbricazione, in particolare la microfresatura con tecnologia CAD/CAM e i diversi metodi di stampa 3D e di sinterizzazione laser, hanno originato un processo interamente digitale, che va ad affiancarsi alla metodologia tradizionale. I vantaggi che ne sono scaturiti sono molteplici. Primi fra tutti vi sono: - la possibilità di far viaggiare le informazioni più velocemente e senza spostamenti fisici; - la creazione di reti virtuali che garantiscono i rapporti tra le figure che operano nel settore; - il minor spreco di materiali; - la rapidità dell’intero processo. Tutto ciò porta alla consapevolezza che il settore dentale sia un settore in crescita, il cui sviluppo ha prodotto notevoli miglioramenti, ma soprattutto ha generato ulteriori possibilità di crescita.
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Nanni, Enrico. "Modellazioni FEM dinamiche per analisi di avarie dovute a vibrazioni su componenti di motociclo." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/960/.

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Abstract:
Il lavoro svolto, in collaborazione con “Ducati Motor Holding”, si propone l’analisi, mediante l’applicazione di un software FEM (HyperWorks 9.0), delle strutture rappresentate dall’assieme paracoppa-parasassi e dal silenziatore. Il primo obiettivo consiste nell’ottenimento di un modello agli elementi finiti della struttura. Le simulazioni di calcolo consistono in analisi di tipo dinamico per determinare i modi di vibrare delle strutture. Sulla base di ulteriori simulazioni sulla risposta al transitorio del sistema si è studiato il loro comportamento nelle condizioni di funzionamento. La finalità del lavoro risiede dunque nella determinazione delle criticità strutturali che i componenti hanno manifestato durante prove sperimentali verificandole attraverso calcolo numerico e applicazione delle potenzialità del software applicato, per l’analisi degli aspetti sopra esposti.
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Ponti, Simone. "Studio comparativo tra tecnologia additiva e convenzionale applicato a componenti industriali in piccola/media serie." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21455/.

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Abstract:
L’elaborato si pone lo scopo di investigare lo stato dell’arte della tecnologia FDM con filamento caricato con polveri metalliche (FDMet) e la comparazione della tecnologia con i metodi convenzionali per la produzione di piccole serie di componentistica meccanica in acciaio inossidabile. Nella prima fase lo studio va ad investigare quelle che sono le proprietà della tecnologia additiva e le attuali performance ottenibili. A seguito del bagaglio introduttivo si procede quindi alla valutazione di due componenti industriali stimando tempi e metodi con le tecnologie di formatura e sinterizzazione, di lavorazione alle macchine utensili e quindi di fabbricazione additiva. Al termine della valutazione completa delle tre tecnologie si procedere ad una valutazione della competitività della tecnologia di fabbricazione additiva al variare delle dimensioni del lotto produttivo.
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Boattini, Marco. "Progetto e modellazione CAD di V-Drive per imbarcazione." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Lo scopo della tesi è dimensionare un gruppo V-Drive per imbarcazioni, utilizzando le stesse soluzioni costruttive adottate commercialmente per gruppi di piccola potenza. Il V-drive è un meccanismo di rinvio che permette al motore di essere montato non più verso la prua della barca, ma spostato verso poppa, portando numerosi benefici al bilanciamento della stessa barca, alla vivibilità e ai volumi utilizzabili. Un gruppo V-drive originariamente montato su barche dotate di motore da 70 HP con 1800 rpm di giri elica, è stato ridimensionato in modo da tollerare fino a 260 HP sempre a 1800 rpm. Il progetto si prepone quindi di progettare e modellare al CAD tutti i componenti all’interno del gruppo V-Drive per mantenere una vita a usura e una resistenza a rottura accettabili non modificando le configurazioni attualmente proposte sul mercato. Come prima fase si è proceduto a dimensionare il rotismo, composto da due ruote dentate coniche a denti elicoidali; successivamente sono stati dimensionati i cuscinetti necessari a vincolare il suddetto rotismo, e, infine, il profilo scanalato necessario a trasmettere il moto dall’albero su cui sono calettate le due flange di ingresso e uscita moto. Il lavoro di calcolo è stato supportato in parallelo alla modellazione 3D tramite Solidworks, in modo da valutare gli ingombri dei nuovi componenti e modificare, di conseguenza, le altre parti strutturali quali le due semiscatole che contengono il rotismo e i paraoli.
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Silvagni, Samuele. "Il fascicolo tecnico di una macchina astucciatrice: analisi dei rischi e calcoli strutturali di verifica richiesti dalle normative." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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La tesi, sviluppata presso l'azienda Universal-Pack, tratta del fascicolo tecnico di una macchina astucciatrice nelle sue varie parti: breve descrizione della macchina, analisi dei rischi secondo le normative collegate alla direttiva macchine, e calcoli strutturali di verifica di alcuni componenti, che sopportano sforzi alterni e conseguentemente vanno incontro a limiti di fatica.
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Gasperoni, Gianmaria. "Studio e confronto dei trattamenti termici di componenti in acciaio prodotti con tecnologia additiva e con processi convenzionali." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21476/.

