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Pispero, Alberto, Sem Decani, Federico Scotti, et al. "Presentazione clinica e diagnosi." Dental Cadmos 89, no. 02 (2021): 1. http://dx.doi.org/10.19256/d.cadmos.02.2021.13.

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Pedretti, R.F.E. "Diagnosi clinica e strumentale dello scompenso cardiaco." Journal of AMD 27, no. 1 (2024): 47. http://dx.doi.org/10.36171/jamd24.27.1.7.

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Abstract:
Il diabete mellito di tipo 2 (T2DM) è un noto fattore predisponente allo scompenso cardiaco (HF). Il peso crescente di queste due condizioni e il loro impatto sulla salute dell’individuo e sulla società in generale richiedono un’attenzione urgente da parte degli operatori sanitari. La disponibilità di molteplici scelte terapeutiche per la gestione del T2DM e dell’HF può rendere le decisioni terapeutiche più complesse per i medici. I recenti studi sugli esiti cardiovascolari dei farmaci antidiabetici hanno aggiunto prove molto solide per gestire efficacemente i soggetti con questa doppia condiz
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3

Tiratterra, Fabrizio, Valeria Pignatelli, Alberto Placido, Agostino Valenti, and Umberto Recine. "Utilità dell’autopsia in Medicina Interna: discrepanze tra diagnosi clinica e diagnosi autoptica." Italian Journal of Medicine 6, no. 4 (2012): 307–10. http://dx.doi.org/10.1016/j.itjm.2011.10.006.

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4

Muzi, Laura, and Vittorio Lingiardi. "Diagnosi in transizione: l'influenza della personalità del terapeuta." Ricerca Psicoanalitica 30, no. 1 (2020): 73–90. http://dx.doi.org/10.4081/rp.2019.101.

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Abstract:
Nel presente articolo, gli Autori prendono in esame il ruolo della soggettività del terapeuta e, in particolare, della sua personalità nel processo diagnostico e terapeutico psicoanalitico. Dopo una breve introduzione sul rapporto tra la diagnosi e la soggettività del clinico, approfondendo in particolar modo il contributo offerto sul tema dalla seconda edizione del Manuale Diagnostico Psicodinamico, gli Autori propongono una rassegna dei risultati delle ricerche empiriche sull'influenza delle variabili individuali e soggettive del terapeuta in psicoanalisi e nelle psicoterapie psicodinamiche,
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Galeone, Maria Antonia, Simona Riccio, Pierluigi Marzuillo, Stefano Guarino, Maria elena Errico, and Sergio Villani. "Pityriasis lichenoides et varioliformis acuta (PLEVA)." Medico e Bambino 43, no. 3 (2024): 188. http://dx.doi.org/10.53126/meb43188.

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Abstract:
Il secondo caso descrive una dermatite che ha caratteristiche di presentazione a volte impegnative, per la sua diffusione e la sua durata. Entra in diagnosi differenziale con diverse condizioni. Le immagini di presentazione riportate nella descrizione del caso possono essere di aiuto per la diagnosi (che è soprattutto clinica). Si tratta della PLEVA: pityriasis lichenoides et varioliformis acuta
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Brizzolara, Paola. "Qualche considerazione su processo diagnostico e lavoro analitico, alla luce dell'attuale interesse per la valutazione dimensionale." RICERCA PSICOANALITICA, no. 3 (October 2011): 33–41. http://dx.doi.org/10.3280/rpr2011-003003.

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Abstract:
Gli strumenti diretti a formulare la diagnosi secondo una logica dimensionale, come il PDM, indirizzano il ragionamento diagnostico non solo ad accogliere la soggettività del paziente, ma avvalendosi di un impianto epistemologico nutrito dalle logiche della Complessità e dal costruttivismo, promuovono il riconoscimento della diade pazienteterapeuta quale vertice osservativo del campo diagnostico. In tal senso, il lavoro della diagnosi presenta un'opportunità sia per estendere e rendere più raffinata la concettualizzazione del ruolo dell'analista, sia per riflettere su come i dati che emergono
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Brizzolara, Paola. "Qualche considerazione su processo diagnostico e lavoro analitico, alla luce dell'attuale interesse per la valutazione dimensionale." Ricerca Psicoanalitica 22, no. 3 (2011): 33–41. http://dx.doi.org/10.4081/rp.2011.439.

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Abstract:
Gli strumenti diretti a formulare la diagnosi secondo una logica dimensionale, come il PDM, indirizzano il ragionamento diagnostico non solo ad accogliere la soggettività del paziente, ma avvalendosi di un impianto epistemologico nutrito dalle logiche della Complessità e dal costruttivismo, promuovono il riconoscimento della diade pazienteterapeuta quale vertice osservativo del campo diagnostico. In tal senso, il lavoro della diagnosi presenta un"opportunità sia per estendere e rendere più raffinata la concettualizzazione del ruolo dell'analista, sia per riflettere su come i dati che emergono
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Gernone, Giuseppe, Francesco Papagno, Vito Pepe, and Francesco Soleti. "Insufficienza renale acuta del postpartum: una diagnosi complessa?" Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 25, no. 1 (2013): 26–31. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2013.998.

