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Dissertations / Theses on the topic 'Culturale'

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MUSCOLINO, MARCO. "LA "RIVISTA DEL CINEMATOGRAFO": UNA STORIA CULTURALE, 1928-2008." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2009. http://hdl.handle.net/10280/630.

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Abstract:
La «Rivista del Cinematografo» è un periodico longevo, il più longevo della storia del cinema italiano. Pubblicato a partire dal 1928, festeggia nel 2008 l’ottantesimo l’anniversario di vita. A dispetto di questa durevole presenza nel panorama editoriale italiano, la «Rivista del Cinematografo» rappresenta però una storia che è rimasta, e lo rimane ancora oggi, esclusa dai discorsi sociali. Il pre-giudizio storico da cui prende le mosse la presente ricerca individua invece – differentemente dalla vulgata “ufficiale” – la «Rivista del Cinematografo» non come “una storia a sé”, ma al contrario come una storia culturale in grado di illuminare in maniera significativa i processi storici del cinema italiano, con particolare – ma nient’affatto esclusivo – riferimento alle sue interrelazioni con la cultura cattolica. Si potrebbe dire, con una formula sintetica, che quella della «Rivista del Cinematografo» è una microstoria di lunga durata. Quest’ultima definizione può apparire contraddittoria perché accosta due categorie legate a due differenti tradizioni storiografiche: da una parte la microstoria, legata a una tradizione fattografica; dall’altra la lunga durata, legata a una tradizione teorico-esplicativa. Ma è proprio nell’ambito di una nuova concezione della storia – la cosiddetta storia culturale – che questa ricerca intende muoversi, nel tentativo di fare tesoro di un dibattito disciplinare che ha conosciuto un enorme sviluppo in questi ultimi anni, e che verrà discusso nella sezione introduttiva, analizzando le ricadute che esso ha sulla pratica storiografica in ambito cinematografico.
The «Rivista del Cinematografo» is the most ancient magazine in the Italian history of cinema. Published before 1928, in 2008 it celebrated its 80th anniversary. In spite of this long-lived presence in Italian publishing, the «Rivista del Cinematografo» represents a history left out in social discourses. This research considers instead the «Rivista del Cinematografo» as a cultural history that can illuminate the historical processes of the Italian cinema with particular – but not exclusive – reference to their relationships with the catholic culture. It could be said that the history of the «Rivista del Cinematografo» is a long duration microhistory. This definition can appear conflicting because it puts two categories that come from two different historical traditions near to each other: the microhistory and the long duration. But this research intends to explore a new historical perspective – the ‘so called’ cultural history – with the aim of learning from a debate which has developed enormously in recent years and analysing the consequences that this debate also has on the historical practice in the field of cinema.
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DANESI, SANDRO. "IL TURISMO CULTURALE. APPROCCI, INVESTIMENTI E PROPOSTE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2014. http://hdl.handle.net/10280/3677.

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Abstract:
La Tesi indaga sulle attività finalizzate a valorizzare i beni culturali materiali e immateriali che costituiscono una risorsa del nostro paese, formalmente molto tutelata, ma ancora poco valorizzata. L’obiettivo è quello di delineare politiche e progetti territoriali e urbani a partire dal riconoscimento del valore dei beni culturali da parte delle comunità locali, e gli strumenti di gestione e di valutazione a sostegno di scelte condivise e fattibili. Le azioni da intraprendere riguarderanno più forme di turismo culturale integrate con più campi di attività sociale ed economica nella convinzione che ciò possa garantire uno sviluppo “sostenibile”, attraverso un equilibrio tra popolazione residente e popolazione turistica e tra i canali di investimento pubblici e privati in più settori di attività economica. Il lavoro si sviluppa in una prima parte indagando le dinamiche turistiche, il significato di cultura e bene culturale, gli approcci finalizzati all'analisi dei fenomeni culturali e termina con l’elaborazione di una matrice e dei relativi indicatori e campi di indagine, sottoposta agli operatori economici circa le potenzialità e le criticità del sistema turistico italiano. La seconda parte descrive l’importanza ed il ruolo di alcuni personaggi del passato e di oggi, che hanno contribuito al miglioramento della qualità della vita attraverso interventi nei settori della cultura e della domanda sociale. Inoltre sono stati affinati ed ampliati i campi di indagine e gli indicatori della matrice, somministrata a più categorie di stakeholders, con l’obiettivo di indagare le differenze di approccio e di punto di vista di operatori privati e pubblici. L'ultima parte della Tesi traccia una proposta di procedura per la programmazione e per la valorizzazione degli attrattori turistici locali, individuando come volano la componente culturale presente in ognuno di essi e le modalità di integrazione con altri aspetti del territorio, con particolare attenzione alle località del territorio italiano meno conosciute.
This PhD Thesis investigates the activities aimed to promote cultural heritage and intangible assets that constitute a resource of our country, formally very protected, but still little valorized. The mission is to delineate urban and territorial policies and projects, starting from the recognition of cultural heritage value by local communities, and delineate tools for management and promotion supporting feasible and shared choices. Actions to be undertaken will concern many cultural tourism types integrated with social and economic activities, because the belief is that all of this will ensure “sustainable” development. This is possible through a balance between resident and touristic population, and through public and private investment channels in many sectors of economic activity. The first part of the Thesis investigates the tourism’s dynamics, culture and cultural heritage’s meaning. This part inquires approaches aimed to analyze cultural phenomena, and it ends with developing a matrix with associated indicators and research’s range, to submit to economic stakeholders to investigate potentiality and critical aspects of Italian tourism. The second part of Thesis describes the importance of some present and past characters who have contributed to improve quality of life, through interventions in cultural and in social demand’s areas. In this part it has been refined the range of investigation and the matrix’s indicators, and the matrix has been given to various groups of stakeholders, with the aim to explore the differences in terms of approaches and viewpoints of private and public operators. The third, and the last, part of the Thesis tries to draw a procedure’s proposal to program and valorize the local touristic attractors, identifying in each of them the cultural component, and how they interact with other aspects of the territory, focusing on lesser-known places of Italian territory.
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Greco, Simone. "L’influenza culturale portoghese in Giappone." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/17444/.

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Abstract:
Questa tesi analizza l’influenza culturale portoghese in Giappone. Si tratta di un’influenza non spesso evidente, ma sicuramente innegabile, dal momento che costituisce il primo contatto tra gli europei e il popolo giapponese, portando a un vero e proprio punto di svolta nella storia delle relazioni tra l'Occidente e il Paese del Sol Levante. Tale influenza è infatti riscontrabile nelle scienze, nell'arte, nella vita quotidiana e, di conseguenza, nella lingua. L’obiettivo è quindi quello di analizzare come queste due culture così lontane tra loro si siano incontrate con degli effetti anche sul piano linguistico. Viene prima presentata la storia del secolo definito "Secolo del commercio Nanban", dall'inizio del commercio tra portoghesi e giapponesi, alla campagna anticristiana. Vengono poi presentati esempi di influenza portoghese, riscontrabile anche oggi nelle arti, scienze e negli oggetti di vita quotidiana. Si conclude fornendo una lista dei prestiti in giapponese dal portoghese e descrivendo il Nippo Jisho, il primo dizionario tra una lingua europea e il giapponese.
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RABELLO, LYRA ANA PAULA. "L'identità culturale e lo sviluppo socio economico della regione Serrana nello stato di Espìrito Santo in Brasile. Una strategia per il governo della trasformazione territoriale." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2007. http://hdl.handle.net/10280/84.

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Abstract:
Nell'ultimo decennio il processo di sviluppo insediativo ha avuto un impatto rilevante sul territorio della regione di montagna dello Stato di Espírito Santo. Di conseguenza occorre una pressione sull'economia, sull'ambiente e sull'identità culturale della regione. Il contributo di questa ricerca è il suggerimento di uno strumento per il governo della trasformazione del territorio serrano all'associazione per lo sviluppo sostenibile della regione di montagna dello Espírito Santo; un approccio orientato ad utilizzare meglio le risorse del paesaggio culturale della regione per apportare migliorie alla qualità complessiva del territorio Serrano.
The impact of the new rural space developments on spatial quality in the Espírito Santo State mountain region has been intensified in the past decade. It brings pressure to bear on the economy, the environment and the cultural identity with consequences to the health and safety of the region. This research contribution is the suggestion of an additional action programme to the 'Espírito Santo mountain region sustainable development association' ADEMES. A development-oriented approach addressed to make a better use of the Serrana Region's cultural landscape to improve the quality of its changing rural space.
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Menabue, Filippo. "La telemedicina : innovazione tecnologica e culturale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6818/.

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Nannini, Maite. "Le comunità culturali come driver per la progettazione di servizi di accoglienza museale e lo sviluppo di sistemi di fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale bolognese mediante strategie di attivazione dei visitatori." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
Il progetto vede il suo sviluppo a partire dalla ricerca sul tema dell’interattività tra gli utenti e negli spazi fisici delle istituzioni museali quale fattore chiave dell’esperienza culturale, nel suo frontline e nei suoi servizi di fruizione e promozione. Il percorso progettuale, seguendo le metodologie proprie del service design, si compone innanzitutto di due parti macro-tematiche: la ricerca e il progetto. La prima introduce una premessa alle teorie e alle pratiche della progettazione e dell'implementazione di servizi nell’ambito dei beni culturali, poi delinea la metodologia utilizzata nell’affrontare il lavoro nella sua complessità, e presenta le rilevazioni e le ricerche effettuate per comprendere contesto, attori, utenti coinvolti e si conclude con l’analisi di una serie di casi studio. La seconda invece delinea il vero e proprio progetto: rielaborando gli elementi utili della fase di ricerca sono state definite le basi su cui sviluppare la domanda progettuale, dando origine a due livelli di sviluppo, quello dei servizi relativi all’accoglienza fisica per le istituzioni museali e quello dei servizi con cui ottimizzare ed implementare con nuove funzioni uno strumento già attivo. Questi due asset si concretizzano nell'elaborazione di una strategia decisionale come processo per la definizione dei servizi che meglio si adeguano ad ogni realtà museale e una applicazione digitale quale estensione, sia per funzione ed interazione con l'utente che dal lato gestionale, dello strumento già attivo. L’intero percorso ha come focus l’importanza dell’utente, in questo caso il visitatore e il potenziale visitatore, nell’approccio progettuale di servizi, sistemi e attività di fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale e dei suoi luoghi.
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SCORSOLINI, VALENTINA GIOVANNA. "TRADIZIONE CULTURALE E INSEGNAMENTO LINGUISTICO IN AUSTRALIA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2018. http://hdl.handle.net/10280/40178.

