To see the other types of publications on this topic, follow the link: Considerazioni di base.

Journal articles on the topic 'Considerazioni di base'

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the top 50 journal articles for your research on the topic 'Considerazioni di base.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Browse journal articles on a wide variety of disciplines and organise your bibliography correctly.

1

Piovan, E., A. Beltramello, M. C. Spiller, A. Benati, A. Maschio, S. Perini, and L. Rosta. "Tumori della regione pineale. È possibile una distinzione sulla base dell'iconografia?" Rivista di Neuroradiologia 2, no. 1 (February 1989): 43–53. http://dx.doi.org/10.1177/197140098900200105.

Full text
Abstract:
Gli autori prendono in considerazione il valore degli esami neuroradiologici nella diagnosi delle lesioni espansive della regione pineale. I dati riportati in letteratura vengono confrontati con l'esperienza personale (15 casi) per trarre possibili considerazioni significative per la diagnosi di oncotipo. La prima distinzione va fatta tra le lesioni intrinseche della pineale e quelle delle strutture ad essa circostanti. Inquadrando il caso con considerazioni sul sesso del paziente, la sua età, la frequenza relativa dei vari istotipi tumorali e i segni neuroradiologici rilevati con TC e RM, è possibile operare una ulteriore distinzione: — i gliomi della pineale e i pineocitomi sono molto simili tra loro. La loro origine dalle cellule pineali intrinseche (rispettivamente dagli astrociti e dai pineociti) è testimoniata dalla loro tendenza allo sviluppo di cisti e calcificazioni, reperti molto comuni nella ghiandola pineale normale. — I teratomi e i germinomi sono lesioni che prediligono i giovani maschi. I teratomi sono tumori solidi con componenti calcifiche e grassose, mentre il grasso non è presente nei germinomi che invece sono caratterizzati da un frequente coinvolgimento ependimario e soprasellare. In ogni caso, data la grande varietà di lesioni neoplastiche della regione pineale, una diagnosi differenziale affidabile è possibile solo quando la lesione sia di piccole dimensioni e la sua localizzazione anatomica possa essere precisata con ragionevole sicurezza.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

D'Aprile, P., G. R. Grande, and A. Carella. "Lesioni cistiche temporali: Correlazioni anatomo-neuroradiologiche in risonanza magnetica e criteri di diagnosi differenziale." Rivista di Neuroradiologia 5, no. 2 (May 1992): 237–46. http://dx.doi.org/10.1177/197140099200500212.

Full text
Abstract:
Gli autori sulla base di considerazioni anatomiche, delineano le caratteristiche RM delle cisti a sede temporo-paraippocampale e correlano tali reperti con la sintomatologia clinica. Sono distinte lesioni cistiche a localizzazione intra ed extraassiale sulla base di un particolare protocollo di studio RM che prevede sezioni sul piano coronale con orientamento perpendicolare al polo temporale. Gli autori, inoltre, ravvisano l'utilità del Gadolinio nel caso di lesioni intraassiali potendosi trattare di lesioni cistiche benigne o tumorali.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Morelli, Davide. "La battaglia di Pidna. Aspetti topografici e strategici." Klio 103, no. 1 (June 1, 2021): 97–132. http://dx.doi.org/10.1515/klio-2020-0304.

Full text
Abstract:
Riassunto Sulla base di nuove considerazioni, si propone la ricostruzione della battaglia di Pidna (168 a.C.) sotto l’aspetto topografico, tattico e strategico. Il luogo dello scontro individuato da N.G.L. Hammond viene confermato, ma vi sono dettagli delle fonti che fanno pensare a una diversa disposizione delle truppe. La battaglia sembra essere stata accuratamente preparata dai Romani.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

D'Onofrio, Felice. "Contraccezione e metodi ciclici naturali: considerazioni." Medicina e Morale 39, no. 1 (February 28, 1990): 93–114. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1990.1189.

Full text
Abstract:
Le recenti discussioni in tema di contraccezione sono state oggetto di una riflessione che prende spunto da un articolo pubblicato da B. Haring nel 1976, nel quale vengono espresse alcune opinioni sui metodi ciclici o naturali in base ad alcuni dati scientifici all'epoca pubblicati. Dopo un'attenta disamina della letteratura utilizzata da Haring, anche alla luce delle più recenti ricerche, l'Autore sottolinea come ancora oggi i metodi ciclici naturali sono gli unici che non hanno alcuna interferenza su i processi biologici della sfera sessuale femminile e che il presunto rischio abortivo, derivante da zigoti invecchiati, rappresenta un'ipotesi che non trova alcuna giustificazione negli stessi dati scientifici utilizzati da Haring quando, nel 1976, ha adombrato tale ipotesi nel raffronto tra metodi ciclici naturali e metodi contraccettivi. Di fronte al dilagare di tecniche che vanno sempre più manomettendo la vita, viene auspicato che i ricercatori abbiano sempre come fine il rispetto dell'uomo integrale ed i moralisti non si lascino trascinare dalla moda dei tempi che predilige una visione immanente della vita.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Mele, Vincenza, and Laura Palazzani. "Metodologia didattica in bioetica. Riflessioni e proposte in margine al documento del Comitato Nazionale per la Bioetica." Medicina e Morale 41, no. 3 (June 30, 1992): 447–68. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1992.1101.

Full text
Abstract:
Dopo una breve sintesi del documento del Comitato Nazionale per la Bioetica su "Bioetica e formazione nel sistema sanitario", l'articolo esprime alcune considerazioni in margine al documento stesso. Si evidenzia la rilevanza del tema trattato nel contesto delle nuove esigenze etiche emergenti dal rapido progresso scientifico tecnologico e la difficoltà di una proposta formativa uniforme nel contesto morale pluralistico che caratterizza la società attuale. La seconda parte prende in esame in particolare la metodologia didattica in bioetica sulla base di considerazioni teorico-filosofiche (la connessione tra metodologia e contenuto) calate nel contesto pedagogico (la connessione tra metodologia e caratteristiche dei discenti).
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Gligorov, Vladimir. "Pareto Liberals and Libertarians *." Journal of Public Finance and Public Choice 9, no. 3 (October 1, 1991): 203–11. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907345397.

Full text
Abstract:
Abstract La teoria della scelta sociale è stata criticata dai libertari, i quali hanno ripetutamente tentato di trovare soluzioni alternative ai problemi di scelta sociale. In questo lavoro viene messa in discussione la soluzione libertaria del paradosso liberale di Sen prospettata da Harel e Nitzan, sulla base di una serie di considerazioni relative all’interpretazione etica e pragmatica del ruolo dei diritti nella teoria della scelta sociale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Panero, Marcello. "Teoria dell'attaccamento e psicoanalisi. Considerazioni su patologia e terapia." SETTING, no. 29 (March 2011): 5–60. http://dx.doi.org/10.3280/set2010-029001.

Full text
Abstract:
L'articolo prende in esame l'ampia letteratura sulle implicazioni della Teoria dell'Attaccamento e dei suoi sviluppi recenti, per la diagnosi e la psicoterapia dei pazienti adulti. Vengono discusse convergenze e differenze con la teoria e la clinica psicoanalitica. Ci si sofferma sull'utilizzabilitŕ delle classificazioni e misurazioni derivanti dalla Strange Situation, dall'Adult Attachment Interview e dalla Scala della Funzione Riflessiva, e particolarmente sulle implicazioni del concetto di ‘coerenza del linguaggio' e sul significato del concetto di ‘sicurezza' nell'attaccamento e nella psicoterapia psicoanalitica. Vengono confrontati i diversi approcci di autori di area cognitivista e psicoanalitica, soprattutto circa il ruolo di "figura di attaccamento" svolto dal terapeuta. Viene infine presa in considerazione la "terapia basata sulla mentalizzazione" (Bateman e Fonagy) e la dialettica tra "sviluppo di funzioni psicologiche di base", esplorazione dei conflitti ed interpretazione.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Dogliani, Mario. "Cittadino: un modello culturale superato?" QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 3 (September 2011): 19–27. http://dx.doi.org/10.3280/qg2011-003003.

Full text
Abstract:
Quella che caratterizza la nostra epoca č una situazione di fatto, nuova, che sembra incidere profondamente sulla possibilitŕ di tenuta del modello culturale presupposto dalle costituzioni democratiche contemporanee. Essa tocca, infatti, la stessa capacitŕ dei soggetti di riconoscersi come "soggetti" a una Legge (che č la base dello Stato costituzionale contemporaneo). Compito delle brevi considerazioni che seguono č quello di indicare alcuni sintomi di questa situazione di fatto.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Stanco, Enrico Angelo. "La localizzazione di Statonia : nuove considerazioni in base alle antiche fonti." Mélanges de l’École française de Rome. Antiquité 106, no. 1 (1994): 247–58. http://dx.doi.org/10.3406/mefr.1994.1847.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Vezzani, Gabriele. "Tracce: Medicina di base e gruppi Balint dagli anni 1970 a oggi / Alcune note sul rapporto medicina generale/psicoterapia (1991)." PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no. 2 (May 2012): 241–48. http://dx.doi.org/10.3280/pu2012-002005.

Full text
Abstract:
Vengono fatte alcune considerazioni sul rapporto tra medicina generale e psicoterapia, sottolineando anche la importanza della formazione dei medici di base tramite il metodo dei gruppi Balint. Questo scritto č una sintesi dell'intervento tenuto al convegno "Psichiatria e medicina di base" (Reggio Emilia, 25 gennaio 1991) Qui č preceduto da una dettagliata nota introduttiva dell'Autore in cui viene ripercorsa la storia del rinnovamento nell'assistenza sociosanitaria, e dell'attenzione allora prestata dalle amministrazioni pubbliche verso la formazione dei medici di base, a Reggio Emilia negli anni 1970-80. Questo rinnovamento, che investiva anche altri settori (welfare, igiene ambientale, psichiatria, medicina del lavoro, ospedali, scuola, ecc.), piů tardi subě un arresto, le cui cause vengono qui brevemente discusse.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
11

Peroni, Antonia. "Considerazioni sulla fondazione teoretica per l’etica infermieristica." Medicina e Morale 52, no. 6 (December 31, 2003): 1213–31. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2003.660.

