Academic literature on the topic 'Comportamento meccanico'

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Journal articles on the topic "Comportamento meccanico"

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Dennis, John L., and Aldo Stella. "Priming dei concetti di attivitŕ/passivitŕ: la valorizzazione dell'intenzionalitŕ nella codifica e nella interpretazione di eventi/comportamenti." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 3 (January 2012): 341–59. http://dx.doi.org/10.3280/rip2010-003002.

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Abstract:
La presente ricerca si occupa del processo di attribuzione causale e, in particolare, della spiegazione di azioni e di comportamenti secondo un modello intenzionale o secondo un modello meccanico. In due studi, che sono stati effettuati utilizzando il priming dei concetti di attivita e di passivita, e emerso che l'innesco del concetto di attivita favorisce interpretazioni piu astratte degli eventi e interpretazioni intenzionali di azioni e comportamenti. Di contro, l'utilizzo del priming della passivita non ha avuto significative influenze sui processi interpretativi e cio ci ha indotto a formulare l'ipotesi che il priming concettuale configura una disposizione asimmetrica del ruolo del soggetto a fronte del ruolo dei fattori meccanici e ambientali.
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De Benedittis, Giuseppe. "La Fisica Quantistica incontra l'ipnosi. Dai fondamenti teorici alla pratica clinica Parte prima." IPNOSI, no. 2 (December 2020): 5–23. http://dx.doi.org/10.3280/ipn2020-002001.

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Abstract:
Il modello dualistico mente-corpo risulta da tempo inadeguato sul piano sia epistemologico che clinico. Per superare la dicotomia tra mente e corpo, viene proposto un nuovo paradigma basato sulla teoria dei sistemi complessi caotici e sulla meccanica quantistica. In questa prospettiva, l'interfaccia mente-corpo rappresenta un sistema caotico, governato dal principio di probabilità, come evidenziato nella fisica subatomica e nella meccanica quantistica, piuttosto che dal principio de-terministico di causalità. Patterns di comportamento caotico possono essere riscontrati nell'attività neuronale e l'applicazione di modelli caotici sembra essere rilevante per la ricerca mente-corpo e il processo di trance. È stata proposta una teoria della coscienza quantistica, in gran parte controversa, poiché la Fisica Quan-tistica si applica al mondo subatomico e non alle macrostrutture, come il cervello. La cognizione quantica è una disciplina emergente che applica il formalismo matematico della teoria quantistica per esplorare e modellare fenomeni cognitivi, come l'elaborazione delle informazioni da parte del cervello umano, supera i limiti e le carenze del dualismo cartesiano e la teoria generale quantistica. Poiché l'ipnosi è uno stato speciale di coscienza, la cognizione quantica si applica al funzionamento cognitivo ipnotico piuttosto che alla struttura ipnotica.
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De Benedittis, Giuseppe. "La Fisica Quantistica incontra l'Ipnosi. Dai fondamenti teorici alla pratica clinica Parte seconda." IPNOSI, no. 1 (July 2021): 5–26. http://dx.doi.org/10.3280/ipn2021-001001.

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Abstract:
Il modello dualistico mente-corpo risulta da tempo inadeguato sul piano sia epistemologico che clinico. Per superare la dicotomia tra mente e corpo, viene pro-posto un nuovo paradigma basato sulla teoria dei sistemi complessi caotici e sulla meccanica quantistica. In questa prospettiva, l'interfàcie Mente/Corpo rappresen-ta un sistema caotico, governato dal principio di probabilità, come evidenziato nel-la fisica subatomica e nella meccanica quantistica, piuttosto che dal principio de-terministico di causalità. Patterns di comportamento caotico possono essere ri-scontrati nell'attività neuronale e l'applicazione di modelli caotici sembra essere rilevante per la ricerca mente-corpo e il processo di trance. È stata proposta una teoria della Coscienza Quantistica, in gran parte controversa, poiché la Fisica Quantistica si applica al mondo subatomico e non alle macrostrutture, come il cervello. La cognizione quantica è una disciplina emergente che applica il formali-smo matematico della teoria quantistica per esplorare e modellare fenomeni co-gnitivi, come l'elaborazione delle informazioni da parte del cervello umano, supera i limiti e le carenze del dualismo cartesiano e la teoria generale quantistica. Poiché l'ipnosi è uno stato speciale di coscienza, la cognizione quantica si applica al fun-zionamento cognitivo ipnotico piuttosto che alla struttura ipnotica.
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Bella, Andrée. "Ian Hacking e il bambino abusato. Dalla prefettura di polizia al dipartimento di filosofia." PARADIGMI, no. 1 (April 2011): 175–85. http://dx.doi.org/10.3280/para2011-001011.