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Abstract:
Alla luce del recente interesse verso l’insegnamento della lingua italiana all’estero, il presente elaborato esamina la storia della comunità italiana e dell’evoluzione della didattica dell’italiano nello stato del Victoria, in Australia. La tesi presenta inoltre i risultati della mia ricerca sull’influenza dei flussi migratori e delle politiche linguistiche australiane sull’insegnamento dell’italiano nelle scuole, descrivendo come la percezione della lingua italiana sia cambiata nell’immaginario australiano. Tale analisi storica mi ha permesso di formulare una valutazione critica e suggerimenti per migliorare le metodologie didattiche impiegate nei corsi di italiano nelle scuole secondarie del Victoria.
In light of the growing interest towards Italian teaching abroad, the present dissertation investigates the history of the Italian community and the evolution of Italian teaching in the state of Victoria, Australia. I hereby present the results of my research on the history of the Italian community in Victoria, as well as the influence of Australian immigration and language policies on Italian teaching in Victorian schools, highlighting how the perception of Italian language evolved in Australian public opinion throughout history. Based on this historical framework, a critical evaluation of Italian teaching methodologies in Victoria was conducted, which informed my suggestions for future improvement of Italian teaching practices.
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KOIMA, BOTHIE. "Vegetation post-culturale en zone soudanienne du senegal. Influence des pratiques culturales et des facteurs anthropiques sur la reconstitution vegetale apres abandon cultural." Corte, 1998. http://www.theses.fr/1998CORT3038.

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Abstract:
Le but de la these est d'etudier la dynamique de la vegetation post-culturale en adequation avec la diversite vegetale dans les ecosystemes des jacheres. L'objectif vise est de comparer la reconstitution de la vegetation des jacheres de trois regions de la zone soudanienne du senegal (senegal-oriental, haute-casamance et basse-casamance) en mode synchrone, en mettant l'accent sur l'influence des facteurs abiotiques et biotiques susceptibles de contrarier cette reconstitution. Les releves phyto-ecologiques, qui constituent la base de l'etude, ont ete effectues sur des grappes de jacheres d'ages echelonnes, au niveau de sites selectionnes dans les trois regions. Du point de vue de la succession, la reconstitution de la vegetation apres abandon cultural se deroule par vagues successives de groupes d'especes chez les herbacees. Les premiers stades sont identiques pour les trois regions et se caracterisent par une dominance des adventices de cultures qui se maintiennent grace a leur stock de graines et aux nouvelles conditions creees par les cultures (labour, sarclage et fumure). Cette premiere vague d'especes est eliminee progressivement au profit d'autres especes herbacees, dominees par des graminees annuelles et perennes, et des especes ligneuses. Dans les trois regions etudiees, la reconstitution de la vegetation de la strate ligneuse dans les premiers stades de jachere se fait essentiellement par l'expression du potentiel vegetatif constitue de souches et de racines. Cette reconstitution est sous la dependance des conditions ecologiques de chaque region, de l'histoire des parcelles (duree des phases de culture et de repos, nombre de cycles culture/jachere, etc) et du mode de defrichement pratique (avec ou sans dessouchage). Les differences de reconstitution entre sites ou entre regions sont dues a des contraintes. Les especes qui resistent aux fortes pressions anthropiques (coupes, paturage et feux) tendent a devenir des especes cles dans un contexte de succession post-culturale dans le cas de cycles a jachere courte. La reconstitution par voie germinative ne prend de l'importance qu'apres 10-20 ans, ce qui montre le role negatif du raccourcissement du temps de jachere, qui est la tendance actuelle. L'evolution de la diversite vegetale avec la duree de la jachere est basee sur les calculs de l'indice de shannon-weaver et de la richesse specifique. Elle montre une croissance rapide de la diversite pendant les premiers stades (1-3 ans), suivie d'une legere baisse, en raison de la diminution progressive des adventices de culture et de leur remplacement par d'autres especes herbacees et ligneuses, en nombre a peu pres egal, au cours de la succession. Seul le nombre de ligneux augmente faiblement mais regulierement au cours du temps. A la lumiere des differents aspects lies a la reconstitution de la vegetation post-culturale de la zone soudanienne du senegal, de nouvelles recherches et de nouveaux modes de gestion pour ameliorer la jachere lorsqu'elle existe encore et des techniques alternatives lorsqu'elle a disparu sont proposees.
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Fiore, Federica <1973&gt. "Ecomusei come strumento di valorizzazione del patrimonio culturale." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1017/.

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NOIA, ELEONORA. "COLTIVARE NUOVI SIGNIFICATI; LA PRODUZIONE CULTURALE NELL'ITALIA CONTADINA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2020. http://hdl.handle.net/10280/75456.

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Abstract:
La ricerca si propone di indagare sulle forme di cambiamento che stanno interessando l’agricoltura contadina contemporanea in Italia. In particolare, il proposito è quello di individuare le forme attraverso cui i contadini stanno cambiando il proprio rapporto con il mercato e con la società, proponendo stili di vita, di produzione e di consumo sostenibili. Le Teorie sulle Pratiche e gli studi sulla cultura materiale saranno utilizzati per comprendere il rapporto tra pratiche e reti sociali.
The research aims to investigate the forms of change that are affecting contemporary farming in Italy. In particular, the purpose is to identify the forms through which farmers are changing their relationship with the market and with society. Practice Theories and studies on material culture will be used to understand the relationships between practices and social networks.
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De, Souza Adriana <1969&gt. "Il patrimonio culturale per la dinamizzazione dell'economia territoriale: Il riconoscimento dell'indicazione geografica "Vale do Paraiba Fluminense" ad un caffè con identità culturale." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5971/.

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Abstract:
Le Indicazioni Geografiche (IG) giocano un ruolo importante nella crescita economica e nello sviluppo territoriale rurale quando una determinata qualità di prodotto, reputazione o altra caratteristica del prodotto siano attribuibili essenzialmente alla sua origine geografica. In questa ricerca si è verificato la possibilità di valorizzare la regione del Brasile denominata Vale do Paraiba Fluminense, soprannominata “Vale do Café” e di mettere in luce le potenzialità del caffè come prodotto di qualità, sostenibile sotto il profilo ambientale e sociale: un vero e proprio patrimonio culturale che può rivelarsi una valida risorsa economica per il territorio. Nella prima fase dell'indagine è stata realizzata la ricerca a tavolino e sul campo fondata sulle fonti bibliografiche; nella seconda fase è stata applicata la Metodologia Partecipativa della FAO per identificare il collegamento dell’area di origine e del prodotto locale ed il suo potenziale di sviluppo con le risorse locali attraverso questionari on line. Nell’analisi qualitativa sono stati intervistati rappresentanti delle differenti categorie di stakeholder per arricchire il quadro sul contesto storico della regione. Infine, nella parte quantitativa sono stati applicati dei questionari ai consumatori di caffè del territorio. A conclusione della ricerca il territorio potrebbe reintrodurre un caffè storico, simbolo della ricchezza e decadenza di quella regione come elemento di potenziale economico locale, sfruttando la parte immateriale delle aziende agricole storiche, rilocalizzando il prodotto nella memoria locale, riavvicinando la popolazione alla sua storia e principalmente sensibilizzandola del valore del nome geografico “Vale do Paraiba Fluminense” o “Vale do Café” relazionata alla storia della regione, e del prodotto caffè che si propone rilanciare a favore del territorio, rilocalizzando il nome geografico.
Geographical Indications (GIs) plays an important role in economic growth and development in the rural area. Particularly in the area where the geographical characteristics and cultures highly contributes to a given product quality. This research aims to explore the possibility to evaluate the value of the region known as Vale do Paraíba Fluminense - Brazil or "Vale do Café" and to highlight the potential of coffee as a high quality product with environmental friendly and social responsibility features. The coffee from this area is a cultural heritage that may provide a valuable economic resource for the area. The first phase of the research was carried out by using secondary data and in the second phase we applied Participatory Methodology according to the FAO using on-line questionnaires to identify the connection among the origin area, the local products and the possibility to use its natural resource for the development. For qualitative analysis, we interviewed the representatives of the different categories of stakeholders to gain the context of the historical context of the region. Finally, we conducted a quantitative survey with coffee consumers using the questionnaire. The finding indicates that the territory could reintroduce a historical café as a symbol of wealth and decadence of that region and as an element of local economic potentials, exploiting the immaterial part of agricultural history, reintroducing the product in the local memory, drawing the population to get close to their history, particularly to raise their awareness of the value of the geographical name "Vale do Paraiba Fluminense" or "Vale do Café" affiliated to the history of the region, and the coffee product that aims to revive favor of the territory, relocating the geographical name.
As Indicações Geográficas (IGs) desempenham um papel importante no crescimento e no desenvolvimento econômico rural, onde um determinado produto de qualidade, reputação ou outra característica do produto é essencialmente atribuída a sua origem geográfica. Esta pesquisa explorou a possibilidade de valorizar o Vale do Paraíba Fluminense no Brasil, conhecido como "Vale do Café", e de destacar o potencial do café como um produto de qualidade, ecologicamente sustentável e social: um verdadeiro e próprio patrimônio cultural, que pode revelar-se um valioso recurso econômico local. A primeira fase da pesquisa foi realizada uma pesquisa documental e de campo baseando-se em fontes bibliográficas, e a segunda fase foi aplicada a metodologia participativa da FAO para identificar a conexão entre a origem do produto e seu potencial para o desenvolvimento dos recursos locais, através de questionário online. Na análise qualitativa, foram entrevistados alguns representantes de diferentes categorias de atores para enriquecer o contexto histórico da região. Finalmente, na parte quantitativa foram aplicados questionarios aos consumidores de café da área. Ao final desta pesquisa se poderia deduzir que no territorio poderia ser reintroduzido o café histórico, símbolo de riqueza e decadência da região como um elemento de potencial econômico local, aproveitando a parte imaterial da história de suas fazendas, relocalizando o produto na memória local, reaproximando a população de sua história, e principalmente sensibilizando-a do valor do nome geográfico "Vale do Paraíba Fluminense" ou "Vale do café" relacionado a história da região, e do produto café que tem como objetivo relançar a favor do território, a relocalização do nome geográfico.
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GASPARINI, LUCIA. "IL PATRIMONIO CULTURALE IMMATERIALE: NUOVE PROSPETTIVE CONCETTUALI, ARTISTICHE, MUSEOLOGICHE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2013. http://hdl.handle.net/10280/1801.

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Abstract:
La ricerca affronta il tema del crescente spazio che la considerazione del patrimonio culturale immateriale ha acquisito nel panorama mondiale a partire dagli ultimi decenni, in particolare dal 2003, quando l’UNESCO ha stilato la Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale. Oltre a ripercorrere le tappe storiche che nel XX secolo hanno condotto a tale risultato, esso traccia un ancora poco esplorato parallelismo - formale e teorico - tra l’evoluzione del concetto di patrimonio immateriale e lo sviluppo delle forme dell’arte contemporanea a partire dal secondo dopoguerra fino ad oggi. Tale tematica interessa anche il museo e una lettura della sua storia più recente mette in luce le conquiste e le difficoltà conseguenti l’accoglienza di manifestazioni immateriali all’interno delle collezioni. Tale aspetto viene avvicinato anche con gli strumenti dell’estetica fenomenologica, che contribuiscono a valutare possibili future azioni museologiche e museografiche nei confronti del patrimonio immateriale, nella direzione di un maggior rispetto della collezione e di un migliore coinvolgimento dei vari pubblici. Il contributo si sofferma altresì ad approfondire alcuni aspetti dell’architettura contemporanea, della didattica museale e dell’utilizzo delle nuove tecnologie in ambito museale valutandone utilizzi positivi o al contrario poco adeguati per una seria e fruttuosa valorizzazione del patrimonio immateriale.
This PhD dissertation deals with intangible cultural heritage and museums. An increasing interest in intangible heritage has been arising in the world in these last years, especially since 2003, when UNESCO drew up the Convention for the Safeguarding of Intangible Cultural Heritage. A detailed historical review shows the steps which brought to this attainment; a formal and theoretical parallelism between intangible heritage and contemporary art is outlined too. A study on the very recent history of museums allows to underline the difficulties museum encounters in collecting intangible heritage. It’s possible to think about new museological solutions thanks to the contribution of aesthetics: the thought of phenomenology helps in finding ways to respect the collection and to involve the publics. The dissertation also deals with the contemporary architecture of museums, with museum education and with the use of new technologies in museums: some uses are bad, others are good and useful for the communication of intangible cultural heritage.
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Vecchio, Chantal Julie Dorothy, and Claudia Zignani. "Un nuovo polo culturale per la città di Rimini." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/12520/.

