Academic literature on the topic 'Controllo chimico'

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Journal articles on the topic "Controllo chimico"

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Reina, Placido. "Impiego di agenti biologici e mezzi biotecnici nella lotta contro gli insetti dannosi." Bullettin of the Gioenia Academy of Natural Sciences of Catania 52, no. 382/SFE (December 22, 2019): DECA17—DECA21. http://dx.doi.org/10.35352/gioenia.v52i382/sfe.81.

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Abstract:
Nel corso degli ultimi decenni, la difesa dai parassiti animali si è progressivamente orientata verso tecniche di difesa integrata, limitando l’uso del controllo chimico a vantaggio di tecniche di lotta alternative preferendo, laddove possibile, l’impiego di agenti e mezzi biologici. Alla luce delle acquisizioni scientifiche in campo nutrizionistico e soprattutto a seguito di una maggiore consapevolezza sociale, il mercato si sta sempre più orientando verso produzioni ortofrutticole con ridotta presenza di residui chimici. Ciò ha pertanto promosso la ricerca, lo sviluppo e la commercializzazione di prodotti fitosanitari ecaci ma con un profilo eco-tossicologico più favorevole. Largo impiego trovano formulati insetticidi basati su estratti vegetali e formulati microbiologici. Anche i feromoni sessuali si impiegano ampiamente sia in pieno campo che in coltura protetta (confusione e disorientamento sessuale), così come le tecniche di “attract & kill” che sfruttano l’azione attrattiva di esche alimentari; inoltre, si registra anche l'uso di antagonisti naturali (artropodi e nematodi). Si riportano alcuni esempi di applicazioni in Sicilia di tecniche ecosostenibili di difesa su vite e su colture ortive protette.
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2

Romano, R., R. Lamanna, M. T. Santini, and P. L. Indovina. "Confronto di spettri protonici cellulari mediante l'algoritmo di normalizzazione MaSNAl." Rivista di Neuroradiologia 13, no. 1 (February 2000): 37–43. http://dx.doi.org/10.1177/197140090001300107.

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Abstract:
La spettroscopia con risonanza magnetica nucleare è utilizzata, in modo sempre crescente, per studi sia in vivo che in sistemi biologici in vitro, per esaminare variazioni indotte dall'azione di agenti chimici, fisici e biologici. In questo tipo di studi si effettua, in genere, un confronto tra le intensità dei segnali di campioni controllo con campioni trattati per poter ricavare delle informazioni sull'azione dell'agente. I metodi di confronto finora adottati consistono nel quantificare, mediante l'utilizzo di una sostanza di riferimento interna od esterna ai campioni, i segnali nei singoli spettri e nel confrontarne i valori. In questo lavoro, viene presentato un nuovo metodo di confronto, che consiste nel normalizzare gli spettri mediante un nuovo algoritmo. Esso fa riferimento ai segnali nella loro totalità e non richiede, per ottenere informazioni quantitative sulle variazioni relative, di alcuna sostanza di riferimento ( standard). In particolare, l'algoritmo è fondato sulla massimizzazione, mediante una opportuna misura a segno variabile, delle regioni di sovrapposizione degli spettri. L'algoritmo è stato verificato con simulazioni Monte Carlo e con esperimenti di laboratorio, che ne dimostrano l'affidabilità, la precisione e la sensibilità. Infine, è stato applicato a spettri relativi a campioni cellulari per dimostrarne l'applicabilità a campioni biologici reali.
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Di Pietro, Maria Luisa, and Maria Beatrice Fisso. "Donna e lavoro: considerazioni etico-giuridiche sulla prevenzione del rischio riproduttivo." Medicina e Morale 44, no. 3 (June 30, 1995): 447–87. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1995.980.