Full text
Abstract:
L’etica in ambito infermieristico riveste da sempre grande importanza per la peculiare natura disciplinare dell’infermieristica. Proprio per questo l’etica viene variamente interpretata e trattata all’interno del sapere infermeiristico in relazione ai diversi approcci disciplinari ed interpretazioni da parte dei docenti. In questo lavoro non si intende disquisire sulle diverse correnti etiche oggi variamente presenti nella comunità scientifica, bensì fare una panoramica sulle diverse concezioni con le quali si interpreta l’etica in campo infermieristico. Fondamentalmente esse si possono ricondurre a tre filoni principali: l’etica come filosofia, l’etica come norma e l’etica come assistenza, quest’ultima a sua volta articolata in due oreintamenti, l’etica in relazione a “teorie e modelli infermiersitici” e l’etica del “prendersi cura”. In realtà si evince che tutti gli orientamenti proposti hanno in sé dei limiti poiché sviluppare l’etica infermieristica secondo un orientamento significa tendere a sviluppare un atteggiamento categoriale, interpretato, con il rischio di non andare alla radice della questione etica nell’intento di riconoscere la peculiarità di ogni essere umano. Si conclude affermando la ricchezza e l’importanza delle diverse concezioni etiche per la professione infermieristica ma non senza aver sviluppato gli elementi che costituiscono la base della fenomenologia etica e cioè la Legge Morale Naturale, la Coscienza e la Moralità. Perché un infermiere possa esercitare con competenza la sua professione deve sviluppare gli elementi della moralità, in particolare la coscienza etica. Soltanto a queste condizioni egli potrà essere in grado di vivere pienamente la dimensione etica del suo servizio riconoscendo i problemi e dilemmi etici nella quotidianità del suo lavoro nel tentativo di rispondere secondo gli orientamenti che riterrà più conformi alla sua natura etica ma sempre nel rispetto della intrinseca “valorialità” della persona umana.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
12

Malcevschi, Sergio. "Reti ecologiche polivalenti ed alcune considerazioni sui sistemi eco-territoriali." TERRITORIO, no. 58 (September 2011): 54–60. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-058008.

Full text
Abstract:
Le reti ecologiche polivalenti esprimono la morfologia che il sistema eco-paesaggistico-territoriale dovrŕ assumere per ottimizzare l'adattamento del sistema uomoambiente nei confronti degli scenari critici futuri. Esse associano i temi della biodiversitŕ e dei servizi ecosistemici attivi al contenimento degli impatti ambientali potenzialmente negativi attraverso lo sfruttamento ottimale delle opportunitŕ del sistema eco-territoriale. Si inseriscono nei processi decisionali che accompagnano la pianificazione territoriale proponendosi come infrastruttura prioritaria accanto alle altre tradizionalmente considerate (trasportistiche, energetiche) e come scenario di riferimento sul medio periodo in sede di Vas. Una rete di questo tipo deve garantire un'adeguata base per la biodiversitŕ, partendo dallo scheletro di Natura 2000 e dal sistema dei Parchi, ma deve poi saper utilizzare le matrici intermedie, integrando ad esempio quanto previsto dalle nuove politiche per un'agricoltura multifunzionale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
13

Fornari, Mara. "Logiche e forme dell'esclusione. Un percorso storico-concettuale." SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), no. 41 (September 2011): 73–84. http://dx.doi.org/10.3280/las2011-041006.

Full text
Abstract:
Razzismo e schiavitů sono fenomeni appartenenti ai processi socioculturali occidentali ed esprimono una logica identitaria esclusiva. Nella societÀ contemporanea sono in fase di graduale riaffermazione ed č da tale constatazione che prende le mosse questo saggio, il cui obiettivo consiste nello sviluppare alcune considerazioni sull'evoluzione storico-filosofica del concetto di razzismo - a partire dalle riflessioni di Joseph Arthur de Gobineau (1816- 1882)e Julius Evola (1898-1974) - al fine di mostrare come esso sia alla base di un nuovo tentativo di divisione della societÀ e degli individui, tramite la quale la progressiva emersione di nuove forme di schiavismo tende a essere facilitata.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
14

Lenzi, Leonardo. "Uno sfondo etico-antropologico per la presa in carico del disabile grave." CHILD DEVELOPMENT & DISABILITIES - SAGGI, no. 3 (April 2012): 9–15. http://dx.doi.org/10.3280/cdd2010-003002.

Full text
Abstract:
Il presente contributo si propone di: 1) esaminare le principali questioni etiche relative al trattamento e alla cura della persona gravemente disabile, confrontandosi con le difficoltŕ di tipo economico, strutturale e programmatico che essi incontrano; 2) discutere dal punto di vista etico, sulla base di tali considerazioni, il cosiddetto Ashley Treatment, come caso significativo rispetto ai valori in gioco; 3) proporre scenari futuri della relazione di cura del disabile alla luce della maggiore diffusione della PGD e dei progressi della terapia genica; 4) evidenziare i presupposti e le possibili ricadute antropologiche di tali questioni e indicare il contributo offerto dall'antropologia cristiana.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
15

Cassatella, Antonio. "Situazioni giuridiche soggettive e status militare." DIRITTO COSTITUZIONALE, no. 1 (March 2022): 95–116. http://dx.doi.org/10.3280/dc2022-001005.

Full text
Abstract:
Il saggio è dedicato all'analisi delle posizioni giuridiche soggettive del militare in servizio, da vagliare in rapporto ai limiti del potere decisionale dei superiori gerarchici. Si distinguono posizioni di diritto soggettivo ad esercizio condizionato e posizioni di interesse legittimo, oltre ad interessi di mero fatto. La qualificazione è necessaria al fine di stabilire la profondità del sindacato del giudice amministrativo sul contenuto delle decisioni. Sulla base della casistica esaminata, si formulano alcune considerazioni finali sulle caratteristiche del sindacato. Si reputa che l'attuale disciplina, per quanto finalizzata a garantire l'efficienza degli apparati militari, non sia del tutto coerente con i principi desumibili dagli artt. 24, 52 e 97 Cost.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
16

Caudana, R., A. Beltramello, M. Cassini, M. Pregarz, R. Cerini, and G. F. Pistolesi. "La «logica» del coinvolgimento del rachide cervicale nell'artrite reumatoide." Rivista di Neuroradiologia 6, no. 2 (May 1993): 185–200. http://dx.doi.org/10.1177/197140099300600211.

Full text
Abstract:
Nell'ambito delle numerose possibilità di localizzazione articolare dell'artrite reumatoide, il coinvolgimento del rachide cervicale presenta aspetti peculiari legati soprattutto alle conseguenze della instabilità articolare sul contenuto mielo-radicolo-midollare. Nella valutazione diagnostica è pertanto oggi indispensabile l'apporto della risonanza magnetica che va ad integrare lo spettro informativo relativo al contenente osseo, fornito dalla radiologia convenzionale e dalla tomografia assiale computerizzata. Sulla base di tali considerazioni, gli autori propongono una metodologia di studio che prevede la utilizzazione integrata di tali indagini diagnostiche, sottolineando l'importanza dello studio dinamico del rachide in flesso-estensione. Successivamente, vengono analizzate le tappe del coinvolgimento reumatoide del rachide cervicale, allo scopo di fornire gli elementi che consentano di comprendere la logica di svolgimento di tale invalidante artronatia infiammatoria
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
17

Perini, Antonella. "Gli effetti del COVID-19 sul turismo tra incertezza delle regole e nuove traiettorie. Alcune considerazioni sul decreto "Rilancio"." RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no. 30 (September 2020): 61–86. http://dx.doi.org/10.3280/dt2020-030006.

Full text
Abstract:
Il contributo parte dalla considerazione che il turismo è tra i settori più gravemente colpiti dalla crisi economica seguita alla pandemia da COVID-19 e analizza le misure assunte a sostegno del settore, distinguendo tra misure per la sopravvivenza di persone e imprese e misure strutturali per il rilancio del settore. Infine, cerca di individuare un minimo denominatore che possa essere alla base della trasformazione necessaria in direzione di un turismo più sostenibile.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
18

Scarano, Gianluca. "Sindacato e cambiamento tecnologico nella piccola e media impresa italiana. Un'indagine sul Veneto." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 163 (August 2022): 249–68. http://dx.doi.org/10.3280/sl2022-163013.

Full text
Abstract:
Questo contributo si concentra sul ruolo dei sindacati nel contesto dell'implementazione delle tecnologie legate a "Industria 4.0" a livello delle PMI. A tal proposito, sono state condotte interviste a rappresentanti sindacali di alcune imprese del settore metalmeccanico del Veneto, sia a livello di impresa che di terri-torio. Le evidenze sono state organizzate sulla base di tre dimensioni: adattamento delle imprese rispetto ai cambiamenti provenienti dall'ambiente esterno; compe-tenze dei dipendenti; atteggiamento e supporto del management e della proprietà. I risultati mostrano come ci sia un legame tra prospettive dell'innovazione tecnologica e futuro delle strategie contrattuali sul territorio. Ulteriori considerazioni chiamano in causa la debolezza dei processi formativi, la scarsa pianificazione e condivisione delle scelte aziendali.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
19

Latorre Romero, Amparo. "Abiezione nell’arte postmoderna come risultato di una cultura post-traumatica." Boletín de Arte, no. 38 (October 31, 2017): 109–16. http://dx.doi.org/10.24310/bolarte.2017.v0i38.3364.