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Abstract:
Il progetto si sviluppa nell'ottica di riqualificare un'area urbana dismessa nel comune di Rimini, adiacente all'aeroporto nella zona Miramare, ai confini con l'attiguo comune di Riccione. Sono state di seguito analizzate le sue criticità e di conseguenza sono state identificate delle aree più circoscritte collocate in punti strategici al cui interno sono state individuate tre tipologie di intervento: ridefinizione dei bordi attraverso la ricucitura del tessuto urbano costruito, collocazione di poli attrattivi per creare una nuova centralità e infine ridisegno dei principali vuoti urbani risultanti dalla nuova configurazione dell'area. In seguito ad indagini condotte a scala urbana è emersa la mancanza di un polo culturale di rilevanza e dimensioni significative riguardante il settore universitario che è risultato essere in sempre maggiore crescita, pertanto si è ritenuto necessario collocare all'interno dell'area una serie di nuove strutture per la cultura e l'università, potenziandole tramite la riqualificazione delle due ex colonie assegnando loro nuove destinazioni d'uso. A saturazione del nuovo complesso universitario si è ritenuto opportuno creare un grande parco verde che fungesse come polmone e fulcro dell'intera area di progetto, una zona dedicata al settore ricettivo nelle immediate vicinanze dell'aeroporto, una stazione intermodale che fungesse come passaggio diretto tra le due zone altrimenti divise, un nuovo complesso residenziale dedicato anche agli studenti, una nuova biblioteca universitaria e un edificio adibito a centro sportivo. Si sono poi identificati diversi temi progettuali che hanno sostenuto e meglio definito la tipologia di interventi effettuati.A seguire infine sono stati trattati in maniera più dettagliata i progetti riguardanti la stazione intermodale e il complesso universitario, descrivendone i caratteri architettonici e le scelte progettuali e di riferimento che hanno portato alla loro conformazione definitiva.
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Borzani, Patrizia. "Dinamiche spazio-temporali di un paesaggio culturale. Un'analisi cartografica." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2263/.

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Marchetti, Tania. "Il dettato per i francofoni: disciplina linguistica e culturale." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7119/.

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Abstract:
Negli ultimi anni, l’introduzione di tipologie alternative di dettato ha permesso di superare il dettato tradizionale, un esercizio che opprimeva gli studenti, angosciati dal timore dell’errore, segno indelebile che sanziona la mancata acquisizione di una regola ortografica, e scoraggiati a migliorare per l’inappropriata constatazione di colpevolezza, e che, in quanto tale, rischiava di essere eliminato dall'istituzione scolastica. Le nuove tipologie di dettato, contraddistinte da specifiche finalità e caratterizzate da modalità innovative, consentono, infatti, di rivalutare questo esercizio: da mero strumento di valutazione, diviene un pratico momento di apprendimento. L’errore non è più considerato come il marchio che, agli occhi dell’insegnante, contrassegna in modo permanente l’alunno. La nozione di positività che si associa all'errore riconosce lo sforzo compiuto dall'alunno nel ricorrere alle conoscenze linguistiche in suo possesso poiché, seppure il suo ragionamento non abbia portato a scegliere la forma ortografica corretta, l’attività mentale, che implicitamente ha voluto creare una connessione logica tra aspetti linguistici distinti, testimonia che lo studio della lingua non è e non richiede unicamente un ingente lavoro di memorizzazione, diversamente da ciò che si è sempre creduto. L’insegnante è dunque chiamato ad affiancare lo studente guidandolo nell'analisi dei singoli passaggi del suo ragionamento per indicare come dovrà risolvere il problema, in una futura occorrenza di quella espressione, e arrivare così ad automatizzare le conoscenze linguistiche. Inoltre, la recente valorizzazione del dettato ha attribuito altri pregi a questo insegnamento, quali l'acquisizione essenziale del rigore, della fiducia in se stessi e della modestia.
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Pla-Lang, Luisa. "Occitano in Piemonte riscoperta di un'identità culturale e linguistica?" Frankfurt, M. Berlin Bern Bruxelles New York, NY Oxford Wien Lang, 2006. http://d-nb.info/988193825/04.

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Martins, Juliana Miranda. "Comunità patrimoniali e patrimonio culturale immateriale: esperienze a confronto." Doctoral thesis, Universidad de Alicante, 2016. http://hdl.handle.net/10045/59915.

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Abstract:
El objetivo del estudio es analizar y describir los procesos y dinámicas que impulsan las comunidades a solicitar la inclusión de su patrimonio cultural inmaterial en la lista representativa de la UNESCO. La comprensión del papel desempeñado por la comunidad, a partir del reconocimiento de su patrimonio cultural hasta la gestión del mismo, significa interpretar las motivaciones y expectativas, conflictos y sentimientos relacionados con los patrimonios y el contexto social e histórico en el que están inmersos. El estudio pretende además analizar la legislación internacional y nacional inherente al proceso de patrimonialización de las expresiones culturales para establecer una especie de modelo general aplicable a casos similares, analizando los recorridos del Misteri d'Elx (Alicante, España) y de la naciente candidatura para la salvaguarda del patrimonio cultural inmaterial de la Humanidad promovida por la asociación de los artesanos y constructores de góndolas en Venecia El Felze (Venecia, Italia). La elaboración del dossier per la salvaguardia de una expresión cultural en el ámbito internacional es un proceso complejo que involucra necesariamente cada comunidades. Esto implica la creación de una red de relaciones con las instituciones públicas, tanto locales como nacionales e internacionales, tales como el ayuntamiento, la Comunidad Autónoma y el Comité de la UNESCO, sino también a las universidades e instituciones de investigación que poseen sectores especializado y promueven las actividades de investigación.
Republica Federativa do BRASIL, Ministério da Educação, CAPES – Coordenação e Apoio de Pessoal em Nível Superior, Programa doutorado pleno no exterior 2012-2015.
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Nardo, Chiara. "Giovan Mario Crescimbeni nel sistema culturale del suo tempo." Thesis, Sorbonne Paris Cité, 2017. http://www.theses.fr/2017USPCA042.

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Abstract:
Le travail de recherche a l’objectif de retracer l’expérience de Crescimbeni, premier Custode General de l’Académie de l’Arcadie,et reconstruire son profil biographique et culturel à travers l’examen des différents aspects de son activité intellectuelle (safonction de Custode, d’auteur, d’historien et critique de la littérature italienne) et de ses relations avec le contexte social etpolitique de référence, la cour pontificale de Clémente XI, pour évaluer l’impact et l’influence culturelle de l’Arcadie dans l’histoirede la pensée littéraire du XVIIIe siècle.Le premier chapitre reconstruit le profil biographique de l’auteur et décrit l’événement fondateur de son expérience intellectuelle :la constitution de l’Académie de l’Arcadie en 1690, en prenant en considération le contexte romain de la fin du XVIIe siècle.Le deuxième chapitre concerne la production lyrique de Crescimbeni : à travers l’examen des textes manuscrites et des éditionsimprimées de l’auteur, on a défini la poésie de Crescimbeni avec ses modèles, ses mètres et ses thèmes spécifiques.Ensuite, les chapitres 3 et 4 analysent l’activité de Custode General de Crescimbeni, à travers l’étude des documents manuscritesconservés par les Archives de les Bibliothèques Angélique et Apostolique du Vatican à Rome. En contenant de nombreusesinterventions de Crescimbeni sur les textes de les poètes Arcadiens, les cartes de la Bibliothèque Angélique sont importantesparce que elles permettent d’analyser son activité d’éditeur. D’autre part, les documents de la Bibliothèque du Vatican, surtoutmatériau épistolaires, éclairent la nature des aucunes relations sociales de Crescimbeni dans la société contemporaine et dans lasoi-disant « République des Lettres ».Le dernier chapitre traite, enfin, de l’activité de critique et d’historien de Crescimbeni. La thèse contient aussi l’édition de plusieurstextes inédits de le Custode d’Arcadie
My research has the purpose of tracing the experience of Crescimbeni, first General Master of the Arcadia Academy, and toreconstruct his biographical and cultural profile through the analysis of different aspects of his intellectual activity (his job asArcadia Master, author, historian and Italian literature critic) and through his relationships with the social and political context of thetime, the court of Pope Clemence XI, to evaluate the impact and cultural influence of Arcadia in history and thought of XVIIIcentury.The first chapter focuses on the biography of the author and describes the founding moment of his intellectual experience: thebirth of the Arcadia Academy in 1690, also considering the social context of Rome in the end of the XVII century.The second chapter is about the lyric production of Crescimbeni: thanks to the manuscripts and to printed texts of the author, thepoetry of Crescimbeni with his models, his masters and specific theme was framed.Then, chapters 3 and 4 analyze the activity of the General Master of Crescimbeni, throughout the study of the manuscriptsconserved in the Archives of the Angelic and Apostolic Vatican Library of Rome. Containing numerous interventions ofCrescimbeni on the text of other Arcadian poets, the papers of the Angelic Library are important because they allow to look at hisactivity as an editor. On the other hand, the documents of the Vatican Library, especially epistolary material, clarify the nature ofsome social relationships of Crescimbeni within his contemporary society and the so called “Lettres Society”.To conclude, last chapter speaks about the activity of critic and historian of Crescimbeni. The thesis also contains the edition ofmany unpublished texts of the Arcadia Master
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Codolo, Sara. "Il potere et la cultura : dotti e politica culturale della Republica e del regno d'Italia (1802-1814)." Paris, EPHE, 2014. http://www.theses.fr/2011EPHE4030.