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Abstract:
Studio e confronto degli effetti dei trattamenti termici applicati su componenti in acciaio prodotti utilizzando processi di fabbricazione additiva di Selective Laser Melting e con processi convenzionali. L’obbiettivo è mostrare come questi trattamenti possano permettere di ottenere risultati diversi rispetto ai trattamenti convenzionali, in termini di proprietà meccaniche e microstruttura.
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Casadei, Leonardo. "Analisi cinematica e strutturale dei componenti del gruppo ammortizzatore anteriore di un motociclo stradale." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10245/.

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Abstract:
Il tema della presente tesi è l’analisi cinematica e strutturale dei componenti del gruppo ammortizzatore anteriore di un motociclo stradale. Questo particolare studio non si basa sull’analisi classica di un sistema di sterzo in cui è presente la forcella, ma prende in esame un cinematismo di sterzo e sospensione basato sulla tecnologia della moto Tesi 3D prodotta dalla Bimota. Nella prima parte viene eseguita un’analisi cinematica dell’assieme; nella seconda sono individuati versi, direzioni ed intensità delle forze presenti nel gruppo ammortizzatore attraverso l’analisi statica e la creazione di un m-file di MatLab; nella terza sono calcolate la tensione e la pressione a cui è sottoposto ciascun componente in modo da poterli progettare considerando il coefficiente di sicurezza imposto dall’azienda. Infine sono stati disegnati i vari componenti, con le misure definitive, al CAD per verificare gli ingombri effettivi e il corretto funzionamento.
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Spazzoli, Elisa. "Prove di resistenza su componenti di condensatori e stima del modulo di Young tramite l'analisi DMA." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/12418/.

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Il lavoro elaborato nelle pagine di questa tesi, ha permesso la realizzazione di tre banchi di prova: il primo ha consentito di individuare il carico di rottura di provini sottoposti a saldatura per punti, il secondo ci ha permesso di analizzare l’andamento della deformazione fino a rottura di provini sottoposti a deformazione plastica ed infine, il terzo, che ha permesso di analizzare l’andamento del modulo elastico di provini di due differenti materiali sottoposti a flessione a tre punti con incremento di temperatura. Per quanto riguarda la prima campagna di prove, sono stati esaminati condensatori semi-finiti con elettrodi saldati per punti e si e rilevato il dato corrispondente alla forza massima di rottura. I risultati ottenuti sono stati sottoposti a confronto con gli stessi condensatori stagnati, tramite un’analisi della varianza con test di Fisher. Durante la seconda campagna, sono stati sottoposti a trazione lamierini di rame sovrapposti e uniti mediante aggraffatura. Anche in questo caso è stata eseguita un'analisi della varianza con test di Fisher mettendo a confronto i risultati ottenuti con i risultati degli stessi lamierini saldati. L'ultima campagna di prove ha previsto l'analisi tramite metodo DMA (Dynamic Mechanical Analysis) di provini di quarzo e allumina; i provini in questione sono stati sottoposti a flessione a tre appoggi mentre avveniva un incremento di temperatura. A partire dai risultati emersi durante queste prove, ci è stato possibile ricavare sperimentalmente il modulo di Young.
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Peli, Filippo. "Simulazioni numeriche e validazione sperimentale di modelli di crashworthiness su componenti in tessuto CFRP." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20567/.