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Abstract:
La diagnosi differenziale nei casi d'insufficienza renale acuta del postpartum associata ad anemia emolitica microangiopatica e trombocitopenia, include, tra le altre: pre-clampsia grave/eclampsia, grave eclampsia, la sindrome HELLP (Hemolysis, Elevated Liver enzyme, Low Platelet), la acute fatty liver of pregnancy (AFLP), la porpora trombotica trombocitopenica/sindrome emolitico-uremica associata alla gravidanza (TTP/aHUS), esordio acuto o flare di LES in gravidanza e la sindrome catastrofica da anticorpi antifosfolipidi (CAPS). Si tratta di condizioni potenzialmente pericolose per la vita da
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Lingiardi, Vittorio, and Annalisa Tanzilli. "La diagnosi psicodinamica in un'ottica contemporanea." RICERCA PSICOANALITICA, no. 3 (October 2011): 9–31. http://dx.doi.org/10.3280/rpr2011-003002.

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Abstract:
I più diffusi manuali di classificazione diagnostica come l' (ICD; vedi World Health Organization, OMS, 1992) e il (DSM; vedi American Psychiatric Association, APA, 2000), nelle loro varie edizioni, si fondano su un approccio alla psicopatologia descrittivo, ateorico e sostanzialmente . Questa impostazione ha suscitato nei clinici di formazione dinamica reazioni diverse: disinteresse, insoddisfazione, diffidenza, ostilità. La recente comparsa di procedure di valutazione e manuali diagnostici di ispirazione psicodinamica, ma ben ancorati alla ricerca empirica, quali la (SWAP-200; Westen, Shedle
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Marra, Federica, Maria Teresa Gargano, Emma Locascio Aliberti, Sara Mascioli, Alessandra Michieletto, and Marta Vimborsati. "Gruppi in formazione: uno spazio trasformativo tra nodi e snodi del processo diagnostico." GRUPPI, no. 2 (April 2025): 71–83. https://doi.org/10.3280/gruoa2-2022oa19794.

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Abstract:
Il seguente lavoro presenta il processo formativo sviluppato in un focus group, dai docenti e dal gruppo di Specializzandi COIRAG, della Sede di Roma, attorno al tema della diagnosi. Questo processo ha portato al documento finale presentato dalle Specializzande della Sede di Roma, durante un seminario COIRAG. Il passaggio dal dispositivo del focus group al large group ha creato un dialogo tra esperienza clinica, i riferimenti diagnostici del PDM2 e la diagnosi analitico-gruppale. La diagnosi, come un velo, ha mostrato la complessità del processo diagnostico inserito all'interno di un campo, in
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Pereira, Roberto. "Verso una diagnosi relazionale della schizofrenia." RIVISTA DI PSICOTERAPIA RELAZIONALE, no. 51 (August 2020): 20–39. http://dx.doi.org/10.3280/pr2020-051003.

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Abstract:
Il rapporto tra la psicopatologia, o meglio, tra la diagnosi psicopatologica, o la psicologia clinica, e la terapia familiare (TF) è comples-so, e si è modificato nel corso del tempo, in base ai cambiamenti che si sono verificati nella TF a partire dalla sua nascita. Questo articolo descrive le due anime che la TF ha sempre manifestato, una contraria e una a favore dell'uso delle diagnosi, rappresentate da Gregory Ba-teson e da Don Jackson, i quali, pur condividendo lo studio della comunicazione tra i pazienti schizofrenici e le loro famiglie, avevano un approccio molto differente ai problemi
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Digilio, M. Cristina. "Sindromi genetiche sottese alla disabilitŕ cognitiva grave." CHILD DEVELOPMENT & DISABILITIES - SAGGI, no. 3 (April 2012): 73–78. http://dx.doi.org/10.3280/cdd2010-003012.

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Abstract:
L'eziologia della disabilitŕ cognitiva grave č molto complessa, tanto che la causa di questa condizione clinica rimane ancora oggi non identificabile nel 40% circa dei casi. L'inquadramento diagnostico č perň un'esigenza concreta delle famiglie, per tentare di avere piů informazioni possibili sulla prognosi della patologia, sulle possibilitŕ e metodi terapeutici piů appropriati, sui rischi di ricorrenza familiare. I metodi utilizzati per l'inquadramento diagnostico sono di tipo clinico, strumentale e laboratoristico citogenetico-molecolare. Dal punto di vista clinico l'approccio prevede la ric
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Lingiardi, Vittorio, and Annalisa Tanzilli. "La diagnosi psicodinamica in un"ottica contemporanea." Ricerca Psicoanalitica 22, no. 3 (2011): 9–31. http://dx.doi.org/10.4081/rp.2011.438.

