Academic literature on the topic 'Considerazioni di base'

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Journal articles on the topic "Considerazioni di base"

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Piovan, E., A. Beltramello, M. C. Spiller, A. Benati, A. Maschio, S. Perini, and L. Rosta. "Tumori della regione pineale. È possibile una distinzione sulla base dell'iconografia?" Rivista di Neuroradiologia 2, no. 1 (February 1989): 43–53. http://dx.doi.org/10.1177/197140098900200105.

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Abstract:
Gli autori prendono in considerazione il valore degli esami neuroradiologici nella diagnosi delle lesioni espansive della regione pineale. I dati riportati in letteratura vengono confrontati con l'esperienza personale (15 casi) per trarre possibili considerazioni significative per la diagnosi di oncotipo. La prima distinzione va fatta tra le lesioni intrinseche della pineale e quelle delle strutture ad essa circostanti. Inquadrando il caso con considerazioni sul sesso del paziente, la sua età, la frequenza relativa dei vari istotipi tumorali e i segni neuroradiologici rilevati con TC e RM, è possibile operare una ulteriore distinzione: — i gliomi della pineale e i pineocitomi sono molto simili tra loro. La loro origine dalle cellule pineali intrinseche (rispettivamente dagli astrociti e dai pineociti) è testimoniata dalla loro tendenza allo sviluppo di cisti e calcificazioni, reperti molto comuni nella ghiandola pineale normale. — I teratomi e i germinomi sono lesioni che prediligono i giovani maschi. I teratomi sono tumori solidi con componenti calcifiche e grassose, mentre il grasso non è presente nei germinomi che invece sono caratterizzati da un frequente coinvolgimento ependimario e soprasellare. In ogni caso, data la grande varietà di lesioni neoplastiche della regione pineale, una diagnosi differenziale affidabile è possibile solo quando la lesione sia di piccole dimensioni e la sua localizzazione anatomica possa essere precisata con ragionevole sicurezza.
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2

D'Aprile, P., G. R. Grande, and A. Carella. "Lesioni cistiche temporali: Correlazioni anatomo-neuroradiologiche in risonanza magnetica e criteri di diagnosi differenziale." Rivista di Neuroradiologia 5, no. 2 (May 1992): 237–46. http://dx.doi.org/10.1177/197140099200500212.

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Abstract:
Gli autori sulla base di considerazioni anatomiche, delineano le caratteristiche RM delle cisti a sede temporo-paraippocampale e correlano tali reperti con la sintomatologia clinica. Sono distinte lesioni cistiche a localizzazione intra ed extraassiale sulla base di un particolare protocollo di studio RM che prevede sezioni sul piano coronale con orientamento perpendicolare al polo temporale. Gli autori, inoltre, ravvisano l'utilità del Gadolinio nel caso di lesioni intraassiali potendosi trattare di lesioni cistiche benigne o tumorali.
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Morelli, Davide. "La battaglia di Pidna. Aspetti topografici e strategici." Klio 103, no. 1 (June 1, 2021): 97–132. http://dx.doi.org/10.1515/klio-2020-0304.

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Abstract:
Riassunto Sulla base di nuove considerazioni, si propone la ricostruzione della battaglia di Pidna (168 a.C.) sotto l’aspetto topografico, tattico e strategico. Il luogo dello scontro individuato da N.G.L. Hammond viene confermato, ma vi sono dettagli delle fonti che fanno pensare a una diversa disposizione delle truppe. La battaglia sembra essere stata accuratamente preparata dai Romani.
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4

D'Onofrio, Felice. "Contraccezione e metodi ciclici naturali: considerazioni." Medicina e Morale 39, no. 1 (February 28, 1990): 93–114. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1990.1189.