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Abstract:
E' oramai noto che le attività lavorative possono influenzare, in modo diretto o indiretto, la salute: da questa consapevolezza ha avuto origine, nel tempo, una sempre maggiore attenzione nei confronti degli effetti nocivi di sostanze "sospette" in ambiente di lavoro. In questo articolo viene affrontato un aspetto particolare del rischio lavorativo, cioè il rischio a seguito dell'esposizione della donna a sostanze chimiche o ad agenti fisici o biologici che possono alterare la sua capacità riproduttiva o essere causa di gravi danni alla prole che è stata o verrà concepita. Dopo aver fatto distinzione tra rischio riproduttivo (la possibilità che una sostanza possa interferire con o impedire il concepimento) e rischio di sviluppo (la possibilità di produrre nel nascituro o successivamente nel nato fino alla pubertà anomalie strutturali, deficit funzionali o la morte), e aver analizzato il meccanismo di azione delle sostanze chimiche e degli agenti fisici e biologici più di frequente presenti in ambiente di lavoro, e precisato il momento di interferenza (la oogenesi, la gravidanza, l'allattamento), le Autrici individuano ed esaminano criticamente le possibili modalità di prevenzione del rischio riproduttivo e di sviluppo. Dall'individuazione delle situazioni a rischio alla messa a punto delle misure di controllo necessarie per ridurre o eliminare l'esposizione dei lavoratori, all'informazione dello stesso sull'esistenza e sull'entità del rischio: un'analisi che, in un'ottica personalistica, vorrebbe indicare - anche alla luce delle normative vigenti - nuove strade perché si possa attuare una reale tutela della lavoratrice e una vera politica di protezione fetale.
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García García, Verónica Tatiana, Xavier Marcelo García García, and Danny Fernando Pérez Castillo. "Sistemas contables una herramienta de gestión financiera para la toma de decisiones en las pymes del cantón Chimbo, provincia Bolívar año 2020." Pro Sciences: Revista de Producción, Ciencias e Investigación 5, no. 38 (March 30, 2021): 86–95. http://dx.doi.org/10.29018/issn.2588-1000vol5iss38.2021pp86-95.

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Abstract:
Las organizaciones actualmente requieren de sistemas contables que permita a la alta dirección tomar de decisiones adecuadas y oportunas para la supervivencia en un mercado competitivo. Gracias al avance tecnológico TICs el campo empresarial desarrolla herramientas de contabilidad cada vez más eficientes enfocadas a controlar los procesos financieros logrando optimizar recursos. Las Pymes juegan un papel sumamente importante en la sociedad con creación de empleo, y productividad económica; no obstante las mismas se ven enfrentadas a riesgos financieros es decir perder su inversión, competitividad debido a la apertura de nuevos mercado, evolución tecnológica y sobre todo la presentación de información contable ajustado a normas y procedimientos nacionales e internacionales vigentes. La presente investigación se desarrolló en el Cantón Chimbo con una población de 15.779, donde se trabajó con representantes de las Pymes que determinaron la relevancia de utilizar sistemas contables como herramienta clave en la toma de decisiones financieras; a su vez se determinó el grado de influencia que tienen los sistemas contables al tomar decisiones financieras. Tuvo como objetivo evaluar la incidencia del sistema de control contable en la gestión financiera de los emprendimientos de Chimbo. La metodología utilizada se realizó mediante un análisis bibliográfico, análisis inductivo y deductivo donde se hizo una revisión minuciosa de lo histórico y lógico para establecer fundamentos asociados a los sistemas contables y análisis financieros; análisis y síntesis que proporcionó información con base más ajustada para abordar el problema científico; proceso inductivo-deductivo que facilitó el estudio de antecedentes particulares de los problemas existentes.
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5

Calenda, Giorgio, and Umbro Sciamannini. "Le tecnologie tutte italiane per la prevenzione delle infezioni nosocomiali." Journal of Advanced Health Care, August 24, 2019. http://dx.doi.org/10.36017/jahc1908-013.