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Abstract:
L'articolo presenta alcuni temi importanti dell'epistemologia delle scienze psichiche di Hacking e dei suoi studi sul concetto di "abuso su minore". La storia della nozione di abuso e la sua progressiva medicalizzazione sono secondo Hacking un esempio della circolaritŕ classificatoria che egli attribuisce alle conoscenze nelle scienze dell'uomo. Per un meccanismo di interazioni fra esperti e pubblico, il termine "abuso su minore" copre, a partire dagli anni Sessanta, un numero sempre maggiore di comportamenti, fino a divenire una sorta di tabů attorno a cui si č catalizzata una rilevante attenzione pubblica e mediatica che contribuirebbe a provocare forti cambiamenti di tipo socio-culturale.
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Morales La Mura, Raul. "Cittadinanza e identitŕ come ethos e habitus." MONDI MIGRANTI, no. 2 (October 2009): 163–76. http://dx.doi.org/10.3280/mm2009-002011.

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Abstract:
Discutere il concetto d'identitŕ e di cittadinanza non č mai un'operazione neutrale poiché le implicazioni politiche attraversano le nostre prese di posizioni di fronte al mondo. Mostrando la cittadinanza come il risultato di un rito istituzionale definiamo il comportamento e le regole di comportamento nella societŕ, ovvero l'ethos. Possiamo anche considerare l'identitŕ come l'espressione delle disposizioni interiori attraverso il processo di socializzazione, ovvero l'habitus. Infine, mostrando la sovrapposizione di questi due concetti all'interno di ogni gruppo d'individui sveliamo il meccanismo di conservazione del territorio dove si costruiscono, si conferiscono, si producono e si riproducono le argomentazioni di una rappresentazione integrata dell'unitŕ dei gruppi e dei loro interessi. Questo articolo aiuta a comprendere che la durabilitŕ di un territorio simbolico e fisico, all'interno del quale cittadinanza ed identitŕ sono costituiti, dipende dalla capacitŕ sociale di includere gli altri integrando i loro interessi. Č grazie a questa pratica sociali che la societŕ sino ad ora hanno assicurato la loro conservazione ed č inevitabilmente lungo questo processo che continueranno a farlo.
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Dai Prà, Mirko. "Uno studio di caso di paziente con Disabilità Intellettiva e disturbo Bipolare in contesto residenziale: comportamenti aggressivi, furto, Qualità della Vita e terapia farmacologica. Un intervento Comportamentale e Cognitivo." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 2 (September 2020): 115–40. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2020-002007.

