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Dissertations / Theses on the topic 'Della mia'

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1

Gurioli, Niccolo. "Breve presentazione della ceramica italiana e del Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza ad un pubblico portoghese." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20817/.

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Abstract:
Il mio elaborato finale presenta la traduzione in portoghese del dépliant del Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza nel suo complesso: la sua storia e le opere esposte. Inoltre analizza la nascita della ceramica dal primo millennio fino ad oggi, concentrandosi nell'area italiana e portoghese.
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2

Peca, Alessandro. "Fondamenti e applicazioni della plasmonica." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7686/.

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Abstract:
Questo lavoro ha l’obbiettivo di analizzare i principi che stanno alla base della plasmonica, partendo dallo studio dei plasmoni di superficie fino ad arrivare alle loro applicazioni. La prima parte di questa tesi riguarda l’aspetto teorico. Essendo essenzialmente eccitazioni collettive degli elettroni nell'interfaccia fra un conduttore ed un isolante, descritti da onde elettromagnetiche evanescenti, questi plasmoni superficiali, o polaritoni plasmonici di superficie (SPP), vengono studiati partendo dalle equazioni di Maxwell. Viene spiegato come questi SPP nascano dall’accoppiamento dei campi elettromagnetici con le oscillazioni degli elettroni del materiale conduttore e, utilizzando l’equazione dell’onda, si descrivono le loro proprietà in singola interfaccia e in sistemi multistrato. Il quinto capitolo analizza le metodologie di eccitazione di SPP. Sono descritte varie tecniche per l’accoppiamento di fase, per accennare poi a eccitazioni di SPP in guide d’onda, tramite fibra ottica. L’ultimo capitolo della prima parte è dedicato alla seconda tipologia di plasmoni: i plasmoni di superficie localizzati (LSP). Questi sono eccitazioni a seguito dell’accoppiamento fra elettroni di conduzione di nanoparticelle metalliche e il campo elettromagnetico ma che, a differenza dei SPP, non si propagano. Viene esplorata la fisica dei LSP trattando prima le interazioni delle nanoparticelle con le onde elettromagnetiche, poi descrivendo i processi di risonanza in una varietà di particelle differenti in numero, forma, dimensione e ambiente di appartenenza. La seconda parte della tesi riguarda invece alcune applicazioni. Vengono proposti esempi di controllo della propagazione di SPP nel contesto delle guide d’onda, analizzando l’indirizzamento di SPP su superfici planari e spiegando come le guide d’onda di nanoparticelle metalliche possano essere utilizzate per trasferire energia. Infine, viene introdotta la teoria di Mie per la diffusione e l’assorbimento della luce da parte di nanoparticelle metalliche, per quanto riguarda la colorazione apparente, con esempi sulla colorazione vitrea, come la famosa coppa di Licurgo.
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3

Okiomah, Ogheneruno E. (Ogheneruno Elo). "Maa-Bara : catalyzing change in Nigeria's Niger delta." Thesis, Massachusetts Institute of Technology, 2011. http://hdl.handle.net/1721.1/63053.

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Abstract:
Thesis (M. Arch.)--Massachusetts Institute of Technology, Dept. of Architecture, 2011.
Vita. Cataloged from PDF version of thesis.
Includes bibliographical references (p. 91-94).
Can architecture catalyze economic growth? This thesis serves as a design contribution to the war against poverty by proving that small-scale architectural interventions can propagate large-scale economic growth. It demonstrates how by 'rethinking relationships'- which is the essence of design thinking- synergistic innovations are created, capable of unleashing economic growth of pandemic proportions. Case in point: Nigeria's Niger Delta, home of the nation's oil wealth, and paradoxically home of the nation's poorest citizenry. Where over 85% of the populace are without access to safe water and an average of 13 million barrels of crude oil annually spill to contaminate the soil and water. Obviously, this is no architectural problem. Through the Maa-Bara (translated: Water-Farm, from Ogoni language) which is a careful splicing of aquaculture technologies, local building technologies and capacity-focused development strategies with design thinking, innovation of great economic potential is born.
by Ogheneruno .E. Okiomah.
M.Arch.
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4

Betz, Valerie. "Mai a casa davvero. Flussi migratori fra perdita della lingua e perdita dell'identità." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7107/.

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Abstract:
Questo documento racchiude riflessioni sul tema della migrazione e sulla perdita della lingua e dell'identità che comporta. L'elaborato è suddiviso in tre capitoli: 1) aspetti giuridici- statistici, 2) aspetti letterari, 3) aspetti empirici. Nella conclusione viene approfondito il motivo che ha spinto l'autrice della tesi ad occuparsi di questo specifico argomento e vengono espresse le sue opinioni personali sul tema. L'obiettivo dell'elaborato è quello di sensibilizzare il lettore al tema della migrazione e le sue conseguenze.
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5

Bernasconi, Melissa. "Proposta di traduzione del libro per l'infanzia "O Beijo da Palavrinha" dello scrittore mozambicano Mia Couto." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18363/.