Full text
Abstract:
Obiettivo di questo articolo è identificare gli elementi che permettono di costruire un punto di vista storico-artistico e critico a partire dall’Olocausto fino ad arrivare alla questione dell’abietto. Se il concetto di abietto è stato, nel corso del Novecento, sia nella storia dell’arte che nell’estetica o nella semiotica, alla base del superamento dei limiti simbolici, psichici e culturali, per tentare di trasgredire o di perturbare i sistemi identitari sia individuali che collettivi, nell’abiezione nell’arte tali questioni si presentano in form estremamente originali. Lo studio cerca dunque di dimostrare, anche attraverso una linea teorica che Julia Kristeva ha trattato nel suo libro Pouvoirs de l’horreur, che il discorso si costruisce su concetti e poetiche connessi all’abiezione. Partendo da queste considerazioni sarà interessante riconoscere la presenza di immagini dell’abietto.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
20

Bocci, Fabio. "L'impatto della pandemia COVID-19 su adolescenti e adulti Considerazioni pedagogiche su un "appuntamento mancato"." PSICOBIETTIVO, no. 3 (December 2021): 95–111. http://dx.doi.org/10.3280/psob2021-003006.

Full text
Abstract:
Il COVID-19 ha messo a dura prova la popolazione con un impatto rilevante su bambini e adolescenti. Per questi ultimi, nel nostro paese, le ricerche hanno focalizzato l'attenzione sulle conseguenze derivanti dal prolungato distanziamento sociale, evidenziando l'emergere di varie forme di disagio psicologico, mentre a livello mediale la didattica a distanza (DAD) è stata indicata come la causa di questo malessere. Sulla base di tali premesse, l'autore propone una riflessione non tanto sugli adolescenti quanto sul ruolo giocato dagli adulti nello sfruttare (o meno) questo tempo sospeso per interrogarsi su alcune questioni fondamentali che li interpellano quali figure di riferimento autorevoli. L'ipotesi è che si sia persa una occasione a causa della eccessiva cristallizzazione dei discorsi proprio intorno alla DAD.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
21

Artusi, Marco, and Andrea Maurizzi. "Le nuove frontiere del marketing politico: Internet come strumento di costruzione e gestione del consenso." MERCATI & COMPETITIVITÀ, no. 3 (September 2010): 75–96. http://dx.doi.org/10.3280/mc2010-003007.

Full text
Abstract:
Questo articolo si concentra sulle applicazioni digitali nella comunicazione politica e nello sviluppo del consenso, partendo dal presupposto che sia necessario superare la concezione di Internet come semplice mezzo di comunicazione di massa, ma che que- sto vada analizzato come strumento sociale di acquisizione, attivazione e coinvolgimento di persone attorno ad un movimento o idea politica. Le evoluzioni in senso sociale in atto nella Rete Internet stanno portando ad un'integrazione tra reale e virtuale, e stanno rendendo Internet una rappresentazione sempre piů fedele della realtÀ e delle reti sociali dei diversi soggetti: da qui nasce una grande opportunitÀ di costruzione del consenso. Sulla base di queste considerazioni, viene elaborato un modello di comunicazione politica in Internet, integrato nel processo di marketing politico ed articolato nelle fasi di acquisizione, attivazione e difesa. Il modello č basato sulla significativa esperienza di Barack Obama.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
22

Luker, Rodney. "Trustee's discretion and trustee's removal. An Australian decision (Re Owies v JJE Nominees PTY Ltd, 20 luglio 2022)." N° 1 (gennaio-febbraio), no. 1 (February 2, 2023): 60–65. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2023.238.

Full text
Abstract:
The author's viewThe Supreme Court of Victoria is prepared to scrutinise whether, in exercising its discretion, real and genuine consideration was provided by the trustee by way of it informing itself about the various circumstances of beneficiaries and will order the removal of a trustee where its discretion had not been exercised upon real and genuine consideration. Tesi La Corte Suprema dello stato australiano di Victoria ritiene di dovere valutare se il trustee, dovendo esercitare la propria discrezionalità, si è informato circa le condizioni dei beneficiari e ordina la rimozione del trustee che non ha esercitato un potere discrezionale sulla base di considerazioni attinenti alla realtà e non influenzate da conflitti.  
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
23

Mestelman, Stuart. "Corrective Taxes and Uniform Standards: Different Policies and Different Targets*." Journal of Public Finance and Public Choice 5, no. 1 (April 1, 1987): 27–44. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907117525.

Full text
Abstract:
Abstract Gli economisti hanno spesso sostenuto che, per ragioni di efflcienza, le imposte dovrebbero sostituire i controlli diretti (standards) al fine di modificare l’allocazione di risorse derivante dal fallimento del mercato.Mediante un semplice modello di equilibrio parziale si esaminano gli effetti alternativi dell’imposizione e dei controlli diretti sulle attività di un’industria che genera inquinamento. Si dimostra la validità della tesi tradizionale circa gli effetti delle imposte. Sono, inoltre, ottenuti nuovi risultati con riferimento ai controlli diretti. Mentre si conferma che le imposte sono preferibili ai controlli diretti sulla base di considerazioni di benessere (dato che i benefici netti sono maggiori in caso d’imposizione), i controlli diretti possono talvolta dar luogo a risultati inferiori a quelli che si verificherebbero qualora non vi fosse alcun intervento.Queste conclusioni valgono sia per mercati perfettamente concorrenziali, sia per mercati che non lo sono.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
24

Razzolini, Orsola, Dario Andreutto, Daniele Michelli, and Tiziana Sorbello. "Il multiservizi nell'esperienza della Commissione di garanzia." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 172 (February 2022): 731–47. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2021-172015.

Full text
Abstract:
Il contributo, dedicato alla memoria di Lauralba Bellardi, esamina l'esperienza della Commissione di garanzia nel settore del multiservizi domandandosi se essa possa offrire qualche suggerimento o spunto utile al problema della corretta perimetrazione delle categorie contrattuali dei contratti collettivi e del dumping salariale, innescato specialmente dal ccnl multiservizi. L'analisi delle delibere della Commissione consente di rilevare come, in linea generale, la determinazione del campo di applicazione delle discipline contrattuali che regolano l'esercizio del diritto di sciopero nei diversi servizi pubblici essenziali (dichiarate idonee) avvenga sulla base di criteri oggettivi, non soggettivi/volontaristici. Il multiservizi, in particolare, è sia destinatario di una disciplina ad hoc di carattere residuale, sia soggetto alla disciplina che regola il servizio principale a cui risulta strumentale. Sono considerati, a titolo esemplificativo, i casi del trasporto aereo, della sanità e dell'igiene ambientale, che presenta alcune specifiche problematiche. Nel paragrafo conclusivo sono svolte alcune brevi considerazioni sul recente art. 49, d.l. 77/2021 che ha modificato la tutela dei lavoratori nel subappalto pubblico.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
25

Ferrari, Silvia. "La fonte nascosta: inventio e dissonanza tra Paulhan, Desnos e Hopper." ENTHYMEMA, no. 28 (January 1, 2022): 145–59. http://dx.doi.org/10.54103/2037-2426/15877.

Full text
Abstract:
L’articolo intende partire dal concetto di automatismo insito nel luogo comune, inteso nella sua accezione più ampia, per enucleare alcuni punti fondamentali della riflessione di Jean Paulhan, direttore della NRF negli anni centrali del Novecento, anche alla luce del contributo di Henri Meschonnic in relazione al proverbio in quanto atto linguistico caratterizzato da ri-enunciabilità. Le considerazioni sul ritmo che ne conseguono, già sfruttate dalle sperimentazioni linguistiche di Paulhan e da dadaisti e surrealisti, vanno nella direzione di riscoprire il côté intersoggettivo che, quale fonte nascosta alla base del luogo comune, permette anche di mettere in discussione e rivitalizzare i cliché stessi. Rielaborazione che funziona da specola nei confronti dei pregiudizi e degli automatismi nascosti nel linguaggio. Verranno così evidenziati i punti di contatto tra la fonte nascosta che sostanzia il luogo comune, il défigement operato da Robert Desnos e le tele di Edward Hopper.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
26

Pikor, Wojciech. "Skuteczność przepowiadania prorockiego w świetle Ez 24,15-27." Verbum Vitae 2 (December 14, 2002): 31–47. http://dx.doi.org/10.31743/vv.1332.

Full text
Abstract:
L’articolo cerca di approfondire la questione dell’efficacia della predicazione profetica e, in modo particolare, delle azioni compiute dai profeti a scopo comunicativo. Il problema viene affrontato sulla base dell’attività profetica di Ezechiele, della quale vengono esaminati i suoi gesti legati all’assedio e alla caduta di Gerusalemme (Ez 24,15-27). Dopo aver presentato la tensione tra parola e silenzio nella profezia ezecheliana, si passa ai gesti significativi che prima vengono considerati dal punto di vista del genere letterario e poi nel contesto letterario del libro di Ezechiele. In seguito si offre l’interpretazione del passaggio del profeta dalla parola al silenzio e poi dal silenzio alla parola dopo la morte di sua moglie. Nella parte finale si arriva ad alcune considerazioni conclusive. L’efficacia della predicazione profetica dipende non dalla reazione del pubblico, ma dalla sottomissione del profeta al dono e al dovere della comunicazione. In questa missione ogni vicenda e azione, ogni parola e gesto, sono cariche di una valenza di profezia.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
27

Jones, Mark Wilson. "Principles of design in Roman architecture: the setting out of centralised buildings." Papers of the British School at Rome 57 (November 1989): 106–51. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200009119.