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Abstract:
Il presente lavoro si pone lo scopo di descrivere un intervento diretto ad un paziente con disabilità cognitiva e disturbo Bipolare e la valutazione degli esiti rispetto a: comportamenti di aggressività e furto, terapie farmacologiche assunte e Qualità della Vita. Metodo: È stato utilizzato un intervento integrato con tecniche di tipo Comportamentale e Cognitivo condotto dall'équipe riabilitativa a seguito di valutazione funzionale del caso con modello Comportamentale ABC (Antecedenti Behavior Conseguenze) con un paziente di 41 anni con disabilità cognitiva di tipo moderato e disturbo Bipolare. L'intervento è stato progettato con modelli di condizionamento operante e l'équipe riabilitativa è stata istruita. Al primo intervento è seguito un secondo additivo di token economy volto a rinforzare i comportamenti acquisiti. In fine è stato eseguito un intervento di tipo Cognitivo seguendo i principi della psicoeducazione ed è stato adattato alle capacità di comprensione dell'utente. Gli outcome sono stati il tipo e la quantità di farmaci assunti, il numero di comportamenti aggressivi e di comportamenti di furto, i risultati relativi alla Qualità della Vita percepita. È stato condotto uno studio di caso. Risultati: Sono diminuiti comportamenti di Aggressività e furto, diminuita l'assunzione di Benzodiazepine e di Antipsicotici, diminuita la somministrazione di terapie meccaniche restrittive quali terapia al bisogno Intra Muscolo e isolamento in camera, migliorata la Qualità della Vita nei domini Ruolo e salute Fisica, Salute in Generale, Vitalità, Attività Sociali Ruolo e Stato emotivo. Conclusioni: L'intervento si è dimostrato efficace a livello di decremento di comportamenti problema, diminuzione dei farmaci assunti e di Qualità della Vita percepita. Il lavoro offre spunti di riflessione relativi ai fattori del gruppo di lavoro e dei singoli che possono favorire l'intervento.
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Pappalardo, Adriano. "SISTEMI ELETTORALI, SISTEMI PARTITICI CAUSE E CONSEGUENZE." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 33, no. 2 (August 2003): 195–224. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200027155.

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Abstract:
IntroduzioneIn un passaggio frequentemente citato, Giovanni Sartori definisce il sistema elettorale «il più specifico strumento manipolativo della politica» (1968, 273; 1996, 11). In questo articolo, mi propongo di verificare le più tipiche «manipolazioni» attribuite al maggioritario o alla rappresentanza proporzionale, quelle sul sistema partitico. Al riguardo, è ancor oggi utile partire da Duverger (1954), il quale distingueva oltre cinquanta anni fa effetti psicologici ed effetti meccanici. Gli effetti psicologici entrano in causa prima, o al momento, del voto, condizionando la decisione degli elettori di votare o meno e, in caso affermativo, per quale partito. In questo, evidentemente, ha un plausibile peso la percezione che ogni sistema fornisce incentivi, o pone vincoli, a certi comportamenti, ed esige, quindi, una misura di adattamento alla sua logica di funzionamento. Date le alte soglie di rappresentanza associate ai sistemi maggioritari, l'adattamento si manifesta empiricamente sotto forma di voto strategico, cioè con la tendenza degli elettori a votare «utilmente», disertando i partiti senza possibilità di vincere e concentrandosi sui più forti.
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Castro de la Mata, Gonzalo, Zeinab El-Bakri, Jan Mattsson, Dilek Barlas, and Jordan Burns. "THE WORLD BANK INSPECTION PANEL: ACCOUNTABILITY AND LEARNING." Il Politico 84, no. 1 (June 25, 2019): 70–82. http://dx.doi.org/10.4081/ilpolitico.2019.53.

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Abstract:
L’Inspection Panel della Banca Mondiale è stato il primo meccanismo indipendente (IAM) finalizzato a ricevere denunce da parte di persone che lamentavano un danno derivante dalla potenziale mancanza di sostegno alle politiche e alle procedure delle istituzioni finanziarie internazionali. Dal 1993 il Panel ha trattato denunce riguardanti i progetti della Banca Mondiale su richiesta delle comunità interessate e ha contribuito a porre rimedio ai relativi danni. L’articolo descrive dettagliatamente questi risultati, con particolare riguardo all’ “apprendimento istituzionale”, soffermandosi inoltre sulla collana Emerging Lessons Series del Panel stesso, una serie di pubblicazioni recenti che riassumono le esperienze derivanti da casi relativi a: reinsediamento involontario, popolazioni indigene, valutazione ambientale, consultazione e divulgazione. L’articolo si conclude con una discussione dei recenti miglioramenti apportati all’attività del Panel, sottolineando il suo ruolo nel promuovere comportamenti responsabili attraverso le procedure operative adottate e il successivo “apprendimento istituzionale”.
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Solms, Mark. "Una revisione della teoria delle pulsioni." PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no. 3 (August 2022): 363–422. http://dx.doi.org/10.3280/pu2022-003001.