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Abstract:
Questo elaborato si pone come obiettivo l’analisi e una proposta di traduzione dal portoghese in italiano del racconto “O Beijo da Palavrinha”, dello scrittore mozambicano Mia Couto. Il presente elaborato è suddiviso in quattro capitoli. Nel primo capitolo verrà presentato l’autore, illustrandone brevemente la biografia e le opere più importanti, in modo da delineare le tematiche ricorrenti nei suoi scritti, e le principali caratteristiche del suo stile narrativo. Nel secondo capitolo, verrà introdotto il racconto “O Beijo da Palavrinha”, di cui verrà fornito un breve riassunto, e si faranno alcune considerazioni sugli argomenti presenti all’interno della storia, e sullo scopo del testo. Nel terzo capitolo, sarà riportata la mia proposta di traduzione del testo completo. Infine, nel quarto capitolo ed ultimo capitolo, verranno commentate le scelte traduttive effettuate, e si esporranno le difficoltà riscontrate durante il processo di traduzione, elencando i principali elementi linguistici e culturali presi in considerazione durante tale processo.
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6

Rusticali, Valeria. "Confronto tra distribuzioni dimensionali di particelle misurate in due street canyons della città di Bologna." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16780/.

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Abstract:
Il particolato atmosferico è uno degli inquinanti atmosferici principali in quanto esercita effetti importanti su clima, tempo meteorologico, visibilità, salute umana, ambiente e beni culturali. Nonostante i numerosi studi, la conoscenza dei processi fisici che lo governano risulta ancora limitata. L'obiettivo della presente tesi è stato quello di analizzare le distribuzioni dimensionali di particelle di aerosol raccolte tramite due contatori ottici di particelle nel periodo Gennaio-Febbraio 2018 in due diverse aree urbane (street canyons) di Bologna, al fine di confrontarne l'andamento temporale e di analizzare l'importanza dei processi di rimozione dall'atmosfera. Lo studio si colloca all'interno del progetto H2020 `iSCAPE' (Improving the Smart Control of Air Pollution in Europe", GA n. 689954), avente come oggetto il controllo della qualità dell'aria tramite lo sviluppo di tecniche innovative di controllo sostenibile e passivo. Dopo aver introdotto i concetti generali, si passa a descrivere l'area di studio ed infine i dati raccolti. Questi ultimi sono stati analizzati sviluppando appositi codici MatLab per la visualizzazione grafica, nonchè per effettuare calcoli sulle distribuzioni ottenute. I risultati mostrano che entrambi i siti sono caratterizzati da fluttuazioni rapide del numero di particelle, con andamenti medi simili, soprattutto per quanto riguarda le particelle più piccole. Il confronto tra i due siti in varie condizioni meteorologiche (nebbia, cielo sereno, pioggia e neve) ha messo in evidenza i valori particolarmente elevati nelle giornate di nebbia e l'efficacia della rimozione umida tramite precipitazioni, soprattutto di quelle nevose, nella diminuzione delle concentrazioni di particelle di aerosol.
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7

Ferretti, Giovanni. "Valutazione degli impatti ambientali associati alla gestione della plastica a fine vita, mediante studi di LCA e MFA." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23130/.

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Abstract:
In questo lavoro di tesi si è cercato di andare a valutare gli impatti ambientali associati ai trattamenti della plastica a fine vita. La produzione di plastica vergine è in costante aumento nel mondo, e questo causa per forza di cose un aumento anche dei rifiuti da post consumo. L'economia lineare tanto utilizzata fino ad oggi, risulta essere ormai obsoleta e poco sostenibile dal punto di vista ambientale, in confronto all'economia circolare. Sono stati valutati i flussi di raccolta differenziata in Italia, come può essere implementata ed ottimizzata, al fine di ottenere flussi in ingresso al processo di riciclo o recupero sempre più puri. Sono stati presi in considerazione e descritti i principali metodi di riciclo e recupero attualmente nell'industria dei rifiuti plastici, e valutati i flussi della plastica a fine vita in Italia. Su questi sono stati stimati gli impatti evitati ed evitabili in futuro, associati ai differenti trattamenti che permettono di dare ancora valore alla plastica a fine vita, utilizzando il metodo di Life Cycle Assessment (LCA).
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8

