Academic literature on the topic 'Corpo di stato maggiore'

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the lists of relevant articles, books, theses, conference reports, and other scholarly sources on the topic 'Corpo di stato maggiore.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Journal articles on the topic "Corpo di stato maggiore"

1

Di Virgilio, Aldo. "Elezioni europee 2004: equilibrio fra le coalizioni, evoluzione dei rapporti di forza al loro interno, maggiore dispersione del voto." Quaderni dell'Osservatorio elettorale QOE - IJES 52, no. 2 (December 31, 2004): 149–62. http://dx.doi.org/10.36253/qoe-12733.

Full text
Abstract:
Nel 2004 gli appuntamenti elettorali sono stati due. Nella tornata principale, a giugno, l’intero corpo elettorale è stato chiamato a rinnovare la rappresentanza italiana al Parlamento di Strasburgo e oltre un terzo degli elettori ha provveduto ad eleggere contestualmente anche il proprio sindaco e/o il proprio presidente di provincia (assieme ai rispettivi consigli). La seconda tornata, in autunno, ha invece interessato un piccolo numero di amministrazioni locali e sette collegi uninominale di Camera e Senato nei quali si sono svolte elezioni politiche suppletive. Questa rubrica è interamente dedicata al risultato delle elezioni europee.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Lora, Antonio, Roberto Bezzi, Roberta Di Vietri, Anna Gandini, Franco Spinogatti, and Carlo Zocchetti. "Packages of care in the Departments of Mental Health in Lombardy." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 11, no. 2 (June 2002): 100–115. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x0000556x.

Full text
Abstract:
RIASSUNTOScopo – Il lavoro ha lo scopo di individuare i pacchetti di trattamento erogati dai Dipartimenti di Salute Mentale, ponendoli in relazione sia alia diagnosi dei pazienti che all'intensità nell'utilizzo delle risorse. Disegno – Lo studio è stato condotto a partire dai dati raccolti dal Sistema Informativo Psichiatrico lombardo; il campione è formato da 55518 pazienti residenti in Lombardia e in contatto nel 1999 con i Dipartimenti di Salute Mentale, di cui sono stati rilevati nel corso dell'anno i contatti territoriali, semiresidenziali, residenziali e ospedalieri. Setting – I Dipartimenti di Salute Mentale della Regione Lombardia nel 1999. Principali misure utilizzate – Secondo uno approccio empirico, basato sull'esperienza dei ricercatori, sono stati definiti 15 pacchetti di cura; il pacchetto di cura “solo attivita territoriale” è stato ulteriormente distinto in sei macroattività; a ciascun pacchetto sono stati assegnati i pesi assistenziali. Risultati – Quattro pacchetti di cura (solo Ass. Territoriale, Ass. Ospedaliera e Ass. Territoriale, solo Ass. Ospedaliera, Ass. Semiresidenziale e Ass. Territoriale) da soli caratterizzano il 95% dei pazienti. Tre quarti dei pazienti vengono trattati solo nell'ambito territoriale, senza l'intervento di strutture ospedaliere, residenziali e semiresidenziali. I pazienti più gravosi, vale a dire i pazienti inseriti in un pacchetto con un peso medio maggiore di 5000, rappresentano solo il 4% degli utenti dei servizi. L'attivita residenziale sembra svolgere un ruolo sempre maggiore nella rete dei servizi psichiatrici (36% del peso assistenziale totale), mentre la schizofrenia si conferma la diagnosi di maggiore impatto per i servizi (59% del peso assistenziale totale). Dei pazienti trattati solo neH'ambito territoriale un terzo riceve unicamente interventi ambulatoriali medici e psicologi, mentre i due terzi restanti ricevono trattamenti integrati in cui l'attività clinica ambulatoriale si accompagna a interventi di carattere domiciliare, familiare, riabilitativo e sociale. Conclusioni – Nel modello territoriale di assistenza psichiatrica i pacchetti di cura più complessi e diversificati rappresentano l'eccezione piùttosto che la regola. I pacchetti più complessi e/o con maggior peso assistenziale si rivolgono ai pazienti che per la loro diagnosi sono definiti gravi.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Fabbroni, Roberto, and Veronica Ferreri. "La TB – Tecnica Bioenergetica secondo il Metodo Summa Aurea® integrata allo Shiatsu, alla Riflessologia e al Massaggio (alla Osteopatia, alla Fisioterapia)." Scienze Biofisiche 1, no. 1 (March 2021): 1–12. http://dx.doi.org/10.48274/ibi6.

Full text
Abstract:
La TB-Tecnica Bioenergetica secondo il Metodo Summa Aurea®, attraverso una pratica continuativa consente di sviluppare la capacità di espandere la propria energia ed accedere a frequenze minori di quelle che normalmente sono usuali sia nelle persone sane che ancor di più in quelle che presentano disarmonie di vario tipo. L’Operatore modificando il proprio stato di coscienza è in grado di portare le proprie frequenze cerebrali velocemente in Onde Delta. L’Operatore Bioenergetico è in grado di entrare per risonanza sul campo energetico della persona da trattare e modificarne lo stato di coscienza, abbassandone le frequenze con una conseguente apertura dei canali energetici. Questo approccio, se ricreato prima di procedere ad un trattamento professionale Shiatsu, Riflessologia e Massaggio, ma anche Osteopatico o Fisioterapico (anche se i trattamenti sono di tipo diverso il principio di funzionamento è lo stesso), consente di migliorare l’efficacia della pratica eseguita. L’operatore riuscirà ad acquisire una maggiore empatia con la parte del corpo da trattare, mentre il cliente avrà una percezione del trattamento ricevuto più soddisfacente oltre ad una migliore predisposizione ed apertura nei confronti del trattamento ricevuto e dell’Operatore che lo svolge. Tale integrazione è stata verificata su 50 persone in cui sono stati effettuati gli stessi trattamenti prima e dopo la conoscenza dell’Operatore della TB-Tecnica Bioenergetica secondo il Metodo Summa Aurea®.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Lucchi, S., G. Giua, A. Bettinelli, M. Farabola, C. Sina, E. Mangiagalli, F. Resta, A. Righini, and M. Leonardi. "Ruolo della tomografia computerizzata cerebrale nel trauma lieve." Rivista di Neuroradiologia 8, no. 3 (June 1995): 415–28. http://dx.doi.org/10.1177/197140099500800308.

Full text
Abstract:
Sulla base della revisione delle richieste di Tomografia Computerizzata Cerebrale (TC) inoltrate dal Pronto Soccorso al Servizio di Neuroradiologia dell'Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, si è osservata una percentuale di casi di trauma cranico pari al 41% degli esami richiesti. È stato quindi effettuato lo studio retrospettivo di 300 casi di trauma cranico indagati con esame TC nel corso di un trimestre, il 92% dei quali è risultato negativo per complicanze intracraniche post-traumatiche. Tenuto conto di un'obiettività neurologica negativa al momento dell'ammissione in Pronto Soccorso, il 79% dei casi è stato ascritto alla categoria di trauma cranico lieve. Per essi si è rivelata una positività per lesioni intracraniche post-traumatiche del 2%, mentre si è osservato che un'obiettività neurologica positiva è associata alla presenza di lesioni intracraniche con una frequenza del 17%. Si è osservata una maggiore positività per complicanze intracraniche nei pazienti di età superiore ai 50 anni, nei casi di incidente stradale, nei casi di trauma in sede parietale e nei casi di amnesia e episodi di vomito successivi all'evento traumatico. Non si è invece riscontrata una maggiore associazione con lesioni intracraniche nei casi di trauma commotivo rispetto ai casi di trauma non commotivo. Gli autori, sulla base della esperienza presentata in questa sede e della revisione della letteratura in merito, propongono alcune linee guida per la gestione dei pazienti affetti da trauma cranico lieve.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Toro, Maria Beatrice, Claudia Romani, and Francesca De Luca. "Mindfulness in movimento: mente e corpo nel viaggio verso la consapevolezza." MODELLI DELLA MENTE, no. 1 (February 2020): 34–48. http://dx.doi.org/10.3280/mdm1-2019oa9173.

Full text
Abstract:
La pratica della mindfulness permette e sostiene la capacità di essere presenti a se stessi e consapevoli dei propri stati mentali attraverso un'attenzione intenzionale e non giudicante al momento presente: il corpo non è spettatore di questo processo, partecipandovi con la sua essenza, la sua presenza e le sue potenzialità. L'osservazione e l'ascolto del corpo, statico e in movimento, sono passi fondamentali nel cammino verso una maggiore consapevolezza.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Milani, Ilaria, Rita Biscotti, Angelo Gentile, Filippo Ingrosso, Elisa Rimoldi, and Paola Ripa. "Enhanced Recovery After Surgery e assistenza infermieristica in urologia: utopia o futura pietra miliare? Una revisione della letteratura." Dissertation Nursing 2, no. 2 (July 31, 2023): 25–40. http://dx.doi.org/10.54103/dn/19952.