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Abstract:
I più diffusi manuali di classificazione diagnostica come l'International Classification of Diseases (ICD; vedi World Health Organization, OMS, 1992) e il Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (DSM; vedi American Psychiatric Association, APA, 2000), nelle loro varie edizioni, si fondano su un approccio alla psicopatologia descrittivo, ateorico e sostanzialmente symptom-behavior oriented. Questa impostazione ha suscitato nei clinici di formazione dinamica reazioni diverse: disinteresse, insoddisfazione, diffidenza, ostilità. La recente comparsa di procedure di valutazione e manu
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Cannao, M. "Comunicare la diagnosi di minorazione congenita." CHILD DEVELOPMENT & DISABILITIES - SAGGI, no. 1 (October 2009): 98–112. http://dx.doi.org/10.3280/cdd2009-001008.

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Abstract:
- Vengono prese in esame le reazioni dei genitori alla diagnosi di minorazione congenita del figlio, con specifico riferimento alla minorazione visiva (cecitŕ o ipovisione). Di tali reazioni, inevitabilmente connotate da grande sofferenza, č necessario tener conto quando si comunica la diagnosi, in modo da aiutare i genitori a superare il trauma e riattivare in loro la fiducia e la speranza. Affinché ciň sia possibile la comunicazione deve essere concepita come tappa iniziale di un processo di aiuto da prolungare per tutto il periodo di degenza ospedaliera della madre e del neonato e anche dop
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Robert, Elisabetta, Graziella Sinaccio, and A. G. Spagnolo. "Bioetica e nursing: Il ruolo dell'infermiere nella sperimentazione clinica." Medicina e Morale 42, no. 3 (1993): 575–84. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1993.1057.

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Abstract:
Gli Autori considerano i problemi etici che l'infermiere può incontrare durante l'attivazione e lo svolgimento delle sperimentazioni cliniche. Alla luce dei principi di Bioetica vengono affrontati l'informazione, il consenso, la comunicazione della diagnosi, il rapporto medico/infermiere/paziente, il coinvolgimento delle famiglie, la qualità della vita, il Comitato Etico, che costituiscono importanti temi di riflessione critica e rappresentano altresì problematiche delicate con le quali l'infermiere deve spesso confrontarsi nella ricerca e nella vita di corsia.
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Ventura, Alessandro. "La pagina gialla." Medico e Bambino 42, no. 8 (2023): 485–86. http://dx.doi.org/10.53126/meb42485.

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Abstract:
Profilassi antibiotica e reflusso vescico-ureterale: saper e saper (non) fare - Disturbo somatico: sofferenza, costi e ascolto - Kawasaki: quattro in una - Dal Perthes alla Stickler: ovvero quando una malattia deve far pensare a un’altra - Diagnosi di polmonite: più clinica che Rx - Confronti in Pediatria e Casi Indimenticabili
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Fontana, Massimo. "l'isteria ai tempi del DSM-5: diagnosi obsoleta o risorsa per la clinica?" Ricerca Psicoanalitica 26, no. 1 (2015): 85–100. http://dx.doi.org/10.4081/rp.2015.331.

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Abstract:
l'A. ripercorre i passaggi principali del percorso storico compiuto dalla diagnosi d"isteria in psicoanalisi e in psichiatria, descrivendone le vicissitudini nel Manuale Diagnostico e Statistico del Disturbi Mentali, dal DSM-II (1968) al DSM-5 (2013). Nelle ultime edizioni (DSM-IV e DSM-5) il termine "isteria" è stato abbandonato e, con esso, anche la concezione unitaria di questa patologia, presente invece nella tradizione psichiatrica e psicoanalitica a partire dalle prime teorie moderne formulate dalla fine dell'800 (Briquet, Babinski, Bernheim, Charcot, Janet e Freud). I derivati nosologic
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Lima, Gabriela Elenor dos Santos, Carlos Henrique Lopes Martins, Carla Viana Dendasck, Ciane Martins de Oliveira, and Euzébio de Oliveira. "Profilo di pazienti visitati in un ambulatorio di genetica medica in un Centro Universitário De Belém, Pará, Amazzonia." Núcleo do Conhecimento 11, no. 03 (2021): 48–62. https://doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/salute/ambulatorio-di-genetica.

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Abstract:
La Genetica Medica (GM) è diventata una specialità medica riconosciuta, con concetti e approcci importanti nella diagnosi e nel trattamento di molte malattie comuni e rare. Le malattie genetiche seguono i modelli ereditari e possono essere autosomi recessive, autosomiche dominanti, legate al cromosoma X o al cromosoma Y, o multifattoriali. Lo scopo di questo studio era determinare il profilo dei pazienti trattati in una clinica ambulatoriale GM in un centro universitario di Belém, nello stato di Pará. I dati sono stati raccolti dalle cartelle cliniche dei pazienti, visti tra il 2014 e il 2019,
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Borgna, Eugenio. "Le fragili certezze della diagnosi in psichiatria." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 2 (July 2011): 11–18. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2011-002002.

