Academic literature on the topic 'Cultura letteraria fascista'

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Journal articles on the topic "Cultura letteraria fascista"

1

Gennaro, Rosario. "sguardo sul mondo della Fiera Letteraria." Incontri. Rivista europea di studi italiani 37, no. 1 (2023): 1–13. http://dx.doi.org/10.18352/inc11754.

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Abstract:
"La Fiera Letteraria" is one of the most popular literary journals of the fascist era. It is not addressed to specialists or professional readers. It has a very eclectic setting. It gives place to different tendencies. It offers a wide and various limelight of the literary landscape. “La Fiera” tends to inform more than to form, to represent rather than elaborate. It is mainly a gazette, a chronicle of what moves and happens in the literary world, reflecting all different positions. This paper investigates the link between “La fiera” and the fascist regime, starting at that time its cultural p
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2

Intini, Ugo. "Avanti!, il quotidiano socialista che alfabetizza e forma." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 54, no. 1 (2020): 140–65. http://dx.doi.org/10.1177/0014585820909285.

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Abstract:
Avanti! non è solamente il quotidiano che accompagna la storia del Partito Socialista Italiano, ma anche il primo agente di alfabetizzazione e acculturamento del mondo del lavoro e dei ceti meno favoriti. L’autore, che è stato direttore del giornale, sottolinea la forte presenza di letterati e uomini di cultura sulle colonne del quotidiano, con riferimenti specifici ad autori come De Amicis, Soldati, Bassani, Bevilacqua, Bianciardi, Cassola, Castellaneta; a pittori e disegnatori come Scalarini, Podrecca, Boccioni, Sironi; critici teatrali letterari e d’arte come Antonio Gramsci, Paolo Grassi,
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3

Mineo, Nicolò. "Letteratura italiana del Ventennio tra le due guerre e Fontamara." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 54, no. 1 (2020): 391–427. http://dx.doi.org/10.1177/0014585820910922.

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Abstract:
Il romanzo di Silone del 1933, Fontamara, va letto, per la tematica, in stretto riferimento al Ventennio, gli anni Venti e Trenta del Novecento, età del regime fascista in Italia. Un tempo che vede, sul piano della produttività culturale e letteraria, la compresenza variamente attiva delle generazioni che latamente e con varia approssimazione si possono riferire al 1860–1880, 1880–1900, 1900–1910. Il romanzo è lo smascheramento della politica oppressiva esercitata dal regime fascista nei confronti dei contadini poveri attraverso i proprietari sfruttatori.
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4

Grandelis, Alessandra. "Guerra in camicia nera di Berto: una possibile lettura postcoloniale." ENTHYMEMA, no. 34 (March 2, 2024): 180–91. http://dx.doi.org/10.54103/2037-2426/20575.

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Abstract:
Se gli studi postcoloniali conoscono la loro fortuna in Italia in un passato recente, le pubblicazioni dimostrano un fertile ampliamento degli interessi e dei campi d’indagine, accompagnati da una costruttiva discussione di carattere teorico.
 A partire dall’idea che le grandi opere letterarie non sono mai espressione della sola cultura del dominio – conservatrici ed eversive allo stesso tempo – l’articolo offre un contributo all’interno della critica postcoloniale prendendo in esame Guerra in camicia nera di Giuseppe Berto. Scritto da chi, almeno in una prima fase, si è schierato apertam
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5

Alosco, Antonio. "Il percorso socialista di Gabriele D’Annunzio tra storia e letteratura." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 54, no. 1 (2020): 377–90. http://dx.doi.org/10.1177/0014585820909283.

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Abstract:
La complessa personalità di Gabriele D’Annunzio, in una costante sincronica evoluzione della produzione letteraria con l’attivismo politico, ha attraversato un periodo – spesso dimenticato dai critici – di vicinanza alle idee socialiste. Attratto dalla vitalità e dalle idee progressiste della sinistra che rispondeva alle leggi liberticide e reazionarie di Pelloux, se ne fece influenzare sia nel periodo dell’impresa fiumana, che in una prima fase di contestazione al fascismo, appoggiando la sinistra radicale. Influssi dannunziani si ritrovano, in quel periodo, nel linguaggio adottato dall’ Avan
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6

Holmes, Deborah. "Conference report: ‘L'età dei totalitarismi. Silone e la cultura letteraria e politica degli anni venti-trenta’ 29 April–1 May 2001, L'Aquila/Pescina." Modern Italy 7, no. 1 (2002): 85–89. http://dx.doi.org/10.1080/13532940220121852.

