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Dissertations / Theses on the topic 'CREARE'
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1
MASTROENI, Francesco. "Creare la realtà. L'ontologia complessa di Gilles Deleuze." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2013. http://hdl.handle.net/10446/28990.
Full text
2
Barbato, Elisa <1986>. "Creare valore attraverso l'esternalizzazione: il caso ITALSERVICES S.P.A." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2752.
Full textAbstract:
Nell'attuale contesto competitivo le imprese sono chiamate ad affrontare cambiamenti radicali e improvvisi in un clima dominato dall'incertezza. La capacità di ridisegnare i processi produttivi e l'architettura organizzativa e l'abilità di rinnovare il proprio patrimonio di conoscenze diventano elementi fondamentali per conseguire un vantaggio competitivo sostenibile. In questa logica vanno considerate le decisioni di trasferimento all'esterno di alcune attività della catena del valore prassi conosciuta con il nome di esternalizzazione. L'esternalizzazione permette di concentrare le risorse e le energie verso competenze chiave in grado di fare acquisire all'impresa una posizione di forza e creare un valore unico per i suoi clienti. Questo è ciò che si preclude di fare l'azienda ITALSERVICES S.P.A nel settore dell'abbigliamento.
3
ANNUNZIATA, ALFONSO. "Il recupero dei vuoti: creare nuovi scenari urbani." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2012. http://hdl.handle.net/11584/266078.
Full textAbstract:
A detailed urban road study cannot prescind from the theme of recovery of its role as heart of urban life. This premise implies a sub version of the common trend to consider the road as a non- place designed for the mere
car transit. This presumed car hegemony is the main cause of degradation in urban areas . The increase in vehicular flow and there lated harmful phenomena ( accidents ,
harmful emissions , noise , landconsumption) cause the disappereance of “ relational spaces ” , therefore a n et decrease i n volume and content of activities of which the road is the scenario. On the contrary, the road has to be a scenari of or a wide range of high social context and calibre events ; these presuppose that the road is also a stage for awide range of voluntary and social activities . These activities pretend highst an dards of t h er m al , acoustic and visual comfort areas wi t h accessibility,
safety and aesthet ic value necessary to persuade people to a more fruitful use of the road. It is fundamental , in the recovery of a road systems trip , to provide a holistic approach , and at avoiding the use of standard solutions , taking each area as a unique and distinctive.
4
Moro, Ilaria <1991>. "Creare valore sostenibile. Analisi del fenomeno delle B Corporation." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/9169.
Full textAbstract:
L’elaborato è stato redatto con l’intento di approfondire il tema della sostenibilità all’interno del contesto economico odierno, per poi analizzare il fenomeno delle B Corporation quali realtà in grado di apportare benefici concreti al contesto in cui sono inserite e di incrementare le performance dell’impresa stessa.
L’analisi di numerosi studi ha permesso la definizione del tema della responsabilità sociale come valore ormai permeato nelle maggiori imprese a livello globale, a causa della propensione dei consumatori di includere le tematiche ambientali e sociali nelle decisioni di acquisto. L’aggressività del capitalismo, infatti, ha originato nei clienti un atteggiamento di ostilità verso il sistema economico attuale, identificandoli quali primi promotori di una politica di attenzione alla sostenibilità, influenzando, di conseguenza, i mercati.
L’elaborato è volto ad indagare la realtà delle Benefit Corporation e i benefici derivanti dall’implementazione di politiche ambientali e sociali all’interno della strategia aziendale. In particolare, attraverso un’intervista qualitativa somministrata alle B Corporation, si è raggiunta la comprensione dei vantaggi concernenti l’attivazione di pratiche delineate sulla collettività e, nello specifico, i benefici di appartenere alla suddetta community di imprese.
5
Galiazzo, Giulia <1992>. "Integrated reporting ed internal audit: insieme per creare valore." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12184.
Full textAbstract:
L'elaborato tratta inizialmente dell'evoluzione della responsabilità sociale d'impresa fino ad arrivare alla creazione dell'integrated reporting.
Si passa poi all'analisi di questo nuovo sistema di rendicontazione, attraverso lo studio del Framework internazionale e della nuova normativa italiana per quanto riguarda il trattamento delle informazioni non finanziarie.
Nel secondo capitolo, invece, si cerca di spiegare la rilevanza dell'internal audit nelle imprese, mostrando il processo che porta alla creazione di valore.
Infine, nell’ultimo capitolo si analizza il rapporto tra IR ed internal audit, per verificare se effettivamente esiste una sinergia. Lo studio si effettua attraverso un analisi qualitativa sviluppata su alcune aziende italiane.
6
Demasi, Veronica. "Errare è umano anzi medico: come creare valore per il paziente?" Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2010. http://hdl.handle.net/10556/117.
Full textAbstract:
2008-2009La ricerca ha ad oggetto, dunque, l‘evoluzione della funzione di clinal risk management9 (Vincent, 2001) nelle aziende sanitarie, in una prospettiva economico-aziendale, attraverso una analisi parallela delle metodiche e gli strumenti implementati nel sistema sanitario italiano e in quello irlandese. Tale scelta scaturisce dalla considerazione che le due realtà europee si trovano in una comune situazione embrionale di studi ed implementazione del clinical risk management e presentano affinità e similitudini relativamente alla cornice istituzionale di riferimento. La preferenza per l‘analisi del contesto irlandese, altresì, è frutto di un periodo di ricerche svolto presso la Michael Smurfit Business School dell‘University College of Dublin, in Irlanda durante il terzo anno del Corso di Dottorato di ricerca in Economia e Direzione delle Aziende Pubbliche. Attraverso il supporto e la collaborazione della prof. ssa Gerardine Doyle, è stato possibile, di fatto, analizzare il clinical risk management grazie all‘utilizzo delle facilities presenti presso la struttura ospitante, all‘interazione con i principali attori del sistema sanitario irlandese nonché alla analisi ed all‘ ampliamento degli studi precedentemente condotti nell‘ambito dell‘ Executive Masters in Business Administration in Health Care Management. Utilizzando, infatti, i risultati prodotti quali campo di sedimentazioni per nuovi spunti e riflessioni, si è concretizzata l‘occasione di rinvenire una fucina di idee e ponderazioni sul tema oggetto di studio che hanno fornito un quadro concettuale più chiaro ed ampio dello stato d‘arte irlandese. L‘obiettivo di tale indagine è verificare, attraverso il confronto tra l‘esperienze empirica italiana e irlandese, se i percorsi ad oggi adottati per la gestione del rischio clinico abbiano condotto effettivamente i sistemi sanitari verso un miglioramento della qualità delle prestazioni e verso una crescita delle sicurezza per il paziente. A tal fine si vuole verificare: -) quale è l‘orientamento della letteratura nazionale ed internazionale sul tema della gestione del rischio clinico; -) quale è lo stato di attuazione delle trasformazioni strutturali e organizzative in corso nel contesto sanitario italiano e in quello irlandese; -) quali sono le principali criticità e limiti per lo sviluppo di un sistema di gestione del rischio clinico che crei valore nella filiera di cura e assistenza al paziente.
VIII n.s.
7
Tremea, Sara <1995>. "Creare e trasferire Capitale Intellettuale: problematiche di valore nelle PMI familiari." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18982.
Full textAbstract:
Nell’era della knowledge economy i differenziali di performance e la creazione di valore derivano dall’intangible book value: per catturarlo, stante la scarsa considerazione in bilancio, occorre stimare il capitale economico. Trattandosi di un valore volatile e rischioso, il presente lavoro indaga le problematiche connesse allo sviluppo e al trasferimento di competenze e risorse immateriali, con un focus sui Family Business. Nel corso del primo capitolo verrà disegnato il quadro degli intangibles (cd Capitale Intellettuale) e introdotta la Resource-Based Theory, che per prima individua nelle risorse aziendali, specie immateriali, la chiave del vantaggio competitivo. I filoni di studio successivi, affrontati nel capitolo due e basati su competenze e conoscenza, forniranno la base teorica per indagare l’intricato rapporto tra piano individuale ed organizzativo, al fine di comprendere in che modo un’organizzazione può creare, sviluppare, mantenere, coordinare ed accrescere un patrimonio di conoscenze, competenze e risorse che sia proprio e distinto dai singoli membri, sviscerando in tale contesto il tema dell’apprendimento. Il focus del capitolo tre saranno le piccole e medie imprese di matrice familiare, nelle quali il complesso di risorse e competenze (familiness) rischia di sfumare con l’uscita del/i leader, assieme al valore aziendale. Dopo aver individuato, nel capitolo quattro, il rapporto tra intangibles generici e avviamento e le criticità del metodo DCF, l’elaborato terminerà con un case study che analizza il modo in cui il private equity gestisce il passaggio generazionale, trasferendo Capitale Intellettuale e valore.