Colonna, Gabriele. "Principi e tecniche di gamification: una mobile app per la tutela della fauna selvatica." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
La tesi presenta un’analisi dello stato dell’arte della gamification, fenomeno che usa le dinamiche e le meccaniche del gioco per orientare le scelte delle persone coinvolte che diventano parte attiva di un sistema. Viene definito il fenomeno e viene affrontato un percorso di approfondimento teorico delle motivazioni psicologiche alla base della gamification. Si espongono i fondamenti costituiti da engagement, loyalty e status. Viene illustrato l’MDA Framework riguardante le meccaniche, le dinamiche e l’estetica proprie del gioco utilizzate nella progettazione di sistemi gamificati, applicati a diversi ambiti della vita reale. Tale analisi è finalizzata alla realizzazione di una mobile app per la tutela della fauna selvatica in collaborazione con il CRAS di Ravenna che aveva bisogno di uno strumento che supportasse gli operatori nel recupero degli animali in difficoltà. Essa ha l’obiettivo di sviluppare un progetto di crowdsourcing con il coinvolgimento e la collaborazione di una community impegnata nel conseguimento dello stesso scopo. Gli utenti attraverso l’app inviano al CRAS segnalazioni dettagliate del ritrovamento di esemplari feriti ricevendo badge come riconoscimento e gratificazione, avanzando nella classifica e ottenendo visibilità e follower. Il progetto incentiva il virtual volunteering e rappresenta uno strumento di e-learning attraverso i manuali di primo soccorso a disposizione degli user. Esso contribuisce allo sviluppo di una strategia di smart city rendendo l’ambiente più sicuro per l’uomo e per gli animali poichè permette di individuare le aree con il maggior numero di incidenti stradali per il posizionamento di dissuasori e consente di realizzare attraversamenti alternativi per la fauna selvatica. Del progetto è stato implementato il client lato utente con le meccaniche di gamification e la relativa parte del server; mentre il client lato operatore è stato progettato, ma verrà sviluppato in futuro. Infine sono stati simulati due scenari d’uso.
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Åkerlund, Elin, and Ebba Olausson. ""Kan du hjälpa mig dela?" : En kvalitativ studie om interaktion mellan förskollärare och förskolebarn under måltiden." Thesis, Jönköping University, Högskolan för lärande och kommunikation, 2021. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:hj:diva-53523.

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10

Pethman, Estliden Roberth. "Varför ska jag skämma ut mig? : En kvalitativ studie om varför högstadieelever väljer att inte delta på idrotten." Thesis, Karlstads universitet, Fakulteten för humaniora och samhällsvetenskap (from 2013), 2021. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:kau:diva-82780.

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Abstract:
Sammanfattning.Tidigare forskning visar att var femte elev väljer att inte delta på idrottslektionerna.Som lärare i idrott och hälsa ställs man ofta inför elever som väljer att inte aktivt delta på idrottsundervisningen eller att vara frånvarande. Syftet med studien är att ta reda på hur elever som är frånvarande eller icke deltagande förklarar de faktorer som hindrar dem från ett aktivt deltagande samt att undersöka vad eleverna själva anser behövs förändras inom idrott och hälsa för att eleverna ska öka sitt deltagande på lektionerna. I studien användes en kvalitativ forskningsmetod i form av semistrukturerade intervjuer och totalt intervjuades sex elever från tre olika högstadier.Resultatet i studien visar att eleverna känner stor oro inför hur andra elever betraktar och ser på dem och där känslan av att bli granskad är kopplat till negativa känslor. Vidare visar studien att faktorer såsom grupptryck, kroppsideal, dålig självkänsla, bristande motivation och en rädsla av att göra bort sig, är faktorer som bidrar till deras icke deltagande. För att eleverna ska öka sitt deltagande på lektionerna anger de att följande bör förändras: undervisande lärarens bemötande och tydlighet, mer elevinflytande gällande lektionsinnehåll, gruppstorlek samt lektionsinnehåll där vinna inte upplevs som det primära. Sammanfattningsvis visar studien att det är flera faktorer som bidrar till utebliven närvaro. En orsak till utebliven närvaro som flera av respondenterna nämner är hur man tror man uppfattas av andra. Eleverna uttrycker att man inte vill hamna i rampljuset för allmän beskådning, oavsett om det är kopplat till något positivt. Eleverna vill inkluderas i gruppen men vill inte uppmärksammas av till exempel idrottsläraren på ett sätt som göra att övriga klasskamrater fokuserar på dem.
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Myer, Caroline Amelia. "Sedimentology, Stratigraphy, and Organic Geochemistry of the Red Pine Shale, Uinta Mountains, Utah: A Prograding Deltaic System in a Mid-Neoproterozoic Interior Seaway." DigitalCommons@USU, 2008. https://digitalcommons.usu.edu/etd/167.