Full text
Abstract:
CRITERI PROGETTUALI NELLA ARCHITETTURA ROMANAE'ampiamente riconosciuto come la tecnica progettuale degli edifici romani antichi prevedesse una valutazione tanto delle proporzioni che delle dimensioni. L'elemento della proporzione è stato generalmente considerato come più importante e la questione della dimensione relegata in un ruolo di supporto, ritenuto interessante solo nella misura in cui il rapporto tra le dimensioni viene a creare una relazione di proporzioni. Questo lavoro cerca di comprendere l'importanza della dimensione come criterio progettuale a se' stante, studiando lo sviluppo delle piante relative ad un gruppo di edifici confrontabili tra loro. Vengono prese in considerazione anche un certo numero di fonti scritte particolarmente significative.La discussione è divisa in tre parti. La prima parte analizza le piante di un gruppo di edifici a pianta centrale, di grandi dimensioni, isolati, semplici, ben conservati, situati a Roma o nelle vicinanze e datati tra il 100 a.C. ed il 500 d.C, molti dei quali ispezionati nuovamente allo scopo. L'importanza della dimensione è messa in evidenza dal fatto che quasi tutti gli edifici in questione sviluppano piante che si possono associare a multipli di base 10, 12, e talora 16. Gli architetti sembrano essersi preoccupati di fissare tali dimensioni in modo da stabilire un limite importante nella progettazione di un edificio.La seconda parte esamina i motivi presupposti dai criteri visti operare nella pratica. Questi sorgono sia da considerazioni di carattere concreto, quali esigenze di praticità o propositi di imitazione, sia dal principio teorico della dimensione come fondamento della progettazione, secondo il concetto greco di symmetria. La terza parte cerca di considerare i risultati esposti finora nel contesto della progettazione di un edificio come coerente insieme tridimensionale. La scelta di una dimensione complessiva appropriata sembra avere esercitato una certa influenza sul modo in cui la progettazione di un edificio era scomposta ed elaborata con l‘ausilio di aritmetica e geometria.Come conclusione risulta che la dimensione in quanto tale appare come una delle caratteristiche fondamentali di un edificio romano, piuttosto che come semplice funzione dei rapporti di proporzione.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
28

Policicchio, Nicola. "Gruppi e migrazioni." GRUPPI, no. 1 (October 2020): 134–51. http://dx.doi.org/10.3280/gruoa1-2020oa10489.

Full text
Abstract:
L'incontro con lo straniero reca con sé la conoscenza di aspetti nuovi, ma anche sentimenti di inquietudine. L'esperienza migratoria porta ad accogliere al proprio interno contraddizioni, conflitti e ambivalenze, a volte sofferenza e traumi. Questi sono processi individuali e collettivi che agiscono sia sul piano consapevole che inconscio.Quando l'incontro avviene durante un periodo di crisi del contesto, le variabili esterne avranno un'influenza maggiore sulla qualità delle relazioni nel mondo esterno e sull'integrità dell'identità dei soggetti. Queste interazioni possono causare conflitti forti e pericolosi. Attraverso il riferimento ad alcuni concetti di base provenienti dalla teoria della psicodinamica dei gruppi, l'autore prova a indicare alcuni sentieri di pensiero utili ad attraversare questi territori dell 'esistenza. Alcune considerazioni sono orientate a esplorare l'esperienza delle accoglienze per richiedenti asilo e rifugiati. L'autore suggerisce infine come un modo di pensare orientato ai gruppi possa essere efficace nell'affrontare le sfide della crisi contemporanea e interagire positivamente con i cambiamenti derivanti dall'influenza dei flussi migratori.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
29

Rowe, Isaline, Marco Chiaravalli, and Alessandra Boletta. "Difetti nel metabolismo del glucosio nel rene policistico: primi studi e prospettive future." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 25, no. 2 (December 6, 2013): 172–79. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2013.1032.

Full text
Abstract:
Il rene policistico autosomico dominante (ADPKD) è una malattia genetica molto comune, caratterizzata dalla formazione di cisti in entrambi i reni. Diverse considerazioni circa i meccanismi genetici e molecolari che stanno alla base della formazione delle cisti in questa malattia sono ancora controverse, ma c'è oggi un ampio consenso sul fatto che la ADPKD sia dovuta alla perdita di funzionalità di uno dei due geni mutati nella malattia, PKD1 o PKD2. In questo breve articolo parleremo in particolare di due aspetti: 1) cercheremo di dare una panoramica sullo stato dell'arte di quanto a oggi compreso sulle basi genetiche e molecolari della malattia, cercando di fornire una visione integrata dei diversi modelli di cistogenesi proposti; 2) forniremo una descrizione dettagliata e un'ampia discussione sui recenti risultati riportati dal nostro laboratorio su un difetto a livello del metabolismo del glucosio nella ADPKD e sulle sue potenziali implicazioni terapeutiche, evidenziando anche la necessità di un'ulteriore validazione dei nostri risultati in altri modelli animali di malattia a esordio tardivo e a progressione lenta.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
30

Venturini, Alfonso. "l cinema a Firenze durante la seconda guerra mondiale." MONDO CONTEMPORANEO, no. 3 (April 2011): 25–54. http://dx.doi.org/10.3280/mon2010-003002.

Full text
Abstract:
L'autore, raccogliendo i dati sui film proiettati a Firenze dal 10 giugno 1940 all'agosto del 1944, fornisce un quadro dell'attivitŕ cinematografica di una grande cittŕ durante il periodo bellico, considerando sia le sale commerciali che le attivitŕ delle organizzazioni ricreative fasciste, offrendo statistiche sulle sale attive, sui film proiettati, divisi secondo il paese di origine, e una classifica dei film piů visti in base ai giorni di programmazione. I dati sulla programmazione, assunti come indice di popolaritŕ e di visibilitŕ, permettono di valutare i favori del pubblico, il quale continua a privilegiare il cinema americano e a rifiutare quello tedesco, nonostante le campagne propagandistiche contrarie. Inoltre, attraverso questi dati, si possono trarre considerazioni sull'accoglienza dei film italiani: l'opinione pubblica risponde positivamente ad un'industria cinematografica nazionale, capace di offrire una varietŕ di generi diversi, e non solo «telefoni bianchi». Per quanto riguarda i film italiani a carattere propagandistico, il favore del pubblico cambia nel corso del periodo bellico: l'interesse iniziale viene meno quando le sorti della guerra volgono al peggio.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
31

Allegro, Gianni. "Considerazioni tassonomiche su Pterostichus (Oreophilus) flavofemoratus (Dejean, 1828) e P. (O.) pinguis (Dejean, 1828) (Coleoptera Carabidae Pterostichini)." Bollettino della Società Entomologica Italiana 153, no. 1 (April 30, 2021): 23–37. http://dx.doi.org/10.4081/bollettinosei.2021.23.

Full text
Abstract:
Sulla base dell’analisi dei caratteri morfologici esterni e dei genitali maschili di numerosi individui distribuiti sull’intero areale, Pterostichus pinguis viene riconosciuto specie valida e separata da P. flavofemoratus, concordemente con le descrizioni originali di Dejean (1828). P. flavofemoratus è distribuito a destra del solco vallivo della Dora Baltea, dal Canavese alla Val Grande di Lanzo (Alpi Graie), mentre P. pinguis è presente a sinistra del solco, nel distretto Monte Rosa/Biellese fino alla Val Formazza (Alpi Pennine e Lepontine occidentali).
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
32

Bianchi, Viola. "Un’edizione milanese della traduzione in latino dei 'Sepolcri' di Ippolito Pindemonte." Prassi Ecdotiche della Modernità Letteraria, no. 7 (December 7, 2022): 297–319. http://dx.doi.org/10.54103/2499-6637/19271.

Full text
Abstract:
Presso la Veneranda Biblioteca Ambrosiana si conserva l’epistolario del letterato milanese Felice Bellotti (1786-1858), all’interno del quale si trova attestazione di un progetto editoriale attuato insieme a Camillo Ugoni per la pubblicazione della princeps, postuma, di una traduzione latina in esametri dei Sepolcri di Ippolito Pindemonte, realizzata da Gerolamo Federico Borgno negli anni Dieci dell’Ottocento ed edita da Resnati nel 1843. L’indagine presentata in questo scritto ha alla base una riflessione sulla possibilità di considerare realmente autoriale la traduzione stampata, alla luce del fatto che in tipografia non giunse l’autografo originale, bensì una trascrizione contenente numerose modifiche introdotte da Bellotti e Ugoni, i quali, tuttavia, pubblicarono il testo con il solo nome di Federico Borgno. I due curatori dell’edizione portarono in primo piano la propria lettura del testo, diversa a seconda della sensibilità testuale di ciascuno. Sono quindi formulate alcune considerazioni riguardanti la traduzione, e in particolare il difficile equilibrio fra la necessaria – ma non sempre rispettata – fedeltà al testo originale e le esigenze stilistiche e prosodiche, trattandosi di una versione poetica.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
33

Ferrara, Silvia, and Diego Cristiani. "Il geroglifico cretese: nuovi metodi di lettura (con una nuova proposta di interpretazione del segno 044 i)." Kadmos 55, no. 1-2 (May 24, 2016): 17–36. http://dx.doi.org/10.1515/kadmos-2016-0002.

Full text
Abstract:
Abstract In base a recenti analisi dei sigilli in pietra iscritti nel sistema di scrittura geroglifico cretese, ancora indecifrato, si puo proporre una nuova ipotesi di interpretazione della funzione di alcuni segni. Alcuni elementi che erano stati considerati come simboli decorativi sono stati re-interpretati, invece, come elementi semantici del repertorio geroglifico cretese. Nel valutare l’attendibilita di questa ipotesi a livello sistemico, proponiamo di attribuire ad alcuni segni del repertorio una funzione logografica, sottolineata dall’uso di filler decorativi che sembrano isolarne la posizione all’interno di una sequenza di sillabogrammi. Come esempio sotteso a questa metodologia, si e rivelata istruttiva una computazione statistica delle attestazioni del segno 044 i soprattutto per gli esempi integrati nelle sequenze ripetute fino ad oggi interpretate come ‘formule’. Alla luce di queste considerazioni, offriamo una nuova interpretazione dell’iconografia di questo segno. Dagli inizi degli studi sul geroglifico, il segno 044 i e stato associato alla rappresentazione di una ‘cazzuola’ (‘trowel’). Qui invece dimostriamo come sia piu plausibile e coerente associarlo alla raffigurazione del cosiddetto Petschaft, una forma funzionale e sofisticata di sigillo a una faccia, utilizzata in un periodo in cui il sistema amministrativo era basato sulla rendicontazione delle attivita attraverso l’uso di sigilli impressi su cretule d’argilla.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
34

Manicardi, Luciano. "La volontŕ." RUOLO TERAPEUTICO (IL), no. 119 (March 2012): 19–43. http://dx.doi.org/10.3280/rt2012-119003.