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Abstract:
Les rapports qu’entretiennent les savants italiens de la République et du Royaume d’Italie (1802-1814) avec le pouvoir constituent l’objet de la thèse. Pour étudier ce type de rapports entre la culture et le pouvoir, j’ai sélectionné les savants qui ont assumé des charges de direction dans le monde culturel: les dirigeants de la Direction générale de l’instruction publique Pietro Moscati et Giovanni Scopoli; le premier secrétaire de l’Istituto Nazionale; et le membre de la Commissione di studi en 1802 et président de l’Istituto Reale depuis 1810, Giovanni Paradisi. L’action de ces savants est analysée dans le contexte de l’organisation culturelle napoléonienne. La thèse se développe à travers les questions en matière de politiques culturelle dans les sociétés d’instruction publique des années 1797 et 1799, en suite en affrontant l’histoire institutionnelle de la République et du Royaume d’Italia (1802-1814). La biographie des savants mentionnés propose un nouveau regard sur l’organisation culturelle de l’Italie napoléonienne, en particulier sur les idées développées au fil des ans par les savants. Depuis le début, ces savants ont adhéré au nouvel ordre établi avec l’arrivée de Napoléon et Italie. Presque tous faisant partie d’une faction modérée qui s’opposait au parti des démocrates. La thèse analyse les discours officiels des savants qui ont suivit l’application de la reforme napoléonienne, leurs activités comme dirigeants à travers les sources officielles, leur choix et les relations entre eux et le monde culturel italien de la période en utilisant la correspondance privée
This thesis develops around the activities and choices of Pietro Moscati and Giovanni Scopoli, respectively first and second General Director of Education, on the relentless activities of Michele Araldi as first secretary of the National Institute, as well as on the political and cultural ideas of Giovanni Paradisi, member of the Study Commission in 1802 and president of the Royal Institute in 1810. These people are analyzed in the context of the cultural organization created by the French Government during the years of the Republic and Kingdom of Italy (1802-1814), with a foreword on the first discussions about public education and cultural institutions in the three years of democracy (1796-1799). The relationship between power and culture is analyzed through the study of cultural officials of the time, who offer a new perspective on cultural policy in Napoleonic Italy. This thesis outlines the biography of those officials and their views on the reforms of Education, on schooling and on the funding of the arts and scientific progress. This research aims at revealing the actual people, their ideas of cultural policy and their role as mediators between the Napoleonic government and the Italian intelligentsia
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Corazzol, Giacomo <1978&gt. "La vita culturale ebraica a Candia nei secoli XIV-XVI: l'impatto dell'immigrazione sulla cultura della comunità locale." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amsdottorato.unibo.it/7225/.

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Abstract:
La tesi ha per oggetto la cultura ebraica cretese nei secoli XIV-XVI e, in particolare, l’influsso esercitato su di essa dalla cultura e dalle tradizioni degli ebrei sefarditi e ashkenaziti che cominciarono a stabilirsi sull’isola a partire dalla metà del Trecento. La tesi si basa da un lato su fonti amministrative e notarili e, dall’altro, sui manoscritti ebraici prodotti o portati a Candia nel periodo considerato. Il primo capitolo tratta della comunità ebraica nel primo Cinquecento e porta nuove notizie a proposito della geografia della zudeca, delle sue sinagoghe, della sua composizione sociale, dell’entità della sua popolazione e della biografia del principale leader spirituale e culturale attivo a Candia a quell’epoca: Elia Capsali. Il secondo capitolo offre una panoramica sull’immigrazione ebraica a Candia nei secoli XIV-XV. Il terzo capitolo esplora alcune particolarità della liturgia sinagogale elaborata dagli ebrei candioti sotto l’influsso della tradizione ashkenazita. Il quarto capitolo tratta di due liste di libri databili alla seconda metà del Quattrocento (Bologna, Biblioteca Universitaria, ms. 3574 B) e suggerisce di considerarle come indicative del peso che ebbero alcuni immigrati ebrei catalani nella diffusione della cultura medica sefardita a Candia. Il quinto capitolo è dedicato al medico, filosofo e astronomo Mosheh ben Yehudah Galiano, il quale visse a Candia tra la seconda metà degli anni Venti del Cinquecento e il 1543. L’ultimo capitolo tratta degli effetti provocati dall’epidemia di peste del 1592-95 all’interno della zudeca di Candia.
The thesis investigates the culture of the Cretan Jews in the XIV-XVI centuries and concentrates on how the Sephardi and Ashkenazi immigrants who began to settle on the island around mid-XIV century contributed in shaping a shared culture. The thesis is based both on the administrative and notarial documents preserved in the State Archive in Venice and on the Hebrew manuscripts produced by Candiote Jews or brought there by the new settlers. The first chapter offers a reconnaissance of the Jewish community of Candia in the early XVI century and brings new information on the geography of the zudeca, its administration, its social composition, the amount of its population, and the biography of its main leader at the time: Elijah Capsali (d. 1550). The third chapter illustrates some of the peculiarities that the Candiote synagogal liturgy developed under the influence of Ashkenazi settlers. The fourth chapter deals with two lists of books found in a manuscript preserved in the University Library of Bologna, and shows how they can be viewed as a testimony of the role played by Catalonian immigrants in the spread of Sephardi medical lore among Candiote Jews. The fifth chapter is dedicated to Mosheh ben Judah Galiano, a physician, philosopher and astronomer who settled in Candia in the late ’20s of the Sixteenth century and left the island on 1543. The sixth chapter offers an examination of the plague that struck Candia in 1592 and its impact on the Jewish community.
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SARTIRANA, LAURA. "La Tunisia dall'indipendenza alle relazioni di partenariato. L'area socio-culturale." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2007. http://hdl.handle.net/10280/119.

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Abstract:
L'obiettivo di questa tesi di dottorato è quello di individuare alcune tematiche che permettano la comprensione, anche e soprattutto dall'interno, di un processo storico, politico, economico e socio-culturale che ha fortemente caratterizzato e condizionato la sponda sud del Mediterraneo e, in particolare la Tunisia. I fili conduttori della ricerca sono lo studio del sistema-Paese Tunisia, della sua storia dall'indipendenza fino ai nostri giorni, del funzionamento delle istituzioni politiche, della complessa relazione tra etnie, religione, partiti politici e poteri istituzionali, delle relazioni internazionali e dell'economia. Ampio spazio viene assegnato all'analisi del ruolo della donna in Tunisia alla luce del Code du Statut Personnel, che ne regolamenta la posizione e le funzioni nella società tunisina. Infine, viene affrontato il tema del Partenariato euromediterraneo, con particolare attenzione all'area socio-culturale: quest'ultima fa sì che la Tunisia si ponga oggi tra i Paesi Terzi Mediterranei maggiormente all'avanguardia nella cooperazione.
The objective of this thesis of doctorate is to characterize some thematics in order to permit the understanding, above all from the inside, of an historical, political, economic and socio-cultural process. This has strongly characterized and conditioned the south side of the Mediterranean and, in particular Tunisia. The threads of the search are the study of the system -Country Tunisia, of its history from independence until our days; of the operation of the political institutions; of the complex relation between ethnic groups, religion, political parties and institutional powers; of the international relations and the economy. Wide space is given to the analysis of the role of the woman in Tunisia to the light of the Code du Statut Personnel. It prescribes the position and the woman's functions in the Tunisian society. Finally, it is faced the topic of the Euromediterranean Partnership, with particular attention to the socio-cultural area. In such a way Tunisia today places between the Mediterranean Thirds Countries mainly to the vanguard in the cooperation.
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DOPPIATI, ERICA. "La lingua inglese in Cina: profilo linguistico e socio-culturale." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2011. http://hdl.handle.net/10280/933.

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Abstract:
Un fattore determinante che ha influito sull’enorme espansione dell’inglese nel mondo, nel corso degli ultimi secoli, è stato il ruolo assunto da tale lingua sulla scena mondiale, in particolare nell’ambito economico-culturale: l’inglese è uscito dai suoi confini naturali diventando lingua globale, entrando in contatto con nuovi ambienti e diverse lingue e di conseguenza sviluppando nuove varietà che probabilmente diventeranno in futuro nuove lingue autonome. Oggi anche in Cina, contrariamente al passato, non molto lontano, si avverte un forte e diffuso desiderio di imparare l'inglese, soprattutto tra le giovani generazioni, tra le persone istruite e preferibilmente tra coloro che vivono in città o che hanno contatti al di fuori dei confini nazionali e che utilizzano l’inglese come lingua della comunicazione scientifica, economica, finanziaria e tecnologia. L’inglese non è più considerato una minaccia, sia culturale che politica dal governo che ne incentiva l’apprendimento. Questa crescita nel numero di persone che imparano e parlano inglese, parallelamente alla diffusione di tale lingua, favorisce la nascita e l’affermazione di una nuova varietà linguistica che va sempre più differenziandosi dall’inglese originario. La presente ricerca si propone di analizzare tale fenomeno di variazione dell’inglese in Cina, attraverso l’osservazione e la rilevazione di dati riguardanti l'uso e le occorrenze del genitivo sassone e di altre strutture premodificatrici del sostantivo, caratterizzanti questa emergente varietà di lingua inglese, indagando al tempo stesso anche alcune sue fondamentali coordinate socio-linguistiche.
The crucial factor in the development of English over the last few centuries is its role in the world arena. English has been brought into contact with new environments and languages, and, as a result, has developed into new directions and into new varieties. In today’s China there is an astounding desire to learn English, especially among the educated and the people living in cities, and to use it as a means of communication outside the national borders. This growth in the number of people, who learn and speak English, seems to be contributing to a distinctive variety. The present research aims at contributing to this field of study by analyzing the use and occurrences of the Saxon genitive, of-constructions, and other noun modification structures within this emerging variety of English and the framework of its sociolinguistic features.
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Gallerani, Lucia. "Applicazioni geomatiche nello studio e documentazione del patrimonio artistico-culturale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
In questa tesi di laurea si è applicata la Geomatica nell’ambito della storia dell’arte, coinvolgendo opere che hanno una qualche relazione con la Valmarecchia ed in particolare con il comune di San Leo (RN). L’obiettivo, nella prima parte della tesi, è legato all’ambito di ricerca che oggi prende il nome di Geomorfologia Culturale. In particolare, la sperimentazione è stata incentrata sulla interpretazione e ricostruzione dei paesaggi presenti in dipinti di Piero della Francesca e di Giorgio Vasari utilizzando metodi propri della Geomatica. Sono state usate tecniche di image processing, modellazione del terreno e visualizzazione di DTM, georeferenziazione di immagini satellitari e ricostruzione di modelli 3D con tecniche multi-view Structure from Motion a partire da immagini acquisite da drone. La seconda parte della tesi è stata dedicata all’analisi di dipinti con immagini digitali nel campo dell’infrarosso vicino, una tecnica non invasiva impiegata nella documentazione e nella diagnostica di dipinti su tela e tavola. Tale tecnica è stata applicata su alcune opere collocate nel Museo di Arte Sacra di San Leo per l’individuazione di elementi strutturali del supporto del dipinto o stesure pittoriche nascoste (pentimenti e restauri).
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Pelliccia, Francesca. "La mediazione linguistico-culturale e il turismo russo in Italia." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20830/.

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Abstract:
Il presente lavoro si propone di analizzare il potenziale turistico russo in Italia, di fondamentale importanza per la nostra economia e per il settore dell'interpretariato. Per accogliere questa tipologia di turisti dalle particolari esigenze, infatti, non basta la conoscenza linguistica, ma è importante conoscere anche le differenze nella comunicazione e nella cultura tra i due paesi. Nel primo capitolo si descrivere sinteticamente cos'è la mediazione linguistico-culturale e qual è il ruolo del mediatore nella nostra società plurilinguistica e multiculturale. Successivamente viene fatto un excursus sui flussi turistici russi in Italia, analizzando il profilo del turista russo, i fattori di attrattività e la customer satisfaction e le destinazioni predilette da questo segmento di mercato. L'ultimo capitolo è incentrato su alcuni fattori culturali che differenziano l'Italia e la Russia e aiutano a comprendere meglio l'intervista che ho sottoposto da remoto a persone di nazionalità russa per mostrare l'immagine che hanno dell'Italia.
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Ceglia, Francesca. "Novyj God, Ded Moroz e Snegurochka. Osservazione del fenomeno culturale." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8890/.