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Abstract:
The Red Pine Shale (RPS; ~1120m), uppermost formation of the Neoproterozoic Uinta Mountain Group, Utah, is an organic-rich sedimentary succession that represents marine deltaic systems delivering mature sediment from the east and immature sediment from the north. Multiple data sets suggest regional climate and sea-level changes associated with changing organic carbon burial rates. Six facies identified represent wave-, tidal-, and river-influenced parts of the distal prodelta to delta front. The shale facies is interpreted as distal prodeltaic deposition in a marine environment. The concretion facies is interpreted as prodeltaic deposition to distal prodelta. The shale-sandstone facies represents suspension settling with dilute density currents in a proximal prodelta to delta front environment. The slump fold facies was deposited on the proximal prodelta or delta front. The sandstone facies represents deposition on the delta front and shows marine- and river- influences. The pebbly sandstone facies is representative of a delta front environment. C-isotope values from this shale range from -29.46 / to -16.91 / PDB and TOC from 0.04% to 5.91%. Combined H/C, TOC, and local-regional isotopic correlations suggest that these values are representative of C-isotope composition of Neoproterozoic seawater. The composite C-isotope curve for the RPS is less negative values near the base, followed by a long decline to a thick interval of homogeneous lower values. Petrographic analyses reveal immature arkosic sandstone and mature quartz arenite populations. Detrital zircon data show an Archean population from the Wyoming Craton to the north and a mixed Proterozoic/Archean population from the east-southeast. Measured sections show north to south delta progradation with a proximal source to the north and a mature sediment source to the east. The composite section shows one low-order regressive cycle and ~11 high-order cycles. There is a relationship between C-isotope values, shale geochemistry, and lithostratigraphy. Less negative C-isotope values correspond with increased kaolinite and facies indicating higher sea-level. These relationships are seen in the correlative Chuar Group, Arizona, and a similar model is suggested for their origin: humid climate, high organic carbon burial rates, and high sea-level. This paper meets the requirements to revise the RPS as a formalized unit in accordance with the Stratigraphic Code guidelines.
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Maggi, Matteo <1981&gt. "The role of the fluid phase in the chemico-mechanical evolution of a mid-crustal shear zone: an example from Alpine Corsica." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3773/.

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Amrhein, Kate E. "Testing models of low-[delta][superscript]1[superscript]8O silicic magmatism in the mid-Miocene Santa Rosa-Calico volcanic field, NV." Thesis, Kansas State University, 2013. http://hdl.handle.net/2097/16291.

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Abstract:
Master of Science
Department of Geology
Matthew E. Brueseke
Low-[delta][superscript]1[superscript]8O silicic magmas are found in many volcanic provinces throughout the world, including the Snake River Plain-Yellowstone volcanic province (SRPY). The origin of SRPY low-[delta][superscript]1[superscript]8O silicic magmas is controversial, and centers on two disputed models: [1] a caldera collapse model that proposes reworking of the hydrothermally altered intra-caldera fill into the underlying silicic magma body, where each successive eruption lowers the [delta][superscript]1[superscript]8O of the magma eventually producing a low-[delta][superscript]1[superscript]8O magma and [2] melting previously hydrothermally altered mid-upper crust to form low-[delta][superscript]1[superscript]8O magmas. The mid-Miocene Santa Rosa-Calico volcanic field (SC) lies in northern Nevada. Brueseke and Hart (2008) described the geology and petrology of the SC, but did not deal with the [superscript]1[superscript]8O compositions of any locally sourced silicic magma. In the existing geological framework of the SC, this project aims to evaluate the two disputed models for low-[delta][superscript]1[superscript]8O silicic magma generation by analyzing the [delta][superscript]1[superscript]8O values of SC silicic eruptive products. Fifteen representative samples of locally erupted silicic units (e.g. ash-flow tuffs and lavas) were chosen for [superscript]1[superscript]8O analyses based on Sr-Nd-Pb isotope compositions, whole rock geochemistry, and field/temporal relationships. Each sample was crushed, sieved, and quartz and feldspar crystals were handpicked, described, and analyzed for their [superscript]1[superscript]8O compositions. Our results show that low-[delta][superscript]1[superscript]8O values exist in the SC and are limited to the youngest erupted silicic unit, the 15.8 to 15.4 Ma Cold Springs tuff, which was also the only unit erupted from a caldera. Cold Springs tuff [delta][superscript]1[superscript]8O feldspar values range from 2.36 to 4.05[per mil]; the unit is not quartz-bearing. Older silicic lavas that are not petrogenetically related to the Cold Springs tuff are characterized by normal [delta][superscript]1[superscript]8O feldspar values that range from 7.19 to 10.04[per mil]. Magma mixing models indicate that the source of the Cold Springs is a mixture of hydrothermally altered Granite Peak-Sawtooth granitoid and local mid-Miocene basalt, with an approximate range of [delta][superscript]1[superscript]8O values of 2-4[per mil], by fluids (with [delta][superscript]1[superscript]8O values ranging from -12[per mil] to + 7[per mil]) from the nearby hydrothermal system at Buckskin Mountain. This result follows the model by Boroughs et al. (2005) of prior alteration and melting, forming low-[delta][superscript]1[superscript]8O silicic magmas.
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GATTI, ELENA. ""SPECCHIO, SPECCHIO DELLE MIE BRAME..." LA PERCEZIONE E RAPPRESENTAZIONE DELL'IMMAGINE CORPOREA NELL'ACQUISIZIONE DELL'IDENTITA' IN ADOLESCENZA. UN'ANALISI SULLE TRAIETTORIE DI SVILUPPO TIPICHE E ATIPICHE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/318.