Full text
Abstract:
Manicardi prende spunto da riflessioni di autori diversi per affrontare il tema della volontŕ, dimensione antropologica fondamentale che nell'epoca del "tutto e subito" e senza sforzo č stata relegata nel dimenticatoio, lasciando campo libero a fatalismi e determinismi. Essa ha a che fare sia con la parte razionale che con quella emotiva e spirituale dell'uomo. Poiché implica l'individuazione di una meta e dei mezzi per raggiungerla, non puň prescindere da un pensiero e da considerazioni etiche. Ma volontŕ significa anche coerenza: per volersi soggetti etici o spirituali, bisogna essere disposti a pagarne il prezzo. La volontŕ attiva la responsabilitŕ dell'uomo, cioč lo chiama al compito di governare la propria vita e di non lasciarsi governare dagli altri o dagli eventi. Puň essere definita l'organo spirituale del futuro, cosě come la memoria č l'organo spirituale del passato. Infatti per compiere realizzazioni umane importanti occorre essere disposti a portare la responsabilitŕ del passato e assumersi la responsabilitŕ di dare forma al futuro. Volere significa promettere e la volontŕ che promette crea la fiducia che č alla base dei legami. Poiché amare č volere la vita dell'altro, l'amore puň essere considerato la volontŕ unificante ultima.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
35

Tollison, Robert D., and Richard E. Wagner. "Social Cost, Rent Seeking, and Smoking: A Public Choice Perspective." Journal of Public Finance and Public Choice 6, no. 3 (October 1, 1988): 171–86. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907344541.

Full text
Abstract:
Abstract La distinzione tra costi sociali e personali è essenziale per una corretta comprensione dei numerosi problemi economici attinenti al fumo ed alla tassazione e regolamentazione dei prodotti a base di tabacco.Uno dei temi primari della Public Choice è che i processi politici si conformano alla logica economica e pertanto i risultati politici effettivi possono avere connessioni molto tenui con le usuali raccomandazioni degli economisti circa l’internazionalizzazione dei costi esterni.Le discussioni sull’argomento hanno ignorato il lato del beneficio, trascurando quindi di considerare che i benefici complessivi del fumo per i fumatori superano i costi totali che essi sopportano, ivi compresi i rischi riguardanti la salute.In realtà, se si potesse convenire sul fatto che il costo sociale del fumo è pari a zero, si potrebbe sostenere che il dibattito sia stato alimentato più da considerazioni di rent seeking che di efficienza economica, in linea con quanto suggerito dalla Public Choice. I produttori di tabacco sono molto chiaramente quelli interessati a resistere alle pressioni in favore dell’imposizione e della regolamentazione, i cui ispiratori sono invece coloro che preferiscono bilanci in espansione e, in generale, un maggior intervento pubblico.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
36

Pavesi, Maurizio. "RIDEFINIZIONE DEL GENERE PRIONIOMUS JEANNEL, 1937 E DESCRIZIONE DI PRIONIOMUS CASSIOPAEUS N. SP. DELL’ISOLA DI KÉRKYRA (GRECIA, ISOLE IONIE) (COLEOPTERA, CARABIDAE)." Fragmenta Entomologica 42, no. 2 (December 31, 2010): 415. http://dx.doi.org/10.4081/fe.2010.213.

Full text
Abstract:
<em>Corcyranillus</em> <em>abnormis</em> (J. Sahlberg, 1900) e <em>Prioniomus moczarski</em>i Jeannel, 1937, specie tipo dei rispettivi generi, vengono studiati criticamente su materiale recentemente raccolto e comparati con altre specie inedite. In base a tale studio viene proposta la sinonimia tra i generi <em>Corcyranillus</em> Jeannel, 1937 e <em>Prioniomus</em> Jeannel, 1937, descritti nel medesimo lavoro; l’autore, quale Primo Revisore, seleziona <em>Prioniomus</em> come nome valido e gli assegna la priorità su <em>Corcyranillus</em>. <em>Turkanillus</em> Coiffait, 1956 (specie tipo <em>T. strinatii</em> Coiffait, 1956), dell’Anatolia nord-occidentale, viene ugualmente considerato sinonimo di <em>Prioniomus</em>. Viene ridefinito il genere <em>Prioniomus</em>, considerato sister group e vicariante orientale di <em>Anillus</em> Jacquelin du Val, 1851, e brevemente discussi i caratteri derivati presenti in ciascuno. Viene descritto <em>Prioniomus</em> <em>cassiopaeus</em> n. sp. dell’isola di Kérkyra. Vengono infine brevemente ridescritte le due specie di <em>Prioniomus</em> già conosciute di Kérkyra, con alcune note su località e habitat di rinvenimento, e considerazioni sulla distribuzione generale degli Anillina nell’isola.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
37

Andreula, C. F., and A. Carella. "Malattie metastatiche dell'encefalo." Rivista di Neuroradiologia 4, no. 3_suppl (December 1991): 101–13. http://dx.doi.org/10.1177/19714009910040s320.

Full text
Abstract:
La ricerca di metastasi cerebrali in pazienti con anamnesi oncologica positiva avviene mediante l'utilizzo di metodiche avanzate quali la TC e la RM. Il confronto tra le due metodiche si impone per la scelta dell'esame da eseguire, per la valutazione di eventuali falsi negativi preferendo una tecnica, per le considerazioni economiche del rapporto costi- benefici. Tale confronto però dev'essere eseguito ottimizzando al massimo le tecniche per evitare dati tendenziosi e facilmente correggibili. L'utilizzo della tecnica speciale TC con doppia dose di mezzo di contrasto e scansioni ritardate permette un'incremento del 67% di sensibilità della tecnica e il rilievo di circa il 12% di falsi negativi al confronto con la abituale tecnica TC. La RM di base ha una sensibilità sovrapponibile alla TC con tecnica speciale, mediante lo sfruttamento diagnostico della elevata sensibilità delle sequenze a lungo TR e TE per immagini appesantite in T2. L'avvento dei mdc paramagnetici (Gadolinio DTPA) ha permesso un ulteriore incremento di sensibilità della metodica ottenendo un aumento percentuale del 37% su dati di metastasi unica o dubbio di metastasi svelate dalla TC con tecnica speciale. Tali dati apparsi in letteratura concordano con la nostra esperienza personale, con minime variazioni percentuali. In conclusione è nostra opinione prospettare la necessità di adottare nel protocollo diagnostico della ricerca di metastasi la RM con mezzo di contrasto per le sue maggiori percentuali di sensibilità ed anche di specificità. Solo nei casi di difficile accesso agli impianti di RM si farà ricordo alla TC con tecnica speciale di doppia dose di mdc e scansioni ritardata; a sospetto molto fondato di presenza di metastasi e quadro TC negativo bisognerà ricorrere comunque alla RM con gadolinio DTPA. Tale ricerca meticolosa di un numero di metastasi diverso da uno risiede nella differente possibilità terapeutica chirurgica delle metastasi solitarie, con incremento della qualità e della quantità di vita.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
38

Perini, S., F. Causin, and L. Castellan. "L'embolizzazione come unica scelta terapeutica." Rivista di Neuroradiologia 15, no. 1 (February 2002): 69–84. http://dx.doi.org/10.1177/197140090201500107.

Full text
Abstract:
Il trattamento endovascolare con colla acrilica o altri agenti embolizzanti viene utilizzato con vantaggio nella terapia delle MAV encefaliche da oltre vent'anni. Oggi rappresenta, per lo più, la fase preliminare alla micro-chirurgia o alla radio-chirurgia stereotassica con soddisfacente risultato terapeutico anche nelle malformazioni localizzate in sede eloquente o critica. L'embolizzazione praticata come unico atto terapeutico volto alla guarigione della MAV è sensibilmente meno efficace della terapia combinata. Le percentuali di occlusione completa e definitiva del “nidus” riportate in letteratura non sono omogenee ed oscillano per lo più tra il 10% e il 20% dei casi. Dal 1993 ad oggi sono stati sottoposti a trattamento endovascolare 138 pazienti: di questi, 37 (27%) sono stati sottoposti ad embolizzazione come unico gesto terapeutico. L'occlusione completa e definitiva del nido angiomatoso con la sola iniezione di colla acrilica è stata ottenuta in 16 su 138 casi (11.5%). L'incidenza delle complicanze riscontrate nella nostra serie è stata del 23%, quasi completamente riferibile al trattamento delle malformazioni situate in area eloquente o critica. Non sono state riscontrate complicanze mortali. Sulla base dei nostri risultati sembrano importanti le seguenti considerazioni riguardanti l'efficacia, le complicanze e le indicazioni della metodica. L'occlusione completa e definitiva del “nidus” di una MAV dopo embolizzazione rappresenta tutt'ora, dopo oltre vent'anni dalla introduzione della tecnica, un'evenienza piuttosto rara legata a circostanze non completamente prevedibili. L'emorragia rappresenta l'evenienza più grave conseguente alla embolizzazione e rappresenta la causa principale della maggior parte dei deficit neurologici gravi riscontrati sia durante il trattamento sia nei giorni successivi. Sulla base dei dati della letteratura e da quelli emersi dalla nostra casistica non è stato possibile stabilire indicazioni certe al trattamento con la sola embolizzazione. Esistono, invece, condizioni cliniche e morfologiche che sconsigliano la chirurgia o la radio-chirurgia e quindi anche il trattamento combinato.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
39

Voce, Valentina. "Licenza di uccidere. Per un’analisi critica delle tesi di Jeff McMahan / Licence to kill. For a critical analysis of Jeff McMahan’s theses." Medicina e Morale 68, no. 1 (April 10, 2019): 67–82. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2019.568.