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Abstract:
Nel contesto di una psichiatria rivalutata come scienza umana, come scienza della intersoggettivitŕ, e non solo come scienza naturale che la comprende solo in parte, la diagnosi non puň essere considerata nella sua ghiacciata e impersonale dimensione categoriale; ma deve essere riconsiderata nella sua dimensione problematica e interpersonale. Questo cosa significa in un contesto di psichiatria applicata alla clinica e alla riconoscibilitŕ dei molteplici fenomeni della sofferenza psichica: definizione radicalmente antropologica, e non drasticamente naturalistica come č quella di malattia tout c
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Carbone, Vincenzo, Fabio Fenini, Sergio Agosti, Laura Casalino, and Giovanni Battista Zito. "Interpretazione dell’ECG: un momento fondamentale nella gestione clinica del paziente cardiologico." Cardiologia Ambulatoriale, no. 2 (September 30, 2020): 148–57. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2020-2-6.

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Abstract:
Il caso clinico proposto si riferisce a un paziente che presenta diverse manifestazioni elettrocardiografiche riferibili a doppia via nodale. Tale reperto, di riscontro non raro, deve essere opportunamente riconosciuto in quanto potrebbe condurre all’erronea diagnosi di blocco atrio-ventricolare, con conseguenti ripercussioni terapeutiche. Parole chiave: Tachicardia da rientro nodale; Blocco atrio-ventricolare; Elettrocardiogramma; Doppia via nodale.
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Suppressa, Patrizia. "Ipercolesterolemia familiare omozigote. Esperienza clinica di un Centro di riferimento." Cardiologia Ambulatoriale 31, no. 1 (2023): 20–30. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2023-1-3.

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Abstract:
L’ipercolesterolemia familiare omozigote (HoFH) è una rara patologia genetica del metabolismo lipidico, caratterizzata dalla presenza fin dalla nascita di elevati livelli ematici di colesterolo LDL, in genere superiori a 500 mg/dl, e di un’aterosclerosi precoce e accelerata, che porta al verificarsi di eventi cardiovascolari maggiori già nella prima decade di vita. È una patologia trasmessa con modalità autosomica codominante; le varianti patogenetiche riguardano principalmente i geni che codificano per LDL-R, APOB, PCSK9. I principali obiettivi nella gestione dell’ipercolesterolemia familiare
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Bacci, Christian, Alessia Cerrato, Federico Golin, Ludovica Pampaloni, and Gastone Zanette. "Confronto tra diagnosi clinica e istopatologica: ausilio di strumento per autofluorescenza tissutalee." Dental Cadmos 87, no. 06 (2019): 358. http://dx.doi.org/10.19256/d.cadmos.06.2019.05.

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Mancuso, S., L. Lo Sciuto, F. Floccari, and A. Granata. "Variabilità delle lesioni renali nella Sclerosi Tuberosa." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 22, no. 4 (2018): 15–19. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2010.1238.

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Abstract:
La sclerosi tuberosa è una facomatosi trasmessa come carattere autosomico dominante, tramite i geni TSC1 e TSC2. La malattia è caratterizzata da una iperplasia delle cellule ectodermiche e mesodermiche, che conduce alla formazione di lesioni amartomatose. Le sedi più frequentemente coinvolte sono rappresentate dal sistema nervoso centrale, dal cuore, dai reni, dalla cute, dagli occhi e dai polmoni. Una percentuale di pazienti compresa tra il 50 e l'80% presenta lesioni renali, che comprendono angiomiolipomi, cisti renali ed oncocitomi. Questi pazienti, hanno un rischio maggiore di sviluppare c
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Resta, M., M. Palma, F. Di Cuonzo, and P. Spagnolo. "Corea di Huntington: Variante acinetica giovanile." Rivista di Neuroradiologia 7, no. 4 (1994): 573–78. http://dx.doi.org/10.1177/197140099400700403.

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Abstract:
Gli autori presentano 6 casi di variante acinetica di Corea familiare di Huntington con quadro clinico-strumentale caratteristico. La diagnosi clinica nei casi presentati è certa per la presenza di altri membri della famiglia con malattia conclamata. La TC nella Corea di Huntington evidenzia l'atrofia striatale ma non fornisce elementi iconografici distintivi delle due diverse entità cliniche, ipercinetica e acinetica. La RM ad alta intensità di campo permette invece di riconoscere insieme all'atrofia striatale un reperto lesionale patognomonico della variante rigida caratterizzato da un ipers
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Aloisio, Donatella, Sabrina Bonichini, Marta Tremolada, Marta Pillon, and Modesto Carli. "Analisi longitudinale della sintomatologia post-traumatica su 61 genitori di bambini malati di leucemia dalla diagnosi allo stop terapia." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 1 (December 2011): 53–69. http://dx.doi.org/10.3280/rip2010-001004.