Full text
Abstract:
BACKGROUND: Enhanced Recovery After Surgery (ERAS) è un programma multidisciplinare volto a ridurre al minimo la risposta del corpo allo stress chirurgico, consente agli assistiti di ottenere outcome migliori, dimissioni precoci e sicure nonché la riduzione dei costi. Nonostante la presenza di numerose evidenze clinico-scientifiche in letteratura sull'utilità del programma ERAS nella chirurgia maggiore, l'implementazione di questo percorso multidisciplinare non ha ancora raggiunto consenso unanime nella chirurgia urologica. OBIETTIVI: Obiettivo del presente lavoro è analizzare per ogni fase del processo chirurgico gli item ERAS messi in atto in chirurgia urologica, valutarne gli esiti e indagare le prospettive infermieristiche. METODI: Dopo aver identificato l’ambito e il quesito di ricerca è stato formulato il PIO (Popolazione, Intervento, Esito). Nei mesi di agosto e settembre 2022 è stata condotta la ricerca bibliografica attraverso la consultazione delle principali banche dati biomediche: PubMed, Cinahl, Embase. RISULTATI: Sono stati ritenuti validi 14 articoli per la stesura dell’elaborato. 1 con disegno qualitativo e 13 con disegno quantitativo. Sono state identificate diverse aree tematiche, idealmente suddivise nelle diverse fasi del processo operatorio. CONCLUSIONI: I contributi analizzati in questo elaborato assumono un significato clinico importante, aggiungendosi al crescente numero di evidenze che supportano il valore di ERAS negli sforzi messi in atto per migliorare gli esiti clinici nella popolazione sottoposta a chirurgia urologica, con particolare riferimento ai pazienti sottoposti a cistectomia radicale, procedura altamente demolitiva.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Furnari, Giovanni. "In ricordo del Prof. Giuseppe Giaccone." Bullettin of the Gioenia Academy of Natural Sciences of Catania 52, no. 382 (December 22, 2019): O1—O6. http://dx.doi.org/10.35352/gioenia.v52i382.84.

Full text
Abstract:
L’11 giugno 2018 è morto a Baucina (PA), all’età di 82 anni il Prof. Giuseppe Giaccone, già Ordinario di Botanica sistematica presso l’Università degli studi di Catania e socio emerito dell’Accademia Gioenia. Dopo gli studi liceali presso il Liceo Don Bosco di Palermo e completato nel 1960 il corso quadriennale di Teologia presso il Seminario Maggiore di Palermo, Giuseppe Giaccone si è laureato nel 1964 presso l’Università di Palermo. Nel 1973 è stato nominato assistente ordinario presso l’Università di Trieste e nel 1977 è stato trasferito all’Università di Palermo. Nel 1984 è diventato Professore associato presso l’Università di Palermo e nel 1986 Professore ordinario presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’Università di Catania. La sua attività di ricerca ha coperto praticamente tutti gli aspetti dell’Algologia: dalla tassonomia alla fitosociologia, dall’ecologia alla valutazione di impatto ambientale e ai biodeteriogeni. I risultati delle sue ricerche sono stati divulgati attraverso conferenze, comunicazioni a convegni e congressi nazionali ed esteri e in più di 250 pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed internazionali.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Rondini, Alessandra. "Il libro tradotto come libro-corpo." Revista de Italianística, no. 45 (December 31, 2022): 4–23. http://dx.doi.org/10.11606/issn.2238-8281.i45p4-23.

Full text
Abstract:
Il testo si presenta come un corpo, che viene plasmato dall’ambiente culturale di cui è espressione e che porta su di sé l’impronta di chi lo genera. La traduzione è un viaggio, tra mondi, esperienze di significato, interpretazioni, diversi. Nel momento in cui vive questa esperienza, una sorta di migrazione verso un altro universo di significato, il libro-corpo si trova a dover vivere un processo di inclusione, in un nuovo mondo, che può anche non accettarlo per quello che è e segnarlo, cercare di renderlo più simile a ciò che è conosciuto e, quindi, rassicurante. Interventi sul libro-corpo paragonabili a certi segni rituali, che testimoniano un passaggio, tatuaggi che possono aggiungere un qualcosa di interessante, ma che talvolta sono vere e proprie cicatrici, che lo feriscono profondamente. Si potrebbe parlare di manipolazione del libro-corpo, di cui i vari paratesti fanno parte a pieno titolo, di riletture e riscritture che alcune volte possono portare a esiti soddisfacenti, altre deludenti. I romanzi degli anni Trenta di Jorge Amado, Graciliano Ramos e José Lins do Rego sono passati attraverso questo rito di passaggio nel momento in cui sono stati tradotti in italiano. Alcuni segni sono più nascosti e risulta più difficile individuarli a prima vista, può essere necessario un rapporto di maggiore intimità tra l’osservatore e il corpo che ne è portatore; altri invece possono essere colti a un primo sguardo.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Trasimeni, G., C. Di Biasi, A. Pingi, E. Polettini, L. Ceroni, A. D'Agostino, and G. F. Gualdi. "Disgenesia callosa: Analisi RM di 34 casi e correlazioni con altre malformazioni associate." Rivista di Neuroradiologia 5, no. 3 (August 1992): 349–55. http://dx.doi.org/10.1177/197140099200500306.

Full text
Abstract:
Di 576 pazienti pediatrici studiati con RM, ne sono stati selezionati 82 con patologia malformativa cerebro-midollare, 34 dci quali presentavano patologia malformativa del corpo calloso (CC). In particolare sono stati osservati 20 casi di ipogenesia, 7 casi di agenesia e 7 di ipoplasia. In 22 casi (65%) vi erano altre malformazioni associate ed in 12 (35%) la malformazione callosa era singola. Le anomalie associate con maggiore frequenza sono state le malformazioni di Chiari e le anomalie della migrazione neuronale. I nostri dati sono in accordo a quanto descritto in letteratura e confermano la notevole frequenza con cui questa struttura «pacchetto» di connessione interemisferica è interessata nelle malformazioni cerebromidollari; la RM può essere utile per distinguere le forme disgenetiche da quelle in cui il danno si è stabilito successivamente.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Pino, Olimpia, Giuliano Giucastro, and Roberta Crespi. "L'influenza della mindfulness e del benessere generale nel trattamento clinico dei fumatori di tabacco in un programma di disassuefazione. Una valutazione a breve e lungo termine." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 3 (December 2020): 849–70. http://dx.doi.org/10.3280/rip2020-003004.

Full text
Abstract:
Il fumo di sigaretta è un fenomeno complesso e le sue conseguenze per il cor-po umano sono sempre più note. Sulla base dei risultati di precedenti ricerche sul-la relazione tra Mindfulness e l'astinenza dal fumo, in cui è emerso che i soggetti che riportavano elevati livelli di Mindfulness disposizionale avevano maggiori possibilità di successo in un programma di disassuefazione dal fumo, lo scopo del presente studio era di estendere il ruolo di tale costrutto con un gruppo più ampio di fumatori sottoposti a trattamento farmacologico monitorato sia nelle prime 24 ore di astensione completa sia nel corso di un follow-up. Lo studio è stato condotto su 53 individui che hanno partecipato ad un programma di disas-suefazione dal fumo, compilando il test Fagerström sulla dipendenza da nicotina (FTND), la Mindful Attention Awareness Scale (MAAS) e il General Health Que-stionnaire (GHQ-12). L'astinenza è stata registrata in diverse sessioni attraverso la determinazione quantitativa del valore basale di monossido di carbonio (CO) nell'aria espirata dai polmoni che contribuisce a una maggiore obiettività dell'esito. I dati non hanno confermato il ruolo della Mindfulness come preditto-re dell'astinenza. I punteggi MAAS e GHQ-12 non appaiono correlati all'esito del programma di cessazione dal fumo di sigaretta. L'uso di strumenti più sensibili nella rilevazione della Mindfulness disposizionale potrebbe portare a risultati più accurati. Un trattamento cognitivo comportamentale più strutturato potrebbe contribuire alla cessazione della dipendenza da tabacco.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
More sources

Dissertations / Theses on the topic "Corpo di stato maggiore"

1

Solaroli, Lorenzo. "Costruzione del quadro conoscitivo della Conoide Enza al fine di una gestione sostenibile della risorsa idrica." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

Find full text
Abstract:
Il lavoro di tesi ha l'obiettivo di fornire un quadro conoscitivo preliminare della Conoide Enza, importante corpo idrico sotterraneo situato nella provincia di Reggio-Emilia. Unitamente viene data una sua rappresentazione cartografica digitale attraverso software GIS, utile a geo-referenziare l'acquifero. Tale lavoro permette di convogliare ed archiviare in un sistema informativo territoriale le osservazioni e i dati necessari a successive indagini quantitative sulla Conoide. In tal senso, viene fornito un esempio di modellazione di flusso nell'acquifero tramite software MODFLOW, così da mostrare l'analisi di uno scenario di prelievo a partire dai dati forniti. In particolare, è simulato il comportamento dell'acquifero in presenza di un pozzo di estrazione, valutando il conseguente effetto indotto sulla piezometria.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

PANTINI, SARA. "Analysis and modelling of leachate and gas generation at landfill sites focused on mechanically-biologically treated waste." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2013. http://hdl.handle.net/2108/203393.