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Abstract:
Prevenire il 30% delle infezioni contratte dai pazienti durante e dopo il ricovero ospedaliero è l’obiettivo di medici, politici e associazioni di pazienti per arginare quest’emergenza sanitaria, che conta mezzo milione di casi all’anno e che uccide -numeri alla mano- più degli incidenti stradali: ogni anno le regioni pagano indennizzi milionari alle famiglie che hanno subito danni nella sanità. Una tecnologia innovativa tutta italiana è stata messa a punto per porre una valida ed efficace barriera, sulle infezioni e sepsi d’organo, in ambito delle strutture Ospedaliere ad alta tecnologia. La gamma è denominata ABT 9000 ed ABT 3000 realizzate dopo circa 20 anni di ricerca. Da una attenta analisi emerge la necessità di tutela prima, durante e dopo l’attività lavorativa in ambito sanitario: mettere a disposizione degli operatori tecnologie sempre innovative per la loro protezione, per quella ambientale e, in sostanza, generare automaticamente l’innalzamento della qualità lavorativa e –più in generale- di tutto l’ambiente. Il controllo del rischio biologico-chimico reale, effettivamente validato in ABT, diminuisce lo stress professionale, migliora il microclima di lavoro, abbatte i costi delle gravissime infezioni o sepsi d’organo con meno utilizzo di antibiotici e relativa antibiotico resistenza, dovuta all’uso sempre maggiore di antimicrobici sofisticati ad alto peso. Altro aspetto migliorativo –non meno importante– è quello di poter ottenere un elevato miglioramento dei tempi di lavoro. In tal senso, una sola apparecchiatura ABT 9000 si stima possa catturare circa 24 tonnellate annue (ipotizzando un pieno al giorno) e inertizzare con un’azione biologica (denaturazione/inibizione) i nuclei interni alle Rna resistenti, presenti nel Dna. Inoltre, viene garantita la difesa ambientale nel rispetto degli accordi stato-regione tra Ministero della Salute e quello dell’Ambiente -la tecnologia soddisfa infatti l’art. 214 del dLg 152/2006 inerente la riduzione di rifiuti speciali e la loro gestione in sicurezza- oltre che il risparmio che la Struttura ottiene non dovendo affidare i rifiuti liquidi a ditta specializzata per il loro smaltimento. Il sistema è unico ed esclusivo, dotato di due patent PCT internazionali e realizzato nel rispetto delle recenti normative ISO 62366 Usability al servizio delle risorse umane impiegate. La nuova proposta “ABT” fornisce ulteriori vantaggi sulla gestione delle risorse umane, migliorando le condizioni psico-fisico-relazionali e organizzative che ne caratterizzano il lavoro all’interno delle aziende sanitarie.
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Aliberti, Silvana Mirella, Giuseppe Ferrucci, Antonio Nigro, Alfonso Della Corte, Rosetta Frammartino, Emanuela Santoro, Assunta Turco, et al. "Uso di sostanze psicoattive e performance compromessa sul lavoro." La Sanita pubblica. Ricerca sul campo., 2020, 125–34. http://dx.doi.org/10.48268/sanita/2020/0001.12.

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Abstract:
Non tutte le persone possiedono le stesse competenze in materia di salute, non tutti sono in grado di organizzarsi e decidere rispetto a questioni riguardanti il proprio benessere psico-fisico, migliorarlo, trovare informazioni e comprenderle, assumersi la responsabilità della propria qualità della vita. Queste competenze non fanno parte del bagaglio esperienziale comune ma, come afferma l’OMS: «La salute è creata e vissuta dalle persone all’interno degli ambienti organizzativi della vita quotidiana: dove si studia, si lavora, si gioca e si ama» I fattori di rischio lavorativo non sono solo agenti chimici, fisici e biologici ma anche errori umani, procedure non corrette, comportamenti inadeguati. I lavoratori stessi possono risultare pericolosi per gli altri. Ciò accade quando essi presentano condizioni come: uso e abuso di alcol, farmaci o droghe; malattie neuro-psichiatriche (demenze, disturbi comportamentali, etc.), malattie infettive contagiose [5]. Il rischio per i terzi può essere maggiore in settori come la sanità, i trasporti, le forze armate e di polizia, gli impianti industriali ove si manipolino prodotti pericolosi. Ma, più in generale, in tutti gli ambienti di lavoro si possono registrare situazioni critiche per la presenza di lavoratori con gravi problemi comportamentali. La legislazione vigente nel nostro Paese ha recentemente previsto un più accurato controllo sui lavoratori che svolgono mansioni ad elevato rischio per sé e per gli altri, con l’obiettivo di disincentivare condotte pericolose. Si ritiene, tuttavia, che il principale strumento di contrasto delle dipendenze debba essere la sensibilizzazione degli interessati attraverso un’informazione chiara e completa, per ottenere luoghi di lavoro liberi dalle conseguenze negative legate al consumo di alcol e sostanze stupefacenti.
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Dissertations / Theses on the topic "Controllo chimico"

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Labate, Stefano. "Il controllo di processo degli impianti di depurazione di acque reflue urbane: efficacia di alcuni trattamenti chimico-fisici e biologici nell’abbattimento del fosforo e dei tensioattivi." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/12035/.

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Abstract:
Metodiche sperimentali per l'abbattimento del fosforo, mediante precipitazione chimica, con l'utilizzo di una miscela di PAC/Poliammina e degradazione dei tensioattivi, con l'impiego di un bioreattore, utilizzando ceppi batterici selezionati. L'applicazione in campo è stata effettuata sugli impianti di Sammichele di Bari, Noci e Castellana Grotte ricadenti nella provincia di Bari e gestiti dalla società Acquedotto Pugliese S.p.A.
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BADALAMENTI, Emilio. "Le specie alloctone invasive in Sicilia: caratterizzazione del fenomeno, strategie di colonizzazione e possibili strategie di contrasto." Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2014. http://hdl.handle.net/10447/91190.