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Abstract:
L'adolescenza si caratterizza come la fase della vita interessata dai maggiori cambiamenti somatici che derivano principalmente dallo sviluppo fisico e puberale. Questi cambiamenti, a volte repentini ed improvvisi, a volte più lenti e costanti, coinvolgono l'intera personalità e richiedono un impiego di energie psichiche e di riorganizzazione dell'intera Identità. Il presente lavoro è articolato in tre studi sperimentali. Da una prima traduzione e validazione del questionario “Body Esteem Scale” (Mendelson, Mendelson, White, 2001) e di conferma della griglia di codifica dello strumento “Mi disegno” originariamente creata da Witkin et al. (1962) contenuti nello Studio 1, sono stati esplorati il ruolo che rivestono il genere, l'età anagrafica e il livello di sviluppo puberale nella percezione dell'immagine corporea e di Sé, attraverso l'impiego di cinque questionari e del “Mi disegno” in un campione di adolescenti italiani di età compresa tra gli 11 e 17 anni, nello Studio 2. Lo studio 3 ha indagato le medesime variabili in due gruppi di adolescenti affetti da disturbi del comportamento alimentare (anoressia e obesità). I risultati evidenziano che il genere e l'età anagrafica discriminano le percezioni, le rappresentazioni dell'immagine corporea e il valore attribuito al Sé nel campione di adolescenti; queste percezioni corporee predicono inoltre il livello di autostima percepito. Nei confronti tra il gruppo clinico e un gruppo di controllo, il genere e il livello di sviluppo puberale percepito influenzano le percezioni corporee e le rappresentazioni delle anoressiche e degli obesi.
In adolescence, pubertal maturation is an important event in developmental process, marking the transition from childhood to adulthood. These changes involve a psychological recognition and a new organization of identity. This work is articulated in three experimental studies. The first translates and validates two instruments: Body Esteem Scale (Mendelson, Mendelson, White, 2001) and “Mi disegno” originally created by Whitkin et al. (1962). Second study investigate the roles of gender and age in body perceptions, body representations and self esteem in a Italian adolescents sample who ranged in age from 11 to 17 years old. Participants completed five self report questionnaires and the “Drawing Me Test”. Third study explore the same variables in two groups of clinical patients. Results show that the gender and the age influence the body image perception and predict the self esteem. Comparing the clinical group and control group, the gender and pubertal status perceived modify body perceptions and representation of anorexic and obesity patients.
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CARPENTIERI, CHIARA MARIA. "PER UN PRIMO CENSIMENTO DELLE FONTI STORICHE E LETTERARIE UNGHERESI DEI SECC. XV-XVII IN TRE BIBLIOTECHE LOMBARDE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2014. http://hdl.handle.net/10280/3154.