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Abstract:
Le recenti discussioni in tema di contraccezione sono state oggetto di una riflessione che prende spunto da un articolo pubblicato da B. Haring nel 1976, nel quale vengono espresse alcune opinioni sui metodi ciclici o naturali in base ad alcuni dati scientifici all'epoca pubblicati. Dopo un'attenta disamina della letteratura utilizzata da Haring, anche alla luce delle più recenti ricerche, l'Autore sottolinea come ancora oggi i metodi ciclici naturali sono gli unici che non hanno alcuna interferenza su i processi biologici della sfera sessuale femminile e che il presunto rischio abortivo, derivante da zigoti invecchiati, rappresenta un'ipotesi che non trova alcuna giustificazione negli stessi dati scientifici utilizzati da Haring quando, nel 1976, ha adombrato tale ipotesi nel raffronto tra metodi ciclici naturali e metodi contraccettivi. Di fronte al dilagare di tecniche che vanno sempre più manomettendo la vita, viene auspicato che i ricercatori abbiano sempre come fine il rispetto dell'uomo integrale ed i moralisti non si lascino trascinare dalla moda dei tempi che predilige una visione immanente della vita.
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5

Mele, Vincenza, and Laura Palazzani. "Metodologia didattica in bioetica. Riflessioni e proposte in margine al documento del Comitato Nazionale per la Bioetica." Medicina e Morale 41, no. 3 (June 30, 1992): 447–68. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1992.1101.

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Abstract:
Dopo una breve sintesi del documento del Comitato Nazionale per la Bioetica su "Bioetica e formazione nel sistema sanitario", l'articolo esprime alcune considerazioni in margine al documento stesso. Si evidenzia la rilevanza del tema trattato nel contesto delle nuove esigenze etiche emergenti dal rapido progresso scientifico tecnologico e la difficoltà di una proposta formativa uniforme nel contesto morale pluralistico che caratterizza la società attuale. La seconda parte prende in esame in particolare la metodologia didattica in bioetica sulla base di considerazioni teorico-filosofiche (la connessione tra metodologia e contenuto) calate nel contesto pedagogico (la connessione tra metodologia e caratteristiche dei discenti).
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6

Gligorov, Vladimir. "Pareto Liberals and Libertarians *." Journal of Public Finance and Public Choice 9, no. 3 (October 1, 1991): 203–11. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907345397.

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Abstract:
Abstract La teoria della scelta sociale è stata criticata dai libertari, i quali hanno ripetutamente tentato di trovare soluzioni alternative ai problemi di scelta sociale. In questo lavoro viene messa in discussione la soluzione libertaria del paradosso liberale di Sen prospettata da Harel e Nitzan, sulla base di una serie di considerazioni relative all’interpretazione etica e pragmatica del ruolo dei diritti nella teoria della scelta sociale.
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7

Panero, Marcello. "Teoria dell'attaccamento e psicoanalisi. Considerazioni su patologia e terapia." SETTING, no. 29 (March 2011): 5–60. http://dx.doi.org/10.3280/set2010-029001.

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Abstract:
L'articolo prende in esame l'ampia letteratura sulle implicazioni della Teoria dell'Attaccamento e dei suoi sviluppi recenti, per la diagnosi e la psicoterapia dei pazienti adulti. Vengono discusse convergenze e differenze con la teoria e la clinica psicoanalitica. Ci si sofferma sull'utilizzabilitŕ delle classificazioni e misurazioni derivanti dalla Strange Situation, dall'Adult Attachment Interview e dalla Scala della Funzione Riflessiva, e particolarmente sulle implicazioni del concetto di ‘coerenza del linguaggio' e sul significato del concetto di ‘sicurezza' nell'attaccamento e nella psicoterapia psicoanalitica. Vengono confrontati i diversi approcci di autori di area cognitivista e psicoanalitica, soprattutto circa il ruolo di "figura di attaccamento" svolto dal terapeuta. Viene infine presa in considerazione la "terapia basata sulla mentalizzazione" (Bateman e Fonagy) e la dialettica tra "sviluppo di funzioni psicologiche di base", esplorazione dei conflitti ed interpretazione.
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Dogliani, Mario. "Cittadino: un modello culturale superato?" QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 3 (September 2011): 19–27. http://dx.doi.org/10.3280/qg2011-003003.

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Abstract:
Quella che caratterizza la nostra epoca č una situazione di fatto, nuova, che sembra incidere profondamente sulla possibilitŕ di tenuta del modello culturale presupposto dalle costituzioni democratiche contemporanee. Essa tocca, infatti, la stessa capacitŕ dei soggetti di riconoscersi come "soggetti" a una Legge (che č la base dello Stato costituzionale contemporaneo). Compito delle brevi considerazioni che seguono č quello di indicare alcuni sintomi di questa situazione di fatto.
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9

Stanco, Enrico Angelo. "La localizzazione di Statonia : nuove considerazioni in base alle antiche fonti." Mélanges de l’École française de Rome. Antiquité 106, no. 1 (1994): 247–58. http://dx.doi.org/10.3406/mefr.1994.1847.