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Abstract:
Questa tesi si pone come obiettivo la conoscenza di una parte culturale molto importante per la Russia, ovvero il Capodanno e le sue due figure principali, Ded Moroz e Snegurochka. Per i Russi infatti questa è una delle festività più importanti del paese, oltre al Giorno della Vittoria e altre tipiche feste russe. In questo elaborato verrà fatto un viaggio “storico”, per scoprire come è nata questa ricorrenza e come si è “evoluta” nel tempo.
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Angelozzi, Andrea. "La comunicazione di massa e il doppiaggio come adattamento culturale." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/9919/.

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Abstract:
L' elaborato è di analizzare la complessa realtà che circonda il mondo della comunicazione e, in particolare, quello dei mezzi di comunicazione di massa, dalle origini fino ai giorni nostri, con uno sguardo anche al futuro. Successivamente ci si sposta ad approfondire il campo del doppiaggio.
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Antonini, Daniela, and Francesca Baldazzi. "Forma della città e forme dell'abitare. Centro culturale a Mirandola." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6890/.

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Abstract:
Il progetto si sviluppa in primo luogo a scala urbana nel centro storico di Mirandola, insistendo sul tema del limite andato perduto con la demolizione della cinta muraria. Il disegno del centro nasce dalla suggestione che identifica in Giovanni Pico della Mirandola l’autore dell’”Hypnerotomachia Poliphili”. Il nucleo storico della città diventa il luogo del percorso onirico di Polifilo alla ricerca dell’amata, che collega aree verdi trasformate in giardini all’area del castello. L’approfondimento a scala progettuale coinvolge l’area dell’antica cittadella del castello. Il tema principale è quindi il costruire nel costruito, il confronto con le preesistenze e le tante trasformazioni che il luogo ha subito. Il progetto si basa sul disegno degli spazi pubblici e sul tema culturale che l’area stessa offre, data la presenza del museo civico e del teatro. Il nuovo edificio è un centro culturale nel quale si accolgono ulteriori esposizioni museali e spazi dedicate a sedi di associazioni culturali cittadine.
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ZAFFARONI, LORENZO GIUSEPPE. "La Legittimazione Artistica della Fotografia in Italia." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2021. http://hdl.handle.net/10280/96755.

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Abstract:
Attraverso un ampio studio di campo, il contributo propone un'analisi sociologica della fotografia in Italia e della sua parziale legittimazione artistica. Prendendo in considerazione sia lo sviluppo storico del campo della fotografia artistica in Italia che la sua condizione contemporanea, lo studio si concentra sui processi attraverso cui diversi attori e istituzioni promuovono la legittimità e lo status della fotografia come arte. Combinando la sociologia dell'arte e dei processi culturali con gli studi organizzativi, la ricerca sviluppa un quadro interpretativo che delinea la relazione tra legittimazione, categorizzazione sociale e processi di valutazione culturale. La ricerca, adottando la metodologia della Constructivist Grounded Theory, raccoglie e analizza diverse fonti: interviste faccia a faccia con fotografi, critici, storici, curatori, galleristi, direttori di musei e collezionisti italiani; note etnografiche raccolte durante l'osservazione partecipante di vari eventi di arte e fotografia, come festival, fiere, presentazioni, visite a musei e aperture di gallerie; risultati d'asta (2009-2020) e analisi di mercato disponibili; dati secondari, come libri di storia e opere critiche sulla fotografia italiana, documenti di archivio e comunicati stampa. I risultati mostrano che la fotografia in Italia sta ancora lottando per assicurarsi uno statuto di forma d'arte legittima a causa di processi storici e dinamiche socio-economiche che rafforzano il confine simbolico tra il mondo professionale della fotografia e quello legittimo dell'arte contemporanea. Rispetto ad altri paesi europei, il campo della fotografia artistica è emerso tardi, solo alla fine degli anni '70, in seguito all'emergere di tre spazi di opportunità favorevoli, in particolare la crisi del fotogiornalismo italiano. Di conseguenza, i membri del campo della fotografia artistica hanno sviluppato strategie di mobilitazione delle risorse e di teorizzazione di un'ideologia legittimante ancora in fase di sviluppo. Inoltre, il contributo teorizza tre processi di legittimazione che, agendo in combinazione tra loro, stabiliscono le condizioni per la completa legittimazione della fotografia come arte: differenziazione, emulazione e sublimazione. Questi processi, discussi alla luce di esperienze empiriche di legittimazione sia completa che parziale, mostrano che il campo della fotografia occupa una posizione di "inclusione segregata" all'interno delle istituzioni artistiche, poiché persiste ancora una contestata identificazione della fotografia come arte.
Through an in-depth field study, this thesis provides a sociological analysis of photography in Italy and its partial artistic legitimation. Taking into account both the historical development of the field of art photography in Italy and its contemporary condition, the study focuses on the processes through which different actors and institutions promote the legitimacy and status of photography as art. Combining the sociology of art and cultural processes to organisation studies, the study develops an interpretative framework that spells out the relationship between legitimation, social categorisation and cultural evaluation processes. Adopting the Constructivist Grounded Theory methodology, the research collects and analyses different sources: face-to-face interviews with photographers, critics, historians, curators, gallery owners, museum directors and Italian collectors; ethnographic notes collected during participant observation of various art and photography events, such as festivals, fairs, presentations, museum visits and gallery openings; auction data (collected from 2009 to 2020) and extant market analyses; secondary textual data, such as history and critical works on Italian photography, archival records and press releases. The results show that photography in Italy is still struggling to secure its status as a legitimate art form due to historical processes and socio-economic dynamics that reinforce the symbolic boundary between the professional world of photography and the legitimate world of contemporary art. Compared to other European countries, the field of artistic photography emerged late, only at the end of the 1970s, following the emergence of three favourable opportunity spaces, notably the crisis of Italian photojournalism. As a result, members of the field of artistic photography developed strategies of resource mobilisation and theorisation of a legitimising ideology that are still ongoing today. In addition, the contribution theorises three processes of legitimation which, acting in combination with each other, establish the conditions for the complete legitimation of photography as art: differentiation, emulation and sublimation. These processes, discussed in the light of empirical experiences of both full and partial legitimation, show that the field of photography occupies a position of "segregated inclusion" within art institutions, as a contested identification of photography as art still persists.
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Daversa, Martina. "I Want to be Black: Cultural Appropriation of the African American Culture." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11399/.

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Abstract:
La tesi analizza il fenomeno dell'Appropriazione Culturale, ne definisce le varie forme e si concentra su vari casi di Appropriazione Culturale negli anni 2000, con un focus sull'Appropriazione della cultura Afroamericana.
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BONGIOLATTI, PIETRO. "TRA RINNOVAMENTO E CONTESTAZIONE, APPROCCI CULTURALI AL POST-CONCILIO. IL CENTRO CULTURALE CHARLES PÉGUY E LA CASA EDITRICE JACA BOOK." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/35783.

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Abstract:
Nella prima parte del presente lavoro si indaga l’attività del Centro Culturale Charles Péguy di Milano dalla fondazione nel 1964 alla contestazione nel 1968. Il Centro era nato da giovani laureati che avevano fatto parte di Gioventù Studentesca. Alcuni di essi nel 1966 fondarono anche la casa editrice Jaca Book, a cui è dedicata la seconda parte dell’elaborato. Attraverso l’analisi dell’attività culturale del Centro Péguy e delle pubblicazioni firmate da alcuni dei membri dello stesso si ricostruisce l’approccio tenuto nei confronti di alcuni dei temi più problematici degli anni immediatamente precedenti il Sessantotto come il rapporto con i comunisti, l’interpretazione del Concilio e la recezione della cultura neo-marxista. Attraverso l’analisi del catalogo di Jaca Book si è potuto analizzare l’evolversi di questi temi negli anni della contestazione e il loro progressivo sviluppo nell’ambito della politica, dell’economia e della teologia.
The first part of this work investigates the activity of the Charles Péguy Cultural Center in Milan from its foundation in 1964 to the 1968 protests. That center was established by some young people at the end of their university path that during the Fifties and the Sixties participated to Gioventù Studentesca. In 1966 some of the members of the center Charles Péguy begun a publishing house called Jaca Book to whom is dedicated the second part of the thesis. Through the analysis of the cultural activity of Péguy Cultural Center and the articles published by its members on some periodicals this work retraces the approach they had to some of the most problematic themes of the years that prepared the Sixty-eight as the relationship with the communists, the interpretation of the Vatican II and the reception of the neo-marxist culture. Inspecting the Jaca Book catalog was possible to analyze the evolution of that themes during the years of the student protests until 1975 and their progressive development in politics, economics and theology.
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Mirabella, Julienne. "Sviluppo di un'applicazione iOS basata su Open Data in ambito culturale." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
Le nuove tecnologie permettono di creare servizi per rispondere alle domande e alle esigenze della popolazione. Molti dei dati necessari a rispondere a queste esigenze sono prodotti da organismi pubblici, persone ed organizzazioni che raccolgono una vasta gamma di dati diversi per svolgere i loro compiti. Gli Open Data sono un mezzo per rendere questi dati disponibili e riutilizzabili a chiunque. Nel progetto di tesi ho voluto mostrare un esempio di utilizzo degli Open Data nella implementazione di un’applicazione mobile iOS chiamata MuseumsBo,con l'obiettivo fornire agli utenti un facile accesso ai dati riguardati il contesto culturale della città di Bologna.
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Indio, Francesca. "Tra la Cartiera Ducale e il Metauro. Centro culturale a Fermignano." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/22085/.

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Abstract:
La città di Fermignano nasce e prospera grazie alla presenza di un’importante arteria stradale e al fiume Metauro. Terra di elezione Ducale per la produzione cartaia fin dal secolo XIV, Fermignano si distingue nella valle del Montefeltro per la sua espansione industriale e l’operosità dei suoi cittadini. L’evoluzione urbana di questo insediamento di medie dimensioni segue i dettami dello zooning e questo lo rende facilmente divisibile in città residenziale e città industriale. Un frammento della seconda si trova però nel cuore del centro cittadino: il celebre Lanificio Carotti, risultato di un ampliamento del 1947, si inserisce nel tessuto circostante con imponenza. L’opificio, con il suo volume quadrangolare lungo 70m, getta le proprie fondamenta direttamente sul gretto del fiume. Il nucleo storico della città è costruito su un muro roccioso a strapiombo sulla riva sinistra Metauro ed è in questa affascinante orografia che si inserisce il fabbricato industriale che con le sue dimensioni rompe la continuità della cortina naturale. Addossato ai maggiori simboli cittadini, torre e ponte medioevali e cartiera quattrocentesca, l’opificio subisce un crollo parziale di copertura e impalcati nel 2012. Da quel momento, all'imponenza del un fabbricato , si aggiunge uno stato di rudere che contribuisce alla deturpazione dell’immagine più iconica della cittadina. Sebbene inoltre Fermignano deve al fiume Metauro l’origine della sua fortuna, non dialoga con esso in maniera diretta. Le aree di connessione fra questi due elementi sono poche e isolate, spesso infestate dalla fitta vegetazione. Il progetto propone quindi la riappropriazione dell’ambiente fluviale da parte della cittadinanza e lo fa attraverso la progettazione di un nuovo edificio, sulle ceneri dell’ex opificio Carotti. Il nuovo fabbricato si configura come un elemento cerniera fra il centro storico e l’ambiente naturale e si fa carico del compito di tenere insieme diversi momenti del vivere fermignanese.
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Vacca, Silvia. "L'isola delle voci. La Sardegna tra omologazione culturale e alterità identitaria." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7176/.