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Abstract:
L’obbiettivo di questo lavoro di tesi è analizzare le performance a crashworthiness di provini sinusoidali autoportanti, realizzati in tessuto plain weave (fibra di carbonio, intrecciata in trama e ordito, e matrice polimerica). La tesi si articolerà essenzialmente in due parti. La prima riguarda una campagna sperimentale (presso il laboratorio strutture MasterLab della Seconda Scuola di Ingegneria dell’Università di Bologna, con sede a Forlì) effettuata su provini di dimensioni specifiche, secondo normativa ASTM, per l’identificazione delle caratteristiche meccaniche del composito, con successiva prova di schiacciamento di due tipologie di provini ondulati autoportanti, aventi stratifiche differenti, i cui risultati saranno utilizzati come valori di riferimento per la convalida dei modelli numerici. La seconda parte comprende le simulazioni numeriche, elaborate secondo il modello di danno di Johnson, Pickett, Rozycki, per la lamina costituita da tessuto, ed il modello di Pickett per l’interfaccia di delaminazione.
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Soprani, Davide. "Influenza dei parametri di processo sulle proprietà di componenti stampati mediante tecnologia “Selective Laser Melting” in acciaio 316L." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20857/.

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Abstract:
In questa attività di tesi ci si è posti l’obbiettivo di rilevare l’influenza dei parametri di processo sulle proprietà di componenti stampati mediante tecnologia selective laser melting in acciaio inossidabile 316L. Per poter ottenere migliori proprietà meccaniche dobbiamo ottimizzare i parametri di elaborazione, in particolare: potenza del laser, dimensioni dello spot, spessore di strato, distanza tra le tracce, velocità di scansione, preriscaldamento e strategia di scansione.
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Polini, Valerio. "Messa in produzione di un macchinario per l’assemblaggio di componenti per riduttori epicicloidali in conformità al piano Industria 4.0." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
Il progetto oggetto della presente tesi è stato svolto in collaborazione con l'azienda Bonfiglioli per l'esigenza della stessa di espandere la propria produzione di riduttori e motoriduttori verso il mercato dell'elettromobilità. In particolare, nel corso del 2018, per migliorare ripetibilità, controllo di processo e produttività, anche in virtù degli sgravi fiscali offerti dal piano Industria 4.0, si è deciso di investire risorse economiche in una nuova stazione di assemblaggio. Sono descritte e analizzate la situazione attuale dell’impianto di montaggio, i problemi attuali e le proposte di ottimizzazioni, e la gara di fornitura indetta da Bonfiglioli per la messa in produzione del macchinario, le proposte pervenute, la scelta definitiva del fornitore. Sono effettuati studi su layout e approvvigionamento dei materiali alla stazione, e sono analizzate le caratteristiche prestazionali della macchina, con un focus sul sistema elettromeccanico di pressatura e sul sistema di visione. E' descritta infine la parte sicuramente più lunga e complessa del lavoro di tesi e tirocinio in azienda, ossia le modifiche effettuate in corso d’opera alla macchina sotto la scrupolosa attenzione del team di Bonfiglioli, i collaudi e la messa in servizio finale. Sono, infine, riportati i risultati del progetto, gli obiettivi attesi centrati e quelli su cui, invece, vi è ancora margine di miglioramento e che potranno essere completati con il futuro ampliamento del sito produttivo.
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Franchi, Mario. "Previsione e compensazione delle deformazioni di un componente stampato con tecnologia SLM (Selective Laser Melting) tramite Simufact Additive." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18919/.

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Abstract:
Allo stato dell’arte i processi di manifattura additiva, date la complessità dei fenomeni fisici coinvolti e la numerosità dei parametri di processo impostabili, sono ancora caratterizzati da considerevole incertezza, tanto da vedere ancora applicato il metodo “try and error” per l’ottenimento della qualità finale desiderata. Nei processi di produzione tradizionali, tuttavia, tale metodologia è stata spostata dall’ambiente reale a quello virtuale grazie all’impiego di software per la simulazione agli elementi finiti, il cui utilizzo non ha solamente ridotto notevolmente i sia i costi che i tempi di progettazione, ma ne ha anche reso possibile l’ottimizzazione, dando vita al “Design for Manufacturing”. Recentemente la tecnica di simulazione ha mosso i primi passi nel mondo della fabbricazione additiva: scopo principale di questo elaborato è quello di indagarne le attuali potenzialità, mettendone in luce punti di forza e lacune. Oggetti di studio di questo elaborato sono stati la previsione e la compensazione delle deformazioni di un componente stampato con tecnologia SLM (Selective Laser Melting). L’analisi dello stato tenso-deformativo del pezzo da produrre è stata realizzata con un software commerciale, Simufact Additive, specializzato nella simulazione dei processi di Additive Manufacturing a letto di polvere, con il quale è stato possibile impostare tre tipologie di simulazione: meccanica, termica e termomeccanica. Per ciascuna di queste sono stati analizzati diversi ambiti, fra cui i più significativi sono risultati essere quello delle tensioni residue e quello delle distorsioni superficiali. Con particolare riferimento a quest’ultimo, i risultati ottenuti dalle simulazioni appaiono molto incoraggianti. Si può concludere che, sebbene ancora lontani dai risultati raggiunti nelle lavorazioni tradizionali, la simulazione dei processi Additive si stia muovendo rapidamente per colmare il gap, e risulti già applicabile in ambito industriale.
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Pondini, Alessio. "Tenacizzazione di laminati compositi mediante l'utilizzo di nanofibre in PVDF." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8463/.