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Abstract:
Organized by the ‘Comitato nazionale per il centenario della nascita di Ignazio Silone’, this conference was the culmination of a year of events. Held in collaboration with the three universities of the Abruzzo, its aim was to avoid an overly celebratory tone and to provide a working forum for ongoing research. The theme was not just Silone as writer and political activist but also the broader context of his early career. The organizers wanted to make a serious academic contribution to the debates which have raged over the last three years as to whether Silone collaborated with the Fascist pol
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7

Panico, Angelo. "Un foro nella realtà. Dai circumvisionisti al neo realismo di Carlo Bernari." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 52, no. 2 (2018): 377–86. http://dx.doi.org/10.1177/0014585818757423.

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Abstract:
Negli anni ‘30 del Novecento nasce nell’Italia Meridionale un movimento culturale ctonio che, operando al di sotto della censura fascista, tenta di restituire all’arte la libertà di espressione – e ispirazione – necessaria a rappresentare la nuova realtà delle cose. Così, nella clandestinità che il momento storico imponeva, si sviluppa una vera e propria avanguardia (testimoniata dal manifesto dell’U.D.A.) orientata verso una nuova forma di realismo ben distante dalle formule canonizzate della retorica naturalistica. Spinti dalla volontà di fondare una nuova arte che riacquisti il rapporto dia
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8

Punzo, Maurizio. "Il “salotto” di Anna Kuliscioff e Critica Sociale." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 54, no. 1 (2020): 312–30. http://dx.doi.org/10.1177/0014585820912905.

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Abstract:
Studio o salotto che fosse, la stanza come “luogo” nel quale si manifestavano, oltre agli affetti famigliari di Filippo e Anna, l’elaborazione e il dialogo politici della coppia più celebrata del socialismo italiano, Turati e Kuliscioff, merita l’attenzione di storici e critici letterari. Vi passò fior fiore di personaggi che fecero la storia della politica e della cultura di quei decenni, in particolare nell’ambito laico socialista, contribuendo alla formazione di un buon numero di futuri combattenti contro il fascismo. Ricco di citazioni di testimoni di quei decenni, il saggio fornisce al le
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9

Vignati, Rinaldo. "Pasquino avvocato. Vincenzo Talarico e il cinema." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 54, no. 2 (2019): 658–83. http://dx.doi.org/10.1177/0014585819887728.

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Abstract:
L’attività degli sceneggiatori è raramente sottoposta a un’analisi mirante a individuarne un profilo “autoriale” che, come viene abitualmente fatto per i registi, ne metta in luce stilemi ricorrenti e interessi tematici. L’articolo si propone di esaminare l'attività di sceneggiatore di Vincenzo Talarico. II tratto caratteristico di questo giornalista e scrittore è identificato nel contrasto fra l’attrazione per la retorica e l’atteggiamento sarcastico nei confronti della retorica, e quindi nella volontà di demolire con l'ironia le maschere pubbliche che coprono i vizi privati degli individui.
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10

Chiosso, Giorgio. "LA STAMPA PEDAGOGICA E SCOLASTICA IN ITALIA TRA OTTO E NOVECENTO." História da Educação 23 (2019). http://dx.doi.org/10.1590/2236-3459/84270.