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Abstract:
La questione sarda è annosa.Questa vuole essere un'analisi, o perlomeno un tentativo di analisi, della questione dell'identità sarda: perché i sardi si sentono così diversi dagli italiani e da qualsiasi altro popolo? Su quali elementi fondano e vantano questa diversità e questo desiderio di indipendenza? I fattori caratterizzanti e diversificanti dei sardi sono verità razionali o, a volte, solo miti? Un breve excursus storico è imprescindibile, perché la cultura e i popoli e la cultura dei popoli sono, come noto, in costante e continuo cambiamento, sotto l'influenza della storia. Si parlerà degli eventi storici più importanti che hanno riguardato la Sardegna, cambiandola e indirizzandola verso ciò che è ora, a volte anche a sua stessa insaputa. Seguirà poi un'analisi sommaria della lingua sarda, delle sue particolarità e differenze interne così come dei suoi usi, essendo essa una bandiera di diversità sventolata con grande fierezza. L'analisi storica e linguistica fungeranno da premessa al vero snodo di questo elaborato: la questione identitaria, che sarà presentata con l'ausilio di testi della canzone sarda.
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Campedelli, Alessandro <1975&gt. "Il dominio romano in Dalmatia: diffusione del modello urbano e culturale." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2993/.

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Abstract:
I viaggi e gli studi compiuti in Croazia, Montenegro e Bosnia Erzegovina in occasione della Tesi di Laurea hanno costituito l’occasione per comprendere quanto sia consistente il retaggio di Roma antica sulla sponda orientale dell’Adriatico. Nello stesso tempo si è potuto constatare che, per diversi motivi, dal punto di vista prettamente scientifico, la ricchezza di questo patrimonio archeologico aveva sino allora trovato soltanto poche occasioni di studio. Da qui la necessità di provvedere a un quadro completo e generale relativo alla presenza romana in un territorio come quello della provincia romana di Dalmatia che, pur considerando la sua molteplicità geografica, etnica, economica, culturale, sociale e politica, ha trovato, grazie all’intervento di Roma, una sua dimensione unitaria, un comune denominatore, tanto da farne una provincia che ebbe un ruolo fondamentale nella storia dell’Impero. Il lavoro prende le mosse da una considerazione preliminare e generale, che ne costituisce quasi lo spunto metodologico più determinante: la trasmissione della cultura e dei modelli di vita da parte di Roma alle altre popolazioni ha creato un modello in virtù del quale l’imperialismo romano si è in certo modo adattato alle diverse culture incontrate ed assimilate, dando vita ad una rete di culture unite da elementi comuni, ma anche profondamente diversificate per sintesi originali. Quella che pare essere la chiave di lettura impiegata è la struttura di un impero a forma di “rete” con forti elementi di coesione, ma allo stesso tempo dotato di ampi margini di autonomia. E questo a cominciare dall’analisi dei fattori che aprirono il cammino dell’afflusso romano in Dalmatia e nello stesso tempo permisero i contatti con il territorio italico. La ricerca ne analizza quindi i fattori:il diretto controllo militare, la costruzione di una rete viaria, l’estensione della cittadinanza romana, lo sviluppo della vita locale attraverso la formazione di una rete di municipi, i contatti economici e l’immigrazione di genti romanizzate. L’analisi ha posto in evidenza una provincia caratterizzata da notevoli contraddizioni, che ne condizionarono – presso entrambi i versanti del Velebit e delle Alpi Dinariche – lo sviluppo economico, sociale, culturale e urbanistico. Le profonde differenze strutturali tra questi due territori rimasero sempre presenti: la zona costiera divenne, sotto tutti i punti di vista, una sorta di continuazione dell’Italia, mntre quella continentale non progredì di pari passo. Eppure l’influenza romana si diffuse anche in questa, così che essa si pote conformare, in una certa misura, alla zona litoranea. Come si può dedurre dal fatto che il severo controllo militare divenne superfluo e che anche questa regione fu dotata progressivamente di centri amministrati da un gruppo dirigente compiutamente integrato nella cultura romana. Oltre all’analisi di tutto ciò che rientra nel processo di acculturazione dei nuovi territori, l’obiettivo principale del lavoro è l’analisi di uno degli elementi più importanti che la dominazione romana apportò nei territori conquistati, ovvero la creazione di città. In questo ambito relativamente periferico dell’Impero, qual è il territorio della provincia romana della Dalmatia, è stato dunque possibile analizzare le modalità di creazione di nuovi centri e di adattamento, da parte di Roma, ai caratteri locali dell’insediamento, nonché ai condizionamenti ambientali, evidenziando analogie e differenze tra le città fondate. Prima dell’avvento di Roma, nessuna delle regioni entrate a far parte dei territori della Dalmatia romana, con la sola eccezione della Liburnia, diede origine a centri di vero e proprio potere politico-economico, come ad esempio le città greche del Mediterraneo orientale, tali da continuare un loro sviluppo all’interno della provincia romana. In altri termini: non si hanno testimonianze di insediamenti autoctoni importanti che si siano trasformati in città sul modello dei centri provinciali romani, senza aver subito cambiamenti radicali quali una nuova pianificazione urbana o una riorganizzazione del modello di vita locale. Questo non significa che la struttura politico-sociale delle diverse tribù sia stata cambiata in modo drastico: almeno nelle modeste “città” autoctone, nelle quali le famiglie appaiono con la cittadinanza romana, assieme agli ordinamenti del diritto municipale, esse semplicemente continuarono ad avere il ruolo che i loro antenati mantennero per generazioni all’interno della propria comunità, prima della conquista romana. Il lavoro mette compiutamente in luce come lo sviluppo delle città nella provincia abbia risentito fortemente dello scarso progresso politico, sociale ed economico che conobbero le tribù e le popolazioni durante la fase pre-romana. La colonizzazione greca, troppo modesta, non riuscì a far compiere quel salto qualitativo ai centri autoctoni, che rimasero sostanzialmente privi di concetti basilari di urbanistica, anche se è possibile notare, almeno nei centri costieri, l’adozione di tecniche evolute, ad esempio nella costruzione delle mura. In conclusione questo lavoro chiarisce analiticamente, con la raccolta di un’infinità di dati (archeologici e topografici, materiali ed epigrafici, e desunti dalle fonti storiche), come la formazione della città e l’urbanizzazione della sponda orientale dell’adriatico sia un fenomeno prettamente romano, pur differenziato, nelle sue dinamiche storiche, quasi caso per caso. I dati offerti dalla topografia delle città della Dalmatia, malgrado la scarsità di esempi ben documentati, sembrano confermare il principio della regolarità degli impianti urbani. Una griglia ortogonale severamente applicata la si individua innanzi tutto nelle città pianificate di Iader, Aequum e, probabilmente, anche a Salona. In primis nelle colonie, quindi, ma non esclusivamente. Anche numerosi municipi sviluppatisi da insediamenti di origine autoctona hanno espresso molto presto la tendenza allo sviluppo di un sistema ortogonale regolare, se non in tutta l’area urbana, almeno nei settori di più possibile applicazione. Ne sono un esempio Aenona, Arba, Argiruntum, Doclea, Narona ed altri. La mancanza di un’organizzazione spaziale regolare non ha tuttavia compromesso l’omogeneità di un’attrezzatura urbana tesa alla normalizzazione, in cui i componenti più importanti, forum e suoi annessi, complessi termali, templi dinastici e capitolia, si avviano a diventare canonici. Le differenze più sensibili, che pure non mancano, sembrano dipendere dalle abitudini delle diverse etnie, dai condizionamenti topografici e dalla disponibilità finanziaria dei notabili. Una città romana non può prendere corpo in tutta la sua pienezza solo per la volontà del potere centrale. Un progetto urbanistico resta un fatto teorico finché non si realizzano le condizioni per cui si fondano due fenomeni importantissimi: uno socio-culturale, che consiste nell’emergenza di una classe di notabili “fortunati” desiderosi di dare a Roma dimostrazioni di lealtà, pronti a rispondere a qualsiasi sollecitazione da parte del potere centrale e addirittura ad anticiparlo; l’altro politico-amministrativo, che riguarda il sistema instaurato da Roma, grazie al quale i suddetti notabili possono godere di un certo potere e muoversi in vista della promozione personale nell’ambito della propria città. Aiuti provenienti dagli imperatori o da governatori provinciali, per quanto consistenti, rimangono un fatto non sistematico se non imprevedibile, e rappresentano comunque un episodio circoscritto. Anche se qualche città risulta in grado di costruire pecunia publica alcuni importanti edifici del quadro monumentale, il ruolo del finanziamento pubblico resta relativamente modesto. Quando la documentazione epigrafica esiste, si rivela che sono i notabili locali i maggiori responsabili della costruzione delle opere pubbliche. Sebbene le testimonianze epigrafiche siano scarse e, per la Dalmatia non sia possibile formulare un quadro completo delle committenze che favorirono materialmente lo sviluppo architettonico ed artistico di molti complessi monumentali, tuttavia è possibile osservare e riconoscere alcuni aspetti significativi e peculiari della provincia.
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Yangakola, Jean Michel. "Biodiversité floristique et phytosociologique des végétations culturale, post-culturale, savanicole et étude du gradient le long du contact forêt-savane dans la région de Ngotto (République Centrafricaine)." Lille 2, 2004. http://www.theses.fr/2004LIL2S048.

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GELPI, ANDREA. "L'editoria delle minoranze etniche: un'etnografia della produzione televisiva nell'epoca della convergenza culturale." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2010. http://hdl.handle.net/10280/786.