Full text
Abstract:
Despite significant efforts have been directed toward reducing waste generation and encouraging alternative waste management strategies, landfills still remain the main option for Municipal Solid Waste (MSW) disposal in many countries. Hence, landfills and related impacts on the surroundings are still current issues throughout the world. Actually, the major concerns are related to the potential emissions of leachate and landfill gas into the environment, that pose a threat to public health, surface and groundwater pollution, soil contamination and global warming effects. To ensure environmental protection and enhance landfill sustainability, modern sanitary landfills are equipped with several engineered systems with different functions. For instance, the installation of containment systems, such as bottom liner and multi-layers capping systems, is aimed at reducing leachate seepage and water infiltration into the landfill body as well as gas migration, while eventually mitigating methane emissions through the placement of active oxidation layers (biocovers). Leachate collection and removal systems are designed to minimize water head forming on the bottom section of the landfill and consequent seepages through the liner system. Finally, gas extraction and utilization systems, allow to recover energy from landfill gas while reducing explosion and fire risks associated with methane accumulation, even though much depends on gas collection efficiency achieved in the field (range: 60-90% Spokas et al., 2006; Huitric and Kong, 2006). Hence, impacts on the surrounding environment caused by the polluting substances released from the deposited waste through liquid and gas emissions can be potentially mitigated by a proper design of technical barriers and collection/extraction systems at the landfill site. Nevertheless, the long-term performance of containment systems to limit the landfill emissions is highly uncertain and is strongly dependent on site-specific conditions such as climate, vegetative covers, containment systems, leachate quality and applied stress. Furthermore, the design and operation of leachate collection and treatment systems, of landfill gas extraction and utilization projects, as well as the assessment of appropriate methane reduction strategies (biocovers), require reliable emission forecasts for the assessment of system feasibility and to ensure environmental compliance. To this end, landfill simulation models can represent an useful supporting tool for a better design of leachate/gas collection and treatment systems and can provide valuable information for the evaluation of best options for containment systems depending on their performances under the site-specific conditions. The capability in predicting future emissions levels at a landfill site can also be improved by combining simulation models with field observations at full-scale landfills and/or with experimental studies resembling landfill conditions. Indeed, this kind of data may allow to identify the main parameters and processes governing leachate and gas generation and can provide useful information for model refinement. In view of such need, the present research study was initially addressed to develop a new landfill screening model that, based on simplified mathematical and empirical equations, provides quantitative estimation of leachate and gas production over time, taking into account for site-specific conditions, waste properties and main landfill characteristics and processes. In order to evaluate the applicability of the developed model and the accuracy of emissions forecast, several simulations on four full-scale landfills, currently in operative management stage, were carried out. The results of these case studies showed a good correspondence of leachate estimations with monthly trend observed in the field and revealed that the reliability of model predictions is strongly influenced by the quality of input data. In particular, the initial waste moisture content and the waste compression index, which are usually data not available from a standard characterisation, were identified as the key unknown parameters affecting leachate production. Furthermore, the applicability of the model to closed landfills was evaluated by simulating different alternative capping systems and by comparing the results with those returned by the Hydrological Evaluation of Landfill Performance (HELP), which is the most worldwide used model for comparative analysis of composite liner systems. Despite the simplified approach of the developed model, simulated values of infiltration and leakage rates through the analysed cover systems were in line with those of HELP. However, it should be highlighted that the developed model provides an assessment of leachate and biogas production only from a quantitative point of view. The leachate and biogas composition was indeed not included in the forecast model, as strongly linked to the type of waste that makes the prediction in a screening phase poorly representative of what could be expected in the field. Hence, for a qualitative analysis of leachate and gas emissions over time, a laboratory methodology including different type of lab-scale tests was applied to a particular waste material. Specifically, the research was focused on mechanically biologically treated (MBT) wastes which, after the introduction of the European Landfill Directive 1999/31/EC (European Commission, 1999) that imposes member states to dispose of in landfills only wastes that have been preliminary subjected to treatment, are becoming the main flow waste landfilled in new Italian facilities. However, due to the relatively recent introduction of the MBT plants within the waste management system, very few data on leachate and gas emissions from MBT waste in landfills are available and, hence, the current knowledge mainly results from laboratory studies. Nevertheless, the assessment of the leaching characteristics of MBT materials and the evaluation of how the environmental conditions may affect the heavy metals mobility are still poorly investigated in literature. To gain deeper insight on the fundamental mechanisms governing the constituents release from MBT wastes, several leaching experiments were performed on MBT samples collected from an Italian MBT plant and the experimental results were modelled to obtain information on the long-term leachate emissions. Namely, a combination of experimental leaching tests were performed on fully-characterized MBT waste samples and the effect of different parameters, mainly pH and liquid to solid ratio (L/S,) on the compounds release was investigated by combining pH static-batch test, pH dependent tests and dynamic up-flow column percolation experiments. The obtained results showed that, even though MBT wastes were characterized by relatively high heavy metals content, only a limited amount was actually soluble and thus bioavailable. Furthermore, the information provided by the different tests highlighted the existence of a strong linear correlation between the release pattern of dissolved organic carbon (DOC) and several metals (Co, Cr, Cu, Ni, V, Zn), suggesting that complexation to DOC is the leaching controlling mechanism of these elements. Thus, combining the results of batch and up-flow column percolation tests, partition coefficients between DOC and metals concentration were derived. These data, coupled with a simplified screening model for DOC release, allowed to get a very good prediction of metal release during the experiments and may provide useful indications for the evaluation of long-term emissions from this type of waste in a landfill disposal scenario. In order to complete the study on the MBT waste environmental behaviour, gas emissions from MBT waste were examined by performing different anaerobic tests. The main purpose of this study was to evaluate the potential gas generation capacity of wastes and to assess possible implications on gas generation resulting from the different environmental conditions expected in the field. To this end, anaerobic batch tests were performed at a wide range of water contents (26-43 %w/w up to 75 %w/w on wet weight) and temperatures (from 20-25 °C up to 55 °C) in order to simulate different landfill management options (dry tomb or bioreactor landfills). In nearly all test conditions, a quite long lag-phase was observed (several months) due to the inhibition effects resulting from high concentrations of volatile fatty acids (VFAs) and ammonia that highlighted a poor stability degree of the analysed material. Furthermore, experimental results showed that the initial waste water content is the key factor limiting the anaerobic biological process. Indeed, when the waste moisture was lower than 32 %w/w the methanogenic microbial activity was completely inhibited. Overall, the obtained results indicated that the operative conditions drastically affect the gas generation from MBT waste, in terms of both gas yield and generation rate. This suggests that particular caution should be paid when using the results of lab-scale tests for the evaluation of long-term behaviour expected in the field, where the boundary conditions change continuously and vary significantly depending on the climate, the landfill operative management strategies in place (e.g. leachate recirculation, waste disposal methods), the hydraulic characteristics of buried waste, the presence and type of temporary and final cover systems.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

IAMMARINO, Debora. "Danno ambientale e responsabilità nella gestione dei rifiuti." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251115.

Full text
Abstract:
La disciplina del danno ambientale è stata oggetto di diverse e numerose modifiche nel corso degli anni, sia a livello nazionale che europeo. Regolata in Italia, per la prima volta, dalla L. 349/1986 che, all’art. 18, prevedeva la risarcibilità del danno ambientale indipendentemente dalla violazione di altri diritti individuali come la proprietà privata o la salute. In ambito Europeo il primo intervento si è avuto con l’adozione della Direttiva 2004/35/CE sulla responsabilità ambientale in materia di prevenzione e riparazione del danno ambientale. La Direttiva è stata poi recepita in Italia con il D.Lgs. n. 152/2006, che nella Parte Sesta si occupa puntualmente di responsabilità per inquinamento ambientale. Tuttavia, le principali novità della normativa comunitaria con riferimento al regime di responsabilità per attività inquinanti nei confronti dei beni ambientali, non sono state immediatamente riprese in modo adeguato dalla normativa italiana, motivo per cui sono state emanate due procedure di infrazione nei confronti del Governo italiano che, per correre ai ripari, in un primo momento, ha approvato il D.l. 135/2009 introduttivo di nuovi criteri per il ripristino del danno ambientale e successivamente il legislatore è intervenuto con la Legge n. 97/2013 in materia di misure di risarcimento del danno e in materia di criteri di imputazione delle responsabilità. Tuttavia, l’assetto dei criteri di imputazione delle responsabilità è stato più volte oggetto degli interventi interpretativi della giurisprudenza che hanno delineato un quadro molto più rispondente alle istanze di origine comunitaria e ai principi del diritto europeo. All’interno di questo quadro più ampio si inserisce la questione della Gestione dei rifiuti, anch’essa oggetto di svariate modifiche normative volte sempre di più ad una tutela ambientale maggiore e prioritaria, attraverso metodi e tecniche in grado di ridurre la produzione dei rifiuti, l’introduzione del concetto di riduzione, prevenzione e recupero, riciclo e solo in ultimo lo smaltimento. Ruolo centrale assume in questo ambito l’attribuzione delle relative responsabilità in capo ai vari soggetti che si occupano della gestione dei rifiuti, pertanto nell’ultimo capitolo, si analizzeranno le diverse forme di responsabilità degli stessi e si darà conto dei principali interventi giurisprudenziali e della diverse interpretazioni dottrinali che hanno interessato la materia negli ultimi anni.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

FORMICONI, Cristina. "LÈD: Il Lavoro È un Diritto. Nuove soluzioni all’auto-orientamento al lavoro e per il recruiting online delle persone con disabilità." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251119.