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Abstract:
Questo contributo propone profonde revisioni della teoria freudiana delle pulsioni. Le principali revisioni sono le seguenti: (1) Le pulsioni sono coscienti e sono in effetti la fonte di tutta la co-scienza. (2) L'energia pulsionale è equiparata all'energia libera variazionale (variational free energy) ed è quindi quantificabile in linea di principio. (3) Non esistono solo due pulsioni: ve ne sono tante di cui, per la precisione, sette possono essere categorizzate come pulsioni "emotive"; tutte le altre possono essere descritte come pulsioni "corporee". (4) Tutte le pulsioni sono o auto-conservative o in funzione della preservazione della specie; non esiste invece una pulsione di mor-te all'opera nella mente. Ciò significa che, dal punto di vista del meccanismo funzionale, tutte le pulsioni sono omeostatiche e anti-entropiche. (5) Il grande compito dello sviluppo mentale è quel-lo di aggiungersi alle predizioni istintuali innate, permettendo così non solo di gratificare le nostre più diverse esigenze pulsionali ma anche di armonizzarle tra loro. Questo lavoro viene svolto apprendendo dall'esperienza, principalmente attraverso un comportamento volontario, che è gover-nato da sentimenti coscienti.
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Di Pietro, M. L., M. Casini, A. Fiori, R. Minacori, L. Romano, and A. Bompiani. "Norlevo e obiezione di coscienza." Medicina e Morale 52, no. 3 (June 30, 2003): 411–55. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2003.666.

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Abstract:
L’autorizzazione della commercializzazione, in Italia, del Norlevo - prodotto a base di levonorgestrel - come contraccettivo d’emergenza (Decreto AIC/UAC n. 510/2000 del 26.09.2000) ha sollevato un intenso dibattito sul comportamento del medico che non vuole prescrivere per ragioni deontologiche ed etiche, sostanze che possano ostacolare il proseguimento dello sviluppo del concepito. Ci si chiede, inoltre, se questa decisione possa rientrare nella fattispecie prevista dall’art. 9 della Legge 194/78 in materia di obiezione di coscienza. Per dare una risposta a questo interrogativo, è stato necessario studiare, innanzitutto, il meccanismo di azione del levonorgestrel: solo qualora si fosse riscontrata la possibilità di un effetto abortivo, sarebbe stato possibile appellarsi alla suddetta legge. Poiché si è giunti alla conclusione che, accanto all’unico effetto contraccettivo (inibizione/ritardo dell’ovulazione) dimostrato, sono presenti anche e soprattutto effetti in fase post-fertilizzazione, è stata presa in esame la riflessione giuridica in materia. Alla luce dell’ordinamento italiano e delle decisioni della Corte Costituzionale, il rifiuto di prescrivere/somministrare il Norlevo rientra nelle previsioni dell’art. 9 della Legge 194/78, ma anche qualora questo non venisse riconosciuto, si rende sempre configurabile - a fronte del bene “vita umana” - anche una sorta di “clausola di coscienza” in base alla quale il medico ha diritto ad agire secondo i propri convincimenti interiori.
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Dissertations / Theses on the topic "Comportamento meccanico"

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Venturini, Nicolas. "Valutazione numerica del comportamento meccanico di strutture "lattice"." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13304/.

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Abstract:
In questo lavoro diverse strutture di tipo lattice sono state realizzate mediante un CAD e sottoposte a diverse prove a tensioni numeriche per capire quali parametri influiscono sul loro comportamento sotto carico tensionale e con lo scopo di identificare la migliore configurazione tra quelle realizzate. Mediante i risultati ottenuti, si è dimostrata l’importanza fondamentale che ricopre la geometria di tali strutture rispetto alla scelta del materiale, che rimane un problema piuttosto secondario. Poi è stato ricavato un parametro adimensionale capace di indicare la validità di una configurazione rispetto ad un’altra. Infine, la miglior lattice structure realizzata è stata integrata ad un componente meccanico e sottoposta ad una forza tensionale per valutarne vantaggi e svantaggi in un’applicazione.
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Evangelisti, Andrea. ""Studio sul comportamento meccanico di coni wafer stampati"." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18565/.