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Abstract:
Il presente lavoro di tesi si propone di ricostruire le “logiche mediali” dell’editoria promossa dalle minoranze etniche attraverso un approccio etnografico. Nella prima parte si ricostruisce lo scenario mediale, culturale, istituzionale entro il quale si dipanano le attività editoriali, con particolare attenzione alle profonde trasformazioni indotte dalle dinamiche globali e dalle migrazioni internazionali. Nella seconda parte, si ricostruisce il dibattito sulle culture mediali etnico-minoritarie a partire dall'analisi dei contributi più significativi, con un approfondimento meta-teorico sugli approcci metodologici più ricorrenti e, infine, la descrizione della realtà editoriale italiana. Nella terza parte, si indaga il significato del processo di framing in relazione alla capacità dell’istituzione giornalistica di fornire definizioni della situazione sociale e, al contempo, produrre un allargamento delle forme di cittadinanza. Nella quarta e ultima parte, si espongono i risultati di una ricerca etnografica che ha coinvolto un campione composto da sei redazioni impegnate nella produzione di contenuti televisivi. Dall’indagine qualitativa emerge una panoplia di culture produttive, in cui la professionalità e l’etnicità del soggetto vengono ri-negoziate sulla base delle peculiarità di ciascun assetto produttivo. Nondimeno, le culture mediali etnico-minoritarie rappresentano un punto d’osservazione privilegiato dal quale cogliere le complesse dinamiche che investono il mediascape contemporaneo nell’epoca della convergenza.
The dissertation is an attempt to reconstruct ethnic minority publishing media logic through an ethnographic approach. The first part is a depiction of the media, cultural, institutional scenario, where publishing practices unfold, with a specific focus on meaningful transformations provoked by both global dynamics and international migrations. The second part is a reconstruction of the debate upon ethnic media culture, or rather, an analysis of the most salient approaches and a meta-theoretical examination of the most recurring methodologies. The third part provides an insight on the process of framing with relation to the journalism, and the possibility to offer a definition of the social situation and to produce an enlargement of the concept of citizenship. The fourth part is a presentation of the ethnographic results of a research upon a sample compounded by six newsroom. Qualitative outcomes reveals a huge range of productive cultures, in which both professionalism and ethnicity are negotiated in base of the specific features of each organization. Nevertheless, ethnic minority media culture represents a privileged viewpoint from where to observe the complex dynamics affecting the contemporary mediascape in the convergence era.
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Muffato, Sara. "Immigrazione e assistenza sanitaria: la mediazione linguistico-culturale nel Consultorio di Asti." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
Visti gli ingenti flussi migratori verso l'Italia di questi ultimi cinquanta anni, si è resa necessaria la creazione di politiche migratorie volte all'integrazione degli stranieri sul territorio. Nello specifico, è stato scelto di trattare la mediazione linguistica in ambito medico, prestando particolare attenzione a uno dei servizi più frequentati dalle donne straniere, ovvero il Consultorio. In particolare, è stata analizzata la realtà del Consultorio della città di Asti.
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Carboni, Massimo. "Ripensare il finale: Un centro culturale per la ricomposizione dell'area del castello." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6807/.

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Abstract:
L'oggetto della tesi riguarda la riqualificazione dell'area attorno al Castello delle Rocche di Finale Emilia, attraverso l'introduzione di due nuovi edifici adibiti a biblioteca e centro civico. Il tentativo è stato quello di ricomporre questo importante nodo urbano trasformandolo in una grande piazza della cultura che fa perno attorno al castello, ridandogli il giusto ruolo all'interno della scacchiera urbana, soprattutto a seguito degli eventi sismici del 2012 che hanno portato ad un suo parziale crollo. I nuovi edifici cercano una relazione ed una definizione con la città e la sua storia, nel tentativo di inserirsi nella storia urbana di Finale in maniera più naturale possibile.
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Appignani, Caterina. "Il muro recinto: Un centro didattico-culturale nella griglia urbana di Bogotà." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/8012/.

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Abstract:
Il progetto trova luogo a Bogotà, all’interno della griglia del tessuto urbano ed in un’area prossima al centro di fondazione. Asserisce la funzione di centro didattico-culturale, in quanto spazio per attività collettive, di reinserimento e di insegnamento. Sviluppato in accordo con il tema e lo studio del recinto, esso si compone di un importante elemento, il muro, all’interno del quale trovano luogo gli edifici componenti il centro.
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Foscati, Alessandra <1965&gt. "«Ignis sacer». Una storia culturale del 'fuoco sacro' dal Tardoantico al Medioevo." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/4115/.

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Meneghelli, Agata <1977&gt. "Per un approccio semiotico ai videogiochi tra memoria culturale e memoria corporea." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/2075/.

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Abstract:
La tesi propone un approccio semiotico ai videogiochi e indaga le relazioni tra videogioco, memoria e senso, a partire dall’analisi di un ampio corpus di videogiochi, trasversale rispetto ai generi. Il lavoro intende mostrare la proficuità di un incontro tra semiotica e videogiochi sotto un duplice punto di vista: da un lato i videogiochi, in quanto oggetti “nuovi”, rappresentano un buon banco di prova per la teoria e la metodologia semiotica; dall’altro lato la semiotica permette di comprendere meglio i videogiochi, ricostruendo i meccanismi semiotici che contribuiscono a generare gli effetti di senso tipici di questa forma testuale (es. immersività, interattività, flusso…). Il lavoro si propone quindi il duplice obiettivo di individuare le peculiarità del videogioco in quanto oggetto di analisi semiotica (cap. 1) e i meccanismi che in diversi generi videoludici portano alla creazione di effetti di senso peculiari e alla costruzione di una nuova memoria (capp. 3, 4, 5). Il primo capitolo è dedicato a una riflessione teorica e metodologica che intende preparare il campo per l’analisi, provando a “testare” modelli, concetti e strumenti più o meno assestati con lo scopo di riconoscere lo statuto semiotico dei videogiochi e di individuare il modo migliore per analizzarli semioticamente. Inoltre nel cap. 1 si affrontano, ancora in un’ottica generale, le dinamiche tra memoria del gioco e memoria del giocatore e l’importanza dei processi di apprendimento per l’interpretazione videoludica. Gli ultimi tre capitoli sono invece dedicati ai risultati delle analisi, condotte su un corpus ampio di videogiochi, affiancato da un corpus “di controllo” costituito da video di partite concrete, immagini user-generated, interfacce fisiche di gioco e “discorsi su” i videogiochi inseriti nel corpus principale. Il terzo capitolo individua i meccanismi semiotici che contribuiscono a costruire, de-costruire e ricostruire l’identità del giocatore nel corso della partita. Il quarto capitolo affronta la relazione tra tempo del gioco e tempo del giocatore, concentrandosi sulle modalità di configurazione del tempo in atto nei diversi generi videoludici. L’ultimo capitolo è dedicato all’approfondimento di un aspetto particolare della testualità videoludica: la capacità dei videogiochi di generare esperienze embodied, cioè esperienze ‘incarnate’ e ‘situate’.
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Delcros, Philippe. "Écologie du paysage et dynamique végétale post-culturale en zone de montagne." Grenoble 1, 1993. http://www.theses.fr/1993GRE10007.

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Abstract:
Les concepts de l'ecologie du paysage et un systeme d'information geographique sont utilises pour etudier la dynamique de la vegetation et la transformation des paysages dans des systemes montagnards post-culturaux. Sur l'adret de saint-michel-de-maurienne (savoie, france) touche par la deprise agricole ont ete selectionnes deux secteurs d'etude de cent cinquante hectares appartenant chacun a une unite geo-pedologique differente. Quatre cartes diachroniques de la physionomie vegetale a partir d'anciennes photographies aeriennes ont ete elaborees et numerisees. La dynamique paysagere est apprehendee au moyen des matrices de transition. L'evolution de la structure du paysage est egalement etudiee, en particulier par les indices de diversite, de complexite et d'heterogeneite du paysage. Une etude phytoecologique fondee sur un echantillonnage stratifie suivant la date d'abandon des parcelles a permis une caracterisation des principaux groupements de vegetation rencontres. Les relations entre la dynamique paysagere, la structure du paysage et les types de vegetation correspondants sont discutees, ainsi que les differences mises en exergue entre les deux secteurs d'etude, aussi bien au niveau du paysage qu'au niveau stationnel
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Anzellotti, Elisa. "Memoria e materia della danza : problemi conservativi di un patrimonio culturale immateriale." Thesis, Paris 8, 2015. http://www.theses.fr/2015PA080130.

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Abstract:
Ce document vise à répondre à un discours sur la conservation du patrimoine culturel immatériel, qu’est la danse.A partir d'un postulat philosophique esthétique, nous étudierons les problèmes qui se posent avec un art dont l'essence réside dans l’éphémère.Une nouvelle perception du temps et de l’espace entrent en jeu et font que la danse est plus adaptée que les autres arts à l'évolution de ce siècle fluide et remplie de dichotomies.Pour bien comprendre l'importance de la préservation de ces biens, nous avons consacré un chapitre à la législation sur le patrimoine culturel immatériel, en référence notamment à la danse et aux droits d'auteur, point essentiel, lorsque nous allons aborder les problèmes liés aux archives, thème sur lequel se concentre une grande partie de notre travail.Après avoir enquêté sur les matériaux de la danse (avec une attention particulière sur le corps du danseur, le nouvelle technologies et sur le rapport avec les arts plastiques), nous traiterons la problématique de la préservation de la danse. Les principales questions concernent l'avenir, la préservation dans l'ère numérique, avec une référence particulière aux changements des musées et des archives.Nous prendrons pour exemples des cas européens et italiens pour étudier la situation de la protection de la danse et comprendre son évolution. Le critère qui a guidé ce choix fut précisément celui de souligner le danseur (nous nous somme appuyé sur la collaboration d’importants danseurs, comme les Dupuy, aussi avec de les entretien).De cette façon, nous avons jeté les bases théoriques d'un centre idéal pour l'étude et la préservation de la danse en Italie
This paper aims to discuss the difficulties involved in the preservation of the an intangible cultural heritage: the Dance.We shall begin from an aesthetic and philosophical premise as we investigate the problems that arise with an art form whose virtual essence lives in the ephemeral. However, this quality and the different perception of time and space that the dance create, that allows this art form to adapt to the fluidity of the 21st century - an era encumbered by dynamic dichotomies.In order to fully understand the importance of preserving this cultural heritage, an entire chapter has been devoted to “intangible cultural heritage legislation” which includes particular reference to dance works and copyright laws. An understanding of this aspect is essential - especially when confronting problems related to exploring and researching within dance archives - a prominent theme in this work. The thesis then moves onward to define the element of dance itself, with particular attention placed on the dancer’s instrument (the body) and the new technology. Only after thoroughly exploring this fundamental aspect, we will then discuss the sensitive issue of dance archive preservation.The preliminary exploration and definition in the thesis then brings us to the main question: How can we preserve and protect dance masterpieces in the digital era, especially with respect to current changes in National museums and archive conservation.Specific examples with regards to dance conservation and its evolution have been hued from selected European Institutions and in particular, those in Italy. One of the overriding concepts throughout this thesis has been to focus on the topic from the dancers point of view and therefore, collaborating with important dance figures such as the French master, Dupuy, has offered invaluable insight. It is the hope of this thesis to lay the ground work of a theoretical basis for an ideal center to study and preserve the evolution of dance in Italy
Il presente lavoro ha come obiettivo quello di affrontare un discorso conservativo di un bene culturale immateriale, qual è la danza.Partendo da una premessa estetico filosofica, si indagano le problematiche che si pongono in essere con un’arte la cui essenza risiede nell’effimero. Questa caratteristica, insieme alla diversa percezione di spazio e tempo che si ha con la danza, fanno sì che si adatti meglio di altre arti ai cambiamenti di questo secolo fluido e pieno di dicotomie.Per comprendere appieno l’importanza della salvaguardia di tale bene è stato dedicato un capitolo alla legislazione dei beni culturali intangibili, con particolare riferimento alla danza e al diritto d’autore, fondamentale anche quando si vanno ad affrontare le problematiche riguardanti gli archivi, punto su cui è incentrato molto del lavoro. Tema cardine è infatti la questione della conservazione della danza sia nelle sue componenti materiali, ma soprattutto nella sua immaterialità. Ruolo centrale è rivestito dal corpo del danzatore, elemento sfuggente come in tutte le arti performative. Particolare attenzione viene data alle nuove tecnologie (fotografia, cinema e video) senza tralasciare la documentazione e la conservazione che si ha con la scrittura e le immagini (con specifico riferimento al rapporto con le arti plastiche). Vengono presi in esame poi specifici esempi europei e italiani per indagare la situazione inerente la conservazione della danza. Un criterio che ha guidato la scelta è stato proprio quello di dare risalto al danzatore. In questo modo si sono volute gettare le basi teoriche per un ideale centro per lo studio e la conservazione della danza in Italia sul modello francese del CND
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Faccio, Giulia. "Un successo culturale: le strategie di Netflix per promuovere le serie televisive." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022.