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3

ROMANAZZO, DANIELA. "Nuovi metodi immunochimici di screening per la sicurezza ed il controllo degli alimenti." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2009. http://hdl.handle.net/2108/202463.

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4

Turinici, Gabriel. "Analyse de methodes numeriques de simulation et controle en chimie quantique." Paris 6, 2000. https://tel.archives-ouvertes.fr/tel-00377187.

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Abstract:
La chimie quantique est un domaine de recherche de plus en plus present dans les preoccupations des mathematiciens appliques. S'inscrivant dans cet mouvement, cette these propose quelques etudes d'analyse de methodes numeriques de simulation et controle en chimie quantique. La partie i est dediee a la presentation du cadre general de la chimie quantique computationnelle. Les techniques d'estimation a posteriori et leurs applications a la chimie quantique sont presentees dans la partie ii. Apres une introduction aux methodes a posteriori (chapitre ii-1) on presente dans le chapitre ii-2 une etude mathematique de la methode des variables adiabatiques et on propose en particulier un estimateur a posteriori. Des simulations numeriques qui illustrent les qualites de cet estimateur sont aussi presentees. Une etude d'analyse a posteriori de l'equation de hartree-fock est presentee en chapitre ii-3. Outre la construction d'un intervalle de confiance pour localiser l'energie de hartree-fock, la meme methode fournit un procede d'amelioration des solutions numeriques. Ces resultats theoriques ont ete testes et implementes sur un code de chimie quantique. Une etude concernant le controle au niveau quantique des phenomenes chimiques est presentee dans la partie iii. Des resultats permettant de decider de la controlabilite d'un systeme de dimension finie sont presentes en iii-1-2. Les criteres sont simples a verifier et donnent lieu a des interpretations intuitives. Des resultats theoriques complementaires et des exemples numeriques sont proposes dans iii-1. 3. Finalement, un code qui implemente des algorithmes genetiques pour l'etude des mecanismes de controle est decrit en chapitre iii-2.
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Cobzaru, Andreea Larisa. "Controllo metrologico e materiali Eco-Friendly per packaging." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
Il presente lavoro di tesi, nell’ambito del Research and Development R&D, è frutto del tirocinio effettuato presso l’azienda Coind s.c. sita a Castel Maggiore in provincia di Bologna. L’attività svolta è stata ripartita su due tematiche differenti: lo studio della normativa di riferimento in materia di controllo della massa e dei prodotti pre-imballati e, successivamente, lo studio di nuovi materiali eco-sostenibili utilizzabili nell'industria alimentare. Il primo obiettivo è la stesura di una procedura operativa per il controllo automatico della massa in linea attraverso l’impiego di selezionatrici ponderali al fine di misurare la quantità effettiva di prodotto tramite il calcolo della tara e la stima dell’incertezza correlata. La necessità di avere una procedura è data dal fatto che gli imballaggi pre-confezionati devono indicare sull’etichetta una serie di informazioni all’attenzione dei consumatori, tenendo conto degli errori di misurazione consentiti dalla legge. Il secondo obiettivo consiste nell’analisi dell’etichettatura ambientale sui materiali esistenti e nello sviluppo di imballaggi a basso impatto ambientale siano essi riciclabili che in materiale biodegradabile e/o compostabile (UNI EN 13432:2002) da impiegare nel confezionamento del caffè al fine di individuare il più competitivo sul mercato. Per raggiungere questo scopo sono state svolte prove di pre-industrializzazione con materiali innovativi e riciclabili, test di permeabilità ai gas per valutare la possibilità di eliminare lo strato di alluminio che caratterizza gli imballaggi attualmente in uso e test organolettici come il Test della Beuta per valutare l’eventuale difetto organolettico di un materiale da imballaggio o il Test Triangolare al fine di individuare eventuali differenze sensoriali tra due prodotti lungo la loro shelf life. Lo sviluppo dei nuovi materiali è nato a seguito di aggiornamenti normativi che chiedono la riduzione dell’impatto ambientale del fine vita del prodotto.
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Bassini, Serena <1986&gt. "Coolant Chemistry Control in Heavy Liquid Metal Cooled Nuclear Systems." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amsdottorato.unibo.it/8026/1/Bassini_Serena_tesi.pdf.