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Abstract:
Lo studio svolto ha come soggetto il cono da gelato che in biscotteria rientra nella categoria dei wafer. Durante gli anni si è assistito ad un aumento della sensibilità dei consumatori rispetto alla qualità del cono da gelato, di conseguenza le aziende hanno cercato di migliorare sensibilmente l’aspetto organolettico e le proprietà meccaniche. Ad esempio la presenza di diverse trame di superficie ha permesso l’innovazione e la personalizzazione del prodotto. In tale ottica l’obiettivo è stato quello di valutare se le differenti trame influenzano le caratteristiche meccaniche. In modo particolare sono stati determinati due diversi indici quali: la tensione equivalente ed il modulo elastico. I tre tipi di cono sono stati studiati singolarmente, di ogni tipologia sono stati preparati provini di diversa lunghezza 4 e 6 cm, di forma parallelepipeda poi sottoposti a three binding test. I test sono stati effettuati su lati aventi o privi di trama a due diverse lunghezze. I dati raccolti dopo l’analisi statistica parametrica e non, permettono di affermare che la trama non influenza le caratteristiche di resistenza meccanica del materiale. I provini infatti presentano limitate differenze significative anche valutando le diverse lunghezze. A livello aziendale, i risultati dimostrano che è possibile l’utilizzo di diverse trame differenziando cosi i prodotti senza alterare le proprietà meccaniche. Si dimostra cosi che una nuova trama non porterebbe ad un’esosa modifica del processo produttivo ma solo ad una più economica a livello dello stampo, non incrementando nemmeno i casi di rottura dei coni. In ottica futura questo studio potrebbe essere utile durante lo sviluppo di un modello numerico che potrà descrivere il comportamento meccanico dell’intero cono al variare di forma e dimensioni. Si potrebbe così garantire uno sviluppo più sostenibile a livello aziendale.
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Piccioni, Flavio. "Valutazione numerica del comportamento meccanico di giunzioni incollate." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5844/.

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Abstract:
Studio su giunti incollati attraverso il metodo agli elementi finiti (FEM). E’ stata implementata l’analisi numerica su provini seguendo lo standard della normativa ASTM International relativa a prove sperimentali, per giunzioni di lamine in metallo o in materiale composito. Si è introdotto il materiale composito, cercando di inquadrarne le proprietà, i limiti e i vantaggi rispetto ai materiali tradizionalmente usati, sono stati elencati i difetti che possono nascere e svilupparsi in un composito durante la sua vita operativa, i quali, anche se di piccole dimensioni, a volte possono risultare tanto pericolosi da portare al collasso dell’intera struttura. Nasce, quindi, durante la fase di progettazione la necessità di rilevare, caratterizzare e tenere sotto controllo i danni e considerare i materiali non completamente esenti da difetti. Si è parlato, poi, del processo di riparazione, ove possibile, come alternativa alla sostituzione del componente con un notevole risparmio sui costi di manutenzione. Sono stai presi in esame i vari metodi effettuando un confronto tra essi. Per questo lavoro di tesi, è stato preso in esame l’incollaggio come metodo di fissaggio tra la membrana riparata e la struttura esistente e ne è stata descritta la teoria. Dopo questa panoramica si è passati alla verifica sugli incollaggi attraverso le analisi FEM.
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Vittori, Ruggero Maria. "Studio del comportamento meccanico di compositi ottenuti per SMC." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10254/.