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Abstract:
L'obiettivo dello studio e di indagare l'eventuale presenza di sintomatologia post-traumatica, nei genitori dei bambini malati di leucemia, nel periodo che va dalla comunicazione della diagnosi al momento dello stop terapia (+2anni dalla diagnosi), fin ora poco indagato. A tal fine e stato realizzato un disegno di ricerca longitudinale con 4 momenti di rilevazione, corrispondenti a tappe critiche del protocollo terapeutico. Lo strumento utilizzato e un questionario self-report (PTSD Symptom Inventory), che e stato somministrato a 61 genitori di bambini leucemici in cura presso la Clinica di On
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Lusenti, T., M. Corradini, PL Macchioni, and F. Fiorini. "Un tunnel “da riaprire” dopo tanti anni di dialisi." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 22, no. 1 (2018): 9–12. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2010.1190.

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Abstract:
Femmina di 75 anni con IRC da nefropatia interstiziale per abuso di analgesici, inizia nel 2000 trattamento con CAPD e nel 2002 viene immessa in emodialisi con bicarbonato di 12 ore settimanali. Viene successivamente sottoposta ad interventi di artroprotesi d'anca e per sindrome del tunnel carpale da ambo i lati. Inizia quindi HDF on line con membrana high-flux da 2 m2 di superficie. Ripresenta progressiva tumefazione al polso destro, con dolore ed incapacità prensile degli oggetti. L'EMG del nervo mediano presenta elementi tipici per sindrome del tunnel carpale destro. I livelli serici di β2-
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Magnavita, Nicola, Angelo Sacco, and Giuseppe De Lorenzo. "Bioetica clinica - Problemi etici nella diagnostica occupazionale." Medicina e Morale 45, no. 3 (1996): 515–24. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1996.909.

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Abstract:
La diagnosi eziologica di malattia professionale riveste particolare importanza, in quanto non solo consente l’adozione di idonee misure preventive, terapeutiche ed assicurative a favore del paziente, ma anche di interventi migliorativi dell’ambiente di lavoro, il cui beneficio può essere goduto dall’insieme della comunità lavorativa.
 Per una corretta impostazione del rapporto costi/benefici, occorre che gli accertamenti diagnostici siano accuratamente pianificati. Nelle fasi di screening si deve avere cura di assicurare ai lavoratori le stesse condizioni di informazione e segretezza che
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Patti, L. "LADA, a type 1.5 diabetes?" Journal of AMD 26, no. 2 (2023): 107. http://dx.doi.org/10.36171/jamd23.26.2.7.

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Abstract:
I pazienti con il diabete mellito ad eziologia autoimmune presentano una certa variabilità dal punto di vista epidemiologico, patogenetico e del decorso clinico. All’interno di questa varietà fenotipica è stato descritto il LADA, una forma di diabete autoimmune a decorso latente, con insorgenza nell’età adulta e progressione verso la terapia insulinica più lenta rispetto alla forma classica di diabete di tipo 1. I criteri diagnostici proposti per il LADA sono una età di insorgenza dopo i 30 anni, la positività anticorpale, la non necessità di insulina per almeno sei mesi dalla diagnosi. Tuttav
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Magnani, Barbara, and Giancarlo Dimaggio. "Disturbo Ossessivo-Compulsivo di Personalità (DOCP). Rassegna della letteratura sull'efficacia dei trattamenti psicologici e indicazioni di buona pratica clinica." QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA, no. 52 (July 2023): 97–129. http://dx.doi.org/10.3280/qpc52-2023oa16176.

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Abstract:
La presente rassegna delinea le indicazioni di buona pratica clinica per il trattamento psicologico del Disturbo Ossessivo-Compulsivo di Personalità (DOCP) sulla base dei dati presenti in letteratura riguardo al disturbo e agli studi di efficacia prodotti finora.Definiremo il disturbo e i criteri per la formulazione della sua diagnosi secondo il modello in uso attualmente e il modello in fase di sviluppo e revisione. Di seguito, saranno riportati i dati epidemiologici dai quali emerge che il DOCP è tra i disturbi di personalità più frequenti. Prosegu
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Fontana, Massimo. "L'isteria ai tempi del DSM-5: diagnosi obsoleta o risorsa per la clinica?" RICERCA PSICOANALITICA, no. 1 (February 2015): 85–100. http://dx.doi.org/10.3280/rpr2015-001007.

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Sansone, Andrea, Francesco Romanelli, and Marialuisa Appetecchia. "Utilità e limiti dei biomarcatori nella diagnosi e nella gestione clinica dei NET." L'Endocrinologo 21, S1 (2020): 27–29. http://dx.doi.org/10.1007/s40619-020-00706-2.

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Valentina Belluigi. "Caso clinico - Novelis Italia." La Medicina del Lavoro 110, no. 2-S (2020): 42–44. https://doi.org/10.23749/mdl.v110i2-s.8860.

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Abstract:
Introduzione: Operaio di 55 anni dipendente di un’azienda metalmeccanica multinazionale che produce nastri e lastre in leghe di alluminio. Ispettore dell’impianto laminatoio su tre turni. Obiettivi: Nel 2009, a seguito di visita periodica, con BMI di 32.9, viene inviato al Day Hospital Obesità e Lavoro presso la Clinica del Lavoro di Milano, senza adesione motivazionale. Metodi: Nell’agosto 2012 il dipendente reca certificato del CPS con diagnosi di “Disturbo dell’umore” e il consiglio di astensione dai turni di lavoro notturni. Impostata terapia specialistica e follow-up trimestrale delle vis
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Manna, Raffaele, Marietta Cascio, and Antonio G. Spagnolo. "Bioetica clinica. Intervento cardiochirurgico in tossicodipendente con endocardite." Medicina e Morale 39, no. 6 (1990): 1207–22. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1990.1156.