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Abstract:
Analisi riguardante la tenacizzazione della matrice di laminati compositi. Lo scopo è quello di aumentare la resistenza alla frattura di modo I e, a tal proposito, sono stati modificati gli interstrati di alcuni provini tramite l’introduzione di strati, di diverso spessore, di nanofibre in polivinilidenfluoruro (PVDF). La valutazione di tale metodo di rinforzo è stata eseguita servendosi di dati ottenuti tramite prove sperimentali svolte in laboratorio direttamente dal sottoscritto, che si è occupato dell’elaborazione dei dati servendosi di tecniche e algoritmi di recente ideazione. La necessità primaria per cui si cerca di rinforzare la matrice risiede nel problema più sentito dei laminati compositi in opera da molto tempo: la delaminazione. Oltre a verificare le proprietà meccaniche dei provini modificati sottoponendoli a test DCB, si è utilizzata una tecnica basata sulle emissioni acustiche per comprendere più approfonditamente l’inizio della delaminazione e i meccanismi di rottura che si verificano durante le prove. Quest’ultimi sono illustrati servendosi di un algoritmo di clustering, detto Fuzzy C-means, tramite il quale è stato possibile identificare ogni segnale come appartenente o meno ad un determinato modo di rottura. I risultati mostrano che il PVDF, applicato nelle modalità esposte, è in grado di aumentare la resistenza alla frattura di modo I divenendo contemporaneamente causa di un diverso modo di propagazione della frattura. Infine l’elaborato presenta alcune micrografie delle superfici di rottura, le quali appoggiano i risultati ottenuti nelle precedenti fasi di analisi.
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La, Mattina Alessandro. "Progettazione di un componente software PLC di una macchina automatica per la lavorazione del legno con approccio Model-Based Design." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
La tesi consiste nell’applicazione del Model-Based Design alla progettazione di un software volto al controllo di una macchina automatica per la lavorazione del legno. Gli obbiettivi di questo lavoro sono: - progettare attraverso uno standard: si vuole verificare l’efficacia di un metodo di progettazione con delle fasi ben definite; - concentrare il più possibile la progettazione del software sul modello: si vuole progettare la logica di controllo interamente per via grafica e lasciare a un software il compito di tradurre i diagrammi in codice; - diminuire il tempo di test in macchina: si vuole ridurre il tempo di test del software di controllo in macchina grazie a una verifica efficace del codice in ambiente simulato. L’oggetto che si è scelto di modellare è un dispositivo binario con doppia retroazione: esso descrive il comportamento di molti aspetti della macchina ma in particolare si è scelto di concentrarsi sull’attuatore di una pneumatica bistabile con sensori di attivo e disattivo. I tool utilizzati nella progettazione sono Mechatronic UML e TITAN. Si è fatto estensivo uso del linguaggio Statechart di David Harel e della semantica di modellazione di MechatronicUML. Le fasi del Model-Based Design sono: analisi dei requisiti del prodotto, stesura degli scenari di utilizzo, stesura del modello, generazione del codice a partire dal modello, test del codice generato in ambiente simulato, adattamento del codice al sistema PLC esistente e implementazione e test in macchina.
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Sun, Joseph Bin. "Analisi tramite simulazione fem del processo di stampaggio ad iniezione di un componente automotive in polimero termoplastico." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Abstract:
Nel presente elaborato vengono esposti in maniera esaustiva il processo di stampaggio ad iniezione dei polimeri termoplastici, la simulazione del processo mediante il codice fem fino ad arrivare alla simulazione con il software Autodesk® Simulation Moldflow® di un componente automotive. In particolare viene analizzato tramite simulazione fem il processo di stampaggio ad iniezione dell’asta di spinta del comando frizione in PA66 GF50 evidenziando la previsione dell’orientazione delle fibre di rinforzo.
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