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Abstract:
Heavy liquid metals (HLMs) such as lead and lead-bismuth eutectic are considered as primary coolants in Lead-cooled Fast Reactor and Accelerator Driven System. A major issue in HLM-cooled nuclear reactors concerns the HLM chemistry and the dissolved oxygen, which has to be balanced within an optimal concentration range to prevent HLM oxidation and minimize corrosion of steels in contact with the HLM via formation of a protective Fe-Cr oxide layer. In this framework, the present research focused on the development of oxygen sensors based on solid-electrolyte and the control of the oxygen concentration in HLM via gas phase. A baseline study about the performance of different sensors was carried out in laboratory scale. Solid electrolytes such as Yttria Partially and Totally Stabilized Zirconia were considered as well as internal references such as the Pt-air, Bi/Bi2O3 and Cu/Cu2O. The sensors were calibrated in HLM in a wide temperature range to assess the minimum reading temperature and the accuracy. In parallel, the development and the test of a sensor for large HLM pools was performed. The sensors so manufactured were used to study the HLM deoxygenation with Ar-H2 gas in different conditions of H2 concentration, HLM temperature and HLM fluid-dynamic regime. A gas control system was implemented to create safe gas mixtures with flexible H2 concentration and to obtain easy HLM deoxygenation in small steel capsules and HLM storage tanks. The HLM deoxygenation in dynamic condition was performed with success in a loop facility by injecting Ar-3%H2 and the effect of metal-oxygen interactions in the HLM was analysed. The results here obtained helped in identifying the factors influencing the process and led to a preliminary and qualitative interpretation of the deoxygenation mechanism.
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7

Bianchini, Giulio <1984&gt. "New directions on photochemical and supramolecular control of homogeneous catalysis." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2999.