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Abstract:
Gli autori presentano il caso clinico di un uomo di 37 anni con una storia di tossicodipendenza intravenosa che viene ricoverato in un ospedale con diagnosi di endocardite batterica, e per il quale si profila la necessità di un intervento cardiochirurgico di sostituzione valvolare. L'équipe cardiochirurgica chiamata per la consulenza si mostra perplessa ad intervenire in quanto l'intervento si presenta effettivamente rischioso, le possibilità di recidiva sono elevate, ma soprattutto il paziente è indigente e non ha possibilità di sostenere le spese elevate che l'intervento e le cure postoperat
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Di Lullo, L., F. Floccari, R. Rivera, et al. "Bio-marcatori e malattia cardio-renale: significato clinico e prognostico." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 24, no. 4 (2018): 69–76. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2012.1177.

Full text
Abstract:
La sindrome cardio-renale (SCR) è una sindrome clinica ben nota, che descrive tanto gli effetti negativi dell'insufficienza renale sull'equilibrio cardio-circolatorio quanto quelli dell'insufficienza cardiaca sulla funzione renale. Molti autori hanno studiato l'utilità di marcatori sierologici ai fini dell'identificazione e del monitoraggio ambulatoriale delle varie forme di questa sindrome. L'analisi dei livelli sierici dei peptidi natriuretici è, al momento, quella maggiormente utilizzata, in quanto essi stessi non sono solo direttamente associati alla gravità delhinsufficienza cardiaca, ma
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Tagliaferri, a. cura di Carmen. "Processo diagnostico: elaborazione in gruppo degli Specializzandi della Scuola COIRAG." GRUPPI, no. 2 (April 2025): 56–70. https://doi.org/10.3280/gruoa2-2022oa19793.

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Abstract:
Il vertice osservativo comune ai vari elaborati ha inquadrato il processo diagnostico individuando le variabili di accostamento tra la ricerca clinica della gruppoanalisi e quella clinico-empirica di McWilliams e Lingiardi. Nella prospettiva analitico-gruppale la diagnosi è concettualizzabile come incontro tra più territorialità, quelle del clinico e del paziente, e tra le rispettive gruppalità interne ed esterne. La complessità ha un carattere multidimensionale, attraversa le varie stratificazioni dello psichico: intrapsichico, intersoggettivo, gruppale. Gli autori sottolineano la centralità,
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Mascalchi, M., C. Moroni, M. Bartolucci, C. Gavazzi, and C. Bortolotti. "Diagnostica neuroradiologica nella patologia della loggia cavernosa." Rivista di Neuroradiologia 13, no. 3 (2000): 375–86. http://dx.doi.org/10.1177/197140090001300308.

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Abstract:
Il seno cavernoso può essere interessato da patologia neoplastica (primitiva e secundaria), infiammatoria e vascolare. Tutte queste entità, ad esclusione delle fistole carotido-cavernose dirette, si manifestano con una clinica analoga, rendendo la diagnosi dipendente fondamentalmente dalle tecniche di imaging. Attualmente le metodiche più utili nello studio del seno cavernoso sono la tomografia computerizzata e la risonanza magnetica che, con le tecniche di angio-TC ed angio-RM, permettono anche uno studio simil-angiografico della regione di interesse. L'arteriografia selettiva rimane tuttora
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Ugga, L., M. Ravanelli, A. A. Pallottino, D. Farina, and C. Leone. "Diagnostic work-up in obstructive and inflammatory salivary gland disorders." Acta Otorhinolaryngologica Italica 37, no. 2 (2017): 83–93. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1597.

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Abstract:
La patologia infiammatoria ed ostruttiva delle ghiandole salivari riconosce molteplici eziologie con coinvolgimento del parenchima ghiandolare e/o del sistema escretore. Il quadro clinico è essenziale per indirizzare l’integrazione diagnostica con adeguate metodiche di imaging. Sulla base dell’anamnesi e dell’esame obiettivo, possono riconoscersi quattro scenari clinici: (1) tumefazione acuta generalizzata delle ghiandole salivari maggiori; (2) tumefazione acuta di un’unica ghiandola salivare maggiore; (3) tumefazione cronica generalizzata delle ghiandole salivari maggiori associata o meno a x
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Izzo, R., M. Muto, G. Fucci, G. Taglialatela, P. Longhi, and D. Di Celmo. "La Risonanza Magnetica nella patologia intramidollare: Nostra casistica e revisione della letteratura." Rivista di Neuroradiologia 7, no. 4 (1994): 605–15. http://dx.doi.org/10.1177/197140099400700407.