8
Paliani, Luca <1974>. "Per un museo virtuale dell'informatica. Un supporto automatico per creare "visite museali"." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1305/1/paliani_luca_tesi.pdf.
Full textAbstract:
The subject of the present research is related to the field of computer technology applied to support intellectual activities such as text translation, screenwriting and content organization of popular and education courses, especially concerning museum visits.
The research has started with the deep analysis of the cognitive process which characterizes a screenwriter while working. This choice has been made because a screenplay is not only an aid to the realization of a show but, more in general, it can be considered as the planning of an education, popular and formative intellectual activity.
After this analysis, the research has focused on the specific area of the planning, description and introduction of topics related to the history of science, and in particular, of computer science. To focus on this area it has been fundamental to analyse subjects concerning the didactics of museum visits organization. The aim was to find out the guide lines that a teacher should follow when planning the visit of a museum (virtual museum of the history of computer science).
The consequent designing and realisation of an automatic support system for the description and the production of a formative, education and popular multimedia product (for the history of computer science), has been possible thanks to the results achieved through this research.
The system obtained is provided by the following features:
·management of multimedia slides (such as texts, video, audio or images) which can be classified on the bases of the topic and of the profile of the user;
·automatic creation of a sequence of multimedia slides which introduce the topic;
·management of the interaction with the user to check and give validity to the product.
The most innovative aspect of the present research is represented by the fact that the product is realised on the bases of the profile of the user.
9
Paliani, Luca <1974>. "Per un museo virtuale dell'informatica. Un supporto automatico per creare "visite museali"." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1305/.
Full textAbstract:
The subject of the present research is related to the field of computer technology applied to support intellectual activities such as text translation, screenwriting and content organization of popular and education courses, especially concerning museum visits.
The research has started with the deep analysis of the cognitive process which characterizes a screenwriter while working. This choice has been made because a screenplay is not only an aid to the realization of a show but, more in general, it can be considered as the planning of an education, popular and formative intellectual activity.
After this analysis, the research has focused on the specific area of the planning, description and introduction of topics related to the history of science, and in particular, of computer science. To focus on this area it has been fundamental to analyse subjects concerning the didactics of museum visits organization. The aim was to find out the guide lines that a teacher should follow when planning the visit of a museum (virtual museum of the history of computer science).
The consequent designing and realisation of an automatic support system for the description and the production of a formative, education and popular multimedia product (for the history of computer science), has been possible thanks to the results achieved through this research.
The system obtained is provided by the following features:
·management of multimedia slides (such as texts, video, audio or images) which can be classified on the bases of the topic and of the profile of the user;
·automatic creation of a sequence of multimedia slides which introduce the topic;
·management of the interaction with the user to check and give validity to the product.
The most innovative aspect of the present research is represented by the fact that the product is realised on the bases of the profile of the user.
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REISSNER, MARINA ELISABETTA. "Creare territorio attraverso pratiche collaborative : ruolo della cittadinanza attiva nella decisione pubblica." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/11578/282340.
Full text
11
Dal, Pozzo Valentina <1989>. "Creare una Destinazione? Il caso del Sistema Turistico Tematico "Pedemontana Veneta e Colli"." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5178.
Full textAbstract:
Il presente lavoro si inserisce negli studi sulla gestione delle destinazioni turistiche ed in particolare sulle forme di governance che la caratterizzano. Si è scelto come caso di studio l’area della “Pedemontana Veneta e Colli”, zona individuata come un Sistema Turistico Tematico dalla Regione del Veneto attraverso la nuova legge regionale n.11 del 14 giugno 2013 “Sviluppo e sostenibilità del turismo veneto”. La tesi vuole indagare come l’effettiva offerta e le azioni concrete degli attori presenti sul territorio si integrino tra loro, in ottica sistemica e di destinazione. Per fare ciò si è condotta una ricerca empirica che ha adottato tre diversi approcci: l’approccio territoriale, per analizzare come il turismo coesista sul territorio assieme alle altre imprese, alle risorse, ai soggetti e ai portatori di interesse che a vario titolo vi operano; l’approccio amministrativo, che si è concentrato sull'istituzione dei sistemi turistici tematici e quindi su una predisposizione di una serie di strumenti atti ad implementare lo sviluppo turistico. Infine, sulla base dell’analisi condotta su questi due livelli si è cercato, adottando un approccio che ha cercato di portare a sintesi gli studi di destination management, destination governance e destination leadership, di individuare se vi sia corrispondenza tra le linee guida istituite a livello amministrativo e l’effettivo raggiungimento da parte degli attori coinvolti di una visione condivisa e di un’azione sistemica in un’ottica di collaborazione.
12
Fincato, Enrico <1996>. "Le sponsorizzazioni nel mondo eSports: valutarne l'efficacia per raccogliere l'opportunità e creare valore." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18887.
Full textAbstract:
Prodotto della digitalizzazione, i videogiochi competitivi organizzati o sport elettronici (eSports) hanno visto crescere esponenzialmente negli ultimi anni la loro importanza nel consumo del mondo virtuale, tanto da raccogliere l’attenzione di numerosi brand endemici e non che fomentano la crescita del settore siglando contratti di sponsorizzazione milionari. Essendo un fenomeno sportivo relativamente giovane, fino ad ora è stata condotta una ricerca abbastanza limitata, lasciando numerosi gap all’interno della letteratura. Lo scopo principale di questa tesi è indagare sull’efficacia di una sponsorizzazione esportiva per sponsor/sponsee e su come misurare il valore generato attraverso questo strumento di marketing, non trascurando i motivi che spingono le aziende a firmare un accordo di sponsorship in questo settore e quali sono i principi innovativi che ne governano l’ecosistema. La scarsità di solida letteratura sull’argomento ha costretto l’applicazione delle tradizionali teorie della sponsorizzazione sportiva sulla brand equity alla pratica degli eSports, trovando numerosi spunti interessanti per ampliare la conoscenza del concetto. La ricerca qualitativa è stata condotta grazie ad interviste con manager che lavorano nel campo degli eSports ma anche con aziende esterne. Nel tentativo di fornire un contributo più sostanzioso possibile alla ricerca sull’argomento, un punto di vista generale è stato riportato dagli esperti intervistati.
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Boscolo, Giorgia <1998>. "Branding della destinazione turistica. E' possibile creare il marchio "Basilica di San Marco"'?" Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21987.
Full textAbstract:
Svolto il tirocinio presso la Procuratoria della Basilica di San Marco, incentrato sul settore della comunicazione verso il pubblico e dell'individuazione del target turistico, ho affrontato lo studio sul tema del marchio all'interno della Basilica di San Marco.
I primi due capitoli sono dedicati al marketing nella fattispecie al brand management e al destination management.
Nel primo, in particolare, si analizza il brand management e le sue componenti.
Il secondo capitolo, invece, è incentrato sul marchio e il ruolo della destinazione turistica.
Successivamente, nel terzo capitolo, viene analizzato il marchio nella sua fattispecie giuridica.
Nel quarto capitolo viene introdotto il caso studio, ovvero se è possibile creare un marchio "Basilica di San Marco".
Infine, nel quinto capitolo, vengono tratte le conclusioni dello studio.
14
Ghizzani, Matteo. "Blockchain per creare fiducia fra le parti applicata al Facility Management: il caso CNS." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.
Find full textAbstract:
Nell’ultimo decennio, la tecnologia blockchain, grazie alle sue caratteristiche innovative di indipendenza da autorità centrali, ha acquistato sempre più importanza ed attenzione, partendo dal settore finanziario fino al raggiungimento della quasi totalità dei settori lavorativi. L’obiettivo di questo documento è quello di indagare riguardo l’applicazione della blockchain nel contesto del Facility Management, non tanto dal punto di vista tecnico ed informatico ma soffermandosi sull’aspetto della fiducia, fondamentale in qualsiasi rapporto di lavoro. In alcuni punti, oltre alla sola blockchain, si vuole fare riferimento ad una visione più ampia, prendendo in considerazione l’intera famiglia delle reti DLT (Distributed Ledger Technology).