Full text
Abstract:
INTRODUZIONE: Il presente progetto di ricerca nasce all’interno di un Dottorato Eureka, sviluppato grazie al contributo della Regione Marche, dell’Università di Macerata e dell’azienda Jobmetoo by Jobdisabili srl, agenzia per il lavoro esclusivamente focalizzata sui lavoratori con disabilità o appartenenti alle categorie protette. Se trovare lavoro è già difficile per molti, per chi ha una disabilità diventa un percorso pieno di ostacoli. Nonostante, infatti, la legge 68/99 abbia una visione tra le più avanzate in Europa, l’Italia è stata ripresa dalla Corte Europea per non rispettare i propri doveri relativamente al collocamento mirato delle persone con disabilità. Tra chi ha una disabilità, la disoccupazione è fra il 50% e il 70% in Europa, con punte dell’80% in Italia. L’attuale strategia europea sulla disabilità 2010-2020 pone come obiettivi fondamentali la lotta alla discriminazione, le pari opportunità e l’inclusione attiva. Per la realizzazione di tali obiettivi assume un’importanza centrale l’orientamento permanente: esso si esercita in forme e modalità diverse a seconda dei bisogni, dei contesti e delle situazioni. La centralità di tutti gli interventi orientativi è il riconoscimento della capacità di autodeterminazione dell’essere umano, che va supportato nel trovare la massima possibilità di manifestarsi e realizzarsi. Ciò vale ancora di più per le persone con disabilità, in quanto risultano fondamentali tutte quelle azioni che consentono loro di raggiungere una consapevolezza delle proprie capacità/abilità accanto al riconoscimento delle caratteristiche della propria disabilità. L’orientamento assume così un valore permanente nella vita di ogni persona, garantendone lo sviluppo e il sostegno nei processi di scelta e di decisione con l’obiettivo di promuovere l’occupazione attiva, la crescita economica e l’inclusione sociale. Oggi giorno il frame work di riferimento concettuale nel campo della disabilità è l’International Classification of Functioning, Disability and Health (ICF), il quale ha portato a un vero e proprio rovesciamento del termine disabilità dal negativo al positivo: non si parla più di impedimenti, disabilità, handicap, ma di funzioni, strutture e attività. In quest’ottica, la disabilità non appare più come mera conseguenza delle condizioni fisiche dell’individuo, ma scaturisce dalla relazione fra l’individuo e le condizioni del mondo esterno. In termini di progetto di vita la sfida della persona con disabilità è quella di poter essere messa nelle condizioni di sperimentarsi come attore della propria esistenza, con il diritto di poter decidere e, quindi, di agire di conseguenza in funzione del proprio benessere e della qualità della propria vita, un una logica di autodeterminazione. OBIETTIVO: Sulla base del background e delle teorie di riferimento analizzate e delle necessità aziendali è stata elaborata la seguente domanda di ricerca: è possibile aumentare la consapevolezza negli/nelle studenti/esse e laureati/e con disabilità che si approcciano al mondo del lavoro, rispetto alle proprie abilità, competenze, risorse, oltre che alle limitazioni imposte dalla propria disabilità? L’obiettivo è quello di sostenere i processi di auto-riflessione sulla propria identità e di valorizzare il ruolo attivo della persona stessa nella sua autodeterminazione, con la finalità ultima di aumentare e migliorare il match tra le persone con disabilità e le imprese. L’auto-riflessione permetterà di facilitare il successivo contatto dialogico con esperti di orientamento e costituirà una competenza che il soggetto porterà comunque come valore aggiunto nel mondo del lavoro. METODI E ATTIVITÀ: Il paradigma teorico-metodologico adottato è un approccio costruttivista: peculiarità di questo metodo è che ciascuna componente della ricerca può essere riconsiderata o modificata nel corso della sua conduzione o come conseguenza di cambiamenti introdotti in qualche altra componente e pertanto il processo è caratterizzato da circolarità; la metodologia e gli strumenti non sono dunque assoggettati alla ricerca ma sono al servizio degli obiettivi di questa. Il primo passo del progetto di ricerca è stato quello di ricostruzione dello stato dell’arte, raccogliendo dati, attraverso la ricerca bibliografica e sitografica su: l’orientamento, la normativa vigente in tema di disabilità, i dati di occupazione/disoccupazione delle persone con disabilità e gli strumenti di accompagnamento al lavoro. A fronte di dati mancanti sul territorio italiano relativi alla carriera e ai fabbisogni lavorativi degli/delle studenti/esse e laureati/e con disabilità, nella prima fase del progetto di ricerca è stata avviata una raccolta dati su scala nazionale, relativa al monitoraggio di carriera degli studenti/laureati con disabilità e all’individuazione dei bisogni connessi al mondo del lavoro. Per la raccolta dati è stato sviluppato un questionario ed è stata richiesta la collaborazione a tutte le Università italiane. Sulla base dei dati ricavati dal questionario, della letteratura e delle indagini esistenti sulle professioni, nella fase successiva della ricerca si è proceduto alla strutturazione di un percorso di auto-orientamento, volto ad aumentare la consapevolezza nelle persone con disabilità delle proprie abilità e risorse, accanto a quella dei propri limiti. In particolare, il punto di partenza per la costruzione del percorso è stata l’Indagine Istat- Isfol sulle professioni (2012) e la teoria delle Intelligenze Multiple di H. Gardner (1983). Si è arrivati così alla strutturazione del percorso di auto-orientamento, composto da una serie di questionari attraverso i quali il candidato è chiamato ad auto-valutare le proprie conoscenze, le competenze, le condizioni di lavoro che gli richiedono più o meno sforzo e le intelligenze che lo caratterizzano, aggiungendo a questi anche una parte più narrativa dove il soggetto è invitato a raccontare i propri punti di forza, debolezza e le proprie aspirazioni in ambito professionale. Per sperimentare il percorso di auto-orientamento creato, nell’ultima fase della ricerca è stato predisposto uno studio pilota per la raccolta di alcuni primi dati qualitativi con target differenti, studenti/esse universitari/e e insegnanti di scuola superiore impegnati nel tema del sostegno e dell’orientamento, e utilizzando diversi strumenti (autopresentazioni, test multidimensionale autostima, focus group). CONCLUSIONI: I dati ottenuti dallo studio pilota, seppur non generalizzabili, in quanto provenienti da un campione esiguo, hanno evidenziato come il percorso di auto-orientamento attivi una riflessione sulla visione di sé nei diversi contesti e un cambiamento, in positivo o in negativo, nell’autostima e nella valutazione di sé in diverse aree, ad esempio nell’area delle relazioni interpersonali, del vissuto corporeo, dell’emotività ecc. Tali dati ci hanno permesso soprattutto di evidenziare punti di forza e debolezza del percorso creato e di apportare modifiche per una maggiore comprensione e adattabilità del prodotto stesso. Il valore del percorso orientativo è connesso al ruolo attivo di auto-valutatore giocato dal candidato con disabilità, affiancando a questa prima fase di autovalutazione un successivo confronto dialogico con un esperto, tale da permettere un ancoraggio alla realtà esterna, al contesto in cui il soggetto si trova a vivere. In questo senso, l’orientamento assume il valore di un processo continuo e articolato, che ha come scopo principale quello di sostenere la consapevolezza di sé e delle proprie potenzialità, agendo all’interno dell’area dello sviluppo prossimale della persona verso la realizzazione della propria identità personale, sociale e professionale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

SBARBATI, Claudia. "LE STRAGI E LO STATO. NARRAZIONI SU CARTA DELLO STRAGISMO ITALIANO:CRONACA, MEMORIA E STORIA." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251127.