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Abstract:
Mimicking the allosteric control typical of enzymatic catalysis is a long lasting goal for chemists. The present thesis deals with the development of new strategies to control the performance and hopefully switch ON and OFF homogeneous catalysts by implementing photochemical and supramolecular devices. As long as the photochemical approach is concerned, a new phosphine ligand endowed with a coumarin moiety, known to be a typical photo-dimerizable molecule, was prepared and employed for the preparation of Pt(II) metal complexes. The ligand topicity on the complex could be switched from monodentate to bidentate upon irradiation and coumarin dimerization. This feature was investigated in different solvents and exploited in three different catalytic reactions such as alkene isomerization and dimerization as well as Diels-Alder cycloaddition. In all cases the photodimerized catalyst bearing the bidentate ligand showed clearly a different behaviour with respect to the original catalyst bearing two monophosphines. Another approach consisted in the synthesis and study of the coordination properties of new phosphine ligands incorporating a dithienyl moiety which is known to be an excellent reversible photochromic unit characterized by geometric and electronic variations between two isomeric forms. The electronic properties of the ligands were studied in detail by synthesis of the corresponding selenides and Rh(I)carbonyl Vaska type complexes. Dithienyl derivatives bearing pyridine moieties were also prepared to be transformed by alkylation into the corresponding biscations and these were employed as competitive inhibitors for supramolecular catalysts. In particular, they were tested both in organic medium in the reaction of hydration of isonitriles catalyzed by a self-assembled hexameric capsule based on resorcin[4]arene units and in aqueous medium in the Diels Alder cycloaddition reaction between standard dienes and dienophiles catalyzed by b-cyclodextrin. In former case the two photogenerated isomeric dithienyl cations led to different inhibition activity as a consequence of their different geometry that results in modified host-guest interactions with the supramolecular catalysts employed. The above mentioned hexamer has been successfully exploited as an allosteric reversible supramolecular effector able to modulate the photo-catalytic activity of [Ru(bpy)3](OTf)2 in the sulfoxidation of thioethers in organic medium in the presence of molecular oxygen. The catalytic activity was reversibly turned off when the Ru(II) catalyst was hosted within the hexameric capsule, and was turned on by addition of a competitive guest for the hexamer such as tetraethylammonium triflate. This approach emonstrates that simply changing the solvation sphere of a catalyst form the bulk solvent into a more static supramolecular assembly it is possible to completely control the performance of a catalyst. Overall, the present PhD dissertation introduced innovative photochemical and supramolecular approaches to modulate the homogeneous catalytic activity of a catalyst opening the road to further developments and possible applications.
La mimesi delle proprietà allosteriche proprie degli enzimi è da sempre una delle sfide più stimolanti per i chimici. In questo lavoro di tesi sono state prese in considerazione diverse strategie per modulare le prestazioni di catalizzatori omogenei, dagli approcci supramolecolari all’incorporazione di residui fotochimici all’interno del sistema catalitico stesso. In un primo approccio il residuo cumarinico, noto per le reazioni di fotocicloaddizione, è stato incorporato all’interno di un legante fosfinico che è stato a sua volta impiegato nella sintesi di bisfosfino complessi di Pt(II). La dimerizzazione del residuo cumarinico ha permesso il passaggio del sistema legante da monodentato a bidentato e i conseguenti complessi fotoreagito e non, sono stati testati nelle reazioni di isomerizzazione e dimerizzazione di alcheni e nelle reazioni di Diels Alder. In tutti i casi sono state osservate apprezzabili variazioni di attività tra le due forme, in particolar modo nelle reazioni di Diels Alder. Un secondo studio ha previsto l’incorporazione del residuo ditieniletene all’interno di leganti di tipo fosfinico, allo scopo di verificare come il passaggio dalla forma aperta a quella ciclizzata del diariletene influenzi le proprietà elettroniche del legante stesso. Lo studio delle proprietà è stato realizzato tramite la sintesi dei corrispondenti complessi di Rh(I) di tipo Vaska e dei seleniuri delle fosfine; in particolare questi ultimi hanno permesso di valutare le differenti capacità σ-donatrici per gli isomeri aperti e chiusi. Il residuo diariletene è stato quindi studiato nell’ottica di inibitore fotomodulabile nei confronti di specie catalitiche supramolecolari. In un primo approccio in mezzo organico è stato osservato che le due forme isomeriche di un piridinio, incorporante il residuo ditieniletene, mostrano diversa abilità nella reazione di idratazione di isonitrili mediate dal complesso esamerico ottenuto a partire dal resorcin[4]arene. Entrambe le forme dell’inibitore foto modulabile sono state successivamente studiate in soluzione acquosa in presenza di β-ciclodestrina e le interazioni host-guest tra i due componenti sviscerate. Dagli studi effettuati si è dedotto che, anche in questo le due forme fotocromiche del piridinio possano determinare un diverso effetto inibitore in reazioni test quali cicloaddizioni catalizzate da β-ciclodestrina. L’esamero sopracitato è stato infine impiegato quale effettore supramolecolare nei confronti del complesso [Ru(bpy)3]2+, nella foto-ossidazione aerobica di tioeteri. L’esamero ha dimostrato totale capacità di inibizione della reazione in virtù della sua capacità di incapsulare il catalizzatore inoltre, il completo controllo allosterico è stato ottenuto ripristinando l’attività catalitica tramita aggiunta di un competitor per la capsula esamerica. In conclusione il presente lavoro di tesi ha affrontato diversi aspetti del controllo allosterico proponendo nuove strategie per il controllo di sistemi catalitici omogenei e aprendo la strada per futuri sviluppi e applicazioni.
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Alessi, Sebastiano <1995&gt. "Ultrasound-assisted synthesis of lignin microcapsules for the controlled release of active compounds." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19173.

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Abstract:
Lignin represents a highly valuable, yet very underutilized biobased material. Being the most abundant source of aromatics on the planet, it is produced in high quantities as by-product of pulp and paper industries and biorefineries. Due to the high degree of structural variability, which depends on the different plant origin and harsh conditions experienced during the processing, an exhaustive valorisation of lignin is all but straightforward. Among various possibilities, the synthesis of micro- and nano-structures from untreated technical lignins is one of the best solutions for the development of high added-value products exploiting the peculiar features of lignin, such as self-assembly capacity, antimicrobial and antioxidant activities. To this purpose, this Thesis work has been focused on the preparation of lignin microcapsules (LMCs) by a simple, green and easily scalable ultrasound-assisted method. By this strategy it is possible to encapsulate lipophilic substances like pesticides, food additives, flavours or water insoluble drugs in a shell of lignin, from which they can be released upon changing the environmental factors such as pH, salinity etc. To modulate the characteristics of the capsules, either ad hoc prepared green compatibilizers or an outer biopolymeric layer have been added to the formulation. The synthesized LMCs have been characterized from the dimensional and morphological point of view by dynamic light scattering and microscopy techniques. Furthermore, the encapsulation efficiency, their stability under different conditions and the kinetic of release of a model compound have been studied to demonstrate their potential as carriers of active molecules.
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Foschi, Giulia <1985&gt. "Nanotechnology control of self organized biomolecules and biomaterials for medical research." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5336/1/Foschi_Giulia_Tesi.pdf.