Full text
Abstract:
Questo articolo prende in esame la riformulazione del concetto di persona, proposta dal filosofo Jeff McMahan in The Ethics of Killing, come embodied mind. La proposta teorica di McMahan ha una chiara valenza pratica perché, in accordo con una prospettiva funzionalista, identifica la persona con l’acquisizione delle sue capacità cognitive, tracciando una linea discriminatoria tra esseri umani: alcuni non sarebbero persone e pertanto non potrebbero condividere gli stessi diritti che “noi” persone abbiamo. McMahan sviluppa, sulla base di questa impostazione, una gerarchia etica che rende legittima l’uccisione di tutti quegli esseri umani che, a suo avviso, non si possono considerare persone come ad esempio embrioni, feti e individui in stato vegetativo. Il saggio, che rende conto di alcune interessanti annotazioni critiche svolte dalla filosofa Eva Kittay alla proposta di McMahan, si propone di valutare la consistenza teorica di questa teoria e di porla in riferimento alla questione etica e sociale connessa con la tutela dei diritti delle persone con disabilità cognitiva grave. Sulla base delle considerazioni svolte, si è giunti alla conclusione che le teorie di McMahan, e le conseguenze che ne derivano per l’etica pratica, vadano respinte in quanto la separazione tra la nozione di persona e quella di essere umano non risulta adeguatamente giustificata, essendo fondata su una mistificazione dell’uomo privato della sua fondamentale dimensione corporea. ---------- This article takes into account the redefinition of the concept of personhood as embodied mind, proposed by philosopher Jeff McMahan in his book The Ethics of Killing. McMahan’s theoretical proposal has clear practical implications because, according with a functionalist perspective, he identifies personhood with the acquisition of sophisticated cognitive abilities, drawing a discriminatory line among human beings: some are non-persons and therefore they do not share the same rights we persons have. Based on this approach, McMahan develops an ethical hierarchy that makes legitimate the killing of all human beings who, according to his theories, can not be considered as persons, such as embryos, fetuses, and individuals in a vegetative state. The essay, which considers some interesting critical annotations made by philosopher Eva Kittay to McMahan’s proposal, intends to evaluate the theoretical consistency of his theory and to connect it to the ethical and social matter of recognizing and protecting the rights of people with severe cognitive disability. On the basis of our considerations, we concluded that McMahan’s theories, and their consequences for practical ethics, should be rejected because the disjunction between the notion of personhood and that of human being is not properly demonstrated, being based on a mystification of mankind deprived of its fundamental bodily dimension.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
40

De Agostini, Paola, Paola Bonizzato, Francesco Amaddeo, Giulia Bisoffi, Federico Perali, and Michele Tansella. "For a more rational funding system of Mental Health Services. Analyses of costs for services supplied by a Community Mental Health Service during a 7-year period." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 10, no. 3 (September 2001): 163–79. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00005297.

Full text
Abstract:
RIASSUNTOScopo – Negli ultimi anni si è assistito, in Italia come in altri paesi del mondo occidentale, ad un forte aumento dell'interesse, da parte dei ricercatori, per l'economia sanitaria. Anche l'assistenza psichiatrica è stata analizzata riguardo a questi aspetti e, più recentemente, l'attenzione di molti gruppi di lavoro si è rivolta a studi in grado di individuare possibili sistemi di finanziamento dei Servizi psichiatrici altemativi a quelli esistenti e di valutarne l'effetto sul funzionamento dei Servizi. Lo scopo di questo lavoro è quello di definire un nuovo tariffario basato sui costi reali delle prestazioni erogate dai Servizi psichiatrici. Metodo – Utilizzando il Registro Psichiatrico dei Casi di Verona-Sud, sono stati considerati tutti i contatti avvenuti nelle varie sedi del Servizio Psichiatrico Territoriale (SPT) di Verona-Sud in un periodo di 7 anni (1992-1998), per un totale di 125632 prestazioni, riferite a 2819 soggetti. I contatti sono stati successivamente raggruppati in 19 tipi di prestazioni. La funzione di costo è stata utilizzata per descrivere, attraverso la stima dell'elasticit?à, il comportamento dei costi nel SPT di Verona-Sud. Il costo di una prestazione psichiatrica risulta così comprensivo della spesa per gli operatori coinvolti nell'erogazione del servizio (direttamente e/o indirettamente a contatto con il paziente) e del costo delle strutture utilizzate. Risultati – Per ciascuna prestazione vengono riportati (a) i costi stimati per la prestazione effettivamente erogata, (b) il costo stimato al minuto, (c) il costo della prestazione standard erogata con caratteristiche definite (per la durata si è utilizzato il tempo modale rilevato nel campione; per gli operatori, la composizione è stata decisa tenendo conto, da una parte, della reale operatività del SPT e, dall'altra, di considerazioni su quella che potrebbe essere, date le risorse disponibili nel nostro SPT, una buona pratica clinica) ed, infine, (d) i costi relativi alle prestazioni effettuate, raggruppate nelle otto voci contemplate dal Tariffario della Regione Veneto attualmente in vigore. Conclusioni – I risultati hanno dimostrato che le definizioni delle prestazioni, da noi utilizzate, descrivono in maniera soddisfacentemente univoca i diversi tipi di attività svolti dal SPT. Il nomenclatore nazionale attualmente in vigore, invece, avrebbe permesso di descrivere solo il 28% delle prestazioni erogate (35230 su 125632). Ciò dimostra la necessità di disporre, in tempi brevi, di un nuovo nomenclatore delle prestazioni psichiatriche, accettato a livello nazionale, che sia adeguato alle modalita reali con le quali si fomisce assistenza per la salute mentale. I valori di costo da noi ottenuti dimostrano chiaramente che il finanziamento di un Servizio psichiatrico, basato sul nomenclatore nazionale attualmente in vigore, sottostima fortemente le risorse effettivamente utilizzate. La funzione di costo delle diverse prestazioni pud fornire la base per esperienze di finanziamento dei servizi fondato sulle "funzioni assistenziali" previste dal decreto 229 del 1999.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
41

DEROSSI, Caio Corrêa, and Thaís Carneiro CARVALHO. "Trajetórias Histórico-políticas da Formação Inicial de Professores da Educação Básica no Brasil." INTERRITÓRIOS 6, no. 12 (December 7, 2020): 316. http://dx.doi.org/10.33052/inter.v6i12.249003.

Full text
Abstract:
RESUMONo presente artigo de abordagem qualitativa e de naturezas bibliográfica e documental, far-se-á um debate sobre os aspectos histórico-políticos da formação inicial de professores que atuarão na educação básica. Para tanto, por meio da literatura especializada e de documentos legais e curriculares que versam sobre a formação inicial e o trabalho dos profissionais da educação, o texto percorrerá um recorte de longa duração, com a finalidade de propor por meio de uma visada histórica e panorâmica, os percursos acerca da formação. Como considerações finais, pode-se entender que o processo formativo de professores foi alvo de disputas e correspondia em sua maioria aos interesses políticos. Ainda nesse sentido, em relação aos arranjos legais, identificou-se que as propostas e efetivações curriculares eram dissonantes em relação a defesa realizada por fóruns e associações profissionais, que concebiam a docência como núcleo central para a formação docente na educação básica brasileira.Percursos histórico-políticos. Formação inicial de professores. Docência para a educação básica.ABSTRACTIn this article with a qualitative approach and bibliographic and documentary in nature, a debate will take place on the historical-political aspects of the initial training of teachers who will work in basic education. For this, through the specialized literature and legal and curricular documents that deal with the initial training and the work of education professionals, the text will cover a long duration, with the purpose of proposing through a historical and panoramic view, the paths about training. As final considerations, it can be understood that the teachers' training process was the subject of disputes and corresponded mostly to political interests. Still in this sense, in relation to the legal arrangements, it was identified that the curricular proposals and implementations were dissonant in relation to the defense carried out by forums and professional associations, which conceived teaching as the central nucleus for teacher education in brazilian basic education.Historical-political paths. Initial teacher training. Teaching for basic education.RESUMENEn este artículo de enfoque cualitativo y de carácter bibliográfico y documental, se debatirá sobre los aspectos histórico-políticos de la formación inicial de los docentes que trabajarán en la educación básica. A través de la literatura especializada y los documentos legales y curriculares que abordan la formación inicial y el trabajo de los profesionales de la educación, el texto abarcará un espacio de larga duración, con la finalidad de proponer a través de una mirada histórica y panorámica, los caminos de la formación. Como consideraciones finales, se puede entender que el proceso formativo del profesorado fue objeto de disputas y correspondió mayoritariamente a intereses políticos. Aún en este sentido, en relación a los ordenamientos jurídicos, se identificó que las propuestas e implementaciones curriculares fueron disonantes en relación a la defensa realizada por foros y asociaciones profesionales, que concebían la docencia como el núcleo central de la formación docente en la educación básica brasileña.Caminos histórico-políticos. Formación inicial del profesorado. Docencia para la educación básica.SOMMARIOIn questo articolo con un approccio qualitativo e di natura bibliografica e documentaria, verranno discussi gli aspetti storico-politici della formazione iniziale degli insegnanti che opereranno nell'istruzione di base. Attraverso letteratura specializzata e documenti giuridici e curriculari che affrontano la formazione iniziale e il lavoro dei professionisti dell'educazione, il testo coprirà uno spazio a lungo termine, al fine di proporre attraverso una visione storica e panoramica, i cammini di formazione. Come considerazioni finali, si può comprendere che il processo di formazione degli insegnanti è stato oggetto di controversia e corrispondeva principalmente a interessi politici. Anche in questo senso, in relazione agli ordinamenti giuridici, si è individuato che le proposte e le implementazioni curriculari risultano dissonanti rispetto alla difesa svolta da forum e associazioni professionali, che hanno concepito la didattica come nucleo centrale della formazione dei docenti nell'istruzione di base Brasiliano.Percorsi storico-politici. Formazione iniziale degli insegnanti. Insegnamento per l'istruzione di base.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
42

Madonna, Federica. "La neuroetica. Considerazioni critiche." Medicina e Morale 71, no. 2 (July 7, 2022): 157–70. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2022.1205.