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10

Vezzani, Gabriele. "Tracce: Medicina di base e gruppi Balint dagli anni 1970 a oggi / Alcune note sul rapporto medicina generale/psicoterapia (1991)." PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no. 2 (May 2012): 241–48. http://dx.doi.org/10.3280/pu2012-002005.

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Abstract:
Vengono fatte alcune considerazioni sul rapporto tra medicina generale e psicoterapia, sottolineando anche la importanza della formazione dei medici di base tramite il metodo dei gruppi Balint. Questo scritto č una sintesi dell'intervento tenuto al convegno "Psichiatria e medicina di base" (Reggio Emilia, 25 gennaio 1991) Qui č preceduto da una dettagliata nota introduttiva dell'Autore in cui viene ripercorsa la storia del rinnovamento nell'assistenza sociosanitaria, e dell'attenzione allora prestata dalle amministrazioni pubbliche verso la formazione dei medici di base, a Reggio Emilia negli anni 1970-80. Questo rinnovamento, che investiva anche altri settori (welfare, igiene ambientale, psichiatria, medicina del lavoro, ospedali, scuola, ecc.), piů tardi subě un arresto, le cui cause vengono qui brevemente discusse.
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Dissertations / Theses on the topic "Considerazioni di base"

1

Novelli, Daniele. "Rilievo e restituzione della cosiddetta "Casa Colonica" a sud dell'area di Palazzo di Villa Adriana: domande aperte e considerazioni." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/17909/.

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Abstract:
La tesi “Restituzione grafica della cosiddetta Casa Colonica a sud dell’area di Palazzo di Villa Adriana” si pone l'obiettivo di fornire una documentazione digitale della cosiddetta Casa Colonica mediante un modello tridimensionale realizzato con il software 3D Leica Geosystems Cyclone e l'estrazione da questo di elaborati tecnici significativi. La struttura della tesi segue le fasi del processo che a partire dal rilievo porta alla generazione di elaborati bidimensionali di documentazione tecnica di Beni Culturali, articolandosi in tre fasi ben distinte: la prima riguarda la ricerca storica della Villa imperiale, studiando approssimativamente l’intero complesso della villa per poi approfondire il caso di studio; la seconda riguarda la fase di rilievo spiegando la metodologia di rilievo, la strumentazione utilizzata e le varie operazioni svolte per ottenere il rilievo completo sotto forma di nuvola di punti; la terza riguarda la realizzazione degli elaborati: pianta della Casa Colonica; sezione longitudinale e trasversale. Non è secondaria la parte conclusiva di studio della pianta, per verificare le dimensioni di ogni singolo ambiente riferendole alla maglia compositiva basata sull’unità di misura romana, il piede (pes).
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2

PANTINI, SARA. "Analysis and modelling of leachate and gas generation at landfill sites focused on mechanically-biologically treated waste." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2013. http://hdl.handle.net/2108/203393.

