Academic literature on the topic 'Depurazione acque'

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Journal articles on the topic "Depurazione acque"

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Ferrari, Maria Elena. "Trasporto Di Acqua E Soluti Nelle Tecniche Di Depurazione Extracorporea." Giornale di Tecniche Nefrologiche e Dialitiche 1, no. 1 (1989): 31–36. http://dx.doi.org/10.1177/039493628900100103.

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Dissertations / Theses on the topic "Depurazione acque"

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Caldarelli, Sara. "Impianti di depurazione delle acque: SBR." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Abstract:
In questo elaborato è stato discusso il tema della depurazione delle acque reflue, in particolar modo il sistema SBR. L'SBR (Sequencing Batch Reactors) è un sistema di impianti di depurazione composto da una vasca di raccolta del liquame e una o più vasche in parallelo, i reattori, che consistono nel vero e proprio cure dell'impianto. Di fatto le fasi del processo depurativo restano immutate rispetto ad un impianto tradizionale, ma l'SBR introduce come nuovo parametro dimensionale il tempo. infatti, tutti i trattamenti depurativi sono svolti sequenzialmente nel reattore. Un programma gestisce le varie fasi del trattamento esclusivamente sulla base della loro durata (stabilita relativamente alla natura del refluo e quindi ai trattamenti da svolgere in maniera più o meno intensiva). Questa caratteristica rende l'intero impianto molto versatile nel caso di variazioni dei dati in ingresso. Per questo motivo gli impianti SBR sono ottimi per la piccola media impresa, in quanto sono facilmente adattabili alle variazioni stagionali di produzione. Sono inoltre possibili realizzazioni di impianti per il trattamento di ingenti portate, o elevate concentrazioni, ponendo più reattori in parallelo alimentati dalle stessa vasca di accumulo. In questo modo è possibile svolgere un maggiore numero di cicli depurativi al giorno e quindi rispettare i valori normativi in uscita dell'impianto. In conclusione questa tipologia d'impianto presenta notevoli vantaggi fra i quali anche quello di avere bassi costi operativi. La motivazione di ciò sta nel fatto che l'impianto lavora solo se ha effettivamente una portata, per cui se non vi è presenza di refluo il reattore non lavora e quindi non comporta costi.
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Halilaj, Megi. "Analisi di un impianto di depurazione a fanghi attivi relativo ad acque reflue industriali alimentari: impianto di depurazione dell'azienda Tampieri s.p.a." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
Nell'elaborato di prova finae si è voluto analizzare nel dettaglio le fasi di trattamento che caratterizzano l’impianto di depurazione della Tampieri s.p.a, analizzando i parametri principali del processo. E si è affrontata la questione delle efficienze di abbattimento dei principali parametri delle acque e la produzione dei fanghi.
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Innocenti, Caterina. "Prove di ozonolisi sui fanghi biologici prodotti da impianti di depurazione delle acque reflue urbane." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amslaurea.unibo.it/52/.

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Abstract:
La tecnica di ozonolisi viene applicata ai fanghi biologici derivanti da impianti di depurazione acque reflue urbane, e consiste nell'ottenere, grazie all'ozono, una minor massa fangosa da smaltire e una miglior trattabilità del fango residue. In questo elaborato si prendono in esame le sperimentazioni effettuate a Marina di Ravenna e si estraggono le prime conclusioni gestionali, economiche e ambientali sull'applicabilità del metodo a questo tipo di fango.
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Morelli, Claudia. "Recupero del fosforo dalle acque reflue: stato dell’arte e prospettive future." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16993/.

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Abstract:
L’obiettivo della presente tesi di laurea è analizzare l’attuale situazione del ciclo di vita del fosforo in Europa, comprese le tecniche fino ad ora sviluppate per il suo recupero da fonti secondarie, e considerare possibili sviluppi futuri. Per questo nel primo capitolo si fornisce un quadro completo dell’utilizzo di P, dall’estrazione mineraria, alla produzione industriale e commerciale, al suo impatto sull’ambiente, fino ad un’analisi delle inefficienze che caratterizzano la produzione alimentare globale, e delle perdite sostanziali di questa risorsa attraverso di essa. Viene, poi, fornita una descrizione dettagliata della gestione delle acque reflue negli impianti di trattamento convenzionali, attraverso lo studio dei processi più frequentemente adottati, e, successivamente, una revisione dei principali metodi e tecnologie esistenti e già funzionanti in scala industriale per il recupero del fosforo. Queste tecnologie vengono studiate dal punto di vista tecnico, considerando anche casi reali di funzionamento in diversi impianti di trattamento, per comprenderne al meglio le possibilità di recupero. Infine, segue un’analisi socio-economica di una gestione sostenibile di questa risorsa, per comprendere al meglio la situazione attuale e identificare i fattori e i possibili cambiamenti che ne permetteranno uno sviluppo e un’accettazione a livello globale.
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Brigliadori, Andrea. "Sviluppo e ingegnerizzazione di sistemi ibridi a base di nanoparticelle inorganiche e microalghe da applicare nella depurazione acque." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19224/.