Full text
Abstract:
Nanotechnology entails the manufacturing and manipulation of matter at length scales ranging from single atoms to micron-sized objects. The ability to address properties on the biologically-relevant nanometer scale has made nanotechnology attractive for Nanomedicine. This is perceived as a great opportunity in healthcare especially in diagnostics, therapeutics and more in general to develop personalized medicine. Nanomedicine has the potential to enable early detection and prevention, and to improve diagnosis, mass screening, treatment and follow-up of many diseases. From the biological standpoint, nanomaterials match the typical size of naturally occurring functional units or components of living organisms and, for this reason, enable more effective interaction with biological systems. Nanomaterials have the potential to influence the functionality and cell fate in the regeneration of organs and tissues. To this aim, nanotechnology provides an arsenal of techniques for intervening, fabricate, and modulate the environment where cells live and function. Unconventional micro- and nano-fabrication techniques allow patterning biomolecules and biocompatible materials down to the level of a few nanometer feature size. Patterning is not simply a deterministic placement of a material; in a more extended acception it allows a controlled fabrication of structures and gradients of different nature. Gradients are emerging as one of the key factors guiding cell adhesion, proliferation, migration and even differentiation in the case of stem cells. The main goal of this thesis has been to devise a nanotechnology-based strategy and tools to spatially and temporally control biologically-relevant phenomena in-vitro which are important in some fields of medical research.
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Foschi, Giulia <1985&gt. "Nanotechnology control of self organized biomolecules and biomaterials for medical research." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5336/.

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Abstract:
Nanotechnology entails the manufacturing and manipulation of matter at length scales ranging from single atoms to micron-sized objects. The ability to address properties on the biologically-relevant nanometer scale has made nanotechnology attractive for Nanomedicine. This is perceived as a great opportunity in healthcare especially in diagnostics, therapeutics and more in general to develop personalized medicine. Nanomedicine has the potential to enable early detection and prevention, and to improve diagnosis, mass screening, treatment and follow-up of many diseases. From the biological standpoint, nanomaterials match the typical size of naturally occurring functional units or components of living organisms and, for this reason, enable more effective interaction with biological systems. Nanomaterials have the potential to influence the functionality and cell fate in the regeneration of organs and tissues. To this aim, nanotechnology provides an arsenal of techniques for intervening, fabricate, and modulate the environment where cells live and function. Unconventional micro- and nano-fabrication techniques allow patterning biomolecules and biocompatible materials down to the level of a few nanometer feature size. Patterning is not simply a deterministic placement of a material; in a more extended acception it allows a controlled fabrication of structures and gradients of different nature. Gradients are emerging as one of the key factors guiding cell adhesion, proliferation, migration and even differentiation in the case of stem cells. The main goal of this thesis has been to devise a nanotechnology-based strategy and tools to spatially and temporally control biologically-relevant phenomena in-vitro which are important in some fields of medical research.
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More sources

Books on the topic "Controllo chimico"

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Massimo, Baldini, and Istituto superiore di sanità (Italy), eds. Metodi di analisi utilizzati per il controllo chimico degli alimenti. Roma: Istituto superiore di sanità, 1996.

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2

Calogero, F. Armi e disarmo: I negoziati sulla riduzione e il controllo degli armamenti nucleari, chimici, batteriologici e convenzionali. Milano: F.Angeli, 1997.

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3

Galtieri, Francesco. Il disarmo chimico e batteriologico nell'area del Mediterraneo: Esperienze e prospettive. Napoli: Edizioni scientifiche italiane, 2003.

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4

Aboul-Enein, Hassan Y. Quality and reliability in analytical chemistry. Boca Raton: CRC Press, 2001.

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5

International Cesena Agricultura Conference (1st 1985 Cesena, Italy). Metodi alternativi alla lotta chimica nella difesa delle colture agrarie: Cesena agricultura, 1o convegno internazionale, Cesena, 10-11 ottobre 1985. [Cesena]: Comune di Cesena, 1986.

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6

1952-, Liu Jen-pei, ed. Statistical design and analysis in pharmaceutical science: Validation, process controls, and stability. New York: M. Dekker, 1995.

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7

Basic concepts of environmental chemistry. 2nd ed. Boca Raton, FL: CRC/Taylor & Francis, 2005.

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8

Zdeněk, Deyl, ed. Quality control in pharmaceutical analysis: Separation methods. Amsterdam: Elsevier, 1997.