Full text
Abstract:
Oggetto del presente studio è la narrazione pubblica delle stragi degli anni Settanta, realizzata attraverso il filtro della carta stampata di ieri e di oggi. In particolare, le stragi delle quali è stato ricostruito il pubblico racconto sono quelle di Milano (12 dicembre 1969), di Brescia (28 maggio 1974) e di Bologna (2 agosto 1980). L’interesse di ricerca è nato dalla percezione di un vuoto storiografico rispetto all’“impressione di realtà” - quindi all’immaginario - che nel corso dei decenni quotidiani e periodici nazionali hanno edificato riguardo allo stragismo neofascista. In generale, l’eversione di destra – seppur oggetto di preziosi studi - è stata meno analizzata rispetto a quella di sinistra e quello che è divenuto il cosiddetto “caso Moro”, perché sovente stigmatizzata come subalterna allo Stato e quindi priva di una sua dimensione particolare. È esattamente in questo spazio che la ricerca s’inserisce, guardando alla storia d’Italia attraverso l’interpretazione dello stragismo offerta dall’informazione a stampa. La scelta della fonte giornalistica come fonte storica per analizzare le categorie interpretative e i quadri di riferimento messi a disposizione dell’opinione pubblica, ha richiesto di tenere in considerazione gli elementi distintivi del giornalismo italiano e i suoi rapporti con il contesto politico nazionale coevo alle stragi, con attenzione anche per i cambiamenti occorsi nel tempo nel mondo dell’informazione e nel panorama internazionale, definendo un arco temporale che dal 1969 giunge sino al 2017. Inoltre, gli scenari politici sovranazionali della Guerra Fredda sono costantemente richiamati in virtù dell’intima connessione fra eversione di destra, forze dell’ordine e servizi di sicurezza italiani da un lato, ed equilibri geopolitici internazionali dall’altro. Si è scelto di attingere a numerose testate nazionali per dare conto delle diverse linee editoriali, delle molteplici caratterizzazioni politiche delle stesse, dei differenti stili comunicativi e della pluralità di lettori cui ogni quotidiano o periodico è destinato. Fra gli archivi storici più attenzionati emergono quelli del “Corriere della Sera”, “La Stampa”,“la Repubblica”, “L’Unità”, “Il Giorno”, “La Notte”, “La Nazione”, “L’Avanti!”, “il Manifesto”, “Lotta Continua”, “Umanità Nova”, “Il Popolo”, “il Secolo d’Italia”, “Candido” e “il Borghese”. A ogni strage è stato dedicato uno specifico capitolo in cui sono introdotti i fatti e gli esiti giudiziari, analizzate le prime reazioni della stampa, ricostruiti gli anni dei processi e la ricezione delle sentenze, sino a riproporre l’eco pubblica delle opere che nel corso dei decenni sono intervenute sul tema. Gli articoli di cronaca e gli editoriali di approfondimento analizzati permettono di vagliare la riproposizione su carta delle versioni ufficiali delle forze dell’ordine, della magistratura e della politica; le memorie dei protagonisti degli eventi e l’analisi offerta dagli opinion makers che di volta in volta hanno raccontato le stragi dell’Italia repubblicana (giornalisti, storici, magistrati, scienziati sociali). L’ultimo capitolo è stato invece dedicato al problema della Memoria e dei suoi rapporti con la Storia, analizzando la produzione memorialistica degli ex terroristi, delle vittime di prima, seconda e terza generazione, sino al tema della riconciliazione e della pacificazione. Si è dunque ricostruito il dibattito sviluppatosi “a caldo” ed “ex post”, nella consapevolezza che l’informazione e la comunicazione pubblica della Storia sono fondamentali per la storicizzazione del passato traumatico della Nazione.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

BASILI, Silvia. "Gli attuali scenari del commercio internazionale dei prodotti agroalimentari, tra vecchie e nuove questioni di sicurezza alimentare: una riflessone comparatistica ta UE, USA e CINA." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251081.

Full text
Abstract:
Il commercio dei prodotti agroalimentari ha assunto oggi una dimensione globale, che pone una serie di questioni su cui è necessario riflettere. Una di queste riguarda la sicurezza alimentare intesa nell'accezione di food safety, ossia come il diritto di ogni individuo a consumare cibo sano e sicuro. La sicurezza alimentare implica l'assenza di elementi estranei che sono riconducibili ai residui dei trattamenti antiparassitari, veterinari, contaminanti ambientali o ancora l'assenza di adulterazioni nel processo di produzione, che possono comportare un rischio per la salute dei consumatori. La tesi analizza le principali dinamiche internazionali relative all'attuale commercio dei prodotti agroalimentari, focalizzando l'attenzione sulla questione della sicurezza alimentare, che da un lato deve garantire senza compromessi la tutela di tutti i consumatori, e dall'altro però, le misure adottate non devono costituire inutili ostacoli commerciali per le imprese alimentari esportatrici. L'analisi inizia dagli accordi nati nell'ambito della WTO, con la firma del Trattato di Marrakech nel 1994, con lo scopo di favorire gli scambi commerciali internazionali attraverso una maggiore armonizzazione delle differenti normative di riferimento. Per quanto riguarda specificamente la sicurezza alimentare si fa riferimento all'Accordo SPS sulle misure sanitarie e fitosanitarie e al Codex Alimentarius, che hanno lo scopo di creare un sistema di norme internazionali valido all'interno dei paesi membri della WTO per tutelare la salute dei consumatori e garantire pratiche eque nel commercio degli alimenti. Dal contesto multilaterale della WTO si procede ad analizzare il ruolo degli accordi bilaterali o regionali, nati in seguito alla crisi del multilateralismo, iniziata con il round di Doha nel 2001e dovuta principalmente all'eterogeneità delle posizioni dei Paesi membri. In particolare nell'ambito degli accordi bilaterali si fa riferimento al partenariato transatlantico sul commercio e gli investimenti (TTIP) recentemente negoziato tra UE e USA, e fermo per ora a tale fase. Si tratta di un accordo di libero scambio volto ad abbattere molte barriere commerciali esistenti tra le due sponde dell'Atlantico, con particolare riferimento a quelle non tariffarie consistenti in divergenze normative che ostacolano le esportazioni, tra cui vanno sicuramente ricomprese le misure sanitarie e fitosanitarie, che si sono rivelate le questioni maggiormente dibattute nel corso delle trattative del TTIP, offrendo lo spunto per analizzare in chiave comparatistica le due diverse tradizioni giuridiche di food safety, delineate attraverso la tematica degli OGM, dove emerge la distanza dell'approccio giuridico tra le due potenze transatlantiche. L'uso delle moderne tecniche di ingegneria genetica in campo alimentare è stato uno dei temi particolarmente discussi nell'ambito delle negoziazioni; gli OGM erano già stati oggetto di una controversia tra Europa e USA nell'ambito della WTO. In ogni caso il TTIP, nonostante il suo fallimento, segna comunque la volontà delle due potenze di trovare una base normativa comune. L'ultima parte della tesi riguarda invece l'evoluzione della sicurezza alimentare in Cina, che grazie alla rapida crescita economica degli ultimi anni, si attesta ad essere una delle potenze protagoniste degli scambi commerciali mondiali, completando in tal modo il quadro internazionale di riferimento. L'introduzione nel 2009 della prima legge sulla sicurezza alimentare, poi modifica nel 2015, rappresenta un primo avvicinamento ai sistemi normativi occidentali. L'analisi delle diverse normative di food safety nel contesto europeo, statunitense e cinese mostra come la globalizzazione economica abbia determinato anche una globalizzazione giuridica o meglio un progressivo allineamento dei diversi sistemi normativi. La necessità di facilitare gli scambi commerciali per competere a livello mondiale ha favorito l'avvicinamento dei vari ordinamenti giuridici. Pertanto si assiste a una sorta di "contaminazione legislativa" estranea alla politica commerciale comune della WTO, ferma da tempo ad una fase di completa stagnazione. In particolare per quanto riguarda il settore alimentare si auspica che il progressivo avvicinamento dei sistemi normativi sul tema della sicurezza alimentare possa favorire la nascita di una food law unitaria a livello globale, che sappia rispondere alle esigenze economiche - commerciali della libera circolazione dei prodotti, e contemporaneamente garantire la tutela di tutti i consumatori, assicurando un elevato livello di qualità e sicurezza.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

SCOLARI, BALDASSARE. "State Martyr Representation and Performativity of Political Violence." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251176.

Full text
Abstract:
L’indagine prende in esame l’uso e la funzione politica della figura del martire nello spazio pubblico contemporaneo. La ricerca, pur nel riferimento consapevole alla consolidata letteratura ormai classica sull'argomento, ha tra i propri riferimenti filosofici specificatamente la teoria del discorso di Michel Foucault, con la sua metodologia dell’analisi discorsiva, e segue un approccio transdiscipli¬nare fra scienze culturali e filosofia. Essa ha come punto di partenza, come caso di studio, la rappresentazione mediale del politico e statista democristiano Aldo Moro quale martire di stato durante e dopo il suo assassinio per opera delle Brigate Rosse nel 1978. La ricerca si sviluppa sulla scorta dell’ipotesi di una connessione fra procedure di legittimazione dell’autorità politica e delle strutture di potere e l’emergere della figura del martire di Stato. Le rappresentazioni martirologiche sono considerate pratiche discorsive performanti, attraverso le quali la morte di Moro viene ad assumere il significato di un martirio per lo Stato, la Repubblica Italiana e i valori democratici. L’ipotesi di lavoro è che, attraverso l’allocazione dello statuto di martire, la morte di Moro acquisisca il significato di un atto (volontario) di testimonianza della verità assoluta e trascendentale dei diritti umani, garantiti dalla costituzione (in particolare articolo 2 della Costituzione Italiana), così come della necessità dello Stato come garante di tali diritti. Attraverso questa significazione, la figura di Moro assurge inoltre a corpo simbolico dello Stato-nazione, legittimando lo stesso e fungendo da simbolo d’identificazione collettiva con la nazione. Si tratta qui di mettere in luce il rapporto intrinseco fra la figura del martire e una narrazione mitologica dello Stato, dove mito sta a indicare un «assolutismo del reale» (Absolutismus der Wirklichkeit). La ricerca vuole altresì mettere in luce la dimensione strumentale delle rappresentazioni martirologiche di Aldo Moro, le quali hanno mantenuto e tuttora mantengono un’efficacia performativa nonostante il chiaro ed evidente rifiuto, espresso da Moro stesso, di essere sacrificato «in nome di un astratto principio di legalità.» La ricerca si propone di dimostrare la valenza di tale ipotesi di lavoro attraverso l’analisi dell’apparizione e diffusione delle rappresentazioni martirologiche di Aldo Moro in forme mediali differenti nell’intervallo temporale di quattro decenni. Il corpus delle fonti preso in esame include: articoli di giornali e riviste, i documenti prodotti da Moro e della Brigate Rosse durante i 55 giorni di sequestro, trasmissioni televisive (documentari e reportage), opere letterarie e cinematografiche. La teoria discorsiva e l’analisi archeologico-genealogica sviluppate da Michel Foucault fungono da base teorico-metodologica del lavoro. Il taglio transdisciplinare dell’indagine rende necessaria la distinzione di due diversi piani di ricerca. In primo luogo, ci si pone come obiettivo di individuare e analizzare le diverse rappresentazioni come elementi di una formazione discorsiva il cui tema comune è la morte di Aldo Moro. Si tratta di operare una ricognizione, attraverso il lavoro empirico, dei modi di rappresentare l’uccisione di Aldo Moro e di individuare le regole che determinano ciò che può essere detto e mostrato a tale riguardo. In secondo luogo, a partire da qui, ci si propone di fare un’analisi critica dell’uso e della funzione del linguaggio e della simbologia di matrice religiosa all’interno della forma¬zione discorsiva presa in esame. L'obiettivo è di mettere così in luce non solo il dispositivo di legittimazione politica che presiede alla costruzione della figura del martire, ma anche la sua polivalenza.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