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Abstract:
Lo scopo di questo lavoro di tesi consiste nella produzione e ingegnerizzazione di nuovi sistemi ibridi ottenuti accoppiando nanoparticelle di titania con la microalga Chlorella Vulgaris, per applicazione nel settore del risanamento delle acque reflue. Lo studio è stato rivolto all’ottimizzazione del materiale, il quale integra due proprietà: l’attività fotocatalitica sfruttata per la degradazione degli inquinanti organici conferita dalla titania e la capacità di biosorbimento di metalli pesanti tipica della biomassa. I risultati hanno evidenziato effetti sinergici positivi promossi dalla dispersione della microalga sulla superficie dell’ossido ed in grado di migliorare le performance di biorimediazione del materiale. Al fine di favorire l’applicazione industriale del sistema catalitico preparato, i campioni prodotti in sospensione sono stati ingegnerizzati rimuovendo il solvente tramite tecnologia di Spray-Freeze-Drying. Con l’obiettivo di ottimizzare la formulazione e correlare le proprietà chimico-fisiche dei materiali alle performance ottenute, è stata svolta un’approfondita caratterizzazione sia sulle sospensioni (ELS, DLS) che sui prodotti granulati (BET, SEM-FEG, SEM-EDS). Le prestazioni funzionali dei campioni preparati sono state valutate rispetto alla reazione modello di fotodegradazione della Rodamina B e nell’assorbimento del catione rameico.
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Guerriero, Carlo. "Influenza di un co-sustrato sulla biodegradabilità anaerobica (mesofilica) dei fanghi di stazioni di depurazione delle acque residuali." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7918/.

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Abstract:
La presente tesi di laurea magistrale si è elaborata nell'ambito del Dipartimento di Tecnologie Ambientali dell'Università di Cadice (Spagna). Tratta lo studio dell'influenza di un co-substrato sulla biodegradabilità anaerobica, in condizioni mesofiliche, dei fanghi di depurazione delle acque residuali. Il co-substrato utilizzato per il miglioramento dei trattamenti dei fanghi è il glicerolo, un sottoprodotto di lavorazione del biodiesel. Le prove realizzate mirano a ottimizzare l'eliminazione della materia organica e la produzione di biogas (idrogeno e metano). Come imminente prospettiva futura, avremo l'avviamento nelle migliori condizioni di processo dell'impianto pilota di depurazione fanghi ubicato presso la stazione di trattamento delle acque reflue urbane di Cadice - San fernando.
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Greco, Francesca. "Sistemi naturali di trattamento delle acque reflue: Bacini di fitodepurazione e lagunaggio di Melendugno." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7373/.

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Bassi, Sara. "Applicazione di processi di separazione a membrana su effluenti dell'impianto di depurazione della azienda CAVIRO Distillerie per il recupero delle acque." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
La presente tesi si è sviluppata sul lavoro condotto presso l’azienda Caviro Distillerie, lavoro che è nato dall'interesse dell’azienda verso le tecnologie a membrana come possibile soluzione al crescente fabbisogno di acqua per processi produttivi e al contempo per far fronte al progressivo esaurimento della falda acquifera. Da qui la necessità di verificare l’applicabilità di tali tecnologie sull'impianto di depurazione dello stabilimento attraverso il trattamento dei reflui con due impianti pilota di ultrafiltrazione e nanofiltrazione/osmosi inversa. I test condotti attraverso tali impianti forniti dall'azienda Me.Te., sono stati effettuati in punti strategici dello stabilimento per trattare diverse tipologie di reflui e dunque sulla base della variazione delle prestazioni delle membrane e della qualità degli effluenti prodotti, individuare la soluzione impiantistica più opportuna tale da garantire maggiori vantaggi in termini di: recupero e riuso del maggior quantitativo di acque di scarto, riduzione dell’emungimento di acqua da pozzi e dello scarico in pubblica fognatura, riduzione del carico alle vasche del biologico con abbattimento a monte di ammoniaca, riduzione delle quantità di cloruri allo scarico. A valle di queste analisi verrà delineata una stima preliminare dei costi sia d’impianto che d’esercizio, per poter valutare, sulla base del risparmio economico ottenibile anche il possibile rientro temporale dell’investimento.
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Ciarrocchi, Elisa. "Sperimentazione di tecniche SBR nel trattamento "on site delle acque domestiche" per nuclei isolati e case sparse." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6749/.