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Abstract:
Gli Autori riportano la loro esperienza nello studio della patologia intrinseca del midollo spinale riesaminando retrospettivamente 23 pazienti osservati nel periodo 1990–93. Tutti i pazienti sono stati studiati con RM utilizzando un magnete superconduttore 0,5 T. Sono stati riscontati: 4 casi di astrocitoma, 4 di ependimoma, 2 di emangioblastoma, 2 di angioma cavernoso, 1 di metastasi, 2 di mielite trasversa, 4 di sclerosi multipla e 4 di siringomielia. Tutti i casi neoplastici sono stati verificati mediante esame istologico di campioni chirurgici o bioptici. Nei casi di sclerosi multipla e d
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Jankovic, Momcilo. "Come e perché comunicare la diagnosi di malattia a un bambino." CHILD DEVELOPMENT & DISABILITIES - SAGGI, no. 1 (January 2011): 9–20. http://dx.doi.org/10.3280/cdd2010-001002.

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Abstract:
L'obiettivo psicosociale principale nella cura dei tumori pediatrici consiste nell'aiutare i bambini e le loro famiglie ad affrontare la diagnosi e le prospettive che ne derivano. I bambini e le loro famiglie hanno bisogno del nostro aiuto, anche se la maggior parte di loro si scontra con la diagnosi senza apparentemente manifestare segni di cedimento. Da un lato dobbiamo cercare di aiutare il bambino e la sua famiglia che hanno un bisogno immediato del nostro supporto, dall'altro occorre portare avanti una ricerca controllata e scientificamente valida, finalizzata a distinguere gli interventi
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D'Aprile, P., G. R. Grande, and A. Carella. "Lesioni cistiche temporali: Correlazioni anatomo-neuroradiologiche in risonanza magnetica e criteri di diagnosi differenziale." Rivista di Neuroradiologia 5, no. 2 (1992): 237–46. http://dx.doi.org/10.1177/197140099200500212.

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Abstract:
Gli autori sulla base di considerazioni anatomiche, delineano le caratteristiche RM delle cisti a sede temporo-paraippocampale e correlano tali reperti con la sintomatologia clinica. Sono distinte lesioni cistiche a localizzazione intra ed extraassiale sulla base di un particolare protocollo di studio RM che prevede sezioni sul piano coronale con orientamento perpendicolare al polo temporale. Gli autori, inoltre, ravvisano l'utilità del Gadolinio nel caso di lesioni intraassiali potendosi trattare di lesioni cistiche benigne o tumorali.
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Campo, S. "La malattia policistica renale autosomica dominante dell'adulto: tributo alla sua identità." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 24, no. 2 (2018): 100–108. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2012.1149.

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Abstract:
La malattia policistica renale autosomica dominante dell'adulto (ADPKD) è una delle malattie genetiche più comuni, con un'incidenza di 1 su 1000, ed è la principale causa genetica di insufficienza renale dell'adulto. Se ne distinguono due tipi; il tipo I, causato da mutazioni del gene PKD1, e il tipo II, causato da mutazioni del gene PKD2. La malattia ha un esordio tra i 40 e i 50 anni, ma può manifestarsi anche prima, e ha un'impronta sistemica. La diagnosi è spesso casuale, nel corso di indagini motivate da altri quesiti clinici, oppure promossa dalla presenza di segni clinici correlati. Nel
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Sciarrotta, Claudia, Irene Bona, Giovanni Corsello, and Antonina Lo Cascio. "Diagnosi precoce dei disturbi dello spettro autistico: esperienza clinica e ruolo dei test genetici." Medico e Bambino 41, no. 5 (2022): 328–29. http://dx.doi.org/10.53126/meb41328.

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Abstract:
The case of an infant diagnosed with Autistic Spectrum Disorders (ASD) associated to a maternal segregated micro duplication (Xp21.2 region involving IL1RAPL1 and NR0B1 genes) is described. The role of the genetic test in approaching the diagnosis and the therapy of ASD is discussed.
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Fossaluzza, V. "Il dolore lombare: Inquadramento clinico." Rivista di Neuroradiologia 2, no. 1_suppl (1989): 15–20. http://dx.doi.org/10.1177/19714009890020s103.

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Abstract:
Il dolore lombare con o senza irradiazione sciatica rappresenta una entità complessa che coinvolge varie strutture anatomiche: le vertebre, i dischi intervertebrali, le articolazioni zigapofisarie, il periostio, i legamenti, i muscoli ed i nervi. Anche se le cause più importanti sono due: l'ernia discale e l'artrosi apofisaria, molte altre possono esserne responsabili: traumi, infezioni, artriti croniche, malattie metaboliche e tumori. Talvolta il dolore lombare è di origine viscerale. Una attenta anamnesi ed un accurato esame obiettivo unitamente ad una buona cultura internistica consentono l
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Inverso, Angelo Maria, Tiziana Frau, Elena Checchin, and Alessia Minellono. "Prototipi clinici di ritirati sociali. Un approccio in seconda persona alla diagnosi." PSICOBIETTIVO, no. 2 (June 2022): 141–58. http://dx.doi.org/10.3280/psob2022-002012.