I principi della tecnologia blockchain, inoltre, sono stati applicati alle soluzioni in risposta ai bisogni individuati all’interno del CNS (Consorzio Nazionale Servizi), in collaborazione del quale ho svolto i sei mesi di tirocinio per tesi.
Infine, si è voluto analizzare l’applicazione in un altro settore, quello della supply chain, facendo un focus sulla filiera alimentare.
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Gallo, Ilaria <1993>. "La gestione dei dati. Come creare un blog in Wordpress e portarlo al successo?" Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13427.
Full textAbstract:
La mia tesi focalizza l'attenzione sul mondo dei Fashion Blogger e i nuovi canali di distribuzione (Youtube, Facebook, Instgram, Twitter, etc. etc.) che i blogger utilizzano per sponsorizzare e publicizzare i prodotti, finalizzati ad essere acquisiti dagli utenti.
Le nuove tendenze commerciali si basano sempre più frequentemente sulle attività svolte dagli “influencers” che operano attraverso canali virtuali e con il moltiplicatore dato dalle interazioni “ social” che possono arrivare a coinvolgere milioni di followes, friends, tweet, etc. etc.
In primis ho potuto realizzare un Fashion Blog, ispirato al mio mondo, alle mie passioni, al mio lavoro e ai miei studi. Ho cercato l'idea, raccolto i dati e le informazioni e successivamente gli ho organizzati. Ho creato, tramite Wordpress, il mio website e creato e caricato contenuti in formato HTML. Su ogni contenuto caricato, ho determinato il SEO, SEM, tag, metatag, tagtitle, etc
Ho individuato alcune aziende e brand più conosciuti e creato, su base di tabulazioni dati e codici, generati tramite programmi come Zanox e Trade Doubler, affiliazioni commerciali finalizzate al guadagno. Il tutto viene, da me, controllato e gestito, visualizzando, monitorando ed estraendo tabelle di dati con le relative statistiche di Google Analytics.
In primis, pongo l'attenzione sulle diverse modalità di effetti misurabili, ottenibili applicando diverse startegie (Seo, news, post sui social network, etc.) e confronto i risultati con quelli resi pubblici dai gestori di blog più affermati o desumibili da strumenti di rilevazione disponibili online.
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Seren, Leonardo <1994>. "I Musei d'Arte e la migrazione in Europa. Rileggere le collezioni per creare nuovi dialoghi." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14457.
Full textAbstract:
I musei d’arte conservano il nostro patrimonio culturale e lo esprimono tramite oggetti ed immagini, spesso molto forti e ricchi di significato ma che raramente vengono letti in chiave diversa da quella storico-artistica. L’importanza nell’arte di questi oggetti non verrà mai messa in discussione, ma al contempo questi ultimi possono racchiudere sfumature ed interpretazioni innovative o di diversa natura, che scaturiscono sensazioni differenti a seconda dell’identità di chi osserva. Perché se mutano le nostre culture e i valori che formano la nostra società, le grandi collezioni come quelle europee non devono dare l’impressione di essere strumento di esclusione culturale, religiosa o linguistica, per un pubblico sempre più multiculturale.
Per questo motivo ho scelto come soggetto della mia ricerca i musei d’arte che hanno deciso di intervenire sulla questione delle migrazioni in Europa, facendosi agenti d’inclusione sociale per i migranti. In particolare, sono approfonditi i casi studio di tre musei europei che hanno lavorato a stretto contatto con residenti di origine straniera e hanno interpretato nel miglior modo i concetti di partecipazione, rappresentazione ed accesso alla cultura per una società inclusiva.
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Garbui, Roberta <1997>. "L’acquisizione dell’abilità di creare catene referenziali in LIS da parte di bambini sordi segnanti: uno studio." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20539.
Full textAbstract:
Questa tesi si prepone di indagare l’acquisizione dell'abilità di creare catene referenziali in LIS da parte di bambini sordi segnati nativi attraverso una comparazione con un gruppo di adulti segnanti nativi o quasi. Una panoramica sui concetti di lingua e di linguaggio comparerà lingue vocali e lingue dei segni che, in quanto lingue naturali, condividono caratteristiche e proprietà. Inoltre, sarà evidenziato che i processi di acquisizione di lingue vocali e lingue dei segni condividono le stesse tappe linguistiche. Le catene referenziali, tema centrale di questo elaborato, si vengono a creare attraverso il mantenimento e la ripresa di un referente testuale introdotto nel discorso. Secondo Corblin (1999), la ripresa di un referente può essere di tipo anaforico (legato al contesto linguistico) o deittico (legato al contesto extra-linguistico). In LIS, è possibile adottare diverse strategie per rinviare ad un referente. Per quanto riguarda l’anafora, è possibile utilizzare pronomi, classificatori, accordo verbale, impersonamento e buoys; invece la deissi, che sia personale, spaziale o temporale, viene realizzata attraverso l’indicazione. Nel raccontare una storia, il gruppo dei bambini ha realizzato diverse strategie per introdurre, mantenere e riprendere i referenti testuali, tra le quali spiccano l’utilizzo del segno lessicale, dei classificatori, dei pronomi personali e dell’impersonamento. Quest’ultima strategia, assieme a quella dell’impersonamento accompagnato da un classificatore, nonché la capacità di riferirsi sempre in maniera efficace e chiara ad un referente, risultano tuttavia non essere del tutto consolidate.
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CABIATI, MARTA. "Creare conoscenza e stimolare il cambiamento nelle organizzazioni: la prospettiva socio costruzionista in uno studio di caso." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/31840.
Full textAbstract:
Questo lavoro di tesi illustra un progetto di ricerca volto ad esplorare i processi di creazione della conoscenza, dell’apprendimento e del cambiamento organizzativo in un’azienda for profit appartenente al settore automotive. L’attenzione iniziale della committenza era focalizzata sulla possibilità di migliorare la soddisfazione dei dipendenti, ma un’analisi approfondita di questa richiesta ha permesso di progettare un intervento che contribuisse in maniera significativa alla ricerca applicata ai topic di interesse organizzativo sopra menzionati.
Il primo studio illustra un’analisi estensiva dei processi di cambiamento organizzativo in questa azienda. Viene progettato e implementato un intervento di tipo formativo e partecipativo mutuando dalla letteratura i concetti di authorship e di expansive learning. Grazie all’utilizzo di metodologie qualitative, il top management e i dipendenti vengono attivamente coinvolti nell’intervento che esita nell’individuazione di un obiettivo comune a tutta l’azienda: identificare un nuovo metodo di management.
Il secondo studio è invece volto a descrivere come si instauri una relazione di fiducia tra il dottorando e i partecipanti alla ricerca (la popolazione aziendale in questo caso) e come questa possa facilitare la co- produzione di conoscenza organizzativa. Viene utilizzato l’approccio autoetnografico come cornice metodologica e vengono descritte cinque vignette autoetnografiche.This PhD thesis illustrates a research project aimed at exploring the multifaceted process of organisational knowledge creation, organisational learning and organisational change in a for- profit automotive corporation. The initial focus of the top management was on increasing the employee satisfaction, but a deep analysis of this request allowed us to design a project aimed at giving a wider contribution to the topics of organizational knowledge, learning and change. This first study illustrates a comprehensive analysis of organisational change in an intervention carried out in this company. A participatory and formative intervention is designed, based on the notion of authorship and expansive learning. Using participative qualitative methods, the top management and all the employees are actively involved in a process that leads to shape a shared object and a common goal: to devise a new management method for the company. The specific purpose of the second study is to describe how the process of the establishment of a trust and legitimacy relationship between the PhD student and the participants in the research happens and how it facilitates the co- production of knowledge in the organisation. The autoethnographic approach is used as methodological framework and five autoethnographic vignettes are presented.
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CABIATI, MARTA. "Creare conoscenza e stimolare il cambiamento nelle organizzazioni: la prospettiva socio costruzionista in uno studio di caso." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/31840.