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Abstract:
Scopo di questo lavoro di tesi è quello di sperimentare “sul campo’’ la validità e l'efficacia di tecniche SBR per il trattamento delle acque domestiche per case sparse e nuclei isolati. Tuttavia quella SBR, pur essendo una tecnica impiantistica, può soddisfare queste esigenze. Grazie alla presenza di un adeguato volume d'accumulo ed al funzionamento ciclico dell'impianto sono annullati tutti i problemi determinati, nei normali impianti in continuo, dalla discontinuità dell'afflusso di reflui (picchi di portata). L'impianto è studiato per ridurre la necessità di manutenzione al minimo: tutte le apparecchiature tecniche sono collocate in un armadio esterno all'impianto ed in vasca ci sono solo le tubazioni. Ciò esclude ogni presenza interna al serbatoio di apparecchiature elettriche e di parti in movimento soggette a usura. Il vantaggio è evidente nella semplificazione delle operazioni di gestione/controllo/manutenzione dell’impianto che non richiedono, di norma, lo svuotamento della cisterna e consentono operazioni più agevoli e sicure.Tutti i movimenti di processo sono supportati da tre sistemi Air Lift azionati da un unico compressore che provvede anche all'immissione dell'ossigeno attraverso l'aeratore tubolare a membrana nella vasca SBR. Il compressore si caratterizza per lunga vita operativa e assoluta silenziosità di funzionamento. Per verificare l’efficacia del processo depurativo indotto dall’impianto SBR installato dalla GreenSolar abbiamo fatto dei prelievi sul liquame in entrata alla camera SBR e su quello in uscita da essa. I campioni così prelevati sono stati analizzati da un laboratorio autorizzato.I valori limite imposti dal DGR n. 1053 sono ampiamente rispettati, tuttavia i risultati ottenuti non sono soddisfacenti relativamente alle potenzialità dell'impianto.
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Sacco, Valerio. "Il trattamento integrato anaerobico/aerobico e recupero energetico dell'impianto di compostaggio di Salerno: soluzioni migliorative e potenziamento dell'impianto." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8485/.

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Abstract:
La tesi mira ad affrontare le problematiche relative al potenziamento e all'adeguamento migliorativo di alcune sezioni dell’esistente impianto di trattamento finale della frazione organica dei rifiuti solidi urbani, sito nel Comune di Salerno. Si è analizzata, in prima istanza, la gestione dei rifiuti in Campania negli ultimi anni: dall'inizio dell’emergenza negli anni ’90, fino ai giorni odierni con la stesura del “Piano Regionale per la Gestione dei rifiuti Solidi Urbani”. Si è posto, poi, l’accento sul modello che caratterizza la città di Salerno: una corretta gestione integrata dei rifiuti, contraddistinta da una raccolta “porta a porta” spinta e dalla realizzazione di un moderno impianto di compostaggio e produzione di biogas. Si è descritto l’impianto nella sua interezza, andando ad analizzare le singole sezioni che lo contraddistinguono: durante il periodo di funzionamento, dall'apertura dell’impianto, si sono riscontrate alcune criticità, che si è ritenuto di affrontare al fine di migliorarne l’efficienza. Si è elaborato, così, un progetto di potenziamento ed adeguamento migliorativo di alcune sezioni. In particolare, si è cercato di determinare quale fosse il sistema di depurazione dei reflui più adatto a questo tipo di realtà e si proceduto, quindi, al dimensionamento delle varie sezioni del sistema depurativo scelto. Si è ritenuto utile effettuare, anche, un confronto economico con il sistema attualmente in uso, che consiste nella depurazione dei liquami presso impianti terzi.
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More sources

Books on the topic "Depurazione acque"

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Lodolo, Andrea. Depurazione delle acque nell'industria galvanica. EUT, Edizioni Università di Trieste, 2010.

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Masotti, Luigi. Depurazione delle acque: Tecniche ed impianti per il trattamento delle acque di rifiuto. Calderini, 2002.

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Istituto nazionale di statistica (Italy). Caratteristiche strutturali degli impianti di depurazione delle acque reflue urbane: Indagine sugli impianti di depurazione delle acque reflue urbane : anno 1993. Sistema statistico nazionale, Istituto nazionale di statistica, 1998.

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Ferrara, Giuseppe. Canone per la raccolta, depurazione e scarico delle acque: Determinazione delle tariffe accertamento - riscossione - sanzioni (legge n. 319, del 10 maggio 1976). Maggioli Editore, 1986.

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