Full text
Abstract:
Il presente lavoro si basa su alcune riflessioni critiche inerenti il nascente indirizzo di ricerca, prefiggendosi lo scopo di mettere in luce le contraddizioni di un “umanesimo scientifico” di cui la neuroetica vorrebbe farsi portavoce. L’analisi tende a dimostrare che il costituendo indirizzo è parte integrante di una cornice concettuale più ampia (la bioetica), ma anche la risultante – per certi aspetti – di un tentativo di ripristino dell’epistemologia ed ontologia dell’epoca moderna.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
43

Di Rosa, Rossella. "“La Questione Animale” di Anna Maria Ortese: Alonso e i visionari e l’etica del soccorso // “The Animal Question” and Anna Maria Ortese. Alonso and The Visionaries and the Ethics of Piety and Care // La cuestión animal y Anna Maria Ortese. Alonso y los visionarios y la ética de la piedad y del “socorro”." Ecozon@: European Journal of Literature, Culture and Environment 7, no. 2 (October 25, 2016): 134–48. http://dx.doi.org/10.37536/ecozona.2016.7.2.907.

Full text
Abstract:
L’elaborato si propone di analizzare il pensiero ecologico di Anna Maria Ortese, concentrandosi su Alonso e i visionari, testo che, seppur trascurato dal pubblico e dalla critica, può essere considerato il manifesto dell’intera poetica ortesiana. Il credo dell’autrice è infatti rivolto ad annullare la differenza tra umano e non umano, a combattere per l’inclusione dell’animale nel circolo etico, a difendere i diritti di tutti gli esseri viventi e non viventi, alla ricerca di una forma di pensiero più inclusiva e che si fondi su nuovi valori come l’amore, la pietà, la partecipazione al dolore e il “soccorso” a tutte le creature e alla Terra stessa. Propongo di rileggere Alonso e i visionari da una prospettiva ecologica al fine di dimostrare non solo come l’autrice partecipi al dibattito su “La questione animale” al centro degli studi sull’animalità, ma come anticipi spesso riflessioni e considerazioni di filosofi e pensatori del Novecento, tra cui Agamben, Cavalieri, Derrida, Deleuze e Guattari. Abstract This essay aims to analyze Anna Maria Ortese’s ecological thought, which significantly distinguishes her last novel, Alonso e i visionari. I believe that the novel, which has been overlooked both by critics and by readers, can be considered as the manifesto of the author’s poetics. Indeed, it summarizes the writer’s tenets, devoted to annulling the difference between human and nonhuman world, to struggling for the animal’s inclusion in the moral community, to proposing an understanding of intelligence that combines reason, compassion, and care for both human and nonhuman beings as well as for the entire planet Earth itself. I suggest reading the novel from an ecocritical perspective to illustrate how Ortese anticipates Braidotti’s posthuman thought, and provides original theoretical frameworks and criteria for exploring fundamental issues of “The Animal Question” even before such themes commanded the attention of prominent twentieth-century philosophers such as Agamben, Cavalieri, Derrida, Deleuze, and Guattari. Resumen Este ensayo analiza el pensamiento ecológico de Anna Maria Ortese y examina la novela Alonso e i visionari, que puede ser considerada como el manifiesto de la obra ortesiana, aunque la obra no tuvo gran éxito de público ni de crítica en el momento de su publicación. El credo de la autora pretende invalidar la diferencia entre humano y no humano, luchar por la inclusión de los animales en el círculo ético, defender los derechos de todos los seres, buscar una tipología de pensamiento más inclusiva y que se base no solo en la razón sino en nuevos valores como el amor, la piedad, la participación en el dolor y la ayuda a todas las criaturas que lo necesiten, lo que la autora llama emblemáticamente “soccorso”. Mi trabajo sugiere una lectura de la novela desde una perspectiva ecocrítica para mostrar que Ortese participa en el debate conocido como “La cuestión de los animales,” y de la misma manera, anticipa el pensamiento de Braidotti sobre el posthumano y algunas consideraciones de destacados filósofos del siglo XX, como Agamben, Cavalieri, Derrida, Deleuze y Guattari.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
44

Farina, Laura. "I Crisomelidi (Coleoptera; Chrysomelidae) del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone (Italia, Lombardia, provincia di Lecco) [Leaf beetles (Coleoptera Chrysomelidae) from Montevecchia and Curone Valley Natural Park (Italy, Lombardy, Lecco)]." Natural History Sciences 2, no. 2 (November 9, 2015): 61. http://dx.doi.org/10.4081/nhs.2015.233.

Full text
Abstract:
<p>Vengono presentati i risultati di un’indagine faunistica condotta nel Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone, localizzato all’estremità meridionale del sistema Sudalpino, in provincia di Lecco. Viene fornito un elenco delle 92 specie di Crisomelidi censite (tre delle quali risultano nuove per la fauna lombarda: <em>Aphthona</em> <em>sicelidis</em>, <em>Dibolia</em> <em>femoralis</em>, <em>Crepidodera</em> <em>fulvicornis</em>) con indicazioni corologiche, fenologiche e la lista delle piante nutrici, ricavate in parte dalla letteratura e in parte da osservazioni sul campo. Vengono inoltre fornite alcune considerazioni sistematiche e biogeografiche relative alla specie <em>Aphthona</em> <em>sicelidis</em>. Le raccolte sono state effettuate prevalentemente in 9 stazioni situate all’interno del parco regionale e selezionate in base a criteri fitosociologico-vegetazionali. L’analisi zoogeografica mostra che il gruppo corologico maggiormente rappresentato è quello delle specie ad ampia distribuzione nella regione Olartica (57 specie = 62%), seguito dagli elementi ad ampia distribuzione in Europa (26 specie = 28%), e nel bacino mediterraneo (5 specie = 6%); i gruppi delle specie afrotropicali e orientali presenti anche nell’area mediterranea sono rappresentati da una sola specie (<em>Chaetocnema</em> <em>hortensis</em>), i gruppi di origine Neartica invece sono rappresentati da tre specie (<em>Diabrotica virgifera, Ophraella communa, Leptinotarsa decemlineata</em>).</p><p> </p><p>This paper is the result of a faunistic research on the Chrysomelidae fauna of Montevecchia and Curone Valley Natural Park. The Park is located south of the Alps, in Lombardy, in the province of Lecco. The author provides a list of 92 species collected. Three of these are new for the Lombardy fauna: <em>Aphthona sicelidis,</em> <em>Dibolia</em> <em>femoralis</em> and <em>Crepidodera fulvicornis</em>. The paper contains chorological and phenological notes for many species and taxonomical remarks on <em>Aphthona</em> <em>sicelidis</em>. Most specimens have been collected in 9 sampling-sites placed inside the Park and selected according to physiognomic-vegetational criteria. The zoogeographical analysis shows that the list of species is dominated by Olarctic species (57 species = 62%), followed by European elements (26 species = 28%) and Mediterranean species (5 species = 6%). Afrotropical and Oriental species also present in the Mediterranean area are represented by a single species (<em>Chaetocnema hortensis</em>), the groups of Nearctic origin instead are represented by three species (<em>Diabrotica virgifera, Ophraella communa, Leptinotarsa decemlineata</em>).</p>
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
45

Howe, Martin. "Reflections on the Italian Law for the Protection of Competition and the Market." Journal of Public Finance and Public Choice 8, no. 2 (October 1, 1990): 135–45. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907345081.