Full textAbstract:
Questo lavoro di tesi illustra un progetto di ricerca volto ad esplorare i processi di creazione della conoscenza, dell’apprendimento e del cambiamento organizzativo in un’azienda for profit appartenente al settore automotive. L’attenzione iniziale della committenza era focalizzata sulla possibilità di migliorare la soddisfazione dei dipendenti, ma un’analisi approfondita di questa richiesta ha permesso di progettare un intervento che contribuisse in maniera significativa alla ricerca applicata ai topic di interesse organizzativo sopra menzionati.
Il primo studio illustra un’analisi estensiva dei processi di cambiamento organizzativo in questa azienda. Viene progettato e implementato un intervento di tipo formativo e partecipativo mutuando dalla letteratura i concetti di authorship e di expansive learning. Grazie all’utilizzo di metodologie qualitative, il top management e i dipendenti vengono attivamente coinvolti nell’intervento che esita nell’individuazione di un obiettivo comune a tutta l’azienda: identificare un nuovo metodo di management.
Il secondo studio è invece volto a descrivere come si instauri una relazione di fiducia tra il dottorando e i partecipanti alla ricerca (la popolazione aziendale in questo caso) e come questa possa facilitare la co- produzione di conoscenza organizzativa. Viene utilizzato l’approccio autoetnografico come cornice metodologica e vengono descritte cinque vignette autoetnografiche.This PhD thesis illustrates a research project aimed at exploring the multifaceted process of organisational knowledge creation, organisational learning and organisational change in a for- profit automotive corporation. The initial focus of the top management was on increasing the employee satisfaction, but a deep analysis of this request allowed us to design a project aimed at giving a wider contribution to the topics of organizational knowledge, learning and change. This first study illustrates a comprehensive analysis of organisational change in an intervention carried out in this company. A participatory and formative intervention is designed, based on the notion of authorship and expansive learning. Using participative qualitative methods, the top management and all the employees are actively involved in a process that leads to shape a shared object and a common goal: to devise a new management method for the company. The specific purpose of the second study is to describe how the process of the establishment of a trust and legitimacy relationship between the PhD student and the participants in the research happens and how it facilitates the co- production of knowledge in the organisation. The autoethnographic approach is used as methodological framework and five autoethnographic vignettes are presented.
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Ong, Vui Sian <1990>. "La fotografia in Europa e la sua esportazione in Cina. Uno strumento colonialistico per creare l'identità dell'altro." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/8907.
Full textAbstract:
L’obiettivo di questa ricerca è di mettere in evidenza come la fotografia, nata in Europa nel XIX secolo, sia stata principalmente utilizzata ed esportata dalla Gran Bretagna per supportare, sostenere e diffondere retoriche colonialiste, affiancate a un discorso fondato sulla legittimità dell’egemonia del dominatore sul dominato. La paternità della sua scoperta venne contesa nella tradizione tra Francia e Gran Bretagna, e sebbene Daguerre fu il primo ad ottenerne il brevetto, non tutti gli autori di manuali di storia della fotografia sono poi così netti nell’attribuirgliene i meriti. Persino la storia delle origini della fotografia ci dimostra come le istituzioni, e i loro più influenti membri, possano incidere nei riconoscimenti di importanza storica e scientifica.
Il termine fotografia ha origine da phos e graphem, scrivere con la luce. Da questa definizione ne deriva la visione della fotografia come mezzo di rappresentazione oggettivo, la cui capacità di riprodurre fedelmente la realtà induce a ritenerla una forma di sapere scientifico. Uno dei suoi utilizzi, infatti, è stato quello di sostenere e corroborare l’idea che una parte del mondo avesse il compito e il diritto di descrivere e raccontare “l’ altro” . La raccolta di immagini, la loro selezione e classificazione rientrano nella logica del dominio: non è un caso che l’arrivo della fotografia in Cina coincida proprio con la fase cruciale dell’apertura forzata della sua economia da parte delle potenze europee.
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Perasso, Claudia <1992>. "Creare una comunità dal destino condiviso per l'umanità. Studio di una nuova diplomazia internazionale con caratteristiche cinesi." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15693.
Full textAbstract:
Nell’odierno contesto socio-economico, culturale e politico della Cina a cavallo fra un lungo periodo di crescita economica e il riconoscimento dello status di nuova grande potenza mondiale, il linguaggio della diplomazia ha subito profonde trasformazioni. Quest’ultime sono dovute al mutato atteggiamento della Cina in ambito internazionale: lasciato alle spalle il periodo di “celare la propria forza”, con Xi Jinping si è data inizio a una “nuova era” per il socialismo con caratteristiche cinesi, un’era in cui la Cina si dichiara pronta a prendere una posizione di comando. La rinnovata ambizione cinese in Asia e nel mondo è supportata dalla recente diplomazia della “comunità umana dal futuro condiviso” (Community of Common Destiny, CCD). Un concetto volubile utilizzato sporadicamente dai suoi predecessori viene rielaborato da Xi Jinping e annunciato alla sede della Nazioni Unite in veste ufficiale nel settembre 2015. Da quel giorno, la “comunità umana dal futuro condiviso” è diventata lo stendardo ideologico dell’intraprendenza cinese all’estero. Come disse Confucio, “Chi non è in grado di capire le parole non è in grado di capire gli uomini”. Il presente studio si propone di indagare le caratteristiche culturali, filosofiche e politiche che costituiscono questa nuova retorica cinese, così come le motivazioni che soggiacciono all’adozione di un linguaggio “cinesizzato” delle relazioni internazionali nella sua essenza più celata e meno palese, cionondimeno presente in tutta la sua particolarità per chi è in grado di leggere fra le righe della consueta vaghezza del linguaggio propagandistico cinese.
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Simion, Martina <1993>. "Enterpise Risk Management - la gestione del rischio per creare valore nelle aziende e nel contesto in cui operano." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12456.
Full textAbstract:
Questa tesi di ricerca si pone l’obiettivo di analizzare l’Enterprise Risk Management (ERM), un sistema di controllo interno dei rischi che alcune aziende (italiane ed estere) hanno già iniziato ad adottare dalla sua nascita nel 2001. Lo scopo è quello di trasmettere al lettore l’importanza di controllare e, consequenzialmente, prevenire i rischi connessi all’attività imprenditoriale.
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Cimardi, Linda <1983>. "Conservare la cultura, creare una storia. Tradizione e genere nella musica di villaggio dei Banyoro e dei Batooro dell’Uganda." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/6028/1/Tesi_Linda_Cimardi.pdf.
Full textAbstract:
La dissertazione si articola attorno all’idea di tradizione e alla concettualizzazione di genere nella musica di villaggio dei Banyoro e dei Batooro dell’Uganda occidentale. Il lavoro si sviluppa nel complesso in tre parti principali. Nella prima si presentano le trasformazioni storiche intervenute nelle relazioni di genere dal periodo precoloniale al presente e si introduce la musica di villaggio delle popolazioni considerate, ponendola a confronto con la musica di corte e con quella religiosa. La seconda sezione è dedicata allo studio dei repertori vocali e di danza di villaggio, a partire dalla documentazione realizzata con informatori anziani: di queste musiche sono considerate le caratteristiche stilistiche ed è condotta un’analisi che mira a mettere in luce le idee di genere trasmesse attraverso questi repertori. L’ultima parte del lavoro prende in considerazione le trasformazioni intervenute nel panorama musicale ugandese nell’ultimo secolo, a partire dall’influenza di musiche esterne, dall’insegnamento della musica tradizionale nelle scuole e dall’istituzione di festival scolastici e di gruppi folklorici: diverse performance attuali di canti e di danza sotto sottoposte a studio analitico. Nel complesso, si rileva una generale rifunzionalizzazione di musiche e idee di genere che si rifanno al passato, ma hanno valore soprattutto per il recupero della cultura locale nel presente,connotato dal contesto multiculturale dell’Uganda contemporanea e dalle politiche, promosse dal Governo, che favoriscono l’emancipazione femminile.This dissertation is structured around the idea of tradition and the conceptualization of gender in the village music of the Banyoro and Batooro of western Uganda. The thesis is composed of three main parts. In the first one, the historical transformations in gender relations since the pre-colonial period up to the present are presented and village music is introduced through comparison with royal and religion music. The second section is devoted to vocal and dance repertoires, on the basis of the documentation realized with elders: stylistic characteristics of these musics are considered and an analysis is carried out, aiming to show the ideas about gender in these repertoires. The last part of this work considers the transformations occurred in Ugandan music landscape during the last century, depending on several factors: various extern musics influences, the teaching of traditional music in schools, and the institution of school festival and cultural groups. On the whole, we observe a general re-functionalization of traditional music and gender ideas, which are referring to the past but hold value in particular for the recovery of local culture in the present, with special reference to contemporary Uganda multicultural society and to Government politics for women emancipation.