BESTETTI, Fiorella. "Le metodologie di stima dell’età in ambito forense: il contributo dell’AgEstimation Project." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251079.

Full text
Abstract:
La stima dell’età è un elemento importante in ambito medico-legale, connesso sia a questioni legali che sociali. L’età è un fattore determinante per l’identificazione di un corpo: costituisce un elemento per la ricostruzione del profilo biologico, che verrà poi confrontato con i dati disponibili per le persone scomparse. Nella nostra società alcuni diritti e alcune tutele sono direttamente correlate con l’età anagrafica della persona; serve una specifica età per votare, per sposarsi, per lavorare, per ottenere la patente di guida, e soprattutto per essere considerati legalmente degli adulti. Nei soggetti in vita, l’età è determinante anche nei casi di imputabilità o responsabilità criminale, di pedopornografia e di adozione, ma è anche relazionata al fenomeno dell’immigrazione. Negli ultimi anni infatti, c’è stato un incremento proprio delle richieste di accertamento dell’età sulle persone in vita, dovuto all’aumento degli immigrati giunti nei nostri paesi privi di documenti. L’accertamento dell’età può essere richiesto dalle autorità proprio in riferimento alle domande di asilo. La legislazione europea assicura protezione ai “minori non accompagnati”, cioè a quei minori che arrivano sul suolo europeo soli, senza la figura di riferimento di un adulto. La corretta determinazione dell’età è quindi un elemento centrale per la protezione: solo se identificati, i minori possono essere protetti. In questo specifico ambito d’applicazione, l’accertamento dell’età può avere ripercussioni notevoli sulla vita di un migrante: se riconosciuto come minore il soggetto ha il diritto di restare, diversamente, la procedura prevede il respingimento alla frontiera ed il rimpatrio. In Italia, così come in Europa, la soglia d’età che separa i minorenni dagli adulti è quella dei diciotto anni; ma oltre a questa possono esistere altre soglie d’età, come ad esempio la Minimal Age of Criminal Responsability (MACR). Questa particolare soglia d’età riconosce ai soggetti minorenni, anche se ritenuti responsabili di un crimine, il diritto di essere giudicati da una corte per i minori. Una delle sfide della pratica forense dell’accertamento riguarda la necessità di assicurare nuovi e validi standard di riferimento, basati sullo studio di popolazioni attuali. Infatti gli studi che vengono utilizzati come riferimento sono basati sull’analisi di popolazioni europee o nord americane e i dati raccolti sono riferiti a studi di più di cinquant’anni fa. Per questo motivo attualmente le metodologie sviluppate in passato vengono applicate allo studio di popolazioni attuali, proprio al fine di ottenere dati aggiornati utili al confronto: una metodologia si applica ad una determinata popolazione per valutare quanto precisi ed accurati possano essere i risultati. Nell’ambito dell’AgEstimation Project, supportato dall’Istituto di Medicina Legale dell’Università di Macerata, a partire dal 204, l’equipe coordinata dal Dott. Roberto Cameriere ha presentato nuove metodologie per la stima dell’età, sviluppando formule specifiche e testando queste formule in diverse popolazioni. Le metodologie sviluppate prevedono l’analisi e la misurazione delle ossa carpali e dell’area del carpo nelle radiografie della mano di soggetti infantili e la misurazione dello sviluppo del terzo molare per la valutazione dell’età dei soggetti giovanili. Questa seconda tecnica prevede il calcolo dell’indice del terzo molare: se tale indice risulta minore del valore 0.08, preso come valore di riferimento, il soggetto viene considerato un adulto. L’ultima tecnica analizzata in questa ricerca permette di stimare l’età nei soggetti adulti, sfruttando il fenomeno dell’apposizione della dentina secondaria. Si tratta di un fenomeno continuo, che determina la riduzione della cavità pulpare dei denti, dove questa dentina si deposita. In pratica i giovani adulti hanno una camera pulpare larga, mentre i soggetti senili presentano una cavità pulpare molto più stretta. La tecnica prevede la rilevazione di misure specifiche del dente utilizzando una radiografia panoramica, utilizzate anche per la tecnica che valuta lo sviluppo del terzo molare. In questo progetto di ricerca, queste tre metodologie sono state applicate a tre diversi campioni.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

MARANO, Jonathan Francesco. "CHINA’S NEW NORMAL: DEVELOPMENTAL MODEL REFORM AND IMPLICATIONS FOR FOREIGN BUSINESSES." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251083.

Full text
Abstract:
L’elaborato affronta la tematica del New Normal in Cina, inteso come il programma di riforme che la Repubblica Popolare Cinese ha predisposto per accompagnare la nuova fase di transizione, che vede il sistema-Paese abbandonare il vecchio paradigma della “Fabbrica del Mondo”, alla ricerca di un nuovo modello di sviluppo. Tale modello passa attraverso la ricollocazione verso l’alto dell’economa nazionale nella catena del valore globale ed una maggiore attenzione nei confronti degli aspetti maggiormente qualitativi della crescita economica, nonché di una accresciuta integrazione nell’economia mondiale, grazie ad una promozione dello stato di diritto e di un ambiente economico maggiormente trasparente ed aperto nei confronti degli operatori internazionali. Nell’analisi delle politiche e delle riforme che accompagnano questo cambiamento, svolta attraverso l’analisi di settori considerati strategici e particolarmente significativi (ambiente, sanità e food safety), la premessa alla base del lavoro è che tale transizione non è semplicemente descrivibile come mera convergenza verso un modello ricalcante i sistemi politici ed economici delle economie avanzate occidentali. La riforma è bensì intesa come un processo incrementale, che all’adozione delle cosiddette best practices internazionali affianca un approccio pragmatico, che non recede la linea di continuità con il background storico, politico, istituzionale e culturale -spesso contraddittorio- di quella che è considerata essere la più antica civiltà ortogenetica del mondo. Il contributo chiave del presente lavoro è la problematizzazione, nei suoi vari aspetti, di questa congiuntura storica e del suo portato nei confronti delle strategie di medio e lungo termine degli operatori economici stranieri che decidono di operare in Cina, i quali da un lato possono godere di grandi opportunità di mercato liberate dalle riforme, dall’altro devono essere consapevoli delle sfide inevitabilmente poste dal cangiante contesto giuridico, economico ed istituzionale e delle sue traiettorie di sviluppo.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

FORESI, Elisa. "A Multisectoral Analysis for economic policy: an application for healthcare systems and for labour market composition by skills." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251178.