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Abstract:
SOMMARIO Il saggio si svolge su due livelli. Nella prima parte illustra i cambiamenti storiografici che hanno interessato l’Italia negli ultimi decenni. Come è accaduto in altre parti d’Europa si sono aperti nuovi campi di ricerca interessati a esplorare non solo la “scuola ideale”, ma anche e soprattutto la “scuola quotidiana”. Nella seconda parte riferisce i risultati di una ricerca condotta tra il 1987 e il 1997 volta a portare alla luce 1273 giornali scolastici usciti in Italia tra il 1820 (data di pubblicazione della prima pubblicazione reperita) e il 1943, anno della caduta del fascismo.
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Dissertations / Theses on the topic "Cultura letteraria fascista"

1

D'Ambrosio, Antonio. "«Noi si lavora per vocazione». Il carteggio di Giuseppe De Robertis ed Enrico Falqui (1933-1943)." Doctoral thesis, 2021. http://hdl.handle.net/2158/1238394.

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Abstract:
Il poderoso carteggio tra il critico fiorentino Giuseppe De Robertis e il critico romano Enrico Falqui si protrae per un lungo trentennio, dal 1933 al 1963, e consta di ben 1539 pezzi epistolari: le 625 missive di De Robertis sono conservate nel Fondo Falqui dell’Archivio del Novecento presso il Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali della Sapienza Università di Roma, le 914 missive di Falqui nel Fondo De Robertis dell’Archivio Contemporaneo “Alessandro Bonsanti” presso il Gabinetto Scientifico-Letterario G.P. Vieusseux di Firenze. Da un punto di vista contenutistico, la cor
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Books on the topic "Cultura letteraria fascista"

1

Grana, Gianni. Le avanguardie letterarie: Cultura e politica, scienza e arte dalla Scapigliatura alla Neo-avanguardia attraverso il Fascismo. Marzorati, 1989.

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Grana, Gianni. Le avanguardie letterarie: Cultura e politica, scienza e arte dalla Scapigliatura alla Neo-avanguardia attraverso il Fascismo. Marzorati, 1989.

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Grana, Gianni. Le avanguardie letterarie: Cultura e politica, scienza e arte dalla Scapigliatura alla Neo-avanguardia attraverso il Fascismo. Marzorati, 1989.

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Convegno, di Firenze (1993 Florence Italy). Il mito della Francia nella cultura italiana del Novecento: L'emigrazione letteraria e politica in Francia dagli inizi del '900 al fascismo : atti del Convegno di Firenze, 13-14 maggio 1993. Festina Lente, 1996.

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5

Dolfi, Anna, ed. L’ermetismo e Firenze. Firenze University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-979-5.

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Abstract:
Il secondo di due volumi dedicati all'ermetismo e Firenze editi da Firenze University Press (il primo dal titolo Critici, traduttori, maestri, modelli è acquistabile separatamente). Tra il 1930 e il 1945 un gruppo di giovani dette vita a Firenze a una delle più felici stagioni letterarie del nostro Novecento. Molti di loro si riconobbero in una dizione comune, marcata da un immaginario condiviso, e nel silenzioso dissenso dalla retorica del regime, alla quale venivano contrapposti la radicalità dell’istanza etica e il legame profondo con le radici giudaicocristiane, romanze, romantico-simbolis
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6

Le avanguardie letterarie: Cultura e politica, scienza e arte dalla Scapigliatura alla Neo-avanguardia attraverso il Fascismo. Marzorati, 1986.

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Book chapters on the topic "Cultura letteraria fascista"

1

Kowalik, Katarzyna. "Alfredo Oriani, una visione contesa dell’italianità." In Sperimentare ed esprimere l’italianità. Aspetti letterari e culturali. Doświadczanie i wyrażanie włoskości. Aspekty literackie i kulturowe. Wydawnictwo Uniwersytetu Łódzkiego, 2021. http://dx.doi.org/10.18778/8220-478-0.10.

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Abstract:
Il testo si propone come rassegna delle informazioni sulla produzione letteraria di Alfredo Oriani (1852–1909), scrittore, giornalista e pensatore italiano le cui idee, nonostante un’incoerenza cronologica, furono interpretate da Benito Mussolini come appoggio intellettuale all’ideologia fascista. L’autore romagnolo, dopo numerosi tentativi falliti di attirare l’attenzione del pubblico e della critica letteraria con i suoi romanzi, si dedicò al lavoro storiografico che servì a corroborare il “mito del precursore”. Il punto di riferimento per le considerazioni su Oriani è sempre, oltre all’indi
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