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Cimardi, Linda <1983>. "Conservare la cultura, creare una storia. Tradizione e genere nella musica di villaggio dei Banyoro e dei Batooro dell’Uganda." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/6028/.
Full textAbstract:
La dissertazione si articola attorno all’idea di tradizione e alla concettualizzazione di genere nella musica di villaggio dei Banyoro e dei Batooro dell’Uganda occidentale. Il lavoro si sviluppa nel complesso in tre parti principali. Nella prima si presentano le trasformazioni storiche intervenute nelle relazioni di genere dal periodo precoloniale al presente e si introduce la musica di villaggio delle popolazioni considerate, ponendola a confronto con la musica di corte e con quella religiosa. La seconda sezione è dedicata allo studio dei repertori vocali e di danza di villaggio, a partire dalla documentazione realizzata con informatori anziani: di queste musiche sono considerate le caratteristiche stilistiche ed è condotta un’analisi che mira a mettere in luce le idee di genere trasmesse attraverso questi repertori. L’ultima parte del lavoro prende in considerazione le trasformazioni intervenute nel panorama musicale ugandese nell’ultimo secolo, a partire dall’influenza di musiche esterne, dall’insegnamento della musica tradizionale nelle scuole e dall’istituzione di festival scolastici e di gruppi folklorici: diverse performance attuali di canti e di danza sotto sottoposte a studio analitico. Nel complesso, si rileva una generale rifunzionalizzazione di musiche e idee di genere che si rifanno al passato, ma hanno valore soprattutto per il recupero della cultura locale nel presente,connotato dal contesto multiculturale dell’Uganda contemporanea e dalle politiche, promosse dal Governo, che favoriscono l’emancipazione femminile.This dissertation is structured around the idea of tradition and the conceptualization of gender in the village music of the Banyoro and Batooro of western Uganda. The thesis is composed of three main parts. In the first one, the historical transformations in gender relations since the pre-colonial period up to the present are presented and village music is introduced through comparison with royal and religion music. The second section is devoted to vocal and dance repertoires, on the basis of the documentation realized with elders: stylistic characteristics of these musics are considered and an analysis is carried out, aiming to show the ideas about gender in these repertoires. The last part of this work considers the transformations occurred in Ugandan music landscape during the last century, depending on several factors: various extern musics influences, the teaching of traditional music in schools, and the institution of school festival and cultural groups. On the whole, we observe a general re-functionalization of traditional music and gender ideas, which are referring to the past but hold value in particular for the recovery of local culture in the present, with special reference to contemporary Uganda multicultural society and to Government politics for women emancipation.
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Crivellaro, Martina <1988>. "Come creare un flusso di opportunità d'investimento interessanti per l'operatore di private equity. Un modello fondato sugli indicatori di bilancio." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/2180.
Full textAbstract:
Il termine “private equity” è generalmente utilizzato per indicare l'attività di investimento nel capitale di rischio di imprese non quotate. L'obiettivo dell'investitore che acquista tale partecipazione è quello di mantenerla con un'ottica di medio-lungo periodo in modo da realizzare un plusvalore dalla dismissione della partecipazione stessa. L'operatore di private equity, oltre ad apportare capitale di rischio, mette a disposizione dell'impresa tutte le sue competenze per la realizzazione degli obiettivi di sviluppo prefissati.
Tra gli operatori attivi nel mercato del private equity, nel presente lavoro ci si è focalizzati sui fondi mobiliari chiusi di diritto italiano, considerato lo strumento ideale, e il più utilizzato, per realizzare l'attività d'investimento nel capitale di rischio. Il loro ciclo di vita può essere scomposto in tre fasi: l'attività di raccolta delle risorse, l'investimento in imprese opportunamente selezionate e il disinvestimento della partecipazione acquisita. L'investimento in particolare è considerato la vera e propria attività di private equity.
Per il fondo mobiliare chiuso fondamentale è selezionare le imprese “giuste” nelle quali investire. Nel mercato italiano, a differenza di quelli finanziariamente più evoluti, non sono le imprese che “inseguono” un partner che metta a loro disposizione il proprio capitale; al contrario, sono gli investitori che devono ricercare le potenziali imprese da finanziare. Questa distorsione del mercato implica che i fondi mobiliari chiusi devono impiegare notevoli risorse per identificare il loro portafoglio di imprese. Per generare un proprio flusso di proposte di investimento potenzialmente interessanti devono, infatti, raccogliere informazioni sulle imprese stesse, stabilire una valida rete di contatti con altri professionisti, manager, associazioni industriali, banche e centri di ricerca. Per questo motivo, in questa sede, si è pensato di sviluppare un modello originale che permetta agli investitori di individuare, in base ad una serie di indicatori economico-finanziari desunti dai bilanci di imprese non quotate, un gruppo di potenziali proposte d'investimento. Si vuole sottolineare come il modello sia del tutto sperimentale e non ancora in alcun modo validato.
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Jung, Olov. "The process to create a realistic looking fantasy creature for a modern Triple-A game title." Thesis, Uppsala universitet, Institutionen för speldesign, 2014. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:uu:diva-233471.
Full textAbstract:
In this project paper I have described my process to make a pipeline for production of an anatomically believable character that would fit into a pre-existing game title.To find out if the character model worked in chosen game world I did do an online Survey.For this project I did chose BioWares title Dragon Age Origins and the model I chose to produce was a dragon.The aim was to make the dragon character fit into the world of Dragon AgeThis project is limited to the first two phases of the pipeline: Pre-production and base model production phase. This project paper does not examine the texture, rigging and animation phases of the pipeline.Keywords: 3D game engine, 3D mesh, PC, NPC, 3D creation package, LOD, player avatar, triangles, quads
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Degli, Antoni Alessandro. "Progettazione e Realizzazione di un Calendario per la somministrazione di farmaci ad utenti con deficit di memorizzazione." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/1870/.
Full text
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Dalsgaard, Signe. "Create nature." Thesis, Konstfack, Keramik & Glas, 2011. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:konstfack:diva-3351.
Full textAbstract:
Mitt arbete blir från en eko filosofisk synvinkel, och den konsthantverkbaserade scenografin som kommer skapas är baserad på vår/min syn på relation mellan naturen och människan. Många har tankar om just detta, det känns angeläget att kunna skapa en miljö där detta finns som en underton och att skapa en subtil miljö där jag jobbar med det taktila arbete, - evighetsarbeten, baserade på mitt eget formspråk. Jag vill utforska minatankar och undersöka hur jag kan betrakta och visa detta från olika vinklar.Ett ställe där natur och av människan skapade objekt samspelar, men där naturenblir styrd av objektens väggar, blommor kan tränga sig igenom kompakta materialsom asfalt och nerbrytningsprocessen är en oändlig del av detta. Med dessa flaskor vill jag visa hur naturen fångas in i ett bestämt element och lever av det som serveras den.
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Aránguiz, Sthepanie, and Daniela Maldonado. "¡¡Crear, crear, Poder Popular!! : consigna, utopía y constructo histórico." Tesis, Universidad de Chile, 2010. http://repositorio.uchile.cl/handle/2250/109938.
Full textAbstract:
El estudio que realizaremos pretende dar una mirada analítica-reflexiva sobre los aspectos más trascendentales en cuanto a la generación y construcción de una sociedad participativa, es decir, examinaremos los aspectos que llevan a la construcción de poder popular como alternativa revolucionaria. Así, se problematizara sobre el concepto “Poder Popular” en los discursos públicos, dando principal interés a la atingencia discursiva, en cuanto a la lectura del contexto realizada por los partidos políticos de izquierda con la llegada de la Unidad Popular al poder.
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Sheffer, Jamie Veronica. "The Things We Create." OpenSIUC, 2017. https://opensiuc.lib.siu.edu/theses/2264.
Full textAbstract:
In this paper, I recount my experiences with PTSD and my own initial reluctance to seek treatment. I address similar stigmas associated with sexual assault and PTSD— how they are reinforced by media, and their role in silencing victims. I explore how trauma transforms my academic research and work as a media artist. Finally, I explore how art is a healing process through my partially autobiographical thesis project, “The Things that We Create.” By sharing my journey, I hope to continue the dialogue on structural changes that are necessary to combat stigmas of sexual assault and PTSD (not only exclusive to sexual assault victims), and highlight the art-making process as a fundamental tool in restorative recovery.