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Abstract:
I materiali compositi più diffusi sono quelli a matrice polimerica (PMC, Polymer Matrix Composites) con fibre di rinforzo, largamente utilizzati per la loro capacità di conciliare ottima resistenza meccanica con elevata leggerezza. Nel presente elaborato di tesi sono state studiate le caratteristiche meccaniche di materiali compositi a matrice resinosa, epossidica, rinforzati con fibre di carbonio chopped, ovvero fibre spezzate e disposte in modo del tutto casuale all’interno della matrice, mediante analisi microstrutturale e prove di trazione. Viene descritto il processo di produzione delle piastre di materiale composito ottenuto per SMC (Sheet Moulding Compound) da cui sono stati ricavati i provini. Lo studio a livello microstrutturale è stato possibile grazie all’inglobamento nella resina di alcune sezioni dei provini, le cui superfici sono state esaminate al microscopio acquisendo una quantità di immagini tale da permettere la ricostruzione della superficie stessa tramite software ed il calcolo percentuale delle porosità tramite SolidWorks. La caratterizzazione meccanica è stata eseguita utilizzando la macchina per le prove di trazione presente nell’hangar della sede di Forlì della Scuola di Ingegneria e Architettura dell’Università di Bologna: la preparazione dei provini è basata sull’applicazione di tabs di alluminio. I provini in materiale composito sono stati forniti in quattro differenti tipologie riguardanti la pressione a cui sono stati prodotti: 25, 50, 100 e 150 bar. Lo scopo dell’elaborato è stabilire la pressione ottimale di produzione dei provini, a cui il materiale composito mostra le migliori proprietà meccaniche, in particolare la più alta resistenza a carico di trazione. Le prove sono state condotte su provini a tre diverse lunghezze, per diversificare le modalità di stress meccanico. I risultati sono stati poi analizzati per stabilire quale valore di pressione di processo conferisce le migliori caratteristiche meccaniche al materiale.
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Marello, Stefania. "Studio del comportamento meccanico di argille consistenti e marne." Université Joseph Fourier (Grenoble), 2004. http://www.theses.fr/2004GRE10066.

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Abstract:
Cette thèse concerne l'étude de la localisation de la déformation dans les géomatériaux cohésifs, tels que les marnes et les argiles. Des essai de compression en condition de deformation plane ont été executés, grace à un appareil biaxial, sur des echantillons d'un mate riaL argileux naturel et saturé, la marne de Beaucaire. Les tests ont été realisés en conditions consolidées-draineées et non-confinées. Les pressions interstitielles ont été mesurées durant les essais: ceci a permis de remarquer un lien entre le déclenchement de la bande et une non-homogénéité ponctuelle des valeurs de pression de l'eau. A l'aide de la stéréophotogrammètrie a été possible le suivi de l'évolution de la bande, en appréciant la nature progressive du phénomène. Il a donc été possible mettre en lien la graduelle concentration des déformation et l'évolution de l'état tensionnel effectif. Une préliminaire tentative de modélisation numérique des bande: (ou fractures) qui propagent pour cisaillement, a été effectuée par le code BEMCOM, basé sur un model Slip Weakening Model: ont a appliqué les principes de la Mécanique de la Fracture. La tomographie à rayon X a été utilisée pour l'étude des bandes et des fractures è une différente échelle d'observation: on a cherché d'examiner les paramètres de la bande tels que l'épaisseur, la densité du matériau à l'intérieur de la bande même et la variation de la densité dans le voisinage de la bande. On a analysé le matériau précédemment testé à l'appareil biaxial et le matériau naturel saturé, grâce à une microcellule transparente à la radiation, durant l'exécution d'un essai triaxial pour l'étude du déclenchement et du développement de la localisation
This thesis concerns the study of the localization of deformation in fine-grained cohesive soils, such maris and clays. An extensive experimental campaign was carried out on Beaucaire Mari whole, saturated specimens, by using a biaxial apparatus. Both drained and unconfined tests were performed; pore water pressure was measured during the tests. This allowed the observation of a correlation between the triggering of the shear band and a non-homogeneity of pore water pressure. Stereophotogrammetry was used to capture non-homogeneous deformation throughout a test and to study the complete evolution of the shear band, observing the progressive nature of the phenomenon. The relationship between the graduai concentration of deformation and the evolution of effective stress state, was possible thanks to combined use of stereophotogrammetry and measurement of pore water pressure. Numerical modeling of unconfined tests was carried out: fracture propagation was simulated by using BEMCOM code, in which was implemented the Slip Weakening Model the principles of Fracture Mechanics were applied. Another technique, X-ray fast Tomography, was employed in order to study shear bands and fractures at a different observation scale: the peculiar parameters of the shear band, such the thickness, the variation of the density inside and outside the band, were analyzed. Dry material, extracted from Beaucaire mari samples previously tested in biaxial apparatus, was analyzed; saturated, whole material was also scanned by X-Ray during the execution of triaxial tests, in order to observe the triggering of localization and its development
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Rossetti, Luigi <1978&gt. "Studio del comportamento meccanico di smalti porcellanati per substrati metallici." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/956/1/Tesi_Rossetti_Luigi.pdf.