Full text
Abstract:
L’Agenda Digitale Europea stabilisce il ruolo chiave delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) grazie a un mercato digitale unico basato su internet veloce e superveloce e su applicazioni interoperabili, al fine di ottenere vantaggi socioeconomici sostenibili COM(2010)245. Le TIC producono un'innovazione di prodotto e cambiamenti strutturali all'interno di tutto il sistema economico e possiamo affermare che dal punto di vista multisettoriale hanno un ruolo moltiplicativo sulla crescita economica, poiché l’aumento della domanda di TIC stimola a sua volta tutte le altre produzioni. Inoltre come riscontrato in letteratura economica, nelle istituzioni internazionali, nonché confermate dai dati periodici rilasciati dagli uffici statistici nazionali, una maggiore incidenza della popolazione attiva formalmente istruita in associazione con l'adozione delle TIC è altamente correlata ad una crescita robusta, sostenibile ed equa. In questo quadro è importante valutare il ruolo delle TIC nel sistema economico, in particolare verrà analizzato il ruolo delle TIC sia rispetto ad un particolare settore quello della sanità, che dal lato dei soggetti che dovrebbero essere parte attiva nella gestione delle TIC ovvero la situazione delle abilità digitali dei lavoratori dipendenti. Il primo articolo si focalizza sul ruolo delle TIC nella determinazione dell’output del settore sanitario, utilizzando il database WIOD (World Input Output Database), di 24 paesi nell’arco temporale 2000-2014, tenendo conto anche dei differenti sistemi sanitari nazionali. La produzione del settore “Sanità e Servizi Sociali” assume, almeno in alcuni paesi specifici, il ruolo di stimolo all’innovazione che compensa ampiamente quello di peso sul bilancio pubblico. Nel secondo articolo analizziamo come l’uso delle TIC stia progressivamente aumentando nel sistema sanitario italiano e in particolare come l'introduzione del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), strumento di condivisione dei dati sanitari del singolo cittadino, potrebbe determinare cambiamenti nella produzione sui servizi sanitari. Verranno analizzati gli eventuali cambiamenti strutturali dei processi produttivi e della produzione totale applicando l'Analisi Strutturale di Decomposizione (SDA). La base dati di riferimento sarà la tavola di Input-Output riferita a due diversi periodi al fine di individuare i risultati sia degli effetti tecnologici sia della domanda finale a livello settoriale. Infine l’ultimo articolo ha l’obiettivo di valutare le conseguenze dei cambiamenti nella composizione dell'occupazione per competenza digitale all’interno del flusso di produzione e distribuzione del reddito. Verrà costruita una Matrice di Contabilità Sociale (SAM) che consente di rappresentare le relazioni tra i cambiamenti di produzione delle attività e i cambiamenti di compensazione dei dipendenti per competenze, grado di digitalizzazione e genere. LA SAM sviluppata nel documento è relativa all'Italia nel 2013; il lavoro è disaggregato in competenze formali / non formali / informali e, inoltre, competenze digitali / non digitali. Le abilità digitali del lavoro seguono la definizione di “competenza formale” della Commissione Europea (2000): i) competenza formale a seconda del livello di istruzione e formazione; ii) competenza non formale acquisita sul posto di lavoro e attraverso le attività delle organizzazioni e dei gruppi della società civile; iii) competenza informale non acquisita intenzionalmente durante la vita. In questo quadro è stata introdotta un'ulteriore classificazione di input di lavoro basata sull'uso / non utilizzo di computer collegati a Internet. Sulla base della SAM, è stato implementato un modello multisettoriale esteso. Infine, verrà individuata una struttura adeguata di domanda finale che consente di ottenere i migliori risultati in termini di valore aggiunto distribuiti a lavoratori più qualificati con una elevata competenza digitale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Books on the topic "Corpo di stato maggiore"

1

Bovio, Oreste. L' Ufficio storico dell'Esercito: Un secolo di storiografia militare. Roma: Stato maggiore dell'Esercito, Ufficio storico, 1987.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Viale, Ettore Bertolè. Lettere dalla Crimea: 1855-1856. Torino: Comitato di Torino dell'Istituto per la storia del Risorgimento Italiano, 2006.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Varanini, Gian Maria, ed. Deformità fisica e identità della persona tra medioevo ed età moderna. Florence: Firenze University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-846-0.

Full text
Abstract:
Negli ultimi decenni, la storiografia europea si è occupata attivamente della storia del corpo, dando così spessore e consapevolezza a potenti sollecitazioni provenienti dalla cultura dominante nella società affluente. Non solo dunque il corpo ‘bello’ è stato oggetto di ricerca, ma anche il corpo dell’uomo comune, mutilato, deforme e imperfetto. Il volume, attraverso sondaggi nelle fonti giuridico-normative, anagrafiche, iconografiche, letterarie e nei trattati medici e fisiognomici e la partecipazione di alcuni dei maggiori specialisti internazionali nel campo, intende approfondire queste tematiche soprattutto per lo spazio geografico, culturale e documentario dell’Italia del tardo Medioevo e della prima età moderna rimasta sino ad ora abbastanza ai margini di questo filone di studi.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Lauro, Ferdinando Di. 1859: L'Armata Sarda a San Martino : con l'inventario del fondo G-17 campagna 1859. 2nd ed. Roma: Stato maggiore dell'esercito, Ufficio storico, 2010.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Bongiorno, Giorgia, and Laura Toppan, eds. Nel «melograno di lingue». Florence: Firenze University Press, 2018. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-629-3.

Full text
Abstract:
Questo libro nasce da una constatazione e da un desiderio. Il riscontro di partenza è che la natura plurilinguistica della poesia di Andrea Zanzotto diventi quasi invisibile a forza di essere evidente agli occhi dei suoi lettori. Se l’ipersensibilità babelica del poeta del petèl non è certo assente negli studi critici, in questo volume viene affrontata per la prima volta in modo sistematico, con un’indagine sulle molteplici connessioni che intercorrono fra la scrittura poetica e le lingue. Il desiderio che ha accompagnato questa riflessione è stato quello di condurla con uno sguardo “prismatico”, incrociando multilinguismo della poesia e pratica traduttoria del poeta, e convocando, attorno alla multivocalità zanzottiana, le tante voci dei suoi traduttori. Particolarmente significativi, accanto a quelli dei migliori studiosi europei di Zanzotto, gli interventi anche di alcuni poeti (Cecchinel, Demarcq, Rueff) e l’offerta in appendice di documenti inediti. Intervento pronunciato il 26 giugno 2007 presso la Locanda da Lino di Solighetto (TV) in occasione della presentazione del libro F. Carbognin, L’«altro spazio». Scienza, paesaggio, corpo nella poesia di Andrea Zanzotto (Nuova Editrice Magenta, 2007) e del n. 230 de «l’immaginazione» (a. XXII, maggio 2007). Videoregistrato e apparso nel DVD Omaggio ad Andrea Zanzotto (produzione Viviafilm), che comprende anche gli interventi di Niva Lorenzini, Marco Antonio Bazzocchi e Silvana Tamiozzo Goldmann.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Landi, Lando. Il contenzioso del forestale: Guida agli atti del contenzioso penale ed amministrativo di maggior interesse per il personale del Corpo forestale dello Stato. Roma: EL, 1985.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Baliani, Marco. Corpo di stato: Il delitto Moro. Milano: Rizzoli, 2003.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Baroni, Maria Franca. Le pergamene del secolo 12. della Chiesa Maggiore di Milano: Capitolo Maggiore, Capitolo Minore, Decumani : conservate presso l'Archivio di Stato di Milano. Milano: Università degli studi di Milano, 2003.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Bastianini, Guido, and Angelo Alfredo Casanova, eds. I papiri di Eschilo e di Sofocle. Florence: Firenze University Press, 2013. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-387-8.

Full text
Abstract:
Il volume contiene il testo delle relazioni presentate al Convegno Internazionale di Firenze, svoltosi nei giorni 14-15 giugno 2012: sono 15 saggi originali, scritti – su invito – da autorevoli studiosi di varie università italiane e straniere, sugli importanti contributi che i ritrovamenti papiracei hanno portato, nel corso di oltre un secolo, per la conoscenza delle opere perdute di Eschilo e di Sofocle, nonché sul valore dei papiri per la costituzione del testo delle loro tragedie conservate. I saggi sono equamente suddivisi su Eschilo e su Sofocle, e toccano tutte le maggiori questioni che lo studio della papirologia ha sollevato per la ricerca filologica e letteraria sui due grandi tragici. Sia per il prestigio degli autori, sia per la varietà dei temi affrontati, il volume propone un quadro interessante ed autorevole sullo ‘stato dell’arte’ degli studi in proposito, alla luce delle interrelazioni tra papirologia e letteratura greca.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Gabriele, Angelini, and Santangelo Andrea, eds. Tre anni di guerra in Africa Settentrionale: 1940-1943 immagini dall'Archivio storico dello Stato maggiore dell'esercito. Imola (Bologna): Angelini, 2007.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
More sources

Book chapters on the topic "Corpo di stato maggiore"

1

Anzidei, Marco, and Alessandra Benini. "Le peschiere romane: eccezionali testimoni di variazioni di livello marino e di movimenti verticali della crosta terrestre nel mediterraneo." In Villae maritimae del Mediterraneo occidentale, 53–66. Rome: Publications de l’École française de Rome, 2024. http://dx.doi.org/10.4000/120x4.

Full text
Abstract:
Nell'ambito di progetti multidisciplinari sulle variazioni di livello marino, nel corso degli ultimi 20 anni sono state esaminate numerose strutture marittime di epoca romana realizzate lungo le coste del Mediterraneo come cave, porti, approdi, scivoli di alaggio e peschiere. In particolare, lo studio si è concentrato sulle peschiere, le quali hanno fornito i dati più precisi sulle variazioni avvenute dal momento della loro costruzione, permettendo di individuare il livello del mare antico con incertezze migliori di ±20 m. Sono state stimate variazioni di livello marino avvenute negli ultimi 2000±100 anni nei singoli siti studiati, comprese tra +7.5 m e -5 m circa. In particolare, lungo le coste del Tirreno, dove risiedono la maggior parte delle peschiere, è stato possibile stimare un valore medio di aumento di livello marino di 1.22±0.20 m. La variabilità spaziale dei risultati è coerente con analisi geofisiche, dati geologici e movimenti tettonici avvenuti nel corso del tardo Olocene nel Mediterraneo.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

"5 • Il progetto Sillabiamo." In Alfabeto manuale e abilità di lettura La modalità visivo-gestuale a supporto dell’apprendimento. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2024. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-779-1/005.