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Abstract:
Lo studio propone un primo censimento delle fonti storiche e letterarie ungheresi, manoscritte e a stampa e redatte in lingua italiana o latina, conservate nelle biblioteche di Bergamo (Civica Angelo Mai) e Milano (Ambrosiana e Nazionale Braidense); spesso inediti, tali documenti costituiscono, accanto alle consuete fonti archivistiche, valide testimonianze delle profonde relazioni politiche e culturali stabilitesi tra la nazione italiana e quella ungherese nei secoli XV-XVII. Se nel fondo manoscritto dell’Ambrosiana è stato possibile rinvenire ben 284 "hungarica", 251 sono gli stampati reperiti nei fondi antichi delle tre biblioteche. Di tale materiale, suddiviso in due cataloghi, è stata fornita un’accurata descrizione bibliografica, preceduta da un capitolo introduttivo, in cui, individuate le antiche collocazioni dei documenti (tra le quali spicca la biblioteca padovana dell'erudito Gian Vincenzo Pinelli), si fornisce un’analisi delle diverse tipologie di fonti (suddivise nelle categorie: "Autori ungheresi"; "Avvisi e scritture relativi alla Lunga Guerra"; "Dedicatari ungheresi"; "Epistole, discorsi e orazioni"; "L’Ungheria nella leggenda"; "Testi con riferimento non esplicito all’Ungheria"; "Testi storici"; "Trattatistica") e si dà risalto ad alcune opere, che, tra numerosissime altre, ben si sono prestate a testimoniare i rapporti italo-magiari durante il Basso Medioevo e l’età moderna.
This study takes a first census of handwritten or printed historical and literary Hungarian sources, written in Italian or Latin, kept in the libraries of Bergamo – Civica Angelo Mai –, and Milan – Ambrosiana and Nazionale Braidense. Often unpublished, those documents make up, next to the usual archivial sources, valid evidence of the important political and cultural relations established inbetween the Italian and the Hungarian nations in the 15th-17th centuries. If it has been possible to find out 284 "hungarica" in the manuscripts of the Ambrosiana Library, 251 are the printed one found in the three libraries. A careful bibliographic work has been done describing this material, divided in two catalogues, with an introducing chapter which, once discovered the ancient classification of those documents – one of the most important is the Gian Vincenzo Pinelli’s library of Padua –, analyzes closely the different tipology of sources. These documents has been subdivided in classes: "Hungarian authors"; "Long war dispatches and writings"; "Hungarian dedicatees"; "Epistles, speeches and orations"; "Legendary Hungary"; "Texts not explicitly referred to Hungary"; "Historical texts"; "Treatises". Finally, some texts are emphasized, among many others, to give testimony of the Italian-Hungarian relations during early Middle Ages and Modern Age.
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Tovo, Carlo. "Reti transeuropee e servizi nei settori dell’energia, delle telecomunicazioni e dei trasporti." Thesis, Strasbourg, 2015. http://www.theses.fr/2015STRAA014/document.

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Abstract:
La thèse a parcouru les étapes de l’affirmation progressive d’une véritable politique infrastructurelle européenne cohérente, en examinant trois volets : juridique, institutionnel et financier. Tout d’abord, la thèse a souligné le processus d’autonomisation horizontale (rapport de complémentarité et spécialité vis-à-vis d’autres politiques de l’UE) et verticale («communautarisation ») de la politique de réseaux transeuropéens. En deuxième lieu, l’analyse a mis en évidence le rôle des différents processus d’institutionnalisation et « d’intégration organique » des régulateurs nationaux entrepris par le législateur européen dans la centralisation et la communautarisation de la politique des réseaux. Enfin, la thèse a relevé l’affirmation du caractère central de l’aide financière de l’UE à la création de réseaux, accompagnée par une dérogation partielle des limites imposées par le droit européen aux politiques budgétaires expansionnistes des États membres
The thesis highlights the development of a coherent and instrumental european infrastructure policy. First, the thesis shows the process of vertical (communitarization) and horizontal (complementarity and specialty vis-à-vis other EU policies) autonomisation of Trans-European Networks (TENs) policy. Secondly, the thesis points out the role played by the processes of « networkation » and « agencification » of national regulators in promoting interconnection and access to networks. Finally, the thesis emphasises the growing relevance of EU financial support to the establishment of TENs, and a competing tendency towards the reconciliation of national expansionary fiscal policy with EU law constraints. The thesis concludes by noting that Member States will continue to play a decisive role in TENs policy, not only by improving the actual degree of its implementation, but also allowing, in a forthcoming Treaty revision, to overcome the TENs intergovernmental legacy
Le reti transeuropee sono uno dei vettori della competitività, dell’integrazione e dello sviluppo sostenibile dell’Unione. La tesi mette in luce la progressiva affermazione di una coerente politica infrastrutturale europea a carattere strumentale, esaminando tale evoluzione sotto tre profili: normativo, istituzionale e finanziario. In primo luogo, sotto il profilo normativo, la tesi evidenzia, da un lato, la progressiva emancipazione delle istituzioni dell’Unione dall’influenza degli Stati membri nell’esercizio delle proprie competenze in materia di reti transeuropee e, dall’altro, lo sviluppo di relazioni di complementarietà e specialità tra la politica di reti e altre politiche dell’Unione (capitoli 1 e 2). L’elaborato sottolinea, in secondo luogo, sotto il profilo istituzionale, il ruolo del processo di «integrazione organica» dei regolatori nazionali e del processo di «agenzificazione» nel perseguimento degli obiettivi di interconnessione e accesso alle reti nazionali. La tesi osserva, infine, sotto il profilo finanziario, l’accresciuta importanza del sostegno finanziario dell’UE alla costituzione delle reti, che si è accompagnata al parziale superamento dei limiti derivanti dal diritto dell’UE alla politiche di spesa pubblica infrastrutturale degli Stati membri. Da un lato rispetto al diritto della concorrenza e, in particolare, al divieto di aiuti di stato, grazie al rapporto funzionale tra reti e prestazione di servizi di interesse economico generale, e dall’altro lato riguardo ai vincoli di bilancio, attraverso un’interpretazione evolutiva della cd. investment clause del Patto di stabilità e crescita. La tesi, in conclusione, rileva gli sviluppi decisivi della politica di reti europea, ma sottolinea il ruolo che gli Stati membri sono destinati a continuare ad esercitare nel suo sviluppo. Da questi ultimi, infatti, dipende la concreta attuazione di tale politica, ma anche il definitivo superamento, in occasione di una prossima revisione dei Trattati, dei retaggi intergovernativi che continuano a caratterizzare il diritto primario in materia
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Ottelid, Matilda. ""Om du har ett äpple, vill du dela det med mig?" En kvalitativ undersökning kring kollektivism, individualism och elevinflytande i den svenska skolan." Thesis, Malmö högskola, Lärarutbildningen (LUT), 2009. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:mau:diva-30033.