Full text
Abstract:
Abstract La nuova legge italiana per la protezione della concorrenza e del mercato è oggetto di grande interesse nel Regno Unito, a motivo dell’intenzione del governo di modificare il sistema britannico di regolamentazione della concorrenza, soprattutto per quanto riguarda i cartelli.La nuova legge deve ancora essere presentata, ma un libro bianco è stato preparato dal governo.La necessità di cambiare la legislazione al riguardo è emersa, in parte, perché essa è piuttosto antica (la prima legge è del 1948) e per vari aspetti inefficace, ed in parte per la difficoltà di conciliarla con la regolamentazione comunitaria.L’industria britannica teme che la diversità tra sistema nazionale e sistema comunitario di tutela della concorrenza possa tradursi in procedure concorrenti e con risultati discordanti, cosa che metterebbe in svantaggio le imprese britanniche rispetto a quelle degli altri partners comunitari.È rimarchevole il fatto che la legge italiana sia non soltanto modellata sulla base della legge comunitaria, ma che essa affermi che la legge nazionale non sarà applicata quando la Comunità europea abbia giurisdizione.Nel Regno Unito, invece, si insiste sulla possibilità di compiere indagini a livello nazionale, pur accettando il primato della legislazione comunitaria, in caso di contrasto. Si ammette che pratiche o accordi vietati dalla Commissione non possono essere consentiti, ma si sostiene che possono essere vietati, a livello nazionale, accordi e pratiche ammessi a livello comunitario.Peraltro, l’apparentemente chiara distinzione contenuta nella legge italiana tra i compiti della legislazione nazionale e quelli della legislazione comunitaria rischia di venir meno tutte le volte che i due ordinamenti interpreteranno le leggi in modo diverso. Questa possibility era stata alla base dell’opposizione del Regno Unito al conferimento alla Commissione europea della giurisdizione esclusiva per le fusioni di «dimensione comunitaria».Il sistema britannico è basato sul concetto di «interesse pubblico», che è per sua natura impreciso, anche se esso viene applicato in modo pragmatico e flessibile, cosa da non sottovalutare se si tiene conto del fatto che in questo campo le opinioni convenzionalmente accolte possono cambiare.Vi sono tuttavia numerosi vantaggi in un sistema che, come quello italiano, è basato su proibizioni, e di essi tiene conto il libro bianco governativo: dà messaggi più chiari alle industrie su cosa sia consentito, conferisce poteri investigativi più precisi all’Autorità della concorrenza e può anche stabilire sanzioni per comportamenti illegali, con possibili effetti deterrenti.L’Autorità italiana dovrebbe dare assoluta priorità alla eliminazione degli accordi decisamente anti-concorrenziali, come quelli diretti alla fissazione dei prezzi, alle domande ed offerte concordate, ed alla suddivisione del mercato. Si tratta di accordi che hanno raramente una giustificazione di carattere efficientistico o di altra natura.I cartelli su cui è necessario concentrarsi sono quelli di carattere orizzontale, mentre i cartelli verticali non sembrano rilevanti, almeno di regola. Pertanto, l’avere inserito anche i cartelli verticali nella legislazione italiana (conformemente a quella europea) complica molto il lavoro dell’Autorità (a motivo dell’intenso lavoro burocratico che ne conseguira) senza effettivamente contribuire alla tutela della concorrenza, che potrebbe in questo caso avvenire attraverso il ricorso alla categoria dell’abuso di posizione dominante.Per quanto riguarda le concentrazioni, sebbene quelle orizzontali siano il modo più semplice mediante cui si può giungere all’abuso di posizione dominante, bisogna riconoscere che esse costituiscono una parte molto controversa della politica della concorrenza. Vi è il problema di stabilire le dimensioni della concentrazione da sottoporre a controllo, nonché quello della prevalenza di altre considerazioni, attinenti, per esempio, alla promozione dello sviluppo regionale, rispetto ai principii della concorrenza.A proposito delle concentrazioni, bisogna distinguere il caso in cui le attività in questione siano esposte alla concorrenza internazionale da quello in cui non lo siano. In quest’ultimo caso, gli effetti delle concentrazioni devono essere esaminati con attenzione maggiore, per verificare se possano aver luogo benefici sotto il profilo di una maggiore efficienza o sotto altri aspetti. Si tratta, comunque, di valutazioni molto complesse, che non possono risolversi con una semplice formula circa il tasso di concentrazione.La repressione dell’abuso di posizione dominante è indubbiamente una parte essenziale della legislazione per la tutela della concorrenza. Tale è quindi anche nel Regno Unito, dove peraltro l’inesistenza di proibizioni rende difficile ottenere effetti deterrenti. Peraltro, un limite all’accoglimento del sistema previsto dall’art. 86 del Trattato CEE (così come del corrispondente articolo 3 della legge italiana) è costituito dalla difficoltà di definire l’«impresa dominante” e, ancor più, l’«abuso», con la conseguenza che si rischia di rendere ancora più difficile la vita delle imprese, che si troverebbero di fronte al divieto di compiere atti «illegali” che non sono precisamente definiti.Sebbene siano state numerose nel Regno Unito le indagini in materia di abuso di posizione dominante, nella maggior parte dei casi esse hanno condotto alla conclusione della loro infondatezza. È probabile che l’Autorità italiana abbia esperienze analoghe.Per quanto possano essere diverse, da Paese a Paese, le leggi sulla concorrenza e gli stessi ordinamenti, nonché i sistemi economici e sociali, è sorprendente la somiglianza tra i problemi che le autorità responsabili della tutela della concorrenza si trovano di fronte.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
46

Cagiada, Silvana, and Rita Pizzi. "Autoipnosi: strumento per il mantenimento dell'omeostasi per la prevenzione della malattia attraverso l'attivazione delle risorse interiori." IPNOSI, no. 2 (December 2020): 25–36. http://dx.doi.org/10.3280/ipn2020-002002.

Full text
Abstract:
Partendo dagli studi sulla coscienza, sia dal punto di vista dei correlati neurali, sia dal punto di vista della consapevolezza e dell'autoconsapevolezza del sé, la sperimentazione si prefigge di verificare la possibilità di poter intervenire, attraver-so l'uso dell'ipnosi, e in particolare dell'autoipnosi, sul processo evolutivo di regola-zione e adattamento omeostatico, considerato come espressione di patologie in ambito clinico, ma anche come leva di evoluzione in ambito educativo e sociale. In considerazione di vari studi clinici sull'ipnosi che riportano esiti positivi dopo il trattamento ipnotico, l'ipotesi si basa sulla possibilità di agire, a scopo preventivo, sulle disfunzioni a livello somatico, psicologico e relazionale, che possono indurre un blocco energetico dell'emotività, educando il soggetto a recuperare e gestire le proprie energie e il proprio equilibrio. Ai soggetti esaminati e tenuti in considerazio-ne ai fini della ricerca è stato somministrato il test MHQ, scala di autovalutazione per pazienti psiconevrotici, il cui punteggio riscontrato, pur riportando valori anco-ra nella norma, evidenzia la tendenza ad accostarsi a valori patologici, a rischio per il soggetto. L'ipotesi verificata è la seguente: l'utilizzo dell'ipnosi (Eteroipnosi ? Rinforzo dell'io ? Condizionamento positivo) per un periodo di un mese, con sedute settimanali e il successivo utilizzo dell'autoipnosi, ogni giorno, per due mesi a scopo preventivo, può permettere di destrutturare le devianze e ripristinare le risor-se bloccate nella struttura corporea, riportando il soggetto a prenderne coscienza, orientando l'apprendimento verso il recupero e il mantenimento dell'omeostasi. Alla fine della sperimentazione, la verifica degli esiti raggiunti è stata avvalorata dalla ri-somministrazione del test MHQ e dalla valutazione statistica degli outco-me che si è dimostrata significativa. Il risultato positivo dello studio suggerisce che i terapeuti possano applicare il metodo sperimentale su base sistematica, rendendo possibile un rapido e definitivo riconoscimento dell'autoipnosi ? oltre che dell'ipnosi ? come disciplina scientifica.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
47

Rufini, Maria Teresa. ""Abitare nella possibilitŕ". Eros e spiritualitŕ nel lavoro clinico." STUDI JUNGHIANI, no. 32 (February 2011): 59–76. http://dx.doi.org/10.3280/jun2010-032004.

Full text
Abstract:
Dopo una breve premessa sul concetto di Spirito, si afferma che per Jung il fondamento della psiche č religioso, perché si basa sulle risposte arcaiche dell'uomo di fronte all'ignoto. La teoria della struttura psichica non č stata dedotta da miti e fiabe, ma si basa su esperienze e osservazioni condotte nell'ambito della ricerca medico-psicologica e soltanto secondariamente essa ha trovato conferma nello studio comparativo dei simboli, in campi lontanissimi dalla pratica psicoterapeutica. Da tale premessa consegue che un terapeuta junghiano, forse inconsapevolmente, ha un atteggiamento spirituale, anche laico. Seguono alcune considerazioni sulle vicissitudini del rapporto analitico, sul setting, si paragonano per contiguitŕ relazioni fondate su eros e spiritualitŕ. A conclusione, alcune considerazioni sulla spiritualitŕ di oggi.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
48

Colombo, Sabrina, and Silvia Gilardi. "Modelli decisionali nella selezione del personale. I criteri di scelta dei giovani in ingresso nel mercato del lavoro." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 126 (May 2012): 115–31. http://dx.doi.org/10.3280/sl2012-126008.

Full text
Abstract:
L'articolo prende in considerazione i criteri di selezione utilizzati per l'ingresso nel mercato del lavoro dei giovani neo-laureati. Attraverso un esperimento di simulazione del processo di selezione si č osservato quali aspetti determinano la scelta dei candidati in base alle loro caratteristiche ascritte e acquisite.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
49

Vučetić, Zorica. "Contributo allo studio della suffissazione verbale nell'italiano contemporaneo: raffronto contrastivo." Linguistica 36, no. 1 (December 1, 1996): 83–96. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.36.1.83-96.

Full text
Abstract:
La formazione delle parole comprende tre parti fondamentali: la formazione delle parole mediante suffissi (la suffissazione), la composizione delle parole nonché la for­ mazione delle parole mediante prefissi (la prefissazione). I risultati di questi tre pro­ cedimenti formativi sono rispettivamente il derivato o il suffissato, il composto o la pa­ rola composta e il prefissato (che può essere derivato o composto). La suffissazione comprende le formazioni tratte dalle diverse basi (nominali, aggettivali e verbali); la tri­ partizione è fatta prendendo in considerazione il punto di partenza del procedimento di formazione della parola, vuol dire considerando la base della nuova formazione: si hanno i suffissati denominali, deaggettivali e deverbali. Se si prende in considerazione il punto di arrivo del procedimento formativo si hanno ancora tre tipi di nuove forma­ zioni; per quanto riguarda la categoria di arrivo si hanno i suffissati nominali, aggettivali e verbali.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
50

Kałowski, Julian. "Troska Kościoła o formację osób zakonnych - rys historyczny, geneza i charakter dokumentu "Wskazania dotyczące formacji w instytutach zakonnych"." Prawo Kanoniczne 35, no. 1-2 (June 5, 1992): 71–88. http://dx.doi.org/10.21697/pk.1992.35.1-2.04.

Full text
Abstract:
L’autore di questo articolo sottolinea l’incessante cura della Chiesa cattolica e dei singoli fondatori degli istituti religiosi, per una adeguata preparazione delle persone alla vita secondo i cosigli evangelici. Il discorso sulla sollecitudine della Chiesa per la formazione dei religiosi trova la sua base principale nei documenti della Santa Sede, ed anche negli scritti di alcuni famosi fondatori degli istituti e dei promotori di vita religiosa. L’autore osserva che la Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica prima di pubblicare il documento le Direttive sulla formazione negli Istituti religiosi, fece numerose consultazioni e prese in considerazione gli attuali bisogni riguardanti la formazione religiosa. E’ ovvio che l’autore ha preso in considerazione solamente alcuni motivi ispiratori che spinsero la Santa Sede a promulgare il documento Potissimum institutioni. L’ultima parte dell’articolo tratta del carattere giuridico del documento in parola e cerca di delineare il quadro limite della sua obbligatorietà.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!

To the bibliography