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Abstract:
Despite significant efforts have been directed toward reducing waste generation and encouraging alternative waste management strategies, landfills still remain the main option for Municipal Solid Waste (MSW) disposal in many countries. Hence, landfills and related impacts on the surroundings are still current issues throughout the world. Actually, the major concerns are related to the potential emissions of leachate and landfill gas into the environment, that pose a threat to public health, surface and groundwater pollution, soil contamination and global warming effects. To ensure environmental protection and enhance landfill sustainability, modern sanitary landfills are equipped with several engineered systems with different functions. For instance, the installation of containment systems, such as bottom liner and multi-layers capping systems, is aimed at reducing leachate seepage and water infiltration into the landfill body as well as gas migration, while eventually mitigating methane emissions through the placement of active oxidation layers (biocovers). Leachate collection and removal systems are designed to minimize water head forming on the bottom section of the landfill and consequent seepages through the liner system. Finally, gas extraction and utilization systems, allow to recover energy from landfill gas while reducing explosion and fire risks associated with methane accumulation, even though much depends on gas collection efficiency achieved in the field (range: 60-90% Spokas et al., 2006; Huitric and Kong, 2006). Hence, impacts on the surrounding environment caused by the polluting substances released from the deposited waste through liquid and gas emissions can be potentially mitigated by a proper design of technical barriers and collection/extraction systems at the landfill site. Nevertheless, the long-term performance of containment systems to limit the landfill emissions is highly uncertain and is strongly dependent on site-specific conditions such as climate, vegetative covers, containment systems, leachate quality and applied stress. Furthermore, the design and operation of leachate collection and treatment systems, of landfill gas extraction and utilization projects, as well as the assessment of appropriate methane reduction strategies (biocovers), require reliable emission forecasts for the assessment of system feasibility and to ensure environmental compliance. To this end, landfill simulation models can represent an useful supporting tool for a better design of leachate/gas collection and treatment systems and can provide valuable information for the evaluation of best options for containment systems depending on their performances under the site-specific conditions. The capability in predicting future emissions levels at a landfill site can also be improved by combining simulation models with field observations at full-scale landfills and/or with experimental studies resembling landfill conditions. Indeed, this kind of data may allow to identify the main parameters and processes governing leachate and gas generation and can provide useful information for model refinement. In view of such need, the present research study was initially addressed to develop a new landfill screening model that, based on simplified mathematical and empirical equations, provides quantitative estimation of leachate and gas production over time, taking into account for site-specific conditions, waste properties and main landfill characteristics and processes. In order to evaluate the applicability of the developed model and the accuracy of emissions forecast, several simulations on four full-scale landfills, currently in operative management stage, were carried out. The results of these case studies showed a good correspondence of leachate estimations with monthly trend observed in the field and revealed that the reliability of model predictions is strongly influenced by the quality of input data. In particular, the initial waste moisture content and the waste compression index, which are usually data not available from a standard characterisation, were identified as the key unknown parameters affecting leachate production. Furthermore, the applicability of the model to closed landfills was evaluated by simulating different alternative capping systems and by comparing the results with those returned by the Hydrological Evaluation of Landfill Performance (HELP), which is the most worldwide used model for comparative analysis of composite liner systems. Despite the simplified approach of the developed model, simulated values of infiltration and leakage rates through the analysed cover systems were in line with those of HELP. However, it should be highlighted that the developed model provides an assessment of leachate and biogas production only from a quantitative point of view. The leachate and biogas composition was indeed not included in the forecast model, as strongly linked to the type of waste that makes the prediction in a screening phase poorly representative of what could be expected in the field. Hence, for a qualitative analysis of leachate and gas emissions over time, a laboratory methodology including different type of lab-scale tests was applied to a particular waste material. Specifically, the research was focused on mechanically biologically treated (MBT) wastes which, after the introduction of the European Landfill Directive 1999/31/EC (European Commission, 1999) that imposes member states to dispose of in landfills only wastes that have been preliminary subjected to treatment, are becoming the main flow waste landfilled in new Italian facilities. However, due to the relatively recent introduction of the MBT plants within the waste management system, very few data on leachate and gas emissions from MBT waste in landfills are available and, hence, the current knowledge mainly results from laboratory studies. Nevertheless, the assessment of the leaching characteristics of MBT materials and the evaluation of how the environmental conditions may affect the heavy metals mobility are still poorly investigated in literature. To gain deeper insight on the fundamental mechanisms governing the constituents release from MBT wastes, several leaching experiments were performed on MBT samples collected from an Italian MBT plant and the experimental results were modelled to obtain information on the long-term leachate emissions. Namely, a combination of experimental leaching tests were performed on fully-characterized MBT waste samples and the effect of different parameters, mainly pH and liquid to solid ratio (L/S,) on the compounds release was investigated by combining pH static-batch test, pH dependent tests and dynamic up-flow column percolation experiments. The obtained results showed that, even though MBT wastes were characterized by relatively high heavy metals content, only a limited amount was actually soluble and thus bioavailable. Furthermore, the information provided by the different tests highlighted the existence of a strong linear correlation between the release pattern of dissolved organic carbon (DOC) and several metals (Co, Cr, Cu, Ni, V, Zn), suggesting that complexation to DOC is the leaching controlling mechanism of these elements. Thus, combining the results of batch and up-flow column percolation tests, partition coefficients between DOC and metals concentration were derived. These data, coupled with a simplified screening model for DOC release, allowed to get a very good prediction of metal release during the experiments and may provide useful indications for the evaluation of long-term emissions from this type of waste in a landfill disposal scenario. In order to complete the study on the MBT waste environmental behaviour, gas emissions from MBT waste were examined by performing different anaerobic tests. The main purpose of this study was to evaluate the potential gas generation capacity of wastes and to assess possible implications on gas generation resulting from the different environmental conditions expected in the field. To this end, anaerobic batch tests were performed at a wide range of water contents (26-43 %w/w up to 75 %w/w on wet weight) and temperatures (from 20-25 °C up to 55 °C) in order to simulate different landfill management options (dry tomb or bioreactor landfills). In nearly all test conditions, a quite long lag-phase was observed (several months) due to the inhibition effects resulting from high concentrations of volatile fatty acids (VFAs) and ammonia that highlighted a poor stability degree of the analysed material. Furthermore, experimental results showed that the initial waste water content is the key factor limiting the anaerobic biological process. Indeed, when the waste moisture was lower than 32 %w/w the methanogenic microbial activity was completely inhibited. Overall, the obtained results indicated that the operative conditions drastically affect the gas generation from MBT waste, in terms of both gas yield and generation rate. This suggests that particular caution should be paid when using the results of lab-scale tests for the evaluation of long-term behaviour expected in the field, where the boundary conditions change continuously and vary significantly depending on the climate, the landfill operative management strategies in place (e.g. leachate recirculation, waste disposal methods), the hydraulic characteristics of buried waste, the presence and type of temporary and final cover systems.
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MORREALE, Ilaria. "La segnalazione delle reazioni avverse da farmaci in oncologia: considerazioni di base e analisi dell'esperienza organizzativa e scientifica nella Regione Sicilia." Doctoral thesis, 2011. http://hdl.handle.net/10447/102357.