Full text
Abstract:
Composite porcelain enamels are inorganic coatings for metallic components based on a special ceramic-vitreous matrix in which specific additives are randomly dispersed. The ceramic-vitreous matrix is made by a mixture of various raw materials and elements and in particular it is based on boron-silicate glass added with metal oxides(1) of titanium, zinc, tin, zirconia, alumina, ecc. These additions are often used to improve and enhance some important performances such as corrosion(2) and wear resistance, mechanical strength, fracture toughness and also aesthetic functions. The coating process, called enamelling, depends on the nature of the surface, but also on the kind of the used porcelain enamel. For metal sheets coatings two industrial processes are actually used: one based on a wet porcelain enamel and another based on a dry-silicone porcelain enamel. During the firing process, that is performed at about 870°C in the case of a steel substrate, the enamel raw material melts and interacts with the metal substrate so enabling the formation of a continuous varying structure. The interface domain between the substrate and the external layer is made of a complex material system where the ceramic vitreous and the metal constituents are mixed. In particular four main regions can be identified, (i) the pure metal region, (ii) the region where the metal constituents are dominant compared with the ceramic vitreous components, (iii) the region where the ceramic vitreous constituents are dominant compared with the metal ones, and the fourth region (iv) composed by the pure ceramic vitreous material. It has also to be noticed the presence of metallic dendrites that hinder the substrate and the external layer passing through the interphase region. Each region of the final composite structure plays a specific role: the metal substrate has mainly the structural function, the interphase region and the embedded dendrites guarantee the adhesion of the external vitreous layer to the substrate and the external vitreous layer is characterized by an high tribological, corrosion and thermal shock resistance. Such material, due to its internal composition, functionalization and architecture can be considered as a functionally graded composite material. The knowledge of the mechanical, tribological and chemical behavior of such composites is not well established and the research is still in progress. In particular the mechanical performances data about the composite coating are not jet established. In the present work the Residual Stresses, the Young modulus and the First Crack Failure of the composite porcelain enamel coating are studied. Due to the differences of the porcelain composite enamel and steel thermal properties the enamelled steel sheets have residual stresses: compressive residual stress acts on the coating and tensile residual stress acts on the steel sheet. The residual stresses estimation has been performed by measuring the curvature of rectangular one-side coated specimens. The Young modulus and the First Crack Failure (FCF) of the coating have been estimated by four point bending tests (3-7) monitored by means of the Acoustic Emission (AE) technique(5,6). In particular the AE information has been used to identify, during the bending tests, the displacement domain over which no coating failure occurs (Free Failure Zone, FFZ). In the FFZ domain, the Young modulus has been estimated according to ASTM D6272-02. The FCF has been calculated as the ratio between the displacement at the first crack of the coating and the coating thickness on the cracked side. The mechanical performances of the tested coated specimens have also been related and discussed to respective microstructure and surface characteristics by double entry charts.
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Rossetti, Luigi <1978&gt. "Studio del comportamento meccanico di smalti porcellanati per substrati metallici." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/956/.