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Abstract:
Syftet med följande arbete är att få en bild av vilka signaler de intervjuade eleverna uppfattar att skolan sänder dem angående kollektivism och individualism. Uppfattar eleverna sin skola som främst kollektivistisk eller individualistisk? Vidare undersöks vilken typ av beslut eleverna uppfattar att de har inflytande över i skolan. Arbetet ger en översikt av delar av för ämnet relevant forskning, främst med fokus på samarbete mellan elever och mellan lärare, och av de delar av läroplanen som kan relateras till kollektivism/individualism samt elevinflytande i skolan. Först har en pilotstudie genomförts, med hjälp av en enkätundersökning. Den huvudsakliga delen av undersökningen har dock gjorts med hjälp av sex kvalitativa forskningsintervjuer med elever i skolår åtta, i vilka informanterna har fått besvara och resonera kring ett antal frågor som har berört skolans kollektivism/individualism och elevinflytande.Sammanfattningsvis visar resultaten av undersökningen att det råder en viss ambivalens i de signaler som eleverna tar emot från skolan angående frågor som rör kollektivism/individualism, detta delvis i enlighet med läroplanens ambivalens. Individualismen tycks emellertid vara den dominerande inriktningen i praktiken. Direktiv i styrdokument och verbala signaler från lärare uttrycker att samarbete är önskvärt, men eftersom undervisningen i praktiken sällan tycks arrangeras för ett äkta samarbete och lärarna inte själva samarbetar med varandra blir signalerna om samarbete överskuggade av budskapet att det är säkrast att satsa på det egna lärandet.
A qualitative survey on collectivism, individualism and student influence in Swedish schools. The aim of this thesis is to obtain an image of which signals the interviewed students apprehend that school sends to them concerning collectivism and individualism. Do the students apprehend their school as mainly collectivist or mainly individualist? Further more it will be examined what kind of decisions the students apprehend to influence upon at school.The thesis offers a general view of some scientific investigation of relevance. Briefly, the result of the six qualitative scientific interviews with 8th grade students shows that there is a certain ambivalence in the signals which the students claim to receive from their school considering collectivism and individualism. In practice, individualism seems to dominate their school, though. The survey also shows that the interviewed students seem to have very little influence on their every day reality at school.
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Aguiar, Leonlene de Sousa. "Din?mica ambiental da plan?cie de defla??o do litoral de Extremoz / RN e influ?ncia das normativas legais no processo de organiza??o territorial." Universidade Federal do Rio Grande do Norte, 2013. http://repositorio.ufrn.br:8080/jspui/handle/123456789/18958.