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Books on the topic "Considerazioni di base"

1

Chiesi, Leonardo, ed. Identità sociale e territorio. Florence: Firenze University Press, 2009. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-8453-689-1.

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Abstract:
Identità sociale e territorio. Il Montalbano presenta un lavoro di ricerca sul rapporto tra abitanti e paesaggio nella campagna toscana. Il materiale raccolto si articola in testo, immagini e video in una rappresentazione polifonica delle basi territoriali dell'identità sociale del complesso collinare del Montalbano, che si estende tra Firenze, Empoli, Prato e Pistoia. Il tema dell'identità locale territoriale è trattato nelle sue varie articolazioni. Si analizza come è organizzata la relazione tra abitanti e loro territorio, prendendo in considerazione, in particolare, la memoria storica sedimentata nei documenti e nei ricordi degli anziani, e poi analizzando la percezione dei confini e dei luoghi di riferimento che contribuiscono a formare un'immagine mentale chiara e strutturata dell'area vasta del Montalbano. Si prendono inoltre in esame gli attori sociali che contribuiscono a fare il paesaggio: coloro che a vario grado, con azioni e micro-azioni quotidiane, continuamente riproducono quella complessa figura territoriale che tanto interesse suscita in chi vive o semplicemente attraversa il Montalbano. Abbinamento editoriale: volumetto introduttivo e CD-rom
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Reports on the topic "Considerazioni di base"

1

Sarafian, Iliana. Considerazioni chiave: affrontare le discriminazioni strutturali e le barriere al vaccino covid-19 per le comunità rom in italia. SSHAP, May 2022. http://dx.doi.org/10.19088/sshap.2022.024.