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Abstract:
Il quesito alla base della mia tesi di laurea è: in che modo un’azienda così in continua evoluzione come Netflix riesca a rendere innovativi i prodotti originali e come riesca a promuoverli? La stesura dell'elaborato inizia fornendo alcuni cenni storici riguardanti la nascita, lo sviluppo e l’evoluzione della piattaforma per la fruizione di contenuti mediali, procedendo successivamente con l’analisi delle diverse strategie impiegate all’interno di alcune celebri serie originali Netflix: The Witcher (2019- in produzione), Bridgerton (2020- in produzione) e La regina degli scacchi (2020). Man mano che l'azienda si è evoluta, anche la sua strategia del marchio è evoluta: l’elaborato ha lo scopo, quindi, di esporre tutte quelle strategie messe in campo dall’azienda per attirare l'attenzione del pubblico generale, per migliorare l'abbonamento e accrescerne il valore. Il brand Netflix Original è diventato virale in poco tempo e la cosiddetta pratica del binge watching (atto di guardare più puntate di una serie o puntate di un programma televisivo, una dopo l'altra) è sempre più diffusa; inoltre, grazie al complesso algoritmo che regola la piattaforma, l’azienda raccoglie ogni giorno numerosi dati che, dopo essere stati analizzati, forniscono indicazioni per quanto riguarda le preferenze del pubblico, orientando così le scelte di produzione. Ciascun caso di studio preso in considerazione presenta molteplici strategie e strumenti differenti che vengono analizzati, ponendo in evidenza come ogni prodotto venga sfruttato in maniera originale. Il presente lavoro riflette quindi sull’importanza che hanno le varie linee strategiche di marketing e comunicazione adottate dal servizio streaming all’interno dei prodotti audiovisivi. Premettendo la difficoltà e le problematiche per quanto riguarda il raccoglimento di dati, l’intento è quello di utilizzare diverse fonti bibliografiche e sitografiche utili a rispondere in maniera esaustiva alla domanda posta in principio.
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LIFRANCHI, FRANCESCA. "INVARIANZA E INTERDIPENDENZA NELLE RELAZIONI INTIME DEI GIOVANI ADULTI: UNO STUDIO CROSS-CULTURALE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2010. http://hdl.handle.net/10280/706.

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Abstract:
Questo lavoro di ricerca ha un duplice obiettivo: valutare l’interdipendenza delle relazioni intime, valutando in particolare come la relazione romantica sia connessa a quella con i genitori, e indagare il legame tra l’individuazione e la qualità delle relazioni con il padre e con la madre in età giovane adulta. Poiché la letteratura ha messo in luce come vi siano diverse traiettorie all’età adulta, questi obiettivi sono stati esaminati confrontando tre diverse nazioni, l’Italia, la Germania e la Svezia, che rappresentano un diverso percorso di transizione, per vedere se i legami tra i costrutti possano essere considerati universali. Inoltre, per meglio comprendere come si esplica l’interdipendenza tra le relazioni, sono stati utilizzati i metodi misti. I risultati mostrano che vi è, in effetti, un’interdipendenza tra tutte le relazioni considerate e che, creando diverse tipologie di individuazione, la qualità della relazione con i genitori differisce nelle diverse tipologie. Il legame tra i diversi costrutti considerati è stato trovato sia in Italia che in Germania, benché con delle specificità culturali, mentre la Svezia è la nazione in cui l’interdipendenza risulta essere più debole.
The aims of this research are to assess the interdependence of intimate relationships, studying how young adults’ romantic relationship is connected to their parent-child relationship, and to investigate the association between their individuation and the relationship with their mother and father. The literature has show different paths to adulthood, so these aims have been examined by comparing three different countries: Italy, Germany and Sweden, where the transition to adulthood presents different trajectories, in order to test whether the links between the examined constructs can be considered universal. Moreover, in order to better understand how the interdependence of relationships unfolds mixed methods have been used. Findings showed that all relationships considered are indeed interdependent and that the quality of the parent-child relationship differs depending on the different types of individuation investigated. The link among the constructs studied was found both in Italy and in Germany, though with some cultural specificities, while in Sweden interdependence appears to be weaker.
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Giannini, Paolo. "EMS Way: uno strumento lean per raggiungere obiettivi strategici attraverso il cambiamento culturale." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/17035/.

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Abstract:
Questo elaborato descrive la mia esperienza di tirocinio presso lo stabilimento Electrolux di Forlì. Inizio introducendo la realtà del gruppo Electrolux, i suoi valori, le sue fondamenta, la strategia attuale e futura per essere leader nel mercato. Il miglioramento continuo, la capacità di adattarsi ai cambiamenti sempre più frequenti ed imprevedibili, l’abilità di offrire un prodotto competitivo sia per qualità sia per costi, sono stati affrontati in Electrolux anche attraverso la filosofia Lean Manufacturing, introdotta a livello mondiale in tutte le fabbriche del gruppo a partire dal 2005. Dopo aver raccontato in breve le origini del Lean, mi concentro sul programma Lean di Electrolux denominato EMS, Electrolux Manufacturing System, grazie al quale Electrolux ha ottenuto un grande cambiamento culturale a tutti i livelli dell’organizzazione, riflesso sia nella modalità di affrontare le sfide di business sia nel modo di lavorare quotidianamente. Oggetto principale del tirocinio e dell’elaborato è l’EMS Way, uno degli strumenti più complessi di EMS, che ho potuto studiare e applicare personalmente su un impianto. Il capitolo 3 espone, quindi, lo studio preliminare dell’impianto di clinciatura dell’assieme per la ventilazione del forno, la ricerca dei problemi e la definizione dei risultati, dettati dall'importanza dell’assieme clinciato per le linee di produzione dei forni. Altri aspetti affrontati sono stati legati alla parte EMS del cambiamento culturale delle persone. Gli strumenti utilizzati sono stati: il Forum EMS, una riunione settimanale in cui vengono presentati piccole attività di sicurezza, qualità e processo realizzate in fabbrica; 5D Management Audit, audit mensile nei vari Focus Team per verificare la corretta applicazione degli strumenti di base EMS; le riunioni di PM, fatte tra reparto manutenzione e conduttori degli impianti per parlare dei principali problemi e prevedere un piano d’azione.
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Viola, Benedetta. "Le shengnü nella Cina attuale tra stereotipi e realtà storica, politica e culturale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/17763/.

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Abstract:
L’antichissima tradizione confuciana vede nella donna una figura dolce, tranquilla e assertiva, la cui funzione primaria è quella di badare alla famiglia. La sua sfera d’azione principale è quindi il focolare domestico, e questa visione patriarcale è rimasta invariata nel corso del tempo. Durante il governo di Mao Zedong, a partire dagli anni Cinquanta, si iniziò a parlare di parità di genere, ma fu solo in seguito alle riforme economiche volute da Deng Xiaoping, negli anni Ottanta, che la condizione della donna cinese si poté dire davvero migliorata. Tali riforme hanno cambiato la Cina in misura radicale, aprendola all’esterno e portandola a un boom economico mai visto prima. In questo frangente le donne, soprattutto delle aree urbane, hanno iniziato a ottenere mansioni pari a quelle degli uomini e a raggiungere la controparte maschile nell’ambito scolastico e accademico. Ciò ha portato a un graduale ritardo nei matrimoni, dal momento che sempre più donne ambiscono a laurearsi e ad avanzare nella carriera. Molte giovani cinesi delle metropoli, raggiunto il venticinquesimo anno d’età, godono già di un ottimo stipendio e amano la loro carriera, raggiunta dopo anni di studi impegnativi all’università. Non avendo ancora un partner, tuttavia, queste ragazze subiscono una fortissima pressione da parte della famiglia e dello Stato a sposarsi entro breve tempo, per rispettare il vincolo di pietà filiale e formare a loro volta una famiglia, prima che sia troppo tardi. La volontà di quelle che oggi in Cina vengono dette shengnü, ‘donne avanzate’, spesso si scontra con quella della società, che le vorrebbe presto maritate, al costo di ridimensionare le proprie aspettative sul lavoro. I giovani single della Cina urbana non ricevono la stessa stigmatizzazione delle loro coetanee, e questo fa pensare che la Repubblica Popolare Cinese sia ancora lontana dal raggiungimento di un’effettiva parità di genere.
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Donnini, Ermenegildo. "Immagini dalla Russia. Osservazioni di come l'elemento culturale influenza la ricezione delle notizie." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
Istantanee dalla Russia. Questo è il titolo del mio elaborato. Un titolo piuttosto esplicativo di quello che il lettore troverà nel corso della lettura. Istantanee, perché questo lavoro non ha la presunzione di rappresentare e descrivere la civiltà, la cultura e l’attualità russa. Al contrario vuole proporre uno stimolo per approfondire tutto ciò. La Russia ha sempre rappresentato un paese lontano, sia dal punto di vista geografico, che storico e culturale. Un paese a cavallo fra l’Europa e l’Asia. Fra tentativi di “europeizzazione” e regimi dittatoriali molto duri. A guidare il lavoro svolte sono state le seguenti domande: di cosa si può parlare con una persona di origine russa? Quali possono essere gli argomenti spinosi da affrontare nel corso di una conversazione? Qual è la loro opinione a riguardo? Qual è invece la posizione dei paesi occidentali a riguardo? Come raffiguriamo la posizione della Russia? Ho cercato quindi di immaginare quali potessero essere i temi caldi e li ho identificati nei tre capitoli che formano questo elaborato: La figura di Putin analizzata tramite le sue parole, l'idea dell'omosessualità e infine della violenza domestica. Il passo successivo è stato cercare degli articoli che ne parlassero nei giornali russi ed infine metterli a confronto con articoli di altri paesi. Un viaggio, quindi, fatto non con il treno o con l’aereo, ma grazie ad articoli di giornale, partendo dal presupposto che i giornali siano l’espressione del pensiero comune di un popolo
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Santarelli, Giorgia. "Oltre ruoli e codici: la figura del mediatore linguistico culturale nella realtà dell’accoglienza." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20468/.

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Abstract:
The aim of this paper is to present the figure of the dialogue interpreter working in the reception system, by analyzing his/her daily tasks and some problematic cases that could push him/her to make personal choices. The first chapter presents the Italian reception system and focuses on the SPRAR and its professional figures. The second chapter describes interpreters' roles, their assignments and code of ethics, whilst taking into account debates which concern some of their characteristics. The third chapter highlights four cases which are rarely taken into account by codes of ethics and may push the interpreter to come to a personal decision: the case of the in-between, the case of the interpreter who behaves as an advocate for the migrant and two cases which show how empathy can have an effect on the conversation and on the interpreters themselves. By referring to the literature of this field, different strategies are presented and analysed.
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Navire, Federico. "Torino come centro di sviluppo culturale un contributo agli studi della civiltà italiana." Frankfurt, M. Berlin Bern Bruxelles New York, NY Oxford Wien Lang, 2008. http://d-nb.info/992748798/04.

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