Full text
Abstract:
Nel quinto capitolo viene introdotto Sillabiamo, il metodo che sta alla base degli interventi che verranno descritti nei capitoli successivi. Si tratta di un metodo sperimentale che, grazie alle osservazioni e ai risultati di questa ricerca, è stato possibile definire con maggiore consapevolezza, consolidandone i punti di forza e correggendo alcuni limiti esecutivi.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Conference papers on the topic "Corpo di stato maggiore"

1

Uricchio, G., G. Zanoni, and M. Panella. "Importanza delle riserve naturali gestite dal Corpo forestale dello Stato per la conservazione della biodiversità nazionale." In Terzo Congresso Nazionale di Selvicoltura. Accademia Italiana di Scienze Forestali, 2009. http://dx.doi.org/10.4129/cns2008.041.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Bartolozzi, Luigi, Stefano Ignesti, and Andrea Leoncini. "The status of forest utilizations in the province of Florence: an analysis of the controls carried out by Corpo Forestale dello Stato during the 2009-2013 period." In Secondo Congresso Internazionale di Selvicoltura = Second International Congress of Silviculture. Accademia Italiana di Scienze Forestali, 2015. http://dx.doi.org/10.4129/2cis-lb-sta.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Sportello, Valentina. "Cronaca di un abbandono: fenomeni di migrazione all'interno della Ciudad Vieja di Montevideo." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8015.

Full text
Abstract:
La Ciudad Vieja, ha rappresentato per secoli il centro funzionale, abitativo e commerciale della città di Montevideo, eppure nel corso dell’ultimo secolo ha subito molte trasformazioni che ne hanno mutato sia il volto urbano che la composizione sociale. Risulta infatti essere il barrio Montevideano con il maggior calo di abitanti (circa il 20%) e la causa principale di tale fenomeno è imputabile alla localizzazione del porto commerciale nella baia e al conseguente svilupparsi in loco dei servizi legati all’attività di quest'ultimo, che hanno trasformato l'antico centro storico in un “barrio portuale”. Lentamente la Ciudad Vieja si svuota e si classifica come luogo pericoloso e degradato agli occhi dei suoi abitanti, che se ne allontanano attratti da abitazioni più comode e tranquille sul bordo dell'oceano. A questo flusso di popolazione in fuga, se ne affianca uno contrario, invisibile, composto dal ceto più povero, il quale in cerca di un rifugio, è attratto dallo stock abitativo disponibile e abbandonato che occupa illegalmente e dalle possibilità di lavoro offerte dal vicino porto. Il volto della Ciudad Vieja cambia ancora, e il degrado urbano delle vie, corrisponde al peggioramento delle condizioni di vita dei suoi nuovi abitanti, i quali vivono in totale assenza di regole igieniche, in condizioni di sovraffollamento, privi di acqua e luce. Nonostante negli ultimi anni le amministrazioni si siano occupate del degrado urbano e sociale presente nella zona, le proposte di rilancio pensate, limitate al recupero di alcune facciate o alla pedonalizzazione di alcune vie, son fallite miseramente e il fenomeno non è stato arginato, mentre l'auspicata partecipazione di investitori privati non ha mai avuto seguito. For centuries the Ciudad Vieja was the functional, residential and commercial centre of the city of Montevideo, however over the past century it has undergone many transformations, which have changed its urban essence and its social composition. It has been shown to be the barrio in Montevideo with the highest population decline (about 20 %). Such phenomenon may be attributed to the position of the commercial port in the bay and to the consequent development of activities linked to the port, which have transformed the old town centre into a "port barrio". The Ciudad Vieja slowly emptied and it was seen as dangerous and degraded by its inhabitants, who went away from it attracted by more comfortable and quiet homes by the ocean. Another flow contrasted that of the fleeding population: it was made up of the lower class in search for refuge, attracted by the vacant and abandoned homes, which it occupied illegally, and by work opportunities offered by the nearby port. The essence of the Ciudad Vieja changed once again and the urban decay of the streets was equivalent to the worstening of the living conditions of its new inhabitants, who live without sanitation rules, in overcrowded conditions and without running water and electricity. Although in recent years administrations have dealt with the area's urban and social decay, the proposed solutions, limited to the reclamation of a few facades and to the pedestrianisation of some streets, have failed miserably and the phenomenon hasn't been contained, while private investors have never participated.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Vižintin, Liliana. "Formazione e partecipazione come aspetti chiave della risposta globale al cambiamento climatico." In APPROCCI ECOSISTEMICI PER L’ADATTAMENTO AI CAMBIAMENTI CLIMATICI E LA RIDUZIONE DEI RISCHI: CREARE SINERGIE E PROMUOVERE IL DIALOGO. Znanstveno-raziskovalno središče Koper, Annales ZRS, Slovenija, 2024. http://dx.doi.org/10.35469/978-961-7195-23-1-3.

Full text
Abstract:
Il cambiamento climatico crea sfide con molte conseguenze sui sistemi socio-ecologici, dal livello locale a quello globale. Queste conseguenze influenzano le decisioni quotidiane individuali o comunitarie sull’uso delle risorse naturali e sui cambiamenti dello stile di vita, nonché le decisioni su come adattarsi alle sempre più numerose conseguenze negative dei disastri naturali, delle ondate di calore e di altri rapidi cambiamenti ambientali. Pertanto, sta diventando sempre più importante il ruolo delle comunità e degli individui nelle iniziative e nelle discussioni per raggiungere il consenso sull’attuazione delle misure per adattarsi ai cambiamenti climatici e ridurre il rischio di catastrofi. Le comunità e gli ecosistemi costieri sono particolarmente vulnerabili all’innalzamento del livello del mare, alle inondazioni, alle frane e all’erosione costiera, che richiederanno cambiamenti nel modo in cui gestiamo i rischi. Tali cambiamenti possono avere un impatto significativo sugli stakeholder e sui residenti locali e possono richiedere diversi gradi e capacità di adattamento. Perciò sta diventando sempre più importante creare un ambiente favorevole e adeguato alla partecipazione degli stakeholder ai processi di consultazione sulla gestione delle conseguenze del cambiamento climatico. Per creare queste condizioni, sarà necessario utilizzare modi innovativi e creativi per promuovere la partecipazione degli stakeholder e superare le barriere comunicative (Hügel & Davies, 2020). L’empowerment climatico (UNESCO & UNFCCC, 2016) si basa principalmente sull’articolo 6 della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC, 1992), che incoraggia lo sviluppo e l’attuazione di programmi educativi e formativi, lo scambio di materiali didattici, l’accesso del pubblico all’informazione, la partecipazione del pubblico nella lotta ai cambiamenti climatici e ai suoi effetti, e nello sviluppo di azioni adeguate. Nell’Agenda delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile fino al 2030 (ONU, 2015) è particolarmente enfatizzata nel sotto-obiettivo 13.3 la misura: “Migliorare l’istruzione, la consapevolezza e la capacità individuale e istituzionale per la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici, la limitazione degli impatti nonché l’allarme precoce”. Poiché la transizione verso una società e un’economia climaticamente neutra e sostenibile dal punto di vista ambientale ha significativi impatti socio-economici, compreso l’impatto sull’occupazione, sono necessarie politiche globali e investimenti significativi in molti settori, tra cui l’istruzione e l’equa inclusione di tutti i residenti. L’UE mira a istituire uno Spazio europeo dell’istruzione entro il 2025 (CE, 2020), che fornisca a tutti l’accesso ad un apprendimento innovativo, inclusivo e permanente. In questo modo si investe su persone che, sulla base delle loro nuove conoscenze e competenze, saranno in grado di affrontare con fiducia il futuro. Le politiche e gli investimenti nell’istruzione e nella formazione volti a una transizione verde e digitale inclusiva, sono riconosciuti come cruciali per la resilienza e la futura prosperità dell’Europa (CE, 2019). La relazione presentata alla conferenza descrive l’approccio innovativo che è stato sviluppato per promuovere la consapevolezza e l’educazione dei giovani nell’ambito del progetto ECO-SMART e che sarà integrato nell’ambito del progetto ECO2SMART. Gli strumenti educativi online riducono la percentuale di insegnamento diretto in presenza e consentono una maggiore interazione tra i partecipanti al processo educativo, l’apprendimento individuale e la ricerca. Gli insegnanti possono utilizzare materiali didattici, quiz e giochi sul portale educativo online del progetto ECO-SMART (https://eco-smart.si/) per motivare gli studenti, aggiornare i contenuti di apprendimento e approfondire la conoscenza. Molte ricerche (Connolly et al., 2012) riportano risultati positivi dei giochi educativi nel raggiungimento degli obiettivi di apprendimento cognitivi, comportamentali, emotivi e motivazionali. Tuttavia, è necessario approfondire la conoscenza della reale utilità dei vari strumenti didattici e altri strumenti inno¬vativi per promuovere la partecipazione e l’attivazione di diversi gruppi target di stakeholder e sui benefici più ampi nel promuovere la cooperazione e rafforzare la fiducia tra ricercatori, professionisti e altri stakeholder nella comunità.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!

To the bibliography