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Abstract:
Questo rapporto evidenzia come le discriminazioni strutturali e l'esclusione sociale influenzino le percezioni e gli atteggiamenti nei confronti del vaccino per il COVID-19 tra le comunità rom in Italia. Uno degli obiettivi è mettere in luce il ruolo che le autorità pubbliche e le comunità possono svolgere nel sostenere l'adozione del vaccino e nel contrasto ai più ampi processi di esclusione sociale.1 Le risposte contraddittorie che lo Stato italiano ha fornito durante la pandemia di Covid-19, insieme alle forme di esclusione già in atto, hanno comportato un aumento della sfiducia delle comunità rom nei confronti delle iniziative statali, impattando anche sull’adesione alla campagna vaccinale.2 Questo documento si propone di supportare e informare le amministrazioni locali e le istituzioni sanitarie pubbliche coinvolte nell’assistenza e nei processi di inclusione delle comunità rom in Italia. Il presente documento si basa su una ricerca condotta di persona e a distanza dal novembre 2021 al gennaio 2022 in Italia con le comunità rom e sinti di Milano, Roma e Catania. Sebbene queste comunità si caratterizzino per diversità storica e per differenti forme di identità linguistica, geografica, religiosa, sono state individuate delle somiglianze nel modo in cui hanno vissuto la pandemia di COVID-19 e nelle decisioni a proposito del vaccino. Questo documento è stato sviluppato per SSHAP da Iliana Sarafian (LSE) con i contributi e le revisioni di Elizabeth Storer (LSE), Tabitha Hrynick (IDS), Marco Solimene (University of Iceland), Dijana Pavlovic (Upre Roma) e Olivia Tulloch (Anthrologica). La ricerca è stata finanziata dalla British Academy COVID-19 Recovery: G7 Fund (COVG7210058) e si è svolta presso il Firoz Lalji Institute for Africa, London School of Economics. La sintesi è di responsabilità di SSHAP.
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2

Vallerani, Sara, Elizabeth Storer, and Costanza Torre. Considerazioni chiave: equità e partecipazione nella promozione della vaccinazione per il covid-19 tra le persone razzializzate e senza documenti. SSHAP, May 2022. http://dx.doi.org/10.19088/sshap.2022.025.

Full text
Abstract:
Questo documento espone alcune considerazioni a proposito della promozione dei vaccini per il SARS-CoV-2 e delle strategie per garantirne un’equa distribuzione tra gli immigrati senza documenti residenti in Italia e, in particolare, a Roma. Quanto emerge dal caso italiano può essere in parte applicabile ad altri contesti in cui la somministrazione del vaccino è stata legata al dispositivo del “passaporto vaccinale”, ovvero il certificato COVID digitale dell'UE, in Italia Green Pass. Nell’organizzazione della campagna vaccinale alcune categorie sociali sono state identificate come “difficili da raggiungere” (hard to reach) e per cui è necessario immaginare interventi specifici.1 In questo testo si sceglie di parlare di persone razzializzate e illegalizzate poiché senza documenti per riferirsi a persone immigrate che non hanno cittadinanza, permesso di soggiorno e status di rifugiato. Questo documento esplora il contesto quotidiano delle vite delle persone illegalizzate e come l’esperienza della pandemia di COVID-19 abbia esacerbato le difficoltà che queste persone incontrano, 23 mettendo in luce il collegamento tra le vulnerabilità, consolidate ed emergenti, con la percezione dei vaccini. Si suggerisce come l’orientamento e la percezione dei vaccini si inseriscano all’interno dei contesti di vita delle persone, in cui molto spesso la priorità è data al sostentamento economico. In molti casi, l’accettazione della vaccinazione è motivata dalla necessità di continuare ad avere un lavoro retribuito piuttosto che a una preoccupazione connessa alla salute o a una fiducia nei confronti delle istituzioni sanitarie. Il seguente documento si pone l’obiettivo di esaminare come i vaccini possano essere distribuiti in modo equo e capace di aumentare la fiducia e i processi di inclusione nella società post-pandemica. Il testo si basa principalmente sulla ricerca etnografica e le testimonianze raccolte attraverso interviste e osservazioni con persone razzializzate e illegalizzate nella città di Roma, insieme a rappresentanti della società civile e operatori socio-sanitari tra dicembre 2021 e gennaio 2022. Questo documento è stato sviluppato per SSHAP da Sara Vallerani (Università di Roma Tre), Elizabeth Storer (LSE) e Costanza Torre (LSE). È stato revisionato da Santiago Ripoll (IDS, Università del Sussex), con ulteriori revisioni da parte di Paolo Ruspini (Università Roma Tre) ed Eloisa Franchi (Université Paris Saclay, Università di Pavia). La ricerca è stata finanziata dalla British Academy COVID-19 Recovery: G7 Fund (COVG7210058). La ricerca si è svolta presso il Firoz Lalji Institute for Africa, London School of Economics. La sintesi è di responsabilità di SSHAP.
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