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Abstract:
Made available in DSpace on 2015-03-13T17:10:52Z (GMT). No. of bitstreams: 1 LeonleneSA_DISSERT.pdf: 5794271 bytes, checksum: ff6c3d21822bb075bed0d231a638c480 (MD5) Previous issue date: 2013-03-22
Coordena??o de Aperfei?oamento de Pessoal de N?vel Superior
O presente trabalho de defesa de mestrado em Geografia da UFRN, intitulado Din?mica Ambiental da Plan?cie de Defla??o do Litoral de Extremoz/RN e implica??es das normativas legais no processo de organiza??o territorial, tem como objetivo geral analisar a plan?cie de defla??o do referido munic?pio, numa perspectiva geossist?mica, e confrontar como os aspectos legais ambientais influenciam na organiza??o desse litoral. As plan?cies de defla??es s?o ?reas consideradas fr?geis ambientalmente, mas vem sendo ocupadas pelo processo de expans?o urbana ao longo dos anos, e incitando problemas frequentes de inunda??o nos espa?os que foram constru?dos, al?m dos efeitos da expans?o urbana interferir na din?mica ambiental destas ?reas, uma vez que impedem o transporte natural de sedimentos pelos ventos. Ocorre que, muitas vezes, essa din?mica do ambiente n?o ?, ou n?o foi, considerada pela legisla??o ambiental, causando diversos problemas na gest?o ambiental desses espa?os. A necessidade de se entender a din?mica ambiental das plan?cies de defla??es n?o ? um caso espec?fico para a zona costeira do Munic?pio de Extremoz, j? que essa paisagem ocorre em diversos trechos do litoral do Estado do Rio Grande do Norte. Mas em decorr?ncia do munic?pio apresentar parte do seu territ?rio costeiro protegido (setor Sul) por legisla??o espec?fica de unidade de conserva??o da natureza e a outra parte por leis mais abrangentes (setor Norte), al?m dos interesses evidentes de ocupa??o desses espa?os que ocorrem a? em quase todo o litoral, foram os principais motivadores da proposi??o deste projeto nesta localidade. Conclui-se que a abordagem geossist?mica trouxe importantes contribui??es para o entendimento do planejamento territorial desses espa?os, uma vez que h? necessidade de se identificar as intera??es existentes entre os sistemas ambientais e a sociedade para se compreender os conflitos existentes na organiza??o do territ?rio e como as normativas legais influenciam neste processo
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Törnqvist, Jerry, and Magnus Johansson. "Value at Risk : En jämförelse mellan VaR-metoder." Thesis, Växjö University, School of Management and Economics, 2008. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:vxu:diva-2432.

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Abstract:

Bakgrund: I och med att Basel II har instiftats i Sverige så måste finansiella institutioner beräkna sin marknadsrisk på sina portföljer. Detta kan göras genom olika VaR metoder. Dessa ger dock olika uppskattningar på marknadsrisken. De finansiella instituten får använda sig av den metod som de anser reflektera marknadsrisken bäst. Det finns dock ingen metod som utsetts till standard.

Syfte: Syftet med detta arbete är att jämföra olika VaR-metoders skattning av marknadsrisken utifrån verkligt utfall, för att urskilja vilken metod som är funktionsdugligast.

Avgränsningar: Denna undersökning inkluderar fyra olika VaR metoder. Dessa är Historisk Simulation, Delta-Normal, RiskMetrics och GARCH(1,1). VaR metoderna kommer att undersökas på portföljer som endast består av svenska aktier noterade på Stockholmsbörsens Large-, Mid- eller Small Cap lista.

Metod: Vi har konstruerat fyra olika portföljer som vi sedermera har beräknat VaR för mellan 1998-04-01 t.o.m. 2008-04-01. Dessa uppskattningar har sedermera jämförts, m.h.a. backtesting, med det verkliga utfallet för portföljerna. Utifrån detta har vi analyserat vilken form av metod som är funktionsdugligast.

Resultat, slutsatser: Vi kan konstatera att ingen av de metoder som vi har undersökt är godkända enligt vår backtesting. Om vi bortser från detta så verkar RiskMetrics vara funktionsdugligast då denna metod innehar få överträdelser och uppskattar marknadsrisken på ett effektivt sätt. Detta samtidigt som RiskMetrics är stabilast under hela undersökningsperioden.

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Brolund, Andreas. "Evaluation of power quality and common design concept for AC-DC converters in aircraft." Thesis, 2017. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:uu:diva-337969.

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Abstract:
This master thesis has been carried out in collaboration with Saab, Avionics Systems in Jönköping, Sweden, during the spring of 2017. The thesis investigates unidirectional rectifier topologies in aircraft and the focus has been on evaluating the power quality requirements according to the aircraft standards, in the course of the More Electric Aircraft concept. Both passive and active power factor correction topologies are considered, discussed and compared. Simulation models are designed in MATLAB/Simulink and the procedures are presented. A modular concept regarding components is discussed where different power supplies and loads are considered. The simulations present both a passive 12-pulse auto-transformer rectifier unit and an active Delta-switch rectifier fulfilling requirements for aircraft such as the total harmonic distortion of the supply current. In addition, the input power factor is close to unity and an efficiency greater than 97% is obtained. Lastly, future aspects of each topology are discussed and necessary improvements to obtain realistic simulation models are presented.
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