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Cadena, Rafael Silva 1983. "Sorvete sabor creme tradicional e "light" : perfil sensorial e instrumental." [s.n.], 2008. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/254229.
Full textAbstract:
Orientador: Helena Maria Andre BoliniDissertação (mestrado) - Universidade Estadual de Campinas, Faculdade de Engenharia de Alimentos
Made available in DSpace on 2018-08-10T11:15:41Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Cadena_RafaelSilva_M.pdf: 587249 bytes, checksum: ffccf18dd24b727a071e97e16f675a55 (MD5) Previous issue date: 2008
Resumo: O sorvete é uma matriz altamente complexa de alimento contendo proteínas, gordura, açúcares, ar, minerais, etc. e relações incontáveis entre os diferentes constituintes. No Brasil, o consumo per capita de sorvete é de 3,5 litros ao ano, menos de um quarto do volume dos países nórdicos, como Finlândia, Dinamarca e Noruega, onde o consumo per capita de sorvete é de, aproximadamente, 20 litros por ano, demonstrando que há espaço para o crescimento da indústria sorveteira no Brasil. Este trabalho teve como objetivo realizar análise de aceitação, análise descritiva quantitativa, análise tempointensidade e análise físico-químicas em sorvetes sabor creme tradicional e ¿light¿ comercializados na região de Campinas/SP. Os dados foram analisados estatisticamente com auxílio do programa estatístico SAS. Foi aplicado Análise de variância (ANOVA) e Teste de Média de Tukey. O Mapa de Preferência Interno foi feito através do programa XLStat. No teste de aceitação as amostras tradicionais foram melhores aceitas que as amostras ¿light¿, com exceção de uma amostra de sorvete ¿light¿. O método Análise Descritiva Quantitativa diferenciou as amostras pelos atributos cor amarela, brilho, aroma doce, aroma de chocolate branco, aroma de gordura hidrogenada vegetal, gosto doce, sabor de chocolate branco e sabor de gordura vegetal. A análise de tempo-intensidade revelou gosto amargo em uma amostra tradicional e residual amargo nas amostras ¿light¿, gosto residual doce na amostra ¿light¿ preferida pelos consumidores e intensidade de sabor de nata maior nas amostras mais aceitas. As amostras mais aceitas pelos consumidores foram os sorvetes que apresentaram nos testes descritivos mais cor amarela, aroma e gosto doce, aroma e sabor de chocolate branco e espalhabilidade. As amostras mais rejeitadas pelos consumidores foram os sorvetes com maior grau de residual amargo e menor grau de aroma e gosto doce. Em conclusão, o desenvolvimento do perfil sensorial descritivo e os dados do teste de aceitação obtidos na avaliação dos sorvetes de creme tradicional e ¿light¿ comercializados poderão auxiliar a indústria nacional de sorvetes a adotar procedimentos para a melhoria na qualidade e delinear novas estratégias de publicidade
Abstract: Ice cream is a highly complex food matrix, containing proteins, fat, sugars, air, minerals, etc. and countless interfaces between the different constituents. The ice cream per capita consumption in Brazil is 3,5 liters/year, lower than a quarter of the volume consumed in Nordic countries, as Finland, Denmark and Norway, where it is about 20 liters/year, demonstrating that it is possible for the Brazilian ice cream industry to grow. The objective of this study is to carry out acceptation analysis, quantitative-descriptive analysis, time-intensity analysis, physicalchemical analysis in traditional vanilla ice creams and light vanilla ice creams commercialized in Campinas, São Paulo. The quantitative descriptive analysis, time-intensity analysis and acceptance test data were evaluated by the analysis of variance (ANOVA), Tukey¿s Test and the principal component analysis. The results were statistically analyzed based on the statistical program SAS. The Internal Preference Map was based on XLStat program. The Quantitative Descriptive Analysis method distinguished the brand through attributes as yellow color, shininess, white chocolate aroma, hydrogenated fat, white chocolate flavour and hydrogenated fat taste. Time-intensity analysis revealed a bitter taste in a traditional sample and residual bitter taste in light samples, sweet residual taste in the consumer's favorite light sample and a bigger butterfat intensity taste on the most accepted samples. Consumer's most accepted ice creams samples were those that presented an intense yellow color, aroma and taste of sweet, aroma and taste of white chocolate and spreadability. Consumer's most rejected samples were ice creams with a higher degree of bitter residual and lower degree of aroma and taste of sweet. To conclude, the development of the descriptive sensorial profile and the data of the acceptation test obtained on the light and traditional vanilla ice creams evaluation commercialized may aid the national ice cream industry to adopt new proceedings for quality improvement and would delineate new publicity strategies
Mestrado
Consumo e Qualidade de Alimentos
Mestre em Alimentos e Nutrição
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Kjäll, Åsa. "Automated system to create unique vignettes." Thesis, Linköpings universitet, Medie- och Informationsteknik, 2013. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:liu:diva-98673.
Full textAbstract:
This document describes the work for a master’s thesis in Media Technology and Engineering at Link ̈oping University. The work consisted of building a system for defining and creating vignettes for horse racing shows. The vignettes are built up by a montage of video clips which are changed with the seasons, time of day and betting product. The system randomizes the video files and the audio files depending on the season, time of day and current betting product when creating the vignettes. Each vignette will therefore be unique. The work also consisted of implementing the vignette graphics in the software Ventuz.
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LAGER, LIVA, and CHARLOTTE EKENGER. "Does Wrapp help companies create brandadvocates?" Thesis, KTH, Industriell marknadsföring, 2012. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:kth:diva-155133.
Full textAbstract:
Internet med dess sociala nätverk som blivit till mediekanaler har kommit att förändra vårt beteende när det gäller hur vi kommunicerar och vad vi kommunicerar. Det senaste skiftet representeras av förskjutningen från datorn till mobilen dit alltmer aktivitet flyttas. Detta skifte beror på den snabba produktutveckling som skett, där mobiltelefonen idag har kommit att innehålla komponenter tidigare isolerade till datorer. Detta har påverkat företagens marknadsföringsstrategier. Rapporten bygger på meningen att använda äldre sådana, applicerade på nya mediekanaler inte är effektivt. Istället behövs nya strategier och metoder, och den interaktiva, sociala delen i hur företag kommunicerar sitt budskap till målgrupper har blivit allt viktigare. Syftet med denna rapport är att undersöka ett nytt verktyg som drar nytta av den mobila trenden när det kommer till social media och människors nya kommunikationsvanor. Produkten som representerar av det nya verktyget här föremål för analys, är Wrapp’s presentkortsapplikation. Vi syftar med analysen fastställa huruvida verktyget hjälper företag att skapa förespråkare av varumärken så kallade brand advocates. Datainsamlingen och analysen av Wrapp som ett varubyggande marknadsföringsverktyg är begränsad till den amerikanska marknaden och två av partnerorganisationernas Facebook kampanjer. Wrapp möjliggör för företag att ge ut gratis och betalda presentkort till Facebook-vänner genom en mobil och webbaserad applikation. I undersökningen har en intervjustudie där respondenterna representeras av Wrapp-anställda genomförts. I denna framgår spondenternas uppfattningar om i vilken utsträckning Wrapp’s applikation är ett arumärkesbyggande verktyg för företag, som skapar brand advocates. En analys av Wrapp’s kampanjverktyg har också genomförts, för att se om verktyget visar exponentiell tillväxt och en viral spridningscykel vad det gäller antalet skickade presentkort från ett specifikt varumärke. Resultaten från analysen presenteras och paralleller dras mellan de empiriska resultaten och den teori som presenteras i litteraturen, främst gällande brand advocates, social media marketing, viral marketing och Word-of-mouth, WOM. Resultatet från analysen av kampanjverktyget visar att det på den amerikanska marknaden, ännu inte blivit en strategi som leder till en viral spridning och en exponentiell tillväxt i antalet skickade presentkort. Lärdomar från intervjustudien granskas och presenteras med syfte att komplettera resultatet från kampanjverktygsanalysen. Också för att få en bredare förståelse för vad som skapar brand advocacy kring ett varumärke. Till det kompilerade resultatet tillämpar vi en modell som i rapporten antas beskriva hur rand advocates skapas. Genom att göra detta når vi den huvudsakliga slutsatsen, att Wrapp inte nödvändigtvis skapar brand advocates men, möjliggör handlingen av brand advocacy Modellen som sådan skulle kunna vara ett sätt för företag att undersöka huruvida nya sociala medierna skapar brand advocates, genom att undersöka och utvärdera de byggstenar som behövs för att ha en effektiv strategi vad det gäller opinionsbildning kring varumärket eller brand advocates alternativt handlingen av brand advocacy.The Internet through social online networks and media has come to change our behavior when it comes to how we communicate and what we communicate. The latest shift is that from desktop to mobile, following the product developments happening with mobile phones making them smarter, portable and connected mini computers. This has had an effect on companies marketing strategies. To simply apply older marketing strategies on this new media channel is not sufficient. Instead new strategies and approaches are needed, and the social element needs to be implemented to a larger extent. The purpose with this report is to investigate a new social mobile marketing tool created by the tech start up Wrapp, and to analyse whether or not the tool helps companies create brand advocates. The data collecting and analysis of Wrapp as a brand advocacy tool is limited to the American market and two of the partner brands’ Facebook campaigns onducted in this setting. Wrapp enables for companies to give out free and paid gift cards to Facebook friends through and mobile and web based application. In the research an interview study where we asked respondents represented by Wrapp employees about their conceptions on brand advocacy and social media marketing was conducted. An analysis of the Wrapp Facebook campaign tool was also done, to see if the tool shows exponential growth and virality in branded gift cards sent. Results are presented and efforts are made to draw parallels between the empirical findings and theory presented in the literature review concerning mainly brand advocates, social media marketing, viral marketing and WOM. The result from the Facebook campaign tool analysis shows, that the Wrapp tool on the merican market is yet to become viral. From the interviews we examine and present results to complement this finding, also to get a broader understanding on what creates brand advocacy. To the compiled results we apply a model assumed to describe how brand advocates are created. By doing this we reach our main conclusion, Wrapp does not based on our analysis create brand advocates, but the act of brand advocacy. The model as such could be a way for companies to investigate whether or not new social media platforms create brand advocates, by examining and evaluating the building blocks necessary to have an efficient brand advocacy strategy.