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9

Giornata di studio sulla convenzione sulle armi chimiche (1997 Rome, Italy). Atti della Giornata di studio sulla convenzione sulle armi chimiche: Roma, Palazzetto di Venezia, venerdì 12 dicembre 1997. Napoli: Editoriale scientifica, 1998.

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10

Jacek, Namiesnik, ed. Quality assurance and quality control in the analytical chemical laboratory: A practical approach. Boca Raton: CRC Press, 2009.

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More sources

Book chapters on the topic "Controllo chimico"

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Taber, Douglass F. "Carbon-Carbon Bond Formation." In Organic Synthesis. Oxford University Press, 2013. http://dx.doi.org/10.1093/oso/9780199965724.003.0025.

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Abstract:
Akiya Ogawa of Osaka Prefecture University found (Tetrahedron Lett. 2010, 51, 6580) that the Sm-mediated reductive coupling of a halide 1 with CO2 to give the carboxylic acid 2 was strongly promoted by visible light. Gregory C. Fu of MIT designed (Angew. Chem. Int. Ed. 2010, 49, 6676) a Ni catalyst for the coupling of a primary borane 4 with a secondary alkyl halide 3. James P. Morken of Boston College devised (Org. Lett. 2010, 12, 3760) conditions for the carbonylative conjugate addition of a dialkyl zinc to an enone 6 to give the 1,4-dicarbonyl product 7. Louis Fensterbank of the Institut Parisien de Chimie Moléculaire developed (Angew. Chem. Int. Ed. 2010, 49, 8721; not illustrated) a protocol for the conjugate addition of alkyl boranes to enones. Hyunik Shin of LG Life Science, Daejeon, and Sang-gi Lee of Ewha Womans University showed (Tetrahedron Lett. 2010, 51, 6893) that the intermediate from Blaise homologation of a nitrile 8 was a powerful nucleophile, smoothly opening an epoxide 10 to deliver 11. Sébastien Reymond and Janine Cossy of ESPCI ParisTech found (J. Org. Chem. 2010, 75, 5151) that FeCl3 smoothly catalyzed the coupling of an alkenyl Grignard 13 with the primary iodide 12. The Ti-mediated coupling of an alkyne 16 with an allylic alkoxide 15 (J. Am. Chem. Soc. 2010, 132, 9576) developed by Glenn C. Micalizio of Scripps/Florida was the key step in the total synthesis (J. Am. Chem. Soc. 2010, 132, 11422) of lehualide B. Huanfeng Jiang of the South China University of Technology observed (Chem. Commun. 2010, 46, 8049) that KI added to a bromoalkyne 18 to give the dihalide 19 with high geometric control. Haruhiko Fuwa of Tohoku University improved (Org. Lett. 2010, 12, 5354) the selective hydroiodination of a methyl alkyne 20 to 21. Takuya Kurahashi and Seijiro Matsubara of Kyoto University devised (Chem. Commun. 2010, 46, 8055) the Ni-catalyzed three-component coupling of an alkyne 22, methyl acrylate 23, and phenyl isocyanate to give the doubly homologated lactam 24. Patrick H. Toy of the University of Hong Kong showed (Synlett 2010, 1997; Org. Lett. 2010, 12, 4996 for a polymer with covalently attached base) that resin-bound triphenylphosphine participated efficiently in the Wittig coupling of 26 with an aldehyde 25.
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Conference papers on the topic "Controllo chimico"

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Toderas, Ion, Aurelian Gulea, Valentin Gudumac, Elena Roscov, and Olga Garbuz. "Metodă nouă de apreciere a toxicităţii substanţelor chimice." In International symposium ”Functional ecology of animals” dedicated to the 70th anniversary from the birth of academician Ion Toderas. Institute of Zoology, Republic of Moldova, 2019. http://dx.doi.org/10.53937/9789975315975.81.

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Abstract:
We developed a new invention that relates to method for assessing the toxicity of chemical substances.The method of the invention includes the preparation of the culture of Paramecium caudatum, adding to the samples investigated to test chemicals in various concentrations, incubating the sample to be studied and control the addition of colourant 3-amino-7-dimethylamino-2-methylphenazine hydrochloride, incubation with subsequent addition of solution of formalin, centrifuging the sample, removing the supernatant, adding the solution of hydroxide of sodium, determine the absorbance using a spectrophotometer, followed by calculating the percentage of paramecii viability and determine the lethal concentration (LC50) at the same time as the value of the concentration LC50 is small, the toxicity of the tested substance is higher.
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