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Abstract:
Il lavoro che presentiamo è un tentativo di definire le caratteristiche di soggetti in età evolutiva, socialmente ritirati, in termini di stati mentali. Si caratterizza, altresì, per la metodologia di indagine che contempla un setting psicoterapeutico caratterizzato da "ascolto attivo" e atteggiamento non giudicante e non direttivo. La ricerca si compone di due fasi. La prima costituita dalla costruzione di prototipi, sulla base dell'osservazione clinica di soggetti in trattamento; la seconda dalla verifica su un campione di soggetti in trattamento della consistenza di tali prototipi. I risult
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Saia, O. S., A. Fiore, S. Salvadori, N. Battajon, G. Dalla Pietà, and F. Cantarutti. "Malattia di Leigh: Diagnosi ecografica precoce e confronto con TC ed RM." Rivista di Neuroradiologia 5, no. 1_suppl (1992): 162–64. http://dx.doi.org/10.1177/19714009920050s133.

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Abstract:
La malattia di Leigh (encefalomielopatia subacuta necrotizzante), dovuta ad errori congeniti del metabolismo su base eredo-familiare, ha espressione clinica variabile a seconda dell'età d'insorgenza (forma infantile e forma giovanile). La diagnosi di certezza si pone solo con il dosaggio degli enzimi mitocondriali nei fibroblasti. Le lesioni sono localizzate a livello dei nuclei della base, tronco cerebrale e midollo spinale. Presentiamo il caso di una bambina di un mese, ricoverata per scarsa crescita con esame neurologico iniziale negativo e screenings metabolici normali. All'Ecografia cereb
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Criscuolo, Michela, Fiorenzo Laghi, Silvia Mazzoni, and Valeria Zanna. "La diagnosi clinica familiare nell'anoressia nervosa in adolescenza attraverso l'uso del Lausanne Trilogue Play (LTP)." TERAPIA FAMILIARE, no. 123 (November 2020): 91–111. http://dx.doi.org/10.3280/tf2020-123006.

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Zilio, Marialuisa, Carla Scaroni, and Marco Boscaro. "Differenze di genere nella diagnosi, nella presentazione clinica e nelle complicanze della malattia di Cushing." L'Endocrinologo 18, no. 6 (2017): 270–74. http://dx.doi.org/10.1007/s40619-017-0360-9.

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Carella, A., M. Resta, M. Camicia, and M. A. Gentile. "Errore diagnostico: Perché." Rivista di Neuroradiologia 5, no. 2 (1992): 199–206. http://dx.doi.org/10.1177/197140099200500209.

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Abstract:
Gli autori analizzano alcuni fattori che possono determinare l'errore diagnostico. Le moderne tecniche neuroradiologiche, a fronte di una sensibilità generalmente elevata, offrono spesso, nei differenti quadri morbosi una specificità non altrettanto alta. Vengono analizzate alcune tappe fondamentali che compongono l'iter diagnostico e che possono notevolmente influire sulla diagnosi: la valutazione clinica, la scelta delle metodiche e tecniche d'esame, l'analisi dell'immagine, il referto. Per evitare o ridurre l'errore diagnostico restano indispensabili la capacità di revisione critica e la di
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Briganti, F., A. Manto, F. Spadetta, et al. "Aspetti RM delle spondilodisciti." Rivista di Neuroradiologia 5, no. 2 (1992): 177–84. http://dx.doi.org/10.1177/197140099200500205.

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Abstract:
Le infezioni della colonna vertebrale rappresentano circa il 2% di tutti i casi di osteomielite. In tale patologia una diagnosi precoce è fondamentale per evitare la comparsa di deficit neurologici permanenti, ma essa è resa difficile dal lungo periodo di latenza (2–8 settimane) che intercorre tra l'esordio della sintomatologia clinica e la comparsa delle prime alterazioni del quadro radiologico nonché dalla sintomatologia clinica scarsa ed aspecifica. Scopo di questo studio e valutare l'accuratezza della risonanza magnetica nel dimostrare le alterazioni del disco e dei corpi vertebrali, ed il
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Grigio, Monica. "L'esperienza di psicologia clinica perinatale in una maternitŕ ospedaliera." INTERAZIONI, no. 1 (July 2012): 100–118. http://dx.doi.org/10.3280/int2012-001008.

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Abstract:
Verrŕ illustrata la casistica del lavoro clinico svolto dal Servizio di Psicologia Clinica dell'U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell'Ospedale V. Buzzi'. L'attivitŕ del Servizio prevede interventi sia a livello preventivo che di presa in carico psicoterapeutica in caso di psicopatologia e si articola in diversi ambiti (conduzione dei Corsi di accompagnamento alla nascita e al puerperio, assistenza psicologica nei reparti, attivitŕ psicoterapeutica ambulatoriale, assistenza psicologica in Diagnosi Prenatale, formazione psicologica per gli operatori che operano in ambito perinatale, attivitŕ di
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