Full text
Abstract:
Composite porcelain enamels are inorganic coatings for metallic components based on a special ceramic-vitreous matrix in which specific additives are randomly dispersed. The ceramic-vitreous matrix is made by a mixture of various raw materials and elements and in particular it is based on boron-silicate glass added with metal oxides(1) of titanium, zinc, tin, zirconia, alumina, ecc. These additions are often used to improve and enhance some important performances such as corrosion(2) and wear resistance, mechanical strength, fracture toughness and also aesthetic functions. The coating process, called enamelling, depends on the nature of the surface, but also on the kind of the used porcelain enamel. For metal sheets coatings two industrial processes are actually used: one based on a wet porcelain enamel and another based on a dry-silicone porcelain enamel. During the firing process, that is performed at about 870°C in the case of a steel substrate, the enamel raw material melts and interacts with the metal substrate so enabling the formation of a continuous varying structure. The interface domain between the substrate and the external layer is made of a complex material system where the ceramic vitreous and the metal constituents are mixed. In particular four main regions can be identified, (i) the pure metal region, (ii) the region where the metal constituents are dominant compared with the ceramic vitreous components, (iii) the region where the ceramic vitreous constituents are dominant compared with the metal ones, and the fourth region (iv) composed by the pure ceramic vitreous material. It has also to be noticed the presence of metallic dendrites that hinder the substrate and the external layer passing through the interphase region. Each region of the final composite structure plays a specific role: the metal substrate has mainly the structural function, the interphase region and the embedded dendrites guarantee the adhesion of the external vitreous layer to the substrate and the external vitreous layer is characterized by an high tribological, corrosion and thermal shock resistance. Such material, due to its internal composition, functionalization and architecture can be considered as a functionally graded composite material. The knowledge of the mechanical, tribological and chemical behavior of such composites is not well established and the research is still in progress. In particular the mechanical performances data about the composite coating are not jet established. In the present work the Residual Stresses, the Young modulus and the First Crack Failure of the composite porcelain enamel coating are studied. Due to the differences of the porcelain composite enamel and steel thermal properties the enamelled steel sheets have residual stresses: compressive residual stress acts on the coating and tensile residual stress acts on the steel sheet. The residual stresses estimation has been performed by measuring the curvature of rectangular one-side coated specimens. The Young modulus and the First Crack Failure (FCF) of the coating have been estimated by four point bending tests (3-7) monitored by means of the Acoustic Emission (AE) technique(5,6). In particular the AE information has been used to identify, during the bending tests, the displacement domain over which no coating failure occurs (Free Failure Zone, FFZ). In the FFZ domain, the Young modulus has been estimated according to ASTM D6272-02. The FCF has been calculated as the ratio between the displacement at the first crack of the coating and the coating thickness on the cracked side. The mechanical performances of the tested coated specimens have also been related and discussed to respective microstructure and surface characteristics by double entry charts.
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Casini, Francesca. "Effetti del grado di saturazione sul comportamento meccanico del limo." Doctoral thesis, La Sapienza, 2008. http://hdl.handle.net/11573/917044.

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9

Jurcovich, Alessandro. "Comportamento meccanico della muratura edifici esistenti: metodologie e tecniche di consolidamento." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2842/.

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Abstract:
La tesi analizza le principali metodologie e tecniche per il recupero e il consolidamento di edifici in muratura esistenti. Dopo un’iniziale descrizione dei materiali costituenti e delle possibili tipologie costruttive, si evidenziano le caratteristiche meccaniche e le verifiche da attuare in base alle normative vigenti. Vengono poi analizzati i principali elementi strutturali e le norme generali per gli edifici in muratura, nonché i possibili metodi di intervento in base al livello di conoscenza delle costruzioni esistenti. Infine, dopo aver presentato le più importanti indagini e prove, vengono descritte le principali tecniche di consolidamento e i criteri per gli interventi sugli edifici in muratura.
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Fabbri, Michele. "Analisi del comportamento meccanico e strutturale di connettori dissipativi per strutture prefabbricate." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
L'elaborato si concentra sullo sviluppo di connettori dissipativi a U per le connessioni trave-pilastro e trave-tegoli di copertura. Nella prima parte, dopo una breve parte di introduzione vengono effettuate prove su diverse configurazioni di dispositivi per analizzarne il comportamento meccanico al fine di parametrizzarne il comportamento. Lo studio viene effettuato sia tramite prove sperimentali che modellazione agli elementi finiti. Nella seconda parte viene studiato in comportamento strutturale su un fabbricato esistente tramite l'utilizzo di un programma di calcolo. In particolare si determinano i benefici derivanti dall'introduzione di tali connettori nelle connessioni travi-tegoli.
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More sources

Books on the topic "Comportamento meccanico"

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Croccolo, Dario, Massimiliano De Agostinis, and Giorgio Olmi. Esercizi di Comportamento Meccanico dei Materiali ed Elementi di Macchine. Società Editrice Esculapio, 2013. http://dx.doi.org/10.15651/978-88-748-8631-9.

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2

Dell'Acqua, Leoni Corradi. Meccanica delle strutture 1 Seconda Edizione: Il comportamento dei corpi continui. McGraw-Hill Italy, 2010.

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