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Bhooshan, Shajay. "Interactive design of curved-crease-folding." Thesis, University of Bath, 2016. https://ethos.bl.uk/OrderDetails.do?uin=uk.bl.ethos.678856.
Full textAbstract:
Building on the historic work of Huffman (Demaine et al. 2011), there has been increasing recent interest in the digital design and architectural application of curved-crease folded (CCF) geometries. This is particularly timely, given the new possibilities of producing curved surfaces from flat sheet material afforded by developments in robotic technology. However there are difficulties in interactively modelling such geometries, which stem from the lack of both appropriate geometric descriptions and constructive tools available in commercial CAD software. The author’s initial survey of methods included both the iterative optimization-based methods and simple constructive methods. Most methods presented difficulties for incorporation within an intuitive, real-time, edit-and-observe exploratory method. This research overcomes attempts to overcome these difficulties through the use of Dynamic Relaxation (DR) (Day 1965) for the interactive modelling of CCF geometries. It applies discrete differential operators and their gradients(Meyer et al. 2003), within a DR framework, to perturb meshes to satisfy the geometric criteria of CCF geometries outlined in Kilian et al. (2008). This research also outlines procedural strategies for generating appropriate topologies of an initial mesh, and a novel method for applying boundary conditions. The dissertation also includes a broad overview of existing methods to model developable surfaces, simulate elasto-plastic behaviour of thin (inextensible) shells and 2D parameterization of 3D meshes.
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Кретова, О. М. "3D-Pen - Modern way to Create." Thesis, Київський національний університет технологій та дизайну, 2017. https://er.knutd.edu.ua/handle/123456789/7374.
Full text
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Eglowski, Skylar. "CREATE: Clinical Record Analysis Technology Ensemble." DigitalCommons@CalPoly, 2017. https://digitalcommons.calpoly.edu/theses/1771.
Full textAbstract:
In this thesis, we describe an approach that won a psychiatric symptom severity prediction challenge. The challenge was to correctly predict the severity of psychiatric symptoms on a 4-point scale. Our winning submission uses a novel stacked machine learning architecture in which (i) a base data ingestion/cleaning step was followed by the (ii) derivation of a base set of features defined using text analytics, after which (iii) association rule learning was used in a novel way to generate new features, followed by a (iv) feature selection step to eliminate irrelevant features, followed by a (v) classifier training algorithm in which a total of 22 classifiers including new classifier variants of AdaBoost and RandomForest were trained on seven different data views, and (vi) finally an ensemble learning step, in which ensembles of best learners were used to improve on the accuracy of individual learners. All of this was tested via standard 10-fold cross-validation on training data provided by the N-GRID challenge organizers, of which the three best ensembles were selected for submission to N-GRID's blind testing. The best of our submitted solutions garnered an overall final score of 0.863 according to the organizer's measure. All 3 of our submissions placed within the top 10 out of the 65 total submissions. The challenge constituted Track 2 of the 2016 Centers of Excellence in Genomic Science (CEGS) Neuropsychiatric Genome-Scale and RDOC Individualized Domains (N-GRID) Shared Task in Clinical Natural Language Processing.
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Cubas, Bolo Aldo, Monteverde Fiorella Jinés, Cardenas Angello Nano, and Figueroa Greta Olaya. "Createx." Bachelor's thesis, Universidad Peruana de Ciencias Aplicadas (UPC), 2017. http://hdl.handle.net/10757/621974.
Full textAbstract:
Creación de una página web llamada Createx que funciona como intermediario entre empresas textiles de Lima que requieran insumos y empresas proveedoras de insumos y servicios ubicados en el emporio comercial de Gamarra, con el propósito de optimizar el tiempo de compras de las empresas textiles y ampliar la cartera de clientes de las empresas proveedoras de insumos. En la actualidad no existe plataforma web que permita conectar a través del comercio electrónico a empresas de este rubro; Createx busca garantizar las operaciones comerciales verificando a los usuarios en el portal de SUNAT y concluyendo el ciclo transaccional con la conformidad del pedido por parte del comprador. Luego de haber realizado un estudio de mercado se determina qué empresas proveedoras de insumos y servicios estan dispuestas a formar parte de Createx con un 68% de aceptación en cuanto al modelo de negocio. Asimismo, por ser una propuesta innovadora en el sector y por ser nuevos en el mercado, se cuenta con participación en ferias importantes del sector como son Expo Textil y Expo Gamarra, ofreciendo visitas a las empresas y contando con presencia en la red social Facebook. Finalmente, el plan financiero indica que el proyecto es viable, teniendo como aporte 50% de los accionistas y un 50% con el banco BBVA Continental.Trabajo de Suficiencia Profesional
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Skatland, Jørgen Hallås. "On the desire to create something beautiful." Thesis, Norges teknisk-naturvitenskapelige universitet, Fakultet for arkitektur og billedkunst, 2011. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:no:ntnu:diva-13898.
Full text
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Nilsson, Johan, and Sead Omerovic. "How to create a marketing communication strategy?" Thesis, Högskolan i Jönköping, Internationella Handelshögskolan, 2011. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:hj:diva-16215.
Full text
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Leigh, Ryan E. "Using genetic algorithms to create believable agents." abstract and full text PDF (free order & download UNR users only), 2006. http://0-gateway.proquest.com.innopac.library.unr.edu/openurl?url_ver=Z39.88-2004&rft_val_fmt=info:ofi/fmt:kev:mtx:dissertation&res_dat=xri:pqdiss&rft_dat=xri:pqdiss:1438914.
Full text
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Richards, Clare. "Happy communities and how to create them." Thesis, University of Westminster, 2010. http://ethos.bl.uk/OrderDetails.do?uin=uk.bl.ethos.540095.
Full text
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Crome, David. "Developing employee commitment to create committed employees." Thesis, Anglia Ruskin University, 2003. http://ethos.bl.uk/OrderDetails.do?uin=uk.bl.ethos.400602.
Full text
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Strömbom, Johanna, and Julia Kalholm. "Scanning and evaluation of crease resistant resins." Thesis, Högskolan i Borås, Institutionen Textilhögskolan, 2011. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:hb:diva-20826.
Full textAbstract:
In today’s society, textile producers and manufacturers strive to use as little harmful chemicals as possible in their finishing of textiles. Though, producing a completely chemical free fabric is nearly impossible, many companies work actively to scan and evaluate alternatives to chemical substances that have a negative effect on the environment and the human health.Prior preparations for the practical part of this project were conducted in a literature study, which entailed studying articles based on similar projects. Practical information was attained from the mentors at IKEA and from contact with the suppliers of the tested resins. A study of alternative methods of testing the resistance to creasing of textiles was conducted to the benefit of IKEA. A practical evaluation of the smoothness appearance of the test specimens resulted in a development of this existing method.To reassure the quality of the scan, obtained resins weretreated on cellulosic weaves, and later on evaluated based on demands IKEA has for easy care treated textiles. The demands concerning the content of formaldehyde and the grade of smoothness appearance retained after ten washes where followed throughout the whole project. The evaluation was conducted based on several quality tests made on the treated weave. This resulted in a recommendation of four different resins for IKEA to further investigate.Program: Textilingenjörsutbildningen
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Cicileo, Francesca Rose. "Mavo Create : a WYSIWYG editor for Mavo." Thesis, Massachusetts Institute of Technology, 2018. http://hdl.handle.net/1721.1/119759.
Full textAbstract:
Thesis: M. Eng., Massachusetts Institute of Technology, Department of Electrical Engineering and Computer Science, 2018.This electronic version was submitted by the student author. The certified thesis is available in the Institute Archives and Special Collections.
Cataloged from student-submitted PDF version of thesis.
Includes bibliographical references (page 47).
Mavo Create provides the data storage and computation abilities of Mavo through the interface of a WYSIWYG (What-You-See-Is-What-You-Get) editor. Mavo extends HTML, providing attributes that one can use to set up data storage for a web application. This data can be created, amended, and populated into the web application use Mavo attributes. Further, Mavo provides expressions for performing computations on the data and visualizing the results of those computations in the Mavo application. One limitation of Mavo is that a user must know or become familiar with HTML in order to use Mavo. Mavo Create attempts to abstract away the programming part of using Mavo by providing a visual website editor that can be used to create Mavo applications. Mavo Create was built using GrapesJS, a WYSIWYG website template creation application. Mavo Create uses drag-and-drop HTML elements with WYSIWYG editing for styling and for adding Mavo capabilities. After creating the template of a Mavo application in Mavo Create, one can download source code and begin using his application. The goal of Mavo Create is to make the creation of Mavo applications accessible to people who do not know HTML or programming.
by Francesca Rose Cicileo.
M. Eng.
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Gorbatyuk, K. S. "Can we create a human from scratch?" Thesis, Сумський державний університет, 2012. http://essuir.sumdu.edu.ua/handle/123456789/28686.
Full textAbstract:
Do you know who Frankenstein is? Probably yes, but I would like to remind you. Victor Frankenstein is the protagonist of the novel, Mary Shelley's "Frankenstein or the Modern Prometheus." In the novel, Victor Frankenstein is a young student from Geneva.
When you are citing the document, use the following link http://essuir.sumdu.edu.ua/handle/123456789/28686
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James, Brenda Joyce. "Faculty who create inclusive teaching/learning environments /." The Ohio State University, 2002. http://rave.ohiolink.edu/etdc/view?acc_num=osu1486457871784447.
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Ezell, Mark Phillip. "How Organizations Use Collaboration to Create Knowledge." Thesis, University of Pennsylvania, 2017. http://pqdtopen.proquest.com/#viewpdf?dispub=10255888.
Full textAbstract:
This research study examined how organizations use collaboration to create knowledge. Organizations around the world are moving from being primarily manufacturing based to more knowledge-based entities. Knowledge can provide a unique competitive advantage in a very crowded landscape as organizations compete for the best ways to guide their organizations. Given these current trends it is opportune to examine how organizations develop knowledge. Recently many organizations have come to believe that collaborative practices help to create knowledge. This dissertation research examined this link to see if collaboration helps to create knowledge in organizations.
In order to examine this connection the research question that guided this study was: “How does an organization use collaboration to create knowledge?” The study used an exploratory qualitative interview design since the literature has not yet examined this connection in-depth. A convenience sample of 21 participants were interviewed from different industries. The in-depth interviews were then coded and a thematic analysis approach was used to develop themes.
The research concluded that collaboration and knowledge creation in organizations appear to be largely informal, self-directed, and self-motivated. Surprisingly senior management does not appear to value or measure collaboration. If participants need support, they reach out to others in their trusted network to help them solve problems. Organizations are able to create knowledge, but it seems to occur only if there is individual and mutual gain from the collaboration.
Preexisting team cohesion or mutually identified interests in the collaboration outcomes drove collaboration in an unsupported environment. Very little evidence was found that the participants’ behaviors promoted long-term knowledge discoveries that could be more broadly transferred to others within the organization. This research study opens up possible future research studies that may include a larger stratified study and research to explore technology and its impact on collaboration and knowledge creation. Keywords: create, knowledge, organization, competitive
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Posada-Olaya, Maria Antonia. "The Power of Collections to Create Place." Thesis, Griffith University, 2014. http://hdl.handle.net/10072/365346.
Full textAbstract:
This exegesis is an account of how an artist can build a sense of place or a sense of belonging to a particular place through their art-making process. Specifically, it examines how collections or taxonomies have assisted me to understand my sense of belonging, as a native of Colombia dislocated to Australia, in the face of an increasingly dislocated and hybridised world. In arguing that collections make manifest the complex emotional connections people forge with the places they inhabit, I first examine the notion of place. Then I discuss how collections can become dwellings for experiences and memories, and how people also ‘dwell’ in their collections. Gaston Bachelard’s Poetics of space offers a framework to reflect on the tensions between the intimacy of a newly developed sense of home, and the hybrid and foreign public places through which one has to go, and in which one has to dwell after geographical dislocation. Examining how contemporary artists who use collections or taxonomies in their work represent ideas of place, and how the concept of place exists through those collections I present my own ‘collection of collectors’ whose works have informed my studio practice. I conclude by reflecting on the bodies of work that I produced over the course of my research project, and analyse how successful they were in conveying ideas of place and the place-making process.Thesis (PhD Doctorate)
Doctor of Philosophy (PhD)
Queensland College of Art
Arts, Education and Law
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Mendelson-Klauss, Cindy F. "Mexican American women's struggle to create health." Diss., The University of Arizona, 2000. http://hdl.handle.net/10150/289213.
Full textAbstract:
Mexican Americans constitute one of the fastest growing populations in the United States. Within Mexican American families, women are the primary caretakers and are responsible for managing family health. Many activities of health work fall within the household and domestic spheres. These activities include, providing a clean, safe environment providing nutritious foods, teaching hygienic practices, diagnosing and treating illnesses, and deciding when to seek outside health care. Until recently, household health work was not recognized as a factor in health knowledge and had been excluded from the discourse of health and healing. The purpose of this study was to describe health perceptions and health production among Mexican American women. This research was a descriptive ethnographic study of the health perceptions and health production of a sample of 13 English speaking Mexican American women. Informants participated in three in-depth interviews conducted over a two to four month period. The Household Production of Health was the conceptual model that guided this research and the World Health Organization definition of health was used to frame questions about health perceptions. Data analysis was directed towards identifying themes and sub-themes that were organized into categories that answered the three research questions. The informants integrated physical and mental health into an overarching concept of being healthy. Health included maintenance of the physical body, the mind, and the spirit. The informants identified a variety of health producing and help-seeking activities that were contextualized throughout their lives and were consistent with their health perceptions. In addition to outside employment, the informants took primary responsibility for health creation. Their roles were predominantly domestic in nature and included parenting, providing for health care, and managing and maintaining the household. This research has significance for nursing in three areas: (a) it explicates the importance of routine activities in health maintenance; (b) it provides a framework for community health nurses to analyze the entirety of health activities that occur within the household; and, (c) it suggests the importance of focusing health education on wellness behaviors such as stress reduction and coping strategies.
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Tiso, Federico <1993>. "How IPOs create value: three extreme examples." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10593.
Full textAbstract:
The thesis deals with the analysis of how firms are evaluated, before going public. Then it presents the listing process through the IPO. Finally three different examples on how IPOs create value to the firm are studied.